No, non intendo parlare degli abbandonatori di cani: che quelli siano dei grandissimi bastardi è un dato di fatto, ma purtroppo vengono raramente identificati e ancor più raramente si ha modo di scoprire come abbiano effettivamente trattato il loro cane prima e “durante” l’abbandono. Quindi abbiamo scarse possibilità di mettere in atto una vera e propria terapia di “recupero della fiducia” nel cane che ha subito questo trauma.
In questo articolo, invece, intendo riferirmi a un altro genere di bastardi: ovvero quelli che traumatizzano il nostro cane rovinando, magari, tutto il lavoro che abbiamo fatto per socializzarlo e renderlo equilibrato e sereno.
Lo spunto mi arriva da un forum (non dico quale e non dico quale cane sia stato protagonista dell’episodio: dico solo che si tratta di una razza “tosterella”, che va appunto socializzata molto per evitare che manifesti comportamenti aggressivi verso l’uomo).
Copincollo qui parte del racconto che l’umano di quel cane ha postato sul forum:
“Ieri stavo camminando sul corso con la mia ragazza e il mio cane, tenuto a mezzo metro da me con il guinzaglio stretto…è passato un vecchio di m… e il cane come al solito si è girato con la testa per vedere se c’era qualche odore, senza nemmeno sfiorarlo: allora il vecchio gli ha dato una botta sulla canna nasale con il bastone … lì per lì pensavo fosse stato involontario, perchè il vecchio stava prendendo le chiavi per entrare nel portone di casa sua…ma poi ho visto che guardava ancora male il cane e allora ho iniziato ad alzare la voce, a dirgli come si permette e cose simili..
Il vecchio si è avvicinato e con il bastone ha tentato di dare un altra botta sulla canna nasale del cane, prendendolo di striscio: allora non ci ho visto più ed ho iniziato ad urlare come un pazzo…e pure il cane ha iniziato a ringhiare ed abbaiare contro il vecchio.
E’ uscito tutto il corso per strada per le mie urla ed il vecchio stava per dare una botta anche a me: stavo per piegargli il bastone in testa…grazie a dio sono intervenuti 5 ragazzi a togliermelo davanti…
Ho chiamato la polizia ed i ragazzi hanno fatto pure da testimoni e la pula lo sapete che mi ha detto? “Adesso sta in casa, non ci possiamo mettere a suonare nel portone” (che era una catapecchia a due piani) …
Il mio cane, ieri sera, quando vedeva le persone anziane gli abbaiava …comunque l’ho portato dal veterinario è mi ha detto che non ha niente, per fortuna …“
E più tardi: “il cane ha solo 9 mesi ed è abituato all’idea che qualunque persona sia buona… ecco perchè, fino a quando non ho alzato la voce io, lui è rimasto muto… è da ieri a pranzo che non mangia; ha bevuto solo ieri sera e questa mattina per la prima volta mi ha fatto la pipi in casa sul tappeto…“
Insomma, il cane è rimasto evidentemente traumatizzato.
Niente di devastante, per carità: la cosa si è risolta nel giro di due giorni ed è tornato tutto “apparentemente” normale… ma l’esperienza avrà sicuramente segnato questo cucciolone convinto, fino a pochi giorni fa, che “tutte le persone fossero buone”.
Spendo solo due parole sulla figura del vecchiaccio armato di bastone, di cui tutto sommato poco ci importa (a parte il fatto che se il proprietario del cane glielo infilerà laddove ha minacciato di infilarglielo, non ci strapperemo i capelli: siamo pacifisti e fortemente contrari alla violenza, ma questa la si può vedere come terapia medica a base di supposte, anzi di una singola supposta): di personaggi così ne esistono, purtroppo, a carrettate, specie persone anziane cresciute con la convinzione che il cane fosse “solo una bestia” e che prenderlo a bastonate fosse la cosa più normale del mondo.
A pare le battute sull’opportunità di utilizzare certe supposte con certa gente, cerchiamo di capire che non è tutta colpa loro: appartengono a una cultura che purtroppo era in auge fino a pochi anni fa e che ancora non si può considerare finita.
Però, visto che molte persone anziane vanno sbraitando, per esempio, che gli extracomunitari “se vogliono venire qua, devono adattarsi alla nostra cultura e alle nostre leggi”, bisognerebbe spiegargli che pure loro, se vogliono continuare a vivere qua nel terzo millennio, devono adattarsi alla NOSTRA cultura e alle nostre leggi, che non sono più quelle dei “loro tempi”.
Per esempio, il maltrattamento di cani OGGI è un reato: ai loro tempi non lo era, ma oggi sì. Quindi, per favore, non perdiamo occasione per farglielo sapere e capire per benino. Ovvero, denunciamoli sempre e comunque. Chiamiamo i Carabinieri o la Polizia.
Comunque vadano a finire le cose, denunciamo: non è escluso, purtroppo, che si trovi qualche esponente delle Forze dell’Ordine che a sua volta sia figlio della stessa cultura troglodita (basti vedere come addestrano i cani in molti centri cinofili di Polizia…)… ma se capita, denunciamo anche lui ai suoi superiori.
NON LASCIAMO CORRERE, mai.
Può essere antipatico e sgradevole, ci si fanno “nemici scomodi”: però, se amiamo davvero i cani, dobbiamo farlo, perché “passarci sopra” significa diventare complici di questo stato di cose.
Detto questo, veniamo al cane, che è sicuramente la parte dell’equazione che ci interessa di più.
Innanzitutto – pur comprendendo perfettamente la reazione del proprietario – c’è da dire che, dal punto di vista del bene del cane, la sua reazione è stata scorretta. Vedere il proprio umano che sbraita e gesticola verso un altro umano, percepirne la tensione e – diciamolo – la rabbia, per quando sacrosanta, non aiuta ceramente la serenità di un cucciolone.
In casi come questi bisognerebbe (premio Nobel per la pace a chi ci riesce davvero, però è giusto dire che si dovrebbe) mantenere una calma serafica: magari si può profferire una riga di insulti ed improperi all’indirizzo del bastardo a due zampe, MA lo si deve fare a voce bassa e tranquilla.
In alternativa: si consegna il cane a un’altra persona, la si prega di voltare l’angolo della strada e POI si mette il bastone per supposta al vecchiaccio. Sempre senza urlare troppo, che i cani hanno l’udito sensibile e magari sente anche dall’altro angolo della strada.
Sempre scherzi a parte (ci terrei a ribadire che sto SCHERZANDO quando parlo di violenza fisica, mentre quella verbale, nei confronti di persone di questa risma, non solo la capisco, ma la applaudo!): un cane giovane, ancora in formazione, non dovrebbe mai assistere a scene rabbiose, con il suo umano che deve essere trattenuto da altri cinque per evitare che faccia a polpette un vecchietto (nella fattispecie un “vecchiaccio”), o un ragazzo che sia.
Non siamo nel Bronx, dài.
Gli incivili ci sono, ma se siamo in compagnia di un giovane cane che deve pensare che la nostra sia una specie buona e amichevole non possiamo scendere al loro livello (se non c’è il cane fate un po’ quello che vi pare, ma non è argomento di questo articolo).
Dunque, sempre se ci riuscite: insultate, sfanculate, minacciate azioni legali…ma senza fare sceneggiate “fisiche”, che il cane capiresce molto meglio delle parole. Ma siccome capisce il tono di voce, bisogna anche evitare di sbraitare, sempre se ci riusciamo (bisogna pensare che è per il bene del cane…).
E comunque sappiate che un gelido: “Gentile signore, adesso lei mi dà le sue generalità affinché io possa denunciarla immediatamente per il reato previsto dalla legge 189/2004” a volte risulta più raggelante – e più efficace – di qualsiasi urlaccio.
Ma ricordate che se volete dite – come verrebbe spontaneo ad ogni cinofilo, lo so – “Gentile signor pezzodimerda, adesso lei mi dà le sue generalità”… dovete accertarvi che non ci sia nessun altro a sentirvi. Altrimenti il pezzodimerda può querelare voi.
Se NON siete riusciti a comportarvi così, e quindi il cane ha assistito e/o partecipato ad una scenata, tenetelo sotto controllo nelle ore successive per capire come/se ha metabolizzato l’accaduto.
Il cane dell’esempio, evidentemente, non l’ha presa molto bene: subito dopo l’accaduto abbaiava agli anziani e a casa ha mostrato segni evidenti di stress (non mangiare, fare pipì in casa).
E’ probabile che, nei giorni seguenti, si tranquillizzi e torni apparentemente alla normalità: ma non pensiamo MAI che “abbia dimenticato”. I cani non sono stupidi (anzi!) e hanno una memoria di ferro.
Il consiglio è quello di andare subito “al contrattacco psicologico” con una mini-terapia comportamentale.
Niente di straordinario: basta fargli incontrare, nei due-tre giorni successivi al “fattaccio”, da diverse persone anziane, alcune munite di bastone, che però si comportano amichevolmente e magari gli allungano qualche bocconcino, ma soprattutto vengono trattate in modo amichevole dall’umano, che scherza e ride con loro.
In questo modo il cane elimina la possibile associazione “anziano=nemico” (suo o del suo umano), o “bastone=pericolo”, e in breve tempo archivia l’accaduto come “singolo incidente”, non imputabile ad un’intera categoria di persone.
Purtroppo la sua convinzione che “gli umani siano tutti buoni” si sarà comunque incrinata: ma questo, ahimé, fa parte della vita.
Anche i bambini, prima o poi, devono rendersi conto che il mondo non è Disneyland né Puffolandia, che Babbo Natale non esiste e che le belle certezze dell’infanzia sono più che altro illusioni.
Non è sempre sbagliato, che questo succeda: anzi.
Il fatto che un giovane umano – o un giovane cane – abbiano una visione realistica delle cose, tutto sommato, può anche essere positivo. L’importante è che entrambi capiscano che i nemici non si devono giudicare a “categorie” (uomini col bastone, vecchi, uomini col cappello, comunisti, fascisti o magari milanisti), ma a singoli casi.
Le merde umane, i bastardi a due zampe, ahimé, esistono: ma non bisogna permettere al cane (e neppure ai bambini) di generalizzare.
Eliminiamo qualsiasi rischio di categorizzazione: dopodiché il cane sarà forse un po’ meno ingenuo e più realista, ma non diventerà inutilmente aggressivo verso chi a un bastardo a due zampe, magari, somiglia: ma non lo è.
Anche a me è capitata una cosa simile:
la mia Tessy aveva 2 mesi ed era la prima uscita “vera” che faceva (prima di allora, mentre stava ancora con la madre, la portavo fuori con una sorella solo nel cortile/giardinetto del palazzo visto che non era ancora vaccinata).
Il cane conosceva già il comando VIENI e non tendeva ad allontanarsi (poi la zona era un ampio parco recintato ed eravamo lontane da tutte le uscite), quindi la lasciau libera e lei cominciò ad annusare e correre in giro fino a che non volle far conoscenza con un cucciolo bianco poco + grande di lei tenuto al guinzaglio da un vecchio con bastone: io chiesi al vecchio se poteva liberare il cane x farli giocare insieme (i 2 cani si facevano inviti al gioco e la mia gli correva intorno essendo libera), ma lui rifiutò scocciato dicendo che “il suo era un cane volatole” (presumo che intendesse un cane che non torna a comando…e credo di sapere il perchè da ciò che successe dopo), e subito dopo DIEDE UNA BASTONATA ALLE COSTOLE AL MIO CANE che continuava a correre intorno al suo invitandolo al gioco; il mio cane fece CAIN, e essendo una pitbulla dalla tempra alta anche da piccolissima ciò vuol dire che il colpo è stato forte, e scappò verso di me spaventata.
Io dissi al vecchio “che cavolo fa, me ne stavo andando!” e quello farfugliò qualcosa con disprezzo mentre io mi allontanavo: se gli dava tanto fastidio che il mio cane corresse intorno al suo (avrà corso li intorno x meno di un minuto e dopo il suo rifiuto a far giocare il suo cane con la mia io mi stavo allontanando x richiamare la mia in modo + efficace: aveva 2 mesi, non si poteva pretendere che arrivasse a comando perfettamente ed era la sua prima uscita in un ambiente con tanti cani e persone, semplicemente tornava se chiamata soprattutto se io mi allontanavo da lei) avrebbe potuto dirlo chiaramente PRIMA di picchiare il mio cane con il bastone x scacciarlo..ma si vede che x lui era naturale trattare così i cani (ci credo che il suo cane non tornava a comando!).
I pitbull solitamente sono molto socievoli con gli sconosciuti (infatti la madre della mia e sua sorella lo sono), ma la mia invece è piuttosto diffidente con gli estranei (diventa però affettuosissima appena li conosce un minimo e se ci si avvicina a lei in modo “cinofilamente corretto” si lascia toccare , gioca con la persona appena conosciuta ed esegue i suoi comandi..però gran parte dei pitbull che ho conosciuto compresa sua madre vanno in visibilio x farsi accarezzare anche maldestramente da qualsiasi estraneo anche se egli ha un approccio etologicamente scorrettissimo mentre la mia in tali casi tiene le distanze).
Probabilmente è anche un po’ così di carattere (il padre ha un carattere simile), e non ha paura ne degli anziani ne dei bastoni, inoltre ho cercato di abituarla il + possibile agli estranei x cui non da problemi nemmeno su un bus affollato (semplicemente non vuole essere pacioccata maldestramente da estranei e non le piace se un estraneo mi tocca all’improvviso facendo gesti bruschi: sembra quasi un cane da difesa a volte, ma si limita a vigilare rimanendo sotto il mio controllo)…però forse un po’ ha influito il fatto che il primo estraneo incontrato fuori casa mentre cercava di giocare con un cucciolo, le abbia dato una bastonata nelle costole senza alcun preavviso, difatti sembra considerare gli estranei come “da tenere d’occhio in quanto non prevedibili”.
Come se non bastasse dei “bambinastri” hanno deciso di farle ogni giorno i dispetti quando passano davanti alla mia finestra (e tempo che chiudo il cane in camera e esco sono già fuggiti, dei genitori nessuna traccia), facendola infuriare: quando usciamo ignora i bambini, però preferisco stare + attenta se passo vicino a dei bambini con il cane al guinzaglio(non tanto x le reazioni del cane, ma anche perchè i bambini sono imprevedibili: mi è capitato che gridassero, che cercassero di colpire il cane, che scappassero via, che le tirassero la coda, che cercassero di abbracciarla, che cercassero di accarezzarle il muso e perfino che si sdraiassero su di lei, tutto ciò senza preavviso e in meno di un secondo: lei non ha MAI reagito, semplicemente si immobilizza e aspetta che io li faccia smettere..e per prevenire questo se vedo bambini metto il cane dal lato verso il muro e mi fermo sino a quando non sono passati, a meno che il marciapiede non sia abbastanza largo da evitarli o che non sembrino molto tranquilli e tenuti x mano o in carrozzina). ..pensare che la madre del mio cane ADORA i bambini, mentre la mia li vede come “strane bestiole moleste e dispettose da ignorare o evitare”..e non le posso dare torto visti i dispetti che ha subito (anzi, è fin troppo buona: avessi subito io tali dispetti avrei morso ogni bambino che incontravo almeno vicino a casa e abbaiato a tutti gli altri)!
Penso che in casi del genere sarebbe giusto chiedersi se reazioni così aggressive siano davvero dettate dal desiderio di difendere il proprio cane o non piuttosto dalla necessità di affermare il proprio ego (soprattutto – se mi è permesso dirlo – quando il proprietario del cane è di sesso maschile). 😉
Non credo… sono una donna, ma non credo di affermare il mio ego quando difendo il cane dai malintenzionati, che putroppo dalle mie parti sono un bel numeretto, specie i bambini e i giovanissimi (mentre i vecchietti sono più o meno innocui) i quali arrivano a tirare le pietre agli animali di passaggio. E lì difendo anche un cane che non è mio, dunque non penso ci sia dietro un’affermazione dell’ego, quanto invece il vero desiderio di proteggere chi non può difendersi (oppure finirebbe per difendersi davvero… con conseguenze disastrose su un gruppo di bimbetti).