Come molti sapranno, nei rifugi non si trovano solamente meticci.
Si abbandona di tutto e alcune razze sono tutto sommato abbastanza frequenti. Una di queste è il pastore maremmano abruzzese.
Basta digitare parole-chiave come “meticcio maremmano”, “maremmano rescue” o “maremmano + rifugio” su un motore di ricerca per scoprire che nella maggior parte dei canili ce n’è almeno un esemplare.
Questa notizia generalmente sorprende molte persone. Come mai, tanti maremmani?
A livello di iscrizioni non si colloca certo tra le razze più diffuse. E oltretutto è in fase di “calo”.
Il motivo di questa grande diffusione va ricercato in più fattori.
Uno di questi è la presenza di molti esemplari non iscritti. Trovandoci nella sua patria d’origine e tenendo conto della situazione socioculturale che lo ha originato, dobbiamo prendere atto dell’esistenza, ancora oggi, dei numerosi esemplari non registrati provenienti dal mondo della pastorizia.
Solo trent’anni fa c’era addirittura chi parlava del rischio di estinzione di questa razza, ma in realtà molti esemplari erano solo…difficilmente raggiungibili, perché confinati in piccoli centri sperduti tra i monti.
Con il progressivo allargamento dei centri urbani, la conseguente riduzione dei pascoli e il miglioramento delle vie di comunicazione, la razza ha finito per diffondersi anche al di fuori del mondo della pastorizia, perdendo a volte la propria purezza e lasciando il segno riconoscibile in molti grossi meticci che popolano l’Italia centrale.
Vi sono alcune zone del centro sud in cui la sua popolarità ha raggiunto livelli tali da accomunarlo ai gatti soriani.
Vi sono paesi in cui in quasi tutte le case vi è un maremmano e non è affatto difficile trovare cucciolate di cani che pur senza documenti hanno l’aspetto di un cane di razza. Impensabile, in certe culture, pagare per un cucciolo una cifra che anche solo si avvicini al prezzo corrente dei cani degli allevatori del nord!
Molti cuccioli di troppo addirittura rischiano di essere eliminati dopo la nascita se non interviene qualche rifugio a salvarli.
Una seconda ragione della presenza massiccia dei maremmani nei canili risiede però nella effettiva difficoltà di gestione di questa razza da parte di chi non ne comprende appieno il carattere.
E’ effettivamente un cane difficile.
Molti parlano di “brutto carattere” o addirittura di “cani squilibrati, imprevedibili e mordaci”.
In realtà la percentuale di fallimenti nell’instaurazione di un buon feeling non è superiore a quella che troviamo nelle altre razze: la differenza sta però nella ripercussione di questi fallimenti sulla possibilità di tenere comunque il cane.
Tutti i cani possono essere malgestiti, ma i problemi che ne derivano sono spesso meglio affrontabili se si ha a che fare con razze più piccole, meno indipendenti e meno aggressive.
Uno yorkshire che si crede il capo del mondo, che abbaia in continuazione, marca ogni oggetto e non obbedisce lo si può comunque tollerare, perché lo si controlla anche solo sollevandolo per la collottola.
Un husky che non ha stabilito un legame con la famiglia in cui vive e scappa alla prima occasione, può comunque essere tenuto sempre al guinzaglio e liberato in aree rigorosamente recintate.
Un boxer che non sopporta gli altri cani può semplicemente evitare di frequentarli. Persino cani pastori tedeschi, o grossi cani da difesa che si mostrino aggressivi verso l’uomo, spesso rimangono con i loro proprietari che tutt’al più li escludono dalla vita sociale.
Il maremmano in una famiglia non adatta di solito mette di fronte a problemi anche maggiori: primo tra tutti l’aggressività nei confronti degli stessi proprietari, che sfocia a volte in vere e proprie aggressioni.
L’adozione di un maremmano adulto non è una cosa che si possa consigliare a tutti.
E’ una razza molto particolare, che proporrei innanzitutto a chi la conosce bene; magari a chi ha già esperienza diretta o indiretta con la razza e dopo una felice convivenza con un esemplare acquistato da cucciolo, vuole provare a dare un’opportunità a un “collega” meno fortunato.
La strada solitamente non è facile: sono cani molto particolari che per molte cose si differenziano da tutti gli altri e a volte danno del filo da torcere anche a chi ha già esperienza con rescue di altre razze.
Ma se sapremo conquistarli e ridare loro fiducia, potranno ripagarci come nessun altro cane sa fare.
Vediamo nel dettaglio cosa ci aspetta
Ovviamente è molto difficile generalizzare un comportamento standard su cani che, alle differenze individuali presenti in tutte le razze, ne sommano altre dovute alle specifiche esperienze di vita.
Parleremo perciò del profilo più diffuso, cioè di cani con una socializzazione media, che non hanno subito maltrattamenti particolari, ma provengono da situazioni di trascuratezza e disinteresse da parte di chi li ha poi abbandonati o non hanno risposto alle aspettative dei primi proprietari.
Chi li vede per la prima volta in canile, solitamente stenta a credere alle avvertenze allarmanti che si leggono e si sentono a proposito di questa razza.
Se vi aspettate un cane esplicitamente aggressivo, inavvicinabile, che mostra i denti a tutti e si lancia inferocito contro la rete del recinto, le vostre aspettative saranno – fortunatamente – disilluse.
Generalmente i maremmani nei rifugi sono molto calmi e non avendo niente da difendere si fanno tranquillamente i fatti loro.
Quelli più socializzati e fiduciosi si lasciano persino toccare e carezzare.
Le femmine di solito sono un po’ più diffidenti e preferiscono starsene in disparte, ma si mostrano comunque generalmente meno aggressive di tante altre razze.
Le descrizioni dei responsabili dei rifugi a volte non contribuiscono a farsi un immagine corretta dei cani a disposizione: molti esemplari sono descritti come scontrosi o “recuperati con difficoltà”, e talvolta dichiarati adottabili solo a distanza.
Altri soggetti sono descritti come “socievoli, coccoloni e buonissimi”, tant’è che i conoscitori della razza saranno indotti a chiedersi se siano veramente dei maremmani.
In realtà, malgrado le sacrosante differenze individuali, a volte queste descrizioni sono un po’ esagerate nei due sensi.
Da un lato si vorrebbe giustamente mettere in guardia chi, allettato soltanto dalla possibilità di portarsi a casa gratuitamente uno splendido cane di razza di cui apprezza soprattutto l’aspetto fisico, lo farebbe vivere in condizioni non ottimali.
Dall’altro lato si vorrebbe anche evitare che la loro fama di “temibili guardiani” attirasse persone particolarmente interessate ad avere un cane aggressivo da usare come antifurto o come arma, un ruolo che nella società moderna diventa ogni giorno più inadeguato.
Insomma, i maremmani “docili e socievoli” sono un po’ come i segugi “non adatti alla caccia”: si tratta di descrizioni costruite per allontanare e disilludere squallidi speculatori interessati alla sola funzione utilitaristica, che vedono nell’adozione al canile solo un’opportunità di risparmio.
Il grande passo
Portarsi a casa un soggetto adulto con questa taglia e questo carattere non è una cosa da tutti.
Data la sospettosità della razza, anche i soggetti più tranquilli possono a volte mostrarsi recalcitranti e inclini alla ribellione qualora vengano sottoposti a imposizioni quali il guinzaglio o l’ingresso forzato in un recinto nuovo.
Se riusciamo a farlo salire in macchina per portarlo a casa, possiamo ritenerci molto soddisfatti.
Il periodo di ambientamento nella nuova famiglia è la fase più difficile.
Non ci possono aiutare i manuali specifici della razza, modellati su cani che si inseriscono in famiglia da cuccioli senza che nessuno abbia commesso errori che si ripercuotono sul loro carattere.
Anche l’esperienza di altre adozioni a volte non è sufficiente.
Contrariamente a molte altre razze, che dopo l’abbandono si mostrano morbosamente bisognosi di contatto umano e desiderosi di seguire chiunque voglia accoglierli, i maremmani, cani con grande dignità, hanno solitamente un atteggiamento molto più distaccato.
Non sono generalmente interessati al gioco, né tanto meno dipendenti dal contatto fisico. In genere accettano di buon grado il cibo che viene offerto, ma difficilmente sono golosi e non sembrano apparire particolarmente riconoscenti.
In questa fase ci stanno studiando.
E’ molto importante non forzare le cose, avvicinarli con gradualità e discrezione. Dobbiamo aspettare che siano loro a fare il primo passo verso di noi.
Non ci sono ricette particolari che assicurino l’instaurarsi di un buon rapporto cane-uomo, se non l’uso del buon senso e la pianificazione di particolari routine.
Non serve fare molto, effettivamente, se non aspettare che le cose si aggiustino da sole. Sembra facile, ma non lo è, perché spesso vi è chi incappa in errori del tutto comprensibili, specialmente se si è abituati a trattare con altre razze.
Lo sforzo che dovremmo imporci è quello di evitare il più possibile di metterci in competizione con il cane.
L’ambiente in cui il cane viene accolto gioca un ruolo abbastanza importante.
Non sono cani da appartamento.
Hanno caratteristiche fisiche che poco vi si confanno e non amano sentirsi prigionieri di spazi ristretti. Anche il recinto non è l’ideale per iniziare. Magari può essere utile in certe circostanze, ma non si può creare un rapporto con un cane che vive costantemente in un recinto.
L’ambiente ideale è la classica casa individuale o villetta con giardino abbastanza grande, che seppur recintato non faccia sentire il cane in prigione.
Sarebbe comunque bene permettere l’accesso all’interno della casa, non necessariamente in tutte le stanze. Permettere, non obbligare.
Queste dovrebbero essere le parole d’ordine della prima fase.
Dopo il primo periodo di ambientamento, si possono iniziare le prime uscite al guinzaglio, se il cane è già abituato. Se non lo è, lo si deve abituare con molta pazienza. Può essere utile lasciare per un po’ il guinzaglio appeso al collo mentre il cane sta in giardino, cercando di assuefarlo gradualmente.
All’esterno, in condizioni il più possibile sicure, potremo presto iniziare a lasciare il guinzaglio per qualche istante. All’inizio è meglio usare un guinzaglio lungo, in modo da poterlo riprendere in ogni caso abbastanza facilmente e scoraggiare invitanti esplorazioni di un territorio non ancora conosciuto.
Dovremmo parlare spesso al cane, in modo dolce e con parole semplici, ma che non siano dei semplici monosillabi. Sicuramente il cane non capirà il significato di tutte le parole, ma sarà molto sensibile al nostro tono.
Non deve avere l’impressione di ricevere ordini. Quando lo chiamiamo dobbiamo dare l’impressione che gli si “permetta” di venire da noi, non che gli si “imponga” di venire da noi.
Niente regole rigide, ma una filosofia di vita.
Lasciamo alle altre razze gli esercizi di obbedienza e affidiamoci a tanta routine di buon senso.
L’amore che vi legherà al vostro maremmano rescue crescerà di giorno in giorno e ben presto non ricorderete più il giorno preciso in cui vi siete fidati a togliere il guinzaglio per la passeggiata nel bosco, né di quando vi siete accorti che il cane rimaneva nella sua postazione davanti alla porta d’ingresso pur col cancello dimenticato aperto e neppure il giorno preciso in cui avete raggiunto la completa fiducia reciproca tanto da arrivare a manipolare il cane in qualsiasi modo senza alcun timore.
Vi sarete dimenticati anche dell’espressione sospettosa dei primi tempi quando con po’ di giustificato timore avvicinavate il moschettone al collare per agganciare il guinzaglio. Non saprete più dire quando è stato il giorno in cui si è messo a fare la guardia, la miglior guardia che si possa pretendere da un cane, alla vostra proprietà che ora è diventata anche sua.
Non saprete dire da quando il cane ha iniziato a capire tutti i vostri discorsi e talvolta i vostri pensieri, prevedendo le vostre intenzioni e anticipando ogni richiesta con l’azione più saggia che si possa pretendere da un cane.
Se siete veramente tagliati per questa razza (non tutti lo sono), potrete, gradualmente, giorno dopo giorno, scoprire quanto può essere meravigliosa la vita a fianco di questo cane calmo, ragionatore, delicato, di grande saggezza e grande buon senso, con un solo grande limite: un grande bisogno di libertà d’azione che li porta a non accettare nessuna forma di imposizione.
Per quanto riguarda le esigenze specifiche di alimentazione, toelettatura, vitto e alloggio, rimando ai testi specifici sulla razza, in quanto non vi è differenza tra i soggetti cresciuti come da manuale e quelli rescue. Ricordo solo che si tratta di un cane di grande mole, poco incline al movimento, ma amante della libertà e delle passeggiate tranquille in mezzo alla natura. Frugale e non goloso di natura, ha un pelo lungo con folto sottopelo che gli permette di affrontare le temperature più rigide, di facile manutenzione ma soggetto a mute molto abbondanti. Mi soffermerei invece su alcune delle domande più frequenti che riguardano le attitudini ad alcune particolari esigenze della famiglia media:
1) è adatto a una famiglia con bambini?
Probabilmente non è l’ideale. Con i neonati e con i bambini più piccoli, di solito non ci sono problemi di alcun genere. Anzi la maggior parte dei cani tende a farsene carico considerandoli esseri indifesi da proteggere, con conseguente accelerazione del processo di integrazione nella nuova famiglia. Con i bambini più grandicelli invece i rischi sono maggiori, soprattutto se questi si comportano in modo prepotente e, emulando lo stereotipo del padrone, cercano di imporre ordini al cane, lo importunano o lo strapazzano. Questo non può essere tollerato da un cane già adulto, sicuro di sé, che si trova di punto in bianco in una famiglia di perfetti estranei.
2) è adatto alle persone anziane?
Sì, se sono in forze, amano fare lunghe passeggiate e se possono contare su un aiuto da parte dei figli. I pensionati, che hanno molto tempo da trascorrere col cane, sono tra i migliori proprietari ipotizzabili. Non è però il cane più adatto da affidare a una persona “molto” anziana, instabile sugli arti che vive sola. Ci vuole un po’ di buon senso nel valutare le diverse situazioni.
3) Ha bisogno di compagnia?
Sìììììì! Più che mai. Più della media delle altre razze. E’ opinione abbastanza diffusa quella secondo la quale, questi cani, essendo pastori selezionati per trascorrere intere stagioni con le pecore nei pascoli irraggiungibili dimenticati da Dio, non abbiano alcun bisogno di compagnia. Si dimentica però che questi cani lavorano in branco (generalmente 5-6 cani per gregge) e che è proprio il loro immenso bisogno di socialità a far sì che in mancanza d’altro si leghino affettivamente persino alle pecore, riconoscendo ogni individuo come parte della loro famiglia. E’ per questo che il maremmano è così maldisposto alla vita da recinto e cade nell’apatia o sviluppa disturbi comportamentali se lasciato in giardino in completa solitudine. Ha bisogno di un ruolo e di una posizione all’interno di un branco, anche non composto necessariamente da soli esseri umani.
4) Può convivere con altri cani?
I maremmani hanno un carattere molto forte e molto particolare. Se la possibilità di convivenza di gruppi numerosi è alla base della sua tipica funzione utilitaristica e, di conseguenza, la norma per quanto riguarda i cani allevati correttamente, altrettanto non si può dire dei “rescue” che possono soffrire delle influenze negative dell’ambiente. I maremmani hanno una memoria da elefante e non dimenticano i torti subiti. Eventuali incidenti di percorso nel periodo trascorso in canile o durante la vita randagia, possono avere compromesso i rapporti nei confronti di alcune categorie di cani. Solitamente tollerano meglio i conspecifici di piccola taglia con i quali difficilmente entrano in competizione. La convivenza di individui paritaglia dello stesso sesso è invece decisamente più rischiosa, quindi in caso di esemplari adottati da adulti consiglierei esclusivamente la convivenza con esemplari di sesso opposto, che invece, salvo casi patologici, non desta mai preoccupazioni di alcun genere. Anzi… proprio per il bisogno di socialità di cui abbiamo parlato al punto precedente, è caldamente consigliata. 5) Può convivere con altri animali? Generalmente sì. I cani che hanno vissuto da randagi possono tuttavia avere dei comportamenti appresi, magari da altri cani. In questo caso è opportuna una rieducazione, che però ha buone probabilità di riuscita in quanto va in una direzione di rispetto dell’indole del cane
Oltre ai pastori maremmani abruzzesi che potremmo definire “in standard” o comunque con caratteristiche tali da renderli riconoscibili da chiunque come cani di quella razza, esistono nei canili anche molti altri cani palesemente bastardi, ma in possesso di alcune caratteristiche fisiche che tradiscono l’inequivocabile presenza del maremmano, così diffuso nell’Italia centrale.
Quasi tutti i meticci con taglia superiore a quella del pastore tedesco che troviamo nei canili hanno nelle vene sangue di maremmano-abruzzese.
Solitamente il colore non è bianco.
Frequenti i fulvi, i neri e i pezzati più o meno scuri. Il pelo a volte è corto, seppure sempre con abbondante sottopelo morbido. Gli orecchi pendenti o semipendenti.
A volte possono somigliare vagamente a grossi Labrador o Golden Retriever.
Ma… attenzione: sono cani caratterialmente quasi opposti!
Del maremmano restano invece la stazza, la costruzione e l’inconfondibile espressione. Quegli occhi a mandorla che nascondono qualcosa di… “selvaggio”.
Anche questi cani possono rappresentare una valida opportunità per chi cerca un buon guardiano, rustico e flemmatico. Alcune combinazioni particolarmente sfortunate (incroci con cani da difesa o altri cani da guardia, specialmente se particolarmente aggressivi e poco equilibrati, indipendentemente dalla razza) si mostrano palesemente e inequivocabilmente instabili dal punto di vista caratteriale.
Sono i classici cani che ringhiano a tutti da dietro le sbarre.
Però la maggior parte degli incroci tra maremmano e altre razze (pastori tedeschi, boxer, cani da caccia, meticci di tipo bracco-lupoide) risultano invece mediamente più gestibili nella vita quotidiana rispetto ai soggetti di razza pura o presunta tale: meno sospettosi con gli estranei, più affidabili e sicuri con i visitatori, più docili e obbedienti nell’addestramento “classico”.
Certo, difficilmente saranno adatti allo svolgimento dei compiti di custodia delle greggi tipico dei cani di razza pura. E anche la guardia sarà sicuramente più “soft”.
Ma per chi non abita nella campagna più isolata, ma al contrario si trova a vivere in un centro urbano densamente popolato, questo aspetto finisce per essere solamente un vantaggio.
Lo scorso anno ho perso Yana, la mia maremmana adottata da adulta in un canile.
Leggendo questo articolo mi sembrava che si parlasse di lei.
Mi leggeva nel pensiero. La fiducia che riponeva in me era qualcosa che ancora adesso ripensandoci mi commuove.
Non sto a raccontare un episodio su un suo comportamento nei suoi ultimi giorni che mi ha fatto capire che non avevo avuto accanto a me un cane, ma un’amica, una compagna di vita, un essere pensante e capace di ragionare.
Ora dopo il dolore che si sta un po’ placando prenderò un altro rescue, sempre maremmano.
Spero di non fare un errore, di non avere problemi, ma non credo.
Yana mi ha insegnato chi è un maremmano ed io sarò onorata di accoglierlo con la stessa gioia con cui accolsi lei.
Ciao Franca, hai poi adottato un altro Maremmano Rescue? Anche io sto per adottare un Maremmano Rescue cucciolo di 4/5 mesi
Dolcissimo mi dicono i volontari… i video non deludono la sua effettiva partecipazione alle gesta d’affetto che adora. Presto sarà con noi. Siamo in 6 in casa, 5 adulti e un bambino. Abbiamo un bel giardino, una beagle e un gatto.
Sono così felice e non vedo l’ora di conoscerlo ma ci sono momenti in cui mj domando perché proprio lui…
Forse perché come l’articolo di cui sopra Quegli occhi a mandorla nascondono qualcosa di… “selvaggio”. E aggiungo di misterioso.
Spero di fare la cosa giusta.
Ciao
Io penso di essere stata molto fortunata.
Nel 2015 ho comprato una cascina, nel pacchetto c’erano anche due bei cagnoni: una maremmana e un lupoide di 10 e 11 anni. Io vivevo in appartamento con un metticio pinscher. Inutile dire che quando i vecchi proprietari mi proposero di prendermi a carico i due cagnoni, alternativa il canile, risposi di si. Non è stata una scelta facile. Non avevo mai avuto cani di grossa taglia…e soprattutto mai più di uno. Nei sopralluoghi che feci per visionare la cascina si comportarono benissimo, facevano una bella guardia, fuori dal cancello, ma una volta entrata erano degli zuccherini. Ma non presi la situazione alla leggera. Mi consultai con una addestratrice, alla quale chiesi di aiutarmi nell’inserimento della mia pinscherina viziatella nel loro “branco” … l’addestratrice dopo una lunga telefonata, mi disse senza troppi giri di parole, che non ci sarebbe stata storia: non era possibile fare quello che desideravo per questioni caratteriali delle due razze, territoriale il maremmano, predatore il lupoide. Unica soluzione: portarli in canile, per una salvaguardia mia e della mia cagnolina!
Beh, la risposta non mi piacque… inutile dire che ne rimasi delusa… decisi di fare di testa mia… se proprio non andava gli avrei lasciato uno spazio esclusivo solo per loro… terreno ne avevo.
Lessi molto, sui maremmani, sui lupoidi; carattere, bisogni, socializzazioni, gerarchie… e ci provai… Innanzi tutto portai la mia pischerina in macchina dentro il cortile…lasciai tutte le portiere aperte… unitile dire che lei se la “fece sotto” e si nascose sotto la macchina. I cagnoni ovviamente non ci passavano, e rimasero un buon 10 min ad annusarla a distanza. Quando si decise ad uscire, i cani ormai avevano perso quell’interesse irruento e da subito la accettarono.
A raccontarlo ancora mi emoziona. I due cagnoni sono rimasti con me fino all’anno scorso (mancati per tumore, un mese uno dall’altro, ma questa è un’altra storia), hanno convissuto con la mia pinscherina due anni senza problemi, anzi, lei era diventata a tutti gli effetti parte della squadra.
Mi sento però di dire che c’è stato da subito un rispetto reciproco tra me e i cagnoni. Accettai da subito il loro modi di essere, lasciandoli liberi di continuare le loro abitudini precedenti. Anche durante i lavori, non li legai mai, non li rinchiusi mai… e loro mi ripagarano con una fiducia e un’affetto che ancora oggi mi stringe il cuore.
Tutto ciò non mi rende un’esperta di maremmani, ma non bisogno fare di tutta un’erba un fascio. Dopo la loro morte, presi un’altra maremmana, questa volta cucciola. E’ la luce dei miei occhi… e anche in questo caso va d’accordissimo con la pinscher!
7 mesi fa ho preso in un canile una cucciola di 4 mesi misto pastore abruzzese. Purtroppo mi erano state date informazioni sbagliate: io cercavo un cane di taglia piccola media da appartamento!. Ora ha 13 mesi, è una cagnolona bellissima e dolce ma io non posso darle ciò di cui ha bisogno: vivo in un appartamento nel centro di Milano e lavorando e vivendo da sola non riesco a farle fare le passeggiate di cui ha bisogno. Con grande dispiacere vorrei trovarle una famiglia con una casa con giardino e che abbia più tempo da dedicarle. Malgrado sia un misto abruzzese al momento non ho mai avuto alcun problema con lei, è dolcissima, e sottomessa verso gli altri cani. Molto intelligente capisce subito quello che può o non può fare. E’ anche socievole verso gli umani, se li conosce, altrimenti è timida. Mai aggressiva.
bellissima scheda su questo meraviglioso cane nobile e antico.Hanno anche una discreta passione per i divani, da sgranocchiare..così mi ha detto un allevatore, meglio una casa in campagna, spiegandomi che è un molossoide che affrontava i lupi, un pastore nel vero termine della parola. Ho avuto una meticcia Bella, incrociata con il golden, ancora me la rimpiango, il cane più bello che ho mia avuto, sempre vicino a me, tranquilla, intelligente e dolce.Ma essendo stata per strada, abbandonata, ogni tanto ricordava i tempi duri, ma bastavano le coccole per tranquillizzarla, ma me ne ha combinate di tutti i colori, decideva lei chi dovevo avere per amico e chi no, ma cavolo non sbagliava mai. Dico sul serio….una guardiana.
Ciao a tutti. Un complimento alla redazione per questo articolo così istruttivo 🙂 . Gli accorgimenti riportati mi sono stati utilissimi per l adozione del mio maremmano … Aron, che oggi ha 3 anni e mezzo. L’incontro due anni or sono non fu una cosa banale: appena arrivato, incazzato nero, terrorizzava gli stessi volontari del rifugio…mi chiusero così nel box con lui, e toccava a me avvicinar lo e aprire la gabbia.. Non ci furono questioni, parti un solo ringhio che zitti tutti gli altri cani del rifugio…e pensai che era meglio ripassare…Andammo avanti due settimane a giorni alterni… E quando si lascio portare in passeggiata non mi degnava di uno sguardo…Ma alla fine si fido e venne con me!!! Superato brillantemente il problema dell aggressività nei miei confronti , be dovetti fargli capire che non doveva fare fuori tutte le altre persone che mi si avvicinavano !!! Diciamo che nei primi 3 giorni abbiamo rischiato tre morti 🙁 . Decisi così che entrambi avevamo bisogno di una vacanza… Presi la tenda e partii con lui per una traversata in alta montagna…quattro giorni in intimità per capirci e rilassarci …e così fu ! In quota era tutto un altro cane !!! Socievole pure con gli altri alpinisti e super coccolone con me ! In questi due anni abbiam traversato molte valli…e molte altre ne attraverseremo … Ora è 57 kg di dolcezza ed aggressività … Bisogna saper sempre gestire questi due opposti…e cercare di soddisfare il più possibile il loro bisogno di movimento: più e stanco, più e socievole ! Oggi ho ottimi risultati anche con i bambini…mentre continuano ad essere condannati bikers sciatori e corridori… Questa e la mia testimonianza che spero possa incoraggiare a salvare altri maremmani e a tutelare questa favolosa razza. Personalmente ne sono innamorato e molto grato… Da quando Aron vive con me non uso più le chiavi di casa 🙂
che bravo che sei, potresti fare l’educatore dei cani, ma soprattutto dei padroni quando sbagliano
bellissimo questo articolo! occhi a mandorla che nascondono qualcosa di… “selvaggio”, carattere rustico e flemmatico, il mio meticcione del sud! stazza grande, buono ma se una cosa non gli piace ci devi patteggiare e non sempre vinci tu, ha qualcosa di incredibilmente testone! adesso capisco qualcosa delle sue origini!
Il nostro maremmano, Loki, era un diavolo degno del suo nome. 🙂 vivacissimo, testardo, non stava fermo un attimo e ingordo che più non si può! Ma anche dolcissimo e buono, coccoloso e di una tenerezza commovente. Amava gli abbracci, incredibile a dirsi, ma quando lo abbracciavo si appoggiava con tutto il peso contro di me e posava la testa sulla mia spalla… Ci manca un sacco.
Io e la mia famiglia abbiamo adottato, nell’estate del 2012, un cucciolo di 5 mesi che era in canile. Faceva parte di una cucciolata di 3 fratellini arrivati dal Sud Italia con un trasporto organizzato da volontari.
Il nostro Obi (abbreviazione di Obi-wan Kenobi) è un perfetto maremmano, ma… in formato bonsai! A quasi 15 mesi pesa solo 23 kg!
Gli “esperti” di cani che lo hanno visto non hanno trovato alcun elemento riconducibile a un’altra razza; inoltre anche i suoi fratellini erano perfettamente “maremmani”, a occhio e croce, anche se un po’ più grandini di Obi, tutti bianchi e con chiazze beige sulle orecchie, mentre Obi è tutto bianco.
Abbiamo osservato Obi durante due visite in canile, è risultato un cane equilibrato, non dominante, molto socievole sia con gli umani che gli altri cani. Ora, a distanza di quasi un anno, posso dire che siamo strafelici. In famiglia siamo tutti pazzi di lui; è affettuosissimo, giocherellone, intelligente. Percepisce i nostri stati d’animo, gioca in modi diversi coi vari membri della famiglia, sa cosa ognuno di noi gli può offrire e cosa ognuno di noi vuole da lui: una specie di raffinato “opportunismo emotivo” che rende tutti soddisfatti. Nello stesso tempo ha imparato a ubbidire ad alcuni ordini, a rispettare alcune situazioni e oggetti, eccetera.
Una cosa che a me sembra speciale: dopo poche settimane da noi, a 6 mesi, ha imparato a “sorridere” in modo inequivocabile!!! Ha iniziato a farlo per festeggiarci quando rientriamo a casa, ma da qualche mese lo fa anche per rabbonirci quando lo sgridiamo o lo ignoriamo per punirlo di qualche marachella: cerca di incontrare il nostro sguardo, scodinzola e ritira le labbra mostrando i denti in un vero e proprio sorriso! E’ irresistibile e dobbiamo fare uno sforzo di volontà per non scoppiare a ridere anche noi!
Obi ha le caratteristiche di fierezza e testardaggine della sua (apparente) razza, è un ottimo guardiano, abbaia solo quando c’è davvero qualcosa di strano e non a sproposito. Sembra tanto intelligente da aver imparato a gestire il fatto che viviamo in una casa di corte e c’è quindi un’altra persona che vive nel nostro cortile, con amici e ospiti che entrano dal cancello e che non vengono da noi. Sembra che nella testa di Obi sia chiaro il concetto di “amici”: annusa le persone nuove che arrivano, accenna qualche “festa”, poi si ritira tranquillo, soprattutto se “capisce” che la persona è un po’ intimorita dai cani e risponde timidamente alle sue feste. Tutto questo mi sembra difficilmente compatibile con quanto ho letto sui maremmani; noi stiamo attentissimi e cerchiamo sempre di interagire anche noi con gli ospiti della nostra vicina, eventualmente confiniamo Obi in un prato recintato adiacente dove lui accetta di buon grado di essere chiuso per qualche tempo, oppure lo facciamo entrare in casa nostra, ma i nostri timori sembrano sempre più infondati, tanto che (tenendo d’occhio la situazione) pare che lui sia sempre più capace di gestire la situazione, tenendo anche a bada la propria esuberanza, come se si rendesse conto che non tutte le persone apprezzano…
Avrei un paio di domande: questi apparenti “maremmani bonsai”(vedo che ne ha parlato tra questi commenti anche Simone, ma la sua femmina pesa “ben” 27 kg!) possono essere di razza, magari scartati dai pastori proprio per le loro dimensioni ridotte?
Secondo: siamo troppo incoscienti a fidarci sempre più di Obi e di come accoglie gli ospiti? So che è difficile rispondere, ma esiste il rischio che possa risultare aggressivo nei confronti di persone che vede per la prima volta (non parlo ovviamente di eventuali malintenzionati)?
Rileggo questo mio intervento di tanti anni fa e mi commuovo. Obi ci ha lasciati il 15 novembre 2019 dopo essersi battuto con dignità e determinazione per 5 lunghi anni contro la leishmaniosi, diagnosticata nel 2014 quando ormai gli aveva già danneggiato i reni. E’ stato il miglior compagno del mondo per noi e solo un mese dopo la sua partenza siamo andati in canile. Ovviamente ci siamo innamorati di un altro “maremmastro”: Lupo, a occhio e croce 3/4 maremmano e 1/4 labrador, fuggito da un pastore che lo maltrattava. Vive con noi da un mese e mezzo e ringraziamo Obi di averci dato la voglia di avere subito per casa un altro cane con caratteristiche simili alle sue. Lupo è stato molto maltrattato nel suo primo anno di vita, poi è stato un anno in canile e ora è da noi. Ci vuole pazienza e autorevolezza ma i “maremmastri” sono meravigliosi: consiglio di farsi aiutare con consigli di esperti che sappiano spiegarne le caratteristiche e dare consigli per favorire una convivenza serena.
Ciao cinzia, volevo anch’io portarti la mia esperienza, dal momento che la mia bellissima e simpaticissima meticcia che purtroppo ci ha lasciato 6 mesi fa aveva un quarto di sangue maremmano. La mamma era un incrocio maremmano-spinone, ma sia la nostra cucciola che le sorelle da piccole somigliavano moltissimo a piccoli labrador, tutte bianche con ampie chiazze fulve e un pelo morbido e folto, che si e’ mantenuto bellissimo anche da adulte. Ma e’ del carattere che ti volevo parlare, perche’ con la nostra non abbiamo avuto problemi di sorta, era molto socievole con tutti, affettuosa e giocherellona, ottima compagna di giochi e avventure dei miei figli che l’hanno sempre adorata. Con altri cani e con tutte le persone era socievolissima, solo se qualche sconosciuto si avvicinava al nostro giardino “faceva la guardia”, ma se vedeva che era accolto da qualcuno di noi lo considerava subito un amico e dopo 5′ qualcuno con cui giocare… Unici punti negativi la propensione alle buche e un forte istinto predatorio per cui merli, tortore, topi piu’ o meno piccoli che avevano la sventura di capitarle a tiro non avevano scarmpo.
Il consiglio che posso darti cmq e’ quello di farle passare piu’ tempo che puoi in mezzo alla natura, in spazi aperti, credo che sia importante per qualunque cane, sangue maremmano o no. Noi la portavamo spessissimo a fare giri nei boschi, in montagna, collina, fiumi, ovunque potesse correre e sfogarsi, e quando abbiamo incontrato delle piccole mandrie di pecore o mucche e’ stato fantastico vedere come le metteva tutte in riga, e qui credo che il suo quarto maremmano avesse veramente “goduto”. Insomma, meno domeniche al centro commerciale e piu’ in campagna…ne ha goduto tutta la famiglia e credo siano state un toccasana per mantenere il nostro cane equilibrato e sereno. Sono sicura che anche il tuo cucciolo sara’ un simpaticissimo compagno di strada come lo e’ stata la nostra, anche lei presa in canile. Ora anche noi ci siamo “ricascati” e abbiamo adottato una nuova meravigliosa canina i( come si fa a vivere senza), ma per i miei figli il ricordo della loro pelosa, esuberante, affettuosissima “sorella” che ha accompagnato la loro crescita sara’ sempre presente…
Abbiamo da un mese preso una cucciola al canile e la mia “preoccupazione” è che sia un maremmano….”preoccupazione” perchè ho due bimbi piccoli. Come posso capire se è un incrocio con un maremmano? Quali caratteristiche possono farmelo capire? Grazie
Cinzia… primo, essere un maremmano non è la stessa cosa che essere un incrocio di maremmano. Secondo…se lo fosse, probabilmente non troveresti cani migliore per amare i tuoi bimbi e diventare il loro guardiano!
la mia Bella non ha mai morso un bambino, MAI. Quando è nato Michael, avevo Lucky, corso-setter enorme. Michael gli faceva di tutto, il cucciolo due mesi, Michael due anni e mezzo, come fratelli. IL problema c’è stato al contrario, quando ha difeso Michael da un pericolo, che almeno lui riteneva tale. Credo che a quel signore sia venuto un mezzo infarto, stava pallido immobile. Non ha infastidito più Michael al parco con complimenti ecc., ma fuggiva dall’altra parte della strada. Forse il cane aveva ragione, le fiutano le persone cattive, comunque meno male che mi obbediva o passavo un guaio davvero. I bambini sono buoni, i cani lo sanno per istinto. Basta insegnare ai bambini a non tirare la coda del cucciolo, a non toccargli da dietro, a tormentarli ecc., fargli capire che anche se è stupendo e sembra un peluche, e vivo e si fa la bua ecc., e saranno amici per sempre.
ok, fatto. Oggi c’è stato il grande incontro con la nuova cucciolona ed è già con noi. E’ un terremoto, ha una vitalità che i vecchietti se la vedono sfrecciare a tutta velocità e senza batter ciglio riappoggiano la testa sulle zampe e si riappisolano tranquilli.All’inizio solo Thelma ha messo le cose in chiaro, qualche ringhiata per stabilire chi comanda e poi è andato tutto liscio…speriamo la prima notte trascorra tranquilla!!!! Adoro i cani, tutti gli animali, e aver dato una possibilità di vita migliore ad un nuovo amico mi rende fiera e felice.Un saluto a coloro che hanno letto la mia storia.:-)
avete fatto bene, ora la cucciolona ha una famiglia canina e umana, quale cagnina più fortunata, altro che canile!
ciao a tutti, sono qui a chiedere un consiglio. Ho due cani ahimè anziani,Thelma una maremmana non pura e il figlio Biagio nato dal nostro amatissimo Inuk( siberian husky puro scomparso ormai da 6 anni all’età di 14 anni)I due cani hanno rispettivamente 14 anni e 12 anni.Li adoriamo, sono meravigliosi, buoni e bellissimi.Sono però al termine della loro felicissima vita, li curiamo per qualsiasi problema e li amiamo con tutto il cuore.In passato ci hanno fatto dannare, hanno combinato di tutto.Biagio ha fatto fuori galline nei pollai scappando di notte e Thelma ha scavato dei bunker che con gli anni ci siamo arresi a ricoprire dato che immancabilmente dopo una nottata di lavoro ricomparivano all’alba seguente.La mia più grande consolazione è che hanno avuto una vita sana, felice e vedere la mattina quando mi affaccio alla finestra che lui le lava il viso e la accudisce con un amore immenso, mi riempie il cuore e mi commuove tantissimo. Ora dopo tutta questa manfrina anche per gongolarmi un pò, abbiamo,io il mio compagno e mio figlio di 8 anni, quasi deciso di tentare l’inserimento di un cucciolo bisognoso che sta trascorrendo infelice il suo tempo in un canile. Si tratta di un cucciolo femmina di 10 mesi,incrocio fra maremmano e labrador. Siamo molto emozionati all’idea ma anche un pò preoccupati. I nostri Biagio e Thelma hanno vissuto tutta la loro vita insieme e adesso l’inserimento di un nuovo cane per di più cucciolo,ci spaventa un pò.La questione è che temiamo che possa turbare, sconvolgere la loro esistenza di cani anziani e tranquilli che si godoni gli ultimi momenti di vita.Noi viviamo in campagna e i cani saranno sempre una parte importante della nostra bucolica vita e questa intenzione rispecchia il nostro modo di amare gli animali,ma la paura di poter solo far soffrire o disturbare la vita dei miei “vecchietti” mi fa titubare un pò? Aiuti, ho bisogno di consigli…per chiarirmi un pò le idee!!!grazie a chi vorrà confortarmi e darmi la sua opinione…buona domenica
Elena, trattandosi di una cucciolona (non cucciolissima, cosa che potrebbe scompensare di più, né ancora adulta, cosa che potrebbe scompensare assai), io vedo buone possibilità di inserimento, se la cosa si fa progressivamente e con buon senso. L’importante è che la nuova cagnina sia equilibrata.
I cani anziani di solito sono più tolleranti degli adulti verso i giovani: lo sono meno verso i cuccioli molto piccoli, perché questi sono degli spaccamaroni…ma una cagna di 10 mesi dovrebbe inserirsi al suo posto gerarchico (sottomessa agli altri due) senza conflitti e quindi potrebbe essere accolta molto bene. Non ti resta che sperimentare, facendoli però incontrare in campo neutro e non facendo “invadere” il loro territorio da una cucciolona sconosciuta. In linea di massima la vedo fattibile, ma ovviamente dipende dal carattere dei singoli soggetti, che non conosco e sul quale quindi non posso pronunciarmi.
Un pre-incontro in condizioni rilassate e fuori casa, però, aiuta molto a capire quali possibilità ci siano di allargare il branco senza causare traumi a nessuno.
Grazie 1000 per la sollecita risposta. Il consiglio è quindi di farli incontare in campo neutro??? Oddio, il nostro progetto era di farli incontrare nel grande giardino dove i due vivono da sempre, liberi e senza guinzaglio o catene(o al massimo tenerli tutti a guinzaglio per un pò al fine di evitare possibili spiacevoli consequenze). L’intento era quello di fargli trascorre del tempo insieme, tipo un paio di volte alla settimana per qualche ora per, non sò, 4-5 incontri, insomma il tempo necessario per farli socializzare e poi, se tutto va bene come mi auguro, lasciarla qui con loro per sempre.Non è quindi una buona idea….
ciao e grazie per il nuovo consiglio che mi sarebbe di grande aiuto e supporto….
Sono stata morsa dal maremmano di un amico, comprato in allevamento e cresciuto in casa. I proprietari hanno sempre avuto cani di grossa taglia in genere pastori tedeschi. Sicuramente non è un cane per tutti e forse un po’ lunatico. Mi aveva visto parecchie altre volte e non era mai successo nulla, quella volta, accolta dai padroni, sono entrata dal solito cancello subito dopo mio marito e zac … è partito un morso e si è dato alla fuga. Esito: pantaloni e camicia strappati, ferita alla coscia. Sarebbe stato sufficiente tenerlo ma i padroni si sono fidati visto che ci conosceva. Amo i cani, ho avuto un meticcio tipo bracchetto e un labradorone ma quest’esperienza mi ha reso un po’ più “cauta”, mi dispiace ma ogni volta che incontro un cane grosso mi rimane la paura che mi possa mordere.
scusa ma che commento è? non è che se ti ha morso un maremmano allora tutti i maremmani sono cattivi o lunatici!! io capisco la tua paura ecc. ma ogni cane potrebbe sempre rivoltarsi dipende sempre da com’è stato cresciuto.. ci posson esser 27565506 fattori per indurre un cane a mordere.. paura, ansia, rumori bruschi, movimenti bruschi, stress.. anche un cane che conosci da 10 anni che non ha mai dato un morso potrebbe farlo.. non è il maremmano di per sè.. bisogna veder perchè ha fatto cosi..inoltre sinceramente anche i padroni stessi devon usar il cervello.. poi cresciuto in casa ma lo portan a spasso/correre? o lo tengon solo in casa senza mai far movimento?
Assolutamente non volevo dire che tutti i maremmani sono mordaci (nonostante il diploma onorario in sciuramaria, non lo direi di nessuna razza) ma che “quel” maremmano ha morso senza motivi apparenti e che quindi, sicuramente da profana, l’ho giudicato lunatico. Il cane ha a disposizione un grande giardino ed esce tutti i giorni a fare una passeggiata (il padrone è pensionato e sta fuori tutta la mattina con il cane). Non siamo riusciti a dare una giustificazione a quel gesto, nè rumori nè movimenti bruschi; non volevo offendere nessuno, volevo semplicemente dire che credo che non sia un cane per tutti, forse i miei amici hanno sbagliato qualcosa, boh… non ho proprio idea di cosa possa essere successo. Ciao
Bella camminava con me per ore, ma era fetente lo stesso, ha morso il mio ex fidanzantino, eppure aveva familiarizzato. Lo guardava pacifica, appena ho girato le spalle, senza abbaiare, un bel morso al polpaccio, forse gelosia, boh, comunque è un cane che pensa di testa propria, tu non sei la padrona, ma una compagna di cammino, ecco, e quando le dici, prendi la palla o il bastone ti guarda schifata. Ma se entri nel suo cerchio protettivo, tutto ok. Stava per ore con mia nonna anziana, con il muso su suoi piedi, buona, buona, annusandola ogni tanto come per annusare il suo stato di salute.Quando è morta non ho parlato per 3 giorni e non ho voluto più un cane che le assomigliasse, anche se ci hanno provato a darmelo, perché non può essere lei, lei era unica.Ora ho Lucky, tutto un altro cane, meticcio anche lui, mezzo corso e mezzo cane da caccia, camminatore però e ottimo guardiano, tutto nero lucido, ma Bella era davvero speciale.
anche Bella faceva così, tanto è che non mi fidavo più e le mettevo subito il guinzaglio
amo tantissimo i cani veramente ho un amore spropositato tanto che ne parlo il più possibile e passo tantissimo tempo in siti dove se ne parla, vado in canile e porto sempre a spasso il mio.. però cerco di rispettarli senpre e di non dimenticare mai che sono cani e non bambini.. vorrei raccontare il caso di questo maremmano che vorrei adottare..se poi vorrete dirmi qualcosina 🙂 vi ringrazio.. ho iniziato a far incontri nella sgambatura del canile e risultava molto fifone, coda sempre fra le zampe e soprattutto diffidente (come vien appunto descritta la razza).. son due anni che si trova in canile e prima era di un contadino che poi quando si è stufato l’ha portato lì.. non si sa bene se fosse maltrattato o altro.. insomma il primo giorno non mi guardava neanche negli occhi e se ne stava in disparte.. ma non l’ho forzato.. ho continuato ad andar ogni giorno.. finchè ha iniziato a guardarmi incuriosito, a farsi accarezzare e farsi portar al guinzaglio sempre all’interno della sgambatura però.. poi gli ho presentato il mio cane che ho già, un meticcio di taglia media e al contrario di ciò che pensavan si son presi molto bene almeno così pare.. anche il maremmano (flip) sembra interessato al mio gli sta sempre accanto, corrono insieme e si annusano.. il mio ha il carattere opposto.. vivace, giocherellone ma poco coccolone, però va d’accordo con tutti i cani.. invece flip è ancora molto diffidente nei confronti dell’umano soprattutto, invece per i cani sembrerebbe di no.. lo dovremo portar a casa giovedì.. ovviamente non voglio forzarlo non mi sognerei mai di farlo andar in giro i primi giorni.. aspetterò con tanta pazienza sperando che pian piano si fidi di me.. per il cibo già nella sgambatura là ha mangiato ma non dalle mani.. solo se glielo lascio per terra.. addirittura finge di non vederlo si fa un giretto torna e lo prende su velocemente come per non dar da vedere che l’ha preso.. però penso sia già qualcosa tanto sa che gliel’ho dato io e per me già è tanto.. già è tanto che mi guarda, che si avvicina di sua volontà, che va d’accordo col mio.. ho notato anche ogni minicicciolo cambiamento giorno per giorno.. e spero veramente che vada tutto a buon fine!! ovviamente non spero che diventi un cane mega giocherellone o altro non voglio costringerlo a far nulla di ciò che non è!! in casa ho spazio fuori ma non un campo enorme ecco!! però vicino casa ho una sgambatura dove non va mai nessuno e anche diversi campi da calcio inutilizzati.. se qualcuno mi vuol rispondere ringrazio come ho già dettO!!
Ciao Eleonora
io ho una storia identica alla tua con la mia maremmana. Anche lei all’inizio non mi guardava non prendeva da mangiare dalle mia mani e lei era stata sicuramente maltrattata dal pastore che l’aveva e che quando ha venduto le sue pecore ha abbandonato i cani che sono state trovate magrissime sotto la neve. Anch’io come te sono andata andata per molti giorni al canile. Dopo pochi giorni che l’ho portata a casa è scappata e quando l’ho ritrovata ho deciso di prendere anche la sua amica del cuore un’altra maremmama molto più impaurita di lei che da quando era rimasta sola non mangiava più. Adesso è quasi un anno che sono da me e sono felicissima di averle prese. Nebbia la prima che avevo preso ora mi viene incontro tutta scodinzolante mi fa sempre un sacco di feste e ha sempre voglia di coccole e di giocare l’altra ancora non sono riuscita ad accarezzarla ma sta facendo grandi progressi ma è bello comunque vederle giocare e correre insieme. Sicuramente fai bene a non forzarla e vedrai che riuscirà a fidarsi ti te con i suoi tempi. Quando la porti a casa se ci sono altre persone che lei non conosce o che ti vengono sicuramente si comporterà come all’inizio con te e anche per loro ci vorrà del tempo. Con mio marito ora si comporta come con me mentre se viene qualcuno a trovarci che lei conosce poco è molto intimorita e se non ci sono io vicino a lei si va a nascondere. Per l’altra penso che ancora mi ci vorrà molto tempo..aspetterò sono sicura che un giorno riuscirò ad avere la sua fiducia.
Ciao grazie mille della risposta.. bè flip non ha compagni di box a cui è particolarmente legato, prima ne aveva una ma di carattere praticamente timido, fifone come il suo e da ciò che mi dicon in canile non si son mai filati molto a vicenda.. poi lei è stata adottata e adesso vive bene nella nuova famiglia.. anche se non eran molto legati son in contatto con la nuova padrona che appena flip starà bene qua li faremo rincontrare.. al momento è nel box con un’altra cagnolina ma sembra prestarle proprio poca attenzione.. quindi non penso abbia particolari motivi di tornar in canile per quanto riguarda i suoi simili.. poi ovviamente dovrò far attenzione inizialmente a non laciar mai cancello aperto perchè tanto su quel lato li penso che ogni razza di cane sarebbe disorientato e se non vede un limite se ne va.. comunque dai spero di riuscire a far un buon lavoro avevo già letto che è una razza molto difficile.. io ho un cane che deriva dal setter quindi da caccia che anche con lui non è stata proprio una passeggiata.. solo ora sta imparando a non tirare al collare ed era sempre stato preso in canile e inizialmente mordeva anche se ti avvicinavi invece adesso è tranquillo e giocherellone.. però sembran andar d’accordo perchè il mio non forza flip al gioco.. cioè sembra aver capito che con lui può correre su e giù, camminare ma non far le lotte giocose come invece fa con altri suoi amici cani che conosce!!
mi piacerebbe farvi vedere la mia meticcia Dolly, mini-maremmana, nel senso che ne ha decisamente l’aspetto, solo che è piccola, pesa 27 kg. E mi ha fatto molto sorridere leggere la parte su “niente regole rigide”. Io non so assolutamente niente di questa razza, ma ho comunque riconosciuto la mia Dolly. Con la dolcezza da lei si ottiene tutto, se uno si innervosisce si siede tutto rigida, stringe gli occhi e guarda fissa nel vuoto, il ritratto della testardaggine. Per il resto, è molto allegra e simpatica con gli umani di casa e con i suoi compagni pelosi,con gli estranei è molto diffidente, non si fa toccare, ma studia da debita distanza
Bella invece, metà abruzzese e metà inglese, era più fetente…guardava gli estranei come per dire, vieni vieni…e poi zac una mozzicata, non abbaiava mai
Adesso sto alzando la recinzione che era di 1,40m perchè ho paura che scappi nuovamente se si trova da sola anche se adesso ci conosce meglio ed è meno impaurita. Qual’è l’altezza minima per la recinzione sicura per un maremmano??? Grazie Cristina
Dieci metri circa 🙂
Scherzi a parte: o fai una recinzione a prova di bomba (difficile riuscirci se il terreno è molto ampio) o il cane, se vuole andare, VA (se non passando sopra, un maremmano esce strappando la rete. O scavando buche sotto).
Meglio lavorare sul vostro rapporto, in modo che desideri restare e non senta più il bisogno di scappare!
Finalmente ieri l’ho ritrovata..impaurita ma stava bene e non era lontanissimo da casa..
@Cristina: meno male, una buona notizia!!! Speravo di rileggerti e di scoprire che era finito tutto bene…ed è andata così. Sono proprio felice!
Salve sono Francesca e vivo a Roma,
Sono un’amante della razza e sottorazza, ho già un canone incrocio maremmano di 50kg tutto bianco bello come il sole , lo adoro è il mio migliore amico , fedele obbediente, calmo… Quando invito gente a casa è una festa gli piace stare tra la gente anche se a volte si isola per darsi un tono, devo dire che il suo splendido carattere è anche dovuto all’immenso lavoro che noi ( la mia famiglia) ha fatto con lui: non è MAI stato a catena, lunghe passeggiate 3/4 volte al giorno, relazione con altri cani nei parchi della città , giochi , tenerezze e tante regole mai imposte con la violenza ma con l’atteggiamento stesso del padrone il mio canone ha capito chi ” comanda”… Posso mettere la mano nella sua ciotola mentre mangia, si fa fare di tutto anche delle medicazioni dolorose … Insomma è straordinario !!!
Ora peró ha 11 anni ed anche se è ancora un cane sano certo non corre in contro alla giovinezza, io e mio padre non possiamo pensare al momento in cui non ci sarà più anche perche’ stiamo notando che anche se non ha problemi di chissà che tipo comunque si è invecchiato… Con la mia famiglia abbiamo quindi pensato di accogliere un altro cucciolo , per farlo crescere con lui e così sarà il mio canone stesso a dargli l’esempio come un fratello maggiore e chissà magari si ringalluzzisce un po’ a stare con un cucciolo!?
A questo punto pero’ chiedo il vostro aiuto : sapreste indicarmi un rifugio dove posso adottare un maremmano o simile che rispecchi il più possibile lo standard di dimensioni ed anche più della razza, io vivo in una villetta con giardino ed il cane non avrebbe problemi di spazio ed è l’ideale come protezione.
Vi ringrazio
Francesca
Francesca, normalmente noi non ci occupiamo di adozioni… però i lettori sono tanti e gli amici pure. Passo parola e vediamo se salta fuori qualcosa!
Ho preso dal canile una femmina di circa 5 anni che era di un pastore e che poi ha abbandonato insieme ad altri 5 maremmani due dei quali erano insieme al canile. Era a casa mia da 3 giorni..ho un terreno di 3 ettari recintato e due giorni fà quando l’avevamo lasciata da sola è riuscita ha scavalcare il recinto e non si riesce più a trovare…E’ possibile che cerchi di tornare dove era stata catturata per riunirsi ai cani rimasti ??Ho battuto i boschi che circondano la mia casa ma niente….Qualcuno può darmi un’idea?? Grazie mille
Sì, è sicuramente possibile che cerchi di tornare “a casa”: i maremmani (ma non solo loro) stringono rapporti molto stretti con i cani con cui convivono da molto tempo, quindi è possibile che stia tentando di ricongiungersi al compagno al canile, così come è possibile che voglia tornare dal pastore. Sarebbe bene cercare in quelle due direzioni, anche se i cani si orientano in modo molto personale e non seguono praticamente mai le strade “normali”: quindi è probabile che le sue intenzioni si scoprano solo quando (e se) riuscirà a realizzarle. Penso che la cosa migliore sia diffondere il più possibile un appello, avvisare le forze dell’ordine, i canili della zona eccetera, sperando di riuscire ad avvistare la cagna prima che succeda qualcosa di spiacevole.
Dacci notizie!