venerdì 9 Maggio 2025

Valeria Rossi “face to face”

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Fabiana Buoncuore
Fabiana Buoncuore
Fabiana Buoncuore è la sciurallevatrice per eccellenza. Nasce a Carmagnola da suo padre e sua madre (ma più da sua madre) il 17/09/1987, da allora il 17 settembre è anche noto come "San Morbidino". Appassionata di tutte le razze canine e indicativamente di tutti gli animali esistenti sul pianeta, ha una particolare predilezione per il rottweiler, che ha le sue stesse esigenze primarie: mangiare, dormire, muovere poco le chiappe. Collabora ormai da alcuni anni con "Ti presento il cane" con le sue storie di vita vissuta tra allevamento e morbidinosità.

PREMESSA di Valeria Rossi: oggi, davvero con grande gioia, ho incontrato per la prima volta “dal vivo” la Sciurallevatrice che scrive le sue avventure su Tpic, all’anagrafe Fabiana Buoncuore.
Una che leggo sempre con piacere e divertendomi un sacco, perché scrive proprio bene-bene-bene, con infinita tenerezza verso i cani ma anche con umorismo e autoironia, tutte doti che apprezzo moltissimo.

Come sempre accade con le persone che per iscritto sembrano super-disinvolte e dotate di splendida faccia tosta, dal vivo Fabiana è risultata timida, riservatissima, quasi timorosa.
Mi ha chiesto se poteva entrare con la macchina (senza neppure dirmi chi era), è entrata, ha parcheggiato, poi si è riavvicinata e, da dieci metri di distanza circa (forse pensava che mordessi!)  ha sussurrato pianissimo:  “Io sono Fabiana Buoncuore…”

Io, che sono sorda come una campana e mezza, ho sentito una roba tipo: “Ono Aana Uncore”…
Poi c’è da dire che io sono immensamente fisionomista: prima di riconoscere una persona devo incontrarla almeno quattro volte, facendomela ripresentare ogni volta mentre quella persona lì mi guarda col fumetto che dice “Ma mi sta prendendo per il culo?” (e invece no: è proprio che per me le facce sono sempre nuove), ma in compenso ogni tanto saluto calorosissimamente qualcuno mai visto e conosciuto, scambiandolo per qualche amico a cui somiglia un po’.  O anche per niente.
Per fortuna, mettendo insieme la mia abilità fisiognomica e il vago udito che mi è rimasto, ho associato le foto viste su FB al suono indistinto che avevo sentito, ho inserito mentalmente le lettere mancanti, ho identificato la “mia” Sciurallevatrice e sono corsa a farle le feste.
Perché mi piace, perché mi è simpatica, perché la considero un’amica anche se prima di oggi c’eravamo sentite solo via Facebook: cosa che, ovviamente, non mi ha impedito di darle subito una plateale
strapazzata perché è un sacco di tempo che non scrive più niente per noi.
Così lei mi ha preso in parola e stasera mi ha mandato questa cosa qua.
Quella che leggete qui sotto.
Quella che subito ho pensato “Ma nooooooooo!!! Non la posso pubblicare, è una sviolinata tremenda alla sottoscritta!”… ma lo pensavo ridendo, perché come al solito mi ero divertita un sacco a leggerla.
E allora non posso NON pubblicarla: perché è troppo carina per tenermela solo per me.
Quindi perdonate l’immodestia…e leggetevela anche voi.

fabianadi FABIANA BUONCUORE – Che cosa sia una Sciurallevatrice, ormai l’avete capito. E’ una sciuramaria come un’altra, che ha comprato nel 2006 il volume 1 de “L’enciclopedia del cane” di Valeria Rossi, quello che elenca tutte le razze riconosciute dalla FCI, ha visto che il rottweiler era proprio bellino, come un labrador nero ma con delle macchie marroni, e ha deciso di fare l’allevatrice di questa razza.
Si è comprata tre libri e un documentario sul rottweiler, ha girato un po’ di allevamenti e dopo qualche anno ha preso la prima femmina.
Ecco, ora immaginate come può aver reagito la sciura quando, leggendo il suo blog preferito, qualche tempo fa, è venuta a sapere che Valeria Rossi (autrice della “bibbia” della sciurallevatrice, ovvero il volume sopra menzionato, che ormai è vecchio, logoro e pure da aggiornare) sarebbe venuta ad abitare a Villastellone e ad insegnare UD a Carignano, entrambi distanti circa 35 minuti di macchina da casa sua.
La scena è stata, pressappoco, questa:
Sciurallevatrice: “EEEEEEEEEEEEEEEEEEEKK!!” – SBADABAMBAMBAM! CRASH! (= Cade dalla sedia tirandosi dietro l’abat-jour)
Mamma della Sciurallevatrice: “Fabiana! Oddio, che succede?! Ti sei fatta male?”
Sciurallevatrice: “Mamma!! Valeria Rossi viene ad abitare a due passi da qui!”
Mamma: “Mavaf*#@§&%$!!”
Sciurallevatrice: “Devo assolutamente farmi autografare la mia bibbia!”
Mamma: “Ma pensa a trovarti un lavoro decente, invece di pensare sempre ai cani!”
Sciurallevatrice: “Le piacerò? Avrà tempo per me? Devo pensare a come mi vestirò!”
Mamma:  (borbotta qualcosa di incomprensibile a proposito dell’aver sbagliato tutto nell’educazione dei figli)

Quando, poi, Valeria ha reso pubblico il giorno in cui avrebbe cominciato ad essere presente al Debù, la Sciurallevatrice l’ha segnato sul calendario e si è organizzata. Il 25 agosto sera ha messo in carica il navigatore (che vedremo più avanti a quanto è servito), per essere certa di non sbagliare strada.
Il 26 agosto mattina ha badato ai cani, li ha fatti passeggiare e giocare, li ha rincorsi mentre tentavano di accoppiarsi fra consanguinei, infilandosi tra maschio e femmina nel tentativo di separarli e formando un bel trenino; li ha divisi, isolando la Rebecca in calore; li ha spazzolati e nutriti.
Poi ha cucinato le sei pannocchie che ha…. ehm… trovato per caso durante la passeggiata nei campi coi cani; ha aiutato la badante della nonna a spostarla dal letto alla sedia a rotelle, perché, poveretta (la badante, non la nonna, lei ha l’alzheimer e vive felicemente nel suo mondo), dall’ultimo ictus non riesce più a spostarla da sola perché ora le gambe della nonna sono diventate molli come gelatina.
Poi la sciurallevatrice ha pranzato e dopo è andata dal suo tartarughino, l’ha riempito di moine, pezzetti di pesce fresco e ancora moine (mentre lui la guardava piuttosto disgustato), si è sdraiata sul letto e ha iniziato a sfogliare il suo libretto sulle tartarughe acquatiche. Dopo un po’, il lampo di genio: “Ma io non avevo qualcosa da fare oggi?”
Momento di silenzio.
“IL DEBUUUUUUUUUUU’!!!”
La Sciura si è catapultata giù dal letto, ha guardato l’ora e ha preso il telefono.
“Papà, premetto che non me ne frega niente di averti con me o meno.”
“Dove devi andare?”
“Io tra un’ora parto per andare a Carignano a conoscere Valeria Rossi. Hai presente Valeria Rossi?”
“Quella che nomini più spesso di quanto faresti con un fidanzato?”
“Eh, quella. Io vado. Se tu a quell’ora esci dal lavoro e vuoi aggregarti, vieni pure. Ma solo se ti interessa conoscerla, perché non ho mica bisogno di essere accompagnata dal papà a 25 anni suonati.”
“Eh, ho capito, vengo.”
La Sciurallevatrice ha poi ipotizzato tre look diversi, uno più elegante dell’altro. Poi si è resa conto che stava andando a un campo di addestramento e non al ballo delle debuttanti, ha riappallottolato tutti i vestiti, li ha buttati nell’armadio alla rinfusa e ha pescato pantaloni corti e maglietta. Si è buttata sotto la doccia e poi preparata.
A quel punto, il sommo dilemma.
“Mamma, sto andando da Valeria Rossi.”
“Embè?”
“Mi serve un consiglio.”
“Oh.”
“Non so che cane portarmi. Rebecca no, è in calore. Piccolo è quello con cui ho più affiatamento, però è anche quello meno aderente allo standard. Che figura ci faccio se le faccio vedere il cane più ciofeca che mi è uscito, per quanto bravo? Tuono invece è molto più bello, però è un po’ più indipendente e non c’è quella scintilla che ho con Piccolo. E’ anche vero che Valeria potrebbe dar più valore al rapporto uomo-cane che all’estetica. Secondo te cosa è più importante, i sentimenti o la bellezza?”
“MA MILLE VOLTE LA BELLEZZA!!”

fabiana2E così la Sciurallevatrice ha preso Tuono.
Gli ha messo il suo collarino azzurro (ogni cane della sciura ha il suo colore, che si porta dietro dalla nascita, quando indossava ancora un nastrino di lana per essere distinto dai fratelli), e si è allontanata con Piccolo che la guardava depresso da dietro la recinzione, offeso a morte per non essere stato preso dalla Sciurallevatrice, che, come se non bastasse, si portava dietro il “pivellino” al posto suo. Disonore.
Caricato il padre dottore all’ospedale in cui lavora, la Sciurallevatrice ed il Tuonino si sono lasciati guidare dal navigatore. Cammina cammina… ah, no, questo si scrive nelle favole. Insomma, viaggiando, il papà sentenzia: “Ma io allora ho capito dov’è questo posto. Tra pochissimo è sulla destra.”
“Che sciocchezza, il navigatore dice che abbiamo ancora centinaia di metri di rettilineo da fare.”
“Ma guarda che è qui.”
“Ti sbagli, il navigatore…”
“LO VEDI O NO IL CAMPO? E’ qui a destra! Gira! Giraaaa!”
“AAAAH!!!”
Skreeeeeeeeeeeeeek!
“…”
“… comunque lo sapevo che dovevo girare qui.”
“A-ha.”
“C’è un cartello sul cancello.”
“Eh, vai a vedere cosa dice.”

“Dice che bisogna chiedere prima di entrare!”
Nel frattempo, si avvicina un signore con l’aria di volermi cacciare via.
“Ehm… b-buongiorno… Io sono venuta a conoscere Valeria Rossi…”
“Non è ancora arrivata, forse viene più tardi. Piacere, sono Davide Cardia.”
Gli occhi della sciurallevatrice diventano grossi come uova sode. QUEL Davide Cardia di cui scrive sempre Valeria!
“UAO!!! Ehm… Piacere!!”
“Momento che chiamo Valeria e le chiedo quando arriva.”

“Sarà qui tra mezz’ora.”
La Sciurallevatrice ed il padre, col Tuonino dietro sempre più scocciato, si dirigono verso un negozio che vende di-tutto-e-di-più, che accoglie anche un mini zoo con qualche animale da fattoria e qualche animale esotico (cammelli, pavoni…).
Per la Sciurallevatrice è solo un modo per far passare quella mezz’ora. Per Tuono, che ora ha nove mesi, è il debutto, una prova di coraggio per diventare un vero maschio.
Subito si dirige spavaldo verso l’animale più grosso di tutti, un cammellone alto più di due metri. Rizza il pelo, si mette in punta di piedi e comincia a ringhiare. Il cammellone gli fa “snort” con indifferenza, Tuonino si terrorizza e comincia ad abbaiare arretrando, con la coda tra le zampe. Vorrà dire che diventerà un vero maschio tra qualche altro mesetto, magari.
Prova allora a darsi un tono almeno con l’emù, ma questo frulla le ali e lo costringe alla ritirata.
A quel punto Tuonino smette di fare lo sbruffone.
Dopo gli asinelli, le galline, le caprette, le oche, i pony e i pavoni, giunge l’ora X e si torna al campo. Mentre il padre parcheggia, la sciurallevatrice adocchia Valeria Rossi seduta ad un tavolo.
Proprio lei. In carne ed ossa.
Si avvicina, esitante, con mille pensieri per la testa.
“E se non si ricorda neanche chi sono? E se poi non le piaccio? E se le do fastidio perché magari è già stata assaltata dai fan mille volte da quando è qui?”
Valeria osserva questa strana figura che le si avvicina con aria preoccupata, come si può guardare un testimone di Geova che sta già allungando un volantino nelle mani dell’incauta vittima, in uno di quei momenti in cui già si studiano le possibili vie di fuga prima ancora del contatto.
Finché la sciurallevatrice, abbastanza vicina, parla.
“Io sono Fabiana Buoncuore.”
Valeria Rossi si illumina di colpo ed esplode in un “MA DAIII!! La Sciurallevatriceeee!!!”, riempiendo la sciura di gioia.
La accoglie calorosamente, le dà anche un giudizio gratuito su Tuono (e CHE giudizio! Per la sciura, è stato più importante di un Eccellente finale per ottenere il campionato), la invita a scrivere ancora per il blog.
La sciurallevatrice le porge la sua “bibbia” ed una penna a inchiostro viola, ed ottiene l’unico autografo con dedica che abbia mai rincorso nella propria vita (beh, in verità ce n’è un altro che ricerca da una vita e non ha mai ottenuto… ma solo un altro. Non è una a cui importi granché delle celebrità in genere).
Un desiderio realizzato. Una voce da spuntare all’elenco delle cose che vuole fare prima di morire.

Allora, lettori di TPIC, volete sapere com’è questa Valeria Rossi dal vivo? Un’impressione a caldo dopo un breve incontro?
Sarà una di quelle persone presuntuose che guardano tutti i cani-muniti con aria di superiorità? Sarà una di quelli che “non sei venuta per lavorare al campo? Allora via che ho da fare”?
Ma niente affatto! E’ una persona simpaticissima, alla buona, gentile e con cui si parla volentieri, ma con cui si sta bene anche in silenzio. Una esattamente come noi, che non lascia assolutamente trapelare tracce di superbia, seppure ne dia di lunghezze a una novellina del calibro della Sciurallevatrice! Una Sciuracinofila che non solo mi ha valutato il cane, ma se l’è anche pastrugnato come faremmo tutti noi con il cane di un amico.
Che mi ha invitata a tornare, anche con gli altri cani, per mostrarglieli.
Una persona che ha fatto tornare a casa la Sciurallevatrice con gli occhi a forma di cuore ed il libro autografato stretto tra le braccia.

Autore

  • Fabiana Buoncuore

    Fabiana Buoncuore è la sciurallevatrice per eccellenza. Nasce a Carmagnola da suo padre e sua madre (ma più da sua madre) il 17/09/1987, da allora il 17 settembre è anche noto come "San Morbidino". Appassionata di tutte le razze canine e indicativamente di tutti gli animali esistenti sul pianeta, ha una particolare predilezione per il rottweiler, che ha le sue stesse esigenze primarie: mangiare, dormire, muovere poco le chiappe. Collabora ormai da alcuni anni con "Ti presento il cane" con le sue storie di vita vissuta tra allevamento e morbidinosità.

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43 Commenti

  1. Ma come ho fatto a perdermi questo articolo???
    Bellissimo!! Anche io ti faccio i complimenti, sia per come scrivi che per il lavoro che stai facendo con i tuoi cani (ti prego scrivi presto un articolooooo :D)
    Anche se non ho ancora mai incontrato Valeria mi sono rivista nelle tue parole.. mi sono commossa leggendolo, spero di incontrarla presto! E mi piacerebbe molto incontrare anche te.. 🙂

    P.S ssshhht non diciamolo ma anche io ho appena 23 anni e me ne danno sempre 15 -.- !!

    Un abbraccio a tutti!

  2. Eh si, il pelo di squama di tartaruga non è molto ben visto, attualmente ho una micetta a casa (trovata domenica mattina durante la passeggiata delle cagnole e proprio grazie a loro, si era nascosta sotto una pianta) e i primi commenti sono che aveva la rogna, vallo a spiegare che è il pelo che è proprio così.

    P.S.: Dragon ball ha il merito di aver “normalizzato” i cartoni animati (prima di nicchia), ma a me personalmente non è mai piaciuto più di tanto, lo ammetto ù_ù.

  3. Fabiana…a me il nome Piccolo fa impazzire! Mi ricorda il mio personaggio preferito di Dragon Ball, il “grande mago Piccolo”, che ho adorato da ragazzina!!!
    Bell’articolo comunque!! Ma…quindi hai 25 anni? Cioè solo tre in più di me? Non te la prendere, ma anche io te ne davo di più, ma non per il fisico, anzi. Solo che, da come allevi, e scrivi, pensavo avessi molta più esperienza alle spalle, e quindi anche più anni! Io a ventidue appena compiuti sono ancora qui a chiedermi chi sono e perchè sono qui, e mai e poi mai riuscirei ad allevare con successo come te (ho pochissima forza di volontà, dopo un pò mi scazzo subito, e non saprei neanche da che parte cominciare a informarmi xD poi purtroppo non credo che ai miei farebbe piacere avere la casa invasa da cani, visto che tra me e mia sorella abbiamo già due simil husky, la gatta di casa, la colonia felina, i pesci, la ruga di terra e le topastre…).
    Ancora complimenti per tutto, e che invidia! Se avessi vicino a casa un centro come il Debu credo che ci vivrei dentro!

    • Claudia, scusa il ritardo e grazie per i bellissimi complimenti! Ebbene sì, ho 25 anni (ma il 17 di questo mese ne compio 26). Lo zoo in casa l’ho avuto anch’io per tanti anni, ma poco per volta sono diventata… monospecifica, o quasi (oltre ai cani ho una gatta, due tartarughe acquatiche di specie diverse, ed una rana).

      …rimanga fra noi, ma è proprio Dragon Ball, che ho conosciuto prima come manga e poi come anime, ad avermi dato la prima spinta per iniziare la pratica del ju-jitsu, di cui oggi sono cintura nera III dan e quindi maestra. Di conseguenza, anche per me il nome Piccolo ricorda quel personaggio, anche se naturalmente gliel’ho dato con una valenza diversa.

      • Hahaha quindi pure tu guardavi dragon ball? Anche io ha avuto un periodo in cui avrei voluto fare arti marziali, ma alla fine ho preferito darmi ai cani e ai cavalli (non ci sono portata per le arti marziali, proprio no).
        sai che avevo provato a commentare sul tuo blog l`articolo sulla tua micia (poi non ci son riuscita, ma con il computer che mi ritrovo é la norma xD era solo per dire che anche io ho una scaglia di tartaruga, adottata al “gattile” dopo che era finita li perché abbandonata in un fosso a tre settimane di vita. É arrivata a casa con un cagotto biblico (e ovviamente chi si é mangiata l`antidiaroico della gatta? Ma la cagna, no? che non aveva niente di meglio da fare!), e ovviamente la.tigna, che ci ha prontamente passato. Solo che io ho una pelle abbastanza forte, e quindi avevo solo due o tre bolle, mia sorella sembrava reduce dalle piaghe d`egitto!
        ecco, scusate la mia galoppata off topic xD
        Anche io ho tante razze in lista d`attesa per il futuro, sperando di avere la possibilità di permettermele (cioé di non far mai mancare nulla a nessun cane). Lo smooth collie (che mi intriga mooolto più del rough), il dobermann, il pitbull, quasi tutti i levrieri, l`australian cattle dog (lo adoro!), più tante razze, specie quelle non proprio di nicchia, ma comunque poco diffuse….il flat coated, il nova scotia duck tolling retr., il barbone, il pinscher medio, il lapinkoira…e ovviamente l`husky
        anche se poi ovviamente impazzisco tutte le volte che capito su un album di foto di meticci da adottare! 😀

  4. In realtä e´perche´c´e´un poco di Faaaaigo in tutti noi, anche se non lo diamo a vedere, ricordatelo sempre…
    seeeeeempre…

    (specifico eh, si dice per farci due risate :P)

  5. Cara Fabiana, sei davvero simpatica e come ti hanno già detto scrivi benissimo. Ma soprattutto allevi la mia razza preferita in assoluto: ebbene si, sono innamorata del rottweiler ormai da anni. Però per ora dovrò rinunciarci, visto che ho già una meticciona doc piena di fobie e un figlio di 1 anno che mi danno un gran bel da fare. Peccato tu sia così lontana, io vivo a Roma, altrimenti almeno una visitina al tuo allevamento l’avrei fatta volentieri, così sarei stata circondata da tanti bei rott almeno per qualche oretta 🙂 Comunque continua così, si capisce dalle tue parole che allevi i tuoi “piccolini” con passione.

    • Beh, grazie, comunque se mai capitassi da queste parti saresti la benvenuta, come lo è chiunque venga a conoscere i miei cani! Dopotutto, è sempre socializzazione gratis! 😛

  6. 😀 😀 sono proprio contenta per Fabiana ! è stata da me qualche tempo fa ma ‘temo’ che il nostro incontro non sia stato così solare .. 🙂
    bene !!!

  7. Ma pensiamo alla vera, unica vittima della giornata.

    Un minutino di silenzio per il povero Piccolo Principe, così bellamente ignorato per un giovane aitante pulzello dal nome faaaigo (come dice la mia teen-sorella).
    Sono con te puzzolo T_T.

    • In verità il nome Tuono non mi piace affatto! Gliel’ho dato credendo di venderlo, l’ho scelto perché da piccolo ringhiava sempre, sembrava un tuono in lontananza. Invece poi ho deciso di tenerlo perché cresceva bello… e mi son tenuta anche quel nome lì. Che non è per nulla originale, per quanto FAIGO. Sinceramente mi piace di più il nome Piccolo! 🙂

  8. Suvvia, un po’ di delicatezza non guasterebbe nel rivolgersi ad una signora. Comunque, queste foto sono state scattate nel periodo della cucciolata… e quando si seguono dodici cuccioli, il fisico prende effettivamente dieci anni in più (e, purtroppo, anche dieci chili… ma ora ne ho ripersi cinque e sto lavorando per perdere gli altri). Si tratta di un periodo altamente stressante (io che sono sempre stata sanissima ho sviluppato una forte allergia che mi ha dato problemi respiratori), in cui si dedicano tutte le 24 ore ai cuccioli, giorno e notte, almeno per i primi 30 giorni. Gli altri 30 sono un po’ meno impegnativi (si hanno sempre più ore libere) ma mooolto più intensi, dato che i cuccioli scoprono il mondo e si cacciano continuamente nei guai. Poi, spesso si continua ancora un paio di mesi, perché non tutti i cuccioli sono prenotati quando ce n’è così tanti da dar via. E così il fisico ne risente parecchio…

    • Ah ti capisco!! Io ho dormito pochissimo per i primi 10-15 giorni di vita dei cuccioli.
      Poi mi sono un pò rilassata ed ho incominciato a dormire ma la pace è durata assai poco.
      Dal momento in cui hanno iniziato a sgambettare sono ben presto evasi dalla cassa parto ed è stato l’inizio della fine 😀
      Ora mi rendo conto che i primi 20 giorni son stati tuttosommato una passeggiata rispetto ai successivi in cui dei nani dentuti e risolutissimi, invadenti, avventurosi e vitali come dannati si mettono di continuo nei casini, girano per la camera e producono cacche e pipì di tutto rispetto.
      E passi per le femmine che sono dei cecchini nel cogliere i giornali per terra ma i maschi non ne centrano uno nemmeno a pagarli…
      Poi c’è la selezione dei padroni che è un’altro bel pensiero di quelli da non dormirci la notte..
      Per dire che io pure i miei 3 kg li ho messi su.. E i cuccioli son “solo” 4.
      E mi è andata meglio che alla mamma che poverina, nonostante mangime superpremium, integrazioni veterinarie e quant’altro ora è magra e col pelo ben lontano dai suoi fasti abituali..
      Se poi mi dici che il numero dei kg presi è direttamente proporzionale alla prolificità della cucciolata mi dichiaro sconfitta e corro a prendere appuntamento dal veterinario per la sterilizzazione!!! 😀

  9. Bè Fabiana, pensa che ci sarebbe anche qualcuno che avrebbe un grande piacere nel conoscere te! Ti stimo davvero tanto per la scelta difficile che hai fatto dal momento in cui hai deciso di diventare allevatrice. La tua inesperienza è colmata decisamente dal carattere che trapela da ciò che scrivi; ho modo di seguire alcuni allevatori su facebook e la maggior parte la trovo moooolto scorbutica. Per carità, sono eccellenti nel loro mestiere, ma non trovo il feeling adatto per una “relazione” duratura come quella tra padrone e allevatore: per me deve essere un piacere dialogare con questa persona e informarla sui progressi del cucciolo e non pensare “Oh mamma, devo chiamare l’allevatore misantropo!” 😀 Anche se la razza che allevi non è la prima della lista dei miei desideri, mi farebbe davvero piacere fare una capatina nel tuo allevamento giusto per conoscerti…Peccato che abiti in Sicilia! Mi sento davvero fuori dal mondo certe volte, tutti i migliori campi, allevamenti ecc si trovano al nord…ed io sono relegata nel profondo sud 🙁 Ok ho scritto un poema, ti faccio tanti auguri per il tuo futuro! Un giorno vedrai che potrai abbandonare in prefisso “Sciura” 😉

    • Ti ringrazio per le belle parole! Se ti capiterà di passare da queste parti, sicuramente troverai le porte aperte e i cagnoni scodinzolanti! E, sentiamo, quali razze stanno in cima alla tua lista dei desideri? Perché, anche se da cosa scrivo non si direbbe, ci sono tantissime razze molto diverse dal rott che anche a me piacerebbero tanto (ma che per ovvi motivi logistici non posso prendere…)

      • Grazie per l’invito! Mi accorgo solo adesso di aver praticamente scritto: “Vengo solo a rompere le scatole in casa tua senza prendere cuccioli” mi dispiace XD Comunque la prima razza in lista sarebbe il Bovaro del Bernese, anche se il mio sogno proibito è il Beauceron, ma non avendo mai avuto un cane e non conoscendo campi per educazione ed addestramento davvero seri, metto in stand by questo desiderio per un futuro molto lontano. Un’altra razza con la quale però ho un rapporto di odi et amo è il Bulldog: l’aspetto mi attrae da cucciolo, ma non mi fa impazzire da adulto, al contempo mi piace la sua particolare empatia, ma non ne apprezzo la testardaggine, mi piacerebbe un cane più ubbidiente…Ovviamente dico ciò avendo letto qualcosa su ciascuna razza, ma non ho mai avuto esperienze dirette 🙁 Mi aiutano molto “i veri standard” della Signora Rossi 😀

      • E le razze che preferisci oltre il rott quali sono? (tappa le orecchie a Piccolo Principe, ha già subito troppe delusioni :D)

        • Santa cacca, non saprei da dove cominciare. Sono tante che non potrò mai prenderle tutte! Ad ogni modo, beauceron e bulldog di certo sono tra queste… Ma anche airedale terrier, shar pei, rough collie, australian cattle dog, e tante tante altre, e poi pastore bergamasco, piccolo levriero italiano, bracco italiano, lagotto romagnolo, mastino napoletano, volpino italiano (mi piacciono un filino le razze nostrane)… insomma, credimi, ce n’è da due a cinque per ogni gruppo della classificazione FCI!

          • Ooops! Beh, a parte nel gruppo dei bassotti, nel quale per forza di cose ho una sola razza preferita (e mi piacciono tutte le varietà e taglie, con lieve preferenza verso il kaninchen.
            A proposito, non è un bassotto, ma tra i miei sogni proibiti c’è anche il basset hound. E fidati che ne ho omessi tanti!

          • Wow chi più ne ha più ne metta! Anche a me piacerebbero tante altre razze, ma da un lato c’è la paura di non saperle gestire, dall’altro bisogna soddisfare le richieste del partner (che storce il muso per la metà delle razze che hai elencato – ho tentato invano di farlo innamorare del pastore bergamasco). Quindi dopo lunghe diatribe, si è arrivato al bovaro del bernese e pazienza sarei anche contentissima di prenderlo in canile, purché abbia 4 zampe (ma anche no) e abbai!! Domanda che sorge spontanea: allora perché non salvi un povero meticcio? Vorrei acquisire maggiore esperienza, con i meticci non puoi sapere cosa ti capiterà e qui i volontari non mi sembrano così preparati da capire quale possa essere la coppia cane/padrone più adatta.

          • I miei primi tre cani sono stati tutti trovatelli (tuttora ho un meticcio di dieci anni), ma come ho già detto ho dovuto per forza di cose fare delle scelte. Scegliendo di allevare, ho esaurito lo spazio disponibile, quindi non posso permettermi attualmente nè altre razze, nè trovatelli purtroppo…

          • Almeno UN trovatello in allevamento è un must! Se non hai almeno un cane raccattato non sei un allevatore serio :-D!

          • Allora aspettiamo con ansia un articolo, qui o sul tuo blog, in cui ci presenti il trovatello, dato che micia e tartaruga li conosciamo già 😀

  10. Naaa, si vede il faccino giovane dai!
    Siete un vero spasso tu e Valeria, così giovane e scrivi meravigliosamente bene! Complimenti

  11. ci vuole molto autocontrollo, per dire che sembri una quindicenne 😀 come dire che il mastino napoletano non sbava :3

    preciso che mi riferisco in tono goliardico, però seriamente ne dimostri almeno almeno 10 anni in più

  12. Grazie Fabiana per la descrizione di Valeria, ora sono un pò meno in ansia anche se sabato la incontrerò in veste di proprietaria di cane “aggressivo” (muahahahahahah) solo a pensarci, mi viene da ridere!

    Spero che il tuo periodo difficile a casa, passi presto! in bocca al lupo

  13. sciurallevatrice & sciuracinofila insieme!!!!! che accoppiata!grazie, mi avete fatto ridere nonostante il momento orrido che sto passando….vi lovvo!

    • Eh, lo so… ho avuto un periodo uun po’ difficile a casa, che non è ancora finito, e non riuscivo a scrivere nulla di decente, come testimoniano le mie ulltime fesserie scritte sul blog… però vedere Valeria mi ha fatto tornare un po’ di fantasia, e forse ora riuscirò a tirar fuori qualcos’altro…

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