di CARBAMITU’* – Arrivo di sera, devo solo rendermi conto di dove sono, raccogliere qualche informazione ed andarmene. Il luogo, Hospice Il Tulipano, un’antica palazzina mischiata ad altre dalle mille attività fantasiose, è sito all’interno di un parco storico milanese: quello dell’ex Istituto Paolo Pini. Proprio quello dei matti.
Da quello che intravedo però, se ora ci fossero i matti ci starebbero benissimo qui.
Seguo le indicazioni dei cartelli verdi. “Cure palliative con Hospice” è l’esatto riferimento.
Le luci esterne, e quelle calde dell’interno, mi guidano come un faro e già sembrano indicare un luogo dove chi ha bisogno non sarà lasciato solo.
Entro, un po’ timorosa, perché esserci, in questi luoghi, vuol dire immergersi nel dolore della morte. Doppia porta e cartello: “Chiudete, perché qui c’è Ciko”.
Non ho il tempo di chiedere chi è Ciko, perché mi viene incontro scodinzolando e leccandomi le mani. Mi guarda con i suoi occhioni neri, persi in tutto il nero che ha addosso e che contrasta con l’ambiente candido che lo circonda, facendomi capire che Ciko è lui. E gioioso mi trascina subito alla scoperta della sua casa e della sua famiglia.
Perché l’Hospice, la sua equipe sanitaria e i tanti malati che “passano” da questa struttura, sono la vita per Ciko. Che strano, non ho mai nominato tante volte la vita come da quando parlo di questa magica, inconsapevole creatura a quattro zampe.
E in questo Hospice, collegato all’ospedale Niguarda Cà Granda di Milano ma esterno alla struttura ospedaliera, ci fanno da guida proprio Ciko e la sua “conduttrice” e amica Daria Da Col, dirigente infermieristico.
La struttura accoglie e garantisce ogni anno continuità assistenziale a circa 290 malati terminali di varie patologie (per esempio SLA, HIV, cancro), con una degenza media di circa 18 giorni.

Data la gravità delle affezioni ospitate e l’impatto sulle famiglie, fondamentale è l’operato di Ciko, che è, caso unico in Italia, un cane “stanziale” nella struttura.
Collaborano e rendono possibile questa avventura terapeutica l’equipe lavorativa dell’Hospice, multidisciplinare e composta da 11 infermieri, 3 medici, 7 operatori socio-sanitari, 1 psicologo, assistenti sociali e spirituali, 10 volontari.
I dirigenti responsabili della SSD Cure Palliative con Hospice sono il Dott. Renzo Causarano, dirigente medico e la Dott.ssa Daria Da Col, dirigente infermieristico.
A questo personale si aggiunge l’equipe dedicata al servizio domiciliare di cure palliative oncologiche. Due Onlus sostengono le attività dell’Hospice Il Tulipano: l’Associazione Gilberto Cominetta, che supporta la struttura, e l’Associazione Una Mano alla Vita Onlus, che contribuisce e sostiene “progetto Ciko”.
Accolto 15 mesi fa, all’età di 3 mesi, Ciko frequenta insieme a Daria corsi per pet therapy presso Dog4life onlus e X-Plorer Dog Solution e viene sottoposto regolarmente a controlli veterinari che ne garantiscono la salute e l’idoneità a frequentare la struttura sanitaria.
Il simpatico meticcio gira liberamente nell’Hospice e riesce a cogliere con grande sensibilità ogni momento, anche il più triste e delicato, applicando la sua therapy, che è quella di esserci sempre: per un biscotto od una lacrima.
Come uno psicologo, cura tristezza e paure. Come un infermiere, il dolore. Come un volontario, ti offre la zampa o il dolce musone. Vicino. Così vicino all’anima come solo i cani sanno fare.
Con la sua fedeltà suprema.
Esperienza unica che riesce a farti dimenticare gravità e dolore, percorro con Ciko i lunghi corridoi, riesco ad entrare nelle stanze dove tanti transitano verso l’infinito e mi ritrovo con malati, parenti e questo magico nume tutelare a sorridere, a dimenticare il male ed ancora sperare.
*Carbamitù – Produzione Indipendente di Mario Negri e Donatella Penati – www.carbamitu.eu





bello
Lacrimuccia….
Bellissima attività! Spero che presto questo progetto venga presto proposto anche in altre strutture ospedaliere!
speriamo