di VALERIA ROSSI – Da orgogliosa titolare di una staffy totalmente avulsa da qualsiasi forma di attività neuronale (la Bisturi è capace solo di scodinzolare al mondo intero), arrivata dopo un altro staffy che, al nostro primo giorno insieme, aveva scambiato un casco da moto per un pallone scatafasciandocisi contro di muso (e mi pare detto tutto), ho sempre sostenuto con beata fermezza che gli staffy vincono contemporaneamente due palme: quella dei cani più simpatici del mondo e quella dei cani più scemi dell’universo.
Peeeeeeeeerò… io ho adottato due staffy adulti (anzi, un po’ più che adulti: diciamo “anzianotti”): cuccioli non ne ho mai avuti.
Ne ho un paio al campo, e già questi – pur restando simpaticissimi e casinari a mille – mi fanno pensare che, prendendoli da piccoli, ci possa essere una speranza di farne dei cani “veri”: sono anche convinta che ci vogliano almeno il triplo del tempo e dell’impegno necessari con qualsiasi altro cane, però la speranza c’è… e ieri ho ricevuto un’email che mi ha confermato quanto lavoro e passione possano superare perfino il problemino della seconda palma.
Leggete e stupite:
Piano piano siamo cresciuti insieme, la piccola ha instaurato un rapporto meraviglioso con la mia compagna e con impegno e costanza, dopo un anno di lezioni, sole o pioggia che fosse, impiegando il poco tempo libero che avevamo a disposizione, questi sono i risultati:
Saetta, prima classificata al Campionato Regionale di Obbedienza!
Vedere uno Staffy che si gioca la vittoria ad ogni gara con Malinois e Pastori Tedeschi, credimi, è una roba emozionante. Io purtroppo ho potuto assistere solamente ad una gara del campionato, perché lavoro spesso all’estero e sono ritornato a casa il giorno dopo che le mie donne si erano portate a casa il titolo… ma quando me l’hanno detto mi sono venuti gli occhi lucidi e ho cominciato a girare per tutto l’ufficio con la foto di Saetta stampata.
Bello, bello, BELLO!
Mi sono emozionata pure io, leggendo, e spero che tutti gli appassionati di razza condividano la felicità di questi ragazzi. Complimenti vivissimi ad Alessandra e anche al suo trainer, Marco Strenta, insegnante del centro cinofilo Mondo Cane.
Saetta è l’ennesima dimostrazione che la razza non conta più di tanto, quando c’è passione vera: e la medaglia la merita non soltanto per il campionato vinto ad Orvieto, ma anche per essere una grandissima testimonial di se stessa e di tutti gli staffy del mondo… alla faccia dei maligni (innamorati persi, ma pur sempre maligni) come me!
Ma magari non sono scemi, ma fanno solo finta (…ne conosco un paio, anche se non sono staffy…)^^
Complimenti a Saetta e ai suoi conduttori! Bravi! 🙂
e per fortuna la Biba non sa – anzi non ha voglia di imparare a – leggere, sai quante rivendicazioni di lesa reputazione altrimenti…:-). Complimenti a Saetta, che ha restituito l’onore a tutti gli staffy del mondo, ed ai suoi umani che vivono assieme a lei queste bellissime soddisfazioni. E ora chi glielo dice a Davide che tutti gli staffy che si prenderà in casa sono potenziali campioni e non cani-babbei che gli pesa il culo??