di FABIANA BUONCUORE – Un’amica mi segnala questo articolo, comparso su “Il Mattino” di qualche giorno fa. Poche righe in cui viene descritta la tanta, troppa ignoranza che ancora circola tra le persone che scelgono una razza fra quelle “di carattere”: un rottweiler, acquistato con lo scopo di essere messo a guardia di un deposito, a dodici mesi di età si è rivelato ancora troppo socievole e festante verso le persone estranee, venendo quindi portato al canile.
Allevando questa razza, per forza di cose ricevo molte telefonate per le richieste di un cucciolo, e non avete idea di quante siano le persone che mi chiamano perché cercano un cane da guardia da mettere a sorveglianza di una proprietà. Se abbia ancora senso parlare di cani da mettere a guardia di una proprietà al giorno d’oggi ne abbiamo parlato qui e qui; e dincipatata, ci fosse mai UNA persona che sappia distinguere tra “guardia” e “difesa”. Complici anche il cinema e la letteratura, che hanno piazzato dobermann e rottweiler come guardiani solitari per ogni dove, nell’immaginario collettivo il cane da guardia è diventato una roba nero focata che metti lì, te ne vai, e se entra qualcuno nella tua proprietà se lo magna.
Peccato che il rottweiler, come il dobermann, sia un cane da difesa, e che quindi il suo DNA gli urli a gran voce “dov’è il tuo umano? Perché non è con te? Devi proteggerlo e non sei con lui!”, mentre il suo umano si sta gustando la briscola al baretto con gli amici, perché considera il suo cane niente più che un antifurto; il rottweiler invece sta male, perché non è stato selezionato per starsene da solo a sorvegliare una proprietà; lo sa fare, certamente, come tutti i cani di carattere, ma non sarà mai e poi mai a proprio agio come lo può essere un cane da guardiania, come i grossi pastori nati per la sorveglianza del bestiame al pascolo, selezionati per millenni per amare il lavoro indipendente e solitario. Il cane dell’articolo ha avuto due sole, immense fortune: la prima è stata quella di essere stato correttamente socializzato, probabilmente, visto che a quanto pare faceva le feste a tutti gli umani che incontrava. E la socializzazione sarebbe poi anche la più grande arma che possiamo fornire ad un cane da guardia, poiché gli insegna a non temere l’uomo ed a discernere un pericolo da una situazione normale; inoltre, in caso di reale minaccia, il cane non interverrebbe per paura, ma sapendo esattamente cosa ha di fronte ed essendo conscio di essere più forte e determinato a farsi valere. Questo cane ben socializzato, ora in canile, avrà molte più probabilità di trovare famiglia, perché sarà facilmente inseribile in società, qualsiasi sia il ruolo a cui verrà adibito.
La sua seconda grandissima fortuna sta nel fatto che il padrone non avesse assolutamente idea di che cane si fosse messo in casa (anzi, nel cortile del deposito, da solo…): lo ha visto grande e grosso, ma sempre pacioccone, e ha pensato “questo qui è un buono a nulla”, liberandosene e dandogli la possibilità di finire in mani migliori, senza avere la minima idea di avere tra le mani un cucciolo. Perché di questo stiamo parlando, di un molossoide, un cane a lentissimo sviluppo, che raggiunge la maturità verso i tre anni (a meno che non si chiami Tonino e non sia il mio cucciolo di ormai quasi quattro anni convinto di avere ancora sei mesi); un cane di questo tipo a dodici mesi non è altro che un cucciolo che sta cominciando ad annusare l’adolescenza (la quale, di solito, emerge dopo l’anno e mezzo). È come voler mandare al militare un ragazzino dodicenne, e poi lamentarsi se anziché fare il suo dovere si mette a giocare a pallone coi compagni di camerata.
Mi ricorderò sempre di quando una signora si rivolse a me per capire cosa fare col suo cane, che aveva acquistato “per fare la guardia” e invece non faceva altro che giocare con tutte le persone che vedeva.
“Di che razza è il suo cane?”
“Bouledogue francese.”
“… ehm… e quanti anni ha?”
“Ha otto mesi, quasi nove!”
Ecco, a chi ormai la mattina fa colazione a pane e TiPresentoilCane questa situazione farà anche sghignazzare, ma è davvero la norma: la stragrande maggioranza delle persone si mette in casa un cane senza avere la più pallida idea di che cosa sia, e basandosi su luoghi comuni, icone, leggende metropolitane. E chi ci rimette è sempre il cane, anche se questa volta probabilmente è andata bene: il rottweiler finito in canile avrà sicuramente molte più attenzioni di quante non ne ricevesse in quel cortile di un deposito, e non appena troverà famiglia gli auguriamo che possa finalmente continuare a godersi la sua “infanzia” come è giusto che sia.
Ora per il rott resta da sperare che abbia anche la fortuna di trovare volontari del canile di quelli che selezionano gli aspiranti proprietari… altrimenti il rischio è dare soddisfazione a qualcuno che gli ripropinerà la stessa sorte e magari si riterrà più furbo deglia altri perchè al canile gli han dato il cane di razza agggratiss 🙁
Io mi son trovata nella stessa situazione di Marcod, non finirò mai ringraziare tutti voi (in primis Valeria), quando, scrivendole privatamente più volte per dubbi e paure che mi attanagliavano, mi ha sempre risposto con chiarezza, tranquillizzandomi, senza mai prendermi in giro, dandomi suggerimenti preziosissimi! Grazie, grazie di cuore anche a voi che continuate a tenere aperto questo sito dove, anche se per il momento solo virtualmente, ho conosciuto persone competenti che mi hanno aiutato molto, compresi gli amici che commentano con me. Lo so, me so allargà, sò un po’ OT, ma non mi stancherò mai di dirvelo! ciao
A me lo chiedono del doby.” chissà come fa la guardia…e che grandeeee giardino hai!”.
Allora, sì la guardia la fà ( ma non l’ho voluto per questo ) e preferirei che la facesse più in … silenzio, quanto al giardino…. a lui interessa solo per l’urgenza pipì e “oddiomiscappalacaccaaaaa!” ( che però fare fuori casa l’è meglio …) per il resto un metro e mezzo lontano da me o mi mà…è già troppo, e se nel suddetto giardino non ci siamo in contemporanea io o la sciuranonna, col cavolo che ci trovi il cane. Ma come dice Fabiana, son poche le persone che sanno cosa si stanno mettendo in casa ( e non parlo dei meticci ) e soprattutto che sanno cosa davvero potrebbe far bene al loro cane. Anche se a volte ne hanno avuti parecchi.
Purtroppo.
Io sono tra gli ignoranti che si è preso il rott per fare la guardia. Oltre a questo sono tra gli ignoranti mal consigliati sul fatto che il cane,per fare buona guardia, non deve vedere gente. Per mettere la ciliegina sulla torta sono tra gli ignoranti che 2 è meglio.
Fortunatamente c’è anche chi di cani ne sa qualcosa e non custodisce gelosamente le sue conoscenze, ma le divulga attraverso un sito. E’ stato grazie a tpic che ho capito di essere ignorante e stavo facendo del male ai miei due cuccioloni. Il primo articolo che ho letto è stato “il vero standard…” e lì è iniziata una sorta di fame di conoscenza, tentativi, sbagli, risultati e soddisfazioni. Ora l’unico problema che ho coi miei cuccioloni (la più vecchia ha poco più di 2 anni) è che quando vado al bar per l’aperitivo, gli avventori molto socievoli si trovano con un peloso che mendica coccole (la femmina) o gioco (il maschio).grazie
caro marco, come ti ho scritto pure nella chat, qualcuno ha fatto un bellissimo e profondo commento tempo fa ad un articolo: ognuno di noi ha un cane a cui chiedere scusa per non avergli dato quello che poi ha imparato
SIamo noi a ringraziare te, Marco, perchè “nessuno nasce imparato”, come si sul dire, e anche per questo abbiamo creato e portiamo avanti il sito: se pensassimo che tutti “sanno già tutto”, servirebbe a ben poco 😀
Allo stesso modo sarebbe poco utile se – come succede in molti casi, purtroppo – chi ha convinzioni errate sulla cinofilia fosse comunque convinto di avere la verità in tasca.
Invece è proprio per chi, come te, ammette di avere delle lacune (e ha magari anche avuto la sfortuna dei “cattivi consigli”) ma si impegna per colmarle che è nato “Ti presento il cane” tanti anni fa e tuttora facciamo il possibile per portarlo avanti.
Io ho una Rottweiler che l ho fatta crescere con i miei figli e lei per me è una figlia,ci sono molti ignoranti che legano i cani per farli diventare aggressivi e normale che poi attaccano l’uomo op un loro simile,ora ho anche un pincher che li ho fatti diventare amici,bhe vederli insieme fanno molto ridere.A mio parere certe persone bisogna chiuderle in gabbia
Non so più contare le volte che “ohh come è grosso, e la guardia la fa, si?”
Un BERNESE.
Detto tutto -_-
Proprio ieri in area sgambamento mi hanno detto: ma il tuo cane non starebbe meglio in giardino piuttosto che in casa con voi?
Il cane è un PASTORE BELGA (di dieci mesi) !!!!!!!!!!
Bello! Di che varietà?
Una super Tervueren!