di CLAUDIO CAZZANIGA – Sportivamente parlando, per me Marzo è sempre stato un mese importante. Dopo aver acquisito tutti i calendari esteri del lavoro in acqua inizio a scegliere a quali gare prendere parte, cerco i primi contatti con i responsabili degli eventi, grazie ad internet vado a guardare che tipo di spiaggia mi troverò davanti ecc. ecc.
È anche il mese in cui inizio una sorta di risveglio muscolare del cane, per poi settimana dopo settimana intensificare il lavoro.
Da lì a poco insieme ai fidati Toni Fidanza e Luana Fantini si inizia ad andare in acqua. Tante sfide nel 2020. In Francia soprattutto, ma anche il nostro (possibile) debutto alla finale del Campionato Europea nel Team Italia. Insomma, Marzo è sempre stato il mese della ripartenza.
Questa mattina ho ricevuto la mail dal comitato organizzatore del “Championnat de France en Mer”. Una mail che, aime’, aspettavo. Temevo. La gara è rinviata a data da destinarsi.
A logica, vedendo bene che i nostri cugini francesi hanno un mese di ritardo rispetto al contagio che c’è qui da noi, il loro picco potrebbe essere previsto tra aprile e maggio.
Maggio era il mese scelto per la grande manifestazione. Giusto così.
A scanso di equivoci: sono d’accordissimo con la scelta presa, allo slogan #iorestoacasa ci credo fermamente, sono convinto che al momento sia l’unica soluzione per fermare questo virus.
Abito a pochissimi chilimetri da Bergamo, nella primissima cintura della città, epicentro del disastro. Tra una cosa e l’altra siamo fermi da più di dieci giorni. Il silenzio intorno a me è angosciante.
Anzi, magari fosse così: c’è una litania di ambulanze che vanno e vengono squarciano il silenzio.
Gente in giro questa settimana pochissima, anche se devo dire che la scorsa a molte persone la frase “state a casa” non entrava bene in testa.
Ad inizio di settimana al cimitero di Bergamo, dalle 9 del mattino alle 18 di sera hanno fatto una tumulazione ogni mezz’ora…
Ho avuto il piacere di parlare via messaggio con qualche amico francese, intento a riprendere gli allenamenti.
Mi pare di percepire che non hanno ben compreso la gravità della cosa. Tante belle frasi da parte loro ed un tristissimo racconto da parte mia.
Se solitamente marzo era, e tornerà ad essere, il mese dell’inizio della stagione quest’anno sarà un po’ diverso.
Sulla mia pagina Facebook ho lanciato un gioco/sfida ai ragazzi che frequentano il mio campo per cercare di “impegnare” un po’ questo tempo che abbiamo.
Lancio l’idea anche a voi… così, senza pretese, per darci un po’ di forza. C’è un esercizio che avete sempre voluto imparare e che per vari motivi non siete riusciti a provare? C’è un esercizio che il vostro cane sa fare… però dai, diciamocelo tra di noi, si potrebbe fare meglio? Allora prendetevi l’impegno in questa quarantena forzata di lavorare su questo esercizio e tenercelo poi nei prossimi anni come il bel ricordo di un brutto periodo.
Io personalmente cercherò di insegnare alla Mave l’esercizio del box, mentre il mio Tom vorrebbe fare un po’ di ricerca olfattiva.
Spero che tutto questo passi in fretta e di poter tornare a scrivere di gare e di acqua.
Un abbraccio a tutti e ricordatevi, #meglioannoiaticheintubati.