giovedì 28 Marzo 2024

“Mille euro per un cucciolo? Ma è un furto!” … o forse no?

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“Mille euro? Ma è un furto! E’ un cucciolo, non è mica d’oro!”
Chi non ha mai sentito dire questa frase (o chi non l’ha mai detta/pensata in prima persona) scagli la prima pietra.
Eppure, quando si parla di cuccioli di qualità, queste cifre non dovrebbero far inorridire nessuno (anzi, mille euro sono ancora una cifra piuttosto modesta: per le razze più difficili da allevare si arriva a cifre ben diverse).
Un furto? Speculazione? “Lucro sulla vita di poveri animalucci innocenti”, come tendono a far pensare gli animalisti, spesso acerrimi nemici degli allevatori seri (che invece sarebbero la prima e più efficace risposta al problema del randagismo)?

Il fatto è che la gente normale non sa che cosa effettivamente “si paga” in un cucciolo, né quali sono i costi reali che un allevatore deve sostenere.
Qui trovate un primo elenco dei fattori che contribuiscono a formare il prezzo del cucciolo. Così potete farvi un’idea di come lavora un “vero” allevatore (i “riproduttori di cani”, detti anche “cagnari”, appartengono a una categoria diversa).

1 – Si paga la selezione
Testare il carattere dei riproduttori e soprattutto la loro salute, ovvero effettuare radiografie per il controllo della displasia ed altre indagini (come le visite oculistiche) per accertare che siano esenti da malattie ereditarie ha un (alto) costo.
Fare esposizioni (magari in tutto il mondo) per sottoporre i propri riproduttori al giudizio degli esperti ha un (alto) costo.

2 – Si paga una parte di “rimborso” per le spese effettivamente sostenute per allevare una cucciolata DOC, che non sono poche e che comprendono:
a) mantenimento dei riproduttori, che mangiano, vanno curati, vanno accuditi anche quando non fanno cuccioli;
b) spese mediche per tenere sotto controllo la fattrice durante la gravidanza, per intervenire con eventuale cesareo se il parto non avviene naturalmente, per far controllare nuovamente la fattrice e i cuccioli nei giorni successivi al parto;
c) spese di mangime da svezzamento di alta qualità per i cuccioli, spese per il successivo mangime specifico per “puppy” (sempre di alta qualità), spese relative a vaccinazioni, sverminazioni, microchip eccetera.
Queste spese di mantenimento vengono sostenute dall’allevatore fino a due mesi e mezzo/tre mesi, perché il buon allevatore, che vuole darvi un cucciolo DOC, difficilmente lo cederà prima di questa data: sia perché il cucciolo fino a questa età ha ancora bisogno “psicologico” di vivere con madre e fratelli – imparerà le basi della socializzazione, cosa che ci risparmierà possibili problemi di carattere in futuro – sia perché alcuni difetti non sono assolutamente riscontrabili in un cucciolo più giovane.
d) spese relative all’iscrizione dei cuccioli ai libri genealogici  (molto più basse di quanto non vogliano farvi credere i cagnari che chiedono 2 o 300 euro per un pedigree –  che in realtà ne costa circa 30 – ma comunque da mettere in conto anche perché la spesa va moltiplicata per il numero di cuccioli).

3 – Si paga l’effettiva bellezza (anche se sarebbe più corretto dire la “promessa” di effettiva bellezza) del cucciolo.
Un allevamento serio non vi venderà mai a prezzo intero un cucciolo con dentatura imperfetta, o che porta male la coda: ma farlo nascere, allevarlo e mantenerlo gli è costato tanto come gli altri.
Quindi, in generale, la spesa che sosterrete per il cucciolo DOC comprende (in parte) anche i “rischi di allevamento” consistenti in cuccioli imperfetti che un allevatore serio non può e non vuole vendere (i cagnari sì!), ma che di solito dà in affidamento a titolo gratuito o con un forte sconto.
Ecco i motivi per cui l’allevatore serio, coscienzioso, che fa selezione e dà certe garanzie non potrà MAI tenere gli stessi prezzi di chi produce cuccioli “a caso”, e tantomeno di chi compra e rivende cani dal prezzo di base bassissimo, come i cuccioli che provengono dai “canifici” dell’Est.

I CONTI EURO PER EURO di Veronica Zito

Partiamo dal fatto che io abbia tre cani in età da riproduzione: anche se di solito un allevatore NON ha solo tre cani, perché ci sono anche i giovani (che ancora non portano alcun vantaggio economico) e soprattutto i “pensionati”, ovvero i vecchietti che non riproducono più.
Che vuoi farne? Buttarli in mezzo a una strada?
Io non ci penso proprio, perché sono un allevatore che ama i propri cani.
Quindi me li tengo, e loro mangiano proprio come gli altri (e mi costano più degli altri in spese veterinarie, perché i vecchietti qualche acciacchino ce l’hanno sempre).
Comunque, per semplificare le cose diciamo che ho solo tre cani da riproduzione, e buttiamo giù due cifre:

1 – i cani non mi sono piovuti dal cielo: li ho acquistati. Il prezzo di un cane adulto parte dai 1500 euro e arriva… alle stelle. Se li avessi acquistati cuccioli li avrei pagati circa 1000 euro l’uno, ma li avrei anche dovuti mantenere per almeno due anni, e la spesa più o meno si equivarrebbe.

2 – certamente non uso un cane in riproduzione se prima non ho fatto le lastre per la displasia e il controllo delle altre malattie genetiche. I controlli variano da razza a razza, ma diciamo che la media è di due controlli (displasia anca e gomito, oppure displasia e malattie oculari, o ancora displasia ed ecodoppler). Minimo sono 500 euro a cane.

3 – i cani mangiano, vero? Diciamo che uso un mangime da 35-40 euro al sacco? (non è vero, quello che uso in realtà ne costa 50, ma diciamo che sono un allevatore un po’ meno fissato e che ne uso uno più economico). Un sacco da quindici chili, con tre cani, mi dura venti giorni. Fanno circa 700 euro all’anno.

4 – I miei tre cani avranno almeno un problemino di salute all’anno (magari fosse solo uno!)?
Tre visite veterinarie, anche con un dottore che lavora quasi a prezzo di costo, sono 150 euro all’anno.

5 – I vaccini glieli vogliamo fare, sì? 75 euro ogni anno.

6 – La prevenzione contro la filaria la facciamo? E il collare per prevenire le punture di flebotomi, contro la leishmaniosi, glielo vogliamo mettere? 45 euro i collari, 60 euro la prevenzione antifilaria (ogni anno).

7- che i miei cani sono belli e tipici, e che saranno in grado di riprodurre cuccioli belli e tipici, non posso raccontartelo e basta: te lo devo dimostrare.
Quindi li porterò in esposizione.
Se sono proprio “tirato” girerò solo in Italia, ma se ci tengo a mostrare il valore dei miei cani andrò anche all’estero. Allora: circa 50 euro per ogni iscrizione, spese di viaggi, soggiorni, tempo perso eccetera…non quantificabili. Smarronamento, ancor meno quantificabile.

8 – se la mia razza è sottoposta a prova di lavoro, per iscrivere il cane in classe Lavoro (l’unica in cui potrò avere il CAC) devo prendere come minimo un CAL. Se voglio fare un campionato italiano o sociale, in molte razze, mi serve almeno un brevetto di lavoro (in altre me ne servono tre).
Ti do solo un’idea generale: fare un primo brevetto costa intorno ai 2000 euro (ovviamente a cane).

9 – I miei cani sono miei amici, non “oggetti” da cui spremere cuccioli.
Quindi mettiamo pure in conto (visto che glieli compro) giochi, brandine, cappottini (se la razza ne ha bisogno), ossetti, giochetti eccetera. Non quantifico perché c’è troppa elasticità, ma anche queste cose costano.
Sono un allevatore proprio freddo e cinico, e non compro neanche un giochino ai miei cani?
Be’, almeno due ciotole ciascuno gliele vogliamo dare, o pensi che butti mangime e acqua per terra?
Una ciotola in acciaio inox costa circa 15-20 euro a seconda della misura. Moltiplica per sei.
Quelle di plastica costano meno? Certo, ma ogni due mesi le devo ricomprare tutte e sei perché i cani le hanno rosicchiate…quindi lasciamo perdere, è meglio.
E adesso…voilà, siamo pronti per far accoppiare i cani. I miei cani, se sono solo tre, saranno ovviamente tre femmine: che me ne farei di un maschio in un allevamento così ristretto?

Quindi:
10 – uno striscio alla cagna lo vogliamo fare, giusto per sapere quand’è il giorno giusto e non fare un viaggio a vuoto? 50 euro
11 – il viaggio non quantifichiamolo, perché posso essere così fortunato da trovare un maschio come voglio io a poca distanza da casa… ma più spesso (e in certe razze è la norma) devo andarmelo a cercare all’estero. Ci perdo anche minimo una giornata, a volte due.
12 – la monta me la devo pagare: non è che un maschio titolato e famoso copra per i begli occhi della mia cagna. Minimo 1500 euro.
13 – sarà rimasta incinta la mia cagnina? Ecografia, minimo 80 euro.
14 – quanti cuccioli avrà? Mi serve saperlo, per avere un’idea delle prenotazioni che posso prendere. Radiografia, altri 80 euro.
15 – una femmina gravida, almeno il secondo mese, mica può mangiare la stessa robetta da quattro soldi che ho deciso di dare agli altri. Almeno in questo periodo (e per altri due mesi di lattazione) passo a un mangime da 60-70 euro al sacco: e poi aggiungiamo integratori, vitamine, calcio ecc.
16 – arriviamo al momento del parto: tu ti fideresti a lasciar fare tutto alla cagna? Io no.
Presenza del veterinario in allevamento, minimo 50 euro. In alcune razze il cesareo è la norma, in altre no, ma può sempre capitare che qualcosa vada storto e che vi si debba ricorrere. Se capita, almeno 200 euro (sempre con il nostro veterinario che lavora sottocosto, eh?)

17 – Evviva, sono nati 5 cuccioli! Ora bisogna:

a) sverminarli almeno tre volte, circa 50 euro
b) vaccinarli, 25 euro x cinque
c) iscriverli all’ENCI, cca 30 euro a cucciolo
d) microchipparli, cca 250 euro

Nel frattempo alla mamma devo fare l’ossitocina post partum e cominciare a integrare la sua alimentazione più di quanto era incinta, perché l’allattamento la “consuma” ben di più.

18 – Verso i 30-35 giorni dovrò cominciare ad aiutare la mamma, dando ai cuccioli il latte in polvere, poi i primi omogeneizzati, poi le pappe da svezzamento.
Una scatoletta di latte in polvere (UNA poppata) costa circa 20 euro. Sai quante volte mangeranno questi cuccioli prima di essere consegnati ai nuovi proprietari? Non farmi fare il conto, che mi sento male.

19 – è estate, per caso? Ahi, ci saranno pulci e zecche. Protezione per tutti, mamma compresa (e comprese le altre due cagne, poverine): circa 150 euro per ogni mese estivo.

20 – alla mamma (che nel frattempo è stata sverminata, ha continuato a mangiare cibo altamente proteico e altamente costoso e si è presa tutti i suoi bravi integratori), ha un problemino: non le va via il latte. Qui mi sveno di brutto con il Galastop che costa 23 euro al botticino da 15 ml (devo darne un ml ogni 10 kg di peso del cane al giorno: pensa che bello, se allevo alani o mastini napoletani ).

21 – nel frattempo i cuccioli sono svezzati e mangiano come cavallette (mangime puppy, il più caro del mondo, superproteico: ma vogliamo che crescano bene, sì o no?).

Ho già la coda alla porta di clienti in attesa?
Bene, dovrò mantenerli solo per due mesi (se li consegnassi prima NON sarei un allevatore serio).
Non ho la coda alla porta?
E allora può succedere che uno o più cuccioli mi restino in allevamento fino a quattro, cinque mesi…o magari per tutta la vita, perché non sta scritto da nessuna parte che io trovi qualcuno disposto ad adottare un cane già grandicello.
E questo è quanto succede se fila tutto liscio o quasi (il “tutto-tutto” liscio è talmente raro che non mi sembra neanche il caso di considerarlo).
Però possono andare storte MOLTISSIME più cose di quelle che ho descritto.
Esempio di cosa storta-ma-non-troppo: un’infestazione di coccidi. Una compressa di medicinale specifico ogni 4 kg di cucciolo per 5 cuccioli, tutti i giorni. La scatola costa 10 euro e dura due giorni.
Esempio di cosa più storta ancora: due di questi 5 cuccioli sono maschi, ma a uno dei due non scende un testicolo. Devo cederlo in cambio delle sole spese sostenute, perché un allevatore serio non vende cani monorchidi.
Ma il dramma è che adesso so di avere almeno un riproduttore che porta criptorchidismo: cercherò di stabilire se si tratta del padre o della madre, e una volta identificatolo dovrò toglierlo dalla riproduzione.
Se è la femmina, ovvero la mia cagna, ovviamente me la tengo: è mia e le voglio bene. Quindi passerà il resto della sua vita a giocare, dormire….e mangiare, senza più fruttarmi un euro.
Esempio di cosa stortissima: i cuccioli muoiono tutti.
Può succedere, sai? Basta un’infezione virale contro cui è quasi impossibile difendersi.

Concludendo…che dici, sono davvero così tanti 1000 euro per un cucciolo?

NOTA: questo articolo, che abbiamo riproposto perché lo riteniamo ancora attualissimo, è del 2002.
I prezzi dei cuccioli, da allora, sono aumentati ben poco (spesso nulla). Tutti gli altri prezzi che trovate indicati, al contrario, sono aumentati almeno del 20%.

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64 Commenti

  1. Io concordo al 100% da volontaria attiva
    (e vegana, ma senza veg nel nick di fa che fa tanta moda). Ogni volta che sento una “collegaminkia” urlare “a morte gli allevatori, non comprate, adottate” “la vita non si paga!!! “le ricordo che io farei pagare anche i cani del canile. Un mero contributo per le spese sostenute?! Ah figurati! Vengono, adottano, magari un animale rimesso a nuovo (sia mai) ti dicon ciao ciao e si senton i veri animalisti e salvatori!!! E i canili han 500000000 euro di debiti! Grazie per il vostro spirito tirchio e ipocrita mascherato da animalista !!

  2. Da ignorante quale sono non sapevo tutte queste cose e a questo punto mi sembra più che ragionevole vendere un cucciolo a 1000euro…Ma nel caso in cui un cucciolo e piu di uno avesse un difetto che non lo renda DOC, l’allevatore cosa ne fa del cucciolo in questione?E’ solo una curiosità

  3. L’espressione “cuccioli di qualità” mi fa orrore, neanche fossero un formaggio o una macchina, ma lasciamo perdere. Mi piacerebbe però capire come l’allevamento possa essere considerato “la prima e più efficace risposta al randagismo”. Come dire che la risposta alla sovrappopolazione e il crescetevi e moltiplicatevi. Scusate, non ci arrivo. Qualcuno è così gentile da spiegarmelo?
    Personalmente penso che, per gli stessi motivi per cui è vietato scegliersi il bambino da adottare, dovrebbe essere vietato con gli animali. Vuoi avere un cane? Eccoti questo che è in canile (con tutti i controlli necessari, come per l’adozione dei bambini).
    Però sono pronto a sentire gli argomenti di chi la pensa diversamente.

    • Provo a spiegartelo io, partendo però dal presupposto che la prima e più efficace risposta al randagismo non è “l’allevamento” tout court, bensì l’allevamento SERIO.
      Perché è la migliore arma anti-randagismo?
      a) perché produce appunto cuccioli “di qualità” (guarda che “qualità” non è una parolaccia: indica un insieme di doti, e nel caso dei cani si riferisce a cuccioli tipici, sani e di buon carattere) che si ammalano raramente, che quasi mai hanno problemi caratteriali, che sono fonte di complimenti e di ammirazione da parte di tutti… insomma, cani che rendono i loro proprietari orgogliosi e che non causano i problemi più tipici legati all’abbandono (cane malato e cane aggressivo – o presunto tale);
      b) perché cerca sempre di abbinare il cucciolo giusto alla persona giusta: se vuoi un cane di razza X ma sei l’esatto opposto del tipo umano che si addice alla razza X, l’allevatore serio il cane non te lo dà. Dai canili, invece, ho visto uscire abbinamenti così tragici che era quasi inevitabile il “ritorno indietro”, una delle cose più drammatiche che possano capitare a un cane;
      c) perché il cane di razza pura, sano e bello e buono, se proprio non riesci più a tenerlo (anche per motivi validi) riesci sempre a ricollocarlo in famiglia. Gli altri finiscono in canile;
      d) perché ogni allevatore serio fa una CAPA TANTA ai neo-proprietari sull’importanza di non far nascere cucciolate ad capocchiam, consigliando vivamente la sterilizzazione delle femmine.
      E potrei continuare… ma la risposta più evidente la dà la semplice osservazione: di cani provenienti da buoni allevamenti, in canile, ce ne sarà forse lo 0,1%.
      Chiediamoci perché.

      • La parola qualità riferita ad esseri viventi è una parolaccia perché implica discriminazione e razzismo. Gli ariani erano di qualità secondo nazismo e fascismo. Gli schiavi venivano selezionati in base alle qualità, dovevano essere “sani e di buon carattere”.
        Perché amare i cani solo se sono belli, sani e di razza? Non vi sembra ci sia un problemino dietro? Qual è lo scopo di avere un cane per voi? Quello di “suscitare l’ammirazione di tutti”?
        Se volete fare educazione verso chi vuole un cane e siete tanto seri, perché non usate le vostre energie per far capire a chi vuole un cane la responsabilità di tenere un animale, a prescindere dal fatto che sia bello o brutto. Che un cane non di razza pura finisca in canile, non è questo che necessita di educazione? Non è proprio il concetto di cane di razza e la mentalità di chi desidera averne uno che porta gli altri a finire in canile? Perché lo sforzo non è quello di avere canili “seri”, nella vostra accezione, abbinamenti giusti e così via? Allora il problema non è dei canili in sé, ma di chi vuole un cane e non sa cosa significhi, non sa perché lo vuole, non sa che ci sono motivi buoni e riprovevoli e non trova chi glielo spiega. Perché non vi impegnate su questo fronte, se davvero amate gli animali e i cani in particolare?
        Mi sembra che di cani ce ne siano già troppi e molti di questi sono/sarebbero ottimi animali di compagnia, allevarli mi sembra una cattiveria nei confronti di tutti gli altri.
        Mi dispiace, i vostri argomenti non mi hanno convinto per niente. Ci speravo perché ho due amici allevatori e mi avrebbe fatto piacere sapere che non stanno facendo una cosa così sbagliata come mi pareva.

        • Non avevo alcun dubbio: i fanatici talebani sono impossibili da convincere :-).
          Purtroppo per te, i fatti restano fatti: che tu sia disposto ad ammetterlo o meno.
          Poi, per carità… apprezzo moltissimo chi si sforza di far adottare i cani sfigati finiti in canile. Dal canto mio, preferisco evitare che ci entrino: e infatti ho allevato per 25 anni, nessuno dei miei cuccioli è mai finito in canile…e son contenta così.
          Questione di punti di vista.

    • da amante dei cani e persona che ha vissuto personalmente, e non per sentito dire, l’esperienza dell’adozione di un bambino (adozione vera, non quelle a distanza) dico BASTA paragonare l’adozione di un cane a quella di un bambino! Non sono assolutamente e nel modo più categorico la stessa cosa e non si possono equiparare, paragonarle e’ solo l’ennesima manovra sentimentale, messa in atto da ipocriti falsi e buonista, completamente privi di qualsivoglia minima conoscenza cinofila. Sono stata troppo brutale? Sono stata arrogante fino alla stronzaggine? Si, lo sono stata, ma ogni volta che sento questo paragone mi viene l’orticaria!
      La risposta cinofila te l’ha già data una fonte più che autorevole.

        • Poiché sono di buona volontà ci provo a spiegartelo, anche se dubito che tu voglia capire, visto l’oltranzismo con qui porti avanti la tua crociata contro l’allevamento tout court.
          Il concetto di cane e allevamento di qualità te li hanno già spiegati persone più competenti di me, quindi mi sembra inutile riprenderli, visto che comunque non te li spiegherei ugualmente bene. Da persona che ha comprato i suoi cani, ti dico che io i miei cani non li ho presi per farmi le passeggiate lungo il corso, non mi piace farle senza cani, con loro le odierei ancora di più, visto che non sono proprio cani da passerella. Ho scelto il pastore tedesco perché ho pensato al mio stile di vita, alle mie esigenze, a cosa cerco da un cane, al tipo di rapporto che voglio con lui e a cosa posso offrirgli. Si, ho pensato prima di tutto a me stessa. Perché sono egoista? No, perché il cane dipende da me, e quindi devo partire da me per capire con che cane posso vivere. Un meticcio non mi avrebbe potuto dare altrettanto? Per quello che cercavo io no. I meticci valgono per questo meno dei cani di razza? No, solo che in questo momento della mia vita non sono i cani adatti a me. Non escludo a priori che non lo siano anche in futuro. Ad altre persone a me vicine, che mi chiedevano consigli su che cane prendere, ho consigliato tranquillamente di farsi un giro anche in canile. Non ci sono cani di razza di serie A e cani meticci di serie B, se però ho delle esigenze particolari e quella determinata razza risponde alle mie esigenze non vedo perché non prenderla, pagando il giusto per il lavoro di chi alleva seriamente (e che a fine mese deve mangiare e pagare le bollette, a meno che non si sfami con i cuccioli difettosi e non si scaldi con una pelliccia alla crudelia demon). Io non lavoro con il cane, ma chi ci lavora davvero, facendo magari soccorso, e’ logico che scelga un cane di una razza adatta a quel lavoro specifico. Sicuramente esistono anche meticci che lo sapranno fare, ma sai quanto tempo, energie, e si, anche soldi, servono per addestrare un cane? Già con il cane di razza rischio di trovare il soggetto non adatto a quel lavoro, ma è comunque un rischio più limitato, non mi sembra sia una grande idea giocare alla ruota della fortuna con i cani del canile. Prima di trovare quello giusto magari ne devo provare 10, e i 10 che non andavano bene cosa faccio, li riporto al canile? O me li tengo tutti? E come mi prendo cura di loro?
          Paragonare l’eugenetica nazista all’allevamento serio che mira a produrre cuccioli sani e’ un’altra grande sbronzata, i nazisti miravano alla razza perfetta, eliminando tutte quelle persone che potessero inquinare questa perfezione. L’allevatore serio non mira a creare il cane perfetto, campione assoluto di expo e lavoro. L’allevatore serio cerca di far nascere cuccioli sani ed equilibrati perché sanno che la persona media, che prende il cane per compagnia, non lo prende perché afflitta dalla sindrome della crocerossina, ma perché vuole un compagno che arricchisca la sua vita di gioia. Non di infiniti problemi di salute, da risolvere devolvendo una percentuale fissa dello stipendio al veterinario. I cuccioli malati, poi possono nascere anche all’allevatore serio, e’ la natura, l’allevatore serio, però, non li sopprime, se li tiene o li affida a persone che sa che possono occuparsene. Personalmente ammiro le persone che prendono un cane malato, non vedo però perché additare quelle che cercano un cane sano. Se voglio un cane per compagnia, ma so di non avere le risorse fisiche, mentali, di tempo ed economiche per prendermi cura di un cane malato, prendo un cane sano. I cani sani ci sono anche in canile, e’ vero, ma per questo prima di scegliere il cane devo sapere che cosa voglio io, perché se non ho esigenze particolari allora si,

          • Mi sono inceppata, a dilungarsi succede….
            Se non ho esigenze particolari, dicevo, che possono essere soddisfatte solo da una determinata razza, allora è’ meglio se vado in canile.
            Ora, perché mi viene l’orticaria a sentir paragonare l’adozione di un cane a quella di un bambino? Senza entrare nei dettagli della mia vita, che non riguardano te, non interessano i lettori di tpic e sono decisamente OT, l’unica cosa che le adozioni di bambini e cani hanno in comune e’ che sono una scelta. Ma un cane lo scegli per compagnia, un bambino lo scegli perché vuoi crearti una famiglia, o vuoi ingrandire quella che già hai. L’adozione di un bambino genera uno tsunami di sentimenti ed emozioni anche negativi e difficili da gestire, che possono travolgerti in qualsiasi momento, e ti porta a condurre una battaglia continua soprattutto con te stesso. Adottare un cane, in confronto, per quanto richieda ugualmente coscienziosità e competenza, e’ una passeggiata distensiva. E comunque, visto che evidentemente hai una visione idilliaca anche delle adozioni umane, ti chiedono sempre se sei disposto ad adottare un bambino in condizioni difficili. Adottare un bambino e’ già difficile e impegnativo, ammettere di non essere in grado di prendersi cura di un bambino gravemente malato non vuol dire scegliere da catalogo il figlio perfetto, richiede invece un grande sforzo di onestà.

          • Alice, scusami ma non sono d’accordo con te. Con tutti i distinguo del caso, sia chiaro… ma a me sembra assolutamente normale paragonare l’adozione di un cane a quella di un bambino. In entrambi i casi si tratta di inserire in una famiglia un nuovo membro che andrà amato, rispettato ma anche educato, seguito eccetera. I sentimenti e le emozioni (anche negative) ti travolgono anche quando adotti un cane: certo, con meno sensi di colpa (ripeto: i distinguo ci sono). Però ti travolgono eccome.

          • Quando dico che non sono la stessa cosa, e che mi viene l’orticaria a sentirli paragonare, non voglio dire che l’adozione di un cane non richieda impegno. Se penso ad esempio alla storia di Afra non credo che per il suo umano sia davvero una passeggiata distensiva. E’ che sono completamente diversi i presupposti, le modalità, tutto. Ed è normale. Conosco famiglie che sono state distrutte dall’adozione umana sbagliata, con i cani non succede. Se sbagli cane lo riporti in canile, non dovrebbe succedere, lo so, ma succede. In realtà ci sono anche individui che se sbagliano figlio lo rimandano in orfanotrofio (credimi, ho visto anche questo. Ce ne sarebbero di storie da raccontare, evitiamo per non suscitare inutili pietismi che non c’entrano con l’argomento), rimandare un cane al canile, per quanto brutto, per quanto non dovrebbe succedere, non è la stessa cosa. A volte credo che i cani abbiano molte più risorse degli umani, e’ più facile che un cane si riprenda da un trauma simile, piuttosto che un bambino. E poi non è che uno la mattina si svegli e dica mi sento solo, adotto un cane o un bambino? I cani mi stanno più simpatici, i bambini però non perdono peli, cosa prendo? Sarà perché quando sento il paragone mi viene questa immagine, forse per questo mi viene l’orticaria, ma davvero, pur non togliendo impegno e difficoltà all’adozione di un cane, davvero non riesco ad accettare il paragone.

          • Vabbe’, dài… non credo proprio che ci siano famiglie che fanno a “testa o croce” per decidere tra cane e bambino! 🙂
            Invece sbagli quando dici che nessuno si vede distrutta la vita dall’adozione sbagliata di un cane: ce ne sono eccome, di persone che vanno in crisi nera…e molte più di quanto non si possa pensare 🙁
            In ogni caso, è ovvio che il parallelo cane-bambino si fa soltanto per far capire quanto sia impegnativa e quanta responsabilità richieda l’adozione di un cane: che poi non siano proprio “la stessa cosa”… mi sembra talmente evidente da non doverlo neppure sottolineare ogni volta!

          • Quello del mio film mentale e’ un’esagerazione ironica, magari mi sono un po’ spinta oltre con i toni, ma queste cose mi toccano sul vivo, chiedo scusa. Il paragone bambino/ cane, comunque non mi urta quando si parla dell’impegno richiesto a livello educativo, anzi, lo uso spesso anch’io per far capire a chi non ha esperienza cinofila che educare un cane e’ un impegno serio. Mi urta molto, invece, il paragone bambino/cane che fanno gli animalisti estremisti per portare avanti la loro battaglia “un amico non si compra”. E’ come il paragone fra allevamento serio ed eugenetica razzista, mi sembra quanto mai meschino e subdolo cercare di avvicinare persone inesperte ai cani del canile, suscitando i loro sensi di colpa perché, se dai un prezzo ad un cane, sei in grado di darlo anche al povero bambino africano che sta morendo di fame. E’ soprattutto in questo senso che il paragone adozione bambino/adozione cane mi urta. Intanto io non pago il cane ma il lavoro dell’allevatore serio, e poi non è che se compro un cane allora sono favorevole al traffico di bambini. Ecco, il paragone mi fa venire il prurito quando viene fatto in questo senso.

          • Scusate se non mi sono fatto più sentire. Ho avuto una giornata piuttosto piena. Ho letto velocemente dall’iphone i messaggi man mano che arrivavano, ma senza il tempo di rifletterci. Contrariamente all’impressione che ve ne siete fatti non mi sento né un talebano, né un animalista oltranzista. Da qualche anno però ho maturato una visione anti-specista che mi ha anche portato a diventare vegetariano e a cercare di ridurre al minimo, ma senza fanatismo, l’uso di prodotti animali. Considero quello che facciamo agli animali da cibo un orrore quotidiano che riusciamo a sopportare solo perché chiudiamo gli occhi o perché i nascondiamo dietro a risposte superficiali che abbiamo assorbito durante la nostra educazione (le solite, “ma anche il leone mangia la gazzella”, “ma ci sono i bambini che muoiono di fame”, “ma anche le piante soffrono”, e via dicendo). E’ chiaro che la mia posizione sui cani è parte di questa visione generale, che considero una posizione etico-filosofica e di vita che non ha niente di estremista. Rendersi conto che potremmo benissimo vivere senza sfruttare (imprigionare /torturare /uccidere) gli animali e fare la scelta di metterlo in pratica mi sembra, forse anticonvenzionale, ma non estremista e talebano, per lo meno nell’accezione negativa che hanno queste parole.
            Alice, capisco e condivido alcune delle cose che dici, ma non mi sembrano molto coerenti tra loro. Mi parli di tue esigenze particolari, va bene, non so quali siano, ma ammetto che ce ne possano essere. Mi parli di quelli che utilizzano cani per lavoro (soccorso ciechi), ma anche questo è un caso del tutto particolare. Mi pare che alla fine siamo d’accordo che i cani tutti ( e gli animali in generale) meritano rispetto, e se decido di prenderli in famiglia anche amore. Allora, dal momento che i canili sono pieni (anche perché c’è gente che compra dagli allevatori, mi dispiace Redazione, ma a me sembra che il tuo discorso abbia una sua logica, ma sia parziale, poi se riesco ci torno) e ci sono chiaramente cani di tutti tipi, sani e non, belli e brutti, di buon carattere (nonostante tutto) e di cattivo carattere, il problema sono come vengono fatte le adozioni. Se venissero tenuti gli stessi standard che hanno gli allevatori seri, o che si hanno per le adozioni di bambini, si guarderebbero agli accoppiamenti persona/cane, considerando anche la capacità da parte dell’adottante di affrontare la sofferenza di un cane sfortunato, alla capacità di sopportarne la spesa e così via. Nè più, ne meno di quello che viene fatto per i bambini. Questo naturalmente non garantisce completamente che non si presentino lo stesso situazioni drammatiche nel caso dei cani come dei bambini, ma almeno ce la si mette tutta. Ancora non capisco dove sia lo scandalo nel paragonare le due situazioni, Alice. Non ci vedo l’ipocrisia, per lo meno non nel mio discorso.
            Ora è chiaro che se una persona vuole vivere di questa “passione” per i cani non può né fare il volontario in canile, né impegnarsi perché la politica affronti in modo serio la situazione dei canili. Perché è evidente che allevare i cani ha un costo e se lo si prende come un mestiere, per quanto spinto da passione, il ritorno ci deve essere. Tuttavia chi lo fa, a mio parere, deve considerare le conseguenze della sua passione (così come chi mangia carne dovrebbe considerare le conseguenze della sua passione per il buon cibo e chi usa il SUV di questa scelta sull’ecologia del pianeta e così via) e non nascondersi dietro a scuse come quella che i suoi cani non sono mai stati in canile, che tanto il sistema non si può cambiare e così via. Per lo meno prenderne coscienza ed ammetterlo di fronte a se stesso e agli altri. Dopodiché uno può anche dire, a me non va i rinunciare alla carne, anche se so che comporta sofferenze atroci per 60 miliardi di animali all’anno. OK, è una scelta consapevole, se riesci a non sentirne il peso, beato te. Lo so che le cose che dovremmo fare per sentirci a posto con la nostra coscienza sono tante (donare tutto quello che abbiamo ai più poveri?), ma almeno quelle che possiamo fare come una semplice scelta (pendo un cane in canile, non mangio carne, non mi compro un SUV) penso dovremmo farle.
            Scusate se forse non ho risposto a tutte le sollecitazioni, ma mi sembra già troppo lunga e me ne scuso.

  4. Premetto che non ho nulla contro gli allevamenti, anzi, ho comprato la mia splendida e adorata Pinscher nana, quasi 15 anni fa, in un allevamento serio, nonostante mia mamma ( SciuraMaria all’ennesima potenza), ritenesse che 1 100 000 lire fosse troppo… “meglio al negozio” diceva.
    Negli anni ho avuto modo di conoscere persone che hanno preso cani da persone poco serie e ho sentito cose incredibili… quindi sono d’accordo con tutti gli allevatori che chiedono che il loro lavoro, la loro fatica, la loro passione venga riconosciuta, persino mia mamma si è convinta che avevo avuto ragione io, e che non erano solo i “frizzi” di una ragazzina, perché è sempre stata sanissima e dolcissima di carattere, solo da un anno combattiamo un sarcoma e ad oggi dimostra una tempra e una capacità di ripresa che ha sorpreso persino i veterinari! (Sono tutti fieri di lei, parole loro)
    Però …. parlando con dei proprietari di chihuahua, ho scoperto che i costi per l’acquisto di un cucciolo hanno, a mio parere, dell’incredibile; sempre riferendosi a degli allevamenti famosi per la serietà, si può scegliere tra un cucciolo qualità pet, dagli 800 ai 1500 €, per salire alla qualità expo ai 3000 €, sempre dalla stessa cucciolata.
    Non sembra un furto? In questo caso non si può dire che si paga il reale costo di un cucciolo…

  5. Trovo agghiacciante parlare di cuccioli DI QUALITA’. Allevo anche io, ma non ho mai pensato che ci fosse differenza di QUALITA’ tra un meticcio e un cucciolo di razza. CHE SCHIFO, ANDATE A ZAPPARE!

    • Guarda che “qualità” non è una parolaccia, eh…manco avessimo scritto “cuccioli di merda”.
      Non capisco sinceramente questa sbroccata, a meno che tu non allevi troll…

  6. Sono rimasta colpita dalla precisione degli articoli pubblicati, e avendo appena finito di seguire una cucciolata mi sono sentita rappresentata da questo articoli. Parlo di Labrador pechè di Labrador mi occupo. Una cucciolata mediamente conta dai 7 ai 10 cuccioli, e Le spese da sostenere sono piuttosto ingenti se non si vogliono cedere soggetti non controllati o di dubbia qualità. Sono solo agli inizi, ma mi sono sentita terribilmente svilita ricevendo chiamate da persone che mi chiedevano – giustamente- se I genitori erano stati sottoposti a lastre ed oculopatie ( ovviamente abbiamo sottoposto I riproduttori a tutti gli esami necessari) per poi aggiungere ” non Pago il cane più di 400-500 euro”.

  7. ma quante cavolate leggo qua sopra, io per esempio ho cane valorizzati dai 1200 euro in sù conosciutissimi nel mondo canino per la loro perfezione salutare e fisica e li faccio pagare dai 650, 700 euro,e fregature mai date, è che sono intelligente da capire che 1.200 euro credo siano tanti, ma per lo meno 650, è giusto anche se il valore è 1200,dietro a tutto c’è il veterinario, con lastre pagate 300 euro e non 80 come dite, analisi del sangue e tanti altri controlli e documenti e mangiare giusto e di alta qualità, di 650 ricavo intorno le 260 euro se mi va bene. però posso dire che i miei cani hanno tantissimi controlli costano niente rispetto a tanti e sono venuti fuori campioni meglio di quelli che ne costano 2000 euro anche più, ne ho girati di veterinari e credetemi da quello onesto a quello furbo siamo intorno quasi alle stesse cifre, e state tranquilli anche quelli che vendono cani a 2000 mila euro danno fregature con tanto di documenti accertati e firmati, sono di questo mondo meglio di me credo non possa dirvelo altri, in questo momento credo mi stiano odiando alcuni allevatori ma è la verità

  8. come in tutti i campi tra gli allevatori ci sono persone oneste e persone disoneste, come ci sono veterinari preparati e veterinari imbarazzanti.
    detto questo mi spiace tantissimo dover dire che per un allevatore onesto ci sono 10 pseudoallevatori che fanno del commercio di cani esclusivamente un business.
    e mi spiace anche dover dire che gli allevatori che selezionano il carattere sono ancor meno numerosi…le expo si basano esclusivamente su caratteristiche fisiche, soprattutto per le razze meno conosciute.
    lavoro coi cani tutti i giorni e purtroppo, sia per motivi di educazione sia per la poca selezione in questo senso, trovare cani equilibrati è sempre più difficile.
    un allevatore serio ha tutta la mia comprensione, e ringrazio la ragazza “dei conti” per aver fatto un po’ di chiarezza,anche se continuo a pensare che 80 euro per una lastra (soprattutto a un allevatore) siano un furto.
    invece per l’ecocardiografia (ben diverso da un elettrocardiogramma, attenzione ;)) il prezzo di 100/120 euro è in linea con la mia esperienza.

  9. “si può conoscere il suo carattere e vedere se va d’accordo con la famiglia ed eventualmente i bambini”.

    e se eventualmente ti mangia un figlio lo riportiamo al canile giusto?
    Prendere un cane al canile è rischioso sopratutto per chi non ha mai avuto esperienze con i cani.
    Mi sentirei piu tranquillo a lasciare mio figlio con un cane selezionato,perche sai,viene selezionato anche il carattere,che con un cane fatto “at capocchiam”,finito al canile per non si sa quale motivo.

    • dimmi ti prego che si tratta di un commento ironico!
      io capisco le perplessita’ che possano nascere per una adozione da canile, posso capire che il cane possa essere lievemente stressato, ma si tratta solo di dargli tempo pochi giorni talvolta, e poi dipense se adotti un adulto o un cucciolo dove spesso questi fattori di stress si azzerano addirittura, ma di certo si fa sempre una valutazione precisa con l’aiuto dei volontari del rifugio, si fanno controlli pre e post affido e si fanno anche dei colloqui esplicativi, magari io conosco solo rifugi molto seri, pero’ ti garantisco che ci sono delle selezioni fatte ad capocchiam tanto piu’ pericolose! …. non vale la pena di generalizzare su razza o meticcio per garantire la stabilita’ emotiva di un cane.
      sono due cose diverse, e se permetti io mio figlio piccolo non lo lascerei da solo con nessun cane, ne’ strapagato ne’ adottato, per un semplice motivo mio personale, cuccioli di uomo e cani sono un connubio come Nitro e Glicerina quindi..io un occhio anzi due… li butterei sempre. bah.. magari sono apprensiva, ma so pure quanto un bimbo possa essere scassarkazajev! ;o) non me ne vogliate genitori!

      • Grazie ML, grazie per aver scritto tutto quello che penso io.
        Che tra l’altro, ironicamente, ho in casa un meticcione equiibratissimo di 9 mesi e 40 kg che sempre essere nato per la PetTherapy e un piccolo Dobermann, selezionato ecc. che fa il diavolo a 4! Ironicamente, dico io, se avessi un bambino, sarei molto più tranquilla a lasciarlo con il meticcio che con il Dobermann (e di base non lascerei MAI un bambino con un cane…proprio perché amo i cani!)

  10. Sono solo un appassionato, non allevatore e vorrei fare un pò il punto della situazione visto che qui vi siete scritti più o meno fra colleghi.
    A parte che allevatori come voi (se scrivete il vero, se tenete sia gli anziani che i cuccioli problematici) si contano sulle dita di una mano, anche secondo me i costi sono un pò gonfiati.
    Le ciotole una volta prese durano una vita, gli antiparassitari un allevamento li prende a stock mentre il prezzo indicato è quello che pago io, il mangime superproteico non è necessario per far crescere bene i cuccioli, basta un mangime di buona qualità (e non intendo certo quello da 50 cent. al kilo al supermercato).
    Ci sono poi molti casi segnalati di cani comprati in allevamento ai Vs. prezzi che sviluppano displasia o altre malattie dovute a tare genetiche nonostante le rassicurazioni iniziali.
    Oltre a questo lei sostiene di non vendere il cane monorchide, ma suo fratello e le sue sorelle con lo stesso gene vengono venduti come buoni però, viene avvisato il compratore che se userà una di quelle femmine potrà avere cuccioli monorchidi ?
    Senza dire che nessuno vi obbliga ad allevare per poi piangere che non ci sono soldi, fatelo come hobby e non come lavoro.
    Disgusta anche me vedere cuccioli che arrivano dall’est venduti a 300 Euro, ma forse la via di mezzo sarebbe più opportuna, dato che la gente spesso cerca semplicemente un cane di razza con le prerogative della razza, senza cercare il figlio di campioni pluripremiati che costa un botto.
    Senza contare i problemi causati alle razze che hanno raggiunto l’ipertipicità e senza contare che le expo e/o prove di lavoro sono spesso dedicate all’orgoglio personale dell’allevatore/proprietario e non al cane, che penso preferirebbe una bella passeggiata piuttosto che ore in macchina e ore nel kennel.

    Dopo aver girato expo ed allevamenti sapete qual’è la mia conclusione ? Il cane è meglio prenderlo in canile, magari anche già di un anno o due, perchè un cane è sempre un cane, si può conoscere il suo carattere e vedere se va d’accordo con la famiglia ed eventualmente i bambini.
    Ed oltre ad avere la fedeltà che danno tutti i cani avremo anche la riconoscenza per averlo tolto da un brutto posto.

    E chi non vuole amare il cane ma amare una razza allora che paghi anche 2.000 Euro

  11. Se allevi seriamente e pagandoci le tasse come dovrebbero fare tutti non avanzi nulla….questa è solo davvero una passione e se di contorno non si avessero altri introiti si morirebbe di fame….con i propri cani….
    Cercando di risparmiare si possono fare i chips alla ASL pagandoli 3 euro oppure facendo una convenzione con il proprio veterinario per le cose di routine ( vaccini, lastre, eco,esami del sangue….) ,ma le spese sono tante e se un buon allevatore ha anche in casa cani anziani ( io ne ho 5 di 13/14 anni) le spese di mantenimento dell’allevamento aumentano ( i cani anziani vanno monitorati e se ti va di sfortuna devono anche prendere medicine costosissime per il cuore,stomaco….)
    Diciamo che gli allevatori che hanno un allevamento da qualche anno,serio e con tutte le regolamentazioni Asl/PI/autorizzazioni comunali/ARPA, partecipano ed expo e gare di lavoro, frequentano campi e stage per restare sempre aggiornati …..hanno ben poco da stare allegri con 1000 euro al cucciolo, forse un privato che vende il cucciolo allo stesso prezzo dell’allevatore e non dichiara nulla e che ha cucciolate numerose ci guadagna davvero qualcosa……allora si dovrebbe meditare su altro …forse sulle ingiustizie più che sul prezzo?

    • Mi occupo di cinofilia ufficiale da 20 anni,dal 2000 con partita iva ho intrapreso l’attività di Allevamento (ogni tanto anche educazione cinofila..),le spese sono molteplici e vanno dall’esborso economico per le strutture a norma ASL,al mantenimento di tutti i soggetti presenti in allevamento ( da me presenti 26 adulti + i vari cuccioli del momento..)e con mantenimento intendo non solo l’alimentazione ,ma gli antiparassitari esterni e antifilariosi nella stagione calda,le visite veterinarie e gli eventuali medicinali,poi abbiamo i vaccini,le sverminazioni e i microchip per i cuccioli,le spese pubblicitarie(sito web e cartaceo..),commercialista,versamenti iva e pagamento tasse,vaccinazioni per gli adulti e gli screening sanitari per i riproduttori,le spese ENCI per i modelli A e B con relative spese di “segreteria”…in più a casa mia gli anziani non vengono dati in affido a famiglie,ma finiscono la loro vita accanto a me..ed in questo momento sono presenti in allevamento 7 femmine che hanno cessato la loro attività riproduttiva per ovvi motivi d’età!!!! Adesso voglio vedere chi ha ancora il coraggio di affermare che 1000 euro sono troppi!!!!! Dovrebbero costare molto di più,ma per ovvi motivi oltre quella cifra(che sarebbe anche giustificata)si cedono pochi cuccioli…!!!! Chi fa di questa passione una professione,è destinato a sopravvivere con mille difficoltà,ma l’amore e la passione lo aiutano a continuare,anche se spesso è dura portare a casa la pagnotta per tutti.. E qui ,nessuno “bara”!!!!

  12. Buongiorno Calzini,
    sono quella che fece i conti (più di dieci anni fa) ancora in amatissime Lire.
    Devo ammettere che il cambio in Euro non l’ho fatto io per questo articolo.
    E meno male perchè su alcune cifre forse ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli, per fare un esempio fuori tema: un recinto per cuccioli in lire lo pagavo 70.000. Tre giorni fa, chiedendo il prezzo ad un amico(!)….sono diventati 250 euro (non sto esagerando purtroppo!).
    Premesso questo, devo dire che a me è capitato due volte di dover cambiare mio malgrado il veterinario di fiducia, pertanto in quelle due volte sono dovuta andare alla ricerca del ‘veterinario perduto’ per mesi e sebbene non le abbia fatte io in Euro le cifre per l’articolo, le trovo comunque aderenti e in qualche caso proprio reali.
    Una radiografia di conta cuccioli (fatemelo raccontare vi prego: per dirmi che una cagnolina era piena di cacca e i cuccioli non c’erano perchè quella pancia e quelle mammelle erano così a causa di una gravidanza isterica, salvo poi partorire d’urgenza tre giorni dopo la bellezza di 6 cuccioli e per fortuna che non le diedi di testa mia i medicinali, uno con effetti teratogeni l’altro abortivi, che mi furono prescritti!), beh, si…l’ho pagata 80 euro. Ed ero cliente già da un po’.
    Stessa cifra per un’ecografia, quando la mia ecografista di fiducia era in ferie.
    Non parliamo dell’ecocardiogramma per l’esenzione delle cardiopatie, luminare della cardiologia: 250 mila lire.
    Sul microchip, io li pagavo 50 mila lire, ma perchè erano introvabili e già li facevo inoculare quando ancora non erano neanche regolamentati (mi rifiutavo di vedere un cucciolo sotto anestesia per tatuarlo e di certo mi rifiutavo di lasciarlo fare senza anestesia), l’unico veterinario che li inseriva si faceva pagare, in ogni caso, è vero 50 euro per un chip non è una cifra di routine , ma 35 si (a cucciolo), anche dal mio veterinario di fiducia, anche da ‘cliente d’oro’.
    Per tirare le somme, 10 euro in più 10 euro in meno, le cifre (ma non le ho ricontrollate tutte in euro dall’articolo!), purtroppo per me sono ancora realistiche e lo dico con dispiacere, ma anche con comprensione, perchè so che se un veterinario ha cifre troppo basse, è sempre a rischio con i colleghi oltre al fatto che sono consapevole che per mantenere una struttura all’avanguardia, ci sono spese enormi: per intenderci, so benissimo che fate quel che potete (e che l’errore umano ci sta anche, ma questo è OT), ma io purtroppo non ho barato…

  13. buongiorno, sono un veterinario e , pur condividendo appieno il discorso generale, trovo alcuni prezzi indicati un po’ gonfiati(a parte il prezzo per un taglio cesareo cheinvece è un po’ scarsetto).
    un esempio?microchippare un cucciolo non costa 50 euro, mai sentito..
    così come 80 euro per una diagnosi di gravidanza, soprattutto per un allevatore, che per forza di cose ha un rapporto “privilegiato”col veterinario.
    anche una rx per conta dei cuccioli non si paga 80 euro, così come una rx per displasia anca.
    nsomma, mi sta bene il dscorso di selezione e le enormi spese sostenute in generale..ma non barate 😉

  14. ecco… appunto… ogni tanto tieni la parte ai poveri allevatori come me, che si fanno in quattro tra spese veterinarie e costi di gestione e soggetti inutilizzati ( io ne ho diversi ) e poi basta una foto a libera interpretazione per tirarsi addosso le ire di tutti i BENPENSANTI BACIAPILE e perdere gli amici ( finti !!!)

  15. Articolo molto bello,ben descritto ,manca solo una cosa importante sui costi che sostiene un serio allevatore: un vero professionista è in possesso di regolare partita iva,per cui ogni cucciolo viene fatturato con iva al 21% e tassato…!Per cui altro che 1000€ dovrebbe costare un buon cucciolo.

    • Ho sempre avuto partita Iva e pagato tutto..sai che per la legge non puoi neppure regalare un cucciolo?? Non è ammissibile….come se fosse un oggetto..lo tengo qui e poi quando lo chiedono lo vendo a 4 anni….
      L’ho chiusa non allevando più..ora la riapro, ma ti garantisco che so già che andrò in credito d’imposta!!! Ho senz’altro più spese che introiti!! Te lo garantisco!! Non credere sia facile portare a casa uno stipendio..anzi, provaci e poi dimmi!! No..i primi anni hai problemi..poi, devi cambiare linee di sangue, per non lavorare in imbriding..altre spese..tante fregature da gente non corretta..(all’estero ed in Italia..), non hai festività..non hai malattia, non hai nulla..solo la grande gioia di fare quello per cui sei nato/a..la passione non la si crea e senza quella..non vai da nessuna parte:-))

  16. non ho letto tutti i commenti precedenti ma per certo il costo del cesareo non è aumentato solo del 20% qui vanno da 400 (se conosci il vet e lavora sottocosto)fino anche a 1500 euro a parto!

  17. Bravi! Attualissimo …col natale alle porte e quasi tutti i negozi di animali con in vetrina almeno due cuccioli “toy” , direi che va divulgato a manetta…( perche’ dalle mie parti il “toy” e’ una razza :o( e io mi inc@@@o come una jena!)

    • Non allevo più cani..ma mi riconosco in ogni parola dell’attualissimo articolo scritto..
      So cosa significa allevare in modo serio, vorrei ricordarti di mettere anche le spese relative a dei box a norma di ASL, box per animale eventualmente contagioso, idropulitrice ad acqua calda, disinfettanti per la pulizia quotidiana..e se ci penso la lista si allunga….
      Se poi hai, come ho avuto io, i barboni, metti tosatrice, testine, che costano una cifra!! forbici, prodotti per il pelo, mantenimento pelo, cartine ed elastici per i pacchetti….etc….etc…
      Se parliamo di altre razze a pelo raso, ma molossoidi, mettiamoci le lastre ufficiali, che all’epoca costavano già un bel po’..(parlo del 2000 circa), integratori tipo Condostress, mangimi specifici per crescita rapida..(che ti svenano!!) etc..etc..
      I miei cani, li ho pagati nel 95 dagli 800.000 al 1.500.000…..cuccioli di 2 mesi…poi se importati dall’estero ovviamente aggiungi le spese per il trasferimento pedigree all’ENCI..etc..etc..i miei corsi nel 2000 li ho pagati 1.800.000 lire!!
      Certo, allevare non costa nulla..si diventa ricchi..anzi ricchissimi!!
      Chissà perchè mi viene da ridere…….
      Forse i “cagnari”..forse chi sfrutta…forse chi bada al numero delle cucciolate e non alla qualità dei piccoli (salute, carattere, aderenza allo standard, etc)…forse chi se ne frega del benessere degli amici a 4 zampe…forse chi ha rovinato tante razze introducendo l’odiosa parola toy (esiste solo nel barbone!!!) o tiny toy..o tea cup..:-(( assurdo!! Ricordo che mi chiedevano barboni che da adulti non diventassero più di 15 cm. al garrese..al chè rispondevo che avevo dei criceti stupendi!!!:-((
      Rovinare una razza è una forma di delinquenza!!
      ora esistono maltesi toy…yorky toy…tra un po’ anche pastori tedeschi e terranova toy!!:-(
      Un grande in bocca al lupo a chi alleva con passione, amore e consapevolezza!
      Ps: allevo in modo amatoriale i gatti, sacri di birmania e Don sphynx..non credo certo che mi arricchirò, ma la soddisfazione di sentire dei piccoli nasi umidi e delle leccatine sul viso..non ha prezzo!!
      Quello detto prima per i cani, vale anche per i gatti..non si creda che i gatti non debbano fare test..essere controllati regolarmente, vaccinati con pentavalente, microchippati etc etc..ed il mangime per i gatti è assurdamente più caro di quello dei cani..un esempio?? due kili di ottimo cibo secco gattini da 1 a 4 mesi??..28 euro!!!!!!!!
      Ciao a tutti!!

  18. ciaooo! 😉 i prezzi te li aggiorno più che volentieri, perchè i tatoni mi mangnano lo stipendio come sempre! E’ diventato famosissimo l’articolo 😉 a che mail ti scrivo?

  19. hai dimenticato uno zero al latte in polvere, non costa 2 euro bensì dai 15 ai 20. I conti potevano andare nel 2002 quando li feci, ma per alcune voci sono altro che maggiorate del 20%, su alcune cose si parla anche del 100/200%. Ho comprato proprio la settimana scorsa una brandina: 115×75 la pagavo 30.000 lire senza sconti. Ho comprato una 60×80 alla modica cifra di 28 euro scontata. La 115×75 costava 45 euro, facciamo la percentuale? 30.000 lire = 15.49 Euro / 45 euro = 87.132 lire: 190.44%. Per ridere un po’, ci riposa un cane che non ha mai fatto e non fara’ mai un cucciolo.

    • Veronica??? Sei tu??? MACIAOOOOOOOOOOOOO!!!! Ho corretto il prezzo del latte, dove ovviamente era scappato uno zero… per il resto è vero, è aumentato tutto in modo tragico (e mancano ancora gli “adeguamenti” al 21% dell’IVA, che per quasi tutti i prodotti, non si sa come mai – anzi, si sa: perché siamo in Italia! – hanno comportato un aumento effettivo del 10-30%.
      Io penso che il senso dell’articolo si capisca anche se i prezzi sono un po’ datati…ma se avessi voglia di aggiornarli tutti, mandameli, che lo correggiamo! Io, non allevando più, non sono più “aggiornata” sui prezzi attuali: ed è molto meglio così, forse… 🙂

  20. ciao, mi sono permessa di linkare questo tuo splendido e esauriente articolo nelle varie domande su yahoo answers dove cercano cani di razza a prezzi “modici”

    purtroppo molta gente crede di risparmiare comprando da privati e negozi e poi si ritrova con cani malati che solo di cure costano 10 volte tanto.

    • Hai fatto bene. Si parlava proprio qualche giorno fa di yahoo answers e dell’overdose di “sciuremarie” che ci si trovano, ed io ho proprio invitato i cinofili ad intervenire e a portare, quando è possibile, un “grano salis” in quell’ambiente… quindi linkaci pure tutto quello che vuoi! 🙂

      • Valeria, in yahoo answers ci sarebbe veramente bisogno di persone preparate. Quelli che ne sanno veramente saranno 7-8. E i beneintenzionati che vorrebbero aiutare (tipo me) non siamo abbastanza preparati.
        Ora che ci penso (so che non e’ pertinente con la domanda e ne chiedo scusa), una delle domande piu frequenti e’:
        “I miei genitori non mi vogliono prendere (o comprare) un cane, come faccio a convincerli?”. Non ho trovato articoli specifici da linkare a chi fa domande del genere, posso chiederne uno?

    • Appunto!
      meticci intesi come scarti

      Anche tu sei uno scarto giampi…uno scarto evolutivo,uno scarto del progresso,uno scarto del normale ed equilibrato corso della natura,uno scarto di quello che(tu ovviamente non ne avrai mai sentito parlare)viene chiamato intelletto,uno scarto di tutto quello che ha un minimo di logica o utilità, insomma uno SCARTO in tutti i sensi…la realtà dei fatti, è che da quanto la gente ha incominciato a leggere da questi forum ,incomincia a parlare in questo modo:amore siamo pieni di umido e indifferenziato…mi vai a buttare questa giampi?-oppure-la buccia è la giampi dell’anguria…insomma il tuo nome è diventato una forma proverbiale

  21. Speculazione? “Lucro sulla vita di poveri animalucci innocenti”, come tendono a far pensare gli animalisti, spesso acerrimi nemici degli allevatori seri (che invece sarebbero la prima e più efficace risposta al problema del randagismo)?

    adesso come adesso il randagismo e i canili ci sono per gli scarti delle razze. Perché di razza è bello, perché meticcio è impuro

    • Giampi, mi dici da che pianeta scrivi, please? 🙂
      I canili sono strazeppi di meticci: i cani di razza saranno il 2-3%, e il 90% di questi sono cani da caccia, che vengono “buttati via ” proprio perché ‘sti fenomeni fanno la selezione come la intendi tu (si tiene solo “er mejo”).

      • I canili li riempiono gli imbecilli e i cacciatori. Un po’ di cultura cinofila non guasterebbe anche ai volontari dei canili. Amore per il cane vuol anche dire conoscenza e informazione, non basta fare 4 coccoline per sentirsi volontari capaci. I volontari piu’ bravi che ho visto sono educatori cinofili. Ma non prendere quello che dico per una critica e’ solo perche’ non bisogna dare la colpa agli allevatori della situazione dei canili, ma all’ignoranza cinofila e retrograda dell’Italia.
        Buona serata. Silvia

  22. quasi quasi faccio delle stampe e le appendo in giro per la mia citta…:) sarebbe utile, magari per coprire i foglietti che pubblicizzano “meravigliosa cucciolata di … , figli di campioni, genitori testati, buon carattere, prezzo 300euro”. E i cuccioli tutti venduti, e i commenti “ah, questi si che sono onesti, altro che 1000euro” risuonano ovunque, tipo eco

  23. All’inizio ero scettica sull’acquistare cani. Ma non ne avevo mai avuti!!

    Quando ho iniziato ad interessarmi della razza di cui mi sono incidentalmente innamorata (il Cane Lupo Cecoslovacco, il mio cucciolo ha 9 mesi e tre settimane), ho iniziato ad informarmi a modino. All’inizio avevo paura del prezzo…

    Beh, ho speso ben più di mille €… ma mi sono conosciuta i genitori del piccolo, ho controllato che avessero le lastre, che fossero sani, che i pedigree non fossero incasinati di parentele, che i piccoli venissero cresciuti IN CASA…

    e ora sono di quelle che dice alla gente: se ti propongono un cane di razza a meno di un tot attento alla fregatura…

    Ma se avessi letto un articolo del genere lo avrei capito prima XD

  24. Nulla di più oggettivo e corretto. Complimenti! Questa è pura verità e ahinoi quando i familiari ci chiedono “ma chi te lo fa fare!!!!”. A volte me lo chiedo anch’io, che allevo Labrador Retrievers, cerco di farlo in modo serio e coscienzioso e, a dir di più, vivo a Reggio Calabria, dove la cultura cinofila si avvicina al massimo ad identificare un Labrador su un sacco della carta igienica… ahimè… eppure qualche piccola soddisfazione, ogni tanto…

  25. Non è stata messa in conto la fatica che fa l’allevatore. Chi, come me, conosce qualche allevatore molto serio, si rende conto che questa attività limita nei movimenti: non ci sono vacanze, non ci sono viaggi, spesso neppure si possono acecttare inviti per una serata, per una giornata diversa, per una cerimonia in famiglia….O si va a turno, mai tutta la famiglia insieme….E poi, un’altra cosa, a mio parere molto importante: purtroppo c’è la convinzione che ciò che è gratuito non abbia valore… Se un cane viene regalato, è possibile che dopo un po’ di tempo venga abbandonato. se invece è costato…beh, ad abbandonarlo ci pensano!!!!!

  26. Davvero un ottimo articolo! Vorrei pubblicarlo sul mio sito citando fonte ed autore ovviamente! Non ho mai allevato cani ma ne ho sempre avuti molti perciò mi rendo conto benissimo di quanto sono alte le spese e che il prezzo di un cucciolo di razza non è alto come può sembrare!

    • Certo che sì. Lo dico per tutti: gli articoli di “Ti presento il cane” sono di libera diffusione (citando gentilmente fonte e autore), visto che il nostro scopo è sempre quello di fare cultura…e che la cultura non può essere una cosa “per pochi intimi”! 🙂

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