giovedì 28 Marzo 2024

“Cani assassini” su Canale 5 (e cominciamo bene già dal titolo…ma proseguiamo peggio)

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – “Cani assassini”, inchiestona di Canale 5 presentata da Barbara D’Urso ieri pomeriggio: e già il titolo fa girare le palle ad elica a chiunque detesti i sensazionalismi in generale, e quelli cinofobi in particolare. Anche perché si scopre ben presto che NON si parla affatto di cani “assassini” (anche se qualche accenno alle recenti aggressioni è stato fatto), ma di puro e semplice randagismo. Anzi, si parla in particolare di un branco che non ha mai fatto male a nessuno, ma che “stranamente” la gente teme (MA VA’?!? Con  titoli di questo tenore, chissà come mai poi qualcuno ha paura dei cani? Davvero incomprensibile!)
Ma se mai non bastasse il titolo, proseguiamo anche “meglio” con gli ospiti.
Tanto per cominciare, infatti, hanno visto bene di invitare Rita Dalla Chiesa (nota per aver sostenuto, a Forum, che “educazione e addestramento sono cavolate” – testuale: ne abbiamo parlato qualche tempo fa  in questo articolo).
Tre degli altri ospiti sono, quantomeno, pertinenti: Loredana Pronio, Presidente della FIDA (Federazione Italiana per i Diritti degli Animali), la vicesindaco di Roma, Sveva Belviso, e il dottor Angelo Troi della SiVelp, un sindacato di veterinari.
Poi c’è Alessandra Mussolini, invitata non si sa a quale titolo visto che con i cani non mi risulta aver nulla a che fare (se non forse per aver dichiarato che quella del deputato è “una vita da cani”, perché guadagnano troppo poco, poverini). Ha due cani, okay: un chihuahioide largo come un comodino, che tiene (faticosamente) in grembo durante la trasmissione, e – leggo – un riesenschnauzer sul quale tempo fa ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Lo porto fuori due volte al giorno, ma ho un giardino: un cane come quello soffrirebbe a stare in spazi piccoli!” (Fonte: Corriere della sera).
Bingoooo!
Riassumendo, sono stati invitati a parlare del problema del randagismo un veterinario, una politica solo parzialmente coinvolta in una singola città (che si è immediatamente smarcata dando tutte le responsabilità all’ASL), più una conduttrice televisiva e una politica assolutamente non coinvolte nel problema e dotate di una cultura cinofila da perfette Sciuremarie.

Cosa poteva venirne fuori?
Quello che si è visto: ovvero un minestrone di luoghi comuni e reciproco scarico di patate bollenti, condito da interventi di “gente comune intervistata per strada” (che hanno lasciato ovviamente il tempo che trovavano) e dalla testimonianza di un giovane che è stato aggredito mentre portava fuori la spazzatura e che sembrava solo intenzionato a far rimarcare quanti punti gli avessero dato e quanta paura si fosse trovato (il tutto con un’espressione facciale totalmente amorfa, che contrastava vistosamente col pathos del racconto. Visti i precedenti della D’Urso, sorge l’immediato e maligno sospetto che si trattasse di una comparsa: anche perché…parli per mezz’ora di braccio sbranato e di schiena dilaniata, e neanche ci fai vedere una fasciaturina?).
Vabbuo’, io sono eccessivamente maligna, lo so: sta di fatto che questa aggressione è avvenuta in Sicilia e che per tutto il programma, o quasi, si è parlato dei cani della Magliana, a Roma: un branco, dicono, di cento soggetti che non ha mai dato segni di aggressività e non ha mai dato fastidio a nessuno, anche se i cittadini sono – e lo si può anche capire – preoccupati dalla continua espansione del branco, perché i cani non sono sterilizzati e quindi si riproducono allegramente.

Viene intervistata una volontaria che spiega quello che stanno facendo in merito gli animalisti: riempiono tinozze di cibo in modo che i cani, quantomeno, siano sempre sazi e non siano costretti ad aggredire qualcuno per fame (in compenso, avendo risorse a sufficienza, si accoppiano a più non posso). Inoltre cercano di catturare i cuccioli (appunto…) e di affidarli (togliendo così potenziali chances di adozione ai millemila cani rinchiusi negli straripanti canili romani: ma poi ci raccontano che sono i cani di razza pura, allevati con amore e competenza, ad essere i “rivali” dei poveri cagnolini in gabbia…). Comunque, poverini,  loro fanno quello che possono. Onore al merito.
Ma il Comune, che fa? Di  sterilizzazioni, non se ne parla?
Il Comune, rappresentato dalla vicesindaco Belviso, scarica tutte le responsabilità sull’ASL e mette le mani avanti dicendo che l’amministrazione comunale può intervenire solo quando i cani vengono catturati (ma se nessuno ci prova, a catturarli, che fa? Sta a guardare? Una tirata di orecchie all’ASL non la può dare, se l’ASL latita?).
Poi spiega  che tutto è iniziato con l’approvazione della figura del “cane di quartiere”, ovvero del famoso “cane libero accudito”, una brillante idea degli animalisti i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti: branchi immensi che proliferano senza alcun controllo, ormai “pericolosi” per se stessi e per gli altri anche quando sono buonissimi (infatti spesso attraversano la strada e, oltre a restare investiti e a lasciarci la pelle, la fanno rischiare ad automobilisti e motociclisti).

Il fatto che il “cane libero” fosse una contraddizione in termini non è mai venuto in mente a nessuno (tanto mica si chiamano mai in causa i cinofili, neppure a livello politico: i confronti sono sempre e solo tra associazioni protezionistiche/animaliste, politici che ignorano cosa sia un cane e – quando proprio va di lusso – il veterinario dell’ASL, che è quasi immancabilmente o un burocrate puro, oppure una persona molto interessata al problema della salute umana e alle possibili interferenze degli animali su di essa. TUTTI i veterinari ASL che ho conosciuto in vita mia (e sono tanti) appartengono ad una di queste due categorie, oppure ad entrambe: un cinofilo che fosse uno, tra queste figure, io non l’ho mai  trovato.
Questa assoluta idiozia del “cane di quartiere”, anni fa, era sembrata (a Roma e non solo) la panacea per quanto riguardava il problema del randagismo.
Ovviamente essa avrebbe potuto avere un minimo di senso (almeno per gli animali che nessuno voleva, ma che non davano alcun problema di aggressività e che erano già abituati da anni alla vita randagia) se i cani fossero stati sterilizzati: cosa che puntualmente NON è avvenuta.
Ma adesso, che si fa?
Innanzitutto si litiga, mi sembra chiaro: la trasmissione condotta da Barbara D’Urso (che sembrava cercare appositamente di far scannare i suoi ospiti con pochi interventi, ma buoni per gettar benzina sul fuoco) ha visto subito un bello scambio di ringhiate tra vicesindaco e presidentessa della Federazione per i Diritti animali (che si è presentata in un modo che definire “antipatico” è un eufemismo, anche se aveva ragione).
E’ poi proseguita con tutti che si parlavano allegramente addosso, cosicché l’unico intervento sensato (quello del veterinario, ovviamente) è risultato poco comprensibile e smozzicato. Si è comunque “intuito” che lui presentava soluzioni valide, almeno sulla carta (perché poi la realizzazione starebbe in mano ai personaggi di cui sopra… il che significa che ci si può sparare): innanzitutto la sterilizzazione dei cani di proprietà, senza aspettare che siano già diventati randagi, e poi (anzi, “prima”) un intervento del Ministero che desse indicazioni precise alle famiglie e che responsabilizzasse i proprietari.

Purtroppo, appena il dottor Troi ha cominciato a parlare, è saltata su la Dalla Chiesa a dire che non si possono certo sterilizzare tutti i cani, visto che l’intervento costa 7-800 euro.
A quel punto si è sentito chiaramente il rumore della mandibola di Troi che cascava per terra.
L’obiezione “Ma queste cifre sono assolutamente di fantasia!” è stata bloccata sul nascere ancora dalla Rita nazionale, che ribatteva:  “Come no? E’ quello che scrivono tutti a Forum! (fonte assolutamente  affidabile, anzi scientifica, NdR)  E comunque c’è lì Loredana che lo può confermare!”
E infatti Loredana (Pronio) rispondeva immediatamente: “Una sterilizzazione costa intorno ai 150 euro…”, al che la Dalla Chiesa cambiava rapidamente discorso e si metteva a spiegare che “i cani della Magliana saranno anche tranquilli, ma non vorrei mai che un anziano o un bambino, che non possono correre via quando un branco gli si avvicina, finissero per essere morsi”…
E nessuno, ovviamente, che le abbia fatto notare che proprio “correre via” sarebbe stato il sistema quasi sicuro per farsi attaccare!
Insomma, cugginate a gogò, un po’ di ripicchette tra Pronio e Belviso (“Io l’ho lasciata parlare, adesso stia un po’ zitta”…”Se vuol farsi la trasmissione da sola…”, “Insomma, mi lascia parlare o no?”, e così via), la voce della logica tacitata sul nascere…e poi basta, non c’è più tempo, linea alla pubblicità, pappaparapà.
La D’Urso ha promesso una seconda “puntata” sull’argomento: le suggerirei di invitare Moira Orfei, Jovanotti, l’Assessore all’Industria di Canicattì, Lorenzo Croce (che potrà portare una preziosa testimonianza sul randagismo extraterrestre) e un dog sitter.
Anzi, il dog sitter no, che c’è il rischio che capisca qualcosa di cani: se proprio lo si vuole invitare,  raccomando caldamente alla conduttrice di dare istruzioni a tutti gli altri perché gli parlino addosso.
Insomma: non so voi… ma io di trasmissioni televisive di questo livello ne ho francamente le tasche piene.

Ma le soluzioni, esistono o no?

Al di là delle inutili blaterate televisive, ci sarebbe la possibilità di limitare fenomeni come quelli dei branchi liberi e del randagismo in generale? A me sembra  proprio di sì, tanto che proporrei alcune possibili soluzioni:

a) “patentino cinofilo” obbligatorio. Non è la panacea, neppure questo: ma tanto per cominciare limiterebbe gli acquisti e le adozioni “tutto cuore e niente cervello”, oltre ad obbligare qualsiasi proprietario di cane ad ascoltare almeno l’ABC della cultura cinofila;
b) il cane nello stato di famiglia. Obbligatorio, anche questo, nè più nè meno di quanto sia obbligatorio iscrivervi un figlio. Con responsabilità legali per i proprietari di cani esattamente identiche a quelle che si hanno nei confronti dei figli minorenni;
c) anagrafe canina funzionante, gratuita e soprattutto controllata a tappeto, con multe dai 5000 euro in su per chi contravviene;
d) sterilizzazione obbligatoria (gratuita fino a certe fasce di reddito, a prezzo accessibile per gli altri) per tutti i cani non inseriti in precisi programmi di allevamento che andranno dichiarati e motivati dall’allevatore;
e) galera VERA, e cioè con pene da 5 anni in su (perché per i crimini che prevedono meno di quattro anni, in galera non ci andrà mai nessuno) per chi abbandona il proprio cane. La morte di qualsiasi cane, accidentale o per malattia che sia, deve essere regolarmente denunciata come la morte di un umano. Se un cane “sparisce” misteriosamente, si indaga. Se il cane risulta “scappato”, multa: perché lo dovevi controllare. Era una tua responsabilità. E’ scappato lo stesso? Pazienza: paghi.

I punti f,g, h, i… metteteceli pure voi, se vi vengono in mente.
Io ho l’impressione che basterebbero i primi cinque a limitare fortemente il fenomeno del randagismo…se solo ne importasse davvero qualcosa alla nostra politica e alla nostra società.

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125 Commenti

  1. non so se è alla stessa trasmissione che ho sentito quelle che per me erano più delle parole “deliranti” che non altro..era questo giovedì, non ricordo propio canale e trasmissione perchè ho ascoltato “per caso” avevo diverse cose da fale e non mi potevo fermare molto a ascoltare, anche se quei programmi spazzatura sarebbe bene non li guardasse nessuno! comunque si parlava sempre della carica dei 100 randagi di roma….descritti come feroci predatori affamati quando dai video si vedevano dei cani paciosi (“e in carne”,non mi stupisco viste anche le cassette piene di cibo)che sonnecchiavano o gironzolavano con calma…
    la gente intervistata a caso la metteva sul drammatico,un po come lo erano le domande tipo: “ha paura dei randagi aggressivi?” solo un paio di persone che dicevano la verità, cioè che i cani non avevano fatto nulla a nessuno ma erano semplicemente dei cani che comunque avevano bisogno di essere tolti da quella situazione.. prontamente venivano azzittiti o si passava al prossimo intervistato…
    si è caduti ancora più in basso.. quando IL VETERINARIO PRESENTE ha cominciato a dire che la sterilizzazione non era una soluzione, ne lo era catturarli e metterli in un canile, L’UNICA VERA SOLUZIONE ERA ABBATTERLI TUTTI,
    perchè a suo dire, i cani sarebbero stati “più contenti” a morire subito piuttosto che a vivere in un canile,
    sinceramente, quello che ho pensato io e che vorrei qualcuno gli avesse chiesto (al posto di darli ragione!?!) è che io come credo un po tutti, preferirei stare in prigione viva, piuttosto che morire… certo magari non è la vita dei sogni, ma è pur sempre vita…
    l’altra stupenda soluzioe proposta da questo veterinario vero amante degli animali era di catturarli, metterli nei canili e lasciarli “in adozione” per un breve periodo quelli adottati bene, gli altri non meritavano di avere altre possibilità e dovevano essere soppressi così da non affollare i canili e quindi Aumentare le spese…IN PRATICA FOSSE PER LUI I CANILI ITALIANI SI TRASFORMEREBBERO NELLE PERRERAS SPAGNOLE!!!incredibile..

  2. La ringrazio per la risposta,
    e sono pienamente d’accordo con lei.
    Sono perfettamente al corrente dei regolamenti riguardo le prove o esposizioni, la mia diciamo ” domanda/approfondimento” era legata al fatto che visto come il nostro governo gestisce le situazioni,o non le gestisce, come prefersce lei , soprattutto per ciò che riguarda i cani, non mi meraviglierebbe una ipotesi assurda di qualsiasi genere, ma credo , mi auguro non sia neanche nell’immaginario.
    mi scuso per la e, i tasti possono sfuggire di mano, come d’altronde a lei è sfuggita una g.
    grazie ancora per il suo tempo.
    stefania fiorentini

    • Stefania, la battuta sulla “i” era riferita al commento su FB (tutto sgrammaticato, non solo per la “sterelizzazione”) che “Pomeriggio 5” aveva lasciato online. Di refusi ne faccio millemila al secondo anch’io 🙂
      Non credo ci sia da preoccuparti di sterilizzazioni obbligatorie né di nient’altro: perché il nostro governo, appunto, NON gestisce le situazioni. Sta di fatto che quando si parla di cani vengono sempre e solo chiamati in ballo gli animalisti (che normalmente di cani ne capiscono come io ne capisco di fisica nucleare): e loro sterilizzerebbero anche i criceti. Quindi occorre tenere alta la guardia contro le iniziative che fanno solo scena (ovvero TUTTE quelle politiche).

  3. Salve,
    mi chiamo stefania fiorentini, addestratore cinofilo enci per il gruppo utilità e difesa (il colmo!!)
    leggo molto volentieri gli articoli della Sig.ra Rossi, sono molto interessanti,e finalmente, devo dire, qualcuno competente in materia cinofila.
    Per quanto riguarda la trASMISSIONE DI CANALE 5 già i nomi delle persone ospitate oltre alla conduttrice lasciano immaginare il pollaio che si può essere creato, visto che veterinario a parte l’ignoranza cinofila è sovrana.
    Ma una domanda a tutto questo mi sono posta ,e con orrore, finchè si parla di randagismo e sterelizzazione, sono pienamente d’accordo, ma che si allarghi a tutti i cani, compresi quelli che fanno agonismo, (vedi per es. le prove IPO ) o esposizioni, o semplici soggetti appartenti a famiglie normali….questo mi sembra esagerato.
    La sterelizzazione, cambia in qualche modo il carattere di alcuni cani, alcuni si impigriscono, o ingraSSANO CON ESTREMA FACILITà,credo che si debba , come al solito fare molta attenzione a generalizzare un problema, penso che la base sia quella di IMPORRE una minima cultura cinofila ai proprietari e a quelli che lo vogliono diventare, il patentino sarebbe perfetto,ma anche qui, molta attenzione a chi lo rilascia, siamop pieni di psicologi canini, che non hanno la minima idea, oltre ad una banale sperienza di base, di quello che significhi possedere un cane, che non è un figlio, ne una bambolina ….e potrei scrivere per ore…
    grazie.

    • Stefania, la sterilizzazione (con la “i”!) non fa ingrassare nè impigrire nessuno, a meno che il proprietario del cane non si faccia prendere dai sensi di colpa e non ingozzi di cibo il cane (frequentissimo) o non lo consideri un “povero invalido” (frequente) che non deve più esagerare con l’attività fisica, perché “poverino” ha subito un intervento. In più, specie per le femmine, è un’importantissima prevenzione sanitaria contro una lunga serie di patologie. Detto questo, non credo che nessuno voglia imporre la sterilizzazione di “tutti” i cani del mondo: dei randagi ovviamente sì (e mi sembra che i motivi siano evidenti a chiunque), ma dei cani che fanno expo altrettanto ovviamente, no (anche perché dopo non potrebbero più fare expo! Non si possono iscrivere cani castrati/sterilizzati, anche perchè le esposizioni – almeno in teoria – dovrebbero avere uno scopo prevalentemente zootecnico). Idem per i cani che fanno prove di lavoro: lo scopo è testare il carattere in funzione della riproduzione, quindi…
      MA il cane della Sciuramaria, che magari non ha mai avuto alcun interesse per l’allevamento ma che fa fare la cucciolata alla cagna “perché le hanno detto che se no si ammala” (la leggenda metropolitana più radicata del west, credo!), o il cane del Sciurmario che “poverino, ha voglia di sesso”… questi sì, andrebbero sterilizzati. O quantomeno, i loro proprietari dovrebbero essere informati di tutti i pro e i contro (comprese le difficoltà di allevare una cucciolata e di trovare collocazioni adeguate per tutti i cuccioli), liberati dalle dicerie “cuggine” in tema di sessualità canina e poi messi in condizione di poter usufruire (qualore decidessero per la sterilizzazione) di un servizio accessibile a tutti e ad un prezzo altrettanto accessibile.
      Il patentino e il relativi corsi, ovviamente, sarebbero una soluzione perfetta: ma anche un po’ di sana “educazione sessuale per padroni di cani”, magari fatta gratuitamente dalle ASL una volta ogni due o tre mesi in ogni Comune, aiuterebbe sicuramente a limitare il problema.

      • Vero, a me fare le cose in “assoluto” non le sopporto. Sono per la sterilizazione, dei cani in parte.
        poi i padroni dovrebbero avere loro la “coscienza” di sapere e scegliere cosa è meglio per il cane, se poi si saranno sbagliati pazienza. io la femmina l’ho sterilizzata,mentre i 4 maschi non li ho mai castrati, e mi ritrovo spesso persone che mi aggrediscono perche lo devo fare, ma se non è una cosa che accetto prima io non lo farei mai per i miei cani.
        Ma non per questo mi metto ad “aggredire” tutte le persone pro sterilizzazione.
        poi puo sembrare assurdo, che le femmine si e i maschi no, ma è stata una mia esperienza personale, vissuta da me, e puo esere che tra 10 anni li castrero non posso saperlo.
        ^.^ a me la femmina la sterilizzarono di nascosto, quindi l’ho accettato per forza….
        Avendo solo maschi dopo, non ne ho trovato la necessità…

      • leggo oggi questo articolo e vorrei anch’io dire la mia.

        Mi trovo d’accordo sulle proposte di Valeria, farei alcune precisazioni. Ovvero non vorrei che metteere il cane nello stato di famiglia e l’obbligo di patentino diventasse poi un modo dello stato di fare cassa. Ne ho piene le tasche di obblighi che diventano solo tali nel momento di pagare ma che poi allo stato pratico non si traducono iu miglioramento della situazione.
        Seconda cosa, vogliamo ammettere che il problema è soprattutto nel meridione, vuoi per cultura vuoi per lo scarso impegno delle strutture pubbliche.
        Quindi non vorrei vedere applicare un obbligo su scala nazionale per un malcostume del sud, dove poi non ci sarebbe nessun controllo.
        Preciso che non ho nulla contro il sud ma che anzi due miei amici carissimi sono un napoletano e un siciliano, quindi non rispondete con il razzismo da 4 sodli

      • leggo oggi questo articolo e vorrei anch’io dire la mia.

        Mi trovo d’accordo sulle proposte di Valeria, farei alcune precisazioni. Ovvero non vorrei che metteere il cane nello stato di famiglia e l’obbligo di patentino diventasse poi un modo dello stato di fare cassa. Ne ho piene le tasche di obblighi che diventano solo tali nel momento di pagare ma che poi allo stato pratico non si traducono iu miglioramento della situazione.
        Seconda cosa, vogliamo ammettere che il problema è soprattutto nel meridione, vuoi per cultura vuoi per lo scarso impegno delle strutture pubbliche.
        Quindi non vorrei vedere applicare un obbligo su scala nazionale per un malcostume del sud, dove poi non ci sarebbe nessun controllo.
        Preciso che non ho nulla contro il sud ma che anzi due miei amici carissimi sono un napoletano e un siciliano, quindi non rispondete con il razzismo da 4 soldi

  4. AH poi il bello è che si è saputo che il signore di Livorno era stato assalito da delinquenti e perciò accasciato dopodichè morsicato dai cani ma nessuno ha chiarito nulla è rimasto “fatto dovuto ai cani assassini”

  5. Purtroppo il randagismo è sinonimo di paese del terzo mondo, mi occupo di recuperare cani da quando avevo l’età di mia figlia, ho visuto in latinoamerica fino all’età di 29 anni e politici corrotti + mancanza di educazione civile + mancanza di politica sociale = cani randagi a gogo’. L’unica cosa giusta che ha detto il vet è stato che si devono sterilizzare tutti! ci sarà sempre quello che compra il maltesino e poi “poverino ma una cucciolata gliela faccio fare altrimenti…” altrimenti cosa? altri cani in canile? altri cani per strada? bisogna fare capire la popolazione che vanno sterilizzati presto, che la favola dei tumori se non fanno almeno una cucciolata non è vera! Troi diceva che questi cani una volta che si trovano in strada non sanno più cosa fare. L’uomo per migliaia d’anni ha cercato di addomesticarli e ha fatto casino incrociandoli fra specie diverse ed ecco il risultato. Non attaccano l’uomo per fame, lo fanno semplicemente perchè hanno paura. Durso+Mussolini+della Chiesa (nonostante sia un personaggio folkloristico-simpatico) risultato KAOS! cioè lo scoppo della Durso. Saluti a tutti

  6. f) aggiungerei l’ergastolo per chi maltratta i cani, li uccide o li usa per i combattimenti.
    g) obbligo di assicurare il cane.
    h) basta incroci strani (a meno che non avvengano in natura) che creano mostri o peggio cani pericolosi.

    • Roberto, sono molto d’accordo sul punto g). Lo sarei, con tutto il cuore, anche sul punto f), ma ovviamente è improponibile perfino in fantacinofilia: l’ergastolo qui non lo piglia neanche chi fa stragi di persone, o chi ammazza bambini…
      Il punto h), secondo me, non ha senso: non esistono “cani pericolosi” creati geneticamente. Sono d’accordo invece sui “mostri”, se intesi come cani che non possono vivere in modo decente: ma non mi risulta che siano stati fatti, almeno negli ultimi cent’anni, incroci che avessero questo scopo.

  7. Che tristezza !
    il livello della trasmissione e degli ospiti è terrificante
    e ancor più triste pensare che se ne parli solo in questo modo e in questo contesto, almeno in tivvù.

    Per altro – dato che sono stata aggredita davvero dal cane lupo del mio vicino, sono assolutamente d’accordo sulla necessità di pene MOLTO severe per i padroni irresponsabili o inadatti.

  8. IL PUNTO SEI DAREBBE SOLDI A PALATE PER STERILIZZAZIONI CORSI, CANILI NUOVISSIMI E TANTI SOLDINI PER LE ASSOCIAZIONI … MULTA DI 10000 EURO A CHI PRODUCE CUCCIOLI SENZA AVERNE TITOLO … SPESSO SENZA CHIP O COMUNQUE SENZA LA MINIMA CULTURA CINOFILA (PRATICAMENTE IL 90%)

  9. Cara Valeria…..come al solito “TOUCHEZ”!!!!!!
    effettivamente, conoscendo Angelo Troi (persona che stimo ed è stato ospite anche da me, dove tu ti ostini a non voler venire, su SKY 891)….oltre alla mandiBola gli sarà caduto qualcos’altro……per quanto riguarda i costi di sterilizzazione …lasciamo perdere…..e tutto sommato credo che l’idea dei randagi extraterrestri non sia davvero male!!!!! Scherzi a parte: Patentino, sterilizzazioni e anagrafe canina e rifugi in mano alle volontarie!! Basta con le parole e passiamo ai fatti!!!! Ciao e complimenti per quello che hai scritto!!!

    • Mauro, permetti una puntualizzazioncina? Rifugi e anagrafe in mano a volontarie FORMATE E PREPARATE, cinofile e non animaliste talebane, capaci di distinguere un Allevatore con la A maiuscola da “quei brutti cattivoni che lucrano sugli esseri viventi che non si devono vendere”.
      Altrimenti finisce peggio di com’è adesso 🙁

      • Mi unisco alla puntualizzazione.
        Rifugi e anagrafe in mano a volontari? E’ uno scherzo? Quali volontari poi, quelli regolarmente stipendiati dalle presunte associazioni animaliste per cui lavorano e che in ogni altro contesto si chiamano semplicemente lavoratori, ma che con questa etichetta risultano santi e non devono rispondere di niente, oltre naturalmente a dettare legge? Gli stessi “volontari che oggi collaborano attivamente con staffette e stalli al mercato dei nostri randagi? In pratica agli stipendiati(Volontari/scagnozzi) delle associazioni animaliste, responsabili dell’attuale scempio, andrebbero dati pieni poteri sui nostri randagi? E i veterinari pagati dai cittadini italiani dovrebbero dipendere dai “Volontari” ovvero dalle presunte associazioni animaliste per le sterilizzazioni? E l’anagrafe canina italiana dovrebbe essere gestita dai “Volontari”? E certo anche il controllo dei rifugi, mancherebbe altro. Cosa sarebbe questo? Uno splendido programma pro traffici pagato dai contribuenti italiani, con pieni poteri alle associazioni? E certo queste controllerebbero se stesse, ma perfavore…..

  10. anch’io ho sentito la Dalla Chiesa dire che addestrare i cani non serve a niente e mi è ribollito il sangue!lei crede di sapere tutto sui cani perchè ne ha adottati 4 e gli da tanto amore(poveri cani)!io ho due pastori tedeschi,una l’ho trovata quando non aveva ancora tre mesi e l’altra me l’ha regalata un contadino!ho educato tutte e due e con tutte e due faccio agility!chissà…forse per la Dalla Chiesa è una tortura per i miei cani!vabbè dai è inutile stare qua a parlare di sta gente!l’ignoranza è una brutta bestia!io sono d’accordo con tutto quello che hai scritto e ti stringo la mano virtualmente!

  11. tutte quelle persone insulse che sono state aggredite però non specificano che sicuramente hanno in qualche modo “rotto le scatole” a quei cani magari tentando di allontanarli o di farli spaventare con versi e movimenti delle mani.. questo non lo dicono… e invece di andare in televisione a fare le lagne si ricordino che se i cani stanno in quelle condizioni è solo perche le persone se ne sbattono dei diritti che ha ogni essere vivente, pensano solo ai loro comodi e basta..nessuno si sbatte a curare un po quegli animali anche solo portandogli qualche avanzo qualcosa da mangiare, nessuno offre loro un po di coccole e un po di voglia di fargli capire che noi non siamo minacce come loro non lo sono per noi… facile andare in televisione a frignare.. mi auguro che tutta sta gente insensibile finisca a vivere per strada proprio come i cani….. qui a bergamo dove vivo io non esiste nemmeno un cane randagio, anzi non puoi permetterti di perdere il tuo perche cinque minuti dopo sta gia al canile, come mai non si riesce anche nelle altre città a costruire delle strutture per gli animali in modo che possano fare una vita decente senza vivere nel pericolo delle strade.. ce sempre qualche persona disposta ad aiutare gli animali, nel mondo non esisono solo essere umani, il mondo è pieno di esseri viventi che non sono inferiori a noi…

  12. Ulteriore puntualizzazione sul discorso testosterone/estrogeni e poi basta perchè ho il mio piccolo da portare a spasso: una cosa è il normale decadimento della produzione ormonale che subentra con l’età, e un’altra è impedire la produzione di quello che dovrebbe essere preponderante perchè così facendo inevitabilmente l’altro prende per così dire il sopravvento. Visto che si nasce uguali a livello fetale e la differenziazione si ha solo dopo tot settimane (tutto questo discorso lo faccio non essendo un medico e quindi non pretendo di essere portatore della verità assoluta in merito) quando inizia la produzione o meno di testosterone penso che sia importante a livello crescita sia dal punto di vista fisico che psicologico, chiaro che non è tutto qui e anche l’ambiente fa la sua parte. Ripeto non sono medico o veterinario e non pretendo di avere ragione a tutti i costi ma ho questa opinione pur essendo ovviamente disposto a discuterne magari con qualcuno “del mestiere”. Comunque se io fossi cani probabilmente sceglierei di tenermi tutto quello che ho, ma ovviamente ognuno è libero di fare la propria scelta che rispetto comunque anche se mi riservo di non condividerla. A questo punto veramente chiudo perchè il mio pupo mi aspetta!

  13. Secondo me la cosa più importante sarebbe responsabilizzare volente o nolente i detentori di cani con un maggiore controllo sull’obbligo di registrazione alle anagrafi comunali e soprattutto con dei controlli campione casuali in cui verificare stato di salute e di tenuta del cane (ovviamente a sorpresa se no…) e prevedere la possibilità di sanzioni adeguate. Ma inutile illudersi tanto perchè nonostante le leggi approvate si continuano a vedere in giro cani con i guinzagli estensibili, conduttori non dotati di museruola al seguito (anche se personalmente non ne vedo l’utilità) o di attrezzatura per la raccolta delle deiezioni e così via senza che nessuno batta ciglio. Il problema è che per una parte di persone che considera il proprio cane come un essere dotato di sentimenti e meritevole delle giuste attenzioni e cure, c’è ne sono altre che considerano gli animali domestici come degli oggetti da sfoggiare come fossero degli occhiali da sole alla moda o come dei giocattoli per i propri figli e così via, e infine ci sono delle persone a cui non frega niente e che si dividono fra quelli che tollerano gli animali di chi li ha e quelli a cui invece danno fastidio. Per cui alla fine chi ama veramente gli animali (non solo a parole o con buoni propositi) è sicuramente in minoranza e sarà difficile riuscire a cambiare qualcosa. Mi dispiace essere pessimista ma temo sia così. Per quanto riguarda il discorso ormonale io ritengo che delle modificazioni ci debbano essere per forza soprattutto se la sterilizzazione viene fatta prima che lo sviluppo psicofisico sia completo. Non credo che se noi facessimo lo stesso con un bambino/a umano non cambierebbe niente, sarebbe come dire che gli ormoni sono inutili. Io ho perso tre cani su tre per dei tumori ma sono convinto che il rischio valga la pena per avere un cane sano dal punto di vista dello sviluppo ed equilibrato, e credimi quando li ho persi ho pianto (in senso letterale) per settimane. Cosa facciamo, ci togliamo anche noi testicoli, ovaie, seni, prostate, ecc. tanto per stare tranquilli? Semplicemente i cani che hanno nella linea genetica alte incidenze tumorali o predisposizione alla displasia o ad altre malattie andrebbero tolti dalle linee riproduttive ed è questo che io imputo agli allevatori professionisti, che nella maggior parte dei casi (non nella totalità certo per fortuna) se i genitori danno dei cuccioli belli se ne fregano se poi 4 su 5 avranno la displasia (più o meno grave certo ma poi probabilmente si riproducono anche questi) o altre patologie e questo ha rovinato tante razze quando per loro sfortuna sono diventate di moda tipo dalmata, rottweiler, labrador (maledetta carta igienica!), ecc. Quanto al discorso del numero chiuso delle nascite sarebbe anche corretto ma temo che scatenerebbe un business perchè in Italia siamo bravissimi ad approfittare di leggi e regole per guadagnarci soldi, ma invece un obbligo di dichiarazione di monta e nascita (come si fa per i cani dotati di pedigree) potrebbe essere utile se poi si facessero dei controlli e soprattutto dei colloqui e delle visite a domicilio a sorpresa e magari un obbligo per gli allevatori anche involontari a seguire un breve ma esaustivo corso che spieghi un po’ come comportarsi con futura e poi neomamma e relativi cuccioli anche se immagino che si parla di mettere in campo personale, strutture e soprattutto fondi che non ci sono

  14. Scusami valeria, ma io ho letto che al nord è stato risolto il problema randagi perche sono tutti al canile.
    Ma è davvero giusto dire che il canile è meglio della strada?
    io negli anni (sono di Napoli) so che esistono zone orribili, e li sono d’accordo, ma molti posti dove i cani randagi possono stare tranquilli comunque ci sono.
    vicino casa dei miei nonni c’è una struttura abbandonata, dov si sono riuniti molti cani, e per anni sono stati li, nessuno li ha mai maltrattati, c’era chi finiva per adottarselo o magari metteva un po di cibo, e i cani erano tranquilli.
    Spesso ho fatto giocare uno dei miei cani con loro.
    E alle volte mi è capitato di portare qualcuno dal veterinario.
    Ma non riesco a credere che la strada sia nel 100% dei casi un pericolo per loro.
    Poi ovvio dipende anche dalle perosne che l’abitano -_-‘

    • Il canile sarebbe sicuramente meglio della strada SE fosse un canile “giusto”, una struttura di transito e non una galera a vita, ovviamente MAI un lager fatto per ingrassare le tasche di qualche pezzo di m… (scusate, ma quando ce vo’ ce vo’), ma una sorta di pensione temporanea in attesa dell’adozione. E’ evidente che la situazione, in Italia, al momento NON è questa. Ma i motivi sono soprattutto due: a) il fatto che il randagismo rappresenti un business per diverse persone che se ne occupano; b) il fatto che non si sia mai fatto nulla di concreto e che non si sia mai andati oltre le chiacchiere di livello “televisivo”, come quelle che abbiamo ascoltato a Canale 5, per risolvere davvero il problema. Ma forse il punto b) è anche conseguente al punto a): laddove qualcuno può mangiare – e sul randagismo non solo si mangia: ci si abbuffa! – c’è sempre poca voglia di cambiare le cose.
      Il canile dovrebbe essere un posto in cui i cani non stanno solo “tranquilli”, come tu stessa definisci i cani di strada (ma “tranquillo” e “felice” non sono sinonimi!), ma stanno anche al sicuro: cosa impossibile nelle strade, sia per l’esistenza delle automobili, moto ecc., sia per l’esistenza dei bastardi a due zampe che purtroppo non mancano mai.
      In tutta sincerità, che un gruppo di cani possa vivere libero in strada senza che “nessuno li maltratti mai”, non lo credo. Magari non si faranno mai vedere quando tirano un calcio al cane che ha dato fastidio, che si è avvicinato un po’ troppo e così via…ma che non succeda proprio MAI, stento davvero a crederlo. E anche se possono esistere, grazie al cielo, isole felici come quella che conosci tu, il fatto che ci siano anche “le zone orribili” rende impossibile, secondo me, prendere questa soluzione per buona in assoluto.
      Il canile è la strada più corretta, a mio avviso: purché di “canile” si tratti e non di galera, di lager, di ergastolo. Perché allora sarebbe meglio tornare all’eutanasia, per assurdo. Ma siccome questa è una soluzione che non riesco MAI ad accettare (sono contraria alla pena di morte per i criminali, figurati per i cani che sono sempre e solo innocenti!), allora bisogna smuovere qualcosa per cambiare in meglio questa realtà, eliminando ogni forma di “mangeria” ma soprattutto facendo in modo che i canili, una volta svuotati, non tornino regolarmente a riempirsi: perché altrimenti tutto il lavoro che si fa diventa inutile.
      Io ho proposto qualche possibile soluzione migliorativa: mi piacerebbe sentirne altre. Sarebbe bello se si potesse arrivare, magari, a un documento condiviso da presentare nelle sedi opportune (Ministero competente) per verificarne la possibilità di attuazione. Solo che…esattamente come per quel che riguarda i cani di razza, anche nel settore del randagismo si pensa più a litigare che a proporre. Ci saranno millantamila associazioni, con millantamila soci: se queste persone si mettessero davvero tutte assieme e firmassero tutte una proposta politica, avrebbero un potere contrattuale immenso. Ma che dico… potrebbero formarsi LORO un partito! 🙂
      Invece no: divisioni, scanni, mugugni, liti da pollaio, pure qua. E i cani, al loro destino.

  15. Sono d’accordo con l’articolo in generale, ma sono totalmente in disaccordo sull’obbligatorietà della sterilizzazione. Innanzitutto gli allevatori riconosciuti che, in tanti casi sono delle persone scrupolose che fanno bene il proprio mestiere, in tanti altri sono solo degli “imprenditori” che sfruttano i propri animali a fini economici e non tengono in nessuna considerazione le caratteristiche comportamentali e psicologiche privilegiando esclusivamente l’estetica del cane, risultato: cani belli, bellissimi, campioni alle mostre di bellezza, ma lontani da quelli che sono gli standard caratteriali della razza (terranova che non amano l’acqua ma con un pelo stupendo, cani bellissimi ma displasici, pastori tedeschi con la schiena “in discesa” e con le zampe posteriori storte, e così via e soprattutto cani che non sanno relazionarsi tra loro perchè se non imparano dai genitori, e sottolineo genitori e non solo mamme, come ci si comporta nei primi 60-70 giorni poi non lo imparano più. Come contraltare ci sono degli allevatori amatoriali che sono scrupolosissimi e “sfornano” pochi cani ma eccezionali. E poi non teniamo conto delle modificazioni caratteriali che comporta la sterilizzazione, come ad esempio la mascolinizzazione di femmine, magari già leggermente testosteroniche di loro, che vedrebbero aumentare la quantità dell’ormone maschile non più contrastato dal corrispondente femminile e avrebbero delle modificazioni estremamente rilevanti tanto per fare un unico esempio che magari non viene in mente di primo acchito? Sono d’accordo che il randagismo sia un problema, ma è dovuto per lo più alle amministrazioni locali, oltre che alle mentalità delle persone, che ad altro; dove vivo io il randagismo praticamente non esiste quindi se si riesce a contenere il fenomeno qui perchè non farlo anche altrove? La realtà è che ci sono sempre interessi economici dietro anche a questo problema, e non dimentiamo il fenomeno delle adozioni con cani che vengono spediti come pacchi via treno per poi riscuotere un compenso economico salvo poi il fatto che questi arrivano in un posto dove in effetti non c’è nessuno che li sta aspettando. Quindi smettiamo di trovare soluzioni a questi problemi scaricandoli sui cani ma vediamo di trovare delle reali soluzioni e se qualcuno dovrà rimetterci qualche soldino pazienza…

    • Urghhhh… ancoraaaaa!!! NON ho mai detto che solo gli allevatori possano far nascere cuccioli e che tutti gli altri cani vadano sterilizzati! Ho parlato solo di “controllo delle nascite”, come ho spiegato in un altro commento: ho parlato di “programma di allevamento” solo perché così si chiama far nascere delle cucciolate: “allevare”. Ma non c’entra un tubo con l’allevamento del cane di razza.
      La mia idea sarebbe quella di consentire la nascita di tot cani all’anno per ogni comune (proporzionati alla reale possibilità di adozione), e di rendere obbligatoria (e gratuita) la sterilizzazione dei cani ai cui proprietari NON interessa allevare cucciolate, né ora né mai. Perché a loro magari non interessa, ma ai cani sì: e allora scappano, allora succede “l’incidente”, allora “ops!Pensavo che il calore fosse finito…” e così via.
      Quelli che invece vogliono fare cucciolate, si prenotano presso l’ufficio diritti animali, superano un “colloquio” (non un esame) e ottengono il nulla osta per cucciolare, PURCHE’ non siano già “prenotate” troppe cucciolate e non ci sia il rischio di cani “che avanzano”.
      Per quanto riguarda la sterilizzazione, è ormai universalmente riconosciuto che protegge il cane (sia maschio che femmina) da una serie infinita di patologie in età avanzata, mentre le possibilità di modificazione caratteriale, se ci sono (personalmente, mai vista una in una trentina di cagne che ho fatto sterilizzare) sono talmente minime che non penso proprio che valga la pena di considerarle…ma anche ammesso che le si voglia considerare, preferisco una cagna “mascolinizzata” ad una cagna con la piometra o col tumore mammario.
      E poi, senti… io sono in menopausa da un bel pezzo, e non produco più estrogeni da un bel pezzo. Però non mi sono cresciuti né barba né baffi e non mi è neanche venuta la voce da basso. Insomma, pure noi umane ci “mascolinizziamo” al termine dell’età riproduttiva, ma non mi pare che sia sta gran tragedia!

      • beh ilò punto D non sembrava così, ma ora che lo spieghi, dico, perchè non premiare il cane bravo? il cane cittadino che non morde non abbaia va d’accordo con gli altri cani, sa stare senza guinzaglio (non vale per cani ombra)? di tutte ste3 caratteristiche e qualcun altra che non mi viene in mente ora, ma funzionali alla città, al cane d’oggi, non importa premiare quello che corrisponde a tutte, ma perchè non premiare in percentuale di richieste di cani por famiglia, quelli che più ci si avvicinano? che cazzo me ne frega dello stop così e colà se il cane è scemo? naturalmente deve essere sano

  16. i cani come altri animali devono ogni istante della loro breve vita stare in allerta: ATTENTI ALL’UOMO!Loro si difendono e credo che se dassimo cibo a loro quando non possono provedere da soli piano piano si risolverebbe con loro il punto e che i soldi stanxiati per loro non vanno utilizzati per loro comunque ci son individui che hanno paura degli animali e si comportano da ignoranti e cattivi eccò perchè vengono morsicati io sono dalla parte del cane il punto e che non vince lui ma le teste ignoranti ecc.Vorrei vedere per tv trasmissione che mette in una luce diversa le persone che vengono morse dicano cosa hanno fatto loro al cane la maggioranza ha colpa

  17. La D’urso è una nullità e un parassita. Archiviato questo, e letto tutto quello che che è stato scritto, mi chiedo se molti di voi ragionino. Voglio un figlio del mio cane. Che è, come diventare nonni? Senza offesa i miei 3 cani sono sterilizzati, stanno bene fisicamente, niente fughe, niente ospiti sgraditi che insidiano le due femmine, niente cuccioli da sistemare. Perchè la fate facile, ma trovare una famiglia che sia per sempre per un meticcio non è facile. Riguardo al “branco”, cento cani non si raggruppano in poche ore come in un flash mob, ci avranno messo un pò di tempo. E’ comodo assistere al naufragio e poi gridare aiuto. Andava agito subito. Qui da noi, in provincia di Treviso l’ASL sterilizza cani e gatti randagi, addirittura se ne adotti uno dalla strada viene sterilizzato gratuitamente. Neppure qui è tutto rose e fiori, ma tutto il magna magna che avete al sud non c’è, mi spiace io amo cani, ma in una vacanza in Sicilia sono stata spessa colta da inquietudine vedendo persino nel salotto buono di Catania branchi di cani di grossa taglia girare indisturbati. Qui, anzi giù c’è un’ignoranza di fondo e un menefreghismo atavico di cui fanno le spese gli animali.

    • Ornella sono una volontaria siciliana e sono pienamente d’accordo con te per quanto riguarda l’assurdità di “voglio un cucciolo del mio cane”, pensa che c’è stata gente che mi ha detto che li fa accoppiare perchè il suo cane “è troppo bello!!”
      Purtroppo come ho detto prima in sicilia ci sono sicuramente associazioni e volontari di cui alcuni non fanno una mazza e quelli che si fanno il culo. Siccome mi ritengo una di quest’ultimi ti assicuro che i cani si sterilizzano e chi adotta ha anche qui diritto alla sterilizzazione gratuita (ovvero io personalmente al raggiungimento dei 6 mesi chiamo: “signora la prox settimana c’è l’appuntamento per la sterilizzazione!”, se il cane è adulto non lo do se non già sterilizzato). Ora come dicevo su, il problema che stanno per strada non è bello ma siccome qui canili non ce ne sono e quelli che ci sono sono le mostruosità che vedete a striscia la notizia preferisco stiano in strada (accuditi e STERILIZZATI) piuttosto che in gabbia dove nella maggior parte dei casi anche se vuoi adottarlo non ti fanno manco entrare al canile.
      Purtroppo ha ragione quando dice che per un bel pò di anni bisognerebbe sterilizzare i cani di privati! I cani mica decidono di andare a vivere in strada DA SOLI! Sono frutto di cucciolate indesiderate, di idioti che si disfano del loro cane (non sterilizzato) che oltre a diventare randagio produrrà una quantità esagerata di altri randagi… qui in sicilia poi dire alle persone “sterilizzi il suo maschio” è come dirgli “si castri lei”! Le risposte sono: “Ma poverino, gli togli la vita, l’unica cosa bella della vita!!!”. Questo come si ripete più volte nei vari articoli è dovuto al DANNOSO pensare che gli animali ragionino come noi! Non è assolutamente vero e bisognerebbe davvero cominciare a ragionare da cani per comprenderli! Si risolverebbero tanti problemi…

  18. la sig d’urso ogni volta che tratta nella sua trasmissione argomenti che riguardano i cani si comporta sempre facendo intendere che c’e’ aggressivita’ specialmente nel branco.Ci tengo a dire che mi occupo da tempo di “cani randagi” e vi assicuro che se hanno atteggiamenti “particolari”sicuramente hanno loro subito aggressioni dall’uomo! Invece di parlare soltanto venite un po’ per strada ,con il caldo ,con il freddo, la pioggia…alla fine capirete chi e’ il” BRANCO”

  19. Ottimo articolo.
    Mi occupo da anni di traffici di cani e gatti dall’Italia verso altri paesi, soprattutto Germania. I traffici sono un elemento determinante quando si parla di randagismo perchè questo produce denaro non certo solo per i detentori di canili ma anche per le associazioni animaliste e gli animalisti. Tanti “animalisti” senza lavoro, miracolosamente, vivono bene, hanno belle ville, fanno lussuosi viaggi…..
    Faccio una precisazione: in questo contesto con il termine animalismo, si intende un gruppo di persone, ormai una casta potente, che si pone come costituita da persone buone, che hanno a cuore la sorte degli animali e per il loro bene agiscono contro una società carente e gli altri cattivi. Loro sanno a prescindere e stabiliscono regole. Si raccolgono in associazioni, nascono ormai come funghi, e arroccate nel loro potere, decidono, fanno e non rispondono di quello che fanno. Per risolvere il problema del randagismo, è necessario che tutto questo finisca.
    Quando un’associazione prende denaro per ogni presunta adozione che effettua, mandando peraltro i cani in vendita in Germania, quando gli animalisti guadagnano con staffette, stalli, vendita di cani, mercatini di ogni tipo, perchè mai il randagismo dovrebbe finire? Ogni anno dall’Italia partono migliaia di cani e gatti che sono messi in vendita alla media di 250 euro l’uno più il trasporto che varia da 50 a 75 euro a soggetto. Fino a che tutto questo illecito, sarà lecito, il randagismo non finirà non perchè non ci siano adozioni e sia un problema irrisolvibile ma perchè CONVIENE che sia “irrisolvibile” Allo scopo i cani sono appositamente fatti riprodurre in rifugi, negli infiniti posti di stallo, per strada, ovunque, perchè sono soldi. E se sono malati, zoppi, ciechi, ancora più soldi con appelli strappalacrime che portano migliaia di euro e nessun controllo fiscale. Quelli malati sono molto richiesti anche all’estero, producono molto denaro e certamente utili anche per studi. Ciechi, zoppi e vecchi vanno via come il pane, le storie tutto cuore infatti vanno alla grande….
    Se si vuole un paradiso fiscale, l’animalismo lo offre e si risulta pure santi, inoltre non si deve rendere conto di niente perchè l’odore di santità vanifica la necessità di ogni controllo. La finanza farebbe bene a buttare l’occhio in questo ambiente. Il vero principale problema che impedisce di risolvere il randagismo in Italia ora, è quella inquietante realtà che è venduta col nome di “animalismo” che indica un grande amore per il denaro e nient’altro….
    Dedico la mia vita agli animali, lo scrivo perchè non si pensi ad un mio accanimento contro l’animalismo e gli animalisti. Tutt’altro se fossero tali, MA un attento studio del problema mi porta a scrivere quello che scrivo con profonda amarezza, perchè ogni giorno vedo lo scempio attuale dove gli animali sono vittime e i presunti animalisti, i carnefici. Come in ogni generalizzazione, bisogna tener conto di eccezioni, ma restano tali, l’attuale animalismo è una farsa ed una tragica menzogna ed è responsabile di quanto di negativo accade alle persone ed agli animali.
    Tutti i punti elencati per combattere il randagismo sono importanti, in particolare il punto c, “anagrafe canina funzionante, gratuita e soprattutto controllata a tappeto, con multe da 5000 euro in su per chi contravviene” dopo aver chiesto alle associazioni animaliste di rispondere dei cani a loro affidati, dove siano le migliaia che hanno fatto “adottare” in paesi senza anagrafe canina se non privata quando và bene, come in Germania, e averli denunciati per traffici di animali d’affezione, sperando che ne debbano rispondere.

    • Cara Alma Galli, gli *animalisti* sono solitamente persone ignoranti, straffottenti e arroganti che credono di sapere/conoscere/aver visto tutto e di più, ma alla fine pensano solamente agli affari loro – siano di natura economica o non.
      Senza entrare nel merito dei cani, sui quali hai scritto tutto, vogliamo parlare di quei cosiddetti *animalisti* che vanno in giro a mollare animali tenuti in cattività (non che io sia d’accordo!) per poi girare le spalle e fregarsene? Ma si rendono conto, per esempio, dei danni che fanno le nutrie alle campagna? Gente che finisce nei fossi con i trattori perché si rompono gli argini bucherellati dalle loro tane, macchine che vanno a sbattere quando una nutria di 10/12 chili gli attraversa la strada, comuni che devono rifare interi tratti di strada perché crollano… Per non parlare dei ‘porcacci’ (incroci tra maiali e cinghiali), mollati nelle alture di Genova per ‘ripopolamento’ che anziché fare 2 o 3 piccoli per nidiata ne fanno 10/12, che vanno in giro a scorrazzare e a fare danni indicibili?
      E’ facile riempirsi la bocca di belle parole, ma poi fregarsene quando le proprie azioni ledono la vita degli altri!

  20. il cane non nasce randagio. non è una volpe o un lupo se diventa randagio è colpa del proprietario che lo abbandona . perciò è vittima due volte.

  21. Avevo sentito solo il titolo, e li ho cambiato stanza -_-”
    è una cosa che non sopporto cane randagio = cane pericoloso.

    Ho avuto un problema durato 2 anni, per colpa di un vicino che si è messo a spargere cibo tutto lungo la strada, io apparte che non ci avevo fatto caso si fosse impossessato della strada, ma i cani che stavano li da anni, hanno iniziato ad aggredire le persone, ho cercato di fare qualcosa, ma niente apparte che ora sono finiti al canile, e la veterinaria dell’asl del mio comune mi odia, perche dice che quei cani stavano bene -_-” e il motivo perche erano aggressivi era perche avevano formato branco, quando stavano da una vita.
    Ho cercato conversazione unica risposta: “perche tu non sopporti il vicino e per questo ti sei fissata”
    Apparte che non ero solo io , e apparte che quei cani erano in uno stato orribile, e apparte che ne sono morti 2 (per “strane” circostanze) e che una si è salvata perche il cane di un vicino ha iniziato ad abbaiare mentre stava per essere schiacciata dai macchinari che stanno costruendo una strada (lungo dove spesso,veniva proprio li messo il cibo) Se davvero avesse avuto ragione, non penso che avrei fatto tutto il casino che ho fatto, ma come fanno tutti due polpette avvelenate e risolvevo.
    Mica poi dopo è finita la storia, la signora mi ha continuato a minacciare, una volta mentre stavo accarezzando un cane è scesa apposta per dirmi “tu adesso ti permetti anche di accarezzare un cane? quando hai fatto succedere quel casino, ma tanto lo so che la colpa non è mia) e mio padre si è preso un pugno in faccia dal marito, ma alla fine abbiamo sporto querela -_-‘

  22. Volevo intanto fare i complimenti, gli articoli che ho letto finora sono validissimi e li condivido pienamente.
    Sono un’animalista e volontaria siciliana tra l’altro e l’unica cosa che mi dispiace e sentirti parlare male del cane di quartiere o cane libero accudito che fra l’altro non sono la stessa cosa.
    Premesso che hai tutte le ragioni per parlarne male, purtroppo come dico io: “quando si parla di animali purtroppo il problema è che ognuno il bene dell’animale lo intende a modo suo”!!!
    Comunque volevo dirti, almeno per quanto mi riguarda che quando faccio un modulo di riconoscimento di cane libero accudito è solo per assicurarmi e poter usufruire della STERILIZZAZIONE gratuita. In ogni caso il cane si cerca di farlo adottare ma purtroppo, soprattutto qui mancando le strutture, non puoi fare altro nel frattempo che lasciarlo dov’è. La strada, anche se curato e accudito, per me non è MAI la soluzione giusta per il cane ma è sicuramente una soluzione migliore ai postacci che chiamiamo canili che abbiamo qui (so che al nord sono organizzati meglio). In ogni caso quello che dico io è sempre meglio libero che in gabbia e te lo dico perchè ho visto sia quelli liberi sia quelli in gabbia e non è proprio la stessa cosa… Magari chi non la vive non lo capisce.
    Per il resto davvero grazie, quello che leggo è davvero utile e interessante.

  23. mi spiace che tu abbia questa opinione di tutti i veterinari.io sono un veterinario ASL dipendente che da anni lotto contro il dandagismo.inimicandomi i miei superiori e mettendo mano alle tasche mie e dei volontari riesco nella città di salerno ad operare circa 7/800 animali l’anno.vengono operati anche quelli della provincia e spesso sono io che li raccatto e li tengo a degenza dopo l’intervento,ma sono d’accordo con te su tutto occorre rimboccarsi di più la maniche e battersi per leggi più dure ciao

    • Flora, non ho questa opinione di “tutti” i veterinari: tant’è che ho fatto veterinaria (senza finire, ma arrivandoci vicino, diciamo…) proprio perchè avevo, di questa professione, un’idea completamente diversa. Purtroppo vedo moltissimi medici che la pensano come me nell’ambito della libera professione, mentre davvero non mi è ancora successo di incontrarne UNO in ambito ASL (parlo, ovviamente, di chi fa “solo” il servizio pubblico, e non di quelli con il “doppio ruolo”). Leggo, d’altronde, che anche tu devi “inimicarti i tuoi superiori” per dedicarti alla lotta al randagismo: quindi neppure Salerno è un’isola felice. Semmai sei tu ad essere speciale, e mi fa piacere conoscerti 🙂
      Poi, sia chiaro: io non ho nulla contro la figura del veterinario “amministrativo”, e tantomeno sono contraria all’idea che possano esserci veterinari che hanno scelto questa strada per “proteggere l’umanità dagli animali” – se mi passi il termine – e non viceversa. Io sono specista, ahimé, e ritengo che, mediamente, la vita di un umano valga più di quella di un cane (a dire il vero, non sempre: ci sono umani che per me potrebbero anche crepare senza che ci versi una lacrima, mentre per i cani la verserò sempre e comunque. Sono profondamente convinta che esistano esseri umani “cattivi” e che invece NON possano esistere animali “cattivi”, perché loro non possono avere un senso morale: ma questo discorso ci porterebbe troppo lontano e lo chiudo qui). Però, quando si possono salvare capre e cavoli, non vedo perchè nessuno possa impegnarsi per riuscirci.
      Perché eliminare il randagismo significa proprio questo: salvare le persone (anche solo dalla “paura” dei cani randagi, che è comunque un disagio anche quando in realtà non succede niente di tragico) ed evitare che ci siano cani costretti a vivere in un modo che, per il canis familiaris (che non si chiama così per caso!), è diventato innaturale.
      Perché il posto del cane NON è per strada (né “libero”, né “accudito”), ma è all’interno del branco-famiglia, o della famiglia interspecifica, o come la vogliamo chiamare.
      Il cane NON è più un predatore, quindi da libero può essere solo un parassita (talvolta pericoloso, per vari motivi che non necessariamente comportano la “volontà” di nuocere), mentre se vive al nostro fianco può essere il compagno di vita, di sport e di lavoro che è sempre stato per millenni e che l’ha reso il dannatissimo “migliore amico dell’uomo”.
      Quindi, il randagismo NON-DEVE-PIU’-ESISTERE: né per chi ama i cani, né per chi ama gli umani. E se l’ASL di una città come Roma (per restare all’esempio di cui si è parlato in trasmissione) se ne impippa bellamente di questo problema, credo che i veterinari dovrebbero essere i primi a piantar su un casino bestiale per risolverlo. A Roma e in tutto il resto d’Italia, ovviamente.
      Però occorrono regole, occorrono scelte politiche, occorrono leggi: sbattersi per salvare il singolo cane, o per sterilizzarne 7/800 quando ne restano in giro 7-8000 interi che continuano a riprodursi, è al limite del masochismo. Perché è un impegno mostruoso che porta a risultati minimi.
      A me piacerebbe che i veterinari (tutti) sollevassero il problema con più forza, partendo dalle associazioni, magari (sindacali e non) e puntando l’indice contro un problema che è diventato insostenibile: sono sicurissima che avrebbero l’appoggio della stragrande maggioranza dei cittadini e sono altrettanto sicura che, qualora un’amministrazione comunale scoprisse che il problema diventa “di punta” alle successive elezioni, qualcosa si muoverebbe. Però qualcuno deve partire…

  24. I rifugi rigurgitano di ospiti e ivi si trovano SEMPRE cuccioli, che vengono dati a fronte, ovviamente, di offerta. Come mai? Che ne dici, cara Valeria, del proliferare di comportamentalisti (!), gente senza capo ne’ coda per quanto si riferisce alla preparazione? Stabiliscono regole fantasiose e ridicole. Sanno soltanto odiare chi i cani li ama veramente, se ne cura e li capisce

      • Magari non hanno avuto altra scelta… è ingiusto ma magari grazie a quei soldi hanno potuto prendersi cura meglio dei cani vivi… non ho visto personalmente come sono messi i canili ma da quel che ho letto la situazione mi pare bruttina 🙁

  25. Sarei d’accordo su tutte le soluzioni proposte, tranne la sterilizzazione obbligatoria per tutti i cani di proprietà, inseriti nello stato di famiglia … Perchè? Ho un meticcio, non è sterilizzato, non lascia figli in giro perchè è sempre con noi; dovrei operarlo, castrarlo perchè c’è una marea di gente senza cervello che non sta attenta a quello che fanno i propri cani? Non mi pare logico; è un’operazione, comunque, per quanto di routine, perchè devo rischiarla? E poi perchè solo cani inseriti in programmi d’allevamento? A me la razza non interessa. Oggi non ho una casa con giardino, se tra qualche anno riuscissi ad averla, penserei di tenere due cani e, magari, un figlio del mio cane lo vorrei. E’ ovvio che, se facesse dei cuccioli il mio cane, mi accerterei che tutti fossero sistemati in famiglie: non riuscendoci, piuttosto, me li terrei … Sarei disposto a trasferirmi, cambiare casa e tutto quanto servisse per il mio cane, perchè lui darebbe la vita per me. Perchè non potrei decidere di avere anche un suo cucciolo? Solo perchè è un meticcio?

    • Danilo, tu sei un padrone responsabile; moltissimi altri non lo sono e lasciano che i loro cani scorrazzino in giro per le campagne e le città e facciano cuccioli a destra e a manca…
      Io di cani ne ho 12 divisi equamente tra Jack Russells e meticci trovati TUTTI IN STRADA! Una addiritura era vicina ad un cassonetto con i suoi tre cuccioli aggrappati alle mammelle… Questi cani sicuramente non erano frutto di accoppiamenti mirati e nessuno era disposto a farsene carico!

      • Mi rendo conto che molti altri lasciano i loro cani liberi in giro … ma mi sembra che, a quel punto, il problema è anche questo … Io adoro gli animali in genere, i cani in particolare, ma non mi pare normale che un cane, anche di proprietà, se ne vada in giro per i fatti suoi. Se non altro, rischia di essere investito o di incontrare magari umani poco “umani” … (in un paese vicino a Genova, ad esempio, ci sono stati ripetuti casi di animali seviziati a morte da non si sa chi). Se il cane è nello stato di famiglia e con microchip e va in giro da solo, beh, delle belle multe potrebbero contribuire ad arginare il problema? Sono favorevolissimo alla sterilizzazione dei randagi, è sull’altro che ho perplessità. Che poi, se esistesse un movimento cinofilo effettivo (e dico uno) potrebbe fare tante cose: io mi sono avvicinato a tanti per fare anche volontariato, etc, ma vedo che sono più impegnati a litigare tra di loro per un proprio orticello, che a lavorare su un obiettivo comune …

        • Si, ma a accoppiarsi a caso non sono solo i cani che girano da soli… Sono anche i cani che si accoppiano con l’altro cane di casa, col cane incontrato al parco, quello che ha saltato il recinto e e’ venuto a accoppiarsi con la mia cagna mentre era in giardino intanto che cucinavo… Tutto perche’ “ma non avevo visto che era in calore!” “ma aveva finito di perdere sangue, non avrebbe dovuto restare incinta!”. La sterilizzazione obbligatoria eviterebbe tutti questi “incidenti” “non sapevo” “non ho visto il maschio che e’ entrato” “pensavo che mamma e figlio non si sarebbero accoppiati” ecc. certo che ci sono persone come te che sono responsabili, ma per uno come te ci sono 100 “Ops! Eppure pensavo che…”. Capisco che magari puo’ dispacerti dover “subire” qualcosa per colpa di chi non usa il cervello, ma lasciami dire che preferisco che una persona responsabile come te debba sterilizzare il cane un po’ “controvoglia” piuttosto che altri 100 possano continuare a incrementare il numero di cani abbandonati.
          E inoltre, la sterilizzazione e’ un’operazione sicura e per i cani maschi semplicissima.

          • Io no, ma non solo in questo caso. In linea generale, imporre qualcosa di personale è un po’ pericoloso … In India lo hanno fatto quasi con gli uomini per controllare le nascite … Se ci soo 100 che fanno casini, vanno controllati, lo stato esiste per questo …

    • Danilo, ho spiegato in un altro commento cosa intendevo per “programma di allevamento”: non parlavo di razze, ma di “controllo delle nascite”.

  26. Dimenticavo….se non vi fossero randagi in giro e canili pieni zeppi di cani, il business finirebbe e a quanto pare non vi e’ interesse che questo accada o le associazioni che vantano 20/30 sul territorio avrebbero già mosso le loro chiappe per apportare soluzioni sensate esigendo l’intervento dello Stato…dove mangia uno mangiano tutti…e questi sono belli grassi!!…Interrompendo le sovvenzioni vedreste come cambierebbero le cose in fretta…

  27. Ahahahahahahah…..Hai colto nel segno Valeria, come sempre…tante parole dette nella trasmissione per non dire nulla……E’ fiabesco pensare di lasciare 100 cani vaganti sul territorio sterilizzati o meno…il delirio animalista non accenna a diminuire, anzi, si aggrava di giorno in giorno. In evidenza il clamoroso flop della Legge e i tentativi di rattopparla…. Inutile, e’ tutto da rifare….Una gestione da affidare a gente con low ego e competenza in materia…più tecnici, meno esaltati…

  28. il punto D è assurdo, si premia il cane di allevamento che sbaglia e fa nascere cani malati e ebeti, si uccide il cane cane.
    Il randagismo lo si elimina benissimo con gli altri punti

    • Che differenza c’è fra il ‘cane d’allevamento’ e il ‘cane cane’?? Dove sta srcitto che i cani d’allevamento sono ‘sbagliati e(d) ebeti’?

      Tutti i cani di allevamento alla fine sono dei bastardini blasonati” frutto dell’incrocio di svariate razze…

      Food for thought! 😉

    • Giampi, ma potresti ogni tanto portare delle valide argomentazioni a favore delle tue tesi invece che sparare fuori delle idee a caso??

        • Sono d’accordo con te che non si debba premiare l’apparenza ma la bravura… E infatti penso che sarebbe meglio se gli standard dei cani di razza (e le expo e i giudici) fossero piu concentrati su quelle caratteristiche che davvero servono alla funzione per cui e’ nata quella razza (lunghezza del corpo, taglia, inclinazione della spalla, ecc. ecc.) lasciando in secondo piano quelle che sono di minor importanza (colore, tessitura del pelo, orecchie, ecc. ecc.).
          Pero’, non capisco perche’ credi che i cani di allevamento siano TUTTI ebeti e malati, mentre tutti gli altri siano sicuramente sani e intelligenti

          • come fai a dire che sei d’accordo con me se ti concentri sulle caratteristiche sulla funzione… sei proprio un allevatrice, scusa… io parlo ok sulla funzione che però intendo come parte della sfera che riguarda la salute, però con bravura intendo sia che non abbiano perso parte dei lupi (galateo e linguaggio), sia che dimostrino di essere in grado di vivere ai giorni nostri (no paura dei rumori, no agitazione, no abbai, dimostrazione che sanno rapportarsi a cani scemotti, dicimostrazione che sanno stare senza guinzaglio, mica tutto, ma iniziamo, per dio)

          • ah ti rispondo sulla seconda parte… non credo che da allevamenti vengano cani malati e ebeti e da nascite casuali solo intelligenti e sani, però credo che visto che l’allevamento cani sia molto spinto, ci sia molta selezione, e siccome la selezione, i premi, le expo, guardano all’aspetto…. due le cose: anzi tre, hehehe: non si può guardare tutto, quindi se guardi all’aspetto trascuri altre cose, non hai tempo di guardare il comportamento, te ne freghi perchè non viene premiato alle expo (dove basta che stiano buonini). 2: mantieni mantieni mantieni un aspetto, levi levi malattie, spogli spogli di geni, rimangono scheletri debolissimi destinati ad ammalarsi per forza non ci son cazzi, e mongoloidi. 3 basta che figlino… barboncini montatori, cani che hanno paura di tutto, CANI CHE NON CONOSCONO NE GALATEO CANINO NE LINGUAGGIO.. un po perchè il linguaggio non lo possono esprimere, e un po perchè , visto che la selezione è sull’aspetto, si vanificano per forza TUTTI gli altri aspetti, in pratica si sta selezionando il cane analfabeta ed il cane scemo sol.o perchè non lo si sta premniando (il cane intelligente, il cane “”colto””). PER FORZA! coglioni voi che amate tanto il cane tanto da avere un allevamentoi a non capirlo

          • Aridaje coi coglioni, eh…
            Ma la vuoi gentilmente piantare di parlare degli allevatori secondo il film che TU ti sei fatto nella testa? Gli allevatori seri NON SONO COSI’!
            Certo, ce ne sono “anche” così: e ce ne sono parecchi, per carità. Ma non puoi generalizzare all’intera categoria quello che non ti piace.
            E’ come se io domani incontrassi un biondo con gli occhi azzurri che mi risponde male e decidessi che tutti i biondi con gli occhi azzurri sono odiosi, cafoni, maleducati. Non è questa, la vera coglionata?!? A me pare di sì. Tant’è che, gira e rigira, è proprio quella che sta alla base del razzismo.

          • nonno, Valeria, sono proprio tutti coglioni, più amano la razza ed il cane e più lo sono, perché da coglioni si stanno zappando la terra da sotto i piedi o come si dice, sono dei coglioni perchè non ci sarà più lavoro per loro, loro che stanno ammazzando il cane. Lo amano e lo ammazzano, lo amano e gli fanno venire delle malattie… come li chiami?

          • Ehm, Giampi… Non sono allevatrice. Mi limito a convivere con due meticce.
            Comunque, TUTTI i cani hanno per forza di cose, chi piu’ e chi meno, perso parti del lupo: altrimenti non potrebbero vivere con noi, perche’ i lupi attaccano ogni cosa che si muove, si spaventano e reagiscono a morsi davanti a ogni cosa ignota, hanno un linguaggio del corpo cosi’ veloce da non poter essere nemmeno visto dall’uomo, se il loro capobranco compie un minimo errore viene immediatamente spodestato.
            Inoltre, i problemi che citi tu (galateo canino, stare senza guinzaglio, …) sono dovuti a errori/mancanza di socializzazione, rapporto corretto col proprietario, addestramento, non alla genetica! Non e’ che si possa selezionare un cane che sa da solo che le macchine sono pericolose, si puo’ selezionare solo cio’ che e’ gia’ presente nel bagaglio genetico della specie, e’ come se tu volessi selezionare un cane col pelo verde o viola! E non puoi neanche pretendere di selezionare solo cani che non abbaiano, sono calmi e tranquilli sempre, non hanno nessuna paura ecc. perche’ sarebbero “adatti ai giorni nostri”, perche’ ridurresti troppo il pool genetico, rischiando malattie, e comunque non sarebbe giusto che tutti siano costretti ad avere lo stesso tipo di cane, calmo, socievole… quando magari io potrei volere un cane vivacissimo e pieno di energia, o abbaione perche’ deve segnalarmi l’arrivo di gente a casa mia.
            Infine, tu parli riferendoti agli allevatori che allevano solo per expo’ e per far soldi con cucciolate e monte… Certo, ce ne sono, purtroppo sono spesso i piu’ famosi perche’ riescono ad arricchirsi abbastanza da farsi pubblicita’, ma NON sono tutti cosi’… Perche’ se tu generalizzi e dici che tutti gli allevatori guardano solo ai soldi e all’aspetto, allora uno potrebbe benissimo dirti che tutti quelli che prendono un cane meticcio lo fanno solo perche’ e’ gratis siccome non vogliono spendere soldi per il loro cane, no?

        • Alice lo sai il tuo discorso non lo trovo logico, ma almeno dal mio punto di vista.
          non credo che i lupi siano davvero cosi “pericolosi” come li si descriva.
          e comunque non si puo ne generalizzare e perforza, fissarsi sui punti.
          ma se dici un cane abbaione, bisogna capire come.
          l’abbaiare del cane deve essere moderato, se deve avvertirti che c’è qualcuno è normale che abbai, ma se hai una casa sulla strada, non è ben educato se abbaia ad ogni macchina che passa.
          i cani sono normalmente portati a riconoscere un pericolo, imparano a capire che la macchina è un pericolo e ne stanno attenti ma non con tutti è cosi.
          Si vuole per forza, definire i cani o in un modo o nell’altro, ma un 50 e 50 no?

          • Be’, i lupi sono pericolosi se pensi di prenderteli e tenerli come un cane domestico 🙂 non certo se stanno liberi nei loro boschi, questo intendevo. Comunque non prenderla cosi’ alla lettera sul cane abbaione, non era per dire “evvai abbaio libero” 🙂 ma per dire che non trovo giusto far in modo che tutti i cani abbiano lo stesso carattere, perche’ ognuno deve poter scegiere il cane col carattere che vuole–visto che quel cane e’ prima l’amico che stara’ con me per 15 anni e poi il cane che deve rapportarsi al mondo della citta’

          • Ah ho capito ^_^ in realta so di persone che hanno un lupo come animale domestico -_-” sei costretto a non lasciarlo mai, perche se non ti vede dopo non ti riconosce.
            Comunque vero, Prima si da una buona educazione e poi il cane tira fuori il carattere, xD io i miei sono dei mostri 😛 (hanno preso dalla padrona modestamente :P)
            Ionon ho mai scelto i miei cani, loro hanno scelto me, e non vorrei mai fosse andata diversmaente…..

        • Cara Alice, mi fa piacere interloquire con te, scusami se ti ho dato dell’allevatrice, sto scherzando nelle scuse, però effettivamente mi scuso perchè mi sono accorto dopo che non eri tu… insomma non lo sei.
          Tutti i cani hanno parti di lupo, ma chi più e chi meno. Io non intendo e non voglio lupi che si mangiano bambini, ma voglio dire che non si può soprassedere, non si può cancellare perchè poi nopn tornerà mai più, una parte di lupo, frutto di migliaia di anni. Siamo riusciti con certi cani a far si che non inseguano tutto ciò che si muove, anche se tutto ciò è pericoloso, generalizzare lo è perchè alcuni non lo fanno più perchè hanno perso quello e non solo quello, siamo riusciti a far si che alcuni cani non inseguano tutto ciò che si muove ma rimangano veri cani. Mi piace come continui perchè mi dai la possibilità di spiegarmi almeno in parte, anche perchè mi perderò di sicuro. Non c’è più il capobranco nei cani, lo è il padrone se tutto va come deve andare, dico di rifarsi ai lupi per certe cose, ma non a tutto, ci sono belle differenze tra cani e lupi, differenze selezionate da noi, e da loro, quando si sono avvicinati ed “integrati a noi”. Se noi da capobranco commettiamo errori… ne commettiamo millemila al giorno, come ha scritto Valeria, il cane non saprebbe dove andare fuori dalla nostra cerchia, perlomeno non i cani soliti (il mio si, hehehe). Questa è una selezione primaria, vuoi per il fatto che sono un po incapaci eche li prendiamo a due mesi, etc…
          Sui problemi del galateo canino, e dell’ ABC canino, non concordo. A parte che certi cani per le loro “malformazioni” (pelo negli occhi, orecchie giù, coda inesistente o quaqsi, viso inespressivo…) non possono comunicare neanchese fossero in grado (ma guarda caso perdono la recezione della comunicazione degli altri che possono farlo), vedo certe razze che proprio non capiscono una sega, ad esempio i barboncini taglia piccola… trovami l’eccezione. Oppure vedo la maggior parte degli esponenti della razza che non capiscono il prossimo, e mi chiedo, se questo è genetico, se uno si e uno no della razza non capisce l’ABC canino, vuol dire che per l’allevatore non è importante questo, ergo perderanno il linguaggio. E’ la natura che sottovalutano in tanti: tutto ciò che non serve scompare: se in un contesto naturale devi eccome saper “parlare”, se poi si selezionano solamente figli di capibranco (e non cagnette che non capiscono un cazzo che hanno paura di tutto, non danno prova dio saper far niente se non al massimo stare buone buone buone alle expo) , un motivo ci sarà… e lo conosco benissimo il motivo, voi no?
          Per i cani che non abbaiano ci sarebbe un lungo lavoro da fare in quanto li abbiamo selezionati fin dall’inizio per questo, perchè abbaiavano e ci facevano comodo, ma siccome ci sono cani che non lo fanno, siccome i lupi non lo fanno, qundi in fondo tutti hanno un retaggio “silenzioso”, visto inoltree che siamo tanto bravi a selezionare l’occhio così e lo stop colà… visato poi che è vero che il cane abbaioso lo fa spesso l’uomo, ma è anche risaputo che certi cani abbaiano meno..
          Per la differenza che dici, io potrei avere un cane abbaione ed io uno socievole.. riduciamo gli asocievoli e gli abbaioni, poi si fa presto a mantenerne di abaioni, etc. Io nel mio sogno lascio il campo ai cani specializzati, se eccellono nella ricerca tartufi, haimè caccia, guardia, ok, cat speciale. Ma difficilmente il cane cittadino deve essere abbaione (azz mi viene in mente che sarebbe una scappatoia quella di volerlo, per eludere le regole…) .
          Ridurre il pool genetico.. sembrerebbe, in effetti nelle mie previsioni, a parte il culo che si farebbero i pochi allevatori che rimarrebbero, alla lunga si assomiglierebbero tutti nella stessa zona… ma avrebbero un corposo DNA che i cani di razza odierni se lo sognano. Malattie? dovrebbero dimostrare la salute all’inizio, anche dopo, ma dopo non importerà mica (altrochè adesso).
          Lo stesso cane? si , alla lunga si assomiglieranno un po tutti, ma dimmi lo standard di una qualsiasi razza… sono tutti uguali, cazzo.
          Le differenze le trovano al microscopio, e cercano di eliminarle, ed è questo Sugli allevatori e le expo, etc, la tua ultima parte… il mondo è trainato da questo, se vuoi spendere per “il migliore” ti rifai alle expo etc, e comunque vale il discorso sora se l’ho fatto qui, o in altre occasioni, comunque, è il sistema bastardo e non l’allevatore, è il sistema che guarda all’apparenza.

          • o_O scusami ma non ci ho capito nulla, ma indipendentemente da allevamenti sistema corrotto ecc….
            Vorrei capire che idea hai dei cani. che c’entra ora la gentica ecc?
            cioè io sono convinta che padroni stupidi crescono cani stupidi,.
            ma che i cani non siano certo incapaci di loro.

          • ma come scusa.. vabbè ne sai un po di più della risposta che dai, però ti chiedo, secondo te i segnali di calma sono fissi nella roccia? e perchè i cani da riporto rompono òle palle con i bastoni?

          • No mi riferivo alla tua risposta che non riuscivo a capire cosa intendi.
            Poi è normale ogni razza, ha caratteristiche differenti. Lo so.

          • boh, non so risponderti perchè non ho capitro bene la domanda.
            Per me, senza guardare le razze (le guardo eccome perchè vedo differnze mavabbè) , il mondo canino caratterialmente e CULTURALMENTE è molto variegato… ci sono grafici per spiegare la prossemita che fanno vedere che a 100mt due cani si ignorano, a 20 inviano segnali di calma, a zero metri o si azzuffano o giocano, ignorano, etc.
            MA come cazzo fai a fare un grafico così?
            ci sono cani che non capiscono un cazzo e mi stanno sul cazzo.
            Cani che pensano di essere i dominanti anche a 100mt e mi stanno sul cazzo
            Cani che vogliono giocare anche inviando segnali di dominanza, inconsapevolmente, cani ultragitati che rompono i coglioni a tutti, cani cha sanno solo abbiare, fino ad arrivare alle finezze: cani che fanno i pacificatori che rompono il cazzo ai regolatori che da lì in poi, visto il rapporto 1/9 e visto che oltre che “pacioficare” vogliono anchje dominare con sottili gesti che il padrone non riesce a capire (cenno di muso sulla schiena ripetuto 100volte)….
            E poi ci sono cani stressati ma solo per il fatto che hanno incontrato cani sopra, o stressati per i padroncini, ma sono cani eccezionali.
            Sarò di parte ma mi piacciono i regolatori e ne ho incontratio oltre al mio, una rottweiller e un waraimer che secondo me lo sta diventando. Su tremila cani circa.
            La maggior parte sono stressati, tantissimi non sanno i segnali degli altri cani, quei segnali che anche un bambino umano riconoscerebbe.. dominanti del cazzo (è dominante… domina cosa? a te?) .
            In verità sono più i cani che mi stanno sul cazzo, pòerchè so che si potrebbe fare di molto meglio.
            C’è un articolo molto recente, non molto cagato perchè non è di Valeria, su una convention o quel che l’+è sui cani che sae li responsabilizza e li si addestra,l sanno dare grandi soddisfazioni…. infatti il mio Buck ha più giudizio di me… beh, dico, andiamo avanti con i massaggi per io cani, le pensioni per i cani, la pisciona per i cani, per farla breve la psicologia ed il benessere dei cani, e riconosciamogli più diritti, però, PERO’ nel contempo “””PUNIAMO”””” i cani del cazzo per favore? altrimenti non si va da nessuna parte… non si cresce col cane. Come fai a dire che i cani non mordono se qui e se la, quando certi cani mordono di qui e di là? Come fai ad applicare una certa filosofia di sensibilità, come fai a volere il cane libero, come fai etc.. quando effettivamente ci sono dei cani del cazzo?

          • Mah… Tu citi il barboncino che non capisce nulla, piu’ sotto il retriever che ti stressa col portarti i bastoni… Pero’, io mi domando in mano a chi erano, questi cani. Perche’ il golden instupidito che ti porta bastoni continuamente l’ho visto anch’io… Come il border isterico che si riduce ad abbaiare alle auto, il pastore tedesco abbaione e nervoso. Ma in mano a chi? A gente che si limitava a sfamarli e farli pisciare fuori, che non li ha socializzati, non li ha addestrati, fatti lavorare in modo da svilupparne tutte le capcita’, non ha sviluppato un rapporto forte col cane. Mentre cani della stessa razza,
            Ii ho visti intelligenti, equilibrati, perche’ i loro padroni si erano preoccupati della salute e dello sviluppo psichico, non solo della nutrizione. Per questo dico che non e’ un problema di genetica…
            E comunque, e’ vero che le razze sono omogenee… Ma sono piu’ di 300! Uno ha ampia liberta’ di scelta del carattere che vuole nel suo cane. Mentre se facciamo come dici tu, avremmo solo una razza ben omogenea… Ovvero una sola scelta possibile

          • Giampi ma i cani che citi tu “del ca**o” sono cani che hanno sicuramente avuto padroni “del ca**o”. Io ormai la vedo cosi.
            Anche a me stanno per esempio “antipatici” i cani piccoli, ma mica è colpa loro se perche sono piccoli le perosne le prendono per peluche….
            Io questo ho capito.

          • no no… tieni pure il pastore tedesco dio categoria A o B se ci riesci… se ce la fai, ben venga, sicuramente non reiesci a manetenere uno standard ferreo come ora, e, beh, difficilmente ce la fai a farlo arrivare ad A, ma se ci riesci, ben venga, libero di riprodursi

          • no, dicevo, cazzate bugie se si volesse parlar male della storia di bruto.. si potrebbe inventare di tutto.
            Era un cagnaccio che porello sapeva solo interagire col braccio, molto reattivo di suo, ha cambiato … non proprio in un attimo ma quasi, beh, da una tristezza di una vita assurda, a un gran guadagno per lui

          • Ah, questo dicevi? Non è che si fosse capito. Da come hai scritto, sembrava che le cazzate/bugie le stessi scrivendo io.
            Vedi di esprimerti un po’ più chiaramente, perché stai diventando offensivo.

          • Vale, per esempio i pinscher per me sono una gran razza, che nonostante tutto si vede che mantengono una certa ancestralità, che se cresciuti a dovere sono bravissimi, nonostante non abbiano selezioni da parte di allevatori, mirate a questo, infatti mi pare un miracolo. Anche i jak russel, nonostante l’indole un po agitata, e nonostante l’articolo recente qui, sulla loro salute… ma altri, come il PT, e i barboncini, per dirne due, ormai nascono perlopiù svitati, lì non è colpa del padrone… nascono così, uno agitato maleducato “dominante”, l’altro agitato montatore sessofobico, facciano qualcosa gli allevatori, oppure, visto che è colpa loro, facciano svanire ste razzedimmerda

          • Ma sai Giampi, che così tanti cani del cazzo non ne vedo? … Eppure ne frequento durante il tempo libero: ne vedo anche stare 20 insieme senza vedere risse, e gli scazzi sedati subito.

            Anzi, se devo essere sincero, i più rompiballe sono le mie, che quando fanno qualcosa con me (ob, dischi, …) non tollerano nessuno nel raggio di un paio di metri

          • Giampi, io i PT o barboncini che “nascono svitati” e non lo diventano per colpa del padrone non li ho mai visti… Posso ammettere che ci siano piu’ PT che, per esempio, pastori croati squilibrati, ma e’ dovuto al fatto che il PT fa 20000 nuovi nati l’anno–e il pastore croato forse 20. Percio’ un incapace che cerca un cane e’ piu’ facile che incappi in un cucciolo di PT che di pastore croato. E poi non capisco perche’, dal momento che la selezione delle razze esiste da secoli, i cani squilibrati a causa della selezione dovrebbero essere comparsi solo e proprio adesso!

    • Eppure qui mi sento di essere d’accordo con Giampi. Sterilizzare tutti i cani “padronali” (almwno questo ho capito dal punto D) mi sembra un pò eccessivo. Non credo che un “programma di allevamento” sia necessariamente garanzia di una cucciolata sana e di un futuro radioso per i nascituri.

  29. Seguo pochissimo la tv e mai la D’Urso. Considero vergognose certe “conversazioni” tra personaggi impreparati e ignoranti (nel senso che ignorano tutto cio’ che trattano). Il randagismo aumentera’ con l’aumento della propaganda pro rifugi, ai quali si rivolgono coloro che seguono la tv, per poi riabbandonare i miseri adottati. Pero’ al momento dell’adozione si possono vantare dell’elogio di esponenti tv, a loro volta, impreparati e ignoranti. Purtroppo la situazione e’ drammatica; ma il problema resta irrisolvibile, se non si propaganda un senso di responsabilita’ e civilta’. Daniele, Alice…ovviamente tu, cara Valeria, avete ragione; ma si parla al vento. Io ho lottato per tanti anni. In campo protezionistico, dove ho dovuto constatare un po’ di stupidita’, un po’ di avidita’, troppa scorrettezza; in campo enci dove ho dovuto constatare tanta indifferenza e scorrettezza. Oggi, vecchia e delusa, ignorata dagli uni e dagli altri, non posso far altro che ricordare “quei gioni perduti a rincorrere il vento”. Non ho ne’ rimorsi ne’ rimpianti; ma ricordi e, ogni tanto, il desiderio di commentare i tuoi splendidi articoli. Ciao, carissima!

  30. Io l’ho seguita giusto un attimo poi avevo dei cani da andare a vedere. Insomma, un cumulo di stupidaggini, come al solito. E del resto che ci si poteva aspettare da D’Urso e Dalla Chiesa? Un cumulo di stupidaggini, appunto. Alla faccia della professionalità.

  31. Ok, il punto a) non mi convince. Lo so, vado contro corrente, adesso mi riempirete di pollici in giu’… Ma gia’ tempo fa su TPIC era apparsa la notizia della proposta patentino, e alla fine il problema principale e’stato che purtroppo in cinofilia ci sono troppe idee contrastanti: e secondo me poi si finirebbe solo col litigare sulle divergenze di opinione, tipo vietare o meno lo strangolo e cosi’ via, perche’ purtroppo su un regolamento bisogna dare limiti chiari che permettano di dare sanzioni, non si puo’ dire “art.3: ogni proprietario deve conoscere il proprio cane e su questa base decidere se optare per una pettorina, collare normale o a strangolo” perche’ sarebbe poi impossibile valutare se un padrone a messo lo strangolo perche’ sa che il suo cane non tira al guinzaglio o proprio per correggerlo se tira; per questo i regolamenti in generale mi piacciono molto poco, perche’ non si puo’ decidere caso per caso, che pero’ sarebbe l’ideale parlando di cani.
    Il punto b) e il punto c) mi piacciono molto, inoltre sarebbero tra i piu’ semplici da attuare e specie il punto b) sarebbe un messaggio del tipo “il cane non e’ un oggetto, ma un essere senziente, sociale, pensante”
    Il punto d) sarebbe bello: ma bisogna evitare di cadere nell’eccesso di burocrazia, nei non controlli ecc. Inoltre bisogna convincere i comuni che e’ una misura necessaria al benessere di TUTTI, non solo una misura animalista che pensa solo ai diritti dei cani e non degli umani. Poi, il tutto andrebbe gestito da cinofili, per evitare che “se la Fuffi non fa i cuccioli soffre” diventi una motivazione valida per accoppiare; pero’ e’ anche difficile distinguere i “veri” cinofili, per chi non e’ dell’ambiente. Se il mondo cinofilo fosse piu’ unito e piu’ omogeneo circa le competenze individuali, sarebbe tutto MOLTO piu’ facile.
    Il punto e) mi piacerebbe tanto… ma oggi non fa 5 anni di carcere nemmeno un assassino (e io certe volte vorrei che un omicidio in casa capitasse a certi giudici, avvocati e politici che dicono “bisogna perdonare, bisogna capirli” scommetto che poi finiresti in carcere per uno sputo).
    Come punto f), metterei il divieto di vendere animali vivi nelle fiere e nei negozi: si tratterebbe, a mio parere, di cominciare a smettere (ossimoro :-)) di vedere l’animale come un oggetto: ricordiamoci che specie i bimbi vengono influenzati piu’ dalle azioni che dalle parole, e vendere con le stesse modalita’ cuccioli e oggetti non puo’ che far passare il messaggio che il cucciolo e’ un oggetto.
    Punto g) divieto di appalti per ottenere la gestione di un canile (che si risolvono a favore del progetto piu’ economico indipendentemente da come saranno tenuti i cani), ma canili dati in gestione a chi da piu’ garanzie circa il benessere dei cani e la reale diminuzione del randagismo (escluso l’uso dell’eutanasia), con frequenti controlli
    Punto h) controlli ai canili e allevamenti, gestione anagrafe canina, gestione randagi, ecc. ecc. affidati a un organo prettamente cinofilo, competente, e non all’ASL che, come detto nell’articolo, si preoccupa (quando lo fa) del fatto che nessun essere umano sia danneggiato da un cane, non del reale benessere dei cani. L’ideale sarebbe se questa associazione fosse l’ENCI, che gia’ partirebbe avvantaggiata perche’ gia’ riconosciuta dallo stato, e inolotre sarebbe fatta di seri cinofili e non animalisti spesso ignoranti: ma gia’ non si occupa bene nemmeno di quello di cui dovrebbe occuparsi, quindi…
    P.S. Valeria, so che detto cosi’ sembra molto ridicolo… Ma quando apro con l’Ipad TPIC, devo bloccare la pagina a meta’ caricamento per poter leggere, altrimenti quando finisce il caricamento la pagina diventa bianca… Con uno smile in alto a sinistra!! Si puo’ fare qualcosa, e’ normale cosi’? Grazie

    • Ciao Alice, per il punto a) secondo me il problema e’ a monte delle varie filosofie cinofile, si tratta invece di spiegare, per esempio, cosa mangia il cane, come scegliere un cane in base al proprio stile di vita, patologie tipiche del cane e prevenzione, ecc. In parole povere, a mio avviso, si deve spiegare cos’e’ un cane, per poi parlare, eventualmente in un corso di secondo livello, delle varie filosofie.

      • Si, effettivamente se si trattasse di cose proprio minime forse ancora ancora… Ma dovrebbe trattarsi di cose su cui non c’e’ dubbio che tutti sono d’accordo.
        Personalmente insegnerei una cosa cosi:
        -il cane e’ animale sociale e ha bisogno di vivere a contatto con il proprietario, non all’aperto
        -e’ nato per collaborare e quindi ha bisogno di poter fare delle attivita’ col suo branco (non necessariamente agonistiche e non necessariamente “canoniche”… Uno puo’ anche fare solo un po’ di piu’ discipline, l’importante e’ tenere attivo e occupato il cane!)
        -ha emozioni, pensieri, mentalita’, bisogni “di cane” che vanno rispettati per quello che sono (no umanizzazioni, ma no nemmeno a considerarlo un oggetto)
        -se non si e’ disposti a dare tutto cio’ a un cane, non lo si prende, e l’adozione/acquisto di un cane deve essere motivato da vera passione per i cani, non semplice “simpatia” (ovvero il semplice non avere paura e non odiare i cani) per la specie

        • Beh… ma detta così ci sarebbero un decimo di cani in giro.
          Io gli voglio bene al mio cane e lui a me, e credo che faccia una vita felice… però non so se ho una “vera passione per i cani”. Avevo voglia di averne uno, avevo del tempo vuoto, avevo bisogno di un pretesto per fare delle belle camminate (che mi piace fare, ma senza una scusa mi veniva la pigrizia).
          Ho avuto anche due figlie senza avere una “vera passione per i bambini”… però mi è piaciuto averle e mi pare di averle “tenute bene” finché sono state sotto la mia giurisdizione…

          • E’ questo che intendevo come “passione” 🙂 Cioe’ avere voglia di un cane, avere voglia di un amico con cui fare delle attivita’ e condividere la vita il tempo libero. Intendevo passione come opposta al prendere un cane come trastullo per i bambini, “per la guardia”, come accessorio e/o complemento della propria immagine (anche se non tutti quelli che prendono un cane per questo motivo lo ammettono o se ne rendono conto), tanto per (cioe’ voglio avere un cane in giro per casa perche’ mi piace l’idea… ma in realta’ nn sono disposto a impegnarmi a capirlo e rispettarlo secondo la sua natura), perche’ trovo che i cani siano tanto carini.

          • Anch’io ho avuto un figlio senza avere una “vera passione per i bambini”. A dir la verità, li sopporto per cinque minuti e poi cominciano a darmi sui nervi. Però il mio l’ho tirato su e non mi pare di aver fatto poi ‘sto disastro (‘nzomma…”non mi pare” a giorni alterni…)
            Per i cani nin zo: ho una vera passione e quindi non so come possa essere prenderne uno senza averla. Però penso che funzioni come per i figli: quando ne hai uno tuo, è un po’ diverso 🙂

    • Punto f… mitico! Santa subito! A mio parere è un punto importantissimo perché tutela tutti gli animali, che in negozio vengono tenuti in condizioni pietose e venduti al primo che passa. Parlo quindii anche di conigli, cavie, pesci, criceti, cincillà, gerbilli e chi più ne ha più ne metta.
      Ok, non c’ entra con i cani, scusate xD

      • PS dimenticavio.. qui in Svizzera i corsi sono obbligatori da qualche anno, e mi pare che funzionino bene. Sono super semplici, sono proprio le basi delle basi.. ma tanti non hanno nemmeno quelle.
        Perché non provate a prendere questi corsi come modello?

        • Penny, dovrebbe essere l’ENCI a sponsorizzare questi corsi, magari all’interno delle millemigliaia di manifestazioni cinofile che organizza. Hanno iniziato con un test sulla falsa riga del Good Dog Cetificate che stava prendendo piede, ma al solito sono le persone già informate che si prestano; sono le Sciuremarie che andrebbero EDUCATI!

  32. Io sono perfettamente in sintonia con tutti i punti ed anzi . . . per chi la pensa come Iacopo, vorrei fare due specifiche:
    A) lavoro per recuperare alcuni cani in un Rifugio privato dove, con il semplice accordo sulla sterilizzazione fatta con i Comuni con cui loro collaborano, è stato il randagismo almeno del 70% in 3 anni . . . e scusate se è poco (siamo in Toscana)
    B) chi ha mai detto che voler bene ai propri cani vuol dire farli per forza “cucciolare” ?
    Se hai bisogno di “tirar su dei piccoli” ti prendi un cucciolo e “te lo coltivi a chicchi di panico e tanto amore”.

    Inutile riscrivere per la millantesima volta numeri e problemi legati alla mancanza di sterilizzazione !!
    Facendo una buona politica di base (veramente cinofila) le operazioni non costerebbero così tanto (speculazione ??) e le campagne sarebbero più “vuote e sicure” quanto a randagi.
    E poi basta con i Titoli Scoop per presentare delle sonore “bufale” raccontate da personaggi “peracottari” !!

  33. Forse la gente non si rende conto della gravità di questa disinformatio trash quotidiana (e qui parliamo “solo” di cani, ma disinformano praticamente su tutto). Stanno istupidendo un’intera generazione di ragazzini: basta guardarsi in giro.
    La soluzione è semplice e alla portata di tutti. Basta colpirli nel loro punto più sensibile: il portafogli.
    Boicottate tutti i prodotti pubblicizzati negli spot trasmessi durante queste trasmissioni; buttate via la televisione se è necessario (io ho smesso di guardarla da tempo) e vedrete che finalmente questa gente finirà per cercarsi un lavoro serio.
    Professionisti del nulla.

    • Dario, basta invitare due VIP in trasmissione, e la gente pende dalle loro labbra!
      I ragazzini poi… Basta vedere chi sono i loro idoli: quelli del Grande Fratello, dell’Isola dei Famosi!
      🙁

  34. Ma quante volte ho fatto desistere persone che volevano far accoppiare la loro cagna ‘almeno una volta prima di farla sterilizzare, me l’ha detto il mio Veterinario…’ ???
    Finché le persone non capiranno che è sbagliato NON fare sterilizzare cagne, che non è ‘contro natura’ e che la sterilizzazione è proprio per il benessere del cane che dicono di amare tanto, il randagismo sarà una piaga!
    In natura, i cani (lupi) si accoppiano ogni volta che vanno in calore, e se noi permettessimo che le nostre cagne facessero circa una cucciolata ogni 6/8 mesi saremmo da ricovero! La sterilizzazione, impedendo che gli ormoni si scatenino ad ogni calore, ferma questo processo che alla fine causa gravidanze isteriche, tumori ormonali, tumori all’utero e tutta una serie di patologie dannose per la salute delle nostre amate cagnoline.
    Come allevatrice, sterilizzo le mie fattrici a 6/7 anni e gli stalloni a 7/8, ma lo faccio perché AMO i miei cani e mi preoccupo del LORO benessere!
    Dovrebbero essere le istituzioni (ENCI in primis per quanto concerne i cani di razza) ad imporre le regole, che per altro già ci sono!
    L’idea di avere un ‘patentino’ anche per allevare cani non mi dispiace, ma la vedo un utopia in un paese dove pochi denunciano i propri cani all’anagrafe canina, non ostante questo imponga la legge!

  35. D’accordissimo su quasi tutto – soprattutto sul patentino – ma proprio non capisco il punto d);perche’ sterilizzazione “obbligatoria per tutti i cani non inseriti in precisi programmi di allevamento”?A meno di aver capito male il senso non vedo perche’ dei privati cittadini che da sempre godono della compagnia dei loro 4 zampe dovrebbero esser privati della soddisfazione di veder crescere una cucciolata da cui poi poter avere il proprio nuovo compagno di vita e di giochi; certo che se poi volevi dire che in troppi non hanno la minima idea di cosa significhi crescere una cucciolata oppure che peggio ancora troppe cagne vengono fatte partorire solo in veste di fonte di guadagni facili con tutto cio’ che ne consegue allora non posso che concordare

    • Iacopo, molte cagne vengono fatte partorire perché semplicemente si accoppiano senza controllo e la natura segue il suo corso… e i frutti del “peccato” finiscono al canile, quando non peggio…

    • Iacopo, intendevo proprio un programma di allevamento che potrebbe essere comunale: non necessariamente “d’elite” né riservato per forza di cose agli allevatori veri e propri.
      Però ci vogliono: a) dei limiti generali (che peraltro esistono in altri Paese, quindi non sono utopie): per esempio, la stessa cagna non può partorire più di tre volte nella vita. Lo stesso maschio può fare un massimo di tot monte. e così via;
      b) dei limiti, diciamo così, “locali”. Per esempio, le cucciolate si potrebbero dover dichiarare a priori all’ufficio dei diritti animali comunale (che già esiste quasi ovunque: e se non c’è, lo si fa) e il proprietario della cagna in questione dovrebbe ricevere una sorta di nulla-osta.
      Metti che nello stesso periodo ci siano già millemila cucciolate programmate: in questo caso il benestare non viene rilasciato e se ne riparla fra sei mesi (tanto non muore mica nessuno).
      E poi si fa un piccolo colloquio con il proprietario, per capire se è in grado o meno di gestire una cucciolata, di trovare una famiglia ai cuccioli e così via: se non ci sono i presupposti, niente nulla osta, almeno per stavolta.
      Studia, e poi ne riparliamo: toh, ti dò anche un bell’opuscoletto così ti fai un’idea delle cose che dovresti sapere prima di pensare a far cuccioli.
      Mica ci vorrebbe molto, eh. Basterebbero due persone preparate (CINOFILI, non animalisti!) dietro la scrivania di un ufficio, e un po’ di materiale da distribuire.
      Una specie di consultorio, insomma, che dovrebbe funzionare in sintonia con l’anagrafe canina (anche soltanto tramite vie informatiche).
      Se non fossimo in Italia, credo che sarebbe tutto semplicissimo… ma anche SE siamo in Italia, si potrebbe provare.

      • e se una cagna resta incinta “per sbaglio”?
        A parte quelli che se ne fregano… ci sono anche casi in cui “scappa”… succede anche agli allevatori!

        • Se te ne sei accorta in tempo, esiste una puntura tipo ‘pillola del giorno dopo’ che mette tutto a posto, altrimenti fai come ho fatto io dopo che la mia cagna aveva avuto un calore ‘silente’ solo tre mesi dopo quello vero: la fai partorire e trovi delle famiglie che si prendano cura dei cuccioli… Non ti rimane altro, ahimé!
          Il problema si pone quando le “scappatelle” si susseguono…

        • Ok tutto chiaro, anzi no mi resta un dubbio:sacrosanto il nr max di gravidanze per una femmina (x le mie mi sono sempre imposto il massimo di 1 parto quando uno dei tre/quattro pelosi inizia a invecchiare o purtroppo viene meno e voglio un nuovo ingresso in famiglia)ma perche’ un limite alle monte di un maschio, beninteso che si tratti di un esemplare prima di tutto sano, poi tipico e che magari abbia gia’ dato prova di saper trasmettere le sue qualita’? Ti riferisci- come credo – al rischio che ci sia chi possa voler sfruttare lo stallone/razza di moda x fini di lucro e/o al pericolo che il “sesso libero” inevitabilmente produce quantita’ di cani destinati anche al randagismo oppure la troppa attivita’ puo’ portare problemi al cane?

          • Mi riferisco esattamente a quello. Però ho detto “tot” monte, e non una cifra fissa, perché a mio avviso per i maschi (che non subiscono lo stesso “sfruttamento” delle femmine, visto che tra una trombata e una gravidanza/parto/allattamento c’è una bella differenza!) il limite dovrebbe essere variabile a seconda dell’età e dei risultati ottenuti dai figli. Ma per “risultati” non intendo quelli in expo: intendo quelli sanitari. Se un maschio è un miglioratore dal punto di vista generico, dovrebbe poter fare più monte di uno “normale”. Ovvio che qui dovrebbero entrare in ballo i Club (non si può certo pretendere che i Comuni facciano anche selezione zootecnica!)…e mi vedo già le risse…quindi forse è meglio dare un limite massimo anche per i maschi, e bon! (bella la fantacinofilia, vero?!? :-))

    • Iacopo, ma il nuovo compagno di vita e di giochi non e’ necessario che sia figlio del tuo cane: se il temperamento del tuo primo cane ti e’ piaciuto un sacco, basta cercarne un’altro con lo stesso carattere; anche perche’
      – le cucciolate non sono fatte di un cucciolo solo: uno lo tieni tu perche’ vuoi il figlio del tuo cane, ma tutti gli altri? Se ci fosse tutta sta brava gente pronta a prendere e amare un cane, non ci sarebbero migliaia di cuccioli abbandonati ogni anno
      – per crescere bene una cucciolata bisogna studiare l’accoppiamento per evitare problemi, anche gravi, seguire la gravidanza, seguire le fasi di crescita dei cuccioli, svezzarli, imprintarli, socializzarli, vaccinarli e sverminarli, ecc. ecc.: e’ un impegno gravoso sia in termini di soldi che di tempo. Chi vuole solo un cane nuovo non fara’ mai tutto questo, ma piuttosto fa accoppiare due cani a caso e “lasci fare alla mamma, che in natura fa tutto da sola”: e l’ultimo che ho sentito allevare una cucciolata cosi’, e’ rimasto con due vivi su 13, 3 morti prima del mese di vita (non so perche’) 8 morti perche’ evidentemente la mamma non sapeva che i cuccioli vanno tenuti lontano dalla ferrovia dietro casa

      • Alice, al di la’ del fatto che da quando ho scoperto TPIC non mi perdo un articolo xche’ mi piace informarmi e continuare a imparare da chi(lo cerco e piu’ volte mi sembra di trovarlo anche nei commenti),non solo penso sia piu’ esperto e preparato di me, nel mio piccolo penso di sapere abbastanza cosa voglia dire e avere un cane (la mia prima setter l’ho presa nel 1975 e adesso ne ho 4 + 1 leonberger)e programmare/accudire/crescere una cucciolata avendone viste nascere piu’ d’una a casa mia e tutte le volte avevo un numero di richieste che inevitabilmente ha superato quello dei cuccioli nati, inoltre magari mi sbaglio ma credo che sia piu’ facile trovare cio’ che si cerca partendo da basi conosciute piuttosto che andandolo a cercare in un batuffolo di 70 gg i genitori del quale non sempre si ha la possibilita’ di conoscere nei dettagli

        • Ma Iacopo, non e’ che mi riferissi a te in persona quando dicevo “tu”!!! 🙂 Mi riferivo in generale a un ipotetica “sciuramaria” per la quale il suo cane e’ sempre un campione di cui e’ assolutamente necessario avere un figlio: ma poi fa danni (sia in termini di cani malati, sia di padroni disperati con cani squilibrati, sia di ulteriori cani abbandonati) non sapendo programmare bene l’accoppiamento ne crescere in modo ottimale i cucciolo.

        • chiedo scusa ma mi era saltato un periodo; …che inevitabilmente ha superato quello dei cuccioli nati ma questo non credo che sia un particolare merito mio o di pochi altri,quanto piuttosto il normale procedere di un cinofilo medio.

  36. sono d’accordo parzialmente col punto a…..e per niente col punto d….
    per il resto la trasmissione l’ho seguita anche io…pietosi tutti!!anche la Pronio che come già detto è risultato per lo più antipatica,quando invece il suo intento dove essere quello di farsi ascoltare!

  37. Come sempre, incisivo! Ma ahimé questi articoli li leggiamo solo i cinofili e questo è un vero peccato… Bisogna divulgarli il più possibile!!!
    Valeria, se fosse invitata alla seconda puntata della trasmissione di cui sopra, lei ci andrebbe?

    • Solo se potessi fare la regia 🙂
      Scherzi a parte…dopo un po’ di esperienze televisive per la serie “vieni che parliamo di”…e poi ti danno trenta secondi netti di tempo, ti parlano addosso, danno più spazio ai VIP di turno che non sanno manco cos’è un cane e ti rimborsano dopo otto mesi…ormai dico NO GRAZIE a quasi tutti. Vedi trasmissione di ieri: avessero lasciato parla’ Troi, magari qualcosa di interessante si sarebbe sentito…ma così è stata un’apparizione assolutamente inutile.

      • Capisco… Ma alla fine si sente solo la voce degli ignoranti e non quella delle persone informate… E’ un peccato che il mondo vada cosi! 🙁
        Io intanto, nel mio piccolo, divulgo, divulgo, divulgo!! Se anche facesse riflettere una sola Sciuramaria, mi sentirei soddisfatta!!
        Mille auguri! 🙂

    • No, io in TV guardo solo il tiggì (di LA7) e un po’ di sport.Ma c’ho l’orko che invece si guarda TUTTO, e che da Palermo (avendo fatto “Pasqua con i suoi” alla faccia del proverbio) mi ha telefonato apposta per informarmi che c’erano i kanikiller in TV 🙂

  38. Le proposte ai punti a,b,c, d, e … mi paiono eticamente valide, ma inattuabili e giuridicamente opinabili.
    Il punto a è desiderabile ma attualmente utopistico, non ci sono ne le risorse economiche ne culturali per farlo, visto che non si è riuscito neppure a far funzionare al minimo il punto c ( ovvia condizio sine qua non del punto b)
    Punto b che trova il suo naturale completamento nella deducibilità “corposa” delle spese veterinarie sostenute, in un ottica finanziaria in cui si riduce le deducibilitò anche delle spese sanitarie umane e le fatture del veterinario entrano nel redditometro non mi sembra si vada in quella direzione.
    Il punto d mi pare opinabile sia in linea di principio ( non credo vi sia l’accordo unanime ne maggioritario di tutti al riguardo) sia a rischio di essere disatteso per l’impossibilità di controllo ( mi ci vedo i vigili a fermare ogni cane a controllare le palle e le femmine come controllano ?)
    Sul punto e d’accordissimo, ma in una nazione in cui non si finisce in galera per omicidi umani ….
    Concentriamoci su uno o due punti realizzabili.
    Sterilizazione dei randagi ed anagrafe canina, vero che i randagi nascono da cani di proprietà che si non riprodotti e da abbandoni… ma certo proliferano per la riproduzione dei soggetti già randagi, eliminiamo intanto sto problema e poi man mano mettiamo in atto le altre misure che pure sarebbero auspicabili.

  39. Ciao Valeria.
    Mi occupo di randagismo da oltre 20 anni(sono responsabile di un canile e rieducatore cinofilo). Non so perchè ma quando si parla di cani randagi non viene mai invitato nessuno che “si sporca le mani tutti i giorni” con questo problema ( a volte mi chiedo se siamo solo in pochi a considerarlo tale, visto l’impegno che le istituzioni mettono per cercare di risolverlo…).
    La soluzione? L’identificazione di tutti i cani e controlli a tappeto con relative sanzioni. Non necessariamente elevate, basterebbe applicare quelle previste. Sul patentino….bè, dipende da come e da chi è fatto il corso. Ho partecipato ad uno di questi….non ti dico quante “stupidaggini” e cugginate cinofile sono state dette….

  40. vorrei dire due parole sui cani di quartiere. Certamente in un mondo perfetto l’idea del cane di quartiere e’ una stupidaggine di livello galattico. Ma il mondo, perfetto, non lo e’, e allora si deve far fronte a comuni che non hanno una struttura adeguata per la detenzione dei randagi e alla cultura cinofila media che e’ prossima allo zero. In questo contesto il cane di quartiere, se sterilizzato, come succede dalle mie parti, ha senso. Non e’ di nessuno, o meglio, e’ del comune, ma ha sempre una figura di riferimento (un proprietario part-time) che si occupa di lui. Bello? No, ma meglio che un cane lasciato a se stesso che rovista nella spazzatura (puo’ darsi lo faccia lo stesso, ma credo lo fara’ molto meno). E’ ovvio che l’idea del cane di quartiere e’ discreta se non se ne abusa. Certamente un branco di 100 cani non puo’ essere fatto passare per branco di quartiere perche’ dubito che siano stati trovati 100 responsabili e, se ci sono, scusate la sfiducia, sicuramente si trattera’ di prestanomi messi li’ per scaricare la responsabilita’ al comune.
    Riguardo alle sue proposte, io attualmente non andrei oltre il punto a. Il randagismo esiste perche’ molte persone hanno un cane ma non hanno alcuna idea di cosa sia un cane. Punto. Il patentino dovrebbe partire proprio dalle basi, dal come “funziona” un cane, i suoi bisogni in termini di cibo, attivita’ fisica, cure mediche. Fatto questo si puo’ discutere qualsiasi altra proposta.

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