venerdì 29 Marzo 2024

Per chi pensa “E’ troppo vecchio, non può imparare più niente…”

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facciadi VALENTINA FABRIZI – Mollie, yorkshire terrier, tra poco più di un mese, compie 13 anni! Per la precisione il 17 marzo 2013.
Nonostante quella da festeggiare sia lei, il regalo più bello e grande lo ricevo io da parte sua, ogni giorno. Si, perché la gioia e la soddisfazione che mi sta donando da otto mesi a questa parte non hanno prezzo.
Mollie ed io ci siamo ricongiunte ad aprile del 2012, dopo due anni di lontananza.
Quando ho lasciato “il nido” le mie convinzioni sbagliate (le classiche idee Sciuramariesche!) mi hanno convinta che lasciarla da mia madre fosse la cosa più giusta: Mollie è nata e cresciuta in quella casa e dopo dodici anni ho creduto  che fosse una violenza strapparla alle sue abitudini di cane adulto. E così abbiamo trascorso ventiquattro mesi lontane, sentendo una la mancanza dell’altra; lei non giocava più nemmeno con la sua adorata pallina e io piangevo ogni volta che dovevo salutarla!
Per fortuna,  però, alcune vicissitudini familiari hanno fatto sì che noi due tornassimo a vivere sotto lo stesso tetto; della serie… quando non tutti i mali vengono per nuocere.
Ovviamente il trasloco coatto ha creato un po’ di stress  e tensione e i primissimi giorni non sono stati facilissimi: Mollie girovagava per casa nervosamente, non mangiava con regolarità, faceva i bisogni dappertutto tranne che fuori; il mio compagno ed io abbiamo dovuto riorganizzare completamente le nostre giornate, rivedere orari e abitudini.
Superato l’impaccio iniziale, e impostato il nuovo stile di vita, il nostro nuovo branco sembrava cominciare  a funzionare.
Già… sembrava!

neveDopo qualche settimana di convivenza ascoltiamo, per caso, una conversazione tra i nostri vicini sul pianerottolo di casa e scopriamo che Mollie abbaia, ulula e guaisce tutto il tempo quando noi siamo fuori casa. A questo si aggiungono tutta una gamma di atteggiamenti “di contorno” che avevamo già avuto modo di notare, come l’eccessiva eccitazione durante le uscite al parco e lo scarso interesse per il cibo.
Bisognava fare qualcosa: inquadrare il problema, cercare di capirne le cause ed eliminarle!
Qui inizia il mio processo di conversione e redenzione: da Sciuramaria doc a proprietaria consapevole.
Ho letteralmente aggredito google con le mie ricerche; ho letto di tutto e di più sull’ansia da separazione; ho capito che stavo sbagliando praticamente tutto! Eh si, perché da buona Sciuramaria io ho sempre trattato Mollie come quella dolcissima palla di pelo supermorbido che è in superficie! Passeggiate e giochi con la palla al parco non sono mancati, ma non sono mancate nemmeno le serate passate sul divano con lei a pancia all’aria sulle mie gambe!
Dopo aver registrato e visionato decine e decine di video di Mollie alle prese con la sua ansia da separazione mi sono resa conto che il problema era troppo radicato per poter essere gestito attraverso i consigli ricevuti via mail da un sedicente istruttore cinofilo on-line. Quando poi mi sono imbattuta in “Ti Presento il Cane” ho definitivamente capito che avevamo bisogno di un comportamentalista serio, qualificato ed esperto.
Grazie ai consigli trovati negli articoli di Valeria e a qualche telefonata sono riuscita a trovare un centro di addestramento cinofilo che mi desse sufficiente fiducia per  fissare un appuntamento per un colloquio conoscitivo.

agilityLucia e Antonio, dopo un paio di incontri fatti di domande, rimproveri e osservazione, hanno inquadrato la situazione e mi hanno consegnato la lista delle cose da cambiare: dall’alimentazione alla gestione della leadership, passando per un drastico ridimensionamento delle sessioni di coccole fino ad arrivare alla giusta impostazione di gioco e lavoro.
E’ stata dura mandare giù il rospo, prendere consapevolezza degli errori commessi e tirarsi su le maniche, ma ce l’abbiamo fatta: in poco più di una settimana le nostre abitudini erano completamente rivoluzionate.
Gradualmente ho introdotto regole e abitudini, ho limitato il mio bisogno di coccole (è stata la cosa più difficile e dolorosa!), ho imparato a trattenere il mio entusiasmo al rientro a casa dopo una giornata di lavoro, ho lentamente acquisito la capacità di impostare esercizi e giochi da fare in collaborazione.
Dopo otto mesi di studio,  esercizi di obedience e percorsi di agility; dopo aver beneficiato dell’aiuto prezioso di Paolo Villani conosciuto ad uno stage, del suo programma di attivazione mentale e di ricerca di superficie; dopo aver importunato Valeria Rossi con decine di e-mail… posso finalmente dire di essere riuscita a tirar fuori il terrier che da 13 anni viveva represso in Mollie senza aver mai potuto esprimersi a dovere!

attivazOggi Mollie riesce a stare in casa da sola senza abbaiare o ululare in continuazione, senza tentare di buttare giù il portone di casa arrivando a ferirsi le zampine, non salta nessun pasto, è migliorato l’autocontrollo quando andiamo al parco, conosce tutti gli esercizi base dell’obedience, fa agility, è in grado di eseguire qualche passo di dog dance, snobba la pallina preferendo i giochi di attivazione mentale, le brillano gli occhi quando svolgiamo il lavoro sulle piste o sulla discriminazione olfattiva.
Oggi Valentina riesce ad andare a lavoro più serena,  si ossessiona decisamente meno per la solitudine di Mollie, ha un buon controllo sul proprio cane, ha imparato a godersi appieno la sua amica pelosa, ha scoperto una passione fortissima per la cinofilia e per l’etologia che vuole coltivare e che sta rivoluzionando il suo modo di vedere le cose.
Oggi Mollie ride vistosamente quando il mio compagno ed io torniamo a casa, mette in atto tutta una serie di pattern e di atteggiamenti tipici del  cane ma che, in lei, non avevo mai avuto modo di osservare.
Oggi Valentina si scioglie in un brodo di giuggiole quando torna a casa dopo una giornata di lavoro e vede che il suo branco è finalmente felice e sereno.
L’Adventure Dog di Frascati, il campo di addestramento che continuiamo a frequentare, è stato simpaticamente soprannominato “Università Cinofila della Terza Età” anche se nessuno crede che Mollie stia per compiere 13 anni visto il percorso intrapreso e i risultati ottenuti!

agility2COMMENTO di Valeria Rossi – Ho chiesto a Valentina di scrivere questo articolo perché molto spesso mi sento fare domande come: “L’ho adottato ed ha già tre anni: è troppo grande per imparare qualcosa, vero?“.
Ecco, qui avete la risposta: non soltanto a tre, ma addirittura a TREDICI anni un cane è assolutamente in grado di imparare cose nuove e perfino di ribaltare completamente le proprie abitudini!
Ma non è tutto.
La Mollie di cui si parla è la stessa cagnolina che è stata aggredita poco tempo fa da un pastore tedesco, e di cui abbiamo parlato in questo articolo: si temeva che potesse esserci un disastroso regresso nel suo comportamento, mentre la piccola indomita è perfettamente guarita dalle sue ferite del corpo, e non mostra alcuna traccia di ferite dell’anima (, i cani ce l’hanno eccome).
Siccome è vero che Valentina mi manda millemila email (ma non mi importuna affatto, anzi mi diverte moltissimo leggere i progressi della sua mini-super-dog), vi trascrivo qui quella che mi ha inviato pochi giorni fa:

Le ferite si sono rimarginate e la piccoletta cammina e corre normalmente. Finalmente abbiamo ripreso con le nostre uscite e corse all’aria aperta e sembra proprio che Mollie non abbia alcuno strascico dovuto al morso! Sabato ha fatto le piste alla perfezione e anche il lavoro sulla gestione dell’abbaio sembra essere rimasto “lì dove lo avevamo lasciato”! Insomma, io non vedo nessun segno di regressione! Stasera torniamo al campo a fare la nostra “funny agility”… sono curiosa di conoscere la “diagnosi” della nostra istruttrice!
Ho una curiosità da raccontarti: ieri, quando sono tornata dal lavoro, pioveva che Dio la mandava e non siamo potute uscire. Ovviamente Mollie quando torno a casa chiede letteralmente di fare qualcosa… bada bene… non abbaia ma mi guarda da seduta con gli occhi spalancati e le orecchie dritte (sembra finta, per quanto è composta!) aspettando che io le proponga una qualche attività. Ci siamo messe quindi a fare prima qualche esercizio di obedience, poi qualche esercizietto di pseudo dog dance (mi guardo i video su you tube e poi cerco di imparare i passi insieme a lei!) e poi ho tirato fuori l’artiglieria pesante: tutti i giochi di attivazione mentale che abbiamo costruito!
Ormai i giochi sono quasi un insulto alla sua intelligenza: non so più cosa inventarmi… li risolve tutti e velocissimamente… anche quelli nuovi e anche quelli che fanno rumore! Per chiudere la sessione di gioco/lavoro le ho tirato qualche volta la palla, che per Mollie è sempre stata una sorta di oggetto sacro: non c’è cosa che la ecciti ed entusiasmi di più, da SEMPRE!
Bene, ieri sera ha, sì, giocato con la palla: ma ad ogni riporto ha segnalato la voglia di continuare con l’attivazione mentale guardando a intermittenza me e poi i giochi, me e poi i giochi…
Ho creato un mostro, vero? Aveva una espressione come a dire “Ciccia….a me sta cosa di correre dietro la pallina… sì, mi piace, te la porto e la lascio pure….però… beh, preferisco cose intellettualmente più stimolanti!”

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15 Commenti

  1. ciao a tutti, abbiamo adottato a febbraio 2012 una cagnolina breton che dovrebbe avere adesso circa due anni, all’epoca è stata “catturata” incinta, ha partorito 4 cuccioli che sono stati prontamente accasati e noi abbiamo portato a casa lei. Flora è dolcissima, un po’ fifona con i cani di taglia più grande di lei, in casa è bravissima, il problema sono le uscite… è più di un anno che è con noi e ancora adesso tira come una dannata a guinzaglio, la passeggiata con lei non è un momento piacevole, anzi, ci rende molto nervosi, lei avanza cambiando continuamente direzione, strattona, è attratta da tutto dico tutto quello che la circonda (persone, gatti e volatili ovviamente, entra nei negozi), non è assolutamente interessata al cibo, la chiami e non ti guarda nemmeno… quando si arriva in area cani e finalmente si sente libera corre e si diverte un mondo, arriva se chiamata ma poi schizza via di nuovo. Nei locali pubblici è brava e tranquilla, al ristorante si sdraia sotto il tavolo e sta buona. Viviamo a Milano avete qualche indicazione-informazione da darci? Ho letto qua e là che qualcuno ha contattato Valeria Rossi per e-mail, dove posso trovare l’indirizzo? Molte grazie!

  2. Non ci sono dubbi che imparano a qualsiasi età. Ormai se n’è andato da tre anni, ma Reginald è stato un buon esempio, preso alla età di 6 anni in canile, a causa di una infiammazione all’orecchio aveva perso quasi del tutto l’udito, problema che non il passare degli anni è peggiorato fino a farlo diventare quasi completamente sordo. Sentiva magari dei rumori molto forti, se battevo le mani riuscivo ad attirare la sua attenzione, ma con la voce non riuscivo più a farmi capire da lui, quindi inventai una serie di segnali e nonostante avesse già 10 anni li imparò alla perfezione, erano comandi semplici e di base come: a cuccia, vieni, piede, resta, giù… era bravissimo.

  3. Buongiorno,
    questa testimonianza mi dà un po’ di speranza!
    a febbraio dello scorso anno il medico ha obbligato mia madre (86 anni) ad assumere una badante. per farle digerire la cosa, e poichè aveva sempre desiderato un cane, ho portato a casa Giò, figlia di un barbone toy con pedigree (padre), mentre la mamma è “forse” anche lei una toy (non la conosco). a parte il fatto che mia madre è semplicemente rinata (il venerdì prima che le portassi Giò: “ma che campo a fare?”, “voglio morire” etc., il lunedì dopo: “ma questo cane ha bisogno di una coperta, ciotole, collare….” (N.B.: aveva già tutto!!!) “ora telefono al veterinario, così viene per un controllo” etc. etc.
    dove è il problema? mia madre e la badante hanno messo in campo tutti, ma dico tutti ed anche di più i comandamenti delle sciuremarie. il risultato è: la casa di mia madre gira intorno al cane, tutti sono al suo servizio, il cane non è socializzato né con i cani (a parte la mia schnauzer di 8 anni che ha una pazienza divina) né con le persone, ma sorattutto non obbedisce al richiamo. ora io spero che mia madre campi i prossimi 15 anni, minimo di speranza di vita di un barbone toy. Ma nel caso questo non accada: ho qualche speranza di insegnare a Giò almeno a venire quando viene chiamata? non è che non capisca: viene, ti guarda a circa 30 cm di distanza (così che non riesci ad acchiapparla), come fai per agguantarla se la dà a gambe. non si fa attrarre né dai giochi né da varie prelibatezze!!
    grazie per un consiglio!

  4. bellissimo rapporto complimenti a tutte e due ,anch’io ho un cane con qualche problema e spero di risolvere come hai fatto tu .

  5. Bellissimo articolo e utilissima testimonianza…anche io ho un cagnone di 11 anni, adottato 2 anni fa da un canile in cui aveva trascorso ben 8 anni!
    I problemi ci sono stati, ci sono e ci saranno, ma il nostro Luke migliora ogni giorno….addirittura stiamo facendo dei semplici esercizi con il clicker e lui sta dimostrando di essere un gran cane, pronto, intelligente e felice!
    Non è mai troppo tardi per giocare, lavorare e divertirsi con il proprio cane!!!

  6. Evviva i cani piccoli! Forza Yorkies e Forza Mollie! Son molto contenta che si è ripresa dall’incidente. Ogni tanto ci pensavo. Quando debutti in agility? Perchè debutti vero? Non vedo l’ora di vederla e non mi dire che è troppo vecchia. Tanto la bascula nei debuttanti il più delle volte non c’è e sei sei fortunata non c’è nemmeno il tubo morbido. Baci a Mollie dalle mie yorchette

  7. io pure ho adottato due cani adulti… quasi anziani!

    il maschio era in canile, denutrito, traumatizzato, un Corso di circa 6 anni all’epoca.
    per 2 anni ha avuto un progresso di apprendimento incredibile, poi purtroppo i suoi limiti fisici (era giù gravemente displasico e con i legamenti crociati andati) l’hanno impigrito, per cui adesso ha molta meno curiosità per imparare cose nuove…

    la femmina addirittura era abbandonata per strada, non si sa che vita avesse fatto, pure lei era denutrita e spaventatissima, un misto Labrador – Dogue de Bordeaux di circa 5 anni all’epoca.
    non sapeva neppure salire le scale, non conosceva collare e guinzaglio, non sapeva relazionarsi con uomini nè cani (anzi aggrediva), non sapeva neppure cosa fare con un giocattolo!
    in 3 giorni aveva imparato le scale, in una settimana a camminare al guinzaglio (con la pettorina) senza tirare, in un mese aveva imparato perfettamente il “seduto” e il “terra”… in un anno ha sviluppato un richiamo efficace al 99%, cammina su qualsiasi superficie (anche le grate delle bocche di lupo)…

    entrambi hanno imparato (sebbene siano goffi) perfino l’affronto e abbaio con figurante, sebbene il maschio ormai lo faccia da fermo e senza contesa della manica (per non fargli male alle ginocchia)

    grazie di questo bellissimo articolo!
    EVVIVA I CANI ANZIANI !

  8. Vale!!

    io si che vi conosco! (quel matto con i 4 jack russell di David ;D )

    posso solo che confermare: avete fatto un ottimo lavoro con antonio e lucia!

    dovreste vederla tra gli ostacoli… vi giuro è incredibile!

  9. Valentina, non ho il piacere di conoscere né te né Molly, ma leggendo l’articolo mi sono sentita orgogliosa come se questi successi appartenessero a due care amiche 🙂
    Sei stata grande, e Molly è un grande cane anche lei 🙂
    Complimenti per quello che avete saputo fare!

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