Chi ha a che fare con razze di piccole dimensioni sa che l’alimentazione nei primi mesi di vita deve essere ben controllata. Un cucciolo di chihuahua o di yorkshire che salta un pasto può andare incontro a una pericolosa crisi ipoglicemica.
L’ipoglicemia è una carenza di zuccheri nel sangue che può avere diverse cause; nel nostro caso ci occuperemo esclusivamente dell’ipoglicemia causata da errori di gestione alimentare nel periodo di allattamento e di svezzamento.
Nel periodo di allattamento le cause possono essere molteplici: una carenza/assenza di latte della madre, le dimensioni del cucciolo che ha difficoltà nella competizione con i fratelli (magari numerosi), la pigrizia del cucciolo o anche una sua leggera costipazione.
Nello svezzamento, tolto l’elemento “mamma”, restano comunque le altre cause (competizione, pigrizia o costipazione che può portare alla nausea).
Un altro momento delicato può essere quando il cucciolo raggiunge la nuova famiglia.
L’assenza dei fratelli o compagni di gioco (la mamma è stata già tolta ovviamente) e lo stress del cambiamento provocano un malessere psico/fisico che può portare all’inappetenza.
Rispetto agli adulti i neonati e i cuccioli hanno meno precursori del glucosio, minor capacità di utilizzare le fonti di energia e un fabbisogno di zuccheri superiore.
Detto questo è facilmente intuibile come in un cucciolo di 150/ 300 gr una anche minima riduzione del latte materno, o in fase di svezzamento la mancata assunzione di un pasto, magari per l’incapacità del cucciolo di adattarsi alla nuova situazione, possa portare ad un’ipoglicemia.
I primi sintomi visibili son rappresentati da uno stato di debolezza, apatia, ipotermia e, successivamente, difficoltà respiratorie, crisi convulsive fino ad arrivare al coma nelle situazioni più gravi.
Risulta evidente che dalla nascita fino ai 5/6 mesi di vita il cucciolo deve essere monitorato ogni 3/4 ore. E’ da escludere che una famiglia che resta assente per lavoro tutto il giorno lasci un cucciolo di chihuahua abbandonato a se per 7/8 ore o più.
Ovviamente anche per un adulto non è ottimale lasciarlo così tante ore solo, non tanto per un discorso fisico ma per un discorso psicologico.
Una crisi ipoglicemica è sempre pericolosa e la strada migliore è quella della prevenzione. Il peso dei cuccioli deve essere controllato almeno un paio di volte al giorno, specialmente nelle prime settimane. Dopo la poppata un cucciolo che dorme tranquillo è sinonimo di sazietà.
L’allevatore svezzerà il cucciolo monitorandone sempre il peso e facendo attenzione che mangi.
Il nuovo proprietario dovrà preoccuparsi che il cucciolo non salti nessuno dei suoi tre pasti giornalieri. DEVE mangiare!
Se necessario è bene aggiungere un po’ di omogeneizzato di vitello alle crocchette specifiche per cuccioli.
Nei cuccioli già svezzati fattori favorenti possono essere rappresentati da leggere forme gastroenteriche.
E’ facile immaginare come, in cani molto piccoli, bastino pochi episodi di vomito e/o diarrea per causare disidratazione con conseguenti squilibri elettrolitici e di conseguenza anche gravi crisi ipoglicemiche.
Se nonostante tutto ci troviamo di fronte a uno stato di forte debolezza, se il nostro piccolo cane non sta in piedi, sembra svenire o ha dei tremori strani, si può tamponare momentaneamente per cercare di evitare il coma o rallentare i tremori, mettendo qualche goccia di acqua e zucchero o miele sotto la lingua del cane, per poi recarsi rapidamente dal veterinario che procederà a confermare la diagnosi e ripristinare la giusta concentrazione di zuccheri nel sangue.
ANCHE lo spitz nano e piccolo hanno questo problema…e molti non lo sanno….