mercoledì 17 Aprile 2024

In casa o fuori?

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di GIANMARCO LOMBARDI – Capita, a volte, che le persone che ci fermano per strada per soddisfare qualche loro curiosità – soffre tanto il caldo? Scappa? Come mai non ha gli occhi azzurri? – si interessino anche a dove viviamo…o meglio a dove vive Tomislav, Siberian Husky.
E capita – spesso, invero – che raccapriccino sentendo che viviamo in un appartamento di 40 metri quadrati, in pieno centro e senza giardino, a tal punto che si sentono in dovere di perorare a lungo e con dovizia la causa in questione.
Cosa che una parte mi fa contento, perché preferisco rispondere mille volte alla stessa domanda che non dover subire uno sguardo di condanna inaudita altera parte, ma dall’altra  risulta un po’ scocciante.
Certe affermazioni sono delle vere e proprie cartine di tornasole della pochezza del comune senso cinofilo…se mai esiste.
Ma è il padrone innamorato del suo cane a parlare ed a rispondere che “il mio cane sta bene in casa”, o il cinofilo che legge, studia, confronta e cresce?
Ovvero, che motivazioni si celano dietro la decisione di tenere il cane in casa piuttosto che in giardino?

Le risposte non sono né semplici né ovvie.
Una considerazione da cui partire è che gli attuali studi di psicologia canina dimostrano che i cani che vivono isolati in un giardino sono altamente portati a sviluppare seri problemi comportamentali, che possono sfociare in gravi episodi di aggressività nei confronti degli esseri umani.
Ciò è dovuto a due ordini di motivi:

a) i cani sono animali sociali, che non solo ricercano, ma hanno un bisogno vitale di far parte di un branco. In maniera molto simile ai lupi, i cani hanno la necessità di relazionarsi ad un gruppo in maniera completa e totale, sentendo di farne parte 24 ore al giorno, e non solo 4 o 5. Quando si sceglie di avere un cane, si diventa il suo branco, ed è ovvio e naturale che il cane voglia stare con il branco e – ci auguriamo – con il suo capobranco, cioè voi.
Quando un cane non dimostra interesse a stare con voi, non vi considera più capobranco… quindi fate attenzione, quando attraversate il SUO giardino, potrebbe non mancare molto a quando si stuferà delle vostre intrusioni nel SUO territorio, e deciderà di prendere seri provvedimenti in proposito.

b) i cani sono anche – a loro modo – animali “da tana”; nel senso che non solo amano, ma necessitano proprio di un posto tranquillo, calmo e sicuro per dormire, riposarsi e stare tranquilli, proprio come voi.
Chi confina un cane in un giardino per paura che “sporchi, laceri, rompa, e distrugga” è una persona che non dovrebbe possedere un amico a quattrozampe, perché dimostra di non avere la benché minima volontà di relazionarsi con lui.
Ogni cane possiede una meravigliosa attitudine ad imparare le cose, purché gliele si insegni nel modo corretto, e nulla lo rende più felice del compiacere il proprio padrone. Tomislav è stato felicissimo di imparare che il pavimento non si scava, perché sa che al parco può scavare quanto gli pare.
E questo vale per ogni comportamento, avendo sempre bene in mente che quando si chiede…bisogna pur concedere qualcosa da un’altra parte. Ma il succo di questo punto è che un cane che vive in casa è un cane più felice di un suo pari che vive in un giardino, perché gode non solo della sicurezza di una casa, ma anche della vostra compagnia. E voi della sua.

Siccome l’ istinto del vostro cane dice chiaramente che non è una buona cosa essere lasciati da soli ed isolati dal branco, lui  può diventare ansioso e stressato.
Mi auguro che nessuno pensi che in giardino il cane “può comunque correre e sfogarsi”… a quanto ne so, siamo solo noi esseri umani ad essere capaci di metterci a correre senza un motivo più che ragionevole.
Di certo, nessun cane passerebbe la giornata correndo in un giardino da solo: semmai, si occuperebbe di scavi, agguati ai passanti, ululati, uggiolamenti vari, per tacere della possibilità che rosicchi i panni stesi o le ortensie od i cavi dell’antenna.
Nel migliore dei casi, i vostri vicini si lamenteranno per il suo continuo abbaiare… e sarete ancora fortunati, perché prima o poi qualcuno suonerà il vostro campanello mostrandovi qualcosa che il vostro cane ha distrutto, e chiedendovene soddisfazione. Per tacere di chi, persona misera, deciderà di porre fine allo scempio – che è responsabilità vostra, e non del vostro cane – con qualche boccone gettato discretamente al di là del vostro cancello.

Inoltre, se per caso avete scelto di avere un cane non tanto per avere un amico ma piuttosto per avere un difensore della casa, considerate che cosa volete difendere: le ortensie ed i cavi della televisione di cui sopra, o voi ed i vostri cari?
Perché, sapete, nel caso in cui il cane viva in giardino, la sua territorialità si esprimerebbe sotto forma di aggressività solo nei confronti di questo, che considera “casa sua”.
Ma la “vostra” casa, ai suoi occhi, non merita di essere difesa: non ci è mai entrato, quando l’ha fatto è stato forse anche sgridato, non ha quindi alcun motivo d’interesse nei suoi confronti.
Ma non solo: anche il più temibile dei cani vale ben poco come deterrente, se l’atto da compiersi è lanciare una polpetta imbottita di sonnifero o di veleno.
Non importa che cane ci fosse in giardino, se casca per terra inerme.
A quel punto, la strada verso casa vostra è piuttosto sgombra di ostacoli…
Invece, il cane in casa non solo è più responsabilizzato, perché si sente parte di un branco da difendere…ma la finestra rotta per gettargli il boccone passepartout la sentireste anche voi, e potreste reagire di conseguenza.
Non solo: il cane in casa è anche più credibile: non ha abbaiato tutto il giorno al gatto del vicino, quindi un suo ringhio di allerta verrebbe senza dubbio preso sul serio, e la sua territorialità si esprimerebbe non come aggressività ma piuttosto come protettività.

Ancora. I cani che vivono all’esterno sono soggetti ad alcune situazioni patologiche piuttosto gravi, a partire dai colpi di calore se non è sempre disponibile un luogo fresco e riparato dove possano ritirarsi.
Inoltre, vivendo all’esterno, sono maggiormente soggetti alle infestazioni di parassiti ed ai morsi degli insetti che – come sapete – possono trasmettere al vostro beniamino malattie come la Leishmaniosi.
Inoltre è statisticamente provato come la vita media dei cani che vivono all’esterno sia più breve di quelli che invece vivono in casa, ciò che risponde anche all’obiezione “Ma i cani hanno sempre vissuto fuori!”.
E’ vero, tradizionalmente il cane ha vissuto quasi sempre in balia delle condizioni meteo più disparate, in ambienti di volta in volta molto umidi, molto caldi o molto freddi. Ci ha vissuto… ma per quanti anni ha vissuto?
Non è detto che ciò che si è sempre fatto sia da farsi ancora.
In questo caso, i dati dimostrano il contrario: sempre che si tenga a godere della compagnia del proprio quadrupede il più a lungo possibile.
Il cane lasciato solo in giardino d’estate avrà una sola preoccupazione: quella di trovare refrigerio dal caldo. D’inverno, in compenso, spenderà molte calorie per scaldarsi e disporrà di meno energie utili alla sopravvivenza.

Insomma, non dico per vezzo mio personale che il cane deve vivere in casa con la famiglia – branco a cui appartiene.
E’ un’affermazione ragionata, ponderata e basata su considerazioni che emergono non solo dall’esperienza dei professionisti dell’educazione cinofila, ma anche da dati statistici inconfutabili.
Infine può darsi il caso di un cane – povero piccolo sfortunato – che ha sempre vissuto in casa e, per qualche motivo, viene relegato, di punto in bianco, in un giardino.
Non riesco ad immaginare una situazione peggiore: se da una parte sono disposto, pure a fatica, ad ammettere che certi cani – forse, e con tutta una serie di cautele – è anche possibile farli vivere fuori, dall’altra non è ammissibile modificare così radicalmente la vita di un cane.
Semplicemente, non lo capirebbe.
Neppure, anzi tantomeno, se fosse una punizione.
Semplicemente perderebbe la fiducia in voi, che fino a ieri eravate il suo branco e oggi lo avete abbandonato, rifiutandolo e rendendolo un paria.
Lui, che vi era così fedele, maturerebbe gelosia, che potrebbe essere un fatto drammatico se l’espulsione fosse dovuta, ad esempio, all’arrivo di un bimbo piccolo o di un altro animale. E seguirebbe l’iter distruttivo ed autodistruttivo descritto sopra: isolamento, stress, aggressività.
Non c’è motivo per confinare fuori un cane che ha sempre vissuto in casa, anzi è la cosa peggiore che si può fare.
Non c’è un motivo di ordine sanitario, poiché se il cane è vaccinato secondo il piano previsto, e segue le profilassi antiparassitarie, è un cane sano.
Ed un cane sano non ha nulla da trasmettere.
Inoltre, se un cane che vive fuori ha un problema, è molto più difficile accorgersene e intervenire tempestivamente.
Un forasacco in un occhio od in un orecchio possono rendere il vostro cane mezzo cieco o mezzo sordo, se non se non ci si rende subito conto del pericolo. E se non si ha il cane sott’occhio, pensare di potersi accorgere per tempo che qualcosa non va è una pura illusione.

Se c’è invece un motivo di ordine pratico, questo può e deve essere affrontato e risolto: perché le buone maniere non sono una scienza infusa, anzi! Quindi le prime cose da fare sono quelle di iscriversi ad un buon corso di educazione cinofila – per inciso, un cane che vive in casa ha una maggior voglia di imparare e di ubbidire al proprio padrone, perché stringe con questi una relazione molto più forte che non se vivesse fuori – e di provvedere a far sfogare il proprio cane con una adeguata attività…che non vuol dire fare quattro passeggiate igieniche da un quarto d’ora ciascuna.
Un’ ora di passeggiata non stanca nessun cane, temo. E se è vero che non tutti possono o vogliono correre con il proprio quattrozampe per svariate ore ogni giorno, ecco che la scelta di frequentare un campo risulta ancora più opportuna, perchè si impara ad impegnare il cane “di testa”… 15 minuti di esercizi sono più faticosi, per lui, di un’ora di passeggiata. Provare per credere.

Mentre insegnate al vostro cane a diventare un impeccabile cane di casa, utilizzate una stanza che avrete reso a prova di cane, o un kennel quando non siete in casa anche voi.
Lasciategli qualcosa che lo distragga e lo aiuti a trascorrere il tempo in solitudine senza pericoli per se e per le cose di casa.
Naturalmente, il kennel deve essere vissuto dal cane positivamente: ovvero non mettete mai il cane in kennel come punizione, ma fate passare il messaggio che nel kennel avvengono solo cose positive, come giocare, fare la pappa, essere coccolato.
E che dopo essere stati nel kennel si va – adesso si! – in giardino a giocare a palla oppure fuori per una bella passeggiata.

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30 Commenti

  1. Non sono d’accordo, ho avuto un cane che ha avuto una lunga vita ed è sempre stato in giardino, aveva la sua cuccia, era estremamente affezionato, non abbaiava e non dava fastidio ai vicini anche perché aveva la compagnia di 2 gatti (e tutti e 3 andavano estremamente d’accordo). Un cane, rispetto al gatto, ha un odore particolare che impregna i tessuti e chi oramai ci è abituato non lo sente più, ma posso dirvi che un estraneo quando entra in una casa con un cane la prima cosa che sente è l’odore del cane, a meno che non stiate tutto il giorno a passare la scopa a vapore e le salviette disinfettanti

  2. Nonostante casa nostra disponga di un giardino, la nostra amata Nefer dorme nel letto assieme a mia moglie, mia figlia di sette mesi e le mie due gatte…a volte trovo spazio anche io in quel letto! Se invece siamo nel soggiorno si sdraia sul divano, idem quando guardiamo la televisione. Vive con noi, perché è un membro della nostra famiglia. E noi viviamo con lei.

  3. Si ma scusate io ho due cani in appartamento.. E pur portandoli fuori i danni li han fatti comunque, fanno un sacco di pipi e cacche anche se sono usciti da qualche ora..io cerco una casa con giardino apposta perché un cane in casa non è poi cosi facile da gestire e c e ben differenza tra pulire sempre i loro bisogni in casa sul pavimento e pulire fuori in un giardino. . MOLTA differenza.. Io credo che il posto piu adatto del cane sia il giardino anche se lo descrivete come l inferno, conosco molta gente che ha il cane fuori ma ha vissuto anche 15 anni,ovvio di tanto in tanto io lo farei anche entrare in casa non lo confino solo al giardino, questo articolo poteva essere piu utile se avesse parlato di come saper gestire il cane per tenerlo fuori in giardino anziche criticare e basta..

  4. Io purtroppo ho una forte allergia al pelo del cane , per questo credo che non posso proprio permettermi di convivere con un cane… in questi casi cosa si può fare? Ci sono razze che sopportano meglio il giardino? Non vorrei proprio dovermi privare Dell amore di un cane… vi allego foto del mio ronnie vissuto in giardino e passato purtroppo a miglior vita… grazie e complimenti per il sito lo adoro

  5. Un articolo pieno di cavolate che nn ho ne tempo ne voglia di elencare. Una cosa pero la propongo…io sto 8 ore (orario di lavoro) nel giardino del mio cane, voi state 8 ore in quel fottuto kennel!!!!! Poi vediamo chi e’ stato meglio.

  6. Grandissimo articolo, argomentato in maniera ineccepibile. Io mi trovo spesso a dover discutere con persone ancora legate al concetto di cane animale da lavoro e utilità relegato in giardino. Io sono il felicissimo possessore di un dobermann di un anno e mi ritrovo frequentemente a dover discutere sul fatto che il cane è in casa o lo lascio salire sul divano. Io ho un rapporto fortissimo con lui, sono il suo capobranco e lui è una parte di me, abbiamo un rapporto che ci lega che è magnifico. Essendo più fortunato dell’autore dato che ho una casa antica quindi spazi concepiti con un’ottica differente, e con giardino, ho meno problemi perchè il cane ha spazio ma il problema non s porrebbe neanche in 20 metri quadri, un lupo in natura si scava un buco nel terreno e ci si rintana al bisogno, e di certo non è più grande di un piccolo appartamento. Oggi i cani più fortunati possono contare su un amico a due zampe che gli offre un riparo e amore. Come ogni convivenza si devono impostare delle regole, fare corsi di educazione e portarli regolarmente a correre. Se uno non ha intenzione di spendere del tempo col suo cane, perchè dovrebbe prenderne uno? Questo è il mio pensiero.. Poi ognuno in casa sua è sovrano, rispetto le idee diverse dalle mie, magari non condividendole, peccato che raramente capiti il contrario

  7. Io ho una meticcia, si chiama Chicca. È l’amore della mia vita e la parte migliore di me. Purtroppo vivo ancora con i miei genitori (ho 20 anni e non trovo un lavoro). Mio padre non vuole che lei stia in casa perché perde pelo ecc.. Me l’hanno presa quando ero piccola(7/8 anni), lei ora ha 12 anni ma gode di una salute ottima e mi segue sempre, mi guarda sempre e vorrebbe stare sempre con me. A volte sto anche un’ora a coccolarla fuori in giardino e non me ne rendo nemmeno conto: starei sempre con lei, perché sento che sta bene con me e io con lei. Quando mio papà non c’è, la faccio entrare in casa e giochiamo per un po’, poi la faccio anche riposare sul divano. Vorrei tanto tenerla con me 24 ore al giorno ma purtroppo mi è impossibile. Dopo questa “premessa”, il punto è che mi domando se sia una buona “capobranco” per lei. Sento che lei mi vuole bene, è una cosa che non si spiega a parole; il modo in cui ti guarda, ti aspetta quando sei al primo piano, la capacità di capire che quello è il momento in cui si va a fare la passeggiata ecc.. Come se fossimo una cosa sola! Vorrei essere non una buona padrona, ma OTTIMA. Lei ha una cuccia fuori, riparata e con 2 coperte. So che nessuno di vuoi potrà dirmi se sta bene e male, ma il punto è che ho le mani legate e vorrei chiedere un consiglio: cosa poter fare per farla sentire meglio. Vorrei precisare che lei non viene maltrattata nella maniera più assoluta, anzi papà e mamma la coccolano. Ma IO sono il suo zenit, il suo riferimento. Solo quando andrò a vivere sola vivrà 24 ore al giorno con me.
    Ammetto di essere stata un po’ confusionaria, ma potreste dirmi se sono una cattiva padrona? Potrà sembrare infantile ma ho veramente bisogno di sapere. Grazie

  8. ah….quella del kennel in fondo non l’avevo letta….

    si sicuramente un cane chiuso in un kennel per 8 otto ore deve fare proprio i salti gioia….tanto che gliefrega….quello che è in giardino che può correre quanto vuole starà sicuramente peggio di lui!!!

  9. Si vabbè….a leggere l’articolo sembra che i cani stiano meglio in case che in giardino.
    Inoltre non mi sembra molto obiettivo…in quanto la vita uomo/cane è stata divisa in : famiglia felice che vuole bene al cane facendolo vivere in appartamento/famiglia di stronzi che segrega il cane in giardino sotto la pioggia senza nemmeno un riparo!!! Beh…in mezzo a questi due estremi…c’è il MONDO INTERO!
    Per esempio ci può essere il cane che ha una comodissima cuccia all’asciutto e che gioca un sacco di ore con iol padrone IN GIARDINO!! oppure come nel mio caso….c’è il cane che vive in casa ma ha anche un giardino a disposizione e quindi può scorazzare quanto vuole e molte volte nelle belle giornate se deve restare solo resta fuori..avendo la possibilità di scavare odorare ecc…!!!
    Parliamoci chiaro…partendo dal presupposto del branco ecc che vale per tutti…un cane all’aperto sarà sicuramente più felice che un cane segregato in 40m2 di appartamento….basti solo pensare alla miriare di odori animaletti ecc che può incontrare all’aria aperta!!! specialmente se parliamo di certe razze….non credo propio che un husky ritrovi in 40m2 in suo habitat naturale!!! parlate di patologie???? vogliamo parlare delle patologie derivanti di correre sempre su superfici dure e magari pure scivolose???….ma per piacere…il problema è che in base a quello che ci fa comodo in quel momento cerchiamo tutte le scuse per metterci la coscienza apposto…..a mio parere è tanto infelice un cane solo in giardino quanto un husky un border o un pastore che stanno in centro a milano in 40m2….la verità sta nel mezzo….casa in campagna ecc ecc!!! è inutile…in centro città…certi cani non dovrebbero viverci!

    • Se tu prendessi il mio cane, dobermann e lo lasciassi in giardino, e ti cito il mio perchè è un cane cozza come tutti i dobermann, nel giro di due ore ti chiamerebbero Stroppa di striscia la notizia, e chi ti scrive è un propietario che condivide e sottolineo condivide col suo cane il piacere di passare assieme quanto più tempo possibile assieme, a correre assieme, giocare con la palla, fare qualche nuotata assieme, così come sedersi assieme sul divano e addormentarsi davanti la tv. Aggiungo inoltre che certe razze, tipo il dobermann o il picher (a già il pincher è cane piccolo quindi può stare in casa e magari andare in giro senza guinzaglio tanto è piccolo) che non hanno sottopelo, hanno problemi talvolta anche gravi di salute se perennemente esposti a basse temperature. Citavi l’huski bene allora da intenditore sono certo saprai che l’huski è un cane da muta ossia da branco e che mal sopporta la solitudine. Diverso sarebbe il caso del maremmano che addirittura in certi casi mal sopporta la presenza dell’umano. Resta ovvio la necessità del buonsenso.. Se hai un cane grosso generalmente richiede più tempo per fare adeguato movimento, ma anche qui non sempre l’equazione è confermata.. Posso citarti un cagnetto piccino come il jack russel che ha una vitalità e un’energia da sfogare che probabilmente è superiore a molte razze di dimensioni maggiori. Quindi il discorso dimensione cane rapportata a dimensione cane non regge più di tanto. Occorre scegliere un cane che più si adatta al proprio stile di vita quello si.. Ma alla soglia del 2015, perfavore sfatiamo questa concezione ammuffita del cane in giardino..

  10. Balrog dorme su un tappeto posizionato di fronte alla televisione sul quale si sdraia anche di giorno; tranne che dal lunedi al giovedi, dalle 21:30 alle 23:30, perche in quelle ore mi ci sdraio io (per vedere la televisione). Lui ha accettato che quelle 8 ore settimanali io uso il suo tappeto e ormai me lo cede senza problema, per poi riprenderserlo puntuale alle 23:00 quando spengo la televisione. Anche se essendo un tappeto grande ci riusciamo a stare in due e quindi mi si sdraia accanto a vede anche lui la televisione con me (e ho scoperto che gli piace guardare ne quindi a volte la lascio accesa per lui). E se mia moglie non e’ in casa preparo una cena adatta ad entrambi (tipo polpette di carne) e mangiamo insieme. Ormai ha capito che cacca e pipi s fanno in giardino e quindi non ci sono problemi (e se la mattina sente il bisogno e la porta e’ chiusa allora mi chiama per aprirgli e poter uscire). Insomma e’ un cane da casa, anche se essendo un mastino spagnolo sarebbe abastanza rustico per poter stare fuori.
    E sinceramente per la mentalita messicana mi guardano abastanza strano per il modo in cui lo tratto

  11. Buon articolo.
    Sono d’accordo su tutto. É vero che il cane sta bene solo se sta col padrone, perciò in casa. Il mio dubbio però é che il cane, sebbene lieto di essere nel branco, possa trovare frustrante vivere in uno spazio angusto come può esserlo un appartamentino senza terrazzo o giardino.
    Un’altra cosa che non riesco a capire é perché il cane debba essere chiuso nel kennel quando i padroni sono fuori.
    Cioé ci si lamenta dei cani lasciati nei recinti in giardino e poi non solo si lascia il cane solo in casa, ma per di più chiuso in una scatola di latta? Mah.
    Mi sembra la stessa cosa, anzi peggiore perché il cane deve sopportare di stare in uno spazio ancora più angusto di un recinto, quasi un trasportino.

    • il kennel è indispensabile per i cuccioli, che rischiano di mordere o peggio mangiare cose che non devono e possono farsi anche molto male
      quando sono adulti non c’è bisogno del kennel

      quando porto il mio cane al parco e non ci sono altri cani, non si diverte, anzi a volte piange guardandosi intorno e constatando che non c’è nessuno con cui giocare, se lo lasciassi tutto il giorno in giardino da solo non penso che la cosa cambierebbe, anzi

      quando non sono a casa il mio cane si accontenta di dormire abbracciato a un mio calzino o qualcosa di mio 🙂 non credo che lo spazio importi tanto
      se parliamo di un giardino o un terrazzo dove può giocare con un suo amico, nel caso avessimo più cani magari la questione cambia, ma se il cane è uno solo rischia di sentirsi ancora più solo

      inoltre non trascurerei l’aspetto sanitario della questione, i cuccioli non si tengono al freddo fuori e nemmeno gli anziani, freddo e umido sono un invito alle patologie osteo articolari e se magari da giovane non fa niente, il conto si presenta da vecchi

  12. Sottoscrivo in pieno… a parte la famigliola vestita di bianco sul divano bianco col cane ;-P Una volta anche il mio divano era bianco… quindi lo sò! :-DDD

  13. “aaaaaaaaaaaahhhhhh… hai un boxer???? in casa?????? che crudeltà… i cani hanno bisogno del giardino!!!!”
    “ah si, e perchè?”
    “perchè sono sempre vissuti fuori, mica si sono estinti”
    “quindi in ferie ci andiamo a piedi perchè l’uomo è sempre sopravvissuto senza macchina e non si è mai estinto”

    al che, di solito le opzioni sono due, o la persona con sui parlo ha vissuto almeno con un cane quindi affrontare l’argomento ha senso, oppure è un perfetto idiota e ignorante in fatto di cani, che parla per frasi fatte (stile “hai sterilizzato il cane???? pensa se lo facessero a te, l’istinto materno se ce l’hanno ci sarà un motivo” o ancora “che cane triste a mangiare sempre croccantini, si vede che è depresso”)

    • Non so tu ma quando io sento che i cani devono stare fuori perché in natura mica hanno la casa (e non parlando di che ne so, un Husky, che almeno al lupo più o meno ci somiglia, ma di barboncini, dobermann e labrador) a me precipitano le braccia.
      Questo articolo l’ avrò linkato un milione di volte 🙁

      • o quando mi dicono “il cane è un animale indipendente, siamo noi che gli stiamo appiccicati” gli porterei il filmino della mia pelosa che spinge col muso la porta del bagno quando uno fa pipi!

    • Ah! Mi e` successo con le gatte, un tipo ignorante che pontificava: “Hai sterilizzato le gatte? Ma pensa se lo facessero a te!” Io: “Sono sterilizzata da 10 anni e vivo benissimo” Vorrei aver fotografato la sua faccia …
      Altro caso, questo a mia madre: “Dorme col cane? Ma suo marito lo permette?” “Si lui dorme con una gatta sulla pancia”

  14. Io non capisco neanche cosa la gente si prenda un cane a fare se poi lo tiene in giardino o peggio legato a auna catena, non se lo gode per niente e lo rende solo infelice. I miei cani per quel che ho visto amano farsi un giro in giardino, anche un pisolino d`estate all`ombra ma poi vogliono poter tornare in casa dalla famiglia. L`unico caso in cui stanno davvero volentieri in giardino a lungo e` se si sta facendo una grigliata ^o^

    • Si, in effetti molte volte non ha alcun senso… Cioe’ la gente prende il cane “tanto per”, un po’ come si prendono i souvenir in vacanza, e non si rende proprio conto del fatto che il cane sia un essere senziente. Questo soprattutto da parte degli anziani ho notato, per es. la mia’ citta’ e’ parecchio una citta’ di anziani, e infatti quasi tutti i cani sono relegati a vita in giardino. Il bello e’ che tutti pensano che quella “sbagliata” sia io, che mi prendo la briga di portare fuori i cani tutti i giorni! E anche chi li porta fuori, li porta fuori per 5 min. a fare pipi e basta. Devo sempre inventare delle scuse per spiegare come mai mi trovo a 5km da casa mia coi cani… la maggior parte pensa che sia una fissata con le maratone o qualcosa del genere. Sigh 🙁

    • Sono d’ accordo con te, il problema è che la gente pensa “animale=deve stare fuori di casa”.. e sono convinti di far loro un favore!

      • Ma io metterei fuori a vivere e dormire in giardino loro una settimana e poi vediamo se non cambiano idea! Al cane piace stare con la gente, vicino vicinbo in branco, ancora mi ricordo la faccia di una amico che aveva organizzato una due giorni in montagna, eravamo una decina di persone accampate in casa sua e la notte il suo cane e` venuto a dormire con me ^o^ la ocsa lo ha talmente impressionato che a tutt`oggi il cane dorne con lui mentre prima era confinato nella sua cuccia.

  15. Grazie, bellissimo articolo.
    Aggiungerei solo che certe volte i cani abbandonati in giardino non diventano aggressivi, ma “solo” depressi e apatici, e questo però per i loro proprietari significa solo che sono “calmi”, non riescono neanche lontanamente a concepirne la solitudine e il vuoto. Sarà che ne conosco uno (di questi cani) molto bene, e che vorrei prendere a pugni i suoi proprietari tutte le volte che passo da casa loro…

    • pienamente d’accordo! Spesso alcuni proprietari si lamentano della distruttività del cane, anche se non è più cucciolo distrugge tutto quello che trova, comprese cose molto pericolose come cavi elettrici e cuscini di gomma piuma ecc. io faccio la stessa domanda ….e la risposta è sempre la stessa, in giardino!

    • @Cristiana: non ho idea di dove sia finito Gianmarco: è apparso qualche tempo fa a commentare un articolo, ma poi si è ri-dissolto nel nulla!

  16. Ottimo articolo, tra l’altro è quello che cerco di spiegare in continuazione ai proprietari che vengono da me perchè “il cane abbaia tutto il giorno, ulula tutta la notte, mi distrugge le piante, si avventa contro i miei amici al cancello..” etc, etc, etc.
    E alla prima domanda che faccio “Dove vive il cane?” la solita risposta è “Fuori, dove vuole che viva? E’ un cane!”.

  17. ma se invece che nel kennel, lo si abitua a stare in una porzione di terrazza adeguatamente attrezzata (ombra, acqua, cuscinone, giochini) quando non si è in casa?

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