Appena tornati dalle vacanze, siamo tutti più distesi e rilassati, niente (o forse poco) può turbare il nostro quieto vivere. Riprendiamo la routine e la nostra attività lavorativa solo un po’ rassegnati, ma per niente stressati… non ancora…
Ma esiste una forma di stress anche nei nostri animali? E come lo manifestano?
Non potendosi mangiare le unghie, inveire o sbraitare, ci possiamo comunque accorgere quando il nostro amico a quattro zampe è attanagliato dallo stress!
Tutti gli animali possono soffrire di stress: in alcuni soggetti è più evidente, mentre in altri è più difficile notarlo e bisogna indagare in maniera più approfondita.
I segni da stress nel cane sono diversi, tra cui:
– manifestare paura a frequentare alcuni ambienti, come i posti affollati o luoghi all’aperto: il cane evidenzia tremori, si guarda continuamente intorno e ha le pupille dilatate;
– fare i propri bisogni in luoghi inappropriati, spesso all’interno delle mura domestiche;
– leccarsi in maniera eccessiva e continuativa fino a strapparsi il pelo e a procurarsi lesioni cutanee;
– presentare incapacità nel focalizzare un comando o imparare un nuovo insegnamento;
– manifestare un atteggiamento distruttivo verso oggetti, o aggressivo;
– presentare un pelo scadente; avere disturbi intestinali (diarrea);
– avere perdita o aumento di appetito o rifiuto del cibo;
– emettere vocalizzazioni;
– assumere un atteggiamento irrequieto o iperattivo;
– manifestare tremolii o brividi.
Questi sono alcuni dei segnali che, se non dovuti ad altre cause e patologie individuate dal veterinario (in particolare neurologiche), possono essere interpretati come manifestazioni di stress del nostro amico a quattro zampe.
Non tutti i cani durante la loro vita possono andare incontro a stress: ci sono soggetti più sensibili e questo si pensa sia dovuto ad una eccessiva esposizione a stimoli ambientali particolarmente stressanti, durante le prime settimane di vita.
Esistono inoltre alcune razze più predisposte perchè più sensibili, come i Border Collie, gli Alani e i Pastori tedeschi.
Ma perchè un cane si può stressare?
Esistono diversi motivi che possono spingere il nostro amico a manifestare uno dei comportamenti sopra elencati e tra le cause più comuni troviamo:
– cambiamento di abitazione;
– nuovi membri all’interno delle mura domestiche, come un bambino o un altro animale;
– viaggi;
– andare in una pensione o viaggiare in kennel;
– dolore fisico;
– confinamenti e impossibilità di sfogarsi;
– separazioni da membri della famiglia;
– proprietario aggressivo o altri animali aggressivi;
– fame
Quindi per ridurre al massimo la possibilità che il nostro amico a quattro zampe possa stressarsi, sarà importante che il proprietario non gli procuri fonti di stress, facendogli trascorrere una vita serena e tranquilla, offrendogli – ovviamente oltre che cibo e acqua fresca – passeggiate all’aperto, così che il nostro amico possa anche socializzare con altri cani.
Evitiamo i rumori forti e dedichiamo del tempo al nostro cane facendolo giocare: il gioco infatti è anche una vera e propria valvola di sfogo.
Bisogna ricordare che il leccamento continuo del cane, specie sulle zampe, è spesso dovuto proprio alla noia! Questo atteggiamento autolesionista, può portare alla formazione di vere e proprie piaghe e quindi a successive cure mediche.
E se si avverte che il proprio cane è stressato, cosa si può fare?
In generale sarà importante che vengano eliminate le fonti di stress, quindi… prendersi una pausa! Ossia togliere noi e il nostro amico a quattro zampe dalla situazione che innervosisce il cane e cambiare ambiente.
In ogni caso il proprietario dovrà trasmettere tranquillità al proprio amico, rassicurandolo, parlando con un basso volume della voce e anche attraverso i cosiddetti “segnali calmanti”: non guardare il cane direttamente negli occhi, respirare profondamente, sbadigliare, muoversi lentamente.
Questi atteggiamenti assunti dal proprietario possono già infondere una certa serenità a Fido, ma ciò può non essere sufficiente ad eliminare lo stress.
Quest’ultimo, infatti, è una condizione cumulativa per il nostro cane e ci sono situazioni in cui l’unica scelta da fare per il benessere del proprio cane, è quella di ricorrere ad una terapia.
Il primo step consiste nell’utilizzo di essenze naturali, omeopatici, prodotti a base di erbe (come il tè) o di altri derivati (come le proteine del latte), feromoni ambientali, vitamine. In questi casi, la risposta è individuale e soggettiva: non tutti i cani rispondono a queste terapie e ciò dipende molto anche dal livello di stress raggiunto dal paziente.
Sicuramente questa rimane essere la prima scelta: è naturale e non dà problemi di alcun genere al nostro amico a quattro zampe.
Solo se la condizione del cane risulterà essere più grave agli occhi del veterinario, bisognerà fare ricorso a veri e propri farmaci calmanti e tranquillanti.
Recenti studi hanno anche dimostrato che la stessa musica “soft” può trasmettere serenità al cane e agli animali.
In generale sarà quindi importante che il proprietario individui i fattori che inducono stress al proprio cane, li elimini per quanto possibile e offra fonti di distrazione: il gioco e la socializzazione nei primi mesi di vita sono un’ottima partenza e una via da perseguire per la felicità di Fido!
Complimenti per l’articolo. Mi chiedevo di che razza fosse quello stupendo molosso che avete inserito in copertoni..quel fulvo sulla poltrona di pelle.
Grazie
Sergio, non credo sia di alcuna razza (la foto l’ho presa su google): potrebbe essere un cane corso, ma proprio tipicissimo non è… anche se è difficile giudicare un cane svaccato :-)!