domenica 16 Marzo 2025

Striscia mostra solo ciò che le aggrada? “Caso sleddog”: la parola a De Ferrari

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

Intervista di VALERIA ROSSI – Alla fin fine, dopo aver scritto due diversi articoli  (cliccare qui per leggere il primo, qui per il secondo) sul caso del  presunto maltrattamento dei cani da slitta durante una gara di sleddog, l’unico che non avevo ancora sentito era proprio il protagonista principale, il musher Claudio De Ferrari: dopo il servizio di Striscia, che non mi era piaciuto neanche un po’,  mi è capitata – fortunatamente, devo dire – l’occasione di parlare con lui: e mi si sono chiarite un po’ di cose che proprio non mi tornavano.
Tanto per cominciare, devo dire che ho trovato una persona veramente distrutta dal linciaggio mediatico a cui è stata sottoposta: una persona per la quale – e ci ha tenuto subito a chiarirlo – lo sleddog è una passione e non certo un interesse economico (anzi: ci spende una carrettata di soldi); che è un padre di famiglia e che l’ha voluto sottolineare anche ai microfoni di Striscia solo perché in questi giorni è stato fatto oggetto di pesanti insinuazioni anche su come tratterebbe i suoi figli (ne ha tre, più uno adottato), il che – diciamolo – è veramente pesantino; ma soprattutto una persona che vuole moltissimo bene ai suoi cani, tanto che corre con una muta anzianotta proprio perché, non essendo un professionista, non è che possa tenersi millemila cani… ma neppure si sogna di “cambiarli” quando raggiungono una certa età: i suoi cani restano con lui dal primo all’ultimo giorno di vita, corrono finché se la sentono e dimostrano di provare piacere nel farlo, dopodiché vengono “pensionati”, sì, ma rimangono al suo fianco.
Ma come si sposa, questa immagine, con quella mostrata nel video incriminato? E con quella del presuntuoso-arrogante mostrato dalle telecamere?
La risposta alla prima domanda è quella che mi interessa di più: quindi è la prima che faccio a De Ferrari.
E lui risponde così: “Io so benissimo di aver sbagliato, questo l’ho detto e ridetto in tutte le salse. Però so anche di essere una persona preparata, che conosce i cani e in particolare i suoi cani, perché vive con loro, perchè fa sport con loro e perchè li ama, quindi li osserva e cerca di capirli.

Ribadisco quello che ho affermato dal primo momento: i miei cani erano, forse, un po’ stanchi (come è normale che sia, dopo due tappe), ma NON esausti, NON sul punto di collassare –  come qualcuno ha scritto -, NON in cattive condizioni fisiche.
Ero convinto in quel momento, e ne resto convinto tuttora, che si siano lasciati soltanto intimidire dalla presenza delle persone al check point: ma ne sono convinto perchè in altre occasioni – non filmate, purtroppo! – si sono comportati nello stesso identico modo alla partenza! Pur avendo una gran voglia di correre e di trainare, quando si vedono circondati da gente sconosciuta alcuni dei miei soggetti, che sono un po’ timidi, si buttano per terra: non ho i filmati delle occasioni in cui è successo, ma ho i testimoni. Certo, nel video si vedono cani stesi a terra con la lingua fuori ed è facile pensare a cani distrutti dalla fatica: ma vi assicuro che non era così! Faceva caldo, questo sì: per questo ansimavano. Ma se osservate il filmato con occhio più distaccato, senza lasciarvi prendere dell’emozione negativa, vedrete anche che il respiro non è affannoso; che ignorano la ciotola con l’acqua (un cane davvero stanco – e dovrebbe saperlo chiunque faccia sport – per prima cosa si butta a pesce sull’acqua. I cani da slitta mangiano anche la neve). Ma i punti ancora più importanti sono altri due: a) che il cane che qualcuno ha definito “collassato e in fin di vita”, dopo poche centinaia di metri, ha cominciato a mangiarsi la sacca nella quale l’avevo messo per farlo riposare, mugolando perché voleva correre ancora (adesso che non c’era più gente sconosciuta a disturbarlo). L’ho accontentato e lui è arrivato al traguardo insieme a tutti gli altri; b) all’arrivo tutti i cani sono stati visitati dal veterinario, come accade ad ogni fine tappa, e sono stati giudicati “normalmente” stanchi, ma senza alcun problema di salute, tant’è che tutti sono stati giudicati “abili e arruolati” per la tappa del giorno dopo. Sono stato io a non voler più utilizzare due di loro, un po’ perché sono cani di una certà età e preferisco sempre fare un po’ di turn over, un po’ perché già circolavano le prime voci su quel video e sinceramente temevo che mi si accusasse di sfruttare troppo i cani. Non mi aspettavo, invece, di essere linciato in questo modo. Non mi aspettavo che mi si volesse distruggere la vita, come è accaduto. Però gli stessi cani che sono stati definiti “distrutti”, il giorno dopo, hanno corso e hanno fatto lo stesso identico tempo del giorno prima, pur essendo due in meno: le pare che sarebbe stato possibile, se fossero stati così sfiniti?
Poi, ripeto: io ho sbagliato. Sono stato eccessivo nella mia reazione a quello che per me – e credo ancora a ragion veduta – resta però una “mancata voglia di collaborare”, e non una manifestazione di sfinimento o malessere: questo ha sicuramente peggiorato la situazione e i cani non si sono sentiti affatto motivati, ma “schiacciati” da me che li scrollavo e gliene dicevo di tutti i colori. Se mi fossi comportato in modo diverso, probabilmente sarebbero ripartiti allegramente e tutto questo non sarebbe successo. Però ci tengo a sottolinearlo: sono SICURISSIMO che i cani stavano bene. Quello che è “stato male”, perché in quell’attimo ha un po’ perso la testa, sono stato io: però sono stato stupido, non crudele. Non ho picchiato nessuno, non ho maltrattato nessun cane. Non lo farei mai, perché ai miei cani voglio bene! Mi alzo ogni mattina alle sei per andare da loro, l’ultima cosa che faccio la sera è andare da loro, passo con loro ogni secondo libero che ho. Non riesco proprio a sopportare che la gente mi veda come un aguzzino”.

Ma scusi: perché a Striscia non ha detto le stesse cose che sta dicendo a me? Io lo sento che lei è sincero, che è davvero sicuro di quello che sta dicendo. Perché con Edoardo Stoppa è stato – mi scusi il termine brusco, ma purtroppo realistico – così cafone, facendo proprio il tipo figura con cui ho titolato il mio secondo articolo?
“Inizialmente perché mi hanno spaventato. Ma proprio in senso letterale. Le spiego come sono andate le cose, così forse si capirà tutto un po’ meglio.
Quel giorno, sul lavoro, mi arriva una telefonata che dice: “Buongiorno, siamo i Carabinieri, avremmo da notificarle un atto. Stasera la troviamo in casa, verso le venti?”
Io resto un po’ perplesso. Penso che qualcuno, magari qualche animalista, mi abbia addirittura denunciato: quindi mi offro di passare direttamente io in caserma, a ritirare quest’atto. Mi interessava sapere prima possibile di cosa parlasse. Mi rispondono: “No, no, passiamo noi da lei”.
Ore venti, suonano alla porta di casa: ovviamente penso che siano i Carabinieri, visto che mi era stata preannunciata la loro visita. Mi accingo ad aprire la porta, quando mia moglie sbircia dalla finestra e mi dice: “Guarda che questi non sono Carabinieri! Non c’è nessuna loro macchina e ci sono persone nascoste dietro la siepe!”
Ovviamente, a quel punto, mi preoccupo: devo andare a vedere, ma può immaginare con quale stato d’animo. Mia moglie mi segue, perché è impaurita anche lei: pensiamo a qualche malintenzionato, e la cosa non sarebbe neppure così improbabile, visto che sono giorni che ricevo telefonate di insulti e di minacce a causa di quel video…
Scendo e mi trovo davanti telecamere e microfoni di Striscia.
Non sapevo se essere risollevato o incavolato per lo spavento che ci eravamo presi.
Stoppa mi ha subito affrontato in modo molto diretto: gentilmente, per carità, ma in modo “giornalisticamente” aggressivo. E la mia reazione è stata quella che si è vista nel filmato che hanno trasmesso. E’ vero, sono stato arrogante. Ma ero nervoso, non sono certo abituato ad affrontare situazioni simili!  In quel momento l’unica cosa che tenevo a chiarire era la mia convinzione che i cani non stessero affatto male e non fossero affatto sfiniti come apparivano. Rivedendo il fimato mi rendo conto che faccio una pessima figura: sembra che voglia difendere l’indifendibile. Ma preso così alla sprovvista, sentendomi “aggredito” e non sapendo quanto si sarebbero fermati, cosa avrei avuto modo di dire…ho detto – sicuramente in modo un po’ confuso e con toni antipatici – la cosa a cui tenevo di più: che i miei cani stavano bene, che non sono un maltrattatore e neanche uno sfruttatore.
Poi, però, una volta passata l’emozione iniziale, ho recuperato la lucidità…e qui viene la parte più sgradevole, perché gli operatori di Striscia sono rimasti a casa mia fino alle undici e mezza: e NIENTE di ciò che ci siamo detti e che ho mostrato loro è stato trasmesso.
Non solo ho spiegato loro, in modo più tranquillo e più coerente, tutte le cose che sto dicendo adesso a lei: ma li ho portati anche a vedere i cani. Hanno visto come stanno, come sono sereni, ben tenuti e in ottima forma (Stoppa ha detto per telefono a un dirigente del CIS, con cui avevo parlato precedentemente, che “nei box dei cani di De Ferrari ci andrebbe a vivere” , da tanto che sono belli, ampi e comodi. ndR). Ho mostrato loro il furgone in cui viaggiano, tutte le precauzioni che prendo per tutelare la loro salute, dalla cera per i polpastrelli alle scarpette, dal mangime che uso alle ciotole. Di tutto questo non è apparso neanche mezzo secondo. Viene proprio da pensare che l’intento fosse quello di “sbattere il mostro in prima pagina”, di fare sensazionalismo, di far vedere che mi avevano “bacchettato” a dovere facendo la figura degli impavidi eroi che affrontano il “cattivone” di turno. Mostrare dei cani scodinzolanti e felici, forse, avrebbe rovinato tutto. Non so. Io so solo che questa storia mi ha rovinato la vita…ma di questo, forse, non importa niente a nessuno”.

– Io non credo che sia così: credo che lei avesse il diritto di difendersi, anche se purtroppo finora non l’ha fatto di certo nel modo più efficace, almeno a livello di opinione pubblica. Forse questa ulteriore spiegazione, compresi i retroscena della sua apparizione in TV, potrà chiarire qualche idea.

Lo spero davvero, anche se so che molti mi hanno già condannato senza appello. Io tengo solo ad aggiungere una cosa: che la mia carriera sportiva forse si chiuderà qui, ancora non lo so. Di sicuro sono rimasto profondamente colpito da quel che è successo, quindi – al di là di quelle che saranno le sanzioni disciplinari che mi verranno comminate, devo ancora decidere cosa farò. Però la cosa che mi fa più male non è la rovina della mia immagine personale, ma la brutta impressione che ha dato il nostro sport all’opinione pubblica. Questo davvero mi ferisce, perché lo sleddog non è così: almeno ai nostri livelli, siamo un gruppo di amici che ama i cani, che si diverte con loro (e non “a discapito” loro), che si muove in un ambiente veramente sportivo. A me piace tutto il mondo che gravita intorno allo sleddog: le iniziative, le cene tutti insieme, le serate passate a parlare di cani, perfino le alzatacce al mattino per andare a pulire i box. E’ il mondo, è il mio hobby, sono vent’anni che lo pratico e nessuno – nessuno – potrà mai dire di avermi visto alzare una mano su un cane, o portare al traguardo un cane sfinito. Che un solo episodio abbia potuto distruggere tutto questo mi fa stare davvero male: ma ancor più il pensiero di aver potuto danneggiare l’immagine di questo sport che amo tanto. Anche perché uno dei miei figli sta cominciando a correre anche lui…e non vorrei davvero mai che diventasse, agli occhi del mondo, “il figlio di quello che maltratta i cani”.
So che qualcuno non mi crederà neppure adesso, so che ormai mi sono giocato la faccia e che sarà difficilissimo, se non impossibile, rimediare: ma vorrei che si capisse che ero in buona fede, che non ho mai voluto mancare di rispetto ai miei cani e soprattutto che soffrirei ancora di più se questo episodio finisse per nuocere a tutto il nostro sport, che proprio non lo merita”.

Non credo occorrano ulteriori commenti a questa intervista: le conclusioni le lascio trarre a chi legge, sia sul comportamento del musher sia sul modo quantomeno “personale” con cui gli operatori TV costruiscono i servizi.
Aggiungo solo che ho chiesto al veterinario in servizio alla gara in oggetto di farmi avere, appena pronta, la sua relazione dopo il controllo dei cani a fine tappa: in realtà la relazione è già stata completata, ma il dottore deve chiedere all’Ordine dei Veterinari l’autorizzazione alla pubblicazione e questo potrebbe richiedere un po’ di tempo. Appena ne verrò in possesso, sempre se l’Ordine darà il permesso, la pubblicherò: nel frattempo mi è sembrato comunque giusto dare voce a De Ferrari senza “tagli” e senza pressioni di sorta.
Perché in qualsiasi processo l’imputato ha diritto a difendersi: perfino in quelli che riguardano i più efferati omicidi. Che non ne abbia avuto occasione un imputato di “strattonamento di pettorine”, o – nella peggiore delle ipotesi – di misunderstanding sul grado di  stanchezza dei propri cani, mi pareva davvero un po’ eccessivo.

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  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

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45 Commenti

  1. Quanta gente si impegna tra innocentisti e colpevolisti!L’ho conosciuto il De Ferrari visto ed osservato per molti anni..ubriacone molesto e violento contro tutti ,famiglia compresa.e a detta di Sara che ci fa i wend in nero per questo miserabile al Rifugio sul Monte Penna NOI PUBBLICO non abbiamo visto ancora niente!Personalmente confesso che una persona cosi infima non mi era ancora capitato di conoscere!Che tristezza.

  2. Sinceramente? Come programma l’ho sempre trovato scadente..e ridicolo..è l’immagine di una finta satira..che si diverte solo a Imbambolare quelli che perdono tempo sintonizzandosi su questo abominio giornalistico. I coduttori “storici” sono due luridi..(la loro vita privata è costellata da una serie di imabarazzanti episodio)e non voglio minimamente accennare all’incompetenza di quelle cretine che ogni tanto fanno capolino in quello studio squallido.
    Non la vedo mai…mi urta il sistema nervoso…soprattuto perchè, se voglio godermi un programma decente metto Report o giù di li.
    Leggendo l’articolo in merito allo sport in questione posso solo dire che, questi cani adorano correre è nella loro natura e, se supportati da un ottimo proprietario possono divertirsi dando il meglio di loro. Anche la national geographic ha dedicato un bellisimo documentario sui cani dove..la loro attinenza al lavoro e la loro voglia/necessità di fare qualcosa è messa sotto luce per tutta la durata del filmato…questo la dice lunga.

    UTILIZZARE DEI CASI PER FARLI DIVENTARE NELL’OPINIONE PUBBLICA (Che si sa, spesso pecorona) L’UNICO METRO DI GIUDIZIO è DEGNO SOLO DEL PIù MISERO GIORNALISMO.

  3. Avendo visto il video, e addestrando cani per la caccia….ebbene, io ci trovo del maltrattamento. Un cane impaurito non deve essere menato, ne sbatacchiato, ne costretto a rialzarsi con la forza. Ma vá incoraggiato. Se un cane è timido di natura, và aiutato a tirare fuori la forza. Un cane spavaldo, và ridimensionato. Se quei cani hanno agito cosi, e spesso lo rifanno, vuol dire che il suo addestratore, non li ha aiutati a superare quell ostacolo. Se una linea di sangue produce cani più sensibili o timidi, il buon addestratore, fin dai primi mesi aiuterà il cane a mettersi difronte a situaziini diverse. Se il signore in questione, ha problemi, doveva portare i suoi cuccioli in mezzo a gente, portarli con sealle gare e abituarli alla confusiine. Invece molto spesso, certi cani da gare escono dal canile solo per lavorare, in luoghi silenziosi e interagendo solo con il conduttore e i cani del canile. Proprio per questo, con i miei cani e per i primi otto mesi di vita, li tratto come cani da citta. Vedono gente, traffico , li porto a vedere expo, quagliodromi ecc ecc. Così facendo, anche i cani timidi acquistano coraggio. Certo, non saranno mai dei leoni, ma le situazioni che li turbano riescono a gestirle…e se mai avessero paura, non li tratterei in quel modo, perchè peggiorerei la situazione.

  4. proprio l’altra sera ho visto, a Striscia, un servizio nel quale prendevano di mira il mio medico curante: per me che lo conosco da più di vent’anni era più che evidente che il filmato era stato montato ad arte proprio per mettere in evidenza le cose negative. poi, per carità, gli errori si fanno ed è giusto assumersene la responsabilità ma da qui alla gogna mediatica ce ne passa.

  5. Sono senza parole…. non che mi stupisca più di tanto ormai di ciò che capita alla televisione.
    E’ difficile capire quando non vivi gli animali, quando non sai quando hai molti cani che conosci, quando spesso magari vanno spronati, o vanno sollecitati.
    Credo che questo signore si impegni come molti altri che allevano dei cani a fare il meglio per loro e non credo affatto che possa voler far soffrire i suoi cani….
    Forse striscia ha un filino esagerato!?!?! E’ che siamo così abituati alle notizie brutte, che se per caso buttano delle notizie belle, o interessanti, fanno quasi “ridere” sembrano quasi notizie irrisorie…. credo invece che siamo così abituati al peggio che spesso al peggio non c’è mai fine….

  6. Personalmente, trovo siano giuste le giornate di squalifica (o qualunque altra penalizzazione a livello sportivo): se uno fa un sport cinofilo, DEVE prima di tutto essere capace di contenere l’agonismo e pensare soprattutto a divertirsi con il cane, dal momento che la parte piu’ importante della squadra, i cani, non hanno la piu’ pallida idea di cosa sia, l’agonismo. Percio’ trovo giusto che venga fermato per qualche gara, in modo che se lo faccia tornare in mente. Pero’
    – intanto questa politica di penalizzazioni, se fatta con De Ferrari, allora DEVE essere applicata a tutti, sempre, in ogni sport cinofilo: personalmente ho visto a una gara di agility uno che picchiava e impiccava col guinzaglio il cane perche’ era uscito dal kennel e corso in campo, e ho sentito di uno che, d’estate, ha tenuto il cane sotto il sole per diverse ore “per punizione” perche’ aveva tirato giu’ una stecca: sono maltrattamenti ben piu’ gravi, il secondo cane rischiava anche il collasso, eppure non ho sentito nessun “togliamogli i cani per sempre” o “a morte questo bastardo”. Allora, se siamo duri con uno, cominciamo a esserlo con TUTTI.
    – secondo, la penalizzazione sportva per un azione poco sportiva mi sta bene: ma da questo a accusare una persona di essere un maltrattatore di cani, un pazzo violento, senza averlo mai visto in faccia, ma solo guardando 30 secondi di video in cui era arrabbiato coi suoi cani, mi pare eccessivo. PRIMA andiamo da De Ferrari, lo conosciamo, lo guardiamo lavorare coi suoi cani, guardiamo che rapporto ha con loro, come li tiene, ecc. POI eventualmente decidiamo se si e’ trattato di un perdere la testa da agonismo, nel qual caso basta fermarlo un po’ in modo che ci rifletta su, o se davvero e’ un fissato coi risultati che non rispetta i cani e li sfrutta, allora si va bene togliergli i cani. Ma da un video di 30 secondi, NON puoi certamente pretendere di conoscere una persona abbastanza da prendere provvedimenti cosi’ seri: nessuno delle persone che hanno detto “mostro, va fatto internare” penso sarebbero contente se domani apparisse un video in cui litigano col loro migliore amico per una sciocchezza, e fiorissero ovunque commenti di gente che li accusa di violenza e ira incontrollata e chiede di farli incarcerare per questo, giusto?

  7. Beh il bel curriculum sportivo di De Ferrari ( basta ricerare il nome su Google ed escludere le polemiche la questione in oggetto) parla di tante gare a livello almeno europeo, molte vinte.
    Ora critichiamo i cani di agility snaturati da una vita in kennel, io non so se voglia dire essere “da parchetto” non avere una reazione di paralisi da paura nel corso di una gara, qui non parliamo del cane che durante una gara viene spaventato da , che so, uno scoppio improvviso di un riflettore, ma di normale routine…
    Ma in un’altra disciplina un cane che vede lo steward ed il giudice e si spaventa tanto da non essere in grado di proseguire una gara tu lo hai visto mai ?
    Se non fosse un evento eccezionale non dico i media ( che sono intevenuti solo dopo a clamore già esploso) ma che hanno un comprensibile interesse a “sbattere il mostro in prima pagina”, ma le stesse federazioni cinofile sarebbero intervenute con tanta pronta severità ?

    • No, guarda che è andata esattamente al contrario: le federazioni sportive gli avevano dato mezz’ora di penalizzazione, e stop. Tant’è che il giorno dopo è stato regolarmente ammesso alla tappa finale.
      Le squalifiche sono piovute DOPO che è esploso il casino mediatico.

  8. Si, ha fatto la cazzata, e forse non ha abituato i cani agli estranei, ma è finito in un vortice con conseguenze esagerate. Mi spiace per lui

  9. Beh solo gli imbecilli non cambiano opinione, io che sono imbecille dentro continuo a pormi gli stessi interrogativi, perchè credo a quello che dice De Ferrari ma pure ( un pochino di più ) a quello che dicono i fatti e la logica.

    -I cani che si spaventano ad un check point potrebbe pure essere, ma cani ( come fatto notare) anziani che poi sarebbe sinonimo di esperti, con tante gare sul groppone, cosi come il musher, di check point quanti ne hanno visti ? Ad ognuno fanno sta manfrina ? Ed in anni di attività non si è saputo trovare un rimedio? E per tutti lo stesso ?
    Ora aldilà delle dichiarazioni di De Ferrari, secondo te Valeria, è plausibile ?
    Un cinofilo non dovrebbe interrogarsi solo per questo se i cani fanno così?
    Non credo siano cani che De Ferrari ha preso in qualche canile dopo anni di abbandono che chissà quante ne hanno viste, dilettantistico o no sono cani sportivi di alto livello, non i trovatelli della sciura maria che per gioco fanno un po’ di agility alla sagra del paese.

    – Per come la vedo io, un conduttore, non è diverso da un allenatore sportivo, vista la condizione di subordinazione e asimmetria nel rapporto con il cane, non parliamo di atleti superprofessionisti strapagati, ma dell’allenatore di una squadra giovanile…
    Ora se ripreso dalle telecamere un allenatore che tira giù bestemmioni ed urla sulla testa di dei ragazzini magari prendendone qualcuno per la maglietta che facciamo gli diciamo bravo o “che vuoi che sia” ….

    Per saperlo eh, perchè uno può dire tutto quello che vuole, alla fine pure Schettino nel libro che sta scrivendo pare che dica che lui ha fatto bene, il linciaggio no, sul web qualcuno avrà scritto delle pessime cose, ma rimane il fatto e di quello parliamo, abusum non tollit usum e che ci sia pure qualche cretino e che dice imbecille ad uno stupido non fa diventare lo stupido savio

    • Luc, sì, è plausibile che cani che hanno vissuto sempre nel loro ambito (più le gare, ovviamente) non siano abituati a trovarsi gente a metà percorso. Quel check point era abbastanza anomalo rispetto alle gare italiane, sia come collocazione che come numero di persone presenti, quindi dei cani timidi possono essersi anche intimoriti. Poi se vogliamo dire che i cani mancano di socializzazione eccetera…è sicuramente vero. Ma è anche molto difficile trovare cani da slitta che facciano “vita di società”, passeggino per la città al guinzaglio eccetera. Di cani poco socializzati verso gli estranei ce n’è a bizzeffe: ma se vivono una bella vita di branco tra loro e con gli umani di famiglia, io non sono poi troppo critica. Non sta scritto da nessuna parte che tutti i cani debbano essere cani da parchetto, lo dico sempre e lo ribadisco. Se questi cani (che non conosco e quindi non so dirti se sia davvero così: ma presumiamo di sì) fanno vita di branco canino, hanno un buon rapporto con i loro umani e fanno uno sport che gli piace…non credo proprio che siano cani infelici. Magari i prossimi che prenderà li socializzerà di più, per evitare questi problemi. Però plausibile, la storia lo è (non dico che sia “vera” al cento per cento: io non c’ero, posso solo riferire. Però plausibile sì).

  10. Vorrei ringraziare la redazione per questa intervista. Tendo a credere alle parole di questo signor de Ferrari, perchè non credo sia una persone che mal tratta i propri cani nel vero senso della parola. Sinceramente faccio più fatica a credere a strisciala notizia, di cui non ho mai condiviso i modi. Ma si può chiamare una persona per dire che in serata passeranno i carabinieri? Se è vero, solo questo mi fa venire il sangue alla testa… rimane che il sig de ferrari , per quel che si è visto dal video ed a parer mio, in quel momento ed in quel luogo ha maltrattato i propri cani. Nel senso che li ha trattati male, in una maniera non consona al luogo ed all’evento. Soprattutto se, come sostiene lui stesso, i cani erano impauriti. Scusate, ma se si scrolla e si urla sul muso ad un cane n questo stato d’animo, non penso proprio si possa ottenere un risultato positivo- in questo caso la ripartenza… spero che non faccia così ogni volta che i suoi cani si fermano per qualche motivo… poi, che non fossero veramente stanchi, posso anche crederci.

  11. A me pare che, al di là dei facili sensazionalismi che un programma tv può fare (e Le Iene ne sono un buon esempio) si debba rimanere sulla questione principale che è il maltrattamento di questi cani.
    Continuo ad essere dell’opinione che il De Ferrari abbia avuto un comportamento ‘poco professionale’ ed irrispettoso e che le squalifiche se le sia tutte meritate.
    Poi che ci sia qualche stupido che l’ha offeso nel personale questo è un altro discorso che non c’entra nulla con la questione principale che è, ribadisco un’altra volta, il maltrattamento subito dai suoi cani.
    Mi pare che anche in questa intervista di Valeria il De Ferrari continui ad arrampicarsi sugli specchi.
    Insomma, dal mio punto di vista la figuraccia l’ha fatta e sarebbe meglio che rimanesse ‘a cuccia’ per lungo tempo. 😉

  12. torno a commentare anche questo articolo che condivido in pieno, la sera stessa vedendo il filmato a Striscia si è notato subito come alcune parti sono state tagliate ed altre sono state enfatizzate per dare più colore, torno ancora una volta per dire che si de ferrari ha fatto una pessima figura ma dal filmato mi spiace non vedo maltrattamento, se poi tirare su un cane dall’imbrago in un momento di stress agonistico bisogna farlo passare come maltrattamento allora è inutile continuare a discutere, alcuni suoi cani sono timidi cosa dobbiamo fare? lo crocifiggiamo in sala mensa? ma voi che scrivete avete tutti cani perfettamente socializzati? ultimamente in questa serie di articoli leggo commenti della serie “poche idee e confuse” ragazzi cerchiamo di rientrare nella logica dei fatti se i cani hanno fatto lo stesso tempo della gara precedente non erano ne stanchi ne sfiniti, hanno semplicemente frainteso quel tipo di stop, se nessuno dei commissari di gara è intervenuto molto probabilmente dal vivo quella scena non deve essere stata poi cosi raccapricciante, ho sentito lo specialista di Striscia parlare di TURBE AFFETTIVE ma turbe di che!!! servizi come quelli messi in onda quelli si che fanno male, per capire questa “brutta storia” basterebbe analizzare con occhio più critico tutte le prove messe sul banco, basterebbe essere onesti e dire be forse abbiamo esagerato con dei giudizi affrettati cerchiamo di capire meglio questo tipo di cani e competizioni…
    a quasi dimenticavo il cane infilato nella sacca non è stato
    ucciso 🙂

  13. ciao Valeria. è da poco che ho scoperto questo sito e ti faccio i complimenti perchè mi piace molto. devo però farti un appunto, leggendo questo articolo e anche quello sui corsi della deAgostini, nel giro di pochissimi giorni hai scritto e poi ritrattato le tue opinioni. va benissimo, ma forse prima di partire in quarta con delle opinioni, aspetta un attimo e pensa bene al messaggio che vuoi dare. non mi piacciono queste continue ritrattazioni. ad ogni modo continuo a seguirti!

    • Luana, penso che si abbia il diritto di cambiare idea, specie quando una cosa viene presentata in un modo e poi si rivela essere completamente diversa. Se leggi il comunicato del Presidente dell’ENCI sui corsi DeAgostini capirai cosa intendo.
      Quanto al De Ferrari… non ho cambiato realmente idea dal primo articolo a quello di oggi: avevo, in realtà, preso molto male il suo atteggiamento durante l’intervista di Striscia, e per questo gliene ho voluto chiedere ragione. Ora, o questo signore è una specie di dottor Jeckyll-Mr Hyde, oppure Striscia ha mostrato solo ciò che aveva già deciso di mostrare. Il che non è corretto. E’ vero, forse ci sono cascata (come qualche altro milione di italiani): ma proprio per questo ho voluto andare più a fondo.
      In generale, comunque, posso dirti una cosa sola: io non voglio dare nessun messaggio. Non sono mica il Messia.
      Io esprimo le mie opinioni, che a qualcuno possono interessare e a qualcun altro no…ma sempre opinioni sono. E se le cambio (come penso possa succedere a chiunque), non vedo perché non dovrei dirlo pubblicamente. Non è mica una vergogna…a meno che, appunto, uno non voglia fare il Messia o il Guru della situazione. Ma ho sempre detto che i Guru mi stanno sulle scatole…e ti pare che dovrei mettermi a fare come loro? 🙂

  14. ok..son d’accordo con tutti..facciamo così..offro uno spritz atutti se alla prossima occasione il Vostro Campione riuscirà a portare a termine con discreto piazzamento le prossime gare con la stessa muta(o anche parziale, perchè son buono)..sempre che ne prenda parte.

    mi sembra comunque un discorso sterile..un po’ come parlare del doping nello sport..”poverino lo hanno beccato con tutti i valori sballati..eh ma sai lo fanno tutti..altrimenti non riesci a fare il risultato!”
    quindi..fatemi capire, se lo fan tutti è giustificato?!
    se ci son persone che uccidono cani a badilate in testa o gli spezzano le zampe e li gettano in acqua allora uno scrollone cosa vuoi che sia?!un calcio..bah?!una frustata..ehh!confronto alle altre brutture..se ragioniamo così siam propio messi bene.

    poi dal punto di vista personale non invidio Ferrari, ci si è messo lui in quella condizione, ma di certo la tv fà la sua parte.

    @suri: perdonami ma non stiamo parlando della tua cagnetta di 10 mesi o di una persona qualunque..capisci?non è il medico della mutua che ha sbagliato a darti la medicina..è il primario di reparto!
    non è il musher della domenica..è IL MUSHER, non avrebbe dovuto perdere le staffe!
    non è il motociclista della domenica che scivola sul tornante è il Valentino Rossi del GP!
    non so’ se mi son spiegato.

    • Fabio, mi pare che tu l’abbia messa su un piano un pochino fuorviante. Qui non stiamo dicendo “siccome tutti si dopano, dopo anche mio figlio, ma solo un po'”. Qui si sta dicendo: “Siccome tutti si dopano, il fatto che mio figlio si faccia due Redbull anziché una non mi sembra che si possa mettere sullo stesso piano del doping “.
      Il problema, infatti, è che qui si sta condannando una persona che ha cercato di rimettere in piedi due cani tirandoli su di peso per la pettorina! Non prendendoli a calci o mettendo loro il peperoncino nel culo: ha dato due strattonate alle pettorine!
      Quindi NON ha maltrattato niente e nessuno. Non è “un piccolo maltrattamento con la scusa che c’è chi taglia le zampe ai cani”. NON è maltrattamento!
      Il fatto è che i cani, a vederli, appaiono stanchi: quindi si potrebbe parlare di maltrattamento “psicologico”, e cioè nel voler obbligare dei cani sfiniti a riprendere il lavoro. Però quei cani si sono rialzati e hanno ripreso a correre facendo un buon tempo: all’arrivo sono stati visitati da un veterinario che li ha trovati in buona salute. Il giorno dopo hanno corso facendo di nuovo un ottimo tempo. Quindi, a me pare che proprio distrutti non fossero! E sono certa che il musher fosse assolutamente convinto che non lo fossero: quindi, se ha sbagliato da quel punto di vista lì, l’ha fatto in buona fede (ma in questo caso ha sbagliato anche il veterinario: insomma, hanno sbagliato tutti quelli che hanno visto i cani dal vivo, e dovrebbe aver ragione chi ha visto un minuto di video…)
      Poi si è mosso male, non li ha saputi motivare, li ha probabilmente spaventati: e QUESTO è l’errore che lui stesso ammette.
      Ma non puoi dire che “stiamo giustificando un calcio a fronte di un omicidio”. Perché qui non c’è nessun calcio.
      E non puoi neanche dire che De Ferrari sia il Valentino Rossi della situazione: questo era un campionato europeo, sì, ma di uno sport amatoriale in cui per correre paghi TU, e non hai certo sponsor che ti corcano di milioni! Al massimo hai l’amico con la pizzeria all’angolo che ti allunga i cento euro.

  15. completamente d’accordo con sciuramaria.
    fin dalla prima visione del video (circa un mese fa) mi son detta ‘e questo sarebbe maltrattamento?’
    spesso e volentieri la mia cagna, ad allenamento terminato al campo, di rientrare nel trasportino per andare a casa non ne vuol proprio sapere (la furbina preferirebbe restare al campo a divertirsi) ed allora si inventa di tutto per non rientrare: fa finta di desiderare coccole, si lascia andare di peso quando cerco di issarla su (40 kg di cagnetta a 10 mesi, mica roba da ridere). e dunque la volta che mi spazientisco e la tiro su di peso la sto ‘maltrattando’???? suvvia cerchiamo di essere ragionevoli e non cadere nel ridicolo. chiunque ha una minima esperienza coi cani sa bene che capita sempre la circostanza il cui il nostro amatissimo fido tenta di fare il furbetto, mettendo in discussione un nostro comando. a me pare che proprio questo possa essere capitato. e de ferrari non ha certo risposto seviziando i cani o appiccando loro fuoco! il mondo è pieno di violenza ma questo non è certo il caso, la vostra indignazione indirizzatela su soggetti più adatti!

  16. A me pare che il mondo sia sempre più pieno di cinobeghine (non parlo di chi commenta qui, ma in generale). Se, quando avevo 16 anni, le beghine andavano in cerca (per scandalizzarsi) di comportamenti “poco seri” delle signorine, oggi la stessa voglia di indignarsi e scandalizzarsi la troviamo nell’ambito dei maltrattamenti agli animali (quelli veri, ma, in mancanza, anche quelli presunti).
    Personalmente (anche se poco vale la mia opinione personale) tendo a credere (sin dal primo articolo) alla versione di De Ferrari. Può benissimo essere che un cane (e ancora più un gruppo) decida di “fare a modo suo”. Anche se allenati, anche se addestrati questo è possibilissimo, soprattutto se cani sono di carattere indipendente. E ora dico una cosa che farà scomparire il mio commento in un nanosecondo: secondo me la scrollata che gli ha dato non è per niente una violenza. Tra di loro i cani, per giocare, si fanno ben di peggio.
    Se avesse “rovinato il rapporto” come ho letto altrove, il giorno dopo non avrebbero corso facendo un tempo, a quel che capisco, decente.
    De Ferrari ha sbagliato perché non ha saputo trovare, in quel momento, la leva giusta per far ripartire i cani. Li ha presi di petto e loro hanno fatto resistenza passiva. Tutto qui.
    A De Ferrari va tutta la mia solidarietà: lui sì viene maltrattato orribilmente e nessuno (a parte Valeria e pochi altri) se ne preoccupa.

    • alla persona che viene accusata di non essere un buon padre , alla persona che subisce mobbing e minacce va tutta la solidarietà .
      Al comportamento furbetto di chi commette un errore ( umano , ok , umano ) ma poi si arrampica prima sugli specchi e poi fa la vittima no . mi spiace no .

  17. minuto 3.24 . “I miei cani sono sicuro che non li ho maltrattati”
    minuto 4.19 “io vi aspettavo eh ..”
    minuto 5.33 : “io ho fatto quello che ritengo giusto”
    minuto 6.25 : “secondo me io non ho sbagliato niente ”
    minuto 6.32 ” io mi sento un addestratore degli animali modello ”

    ehm …. che fa .. lo hanno doppiato a Striscia ? ma dai !!!!!

  18. provo a spiegare :

    lo sclero è comprensibile . la tensione durante la gara pure . le parolacce , la rabbia il nervoso , il trattare i cani come fossero sacchi di sementi .. ok .. non sono morti e feriti e voglio esagerare .. diciamo che in un momento di particolare tensione “può capitare” … ok .. può capitare …

    diciamo anche che arrivare a mettere in discussione la sua competenza come genitore mi pare ingiusto , una di quelle esagerazione di quell’animalismo che detesto esplicitamente .
    Attaccare la persona piuttosto che il comportamento è un altro di quegli errori che non approvo ( e l’ho sempre specificato nei miei commenti a riguardo ).
    Ma da qui ad affermare di essere stato manipolato , accusato ingiustamente , vittima dimontaggi ad arte .. da qui a negare qualosa che è stato registrato , da qui ad affermare di aver sempre ammesso di aver sbagliato .. beh .. ce ne passa ..
    ora , sono contenta che forse il signore abbia capito che negare l’evidenza era da sciocchi ( magari consigliato da un legale ha deciso di desistere dall’assurda posizione di negare l’evidenza ? ) e sono contenta di sentilo ammettere che riconosce l’errore o l’esagerazione .
    Sarei più contenta se ammettesse l’errore completo , sia nei confronti dei cani che della disciplina , e anche nei confronti di chi si è sentito disturbato dalle sue scelte ( filmate ) .
    Di certo non riesco a credere che un “grande addestratore” abbia quella idea di “motivazione” , quella idea di “sintomi della paura” , quel risultato ( paura delle persone da parte dei cani ) e concordo stavolta con Luca Rossi e con tutto quanto ha detto nel servizio di Striscia .
    Tutti possiamo sbagliare , tutti possiamo esagerare , tutti abbiamo diritto persino di abusare ogni tanto ok . questo non vuol dire che sia giusto , no vuol dire che sia giustificabile sempre , no vuol dire che ci si senta in diritto di fare le vittime . MA , recita un vecchio adagio : MALE NON FARE PAURA NON AVERE .
    Se hai fatto qualcosa di male , capita , chiedi scusa , con umiltà , con dignità , ed evita di prendere in giro chi ti fa notare che hai sbagliato .
    Forse sarebbe stato meglio fermarsi come da direttive degli addetti . Non era una corsa per salvarsi la vita !

    • mi dispiace ma i tagli quando ha portato stoppa dai cani e dal canile sfido chiunque a dire che li ha visti….. Ma vi rendete conto che questa famigli ha il terrore a stare in casa per tutto quello che gli hanno postato in giro su internet…. basta che andate su yuo tube e leggete… ma uno secondo voi come reagisce? Comunque lo avete già condannato perciò innutile parlare.

  19. che la tv sia un’insieme di incompetenti pagliacci lo sappiamo tutti..ma io credo che il signorino Ferrari(quale amante degli animali e profondo conoscitore della sua “truppa”), sportivo, cinofilo, buon padre di famiglia etc etc..faccia un po’ la vittima..perhè, se è vero che i cani li conosce così bene allora avrebbe saputo come spronarli nel giusto modo, come reagire allo stress di una gara e come comportarsi con i media di oggi..
    insomma non vorrà mica farci credere che uno sportivo del suo livello non sappia affronatare queste situazioni??!
    dai sù non prendiamoci in giro.

  20. certo che no ! intendo questo : ho letto sui commenti ( o almeno riportati come tali da giornalisti come te ) che affermavano l’esatto contrario dell’ammissione di un errore o di una esagerazione , ed ho sentito nel servizio quando ha detto di non aver sbagliato ed esagerato !

    • Ma lui in realtà non pensa di aver sbagliato nel senso di aver “maltrattato i cani per cattiveria”: questo l’ha ribadito anche con me. Pensa di conoscere i propri cani, vivendoci insieme da dieci anni, meglio di gente che li ha visti in 30 secondi di video. E se aggiungiamo che i veterinari (che li hanno visti appena dopo la scena del video) hanno dato il benestare alla tappa del giorno dopo… be’, a me il dubbio sorge. Forse così devastati non erano. Io non mi arrogo la capacità di giudicare da un video meglio di quanto non possa fare un veterinario “dal vivo”.
      L’errore che ammette è quello di aver esagerato a strattonare e spintonare i cani, ottenendo l’effetto opposto a quello voluto.

  21. non mi convince nemmeno un poco il comportamento di questo signore . negare l’evidenza delle registrazioni mi pare ridicolo . Afferma di aver ammesso l’errore ma non è quello che ho letto e non è quello che ho sentito con le mie orecchie . Non mi piace .

  22. E’ incredibile come una trasmissione demenziale del genere, intimamente e subdolamente berlusconiana, sempre stata debole con i forti e forte con i deboli, agli occhi dell’opinione pubblica sia sinonimo di correttezza, serietà e “difesa del cittadino comune”. Tempo fa si autodefinivano “la voce dell’indipendenza”! hahahahahahahahahaha ma in che cazzo di Paese viviamo???
    Per quanto riguarda De Ferrari, lui ha sbagliato e lo sa: ma non si può rovinare la vita ad un uomo per una cosa del genere (non ha ammazzato né stuprato nessuno!), specialmente in un Paese in cui gli stessi media che sbattono De Ferrari in prima pagina si riempiono la bocca di parole come “garantismo” “lotta al giustizialismo” e “diritto di contraddittorio” ogni volta che viene mossa una semplice critica ad uno dei tanti potentissimi ladri che tengono le redini dell’Italia.

  23. una cosa che non ha fatto notare nessuno… come mai i cani alla fine quando vedono passare un’altra slitta ripartono?
    secondo me si non s’è comportato bene ma si sta esagerando… con il linciaggio. non ho visto poi chissaquali cose nel video…anceh se si il sig ferrari preso dal momento ha forse un po’ perso la testa.
    però… so come ragiona striscia. o come funziona la tv… insomma… devono far vedere una cosa e quella fannov edere perhcè “vende”. punto…

    • evidentemente essendo atleti e giudicati in buone condizioni all’arrivo , hanno utilizzato quei minuti per recuperare sufficientemente . non mi pare incomprensibile questo , anzi , conferma la tesi della necessità di recupero . più si è allenati minore è il tempo necessario , tempo però nel quale il recupero ( anche se breve ) è necessario .. e soprattutto no si accelera a strattoni e parolacce …

  24. Io non dubito la buona fede, anzi mi pare emerga anche l’amore per i cani.
    Credo che si debba convenire che i modi siano stati (eufemismo) inopportuni, capisco la trance agonistica di uomini e cani, ognuno di noi ha giocato a pallone magari bisticciando ( o facendo proprio a pugni per i più focosi), o magari dicendo “mannaggia li pescetti”, insomma come diceva quello tanti anni fa “scagli la prima pietra” …
    Però mi pare altrettanto evidente che se fai a botte non nel campetto dell’oratorio ma nella finale dei mondiali ( tipo Zidane) o in diretta televisiva le telecamere ti riprendono mentre tiri giù un bestemmione da far scendere già tutto il primo Novembre una figura di M…. l’hai fatta e te ne piangi le conseguenze.
    Era un campionato europeo eh … no la mostra del “Bastardino Simpatico” alla Sagra della Sarciccia di Roccofritto di Sopra, si hanno pure delle responsabilità diciamo di immagine.
    Insomma Valè ( permettimi la confidenza del diminutivo romanesco) ho letto tante prese per il sedere e critiche per le cugginate della sciura maria al parchetto, sul dobbberman che ci cresce il cervello, e il muso nelle feci, che ora sta difesa d’ufficio non la comprendo ne condivido, direi che possiamo rispettare l’uomo ( e talvolta non è stato fatto ammetto) e criticare duramente il cinofilo e lo sportivo, ma assoluzioni non me pare il caso….
    Insomma come direbbe Forrest Gump ” miocuggino è chi mio cuggino fa”

    • Luc, se hai visto un’assoluzione del comportamento, hai visto male. E’ dal primo giorno che ripeto (e qui confermo) che De Ferrari ha fatto una cazzata. Che nel migliore dei casi non ha saputo leggere i propri cani e che quindi, sia dl punto cinofilo che sportivo, la figuradimme’ rimane pari pari. Però che a una persona che ha commesso questo tipo di errore si facciano le telefonate minatorie…questo, a mio avviso, è segno che siamo un popolo di deficienti totali.
      Io assolvo la “persona”: anche perché ha ammesso di aver sbagliato. Lo sportivo si prenda la sua condanna e se la tenga, perché ben gli sta.
      Ma non ho visto lo stesso accanimento, che so… verso Ibra che ha tirato, a sangue freddo e con evidente premeditazione, un cazzotto all’avversario: si è preso tre giornate, ciao, ieri sera erano ugualmente tutti lì ad osannarlo.
      Due pesi e due misure, solo perché uno è campione nello sport per cui rincogilionisce mezza Italia, e l’altro pratica uno sport semisconosciuto?
      Dai, su. Un po’ di senso della misura ci vuole!

      • Credo che però nessuna delle persone che scrive qui commentando il suo comportamento sia solita fare telefonate “al minatore” come direbbe Totò.
        Il calcio non è uno sport che conosco, pratico o apprezzo, anche per i motivi che ricordavi nell’esempio, visto che noi ( me ce metto in mezzo a livello infimerrimo ) “cino sportivi” pensiamo di essere e dovremmo essere migliori allora sti comportamenti non possono passare.
        Ho visto conduttori cacciati dal campo per aver dato una voce troppo brusca al cane che se ne andava per i casi suoi in obedience, ricordo il filmato di un tizio buttato fuori prima di cominciare in agilty per var messo il cane tropo decisamente in posizione sul primo ostacolo.
        Dovunque vai ste cose non le tollerano ( forse solo nelle discipline “da morso” ma li devon fare i tosti ) e ti mandano a casa.
        Fra i due eccessi magari un po’ di moderazione, nessuno è andato a casa a menarlo a De Ferrari, sul web se ne scrivono tante, devono anche essere prese per quelle che sono, sparate da bar sport per fare ” i ganassa”.
        Però su, non famone il mostro magnacani ma manco San Francesco.
        Magari uno può anche imparare dagli errori.
        Domando però concretamente all’esperta cinofila che sei, ma per quale motivo sti cani sono tanto timidi ? Io non ne capisco molto ma forse un cane lo capisco, ma 6 su 6 ?
        So di tempra tanto molle sti Husky tu che ne capisci, e soprattutto i cani si rassicurano a bestemmioni ?
        Per saperlo eh

  25. Buongiorno a tutti,
    striscia la notizia è un programma molto seguito e con un enorme potere mediatico, ha fatto e fa servizi utili, ma parlo per conoscenza personale spesso fa il “tritacarne” in modo molto scorretto.
    Il pubblico italiano, ha bisogno, ed è abituato ad avere servizi morbosi, costi quel che costi!
    Di tutto il tempo che striscia dedica ad un intervista, tra lo stress che ti mette adosso, le provocazioni che fa, ritaglia e fa vedere solo quello che vuole!!
    Che poi sia una trassissione utile, e che ha fatto ottimi servizi nessuno lo nega…ma non da diritto di replica, e a volte si diverte a massacrare il malcapitato di turno.
    Ciò è molto scorretto.

    • un po’ come quella del giornalaio che idede un calcio all’ennesimo cane lascioato spisciacciare sui suoi giornali. voglio dire…certo non si calcioano i cani ma un po’ il tipo lo capisco…
      anche solo al frase detta dal giornalaio all’arrivo del grottersco costume da cagnolone con dentro stoppa… “sdiete venuti a rivendicare il diritto di psiciarmi addosso?”
      e anche li fu linciaggio mediatico. certo questo caso era peggio perchè il cane fu calciato dall’energumeno… ma da qui a dire tutti “cosa sarà mai un goccetto di pipi ” e simili… beh.. e anceh li si mostra solo quel che si vuol mostrare insomma.
      io non l’avrei psota così la cosa e soprattutto avrei quantomeno detto sebbene la reazioen del sigonrte sia stata eccessiva ricordiamo che NON SI FANNO PISACIARE I CANI SUI NEGOZI o qualsiasi altro arredo urbano. non è educazione… invece è stato fatto passare il concetto povero cagnolino non ha fatto niente di male. chiaro la colpa è sempre del padrone ma tant’è…

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