sabato 19 Aprile 2025

Ci mancava solo il prete cinofobo…

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI –  Forse l’avrete già letta… ma se così non fosse ve la copincollo pari pari, la letterina di tale don Marco Scattolon da Camposampiero (PD), perché decisamente “merita” di essere letta per intero:

Non fiori, pardon cani, ma opere di bene.
Stan calando gli sponsor per gli sport minori, le gite scolastiche o le iniziative di solidarietà. Se fai un grest o un camposcuola devi misurare ormai l’ultimo centesimo, non hai altri aiuti.
Ognuno ha le sue preferenze ma come educatore dei figli degli altri, mi sia permesso chiederti….. “Quanto spendi per i bambini e quanto per i.. cagnolini (o i gattini)?”
Sempre più gli animali stan diventando importanti. Mi son trovato a mangiare alla stessa tavola con cani e gatti, solo su piatti diversi.
Guai investire un animale domestico, rischi l’ira funesta del proprietario.
Multe colossali se uno abbandona un cane (cosa certo da non fare!), ma ci sono anche altri abbandoni più pesanti di genitori che se ne vanno senza ricordarsi dei loro doveri verso i figlioletti o i nonni.
I cani randagi, pieni di zecche e pidocchi, han più diritto di certi bimbi? Ho assistito a liti furibonde tra sposini per l’assegnazione dell’animale nel momento della separazione. Ho visto donne di chiesa spendere un patrimonio per attrezzare di riscaldamento la cuccia del cane o per provvederlo di pelliccia per l’inverno.
I cani che vengono dall’Alaska saranno contenti di sudare sotto la porta di casa tutta l’estate o di attendere mezza giornata per una passeggiata o una pipì.
A me va bene che un anziano possa avere anche un animale per compagnia (purchè non sostituisca il doveroso affetto dei figli).
I giovani sposi, pensino ai figli da generare e sarà meglio per tutti.
Non ho mai stimato la civiltà egiziana, che adorava gatti e coccodrilli, falchi e sciacalli e maltrattava i popoli vicini (ebrei compresi).
Spesso in tv appaiono la Brambilla o Limiti a perorare la causa dei cani, io mi sono tassato per aiutare tre famigliole che volevano tenersi un figlio e non ne avevano i mezzi. Grazie a chi sceglie le adozioni a distanza o a vicinanza, i cani vengono dopo. I cani che abbaiano quando arrivo a benedire le famiglie o sono per la caccia, non mi danno fastidio, fanno il loro dovere e danno sicurezza e svago.
Ma quando li ritrovo in braccio a chi si confessa o sta in fondo alla chiesa, mi danno fastidio. E mi da fastidio passare fra gli scaffali della COOP e della PAM e notare quanto si vende per gli animali.
“Avevo fame e non mi avete dato da mangiare – non date le cose sante ai cani” diceva Cristo.
Su trentasei volte che la Bibbia cita i cani, solo due volte fan bella figura.
Vedere cani con occhiali, gelato per cani, dondolo per cani o fisioterapia con tanto di tapiroulant o inviti ad adozioni per cani slavi mi par eccessivo. E non mi si citi San Francesco ed il lupo di Gubbio – non addolciamo i santi come se fossero stati degli animalisti – Francesco amava i poveri (vestiti distribuiti dalla finestra) e i lebbrosi. Quanto a Gubbio se quel lupo era proprio un animale e non un prepotente signorotto Francesco avrebbe fatto bene mandare a cacciarlo i giovani con la balestra senza far sprecare al buon Dio un miracolo.
Basta con i telegiornali pieni di lupi, orsi, balene o cani.
Mai una protesta quando la società dell’ENEL, del gas o dell’acqua giunge in una casa di un disoccupato con due o tre figlioletti e toglie l’erogazione anche d’inverno perchè non si è potuto pagare la bolletta. Io mi sono sfiancato a pagar bollette a disgraziati e mi sento preso in giro quando si parla in tv solo dei diritti degli animali. Le opere di misericordia sono ancora attuali e per chi vuol restare cristiano non si possono dribblare. Il nostro buon cuore non va dirottato verso la parte sbagliata.
I cani (e company) vengono dopo i cristiani.
Io il Cristo a passeggio con il cane nel Vangelo non me lo vedo proprio e una messa di esequie per un cane la sento un sacrilegio. Senza maltrattare i cani, investiamo sui figli di Dio (battezzati o meno). So che certi cani sono preziosi per i cechi, per i finanzieri, per i bagnini o per far la guardia, ma l’ONU non li ha ancora inseriti come paritari alla persona, nei “DIRITTI dell’UOMO”.

Don Marco Scattolon

Okay… parliamone.
Tanto per cominciare, la frase citata (“non dare le cose sante ai cani”) non sembra essere stata proprio così. A quanto mi risulta Gesù Cristo disse, esattamente: “Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cani”, e lo disse ad una donna che invocava il suo aiuto, ma che lui non si stava filando neanche di striscio perché non era israeliana.
Non sono stato mandato se non alle pecore disperse della casa d’Israele“, disse, infatti. Ma siccome i discepoli insistevano perché la aiutasse, pronunciò la frase sui cani, che andrebbe quindi intesa come “i non-israeliani per me valgono quanto i cani”.
Non mi pare che il Cristo faccia una gran bella figura in questa storia, che forse sarebbe stato meglio evitare di citare.
Fortunatamente i Vangeli apocrifi (che don Marco evidentemente preferisce ignorare) sono invece zeppi di aneddoti sul fatto che Gesù amasse gli animali, che non fosse affatto felice dei sacrifici di animali e che fosse addirittura vegetariano, così come la maggior parte dei discepoli.

Personalmente, però, sono atea e quindi lascio volentieri da parte tutte le favolette (che per me tali sono) relative a Bibbie e Vangeli vari (peraltro tutti scritti da uomini e non certo da Dio).
Veniamo quindi alla sostanza delle cose pratiche, non spirituali.
Primo, il fatto che ci siano persone capaci di abbandonare i propri figli depone tutto a favore della preferenza per i cani (che non lo fanno mai, se non sono proprio costretti).
Il fatto che non si trovino più soldi per lo sport è una scusa del tutto risibile per la cinofobia di questo poveraccio (io considero tali tutti gli incapaci di apprezzare l’amore di un cane): anche perché, se dovessimo ragionare in questo modo, prima di aiutare il grest o il camposcuola ci sarebbero da aiutare i famosi bambini africani che muoiono di fame (e che, stranamente, il parroco non nomina: eppure sono un MUST per tutti coloro che ci rinfacciano i soldi spesi per i nostri cani. Sarà mica pure un po’ razzista, ‘sto don Marco?), e poi i bambini ungheresi che vivono nelle fogne, e poi tutte le donne e i bambini vessati del mondo… insomma, prima di dar soldi al suo campetto, farei in tempo a finire in miseria.
La frase TOP è comunque: “Guai a investire un animale domestico, rischi l’ira funesta del proprietario!”. E vorrei proprio vedere! Immagino che il parroco si riferisse allo sciagurato episodio del tassista che è stato aggredito e ucciso per aver investito un cane…ma detta così, sembra quasi che il maggior divertimento del parroco (se non fosse perché i propretari si incazzano) sarebbe quello di andare nottetempo in giro in macchina ad ammazzare cani.
Ma visto che i proprietari non apprezzano, magari lo farà con i randagi (che intanto “sono pieni di zecche e di pidocchi”… come se fosse colpa loro e non dei pezzi di merda umani  – e magari cristiani – che li hanno abbandonati).
Ce n’è, al mondo, di gente così… mentre ovviamente non c’è nessun animale che si diverta ad ammazzarne altri.
Chi lo fa, lo fa per sopravvivere: l’unico che lo fa per sport è l’uomo (così come l’uomo è l’unico animale che si diverte a molestare e stuprare ragazzini, magari con una bella tonaca da prete addosso per conquistarsi più facilmente la loro fiducia e quella dei genitori).

Il Nostro poi se la prende con gli egiziani, che “adoravano gatti e coccodrilli, falchi e sciacalli e maltrattavano i popoli vicini (ebrei compresi)“.
Questo è veramente ridicolo, venendo da un cristiano che, come tale, dovrebbe sentirsi pesare sulla coscienza gli innumerevoli orrori compiuti dai Crociati o dalla Santa Inquisizione… per tacere poi della cosiddetta “conquista dell’America”, con relative stragi dei nativi americani,  e di mille altre “perle” del cristianesimo. Forse, se questa religione avesse insegnato un po’ più di amore verso i diversi da noi (a partire dagli animali), certi obbrobri  non si sarebbero mai verificati.
L’ONU non ha ancora inserito i cani come paritari alla persona nei “diritti dell’uomo”, è vero: purtroppo ci ha invece inserito torturatori, stupratori, omicidi, abbandonatori di figli.
Forse sarebbe il caso di cominciare a sbattere fuori loro dal concetto di “umanità”, un po’ troppo allargato per i miei gusti. E forse sarebbe anche il caso che vescovi e cardinali e pontefici, insomma chiunque abbia il compito di vigilare sulla correttezza di chi – per sua stessa ammissione – “educa figli non suoi”, prendesse certi personaggi e li mandasse a zappar la terra a migliaia di chilometri da bambini e giovani che vengono, con parole come queste, dirottati da qualsiasi sentimento di amore universale.
Purtroppo sappiamo come la Chiesa si è comportata con i preti pedofili: li ha spostati semplicemente in altre parrocchie. Figuriamoci se si occuperà di un prete cinofobo.
Resta il fatto che, di fronte a esternazioni come questa, vado sempre più fiera ed orgogliosa del mio ateismo.
Quanto a Don Marco, spero che i soldi di cui ha bisogno se li faccia dare dai miliardi che raccoglie la Chiesa con l’8 per mille…e che per il resto non gli dia un centesimo nessuno.
Neanche un cane.

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  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

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113 Commenti

  1. Se posso permettermi di spezzare una lancia a favore di questo prete, che di sicuro non si è espresso nel migliore dei modi, a me sembra solo che stia criticando gli eccessi! E’ vero che ognuno, con i suoi soldi, può far quello che vuole, però diciamoci la verità, il mondo è pieno che spende per i cani somme assurde per acquistare cose di cui, il povero cane, non sa proprio che farsene! E i collari e i guinzagli con i glitter, e le borsette con gli swarovski, e i cuscini con fiocchi e pailletes, e i vestitini da sposo e da sposa, e il filetto di manzo, obiettivamente, penso che tutti, qui dentro, siano entrati in un negozio di articoli per animali, e lo sappiamo che, oltre a tutte le cose utili, ce n’è una marea di inutili, che però continuano a vendere e quindi un mercato, evidentemente, c’è! Ora, come ho detto prima, ognuno, con i suoi soldi, fa quello che vuole, ma penso che, al di là del credo o non credo, è dopottutto vero che ci troviamo spesso ad aiutare più volentieri un cane anzichè una persona. E’ vero, lo si fa anche perchè i cani, per le creature splendide e innocenti che sono, attirano più facilmente il nostro affetto, però ne vedo molte, di persone, che rimangono infastidite di fronte alla miseria umana, ma guai se al suo cane gli si spezza un pelo. Ne sentiamo sempre di discorsi assurdi su rom, immigrati, senzatetto e chi più ne ha più ne metta, mentre è vero che va di moda un ecceso di sentimentalismo verso i cani. Ora vi dico una cosa dei preti, perchè ne conosco alcuni: ultimamente versano in una situazione difficle, le chiese non fanno più il pieno di ascolti, vengono bistrattati da tutte le parti, a volte a ragione ma a volte anche a torto, se viene fuori un prete pedofilo diventano tutti dei delinquenti, e le alte sfere, in questo, non danno loro un grande aiuto, lo vediamo tutti. Quindi molti hanno iniziato ad esprimersi in modo un pò troppo astioso e sostenuto, e non si rendono conto che rischiano di farsi fraintendere pesantemente. Ecco, io credo sia questo il problema di don Marco Scattolon, di sicuro non si è espremesso nel modo migliore, soprattutto se il suo intento era quello di far riflettere le persone che spendono troppo per i propri cani, e non quello di attizzare ulteriormente i sentimenti negativi di quella parte di mondo che vede ancora il cane alla vecchia maniera o che è, peggio ancora, davvero cinofoba.
    Al giorno d’oggi ci sono le persone che amano il loro cane e pensano al suo benessere di cane, provvedendo a lui per tutto ciò che gli è necessario (materialmente e non solo), e le persone che invece trattano il cane come un oggetto, da abbellire con accessori sempre nuovi. Io penso che le sue critiche fossero rivolte soprattutto a queste persone, e alla moda del momento che ha fatto nascere tante cinofilosofie inutili, che attirano proseliti (e i loro soldi) come le più becere sette religiose. Dopotutto, sia le cinofilosofie sia le sette religiose fanno leva sulla stessa debolezza umana: il senso di inadeguatezza davanti ai problemi e il disederio di trovare una via illuminata e infallibile verso la luce.

  2. Ma che quel “pretino” pensi a sè stesso. Anche io aiuto molte famiglie in difficoltà e non lo predico certo dall’altare. Anzi, i miei cani mi aiutano con molte persone ammalate (essendo operatrice di pet-therapy). La carità e le opere buone si fanno in silenzio!!!!!!!!!!!!!!

  3. ok. ho letto anche l’ articolo e mi veniva da vomitare. il solo pensiero che esiste gente che pensa queste cose, mi riporta agli istinti più primordiali. e l’ ultima frase della “redazione di vietato abbaiare”, non parliamone. vabbè essere cinofobo: non a tutti possono piacere i cani (cosa che comunque non riuscirò mai a capire), ma… certe cose, come questa genialata del blog, possono nascere solo dall’ ignoranza. e da qui comincerei a dire più o meno le cosa che han detto gli altri contornate di ogni genere di parolacce.

  4. ma che caspita ci fanno su questo sito quiei cretini che pubblicizzano il loro blog e quelli che sono d’ accordo con loro??? ora più he mai sevirebbe la seconda riforma cattolica.

  5. Questo prete è quanto di più anticristiano possa esistere al mondo. Ci dimostra anche come le persone meschine siano brave a fare le crociate contro chi non ha nessuna possibilità di difendersi (come, appunto, gli animali). Mi stupisce però che dal basso della loro ignoranza queste persone glissino sui VERI argomenti che fanno sì che il mondo sia piano di poveri e ammalati, come, ad esempio…le lobby, le massonerie, le banche, le multinazionali senza scrupoli…e tante tante altre schifezze. Peraltro, Valeria Rossi ha detto una cosa fondamentale e cioè che Gesù era vegetariano. Senza star qui a disquisire sul giusto o sbagliato, è cosa nota che per fare un hamburger ci vogliono circa 1000 litri d’acqua. Se tutti i predicatori e i “chiesaioli accaniti” come questo Don non mi ricordo smettessero di mangiare carne, più nessun bambino del terzo mondo morirebbe di fame. Noi umani lo possiamo fare, gli animali invece no perché oltre ad avere un sistema digestivo assai diverso dal nostro, la loro alimentazione “carnivora” serve per mantenere la catena alimentare in equilibrio. Dunque, riassumendo: cari bambini del biafra, noi cattolici non siamo disposti a rinunciare alla bistecca e ai palloni della Nike per giocare nei nostri campetti di calcio, però siamo più che disponibili a promuovere l’abbandono dei cani e la cultura cinofoba.

    Sapete che vi dico? Ero indecisa se far fare religione a mia figlia a scuola. Ora ho le idee decisamente più chiare.

  6. Oh, mi distraggo un attimo e mi perdo le perle tipo: “Meglio gli uomini che i cani”
    “Le bestie sono bestie e vanno trattate male”
    “Chi ama gli animali non è figlio di Maria e va all’inferno!”
    Ah, vorrei poi dire a non so chi l’aveva scritto, mi pare Riccardo, che non sapevo che ci fosse TUTTA una speculazione sulla moda di avere un cane. Io non ho mai preso un cane/gatto uccello/topo per moda. L’ho presi per tenerli bene, amarli, trattarli da cane (niente vestitini, occhialini etc etc) (ma sul letto con me ci dormono, andrò all’inferno, lo so). Tu pensa quel che ti pare, che qui viviamo benissimo da adoratori di animali che non compiono opere di bene.

    Ps: per il prete… Ho una gatta nera… Verrò messa al rogo perchè sono una strega?

  7. Camposampiero! Vicino casa mia =O cmq volevo dire una cosa a Valeria e agli altri atei che sono atei a causa della schifezza della chiesa e di altre religioni… Non è che la bibbia sia falsa solo perchè la Chiesa è ‘na schifezza. Non è che Dio non esiste perchè la Chiesa è ultraricca e falsa. Forse bisognerebbe essere di vedute un po’ più aperte e capire che c’è chi la bibbia la segue sul serio e non è nè estremista nè falso nè approfittore (nè cattolico…)…

    • Ma no, Dusia, io non sono atea perché la Chiesa è una schifezza! Semmai sono contenta di essere atea ogni volta che vedo le schifezze della Chiesa.
      Molto più semplicemente, sono atea perché – come disse qualcuno – sono troppo vecchia per credere ancora a un amico immaginario :-).

    • giusto, il fatto è che io sono ateo perché non credo nell’esistenza di dio e non per com’è la chiesa o i preti o il papa. Questo però non vuol dire che se uno è credente mi faccia schifo, ognuno è libero di cedere in ciò che vuole, purché non tenti di dire fregnacce come ‘sto pretazzo. Io con i miei pochi soldi, guadagnati o elemosinati che siano ci faccio quel che mi pare, sempre a patto di non fare male agli altri ovvio. Ma avere un cane o un gatto può far male al prossimo mio? NO, indi continuo a tenere il cane e se poi dio c’è che mi mandi all’inferno perchè non voglio aver a che fare con uno che permette ai suoi emissari di fare quello che fanno. Per dare da mangiare a tutto il resto del mondo che ci pensi la caritas, tanto di sto passo dovra dare da mangiare anche a me tra poco.

  8. ma nessuno può far notare a sto prete,che IO i soldi che spendo per i miei cani o per i cani dei canili,non li ho rubati a nessuno,mentre la SUA chiesa,il SUO papa,si vestono d’oro e di ermellini,viaggiano per il mondo a portar la “parola di dio” (minuscolo apposta),ma mai che siano “vestiti di povertà” come descrive il vangelo?Mai che gli aiuti per i “bambini poveri del mondo” siano arrivati a destinazione se non da privati,e loro? basterebbe grattare con una limetta le loro carabattole d’oro per dare medicine o dar da mangiare a popolazioni intere…poi mi fermo,se no comincio a dire parolacce…

  9. boh sarà ma io quando per il funerale di mia nonna sono entrato in chiesa (sono ateo ma mia nonna no)col cane in braccio e per di più in prima fila il prete non mi ha detto niente. Poi il Cardinal Martini era visto male perché era un Gesuita e chi mastica un po’ di clero sa che i Gesuiti sono visti male da tutta la chiesa e sa anche il perché. Dio non era vegetariano infatti preferiva i doni di Abele (cacciagione) a quelli di Caino (ortaggi)e questo è uno dei motivi che portò Caino ad uccidere Abele, lo trovate nell’antico testamento. La bibbia è una traduzione fatta ad uso e consumo, infatti giusto in questi anni uno dei loro più quotati traduttori (Mauro Biglino ex traduttore per le edizioni San Paolo) sta spiengando qual’è la vera traduzione e la chiesa tutta si guarda bene dall’entrare in questione perché si darebbe la zappa sui piedi da sola.Comunque se il povero prete convincesse il suo papa ad aprire le casse dello IOR molti dei suoi problemi per il Grest, per le bollette dei fedeli, per il cibo ai bisognosi e mille e mille e mille altri dei problemi che affliggono molti di noi in questi anni sarebbero risolti nel giro di poco poco. Ma le casse dello IOR le tengono ben chiuse e la bocca per dire fregnacce la aprono sempre più spesso. Ultima cosa, il poverino secondo la sig.ra Valeria ha fatto un po’ la figura del razzista? nooooo quando mai la chiesa è stata razzista basta vedere chi hanno come papa, non dico altro

  10. A camposanpiero? Cavoli, quasi quasi vado li e gli attacco una copia di questo articolo sul portone della chiesa! Veramente, ottimo esempio di amore universale, l’unica cosa utile che dovrebbe insegnare una religione!
    E poi mi ha fatto ridere sta maledetta foto di gesù…sarò anche atea, ma lo so perfino io che gesù di certo non aveva gli occhi azzurri e il visino sottile..doveva essere un arabaccio fatto e finito, ma neanche u questo dicono la verità (ok non c’entrava molto questo, ma cribbio, fa venire il nervoso!)! Vabbè, son fiera anche io di essere atea e di non farmi incantare da siffatte affermazioni, ma che tristezza!

    • l’iconografia di Gesu’ e’ molto varia, al’inizio veniva rappresentato solo tramite simboli o nella figura di buon pastore, successivamente con una raffigurazione di uomo scuro con i capelli neri, cosa che sicuramente ricalca il suo vero aspetto, quindi e’ diventata molto varia perche’ gli artisti adoperano la propria sensibilita’ nel raffigurarlo (io ad esempio il Gesu’ del Caravaggio me lo tengo stretto, somigliante o meno). In ogni caso il problema non e’ l’aspetto fisico di Gesu’ in se’ nella foto, quanto lo sfruttamento della sua immagine per un messaggio che, se nelle intenzioni poteva essere positivo, per come e’ stato espresso ha connotazioni abbastanza negative.

  11. Ma secondo voi si tratta di cinofobia ad oltranza o cinofilia italica arretrata?
    Provo indignazione-tristezza-incazzatura come voi tutti ma provo a “contestualizzare” (?) la comunicazione del prete veneto campagnolo.
    Un prete inglese anglicano non avrebbe mai fatto dichiarazioni cinofobe simili, ma neanche un parroco cattolico URBANO (tipo parrocchia zona Parioli a Roma o parrocchia zona centro Milano).
    In Don Scattolon ci vedo l’humus dei miei nonni contadini e del loro rapporto con gli animali domestici, ovvero cani a gatti (per quelli da cortile e da stalla è tutta un’altra storia..):
    Cani: fuori di casa, e a fare il loro dovere ad abbaiare a chi si avvicina alla cascina.Pane, acqua, avanzi di polenta e catena.Spesso legata ad una rotellina ed ad un filo di ferro in alto per fare avanti-indrè.
    Gatti: fuori-dentro casa ( ..i topi stanno dentro la cascina).Stesso menù; forse una carezzina in più le sere invernali, davanti alla stufa.Il pelo dei gatti scalda un po’ di più di quello dei cani, si sa.
    Scusa Valeria, ma il tuo articolo mi ha scatenato riflessioni più “profonde” (?) sul nostro livello medio-basso di società: credo siamo in Italia , in fondo ( ma mica poi tanto..), più rurali e contadineschi di quanto pensiamo.
    Ma perchè nella provincia italiana hanno sempre voce i tre soliti personaggi importanti del paese ? Il prete (appunto), il figlio del sindaco e il figlio del farmacista (..gli ultimi due, notoriamente, delle gran teste ci ca**o.Spesso in veste di amministratori locali).
    Quell’humus di cui sopra è anche il mio, mica lo rinnego.Anzi, stranamente ha improntato il mio rapporto con il mio cane, che non chiamo mai ” il mio bambino”.Lo vedo come “ALTRO DA ME”. Una sorta di “aristocratico” (??) distacco che aveva mia nonna, contadina piemontese classe 1915, quando entrava nella conigliera: sorrisino + carezza + zac!
    Chiedo scusa in anticipo per la sociologia spicciola.Ma quella foto del prete con il Cristo Aperto Di Domenica è stata irresistibile. (PS: la stessa che vedo dall’età di 4 anni.Prima o poi scoprirò l’artista)

    • Anch’io ho avuto una nonna contadina piemontese, classe 1900, che se doveva tirare il collo ad un pollo non ci pensava due volte. Io l’ho sempre visto però come un sano pragmatismo, all’epoca con gli animali da cortile ci mangiavano. Altro non c’era, a parte i peperoni con la bagna e la barbera. Devo molto a questa nonna che diceva pane al pane e vino al vino perchè mi ha salvato dalle asfissianti “pruderie” piccolo borghesi del resto della mia famiglia.
      Nonostante questa visione utilitaristica di polli e conigli, gli animali li amava. Si metteva seduta, si aggiustava uno strofinaccio in grembo, per non impelarsi, e si teneva in braccio una delle mie yorkies per tutto il pomeriggio coccolandosela a forza di “o mimì, o signur ma quanto sei brava”.

  12. Cara Valeria, sono quella Paola della mail sbagliata – ora corretta – e condivido lettera per lettera quello che dici. Aggiungo la mia idea della cosa. Gli animali, notoriamente non hanno soldi e non ne avranno in futuro, quindi cani o simili in chiesa non se ne vedono. Lor signori in tonaca sanno benissimo che non hanno nessuna possibilità di vendere loro il paradiso. Amen.

  13. purtroppo sia lo sfogo (permettetemi di chiamarlo cosi’) del parroco che l’articolo sono frutto di un malessere al cospetto del quale, vista la nostra impotenza nel risolverlo, si cercano nemici palpabili, anche se nemici alla fine non sono.

    Riferendomi al sito, mi chiedo francamente dove vivano questi signori. Li immagino in una splendida cascina immersa nel verde, in cui l’unico “rumore” che disturba la quiete e’ l’abbaiare del cane del vicino a chilometri di distanza.
    La penso cosi’ perche’ vivendo in centro, l’unico momento in cui non sono violentato da una cacofonia di clacson, sirene, squilli di telefoni, tv a tutto volume ed altro ancora e’ quando sento l’abbaiare della Yorkshire dei miei vicini, o la mia che all’ora di cena si esibisce con la sciuramamma in un “woo-woo-woooooo!”.
    Questi suoni, invece di infastidirmi, mi fanno riconciliare con la natura.
    Ma son malato io, e’ chiaro.

    • Sulla pagina youtube di vietato abbaiare troverai molti video che dimostrano quanto sostenuto e personalmente intendo sostenere il parroco che, a mio parere, ha detto una grande verità!
      Se osservaste la speculazione che c’è dietro la moda del cane potreste vedere la ragione…
      “Chi ride di ciò che non conosce, tende all’idiozia”

      • Riccardo, ma è come dire che l’acqua calda è appunto calda! Oggigiorno si specula su qualunque cosa, sull’utile come sul disutile, non ci piove! Ma la lettera del sor Prevosto cita solo di sfuggita alcuni eccessi (gli occhiali da sole o le esequie… che poi voglio vedere quanto sono diffusi, cioè); in compenso, si (s)parla di investire i cani, delle multe “esorbitanti” di chi abbandona un cane, di telegiornali “pieni di cani, lupi orsi ecc”, di pratiche di affidamento del cane nei divorzi… il tutto in un tono di chiara contestazione, un aut-aut come dice la redazione qualche commento più in alto. Se lui si fosse limitato a criticare, chessò, i matrimoni per cani (comunque non penso che nessuno arrivi al punto di chiedere a un sacerdote cattolico di celebrare un matrimonio di cani… qui in Italia, almeno) non avrebbe fatto la figura meschina che ha fatto sparando letteralmente sulla Croce Rossa!

      • Se osservassi la speculazione che da secoli c’è dietro la moda della religione potresti vederne mille, di ragioni per prenderne le distanze…
        “Chi ride di ciò che non conosce, tende all’idiozia”

  14. Ho letto la lettera di Don Scattolon ed anche l’articolo sul sito “Vietato abbaiare” e quest’ultimo mi sembra ben più pesante della prima.
    Alla fine la lettera del prete risulta decisamente divertente.
    C’è quel passo dove denuncia quella donna che “pur essendo donna di chiesa” compra la cuccia riscaldata al cane che è quasi un capolavoro…( oddio ho improvvisamente scoperto di non essere una donna di chiesa, e adesso?)
    E’ chiaro che il povero Don Scattolon non ha tutte le sinapsi a posto (certo, poveraccio, con quel cognome…) perchè davvero ma che c’azzeccano i cani con la povertà in Italia e nel mondo?
    Ma ci saranno analisi ben più serie da fare e soluzioni ben più complesse da proporre che non quella di ridurre la pappa al cane di casa?
    Personalmente ne sono certa: Don Scattolon è stato morso da piccolo e non si è più ripreso.
    Ben altra cosa è, a mio parere, l’articolo su “Vietato abbaiare” nel quale le opinioni di questo prete, tanto maldestro nell’ interpretare le logiche economiche che governano il mondo da non poter davvero essere credibile, diventano invece elemento potenzialmente ben più convincente se inserite in un contesto che mi pare fortemente cinofobo.

  15. quello che io contesto e non capisco è lo stupido e sterile moralismo da 4 soldi: ma perchè uno la deve sempre mettere sul piano “meglio gli uomini che gli animali”? cioè, uno può benissimo aiutare e vivere in armonia con TUTTE le caregorie di esseri viventi senza togliere nulla a nessuno. Si possono adottare bambini a distanza ma allo stesso tempo mandare crocchette ai rifugi per i cani randagi al sud Italia. Ecco, non vedo dove sta il problema. Se si cercasse di rispettare tutti indistintamente, persone, amimali, natura in generale vivremo tutti in un mondo migliore e con la metà dei problemi

  16. Le persone hanno differenti ricettività: è inumano pretendere che ciascuno di noi prenda a cuore tutto nello stesso modo, semplicemente perché ciascuno ha una storia diversa.
    Il fatto poi di agire (al di là dei doveri quotidiani) in nome e per il bene delle cause e delle persone che abbiamo a cuore, in che modo agire, e quanto questa azione incida ed condizioni la nostra vita quotidiana, è di nuovo funzione della sensibilità e delle risorse di ciascuno.
    Questo non è altro che una banalissima riflessione personale, ma ho maturato la convinzione che per poter essere incisivi, e portare nel proprio piccolo “giardino” un vero progresso, si debba prendere a cuore una cosa, tre o quattro, non di più, e impegnarsi con buona volontà, valutando però con saggezza le proprie risorse, perché – checché se ne dica – di solito non giova alla causa sacrificarsi fino a morire – o fino ad abbrutirsi.
    Per nostra fortuna, in buona parte abbiamo uno strato (per quanto sottile) di tempo o di beni “in più”, che fa da lubrificante e ci permette di transitare senza attriti dolorosi attraverso l’esistenza, ed è dall’esistenza di questa patina che traiamo la possibilità di occuparci di altro, ciò che non ci serve, ma ci fa stare bene.
    Piccole cose, alla portata non di tutti forse, ma di molti. Un paio d’ore alla settimana per che so, telefono azzurro forse? Occuparsi di un cane? Organizzare l’acquisto di una partita di parmigiano terremotato? Preparare una torta coi propri bambini e mangiarsela per merenda? Fare un po’ di buona divulgazione, scientifica, artistica, di economia domestica? Illustrare materiale didattico per famiglie arcobaleno? Adottare due mici al gattile? Dipingere, suonare? Far parte di una sottoscrizione per difendere un angolo della propria terra dagli abusi edilizi? Attività nel sindacato? Portare i vecchietti del villaggio a un concerto? Fare l’orto?
    Può anche darsi che non siano opzioni paragonabili, che addirittura a qualcuno diano l’orticaria – e con ciò? Ci sarà sempre chi adotterà uno o l’altro fine perché risuona con la sua anima, e la dedizione che ciascuno devolve ad esso migliora un pochino il mondo.
    Uno dei motivi precipui che mi hanno spinta, giunta all’età della ragione, ad allontanarmi precipitosamente dalla chiesa è l’inesauribile spinta dell’autonominato consiglio d’amministrazione di Dio a imporre chirurgicamente quali siano le cose che debbano stare nel cuore di ciascuno, la scaletta delle priorità quotidiane, la contabilità spicciola dello stipendio come degli affetti.
    No, grazie, non c’è ipotetica elemosina di eventuale paradiso che valga la libertà di disporre del mio cuore e del mio tempo.
    Si chiedano piuttosto perché le loro “cause” non commuovono più il cuore di nessuno, e perché le loro parole ormai siano accolte con uno sbuffo, una scrollata di spalle, o una fragorosa risata.

    • Certo che il titolo del blog è già indicativo… mi rendo conto che in effetti la libertà vi dia fastidio: ma che si parli di “servi e padroni” come se fosse una cosa normalissima (con grande disappunto se “la serva domina la padrona”, wow…) mi fa sinceramente inorridire. Abbi pazienza, Veritàchefamale: io sono comunista. E su questi presupposti con me non può esserci dialogo.

      • Cinofila, atea & comunista:redazione, sei il mio dio!!! Aveva ragione la mia bisnonna quando diceva che “all’inferno c’è gente più simpatica”!

    • La verità fa male…invece di perder tempo con la gestione del farneticante blog “vietato abbaiare”, vada a compiere opere di bene…

      bastano queste poche righe per capire che vi manca qualche rotella

      “Il PERCHE’ DI QUESTO BLOG
      VIETATO ABBAIARE è un luogo comune per poter esprimere il proprio disagio causato dell’abbaiare dei cani.
      Uno spazio dove poter proporre idee ed azioni da intraprendere per debellare questo dilagante grave malessere sociale.”\

      Ah! tanto per notizia…mentre lei stamattina perdeva allegramente il suo tempo, io sono andato a donare il sangue…

      • Meno male che come dilangante grave malessere sociale abbiamo l’abbaio dei cani. Mi sembrava di aver capito che in Italia c’era la crisi, che aumentava paurosamente il numero di famiglie sotto la soglia di povertà, che i giovani non avrebbero mai trovato un lavoro e che il nostro sistema sanitario ed assistenziale stava per dichiarare bancarotta. Mi sento rincuorata davvero.

    • Ussignur che chicca!!! Questo personaggio è da non perdere, va dritto nella mia TOP TEN dei complottisti dopo il Centro Culturale San Giorgio. Copio e incollo da http://vietatoabbaiare.blogspot.it/2012/06/tecniche-utilizzate-per-addormentare-la.html:

      “Il silenzio invita la persona a ragionare, il rumore crea caos mentale e spegne la coscienza, un esempio è il rumore del cane che abbaia. Registrare un abbaio ed osservare sul computer l’onda grafica che si rappresenterà sul monitor: noterete la forma a dente di sega classica: tipo di onda e frequenza volta a “segare” la coscienza umana e spegnere la volontà. Un ottimo condizionamento psicologico per manipolare la mente affinché, abituata allo squallido, allo sporco, al rumore non reagisca ad ingiustizie e problematiche create da certe fonti politiche.”

      Cazzarola non so di cosa si fanno questi ma ne voglio anche io, e poi vado a farmi rapire dagli UFO tipo Sara Tommasi. Però per coerenza i signori del blog dovrebbero impegnarsi al 100% anche contro un’altra piaga epocale che sta mandando alle cozze la nostra beneamata Società Civile: il russare notturno. Anche il russare notturno, santapupazza, rovina il sonno e fiacca le coscienze, spezza la volontà della bella gioventù italiana trasformandola in una manica di sciamannati nottambuli drogati e rimminchioniti di tunz-tunz-ronf-ronf-bau-bau.

      Anzi no, controordine, io ho due bulldog inglesi… Miseria, quelli russano mooolto di più di quanto abbaiano, che sia davvero un complotto?

      • Maccheroni l’aveva detto che era un complotto e che i macellai tedeschi rott-muniti ce li aveva mandati Satana!! 😀 Perché non l’abbiamo ascoltato? Adesso è troppo tardi e moriremo tutti!

        *cerca di fare la faccia drammatica, tipo Francis in Oliver & Company, ma non ci riesce e scoppia a ridere senza ritegno*

        • Eggià, io adoro il rocchenroll, i cani e la soppressa veneta con l’aglio. Del rocchenroll si sa che è strumento del demonio, adesso vien fuori che anche i cani abbaiano per volere di qualche satanasso? Ragazzi… non toccatemi la soppressa veneta che vado fuori di testa eh?

          • Però suonerebbe bene; “Unisciti al Lato Oscuro, abbiamo i biscottin… ehm la soppressata veneta!” >D

      • Boh per la verità qualsiasi suono riportato in un grafico da come risultato una sinusoide. Il dente di sega non so dove l’abbia visto, ma forse un’idea ce l’ho.
        Don Pacco, altro che Don Scattolon.
        Rimpiango ancora il caro Germano Mosconi.

      • Certo che quelli del blog “Vietato abbaiare” ricordano qualcuno

        a proposito di piaghe…

        da “Johnny Stecchino”
        “Nel mondo siamo conosciuti anche per qualcosa di negativo… Quelle che voi chiamate piaghe… Una, terribile, e lei sa a cosa mi riferisco: L’Etna, il vulcano, ma è una bellezza naturale… Ma ce n’è un’altra grave che nessuno riesce a risolvere, lei mi ha già capito… La Siccità… la terra bbrucia, è sicca, una brutta cosa… Ma è la natura… e non ci possiamo fare nenti… Ma dove possiamo fare e non facciamo, perché in buona sostanza, purtroppo non è la natura ma l’uomo… dov’è? È nella terza di queste piaghe che veramente diffama la Sicilia e in patticolare Paliemmo agli occhi del mondo… ehh… lei ha già capito, è inutile che io glielo dica… mi veggogno a dillo… è il traffico! Troppe macchine! è un traffico tentacolare, vorticoso, che ci impedisce di vivere e ci fa nemici famigghia contro famigghia, troppe macchine!. (L’avvocato/”zio” a Dante, appena arriva a Palermo)

    • “Perché la frase di un parroco che recita “Non cani, ma opere di bene” deve suscitare così clamore?”
      Perché il parroco è degno esponente di una istituzione che da secoli TRUFFA, sfruttando la creduloneria e la superstizione dei popoli. Un’istituzione che ha acquisito un potere economico inversamente proporzionale alle bibliche prediche di povertà e semplicita. Un’istituzione che se vuol fare le opere di bene, non ha che da mettere mano al portafogli.
      “Le opere di bene non dovrebbero essere, forse, la prima cosa che dovremmo perseguire per tentare di uscire dal nostro egoismo e vivere in modo degno in questo mondo?”
      diglielo a quelli di Comunione e Liberazione.
      “Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi” (Mt 6,7)
      Nell’articolo si invita a riflettere la gente su questa massima; io dico che dibattere di cani con chi scrive queste assurdità è appunto… gettare perle ai porci. Io non so che cane avesse l’apostolo Matteo, ma io un cane che si volta a sbranarti dopo chegli hai dato una “cosa santa” (un pezzo di pane? Boh…) non l’ho mai visto. Ma l’apostolo Matteo è perdonabile perché ai suoi tempi l’etologia non esisteva: l’articolista che riprende queste massime del Paleolitico e le spaccia per “cose su cui riflettere seriamente”… NO!
      “Vent’anni di manipolazione mediatica pro-cane ha portato oggi ad una situazione oscena che solo gli occhi ciechi di una coscienza morta non possono non vedere”.
      Invece 2000 (duemila!) anni di manipolazione pro-chiesa a cosa hanno portato? Alle Crociate? Alla Santa Inquisizione? All’appoggio incondizionato delle alte gerarchie ecclesiastiche ai criminali come Pinochet e Videla che torturavano la gente con i cavi elettrici ai testicoli e che gettavano ragazzini di 20 anni dagli aerei militari? all’8×1000? Allo IOR? Alle prediche contro il preservativo in un continente martoriato dall’aids come l’Afraca? LA VERITà FA MALE VERO?
      “E’ dunque così sbagliato sostenere che esso (il cane), oggi, è uno strumento di Satana, ovvero colui che per definizione, divide?
      IL CANE UNO STRUMENTO DI SATANA? HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHHAHAHAHAHAHAHAHHHHHHHHHHAHAHAHHAAHAHAHHAHAHAHHHAHAHA QUI DAVVERO MI SPIAZZI! NON SO COME CONTROBATTERE!

        • Beh, illuminami.
          Il cane ce l’ha mandato il Maligno? Ma non era il gatto nero? Fa un corso di teologia a questa povera anima errante…

          • Ohmmerlinoemorgana! Il gatto come simbolo del demonio l’avevo scordato, è vero!! O_O Io ne avevo due e il mio cane attuale parla il gattese meglio del canese (anche se non è nero; in compenso neri erano i due cani precedenti… e uno, in quanto husky, non solo abbaiava ma ululava pure. Demoniaco carpiato doppio!!), ho sempre sognato di avere un giorno un gatto nero… ormai ne ho la prova, andrò dritta all’Inferno.
            Il lato positivo?
            Non ci sarà nessuno a cui diano fastidio i cani! 😀

    • Ciao “La verità fa male”, con questi commenti il blog che sostieni ha ottenuto traffico come probabilmente non aveva mai avuto. Ottima mossa da blogger del ventunesimo secolo.

      La cosa che mi sconvolge, però, è questa:

      fate tutta ‘sta crociata contro l’abbaiare dei cani, ma considerate NORMALI i motorini che sgasano, le macchine che strombazzano, i tagliaerbe/motoseghe sempre accesi, il chiasso degli appartamenti in ristrutturazione (ce n’è sempre qualcuno, sempre), il tunz-tunz dei ragazzetti fichissimi, ecc. ecc.?

      Ti chiedo aiuto, perché non riesco proprio a capire.
      Se per te/voi è tutto NORMALE e il più grande “malessere sociale” è dato dall’abbaiare dei cani, non direi che siano i cinofili ad essere CONDIZIONATI…

  17. Ciao. Premetto che non amo gli eccessi e amo il mio cane ma, lo considero un cane e lui ne è felice. Detto questo, leggo sempre gli articoli di Valeria e in genere sono equilibrati e non scadono mai nell’estremismo irrazionale che caratterizza taluni proprietari di cani. Questa volta però, forse complice una già presente avversione verso la Chiesa (come istituzione) si è fatta prendere la mano e ha dato addosso all’untore. Non conosco quel prete ma posso immaginare che in un momento di crisi abbia visto calare in modo sostanzioso le offerte, i contributi per le attività ricreative, i soldi che gli dovrebbe passare il Vaticano e abbia pensato, come accade a tanti, che forse le famiglie stavano dando troppo ai loro cani e meno ai figli. Non credo, come ha scritto qualcuno, che invitasse ad abbandonare i cani, ma piuttosto volesse dire di spendere per gli animali qualche soldo in meno visto che tanti iniziano a diventare anche obesi, ovvero che non è necessario comprare le scattolette “oro” (o performance come quì pubblicizzato) ma avolte possono mangiare gli avanzi del pranzo così da dedicare quell’euro risparmiato a un’altra buona causa. Non guardatelo come un ricco rappresentante della chiesa che si pappa l’otto per mille ma come un prete di periferia che cerca di recuperare le pecorelle smarrite, con poche risorse e che si trova davanti delle persone che frequentano la chiesa per dovere e poi vanno ad idolatrare il loro cane. Curioso come da ateo mi trovo a difendere un prete! però questa storia mi ricorda quel Sindaco che in buona fede ha chiuso le fontanelle dove bevevano i randagi pensando di salvaguardare la salute dei bambini e si è ritrovato coperto di insulti e minacce. A volte basterebbe spiegare le cose con pacatezza per non passare dalla parte del torto.

    • Alex, sulla mia personale avversione per la Chiesa come istituzione hai perfettamente ragione: ma quella con i cani non c’entra e non credo che abbia influenzato più di tanto (magari un po’ sì!) il mio giudizio su questo losco figuro tonacato.
      La sua lettera è una vera e propria sbrodolata di disprezzo nei confronti di chi ama gli animali, oltre che verso i cani stessi (“randagi pieni di zecche e pidocchi”, in tono da BLEAH, che schifo…e poi queste citazioni dalla Bibbia, come per voler dimostrare che i cani fanno proprio schifo anche a Dio…).
      Di buona fede non riesco proprio a vedercene: vedo invece un’autoacclamazione continua (io ho fatto questo, io ho fatto quello, io mi sono tassato, io,io, io…alla faccia dell’umiltà!) e una vera e propria stizza verso chi spende i suoi soldi come caspita vuole, anziché darli a lui (per opere benemerite finché vuoi: ma ognuno sarà libero di scegliere l’opera di bene che gli pare e piace?).
      Mi dispiace, ma non riesco a vederci nessuna buona fede: solo astio e malignità.
      Sicuramente ne vedo di più nella storia del sindaco e delle fontanelle (anche se l’ignoranza non può essere giustificata dalla buona fede…): ma qui vedo solo pura e semplice cinofobia, oltre ad un’arroganza (è il caso di dirlo) della madonna. Questo si permette addirittura di fare le pulci a Dio, che secondo lui avrebbe “sprecato un miracolo”!
      Se io fossi il suo vescovo, almeno un bel “ma chi ti credi di essere?” non glielo leverebbe nessuno 🙂

  18. … COSA!?

    “Quanto a Gubbio se quel lupo era proprio un animale e non un prepotente signorotto Francesco avrebbe fatto bene mandare a cacciarlo i giovani con la balestra senza far sprecare al buon Dio un miracolo.” Giuro, mi sono immaginata San Francesco che scoppia a piangere disperato, come in quella barzelletta con Dio e il Berlusca. Oltretutto, non è sacrilegio per un prete criticare l’operato di un santo oltre che quello di Dio (tacciato di “sprecare” miracoli)?

    “Basta con i telegiornali pieni di lupi, orsi, balene o cani.” Ebbehcerto. Scusi sor Prevosto, mi tolga una curiosità, ma che razza telegiornali guarda lei? No, perché io di notizie sugli animali ne sento davvero poche, e quelle poche, se e quando ci sono, in genere sono tra le ultime (non per niente non le annunciano nemmeno nei sommari!!). Però, visto che il lupo è il mio animale preferito, un telegiornale “pieno di lupi” se fatto bene non mi dispiacerebbe 🙂 Capisco (che a lei i lupi possano stare particolarmente antipatici, ma si tratta di semplici carnivori che fanno quello che ci si aspetta dai carnivori; si nutrono di carne, e visto che non possono andarla a comprare al supermercato, cacciano e uccidono le loro prede. Per lei magari questo è una cosa terribilissima, però la Bibbia dice testualmente che “Dio fece le bestie selvatiche secondo la loro specie e il bestiame secondo la propria specie e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona.” Quindi, dicendo che i lupi in quanto carnivori et barbari dovrebbero essere abbattuti, lei critica (per la seconda volta) l’operato di Dio, che li ha fatti in quel modo lì.

    “Io il Cristo a passeggio con il cane nel Vangelo non me lo vedo proprio”. Quindi lei contesta l’affermazione di un Papa secondo esiste un Paradiso anche per i cani. Essendo il Papa la “voce” di Dio in terra, le faccio notare che lei ha criticato Dio per ben tre volte di fila.
    In una letterina parrocchiale.
    E poi ci meravigliamo che non ci sia più religione…

    “Ognuno ha le sue preferenze ma come educatore dei figli degli altri, mi sia permesso chiederti….. “Quanto spendi per i bambini e quanto per i.. cagnolini (o i gattini)?” Ma è un prete o è Monti con l’abito scuro??

    “Mi son trovato a mangiare alla stessa tavola con cani e gatti, solo su piatti diversi.” Come nel cartone Up? 😀

    “I cani che vengono dall’Alaska saranno contenti di sudare sotto la porta di casa tutta l’estate o di attendere mezza giornata per una passeggiata o una pipì.” Leggo una strisciante frecciatina nei confronti dei cani nordici… che gli ricordino troppo i lupi?

    “Ma quando li ritrovo in braccio a chi si confessa o sta in fondo alla chiesa, mi danno fastidio.” Ecco, qui mi incazzo davvero di brutto. Perché io sono cattolica, credente e in chiesa ci vado; però mi porto dietro pure il mio cane. E mi metto in fondo per educazione e per scrupolo, visto che magari davanti ci possono essere quelli a cui dà fastidio o il bambino che ha paura. Quindi caro mio don Prevosto, sentirmelo rinfacciare come se avessi calpestato ferocemente una Bibbia dà ESTREMAMENTE fastidio a ME. Capisco cosa deve aver provato il grande Maestro Giuseppe Verdi quando, da bambino, al prete che lo aveva spedito a ruzzolare con un calcio giù dagli scalini del pulpito dopo che Verdi si era incantato ad ascoltare la musica dell’organo, indirizzò un bel “Che Dio t’amandi na sajetta!”

    Per concludere, spero che il sor Prevosto non si risenta troppo se mi permetto di citare le sue parole.
    “Su trentasei volte che la Bibbia cita i cani, solo due volte fan bella figura.”
    Su tutte le volte che ha citato i cani nella sua lettera, lei non ha fatto bella figura manco per mezza.

  19. Ma cari amici di cani gatti e Co. se al di là delle facili critiche, non vedete al di là del vostro naso e vi dilettate a fare facili polemiche senza voler capire, siete proprio solo povere vittime di chi vi vuol tappare gli occhi e la coscienza facendovi amare “di più” gli animali degli uomini!!! Solo questo vi chiede questo prete, uno dei pochi non vittima del sistemino politico § Tanti amanti degli animali = tanti voti politici § (gli animalisti erano un bacino politicamente vergine, non sfruttato…ora non più!)
    Complimenti vivissimi a Don Marco che ha raggiunto due nobili scopi: dire la sua e esortare i suoi fedeli a mettere mano alla coscienza anche verso bambini e bisognosi non solo verso i cani e dire la sua ai non fedeli quelli che in chiesa non vanno e che nonostante gli siano apertamente contro avranno pure un cervello ed una coscienza da usare!!! Il mio cane ed il mio gattino sono graditi ospiti in famiglia, ma le mie ferie le passo in volontariato “umano” non “animale”…

    • Caro Tonino,
      non credi che scegliere a chi destinare i propri soldi, la propria disponibilità e il proprio tempo sia una privata questione di coscienza?
      Io qualche volta lavoro gratuitamente per una casa famiglia ma non mi sentirei MAI di giudicare chi decide di occuparsi di altro.
      Ognuno ha la sua sensibilità, e mi sembra una ricchezza pensare che c’è chi preferisce il volontariato in canile, chi fa compagnia agli anziani, chi si occupa di animali in via d’estinzione e chi fa assistenza ai malati. Non c’è una graduatoria delle buone azioni, ci sono semplicemente persone che cercano di rendere un pò più luminoso il mondo in cui vivono.

      • In effetti non c’è la minima intenzione di distogliere chiunque dal far quel che vuole… ed è esattamente quello che ha voluto chiedere il prete, chiede di evitare l’eccesso da una parte, per dare anche all’altra… personalmente anch’io conosco più persone che mantengono una o più bestiole decorosamente, ma alla mia domanda : “lo sai che un’adozione a distanza costa molto meno che una visita dal veterinario?” in molti si sono dimostrati sbalorditi… Molti “accaniti” (passatemi il termine…) animalisti, di cui ho letto anche qua le risposte, vogliono forzatamente interpretare la richiesta di aiuto di don Marco come “o scegli di dare di qua o di là” sentendosi così lesi nella loro libertà… Vedi caro Mog, tu vai in casa famiglia e magari hai un cagnolino, io e tante altre persone oltre ad accudire un animale ci impegniamo verso le categorie più deboli, chi impegnando il proprio tempo, chi un pochino dei propri soldi… Si parla tanto in questa discussione di “Chiesa e preti” in generale… non entro nel merito perchè significa voler distogliere l’attenzione da ciò che chiede Don Marco, probabilmente la stessa cosa che chiede il Don della mia parrocchia… abbiamo fatto un gruppo, raccogliamo piccole donazioni, ogniuno sa che fine fanno i soldi e aiutiamo chi ne ha veramente bisogno… qua invece tutte chiacchiere mi sa… bravi a criticare chiesa preti e poi stanno a far nulla e continuano a compensare le mancanze della vita dedicandosi solo al cane trattandolo come un umano e dimenticandosi che invece non lo è! Vai ora fuoco alle fiamme… però vediamo di sparare roba costruttiva e non solo critiche sterili… o fate di meglio o statevene zitti!!!!

        • Vede, Tonino, le intenzioni del sacerdote per me sono abbastanza chiare. E’ la disperazione che lo ha attanagliato a fargli avere questo sfogo, disperazione nel non poter aiutare come vorrebbe. Questo e’ sicuramente un punto su cui riflettere. Ma perche’ il parallelo con le spese verso gli animali? Quanti sprechi compiamo giornalmente che non hanno nulla a che fare con gli animali? Dalle mie parti per un’uscita in pizzeria servono 20 euro. Compriamo telefoni da centinaia di euro. Prima ancora che le spese per gli animali, non si dovrebbe attenzionare la gente su questi argomenti? Anche perche’ chi spreca per un telefono e’ in numero sicuramente maggiore di chi spende per gli animali.
          Mi fa piacere che lei faccia parte di un gruppo di volontariato che aiuta il prossimo. Io sono donatore di sangue, aiuto personalmente un extracomunitario che vive dalle mie parti come meglio posso, dono giornate del mio stipendio per cause benefiche (la mia azienda e’ molto sensibile al sociale, e contribuisce di tasca propria con un importo pari alla donazione di ogni dipendente) e do una mano al canile. Aiuto gli uomini in quattro modi diversi.
          E’ poco? Certamente. Potrei fare di piu’, e’ una consapevolezza che mi tormenta ogni giorno e che mi spinge a cercare di superare la mia stanchezza e il mio egoismo.
          Ma qualcosa cerco di fare e mi pongo il problema.
          Ho anche due animali che necessitano di cure, di cibo, di affetto, il giusto affetto, non quello malato, che sostituisce l’amore verso Dio e verso l’uomo con quello animale. Ma sempre di affetto si tratta. E se rispetto un dono di Dio dove sbaglio?

        • Mi verrebbe da fare una cosa molto costruttiva: bannarti.
          Ma siccome non è mia abitudine: a) ti invito a risparmiarti frasi come “fate di meglio o statevene zitti”, perché questo è un sito di cinofili (NON di animalisti: vediamo di distinguere, please), quindi è evidente che per noi occuparci dei cani è già “fare di meglio”. Molti di noi si occupano anche di umani, di bambini bisognosi, di adozioni a distanza eccetera eccetera (chi ha qualcosa da dare, la dà: chi non ha niente da dare, parla e polemizza), ma essendo amanti dei cani è assolutamente NORMALE che dedichiamo energie e risorse anche a loro.
          b) ti farei notare che non siamo stati noi ad interpretare la richiesta del prete come “scegli, o di qua o di là”, ma è stato lui a porla esattamente in questo modo: a partire dal manifesto che è anche l’incipit della sua lettera: “NON cani, ma opere di bene”.
          Avesse detto “OLTRE ai cani, fate anche opere di bene”, nessuno avrebbe trovato nulla da ridire. Ci mancherebbe. Ma è stato proprio lui a porre l’aut aut. Quindi, se devo scegliere, tra i cani e persone come lui scelgo i cani tutta la vita.

    • chiedi al tuo caro amico prete di farsi dare 8×1000 che viene RUBATO anche a chi NON intende versarlo alla chiesa.. eh, si , perchè o viene destinato a qualcuno scelto dal contribuente oppure assegnato d’ufficio alla chiesa……
      questo come punto UNO.
      come punto DUE: ma saranno affaracci di chi fa beneficenza decidere a chi farla? ..
      😛 😀

        • Tonino, un giorno gentilmente ci spiegherai in che modo lasciando morire di fame un cane si salveranno i bambini africani. No, perché io non trovo attinenza tra le due cose. E non ce la trovano nemmeno i professori universitari (mica gli animalisti!): quando nella mia università si parla di “bambini che muoiono di fame”, come possibili cause si citano gli sfruttamenti coloniali fatti dagli occidentali fino allo scorso secolo, gli sfruttamenti economici operati dalle multinazionali, l’enorme divario economico tra potentati locali (classi dirigenti, élite economiche etc) e gente comune, arretratezza del sistema produttivo, un sistema produttivo imposto dall’Occidente in Paesi ancora non pronti a riceverlo etc etc… di cani non vi è traccia.
          Anche i docenti universitari si dovrebbero informare, vero tonì? Spiegaglielo tu a sti ignorantoni!

          • CLAP CLAP CLAP altro che smetterla di dare soldi per i poveri cagnolini, parliamo di quello che fanno le multinazionali nel sud del mondo!!! però quello che succede laggiù lo sanno i missionari che si fanno un mazzo così ogni giorno, i pretini nostrani difficilmente sanno come funzionano queste cose…

  20. beh per quanto possa dissentire, e ridere dell’affermazione “guai investirli” e vabbè… mi rendo conto che questa persona “ignora” ma che ciò che dice lo dice a fin di bene… non certo per malvagità…
    fa comunque tristezza

    • Lupi, guarda, con tutto il rispetto e la tolleranza del mondo…a me uno così fa proprio schifo, non tristezza.
      Perché non si fa il “fin di bene” sulla pelle degli altri.
      Costui sta praticamente incitando la gente ad abbandonare i cani… perché non è che si sia limitato a dire di non comprare troppi cappottini e collarini fighi (che fin lì sarei anche potuta essere d’accordo): no, gli scoccia proprio che ai cani diamo da mangiare!
      A casa mia questa si chiama istigazione a delinquere.

      • boh io non la vedo così. la vedo come un goffo tentativo di aiutare chi ne ha bisogno da parte di chi “ignora”. s eleggi fra le righe dice che non si deve abbandoarli che trova giusto che gli anziani li abbiano come compagni (ma che comunque i parenti non debbono comuqnue abbandonarli tanto ha il cane o il gatto) ecc…
        lo vedo come u nappello di una persona che, per cultura probabilmente, da meno importanza alla vita del cane/gatto che non a quella umana, del resto in certe culture il cane si mangia… e che è abbastanza amareggiata per i problemi che ci sono e che non si risolvono e cerca la polemica, la solizione anceh in questa direzione.fa quasi tenerezza, la sua ignoranza e la sua impotenza contro i mali delal società.
        mi fa comunque piacere che gli sterssi “credenti” lo sfanculino tenendosi stretti gli amati amici non umani…

  21. Caro pretuccio mio, se hai bisogno di soldi per le tue gitarelle puoi sempre chiedere al papuccio austriaco di vendersi una ciabatta, vedi che solo con quella stai a posto un paio d’anni…

  22. Signori miei, non facciamo l’errore di generalizzare. La posizione della Bibbia nei confronti del creato e’ chiara: l’uomo, in quanto creatura prediletta di Dio, e’ stato preposto a custodire il dono che Dio ha fatto all’umanita’, cioe’ il creato. Abusare del creato equivale a disprezzare il dono di Dio, con le conseguenze che tutti immaginano. Questa e’ la posizione ufficiale della Chiesa Cattolica, posizione che piu’ ecologista, ambientalista e animalista non si puo’, ed e’ quella portata avanti dal Papa nei suoi discorsi.
    Mi permetto di citarne uno:” ”Come cristiani non possiamo abusare del mondo”, il nostro dovere è piuttosto costruire ”il giardino di Dio”. Non possiamo usare e abusare del mondo e della materia come di semplice materiale del nostro fare e volere; dobbiamo considerare la creazione come un dono affidatoci non per la distruzione, ma perché diventi il giardino di Dio e così un giardino dell’uomo”.


    ”La creazione buona di Dio, nel corso della storia degli uomini, è stata ricoperta con uno strato massiccio di sporco che rende, se non impossibile, comunque difficile riconoscere in essa il riflesso del Creatore””.

  23. quando leggo qqueste cose mi viene sempre in mente la frase ( non mi ricordo di chi era) che dice: Non è Dio il problema, ma è il suo fan club che mi preoccupa!

  24. Questo tizio non c entra che sia un prete oppure un geometra o un muratore ,questo tizio e’ uno stronzo indipendentemente da che lavoro fa

  25. Beh… Devo dire che a me un prete cinofobo non stupisce affatto. Sarò io che li ho beccati tutti sbagliati, saranno tutti cinofobi solo in provincia di Belluno, resta il fatto che non è davvero la prima volta che sento affermazioni del genere da parte di preti e compagnia bella. Ma la cosa non mi tocca nemmeno particolarmente, perché una categoria di gente che difende i pedofili per non fare uscire il marcio che c’è nella chiesa, predica la povertà mentre personalmente naviga nell’oro, porta avanti idee sul mondo attuale e le sue innovazioni tecnico/scientifiche che *loro* credono corrette e seguaci degli insegnamenti di Dio, finendo per danneggiare la gente, per esempio condannando l’eutanasia per un malato e lasciandolo soffrire per lungo tempo, condannando l’aborto e magari lasciando che una 15enne partorisca un figlio da uno stupro, condannando il divorzio e quindi volendo anche obbligare due che non si sopportano a vivere sotto lo stesso tetto e i loro figli, magari ancora piccoli, a subire le continue litigate dei genitori: ma la prima regola di cristo non era ama il prossimo tuo come te stessso? E, ammettiamo che dio esista, non è che magari, almeno secondo quello che diceva gesù, possa considerare più corretto per un buon cristiano guardare prima al benessere della persona e poi a eventuali dogmi? Che magari condanni chi ignora i precetti cristiani per i comodi suoi, o per fare soldi, o per fare del male agli altri, ma che invece perdoni più facilmente uno che li ignora ma che in questo modo fa del bene a qualcuno? Perché non si capisce come mai dio dovrebbe perdonare più facilmente uno che ruba soldi per poter comprarsi le braghe di marca piuttosto che uno che fa fare l’eutanasia a una persona che dovrà cmq morire a breve, ma con una dolorosa agonia di giorni o settimane.

    • Ti assicuro che non sono cinofobi solo in provincia di Belluno.
      Addirittura dalle parti di Bologna c’è un detto che si dice quando qualcuno viene attaccato senza motivo: “E’ come un cane in chiesa”.
      Tanta cinofobia viene dalla stessa popolazione e dai suoi membri più ignoranti.
      Quindi, come dici, un prete cinofobo non stupisce affatto perché, oltre a rappresentare tutte le contraddizioni che hai descritto, rappresenta anche una parte di popolazione (ad oggi sempre più piccola).

      • Mai sentito questo detto, simpatico 😉 è vero, cinofobia=arretratezza e ignoranza. Qui a Belluno la popolazione è per lo più di anziani e ignoranti, quindi il rapporto coi cani è piuttosto antiquato in media.

        Certo è raro vedere cani trattati come bamboline ( sul passeggino, coi vestitini di marca, ecc.), o cani vittime di quegli estremisimi new age di cui si parla spesso su TPIC, tipo psicofarmaci dati come caramelle, inibizione di certi istinti nel cucciolo per renderlo più facile da gestire, ecc. però i cani sono al 98% chiusi in giardino ( o alla catena ) dal primo all’ultimo giorno della loro vita, non escono mai per una passeggiata, vengono picchiati per farli obbedire, nelle zone di periferia/campagna vengono lasciati liberi di girovagare ( così se giri con una delle cagne in calore ti porti tutti i maschi fino a casa e non c’è verso di vedere all’orizzonte un cacchio di padrone neanche a pregare in ginocchio ). Per dire io che porto fuori i cani almeno 2 ore al giorno ogni giorno, e che li addestro, sono guardata abbastanza come una bestia rara.

        La cosa brutta è che i giovani non differiscono di molto dai vecchi, stessa mentalità chiusissima del cavolo che io ODIO e stesso rapporto antiquato coi cani. Quindi figurati i preti… per questo la lettera di don scattolon non mi stupisce più di tanto. Quando scrive “mi irrita vedere in fondo alla chiesa signore col cane in braccio”… se da noi uno prova a entrare in chiesa col cane in braccio, il prete non è che si irrita, ti sbatte fuori a pedate!! Della serie “ma come ti viene in mente di pensare di portare il cane in chiesa?”, tant’è che ammetto che anch’io, che sono cinofila, non pensavo neppure che ci sia gente che lo fa!! Sentire uno che si lamenta per i telegiornali che parlano troppo di animali e per i politici che parlano troppo di diritti dei cani non mi suona nuovo, piuttosto abitudinario; leggere che adozioni di cani slavi, fisioterapia e gelato per cani ( e simili ) siano eccessivi per me è leggere una di quelle frasi che senti ovunque tipo “non ci sono più le mezze stagioni”; uno che si lamenta perché “sei più punito se ammazzi un cane che un cristiano” non è una novità, lo dicono tutti…

        • Mamma mia!
          Non potevi descrivere meglio la situazione, è assolutamente IDENTICA a quella del mio paesello. Stesse frasi, stesso comportamento, stessa mentalità anche in tanti (troppi) giovani.

          Anche gli sguardi di sorpresa/sufficienza sono uguali, quando dico che lavoro come educatore cinofilo: per i più, una cosa del tutto inutile a cui controbattere con “Educatore cosa??? Va là, che gli do due bei calci nel c*** e vedrai come dà retta!!!”. Roba di questo genere. Quindi alla fine è vero: vista la situazione, l’exploit dello Scattolon non stupisce più di tanto.

          Bene bene… “tutt’Italia è paese”! 🙂

          • Ah, ma allora non sono sola 😉 il record però lo detiene mio zio ( che non è che abbia una mentalità chiusa: non ha proprio neanche la mentalità ): io ho sempre avuto una passione smodata per i cani, fin da piccola, e lui una volta, avrò avuto 14 anni, mi ha domandato se da grande pensavo di sposarmi un cane 😐 pensando di dire una cosa divertente 😐
            Vivere in una città grande però vorrebbe dire avere attorno quelli che invece umanizzano troppo il cane, e quelli che lo prendono come regalo/gioco per i bimbi o come accessorio; cosa che qui non succede tutto sommato, il cane almeno non viene maltrattato come viene lasciato fare a certi bimbi o come fanno alcuni col cane tenuto chiuso in casa, o addirittura in borsa, tutto il giorno… a sto punto non so se è peggio il cane tenuto a catena tutta la vita o quello con la padrona che pretende che stia fermo tutto il giorno comportandosi da bravo portachiavi…

  26. Ecco finalmente spiegata la causa dei mali del mondo! Grazie don Marco Scattolon per averci illuminati!
    Io l’ho sempre detto che il Vaticano è una zecca conficcata nel cuore dell’ Italia.
    Predicano amore e sanno solo spargere odio, abbiamo esempi recenti senza andare troppo in là nel tempo (gay, protezione ai preti pedofili, ecc)

  27. non generalizziamo però sempre su chiesa e preti…
    nè tantomeno sulla religione.
    questo uomo qui semplicemente è uno fuori di testa che è anche un prete. Non tutti i preti sono fuori di testa, perchè per fortuna non lo sono tutti gli uomini. Questo qui lo sarebbe stato anche se avesse fatto l’imbianchino.

    • Il problema è che gente come questo qui ha dell’audience! Ha il suo bel seguito di fedeli invorniti e con il paraocchi.. che non si fa domande, che “se lo dice il Don”… Un imbianchino al massimo ti sbaglia il colore della stanza e lo devi rifare, ma questi qua possono fare danni seri..!!
      Ringraziando il Cielo non tutti sono così, ovviamente ci sono degli OTTIMI preti… e in genere vengono mandati nel buco del…cip del mondo…sia mai che contagino e portino apertura mentale nella gente.

      ps
      Comunque da amante dei cani dico: Ma che caspita te lo porti a fare il cane quando vai a confessarti???
      O quando vai a Messa?? Ma non puoi lasciarlo un ora da solo??
      E che caspita! Ecco, questo lo condivido.

  28. No vi prego….datemi l’indirizzo e-mail di questo prete che DEVO, SENTO UN BISOGNO INCONTENIBILE di scrivergli una lettera a proposito delle ricchezze del Vaticano……..

  29. la chiesa ha sempre rubato inoltrando x fino l’8 x 1000 a suo favore non del nostro,basta e bastava far paura a quei poveri contadini facendoli scagazzare addosso con la scusa del diavolo dietro casa….ma ricordando a sto Scattolon che in chiesa lui gli animali li mette eccome,il bue e l’asinello x natale con i suoi pastori in fila con pecore e cani anatre ecc…consiglio,Scattolon mettiti davvero in una scatola e non uscirne più,dalla foto vedo che sei bel pienotto come un maiale ripieno,quindi non sei patito e mi sa che pure tu vai a mangiare in casa dei poveri per “benedirli”e intanto magni….e attacchi via la spesa,bravo Scattolon…

  30. Grazie a dio sono atea!(cit.)ma qui
    Il problema non è dio,sono i suoi rappresentanti in terra!una istituzione che naviga nell’oro e che ti chiede l’otto per mille ,senza muovere un dito ne un euro per chi ne avrebbe bisogno….e che si permette di insultare chi spende soldi per mantenere un animale…cara chiesa cattolica,spendo i miei soldi anche per cause umanitarie,purché non siano legate a voi!(schifo & disgusto)

    • BEN DETTO! E insieme alle INFINITE contraddizioni del baraccone della Chiesa, pensiamo anche all’ORO RUBATO in più di MILLE anni di razzie, stragi e guerre di conquista verso popolazioni indifese (dei loro bambini, non si preoccupano?).
      E pensiamo anche al DENARO RUBATO continuamente allo Stato Italiano grazie ai trucchetti legislativi degli scagnozzi vaticani.
      Una sola cosa mi mette serenità: il terreno sotto i piedi, a questi criminali, STA GIA’ MANCANDO.
      E loro lo vedono ogni domenica, quando le panche sono sempre più vuote.

  31. è la solita guerra tra i poveri… un po’ la mentalità dei nostri governanti che chiedono di fare sacrifici alle famiglie e ai lavoratori. Non credono che siano i cani a sottrarre ricchezza al potenziale per i bisognosi, con tutte le spese evitabili per altre decine di centinaia di beni di consumi. Con un vestito in meno, con un cellulare in meno, con un’auto anziché due, con una grigliata in meno…. sai quanti cani ci saltano fuori? Ma è comunque un discorso sbagliato come base. Le risorse sono infinite, non è che serve vivere in povertà e sofferenza per dare tutto ai bisognosi per forza. Si può cercare di darsi da fare per avere tante risorse, per gli altri e anche per sé. E anche per i cani.

  32. Caro Don SCattolon,
    sarai contento che in un comune del PIsano c’e un nuovo progetto che verra’ realizzato?
    SIcuramente no……
    Verra’ costruito un cimitero per uomini con i suoi immancabili amici fedeli, (QUELLI CHE NON TI TRADISCONO MAI)……….
    Non come certa gente……..
    Chi a orecchi per intendere intenda…….

  33. Non è la prima persona dalla quale sento queste fesserie, ognuno fa le opere di bene che si sente, farne una per dei bambini poveri o dei cani maltrattati non cambia il bellissimo significato del gesto. Tra l’altro è proprio il gesto che conta di più, il risultato è importante ma è una goccia nell’oceano, invece spendere il proprio tempo e le proprie risorse in modo completamente disinteressato migliora il nostro piccolo angolo di mondo.
    Spesso questa “gente” pensa che amare i cani significhi odiare le persone, il che non è per niente vero, le due cose possono coesistere, certamente chi aiuta le persone può avere molte “fregature” e “delusioni” perché, appunto, sono persone e non cani!
    Molta di questa “gente” che critica l’amore verso gli animali e il prendersene cura in realtà è troppo egoista per fare alcunché per i suoi simili!
    Prendermi cura di un cane abbandonato per strada, almeno per me, è più importante che mandare sms di aiuti, lo posso anche fare, ma il solo pensiero di non sapere la reale destinazione del denaro mi irrita a tal punto che preferisco fare un atto in prima persona verso un cane che uno sbrigativo sms dall’esito oscuro. Tra l’altro mi occupo anche di volontariato con ragazzi diversamente abili, nonostante la mia vera passione siano i cani, ma mi riempie ugualmente di gioia aiutare gli uni quanto gli altri. Quindi questi ragionamenti davvero insensati mi fanno seriamente perdere le staffe!!
    p.s. Per una sola cosa posso essere grata al “Don”, quella di aver scatenato la mia ira al punto da commentare per la prima volta su questo sito che seguo da moltissimo tempo 😛

  34. Mi parte l’embolo quando sento uno dei dipendenti dello stato vaticano che parla di carita’ penso sempre all’imu, ai contributi delle scuole private, e anche alle pantofole di prada del loro capo, li’ e’ giusto spendere i soldi e quelli non sono soldi spesi male. Son troppo arrabbiato per essere chiaro nell’ esposizione, ma di solito per loro vige il vecchio adagio “predicare bene e ….., o guardare la pagluizza nell’occhi degli altri e non vedere la trave nel proprio” insomma niente di nuovo

  35. Oh! se solo Don Scattolon avesse letto con attenzione un grande poema, ora saprebbe quale spirito può celarsi nelle fattezze di un cane pieno di zecche…

    “Mentre questo dicevano tra loro, un cane
    che stava lì disteso, alzò il capo e le orecchie.
    Era Argo, il cane di Odisseo, che un tempo
    egli stesso allevò e mai poté godere nelle cacce,
    perchè assai presto partì l’eroe per la sacra Ilio.
    Già contro i cervi e le lepri e le capre selvatiche
    lo spingevano i giovani; ma ora, lontano dal padrone,
    giaceva abbandonato sul letame di buoi e muli
    che presso le porte della reggia era raccolto,
    fin quando i servi lo portavano sui campi
    a fecondare il vasto podere di Odisseo.
    E là Argo giaceva tutto pieno di zecche.
    E quando Odisseo gli fu vicino, ecco agitò la coda
    e lasciò ricadere la orecchie; ma ora non poteva
    accostarsi di più al suo padrone. E Odisseo
    volse altrove lo sguardo e s’asciugò una lacrima
    senza farsi vedere da Euméo; e poi così diceva:
    ” Certo è strano , Euméo, che un cane come questo
    si lasci abbandonato sul letame. Bello è di forme;
    ma non so se un giorno, oltre che bello, era anche veloce
    nella corsa, o non era che un cane da convito,
    di quelli che i padroni allevano solo per il fasto “.
    E a lui, così rispondevi, Euméo, guardiano di porci:
    ” Questo è il cane d’un uomo che morì lontano.
    Se ora fosse di forme e di bravura
    come, partendo per Troia, lo lasciò Odisseo,
    lo vedresti con meraviglia così veloce e forte.
    Mai una fiera sfuggiva nel folto della selva
    quando la cacciava, seguendone abile le orme.
    Ma ora infelice patisce. Lontano dalla patria
    è morto il suo Odisseo; e le ancelle, indolenti,
    non si curano di lui. Di malavoglia lavorano i servi
    senza il comando dei padroni, poi che Zeus
    che vede ogni cosa, leva a un uomo metà del suo valore,
    se il giorno della schiavitù lo coglie “.
    Così disse, ed entrò nella reggia incontro ai proci.
    E Argo, che aveva visto Odisseo dopo vent’anni,
    ecco, fu preso dal Fato della nera morte.”

  36. “Quanto a Gubbio se quel lupo era proprio un animale e non un prepotente signorotto Francesco avrebbe fatto bene mandare a cacciarlo i giovani con la balestra senza far sprecare al buon Dio un miracolo.”

    ah niente, si permette di giudicare il modo in cui Dio decide o meno di far miracoli, cosa vuoi che sia, è solo Dio. deve prima chiedere il permesso a te??? che asino…

  37. Questo prete è l’espressione di quella chiesa che condanna un Cardinal Martini per aver rifiutato l’accanimento terapeutico, una chiesa incapace di evolvere con i tempi, ignorante (nel senso che ignora), chiusa sulle proprie immense ricchezze ma pronta a condannare presunti sprechi. Sono sempre più felice di essere profondamente ateo.
    La ricchezza culturale e morale di una società si misura globalmente e non in determinati settori; il rispetto per gli animali, quello vero, è uno dei pilastri di tale ricchezza. Condivido soltanto sul messaggio che non bisogna spendere un patrimonio per un cane, è il concetto del cane umanizzato o oggettificato sul quale mi sembra corretto insistere. Al limite il prete, dal suo pulpito, avrebbe potuto consigliare di rinunciare a qualche cena al ristorante o a qualche cinema per passare più tempo col proprio cane. Se poi il suo fosse un paese di fornicatori avrebbe potuto coniare uno slogan del tipo: “smetti di andare a pu…ne, prendi un cane!”

  38. Quest’uomo non è un cinofobo, è un poveretto di spirito e come tale non può che suscitarmi compassione. Certo non ha niente da insegnare. Mille miglia distante da un Don Vitaliano o un Don Gallo.

  39. Sono atea da sempre. Cioè, sono anche andataa scuola dalle suore, lo ammetto, ma credo di aver iniziato a non credere più in un “essere superiore” quando mi è stato imposto, dalle mie amate maestre suore, di non indossare i fuseaux per far ginnastica, in quanto aderenti. Avevo ben 7 anni!
    Comunque, lasciando perdere queste premesse, posso asserire di non essere eccessivamente sconvolta da queste farneticazioni. Insomma, poco tempo fa Don mazzi disse più o meno la stessa cosa, invitando le persone a non donare il 5xmille alle associazioni animaliste, perchè, in pratica, sono soldi sprecati. So già che si scatenerà una diatriba sull’argomento, con gente che accuserà le persone che fanno OPERE DI BENE per gli animali di non pensare all’uomo, come se una cosa escludesse automaticamente l’altra.
    Detto cioò, mai frequentato la chiesa e i preti, se voglio fare opere di bene le faccio a modo mio (sono una volontaria che si occupa di adozioni canine), sia per animali che per uomini. E a queste gente che dovrebbe star zitta posso solo dare un consiglio. Di star zitta, appunto.

    Ps: Mi scuso per eventuali orrori grammaticali: foga nello scrivere e tastiera scassata non vanno daccordo!

  40. due cose, la prima sul passo “Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.”, a meno di qualche leggera differenza di traduzione. Non ha niente a che vedere con l’amore (o mancanza di esso)per i cani, ne’ con l’animalismo, e’ un’esortazione a non farsi influenzare negativamente. La Bibbia parla di animalisempre riconoscendogli estrema dignita’. Gesu’ stesso si paragona all’agnello per indicare la vittima sacrificale pura,e abolisce il sacrificio animale. Non c’e’ nella Bibbia alcun messaggio di salvezza rivolto agli animali semplicemente perche’ essi gia’ vivono nella grazia di Dio, come detto da Gesu’ stesso (es. Lc 12,6: Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio.).
    Riguardo al prete, e’ triste vedere come la frustrazione per la nostra impotenza nello risolvere i mali della societa’ porti a scagliarsi contro chi non c’entra.
    Non e’ da prendere come esempio della condotta tipica dei preti. Per dirne una, il Papa e’ un amante dei gatti.
    Se volete un esempio piu’ vicino a noi, a me in particolare, il mio parroco ha adottato un cane trovato per strada, curandolo (ha avuto bisogno dell’asportazione delle mammelle) e facendolo vivere a casa sua.

  41. Da credente posso solo dire che questo signore non ha capito un H dell’insegnamento del Cristo, che ha ribaltato completamente con una delle sue utlime frasi (i cani e company vengono dopo i cristiani)..
    Si dimentica tra l’altro di citare i milioni (centinaia) spesi per difendere i preti pedofili e risarcire le vittime delle loro infamie… questo tizio è vergognoso non solo per i cristiani, ma per il genere umano!

  42. Io non sono atea, ma non potrei mai approvare quello che ha detto questo prete…che forse non sa che l’amore deve essere al di sopra di ogni differenza tra specie, sono tutti esseri viventi, che sentono e provano emozioni. E la diversità è quello che ci aiuta a sopravvivere e ad evolverci. La diversità è ricchezza! testa di mela di un prete. Il difetto della Chiesa e di alcuni preti è quello che girano le buone novelle del Vangelo a proprio uso e consumo. E San Francesco allora era pazzo? Ovviamente i preti pedofili sono meglio dei cani….e questa è la VERGOGNA peggiore, un prete così non mi rappresenta, nè credo rappresenti tanti buoni credenti. Di gente così ne facciamo volentieri a meno, e credo che anche Gesù se potesse lo prenderebbe a calci!

    • La chiesa cattolica deve ritornare alle origini. San Francesco dovrebbe insegnare loro come si opera.
      senza considerare il fatto che il commercio con bancarelle situate pure dentro la chiesa, non e’ sinceramente accettabile. Nel nuovo testamento viene spiegato che Gesu’ caccio i mercanti dal tempio, all’epoca.

      non mi pare sia seguito alla lettera.

  43. Amen sorella!! 😀

    Aggiungo che il parroco in questione si permette pure di correggere San Francesco su come “sprecava i miracoli”… Si potrebbe argomentare su ogni frase, ma basti dire una cosa: è proprio vero che la civiltà di un popolo si vede da come tratta i suoi animali. Tanto brutte queste righe, come brutti sono gli eccessi di umanizzazione che non lasciano essere i cani quelli che sono.

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