venerdì 29 Marzo 2024

Il copia-incolla

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di CARLO COLAFRANCESCHI –  Leggendo tra i vari post in rete, in varie “località” cinofile, mi è capitato  sovente di leggere critiche a veri o presunti “copia-incolla” che non sempre mi sono sembrate in linea con almeno il buonsenso comune, quando non proprio contrarie a regole di correttezza. Quindi ho pensato di scrivere due righe in merito, spero non me ne vogliate.
Credo che  – tranne quando il copia-incolla è effettuato con il chiaro intento di passare per proprio quello che è farina del sacco d’altri –  tutti gli altri utilizzi siano non solo legittimi, ma anche rispettosi dei lettori che poi leggeranno lo scritto.
Ho visto criticare come copia-incolla citazioni messe in virgolettato con tanto di citazione della fonte, ad esempio: “Cito Valeria Rossi: “Stimolo e risposta, ambiente e predisposizione genetica si trovano in un equilibrio costantemente variabile: piú lo stimolo ambientale sarà intenso e durevole, più rimarrà nascosto il bagaglio ereditario (e viceversa).”
Certamente ho copia incollato il testo di Valeria, ma non per farmi bello io, bensì come riferimento pertinente ad una mia asserzione. Cosa c’è di male? Una volta la stessa cosa avveniva dopo avere letto l’articolo con la sola differenza della tecnologia usata (l’avrei ripetuto a voce leggendolo, oppure l’avrei copiato scrivendolo! Dio ci scampi dal riportarlo a memoria perché dopo pochi passaggi da una persona all’altra il testo sarebbe cambiato in: “Stimolo e risposta, ambiente e predisposizione genetica sono fattori costantemente variabili: l’intensità ambientale nasconde il patrimonio genetico”.
Il copia-incolla permette di riportare le idee degli altri con facilità e precisione; usato in questo contesto a me pare del tutto positivo nel rispetto di chi ha detto o scritto e di chi legge.
Altra eccezione che spesso viene mossa è a questo tipo di copia incolla che prende il nome di “riferimento”.
Affermazione: “Con una corretta socializzazione in allevamento.i cuccioli possono essere meglio preparati ………..”(Heath et al. 2002)
Citare una fonte accreditata a sostegno di quanto si sta dicendo è segno di correttezza. E’ come dire: “Quanto sto sostenendo non me lo sono inventato io: ho delle informazioni attendibili di cui  faccio partecipe chi mi legge”.
In questo modo funziona in tutto il mondo: non è accettabile portare a proprio sostegno frasi del tipo “L’ho imparato da mio nonno.”, magari raccontando una tale quantità di fesserie che se ne potrebbe fare un’enciclopedia!
Occorrerebbe citare qualche autore a sostegno delle proprie tesi …già, peccato che l’autore non c’è.

Ecco adesso faccio  io un copia-incolla – di persone qualificate – a sostegno del mio pensiero (ovvero che Cesar Millan non è un educatore):

Dr. Nicholas Dodman – Professor and Head, Section of Animal Behavior Director of Behavior Clinic, Tufts University – Cummings School of Veterinary Medicine
“Cesar Millan’s methods are based on flooding and punishment. The results, though immediate, will be only transitory. His methods are misguided, outmoded, in some cases dangerous, and often inhumane… We’ve written to National Geographic Channel and told them they have put dog training back 20 years.”
(“I metodi di Cesar Millan si basano sul flooding e la punizione. I risultati, per quanto immediati, saranno solo transitori. I suoi metodi sono sbagliati, fuori moda, in alcuni casi pericolosi e spesso disumani … Abbiamo scritto di National Geographic Channel e detto loro che hanno riportato l’addestramento del cane indietro di 20 anni “.

Jean Donaldson, The San Francisco SPCA-Director of The Academy for Dog Trainers
Practices such as physically confronting aggressive dogs and using of choke collars for fearful dogs are outrageous by even the most diluted dog training standards. A profession that has been making steady gains in its professionalism, technical sophistication and humane standards has been greatly set back. … To co-opt a word like ‘whispering’ for arcane, violent and technically unsound practice is unconscionable.”
(“Pratiche come affrontare fisicamente i cani aggressivi e l’utilizzo di collari a strangolo per cani paurosi sono scandalosi anche per i tipi di addestramento più permissivi. Una professione che ha fatto progressi costanti nella sua professionalità, nell’uso di tecniche più sofisticate e nell’umanità è stata riportata indietro. Cooptare una parola come ‘sussurrare’ per pratiche arcane, violente e tecnicamente infondate è inconcepibile.”)

Dr. Suzanne Hetts, Certified Applied Animal Behaviorist – Co-owner of Animal Behavior Associates, Inc., Littleton, CO
“…My concerns are based on his inappropriateness, inaccurate statements, and complete fabrications of explanations for dog behavior. His ideas, especially those about “dominance”, are completely disconnected from the sciences of ethology and animal learning, …Many of the techniques he encourages the public to try are dangerous, and not good for dogs or our relationships with them .”
(“Le mie preoccupazioni si basano sulla sua inadeguatezza, sulle dichiarazioni inesatte e sulla completa invenzione di spiegazioni per il comportamento del cane. Le sue idee, in particolare quella di “posizione dominante”, sono completamente scollegate dalle scienze dell’etologia e di apprendimento degli animali … Molte delle tecniche che incoraggia il pubblico a provare sono pericolose, e non va bene per i cani né per la nostra relazione con loro. “)

Vyolet Michaels, CTC, CPDT (Certified Dog Trainer and Behavior Counselor) Owner of Urban Dawgs, LLC of Red Bank, NJ
“Cesar Millan employs outdated methods that are dangerous and inhumane. Using a choke chain and treadmill to treat fear of strangers and dogs is completely inappropriate. Hopefully the National Geographic Channel will listen to the scientific community and discontinue production of The Dog Whisperer.”
(“Cesar Millan utilizza metodi obsoleti che sono pericolosi e disumani. Usare collare a strangolo e tapis roulant per curare la paura degli estranei e dei cani è del tutto inappropriato. Speriamo che il National Geographic Channel saprà ascoltare la comunità scientifica e interrompere la produzione di The Dog Whisperer”).

Janis Bradley, Instructor at The San Franciso SPCA Academy for Dog Trainers – Author of the book, “Dogs Bite”
“On his TV show, the main method Millan uses for aggression is aversives (leash jerks, kicks, snaps of the hand against the neck, and restraint, among others) applied non contingently. The aversives are non contingent because they are so frequent that they’re not connected to any particular behavior on the part of the dog—the dog gets popped pretty much constantly. This results in a state called learned helplessness, which means the animal hunkers down and tries to do as little as possible. This is what Millan calls “calm submission.” …, so the best you can hope for, in the words of famed vet and behaviorist, Ian Dunbar, is “removing the ticker from the time bomb.” Thus such methods substantially increase the risk to humans of getting bitten.”
(“Nel suo show televisivo, il principale metodo di Millan usa per l’aggressione è avversivo (strattoni al guinzaglio, calci, colpi della mano contro il collo, tra gli altri) e non applicato in modo contingente. Non lo sono perché sono così frequenti che non entrano in rapporto con un particolare comportamento da parte del cane, ma il cane viene punito quasi costantemente. Ciò si traduce in uno stato chiamato “impotenza acquisita”, il che significa che l’animale si schiaccia e cerca di fare il meno possibile. Questa è la cosa che Millan chiama “sottomissione calma.” … quindi la cosa migliore che puoi sperare, detta con le parole del famoso veterinario comportamentista Ian Dunbar, è di “togliere il ticker dalla bomba a orologeria.” Questi metodi sostanzialmente aumentano il rischio per l’uomo di essere morso”).

 Io posso solo aggiungere che sono troppi gli esperti che si schierano contro Millan per essere tutti dalla parte del torto; oltretutto le annotazioni tecniche sono correttissime.
Anche personaggi di grande calibro e indubbia conoscenza citano a loro volta altri autori qualificati: ma qualificati con qualcosa, prima o dopo il prima o dopo il proprio nome,  che non sia “Listener” “Whisperer” etc.
Ah, certo, l’essere laureati/diplomati non è una garanzia tout court, ma in tutto il mondo, quando si richiede una professionalità, si elencano i requisiti necessari, tra i quali il titolo di studio. Se serve un diploma un non diplomato verrà scartato, lo stesso dicasi per il non  laureato se è richiesta una laurea che come tutti sanno deve avere un indirizzo ben preciso.
Altrimenti qual è la differenza tra Luigi Boitani e Shaun Ellis e David Mitch, e come faccio a decidere chi è più credibile tra Ellis e gli altri due, visto che lui propone una visione del lupo che gli altri due hanno abbandonato da qualche decennio?
Credo a lui senza alcuna preparazione, o i due scienziati? Vostro figlio lo portate a curare da un medico o dallo sciamano?
Non si tratta di snobbismo o peggio, si tratta di buonsenso e metodo.

Anche i Mech ed i Boitani quando scrivono pubblicazioni scientifiche fanno “ il copia incolla” eccone un esempio:

Credo sia tacito per tutti che Mech non ha bisogno di citare altri né per sue carenze né per altri motivi, se non quello di dare credito alle sue affermazioni.
Così agiscono tutte le persone serie del mondo.
Non si tratta di sfiducia, ma – ribadisco – di metodo. Mech è universalmente riconosciuto come massima autorità quando si parla di lupi,  certamente se qualcuno potesse permettersi di fare affermazioni autoreferenziali  quello potrebbe essere proprio lui, ma andrebbe contro quelle stesse regole che hanno fatto di lui quello che é.

Il copia-incolla più pericoloso però è una variante di quello “base” evidenziato all’inizio di questo articolo, ovvero  quello “effettuato con il chiaro intento di passare per proprio quello che è farina del sacco d’altri”.
E’ così architettato: per prima cosa occorre qualcosa che si possa passare come una propria geniale quanto fortuita intuizione, oppure frutto di anni di studi (mai dichiarati e sempre insistenti), osservazioni, lavoro, privazioni, umiliazioni e chi più ne ha più ne metta.
Trovata questa magnifica piattaforma che può portar sostanzialmente a due considerazioni del tipo:
•    “Però tipo sveglio”
•    “Accidenti, si merita tutte le cose buone del mondo”…
…si può procedere al marketing vero e proprio: troviamo  una serie di informazioni, magari tutte di per se giuste (trovate su qualche sito/libro),  tutte certamente collegate in qualche modo al metodo/sistema/tecnica etc. in questione  senza tuttavia mai entrarne a fare parte nella applicazione pratica (ma qusto al pubblico non viene certo detto).
Faccio un esempio per chiarire meglio il concetto.

Il mio sistema di addestramento dei cani da slitta non si limita soltanto a produrre una performance fisica a seguito di un allenamento ben congeniato io nel mio lavoro tengo conto anche di:

Le fasi lunari, quelle che descrivono il diverso aspetto che la luna mostra durante il suo moto. Le fasi lunari, come tutti sanno, sono dovute al moto di rivoluzione della Luna e al suo conseguente ciclico cambiamento di posizione rispetto alla Terra e al Sole. Per il calcolo delle fasi lunari si possono impiegare delle specifiche formule chiuse, come quelle proposte in tempi recenti dal matematico Jean Meeus per determinare:
•     |0|°    a Luna nuova
•    |270|° al primo quarto
•    |180|° a Luna piena
•    |90|°   all’ultimo quarto
Gli esercizi più impegativi fatti durante il periodo di Luna nuova e Luna piena  inducono un minore innalzamento dei livelli di cortisolo (ormone dello stress) con differenze nell’ordine di 4 gradi.

I Ritmi Circadiani – in cronobiologia e in cronopsicologia, un ritmo circadiano è un ritmo caratterizzato da un periodo di circa 24 ore. Il termine “circadiano”, coniato da Franz Halberg, viene dal latino circa diem e significa appunto “intorno al giorno”. I ritmi circadiani dipendono da un sistema circadiano endogeno, una sorta di complesso “orologio interno” all’organismo che si mantiene sincronizzato con il ciclo naturale del giorno e della notte mediante stimoli naturali come la luce solare e la temperatura ambientale, ma anche stimoli di natura sociale ad esempio l’ora del pasto sempre alla stessa ora.
L'”orologio circadiano” nei cani è collocato nel nucleo soprachiasmatico (SCN), un gruppo definito di cellule situato nell’ipotalamo. La distruzione dell’SCN causa la completa assenza di un regolare ritmo sonno/veglia. L’SCN riceve informazioni sull’illuminazione attraverso gli occhi. La retina degli occhi non contiene solo i “classici” fotoricettori, ma anche cellule gangleari retinali fotosensibili.
Queste cellule, che contengono un pigmento chiamato melanopsina, seguono un tragitto chiamato tratto retinoipotalamico, che collega all’SCN.

È interessante notare che, se le cellule provenienti dall’SCN sono rimosse e coltivate in laboratorio, mantengono il loro ritmo in assenza di stimoli esterni. I cani sono organismi sensibili, e perciò sono strettamente legati con l’ambiente circostante. L’abilità di sincronizzarsi con i cambiamenti giornalieri della temperatura e della luce sono di grande vantaggio per i cani.
Gestire correttamente la giornata dei miei cani in base ai ritmi circadiani risulta in un livello di serotonina richiedente una minor assunzione di carboidrati a tutto vantaggio dei grassi (necessari per la resistenza).

Campi Morfici – ogni struttura organizzata di attività, che comprende anche sogni, stati alterati emotivi, ha una sua struttura, e dato che questi stati mentali e queste attività hanno una struttura, allora queste strutture possono spostarsi da un cane  all’altro grazie alla risonanza morfica. Per questo il veicolo attraverso il quale le informazioni vengono trasmesse da un sistema ad un altro viene definito risonanza morfica. Secondo  Sheldrake, se un certo numero di cani sviluppa alcune proprietà comportamentali o psicologiche od organiche, queste vengono automaticamente acquisite dagli altri membri della stessa specie.
Lascio a voi intuire i vantaggi di queste conoscenze in ambito di allevamento.

Bene, credo che possa bastare. Ora, se dopo quanto sopra, il tipo non vince l’Iditaroad…
Quello che ho scritto sopra è tutto vero, volutamente esagerato per rendere ovvio il meccanismo.
Tutto vero, ma… a) nulla di quanto asserito ha nulla a che fare con i cani; b) ci sono dentro delle teorie mai dimostrate, che magari potrebbero dimostrasi vere (ne dubito): ma in questo caso occorrerebbe fornirne le evidenze ….scientifiche!

Questo il motivo per il quale chi insegna dovrebbe sostanziare le proprie teorie: specialmente in campo etologico, dove tutti sappiamo che le interpretazioni possono non coincidere correttamente le osservazioni fatte.

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11 Commenti

  1. Sia Mech che Boitani hanno vissuto con i lupi (non solo) chi afferma il contrario é disinformato ed utilizza questa informazione sballata a supporto delle proprie idee altrettanto sballate!

  2. qui c’è da aggiungere un discorso (che poi è il mio cruccio per quello che voglio fare nella vita…): dovrebbe essere lo scienziato ad aver, oltre che studiato, anche vissuto con i lupi.

    purtroppo ad oggi l’attività “scientifica”, sopratutto universitaria, in tanti, troppi campi, risulta completamente scollegata dalla pratica (che sia essa lavorativa, osservazionale, esperienziale…). tanto che chi fa “la pratica”, spesso o non fa scienza, o non è considerato fare scienza da chi fa “la teoria”, che, troppo spesso dal canto suo, non ha idea di cosa sia la realtà pratica di ciò che studia.

  3. Copio e incollo io qualche riga dell’articolo: “Altrimenti qual è la differenza tra Luigi Boitani e Shaun Ellis e David Mitch, e come faccio a decidere chi è più credibile tra Ellis e gli altri due, visto che lui propone una visione del lupo che gli altri due hanno abbandonato da qualche decennio?
    Credo a lui senza alcuna preparazione, o i due scienziati? Vostro figlio lo portate a curare da un medico o dallo sciamano?”

    La mia risposta: sicuramente, a mio modo di vedere, Ellis è in assoluto più credibile delle altre due personalità citate. Perché? Semplice, perché non è uno scienziato. Lui propone una visione del lupo che gli altri hanno abbandonato da un decennio? Bene, è giusto questo il punto. Lui con i lupi ci ha vissuto, gli altri hanno osservato e riportato dati in maniera scientifica.
    Sarà, ma io di chi ha un titolo, e chi questo titolo lo esalta (che sia dott. o prof.) non ho alcuna fiducia, quasi mai. Mi fido molto del nonno, invece, e di tutti quei “senza alcuna preparazione” che ci mettono le mani e non stanno li, seduti, a guardare.

  4. salve, aricolo interessante,
    ma mi chiedevo se può dare altre notizie sulle sue osservazioni o studi riguardo al tenere in considerazione i ritmi circadiani nella preparazione sportiva; sono un appassionato di preparazione sportiva del cane che stà concludendo una parte del lavoro per l’università sulla preparazione del cane sportivo (tra cui l’alimentazione)e con i miei prof. avevamo accennato a questo tipo di argomento ma non saprei come usarli a favore.

    • Vorrei scusarmi per averla involontariamnte tratta in inganno io non ho alcuna competenza in tema di ritmi circadiani applicati all’allenamento del cane o altrimenti….potenza del copia icolla :-).
      Le consiglierei di andare allo stage di Omar Beltran (non sono sicuro ch si scriva così) ch dovrebbe tenersi da qui a breve.
      Mi scusi ancora per lìinvolontario tranello
      Carlo Colafrancschi

  5. Bellissimo articolo… ma il “guaio” non è della cinofilia: è dell’epoca e questi “mostri scientifici” si trovano ovunque.
    … discorso lungo…

  6. Grazie, grazie..ottima spiegazione di un concetto che, per chi è fuori dalla forma mentale scientifica, è veramente oscuro! E non vale solo per la cinofilia, ma anche purtroppo per tutto quello che gira in internet su salute, ambiente, denaro, figli ecc..
    Purtroppo però, l’ultimo tuo esempio ha toccato un nervo scoperto..L’abuso di “citazione scientifica o pseudo-tale” scorretta ha dato man forte ad una nuova religione (e contro la religione la scienza nulla può! neppure la scienza prettamente empirica) che è quella dei complottisti..
    Occupandomi di biologia e medicina, sempre più spesso amici mi girano articoli pescati qua e là da commentare
    (nuove medicine contro il cancro osteggiate da complotti internazionali le più frequenti)..e questi sono infarciti di citazioni, di titoli accademici e di nomi di laboratori ed istituti! Ma le citazioni sono utilizzate in maniera scorretta, ovvero solo per “dare importanza”..
    Allora aggiungerei una cosa a quanto da te correttamente scritto..La citazione non è solo referenziante, ma consideratela un link..un riferimento da cercare coi potenti mezzi di internet, una lampadina che si accende e vi porta ad andare a leggere qualcosa in più, confrontarvi con altri pensieri..
    Nonostante chi è fuori dal campo consideri spesso la scienza come un vecchio nonno austero che non cambia mai idea e vive fuori dal mondo, la scienza è il contrario di questo..la scienza è curiosità e continua discussione delle proprie teorie, e la citazione NON è un COPIA-INCOLLA rafforzativo, ma un modo per ampliare la discussione, per dare modo al lettore di costruirsi una PROPRIA idea basandosi su un numero praticamente infinito di studi, teorie, commenti..
    Sono andata fuori tema? Non so, spero comuque possa contribuire..

    PS Quello contro Millan è chiaramente un complotto 😉

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