di VALERIA ROSSI – Spesso, spessissimo poniamo l’accento sui problemi dei cuccioli poco o nulla socializzati, o addirittura male (o per nulla) impregnati. Ricordiamo sempre a tutti che questi cani, da adulti, manifesteranno una compilation di problemi di relazione che possono andare dalla semplice timidezza alla sociopatia vera e propria, dalla scarsa socievolezza all’aggressività: e quasi sempre, quando parliamo di cuccioli di questo tipo, ci riferiamo a quelli allevati dai cagnari (e non certo dagli allevatori seri) dei Paesi dell’Est, che questi problemi li presentano quasi immancabilmente.
Ma… non sono i soli, purtroppo, a manifestarli.
Mi ha scritto un’amica, pochi giorni fa, segnalandomi una cucciolona di otto mesi, acquistata in un famoso e prestigioso allevamento, che mi descrive così:
“Appena adottata (comprata per la bellezza di 700 euro), dopo aver passato tutto il suo tempo in un box da sola, è terrorizzata dalle persone, piuttosto che lasciarsi avvicinare (anche dai nuovi padroni) si arrampica sui mobili. Cerca di ripararsi negli angoli o sotto a tavoli e letti. Patisce qualsiasi tipo di interazione… patisce il guinzaglio…non conosce il gioco… non ha predatorio… non mette il naso a terra… non mangia volentieri. Timore durante il passaggio dalle porte. Coda praticamente a contatto con la pancia. Se liberata in giardino non si lascia più riprendere…”
Insomma, una vera tragedia: e sicuramente i proprietari non saranno felicissimi di aver speso 700 euro (che, specie coi tempi che corrono non sono bruscolini) per una cagna sociopatica.
Ma che può essere successo?
Questa cucciolona sarà stata forse maltrattata, picchiata o altro?
Chi si ritrova in casa cani con problemi di questo tipo tende sempre a pensare di sì… e invece la risposta è quasi sempre “no”. La cagna, semplicemente, è stata deprivata dal punto di vista sociale.
Guardate che ci vuole veramente pochissimo a rovinare un carattere: e lo dico per esperienza, perché purtroppo è successo anche a me. L’ultimissima cucciolata di husky che ho avuto è nata, purtroppo, in un momentaccio della mia vita: non solo mi stavo separando dal marito, ma negli stessi giorni, quando i cuccioli avevano un paio di mesi, mia madre è caduta dalle scale e si è rotta la schiena.
Bene (anzi, male): dovendo seguire lei in ospedale, mio figlio (allora cinquenne), i cani (da sola, perché il marito ovviamente non era più disponibile… e come se non bastasse, pochi giorni prima se n’era andata anche la ragazza di canile, che aveva trovato un lavoro “vero”), mi ritrovai con due cucciole invendute che non ebbi il tempo materiale di seguire come avevo sempre seguito tutti gli altri cuccioli.
Non le portai in giro a socializzare e a conoscere persone diverse da me, non ebbi modo di farle giocare e di dedicare loro tutto il tempo necessario: per due mesi rimasero praticamente a contatto solo con gli altri cani, libere negli sguinzagliatoi di giorno e chiuse in box la notte. Io comparivo giusto due volte al giorno con la pappa, facevo loro due coccole e poi tornavo a occuparmi degli incasinatissimi cavoli miei.
Bene (anzi, di nuovo male, malissimo): entrambe queste cucciole – pur avendo ricevuto un’impregnazione corretta, perché quella c’era stata “prima” del periodaccio – quando trovarono famiglia, a quattro mesi, manifestarono timidezza e una certa paura dell’uomo… tant’è che le cedetti in cambio di un semplice rimborso spese, perché non erano certo il tipo di cane che normalmente usciva dal mio allevamento.
D’accordo, non erano ai livelli della cagna descritta sopra: ma se fossero rimaste in allevamento per altri quattro mesi, non escludo che ci sarebbero arrivate. E tutto questo solo per la mancanza di una socializzazione ben fatta, perché per tutto il resto alle cucciole non era mancato nulla.
Può succedere, per carità: può succedere a chiunque, anche a chi – come la sottoscritta – si è sempre impegnata sul fronte della socializzazione e della “costruzione” di un buon carattere quasi più di quanto si impegnasse nella bellezza (perché la bellezza ti serve in expo e in riproduzione, ma col carattere devi conviverci per tutta la vita del cane).
Però ci sono anche allevatori a cui non è che succeda una volta e per colpa di situazioni contingenti: gli succede spesso, troppo spesso, semplicemente perché i cuccioli che gli restano invenduti vengono infilati in box e lasciati semplicemente lì in attesa che qualcuno, prima o poi, se li pigli.
Ho già sentito racconti anche più raccapriccianti di questo: mi hanno parlato di un’altra cagnolina che aveva passato i primi sei mesi della sua vita in un kennel, neanche in un box… e che, una volta uscitane con la persona che l’ha adottata, non sapeva neppure camminare.
Dunque, c’è sempre da fare un po’ di attenzione quando si acquista in allevamento (anche in un buon allevamento, che sforna campioni a tutto spiano) un cucciolone o un adulto: perché si potrebbe incappare in qualche soggetto mal socializzato, che probabilmente NON manifesterà affatto questi problemi nel suo ambiente, visto che lì si sente sicuro e sereno.
Però i problemi emergeranno appena il cane arriverà nella sua nuova casa.
Non volendo fare processi alle intenzioni degli allevatori (visto che è successo anche a me, non posso dare per scontato che “gli altri” siano per forza in malafede!), metto però in guardia gli acquirenti: il cucciolone o l’adulto vanno testati in ambiti diversi da quelli dell’allevamento, prima di decidere.
Potete chiedere all’allevatore di accompagnarvi in un bel giretto in ambiente urbano, dandovi così modo di verificare le reazioni del cane a stimoli diversi da quelli a cui è abituato: perché solo così potrete rendervi conto del suo reale grado di socializzazione.
E se ci sono problemi, non è detto che siano irrisolvibili. Dipende.
La mancata impregnazione è praticamente irreversibile, ma quella in allevamento è davvero una cosa rara (a meno che non si tratti, appunto, di cagnari della peggior specie…), perché i cuccioli vengono per forza a contatto con l’uomo almeno per svezzamento, vaccinazioni, sverminazioni e così via.
La mancata socializzazione è invece recuperabile, entro certi limiti: certo, più tempo passa e più difficile diventa il recupero, ma con pazienza ed impegno quasi tutti i cani si riescono a “tirar fuori” e a riportare ad una vita sociale accettabile.
Il fatto è che tempo e impegno ci vogliono, che spesso occorre anche l’aiuto di un educatore e che quasi sempre tutto questo comporta anche un impegno economico: quindi non è assolutamente giusto che un cucciolone o un adulto deprivato socialmente sia venduto al prezzo di un cane “normale”. E’ vero che l’allevatore se l’è mantenuto per quattro, otto, dieci mesi… ma è anche vero che ha lavorato male e che, per questo, sarebbe tenuto a fare un cospicuo sconto ad un cliente che sarà praticamente obbligato a spendere altri soldi (o comunque ad impegnare molto del proprio tempo, che ha sempre un valore) per recuperare i suoi errori.
Anch’io purtroppo ho avuto problemi con cuccioloni non socializzati presi in mega allevamenti. E nel mio caso sono stata fortunata, perché li ho recuperati praticamente da sola, impiegando ovviamente tanto tempo e anche parecchia immaginazione (vivo in Cile e di aiuti validi in loco purtroppo non ne ho trovati, anzi un sedicente educatore mi consigliò a suo tempo di far sopprimere una cagna, sig). Ma non bisogna dimenticare che purtroppo a volte i problemi descritti in questo articolo e nei commenti non derivano da una mancanza di socializzazione; sono proprio un sintomo di MALTRATTAMENTO GENETICO, un problema veramente grande di cui forse si parla ancora troppo poco, soprattutto in relazione al mondo degli allevamenti considerati ‘seri’. Su questo sito ho letto alcuni bellissimi articoli di Denis Ferretti sulla genetica a cui rimando per i dettagli sui pericoli di un inbreeding troppo serrato etc. In ogni caso è importante capire se i problemi comportamentali sono dovuti a mancanza di socializzazione o hanno radici più profonde.
buonasera.. in effetti .Siska non era cucciolissima, quando la trovai..puo’ darsi che non sia stata seguita adeguatamente nei primi mesi della sua vita e che abbia trasmesso questo suo “dato” alla mia piccola?
ti ringrazio davvero , per le risposte. ti posso assicurare che cerchero’ di porre rimedio, a questa cosa . joy è adorabile ma penso che questo comportamento errato, le possa in qualche modo “nuocere” , almeno socialmente parlando. le voglio troppo bene, per non cercare una soluzione!
di nuovo grazie!
Da pochi giorni e’ arrivata una cagnina. Di allevamento, mamma in pensione. Ogni ora fa progressi. I primi 2 giorni sono stati uno choc, per noi, per lei. Ci si dee abituare un po’ tuttinalla novita’. Ma credo tutto sia nella norma. Non credevo di essere fortunata, ma che questo fosse la normalita’… Mi ricredo un po’ leggendo le vostre esperienza
ti parlo brevemente di lei. figlia di una cagnina trovata in un cassonetto dell spazzatura ( pareva un Pinscher nero focato ma aveva le orecchie dritte!) è vissuta in totale simbiosi con la madre fino a che alcuni cacciatori non hanno scambiato la povera Siska per un fagiano peloso e le hanno sparato,uccidendola e ferendo di striscio pure Joy. da quel momento, lei ,ovviamente senza piu’ una guida, si è legata tantissimo a me.
io vivo in aperta campagna. lei è libera di muoversi come vuole. il fatto che sia ben nutrita, coccolata e che adori dormire sul divano,possibilmente com ME come cuscino , non le impedisce , caratterialmente, di andare a cacciare le anatre nel fiume o di fare free climbing sui.. cumuli di letame nei campi! ( e li, se si azzarda a saltare sul divano… LA SPIUMO!! 🙂
dalla porta entro prima io. la pappa non si mangia finchè io non mi sposto dalla ciotola( ma questo ce l’ha di suo e vorrei sapere da chi l’ha preso, visto che sua madre.. beh..lasciamo perdere! )
baci e coccole a parte, vive come un cane.
mi fai capire, per cortesia COME , l’ho umanizzata? mi preme davvero , saperlo. perchè sono convinta che un cane CANE , sia molto piu’ felice di un cane BAMBINO e perchè almeno correggo il tiro con lei..e non faccio lo stesso errore col prossimo!
ti ringrazio di nuovo e scusa, scusate tutti, se monopolizzo.
Virna, non posso saperlo, non vi conosco! Però potrebbe essere stata umanizzata, per esempio, perché ha visto troppo pochi cani nel periodo immediatamente successivo all’uccisione della mamma (ma che bei pezzi di merda…vabbe’, lasciamo stare). Sinceramente, senza conoscervi “dal vivo” non posso far altro che ipotesi: ma un cane che rifiuta il rapporto con i suoi simili non è del tutto conscio della sua “caninità”.
Poi può anche essere che il problema le sia stato trasmesso dalla povera Siska: questo lo ignoro. E’ però certo che cani fobici verso le persone, o aggressivi verso i loro simili, spesso “passano” gli stessi problemi ai figli.
ti ringrazio..(mi permetto il TU)
si, lei, affettivamente parlando , è la principessa della situazione pero’- ed è questo,che mi ha sempre lasciata perplessa- quando un cane le si avvicina con chiarissimi intenti di conoscerla-e-basta- e non con aria aggressiva( la cosa non mi preoccupa neanche, se sono grandi uguali se la vedono loro!)lei rifiuta l’approccio allontanandosi soltanto ,se sono femminuccie o puure,nel caso di maschietti , abbassando la coda ,sedendosi in terra per non farsi annusare o addirittura mostrando i denti, se questo insiste !lo fa da sempre .da quando era piccinina. come ho detto sopra, lei è sempre stata con me e so, che non è un atteggiamento dovuto ad un trauma, ma proprio-scusa il francesismo- “stronzaggine” sua!
Ti ringrazio molto per le tue risposte perchè mi permetti di imparare e di migliorare il mio rapporto con il… MOSTRO PELOSO! 🙂
Virna, temo che la principessina sia stata un filino “umanizzata”: forse non sa di essere un cane. Sarebbe molto importante che lo scoprisse!
ops.. seconda riga RICONOSCERE,un cucciolo. 😉
buongiorno a tutti..
grazie,redazione 🙂 mi ero resa conto, che la “nanetta pestifera” è territoriale ma mai avrei pensato che non fosse in grado di un cucciolo! pensa che un paio di ani fa, mio fratello è arrivato a casa con due splendidi cuccioli di rottweiler. bene ,lei,la padrona di casa, li ha messi in riga subito,ma nel modo classico,non con l’aggressività dimostrata con questa piccolina!
Joy è dolcissima..obbediente.. è una buffona, quando ci si mette (cioè SEMPRE! ahahaha!!) e non posso neanche prendermi il merito,per tante delle cose che lei conosce perchè non gliele ho insegnate io! quella lì è NATA IMPARATA!!
sono follemente innamorata di lei! (chiaro,che pur essendo anch’io una Sciuramaria.. LEI è il cane e le regole di casa le metto IO!) ma se ho commesso un errore, nel crescerla,vorrei capirlo, imparare e poi “spiegarlo” pure a lei!
buona giornata a tutti! 🙂
Virna, una delle cose che pochi sanno è che le femmine spesso sono aggressive proprio con i cuccioli, specie quando sono molto piccoli.
La cagna non ama i cuccioli non suoi: li considera, anzi, “rivali genetici” di quelli che potrebbe avere lei (anche se non ne ha mai avuti), ovvero soggetti che diffonderebbero un materiale genetico diverso dal suo, mentre lei – specie se è convinta (o se “è stata” convinta dagli umani!) di essere Superdog – ci tiene molto a diffondere il suo.
Un tuo errore potrebbe essere stato proprio quello di farla sentire troppo “la reginetta della casa”… ma non è detto: a volte le cagne sono proprio così di loro, senza bisogno di errori umani.
Domanda:è solo un problema di insicurezza di fondo ke accomuna cani di razze e taglie diverse,portati a casa da cuccioloni ma anke a 70 gg, ke più o meno intorno all’anno di età cominciano a detestare gli umani maschi, soprattutto alti e grossi? come funziona qst meccanismo?
Ci sono cani che si sentono minacciati dai maschi umani troppo “invasivi”, così come ci sono cani maschi che vogliono mostrarsi dominanti sui maschi umani (spesso sono quelli che sono stati impregnati da umani di sesso femminile e che hanno vissuto soprattutto con donne. Ma non sempre e non solo).
I meccanismi possono essere diversi e avere cause diverse… però bisogna correre ai rimedi appena si manifesta questo problema (desensibilizzando, controcondizionando ecc. ecc.), perché altrimenti si rischia che diventi davvero serio.
Ecco brava, io il sociopatico,ora detto sofawolf,l’ho pagato proprio qll cifra…700 € invece di 1400 € x’ aveva compiuto i 10 mesi…sinceramente non mi sono nemmeno posta il problema se fosse troppo, troppo poco…avevo girato altri 4 allevamenti e pseudotali con la morte nel cuore…a malapena mi rendevo conto ke forse avrebbe avuto dei problemi…ma c’è una luce speciale nello sguardo di un cane,del tuo cane,come un filo diretto allo stomaco..e non capisci più niente. Il fatto è ke un cane in sè non ha prezzo, penso ke qll ke si paga sia il lavoro e l’impegno dell’allevatore, non credo starei tanto a contrattare nemmeno adesso. Forse sono ancora rincolxxxxx dal colpo di fulmine 🙂 però almeno è uno di qll ke ancora abbaia al vigile mentre si sbraccia x farti passare, alla suora e al coccomarocco ke ci prova, ma sta zitto qnd passano bimbi e passeggini 😉
io ho Joy. anche se , ovviamente, è piu’ corretto dire che LEI, ha ME..
è una meticcia di 5 ani.. MOLTO, meticcia.la madre era “mia”… del padre non ho idea, ma quella bicicletta parcheggiata all’oratorio, le somiglia parecchio!
Joy ed i suoi 5 fratellini sono stati partoriti direttamente nel mio letto.:-)
non ha mai subìto maltrattamenti, ne abbandono..non ha mai preso uno sculaccione : non se lo è mai meritato!
bestiola adorabile ma pur essendo cresciuta tra molte persone ( che si sono sempre approcciate a lei in modo dolce e positivo) e tra altri cani , di famiglia e non , è diffidente verso gli estranei-che sono TUTTI, tranne me- e non sopporta i cani. normalmente non aggredisce ma semplicemente ignora. mi ha stupito molto, il suo comportamento qualche giorno fa, quando trovando una cucciolina per strada, per poter risalire al proprietario( era dotata di medaglietta) , me la sono portata a casa, così mentre lei faceva merenda al caldo, io chiamavo i proprietari.. non appena l’ho portata fuori dall’auto, e Joy se ne è accorta, l’ha praticamente aggredita , tanto che ho dovuto sgridarla, e separarla dalla piccola!
secondo voi, cosa le puo essere accaduto??
Invasione di campo :-). Joy è probabilmente una cagnina molto territoriale e non ha preso bene l’invasione del suo territorio da parte di un’intrusa.
Gli allevamenti che danno via i cuccioloni “invenduti” per difetti o le femmine da pensione (la mia è andata in pensione a 5 anni e solo dopo 2 cucciolate) non si vogliono disfare della “zavorra”, ma hanno abbastanza buon senso da capire che darli via non è da “cattivi” ma è un atto di generosità verso il cane.
Darli in adozione a famiglie conosciute (che magari in passato ti hanno comprato un cane e l’hanno tenuto bene) significa dargli una vita che io definisco da “figlio unico”.
I primi giorni l’allevamento mi chiamava quasi tutti i giorni -Come sta il cane, mangia? Dorme?- E io: -Tutto bene, si sta adattando-
E intanto il primo giorno mi aveva morso dalla paura, aveva diarrea e aveva passato la notte a piangere.
Ma ora sta bene e finalmente sta facendo una nuova vita più sociale e da cane di famiglia.
Quando le persone c’incontrano, vedendola impaurita, mi chiedono -Ma la maltrattavano?- E io rispondo -Non penso, semplicemente è tutto così nuovo e strano e gli fa paura-.
I cani adulti imparano in fretta, però guardano le cose nuove non con gli occhi di un cucciolo che non conosce la paura, ma con gli occhi maturi che non hanno voglia di nuovi cambiamenti.
E’ traumatico per il cane? Sì.
Ne vale la pena per il cane e per il nuovo padrone? Sì.
Anch’io ho una fattrice “in pensione”: che, a dire il vero, non è mai stata impaurita (se non dai botti)..forse perché non era tenuta “solo” come macchina da riproduzione, ma si è presa anche la sua bella dose di coccole e di attenzioni dall’allevatrice.
Però non mi sono stati chiesti 700 euro!
Sono assolutamente d’accordo sul fatto che i cani invenduti o pensionati debbano andare a stare in famiglia a fare i “cani unici”: non trovo invece giusto che vengano pagati, specie se sono sempre e solo vissuti in quel contesto ed è prevedibile che possano avere problemi di adattamento.
Vero anzi verissimo!
E’ successo alla mia migliore amica, cagnolina di 18 mesi proveniente da prestigioso allevamento e data in adozione perchè non adatta alla riproduzione, avendo vissuto solo in allevamento immaginavo sarebbe stata molto impaurita e avevo preparato psicologicamente la mia amica, però ero fiduciosa anche per via della razza che è notoriamente molto docile e socievole.
Per farla breve era spaventata, anzi spaventatissima, da TUTTO…con rispetto, pazienza e amore in poco tempo si è legata molto alla mia amica, ma continuava ad aver paura delle altre persone (a parte 2/3 eccezioni) e dei rumori, ora a distanza di qualche mese è molto più rilassata, scodinzola e fa le feste a chi conosce, ma….ha conservato una vera e propria avversione per gli uomini (intesi come maschi) a cui, anche qua a parte 2/3 soggetti fra cui mio marito, abbaia e ringhiotta…stiamo cercando di renderglieli “attraenti”…ma ad ora nulla, li detesta…
Una calvario annunciato, ma era stato amore a prima vista (solo da parte mia inizialmente..) Io ho dormito una settimana in giardino x socializzare col mio pt portato a casa a 11 mesi…:) ora l’ ex sociopatico va x i 6 anni sta bene, è tranquillo ed equilibrato e soprattutto un gran Lord con le femmine, pelose e non. L’amore, la pazienza e i consigli di un buon addestratore possono risolvere tanti “guai”.
ho trovato molto confortante questo “con pazienza ed impegno quasi tutti i cani si riescono a “tirar fuori” e a riportare ad una vita sociale accettabile”, perchè credo (e voglio sperare) che ben pochi (e evito di apostrofarli) avrebbero il coraggio di tornare all’allevamento a dire “il tuo cane è difettoso, mo me lo cambi!”
marco, se l’allevatore ha ridotto così il cucciolo, tornare a chiedere di cambiarlo non è un’idea brillante…
però… purtroppo si migliorano ma non saranno MAI come cani socializzati come dio comanda purtroppo.
Certo concordo, intendevo dire che oltre a non essere un’idea brillante è anche da str****. Quindi in una situazione del genere è confortante sapere che qualcosa si può fare, anche se non lo si può recuperare totalmente gli si può dare una vita dignitosa, o comunque migliore di quella che gli sarebbe spettata. 🙂
eh… ne so qualcosa pure io…
Cane di un conoscente portato a casa nell’estate 2011 all’età di 10 mesi. Era rimasto in allevamento per una serie di vicissitudini dell’allevatore. In allevamento timido, ma si lasciava avvicinare. Caricato in macchina dall’allevatore, quando è arrivato nella nuova casa si è infilato sotto la siepe e per una settimana è uscito solo per mangiare e fare i bisogni al volo. Credo che se fossero riusciti ad acchiapparlo e caricarlo in macchina quella prima settimana forse l’avrebbero riportato indietro. Per fortuna era estate, c’era un giardino e il signore lavora in casa. Con un’infinita pazienza sono riusciti ad avvicinarlo e a recuperare abbastanza. Il collare l’ha messo per la prima volta dopo quasi un anno dall’arrivo a casa (quando lo vedeva andava in panico), è sempre molto diffidente con gli estranei, ma ora sembra un cane quasi normale, anche se timido. Ah è un alano
anch’io ho preso la mia MAKU’ da un canile,aveva 6 mesi , oggi ne ha 10,era stata adottata da una famiglia e poi rimandata indietro dopo solo due giorni.E’ di un canile del sud ed era stata adottata a udine.ho visto la sua foto su internet ed è stato amore subito.Premetto che mi era morta la mia lupona a giugno,e avevo giurato di non volere più cani.Avevo anche un rottweiller,che aveva fatto da mamma alla lupa (che avevano abbandonato a 20 gg)le aveva insegnato tutto, sicurezza,amore, educazione,socializzazione. Ora,la MAKU, appena arrivata,dpopo aver fatto un altro viaggio da udine a rimini dove abito,si è fiondata in casa e non è più uscita per 2 giorni.Poi,piano piano ha messo il naso fuori di casa,ha cominciato ad annusare il giardino,poi ancora e sempre rassicurandola,con carezze e parole amorevoli,siamo riuscite a mettere la pettorina e a fare il primo giretto fuori casa,corto, molto corto.E qui ho cominciato a vedere veramente i SUOI PROBLEMI,paura della gente,specialmente di bambini.terrore assoluto di farsi avvicinare e accarezzare da qualcuno,accetta di farsi avvicinare solo da qualcuno che ha un cane,ma perchè dei cani non ha nessuna paura,ma li cerca per giocare, piccoli ,grandi,di tutte le misure. Era un problema che con gli altri miei cani non avevo avuto (c’è da dire che prima di avere i miei due cani, dei cani non ne sapevo niente,e quindi mi sono letta tutti i libri del mondo per sapere come fare,perchè 15 anni fa non c’erano o erano pochissimi gli educatori cinofili)ed ero riuscita a gestirli bene tutti e due.Ora io amo la MAKù, e la vorrei vedere felice,ma da sola non riesco,quindi ho chiamato una comportamentista per aiutarmi in questo percorso,che non sarà certamente semplice,anche perchè io ho due nipoti (quindi bambini)e non potrei mai,pensare che possa succedere qualcosa,per la mia incompetenza.
Ah fortunatamente con gli altri cani non ha problemi e i bambini piccoli li adora (quelli più grandicelli non so). quelli che lo spaventano sono gli adulti.
Ti do pienamente ragione, da 3 mesi ho una cagnetta di 5 anni che ha sempre vissuto in allevamento, pensavo che mi avrebbero dato un cane un po’ zingaro, indipendente, molto sociale con gli altri cani e che si sarebbe adattato a tutto e invece è tutto il contrario.
Abituata alle persone ma paurosa di tutte quelle che non conosce (tutto il mondo), carattere remissivo, non conosce il piacere di annusare in giro e fare pipì in qua e in là in giardino (avere un territorio tutto per sè, che cosa strana), non voveva altro cibo che le scatolette che aveva mangiato per anni (mica scema solo patè), non conosceva il gioco.
Piano piano facciamo passi avanti, qualche volta m’ivita al gioco (che dura 5 secondi), passa 10 minuti ad annusare il giardino prima di decidere il bagno migliore, non ringhia più agli estranei, finalmente mangia croccantini (dopo giorni di digiuno)e questo mondo nuovo che gli ho dato fa un po’ meno paura adesso.
Continua a non socializzare con nessun cane ed avere paura di quasi tutti e non so come risolvere il problema. Penso anche che il carattere estremamente remissivo le abbia fatto raggiungere uno scalino bassissimo nella gerarchia canina dell’allevamento e forse gli altri cani non la trattavano bene, non so è difficile dirlo.
Spero di poter riscrivere tra 6 mesi e dire che abbiamo fatto altri miglioramenti, per ora continuiamo questo viaggio insieme che comunque è bellissimo.