venerdì 7 Febbraio 2025

Maltrattamenti & C.: le leggi ci sono, ma…

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

cocker_cassdi VALERIA ROSSI – Il bastardo a due zampe che ha abbandonato il suo cocker nel cassonetto, dopo avergli strappato il microchip con un coltello, è stato individuato: è un vecchio ottantacinquenne di cui ovviamente nessun giornale ha potuto pubblicare il nome perché bisogna tutelare la privacy anche degli esseri sub-umani. Si sa solo che è un ex appartenente alle Forze dell’Ordine (complimenti…) e che ha addotto come scusa per il suo ignobile gesto quella di aver creduto che il cane fosse già morto (e allora perché darsi tanto da fare per togliergli il microchip?).
Ora, ammesso e non concesso che questa balla clamorosa non convinca gli inquirenti, o non venga considerata un’attenuante… cosa potrà mai succedere a questo emerito pezzo di merda?
NIENTE.
Così come non succede niente a chiunque maltratti e sevizi un animale.
Infatti il Codice Penale, aggiornato alla nuova convenzione UE sul benessere animale,  all’articolo 544 bis (Uccisione) prevede la reclusione “da quattro mesi a due anni” (articolo 3 comma 1 lettera a della nuova Legge), mentre all’articolo 544 ter (Maltrattamento) la previsione della pena è  “da tre a diciotto mesi di reclusione oppure multa da 5.000 a 30.000 euro” (articolo 3 comma 1 lettera b della nuova Legge).
Il nostro arzillo ottantacinquenne, che già troverebbe ampie vie di fuga nell’età (dopo la legge salva-Previti, la Cassazione ha stabilito che ”per mantenere o adottare uno stato di custodia carceraria nei confronti di un soggetto ultra 70enne si rende necessaria la valutazione dell’esistenza di eventuali esigenze cautelari di particolare spessore e significanza processuali, pur se sussistano nei suoi confronti univoci indizi di colpevolezza o di reità’‘…e figuriamoci se un ammazza-cani viene considerato così pericoloso da mandarlo in galera nonostante sia un vecchietto!), potrebbe dunque essere condannato ad una pena “da tre a diciotto mesi”, visto che il cane non è morto (non certo per voler suo, ma comunque non è morto) e che quindi può essere accusato solo di maltrattamento.
Peccato che, per i reati che prevedono pene fino ai diciotto mesi, il carcere non esista proprio: esistono, al massimo, i domiciliari. E chissà che fastidio potrà dare, a un ottacinquenne, doversene restare chiuso in casa propria! Presumo che, tranne quando deve andare a scaricare cani nella spazzatura, questo “signore” non sia normalmente dedito alla movida.
Di carcere, quindi, non si parlerà nella maniera più assoluta: e non se ne parlerebbe neppure se si trattasse di un ventenne, perché la pena sarebbe sempre quella.
Si spera almeno che debba pagare la multa (che sarà sicuramente la minima, visto che questo risulterà sicuramente come il primo reato commesso dall’infame: magari ha ammazzato chissà quanti altri cani, ma se nessuno l’ha mai beccato, questa è la sua “prima volta” ufficiale).
Ma anche 5000 euro magari gli scoccia un po’ pagarli: e questo è il massimo che possiamo augurarci. Che questo grandissimo stronzo debba subire una “seccatura” dopo – rammentiamolo – aver preso un vecchio cane malato, avergli ravanato tutto il collo con un coltello per cavargli via il microchip, averlo chiuso in un sacco della spazzatura e averlo buttato in un cassonetto.
Io capisco il motivo per cui si debba tutelare la privacy del bastardo: perché se si sapessero nome e cognome, forse qualcuno potrebbe farsi venire in mente di aspettarlo sotto casa e di corcarlo di scopaccioni a mano aperta.
Sbagliato? Certo che sì. Sbagliatissimo, eticamente condannabile, una cosa che non si dovrebbe neppure pensare: ma se la legge evitasse di prendere per il culo la gente, forse la gente eviterebbe anche di pensare di prendere per il culo la legge.

animaliAltro giro, altro regalo, altra vecchia babbiona, la tenutaria del famigerato canile Parrelli: di questa si sa benissimo nome e cognome, Giuseppina Parrelli, vicina ai 90 anni, osannata dalla L.A.I. , considerata una vera Hitler in gonnella dal resto del mondo (qui trovate una piccola panoramica di tutte le accuse e di tutti i tentativi – vani – di far chiudere il lager e di accusare la sciura Pina di maltrattamento e uccisioni).
La sciura Pina, a quanto pare, sarebbe stata cuccata a parlare al telefono con una “volontaria” (alla faccia!) e a disquisire amabilmente di soppressioni (“Il maschio ce l’ha il microchip? No? Allora possiamo sopprimerlo”… “Vorrei sopprimerli tutti”… e così via). Ne parlano diversi giornali, qui c’è anche il video con la registrazione).
Se il tutto dovesse risultare attendibile, se la prova fosse accettata in Tribunale, se balzasse finalmente agli occhi di tutti – ma proprio di tutti – l’orrore celato da anni ed anni dietro le mura del Parrelli, cosa potrebbe mai succedere?
Alla sciura Pina, un bel nulla: figuriamoci, a quell’età se la scampano anche i criminali nazisti (non che questa mi sembri molto diversa).  Ma anche se nel caso della Pina si può confidare nella selezione naturale… cosa pensate che succederebbe al Parrelli?
Verrebbe forse finalmente sequestrato e svuotato? NO, perché nessuno ha la più pallida idea di dove piazzare la miriade di cani che si trova chiusa là dentro (nessuno sa esattamente quanti siano).
Quindi, con ogni probabilità, il canile verrebbe semplicemente riaffidato a qualcun altro: ma a chi? Normalmente le gare di appalto dei canili comunali non vengono vinte da chi garantisce maggiore attenzione, le migliori cure, il maggiore amore per gli animali, bensì da chi propone il prezzo più basso.
E siccome un canile di queste dimensione è un affare milionario, normalmente questi canili finiscono in mano alla criminalità organizzata (il Parrelli non è comunale, è privato: ma in caso di sequestro i cani diventerebbero di proprietà del Sindaco di Roma).

Altro da dire temo che non ci sia… se non il solito megapernacchione agli animalisti che, con le loro lotte al “cane di razza” e agli allevatori seri, non fanno che alimentare lo zootraffico e le zoomafie. Un altro bel pernacchione va ovviamente rivolto a chi continua imperterrito a lasciar cucciolare le cagne “perché gli fa bene alla salute”… ma questi, ormai, sono argomenti triti e ritriti, dei quali non si vede la fine solo perché non si vede l’inizio di una vera campagna di informazione e di sensibilizzazione da parte dello Stato e di tutti i suoi derivati (chissà al prossimo governo quanto fregherà dei cani… eppure anche questi sono soldi pubblici, tanti, tantissimi soldi pubblici, buttati dalla finestra. Perché l’intento sarebbe quello di salvare i cani, e il risultato è di avere canili come il Parrelli e zoomafiosi che si fanno le ville in collina. Possibile che a nessuno salti mai il ghiribizzo di andare un po’ a fondo?).
I canili-container continuano a servire: l’idea di chiuderne uno manda nel panico qualsiasi amministratore comunale, che si tratti di Roma o del paesino di mille anime, perché la domanda è sempre la stessa, “poi i cani dove li mettiamo?”.
Non ci si deve meravigliare più di tanto, in un Paese dove più o meno lo stesso ragionamento si fa con i detenuti umani (tant’è che ci siamo presi una girata di vita dall’Europa, oltre ad assistere al milionesimo digiuno di Pannella): ma tanto per cominciare, tanto per fare proprio un piccolissimo passo… si potrebbe almeno far sì che abbandonatori, maltrattatori e affini venissero davvero puniti e finissero davvero in galera.
Sarebbe un deterrente: magari piccolo (perché è troppo facile non farsi beccare), ma sempre deterrente. Così, invece, si ha praticamente la certezza di farla franca: non solo in caso di maltrattamento, visto che lì l’impunità è automaticamente garantita, ma anche in caso di uccisioni.
Perché è vero che in questo caso la pena arriva fino ai due anni (ovviamente solo se non sei incensurato, se non sei un vecchietto, se non sei amico di qualcuno eccetera eccetera)… ma anche qui, prima di andare davvero in carcere, ce ne vuole e stravuole.
Non vi racconto tutti i perché e i percome: vi linko invece questo articolo del “Fatto quotidiano”.  Non parla di animali… ma vi consiglio ugualmente di leggerlo: è davvero istruttivo.

 

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  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

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112 Commenti

  1. @Ilaria : quindi forse è capitato anche a te di vedere un anno fa alla Citta dell’altra economia, durante la festa dei vegetariani lo stand dei “venditori” della Sidos sas che proponevano cuccioli in adozione? Senza chip, senza controllo, non sapevano nulla di nulla. Loro prendevano solo un piccolo rimborso spese e dicevano di non essere volontari.
    Quando sono andata a far presente il tutto agli organizzatori della festa dei vegetariani, per chiedere loro una mano per verificare, lo stand non era più presente.

    Mi è rimasto in mano un volantino. Fine.

    Conosco il video che hai postato, l’ho visto anch’io e conosco anche tutte le polemiche e le manifestazioni che si sono organizzate e scatenate nel corso del tempo. Nulla cambia.
    A questo punto considerando quanto è aumentato il numero dei randagi (ringraziamo i campi nomadi!) delle mancate sterilizzazioni, degli abbandoni, delle cucciolate, dei privati che fanno fare i cucccioli e li vendono e della gente che sfama ma non sterilizza….. forse è meglio così…al Parrelli TUTTI SANNO e fanno finta di nulla.
    Torneremo a sopprimere a breve anche in italia gli animali. E forse per loro è il male minore . 🙁

  2. @Beatrice Rendani: Dato che affermo che la struttura è privata, mi chiedi come faccia a “sopravvivere”? Sinceramente me lo domando anche io, ma, dato che – riconfermo – la struttura è del tutto privata, questi potrebbero essere al limite affari di chi la gestisce. La Signora Lacerenza Parrelli, comunque, ha sempre dichiarato di far fronte ai costi della struttura grazie ai soci della LAI. Quindi, che LAI e Rifugio Parrelli siano collegati è una certezza: la LAI fu fondata proprio dal marito della Signora Lacerenza Parrelli. Ugualmente, sono collegati Sidos e Rifugio Parrelli: Sidos, infatti, ha sempre sostenuto il Rifugio Parrelli con le vendite di calendari, adesivi, pubblicazioni, cartoline, ecc.

    @Redazione: no, il Rifugio Parrelli non è comunale (la rete dei rifugi comunali è reperibile sul sito di “io libero”) e contrariamente a quanto vi è stato riferito, sinceramente non credo che “molti cani provenienti dai canili comunali vanno a finire proprio lì”. Il punto, semmai, è un altro: dato che le strutture comunali sono costantemente in condizioni di esubero, il Rifugio Parrelli finisce per essere una discarica indubbiamente molto comoda a tutti. Inoltre, si sono registrati innumerevoli casi di animali introdotti da Polizia Municipale, Polizia di Stato e Carabinieri, proprio a causa delle condizioni di esubero del Canile Sanitario di Muratella, dal quale qualsiasi animale recuperato dovrebbe comunque passare.
    Quanto ad un’eventuale complicità del Comune, come in altri casi è classico il rimpallo delle responsabilità tra Comune e ASL. Tuttavia, recentemente, pochi mesi prima delle registrazioni audio pubblicate, il Consulente del Sindaco alla tutela degli animali, Dott. Federico Coccia, ha assolto il Rifugio (e la ASL) da ogni legittimo dubbio:
    http://www.youtube.com/watch?v=xTpbv31spb0

    E la discarica continua a lavorare ogni giorno a pieno ritmo, facendosi beffe di ogni certezza o ragionevole dubbio e di ogni pezzo di carta…

  3. volevo far notare un errore nell’articolo, in cui dite che il parrelli è un canile comunale. Non è così, il parelli è privato e non ha convenzioni con il comune di roma, dicono di finanziarsi con le donazioni fatte alla LAI, l’associazione della vecchia. Inoltre, andrebbe scritto nell’articolo che il Parrelli è DIFFIDATO dal fare entrare altri cani o gatti dal 1994 tramite un’ordinanza del sindaco di Roma, ma siccome il parelli è considerato una discarica per i cani e gatti e fa comodo, nessuno fa niente e continuano a entrare animali anche da privati.

    • Grazie, Isabella, me l’hanno segnalato anche altri che il Parrelli ufficialmente non è comunale: ma altrettante persone mi hanno detto che molti cani provenienti dai canili comunali vanno a finire proprio lì :-(. Non so quale sia la verità, anche perché sono lontana da Roma: ma una cosa è certa, se un Comune non interviene per accertare una volta per tutte la verità su questa struttura tanto discussa, quantomeno è complice di quello che succede là dentro.

  4. Come al solito tutto ciò che riguarda il Parrelli finisce dopo qualche giorno nell’oblio…tanti proclami, manifestazioni, raccolta firme tramite facebook, gente che cerca di costruire la propria carriera politica… e puff tutto finisce nel dimenticatoio.

    Per Ilaria: allora il parrelli come fa a sopravvivere? Nessuno lo sa, nessuno si domanda nulla, tutti fanno finta di niente da oltre 30 anni a questa parte a Roma.

    Un dubbio: LAI e SIDOS s.a.s e PARRELLI saranno collegati in qualche modo?

  5. Solo una precisazione: diversamente da quanto riportato nell’articolo, il Rifugio Parrelli non è una struttura “comunale”, non è in convenzione con il Comune di Roma, né riceve sovvenzioni o contributi pubblici.

  6. Mah… io ad esempio ho fatto sterilizzare i miei animali domestici per evitare “gravidanze indesiderate”
    Nella misura in cui col termine “gravidanze indesiderate” si intende che, siccome vivo in condominio e ho in casa tre gatti e due cani, e siccome ogni animale trovato che è entrato in casa mia è divenuto membro della famiglia… al momento (purtroppo) siamo al completo!

  7. Fermi tutti!
    Si decide di far sterilizzare il proprio cane per motivi etici e perche`, amandolo, non si vuole correre il rischio che si ammali, specialmente in tarda eta`, non per non avere la “scocciatura di accudire”! chi decidesse di farlo sterilizzare per un motivo simile e` un idiota fatto e finito.

    • Ma sai, io non sono poi così tanto convinto che i benefici della sterilizzazione-castrazione superino sempre gli effetti collaterali, e i rischi dell’intervento.
      In questi giorni mi sono ricercato e letto tramite PUBMED, diversi studi in tema(mia sorella, che è indecisa sulla castrazione del suo cucciolone simil-segugio adottato in canile, mi ha chiesto di stampargli tutto quello che posso trovare sull’argomento), e sono giunto alla conclusione che è una cosa che va valutata caso per caso, a seconda delle esigenze del proprietario, ma spacciarla come una terapia salutistica, mi sembra un po’ disonesto(tipo i favorevoli al taglio della coda e orecchie, che tirano fuori le scuse salutistiche più incredibili!)
      Anche per le femmine, il beneficio preventivo sui tumori alle mammelle, non è così chiaro e netto come si pensa:

      http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22647210

    • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22647210

      In questa recente revisione scientifica, “The effect of neutering on the risk of mammary tumours in dogs–a systematic review.”, sono giunti alla seguente conclusione:
      “Due to the limited evidence available and the risk of bias in the published results, the evidence that neutering reduces the risk of mammary neoplasia, and the evidence that age at neutering has an effect, are judged to be weak and are not a sound basis for firm recommendations.”

      Che tradotto significa che l’evidenza che la sterilizzazione sia preventiva per il tumore alle mammelle, è limitata, e potrebbe essere falsata da fattori confondenti, e quindi le prove che la sterilizzazione precoce possa essere terapeutica, sono piuttosto deboli, e non sono sufficienti per dare raccomandazioni in merito!

  8. Si parte da un disgraziato che sevizia il cane e lo abbandona nel cassonetto e si finisce col prendersela con tutto e con tutti, persino con chi avrebbe l’ardire di volersi, orrore degli orrori, scegliere il cane in un canile. Lo so che ci sono aspiranti proprietari assolutamente stupidi ma… partire prevenuti, vedendo in chi si presenta per adottare un cane (o comprarlo) un futuro “abbandonatore” di cani, eh no!
    Seconda cosa: un cane che ha un minore valore zootecnico non ha per questo un minore valore affettivo: prendere un cane in canile non significa per forza prendere un cane scquilibrato: lo so perché l’ho fatto: ho due cani diversi, una adottata in canile e uno preso in allevamento. Voglio bene ad entrambi ed entrambi mi danno quel che desideravo da loro ed io spero di dare loro quel che desiderano da me. Certo, se il volontario di turno vuole piazzarti per forza un cane più vecchio di quel che dichiara, brutterello e, cosa più importante, con il quale tu non hai, a pelle, alcun feeling potresti declinare l’invito ad adottarlo e rinunciare all’adozione, oppure prendertelo e dare inizio ad una relazione… non delle più felici.
    Altra cosa ancora: dei disgraziati gestiscono canili lager e chi è il colpevole? Chi non sterilizza il proprio cane? Ma dai! Va bene prendersela con chi fa figliare i meticci, ma cani non sterilizzati si possono ben sorvegliare (i maschi soprattutto). Ovviamente si possono avere idee discordanti e va benissimo ma…
    I colpevoli sono coloro che compiono gli atti criminosi!
    L’altro giorno, in un campo di addestramento cani da caccia, un tizio mi ha candidamente raccontato di aver abbandonato una sua setter a molt km di distanza da casa perché non gli andava più bene e di essersela vista tornare dopo due anni e pure incinta (non so che fine abbia fatto la povera bestia a quel punto e non ho voluto approfondire la questione). Ero già basita a sufficienza. Non solo per l’atto in sé… si sa purtroppo che c’è gente che abbandona i cani (e tra i cacciatori ce n’è un buon numero) ma perché il tizio lo raccontava come fosse una cosa normalissima. Ma vogliamo prendercela con questi qui, prima di tutto?

    • “Altra cosa ancora: dei disgraziati gestiscono canili lager e chi è il colpevole? Chi non sterilizza il proprio cane? Ma dai! Va bene prendersela con chi fa figliare i meticci, ma cani non sterilizzati si possono ben sorvegliare (i maschi soprattutto). Ovviamente si possono avere idee discordanti e va benissimo ma…
      I colpevoli sono coloro che compiono gli atti criminosi!”

      Finalmente un po’ di buon senso, a meno che uno non debba gestire da solo decine di cani, le gravidanze indesiderate si possono evitare benissimo, anche senza strappare ovaie e testicoli a tutti i cani esistenti sulla faccia terra!
      Se uno non sopporta la “scocciatura” di accudire, educare e sorvegliare il proprio cane, significa che non lo ama abbastanza, e farebbe meglio a non prenderlo proprio.

  9. Soluzioni ai problemi cinofili… io non sono cosi esperto ma qualcuna mi azzardo a suggerirla. Divieto assoluto di vendita di cani nei negozi, con controlli severi. Regolamentazione dell’ importazione dei cani dall’ estero, con obbligo di traduzione del pedigree (non risolvera’ ma un po aiuterebbe). Obbligo di sterilizzazione nei canili (fatto rispettare al 100%). Controlli piu severi sull’ applicazione dei microchip. Controllo dei siti di annunci (ebay, subito, ecc…) da parte dell’ enpa o chi per lei. Obbligo di denunciare le cucciolate fatte in casa e registro nazionale dei meticci; con controlli veramente seri per evitare cani non registrati. E magari una bella regolamentazione sul modo di trasportare i cuccioli che vengono dall’ estero, che se non possono essere fermati perche in regola (apparentemente)con i documenti, allora vengano fermati per maltrattamento visto che viaggiano in condizioni disumane. E magari gia che la proposta e’ ampia applicazione delle sanzioni per chi lascia liberi i cani in luoghi non adatti (anche se pesassero mezzo chilo). Potremmo pure richiedere una lista di adottanti da presentare prima di ogni accoppiamento per essere autorizzati a farlo, ma forse questo potrebbe essere troppo. Cosi come potrebbe essere troppo l’ obbligo di fare alcune analisi (displasia, cecita…) per chi decide di fare cucciolate in casa

    • Le tue proposte sono più che condivisibili, a purtroppo tante cose sono facili a dirsi, ma molto difficili a farsi. Come fai a controllare che vengano effettivamente registrate le cucciolate fatte in casa? bisognerebbe fare controlli di polizia zoofila a tappeto, ma i controlli costano, e non so se vale la pena.
      Io penso che per certe questioni, una corretta educazione e sensibilizzazione, iniziata precocemente sui bambini, possa avere un’effetto maggiore di uno stato di polizia!
      In fondo sono i nostri piccoli comportamenti quotidiani a poter prevenire il randagismo, se metti un sacco leggi severe, ma poi non hai i mezzi per farle rispettare, e la maggioranza della gente continua a pensare che non ci sia nulla di male nel far accoppiare meticci, NON OTTIENI NULLA. La gente, pensando che far nascere meticci sia una cosa bella e giusta, non andrebbe mai a denunciare il vicino di casa trasgressore!

    • Il suo commento mi ha fatto ricordare un libro di Crosby “Lo scambio colombiano. Conseguenze biologiche e culturali del 1492” .
      Con la scoperta dell’America gli europei hanno portato involontariamente e poi scienficamente piante, animali, esseri umani diversi provocando un genocidio delle specie autoctone.
      Quindi se lei vive in messico e vuole portare il cane in italia deve portarlo sterilizzato e con le dovute accortezze veterinarie. Non ci dimentichiamo ad esempio che il virus della mucca pazza era già presente in forme simili in Nuova Guinea presso i popoli che si cibavano delle ceneri dei defunti.
      Se un animale nasce in un certo habitat è perchè lì c’è anche la specie antagonista e si mantiene un certo equilibrio naturale.
      Abbiamo completamente snaturato il mondo e quindi se gli allevatori sono seri dovrebbero considerare l’animale come un essere vivente non come un oggetto di vendita.

  10. Le mie idee sono queste:
    sterilizzazione obbligatoria di tutti i cani e gatti di casa
    vendita di cani/gatti in allevamenti e negozi già sterilizzati e microchippati (se una persona vuole un altro cucciolo lo compra dallo stesso allevatore). Negozi ed allevamenti che pagano le tasse.
    Divieto di vendita di cani/gatti di privati (visto che ci lucrano in nero per arrotondare lo stipendio e la guardia di finanza non fa nulla).
    Divieto di importazione dei cani/gatti dai paesi esteri o se non se ne può fare a meno i cani/gatti devono essere tutti già sterilizzati e microchippati.
    Divieto per i vari animalisti di giornata, i free lance delle staffette di portare i cani/gatti di qua e di là in adozione se non già sterilizzati e microchippati.
    I canili/rifugio devono essere gestiti da onlus non devono essere canili comunali dati in appalto a privati. Ci sono sperduti canili in italia dove nessuno controlla e dove i cani vengono fatti nascere, gettati in strada e catturati per la seconda volta così lo stato paga 2 volte (basta guardare sul sito del ministero della salute i soldi che erano stati stanziati anni fa per il randagismo!)

    Oppure torniamo a sopprimere legamente i cani e gatti così soffrono meno e ci si lucra di meno.
    Tutti pronti a condividere gli appelli, a scrivere bastardi su facebook…ma come mai i volontari nei canili sono sempre 3-4 DOVE DIAVOLO SIETE tutti voi che vi scandalizzate?

    Le persone vogliono il cane di razza ma pagando poco o gratis perchè il cane del canile è considerato “fallato” per questo è stato abbandonato, quello di razza finisce in canile perchè aveva qualche problema e quindi è doppiamente fallato, mentre i gatti dei gattili sono tutti malati (parola di veterinario!).
    Inutile anche tentare di convincere la gente perchè al canile non vengono perchè “mi fanno troppa pena, li prenderei tutti, poverini non posso vedere, quanto sei brava tu che fai volontariato” etc etc, l’unica arma è la sterilizzazione.

    • “vendita di cani/gatti in allevamenti e negozi già sterilizzati e microchippati”

      Ma perchè, si può sterilizzare, ad esempio, un cane a due mesi? Per quanto ne so, no.
      O suggerisci di vendere solo animali adulti?

      • Per regola i cani non dovrebbero essere venduti/adottati prima dei 3 mesi, quindi dopo lo svezzamento.

        Molti veterinari oggi fanno la sterilizzazione precoce. A questa sono favorevole

        • ok, ma secondo molti vet la sterilizzazione/castrazione troppo precoce, non è per niente salutare!
          E poi le tue proposte sono eccessive(oltre che di difficile applicazione), se la castrazione/sterilizzazione può essere l’unica soluzione per gatti semiliberi, e cani randagi, per quanto riguarda i cani che vivono con noi, non è necessaria. Basterebbe fare attenzione alle femmine in estro, e sterilizzarle quando completano la maturità fisica, mentre per i maschi castrarli solo se sono troppo stressati dalle femmine in calore, e se fuggono spesso.

          Ci vuole cultura(che andrebbe diffusa a partire dai bambini nelle scuole) e buon senso, ma l’obbligo assoluto di sterilizzazione per tutti i cuccioli, mi sembra eccessivo. E pure inutile, visto che molti dei cani che finiscono nei canili, sono “clandestini” senza microchip, che sfuggirebbero comunque a qualsiasi controllo!

          • Ci vuole cultura.
            Una parola abusata in italia.
            Dobbiamo cambiare mentalità alla gente… già per tante cose è così…ma nel nostro paese vige il menefreghismo e visto che la situazione da quando non si sopprimono più gli animali in italia è peggiorata all’ennesima potenza allora preferisco essere estremista, sì.

            Le mie proposte non sono attuabili perchè NON si vogliono attuare perchè ci sono troppi giri di soldi nelle strutture pubbliche, collusioni con le usl, i canili, troppi giri di soldi dei veterinari (che ancora consigliano una cucciolata…così spendi in ecografia, analisi etc…ma poi come li sistemi i cuccioli?), troppi litigi tra animalisti e via dicendo.

            CULTURA? sì appunto una parola abusata.

            Per chi volesse informazioni sul PARRELLI basta guardare on line, fai una ricerca incrociata con la LAI, con la SIDOS s.a.s e seguire il filo del discorso…

            Il Parrelli non risulta tra i canili comunali, non è una onlus, non fa adozioni, non ha volontari, non risulta che sterilizzi gli animali, non chiede soldi, non chiede aiuti, non chiede 5 per mille, non divulga volantini , non fa appelli, non si sa quanti animali ci siano, COME SOPRAVVIVONO? eppure da 30 anni a questa parte è l’unico canile che accoglie sempre cani, cuccioli, gatti, non dice mai di no, come fanno?
            All’ultima manifestazione organizzata contro il Parrelli, la “proprietaria” (non so se sia il termine giusto) è riuscita ad ottenere che i manifestanti fossero a 100 metri… COME FA?
            Ogni tanto qualche articolo, qualche giornale solleva il caso che dura un giorno e poi tutto tace, nessuno ci pensa più, perchè?
            Come mai tante onlus vere, tanti animalisti, tanti canili più o meno seri gestiti relativamente bene hanno denunce continue per tutto e questo canile NO?

        • ok, ma secondo molti vet la sterilizzazione/castrazione troppo precoce, non è per niente salutare!
          E poi le tue proposte sono eccessive(oltre che di difficile applicazione), se la castrazione/sterilizzazione può essere l’unica soluzione per gatti semiliberi, e cani randagi, per quanto riguarda i cani che vivono con noi, non è necessaria. Basterebbe fare attenzione alle femmine in estro, e sterilizzarle quando completano la maturità fisica, mentre per i maschi castrarli solo se sono troppo stressati dalle femmine in calore, e se fuggono spesso.

          Ci vuole cultura(che andrebbe diffusa a partire dai bambini nelle scuole) e buon senso, ma l’obbligo assoluto di sterilizzazione per tutti i cuccioli, mi sembra eccessivo. E pure inutile, visto che molti dei cani che finiscono nei canili, sono “clandestini” senza microchip, che sfuggirebbero comunque a qualsiasi controllo!

        • Allora avevo capito bene.
          Io so 2 mesi, 2 mesi e 10gg (dipende dal cane, dal tipo di socializzazione…) per dare un cucciolo.
          Forse sono io che ricordo male, ma non mi pare che venga consigliata la sterilizzazione a quell’età ma piuttosto verso i 7/8 mesi….
          Aspetto qualcuno più informato di me.

          • ci sono dei veterinari “macellai” (la moda delle sterilizzazioni precoci, guarda caso, è nata proprio negli USA, paese che non eccelle affatto nel rispetto dei cani!) che sterilizzano a 3 mesi, ma la stragrande maggioranza dei vet. è assolutamente contraria a questa pratica, visto che i rischi dell’intervento sono molto più elevati. E ci sono anche grossi sospetti che possa danneggiare un sano sviluppo psicofisico, e moltiplicare il rischio di gravi malattie in età adulta. Insomma la sterilizzazione precoce, al massimo può avere senso nei canili, ma fatta senza necessità di forza maggiore, secondo me è una forma di maltrattamento a tutti gli effetti!

    • Quindi secondo la tua proposta si dovrebbe proibire agli allevatori di prendere animali al estero per ampliare le loro linee di sangue? Perche a questo porterebbe il “Divieto di importazione dei cani/gatti dai paesi esteri o se non se ne può fare a meno i cani/gatti devono essere tutti già sterilizzati e microchippati.” da te citato. Con conseguente impoverimento delle linee di sangue delle razze poco diffuse.
      Oppure se io che sono italiano e vivo in messico prendessi un cane di razza figlio di campioni e poi campione a sua volta dovrei essere costretto a sterilizzare un cane di indubbio valore zootecnologico in caso di voler tornare a vivere in italia?
      E quindi vieteresti pure le expo ai privati, visto che per legge alle expo possono partecipare solo i cani integri.
      Pero’lasceresti vendere i cani in negozio, ossia da persone che non ne sono assolutamente esperte; visto che si tratta di negozianti e non di allevatori. Penalizzando invece quei privati amanti della razza che accoppiano i loro cani in modo serissimo, e solo perche non hanno un suffisso enci.
      Lo scenario da te descritto e’ veramente bellissimo, ai livelli di quello descritto qui da denis ferretti https://www.tipresentoilcane.com/2011/11/02/fantacinofilia-cronache-dal-dopo-enci/

      • Già, quello che propone Beatrice è puro fanatismo pro castrazione, che paradossalmente andrebbe a penalizzare solo i cani (la sterilizzazione a 3 mesi si può fare, ma non è che sia un toccasana per la salute. Evidentemente Beatrice ignora i fondamentali dell’endocrinologia, e non conosce la miriade di effetti positivi che hanno gli ormoni sessuali sulla crescita psicofisica di tutti i mammiferi, uomo compreso!) dei proprietari più onesti e informati.
        E a meno che non si crei uno stato di POLIZIA ZOOFILA, in grado di controllare in maniera scrupolosa tutti i cani presenti sul territorio, quelli “clandestini” senza microchip, continuerebbero ad essere accoppiati lo stesso, e a riempire i canili di meticci!

        Proprio come nella storiella che hai linkato!

  11. Per chiarire meglio la questione della sterilizzazione, vi invito a leggere questo documento realizzato da una veterinaria americana:
    http://www.naiaonline.org/pdfs/LongTermHealthEffectsOfSpayNeuterInDogs.pdf

    Tradotto:

    “Sul fronte positivo, castrare i maschi:

    elimina lo scarso rischio (probabilmente <1%) di morte per cancro testicolare
    riduce il rischio di disturbi non cancerosi alla prostata
    riduce il rischio di fistole perianali
    può ridurre il rischio di diabete (dati incerti)

    Sul fronte degli effetti negativi, castrare i maschi:

    se fatto prima dell'anno di età, aumenta significativamente il rischio di osteosarcoma (cancro alle ossa); si tratta di un cancro comune nelle razze medio/grandi e grandi, con prognosi spesso infausta
    aumenta di un fattore 1,6 il rischio di emangiosarcoma cardiaco
    triplica il rischio di ipotiroidismo
    aumenta il rischio di deficit cognitivo geriatrico progressivo
    triplica il rischio di obesità, un problema di salute molto diffuso tra i cani, che comporta ulteriori rischi associati
    quadrupla il basso rischio (<0,6%) di cancro alla prostata
    raddoppia il basso rischio (<1%) di cancro del tratto urinario
    aumenta il rischio di disturbi ortopedici
    aumenta il rischio di reazioni avverse ai vaccini"

    Come vedete, possono nel caso della castrazione del maschio, possono esserci più effetti negativi che positivi, specialmente se fatto prima di 1 anno di età!

    Anche per le femmine ci sono dei lati negativi, ma vengono ampiamente bilanciati dall'enorme riduzione del cancro maligno alla mammella, che nelle femmine intere è diffusissimo!

    Insomma, si può concludere che per le femmine non destinate alla riproduzione, va fatto il prima possibile, mentre per i maschi l'incidenza del cancro alla prostata e testicoli, è sempre molto molto bassa, anche nei maschi interi, e quindi i benefici per la salute sono ridotti, mentre i rischi a quanto pare sono molto più numerosi. Ergo nel maschio è un'operazione da valutare attentamente caso per caso insieme al proprio veterinario, ma non dovrebbe essere di routine!

    • Dopo aver leto l’ articolo che hai linkato ho ancora piu dubbi se sterilizzare o no Balrog; ma se io decidessi di non sterilizzarlo come potrei fare per non essere attaccato dai fanatici della sterilizzazione ad oltranza?
      E credi che basti portarlo al campo a fare obbedienza fin dai 4 mesi di eta per renderlo controllabile anche in situazioni di rischio? Poi perche’ un cane di taglia grande non si dovrebbe difendere se morso da un minicane? Come sostengono ormai in troppi. E inibirgli la difesa non va contro la sua natura?
      Sono sinceramente confuso… io vorrei solo poter andare in giro con Balrog in pace (ovviamente al guinzaglio) senza dover essere obbligato ad affrettare una castrazione che potrebbe dare piu problemi che vantaggi e senza dover essere attaccato io dai fanatici della sterilizzazione ne morso lui da minicani psicopati. Che faccio? Inizio a pensare che abbiano ragione le leggi messicane che dicono che in caso di rissa tra un cane libero e uno al guinzaglio ha sempre torto il proprietario del cane libero, indipendentemente dalle dimensioni dei cani e dall’ esito della rissa.

      • Io sinceramente nella gestione dei maschi non me ne intendo, visto che ho avuto in passato solo una femmina, e adesso sto pensando di adottare un altro cane, ma non ho particolari preferenze sessuali.

        Comunque per limitare l’aggressività verso gli altri cani, la castrazione da sola non è risolutiva(a meno che non sia fatta precocemente, ma poi ci sarebbe il rischio di osteosarcoma e altri problemi di salute!), ma conta di più l’educazione e la terapia comportamentale.

        Ti consiglio di leggere questo link:
        https://www.tipresentoilcane.com/2012/07/12/la-castrazione-del-cane-maschio-riduce-i-problemi-comportamentali-cugginata-o-realta/

      • Chiedo conferma da chi è più esperto di me… il cane può anche essere iper-addestrato,può anche essere castrato… ma se un consimile lo provoca e lo attacca sicuramente si difenderà, specie se è al guinzaglio. Se libero, potrebbe anche scegliere di evitare lo scontro, ma senza via di fuga la rissa sarà assicurata.
        Se non sbaglio comunque anche qui in Italia se un cane libero attacca uno al guinzaglio la colpa è sempre del cane libero,o meglio, c’è l’incauta custodia, quindi il proprietario del cane libero deve assumersi la colpa dell’accaduto.

        • @Maria Grazia:

          ho una pitbull femmina intera e piuttosto ostile verso gli altri cani (i cani vicino a casa vengon abbaiati con furore mentre i cani in passeggiata vengono abbastanza ignorati se non cercano di annusarla), e da sola le ho insegnato a non contrattaccare se un cane piccolo la attacca mentre siamo in passeggiata al guinzaglio (è capitato una dozzina di volte e non ha mai risposto agli attacchi anche ripetuti, se non quando le ho permesso di farlo perchè la cagna che la attaccava era grossa quanto lei, ma ho messo fine alla lotta con un LASCIA appena la mia un secondo dopo la aveva atterrata tenendola x il collo capottata a terra).ù

          Quindi se un cane da combattimento può evitare di contrattaccare anche se morso ripetutamente credo che non sia un risultato impossibile da riprodurre (non ho usato metodi duri, le ho solo messo una mano vicino al muso dicendo NO..certo è un cane volenteroso e piuttosto ubbidiente, e io ho lavorato con lei fin da cucciola, ma non è un cane superaddestrato da professionisti: tutto ciò che sa lo ha imparato da me che seguivo dei libri sull’addestramento gentile e alcune cose imparate addestrando cavalli); certo un pitbull ha una soglia del dolore molto alta quindi può forse meglio di altri cani resistere stoicamente anche quando viene morso ripetutamente, però ha anche una voglia di combattere con l’altro cane maggiore rispetto a razze canine non da combattimento (infatti la mia con gli altri cani sa giocare solo alla lotta e + rude è + le piace, anche se non danneggia mai l’avversario)..

          boh, comunque sia con la mia sono riuscita ad inibire la risposta di difesa quando viene attaccata da cani piccoli ed è al guinzaglio (sarà brutto ma serve visto che è stata attaccata molte volte da piccoli cani liberi e se reagisse potrebbe ferirli seriamente passando dalla parte del torto o peggio)…e ci sono riuscita in modo decisamente semplice, come è stato molto semplice insegnarle un ottimo LASCIA a distanza ravvicinata (è stato molto peggio insegnarle ad andare decentemente al guinzaglio, e in certe situazioni ancora adesso non ha una condotta al guinzaglio decente: ad es in campagna o in luoghi molto rumorosi affollati e caotici).

          Quindi la rissa con un cane al guinzaglio non è assicurata anche quando l’altro lo attacca: dipende…

          • Sì, sicuramente lavorandoli da cuccioli si ottiene un controllo maggiore. Io pur avendo un cane pseudo-obbediente quando viene sollecitato da un conspecifico (le conspecifichE no… quelle le tolleriamo…) non ci sente più. Se proprio non c’è un astio di vecchia data (tipo il cagnetto che lo ha già attaccato o che provoca e sfida chiunque) riesco a mantenere il seduto e l’attenzione su di me (cerco di avere sempre un wurstel in tasca per premiarlo) ma se l’embolo è già partito o se il conspecifico è uno di quelli di cui sopra…. ma non c’è santo che tenga…se non San Guinzaglio…
            Tieni presente però che la tua è una femmina e che Balrog è ancora cucciolo.

      • @eros:

        io ho una putbull femmina, non partiocolarmente rissosa (anzi, non vuole fare risse, ma solo intimidire con qualche esibizione, anche se in caso di rissa è facilissimo x lei avere la meglio anche con cani molto + grandi), ma territoriale e ostile con i cani nei 500m vicino a casa e ostile con i cani sconosciuti che la avvicinano di ambo i sessi.

        Visto che l’ho presa in piena campagna anti-pitbull italiana e abito in centro Genova in una zona piena di cani, e quando la porto fuori al guinzaglio mi è capitato una dozzina di volte di essere attaccata senza preavviso da cagnetti skizzati venuti fuori liberi da negozi o da vie laterali (e un paio di volte da cani grossi come lei liberi), ho cercato prima di tutto di insegnarle un ottimo LASCIA al guinzaglio (l’ho fatto da sola e sono al primo cane e sono riuscita a ottenere che anche in casi di totale emergenza come un attacco da un altro cane o una predazione lei molli IMMEDIATAMENTE la presa al mio LASCIA se io sono vicina a lei, anche a discapito della propria sicurezza fisica e dell’istinto predatorio che in lei è molto potente, quindi è possibile lavorando ottenere un eccellente LASCIA se io ci sono riuscita da sola seguendo dei libri e lavorando in proprio a casa e in passeggiata con semplici giocattoli e tante ripetizioni), e poi le ho insegnato ad inibire le reazioni di difesa se le metto una mano vicino al muso (anche se viene morsa rimane immobile, l’ho fatto da sola solo tenendole una mano vicino al muso, ma lo faccio solo se il cane che la morde è molto + piccolo di lei e cerco di non farla mordere frapponendomi fra lei e il cane)…e con questo x 8 anni (adesso ne ha 8 e spero viva altri 8) siamo riusciti ad evitare incidenti nonostante i cagnetti molesti che la attaccavano senza preavviso, bambini molesti che le tirano la coda, a salvare una capra che in campagna aveva abbattuto il recinto arrivando davanti a casa e venendo buttata x terra da lei (la prese x il collo x fortuna senza danneggiare arterie o la trachea e la mollò al mio LASCIA, la capra si riprese senza conseguenze, ma fu un grandissimo spavento)..

        inibire la risposta difensiva in un cane grosso che viene attaccato ferocemente da uno piccolo è brutto, e so x esperienza che anche piccolissime ferite subito disinfettate possono portare a brutte infezioni da curare con un mese di antibiotico (e mai e poi mai il proprietario del piccolo cane attaccante si proporrà x pagare le spese veterinarie, va già bene se non ti insulta dicendo che devi tenere la museruola al tuo cane anche se era al guinzaglio ed è stato attaccato dal suo libero e fuori controllo…ma se si ha un cane grosso o un pitbull si è sempre dalla parte del torto qualsiasi cosa succeda quindi meglio premunirsi x il bene del proprio cane)…però è necessario visto che se il nostro cane reagisce ad un attacco di un piccolo cane fuori controllo può ferirlo gravemente o ammazzarlo in un sol colpo, e ciò almeno a me produrrebbe un gran senso di colpa, x non parlare del rischio di passare dalla parte del torto solo x il tipo di cane che si ha e dell’ingiustizia verso il cagnetto malcustodito che però non ne poteva nulla…io preferisco contenere di + i mio cane ed evitare certi rischi..

        ..quindi se vuoi aspettare x castrarlo (e la castrazione riduce i motivi di rissa ma non li elimina tutti, quindi il problema si ridurrà molto ma rimarrà, soprattutto castrando in età postpubere, cosa consigliata x motivi di salute) o non castrarlo ti consiglio di insegnare al tuo cane un LASCIA il + possibile perfetto (almeno quando sei vicino a lui, ma l’ideale sarebbe anche avere un buon LASCIA a distanza: io non ci sono riuscita, il LASCIA a distanza la mia lo fa solo discretamente e non è affidabile in situazioni di emergenza ma almeno il LASCIA ravvicinato è affidabile anche in emergenza, cosa molto importante in u pitbull vista la loro capacità di rimanere in presa a lungo e fare grossi danni scrollando l’avversario) e di insegnargli ad inibire le reazioni di difesa a comando se viene attaccato da cani molto + piccoli di lui (il che non è bello, e non tutti i cani la prendono benissimo, ma personalmente trovo che sia preferibile al rischio che il proprio cane grosso e forte faccia a fette un cagnetto altrui anche se tale cagnetto era dalla parte del torto…poi x la gente comune il cane grosso e molossoide ha sempre torto, quindi non ci sono garanzie assolute che in caso di incidenti ti venga data ragione anche quando hai ragione x legge).
        Questo ti servirà anche se farai castrare il cane..

        x difendersi dagli sterilizzatori ad oltranza?
        non credo ci sia rimedio se non provare a spiegare le tue ragioni, che sono fondate e scientifiche, e che comunque non verranno ascoltate se non in una minoranza di casi (un fanatico non ascolta mai le opinioni altrui se non sono uguali alle sue).

        • Balrog domani compie 5 mesi ed e’ gia stato attaccato varie volte da minicani che hanno cercato di morderlo, con esiti ridicoli visto che pur saltando non riuscivano a raggiungere il suo collo. E lui non ha mai reagito, limitandosi a guardarli con faccia schifata. E l’ ultimo deficiente (un minibassotto) si e’ lanciato all’ attacco sabato scorso mentre ero in un parco con vari amici canemuniti; se non ricordo male oltre a balrog c’erano una cucciola di pitbull, due dogue de bordeaux adulti e un siberian adulto (tutti rigorosamente al guinzaglio). E il topo (minibassotto deforme) e’ scappato dopo che Balrog ha schivato un suo morso, ma solo perche’ il dogue adulto maschio si e’ alzato e ha fatto un paio di passi verso di lui. Ma non possiamo (ne io, ne te, ne nessun altro proprietario di molossoide) continuare a sperare che il nostro cane non reagisca. Anche perche pure il cane meglio addestrato del mondo puo avere un giorno in cui gli girano. Inizio a pensare che tutti noi che abbiamo molossoidi dovremmo coalizzarci e iniziare a sporgere denunce per incauta custodia ogni volta che vediamo un minicane libero, in modo da obbligare anche i loro proprietari ad essere responsabili quanto noi.
          Noi gia andiamo 2 volte a settimana al campo di addestramento e Balrog sta facendo dei progressi cosi rapidi che l’ addestratore ci vuole far iscrivere ad un concorso amatoriale di obbedienza per cuccioli che si terra a inizio marzo, e credo che andarci ancora piu volte sarebbe una esagerazione. Pero’ so che un giorno storto o un momento di distrazione possono capitare (per quanto siamo bravi noi e obbediente e tranquillo il cane), quindi mi chiedo sempre perche i proprietari di minicani sono spesso cosi deficienti da doverli lasciare liberi nonostante i rischi che corrono?
          Al campo dove vado io ci sono dogue di bordeaux, alani, pastori tedeschi, pitbull, amstaff, rottweiler, bull terrier, siberian, poi un beagle e un barbone, ma ne al campo dove vado io ne negli altri due qui vicino ho mai visto un chihuahua, ne uno yorkie, ne un maltese, quando invece e’ tra queste tre razze ed il loro meticci che si trovano i peggiori cani da rissa della mia zona. Sinceramente ogni volta che vedo uno con lo yorkie (o meticci simil yorkie) inizio a preoccuparmi che la persona in questione sia deficiente e preferisco cambiare strada, e la stessa reazione me la provocano tutti quelli con cani di meno di 2 chili. Invece le cose vanno benissimo con i bambini (se accompagnati dai padri) visto che Balrog e’ talmente tranquillo da lasciarsi accarezzare da chiunque, l’ unico problema e’ che li ricopre di bava.
          Comunque dopodomani torneremo al campo e diro’ all’ addestratore di iniziare ad esercitare il “lascia”, anche se Balrog e’ piu il tipo che da zampate piuttosto che mordere (anche per colpa degli insegnamenti che gli ha dato la gatta di casa).

          • Problemi coi microcani ne ho avuti anch’io, che ho un molossoide di piccola taglia. E’ vero che ti parte l’embolo e inizi a odiarli tutti, chihuahua, maltesi e yorkshire o presunti tali, ma in realtà non è colpa loro, bensì dei proprietari. Perciò, anzichè rovinarmi il fegato tenendomi tutto dentro, ho iniziato ad esprimere ad alta voce il mio pensiero, dimmodochè questi idioti mi sentano e, se vogliono capire capiscono, altrimenti comunque io mi sono sfogata! Magari a suon di sentirsi dare dei cretini perchè non tengono sotto controllo il cane, FORSE un pensiero lo fanno.
            E visto che nel corso di questi commenti son passata per una talebana della castrazione, alla prossima occasione gliela auguro! 😉 al proprietario, ovviamente

        • Sinceramente un po di tristezza la provo; Balrog ancora non ha 5 mesi (li compie domani), ma essendo un incrocio di mastino spagnolo e mastino napoletano e’ gia parecchio grosso. 53cm al garrese per 29 chili il giorno in cui ha compiuto 4 mesi.
          E gia troviamo persone che lo guardano come “canegrossocattivo”. E sento disgusto quando a guardarlo cosi sono dei canemuniti, che pur avendo dei minicani dovrebbero essere cinofili (o se non proprio amano tutti i cani almeno dovrebbero tollerarli). Andare due volte a settimana al campo non e’ economico, ed essere ripagati dello sforzo con occhiatacce e attacchi di minicani psicopatici fa veramente male. Perche’ nessuno tutela quelli a cui piacciono i cani grandi?

          • Eros!!! Ho visto le foto di Balrog!!! Meravigliosisissimo!!!Certo e` “tanto”per essere ancora un cucciolino ma si vede che e` destinato a diventare un bel cagnone.
            Per i cagnetti rompiballe che lo attaccano hai mai provato con la retina? Ti porti dietro una retina per farfalle un po` robusta, sai quella con cui si giocava da piccoli e appena il agnetto pazzo si avventa su Balrog tu zac lo “catturi” come una farfalla ^o^ ^o^ ^o^..potrebbe funzionare!!!
            Un bacione a Balrog sul naso da parete di Ermanna prego!

    • nn metto in dubbio quando da te citato, mi limito a riportare le mie esperienze: stalloni che vivono in un piccolo allevamento, quindi sototposti a continuo stimolo dalle cagne in calore e poco usati in riproduzione.
      tutti, e intendo tutti, i miei maschi (4, in questi oltre 20 anni) interi dopo i 7 anni hanno sviluppato neoplasia alla prostata. senza raccontare di tutte le ululate, anoressie, ‘rincretinimento’ etc durante i periodi estrali delle femmine..
      questo mi ha fatto dire: MAI più maschi interi in allevamento.

      • Negli studi scientifici non si sconsiglia in assoluto la castrazione dei cani maschi, ma si dice solo che mentre nelle femmine i vantaggi in genere superano nettamente gli effetti collaterali, nei maschi non sono tanto netti, e sono controbilanciati da altrettanti effetti negativi, quindi meglio valutare caso per caso.
        Magari i tuoi cani avrebbero sviluppato lo stesso il cancro alla prostata ( secondo alcuni studi scientifici, dipende dalla predisposizione genetica, e nei cani castrati il rischio può addirittura aumentare: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17516571 )

        ma di certo una situazione di continua frustrazione sessuale non è mai benefica, anche se non fosse la causa del cancro, genera sempre stress inutile, e quindi in un caso come il tuo potrebbe aver senso castrare, o vendere i maschi(se sono potenzialmente dei buoni riproduttori, mi sembra un peccato castrarli!)
        Ma se uno ha un cane intero che non sta perennemente a contatto con femmine in calore, non fugge, e vive l’astinenza sessuale in maniera abbastanza serena, non vedo la necessità di castrarlo!

      • Bon nel canile comunale dove ho adottato l’ultimo pelosone, anni due e mezzo ca. d’età, la sterilizzazione gliela avevano fatta una paio di mesi prima. Proprio per permetterne il completo sviluppo. Da cuccioloni per i maschi è presto, ma una volta adulti, a meno che non siano specificamente destinati alla produzione – e qui si parla di cani d’allevamento – credo che la castrazione non sia affatto una tragedia.
        Non solo. A quanto mi risulta in Germania e Inghilterra la sterilizzazione è obbligatoria per ogni esemplare canino, anche di razza, a meno che, previ accordi, monitoraggio ecc. con l’allevatore, non si lo/la si destini alla riproduzione.
        Mi è capitato di vedere i canili inglesi: sembrano alberghi a cinque stelle, con pochissimi cani come ospiti, tutti molto malati o in situazioni particolari. Cucciolissimi e cuccioloni nemmeno uno.

  12. In sostanza potremmo dire che, sia nel caso di cagnolini nei canili sia in quello di fortunati cagnolini con famiglia, le femmine non destinate alla riproduzione andrebbero sterilizzate il prima possibile e i maschi appena completato lo sviluppo e nel frattempo i padroni dovrebbero stare ben attenti che il casanova non vada in giro a ingravidar fanciulle?
    Perche` se passasse questa scuola di pensiero saremmo gia` davvero a buon punto nella lotta contro il randagismo

    • Perfettamente d’ accordo; pero’ per chi ha cani tipo il mio, ossia molossoidi di tagli gigante, lo sviluppo finisce intorno ai tre anni. Mentre la maturita sessuale viene raggiunta almeno un anno e mezzo o due anni prima. E rischiamo di essere aggrediti (verbalmente) dai fanatici della sterilizzazione ad oltranza, cosa che non mi sembra giusta. Io quando Balrog avra’ due anni e sara’ sessualmente maturo ma ancora non completamente sviluppato, come dovro’ comportarmi? Piu che portarlo ad addestrare sin da quando ha compiuto 4 mesi che cosa posso fare? Come evito tutti i problemi causati da femmine in calore libere e da maschi interi liberi che decidano sfidarlo?

      • In teoria dovresti evitare di portarlo in posti affollati da altri cani, e farlo giocare solo con cani conosciuti(per esempio cani di amici), magari femmine sterilizzate, o femmine sicuramente non in calore, con cui è sicuro al 100% che non ci siano problemi. Certo, facile a dirsi, un po’ meno a farsi, visto che non è tanto facile evitare l’incontro con maschi sconosciuti, o femmine in calore. Dipende anche dal posto in cui si vive, e dagli spazi a disposizione!

        • Non portarlo in posti affollati da altri cani significherebbe niente piu parco; e sinceramente mi sembra una vera crudelta. Andiamo due volte a settimana al campo per fare obbedienza in modo che quando sia sessualmente maturo sia gia perfettamente controllabile e mi sembra assurdo smettere di portarlo al parco (c’e’ un solo parco veramente grande raggiungibile a piedi, io vivo dentro citta, non ho automobile e il giardino del mio villino non e’ sicuramente sufficiente), e questo solo perche’ troppi incoscienti lasciano libere femmine in calore o minicani isterici interi che sfiderebbero chiunque per accoppiarsi. Perche dobbiamo soffrire io e Balrog per colpa dell’ incoscienza altrui? Quale pazzoide lascerebbe libero uno yorkie intero sapendo che se sentisse una femmina in calore inizierebbe a sfidare ogni tipo di cane presente? Inclusi mastini spagnoli, alani, dogue de bordeaux e simili (ovviamente al guinzaglio) con seri rischi per la sua incolumita? E perche’ deve soffrire Balrog per colpa degli incoscienti che portano al parco femmine in calore (e magari le liberano pure)?

          • Non hai tutti i torti, il problema è che se il tuo cane azzannasse uno yorkie aggressivo, pur avendo ragione(non puoi costringere il tuo cane a subire qualunque provocazione senza reagire!), passeresti comunque dalla parte del torto, per il semplice fatto che in uno scontro fisico tra un molosso e un microcane, a rimetterci è sempre e solo il secondo.
            La cosa migliore sarebbe che tutti i proprietari facessero il proprio dovere per limitare i rischi di zuffe, ma visto che di solito i proprietari di microcani sottovalutano il problema, frequentare parchi troppo affollati può diventare rischioso!

    • Ermanna, ti stimo!
      due righe per dire ciò che io impiego otto papiri, e talvolta non mi spiego così efficacemente. GRAZIE

  13. “Sinceramente non ho voglia di essere accusato se Balrog mette incinta una cagnolina lasciata libera durante il calore, non ho voglia di essere accusato se ferisce un maschio integro piu piccolo che lo sfida per un accoppiamento, non accetto di dovergli impedire di entrare in un area cani in base a chi e’ presente; invece vorrei essere libero di continuare a fare le nostre passeggiate al guinzaglio anche se decidessi di rinviare la sterilizzazione finche abbia completato lo sviluppo (quindi verso i tre anni). Dimmi tu dove sbaglio”

    Oddio, se il tuo cagnone ferisse qualche cane più piccolo, diventa per forza di cose anche un tuo problema, e dovresti cercare di evitare situazioni pericolose. Anche se non ti importasse nulla dei cani altrui, dovresti comunque stare attento, per evitare eventuali denunce e sanzioni nei tuoi confronti!
    Ma per il resto non sbagli nulla, la castrazione precoce è sconsigliata anche dai veterinari, quindi fai benissimo ad aspettare la completa maturazione fisica

    • Andrea tu hai ragione; forse mi sono lasciato un po trasportare nello scrivere, pero’ sto facendo tutto il possibile per mettermi nelle condizioni di controllare Balrog. Sabato e domenica 8tutte le settimane) al campo di addestramento e il 3 di marzo abbiamo la prima gara di obbedienza (categoria cuccioli). Inoltre uso sempre il guinzaglio.

  14. “, è più facile vedere libero il maschio intero che la femmina in calore, quindi il problema (statisticamente) lo creano i maschi (anzi, i proprietari che non li tengono al guinzaglio in presenza di possibili zuffe) non le femmine.”

    Ti sbagli, il problema lo creano soprattutto le femmine. E non è maschilismo(stiamo parlando di cani, e il maschilismo o femminismo sono questioni puramente umane, gli animali se ne fregano delle ideologie!) ma un semplice fatto numerico naturale: cioè le femmine hanno l’ovulazione poche volte l’anno, i maschi producono milioni di spermatozoi al giorno. Quindi anche se per assurdo si decidesse di sterilizzare prevalentemente i maschi, ne basterebbero pochi rimasti integri, per ingravidare tutte le cagne presenti nel raggio di qualche km.
    Mentre sterilizzando quasi tutte le femmine(a parte quelle di razza e di buona qualità zootecnica, destinate all’allevamento) si ha la certezza al 100% di evitare gravidanze indesiderate, e anche con una sparuta minoranza di femmine integre, le gravidanze indesiderate sarebbero pochissime. Insomma, un solo maschio circondato da femmine intere, può ingravidarne centinaia, mentre una femmina, anche in mezzo a 1000 maschi integri, può essere ingravidata solo da uno per volta!
    Oltretutto il maschio per motivi salutistici e morfologici, non si può castrare a pochi mesi, ma è meglio aspettare ma maturazione psicofisica completa, mentre le femmine prima vengono sterilizzate, e meglio è.

    Per questi semplici motivi pratici, si preferisce sterilizzare la femmina, mentre la castrazione del maschio è considerata da molti una scelta opzionale, da fare nei giusti tempi(castrare un cucciolo, è deleterio, sia per l’estetica, che per la salute), e da ponderare caso per caso.
    Il maschilismo non c’entra nulla!

    • Adesso mi girano a frullatore a immersione …
      primo: a parlare di femminismo e maschilismo non sono stata io, ho sempre e solo parlato di RESPONSABILITA’ di chi tiene un cane (= ognuno risponde del suo cane, e non dà sempre e solo la colpa agli altri, nè se ne lava le mani perchè c’ha il cane più grosso che difficilmente avrà gravi conseguenze da uno scontro diretto)
      secondo: sostengo fermamente la sterilizzazione delle femmine non destinate alla riproduzione
      a – per motivi di gestione del cane (sporcano in giro, gravidanze isteriche, scodazzo di maschietti che “fanno la corte”, …)
      b – per la sua salute
      c – per consentirle di continuare a socializzare coi simili senza timori che accada chissà che (cucciolate impreviste o zuffe tra maschi, mentre del fatto che il sanbernardo possa copulare con la yorkie, … penso sia fisicamente impossibile … soprattutto che la yorkie stia ferma a farsi montare)
      terzo: i cani maschi prima o poi vanno castrati per la loro salute (perchè anche loro, se non si accoppiano rischiano tumori e prostatiti) perciò se sono bastardini – meticci – fantasia, chiamiamoli come vogliamo, quindi sicuramente NON da riprodurre (soprattutto perchè NON SAI COSA faranno nascere: un cane, certo, ma fatto come?) vanno sterilizzati e non lasciati liberi di riprodursi a casaccio, che poi i cuccioli che ne nascono son difficilissimi da piazzare anche se li regali, perciò quasi sicuramente destinati ad essere abbandonati (in canile, se gli va bene, o in mezzo ad una strada a vivere di espedienti, nei casi peggiori, e perchè? perchè non sterilizziamo il maschio, perchè non stiamo attenti a cosa fa quando è libero nell’area cani = che grande immenso abnorme EGOISMO umano)

      Io non ce l’ho con nessuno in particolare, ho una femmina, sterilizzata per giunta, e non è mio il cane che parte ad azzuffarsi/suicidarsi con quello evidentemente più grosso e che finirà devastato dalla lotta impari, non è mio il cane che devasterà il microbo che l’ha sfidato, tutto per una femmina in calore che la mattina passava di lì e ha fatto pipì…. Lascio ad ognuno libertà di scelta, però non tollero che ci si lamenti, se non si fa nulla per evitare le situazioni sgradevoli (per esempio, eros e il suo balrog fanno molto e lo stimo perchè si dà da fare parecchio).
      Quindi, quello che dici è vero (è più facile controllare le nascite attraverso la sterilizzazione delle femmine piuttosto che dei maschi), ma il mio non era un discorso di maschi contro femmine, bensì denunciavo l’enorme quantità di meticci interi che girano dalle mie parti, spesso liberi dal guinzaglio, liberi di azzuffarsi, liberi di procreare, perchè una femmina intera la troveranno sempre, magari di qualcuno che c’ha la fissa di fare la cucciolata in casa; siccome si parlava di canili e di come evitare di riempirli oltre la soglia di tolleranza, ecco, mi pareva un’idea (peraltro non mia) di diffondere la cultura della sterilizzazione ANCHE per i maschi.

  15. Standing ovation *\o/* a Valeria e al suo coraggio, quello di chiamare cose e persone con il loro nome, senza paura. Per il resto nulla di nuovo.. solo tristezza…

  16. solo una piccola domanda: rispetto quel che si trova su internet il Parrelli risulterebbe non sovvenzionato e privato… Tu scrivi che è comunale, qual’è la verità?

  17. Proprio in questi giorni c’e’ stata una campagna di sterilizzazione gratuita a citta del messico, per ridurre il randagismo. E anche nei centri antirabbici della citta eseguite tutto l’ anno sterilizzazioni a 10 euro. Se queste cose vengono fatte in messico, allora come mai non si fanno in un paese cinofilicamente piu avanzato coem l’ italia? Da voi sono mai passati furgoni del governo (regione, provincia o comune) invitando la popolazione a sterilizzare? Qui da noi di tanto in tanto c’e’ la campagna apposita con furgoni che passano promuovendo la sterilizzazione e centri di sterilizzazione mobili (autobus adibiti a cliniche mobili).
    E anche se sembra un ragionamento machista, e’ vero che in caso di accoppiamento di femmina integra al parco i cuccioli finirebbero (per forza di cose) a casa dei proprietari della femmina, e che quindi sarebbero loro a doversi preoccupare maggiormente (pure perche in caso di accoppiamento multiplo non sarebbero nemmeno in caso di stabilire chi sia il padre dei cuccioli per chiedere eventuale appoggio economico ai proprietari).
    Poi se non sbaglio le femmine di cane possono anche morire se fecondate da cani troppo piu grossi di loro, questo perche i cuccioli crescerebbero troppo e loro non sarebbero in grado di contenerli. Esempio femmina di yorkshire fecondata da maschio di pastore tedesco o femmina di cocker fecondata da maschio di san bernardo. E non credo che un san bernardo maschio si farebbe troppi problemi se si trovasse di fronte una femmina di yorkie in calore, anzi suppongo che cercherebbe di coprirla anche lui.
    Quindi anche se puo sembrare un discorso sessista i proprietari delle femmine dovrebbero stare dieci volte piu attenti di quelli dei maschi (per il bene delle loro cagnoline). Detta in modo brutale; se io mi distraggo il tuo cane rischa di morire, se tu ti distrai il tuo cane rischia di morire, chi dei due dovrebbe avere un livello di attenzione superiore? Se a me dispiacerebbe che succedesse qualcosa al “tuo” cane, tu non te ne dovresti preoccupare almeno dieci votle tanto? L’ insistenza sull’ “anche i maschi vanno sterilizzati” invece di preoccuparsi per i problemi delle proprie cagnoline mi sembra tanto un discorso femminista piuttosto che cinofilo.

    • Non è un discorso femminista, è una chiamata a dividere le responsabilità, come dovrebbe essere sempre in una società civile, non è valido il discorso: “siccome il mio maschio non rischia nulla, azz tuoi, stai attento tu che c’hai la femmina”
      Io sto attento (ora non più, perchè è sterilizzata e se un maschio cerca di montarla gli ringhia contro di cattiveria), ma se il padrone del maschio sta fermo lì a guardare, e anzi ride, soddisfatto delle prestazioni del suo pupillo, permetti che mi girano le scatole?

      • Permetto si che ti girino e anzi mi lamenterei se non ti girassero. Anche io mi lamento (e in modo anche volgare) se un imbecille lascia il cane sciolto e questo si avvicina in modo minaccioso al mio cucciolo di 5 mesi (rigorosamente al guinzaglio). Pero’ se la femmina non fosse sterilizzata, allora non avresti il diritto di lamentarti della mancata sterilizzazione del maschio (cosi come io non avrei il diritto di lamentarmi dei cani liberi se lasciassi anche io libero il mio); perche buona parte della colpa sarebbe tua.
        Se Caio non sterilizza la sua femmina e non gli interessa correre il rischio che rimanga incinta (e magari di un maschio molto piu grande di lei, con tutte le conseguenze del caso) o se a Tizio non interessa sterilizzare il suo maschio, nonostante sia di razza piccola e avrebbe facilmente la peggio in uno scontro per accoppiarsi, allora non vedo perche dovrei essere colpevolizzato io per non sterilizzare il mio (ipotetico) mastiff maschio di 120 chili. Se uno non si preoccupa “per primo” dei rischi che puo correre il proprio cane (tra i quali ci sono le gravidanze indesiderate e le ferite in uno scontro per l’ accoppiamento), allora sarebbe ipocrita a chiedere che se ne preoccupino gli altri.
        Facciamo un altro esempio; Caia ha una femmina non sterilizzata, arriva in un area cani e con indifferenza libera li dentro la sua femmina in calore. Chi e’ colpevole di eventuali gravidanze non desiderate? Tutti i proprietari di maschi non sterilizzati presenti o la incosciente Caia? E non mi dire che tutti i proprietari di cani maschi integri si divrebbero lanciare addosso ai loro quattrozampe per proteggere la cagnolina di Caia.
        Il punto non e’ “siccome il mio maschio non rischia nulla, azz tuoi, stai attento tu che c’hai la femmina”, ma sicuramente sostengo che “se non ti importa niente a te del tuo cane, figurati quanto gliene importa agli altri”; se uno veramente non vuole gravidanze indesiderate, allora deve essere lui (o lei) a prendere l’ iniziativa di sterilizzare il suo cane femmina, piuttosto di esigere che vengano sterilizzati tutti i maschi della citta’. Capisco che ci siano anche delle femmine che devono essere tenute integre per la riproduzione, ma chi fa riprodurre una femmina in modo serio e mirato e’normalmente talmente serio, prudente e preparato da minimizzare veramente i rischi.

        • Caia? 😀

          sai cos’è? tu dici il mondo come va, io come dovrebbe andare per non avere i canili strapieni di cani nati per “errore”, o peggio nati perchè c’è ancora chi crede che “la natura deve fare il suo corso” e che “i cani, almeno una volta nella vita devono provare i piaceri del sesso”!
          E staccippa! Quella del t-rex da 120 chili che ti accompagna 😉 Non è che i figli vengono “perchè lo vuole il Signor Iddio”, e tutti quelli che Egli vuole!
          Per il resto, la penso come te sull’incosciente che libera la cagna in calore in area cani senza preoccuparsi del sesso degli altri occupanti.

          • Ma io vengo da una “battaglia” per convincere mia moglie a far sterilizzare la “sua” cagnolina (per fortuna ho vinto quindi la faremo sterilizzare appena finisce il calore). Quindi so cosa si prova a non accorgersi in tempo di un calore e dover passare una passeggiata allontanando pretendenti. Ma di fronte a qualcuno che mi avesse detto che se non voglio che la mia (va bene, e’ di mia moglie ma non cambia molto) cagnolina resti incinta allora la devo sterilizzare non avrei potuto ribattere ne accusare i proprietari di cani maschi integri. Magari li avrei potuti riprendere se i cani maschi in questione fossero stati liberi, ma per il “liberi”, non per “integri”. Ma per fortuna siamo sempre riusciti ad evitare gravidanze indesiderate nonostante la cagnolina abbia gia quasi 4 anni
            So che invece mi si presentera’ tra un po di mesi il problema contrario, visto che ho un cucciolo maschio che venerdi compira 5 mesi (e visto ch ai 4 mesi pesava 29 chili e ai 4 mesi e mezzo 33 e mezzo, suppongo che per i 5 mesi mi segnera’ sui 37 e da adulto potrebbe arrivare veramente ai 110). E’ un molossoide e lo porto sempre al guinzaglio (tranne nelle zone apposite o nel campo di addestramento), e non mi sembrerebbe giusto essere additato come il colpevole di tutte le gravidanze canine indesiderate se non lo faccio sterilizzare fin da ora. Gia ho problemi con i minicani liberi che lo provocano, e dovro’ “subire” anche le femmine in calore (magari libere anche quelle).
            Sinceramente non ho voglia di essere accusato se Balrog mette incinta una cagnolina lasciata libera durante il calore, non ho voglia di essere accusato se ferisce un maschio integro piu piccolo che lo sfida per un accoppiamento, non accetto di dovergli impedire di entrare in un area cani in base a chi e’ presente; invece vorrei essere libero di continuare a fare le nostre passeggiate al guinzaglio anche se decidessi di rinviare la sterilizzazione finche abbia completato lo sviluppo (quindi verso i tre anni). Dimmi tu dove sbaglio

          • Puoi fare tutto quello che dici sterilizzando il tuo amicone one one 🙂
            Mai più problemi con incoscienti che lasciano libera la cagna in calore, mai più problemi con altri cani competitors in love (e se non si fosse capito, per me dovrebbero essere castrati TUTTI eccetto quelli particolarmente interessanti a fini zootecnici) nè più piccoli nè più grossi nè di pari taglia. Un mondo zen dove tutti i cani sono liberi di fare i cani (e non per questo smetteranno di litigare, ma si toglie il problema principale con due punti di sutura!!!!!!!!) senza sentirsi in dovere di fare i bisonti per conquistar la bella di turno; nella mia esperienza, comunque, è più facile vedere libero il maschio intero che la femmina in calore, quindi il problema (statisticamente) lo creano i maschi (anzi, i proprietari che non li tengono al guinzaglio in presenza di possibili zuffe) non le femmine.
            Poi se pensi di non essere colpevole perchè litigando con un altro maschio il tuo “t-rex” ha la meglio perchè è più grosso, veditela con il proprietario della vittima (incosciente quanto te, non di più perchè il cane piccolo rischia di più), e diglielo tu che tu hai ragione e lui torto perchè il tuo è più grosso ………………
            Ma vi rendete conto che trasferite sul cane la vostra *piccolezza* umana?!?!?!?

          • Quindi secondo te dovrei sterilizzarlo prima che finisca lo sviluppo?¨Perche sai che i molossoidi giganti lo finiscono intorno ai 2-3 anni, quindi molto dopo aver raggiunto la maturita sessuale. Non credi che ci siano inconvenienti? Ne hai l’ assoluta certezza?
            E se ci fossero io dovrei rischiare per colpa di chi lascia liberi femmine in calore e maschi integri… nonostante io vada due volte a settimana al campo di addestramento e stia preparando Balrog per le gare di obbedienza (categoria cuccioli). Ed essere io a prendere l’ iniziativa per proteggere dei cani abbandonati alla loro sorte dai loro propri padroni, ai quali non interessa impedire che una femmina in calore libera venga fecondata da un cane parecchio piu grande di lei o che un minicane con manie di grandezza si faccia male sfidando un altro cane che pesa dieci volte lui…
            Anche io sono favorevole a sterilizzare tutti i cani che si decide di non far riprodurre e sto facendo opera di convincimento con parenti ed amici, pero’ chi rischia di piu deve essere il primo a correre; e accettare tutte le colpe del mondo se non lo fa
            E se invece Balrog fosse un cane campione come mi dovrei comportare secondo te?

          • @eros
            Sono un po’ stanca e non capisco proprio cosa dici 🙁
            Provo a sintetizzare il mio pensiero:
            1- la responsabilità di ciascun cane è del proprietario o di chi lo ha in quel momento in custodia
            2- se ognuno si prende le SUE responsabilità e si comporta di conseguenza RE SPON SA BIL MEN TE, a parte qualche incidente casuale (tipo, il t-rex è un genio delle serrature e scappa di casa, scavalca la recinzione che protegge la cagnetta e la ingravida 🙂 ), i problemi stanno a zero
            3- è importante diffondere il concetto che aver in gestione un altro essere vivente comporta responsabilità, perciò nessuno deve “sentirsi in colpa”, bensì comportarsi come il buon senso gli suggerisce

            Per esempio tu, che hai un t-rex al guinzaglio lo stai addestrando all’obbedienza, bene! perchè lo fai? perchè hai soldi da buttare dalla finestra? oppure perchè vuoi essere tranquillo di saperlo gestire in situazioni di emergenza, tipo se un microcane che si crede un gigante lo dovesse aggredire?

            Poi tutto il discorso castrazione lo facevo basandomi sulla vastità demografica di cani meticci maschi lasciati interi “perchè tanto non mi riguarda” e liberi di continuare a procreare cuccioletti destinati a riempire i canili. Se tu hai già intenzione di operare il tuo cane, ma di cosa stiamo discutendo? 🙂 se il tuo vet suggerisce di attendere i due tre anni che termini lo sviluppo, perfetto! Siccome ti preoccupa cosa potrebbe avvenire nel frattempo, già fai obbedienza? Benissimo! E chi può dirti “‘mbecille” ? Il problema del nostro mondo è che non ci sono abbastanza padroni Consapevoli come te.

            Uff, volevo essere breve, e guarda qua che pappardella. Va beh, so stanca e c’ho la febbre, meglio se mi metto a nanna 😉

    • Nella mia città ogni tanto c’è stata qualche rara campagna di sterilizzazione “low-cost” sovvenzionata dal comune, ma non è stata minimamente pubblicizzata. Io nove anni fà ho fatto sterilizzare così la mia Clementina. L’iniziativa è apparsa solo per un giorno in un microscopico trafiletto di quattro righe sul quotidiano locale (fortuna che mia suocera il giornale lo legge proprio tutto-tutto!) e non è stato facile orientarsi tra gli uffici preposti all’apertura della pratica.
      Quando poi sono stato assegnato a un veterinario ed ho ottenuto l’appuntamento, lui mi ha mostrato ua lunga lista di cani di razza (maltese, yorkshire, belga, husky, chihuahua, etc.) e mi ha detto: “Finalmente un meticcio, almeno so che non lo stai sterilizzando solo per salvarti il tappeto persiano!” 😀

  18. Chissa perchè quando buttano il cane vivo nel cassonetto o lo sotterano credono sempre che sia morto! A quanto pare i cani soffrono spesso di casi di morte apparente….

  19. Io penso che bisognerebbe provare a ribaltare la questione perchè le pene previste dal nostro sistema giudiziario non funzionano ad impedire maltrattamenti e traffici di animali.
    Poi le carceri sono strapiene e prima o dopo una bella amnistia manderà a casa tutti.
    E’ stato dimostrato, per esempio, che si combatte l’evasione fiscale permettendo al cittadino di scaricare nella propria dichiarazione dei redditi più spese sostenute possibili.
    In questo modo il cittadino ha un preciso interesse a farsi fare la ricevuta dal professionista di turno e l’evasione diminuisce.
    Se invece di parlare di tassa sugli animali da compagnia si parlasse di sgravi fiscali, anche minimi, anche quasi simbolici, per chi detiene un animale da compagnia, del quale sia rintracciabile la provenienza, regolarmente registrato alla Asl e magari con il libretto delle vaccinazioni a posto non ci ritroveremmo improvvisamente un’Italia ligia alle leggi e rispettosa degli animali?
    Adesso non pretendo di essere in grado di scrivere la legge così tout court, bisognerebbe pensarci per studiarla bene e per evitare uno svuotamento di canili al fine di pagare meno tasse ma insomma ci si potrebbe pensare.
    Il concetto è un po’ quello del metodo gentile: non ti punisco perchè maltratti il cane, ti premio se ti metti in regola e mi dimostri che lo tratti bene.

    • Donatella, le spese veterinarie si possono già detrarre, al pari di quelle per le prestazioni sanitarie umane.
      Come vedi non è che scoraggi certi comportamenti..
      Che poi l’animale sia registrato e vaccinato dovrebbe essere una condizione imprescindibile, ma sembra che alcuni la vedano ancora come una limitazione della propria libertà personale…Quando abbiamo deciso di andare in Irlanda ho cercato di capire cosa fosse necessario per il cane e mi sono imbattuta in forum dove pareva che fosse un’impresa impossibile, che venissero richieste assurdità inaudite…Tutta gente che “amava il cane più di se stesso”, ovviamente. Quali erano queste mostruosità? Microchip, antirabbica e due pasticche per la tenia…Sarò io che sono strana? Comunque quando quest’estate ho trovato una zecca sul cane e agitatissima ho chiamato una clinica veterinaria (ovviamente quando la vedo la zecca? Di domenica durante una gita fuori porta in aperta campagna…) e ho elencato i trattamenti del cane poco ci è mancato che mi dicessero “povera zecca, come è capitata male…”

      • Si, le spese veterinarie sono parzialmente deducibili ma per una cifra ridicola che al massimo copre le spese ordinarie per un cane, vaccinazioni, antiparassitari e poco altro. Se nell’anno ti capita un’operazione o anche una semplice detrartrasi sei già fuori con l’accuso. Lo sappiamo quanto costano per esempio i medicinali soprattutto per i cani di grande taglia. La diarrea della mia pastora tedesca anzianotta e sovradimensionata mi sta costando una fortuna. Se poi, come me, di cani non ne hai uno solo, quando vai a fare il 730 ti viene solo da ridere (o da piangere….)

        • Ma se non ti fanno nemmeno detrarre le TUE spese mediche!!!! In uno Stato Democratico dove la salute dovrebbe essere assicurata a tutti i cittadini (che pagano le tasse…non che NON le pagano e vivono di altro… lasciamo stare, se no altro che embolo mi parte!!!) Per essere curato a volte devi fare da te, e poi tra franchigia, percentuali deducibili e limiti massimi…ti rimborsano una miseria! Han persino deciso di non rendere più mutuabili alcuni farmaci che prima rientravano nei salvavita…adesso non salvano piu???
          E ti pare che ti fan detrarre la detartrasi o l’antidiarroico per il cane?? Che è un tuo vezzo?
          Non ci garantiscono ciò che è un nostro preciso diritto… figuarti il resto…

          Magari… se il tuo cane si chiama Empy… può anche darsi che il cappottino possa passare come spesa di rappresentanza e tu la possa detrarre per carità… del resto, che figura ci faresti se si accorgessero che il cane “tiene freddo”?
          Basta…. smetto… sto già diventando verde tipo Hulk…

  20. ….e qui la legge ha la colpa fino ad un certo punto!!!….qualcuno pur saprà (prima o poi) chi è stato…sopratutto al paese dove abita…..e allora che il nome di sto pezzo di merda venga fuori….e giustizia privata venga fatta!!!! non sono un cattivo…sono un giusto!!! potrei scrive ore sulle colpe della gente (che guarda, che sa, che non si preoccupa, che pensa ai fatti suoi,che s’indegna facendo finta che la colpa sia solo ed esclusivamente di chi commette il reato…….)…ma sarebbe tempo sprecato….come studiare la storia d’italia ricordando i bei tempi….rovinata dagli italiani!!!!! P.S. Sono italiano!

    • FARgli del male fisico no che si rischia di venire beccati ma la riprovazione pubblica, la vecchia gogna sociale che ti isola e ti costringe a ripensare ogni giorno alla porcata che hai fatto,quano il panettiere si rifiuta di venderti il pane o il barbiere tira giu` la serranda se passi, le persone che prima ti salutavano cambiano marciapiede e vieni addittato come “il porco bastardo” da quelli che prima condividevano la tua vita…ecco un bel mobbing paesano ci starebbe propio bene. Mia nonna mi raccontava che quando era giovane un commerciante di stoffe a Torino aveva messo incina una ragazza e poi l`aveva abbandonata. Saputa la cosa il mobbing e` partito dalle sue amiche, si e` esteso e dopo poco nessuna signora metteva piu` piede nel suo negozio che e` fallito. Funziona se fatto bene. PRovati a camminare per un paese trattato come una merda da tutti per giorni e giorni. Cambi Paese embhe`…qualcuno fara` la gita ad avvisare i nuovi paesani…devi scappare ben lontano fer farti dimenticare, alla sua eta`…ma era il caso? Vero che chi e` stronzo da vecchio sara` stato stronzo da giovane, chissa` che porcherie avra` fatto e perfino da bambino…bhe se gli succede il mobbing paesano probabilmente le paghera` per tutte, specialmente quelle che avra` fatto patire al cane. (Fin qui sono stata ragionevole. Ora simo pratici: trovato il nome passatelo che vorremmo invitarlo a cena per una chiacchierata fra noi…diciamo cosi` Io porto il sacco)Grazie!

  21. Il Rifugio Parrelli – caso anomalo – non è un una struttura “comunale”: è una struttura del tutto privata, che non si avvale di alcun contributo /finanziamento pubblico.

  22. A Genova il comune ha fatto una seria politica di sterilizzazione delle gatte randagie, e a sentire un amico “gattaro” questa cosa è stata molto utile ed efficace nella riduzione del randagismo.
    Penso che una campagna di sterilizzazione dei cani gratuita, o comunque agevolata per i proprietari meno ricchi, darebbe dei risultati nel diminuire il numero di presenze nei canili; invece da quel che sento siamo ancora nella situazione in cui c’è gente che non fa microchippare il cane per non dover pagare.
    Inoltre è evidente a tutti che ci sia qualcosa di subdolo nel modo in cui vengono gestiti certi “ricoveri per animali”…
    Ho un’amica alla quale un gattile di Genova non ha voluto dare un gattino perchè li affidano solo a chi dichiara che non lo farà uscire di casa!! Lei vive in una sperduta frazione in collina, raggiungibile solo a piedi ,in pratica un paradiso per i gatti, ma il gattile preferisce tenerseli nelle sue sicure gabbiette ( e percepire un tot a gatto,immagino)
    Un altro esempio di animali affidati alle “cure” di un furbone l’ho avuto qualche anno fa: in un terreno fuori città, recintato alla bell’e meglio, questo signore custodiva dei cagnoni molossoidi sequestrati ad organizzatori di combattimenti; nel recinto a fianco teneva dei cavalli ( magri come degli attaccapanni), anche questi provenienti da un sequestro, oltre a vari maiali e cinghiali e una capra.
    Morale: i poveri cavalli venivano a mangiare il fieno nel nostro maneggio (confinante col terreno del “signore”), i cani invece sono usciti dal recinto e hanno sbranato la capra davanti ai nostri occhi!!
    Adesso gli animali non sono più affidati al “benefattore” ( chissà quanti soldi si prendeva ‘sto fetente) ma ci sono voluti anni di esposti e denunce prima che glie li levassero…

    • @francesca:

      abito a genova da quasi 10 anni e 20 anni fa ci andavo regolarmente x trovare mia nonna:
      quando 20 ani fa venivo a genova in centro e zone limitrofe era pieno di gatti randagi, ora dopo le sterilizzazioni non ve ne è quasi + traccia tranne qualche sparuto gruppetto in alcune zone limitate (almeno intorno al centro città, la zona che frequento e dove vivo), tanto che il mio cane purtroppo non è abituato ai gatti (quindi quando vado a trovare i miei in campagna che hanno una piccola colonia felina davanti a casa la mia impazzisce) non avendo potuto socializzarla con essi nel periodo giusto (la colonia felina dai miei non c’era ancora, non c’erano gatti vicino a casa mia e non conoscevo nessuno con gatti, il primo gatto visto casualmente a quasi 6 mesi stava scappando terrorizzato quindi x la mia i gatti sono PREDE, e non ha idea che abbiano gli artigli…cosa molto pericolosa x lei e x i gatti), ne potendo regolarmente abituarla a non reagire come ho invece potuto fare con i diffusissimi piccioni (che una volta voleva inseguire anche al guinzaglio, ma con tanto lavoro almeno al guinzaglio ha smesso quasi del tutto di puntarli).

      Quindi direi da testimone oculare che almeno in centro Genova la campagna di sterilizzazione dei gatti ha funzionato egregiamente riducendo del 99% le precedenti colonie feline, che ora sono poche e circoscritte in alcune zone (in cui probabilmente i gatti visti in gran parte sono gatti di casa lasciati uscire perchè in zone isolate e senza veicoli, e non veri gatti randagi salvo pochi esemplari sicuramente randagi visti dall’Ex Saiva, ma si trattava realmente di 4 gatti di numero e molto diversi dagli ex gattoni di Genova presenti in gran numero nelle strade 20 anni fa..per contro credo siano aumentati topi ratti e soprattutto piccioni, di cui ormai senza predatori naturali molti muoiono x età malattie o stenti dopo una lunga agonia..).

  23. Ognuno la pensi come gli pare, ma chissà come la pensa il cane (di razza, se non erro) di cui parla l’articolo!
    Magari pensa più o meno: “Cavolo… io sono di razza, ma il mio padrone è un bastardo!” Speriamo solo che non sia un caso tipico. Vorrei sottolineare che tra quei delinquenti degli animalisti (dai quali qualcuno prende una distanza tale da fargli poco onore) ci sono anche numerose sotto-organizzazioni di Rescue di cani di razza, che vanno a ripescare dai canili. Forse non sono così pochi, i cani di razza abbandonati dai loro scellerati (e poco animalisti) proprietari, allora!

    • Gavino…sono pochi, te l’assicuro. Sono pochissimi anche i cani di razza gestiti dai rescue di razza. Se guardi i loro siti e pagine FB…sono immensamente di più gli incroci “simil-qualcosa” (e a volte neanche tanto simili) che i cani di razza pura.
      Esattamente come in canile.

      • Beh, grazie tante, se è per questo sono senz’altro di più i proprietari che NON fanno come quello dell’articolo (per fortuna)… quindi non ne dobbiamo parlare?

  24. Io Valeria ti stimo e leggo i tuoi articoli con grande interesse ma un conto è dire che buona parte degli animalisti non conosce approfonditamente l’etologia canina e pensa che basti l’amore per far felice un cane, o parte prevenuta contro tutti quelli che allevano cani di razza, un altro è incolpare gli animalisti per i motivi esposti nell’articolo; lo trovo anch’io a dir poco ingiusto..veramente sono persone che cercano con tutte le loro forze di far adottare animali abbandonati che marcirebbero dietro le sbarre fino alla fine dei loro giorni. Spendono gran parte dei loro soldi per sterilizzare animali non loro ma abbandonati e per sostentarli e farli curare o levarli da orrendi canili per tenerli in pensione fino all’auspicabile adozione. Capisco che allevare bene significa tutelare l’esistenza delle razze canine come patrimonio e che le razze non debbano assolutamente scomparire ma dare la colpa agli animalisti di alimentare le zoomafie e lo zootraffico è ingiusto.
    Credi davvero che gli animalisti potrebbero cambiare il marcato che c’è dietro le vendite on-line e dei negozi semplicemente smettendo di dire che i cani vanno adottati invece che comprati e consigliando invece di andarli a comprare in allevamenti seri?
    Ma di quelli che vogliono prendere un cane non ce n’è uno che ascolti i più elementari consigli. Esordiscono dicendo che vogliono un cane di tot mesi e di una certa taglia. Tu gli consigli un cane diverso da quello che hanno in mente perchè l’esperienza ti dice che quella persona non riuscirà a gestire il cane che si è messo in mente o che sarebbe più adatto a lui ed al suo stile di vita un cane diverso. Credi che ti diano minimamente retta? neanche per sogno, passano oltre e cercano finchè non trovano quello che hanno in mente. Poi dopo un po’ di tempo, in una bella fetta di casi la stessa persona si pente di aver preso quel cane e , se va bene se lo tiene pur con disagio sia suo che del cane che è inadatto a lui, se va male quel cane finisce in canile. Comunque è rarissimo che chi vuole prendere un cane ascolti consigli da chicchessia, non ascoltano nulla e fanno di testa loro.

    • Francesca, quello che intendevo dire non è che sia “tutta” colpa degli animalisti (figuriamoci! Ci mancherebbe altro!), ma che gli animalisti sono tanti e hanno un immenso “pubblico” che li ascolta. Quindi, se passassero il messaggio giusto anziché quello sbagliato, potrebbero far far grandi passi avanti alla cultura cinofila. E invece fanno fare dei passi indietro.
      Probabilmente non è neppure colpa loro: certi messaggi gli vengono inculcati, prima che loro comincino a trasmetterli. E purtroppo sono MOLTO sicura che coloro che glieli inculcano siano proprio quelli che sul randagismo, sui canili, sugli abbandoni ci marciano e ci mangiano alla grande.

    • “Credi davvero che gli animalisti potrebbero cambiare il marcato che c’è dietro le vendite on-line e dei negozi semplicemente smettendo di dire che i cani vanno adottati invece che comprati e consigliando invece di andarli a comprare in allevamenti seri?”

      “Comunque è rarissimo che chi vuole prendere un cane ascolti consigli da chicchessia, non ascoltano nulla e fanno di testa loro.”

      Come riconosci tu stessa, molti non ascoltano nessuno, e fanno tutto di testa loro. Però le cose che fanno comodo per fare i propri porci comodi, tacitando la coscienza, VENGONO SEMPRE ASCOLTATE BENISSIMO; e quando gli animalisti urlano “GLI ANIMALI NON SI COMPRANO/VENDONO”, quello che passa nella testa di molte persone, è che gli allevatori seri sono degli spudorati speculatori, visto che vendono a prezzi minimi intorno ai 700-1000 euro. Mentre quelli che vendono cuccioli di simil-razza senza pedigree, a 200-300 euro su ebay, sono molto più onesti. Insomma ” i cani non si vendono”, nella mente delle persone un po’ ignoranti, suona un po’ come “i cani( a livello economico) non valgono nulla”, e quindi bisogna pretendere di averli gratis, o perlomeno “lowcost”!

  25. Che storie sono?
    Ok i fatti, ma concludi con delle opinioni a dir poco opinabili, tipo i “pernacchioni”. E qui le cose sono due: o vuoi provocare per movimentare la discussione su un argomento bland… ehm… sul quale non possiamo che essere d’accordo, oppure -e sarebbe più grave- la pensi davvero così.
    Mi sono sentito colpito in particolar modo da uno dei tuoi “pernacchioni” (forma di dissenso obsoleta quanto poco efficace, secondo me), quello agli animalisti che secondo te “con le loro lotte al “cane di razza” e agli allevatori seri, non fanno che alimentare lo zootraffico e le zoomafie”… un riassunto frettoloso e riduttivo, mi pare, sebbene io condivida il concetto secondo il quale per ogni cane acquistato ce n’è uno che morirà in canile… razza o non razza. E ritengo, ma magari sono confuso io, che zootraffico e zoomafie non siano certo alimentate da chi cerca con tutti i mezzi di favorire l’adozione di cani (e gatti) che al momento vivono in prigione da innocenti, o non più di quanto lo siano da tutti coloro -e ne hai documentato qualcuno tu stessa- che per avere un cane di razza (scelto quasi sempre per motivi estetici, come un capo d’abbigliamento) lo ordinano per posta! Certo, includo nelle zoomafie anche il discorso di CERTI canili che, prendendo contributi in denaro di un tot a cane al giorno, sono -diciamo- restii a dar cani in adozione, ma ci si augura che anch’essi verranno opportunamente indagati e puniti per le loro malefatte.
    C’è che molta gente acquista cani di razza senza conoscerne le caratteristiche, appunto, di razza. C’è che ogni giorno nel mio lavoro vengo contattato da gente che ha comprato un beagle e si sta ancora chiedendo come mai non gli cammina al piede o da altri che, avendo comprato un bouledogue francese, mi domandano come mai non riesce a starsene dodici ore al giorno chiuso da solo in una stanza senza mangiarsi la mobilia. La differenza tra queste persone e chi ama veramente i cani è che i primi hanno comprato un soprammobile/accessorio che non funziona come vorrebbero, i secondi hanno tutt’al più un amico con qualche strana fìsima… ma chi è che non ha almeno un amico con qualche strana fìsima?
    Diciamo che questa volta nella zuppa hai messo troppi ingredienti, se mi passi una critica.

    • “sebbene io condivida il concetto secondo il quale per ogni cane acquistato ce n’è uno che morirà in canile”

      Forse il concetto che voleva esprimere la signora Rossi, è che il cane di razza, acquistato da allevatori bravi e onesti, avendo spesso doti caratteriali ed estetiche superiori alla media(oltre che valore economico) ha bassissime probabilità di finire in canile.
      Anche se il proprietario a un certo punto non potesse più tenerlo, un cane con un pedigree discreto, di buon carattere, e portato per svolgere determinati lavori, è molto più facile da sistemare! (infatti i cani di razza in canile sono una sparuta minoranza).
      Mentre i “bastardini”, nati dall’accoppiamento casuale tra cani vicini di casa(o peggio ancora nati da accoppiamenti programmati), e spesso tirati su “alla buona”, (compiendo magari degli errori nella fase di impregnazione e/o nella socializzazione), non avendo nessun valore zootecnico, e essendo spesso meno dotati dal punto di vista caratteriale, avranno grossissime probabilità di finire prima o poi reclusi in qualche canile!(il 90% abbondante dei cani in canile, sono nati da accoppiamenti a cavolo!)

      Se gli animalisti invece di demonizzare tanto i cani di razza, pensassero piuttosto a promuovere la sterilizzazione delle femmine senza pedigree, e soprattutto scoraggiare gli accoppiamenti senza senso voluti dai proprietari ignoranti e irresponsabili, PROBABILMENTE I CANILI SAREBBERO UN PO’ MENO AFFOLLATI!

      • Scusa ma se non si fa che dire che i cani adottati (ma anche di razza se non si è allevatori) vanno sterilizzati! Non ho mai conosciuto un animalista che non fosse convinto sostenitore dell’importanza delle sterilizzazioni o che non cercasse di far cambiare idea alla classica persona incontrata all’area cani che dice quanto le piacerebbe far figliare il suo cane.
        Addirittura spessissimo preferiscono far sterilizzare i cani prima di darli in adozione proprio per avere la certezza che non metteranno al mondo altri cuccioli. Oppure c’è la condizione della sterilizzazione obbligatoria nei moduli di adozione. Non direi proprio che gli animalisti non sostengono l’importanza della sterilizzazione. Tutt’altro!

        • Si, hai ragione, la maggior parte degli animalisti sono molto attenti sulle sterilizzazioni. Ma nei comunicati e nelle campagne pubblicitarie delle associazioni animaliste, c’è sempre tanto astio contro gli allevatori, e il “razzismo cinofilo” ma non ho mai visto un solo manifesto contro chi fa accoppiare i cani di casa!
          Tra gli animalisti, c’è molta più indulgenza verso chi fa cucciolate di meticci, piuttosto che verso gli allevatori(che sono spesso messi tutti in un’unico calderone, senza distinzioni di sorta!)

          • Ma scusa saranno gli allevatori seri a doversi coalizzare e trovare il modo di far passare il messaggio che ci passa differenza enorme fra un allevatore serio e un cagnaro, le associazioni animaliste fanno propaganda per le adozioni. Se si può fare di più per far capire l’importanza della sterilizzazione? Certamente penso di sì. Però ricordo bene il volantino della campagna per la sterilizzazione degli animali di famiglia fatta da una delle maggiori associazioni.
            Un modo per far passare il messaggio pro allevatore serio è quello di Valeria con gli articoli che pubblica su questo sito, ma poi ci pensi l’ENCI o qualche altra entità che si occupa solo delle razze pure. Ora si deve sentire anche che è colpa degli animalisti se la gente che vuole il cane di razza disdegnando i meticci si rivolge a chi la fa spendere meno. La gente vuole spendere il meno possibile per qualunque cosa, è normale che se non sa cosa rischia a comprare un cane dai cagnari si rivolga a chi fa pagare di meno. Che ci pensi il mondo cinofilo che ruota intorno ai cani di razza a far capire la differenza! Sennò davvero è assurdo.

          • x Francesca.
            Scusa e cosa ci sarebbe di male se anche le associazioni animaliste che hanno tanto seguito anche tra i Sciurmario e Sciuremarie cominciassero a coadiuvare gli allevatori seri? Va bene lo slogan “un amico non si compra” ma perchè anche non far passare il messaggio “ma se proprio lo vuoi di razza rivolgiti ad un allevatore serio e pagalo il giusto?” Forse si eviterebbe meglio il business dei cani comprati dai cagnari con lo sconto che poi spesso finiscono in canile o abbandonati in autostrada…
            In fondo quello che conta davvero è il benessere degli animali no?

          • Rispondo a Maria Grazia
            Avresti ragione se gli allevatori seri fossero già riusciti a far breccia nel circuito animalista ma così non è. Sicchè gli allevatori seri, l’ENCI e tutti quelli che sono nel circuito della tutela delle razze canine, se davvero vogliono far capire quale insostituibile ruolo ricoprano gli allevatori seri, devono sforzarsi di escogitare e diffondere un messaggio talmente efficace che riesca e convincere anche gli animalisti. Non si può pretendere che gli animalisti diffondano un messaggio in cui loro stessi per primi non credono.

            Comunque le associazioni animaliste non hanno tanto seguito al di fuori del circuito animalista, se lo avessero a quest’ora la gente non continuerebbe a far figliare i cani e non si vedrebbero a giro tantissimi cani comprati, dato che il messaggio da loro trasmesso è “un amico non si compra”, e non che “si può comprare ma a un prezzo modico”.
            Non è certo la gente che segue il messaggio degli animalisti quella che compra i cani dai cagnari.

      • So che non c’entra molto con l’argomento, ma dato che si parla di “sterilizzare le femmine senza pedigree” mi scappa di rispondere:
        Vero! Ma che dire di quelli che non Castrano il Bastardino Maschio, che improvvisamente a due anni si sveglia dal coma ormonale e comincia a trombare a destra e a manca? Perchè i cuccioli indesiderati -meticci destinati al canile- non li fanno le femmine senza pedigree così, da sole, per opera dello Spirito Santo… E talvolta, anche quelle CON pedigree figliano, e gli incidenti di percorso per cui la cucciolettata arriva da accoppiamento con X-Dog sono da mettere in conto, perciò anche se hai una femmina Con Pedigree (e non è sterilizzata perchè giustamente vuoi usarla in riproduzione) almeno stai attento! e quando è in calore stai PIU’ attento!
        Sono possessora di una bouledogue francese di origine ungherese, che sebbene abbia un ottimo carattere e scoppi di salute (tocchiamo ferro 🙂 ) e non abbia mai distrutto nessun mobile pur restando a casa da sola per oltre dodici ore al giorno, è stata sterilizzata a dieci mesi: un po’ perchè mi infastidivano i maschi non castrati (cioè TUTTI, eccetto quelli con oltre 10 anni) che le giravano costantemente intorno e si cimentavano in zuffe indesiderate, ed inoltre perchè non sapendo chi fossero i suoi genitori nè che possibili patologie ereditarie si portasse dietro, ho preferito non condannare degli ipotetici cuccioli ad una vita d’inferno solo perchè la loro mamma non è stata correttamente sorvegliata nei momenti “topici”.

        • Dimenticavo…
          TUTTI i maschi le giravano intorno, eccetto un bellissimo bouledogue francese per nulla interessato alla pari-razza, dall’accoppiamento col quale sarebbero anche nati cuccioletti non destinati al canile (FORSE!). Quando si sono incontrati di nuovo DOPO la sterilizzazione della mia bulletta, improvvisamente allo stallone gli è saltato l’embolo e ADESSO le fa la corte ogni volta che la vede 😀

        • La femmina va sterilizzata anche per motivi salutistici, mentre il maschio intero, anche se non si accoppia mai, non corre grossi rischi di salute. Oltretutto è impossibile castrare o tenere sotto chiave tutti i maschi, quindi chi ha una femmina sessualmente integra, farebbe meglio a tenerla sotto controllo durante l’estro, piuttosto che prendersela con i maschi non castrati!

          • Ma come! Anche il maschio va sterilizzato per motivi di salute o poi da vecchio rischia di avere un casino di problemi a testicoli e prostata. Mi sono giusto informata bene l`anno scorso dopo aver trovato un cagnone a detta del veterinario ultradecenne. L`ho fatto sterilizzare appena possibile e sta benissimo.
            E poi Andrea ma che discorso e`? Io credo che bisognerebbe collaborare il piu` possibile per il bene dei cani. E` naturale che chi ha una femmina non sterilizzata la terra` d`occhio ma anche il proprietario di femmine se non intende farle fare i cuccioli perche` allevatore farebbe bene a sterilizzarla. Sterilizzare tutti i maschi e` impossibile ok ma quelli possibili, per esempio gia` in canile o con padroni responsabili non solo verso le cagnoline altrui ma proprio verso di lui ecco questi andrebbero sterilizzati secondo me.
            Qui vicino abita una signora che un paio di anni fa possedeva 2 gattine non sterilizzate e aveva fatto quella recinzione inclinata speciale per gatti in modo che non potessero scappare fuori. Pero` un gattone ce l`ha fatta ad entrare dentro …quando lo ha trovato (perche` poi neanche lui riusciva piu` a uscire) ormai a danno fatto ha cercato di informarsi fra i vicini di chi era il dongiovanni, non si e` trovato il proprietario e siccome ormai c`era l`ha fatto sterilizzare, e se lo e` tenuto. Ha fatto poi sterilizzare anche le gatte, dopo che sono nati 5 micetti che verrano sterilizzati anche loro al piu` presto. Da due micette a 8 gatti in pochi mesi. Li tiene tutti e li adora ma tornasse indietro farebbe sterilizzare subito le femmine e poi anche il maschio se si fosse scapicollato comunque nel recinto. I miei gattiin campagna sono liberi intornoalla casa in estate due maschi e due femmine, ma sono sterilizzati e almeno sto tranquilla che non vanno a far danni in giro i maschi e non mi tornano coi micetti le femminesi` o peggio con quelche malattia a trasmissione sessuale. Vivo pure piu` tranquilla io co anche perche` puo` pure succedere che un maschio intero ti freghi, scappi in un momento che non lo vedi e parta alla conquista amorosa diuna femmina e si stampi invece in bestione piu` grosso di lui e piu` determinato e allora i rischi alla salute li corre ancora di piu`se si mette a fare a botte.

          • Ermanna, forse hai ragione, mi sono espresso un po’ male.
            Quello che volevo dire è che mentre per la femmina(se non si vuole farla riprodurre) la sterilizzazione per motivi salutistici andrebbe fatta il prima possibile(entro il primo estro), per il maschio è meglio aspettare(perlomeno così dice il mio veterinario), altrimenti con l’asportazione precoce dei testicoli, si rischia di compromettere la crescita!
            La castrazione per prevenire problemi di prostata, può essere fatta anche in età adulta, dopo qualche anno di vita, e anche se non venisse mai effettuata, i rischi sono molto inferiori rispetto a quelli che corrono le femmine integre che non si accoppiano mai.

    • “C’è che ogni giorno nel mio lavoro vengo contattato da gente che ha comprato un beagle e si sta ancora chiedendo come mai non gli cammina al piede o da altri che, avendo comprato un bouledogue francese, mi domandano come mai non riesce a starsene dodici ore al giorno chiuso da solo in una stanza senza mangiarsi la mobilia. La differenza tra queste persone e chi ama veramente i cani è che i primi hanno comprato un soprammobile/accessorio che non funziona come vorrebbero, i secondi hanno tutt’al più un amico con qualche strana fìsima… ma chi è che non ha almeno un amico con qualche strana fìsima?”

      La differenza è anche che per il beagle che “non funziona come vorrebbero”, se è stato ben selezionato, e si dimostra un abile segugio, sarà facilissimo cederlo a qualche cacciatore in grado di apprezzarne le sue doti(lo so per voi animalisti i cacciatori sono il male assoluto, ma sempre meglio un beagle che va a caccia, piuttosto che un beagle recluso in canile, no?) Mentre il meticcio/bastardino, con qualche strana fìsima, se il proprietario attuale per cause di forza maggiore non potesse più tenerlo, è condannato al canile, con bassissime speranze di uscirne!
      Questa è l’amara realtà, piaccia o meno, giusto o sbagliato che sia, i cani di razza, specie se hanno una qualche utilità pratica(caccia, guardia, difesa ecc..), o un’estetica buona per competere in expo, sono molto molto più facili da collocare di cani non di razza(specie se hanno pure qualche problema comportamentale). A questo mondo purtroppo gli spiriti da “crocerossina”, che si prendono cura dei casi più sfortunati, sono una sparuta minoranza!

    • Certo che accetto le critiche, anzi ti dico che probabilmente hai ragione. E’ che…ogni volta che tocco un argomento che mi fa girare le palle (e questo me le fa girare a elica, per quanto metaforiche esse siano), mi verrebbe sempre voglia di proporre anche delle soluzioni: perché a sparare addosso a tutto e a tutti ci vuole ben poco, mentre trovare alternative valide è molto più difficile.
      Allora, di fronte a casi come questi, mi vien da pensare: “Qual è la risposta giusta?”
      E la risposta giusta, ovviamente, sarebbe la diffusione di una corretta cultura sia cinofila, sia “animalista” nel vero senso della parola, e cioè di amore e rispetto per gli animali (e non di talebanesimo contro Tizio, Caio o Sempronio).
      Solo che quando penso a chi/come potrebbe diffondere questa cultura, mi vengono in mente, in rapida successione: a) lo Stato (che ne stracatafotte da sempre); b) l’ENCI (che non ha mai mosso un dito neppure per differenziare i cagnari dagli allevatori seri); c) le associazioni animaliste/protezioniste, che invece di passare il messaggio giusto (e cioé : comprate cani da chi i cani li ama e li alleva con passione e serietà) passano quello secondo cui gli allevatori sono tutte merdacce che speculano sulla pelle degli esseri viventi. E in questo modo incentivano, ovviamente, la cultura del “cane gratis”, che è quello senza selezione, senza controlli, in balia del pericolosissimo “ammmore” che poi porta tutte le femmine a far cuccioli random e i canili a riempirsi.
      Ecco perché, alla fine, mi son scappati i due pernacchioni: perché se si partisse da lì (ovvero incentivando l’allevamento serio e la sterilizzazione delle cagne private) i canili pian piano si svuoterebbero. Invece sembra che ci godano tutti a vederli pieni 🙁

      • Aspetta, nessuno dice che gli allevatori siano tutti dei criminali nazisti, ma diciamo che gli allevatori improvvisati e/o senza scrupoli rovinano intere razze eccedendo in endogamia e trascurando la selezione per carattere rovinando la media ed infangando la categoria. Questo ci ha dato, a livello locale e nel corso degli anni, pastori tedeschi inaffidabili, doberman folli, dalmata aggressivi, maremmani troppo urbanizzati, etc. etc. fino alle invasioni quasi-pacifiche di yorkshire prima e di pitbull (e derivati) poi. Per esempio, la maggior parte dei meticci di ogni taglia ed aspetto nella mia zona hanno i colori del pastore tedesco. In seguito all’invasione dei pitbull (ormai quasi spariti tra canili, campagna, combattimenti e abbandoni) abbiamo sempre più meticci/randagi a pelo raso e con mascellona. I canili e le strade vicinali traboccano dei figli bastardi di cani di razza, ammettiamolo!
        “Ah, ma la mia era di razza, per quello non l’avevo sterilizzata!”
        “Beh, il mio era di razza e per di più era maschio, che lo sterilizzavo a fare?”
        Io non seguo nessuno e non pretendo che nessuno mi segua, ma ho sempre avuto meticci. Attualmente ho due femmine (una sterilizzata, l’altra in procinto di esserlo), microchippate e vaccinate… insomma, due ragazze rispettabili. Non vendo e non compro i miei amici.
        Io sono animalista.

        • Vedi, è questo che è sbagliato:
          “Beh, il mio era di razza e per di più era maschio, che lo sterilizzavo a fare?”
          Il cane si sterilizza SEMPRE se non vuoi farlo riprodurre, se non ti interessa tenere i cuccioli (magari in ricordo del tuo amico quando non ci sarà più, è già un discorso più accettabile). Gli Animalisti con la A maiuscola dovrebbero diffondere la cultura della sterilizzazione come principio di base, poi se hai il cane che il tuo Allevatore dice essere degno di riprodursi, magari si può fare un paio di tentativi, ma dopo i sei anni, che lo tieni intero affà? Vuol dire che non ti interessa riempire il mondo di cani che nessuno vuole perchè non servono a nulla. Oppure hai intenzione di spendere tutti i tuoi risparmi e la pensione per mantenere i cuccioli che il tuo cane ha messo al mondo (possono essere anche un centinaio, così a tirar un numero plausibile)?

          • Io sono dell’idea che un maschio si possa anche non sterilizzare, visto che anche se non si accoppia, non rischia tumori(a differenza della femmina, che invece se non viene sterilizzata e non si riproduce mai, corre grossi rischi di salute), purché ovviamente venga tenuto un minimo sotto controllo quando ci sono femmine nelle vicinanze. Ma sono soprattutto i proprietari di femmine intere, ad avere la responsabilità di controllare la cagna nei giorni di estro. Tenere la cagna “sotto chiave” per qualche giorno all’anno non è un dramma, mentre il maschio, che sessualmente è ricettivo 365 giorni all’anno, non si può tenere recluso a vita!

          • Mica vero, eh… anche i maschi interi, in età avanzata, rischiano: prostatiti, tumori della prostata, tumori ai testicoli, Cushing…
            Vero che corrono meno rischi della femmina: ma la sterilizzazione fa bene anche alla loro salute. L’unica cosa è che al maschio conviene farla in età ampiamente adulta, il che non influisce più di tanto sul problema randagismo perchè “prima”, se nessuno li sorveglia, rischiano di ingravidare tutto il paese.

            P.S.: ma perché “recluso”, scusa?!? Stare dentro casa (e in giardino, se c’è) e uscire al guinzaglio, lasciato libero solo in posti recintati e sicuri, non mi sembra una reclusione!

          • @Andrea c
            ti rispondo da qui perchè non vedo il pulsantino sotto il tuo commento.
            siamo d’accordo tutti che le femmine non destinate alla riproduzione vanno sterilizzate quanto prima soprattutto per la loro salute e per la sanità mentale del proprietario. Secondo il mio veterinario ci sono due scuole di pensiero a proposito del Quando (prima o dopo il primo calore), nel mio caso riguarda una decisione presa dopo un calore e una gravidanza isterica e relativa Vergine di Norimberga con cui usciva la cucciolotta, cioè io che a sette mesi circa la trainavo via a forza da qualunque maschio tentasse di avvicinarsi, e se i maschi erano più d’uno partiva la singolar tenzone. Dici che il maschio non rischia tumori, ma ammesso e non concesso che sottoporlo a continui sbalzi ormonali (perchè anche le femmine intere hanno diritto di esistere e di uscire di casa tutti i giorni e di socializzare coi simili) non lasci tracce, ma hai mai visto i maschi (plurale) come stanno quando nelle vicinanze (anche chiusa in casa) c’è una femmina (singolare) in calore? Stanno MALE: guaiscono, ululano, piangono come maiali al macello. E i loro padroni? tira il guinzaglio, strattonalo via, evita il contatto con altri maschi (anche i migliori compagni di gioco, li ho visti scontrarsi tra loro). Magari qualche zuffa e qualche morso non ha mai ucciso nessun cane, ma siamo sicuri che è proprio quello che vogliamo? Vietare ai nostri amici di avere una vita sociale perchè non vogliamo spendere due euro per un’operazione che li farà vivere sereni e in pace col mondo per la vita?
            Mi pare che certe scuse (tanto non rischia la salute, non posso rinchiuderlo in casa perchè se solo vede una femmina va fuori di melone, …) siano accampate dai maschi italiani che vedono nel cane il prolungamento di sè, perciò se tagliano i cosiddetti al loro cane, è come se li tagliassero a se stessi, evirando la propria mascolinità latina.
            Più responsabilità da parte di tutti, sarebbe segno di civiltà, invece fare lo scarica barile affibbiando a qualcun altro il controllo delle nascite è segno di Medioevalesimo.
            Per capirci meglio, non ce l’ho con nessuno in particolare ma:
            Situazione numero 1 (sabato sera): incontro il solito amichetto misto terrier con cui la mia bulletta ha sempre giocato, e la proprietaria si lamenta perchè improvvisamente il piccolo sta crescendo e comincia ad annusare ogni mezzo centimetro, è litigioso con gli altri cani, ad alcuni non ci si può neanche avvicinare per sbaglio, tipo che se ai giardinetti c’è uno, l’altro deve andare da un’altra parte … in più il vet le ha consigliato di non farlo mai accoppiare, perchè una volta che ha provato l’ebbrezza non è più finita. Le chiedo (sottintendendo, ma non sono stata capita): non sarebbe il caso di sterilizzarlo? in fondo è un meticcetto senza arte nè parte, mica un campione internazionale di bellezza …
            Situazione numero 2: domenica mattina, in un altro parchetto, incontro una bella femmina di labrador nero, intera e chiaramente in estro, dato che i cani più timidi che si siano mai visti facevano le evoluzioni ginniche nel tentativo di montarla (tutti ovviamente meticci, tutti ovviamente interi, perchè tanto son maschi e le rogne della filiazione se le cucca la proprietaria della femmina), le cui proprietarie (*e* della labrador *e* dei maschietti aspiranti) continuavano imperterrite a fare commarò e coccodè ignorando totalmente i loro beniamini. Un paio di volte noi che non c’entravamo nulla siamo intervenuti a bloccare l’atto sul nascere, poi quando la labrador e padrona distratta se ne sono andate, le altre comari hanno anche avuto il coraggio di lamentarsi, perchè se hai la femmina in estro non devi andare al parchetto. Giustissimo, ma tu col maschio intero con velleità sessuali potresti anche stare un po’ più accorta, e così non ci sarebbero brutte sorprese……

          • Non sono del tutto d’accordo. Io ho un bastardone maschio intero, non l’ho fatto sterilizzare nè ho intenzione di farlo (per il momento), al canile me l’hanno consigliato e tutte le volte che vado a fare “visita parenti” tentano di convincermi e dal loro punto di vista li capisco. Tuttavia io so che non si accoppierà mai (vive in casa, esce solo al guinzaglio e se lasciato libero viene fatto accertandosi che non esista anima viva nel raggio di 10km…) Il mio vet non è così favorevole e visto che in fondo sono eurini che ci perde non vedo perchè dovrebbe dirmi una cosa per un’altra. Le eventuali patologie che potrebbe eventualmente avere a causa della sua integrità sono comunque controllabili e il cane è seguito e controllato periodicamente tra vaccini e richiami (e in più io sono di quelle che lo portano dal veterinario perchè ha perso un pelo…).Certo, marca ogni due metri, se in zona c’è una femmina in calore è un pò più agitato nelle uscite e tira come due trattori (di solito tira come UN trattore…:)), ma se anche lo castrassi… lui non lo saprebbe di essere ehm… inutilizzabile, quindi non credo farebbe gran differenza, potrei togliergli gli zebedei, ma il naso e i recettori restano… Quanto al comportamento posso dirti che il mio nè ulula, nè guaisce, nè sta male Questi comportamenti li assume in altri momenti: ulula se ci sono estranei (chiama a raccolta il branco, come deve fare un bravo gregario), guaisce per il cibo o per richiamare l’attenzione per giocare/farsi coccolare , sta male quando…ha la febbre o mal di gola ed in quel caso è mogio mogio. In fin dei conti il cane discende dal lupo (almeno, il mio sì essendo lupoide) e nel branco di lupi si accoppia solo la coppia Alpha, quando la femmina Alpha è in calore non è che tutti i maschi del branco “ce provano…” ognuno sta al suo posto. Quindi non è che un cane maschio senta per forza il desiderio di acccoppiarsi. Se lui ha ben chiaro il suo ruolo di sottoposto, sa che la riproduzione non rientra nei suoi compiti.
            Sono invece assolutamente d’accordo sul fatto che se la cana è in calore vada evitato di portarla al parchetto in mezzo agli altri cani. Castrati o no. Tant’è che anche in alcune discipline aperte anche ai meticci (agility ad esempio) devi dichiarare se la cagna è in calore o no ed in caso positivo viene fatta girare per ultima.

  26. Ma come bisogna tutelare la privacy di quello li`? E` solo anziano, ancora non risulta malato mentale
    Di solito i nomi dei delinquenti li mettono perche` solo il suo no? E` legale o ci provano per non avere casini grossi dagli animalisti e da chiunque lo incontri per caso per strada, lo riconosca e cerchi giustamente di pestarlo?
    Spero che il tamtam su FB Twitter etc…faccia saltar fuori comunque il suo nome perche` un po` di sana fifa, (visto che rimorso non ce lo avra` di sicuro)e vergogna a uscire di casa non gli farebbe mica male.

  27. quel dialogo è AGGHIACCIANTE. so che non si dovrebbero dire queste cose, ma se avessi la vecchiaccia per le mani mi sarebbe difficile trattenermi dal prenderla a bastonate (sono una persona cattiva? po esse). vado a prendere due maalox va’.

  28. Articolo vecchio (quello de Il Fatto, intendo) ma sempre valido. Nulla di nuovo sotto il sole.
    La storia del Parrelli invece non la conoscevo 🙁

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