venerdì 29 Marzo 2024

Ennesima (triste) storia di un cucciolo dell’Est

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – Ne arrivano un po’ meno di un tempo, bisogna dirlo: però ne arrivano ancora troppe. Di cosa? Di lettere come questa:

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Il giorno 21 gennaio io e la mia fidanzata abbiamo deciso di acquistare un cucciolo di chow chow. E purtroppo come tante persone, anche se amanti degli animali, non ci siamo informati su cosa ci avrebbe portato l’acquisto di un cucciolo in un negozio! Il giorno prima dell’acquisto, pensandoci bene… i proprietari dello pseudo-allevamento mi fecero fretta con la scelta del cucciolotto!
Il giorno dopo il nostro piccolo Simba era pronto per la nuova casa… (consegna passaporto, essendo un cane ucraino: mi viene spiegato che la data non combacia con quella giusta, segnava che era nato a settembre)… ma come si vede dalle foto lui a stento ne aveva due, di mesi: sempre stando al passaporto, aveva due vaccinazioni.
Il mio cucciolo era felice a casa: lo si vedeva dai suoi occhi e da come stesse sempre insieme a noi. Dopo tre giorni al mio cucciolo colava il nasino e portandolo dal veterinario mi disse che aveva la febbre e dovevamo fare una piccola cura di pochi giorni: cosi facemmo, ma cominciò la diarrea con sangue e muco. La stessa veterinaria mi disse che forse era un effetto della cura di antibiotici per la febbre… ma non era così.
Dopo una settimana decisi di cambiare veterinario e di andare in una clinica. Lì gli diagnosticarono la coccidiosi (una malattia che colpisce l’intestino del piccolo cucciolo disidratandolo, rendendolo debole e togliendogli l’appetito), riscontrata in molti cuccioli dell’Est, ma curabile. I veterinari però mi dissero che eravamo a rischio di malattie virali, essendo piccolo e non avendo vaccinazioni, con sistema immunitario molto debole dato che il mio piccolo amico non è stato quanto doveva con la madre.
E’ stata una settimana durissima, vedendo il mio cucciolo sempre piu debole…ma aveva cosi tanta voglia di risollevarsi e insieme gli abbiamo dato tanta forza, incoraggiandolo e aiutandolo in ogni suo piccolo sforzo.
Ne faceva tanta, di diarrea, e gli abbiamo dovuto far fare due lavaggi al giorno: intanto gli davamo le gocce per i vermi, una cura di 15 giorni.
Un bel giorno il mio Simba cominciò a mangiare, dandoci cosi tanta speranza… ma tornò ad aggravarsi dopo due giorni. I suoi occhi erano gonfi, il suo nasino secco… e la sua piccola coda, sempre alzata e pronta a scondizolare anche se era appoggiato sul suo cuscino, ormai stava sempre abbassata.
Qualcosa non stava andando bene… cominciò nel lamentarsi con il suo respiro, passammo una nottata a calmarlo e accarezzarlo, ma il giorno dopo dal veterinario ebbi la notizia che il mio piccolo Simba era stato infettato dal virus del cimurro… e non c’era più niente da fare.
Ricordo il suo sforzo di notte nell’alzarsi per andare sulla traversina… io lo tenevo per farlo reggere, ma non aveva più forza né sensibilità. Non dimenticherò mai la sua voglia di vivere… i suoi occhi… e il suo modo di ringraziarci per avergli dato tutto l’amore possibile: ma la sua morte era ormai scritta. Ha onorato il suo nome, Simba… il nostro piccolo leone.

simba3Una storia che stringe il cuore, ma che riempie anche di rabbia. Contro tutto e tutti.
Quando leggo cose come questa mi parte l’embolo nei confronti delle leggi che permettono ancora queste maledette importazioni, che non rendono possibili dei controlli decenti sull’età (un passaporto che dichiara cinque mesi di vita, quando il cane non arriva a due? Sembrerebbe inaudito, e invece è la norma: tanto, chi può stabilire l’età esatta di un cucciolo?); ma anche verso i troppi veterinari che ancora stanno a pensare a una “piccola cura di pochi giorni” quando si ritrovano tra le mani un cucciolo dell’Est con la febbre, anziché pensare subito al peggio, visto che il peggio è la regola con questi cani; e sì, anche verso le migliaia di ingenui che ancora vanno a comparsi i cuccioli in negozio, o alle fiere del cucciolo, o negli allevamenti “mille razze subito disponibili”.
Perché ormai sono decenni che si parla di questo argomento, e non sembra possibile che qualcuno ci caschi ancora. E se è vero che l’informazione non è ancora capillare come dovrebbe essere, è anche vero che molta gente SA, ma se ne infischia perché pensa solo a “spendere meno” al momento dell’acquisto… per poi venire dissanguata dalle spese veterinarie e finire per pagare il cucciolo tre volte più caro che se l’avessero comprato in un allevamento serio.
Sì, mi incazzo anche con gli innocenti: perché credo che in storie come queste, di “totalmente” innocenti, non ce ne siano.
O meglio, uno c’è: il cucciolo, che è anche l’unico a pagare non solo con la morte, ma anche con settimane o mesi di sofferenze indicibili.

simba6Sì, perché bisogna metterselo bene in testa: la morte, per questi cuccioli, diventa una liberazione dopo che hanno vissuto una breve vita fatta soltanto di dolore.
Il cimurro ammazza lentamente dopo un’agonia veramente infame: spasmi muscolari, difficoltà respiratorie, alla fine problemi neurologici, convulsioni… e quando arriva il coma, quando arriva la fine, questi cuccioli probabilmente pensano “finalmente“. E cos’hanno fatto di male, per meritare tutto questo?
Come si fa a non provare una rabbia infinita, leggendo di questo orsacchiotto che lottava per vivere e che ancora riusciva a scodinzolare ai suoi umani, a mostrarsi felice di vederli e di essere coccolato da loro?
Come si fa a non schiumare di rabbia pensando che esistono sindacati che proteggono questi dannati, schifosi, indegni esseri sub-umani e che quindi favoriscono migliaia di queste agonie, facendo pure gli offesi quando si dice alla gente di NON COMPRARE CANI IN NEGOZIO, perché le possibilità di vivere storie come questa sono elevatissime?
Sono trent’anni, ormai, che personalmente lotto contro le importazioni dall’Est: e non sono certo la sola. Tutti gli allevatori seri fanno la stessa cosa: si indignano, si infuriano, cercano di fare informazione.
Dopo vent’anni in cui nessuno ha mosso un dito per aiutarci, oggi finalmente di questo traffico si sa un po’ di più: anche i media l’hanno scoperto, anche le TV ogni tanto ne parlano (sempre troppo poco: ma ne parlano)… e il risultato qual è? Che il traffico, anziché diminuire, dilaga.
Sempre più negozi vendono cuccioli dell’Est (ma vogliamo VIETARE una buona volta la vendita di animali vivi in negozio?), sempre più pseudo-allevamenti si pubblicizzano trionfalmente su Internet, con pagine di FB che sembrano mercati all’ingrosso… e tanta, tantissima gente continua a cascarci, perché i prezzi sembrano davvero “speciali” (altro che quelli degli allevatori, che speculano sui cuccioli! Tzè!) e perché le foto (spesso rubate, letteralmente, ai siti degli allevatori stessi) mostrano cuccioli bellissimi, in  splendida forma, sanissimi.
Peccato che, dopo l’acquisto,  si vivano storie come quella che abbiamo letto oggi.
Storie capaci di rovinarti la giornata, ma che poi vengono subito dimenticate perché la gente che “sa”, la gente che non ci casca più perché si ritiene informata e consapevole, tende a pensare “mi dispiace per il cucciolo, ma in fondo ve la siete cercata. A me non succederà mai”.

simba5E invece non è proprio così, perché virus come quelli del cimurro, o della parvovirosi, non si limitano ad uccidere i poveri piccoli che se lo sono portati con sé dall’Ungheria o dall’Ucraina: si diffondono anche per le nostre strade.
Ogni proprietario di un cucciolo malato è un potenziale untore che appesta i nostri marciapiedi, le nostre aree cani (ammesso che il cucciolo aspetti qualche giorno prima di mostrare i sintomi e quindi venga portato anche a spasso), tutte le case in cui gli orgogliosi neo-proprietari portano trionfalmente il loro nuovo piccolo amico… o nelle quali, semplicemente, camminano con le stesse scarpe che hanno usato in casa, e che quindi sono venute a contatto con il virus.
I nostri cani sono vaccinatissimi, certo: ma non sempre questo è sufficiente, perché i virus mutano. E quelli che arrivano da lontano, a volte, sono leggermente diversi da quelli “nostrani”, su quali vengono “calibrati” i vaccini.
Il risultato è che ogni tanto scoppiano epidemie anche tra cani vaccinati e stravaccinati, adulti compresi: quindi, grazie alle importazioni selvagge, muoiono anche i nostri cani ben allevati e seguiti con la massima cura.
Nessuno di noi è al riparo da questo sfacelo: nessuno, ricordatelo bene.
Per questo rimane fondamentale diffondere a macchia d’olio l’informazione e far capire a tutti che negozi di animali e sedicenti allevamenti multirazza si riforniscono sempre e solo da grossisti che importano dall’Est, perché là i cuccioli costano una sciocchezza e il margine di guadagno è davvero enorme. Ovviamente nei Paesi dell’Est non ci sono soltanto i canifici, ed è bene ricordarlo: ci sono anche bravissimi e serissimi allevatori. Ma questi NON  vendono ai grossisti, così come non lo fanno gli allevatori italiani altrettanto bravi e seri.
A vendere “tanto al mucchio” sono i cagnari: e il costo basso è dovuto semplicemente al fatto che i cuccioli (e le fattrici) sono sfruttati fino all’osso. Nessun controllo sulle malattie ereditarie, nessuna sverminazione, nessuna vaccinazione (i libretti sanitari sono fasulli nell’80% dei casi), cibo di qualità infima, giusto quel che basta per mantenerli in vita prima del viaggio che li porterà nei negozi, nei canifici e infine nelle case dei “fortunati” nuovi proprietari… ad ammalarsi e a morire.
Questa è la vita che fanno i cuccioli dell’Est: mentre quella delle loro madri è sfornare cucciolate ogni sei mesi, a ripetizione, fino allo sfinimento e alla morte. Dopodiché, avanti la prossima.
Ve lo giuro, non ne posso più di ripetere queste cose: sono, appunto, trent’anni che le dico, le ridico, le scrivo, le urlo in faccia a chi mi racconta, tutto allegro: “ho prenotato un cucciolo nel negozio XY!”.

simba1Ogni tanto mi illudo che la gente cominci a capire: passa qualche settimana senza notizie di cuccioli malati o morti.  Poi, puntualmente, mi arriva una lettera come questa. E mi cadono le braccia.
Francesco, l’umano del piccolo chow protagonista di questa storia orrenda, mi ha scritto queste parole: “Dal mio cucciolo ho imparato tanto… e non voglio fermarmi qui, perchè c’è troppa disinformazione. Vorrei poter fare qualcosa… informare quante piu persone possibili affinchè possa finire questo mercato di questi poveri e indifesi cuccioli… cosa si puo fare?
Me lo chiedo anch’io, da trent’anni.
Cos’altro si può fare, oltre a parlarne, scriverne, diffondere?
Purtroppo non sarà MAI possibile arrivare proprio a “tutti”. Se dei cuccioli dell’Est si parla ancora poco, ci sono altre sciagurate vicende (comprese vere e proprie truffe) di cui si parla moltissimo… ma qualche ingenuo continua a caderci lo stesso.
E’ la politica che dovrebbe intervenire: sono le leggi a mancare, o ad essere lacunose e troppo facili da aggirare: ma in questo momento storico, con la crisi e tutto il resto, sperare che la nostra politica si occupi di cani è una vera utopia (anche se buttar via centinaia di euro per un cucciolo che vivrà poche settimane sicuramente non aiuta le famiglie a migliorare la propria situazione economica: ma in fondo, chissenefrega delle famiglie? Forse, per smuovere le acque politiche, il cucciolo dell’Est dovrebbe crepare tra le braccia di qualche grosso banchiere).
Ci resta soltanto il passaparola: quindi passiamola, il più possibile.
Non limitiamoci a versare la lacrimuccia: incazziamoci, perdiana!
Mostriamo a tutti quelli che conosciamo le foto di questo “piccolo leone” che ha combattuto inutilmente e dolorosamente la sua battaglia contro un nemico troppo forte per lui… ma ricordiamo che il nemico non si chiamava “cimurro”.
Il vero nemico è l’avidità umana. E’ il mancato rispetto per la vita e la dignità degli animali. E’ l’ingenuità di chi non sa, certo: ma anche la presunzione di chi SA benissimo, ma pensa che a lui “non possa capitare”, perché il “suo” negozio di fiducia è sempre stato serissimo e sicuramente i cuccioli non li importa.
Be’, scordatevelo!
I cuccioli si comprano dai grossisti, e TUTTI i grossisti italiani importano dai Paesi più poveri, perché spendono meno e guadagnano di più. Punto.
Lo stesso vale per chi promette (da Internet o “dal vivo”) cuccioli “di tutte le razze” sempre pronti alla consegna. Lo stesso vale per i sedicenti privati che raccontano, sempre su Internet, di aver fatto una cucciolata accudita amorevolmente e che si offrono di portarvi il cucciolo a qualche casello autostradale. Non è vietato comprare cuccioli dai privati, ma di fronte a “generose offerte” di questo tipo bisogna sentire una sirena d’allarme nella testa.
Volete il cucciolo del privato? Andate a casa sua: sempre e comunque. Solo così potrete scoprire se questi cuccioli hanno davvero una mamma che vive con questi signori.
Se poi volete a tutti i costi risparmiare, pure sui chilometri oltre che sul cucciolo… allora la fregatura ve la state proprio cercando: e verrebbe voglia di dire “cavoli vostri”, se non fosse per il fatto che i cavoli più amari se li beccano i cuccioli.
Come dicevo sopra, gli unici veri innocenti di tutte queste storie.

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78 Commenti

  1. Ma scusate un attimo. Io, quando guardo solo per pura curiosità il costo delle razze che mi piacciono su internet, vedo sempre che i prezzi si aggirano attorno ai €700, 100 più o 100 meno.
    Ecco, ma qual’è il prezzo più veritiero per comprare un cane di razza da un buon allevamento?
    Cioè, se Simba è costato €600, allora quelli da allevamento buono quanto cavolo costano??

  2. Scusate ma mi sta venendo un dubbio. Se cerco, solo per infornazione, su internet i prezzi di varie razze, questo solitamente si aggirano attorno ai €700 . Ma un cane di razza allevato come si deve quanto costa di solito? €700 Sono pochi per un cane di razza di allevamento serio?

  3. Ciao. Io vorrei chiedere delle cose. Qui ho letto già un paio di articoli in cui si dice di non comprare cani dell’est, che in ogni caso staranno male e moriranno. Io un cane dell’est non voglio comprarlo, voglio adottarlo dal canile. Ho parlato con la dottoressa quando li hanno trovati dopo un sequestro perché volevo adottarne almeno uno, mi sarà dato al compimento dei tre mesi (mancano poche settimane) ed in questo momento lo tengono ancora al canile per controlli e vaccinazioni. Anche in questo caso si fa male a prenderlo? Allora tutti quei cani che loro malgrado sono al canile e vengono dall’est non devono essere adottati? Dovrei preoccuparmi anche se dal canile mi hanno detto che si sarebbero occupati delle prime vaccinazioni necessarie per l’affido?
    Ti ringrazio se mi risponderai,
    Giorgia

  4. So che la discussione è “datata”…ma questa mi è capitata ieri e ci tenevo a raccontarla. In giro per il centro, sorpresi da un megatemporale, Sif ed io ci rifugiamo sotto la tettoia di una vetrina; passa una coppia e la ragazza si fionda con urletti vari sul cagnino. Sì, le spiego, è un chihuahua a pelo corto, tricolore, e, certo, puoi accarezzarlo (…non spremerlo, però…) perchè è educato e simpatico. Il ragazzo mi chiede dove l’ho preso, ed io gli spiego che è stato un regalo a tradimento di una parente di mio marito, che viene da un negozio. Segue panegirico sul “se volete un cane non comprate cuccioli in negozio”, con descrizioni abbastanza allucinanti di clienti che non sono stati fortunati quanto noi (cani malati ed una Cavalier che è vissuta tipo una settimana), tre veterinari cambiati, documenti falsi, sverminazione, dubbi sulle vaccinazioni …un quarto d’ora di spiegone dopo, il tipo mi fa “Si, vabbe’…ma se passiamo in settimana da quel negozio, dici che ce l’hanno uno uguale al tuo?” …no comment.

  5. Francesco ha evidenziato un concetto valido per chiunque abbia intenzione di acquistare un soggetto della razza preferita da provenienza dubbia (che sia chow o vattelaapesca non cambia). Apparentemente questi traffici illeciti sembrerebbero arginati ma non è da escludere che eventuali fermi di automezzi e sequestri di merci (cani-gatti) siano a monte previsti e pianificati dalle organizzazioni medesime come “specchi per allodole” affinché tanti altri passino indisturbati …

    • questo è quello che voglio cercare di far capire..non esseri umani siamo superficiali in tutto, ma se la storia del mio piccolo Simba verrebbe divulgata come quelle di tanti altri piccoli nostri amici..le cose potranno cambiare..siamo troppo distratti in questi vita in cose inutili (e abbiamo bisogno che qualcuno ci aiuti con “il cucchiaino”) per capire determinate cose!!

  6. Francesco ha ammesso di aver sbagliato, non credo che dimenticherà quei giorni…., il suo Simba è però deceduto circondato dal suo affetto anziché nella solitudine totale. Francesco ora, più di tanti altri, avrà compreso ciò che tale traffico comporta e sarà in grado di trasmettere ad altri le sue dolorose esperienze e chi vorrà ascoltarlo sarà un privilegiato.
    Non esistono, che io sappia, listini prezzi a cui far riferimento per la vendita di animali, ma se un’eccessiva economicità dovrebbe far sospettare, un costo importante non sempre è sinonimo di garanzia…..

    • Non esistono listini. Se una razza è rara e ancora in Italia non è giunta per la sua diffusione, ci sta che il prezzo sia un po’ più alto della media. Intendo dire 2.500-3.000 euro. L’allevatore spende un sacco di soldi per importare riproduttori importanti, fare raduni e viaggi per tenere i suoi contatti.. Se poi la razza in questione è pure difficile da allevare, allora un prezzo elevato è giustificatissimo. Un allevatore che abbia per le mani un cucciolo di alta genealogia ( prima garanzia ma certamente non assoluta ) e dal fenotipo molto promettente difficilmente lo cede alla persona che non è interessata a expo e campionati.. Un allevatore serio con una lunga esperienza specialistica su una razza è in grado di richiedere una cifra importante, e quasi sempre, la garanzia c’è. Ma è compito dell’allevatore dare il cucciolo giusto alla persona giusta: una promessa di campione in mano a un pensionato non mi pare una grande idea.

      • Tommaso quella dei listini era una battuta…..
        Le cifre che hai sparato sono ben oltre “un po più alto della media” e sono richieste per quei soggetti già adulti, titolati, testati, insomma per non farla lunga in chi vuole investire nella cinofila come chi una volta più di oggi, vuole investire nel mattone, sono comunque scelte rispettabili e personali.
        Per quanto riguarda la “garanzia” se non è certa e se non è assoluta come tu stessi scrivi, mi
        sentirei di definirla con un termine più appropriato e cioè “aspettativa”.
        L’allevatore fa anche i propri interessi nel cedere il cane giusto alla persona giusta, ma l’allevatore giusto deve anche comunicare le eventuali problematiche degli altri suoi soggetti al pensionato sdentato. Giusto?

        • Pardon, la battuta l’ho presa per seria.
          Se chiedo all’allevatore un figlio di un noto razzatore che trasmette alla prole, in tutti gli accoppiamenti effettuati ( quindi non è un dato potenziale, sulla carta, ma un dato attuale, concreto ) un buon 60% del fenotipo ideale ( testa, mantello , portamento, movimento ), mi aspetto cifre che ho sparato. Non sono rivolte alla clientela media, ma chi ci capisce qualcosa nella razza e vuole un tipo o un modello preciso, che conosce le correnti di sangue, pur non essendo un allevatore, la trova una richiesta legittima. E’ il prezzo da pagare per portare la promessa di campione lontano dall’allevamento, dove avrebbe un futuro da riproduttore con tutti i vantaggi per la razza. E’ ciò che io intendo per “miglioramento genetico”, che avviene quando i migliori si riproducono, non i peggiori. E come avverrebbe in natura e come in effetti avveniva nel vecchio mondo dei cani da lavoro. In più ti dico che nel pet market negli ultimi dieci anni i prezzi e la tassazione sono saliti ma il prezzo dei cuccioli selezionati è rimasto invariato. Se in onestà considero anche questo, non lo mando a quel paese un allevatore bravo e serio che mi chiede quella cifra. Per es. quanto costa un cucciolo di bull dog? quanto costa fissare il prognatismo, fare le monte artificiali ( che a norma solo il vet è autorizzato a fare ) e i parti cesarei? sarebbe un furto vendere un bull dog sano e in tipo a 2.500 euro? e che dire dei rari cani messicani che uno deve andare a prenderseli al di là dell’oceano per allevarli in Italia? sono cifre esorbitanti, esaminati in superficie ma giustificabili in relazione a tutto ciò che fa l’allevatore per produrre qualità. Allora si capisce perché un allevatore non deve dare questo tipo di cane a chi ha minori aspettative perché non saprebbe apprezzare la fatica che ha fatto l’allevatore per fissare una espressione di testa o una certa tessitura del mantello. Cose che non devono fregare a tutti, certo, ma che sono funzionali allo sviluppo della razza. Insisto a dire che non è una cifra esosa. Non è come un paio di scarpe che a produrle costa 20 euro e al dettaglio il prezzo finale è 10 volte tanto. Il margine di un allevatore è molto ma molto più modesto. Eppure produrre cuccioli è organizzativamente, amministrativamente, fiscalmente, cinotecnicamente un’impresa ben più ardua e impegnativa, peraltro neppure presa in considerazione dallo Stato e forse è proprio per questo che è tanto difficile allevare bene. Ed è sempre per questo che si crea un mercato parallelo dei cuccioli dell’Est.

          • Tommaso restiamo sul pratico……e con i piedi per terra, io non mando a quel paese un allevatore che mi chiede 2.500 € ma gli risponderei che non posso permettermelo, come non mi posso permettere abbigliamento firmato. Nel caso di un cane non ripiegherei su quelli offerti a prezzo stracciato e/o di provenienza incerta ma semplicemente non acquisterei il cane.

  7. Scusa Francesco, non so quanti anni hai, ma penso sei “giovincello” ( almeno maggiorenne)…..e non ti puoi giustificare in nessuna maniera, ma nell’era di INTERNET, se avessi voluto informarti prima di prendere un cucciolo ad occhi chiusi, si perché te , lo hai preso ad occhi chiusi, avresti letto dei cuccioli importati dall’est e dei cagnari, e ci pensavi due volte prima di fare il “grande” passo………..hai fatto un gesto con mooooooolta superficialità . PUNTO!
    quando ce vò – ce vò!!! ekkediamine………

    • Se leggi i miei post ho ammesso la superficialità…ma qua sembra di stare a parlare con persone che non fanno altro che dire è colpa tua…nessuno è santo…nessuno può permettersi di dare sentenze…perchè ognuno nel suo piccolo ha il suo sbaglio ( e non parlo di soli cani, ma di razza animale) c è chi vuole fare qualcosa per questo..e chi invece sta li a puntare il dito ma alla fin fine sta fermo!!ognuno guardasse il suo..e invece a stare parlare qui di me…pensiamo a f are qualcosa oltre a giudicare!!!!

      • Eh, ma io ti ho chiesto proprio questo: aiutaci a fare qualcosa di “mirato”, raccontandoci come e perché sei finito in negozio. Spiegaci qual è stato il tuo percorso. Facci capire perché non hai pensato di informarti. Che ne so: avevi fiducia nel commerciante? Pensavi che i cuccioli fossero tutti cuccioli e ignoravi l’importanza della selezione? Non hai mai letto da nessuna parte che i cani si possono allevare bene o male? Questo mi interesserebbe sapere… perché se si trattasse solo di te, potrai anche pensare che sei stato UN singolo pirla. Ma il traffico di cuccioli dall’Est coinvolge migliaia di persone (e ovviamente di cani) all’anno: quindi capire come e perché si possa ancora andare a comprare un cucciolo in negozio sarebbe importantissimo per riuscire a mandare i messaggi giusti al target giusto.

        • Sign.Rossi io ho risposto a tutte quelle persone che davvero “se non direttamente” mi danno dell’assassino!! Ripeto a tutti per l ‘ennesima volta che la mia IRRESPONSABILITA’ E SUPERFICIALITA’ l’ho ammessa…ma come le ho detto..sono stato circondato da persone che mi hanno informato e consigliato male..non c e stata una ricerca approfondita sull argomnto(e non sulla razza che conosco bene) perchè alcune persone padroni della stessa razza, mi hanno parlato di tutto tranne del commercio di questi cani (avendo gli stessi preso cani provenienti da questo commercio)e con questo non sto dando la colpa a loro ne mi sto pulendo dei “miei peccati” perchè questa non è la sede adatta per questo ( e senza offesa non lo devo fare con nessuno qui) ma sto solo dicendo che questa serie di eventi mi hanno portato a fare la cosa sbagliata..e se ho cercato di parlarne qui e non per essere giudicato nella scelta..ma nel poter fare qualcosa..c’è chi sà ma continua per la sua strada..e chi non sà che come me sbaglia!!

          • Ho capitooooooooooo!!! E condivido l’irritazione verso chi accusa anziché cercare di dare una mano: però TU non capisci ME. Son già due volte che ti chiedo una cosa e che mi rispondi con un’altra… quindi mo’ ci rinuncio 🙁

        • io le ho risposto dicendo che..sono stato circondato da persone che mi hanno consigliato male..(persone con la stessa razza di cane, proveniente dall’est) ma che non me ne ha parlato di quello che c’è sotto..di alcuni veterinari che ne infischiano(perchè anche loro ci mangiano su questa cosa)…sono arrivato all’acquisto del mio cucciolo delll’est perchè troppe persone (fidate) mi hanno detto che il prezzo era giusto..che il cane stava bene, che l’importante è che abbia il pedigree..da troppe persone che hanno detto è (pseudo) alllevamento giusto..tutto questo mi ha portato a questa scelta finita dolorosamente..e se parlo con lei o con altri, non perchè la vittima sono io..ma la vittima è stata SIMBA, e lo saranno tanti altri cuccioli!! Tutti noi siamo superficiali nella vita, quindi per me queste storie di questi cuccioli devono essere sbattute in faccia alle persone (compreso me), per far si che anche la superficialità non diventi un errore che rende vittima questi cuccioli! Ogni santo giorno queste storie devono fare il giro dei social network, di modo che o per una cosa o per un altra le persone devono leggerla!! invece di condividere tante cavolate ogni giorno!!

          • Francesco, puoi raccontare bene come si sono svolti i fatti: allora, tu e la tua ragazza volevate un cane, allora avete conosciuto una persona che aveva un chow chow, vi è piaciuto, gli avete chiesto dove l’aveva preso, vi ha fatto il nome dell’allevamento (o del negozio), vi ha detto quanto l’ha pagato, …… prova a raccontare i fatti così.

          • i fatti sono andati cosi:
            Io e la mia ragazza aspettavamo una cucciolata di chow chow italiani di un mio caro amico(conoscevo madre e padre) ma per una serie di circostanze non sò fino a che punto veritiere mi è stato detto che la cucciolata non fosse andata a buon fine.
            Decidemmo di trovare un cucciolo di chow chow..e cosi è stato..prima dell’acquisto parlai con alcune persone proprietari di chow chow (rivelatosi poi cuccioli importati), dove mi hanno raccontato delle loro esperienze (apparentemente positive), mi è stato detto che un cucciolo all’acquisto basta che abbia il pedigree, che questi pseudo-allevamenti trattano bene i loro cuccioli..tutte cose che purtroppo mi hanno condizionato (e mi hanno reso superficiale nel provare almeno mezza volta una ricerca su internet) essendo amici fidati mi sono fidato..e ahimè ho contribuito con questo commercio!! La cosa grave che quando ilmio cucciolo stava male mi è stato detto (tornalo indietro…fatti ridare soldi) cose indescrivibili..ma invece di fare tutto ciò ho deciso di raccontare la mia esperienza!!

          • altri 100 € mi venne chiesto per il suo pedigree!! sicuramente falso come il suo passaporto!!mi chiedo ma è possibile potergli mandare un controllo?? lei stesso mi venne a dire…sul passaporto c e scritto che ha 5 mesi ma considera che lo fanno per farli viaggiare!!! dopo una dichiarazione simile non è possibile fare nulla???

          • Altra fregatura, visto che un pedigree costa circa 30 euro :(. No, non si può far nulla se non hai nulla di scritto: sarebbe la sua parola contro la tua. Un consiglio? Mandagli la Guardia di Finanza a fare un bel controllino.

          • io credo che con i controlli dovuti..la farebbero chiudere…credo anche che ci siano i presupposti per farlo.
            Punto prima all’acquisto stesso dopo il pagamento mi dice: sul suo passaporto indica che ha 5 mesi ma ne ha uno o al massimo 2, per fargli fare viaggi e per far passare la dogana scrivono falsa età e finte vaccinazioni.
            Poi mi viene detto che se voglio il pedigree devo pagare altri 100€.
            Vendeva diverse razze di cani, e ho notato al ritorno che vendeva conigli e non credo sia possibile questa cosa!!

      • Bè, insomma, Dai, chi non ha mai sbagliato nella sua vita? Vero, anche per la legge, l’ignoranza non paga e per certi nostri errori a volte sono gli altri a pagare, in questo caso il povero cucciolo. Non credo che rifarebbe lo stesso errore, no? A me fanno più inc… quelli che sanno benissimo le cose, se ne fregano e se poi gli va male si arrabbiano pure! Fare una scelta con leggerezza è sicuramente sbagliato, ogni decisione andrebbe presa con cognizione, ben ponderata ecc ecc , ma non per questo chi ha fatto una cazzata, va messo alla gogna no? Anche se mi si stringe il cuore al pensiero del povero cucciolo… 🙁

  8. L iPhone che costa 600€ vieneppubblicizzato 10.000 volte al giorno… Un cucciolo…o ad un altro animale non viene fatta alcun tipo di campagna pubblicitaria.. Che sia per la morte per le pelliccie o la vendita di cani Dell est.. Questa è disinformazione… Puntare il dito e dire sei responsabile non è accettabile come cosa… Perché qua nei confronti di animali siamo tutti peccatori. Non è una giustificazione..Ma non vvoglio passare per quello che non sono… Le persone che mihanno ccircondato erano incompetenti.. E il problema è stato quello che è accaduto…

    • Francesco, intervengo anch’io per dire la mia: no, “complice” non ti ci ritengo. Sei una vittima, come è stato una vittima il povero Simba. Solo che lui NON POTEVA informarsi prima e tu sì. Non puoi dire che manchi completamente l’informazione, perché se solo provi a scrivere “cuccioli dell’Est” sui motori di ricerca vieni sommerso da informazioni.
      Ma anche ammettendo che tu non sapessi nulla dei cuccioli dell’Est, e che quindi non potessi usare questa chiave di ricerca… bastava scrivere “acquisto di un cucciolo”: i primi tre risultati parlano TUTTI del pericolo di truffe, dei cuccioli dell’Est, dei cagnari e così via.
      Diciamo, quindi, che l’ignoranza può anche passar per buona (neppure troppo: nel nostro Paese “la legge non ammette ignoranza”, e forse neppure la cinofilia dovrebbe ammetterla!), ma la superficialità no: perché tu, evidentemente, NON ti sei neppure preso la briga di aprire google e di vedere se c’era qualche consiglio utile per l’acquisto di un cane.
      Altrimenti non saresti rimasto fregato.
      Anche nel mio articolo ho un po’ “ringhiato” contro gli acquirenti “boccaloni”, perché non riesco proprio a capire come si possa, nel 2014, fare ancora acquisti con tanta leggerezza, tanto più quando si tratta di esseri viventi: e non solo, ma veri e propri amici con cui dovremo passare gran parte della nostra vita. Io davvero non mi capacito che la persona NORMALE perda giornate intere a consultare fonti, siti eccetera se deve comprare un telefonino, mentre non si pone la minima domanda quando deve acquistare un cane. Quindi, forse, più che difenderti e/o offenderti, dovresti spiegarci qual è stato il motivo per cui non ti sei informato (neppure sui prezzi, visto che consideri 600 euro una cifra elevata). Ti ringrazio se vorrai farlo, perché servirebbe davvero CAPIRE, piuttosto che condannare (specie quando ormai è troppo tardi).

      • Rispondo volentieri perchè siamo qui per discutere su un argomento serioe persone serie…il mio problema è che sò di essere stato SUPERFICIALE ma sono stato circondato da troppe persone che mi hanno informato male sulla cosa…troppe persone hanno mangiato su questa cosa…e mi ritengo in minima parte responsabile di aver contribuito nell’incremento di questo commercio!!!Ma non possono tutti apparire cosi “SANTI” (ANCHE SE ACCETTO PERCHE SO DI ESSERE STATO SUPERFICIALE) ma mi sono state dette troppe cose che non mi appartengono!!!

  9. Cara marty sei fuori strada . Un cane a 600 € non può essere un cane con pedigree, vaccinazioni in regola, visite veterinarie etcetc. Perché se ci metti anche la ricerca per una selezione migliore che eviti tare e quant’altro come fai a stare dentro le € 600!!!!!! Condivido in pieno ciò che ha fatto Lara dato che è il medesimo percorso che ho fatto io!!! E poi se uno non ha la disponibilità finanziaria per spendere di più non sarebbe più utile e meglio andare a sceglierei in cane in un canile!?!?
    Pretendere di avere un cane sano e bello senza i presupposti di cui sopra diventa a questo punto solo pretestuoso e se accade può essere solo fortuna.

  10. Ammetto e accetto che sarò stato superficiale.. Ma non accetto essere detto complice… Ricordo a tutti che in questa vita nessuno e santo.. E nessuno fa le cose che si dovrebbe fare… E complice chi sa ma continua per la sua strada.. Avrei guardato ai miei interessi facendomi restituire soldi.. O un altro cucciolo come merce… E invece no sto cercando di far diffondere quello che non fanno tante altre persone impegnate per le loro faccende e pensare… Chissenefrega e successo a lui e non a me.. O peggio ancora.. Ho riavuto un altro cucciolo.. Mi sono stati restituiti i soldi… Poi se la vedrà qualcun altro!! Poi ognuno è libero di pensarla come vuole… Ma ho già sentito troppe volte che ho voluto badare a spese e che non mi importasse affatto del cucciolo!!! Ma ognuno guardasse la propria vita..delle tante cose che sappiamo ma ce ne sbattiamo.. E peggio ancora lo si continua a fare.. Xke la maggior parte delle persona parla.. Quando fuori ad un balcone in una piccola gabbia hanno un piccolo uccellino.. O peggio ancora mangiano carne quando sanno come vengono ammazzati questi animali nei macelli(non c’entra forse niente con l argomento) e mi scuso se esco fuori dal discorso… Ma è per far capire che molte persone parlano ma non sanno… Anche questa è superficialità!!

  11. Semplice legge della domanda e dell’ offerta! Se smettiamo di creare ” domanda” , non ci sara’ piu’ offerta. Dunque, mettiamo ora anche da parte il buonismo e non pensiamo ” poveri cucciolini, chi se li prendera’, se non noi”, ma pensiamo piuttosto a ” come” e in quali condizioni questi cucciolini vengono portati al mondo; magari ci rendiamo ANCHE conto che tutto questo giro criminale, non solo e’ tale per gli effetti che vediamo ( cucciolini abbandonati , malati che poi ci moriranno nell’ arco di poco tempo), ma ha intrinseco una crudelta’ e violenza di base: la tortura di animali ( mamme di cucciolini costrette a vivere in condizioni indescrivibili, senza cibo, acqua e senza mai avere toccato l ‘erba con una zampa). E allora, cosa facciamo? Accettiamo il risultato di torture ad animali?

    • Come già detto almeno nel mio caso..non ho badato ai soldi ne al risparmio ne ai poveri cuccioli “oramai l ho visto”…io da IGNORANTE non mi sono informato questo lo ammetto…e se e ero uno di quelli menefreghisti ne riprendevo un altro a basso costo..e invece no..non smetterò di divulgare la storia del mio Simba e dei tanti cuccioli morti per questo commercio…perchè credetemi c’è disinformazione!!!! (non è come le storie dei macelli che tutti sanno la fine che fanno quei poveri animali ma tutti mangiano carne) quello è menefreghismo…questo invece in alcuni casi come il mio..e DISINFORMAZIONE!!

      • Esatto, Francesco. La tua è stata disinformazione, su un argomento importantissimo, che avrebbe dovuto condizionare la tua vita, e quella di un altro essere vivente e senziente, per 15 anni. Non ho detto che il motivo per cui ti sei imbattuto in un cagnaro è stato che hai voluto pagare poco. Però sono sicura che sai qual è il prezzo corretto dell’iPhone5, e se te lo propongono a metà di quel prezzo non dici “non ho badato a spese”. Perchè 600 euro è circa la metà del prezzo corretto di un cucciolo di chow chow ben allevato. Poi, ci sono certamente ALTRE cose da valutare, e prima di prendere un cane bisognerebbe conoscerle. Non c’è disinformazione, c’è ignoranza (colpevole). Comincia a prenderti le tue responsabilità.

      • No, permettimi! Ma nel tuo caso, come in quello di tanti altri come te, non è “disinformazione” come la chiami tu, ma è ignoranza e superficialità!! E sebbene per l’ignoranza non vi si possa fare una colpa, per la superficialità SI.
        È superficialità non informarsi da dove arriva il proprio cane o chi sono i suoi genitori solo perché si pensa di averlo pagato “ben 600 euro”; è superficialità decidere di volere un cane e andare a comprarlo al supermercato dietro l’angolo come un sacchetto di biscotti quando si ha un languorino.
        Ti posso portare il mio esempio? Sono al primo cane, mai avuto un animale prima, da quando abbiamo deciso di prendere un cane a quando l’abbiamo finalmente portata a casa sono passati quasi due anni: mi sono informata su internet (GRANDE invenzione della nostra epoca) sulle varie razze e su cosa è bene sapere, poi sono andata sul sito del club di razza e ho trovato gli allevatori riconosciuti, quindi abbiamo peregrinato tra vari allevatori nel nord Italia (e giù soldi) quindi abbiamo scelto quello che ci piaceva di più, e abbiamo conosciuto quelli che sarebbero stati i suoi genitori. E a quel punto abbiamo aspettato che arrivasse la nostra cucciolata… Poi siamo andati in allevamento almeno un altro paio di volte per conoscerla e farci conoscere e parlare, parlare, parlare con l’allevatrice e riempirla di domande e solo dopo tutta questa trafila abbiamo portato a casa Trudi.

  12. No, mi spiace, non ci sto. Non ci sto a dare la colpa al veterinario, alla malasorte, a chissà chi. O per lo meno, non in prima battuta. Certo, SE il veterinario fosse stato più competente, SE il cucciolo fosse stato più fortunato, SE…
    La colpa è PRIMA DI TUTTO degli acquirenti, che con la loro ignoranza e superficialità alimentano questo orrore. Nel migliore dei casi, perchè nel peggiore si tratta di persone che si sentono furbe e pensano che un cucciolo valga l’altro, e il “mio cuccio l’ho pagato 600 € quindi non ho badato a spese”: evidentemente la vicenda non ha insegnato niente a questa persona, nemmeno a capire quale sia il giusto prezzo per un cucciolo di razza. E’ auspicabile quindi che NON prenda mai più alcun cane, visto che secondo lui 600 € significa “non badare a spese” (o manca uno zero ed erano 6000?). Oppure, speriamo, prenderà un cane al canile, e mi auguro che amplierà un pochino le sue conoscenze cinofile.
    Poi, certo, i trafficanti sono esseri immondi, e andrebbero stroncati, i veterinari compiacenti andrebbero radiati, l’ENCI che non spende una parola andrebbe fatto saltare con il plastico…ma vogliamo guardare cosa facciamo o non facciamo NOI??? Qual è la NOSTRA parte di responsabilità? non so se l’ineffabile indegno ex proprietario del povero Simba abbia mai comprato un motorino, o un telefonino, ma sono strasicura che conosce marche, modelli, prestazioni e prezzi. Ecco, magari ragionare sul fatto che ci vuole almeno un decimo di quell’interesse e di quell’impegno lì per comprare “qualcuno” invece di “qualcosa”…Per favore, non venite a frignare, poi. Mi si spezza il cuore, per il cucciolo che ha avuto la sfortuna di nascere lì e trovare voi. D’altronde, tutti quelli che nascono lì trovano gente come voi. Ma per voi proprio no, non provo pena, anzi. Se non fosse per i cuccioli, a voi augurerei di rivivere 1000 volte le stesse cose, e di pagare 1000 volte le stesse cifre. Perchè siete voi i veri responsabili. Come avete trovato questo sito DOPO, potevate trovarlo PRIMA.

    • ti ringrazio per quello che mi hai augurato…ma quello che non sai tu che purtroppo non ho acquistato il cucciolo perchè lo vendeva a 600 € e ho fatto la ricerca in base al prezzo..sarò stato superficiale..ma forse a differenza di qualcun’altro ne ho fatto cambio cucciolo ne tantomeno me ne sono infischiato..ho sono tornato indietro perchè volevo i miei soldi…l’articolo è stato scritto perchè come tante altre persone non conoscono la situazione (e non parlo di questione soldi) perchè senza offesa non ho problemi!!qua non si tratta ne di situazione economica ne di ribellione per il singolo Simba!!q Qua si tratta di tanti altri cuccioli!!

    • Allora un cane che paghi 2000€ è sicuramente un cane sano? Un cane sano lo fa l’allevatore responsabile e l’acquirente responsabile. Puoi comprare anche un cane che costa 2000€ da un cagnaro cosa credi?
      E poi 600€ al giorno d’oggi sono soldi e fidati che una persona non li butta via così. D’altronde puoi trovare un ottimo cane con degli ottimi genitori anche a quel prezzo.

      • I cagnari travestiti da allevatori puntano alla quantità, non alla qualità.. sono improvvisati, non sanno come deve essere un cane di razza in standard, e non saprebbero come diavolo valutare fenotipicamente un cucciolo per attribuirgli il valore di 2.000 euro. Lo producono a basso costo e lo rivendono a 10-20 volte tanto. Poi i cuccioli della stessa cucciolata non sono tutti uguali. Quelli che sono mediamente tipici avranno un prezzo, quelli che a due mesi dimostrano già degli appiombi corretti e compagnia bella avranno un altro prezzo.

    • Si ma Anche meno…… posso comprendere il tuo turbamento ma

      1) rilassati
      2) stai facendo veramente un processo all’ intenzioni.

      Queste sciagure possono anche capitare in buona fede, l’ ignoranza di per se non deve essere necessariamente una colpa, una colpa la diventa se si continua a vivere nell’ ignoranza. Infatti l’ esperienza è il nome che diamo ai nostri sbagli.
      A volte riusciamo a farci esperienza invece che da errori da buoni consigli tempestivi ma tante volte si può anche proprio ignorare una eventualità.
      Non mettiamoci con le torce e i forconi a dare fuoco alla strega, credo che quello che hanno passato sia già una punizione dura.
      N

      • ma non hanno imparato niente, a quanto pare. Nemmeno il prezzo corretto di un cucciolo. O quale sia stata la loro parte di responsabilità. Tra l’altro, sono anche andati a prendere una razza non così comune: come hanno fatto a conoscere il chow chow? si saranno informati, no? e le stesse informazioni potevano prenderle per capire da dove veniva, come ci si deve comportare per acquistare un cucciolo, eccetera. Ora sta dando la colpa a tutto il mondo meno che a se stesso. Noi siamo sempre innocenti. Poveri cocchi. No, mi spiace, l’ignoranza, quando si tratta di scelte che coinvolgono responsabilità, è colpevole.

        • Mc, questo l’abbiamo ormai assodato: però è tardi per cambiare ciò che è successo. Prendersela con Francesco mi sembra un inutile “sparare sulla croce rossa”: preferirei capire come mai sia finito a comprare un cane in negozio, piuttosto che continuare a dirgli “è colpa tua”. Anche perché… anche se si mettesse a flagellarsi sulla pubblica piazza, questo non riporterebbe in vita Simba 🙁

          • Hai ragione, Valeria. Però se dimostrasse di aver capito qual è stata la sua parte di responsabilità, come funzionano le cose, la differenza tra i suoi 600 € e i 1000-1200 (o più) che chiede un allevatore serio, oltre a tutte le altre necessarie cautele per riconoscerlo, quest’allevatore serio, invece che continuare ad assolversi, forse mi si scioglierebbe la rabbia. Rabbia che rivolgo, tra gli altri, anche verso i veterinari che MAI ho sentito fare una parola di avvertimento contro questo scempio.
            Sì, hai comunque ragione tu: se Francesco raccontasse nel dettaglio come sono andate le cose, forse si capirebbe se e come fare qualcosa.

      • Sono assolutamente d’accordo. Aggiungo che l’ignoranza diventa una colpa se è voluta o se è prefabbricata, se diventa una scorciatoia per avere il cucciolo oggi e subito.

      • ti ringrazio per la compresione…anche se in questo non mi sento “VITTIMA” le uniche vittime sono questi poveri cuccioli…soffro da una settimana e non ho vergogna a dirlo…e la morte sul mio piccolo SIMBA non la voglio rendere inutile..perchè se SIMBA è arrivato nella mia vita un motivo c’è..o lo devo trovare..e la sua morte non la voglio rendere vana!!

        • @Francesco:

          allora spamma al masimo su FB e altri luoghi la tua disavventura..iscriviti a tanti gruppi sui cani di razza e ogni volta cxhe vedi uno che posta felice la foto del cagnino di 40 guiornni scarsi chiedi perchè è così pioccolo, chiedi se viene da un negozio o allevamento multirazza e se dice di SI allòora spiegagli la tua storia e perchè non bisogna fare st cose anche linkando articoli di questo blog!

          Io faccio lo stesso x cercare di convincere fra chi ha pitbull, visto che ho la passione x questa razza e non posso fare tutti x tutte le razze (i pitbull hanno poca importazione dall’EST x vari motivi, i cuccioli cagnari o vengono da pseudoallevamenti nostrani o da cucciolate private fatte con pitmullm mix a casaccio), ad es scrivendo OGNI VOLTA che in uno dei gruppi che frequento compare uno che cerca un fidanzato/a x il suo cane quali sono le conseguenze di fare cucciolate a caso (molte meno di quelle del comprare cuccioli da cagnari che importanpo, ma è deleteriuo comunque), cosa comporta allevarecuccioli in casa x 2 mesi senza esserne preparati, quato è difficile trovare le persone giuste a cui darli, quanto si danneggia la razza facendo accoppiamenti a casaccio senza alcuna cognizione ne indagine veterinaria..e di solirto vengo presa a male parole da metà dei partecipanti al gruppo che no capiscono petrchè fare cucciolate a casaccio sia un male se non è “x lucro come gli allevatiri cattivi”..perchè la gente purtroppo non cxapisce che il prezzo non è indice di luscro e che i cattvi sono i caganri e non i veri allevatori..

          Tu puoi fare lo stesso spiegando la tua storia a chi vuole prendere cani iun negoszio o li ha già presi (magari così li faranno cotrollare di + dal vet SUBITo e magari chi legge anche solo uno su cento non comprerà in negozio leggendo la tua testimonianza)..

          Secondo me solo così (o accampandoti davanti ai negoizi di animali x distribuire volantini sulla tua storia fino a che il negoziante non ti pesta) puoi fare in modo che la vita di Simba abbia avuto uno scopo oltre la sofferenza…

  13. A tutti faccio notare che allevare un cucciolo costa. A partire dal cibo, le visite veterinarie, gli esami per scongiurare difetti genetici, e poi il guadagno per chi alleva seriamente e scrupolosamente. Poiché non tutti lo fanno a livello amatoriale di tutto ciò bisogna tenerne conto!!! Da quando abbiamo preso il ns. cucciolo di barbone nano albicocca quando spesso incontriamo altre persone con cani ci dicono per buona parte che loro l’hanno comprate per 500/700/800 euro spendendo una follia!! Addirittura qualcuno l’ha pagato € 300!!! Mi domando come possano pretendere di avere un cucciolo senza problemi fisici e caratteriali. In questo caso conta dello la fortuna!! Tanto vale andare in un canile e fare un opera “buona”adottando e uno!!

  14. Gli allevatori seri, quando vanno in pensione, lasciano una generazione di allevatori impreparati e autodidatti. Si tutela così il cane di razza?!!? Pronto Enci??

  15. E così un’altra piccola vittima ci ha rimesso. Bastava fare una stupida vaccinazione e Simba sarebbe ancora qui con noi a scodinzolare e a distruggere qualche scarpa. Anche se il veterinario avesse diagnosticato subito il cimurro, ci sarebbe stato ben poco da fare. La storia è di per sé straziante e fa il paio con una lunga, interminabile serie. La cosa inaccettabile è che individui dalle sembianze umane ( solo quelle ) usino il loro falso rispetto per gli animali, e che lo vendano in pasto alla disinformazione e alla ingenuità della gente. A livello legislativo si fanno leggi ( dal vago sapore programmatico anziché no ) a tutela del benessere animale ma non si accentra la produzione degli animali domestici in mano agli unici che potrebbero farlo con cognizione di causa: gli allevatori riconosciuti con relativo percorso di studio ( nulla a che vedere con il tecnico zootecnico, sia chiaro, in quanto animali da reddito e da affezione non hanno lo stesso status e perché le esigenze alimentari impongono una politica un tantino più restrittiva, ma con qualcosa che gli somigli sì al fine di garantire la salute dell’animale e la soddisfazione dell’acquirente ). Manca una legge nazionale per vietare qualsiasi intermediazione nella vendita di un cucciolo, manca l’obiezione di coscienza da parte dei negozianti che si professano solo opportunisticamente amanti degli animali, manca una legislazione comunitaria… mentre nell’era di internet non si può dire che manchi la messa in guardia e l’informazione. Chi nonostante tutto prende un cucciolo dal negoziante “quello simpatico e verameeente amante degli animali- sì dài”, preferisce correre il rischio per fare l’affare avendo in definitiva speso ben poco. Da trent’anni va avanti questo fenomeno: il fenomeno non è stato soggetto a grandi metamorfosi. Eppure mai che l’Enci abbia speso soldi e iniziative per raccontare il fenomeno alle persone che si avvicinano alle esposizioni canine e meditano l’acquisto di un cane. E non credo che ciò sarebbe contrario alle sue norme statutarie. Quindi: mancano le leggi, non MANCA l’informazione in merito ( chiunque ha un pc o è FB dipendente non può cascare dalle nuvole ), soprattutto imperversa il vizio di voler spendere poco per un animale che ti zampetterà intorno per una decina d’anni. Per uno scooter si è propensi a spendere molto di più. Conclusione: avanti e a capo.

  16. l’anno scorso abbiamo acuistato da un allevamento svizzero un barboncino nano albicocca dopo avere preregrinato per negozi ed allevamenti. Dai negozi siamo subito scappati perchè ci proponevano cuccioli con foto e se chiedevamo il pedigree il cucciolo costava di più!!!! Ma quante bugie … la verità è che il cucciolo veniva sicuramente dall’est e poveretto con chissa quante malettie. Dopo abbiamo iniziato a vedere allevamenti anche riconosciuti con affisso enci . Mentre alcuni, a dir vero molto pochi e da contare sulle dita di una mano, erano molto seri altri di cui uno in emilia romagna aveva ben”30 barboni medi e nani” che vivevano in un appartamento di 5 stanze con tutti i problemi igienici del caso. Poi con grande stupore l’abbiamo anche vista in esposizioni cinofile alchà ci sono strabuzzati gli occhi. Quanta delusione!! Mi domando. Ma in Italia ci sono leggi che vietano a queste persone di allevare e di “”lavorare”” in quuesto modooo!! Chi sono glienti o organi di polizia che dovrebbero persegyuire ne controllare!! Ma se io a digiunoi di tutto mi imbatto in tali situazioni chissa perchè quelli nel mondo cinofilo che ci vivono non fanno si coalizzano per denunciare tali misfatti. non è che all’estero siano tutte rosa e fiori ma quando ho contattato questa allevatrice mi ha chiesto dove vivevo, cosa facevo, se il mio appartamento aveva balconi, se avevo bambini. quando giusnti al suo allevamento la prima cosa che ha fatto mi ha fatto vedere il libretto del cucciolo con vaccinazioni, pedigree dandomi tutti i consigli e rispondendomi a tutto ciò che le chiedevo.. Quanta amarezza per noi che desideravamo con amore un cucciolo imbatterci in tutto questo!!

  17. E’ tutto vero ed anche di più, in quante mostre di provincia si vedono cagnari che portano i loro poveri cuccioli !! Ovviamente sistono le eccezioni , un mio conoscente ha comperato un golden in un allevamento nella Repubblica Ceca o slovacca , non so bene , acquistandolo in un allevamento che aveva il proprio sito su internet . Hanno potuto vedere il loro cucciolo nelle foto mentre cresceva, poi un loro amico , che per lavoro transitava spesso per quei posti, con il trasportino, nel viaggio di ritorno , è andato a prelevarlo . Regolare pedigree , un cane splendido, sanissimo ed è stato pagato ad un prezzo molto conrenuto, in relazione al costo della vita ed alle paghe medie di quel Paese, ovviamente e non al nostro . Un’altro amico ha comperato un labrador da uno di quelli che “senza pedigree costa meno” . Per pigrizia si sono incontrati a metà strada per la consegna del cucciolo. Gli è andata bene.. splendido cane … viziatissimo… ecc. Riguardo alla faccenda del senza pedigree credo che talvolta sia una forma che permette , come dire, di vendere l’invenduto di cucciolate molto numerose ,senza sminuire il valore di mercato, non sempre certo, ma avrebbe una sua logica. Poi una esperienza personale, molti anni fa, più di venti ,quando decidemmo di acquistare il nostro primo Siberian Husky , eravamo dei pivelli e ci siamo messi a visitare qualche allevamento , siamo capitati nel trevigiano ad un allevamento “multirazza” , quello per capirci che ha a che fare con una pianta “solare”, mi presentano un esserino malconcio dicendomi che aveva avuto la diarrea la notte precedente , non si reggeva sulle zampine!! Dichiarazione dell'”allevatore” se mangia da solo può essere venduto !! Ho letteralmente girato i tacchi e sono andato via senza pronunciare neanche una parola ne un saluto !! Poi sono capitato in un paesino in provincia di Padova , uno dei primi ad allevare Siberian Husky in italia, e Valeria sa di chi parlo , ma come si dice questa è un’altra storia … Lì mi hanno detto vieni domenica a questa mostra nazionale e vedrai i nostri cani in gara… quando nacque il cucciolo tutte le domeniche in allevamento a seguirlo… (grandi sfottò degli amici che “andavo a trovare il figlioccio”) Poi una Huskyna raccolta ferita per strada, poi un maschio preso al canile, poi l’ultimo addottato tramite Michela ed Husky Rescue ed una fortuna incredibile di cani straordinari ed anche di una bellezza da non credere (Facebook . Allantai Tamboo ).
    E come dire : Husky for ever !!!

    • Efrem, un pedigree costa 30 euro. Quindi il discorso dell'”invenduto” non regge. Chi vende cani “con o senza pedigree”, a scelta, fa dubitare anche della validità dei pedigree che eventualmente venissero richiesti. Perché in una cucciolata di razza pura ogni cucciolo ha il SUO pedigree, che è come la sua carta d’identità. Non è che la tua carta d’identità la puoi appiccicare a chiunque: è la tua e identifica solo te! Lo stesso vale per il pedigree: che, ripeto, ha un costo assolutamente irrisorio.

      • Io ho sempre pensato che questa faccenda del “se lo vuoi con il pedigree costa di più” sia un modo per riciclare i documenti per cuccioli non registrati, magari comprati da qualcun altro.
        Come se comprando un auto mi dicessero se voglio o non il libretto di circolazione. A chiunque verrebbe il dubbio di qualcosa non in regola.

  18. Cara Marty, mi identifico in te, anch’io prima di prendere il mio shihtzu …..c’ho impiegato quasi un anno e mezzo, mi sono imbattuta in Cagnari della peggior specie, allevamenti un po’ così – così…………poi ho trovato una persona privata e di cuore e non me la sono lasciata sfuggire, porto subito il mio pelosetto dal veterinario che mi fa mille domande, per fortuna è tutto a posto, ma prima della visita , nella sala d’attesa oltre a me, c’era un signore con un cucciolo in braccio che lo accarezzava e che non si muoveva, a me faceva una pena il pelosetto…………il mio che nel frattempo, lo avevo lasciato libero nella sala, andava verso il signore e con il musetto cercava il contatto dell’altro cagnetto che però non reagiva, il “signore” indispettito per l’atteggiamento, gentilmente mi fa notare che se siamo dentro ad una sala d’attesa veterinaria, è perché in nostri cani sono “ammalati” e che il mio potesse contagiare il suo già in “precarie” condizioni…….al che, non ci ho pensato due volte, ho preso il mio “bimbo” e sono uscita fuori sino al mio turno………..

    • Ti capisco benissimo! Anche una delle signore ha consigliato alla bambina di non far avvicinare il suo cucciolo alla mia perchè poteva prendere delle malattie. La sua fortuna era che ce ne stavamo andando altrimenti un paio di parolacce la signora se le prendeva.
      Personalmente i cuccioli mi piacciono vivaci e giocherelloni che hanno voglia di conoscere il mondo e che vanno in giro pieni di meraviglia, non di certo quei poveri cuccioli apatici che stanno immobili tra le braccia delle loro padrone tutto il tempo…

  19. Prima di prendere Trilly abbiamo girato tanti allevamenti e, come spesso succede, ci siamo imbattuti anche nei cagnari che per fortuna abbiamo saputo evitare. Quando siamo andati dal veterinario per la prima volta siamo stati sottoposti al terzo grado: da dove viene la cucciola? Quanti mesi ha? Avete visto i genitori? Ha il microchip?
    Ovviamente la nostra cucciola aveva tutto in regola e eravamo fieri del nostro veterinario che si interessava a queste cose.
    Alla seconda visita per fare l’ultima vaccinazione in sala d’attesa c’erano ben 4 signore (di cui due con figlie piccole che tenevano il cane in braccio come una bambolina con vestitino e scarpine) con questi cuccioli che al massimo potevano avere 40 giorni, erano apatici e avevano gli occhi vitrei. La prima domanda che mi sono fatta è: cosa ha detto il veterinario a queste persone? Ovviamente le signore erano fiere dei loro acquisti solo una diceva che lo Shih Tzu l’avrebbe voluto un po’ più piccolo (o.o???).
    Alla fine mi sono dovuta sentire dire che la mia cucciola di 3 mesi era troppo agitata e che i loro erano dei cuccioletti dolcissimi…

  20. Mi domando: come si fa, volere a tutti i “costi” un cane di razza e pagarlo “poco”………. ma queste/i sciuregine/gini hanno la puzza sotto il naso….vogliono apparire vipssssss, quando non lo sono, per poi trovarsi con il piccolo cucciolo problematico e giù a spendere soldi a go-go- : ma non hanno un cervello-una testa o solo qualcuno che dia loro consigli positivi…..no vero!! mi viene la “goccia ascellare” a sentire ste cose…………

  21. Forse sono anche un poco masochista ma visito spesso siti di cani meticci che vengono proposti in adozione. Una mia deliziosa meticcia (tutt’ora con me) l’avevo scelta attraverso il sito dell’ENPA. Ultimamente tale sito era tempestato da decine di offerte di cuccioli di cani di razza da compagnia (barboncini, maltesi, carlini, ecc..) tipo spam. L’ENPA aveva anche intimato con un annuncio rivolto a coloro che approfittavano dell’ospitalità del sito nel perseverare con tale comportamento pregiudizievole e contrario alle finalità dell’Ente medesimo. Non so come l’ENPA non abbia potuto bloccare tali massicce intrusioni ma comunque si è vista costretta (come da comunicato sul sito medesimo) a sospendere tale servizio.

  22. Qualche hanno fa a Finale Ligure mia mamma vede una cucciolina di Zwergpinscher piccola piccola, e mi dice: guarda com’è piccola, lei non cresce come la nostra!
    Io: mamma, la Bibi è giusta, è lei che è incrociata con un chihuahua.
    Ci avviciniamo e scopriamo che è stata presa in un negozio, non si sa nemmeno da dove viene, perché la figlia di 10 anni si è messa a piangere davanti alla gabbietta e non voleva uscire più dal negozio.
    Con il dovuto tatto le spiego il pericolo di acquistare il cane da un negozio, lei mi risponde come se fossi un’ignorante, che non è vero, “è solo questione di casualità, può capitare di prendere un cane malato in un allevamento, come in un negozio.”
    L’anno dopo trovo la cagnolina insieme ad un Labrador, e scopro
    1. Che la cagnolina è displasica ad ambedue le rotule
    2. Che il negoziante si era impegnato a sostituire il cane malato con uno nuovo, non a curarla ovviamente.
    3. Che la signora aveva detto di no, “perché io al cane voglio bene”, ma che non l’aveva fatta operare perché la veterinaria le aveva chiesto una cifra assurda e cercava di “tirare avanti” il più possibile.
    4. Che ha comprato il Labrador perché la figlia si è stancata della cagnolina, la bambina stessa mi ha detto “quello non è un cane”, e così la signora le ha comprato il cane.
    5. È andata in allevamento, invece che in negozio, ma era andata in un multirazza, perché faceva prezzi più bassi di quelli specializzati…
    Io non ritengo questa persona una vittima di cagnari, mi spiace per i cani perché non hanno colpe, ma credo che quella signora non meriti di essere compatita, e non avrebbe neppure dovuto riprodursi!

  23. Come lettrice abbonata, vorrei proprio scrivere due righe alla rivista, “farò un giro largo” 🙂 …….ma voglio vedere se mi danno qualche risposta in merito………..

  24. Scusate ma………………non so ce centra tanto la cosa, io sono abbonata ad una rivista mensile cartacea, faccio anche il nome: “QUATTRO ZAMPE ” e nelle ultime pagine inseriscono le foto/pubblicitarie degli allevamenti, tutti allevano 1 o 2 razze, ma ce n’è una di Medicina (BO) [che non cito che “alleva” più di 15 razze!!……………………..mi è sorto un dubbio da parecchi mesi- forse anni, è tutto lecito questo tipo di allevamento di varie razze, seppur di dimensioni -piccoli pelosetti? Potrebbe però essere un allevamento serio, nessuno lo mette in dubbio………mha!!

    • Io non sono abbonata ma ogni tanto 4zampe lo leggo e sì,quella pubblicità lì è indubbiamente proprio di un cagnaro.Valeria in un articolo parlava delle pubblicità sulle riviste di cui una o due sono di allevatori e magari 3 di cagnari.Perchè,nonostante ciò 4zampe mette il loro spot?Facile:perchè pagano.
      Brutto da dire,ma oggi come oggi,principi morali o meno,se pagano per la pubblicità anche se cagnari la rivista pubblica (magari sperando che i lettori non ci caschino:il lettore assiduo magari no,ma quello una tantum?)e prende i soldi.se non lo fa li perde.
      In ogni caso (ripeto,io prendo un paio di numeri all’anno) sarebbe oltremodo utile che qualche articolista scrivesse almeno una volta a numero (è un mensile?giusto?)le 10 regole per riconoscere un cagnaro,così si tiene i soldi per la pubblicità ma avverte i lettori che ancora non lo sapessero come non farsi fregare.

    • Non è possibile allevare con successo 15 razze. Quello è uno smerciatore di cani. Ogni razza ha le sue patologie specifiche, neanche il più grande cinologo del mondo potrebbe allevare 15 razze. Il fatto è che quello dei cani è un business, che fatto male costa poco e rende molto. Fatto bene, costa molto e rende poco.

      • no scusate ho cercato online sto allevamento per controllare e ora dice di avere 20 RAZZEEEEEEE😱ANCHE GRANDI TIPO BOVARO DEL BERNESE LABRADOR E CANI DA PASTORE TEDESCO IN PRONTA CONSEGNA
        MA è DA DENUNCIARE

  25. Concordo in totale su tutto l’articolo! Anche io cerco di dire tutte queste cose ma molto spesso non riesco nemmeno a cominciare il discorso :-\ è bene comunque parlarne di continuo.
    Riguardo il comprare dai privati o dai piccoli allevamenti, concordo ugualmente! Con mio marito ho un piccolo allevamento amatoriale di rott, abbiamo fatto ancora poche cucciolate, ma tutti i nuovi proprietari sono venuti a vederli da noi, hanno potuto vedere i genitori, e avere tutte le informazioni necessarie; ognuno dei cuccioli è vivo, felice nelle nuove famiglie e noi siamo davvero orgogliosi del nostro operato 🙂

  26. non potete scaricarvi la coscienza dicendo che non lo sapevate che veniva dall’Est! non quando la gente pubblica su fb anche quante volte va in bagno! siete complici e denunciare dopo non cambia le cose

    • non credo propio…perchè se sapevo questo non l’avrei fatto ne muovermi adesso per questa cosa…conoscete le persone prima di giudicare!!il mio cuccio l’ho pagato 600 € quindi non ho badato a spese!!!persone come me non conoscono queste cose ne mi sia mai arrivata all’orecchio una cosa simile..e quando il mio cucciolo stava male non l’ho portato indietro come merce difettata..cose che fanno molte altre persone e se ne infischiano delle altre famiglie che possono subire lo stesso torto!! ho trovato una ragione alla morte del mio Simba, e lotterò per poter far girare di più la voce..a persone che non conoscono minimamente questo commercio!!

      • Il solo fatto che si dica ” l’ho pagato 600 € quindi non ho badato a spese” denota la mancanza di informazione e di conoscenza del settore…
        In cucciolo di razza, proveniente da un allevamento serio, si paga cifre che partono dal doppio della cifra indicata n su… E sto parlando di razze “diffuse”, un chow chow resumo possa venire a costare anche molto di più.
        A 600 Euro si trovano SOLO cani provenienti dall’EST, ma quelli vengono acquistati qualche giorno prima “all’ingrosso” e vengono pagati pochi euro da commercianti senza scrupoli, perché non mi si venga a dire che chi fa questo tipo di commercio non sa cosa ci sia alle spalle… semplicemente SE NE FREGA, perché il guadagno è alto….
        E la cosa triste è che spesso anche chi compera SA, ma spesso si fa allettare dal prezzo interessante, o non riesce a resistere al desiderio di avere il cucciolo SUBITO.
        In cane dovrebbe essere come un figlio, lo si desidera, lo si cerca si attende il tempo necessario….
        Ma alla fine purtroppo quelli che pagano il prezzo maggiore solo loro… POVERI CUCCIOLI…

  27. Ho scoperto da poco,per un amico interessato ad un cucciolo di razza (prezzo mille euri) un cagnaro con la C maiuscola nel cui sito compare la seguente frase (copio e incollo): “rivenditore autorizzato di cuccioli di cane. Opera da diversi anni nella compravendita di animali, selezionato e certificando gli allevamenti” Quando ho detto al mio amico che questo è un cagnaro (e credetemi,discussione di un’ora e passa e sto tentando di dissuaderlo a tutt’oggi!) mi ha risposto che conosce una coppia che ha comprato da lui una cucciola della stessa razza sanissima e bellissima (sì,poverina,magari per il momento!) perchè questo signore qui i cani li prende in Italia da vari allevamenti! (ed io sono Naomi Cambell,ma non l’ho convinto neanche così!).Ho cercato di dimostrargli in tutti modi anche avvalendomi di alcune descrizioni del sito di questo cagnaro qua (consegna a domicilio-tutte le razze-spedizione in aereo!) che sta per buttare soldi per cane dell’Est ma lui proprio non ci sente ed è convintissimo della buona fede di questo tizio.
    Mi verrebbe da dire:” va beh,arrangiati!!,però in ogni caso mi spiace per il cucciolo e mi spiace ancora di più che il titolo “rivenditore autorizzato di cani” non faccia comparire in sto pseudo negozio la Forestale o chi per loro per indagare e fermare questi traffici illeciti (che però,sbattuti nella descrizione del sito a mio avviso diventano “Leciti” visto che nessuno dice nulla!).ma siamo in Italia e va bene così! :/

  28. Quando si parla di cani sembra di lottare contro i mulini a vento. tutti sanno tutto e non accettano consigli, arrivano persino a dare la colpa al cane (è proprio vero, i cani di razza sono pieni di malattie, meglio un meticcio che non serve neanche vaccinarlo). Ad un’amica, seccata perché un allevatore gli aveva chiesto “troppi” soldi, ho spiegato il fatto delle spese di allevamento e selezione e se proprio voleva risparmiare di rivolgersi alle associazioni resque o al canile. Finito il ragionamento lei mi dice che ho ragione, che non aveva preso in considerazione quegli aspetti ma si rivolgerà ad un altro “allevatore” (multirazza più volte denunciato, noto in tutta la regione per i sequestri che avvengono regolarmente) che le fa un buon prezzo! E stiamo parlando di un bull terrier, che oltre ai problemi di salute rischia di essere una bomba a orologeria anche caratterialmente. Come fai a ragionare con gente così? Che “tu sei una fissata, è solo un cane” , che non ha idea di cosa significhi selezione ma pensa che “cane di razza” sia l’equivalente di “borsetta di marca” che paghi solo per la griffe.
    Se non fosse che a rimetterci è il cane mi verrebbe da dire “ti stà bene!”

  29. La scorsa settimana mi sono fermata in un garden center a Origgio (VA), per acquistare delle piantine. Avevo un pochino di tempo da buttare e ho girato un po’…fino ad arrivare al “piccolo zoo”
    C’erano -in vetrina- dei cagnolini dall’aria abbattuta, con un gran cartello appiccicato al vetro: l’elenco delle razze in vendita (almeno 15), e il prezzo con e senza GARANZIA.
    Nesssuna indicazione sulla provenienza, sull’età…
    Al di là della tristezza che mi ha messo la vista di quei cagnolini, mi sono chiesta quale fosse il loro stato di salute, la loro provenienza, che tipo di trattamento avessero avuto…

  30. E’ la politica che deve intervenire: purtroppo alla MichelaVittoria-signora-animalista-per-eccellenza-Brambilla, che potrebbe davvero fare qualcosa, difendere questi cuccioli dell’ Est non interessa un gran chè, forse non è una cosa nobile per lei difendere i cani di razza, si fa molta più bella figura difendendo solo i meticci, vuoi mettere il trovatello dietro alle sbarre contro il cagnolino fru-fru delle sciurmarie che hanno il cattivo gusto di acquistare un cane?
    Ahhh lei non vuole mescolarsi con i turpi amanti dei cani di razza, gentaglia che pensa solo a mettersi in mostra e fa a gara a chi ha il cane più blasonato, lei è umile e sta con gli umili, i cuccioli di razza lasciamoli morire nei negozi, nei multirazza e dentro ai camion, così magari prima o poi finirà anche questa fissazione di allevare e selezionare le razze canine.
    Gli unici che possono porre fine a questo scempio siamo noi, evitando l’acquisto in questi posti, se aspettiamo le associazioni animaliste e peggio ancora, la politica, fra 50 anni saremo ancora qui a parlarne!

  31. La stessa storia che ho vissuto io con la mia Dea. Noi siamo andati avanti a cure per 2 mesi e salvata dalla morte ben due volte in quei due mesi. La mia veterinaria è stata fantastica l’ha tenuta una notte intera con lei per seguirla a causa delle crisi neurologiche per poterle somministrare subito la flebo per evitare che andasse in ipotermia. Ha ripetuto tutta la profilassi di vaccini e sverminazione non fidandosi assolutamente di cio’ che era riportato poco chiaramente sul libretto. Poi quando sembrava fosse passato ecco ripiombare nell’incubo, la corsa in clinica, guardarla lottare e lei che ancora aveva la forza di leccare le mani a mio marito nonostante i suoi occhi fossero spenti a causa di un’altra crisi. Quante notti insonni, quanta tristezza neglio occhi dei miei figli che non capivano. Naturalamente lo “pseudo allevatore cagnaro” ha dato la colpa a me, :” non si porta un cucciolo così piccolo dal veterinario”. Ma certo me la tenevo piena di pulci e con i coccidi e la gastroenterite virale e le crisi neurologiche e l’ipotermia, brutto imbecille. E ancora:” Beh nei 15 giorni magari potevamo sostituirla” al che mi sono venuti i brividi e fortuna che non li ho chiamati subito per dirgli che la cucciola stava male perchè loro non avrebbero speso un centesimo per farla curare a quest’ora sarebbe morta sicuramente. Ora Dea sta bene, a 18 mesi ed è bellissima, bravissima, attaccatissima e noi la amiamo immensamente e certo Valeria come dici tu con tutto cio’ che ho speso per curare lei e poi curare me perchè è stato un trauma forte avrei potuto acquistare chissà quale meraviglioso esemplare di Maltese. Ogni volta che sento o leggo queste storie divento una iena. A parte fargli una cattivissima pubblicità a questo delinquente perchè tale è, non si capisce se traffica dall’est perchè ha anche genitori visibili e quindi cuccioli suoi, ha già subito denunce, ci sono veterinari compiacenti, naturalmente ho fatto denuncia all’asl al Corpo Forestale dello Stato con tanto di documentazione, ma se non lo colgono in fragrante la mia e le tante altre denunce sono destinate a restare sulla scrivania e questo mi rammarica tantissimo anche se ogni giorno spero di ricevere la telefonata e di essere chiamata per andare in tribunale, lo vorrei tanto per Dea e per tutti i cagnolini che sono statai fortunati come lei e per quelli che invece non lo sono stati. Il mio pensiero ogni volta che guardo la mia Dea va a tutti loro. Non solo non dovete acquistare nei negozi ma state lontani come se fossero appestati da questi pseudo allevatori di mille razze.

  32. Il mio amore è un rescue proveniente dai paesi dell’est, che ci è arrivato all’età di 4 anni tramite associazione…è un boule e non è stato tenuto né nutrito in maniera adeguata alla razza, era smagrito, ansioso, vomitava e aveva la diarrea, gli cadevano chiazze di pelo…ora sta benissimo, a parte qualche piccolo difetto che lo rendono ancora più speciale…ma è forte e robusto. Siamo stati fortunati, è il nostro angelo…ci vorrebbe più informazione, si sbattono tanto con le campagne informative in tv, se volessero…ma si vede che sotto ci sono altri interessi!

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