di VALERIA ROSSI – Corollario/ampiamento dell’articolo di ieri, che forse almeno in un punto è stato frainteso: il cane può stare da solo 12 ore (e anche di più) al giorno?
Quando pongo questa domanda NON mi riferisco a persone normali che fanno un normale lavoro e che quindi stanno otto ore al giorno fuori di casa, magari con una pausa pranzo nella quale possono fare un salto a trovare il cane (cosa normalissima), ma per esempio a pendolari che lavorano molto lontano e che, tra lavoro e spostamenti, escono al mattino presto e tornano la sera tardi, lasciando Fido in totale solitudine (e magari sentendosi troppo stanchi anche per portarlo fuori quando rientrano).
Ecco, queste persone a mio avviso il cane non dovrebbero proprio prenderselo: e invece non soltanto se lo prendono, ma ci restano pure male se gli fai notare che non fa esattamente una bella vita.
“Ehhh??? Ma che dici? Guarda che lui è felicissimo! Può fare quello che vuole, sta sul letto e sul divano…” e per la pipì, ovviamente, ci sono le immancabili traversine o gli orrendi tappetini di erba fasulla.
Quindi (secondo loro) che razza di problema c’è?
Il problema sta nel fatto che il cane è:
a) un animale sociale. E in quanto tale deve avere contatti sociali. Deve vedere altri cani, insomma: e non è un optional, ma una sua esigenza importante che, se disattesa, spesso gli causa problemi psicologici che poi possono trasformarsi in disturbi comportamentali;
b) un atleta “programmato” per muoversi, correre, sfogare le proprie energie. E non è che possa farlo soltanto “nel week end”, quando ci sentiremo immancabilmente dire che “andiamo in montagna – (o in campagna, o al lago o quel che sia) – apposta per lui, e lui si diverte come un matto!”
Si, certo, si diverte: ma soprattutto si libera dalle tensioni accumulate durante la settimana. E se poi in quel benedetto week end piove, o fa troppo caldo/freddo, o semplicemente mamma e papà sono troppo stanchi… allora lo sfogo non c’è e le tensioni si assommano;
c) un animale intelligente, curioso, che ha bisogno di stimoli sempre nuovi per elaborare pensieri nuovi. Il cognitivismo a cui si riferisce tanta cinofilia new age si basa proprio su questo concetto: la mente è come un computer, capace di ricevere sempre nuovi input e di elaborare risposte (ovvero, comportamenti). Ma se un computer non riceve nessunissimo nuovo input, semplicemente non elabora un beato tubo. In pratica, la mente non funziona. Va in stand by, o addirittura si spegne.
Io non riesco veramente a capire come molti cinofili possano definirsi “cognitivisti” e poi approvare senza dire “ba” le orripilanti vite da reclusi che vengono imposte a decine di migliaia di cani.
Cani che non vedono altro che quattro mura, un divano (però comodo, eh!), un paio di facce umane (almeno al mattino presto e alla sera tardi, oltre ai famosi week end) e nessun muso canino: o magari un singolo altro muso canino, presumibilmente spento come il loro.
NO, il cane da solo per dodici ore non ci può e non ci deve stare.
NO, il cane (anche se è piccolo: d’altronde quelli che fanno ‘sta vitaccia sono quasi tutti piccoli) non può pisciare sulle traversine per tutta la vita. Questo sì che è innaturale, altro che la sterilizzazione!
NO, il cane non può vivere su piastrelle e parquet e metter zampa sull’erba solo al sabato e alla domenica, ammesso che il meteo sia favorevole.
I cani che vivono così vivono male, al di là delle feste, degli scodinzolii e delle faccette felici che possano fare al vostro rientro (anche i carcerati hanno la faccia allegra quando arrivano i secondini ad aprire la cella per l’ora d’aria).
Un cane recluso è un cane infelice, punto. Anche se sta sul divano, se mangia crocchette da millemila euro al sacchetto e se prende taaante coccole quando gli umani sono presenti.
Un cane che vive in questo modo si sente inutile, e per un cane sentirsi inutili è la tragedia più grande del mondo.
Dunque, vietato avere un cane se si sta fuori casa per più di otto ore al giorno?
No, in realtà no: perché le possibilità per migliorare il suo benessere ci sono.
Esistono i dog sitter (ormai diffusissimi), e molti di essi – anche se non tutti – sono ragazzi preparati, affidabili e capaci; esistono gli “asili” in cui si può portare il cane anche per un’intera giornata, e molti di essi sono anche organizzati per venire a prendere Fido al mattino e riportarlo alla sera.
Tutto questo ha un costo? Be’, certo che sì: non è che le persone si occupino del vostro cane per la vostra bella faccia (o per il suo bel muso). Ma se volete vederlo felice per davvero, e non solo nella vostra mente che sforna scuse a tutto spiano, questi sono soldi ottimamente spesi.
Il cane si affezionerà di più al dog sitter che a voi?
Può darsi: ma che volete? Tornando all’esempio di prima, secondo voi il detenuto quanto può “affezionarsi” ai suoi carcerieri?
Ringraziate ancora che nel cuore di un cane ci sia ampio spazio, e che lui riesca, nonostante tutto, a voler bene “anche” a voi: e ricordate che “amare” non significa “possedere”, e tantomeno “possedere in esclusiva”. Quelli che la pensano così sono i gelosi patologici, quelli che poi magari ammazzano la fidanzata perché ha sorriso a un altro uomo.
Magari a questo specifico argomento dedicherò un altro articolo, nei prossimi giorni: per ora mi limito a dire che il cane detenuto in casa non sta molto meglio di quello detenuto in canile.
Anzi, a volte sarebbe stato decisamente meglio in canile (a meno che non si parli di canili lager, ovviamente…), visto che almeno lì c’erano i volontari che ogni tanto lo facevano uscire. Quindi attenzione a pensare di averlo “salvato”, se poi l’avete costretto ad una vita da computer spento.
Certo, adesso ha il divano supermorbido: ma sappiate che a lui, del divano supermorbido, non frega assolutamente niente. E che potendo inalberare un cartello, il cane detenuto in casa ne avrebbe uno con scritto “Preferisco vivere”.
Tenere i cani agli arresti domiciliari è puro egoismo. Abbiamo creato artificiosamente questo animale, che non esiste in natura, solo per nostra convenienza. Siamo ragionevoli, può tenere un cane solo chi ha un giardino o una campagna. Bisogna essere pragmatici e capire le cose per quello che sono!
Mi rendo conto di essere in ritardo ma questa è una cavolata, non è che se uno ha tempo e passione per i cani non può averne solo perchè vive in appartamento, secondo questa logica basterebbe parcheggiarli in giardino per renderli felici.
Se avete posto,consiglio vivamente di tenere almeno 2 cani.
Mi dicevano i vicini ,che il mio primo cane (un maremmano),
quando era da solo ululuva tutto il tempo al cancello.
Così gli affiancai un piccolo meticcio e da allora smise di disperarsi.
Adesso sono in…4,non so come passino il tempo,o meglio,
di sicuro si dedicano con ardore agli scavi,fanno delle buche galattiche.
A volte ho anche provato a portarli al lavoro,ma non apprezzano x niente,
grandi sbadigli e facce da funerale,
probabilmente preferiscono restare in giardino.
E ci credo !! Con un giardino ed una compagnia simile…
Se seppellisco l’ascia di guerra sul Beauceron… posso venire a fare il cane da te??
I miei si devono “accontentare”…
A loro il giardino sta molto…stretto,per fortuna basta aprire il cancello e dar loro il via.Del resto fin quando non sono tornato ad abitare qui,non ho preso nessun cane,anche se avrei tanto voluto.Per me sarebbe un incubo doverli portare fuori x i bisogni o andare all’area cani x farli un po’ correre.
Comunque ci seguono sempre in vacanza,certo la “location” va scelta attentamente…vanno bene gli agriturismo fuori mano o i masi…(nella foto Charlie a 50 mt da casa).
Vi ammiro,io in città il cane non lo terrei.
Ma sai che anche io in città il cane non lo terrei? Anche il mio cane ha una zona simile -ma più agricola- a quella del tuo bel lupo per intrattenersi nei suoi terribili momenti di “solitudine”!
In più se lo lascio andare dall’altro lato, c’è la fattoria dove ci sono altri cani con cui talvolta (talvolta) gioca o “discute” animatamente ma senza violenza.
Quando lo chiamo per uscire, ci viene eh (con comodo, si intende!) al guinzaglio assolutamente non tira ma passeggia con degnazione e rassegnazione. A casa sta ben meglio. Casomai poi mi venisse l’idea di metterlo a pensione quando vado via, invece di affidarlo ai contadini che gli danno una guardata e la pappa, credo che mi odierebbe.
Chi prende un cane come il mio (e pure come il tuo) in un appartamento di città:
1) un po’ lo forza. Anche se si impegna
2) ha uno spirito di sacrificio superiore al mio
3) nel caso sperabile che tratti il cane benissimo, ha un tempo da dedicargli che io non ho
Condivido su tutta la linea!
L’importante è che non rimanga da solo.
Io forse ho un po’ esagerato,visto che sono 4…
E comunque x loro è importantissimo uscire e condividere.
Anche il mercato del paese o il ristorante,ovviamente i trekking,ma soprattutto…le vacanze!
Manìmma mia che meraviglia! Ma è un paradiso!
ho desiderato per tanti anni un cane (li ho avuti finchè abitavo dai miei), ma tra appartamenti in condivisione, poi in affitto e pochi soldi non ho mai potuto farlo. poi è arrivata la casa e il lavoro stabile… ma lontano, e tutti mi dicevano ‘eh poverino come fa tutto il giorno in casa da solo soffre troppo’. Rudy è arrivata solo quando un mio carissimo amico si è offerto di venire a trovarla tutti i giorni all’ora di pranzo per portarla a passeggio (faceva bene a lei, a lui e anche a me). io e mio marito avevamo tanta paura di prendere un cane e di renderlo infelice, di fare una scelta troppo egoista, non so perchè tutto mi sembrava così complicato, invece non lo era, bastava parlare con le persone giuste, ricevere i consigli giusti. Ora Rudyna è con me 24 ore su 24 perchè sono a casa in maternità e ci stiamo godendo questi mesi il più possibile – un sogno! 🙂
io oggi non ho lasciato il mio cane a casa da solo. Sono rimasta con lui e lavoro al computer. sono in ritardo per una consegna e sono seduta sul divano insieme a lui. a parte uscita stamane e cinque minuti di gioco post pranzo (mio e suo) non l’ho per niente considerato, non posso. aspetto che i maledetti dati arrivino, uno per uno, e nel frattempo lui si lecca le zampe, dorme, si sveglia, mi porta i giochi, io glieli lancio con l’altra mano, a lui non basta, sbuffa, si rimette a dormire, si sveglia, mi guarda con una faccia che manco le prede di Ursula nella Sirenetta, si rimette sdraiato, sbuffa, piange. Mi ODIA. La prossima volta lo lascio a casa da solo.
Conosco persone che lasciano in casa il cane tutto il tempo che sono al lavoro o in vacanza, quando rientrano lasciano uscire il cane che va a zonzo come un vagabondo per tutto il paese e, ovviamente, non riconosce i loro “padroni” e direi che forse nemmeno sa il suo nome…. eppure queste persone ti spiegano tutto sull’educazione dei cani e non possono vivere senza ….. risultato: cani nevrotici e che abbaiano insistentemente e immotivatamente… non basta garantire il cibo, la toelettatura e il divano ….
Il problema è che questo sito lo legge la maggior parte delle persone che tengono al benessere del cane,infatti tutti i commenti sono scritti da persone che quando rientrano portano il cane per almeno un ora in passeggiata e che si sono rivolti ad un educatore gli altri non pervenuti……
Non capisco perchè alcune persone che hanno commentato si sono sentite chiamare in causa, a volte mi viene in mente quel simpatico commento che iniziava così: “qui giace la lingua italiana…” Tra l’altro richiamandosi a quanto scritto ieri, credo che Valeria ritenga noi lettori di tpic gente acculturata e sensibilizzata sull’argomento. Credo che si riferisse ad altro, altro che io ho conosciuto molto bene: avevo come vicini di casa una famigliola, molto simpatica in verità, che lasciava PERENNEMENTE il cane in terrazza, al piano terra del nostro stabile. Il cane dormiva nel garage e NON aveva accesso in casa. Veniva portato al giardinetto una volta al mese più o meno, quando lavavano la cuccia. Per le ferie questa simpatica famigliola andava tranquillamente in vacanza ed il cane restava a casa – a far la guardia, secondo loro – Quando hanno avuto i ladri, il cane era chiuso tra garage e terrazzo e non ha potuto far altro che abbaiare, ma tanto, povero disgraziato, abbaiava sempre…Ho preso l’abitudine, poichè mi faceva una pena infinita, di prenderlo con me alcune ore e di portarlo nel mio di giardino a giocare con la mia, così alla fine le loro ferie erano anche le sue ferie, giacchè erano gli unici momenti in cui correva libero e giocava con un altro cane. Questa famiglia era VERAMENTE convinta di non far mancar nulla al loro cane, aveva un ruolo – faceva la guardia – era stato “salvato” dal canile e riceveva qualche carezza, soprattutto da noi vicini di casa. A QUESTA gente deve venir tolto il cane e interdetta la possibilità di prenderne un altro, non a noi che facciamo i salti mortali per far conciliare obblighi, piaceri e passioni. A questa gente si riferiva l’articolo. Anche il mio cane sta 7 ore sul divano e vi dirò di più..a volte quando torno a casa manco si schioda per venirmi a salutare, tanto ci sta comoda..Però fa parte integrante della mia vita ed i miei ritmi, una volta assolto l’obbligo lavorativo, sono completamente plasmati sulle sue esigenze. Mai fatta una vacanza via da casa, ad esempio, perchè è malata dalla nascita e non mi fido a lasciarla ad altri. Ma da quanto ho letto, chi più chi meno, siamo tutti così attenti ai nostri cani. Credo che invece di farci prendere dalle ansie di Oddio faccio bene o faccio male, potremmo cercare, ognuno nel suo piccolo, di sensibilizzare chi ci circonda ad una consapevole scelta “cane sì o cane no”. Chi ce l’ha già e lo tiene in garage non cambierà comportamento purtroppo..
VERO! Io mi chiedo come faccia certe gente, ma se ci soffermiamo un attimo e li osserviamo un po’ meglio…..fateci caso: spesso da come una persona si comporta col proprio cane, così è con gli altri..umani!
ah, son d’accordo..sicuramente il menefreghismo non è selettivo. Quando c’è, c’è punto
io credo che nella vita delle persone ci possano essere numerosi cambianti …in primis lavoro/denaro.
conosco persone che prima pagavano dog sitter e che ora non possono più farlo, altre che pur potendo se ne infischiano della solitudine del loro bavoso…
non ho consigli e non ho la verità in tasca .
nella mia vita è entrato un malin ( scelto ,desiderato ecc ecc…) da circa tre anni….bhè non lo consiglierei a chi non viole sacrificare la propria vita completamente.
ha preso tutta la mia vita libera, il tempo per amiche, estetista, parrucchiera….inoltre da poco sono una libera professionista quindi non ho più vita …ma sono stra felice di farlo, ne ero consapevole anche se non immaginavo la mole di lavoro/impegno/denaro (purtroppo è brutto dirlo ma cani impegnativi richiedono solitamente più denaro )
ho un compagno strepitoso che mi appoggia in tutto e quando io prorpio non riesco a rientrare pensa lui al suo allenamento quotidano.
però quando qualcuno mi dice ” che meraviglioso rapporto….. lo vorrei anche io un cane cosi'”…bhè mi si drizza il pelo…..
Perchè? i cani come il tuo non si ordinano al supermercato e te li consegnano già pronti e addestrati??
Ach…. sfighen…
Ciao a tutti, leggo sempre gli articoli di Tpic e non ho mai partecipato alle discussioni perché penso che il mio contributo sia troppo piccolo non essendo un’esperta, ma questa volta mi sembra che la mia esperienza – seppur minuscola – possa ridefinire i sensi di colpa di altri come me. Ho due cani, il primo, Jack Russel, comperato da mio marito dopo averlo visto in una gara di agility, il secondo, Amstaff, voluto da me con tutta l’anima. Con loro ho fatto tre corsi di addestramento, i primi due non sono serviti a nulla perché fatti da sedicenti addestratori, il terzo, fatto con un’esperta, ha dato i suoi risultati, ma tutto ciò l’ho capito solo alla fine (sigh!). I cani vivono in casa e quando noi andiamo via loro rimangono dentro, sono i nostri guardiani: viviamo in una cascina isolata e abbiamo avuto i ladri per ben tre volte prima del loro arrivo. Di solito siamo lontani per 8 ore, a volte 10, ma questo è il loro lavoro e lo fanno con grande diligenza: non sporcano mai in casa e quando torniamo hanno il loro premio e le attenzioni che si meritano. Perché dovrei sentirmi in colpa per i miei cani se non mi sento in colpa per i colleghi che fanno gli usceri e passano 8/9 ore guardando in un monitor, senza potersi muovere, per controllare chi entra? E voi direte: perché questa vita non l’hanno scelta loro. E’ vero, ma quanti di noi fanno un lavoro che non gli piace solo perché devono guadagnarsi uno stipendio? Dall’alba dei tempi i cani collaborano con gli uomini e i miei, anche se non sono razze da guardia – ma vi garantisco che Ever quando abbaia non è da meno di un pastore tedesco – collaborano con me per il controllo della proprietà e senza colpo ferire.
Chi non ha i soldi per un dog sitter può` benissimo trovare una persona come me che i cani degli amici passava a prenderli tornando dal lavoro alle 3 del pomeriggio e li riconsegnava mangiati e passeggiati alla sera ai proprietari che avevano lavori impegnativi e non potevano stare con loro. Son sicura che ci sono un mucchio di persone che sarebbero disposte a dare una mano se sapessero che altrimenti il cane deve stare tante ore da solo.
Non le posso neanche sentire certe cose….ci sono milioni di soluzioni, un`amica unparente portarselo al lavoro un dog sitter….chi non le trova e` perché` non le ha cercate!
Oddio, a me quando leggo questi articoli viene sempre un sacco di ansia da “ma starò facendo abbastanza?”. Premetto, non mi allontano da casa per più di cinque-sei ore, ma in questo momento lavoro in casa la maggior parte del tempo. Ovviamente, siccome anche se sono a casa, lavoro, il cane sta sul divano (in studio non ci pensa minimamente a venire) molte ore. Poi si fanno quattro uscite al giorno (di cui una lunga di circa un’ora), si gioca e una volta a settimana si va ad addestramento. Ma siamo io e lui per la maggior parte della giornata…gli basterò?
gli basti , tranquilla, gli basti.Quattro uscite, Caos ne fa due/tre,al giorno, con quella classica lunga lunga non sono poche. Poi hai detto c’è il gioco e se lo stai addestrando ci sarà pure il compitino a casa. Ai cani in compagnia. il divano piace. Posso garantirlo. Caos se la dorme beato ,e non ha ancora due anni. per ore. Ogni tanto si alza e controlla dove sta mi ma, se non la vede la chiama. Dopodichè se ne torna a stravvacarsi sul divano. E guai a disturbarlo. Però quando sa, ed accipuffola lo sa, che è giunto l’orario del mio arrivo, si “accende”. E lì sì, lo devi portar fuori, etc etc etc. Ma prima, per sua libera scelta. ha passato ore ed ore in quella che si può proprio definire una vitaccia da cani…
🙂
Il problema del “forse starebbe meglio a continuare a stare in canile” me lo sono posta , e molto seriamente, quando ho deciso di prendere il cane per il mio papà rimasto vedovo. Da una parte un uomo solo di quasi settant’anni con casa con giardino che non sapevo quanta voglia avesse di portare il cane a spasso, dall’altra un piccolo rifugio di una piccola associazione calabrese dove le volontarie danno il 200% per il benessere dei loro cani che vivono quasi in branco. Alla fine il cane (anzi, la cana Betty) l’ho presa perché papà aveva bisogno di compagnia (quindi egoisticamente per il bisogno dell’umano) e perché la responsabile dell’associazione mi diceva che Betty aveva bisogno del contatto umano (infatti si è rivelata esser incrociata con una cozza…) ma soprattutto i primi tempi in cui dovevano conoscersi ed in cui la portava poco a spasso avevo dubbi (dal punto di vista del benessere del cane) sulla mia scelta. Poi papà ha capito che non le basta il giardino e con le passeggiate è infinitamente più felice e allora la porta fuori tutti i giorni cascasse il mondo… e tutto è bene quel che finisce bene
scusa ma l’incrocio cane/cozza mi ha fatto morire XD Contentissima per il tuò papà 🙂
La scelta di affidare un cane ad un settantenne un po’ solo, mi pare genericamente OTTIMA. A 70 anni una persona in buona salute è giovane e prendersi cura di un cane è una bella spinta ad uscire per una persona un po’ depressa.
Pensionato in forma + cane/cozza = un binomio FA-VO-LO-SO.
Quello che dispiace è vedere persone che pensano di poter forzare più di tanto la natura. Dal pesce rosso tenuto in una boccia al lupo cecoslovacco portato dalla colf sul marciapiede a fare le sue cosine e poi ributtato dentro casa.
Credo che il pesce rosso si butterebbe volentieri nell’olio da friggere, ed i lupone si metterebbe in fila per un posto al canile.
Infatti io sarò sempre grata alla responsabile dell’associazione che ha insistito perché prendessi Betty (già solo fra i “suoi” cani ce ne erano altri che mi piacevano di più, ma mi ha detto “prendi lei, fidati”) perché adesso sono una coppia inseparabile, con un cane diverso forse non sarebbe andata così bene
Sono d’accordo con voi! Pensavamo lo stesso per mia zia che è entrata in depressione dopo la morte del suo compagno….se avrò qualche dubbio, vi romperò le scatole per qualche consiglio in più!
Disponibilissima a farmi “rompere le scatole” quando vuoi e se vuoi ti passo volentieri anche i riferimenti dell’associazione da cui arrivano Attila (il mio) e Betty (quella di papà) dove ho trovato persone con un cuore ed un cervello enorme, cosa che non è così scontata fra le associazioni “animaliste”
Guarda sono d’accordo con te su alcuni aspetti ma tu sai che fa il mio cane nelle 10 ore che non sono a casa ? Dorme e gioca con i suoi giochi e poi sai che succede appena arrivo a casa si va a giocare con altri cani per circa 2 ore al giorno e poi a casa addestramento e tutto questo perché lo amo il mio cane vuoi sapere dove fa i bisogni semplice in giardino e sai perché non lo lascio in giardino perché hanno cercato di rubare e fanno gli scherzi ora pensa prima di scrivere c’è gente che ama il proprio cane e fa di tutto per lui ma non si può pretendere che la gente che magari fa fatica ad arrivare a fine mese abbia soldi per un dogsitter e se sei convinta che uno che prende un cane dal canile non lo abbia salvato anche in 4 mura allora metti i cani dentro a quelle gabbie e prova a vedere che occhi hanno è ne riparliamo …. questi articoli non servono a nulla pensate a parlare della gente che si fa il culo per dare il più possibile al suo cane anche se questo vuol dire tenerlo in casa 10 ore
…pensi di essere l’eccezione o la regola a dedicare dopo il lavoro 2 ore + addestramento al tuo cane? te lo dico io, sei l’eccezione. La regola è passeggiatina e poi insieme sul divano (dove il poveraccio ha già passato l’intera giornata), a queste persone si rivolge l’articolo
Anni fa per un semestre, in quattro persone che siamo, non riuscivamo a tornare a casa prima di 8/12 ore a seconda del giorno della settimana, è stato un periodo difficile per tutti. Il mio carlino maschio (razza che notoriamente ha tanto bisogno di movimento) unico cane di casa, si è fatto una bella depressione, alla faccia di chi dice cane piccolo può essere relegato in casa… Per fortuna quel periodo non è durato.
sei un mitooooo!!!!!!
Aggiungerei alla lista dei “lascia stare” anche i cani che necessitano di molto movimento, i cani da aria aperta che vengono “fatti sfogare” solo un’oretta al giorno in area cani e poi, sempre al guinzaglio (giustamente eh!) oppure in casa.
Alle volte neppure avere il padrone sempre lì è abbastanza. Ci sono diversi cani a cui la presenza statica del padrone NON basta. Hanno bisogno di ampio spazio ed ampio tempo per fare qualcosa. Paradossalmente , ci sono cani che se non sono isolati e vivono in uno spazio molto ampio e ricco di stimoli possono benissimo stare anche ORE senza il padrone e starci benissimo. Più che al cane che ho adesso, penso alla coppia di chow femmine che avevo anni fa. Orsetti un bel po’ felini, che certo non si straziavano alla mia partenza, per quanto gradissero il mio ritorno. Si intrattenevano benissimo per conto loro. Certo, avevano un certo numero di ettari in cui dilettarsi. E questo fa la differenza.
Cagnoloni da guardia tipo una bella coppia di maremmani, sarebbero pure loro sereni se in un ambiente ricco di stimoli e non dico abbandonati eh, ma lasciati un po’ soli. Ma avere un cane da guardia è una responsabilità che non ho mai voluto.
Io, per una volta, trovo un attimo fideistico questo articolo.
Io e la mia compagna abbiamo adottato due cagnoni. E si loro passano non 11 ma almeno 8/9 ore per cinque giorni a settimana per 45 settimane da soli.
E intanto questo, che è un po’ una media di una coppia di lavoratori normali, palesa che in realtà le 8 /9 ore le passano soli per circa 225 giorni su 365.
Nei restanti 140 giorni ovviamente stanno sempre con noi: in vacanza, in casa, a fare i lavori in giardino.
Nei maledetti 225 giorni facciamo una passeggiata di un ora al mattino (più qualche esercizietto e un po’ di gioco) e di un ora la sera.
Sempre.
Pioggia,neve o tempesta di meteoriti(bhe tempesta di meteoriti non ne abbiamo ancora incontrate ma non saranno quelle a fermarci).
Poi stiamo in casa insieme a riposarci fino all’ora della nanna.
Frida e Baku sono seguiti da un educatore e almeno una volta a settimana andiamo al campo a lavorare.
Che i cani che si sentono inutili siano cani tristi sono assolutamente d’accordo ma bisogna fare un distinguo anche di razza. Un pastore guardiano può intendere come suo compito la difesa della proprietà. Ho avuto uno splendido Husky che sapeva cacciare (le galline del vicino) anche nel suo recinto (lasciava una parte del suo pasto abbandonato vicino ad un canneto in cui si nascondeva e quando le piumate bipedi si avvicinava…ho raccolto diversi cadaverini).
Ho sempre tenuto in massimo conto l’adagio un cane stanco è un cane felice, e la sera quando rientriamo per la cena siamo sempre tutti molto…felici.
Ciao. Sono proprietaria da 12 anni di una Yorkshire molto dolce ed equilibrata. Non ha mai dovuto sopportare le assenze dei suoi umani (a parte qualche caso davvero eccezionale) ma mi sono resa conto che abbiamo fatto un errore enorme, giusto forse indotto dalle sue dimensioni e dal grande giardino di cui dispone, ritenendo che le passeggiate fuori casa non occorressero. Fortunatamente nella sua vita ha frequentato moltissimi bambini (nonostante i dispetti subiti li ha sempre adorati!) amici umani e i loro cani ma certamente l’ho privata del piacere di fare la conoscenza di tanti suoi simili non divisa da un cancello! Ora sto cercando di recuperare, anche perché ho un pinscher di 5 mesi che sto facendo socializzare il più possibile! Non vi dico la fatica di uscire con tutti e due, che hanno ritmi ben diversi! e per una neofita come me! Sinceri complimenti per il vero servizio sociale svolto da Tpic! Vi ho scoperto tardi, purtroppo.. Ma ora sto divorando articoli e webiner. Grazie! Continuerò a seguirvi.
Scusa se mi permetto… ma la vostra situazione non è quella portata ad esempio da Valeria. Intanto in cani sono due ( e fra loro “fanno branco” e quindi la situazione computer spento è scongiurata ancor prima che si crei) , poi gli umani sono ancora due e tutt’e due disposti e disponibili a passare “ore” coi cani quando tornano a casa dal lavoro.
Non è la situazione tipo che di solito si vede: cane ( uno ) solo soletto sul divano a morir di noia a giornata intere e bipedi disposti a portarlo fuori, se a quando, non più di 5 minuti al giorno. E poi ti chiedono come fai a gestire un doby di 40 Kg visto che il pincher nano che le mie gatte scambierebbero per topo è aggressivo, nevrotico e distruttore. Chissà….
Si, sono quasi tutti piccoli quelli che fanno ‘sta vitaccia. Tant’è che non mi è ancora capitato di incontrarne uno normale, quando l’ho incontrato … magari d’estate. Perché ho contato 4 cani piccoli che vivono a pochi metri da noi ma sono perennemente reclusi e quando un paio di loro raramente escono, avvicinarsi è a dir poco impossibile!
Noi siamo fortunati: abbiamo un negozio, e siccome è nostro nessuno si scandalizza se entra e viene accolto dal muso – in genere abbastanza schifato – del “chihuahua da guardia”. Lui fa solo il turno al mattino, sta con mio marito in negozio mentre la sottoscritta arrotonda aiutando un paio di vicine con le pulizie di casa. Al pomeriggio sono tutta sua^^ Passiamo per fanatici, ma vabbe’^^