di DAVIDE BELTRAME – Piccolo indovinello: cosa corre più veloce del ghepardo? Nell’era dei social network, le bufale, ovvero le notizie fasulle.
Pensiamoci un attimo: nonostante il lavoro di “sbufalamento” operato da diversi siti, nonostante molte fonti abbiano ormai fama di “inventastorie” e soprattutto nonostante bastino solitamente pochi secondi di ricerca su Google per un minimo di “fact checking”, quante volte troviamo nella nostra home page di Facebook (condivise spesso da “amici di amici”, ma a volte anche da persone che riteniamo affidabili) notizie di impatto, provenienti però da fonti non esattamente attendibili?
In particolare, lo spunto per questo articolo me lo ha dato trovare nel mio feed su Facebook e vedere poi anche su alcuni gruppi cinofili che “sbircio” ogni tanto la condivisione della seguente notizia:
Per quanto il titolo possa portare a una reazione istintivamente “positiva”, basta già guardare la fonte della notizia (la scritta grigia in basso, che su Facebook indica l’origine del link) per porsi qualche dubbio. Ulteriori dubbi dovrebbe poi farli sorgere la lettura della notizia in questione, poche righe che recitano:
ROMA – È accaduto nel tardo pomeriggio a Roma, un gioielliere di 47 anni è finito in manette per aver aperto il fuoco contro un altro cittadino in pieno giorno.
Diversi testimoni hanno assistito alla terribile scena: un ragazzo di 19 anni stava prendendo a calci il proprio cane senza apparenti motivi, il cane, un bastardino di 2 anni cercava di divincolarsi dal guinzaglio del padrone che però non accennava a smettere.
A quel punto il gioielliere che era fermo al semaforo ed ha assistito alla scena, è sceso dall’automobile, ha estratto la sua Beretta 9×21 regolarmente detenuta ed ha esploso un colpo sul ginocchio del giovane. Poi ha atteso l’arrivo dei militari che lo hanno ammanettato con l’accusa di tentato omicidio.
Il giovane è stato operato d’urgenza e dovrà essere sottoposto ad un lungo intervento chirurgico per ricostruire il ginocchio, non è in pericolo di vita.
Ora, per quanto spesso anche gli organi “ufficiali” di informazione possano essere avari di informazioni, specialmente nelle prime ore dopo un fatto, non vi pare che ci si trovi di fronte a una notizia eccessivamente generica e priva di dettagli?
Se la fonte e il testo non vi bastano a dubitare… sappiate che la notizia è stata rapidamente “sbufalata” da bufale.net, nel loro articolo possiamo tra l’altro vedere quali altri siti abbiano pubblicato il testo in questione:
Mafiacapitale (21 dicembre)
Gazzettadellasera (21 dicembre)
Ilmeridianonews.it (22 dicembre)
Oltre a questi, viene citata da bufale.net quella che pare essere la “sorgente” della bufala, ovvero News24roma.com, sito che in passato ad esempio aveva riportato la notizia (falsa) della morte di Marco Masini.
Per capire meglio la portata di queste “bufale” guardiamo alcuni numeri basandoci sui dati che Facebook offre pubblicamente usando le Graph API: la notizia “originale” su News24Roma ha raccolto circa 58.000 tra like e condivisioni, quella riportata sulla “Gazzetta della sera” arriva a circa 47.000.
Seguono quella su NotiziarioEuropeo (poco più di 23.000) e MafiaCapitale (19.000).
Tali numeri fanno anche capire come mai le bufale anzichè diminuire crescano di numero: il numero di condivisioni porta molti utenti a reputare credibile la notizia (ne parlano in tanti = è vero), inoltre ad aggravare la cosa il fatto che occasionalmente anche personaggi “noti” (quindi con un gran numero di persone a seguirli) cadano nella bufala condividendola, facendola quindi considerare attendibile. Insomma, l’evoluzione del vecchio detto “se lo dice la TV, allora è vero”.
Questi sono solo alcuni dei siti che diffondono bufale su bufale. Spesso, poi, per sembrare credibili ci sono siti che giocano sull’assonanza con fonti più note realmente esistenti (“Il corsaro della sera”, o il succitato “Ilmeridianonews” che può ricordare meridionews) e altri ancora che puntano invece sull’inganno “visivo” (un esempio su tutti è www.ilgiomale.it, il cui indirizzo letto di sfuggita sembra www.ilgiornale.it).
Su Bufale un tanto al chilo è possibile trovare una vera e propria “black list” recante un vasto numero di siti e pagine Facebook notoriamente poco attendibili: la cosa triste è che la lista è stata avviata nel 2014 ma molti di quei siti sono ancora attivi e molte di quelle pagine Facebook contano centinaia di migliaia di fan.
Se il settore “cinofilia” fino ad oggi sembrava essere meno coinvolto nella realizzazione delle bufale, la tendenza nell’ultimo periodo è poco incoraggiante e le notizie fasulle con protagonisti i cani appaiono in aumento; questo probabilmente è dovuto a un “cambio di strategia”, perchè fino a qualche mese fa quasi tutte le bufale vertevano sul tema dell’immigrazione, sfruttando casi di cronaca nera e facendo leva su istinti razzisti, ma a settembre è stato chiuso il sito senzacensura.eu e il titolare è stato denunciato per istigazione al razzismo, è quindi probabile che altri autori temendo di andare incontro allo stesso destino stiano cercando altri argomenti che possano far leva su un numero ampio di persone, e in tal senso gli animali sono sicuramente un buon target.
Lo stesso autore di senzacensura è stato intervistato da “L’Espresso”: ovviamente questo specchietto del “guadagno facile” attira molte persone e quindi per un sito bufala che muore, ne nascono svariati altri; proprio per il messaggio che passa dall’intervista, questa è stata criticata ad esempio da Bufale un tanto al chilo.
Ricordiamo che, differentemente dai siti dichiaratamente di satira (come Lercio.it, per citare il più noto), i siti di bufale giocano sull’equivoco: si può trovare menzionato che le notizie presenti sul sito sono false, ma è un’informazione spesso relegata in qualche pagina secondaria. Inoltre puntano a creare notizie che sfruttino l’impatto emotivo, spesso inventando vicende anche piuttosto “crude”.
Lo scopo finale è sempre quello di raccogliere il più vasto numero possibile di condivisioni per aumentare le visite al proprio sito e di conseguenza i guadagni pubblicitari. Non è certamente quello di fare informazione e non si tratta di “bufale a buon fine” come qualcuno poteva ritenere quella sul branco di lupi di cui si è parlato pochi giorni fa.
Dato che la cinofilia ha già abbastanza problemi senza doverci aggiungere un’invasione di ulteriore disinformazione e bufale… per favore, prima di condividere contate fino a 10.
Per quanto alcuni siti, per risultare più attendibili, abbiano iniziato a “mescolare” alcune notizie vere con quelle inventate di sana pianta, solitamente basta un minimo di attenzione per valutare se siamo di fronte a una notizia attendibile.
Invece di premere “condividi” sull’onda emotiva, prima leggiamo bene la notizia e magari cerchiamone conferma. E se le uniche fonti che troviamo sono i siti menzionati nella “black list” di Bufale un tanto al chilo o simili, evitiamo di condividere!
Un paio d’anni fa mio padre tornando a casa è passato di fronte ad un tizio che sul marciapiede stava massacrando di calci il suo cane, non gli ha sparato ma ha accostato la macchina e gli ha restituito il favore (senza massacrarlo, ma qualche sonoro calcio nel culo pero’ si).
Non so se pedagogicamente abbia sortito un effetto positivo, ma senz’altro almeno una buona dose di soddisfazione c’è stata 🙂
Quella dei nasi-controller viene battuta solo dalla notizia della liberazione delle marmotte della Milka X’D …e poi ti chiedi “Ma come si fa?”…si fa, si fa…XD
come sempre grazie per condividere con noi informazioni utili ed interessanti. A proposito…ti è stato detto che la voce che circolava sugli staffy che non sanno fare niente alla fine era una bufala?? 😉 ancora Buon Natale ed un bacetto alla bibabibabiba