di DAVIDE BELTRAME – Probabilmente, a meno che non seguiate con attenzione le notizie relative ai cani o alcuni gruppi su Facebook, non siete a conoscenza di quanto avvvenuto lo scorso giovedì a Roccatederighi, quando il dobermanm Eschilo di Audendum Est di proprietà del signor Marco Capecchi è stato ucciso da una fucilata esplosa da un cacciatore.
Eschilo si trovava all’interno della proprietà di Marco Capecchi, quindi “a casa sua”, e per di più lo sparo è avvenuto proprio a pochi metri dall’abitazione, tanto che il proprietario del cane ha fatto in tempo a uscire di casa appena udito lo sparo e, stando alla sua versione, vedere i cacciatori che scappavano.
E’ poi riuscito a raggiungerli in auto, ma ha dovuto tamponare ripetutamente uno dei due per farli fermare. Sono poi intervenuti i carabinieri, che nel frattempo erano stati chiamati dalla fidanzata di Capecchi.
Una vicenda che presenta molte analogie con quanto successo poco più di un anno fa, quando vittima di un altro cacciatore dal grilletto facile fu il border collie Adamas. Di quell’episodio peraltro non si trovano notizie riguardo a eventuali condanne, si sa solo che al cacciatore venne ritirata la licenza di caccia (almeno quello…), ma poi probabilmente i giornalisti smisero di seguire la vicenda. Almeno, spero che sia solo per quello, o per una mia incapacità nel formulare la ricerca adatta, che non ho trovato notizie di altri aggiornamenti o condanne.
Tornando al caso di Eschilo, sapete perchè ritengo difficile che ne siate a conoscenza?
Perchè stranamente i numerosi giornalisti sempre pronti ad attaccarsi al minimo morso o presunto tale per buttare in prima pagina il “mostro assassino”, a quanto pare in questo periodo erano molto distratti.
Ad oggi, a 4 giorni di distanza dal fatto, hanno riportato la notizia soltanto il sito di informazione locale Il Giunco, l’edizione di Grosseto de “Il Tirreno” e il portale “ACaccia“. Dai “grossi nomi” nessun accenno alla notizia, a quanto sembra: provate a cercare sui motori di ricerca il nome del cane, o del suo proprietario, o cenni alla dinamica dei fatti, e vedrete che non troverete altre fonti.
Dove poi viene riportato il fatto, nonostante la descrizione approfondita degli eventi da parte del proprietario del cane che è intervenuto appena udito lo sparo trovandosi davanti il corpo senza vita del suo dobermann, i toni degli articoli sono comunque sul “si attendono le indagini”, “i carabinieri vaglieranno la versione dei cacciatori”, eccetera.
Comprensibile, certo, in fondo quella di Capecchi è la versione di una delle parti, anche se non si vede che motivo avrebbe di mentire, ed è talmente sicuro della sua posizione da aver già richiesto l’autopsia di Eschilo per dimostrare che il colpo non sia stato per “autodifesa”: la versione dei cacciatori infatti pare sia quella per cui il Dobermann avrebbe aggredito loro e i loro cani, e questi abbiano sparato spaventati per l’aggressione e stessero fuggendo “per paura degli altri cani” (Capecchi ha dichiarato di aver liberato, insieme a Eschilo, una femmina e dei cuccioli di 60 giorni, che dubito potessero costituire un gran pericolo…).
Il colpo però pare sia entrato dal cranio del dobermann, per cui se Eschilo in quel momento fosse stato rivolto verso qualcuno per aggredirlo come da versione dei cacciatori, probabilmente anche il “difeso” sarebbe stato colpito dal proiettile. Questo è uno dei motivi per cui è stata richiesta l’autopsia, dimostrare che il colpo è stato inferto per uccidere e non “per autodifesa” (anche perchè in quel caso si poteva mirare a parti non vitali). Inoltre, nè i cacciatori nè i loro cani pare avessero nessun segno di aggressione.
Però appunto, questo è quanto racconato da Capecchi, è giusto che si debba chiarire la dinamica prima dei provvedimenti e che ci siano le dovute indagini…ma come mai quando invece il “colpevole” è il cane, non c’è mai da verificare nulla, e anche quando non c’è nessun testimone dell’aggressione si spacciano per certe le ricostruzioni, anche quando non combaciano neanche tra le versioni date dalle varie testate giornalistiche?
Come mai in quei casi si trovano sempre almeno 5 o 6 articoli anche sulle aggressioni “minori”, per non parlare dei casi più seri che finiscono direttamente nelle cronache nazionali, come dimostra ad esempio l’aggressione avvenuta a Velletri nel fine settimana e di cui hanno già parlato il Corriere, Repubblica, il Messaggero, il Tempo, solo per citarne alcuni dei più noti?
Allora i giornalisti in questi giorni c’erano, non erano tutti in vacanza, perchè sull’episodio di Velletri hanno trovato tempo e modo di scrivere…
Scommettiamo che se le parti fossero state invertite e il povero Eschilo avesse effettivamente attaccato il cacciatore, anche solo causandogli qualche graffio, la notizia sarebbe finita su giornali e TV in un batter d’occhio?
Figuriamoci, un dobermann di 6 anni (quindi anche vicino all’età in cui “impazziscono”, attenzione!), un soggetto di allevamento e impegnato anche nelle discipline di lavoro, così i cinofobi si sarebero potuti buttare a pesce a dire “ecco, e poi dite che solo i cani di dubbia provenienza e tenuti male aggrediscono, invece ecco qui!”, sarebbe stata una notizia troppo ghiotta che non si sarebbero lasciati scappare.
Invece Eschilo è morto, ucciso da un umano che forte del suo fucile si è sentito in diritto di decidere della vita del cane.
Il tutto all’interno della proprietà di Capecchi, che infatti ha giustamente dichiarato
Io non credo che Eschilo abbia aggredito nessuno, non era nella sua indole, parliamo di un cane testato caratterialmente, idoneo alla riproduzione, un cane di sei anni non pericoloso, che non ha mai aggredito nessuno [omissis]. Ma se anche davanti a casa mia, di fronte a due persone con il fucile e altri cani, si fosse avvicinato a queste persone, non avrei niente da rimproverargli e certo non meritava questa fine
Che altro aggiungere? Posso solo esprimere rabbia e tristezza per quanto successo a questa ennesima vittime innocente della stupidità umana, non posso neanche immaginare come possa sentirsi il suo proprietario, si spera che almeno possa avere un minimo di giustizia, se di giustizia si può parlare, e poco confortati dai precedenti di condanne tutt’altro che pesanti per chi si è reso protagonista di episodi simili.
Invece a quei molti giornalisti a cui la notizia è sacppata, che non sono riusciti a trovare tempo neanche per un trafiletto nelle edizioni online, dove non manca mai lo spazio per la foto di Belen, per la gaffe del presentatore tv, per il calciatore che flirta con la modella, chiedo di riflettere un po’, la prossima volta che si sfregheranno le mani con il nuovo “cane killer” da sbattete in prima pagina.
Pensate che magari quel cacciatore ha sparato a Eschilo anche per colpa vostra, perchè magari ha pensato che Eschilo fosse uno di quei “cani killer di cui parlano i giornali”, di quelli che “impazziscono senza motivo”. E se anche non fosse stato questo il caso, avete poco da sentirvi innocenti: se anche questo cacciatore avesse sparato a prescindere dalla razza di appartenenza di Eschilo, ricordate che ci sarà stato, o ci sarà in futuro, qualche altro caso simile per colpa vostra: perchè a voi non costa nulla attribuire razze a caso e aggettivi infamanti nei confronti dei cani quando pubblicate i vostri pezzi, non vi costa nulla chiedere la soppressione di tutti i cani delle razze “pericolose” o altre amenità…ma la vostra disinformazione si traduce in violenza da parte di chi crede a quello che scrivete.
Tanto il cane killer di turno non può farvi causa, e allora quando il “colpevole” è il cane scrivete di corsa. Quando invece il colpevole è un umano, vi ricordate di andarci con gli stivali di piombo.
Vergognatevi, se ne siete capaci.
Abolire la caccia non credo sia possibile, ma si potrebbe fare una petizione per abolire questo anacronistico articolo 842cc ? Sconosciuti che possono entrare in proprietà private non recintate con un fucile in mano? E’ ora di fare qualcosa
Che ci piaccia o meno, (a me non piace assolutamente) questa è la realtà di alcune proprietà private:
– Codice civile -delle proprietà- Art. 842
– Legge 157/92 comma 8
Teniamoci stretti i nostri animali comunque e dovunque ……
Oggi Repubblica in web, ha segnalato l’accaduto. A modo suo con un video, ma almeno lo ha segnalato.
Sì, oggi la notizia su qualche sito/giornale in più è uscita.
Non dico sia merito nostro, sarebbe molto sbruffone da parte nostra, ma che sia o non sia perchè si sono sentiti tirati in ballo da questo articolo, l’importante è che si parli della vicenda. Che ovviamente ha già attirato i commenti imbecilli dei soliti imbecilli, ma tanto quelli non sono recuperabili…
Cacciatori sani di mente ne conosco, ma sono molto pochi a detta anche da parte loro. un mio parente di Mantova, ha dovuto puntare il fucile verso un paio di cretini, che malgrado tutto, si erano avvicinati troppo alla casa (non recintata), non ha cani, ma 4 bambini piccoli!!! e si che li aveva già avvisati. Io ero più tollerante, ora non li sopporto più, mi spiace un sacco per il padrone di quel povero cagnolone….che si sparassero al loro di uccello, almeno fanno qualche cosa di utile.
lo so, lo so, quando mi faccio prendere dal nervoso, comincio a dire frasi da…bar formulate con pensierini da seconda elementare…XD XD scusatemi, ma per il fatto che si dovrebbero sparare….resto dell’idea.
bella riflessione, Davide. Se chi scrive si domandasse a volte quali conseguenze potrebbe avere ciò che scrive, avremmo meno pennivendoli e più informazione seria. Invece, complice anche la tecnologia e le versioni online dei quotidiani che permettono anche a coloro che di vero giornalismo se sanno meno di quanto ne so io di cucina molecolare, di avere il loro porco trafiletto e nclik, ( e meno dicono cose serie, più sono ) i risultati putroppo sono desolanti.
Quanto alla vergogna, per certa gente non è un accessorio necessario.
Un pò come la coscienza.
(PS. non commento il fatto di Eschilo perchè rischio un travaso di bile. Due o tre cacciatori mediamente sani li conosco anch’io, ma sono 2/3 su tre milioni. Mi duole ma non fanno statistica. Ho votato sì al referendum per abrogare la caccia e lo rifarei ieri, oggi , domani e dopodomani. Mi spiace per il cane in primis, che era a cà soa, e per il propretario che ha davanti un lungo percorso difficile e molto doloroso poi. Auguro invece al killer un proficuo incontro con il Karma. Che tanto capita, eccome se capita,e la vita poco soddisfacente che si merita. )
Io sostengo che le licenze di caccia le danno con troppa superficialita’, non si da un’arma in mano a uno qualsiasi, basta che conosca il pettirosso o il fagiano, una lepre o un cerbiatto, una licenza di caccia,non e’ una licenza di pesca…… si da un’arma con licenza di uccidere !!! Io stavo in zona Impruneta, in campagna ….. i pallini mi sono entrati in salotto !!! Commento dei cacciatori : ma a quella distanza i pallini erano gia’ a CADUTA, non facevano danno !!! Scusatemi se e’ poco. Dovevo sentirmi in colpa per aver lasciato la porta aperta? Mi sembra si stia esagerando. Senza contare che nel periodo di caccia, si doveva stare attenti anche a passeggiare con i cani a guinzaglio, (sempre avuto dobermann)se loro erano nei campi, con i loro cani sciolti. Piu’ di una volta mi hanno gridato che se li avessi liberati gli avrebbero tirato una fucilata. E’ NORMALE ???? Battute al cinghiale per le strade VICINALI vicine alle case. Vi sembra regolare tutto questo ?? NO, non e’ regolare, non a tutti si puo’ dare un fucile, perche’ non tutti sono all’altezza di poterlo gestire .
L’articolo di Davide è un ottimo spunto di riflessione sulla pericolosità del potere mediatico del giornalismo (troppo spesso disinformante e pericoloso appunto, responsabile spesso di distorsioni che poi si materializzano in proliferazione di luoghi comuni duri a morire), spiace constatare che molti lettori si fermino invece alla solita, condivisibile o meno, invettiva contro i cacciatori. Il punto secondo me è: con la “educazione cinofila” fornita al lettore medio sche si limita a scorrere titoli e ascolta il tg in sottofondo mentre cena, il risultato è che alla vista di quello che gli è stato prsentato come “cane killer” parte in modalità “agggressività difensiva” e fa danni incalcolabili. E questo per i giornalisti di cui sopra è marginale, perchè “tutto è bene quel che finisce been” e in un’ottica distorta una legittima difesa siffatta andata a buon fine può sì avere qualche strascico legale fastidioso, ma che tuttosommato fa poco notizia e quindi non si prendono la briga di ricamarci sopra e riferire.
Io l’ho inteso più così, che non appunto “al rogo al rogo tutti i cacciatori”…
hai ragione, avrei dovuto dire “io odio gli arroganti”. Peccato che gli arroganti concidano con quelli che si sentono più forti e che con un fucile al braccio è piuttosto facile sentirsi due metri sopra gli altri
Ma infatti, pur essendo contrario alla caccia, anche sulla nostra pagina Facebook dove qualche commento ha trasceso ho invitato a non criminalizzare tutta la categoria, perchè come in ogni cosa c’è il “buono” e c’è il “marcio”, c’è chi va a caccia, spara al fagiano e una volta presa la preda torna a casa e se la mangia, e c’è chi invece si diverte a fare strage e spara a qualsiasi cosa si muova (basti pensare a quante volte finiscono per spararsi tra loro…).
Quello che però constato con rammarico è QUANTE persone abbiano avuto episodi spiacevoli coi cacciatori, tra spari contro la csa, sconosciuti nel proprio territorio entrati anche tagliando le recinzioni perchè “dovevano seguire la preda”, gente a passeggio nel bosco minacciata o invitata comunque a starsene a casa perchè durante la caccia “il bosco è loro”…e appunto casi come questo in cui non solo entrano nel tuo territorio ma ti uccidono anche un cane.
Quando ero piccolo, mia mamma forse lo aveva raccontato in qualche articolo, dei cacciatori spararono colpendo direttamente la facciata di casa nostra, tanto ch mi caddero i pallini in testa. Mia madre corse fuori a cercarli, ovviamene infuriata, e uno di loro puntò il fucile contro di lei. E ci sono diversi racconti del genere, anche ai proprietari di Adamas, il caso riportato nell’articolo, fu puntato il fucile contro dopo che già il cacciatore aveva sparato al cane: questa gente non dovrebbe vedere nemmeno un coltello di plastica, invece gira indisturbata con il fucile, con il permesso di entrare in proprietà altrui.
Ci vuole una regolamentzione più severa, l’opinione comune sembra essere molto più contro la caccia di un tempo (nessuno si azzarda a proporre un nuovo referendum a riguardo…), la parte “sana” invece di provare a escludere quella “marcia” fa spallucce o peggio corporativismo, è chiaro che con un numero così elevato di episodi poi la percezione comune venga distorta e si arrivi agli eccessi.
E’ sbagliato, ma è umano: leggi che chiunque abiti in boschi o colline ha avuto almeno un episodio spiacevole con i cacciatori, e cominci a chiedderti davvero dove siano quelli rispettosi delle proprietà altrui. Che probabilmente ci sono, ma non entrano in terreni non loro e quindi non finiscono in queste brutte faccende…ma dovebbero farsi sentire.
Personalmente ad esempio ho apprezzato come anche il sito “A caccia” non abbia preso a prescindere le difese dei cacciatori, come è avvenuto invece in passato proprio ad esempio nel caso di Adamas dove si tentò di dare la colpa ai proprietari del cane perchè era senza guinzaglio, come se questo fosse motivazione sufficiente per sparargli due volte e finirlo volontariamente.
La penso come te, sfondi una porta aperta, da qui partivano le mie considerazioni; non uso facebook quindi non sapevo della moderazione in detta sede; l’unica cosa su cui vado “oltre” è che facendo un parallelismo sempre col giornalismo come sfondo, riportare sempre episodi che hanno come protagonisti la parte “marcia” ha portato molti a considerare così tutti i cacciatori e a far assurgere quindi i soggetti in questione a paradigma della categoria, un po’come (coi distinguo del caso) con i ritratti dei cani-killer (appioppando la definizione “pitbull” o “dobermann” a qualsiasi quadrupede protagonista di episodi di aggressività, e con le note e ritrite mancanze di professionalità nel riportare le notizie etc.). Personalmente, ripeto, considero la caccia un po’come si evince dalle tue affermazioni e da condivido quello che traspariva dagli scritti di Valeria in merito, ma sono stufa di leggere sparare a zero sulla categoria dei cacciatori quando ce ne sono alcuni che proprio non c’entrano niente con quello che sta diventando, anzi già è, un luogo comune che infanga tutta la categoria. Solo che non fanno notizia.
Repubblica ha segnalato la notizia (a modo suo ma lo ha fatto):
http://video.repubblica.it/socialnews/eschilo-il-dobermann-ucciso-dai-cacciatori/259998/260306?ref=HRESS-2
Al di là dei commenti sull’episodio, sarebbe utile chiarire la situazione almeno a livello legislativo. Anch’io abito in collina, in zona di caccia. I cacciatori possono entrare sul mio terreno non recintato e io non posso impedirlo, perchè la legge glielo consente. Ma POSSO oppure NON POSSO lasciare libero il mio cane sul mio terreno? A prescindere dal fatto che so molto bene che non è mai una buona idea rompere le scatole ai cacciatori quando si è a casa propria, perchè ci mettono un attimo a tornare di notte e spargere qualche boccone con la certezza di non essere mai individuati.
OT, lo so, ma perchè mai dovrebbero essere i cacciatori a spargere bocconi avvelenati, se loro stessi si spostano nelle zone con i propri cani liberi? Non capisco… piuttosto ho sentito (ma sono voci, non ho prove provate, se non aver saputo che i presunti responsabili avevano profeticamente intimato che “quacuno” avrebbe potuto…e di “non meravigliarsi se un giorno…”) di alcuni che proprio contrari ai cacciatori hanno sparso bocconi avvelenati per uccidere i cani dei cacciatori appunto, e liberare così secondo loro la zona dalla loro fastidiosa presenza. Va da sè che in alcun modo può trovare la benchè minima giustificazione o attenuante il posizionamento di esche (specifica a scanso di equivoci per chi fosse pronto a lanciarsi in crociate pro-a difesa di cacciatori, categorizzazione che lascia il tempo che trova come tutte le generalizzazioni)
Sul tuo terreno puoi fare quello che vuoi, sarebbe assurdo dover legare il cane a casa propria, salvo dover rispondere se si mangia il postino. Se esce dai confini passi dalla parte del torto (e non è così detto perchè dovrebbe finire in luogo pubblico o aperto al pubblico, se va sul terreno del tuo vicino e lui è d’accordo va bene lo stesso) ma comunque non è prevista la pena di morte per il trasgressore
questo resoconto è agghiacciante, odio sempre di più i cacciatori. Tutto il mio sostegno va al sig. Capecchi. Vediamo se ricompare quella “guardia zoofila” che tanti commenti aveva fatto nell’episodio di Adamas, chissà cos’avrebbe da dire questa volta. Davide, condivido il tuo disgusto per il silenzio “complice” dei giornalisti, e fai benissimo a pubblicare articoli di questo tenore; oramai l’informazione viaggia anche attraverso la rete e più persone leggono articoli come il tuo più materia grigia – si spera- entrerà in modalità ON
La “guardia zoofila” avrebbe ribadito che il caccciatore esercitata un suo diritto per il quale ha pagato, sono il proprietario ed il suo cane ad essere abusivi.
Vorrei sentire anche la versione dei due cacciatori…. Cavoli due, perciò 2 fucili e se tanto mi da tanto ed il cane li avesse effettivamente aggrediti avrebbero potuto sparare in aria, spaventando il cane ed assumendo una certa sicurezza e controllo della situazione permettendo al proprietario del fondo e del cane di intervenire.
indipendentemente dal resto, per informazione già che capita l’argomento: sparare in aria per intimorire un dobermann adulto equilibrato non sortisce acun effetto: l’indifferenza allo sparo è richiesta nelle prove…
Beh, l’indifferenza allo sparo però viene fatta con una pistola e in situazioni che il cane conosce, uno sparo di fucile credo che comunque lascerebbe perplesso il cane. Concordo comunque che possa non essere efficace (in generale, non solo con un cane “abituato” allo sparo) perchè comunque anche se spaventi il cane potresti invogliarlo ancor più ad aggredire, però se davvero il proiettile ha colpito il cranio così con precisione viene davvero difficile credere che sia stato uno sparo “per autodifesa” e effettuato quindi in un momento concitato.
A Velletri è stato un poliziotto a sparare al “bullmastiff” che stava aggredendo la vittima, ma gli ha sparato alle gambe, è stato sufficiente per fermarlo senza porre l’animale in pericolo di vita…
Hai ragione (non mi passava comunque per l’anticamera del cervello dare un’attenuante e propendere per la tesi dell’autodifesa di chi ha sparato, tesi che se le cose stanno come riferito dalla cronaca non regge), dovevo sottolineare anche che l’aggressività difensiva è pericolosa e più un cane è insicuro più, se costretto senza l’alternativa della fuga è potenzialmente aggressivo, volevo solo non far passare il messaggio “spara per aria che lo spaventi e sei a posto senza far danni”.
la mia idea non era spara in aria e sei a posto senza fare danni, ma piuttosto allerto e se scopro di essere in pericolo uso il secondo fucile, questo in una ipotetica situazione. credo, comunque che sia troppo semplice ottenere permessi di caccia.
Per come la vedo io se qualcuno entra nella mia proprietà e mi uccide il mio cane ho il sacrosanto diritto e dovere di rispondere al fuoco. Queste persone non devono passarla liscia.
Ecco, finalmente qualcuno che non si limita a cogliere l’occasione per inveire contro i cacciatori a prescindere:chiunque si comporti come “QUESTE PERSONE”, fossero anche suore o postini o passanti qualsiasi.
Ho il sospetto che i cacciatori abbiano sparato al cane perchè “potenziale disturbatore” delle loro prede. Non è la prima volta. Anche qui, dove abito è successo con alcuni cani da pastore. Comunque i grossi quotidiani sono proprio inutili (come una porzione dei loro lettori).
Ma gli han sparato attraverso la sua recizione? Spero di si perché così al porcacciatore dopo il lavoro degli avvocati resteranno solo gli occhi per piangere. Dovrà dare in adozione i suoi poveri cani….
Non aveva recinto. Ma il cane non si allontanava perchè era addestrato, in più hanno sparato a 50 metri dall’abitazione (il cane era li) e il massimo dalle case è a 100 metri. Per cui sono fuorilegge comunque. Con o senza recinto.
Ehm.. Intendevo possano, non potessero.. Sorry!
Da compagna di una dobermann.. Io mi vergogno di appartenere alla mia razza.. Grazie per le tue parole, Davide e un bacio alla neo mamma e ai pargoletti da parte mia e della mia cucciololona.
Mi piacerebbe tanto pensare che almeno alcuni di quei giornalisti così silenziosi su questo incidente potessero leggere questo articolo.. E che possano un giorno conoscere veramente qualche cane killer e che siano in grado di capire il torto che hanno fatto a questi animali meravigliosi.