di DAVIDE BELTRAME – Abbiamo parlato spesso di come la mancanza di cultura cinofila sia difficile da contrastare e di un enorme aiuto per dare nozioni utili potrebbe derivare dai mass media, capaci di raggiungere in poco tempo una platea vastissima.
Purtroppo in TV spesso si finisce a parlare di cani solo dopo qualche tragedia, con servizi sensazionalistici e comunque sfruttando per un breve periodo “l’onda emotiva” dell’evento, e poi l’argomento torna nell’oblio o quasi.
Dopo aver visto un paio di video della rubrica Dog Factor VIP a “I fatti vostri”, comincio a pensare che forse sia meglio così, perchè la quantità di aspetti discutibili è davvero notevole.
In cosa consiste questo “Dog Factor VIP”, appuntamento fisso del venerdì in trasmissione ? Semplice, due VIP con il proprio cane si sfidano in una “prova di abilità”, che varia di volta in volta. I cani vengono presentati con un breve video dove vengono “doppiati” dai relativi proprietari, quindi in studio vengono svelati i “VIP”, presentata ed effettuata la prova, con votazione finale. La rubrica non è nuova di per sè, già nella scorsa edizione c’era “Dog Factor”, che vedeva però la partecipazione di persone comuni.
L’impressione è che il passaggio alla versione “VIP” lo abbia reso più che altro un “Marchett factor”, dato che quasi per ogni personaggio viene annunciato uno spettacolo teatrale o altro in corso.
E questo sembra praticamente il vero scopo della “rubrica”, perchè i cani alla fine fanno da semplice orpello all’esibizione, e se da un lato ce lo si potrebbe anche aspettare, in molti casi non vengono nemmeno minimamente rispettati nè vengono fatti notare errori o gli atteggiamenti di disagio del cane.
Il culmine credo sia stato raggiunto nella puntata di venerdì scorso, con il cane di Carmen Russo che oltre a passare il 98% del tempo rigorosamente in braccio, manifestava una preoccupazione che dovrebbe essere parsa evidente anche al più inesperto degli spettatori.
Nel video della puntata, dove trovare “Dog Factor Vip” a partire dal minuto 53, potete vedere di cosa sto parlando, ma credo bastino anche le immagini: il cane si è esibito in una compilation di segnali calmanti, si è spesso “spalmato” per terra, aveva la coda praticamente invisibile per quanto la teneva bassa e tra le zampe.
L’unico ad accennare “è terrorizzato” è stato Magalli, mentre il teorico professionista presente in trasmissione non ha fatto una piega.
Il motivo per cui vi ho dovuto linkare il video dell’intera puntata è che sul profilo Facebook di “Dr. Dog”, era stato postato il video solo della parte “Dog Factor”: peccato che dopo un discreto numero di commenti negativi ricevuti, post e video siano stati bellamente cancellati dalla pagina. Per la serie, famo finta che non sia successo niente…
Io capisco che le critiche non facciano mai piacere, ma dato che i toni non erano stati eccessivi mi è sembrato proprio un voler “ripulire la scena del crimine”, avrei apprezzato molto di più una risposta, anche una spiegazione magari “poco convincente” sarebbe stata meglio rispetto al tentativo di nascondere la polvere sotto al tappeto… ma pare che ormai far sparire i commenti negativi così da lasciare solo i “bene, bravo, bis” sia la norma.
Anche in altre puntate ci sono state scene non proprio edificanti, per esempio nella puntata del 20 Ottobre 2017 Garrison ha provato a “smontare” il suo cane.
Ora, io capisco che in TV si debba fare audience, che i tempi spesso siano stretti, che un’esibizione posticcia possa fare più ascolto della cultura, capisco pure che per risaltare magari uno debba inventarsi il personaggio… ma in 10-12 minuti, tempo di durata di questa rubrica, non si potrebbe provare a infilare qualche nozione utile ogni tanto, giusto per non sprecare proprio totalmente lo spazio a disposizione?
Devo dire che guardando qualche spezzone della rubrica in versione “non VIP” mi pare di aver visto qualche consiglio ogni tanto, mentre il passaggio a questa nuova edizione ha drasticamente diminuito anche quelle parti.
A completare la compilation di “marchette”, la promozione del libro omonimo alla rubrica (mica avrete pensato che la rubrica fosse solo per informare o intrattenere, vero?). Su Amazon è possibile trovare un estratto. Questa è la soluzione per il cane che tira al guinzaglio.
E con questo concludo, perchè devo andare a dare un po’ di capocciate nei muri…
“E’ ormai ampiamente dimostrato …” è sempre la solita frase che sembra copincollata ovunque, senza nemmeno prendersi la briga di cambiare un termine o una virgola. Stiamo parlando sempre dello stesso autore? Perchè se così non fosse le prossime “lezioni” di cinofilia saranno improntate sui diritti d’autore. (battutaccia)
Ammetto che mi sono mancati forza e coraggio per arrivare in fondo al video e quindi non lo commento perche’ onestamente non sono riuscito ad arrivare fino in fondo. Lo stralcio prelevato da Amazon pero’ la dice lunga su come questo genere di editoria basi i suoi contenuti sulla rapidita’ con la quale si digita qualcosa su google.
Giuste osservazioni, Davide, non ho ancora visto la trasmissione, ma da come la descrivi penso che non mi perderò nulla nel non seguirla…
Sei molto simpatico e, tanto per fartelo sapere, io ho un bellissimo Staffordshire Bull Terrier !
Non ho mai seguito la trasmissione che citi, ma posso tranquillamente farmi un’idea…:) Riguardo ala questione collare o pettorina, mi sento di dire che il mio cane, meticcio adottato a maggio dell’anno scorso, di circa due anni e probabile vittima di maltrattamenti, tira comunque:) E non solo, in quanto spesso si alza sulle zampe posteriori (come un orso, insomma) contro qualsiasi essere o oggetto che si muove:) A casa, in realtà, è tranquillo…si comporta così solo negli spazi esterni. Ad ogni modo, comunque sia, gli voglio un gran bene….:)