venerdì 29 Marzo 2024

Ti presento… la Dog Dance – Progettazione di una routine

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Chiara Meccoli e Lusy Imbergerova
Chiara Meccoli e Lusy Imbergerova
Chiara Meccoli Referente Nazionale Dogdance Csen, giudice internazionale DDI e Pro-DD, Presidente Italia Dogdance, partecipa agli Europei 2014, dal 2016 è membro della nazionale Italiana dogdance CSEN, finali-sta al Campionato del mondo di Mosca, 9° posto; finalista al Campionato del mondo di Leipzig, 5° posto FS. Lusy Imbergerova Responsabile Nazionale Dogdance Csen, giudice internazionale DDI e Pro-DD, partecipa ai Campionati Europei 2014, al Crufts 2015, dal 2016 è membro della Nazionale Italiana Dogdance CSEN, finalista al Campionato del Mondo a Mosca (RU) 2016 2° posto; finalista al Campionato Europeo Krieglach (A) 3° posto; al Crufts 2017 ottiene 2° posto. E’ Campionessa Italiana CSEN FS 2016, e Campionessa Italiana HTM CSEN 2017.

di CHIARA MECCOLI e LUSY IMBERGEROVA – Nell’articolo precedente abbiamo visto che per iniziare a pensare a costruire la prima routine è bene inserire degli esercizi che il cane già conosce molto bene, così da avere una serie di elementi semplici da combinare insieme, che il nostro amico a quattro zampe può eseguire in modo fluido.
Facciamo un esempio.
Il cane Pongo ha imparato questi esercizi: giro intorno al conduttore, condotta a sinistra, slalom, salto delle braccia, twist e spin e dare le zampe.
Il nostro conduttore Paolo sceglie per iniziare una musica semplice, senza eccessivi stacchi musicali, così che non debba pensare troppo a seguire il ritmo della traccia mentre si trova nel ring.
Passo successivo: Paolo dovrà ascoltare attentamente la musica scelta e provare a costruire dei blocchi di esercizi.
Il conduttore deve avere ben chiaro in testa la sequenza di esercizi, così che durante il lavoro sia concentrato sul cane.
Può essere utile schematizzare il ring su un foglio, dove riportare le posizioni, le andature e i movimenti che il cane deve eseguire.

Adesso Paolo deve unire i vari elementi: ad esempio la partenza sarà al centro del ring con Pongo seduto, di fronte a lui e il primo esercizio può essere dare le zampe.
Dopo ciò può iniziare a inserire le condotte e così le diverse tipologie di slalom, alternate dagli altri tricks che il cane conosce. Ora il nostro dogdancer può iniziare ad allenarsi: in un campo di circa 15×15 metri, da solo, prova la routine a tempo della musica, simulando la presenza del cane, dando così anche i comandi ed eseguendo i vari movimenti.
Questo allenamento del conduttore è importantissimo perché quando inizierà a provare con il cane, Paolo saprà esattamente dove mettersi nel ring, che comandi dare e che movimenti fare.

Se parliamo di una routine di classe 1 la lunghezza della musica dovrà essere compresa tra 1.30 e 2.30 minuti, per un cane giovane o comunque alle prime esperienze è una richiesta di attenzione alta e quindi dosare gli elementi tenendo conto di questo è importante.
Sempre parlando di esempio, quando Paolo inizia a provare con il cane si accorge che Pongo in partenza si distrae e inizia ad annusare; allora decide che il primo elemento della routine sarà una condotta così da tenerlo concentrato.
Importante durante gli allenamenti è premiare sempre il cane: anche se Pongo esegue bene un esercizio, rinforzarlo con cibo o gioco lo motiverà a fare sempre meglio.

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1 commento

  1. Ciao, mi piacerebbe partecipare ad uno stage di dog dance perché credo possa piacere al mio cane, lui sa già fare orsetto, rotola, slalom, piede, ed i target zampa e muso. Ci sono degli stage in lombardia? io abito in provincia di cremona e posso raggiungere facilmente milano, brescia e bergamo.
    grazie
    Eleonora

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