di ANNALISA BADI – Dedicare del tempo alla propriocezione, alla percezione e alla stimolazioni sensoriale è diventato ormai un po’ di tendenza in questo ultimo periodo.
Ma perché è utile allenare in propriocezione i nostri cani (ma anche allenarci noi stessi)?
I movimenti, sia nostri che dei nostri cani, sono diventati quasi semplificati e molto economici: passeggiate in città, giochi in aree per cani, per i più fortunati corse in campagna e in montagna, anche in base a dove si vive. Ma più o meno sono le stesse esperienze ripetute durante l’arco dei giorni. Se pensiamo alla vita dei cani allo stato brado o alla vita dei cani randagi che devono procacciarsi il cibo, camminare o trottare per chilometri, cambiando e affrontando ambienti diversi, superfici e difficoltà varie, capiamo allora che la vita dei nostri cani è differente. Potremmo quasi dire che hanno meno stimoli.

Alcuni di noi frequentano un centro cinofilo praticando col proprio cane vari sport cinofili; ciò può accrescere la sua forma fisica, può introdurre stimoli nuovi ma dobbiamo considerare che una determinata disciplina sportiva predispone anche a schemi di movimento più congeniali a quel determinato risultato sportivo (allenando il fisico con azioni sempre uguali e ripetute per affinare l’abilità sportiva), piuttosto che mirare al vero benessere dell’animale.
Così la riduzione di esperienze somatosensoriali (soprattutto tattili e di pressione – cosa si tocca e quanta pressione si impiega nel toccare, ad es.), porta ad una regressione dell’autonomia di movimento, alla scelta di movimenti semplificati (quelli che servono) e ad un maggior rischio di infortunio.
Detto in parole povere, si sceglie automaticamente di fare solo i movimenti necessari per la quotidianità o per quelle determinate discipline sportive, non altri. (E questo vale comunque sia per i nostri cani che per noi stessi).

Per integrare le capacità motorie, un allenamento propriocettivo pare risultare utilissimo. Le teorie più aggiornate in ambito sportivo, preventivo, rieducativo (in umana, ma per i nostri cani non è differente) raccomandano di dedicare almeno un po’ di tempo (due/ tre volte la settimana) all’allenamento propriocettivo, proprio per stimolare al meglio la capacità di controllo motorio del corpo, come le capacità coordinative, di equilibrio, di anticipazioni, ecc…
Un buon funzionamento del sistema propriocettivo aumenta l’abilità del movimento e porta miglioramenti a parametri come forza, velocità, … oltre a fare aumentare la massa muscolare e apportare benefici a livello mentale.
Quindi quando possiamo incominciare coi nostri cani questa ginnastica e a quali cani risulterebbe utile?
Possiamo iniziare ad allenare i nostri cani in propriocezione già in tenerissima età, per educarli alla consapevolezza del corpo e all’organizzazione dell’equilibrio posturale, ed aumentare le loro capacità coordinative, facendo affrontare loro dei piccoli percorsi sensoriali percettivi .
Ma anche ai cani anziani possiamo offrire un valido supporto nella conservazione e nel ripristino delle capacità motorie, nel mantenimento dell’equilibrio e del tono muscolare, e nell’impegno mentale con un costante allenamento.

La ginnastica propriocettiva risulta utilissima anche come prevenzione per gli infortuni, rendendo i cani più preparati e pronti alle azioni impreviste che possono incontrare nella vita quotidiana o nello sport.
Appare ottima per come parte integrante nella preparazione atletica dei cani sportivi, in quanto la capacità di percepire il corpo in ogni fase di movimento con consapevolezza crescente, permette al cane il riconoscimento dell’errore e la precisione del gesto tecnico.
Una parte importante di questo allenamento riguarda l’aspetto mentale ed emozionale ossia l’aiuto che può riservare a cani timidi e insicuri, iperattivi o con difficoltà di concentrazione, in quanto gli esercizi su superfici instabili aumentano l’autostima e la positiva conoscenza e valutazione delle proprie capacità.
Anche in ambito riabilitativo l’utilizzo di superfici sensoriali e di attrezzi propriocettivi ora è ampiamente diffuso: numerosi studi confermano, infatti, come a seguito di un trauma, o a seguito di problematiche croniche o di instabilità meccanica, o problemi neurologici si struttura un deficit propriocettivo che porta a imprecisione negli schemi del movimento oltre a ritardi nell’attivazione muscolare e la ginnastica propriocettiva offre un valido sostegno per la riattivazione di questi. Ovviamente quando si parla di riabilitazione, la persona qualificata a seguire il cane nel suo allenamento è solo il dottore veterinario specializzato in fisioterapia.
L’allenamento propriocettivo ricopre e abbraccia quindi le situazioni più varie, nonché impegna con divertimento il cane. Queste descrizioni e questi concetti forse ora possono risultare un po’ ostici, ma cercherò di svilupparli e sviscerare nei prossimi articoli pian piano ogni singolo punto, unendo parte teorica e parte pratica per esemplificare il tutto.
Per ora posso solo aggiungere… più Dog Balance Fit per tutti!
