sabato 16 Marzo 2024

Mira el dito

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Davide Beltrame
Davide Beltramehttps://www.tipresentoilcane.com
Figlio di Valeria Rossi dalla nascita, creatura mitologica a metà tra uomo e cane, con tratti bestiali dello yeti. Solitamente preferisce esprimersi a rutti, ma ogni tanto scrive su "Ti presento il cane" (di cui è il webmaster, quando e se ne ha voglia). La sua razza preferita è lo staffordshire bull terrier, perché è un cane babbeo che pensa solo a mangiare e a dormire. Esattamente come lui.

di DAVIDE BELTRAME – Se non cogliete la citazione, fate comunque finta di averla capita, almeno non mi sentirò anziano.
Ma cosa c’entra uno spot del ’97 con Ti presento il cane?
C’entra perchè mi è venuto spontaneo ripensare a questa frase (e sorvoliamo su come sia buffo il nostro cervello, in grado di ripescare una frase-tormentone ad anni e anni di distanza ma magari di dimenticare cosa abbiamo fatto 10 minuti prima) in seguito ad alcune polemiche sorte sotto il post che – piccolospaziopubblicità – promuoveva il webinar “Ingaggio e motivazione, uso del premio” in programma giovedì 16 Aprile.
La foto a corredo del post è la seguente, scelta dal classico sito di foto di libero utilizzo, e ho pensato “è carina, il cane dà l’idea dell’attenzione, non c’è il solito conduttore maschio ma una ragazza, il cane non indossa nessuno strumento quindi è anche neutra”, insomma mi sembrava abbastanza al sicuro dalle polemiche.

Invece no, non avevo considerato un aspetto: quel dito alzato.
E puntuale, infatti, in una delle inserzioni per promuovere il webinar è arrivato il commento “Quel gesto col dito non mi piace“. E siccome la curiosità è difficile da frenare, un utente ha chiesto il motivo di tale affermazione… e come spesso capita nelle discussioni su Facebook si sono aperte le danze.
A stupirmi sono stati principalmente due aspetti:
– il commento non è arrivato da una “sciuramaria” che magari non ha mai lavorato col cane e quindi aveva la consueta visione solecuoreamore, ma da una persona che comunque lavora coi cani, e anche alcuni commenti di sostegno al primo sono arrivati da persone che fanno attività con il proprio cane
– partendo da una semplicissima foto e basandosi si alcuni assolutismi ricevuti da altre persone (in alcuni dei commenti ci sono state affermazioni come “il mio educaddestratoristruttore mi ha detto di non fare mai quel gesto”) ci si è praticamente costruiti un film… perchè non so voi, ma io da quella foto NON sono in grado di capire cosa stesse comunicando la ragazza con il dito.
Insomma, non sta puntando il dito al cane sbraitandogli contro… ha solo un indice sollevato!

Senza entrare nel merito delle singole convinzioni e opinioni, perchè poi chiaramente ognuno ha la propria idea ed è fortemente convinto sia la versione giusta… il problema di fondo e che mi ha spinto anche a scrivere questo articolo è appunto che da un semplice dito alzato qualcuno ha deciso che “stava sicuramente sgridando il cane”, “indicare con il dito è un gesto di accusa” e via dicendo.
Ma… il dito alzato così può essere un gesto istintivo, può voler essere una richiesta di attenzione, si può usare per chiedere il “seduto”, poteva star chiedendo al cane il “guarda” e muovere il dito per provare a distrarlo mentre il cane doveva guardare il volto… poteva pure star calcolando la direzione del vento per lanciare il bocconcino al cane, se vogliamo buttarla sull’ironico come qualcuno ha fatto nei commenti. O ancora più banalmente, anche qui traendo spunto dai numerosi commenti, anche solo per attirare l’attenzione del cane per scattare la foto. Lo si vede anche in un sacco di foto, a volte è alzato solo il dito, a volte magari si tiene la mano aperta… ma non è propriamente qualcosa che non si vede mai, nè qualcosa che ha solo un’accezione negativa.

Capite quindi che – senza voler scomodare citazioni più colte su dita, luna e dintorni – pensare allo spot mi è venuto naturale: perchè si è fatta una questione di lana caprina che ha portato a una sessantina di commenti (certo, poi la discussione è finita sull’ironico-scherzoso e questo ha contribuito al numero di interventi)… ma sintomo di come ormai siamo a un punto per cui da una semplice foto si giudica un atteggiamento o addirittura un intero lavoro, c’è persino chi ha associato quel dito a un “metodo”!!!
Qualche anno fa, quando Valeria stava per iniziare a lavorare al Debù, ingenuamente proposi “potremmo fare i video di qualche lezione, visto che tra l’altro dallo scritto spesso estrapolano solo qualche parte e ci ricamano sopra, il video è sicuramente meno fraintendibile!”.
La sua risposta “fossi matta, non vedi che su praticamente qualsiasi video dove si faccia vedere un po’ di lavoro col cane arrivano millanta commenti di nonsifacosì, iofareimeglio, nonseicapace e via dicendo?”.
Aveva straragione, del resto se già c’era chi si scomodava a prendere qualche singola frase o paragrafo dei suoi articoli e ne stravolgeva il significato, avere a disposizione un intero video per criticare questo e quello sarebbe stata una ghiotta occasione.
Ma se l’ottimismo sul fatto che potessero esistere video cinofili che non facessero piovere commenti di iosonopiùbelloepiùbravo ormai è passato e non ho più quella beata ingenuità, ammetto che ancora oggi non mi aspettavo che un indice alzato potesse essere un problema o essere considerato un “metodo” di lavoro.
Ma se siamo al punto per cui un semplice gesto, peraltro di fronte a un cane che non sembra schiacciato, trise, preoccupato o altro, desta polemiche, perplessità e discussioni… forse stiamo sbagliando qualcosa!

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4 Commenti

  1. Proprio stamattina ho usato questo metodo dell indice aldato per dire alla mia cagnolina di 3 mesi di stare seduta. L ha fatto!! Dopo l ho premiata. Lei era entusiasta delle feste che gli ho fatto. Non era impaurita.

  2. Cari, fatevi coraggio, a me per strada con i miei due cani, una Labrador di 12 anni ed un Howawart di tre, una signora con un povero dalmata con cappellino, cappottino, etc attacca bottone e guardando l’Howawart mi dice:”bello cos’è? Un golden?” ed io :” no signora, è un Howawart” e lei :” ma è una razza? Costa molto?” Ed io:” si signora è una razza molto antica, non so cosa costi perché io lo ho avuto da un’amica allevatrice e quindi non lo ho pagato. Non mi piace comprare i cani”. Lei :” eh no sa, guardi che si vede la differenza, non a caso ci sono cani che costano 100 euro e cani che costano 1000 euro. C’è da stare attenti quando li regalano, mah!” Io:” grazie signora ne terrò conto”. Che dire? La signora sapeva, giudicava… Ah per inciso, io il dito indice lo uso da 12 anni con la Labrador per tenerla seduta ed ora anche con l’Howa. Non li ho mai visti costretti o umiliati o impauriti da questo “gioco”, ovvio dopo c’è il premio!
    Un caro saluto
    Roberto

  3. Io diffido da chi usa parole come SEMPRE e MAI a proposito di cosa fare o non fare con il cane. Il rapporto con il cane dovrebbe essere fluido e lasciare spazio all’improvvisazione. Fermarsi a un dito alzato per fare polemica è superficiale come chi dice che durante un colloquio di lavoro non devi incrociare le braccia perché indica chiusura. Sa di Manuale delle Giovani Marmotte.

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