giovedì 28 Novembre 2024

Un nuovo morbidino

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Davide Beltrame
Davide Beltramehttps://www.tipresentoilcane.com
Figlio di Valeria Rossi dalla nascita, creatura mitologica a metà tra uomo e cane, con tratti bestiali dello yeti. Solitamente preferisce esprimersi a rutti, ma ogni tanto scrive su "Ti presento il cane" (di cui è il webmaster, quando e se ne ha voglia). La sua razza preferita è lo staffordshire bull terrier, perché è un cane babbeo che pensa solo a mangiare e a dormire. Esattamente come lui.

Era il novembre del 2017 quando pubblicavamo l’articolo “Una nuova morbidina” per aggiornarvi sulla nascita di Giada, la nostra prima figlia.
6 anni dopo siamo di nuovo qui a raccontarvi un po’ di fatti nostri (conditi con un po’ di cinofilia) perchè è nato il nostro secondogenito, Leone.

Sì, Leone come il figlio dei Ferragnez.
No, non abbiamo scelto il nome per quello.
Queste sono state le risposte date più spesso da quando ormai il nome iniziava ad essere il principale candidato e qualcuno tra parenti e amici stretti cominciava ad essere informato; non neghiamo che buona parte delle reazioni quando comunicavamo il nome ci aveva quasi convinto a cambiare idea… ma alla fine ci piaceva, piaceva molto anche a Giada (che sulla scia del “nome di animale” inizialmente aveva proposto Armadillo, per la cronaca) e quindi schivando i “ma no dai lo prenderanno in giro”, “penseranno abbiate copiato dalla Ferragni”, “ma un nome più normale no?”, il 2 Gennaio 2024 è venuto al mondo Leone Beltrame, un po’ in anticipo rispetto a quanto inizialmente previsto e facendoci iniziare l’anno senza grandi novità. Dopo qualche giorno, il 6 Gennaio, mamma e bimbo sono tornati a casa, con grande gioia di Giada che finalmente ha potuto conoscere e abbracciare il fratellino.

Ora che il nuovo arrivo è con noi da qualche giorno e iniziamo ad abituarci ai nuovi ritmi vi possiamo quindi raccontare qualcosina, soprattutto lato cinofilo.
La distanza di 6 anni e spiccioli dalla prima gravidanza ha portato una situazione molto differente: nel primo caso come “cani di casa” avevamo solo Destiny e Bisturi (Aladino è arrivato pochi mesi dopo la nascita di Giada, del resto mica potevamo non essere così masochisti da avere l’abbinata neonata + cucciolo); c’erano poi i “morbidini” per eccellenza, ovvero i rottweiler: erano ben 5 perchè avevamo ancora in allevamento anche due figli di Samba, ma non vivendo in casa l’approccio con la bimba è stato un po’ più graduale, le cautele erano state necessarie soprattutto durante la gravidanza (ve ne avevamo parlato in un articolo dedicato).

Questa volta invece lato gravidanza il problema non si è praticamente presentata nessuna necessità di lavorare sui cani: i due figli di Samba hanno da tempo la loro famiglia e purtroppo Tuono, Medusa e Samba non ci sono più… 7 anni sono “pochi” per un umano e anche per molti cani, ma nel caso di cani di taglia grande il discorso cambia notevolmente.
Oggi l’unico rottweiler che abbiamo è Pasticcino, rispetto ai nostri precedenti rott è un po’ meno caciarone (e io ho fatto meno il diseducatore sul saltare addosso, ehm), anche lui non vive in casa quindi comunque i contatti erano sempre “programmati”, non c’erano quindi grosse incognite e appunto, non è nemmeno stato necessario abituarlo a non uscire con troppo impeto dal box.

Destiny, che durante la prima gravidanza era una border collie di un anno e aveva manifestato un po’ di stress per la novità, ora di anni ne ha quasi 8 e pur essendo psicopatica come da cucciola (del resto è una border collie) è un cane maturo che avendo già vissuto tutta la trafila una volta e soffrendo della sindrome da prima della classe ha dovuto far vedere di essere bravissima e sapere già benissimo cosa si potesse fare e cosa no.

Aladino non c’era ancora durante la prima gravidanza, ma per ovvi motivi un Chihuahua non costituisce un grosso rischio per il pancione…. l’unica – relativa – incognita era quindi Mandriano, che dei tre è il più vivace e non disdegna notevoli salti (essendo australiano probabilmente a volte si crede un canguro): da un lato è vero che è una cosa che fa principalmente con me, dall’altro se tra i disegni ironici che si trovano riguardo al cattle dog le zampe posteriori sono descritte come acceleratori o molle, qualcosa vorrà pur dire.
Anche il cowboy di casa però si è comportato più che bene, in tutta la gravidanza ha “zampato” il pancione solo una volta (intorno al nono mese, con grande gioia di Fabiana visto che la pelle a quel punto era tesissima e le avrebbe dato fastidio anche una piuma), insomma anche lui promosso a pieni voti.

Pieni voti che merita anche la mamma di Fabiana, che per un paio di giorni ha dovuto gestire il temibile trio.
Già, perchè a differenza di quanto avvenuto con Giada il parto questa volta è stato programmato, ci siamo quindi organizzati per tempo andando già la sera prima in un albergo in prossimità dell’ospedale dato che ci saremmo poi dovuti presentare alle 6.30 per iniziare tutta la trafila pre-cesareo.
Questo però comportava lasciare i cani almeno un paio di giorni senza di noi, serviva che qualcuno badasse almeno a nutrirli e farli uscire per i bisogni: fondamentale è stato appunto l’aiuto della suocera, che pure con qualche remora ha accettato di ospitarli.
Piccola parentesi: la suocera ha la sua cagnolina Ondina, ma è il suo primo cane ed è tipo la lagotta più tranquilla del mondo, decisamente tutt’altra pasta rispetto soprattutto a Mandriano; l’idea quindi di dover badare ai nostri quadrupedi la preoccupava quindi abbastanza.
Qui sono tornati utili, anzi direi fondamentali sia l’addestramento sia il tanto bistrattato kennel: il primo ha consentito di farle vedere come fosse facile richiamarli per farli rientrare in casa, il secondo ha permesso di non avere i 4 tutti insieme a smatteggiare per casa (a quel punto avrebbe probabilmente smatteggiato la suocera) ma gestire separatamente tempi e spazi, soprattutto al momento dei pasti: per quanto nessuno dei nostri cani sia particolarmente possessivo sul cibo dava più sicurezza alla suocera farli mangiare uno alla volta.

Per quanto riguarda l’arrivo a casa di Fabiana e Leone, anche in questo caso i dubbi erano principalmente su Mandriano: Destiny come detto aveva già vissuto il tutto, Aladino comunque è cresciuto insieme a Giada e vale sempre il discorso per cui la sua stazza non costituisce un grosso pericolo, Ondina per quanto per lei l’arrivo di un bambino in casa fosse una novità è tendenzialmente un cane patata che dove la metti sta e non ci preoccupava particolarmente: nel video seguente potete vedere il suo primo approccio col pupo.


Con Mandriano abbiamo l’approccio “diretto” è stato fatto con più attenzione, perchè lui reagisce alle novità con entusiasmo ma senza rendersi conto (è molto staffy, a volte), quindi vedendo che in presenza del pupo tendeva a essere un po’ troppo caciarone abbiamo impostato un approccio un po’ graduale, inserendo anche la classica annusata della tutina indossata dal neonato (ne avevo già portata una dall’ospedale prima ancora che moglie e figliodue arrivassero a casa), così che potesse prenderla a nasate senza rischiare di spatafasciare il pupo.

A quel punto già che c’eravamo abbiamo pensato di fare lo stesso anche con Destiny e Aladino: il video mostra come il loro ragionamento sia stato palesemente del tipo “che ci frega della tutina, abbiamo capito che c’è un bimbo nuovo, va bene, ora amaci madre”

Pasticcino deve invece ancora conoscere Leone, e come già era stato per Giada con i morbidini aspetteremo ancora qualche settimana, complice anche il clima non esattamente mite.

Insomma, anche cambiando i fattori il risultato finora è stato positivo senza grossi sforzi (o meglio, ripagano gli sforzi educativi precedenti fatti con tutti i nostri cani).
Sicuramente il fatto che Destiny e Aladino abbiano già vissuto con una neonata ha aiutato e aiuterà, Mandriano pian piano si sta abituando alla novità (ma coi suoi tempi), Ondina non siamo ancora del tutto sicuri che si sia resa conto che c’è il bambino dato che dopo la prima presentazione non se l’è quasi più filato di pezza.
Noi invece ce ne siamo accorti eccome e non so se siamo pronti a ricominciare tutto da capo, ma ci proveremo… io quantomeno non rischio di perdere i capelli per lo stress!

Autore

  • Davide Beltrame

    Figlio di Valeria Rossi dalla nascita, creatura mitologica a metà tra uomo e cane, con tratti bestiali dello yeti. Solitamente preferisce esprimersi a rutti, ma ogni tanto scrive su "Ti presento il cane" (di cui è il webmaster, quando e se ne ha voglia). La sua razza preferita è lo staffordshire bull terrier, perché è un cane babbeo che pensa solo a mangiare e a dormire. Esattamente come lui.

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