giovedì 28 Marzo 2024

La dura legge del boss (insomma: Cesar Millan è un dio o un incapace?)

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

Non si parla d’altro. Anzi, se ne è già parlato fin troppo: su alcuni forum gli amministratori minacciano di sparare a vista su chiunque nomini Cesar Millan, il famoso dog whisperer televisivo, che in realtà più che un sussurratore sembra un calciatore di cani, almeno a giudicare dai video che circolano su youtube.
Siccome noi non avevamo ancora trattato il “caso Millan”, vediamo di dire qualcosa in merito: anche perché, proprio stamattina, ho visto su FB che nonmiricordoquale associazione veterinaria ha preso netta posizione contro il sussurratore.
E allora, diciamolo una buona volta: Millan parte da un presupposto che personalmente condivido (ovvero che si debba essere il leader del proprio cane), ma  poi lo mette in pratica in un modo per cui gli sussurrerei volentieri di andarsene a quel paese, giusto per usare un eufemismo.
Il suo metodo non è certo “tradizionale” (du’ palle… ovviamente tutti i gentilisti d’Italia si sono fiondati a dire che Millan è il Guru Maximo dell’addestramento “tradizionale”); e non è neppure naturale, perché nessun cane prende a calci nella pancia un altro cane se vuole sottometterlo.
Ma soprattutto, da quel poco che ho visto (e non mi interessava vedere di più), mi è parso di capire che Millan affronta solitamente casi difficilissimi, cani che “o si mettono in riga, o finiscono morti ammazzati” (anche perché in America fanno presto a farti fuori): quindi i suoi metodi eccessivi e totalmente slegati da qualsiasi cognizione di etologia, psicologia canina eccetera potrebbero (condizionale: ma MOLTO condizionale) essere parzialmente (ma MOLTO parzialmente) giustificati dall’esigenza di ottenere un risultato immediato.
Ciò non toglie che in gran parte siano metodi assurdi, praticamente MAI condivisibili, anche perché più che risolvere un problema lo procrastinano: il cane schiacciato e sottomesso con questi metodi da “macho man” (o”truzzo man”?) magari si sottomettono a lui per paura, ma non fanno altro che accumulare stress che prima o poi finiranno sicuramente per sfogare su qualcun altro.
La cosa più assurda di tutte è che tanta gente lo prenda ad esempio quando/se deve rieducare un cane che non  rischia la camera a gas da un momento all’altro, ma è il normalissimo cane di una normalissima famiglia che avrebbe a disposizione tutto il tempo che vuole per rieducarlo in modo civile.
Ora, però, resta da stabilire che cosa sia “civile”… e immagino già i nostri lettori che urlacchiano “NOOOO!!! Un’altra diatriba gentilisti-tradizionalisti NOOOO!”
Bboni. State bboni.
Non è su questo piano, che voglio metterla.
O meglio, un po’ forse sì… ma senza polemizzare: anzi, dichiarando a tuttotondo che molto spesso gentilisti, tradizionalisti, olistici, zooantropologi, cognivisti e tutto il cucuzzaro, se riescono a levarsi di dosso l’etichetta di turno, concordano su diversi punti (che, guarda caso, non hanno granché a che vedere con i punti su cui si basa il lavoro del sedicente “sussurratore”).
Per dimostrarlo passo la parola ad una fanciulla di cui – ahimé – non sono riuscita a ripescare il nome (spero che me lo rammenti lei, se dovesse rileggersi!), che qualche annetto fa, proprio su questa rivista,  scriveva così:

“Le gerarchie: non capita di rado di leggere articoli di gentilisti che rinnegano la loro esistenza, dicendo che il cane è solo un animale opportunista e che nel suo addestramento l’importante è rinforzare i comportamenti corretti e ignorare quelli scorretti, che le gerarchie non c’entrano nulla e che il cane, derivando da un discendente “spazzino” del lupo, non è più considerabile un animale da branco.
Immediata la risposta dei tradizionalisti: “Ma come! il cane è diretto discendente del lupo e ha mantenuto in tutto e per tutto il suo essere animale da branco. Per lui le gerarchie sono tutto! Va bene rinforzare i comportamenti positivi, ma se si stabilisce una chiara gerarchia per lui sarà più naturale ubbidire al suo capo e farà tutto con più gioia;  inoltre ci sarà più rispetto e non si permetterà di fare certe cose. Il capo inoltre ha il diritto di “punire”, perché questo avviene anche in natura”.
E qui iniziano i litigi,  perché i gentilisti considerano i tradizionalisti come dei sadici che raramente premiano ma sempre puniscono (pure con metodi crudeli);  i secondi, invece, considerano i primi dei deboli, che si fanno gestire dai cani, che non si fanno rispettare e che fanno fare ai pelosi tutto quello che vogliono.
Ma come sempre la verità sta nel mezzo… e la cosa divertente (se così si può dire) è che in realtà entrambi stanno sostenendo le stesse identiche cose, o quasi (le differenze le spiegherò dopo le analogie).
Stanca di questi litigi, dovendo svolgere una tesi di laurea proprio sullo stress da mancanza di gerarchie (pensate al mio panico quando mi hanno detto “le gerarchie non ci sono”!) ho deciso di fare una ricerca per chiarirmi le idee e per capire dove stava la verità scientifica.
All’inizio della mia ricerca mi sono imbattuta in un paragrafo così intitolato:  “Who says the domince model doesn’t work?” (Chi dice che il modello della dominanza non funziona?) con i nomi dei professionisti che avevano lavorato e fatto ricerche (scientifiche) sull’argomento.
Tra questi ho trovato: Jean Donaldson, Dr.Ian Dumbar, Drs.Garry Martin and Joseph Pear, Dr.Myrna Dilani, Pat Miller.
Forte di questi nomi mi sono messa a cercare alcuni dei loro lavori. Ma man mano che li leggevo mi sono accorta che c’era qualcosa che non andava… loro non rinnegavano le gerarchie!
Loro rinnegavano il cosiddetto Modello di Dominanza (sinonimo di Gerarchie basate sulla dominanza) per appoggiarne un altro chiamato Modello di sottomissione (o Gerarchie basate sulla sottomissione).
Ma che differenza c’è?
Leggiamo i punti che il Dr.Dumbar detta in una sua intervista per spiegare questo “nuovo” modello:

-I cani non sono lupi e devono essere studiati in modo diretto.
-I maschi hanno rigide gerarchie.
-Anche le femmine hanno gerarchie, ma più variabili a seconda delle situazioni.
-Quando si mischiano i sessi, le regole vengono mischiate a loro volta.
-I maschi cercano di seguire la loro costituzione gerarchica, ma le femmine fanno delle “correzioni”.
-I giovani cuccioli hanno quello che viene chiamata “licenza del cucciolo”: in pratica questa licenza gli permette di fare praticamente qualsiasi cosa.
-Le femmine sono più tolleranti nei confronti di questa licenza rispetto ai maschi.
-La “licenza del cucciolo” viene revocata approssimativamente a quattro mesi di età.
-Da questo momento i maschi più vecchi, di medio rango, iniziano letteralmente a “torturare” psicologicamente il giovane fino a che questo non offrirà prontamente tutti i comportamenti di pacificazione e prenderà posto nel gradino più basso della gerarchia.
-I cani di grado più alto ignorano completamente la cosa.
-Non c’è Dominanza fisica. Tutto avviene attraverso dominanza psicologica e tutto è rituale.
-Una piccolissima percentuale di cani Alfa assume la propria posizione attraverso la forza e la brutalità: questi però vengono presto deposti.
-Nessun capo è come un dittatore.
-La maggior parte dei cani Alfa regna con benevolenza. Loro sono sicuri della loro posizione. Non litigano per dimostrare la loro posizione. Farlo abbasserebbe il loro status sociale, in quanto…
-Gli animali di medio rango litigano. Loro sono insicuri della loro posizione e vogliono avanzare rispetto ai loro pari.
-I cani di rango più basso non litigano. Loro sanno che perderebbero. Conoscono la loro posizione e l’accettano.
-Alfa non significa fisicamente dominante: significa che controlla le risorse.
-Moltissimi cani Alfa sarebbero troppo piccoli o fragili per dominare fisicamente, ma hanno imparato a gestire il controllo delle risorse più importanti.
-E’ il cane stesso a decidere quali sono le risorse di maggior valore. Un cane Alfa potrebbe rinunciare ad un buon punto in cui dormire semplicemente perché non gli interessa.

La dottoressa Myrna Dilani scrive che i cani Alfa non sottomettono con la forza gli altri cani, ma “governano” attraverso un sottile controllo psicologico, attraverso un portamento rilassato e sicuro, sguardi “crudeli” e fissi, camminate fiere, abbaiando o ringhiando.
E’ tutto ritualizzato.
Le interazioni giornaliere sono regolate da una serie di comportamenti di deferenza (da parte dei subordinati) e cooperazione aventi il ruolo di limitare le aggressioni.
La differenza tra il modello della Dominanza e quello della Sottomissione è che nel secondo non sono i “capi” a sottomettere a forza gli animali di grado più basso, ma sono quest’ultimi a sottomettersi di propria volontà al cane Alfa riconoscendo da se la loro posizione di subordinati.

Fino a questo punto penso che in queste regole si siano riconosciuti sia i gentilisti che i tradizionalisti.
Infatti nessun tradizionalista che lavora rispettando i cani vi dirà mai che la leadership si conquista con la paura, il dolore e la crudeltà…quelli sono i macellai e non sono degni di essere chiamati né addestratori, né educatori.
I problemi sorgono quando ci si pone la domanda “e se il subordinato non capisce che deve essere tale? Cosa fa l’Alfa?”
A questo punto, come abbiamo già detto, i primi accusano i secondi di maltrattare, picchiare, vessare il cane, mentre  i secondi accusano i “gentilisti” di lasciar fare al cane tutto quello che vuole e gli augurano di venire presto morsi!
Per rispondere a questa domanda (senza invischiarsi in sterili polemiche) bisognerebbe prima però cercare di capire perché il cane vuole provare la scalata gerarchica.
Stando alle regole sopra elencate possiamo notare che sono i cani di medio rango che si sfidano a vicenda; di conseguenza, se il cane arriva a mettere in discussione il nostro stato di leader, significa che in realtà lui non ci vede come tali: ci vede come suoi pari e vuole “giocarsi” con noi il posto di comando (comando inteso però come ruolo superiore tra i soggetti di “mezza tacca” gerarchica).

La differenza di vedute tra le due “fazioni” fa sì  che a questo punto ci siano due modi di procedere: i gentilisti ignorano il fatto e iniziano a lavorare a monte: quindi enfatizzano il controllo delle risorse e fanno capire al cane che loro sono i capi perché loro decidono quando si mangia, si passeggia, si gioca, ci si coccola.
I “tradizionalisti” invece preferiscono non far passare sotto silenzio il fatto e punire il comportamento sbagliato, oltre a gestire il controllo delle risorse.
Il problema che ha fatto nascere tante discussioni è  “come punisco il comportamento sbagliato? Cosa succederebbe in natura?”.
I “tradizionalisti” (non i macellai! badiamo bene a non fare di tutta l’erba un fascio) suggeriscono di comunicare con il cane attraverso il suo stesso linguaggio, ossia di ringhiargli e di capovolgerlo a pancia all’aria.
A questo punto, se il cane si arrende, tutto è finito; non si porta rancore e si inizia una nuova gestione del cane.
Coloro i quali in queste circostanze picchiano il cane, prendono magari il cucciolo per il coppino e lo scuotono con violenza, usano botte, frustate o qualsiasi altra cattiveria possa venire in mente… non sono “tradizionalisti”, sono ignoranti. Punto.
Così come chiunque sgridi il cane e poi non si ponga il problema di costruire un rapporto più corretto con lui non può essere chiamato Leader.

I “gentilisti” criticano anche questo tipo di approccio perché ritenuto inutile: dicono che è sufficiente ignorare e gestire meglio le risorse.
I “tradizionalisti” dicono che è più naturale così; nota bene, il loro intento non è quello di spaventare o far del male al cane!
Il loro intento è riprodurre quel movimento che fa la madre quando per sgridare i cuccioli troppo fastidiosi li prendono per il collo e li schiacciano a terra immobilizzandoli.

Se andiamo a vedere le relazioni sull’osservazione di branchi di cani fatte dal Dr. Ian Dumbar possiamo leggere che quando un sottoposto non mostra volontariamente deferenza e rispetto in genere è sufficiente uno sguardo fisso da parte del cane Alfa per rimettere le cose in chiaro.
Solo raramente c’è bisogno di rinforzare il proprio rango dimostrando una dominanza fisica.
I combattimenti e i litigi capitano raramente, se non come esacerbazione di problemi di socializzazione o per interventi umani.
In realtà le gerarchie vengono chiarite all’interno del branco man mano che il cucciolo cresce attraverso il gioco e prove di forza “psicologiche” tra lui e gli adulti.
Nel caso un cucciolo infastidisse troppo un adulto, può venire rimproverato con piccoli morsi o con scene terrorizzanti (che durano peraltro pochi secondi) in cui si vedono cuccioli piangenti al suolo con la mamma ringhiante sopra. Scene terrorizzanti, appunto…ma niente più: il classico “tanto rumore per nulla”.
Nel caso di inserimento di cani adulti all’interno del branco le gerarchie verranno ristabilite attraverso combattimenti ritualizzati in cui uno dei due adulti alla fine deciderà spontaneamente di sottomettersi attraverso una delle posture o dei comportamenti atti allo scopo.
E’ vero che in alcuni casi, se ci si limita ad andarsene e ad ignorare il comportamento, può capitare che il cane si rafforzi nel suo atteggiamento e che per un attimo si senta veramente il cane “capo”; quindi, se ci si limitasse solo a ignorare le cose, presto queste potrebbero prendere una piega pericolosa.
Ma è importante sottolineare che per quanto i due punti di vista possano litigare sull’opportunità o meno di punire al momento del misfatto (comunque si parla sempre di cose gravi come nel caso di un tentato morso, mai della “pipi”fatta in casa!) entrambi sono d’accordo sull’importanza di rivedere il rapporto del cane attraverso una terapia comportamentale che riveda profondamente quello che è il controllo delle risorse e il nostro atteggiamento nei confronti dei nostri amici pelosi.
Non bisogna infatti dimenticare che se ci si rapportasse in modo corretto fin da subito, mettendo in chiaro quali sono i propri ruoli e i propri diritti/doveri, non ci sarebbe bisogno di nessuna disquisizione sull’utilità o meno della punizione.
Melissa Alexander scrive:  “Il tuo lavoro è essere un leader, non un boss, non un dittatore. La leadership è una grande responsabilità. Il tuo lavoro è provvedere a tutto ciò di cui il tuo cane può aver bisogno…cibo, acqua, cure veterinarie, bisogni sociali, sicurezza,ecc.
Se tu fallisci nel provvedere a ciò di cui il tuo cane ha bisogno, il tuo cane provvederà a soddisfare questi suoi bisogni da solo”.
Questo non vuol dire dare tutto al cane, essere permissivi e lasciarlo “selvaggio”, perché verrebbero quindi a mancare i “bisogni sociali” e la “sicurezza”. Un buon capo sa quando e quanto dare e quando no.
In realtà, quindi, la disquisizione sull’esistenza o meno delle gerarchie è più che altro una questione di forma su ciò che “gentilisti” e “tradizionalisti” intendono per dominanza e su come questa debba essere dimostrata”.

Siete tutti d’accordo? Gentilisti e tradizionalisti?
Presumo (e spero) di sì: e con questo spero si capisca che spesso si sta a litigare come dei pirla solo sulla terminologia, o sull’etichetta di turno, invece di occuparsi – magari – di contrastare di comune accordo i macellai.
Per quanto riguarda poi il caso Millan… in tutto ciò che si è detto sulla dominanza, voi riuscite a vedere la figura di  Cesar Millan e il suo modo di intenderla?
Presumo (e spero) di no…dopodiché io non ho altro da aggiungere.
E voi?

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97 Commenti

  1. @McZooc: chi ha mai detto di essere bravo con i cani?
    Non faccio parte del mondo cinofilo quindi non sono valutabile 😉
    #Anuk: la precisazione sul 30 maggio era solo diovuta per un motivo. Chi pensava di farmi fuori sotto il profilo professionale – ricordo che a differenza del mondo cinofilo il mio ambiente di lavoro è severamente regolamentato (non ti svegli la mattina e fai l’animal trainer…a differenza dell’educatore/addestratore/), ha preso una cantinata. Tutto lì.
    TI CITO: “Io mi chiedo come può una persona che mostra quel tipo di “sensibilità” esser al tempo stesso un buon cinofilo? non ti conosco ma mi verrebbe da pensare che siamo ai livelli di Millan..”
    TI RISPONDO: era questo il messaggio che si voleva far passare, non il sevizio in se.
    Chi mi ha visto lavorare con gli animali (ricordo che lavoro con diverse specie) si è fatto un’idea propria e a me questo basta.
    Di fatto sotto questo profilo non poteva ledermi dal momento che vivo di cinema, non di cinofilia.
    I miei scritti – libro compreso – è online, i miei seminari sono spesso e volentieri gratuiti o lowcost proprio per una mia scelta di tanti anni fa e questo da molto fastidio. Da sempre.
    @Valeria: io ho parlato di Millan e di cani…ma come saprai l’ultima parola spetta sempre a Sua Maestà, la quale in diffamazione spicca storicamente; non è una novità.
    Quindi quando dici “voi due” parla per lei, visto che io mi sono limitato a scrivere ciò che è agli atti senza offendere nessuno come sempre faccio, e solo perché attaccato.
    L’animo tranquillo porta a questo 😉

  2. Si hai ragione..scusa “maestra” non avevo letto! 🙂
    Per un attimo mi sono sentito come uno scolaretto dopo aver fatto una marachella! 😉
    Comunque è giusto finirla qui!

  3. Avevo chiesto gentilmente di piantarla (o meglio, di andare a litigare altrove e non qui, dove vorrei che si parlasse SOLO di cani), ma vedo che non sono stata considerata più di tanto.
    Mi rendo conto che chi viene attaccato si sente sempre in dovere di rispondere,e chi attacca si sente in dovere di giustificare il suo attacco eccetera eccetera. Ci casco sempre anch’io, quindi figuriamoci se non vi capisco, tutti e due. Però mi sembra che le vostre ragioni le abbiate ampiamente sciorinate entrambi. Chi era interessato (ammesso che ci fosse qualcun altro oltre a voi due) ha letto quel che doveva leggere.
    Mo’, però, basta, grazie: se leggo ancora uno scanno personale dovrò chiudere i commenti a questo articolo…e mi dispiace, perché così togliamo l’occasione di commentare anche a chi aveva qualcosa da dire sui contenuti. Però, ragazzi…così nun se po’ fa’! Non è utile a nessuno e, se posso permettermelo, rovinate pure un po’ la faccia mia, che in questo giornale ce la metto.
    Per piacere, eh?
    Io non conosco personalmente nessuno di voi due, ma… me lo fate lo stesso il piacere personale di piantarla?

  4. E adesso giuro che IO la chiudo qui, perchè la diatriba è già più che indecente. Ma almeno ora, oltre a mezza Italia, lo sa anche mezzo mondo cinofilo. Tanto basta.

  5. Tornando ai cani, e scusandomi con Valeria per la mia – credo dovuta – precisazione passo ai commenti:
    @Elena: quoto e straquoto 🙂
    @Valeria: come vedi, anche nella mia risposta sono stato tranquillo…a differenza di chi si occupa di…come si chiama? Zootropomatatia? Ah no, scusa: marketing cinofilo 😉
    @Anto: tranquilla . Se vengo a trovarti è per un caffè. Non mi sembra che tu abbia minacciato i miei animali ho fatto truffe alle mie spalle. Non mi sembra nemmeno che tu abbia usato la massoneria per tentare di farmi fuori…quindi no problem.
    Una cosa: io metto SEMPRE il mio nome e cognome; perché non lo fai anche tu (anche se so chi sei…).
    Cos’è…hai paura che ti bannino anche da qui?

    • Della serie: abbiamo la faccia come il gomito!
      Anche il muratore è massone?!? eh, già….aspetiamo i tre gradi di giudizio…..vediamo nel freaatenpo se riesci a trovare qualcuno he ti faccia ancora credito 😀 😀 😀
      per il caffè puoi tranquillamente andare a scroccarlo altrove.
      La tua facia da gomito a casa mia (e non solo, mi pare di aver capito) non è mica gradita….

  6. hahahahahah figurati se non ti attaccavi a questo…hahahah
    Va beh: quando non si hanno altri argomenti… 😉
    Non mi sono tirato indietro nelle minaccie – anzi: le ho ribadite e le ribadisco (anche se adesso non c’é più bisogno visto che gli stanno facendo il contropelolegale), ma nessuno si è mai chiesto perché le abbia fatte…
    Certo: un dettaglio irrilevante, come irrilevante è il fatto che il principale accusatore sia inquisito in tutta Italia per truffa da tante persone ed alcune di quelle apparse nella vicenda stiano adesso passando varie situazioni – diciamo così “spiacevoli” sotto il profilo legale.
    Nessun problema: ho imparato ad attendere almeno il primo esito – basta andare sul sito del Club Pastori Belga e scaricare il verbale del 22 aprile per capire che forse qualcuno ha preso una cantonata 😉
    Sono famoso per i film che ho fatto e che continuo a fare; la vicenda della trasmissione non è certo quello che lascio di me al cinema né alla relazione uomo-animale.
    Se il mondo della cinofilia è terribile immaginate quello misto: cinema/cinofilia, ma come ho detto già tante volte sono i Tribunali in Italia a decidere come stanno le cose, non una trasmissione pseudoscandalistica che ha prodotto solo chiacchiere, posizioni personali e tagli confezionati ad hoc.
    Comunque, solo per chiarezza, sono venuti fuori il mandante, gli attori, i protagonisti e le pedine usate: penserà la stampa a diffondere a dovere. Nessun problema 🙂
    La gente che ha visto la telefonata tra me ed il Sor Giulio si è fatta un’idea diversa e 600 post di stima in bacheca facebook non sono poi male, considerando il numero di amici che ho (non molti come si potrebbe credere).
    Fa piacere osservare, però, che qualcuno si è dimenticato di postare i link a mio favoore (decisamente di più, ma fa nulla).
    Resto di questa opinione: se non si hanno altri argomenti…si porta quello, cioè le chiacchiere da bar.
    La cinofilia è un’altra cosa, ma come sa Valeria non ne faccio parte, né mai ne ho fatto parte.
    Diciamo che sono preparato abbastanza per non farmi raccontare cazzate su chi sia il titolare della zooantropologia…o su varie cose che riguardano i cani, ma questo nell’ambito cinofilo italiano passa puntualmente in subordine.
    Meglio così: sono abituato per mestiere a vedere la zavorra dalla mattina alla sera, ma se il 30 maggio scorso ero con i miei cani all’Olimpico con la Nazionale Attori per la Partita del Cuore è probabile che nel mondo del cineema – ed è successo veramente – si siano messi a ridere per quei servizi.
    Noi che ci lavoriamo sappiamo bene come si fanno certe cose…ohhhh se lo sappiamo 🙂
    Buona serata a tutti!
    PS: per la Legge Italiana una persona è colpevole dopo TRE gradi di giudizio.
    Al momento – per quanto mi riguarda – non c’è ancora stata un’udienza…ma questo è un dettaglio.
    In compenso, qualcuno ha più denuncie addosso che un tir di parrucche 🙂
    Meditate gente…

    • Sinceramente parlando, lasciando giudicare alla guistizia il fatto che tu sia o no un truffatore (anche se bisogna dire che in Italia i truffatori non sono quasi mai puniti), io fossi in te avrei qualche rimorso per quanto hai detto durante il servizio delle iene.. si loro si saranno pure organizzati per benino, ma tu ti sei rivelato un attore perfetto della loro commedia!
      Io mi chiedo come può una persona che mostra quel tipo di “sensibilità” esser al tempo stesso un buon cinofilo? non ti conosco ma mi verrebbe da pensare che siamo ai livelli di Millan..
      Comunque ricorda poi che chi si loda si sbroda e non vuol dire niente di niente (ma proprio 0) che tu il 30 maggio eri all’olimpico con la nazionale attori, perché lo sappiamo tutti come funziona quel mondo!

    • Sono sicurissima di quello che ho già scritto: pensare che quel servizio (che ho riguardato attentamente apposta) sia una prova di colpevolezza è semplicemente ridicolo e a questo punto mi fa supporre che ci sia dell’astio a livello personale (si ok non mi serviva il video per capirlo) che pregiudica l’oggettività del giudizio.
      Ribadisco: ci può essere innocenza o colpevolezza, ma non c’è la benché minima possibilità di capire dove stia la verità guardando un servizio come quello.

  7. Ehm… scusate, torno da tennis cotta e stracotta (ho ripreso a giocare da un mesetto dopo 45 anni, non so se rendo l’idea…), leggo i nuovi commenti e mi trovo uno scanno personale che non c’entra nulla con Millan né con l’addestramento.
    Anto, il tuo commento era in attesa di moderazione perché conteneva più di un link (è una regola di Wordpress, non mia!): l’ho approvato perché approvo sempre tutto, però vi chiederei, gentilmente, di non portare qui sopra questioni strettamente personali. Ho visto anch’io, come tutti, il servizio contro Claudio delle Iene: e anch’io gli ho chiesto una spiegazione (che lui mi ha dato), però in pvt.
    Ora io non so se questo signore debba soldi a qualcuno, se abbia fregato qualcuno o se sia il clone di Padre Pio: ma finché parla di cani,e mi pare che ne parli con cognizione di causa, qui è bene accetto come chiunque altro.
    Lo stesso vale per chiunque, fosse anche il Mostro di Lochness o Jack lo Squartatore. Se invece NON si intende parlare di cani, vi pregherei di trasferire le vostre conversazioni in privato… semplicemente perché vorrei che questo spazio fosse di interesse generale per chi si occupa di cinofilia: e gli scanni personali temo che interessino solo i diretti protagonisti, ma non possano portare nulla di costruttivo alla discussione.
    Grazie per la collaborazione: spero possiate capire la mia posizione.

    • Hai ragione, Valeria, infatti avevo poi chiesto di non pubblicare nulla. In un impeto di follia avevo pensato …follie. Chiedo scusa.
      Qui ci si occupa solo di cani, giustamente. Come dire si parla del più e del meno. Nomi e cognomi dei cazzari mai. Hai ragione
      Chiedo umilmente scusa, scusa, scusa.
      Anzi, ti chiedo, visto che io autonomamente non ho la possibilità di farlo, di cancellare tutto. Quel che ho salvato conserverò.
      Perdono.

      • Però ribadisco il concetto: a qualcuno che ha minacciato di morte una persona e di ritorsioni contro i suoi figli, il tutto CONFERMATO con totale arroganza davanti alle telecamenre in un servizio visto da milioni di persone…..io dico, visto che POI ha detto a me che viene a cercarmi a casa, ….io dico: ti aspetto. ^__^

  8. Di Millan si è detto di tutto, come di Ellis e di tanti altri. L’importante è che non sia “made in Italy” (questo è il vero problema, non Millan o i suoi metodi in se).
    Personalmente quando lo vedo ci sorrido, ma occupandomi di comunicazione con animali so come gira la faccenda e quindi lo capisco; pur non giustificandolo.
    Di fatto, nessuno in Italia si è preso la briga di fare un programma alternativo a quello di Millan e questo la dice lunga su quanto sia facile chiacchierare. In ogni caso, o sono bocconcini o sono calci; e questo non rende giustizia né al cane, né ai tanti seri professionisti italiani (perché ce ne sono).
    Per me Millan è inquietante al pari del gentilista che propone modelli romanzati della relazione uomo-cane – per non dire favolistici: per intenderci, quelli con il guinzaglio di 3/5 metri (vietato dalla legge) e con un tir di wurstel in tasca.
    Entrambi sono in cerca “dell’effetto wow” e non gliene frega una mazza dei cani, i quali diventano un mero strumento per trovare una nicchia di mercato.
    Carine le accezioni semantiche tese a dividere la categoria (“e ducere”, “rendere destro”, ed altre stro…te del genere).
    Ecco: grazie alle divisioni volute e mirate, basate su PNL e piani marketing ineccepibili – sfido chiunque a negarne l’evidenza – è nato Cesar Millan il quale, lo vorrei ricordare, in prima battuta venne eletto “uomo del secolo” (per forza, aveva la targa straniera) in Italia.
    Gli fecero addirittura dei servizi su Grand Hotel 6 o sette anni fa!!! Teribbbbile!!!
    Finché ci saranno “cinofilosofi” ci sarà Cesar Millan; finché ci saranno divisioni ci sarà Cesar Millan; così come finché non nascerà un programma alternativo resterà quello di Cesar Millan: semplice.
    Per quanto mi riguarda, non condivido nemmeno una delle tante cose che dice, esattamente come non condivido nulla dei suoi “concorrenti” opposti.
    Uno mena il cane, l’altro lo prende per un imbecille :-(((((
    Chi dei due è peggio?
    Sarebbe tutto più facile se i cinofili italiani la smettessero di farsi infinocchiare dagli esperti di marketing e si unissero in un disciplinare comune. In quel modo si creerebbe la famosa via di mezzo che risolverebbe tanti problemi ai cani, ma la vedo dura…almeno per i prossimi dieci anni.
    Ci terremo quindi Millan da una parte e i guru dall’altra: nel mezzo il vuoto apparente (perché di apparenza si tratta).

    • Millan è come il conflitto di interessi di Berlusconi. C’è e fa comodo che ci sia. Quando avevano la possibilità di risolverlo, non l’hanno fatto. Salvo poi tornare a piangere e lamentarsi.

    • Scusa ma tu sei il “famoso” Claudio Mangini? Quello che è finito sul servizio delle Iene sulle truffe?

        • Correggo solo in “I” servizi: due. Uno andato in onda il 13 aprile e uno il 27 aprile. Uno più istruttivo dell’altro.
          Vedere per credere.
          E ieri ha minacciato anche me.

          • Si hai ragione..
            Azz ma allora è proprio un vizio quello di minacciare (ha pure ammesso in trasmissione tutte le minaccie fatte nei confronti dei familiari, se non ricordo male faceva anche riferimento ai bambini, delle sue vittime).. speriamo che non inizi con me!! 😉

          • Già 😉 concordo con te, roba da non credersi…nemmeno quando Golia ha invitato la Procura a prendere nota ha desistito….bella persona davvero.
            e giusto ieri l’ha rifatto con me in pubblico, su FB, dicendo che se vuole darmi fastidio mi viene a cercare a casa.
            Pauriiiiiiiiisssssssssssiiiiiiiimaaaaaaaaaaaa…
            😀

          • A parte gli scherzi, io penso che lo stalking vada preso sul serio, e non banalizzato. Quindi chiedo scusa a Valeria (che posso contestare, ma di cui ho stima come persona assolutamente indipendente e di cui mi fido) se affido al suo sito una piccolissima denuncia.
            Chiedo enormemente scusa per il gigantesco OT, perdonatemi.
            Questa la nota pubblicata da me l’altro ieri
            http://www.facebook.com/home.php?ref=hp#!/note.php?note_id=10150708760145383
            questa la discussione in calce alla quale si possono leggere le minacce
            http://www.facebook.com/home.php?ref=hp#!/permalink.php?story_fbid=159463224126636&id=100000671988883
            Prego notare che la nota possono leggerla esclusivamente i miei contatti e, che io sappia, nessuno di questi l’ha condivisa. Come fa dunque il signore a sapere dell’account falso????
            “Troll” in linguaggio informatico significa principalmente “disturbatore”, non account falsi. Coda di paglia?
            Ora, io non capisco tutto l’interesse di codesto signore nei miei confronti. Qualcuno mi ha detto che va cercando di provocare per querelare e dunque per andare “a soldi”.
            Che questo signore sappia dunque che:
            1) da giovane ho studiato diritto, quindi so bene cosa posso dire o non dire per non essere querelata;

            dunque qui non c’è storia. Se volesse spingersi oltre sappia che:

            2) dormo sempre con finestre e porte aperte, perchè:

            3) vivo di fronte ad una caserma dei Carabinieri (non solo non avrebbero molta strada da fare per intervenire, ma la strada di fronte a loro (compresa casa mia) è perennemente videosorvegliata

            4) in casa con me vive e dorme (anzi passa tutta la notte sveglio) uno dei miei figli che è Judoca provetto – ex campione regionale, che pesa ben oltre il quintale, (l’altro mio figliolo, è molto più magro, ma…. veste la divisa ed è spesso assente, però…. non auguro a nessuno di entrare in casa quando c’è)

            Io non capisco la ragione per cui questo signore si accanisca tanto contro la mia persona, ( una pulce) ma visto il tipo (vedi servizio delle Iene) vorrei farlo presente, perchè non si sa mai

            Ergo: chi vuole si accomodi.

            Valeria, perdonami. Cancella pure se ritieni, ma tieni in archivio (non si sa mai)

          • Vorrei invitarvi a riflettere su una cosa: premesso che oggettivamente non posso sapere se C. Mangini è innocente, parzialmente colpevole o colpevole in questa faccenda (e non sto cercando di difenderlo perché non penso abbia bisogno di un mio intervento in tal senso in quanto avrà già degli ottimi avvocati), questi ultimi commenti hanno appena chiaramente dimostrato come quando qualcosa appare in TV immediatamente tutti, anche coloro che si ritengono intelligenti e razionali, immediatamente partono dal presupposto che quello che viene detto sia vero e magari anche seriamente documentato (e non sto parlando di esternazioni fatte a caldo, che per quanto spiacevoli possono anche sfuggire, ma dei reati veri e propri che sono stati tirati in ballo da una trasmissione che ama scoop e scandali, e per questo piace molto).
            Ecco spiegato come mai Cesar Millan abbindola tanta gente: si occupa di qualche cosa che tocca molta gente, mette insieme quattro trucchi “ad effetto”, si presenta attraverso un canale accreditato presso le masse (National Geographic) e il pastrocchio è servito! 🙁

          • Anzi, Valeria, visto che leggi solo tu, ti chiedo di non pubblicare affatto, ma di tenere in archivio. Il fatto che ora i miei commenti siano in attesa di moderazione no fà altro che confermare quello che dico.
            ho salvato tutto, per prudenza.
            Non si sa mai.
            Serena serata.

    • Se meni il cane nella maggior parte dei casi il cane le prende… se lo prendi per imbecille mi sa che in tanti casi lui ti dà in cambio esattamente la stessa cosa! ;-)))
      Ciao Claudio!

    • indipendentemente da tutte le chiacchiere su di te che non mi interessano, anche io vorrei vedere con i miei occhi prima di giudicare quindi non prendo parte in questa faccenda, il tuo discorso lo condivido in pieno…

  9. ma quando la finite di dire str……. chi ama davvero un cane nn lo sottomette lo ama nn lo percuote lo carezza e state sicuri che cosìn il cane nn può far altro che amarvi come fa anche con chi nn lo capisce!!!!!!dovreste cominciare tutti a pensare al vostro cane come ad un amico….solo + speciale!!!!!spero di esser stata chiara…..

    • @Enza: chiarissima, se non fosse che il cane non è un peluche. E l’approccio “buonista” limitato alla “volemose bene” farà forse meno danni dell’approccio “domatore”, alla Millan: ma è altrettanto sbagliato e crea cani altrettanto disadattati.
      Qui non siamo animalisti, siamo cinofili e cerchiamo di affrontare il discorso in modo tecnico, con il solo scopo del “vero” benessere del cane. Che NON è quello di essere esclusivamente coccolato, perché questa NON è la sua natura (ovviamente neanche quella di essere menato, eh).Però sono str… anche quelle dell’amore fatto solo di carezzine e bacini.

  10. lagente “normale” adora millan ne parla lo cita dice lo spicologo dei cani, se lavori come educatore guai parlarne male o perdi i clienti… davvero.
    potere della tv…

    • Vero, lupi, verissimo. Non la gente normale ma molti..(hhhmmmmm….fatemi cercare un aggettivo politically correct..) molti abbagliati dalla fiction televisiva, se glie ne parli male te li perdi. A me è capitato. E che fare in questi casi? Personalmente li mando a quel paese. Pazienza. Io non faccio marcheting, ma seguo la mia strada.

      • magari, se non inizi usubito spranado addosso a millan ma te li lavori ai fianchi fai un favore anche al loro cane, piuttosto che si rivolgano a qualcunaltro che magari usa metodi… che non sono il massimoo similmillan…
        poi col tempo quando, hai conquistato la loro fiducia magari…

        • Esiste, io credo, uno spartiacque. Il lavoro che faccio io è in completa antitesi con la predicazioni e soprattutto con i metodi mostrati da colui. Chi si avvicina a me avendo quello in testa, e soprattutto se è convinto che quella sia la strada, non può essere ricettivo su quel che insegno io. Per un sacco di ragioni (che prenderebbero una intera giornata di spiegazioni, quindi sorvoliamo) Meglio dunque che vada da un buon addestratore metodo classico (io lo definisco così)
          Discorso diverso con chi si avicina già con dubbi (apertura mentale) su cui io posso lavorare. Della serie: con chi vuole capire ci si spende, con chi non vuole capire, non c’è Santa Pazienza che tenga. Esperienza docet.

          • hai ragione ma la gente lo vede in tv e pensa sia bravo, ma non ne ha una grande idea di cosa sono veramentei vari metodi le varie scuole di pensiero ecc… vede che prima il cane ringhia dopo no ecc… ma non è che è in grado veramente di capire la differenza, sennò magari non ricorrerebbe a te. tu sorvola su millan e lavora come sei abituata a fare.se ti chiedono resta vaga, cerca di iniziare il discorso e poi divaga passando ai fatti pratici qui ed ora con il loro cane, o al limite prendi i punti che magari sulla carta sembrano in comune e portali avanti coi tuoi metodi…o sennò digli che vadano da lui in america (scherzo, così ti mandano aff subito anche se forse lo meriterebbero). non dico di lodarlo ma magari di mediare, di trovare mezze parole. anche solo del tipo (che poi in parte è vero) ma l’hai visto lui com’è e come fa? hai visto che c’è scritto di non provare da soli a farlo? e hai visto i morsi che si prende a volte… se fai come lui magari risolvi prima ma rischi il morso, noi che non siamo energumeni come lui e non vogliamo farci mordere usiamo altri metodi ma alla fine ce la facciamo lostesso… per esempio.senza parlarne ne bene ne male… insomma.la gente non lo fa apposta ripeto, lo vede in tv… abbi pazienza. se non fossero ignoranti non avrebbero neanche bisogno…

  11. Sì…ehm! effettivamente anche io sono stufo di parlare e sentir parlare di Cesar Millan e del suo metodo.
    Il suo metodo che mi sembra, a parte tante altre possibili critiche, una “ricetta”, uno “schema” rigido e in quanto tale poco aperto alla flessibilità ed alla creatività che ogni peculiare rapporto essere umano – cane richiederebbe.
    Certi video poi…sono semplicemente inqualificabili ed in alcuni casi gli strumenti di correzione usati mi sembrano assolutamente sproporzionati all’entità del problema da affrontare.

    Il pregio di questo articolo credo sia, tra l’altro, di offrire informazioni e spunti di riflessione ben fondati che possono esser approfonditi da chi ne ha voglia anche riguardando la sua personale esperienza con i cani.
    Per esempio mi sembrano molto interessanti le affermazioni, sopra riportate, di Ian Dunbar. Voglio aggiunger due cose. 1) Credo che sarebbe ingeneroso, oltr che inesatto, fare di Millan il tipo ideale dell’addestratore che usa il metodo “Tradizionale” o, come preferisco chiamarlo, “naturale” 2) Personalmente ritengo che sia inesatto e superficiale, come spesso si fa, identificare il metodo gentile esclusivamente con il condizionamento mediante rinforzo positivo e con il clicker training. Per me cio che è importante è alla base: il porre al centro il potenziale di apprendimento del cane, la sua capacità di scelta e la sua capacità di comprendere… quando gli vengono fornite informazioni in modo corretto. E stimolare la capacità di osservare il cane, di saperne “leggere” stati d’animo, le emozioni stando attenti non soltanto ai comportamenti che mette in atto, ma anche a cosa prova quando li mette in atto.

    Concordo con quanto diceva prima Sonia sul fatto che usare il linguaggio canino per comunicare, sopratutto in alcuni casi, non è una buona idea. Effettivamente…conoscere teoricamente una lingua non significa affatto saperla, poi, “parlare” realmente.

  12. ma qual’è la novità di Millan? i cani purtroppo sono stati da sempre oggetto di violenze, fisiche e psicologiche. Nella convinzione che sia giusto così. Si dà in pasto allo spettatore il cibo che i suoi denti sono abituati a masticare. Sapendo benissimo che ci sarà il dotto di turno, l’esperto, l’intelligente che lancerà i suoi strali e farà parlare del programma. “Intelligente” sì, ma non tanto da capire in quale tranello è caduto.
    Il target di questi programmi non è il truzzo, ma il sapiente che si indigna. Qui siamo di fronte alla televisione che guarda lo spettatore e non viceversa.

      • Se non si mettono le mani sulla fronte a qualcuno non si può rilevarne la temperatura. Chi spara sentenze tenendo le mani solo sulla tastiera, evidentemente non riesce a rendersi conto che noi poveri “poco intelligenti” stiamo denunciando il fatto che questo programma di un prestigioso (pardon, EX prestigioso) canale televisivo, ha fatto ripiombare la cinofilia indietro di 50 anni, vanificando gli sforzi di coloro (tutti quanti, Valeria, tutti quelli di buona volontà, almeno) che hanno lavorato duro non solo per promuovere l’aspetto relazionale, ma anche solo per favorire il benessere del cane, conquistandosi ANCHE una normativa che afferma come illeciti alcuni strumenti. Ricordo che PERSINO da recente regolamento ENCI (!!!!!) è proibito persino lo strangolo in gare di UD, mentre costui promuove allegramente e abbondantemente calci, strattonate, impiccagioni, scariche elettriche e strangolo posizionato direttamente sotto alle orecchie (VIETATO persino in UD negli anni duri dell’UD)
        Ora…CHI SONO QUELLI “INTELLIGENTI MA NON TANTO”???

        • Inoltre, a CHIUNQUE ABBIA UN BRICIOLO DI CONOSCENZA DELLA COMUNICAZIONE CANINA (ma anche solo un po’ di sensibilità) vede immediatamente quanto siano impauriti, schiacciati, vinti, traumatizzati e terrorizati i cani di quelle trasmissioni.
          Ora…CHI SONO QUELLI “INTELLIGENTI MA NON TANTO”??? Quelli che lo vedono o quelli che NON CI VEDONO?

          • @Anto fermati un secondo a pensare a cosa ti dice Gianni, perché non ha tutti i torti!
            Il fatto di parlarne bene o male che sia, da parecchia visibilità e quindi fama a questo “Domatore di cani”.. Ricorda che dietro a certe trasmissioni ci sono fir fior di psicologi che studiano il modo migliore per farle entrare nelle nostre case.. sembra incredibile ma siamo veramente di fronte alla televisione che guarda lo spettatore e non viceversa.

          • PS. certo che quando parti per la tangente tu non c’è più nulla da fare..cmq non prenderla sul personale perché gianni non voleva dirti che sei poco intelligente, ma che sei vittima di un tranello che sfrutta proprio la tua voglia,sana, di usare il cervello!!

          • Anuk, dici “certo che quando parti per la tangente tu non c’è più nulla da fare..” a parte il giudizio che esprimi (come sempre fate, invece di ribattere alle argomentazioni da me espresse) su di me personalmente, ti invito a tenere presente che mi occupo del problema da quasi due anni, paslando, discutendo e litigando con decine e decine di persone. Se per un verso può essere vero che a parlarne gli si fà pubblicità (ed è per questo che all’inizio dicevo che sono stufa di parlarne) ti assicuro che per quella che è la mia esperienza, ho conosciuto moltissimi che, già fan sfegatati di costui non cambiano opinione nemmeno davanti all’evidenza più evidente, ma tanti che lo guardavano solo saltuariamente e superficialmente hanno davvero aperto gli occhi; tanti altri ancora che nemmeno lo conoscevano, ti assicuro che sentendone parlare in questo modo, lo guarderanno (SE lo guarderanno) con forte senso critico e occhi aperti.
            Questo è lo scopo. Chi sente parlare di millan in questi termini comincia a vederlo per quello che è, a conoscerlo davvero e quindi ad evitarlo (come l’AIDS, giustamente)
            Dietro alle trasmissioni tv ci sono gli esperti di marketing, gli stessi che ci sono dietro alle strategiche posizioni della merce al supermercato e nei grandi magazzini(cosa che si insegna ai ragazzini nelle scuole commerciali, almeno io lo imparai a 16 anni). Se tu questo alla gente lo spieghi, alcuni (certo non tutti) finiranno per liberarsi dagli acquisti d’impulso e tornare a casa SOLO con quello che serve davvero. Spiegare alla gente come e perchè si dispongono i reparti merce nei grandi magazzini, NON significa spingere la gente a riempire il carrello al primo reparto (quello della paccottiglia) semmai significa educarli a fare shopping in maniera consapevole. Partire per la tangente è una cosa, seguire una retta è un’altra, non trovi? Tranquilla, niente di personale: ti ho persino dato ragione! 😀

          • @Anto, non volevo esprimere un giudizio sulla tua persona, ma volevo dire che ti lasci troppo trascinare dai tuoi sentimenti o almeno è quello che dimostri in ogni tuo intervento, mentre gianni tentava di fare un richiamo alla ragione, tutto qui!

          • Quella che secondo me è la ragione per cui non ci si deve stancare di far riflettere la gente l’ho espressa, anche se sinteticamente.
            Perdonate la nota personale, che io mi lasci trascinare dai sentimenti (NON IN ANTITESI con la ragione) è cosa che non nascondo e di cui francamente sono fiera. Un temperamento passionale (con passione= pathos=sentimento) è cosa apprezzata a parole, sgradita nella realtà, ma è quello che distingue i lecchini o gli opportunisti dai puri. Parere mio, ovviamente, come sempre. E. come sempre, sempre dalla parte dei cani. 🙂

          • Ahahah, certo che Anto prima si offende pensando che qualcuno lo/la stia definendo poco intelligente, e pochi commenti dopo dà a tutti gli altri dei lecchini e degli opportunisti in quanto contrariamente a lui/lei non si sono lasciati “trascinare dai sentimenti” (e io che pensavo si trattasse di un’espressione di calma interiore e sicurezza di sè, che sciocchina ingenua che sono, me lo dico da sola!) 😉

          • Elena, ciascuno può leggerci quello che vuole. Anche i telespettatori di sky leggono cani felici dove ci sono solo cani traumatizzati.
            A ciascuno la sua chiave di lettura. e così sia.

      • 🙂 evita di parlare di lavoro e professioni (quelle vere, s’intende!), non hai il curriculum giusto. Fare le supercazzole ai “clienti” non è lavorare…

          • Ma ce l’avete con me???
            E’ un attacco a me personalmente?
            Troll ne ho già conosciuti altri, ultimamente…. che è? un’epidemia?
            Non avete nessun argomento da portare?
            e vabbeh, parlate pure di me.
            Io parlo di cani e non certo di voi. Sorry….

        • Al di la del fatto che io sia d’accordo o no con @anto trovo questo commento scorretto nonché fuori luogo, oserei dire meschino. Ma come Gianni, tu che inviti ad usare la testa, te ne esci con queste esternazioni di pancia? resto basito!

          • Grazie. ma peccato che tu non sia d’accordo con me perchè io, in linea di massima, sono d’accordo con te. 🙂

          • no, no, non era proprio un commento di pancia 🙂 tarapia tapioco come se fosse antani, blindola la supercazzola prematurata con scappellamento a destra.

    • “Bene o male, purchè se ne parli”, Oscar Wilde è stato senza dubbio un grande precursore dei nostri tempi.

      E’ vero Gianni tutto questo parlare fa si che questo Bandito abbia sempre più successo.. però è grave che un canale come National Geographic lo mandi in onda ed è logico che questo scateni la protesta di chi ha a cuore la cinofilia.. anche se è pur vero che tante volte vedo su animal planet programmi poco dalla parte degli animali…

    • La novità di Millan è che gli altri domatori non vanno in TV e lui sì!
      Ha detto bene Anuk: quello di Millan è uno show (almeno quello che si vede in TV: perché poi lui i clienti veri li ha, eccome!), ma ispira TANTE realtà (se ne parla in continuazione).
      Questo programma ha un solo lato buono: quello, appunto, di far parlare delle differenza tra addestratori e domatori.
      Però non c’è solo “la tv che guarda lo spettatore”: ci sono anche tanti (troppi) spettatori che guardano e IMITANO la TV.
      E per questo, in TV, cose diseducative come queste non dovrebbero proprio passare. E’ come fare un programma sulla pedofilia.
      Puoi anche scriverci “don’t try this at home”…ma i danni sulle psiche malate li fai lo stesso.

      • sicura che gli spettatori guardino la TV e la imitino o la ascoltino, nel bene e nel male? (la TV potrebbe essere imitata anche nel bene, perché no?) Sai quante volte i medici, affacciandosi dal piccolo schermo, mettono in guardia dalle varie diete fai-da-te o sconclusionate, eppure queste continuano a proliferare senza sosta? l’ultima, delirante, è la dieta del sondino! Sai quante volte si tenta di far passare il messaggio che guidare sotto effetto di stupefacenti e/o alcol è estremamente pericoloso? gli spot, le pubblicità progresso, sono infiniti. Gli incidenti anche. Perché la “prova costume” ha la priorità; perché lo sballo del sabato sera è necessario per sentirsi parte del gruppo. Non c’è mai stato nessun Millan che abbia detto: guidate come pazzi dopo aver tirato di coca.
        A me sembra che Millan offra una giustificazione a chi già si comporta da delinquente con i cani. Un po’ come quei leader politici che raccolgono la violenza di alcuni disperati, fondando partiti xenofobi. Non creano xenofobia, la intercettano.

        • Ora sono sicuro che tu sottovaluti il potere seduttivo della TV e dell’indottrinamento in generale.
          Ci sono messaggi e messaggi.
          I messaggi che vogliono farci arrivare tramite la TV non sono quelli cosidetti “buoni” ovvero: non drogatevi, non guidate ubriachi al volante, non fate diete sutpide perché non servono, non bisogna esser magri come un grissino per esser considerati esser umani degni, non bisogna esser razzisti, ecc..
          In realtà i messaggi che ci inviano sono l’esatto opposto, e ce li fanno arrivare in maniera subdola e molto ma molto potente!

          I cosidetti messaggi “Buoni” non sono affatto seduttivi ed è ovvio che non gli importi che lo siano, perchè servono a velare i veri input che vogliono mandarci.
          Tramite la TV fanno propaganda tutti i giorni e noi nemmeno ce ne accorgiamo, ma il nostro inconscio si, ed è quello che poi condiziona le nostre scelte volenti o nolenti..

          Quindi Millan non solo intercetta i, come dici te, delinquenti con i cani, ma contribuisce a formarne altri!
          Pensa alla propaganda nazista che fecero durante l’olocausto.. pensi che le SS avrebbero trattato come merda quelle persone senza quel condizionamento?

          • non sottovaluto il potere seduttivo della TV se la consideriamo per quella che è, uno strumento di comunicazione di massa. E’ la cassa di risonanza del marketing, che non crea bisogni ma aspettative di soddisfacimento. Se ho bisogno di una macchina (ho già quel bisogno), le case automobilistiche mi creano un’aspettativa per mezzo della TV: se comprerò la macchina sportiva “X” da €100.000 potrò fare il fighetto davanti al locale “in” e rimorchiare la stangona. Se comprerò la monovolume accessoriata potrò passare delle bellissime vacanze con la mia famiglia. Questi bisogni non si generano dalla televisione, ma dalle mutate condizioni lavorative, economiche e della società in cui viviamo, dove è possibile avere del tempo libero ed impiegarlo per fare il fighetto o il bravo maritino che porta sulle Dolomiti la famiglia. La guerrà tra le case automobilistiche ci sarà per aggiudicarsi il maritino e indurlo a scegliere la monovolume Toyota piuttosto che Renault, non certo per trasformare il fighetto in un bravo padre di famiglia e cambiare quindi i suoi bisogni.
            Se avrò il “bisogno” di sottomettere il cane (per tanti motivi, ad es. perché mi sono preso un cane bello tosto e non ho saputo tirarlo su per bene), potrò scegliere tra il “cuggino”,l’addestratore violento, Millan…ma avrò già quel bisogno stupido! Come avevo già il bisogno stupido di avere accanto a me un cane tosto per fare lo sborone. Poi, magari c’è qualcuno che è indeciso e vedendo Millan si convince ad usare quei metodi o a rivolgersi ad un sergente di ferro. Ma vai a sapere se sono più questi o gli indecisi che invece rimangono inorriditi vedendo i cani timorosi e schiacciati con metodi crudeli.

  13. Una richiesta ufficiale: vorrei il tasto “mi piace” per i commenti. Alcuni non hanno bisogno di repliche ma solo di plauso, come questo: “le mamme ribaltano i cuccioli e per loro è indubbiamente una punizione.
    Tra adulti non ho mai visto “ribaltare” nessuno, ma semmai “cadere” qualcuno. Gli adulti io li vedo ribaltare (e lasciarsi ribaltare) solo quando giocano, mai quando litigano sul serio.”
    Invece di sprecare tanto tempo, non si può avere il “mi piace”???
    :DDD

    • Quoto anche Anuk: ho conosciuto un sacco di gente che beve le stronzate televisive ad ogni livello. Se forum, per fare solo un esempio, è una fiction, non fà reale danno a nessuno. Ma tutti gli emuli di questo delinquente (io non lo definirei pirla, è moooooooooooolto furbo!) fanno un sacco di danni. Ho personalmente visto video di “istruttori” che conoscevo bene e con decenni di esperienza alle spalle adottare la tecnica del “calcio di tacco” durante le “””””socializzazioni””””.
      Placate le grida…lo so benissimo anche io che sono robe da deficienti (mancanti)
      ma appunto per questo: quanti deficienti nella vita reale sforna la fiction televisiva????

  14. Sempre pensato che il peggior problema nelle litigate non sono i contenuti ma la comunicazione… è tutto un discorso di termini. Se dici “gerarchia” in “umana” a cosa pensi? Ai ruoli all’interno di una famiglia? No, pensi a un esercito con soldatini e colonnelli. Pensi a una ditta col principale e gli operai (possibilmente incazzati e pronti a chiamare il sindacato perché il suddetto principale è considerato un prepotente E un’incapace)… per questo detesto utilizzare il termine “gerarchia”, perché il proprietario medio lo fraintende alla grande… e poi pensa a quel pirlone di Millan (per cui la vita coi cani sembra dover essere una roba tutta basata sull’oppressione dell’altro finché non ha più il coraggio di dire beh), come se non bastasse il danno di vederselo in TV osannato da un mucchio di persone ignoranti (nel senso che ignorano).
    E i rapporti all’interno di una bella famiglia che vive in armonia come li chiamiamo? Perché se troviamo una parola giusta, siamo a cavallo… solo che io non l’ho ancora trovata, e per ora dico “con i cani bisogna essere come un buon genitore verso dei figli che rimangono con te anche quando diventano adulti: bisogna guidarli con amore nelle cose per cui non crescono del tutto, ma anche sapersi comportare in maniera che siano loro stessi a rispettarti, come se fosse l’unica cosa naturale e sensata da fare”…il che è lungo e molto più complicato che dire “bisogna stabilire delle gerarchie”. Mi serve una parola alternativaaaaaaaa!! @_@

    • bhe io non ci ero arrivato… 😛
      Secondo me tu sottovaluti il potere seduttivo che ha la TV sulla maggior parte delle persone.. magari qualcuno non userebbe quei metodi se non li vedesse in TV e magari si rivolgerebbe ad un educatore.. poi magari questo potrebbe pure rivelarsi peggio di Millan, ma magari anche meglio.. magari!!

      Per esempio quale persona indosserebbe scarpe scomode ed alle volte orribili se qualcuno non glie le avesse “imposte” per TV?

      I gusti ed i pensieri delle persone sono tutti pilotati grazie a quella scatola magica..
      se un giorno in TV dicessero che il cetriolo messo dove non batte il sole fa bene alla salute e che lo fa tutti i giorni il “Corona” della situazione sai quanti soldi in più farebbero gli ortolani?

      • mai visti capi di abbigliamento, firmati da stilisti, ispirati pari pari dalle mode già esistenti?

        • ma questa è un’altra cosa!
          Il fatto che ormai gli stilisti hanno già detto tutto quello che si poteva dire sulla moda e che ogni tanto riportano in voga delle mode passate con piccole differenze non capisco cosa possa entrarci in questo contesto..

          • Behin un certo senso anche con i cani é già stato detto tutto e il contrario di tutto… @@

  15. ma è talmente chiaro che Millan ha messo su un baraccone che gli frutta tanti soldi! Le teorie, pseudoteorie, diatribe, gentilisti, tradizionalisti…..tutto questo non c’entra niente.
    Si deve giudicare il prodotto, il format. Quello che viene fatto vedere in televisione non è un documentario naturalistico trasmesso da SuperQuark. Al massimo può essere considerato un prodotto con messaggi verosimili ma non veritieri. Non è l’osservazione della realtà, ma la costruzione a tavolino di un prodotto televisivo. E’ questo ciò che intriga il telespettatore medio, che sia americano o italiano: presentazione del problema, arrivo del tipo con la valigetta degli attrezzi, risoluzione. E’ la consecutio che interessa, non la validità di metodo o la veridicità. Che differenza c’è fra la tata che arriva a risolvere il problema della famiglia con bambini, e Millan o chi per lui? dal punto di vista della costruzione del programma televisivo, nessuno. Da una parte SOS Tata, dall’altra SOS Millan. Ma cosa volete che importi al tizio in canottiera e lattina di birra che sta davanti alla televisione se la tata adotta validi metodi pedagogici o se Millan è un cretino?!? Millan è uno che ha fatto i soldi, è famoso o comunque riconoscibile, e quindi rispettabile e da ammirare, secondo il metro di giudizio nazional-popolare.
    Bene fanno le associazioni a condannare certi prodotti. Ma è una condanna che arriva solo alle orecchie di chi ha già condannato per conto proprio Millan. Il prodotto “tira”, come il Grande Fratello: lo spettatore guardone vuole vedere certe dinamiche, non gli frega niente del fatto che siano false come i soldi del Monopoli.
    E’ un grande errore giudicare i “Millan” per mezzo delle conoscenze etologiche o comportamentali. Fra un etologo o un comportamentista e Millan c’è la stessa differenza che corre fra un astronomo e un astrologo.

    • Il problema dello show televisivo in generale sta nel fatto che poi certi metodi, certi modi di pensare, vengono assunti per buoni e vengono adottati dagli spettatori ed è uno dei migliori metodi di propaganda mai inventati.. ora che per quanto riguarda il grande fratello me ne posso pure fregare altamente se l’idiota di turno in poltrona pensa che quello possa esser il suo futuro, che la cultura non serva e che in questa società più si è idioti e “puttani” e più si va avanti! tanto peggio per lui.. ma se uno pensa che prendere a calci il cane sia la soluzione per i suoi problemi con il quadrupede è una cosa che fa male a tutta la cinofilia!!
      Ti faccio notre che la maggior parte della gente pensa che astronomo e astrologo siano la stessa cosa……

      • ma figurati se il truzzo di turno aspettava Millan per dare due calcioni al cane. Chi sta dietro la costruzione del format sa benissimo cosa dare in pasto allo spettatore, anche a quello che si crede scaltro.

        p.s. il motivo per cui ho fatto il parallelo fra astronomo ed astrologo è proprio per sottolineare che per tante persone sono la stessa cosa, lo si capiva benissimo.

  16. Che Cesar Millan sia un truzzo, non ci piove. Non discuto sui metodi estremi, che utilizza. Ma vogliamo parlare della DEMENZA, della pappamollaggine dei proprietari che si rivolgono a lui? O che dire di quelle deficienti che tingono il maltese di rosa?
    Poi mi chiedo anche: “E dopo?”
    Dopo l’intervento “drastico” di Cesar Millan cambia qualcosa nell’approccio con il loro cane? Il cane è stato davvero salvato dalla dose letale di tanax?
    Il messaggio, depurato dai vari calci e collari elettrici, mi sembra che sia: “movimento, disciplina, affetto”. In quest’ordine. Movimento, rispettoso della necessità del cane. Il bisogno di attività di un border collie è diverso da quello di un terranova. E quindi bisogna essere accorti nella scelta della razza, in funzione delle proprie capacità e disponibilità all’attività fisica. Come non essere d’accordo con Millan? Diamo a Cesare quel che è di Cesare!
    La disciplina. Oddio, molti genitori non sono in grado di darla ai figli, figuriamoci se si mettono a contrattare con il cane! Non considerando comunque che un figlio a cui si dice sempre si non è certamente felice, anzi, paradossalmente sembra sempre scontento, viziato e terribilmente insopportabile. Esattamente come un cane viziato.
    Affetto. Non credo che i metodi estremi di Millan possano rappresentare l’affetto e qui mi discosto anni luce dal suo messaggio. Certamente vorrei vedere IN PRATICA tanti detrattori di Millan gestire una quarantina di cani, salvati dal tanax, tutti insieme e “usarli” come cani pacificatori per cani problematici…

    • Donatella il mio educatore non calcia i cani ne usa collari elettrici però comunque riesce a risolvere problemi gravi di aggressività.. cosa che non sono sicuro riesca a fare Millan, vorrei vedere un cane dopo qualche mese della sua “cura”.. Comunque un esempio lampante di educatore competente e non violento è Victoria Stilwel che nelle sue puntate alle volte risolve problemi gravi di aggressività senza giocare a pallone o fare l’elettroshok al cane!
      Il fatto del movimento non credo che sia una cosa scoperta da Millan ma è una cosa risaputa, sarebbe un po’ come la scoperta dell’acqua calda. Per la disciplina io non credo che troverai un educatore (degno di questo nome) al mondo che per prima cosa non ti dica: “fissa delle regole in casa e falle rispettare sempre e con coerenza”!
      Prima dell’affetto io ci metterei il rispetto, ma il rispetto nei confronti del nostro cane in quanto tale.. forse questo lo metterei proprio di fronte a tutto!

      • Non ci piove! Non ho detto che lui abbia inventato l’acqua calda, non ho detto nemmeno che approvo il suo comportamento e non sono certo il suo avvocato. Sto solo esprimendo il mio punto di vista. Non tutto quello che dice Millan è sbagliato e sono convinta che la Stilwel sia sicuramente meno invasiva. Ma non l’ho vista gestire un branco così vasto e in armonia. Rimango comunque del parere che i veri deficienti siano i proprietari che hanno ridotto quelle povere bestiole a quei livelli. E quindi concordo con te per quello che è il rispetto… E’ quella la principale mancanza. Il rispetto.

        • @Donatella, concordo con te: non tutto quello che DICE Millan è sbagliato. Purtroppo è sbagliato tutto quello che FA.
          E’ questo il Grande Incubo del personaggio: “dice” cose per la maggior parte sensate e condivisibili, quindi molta gente non si spiega perché venga osteggiato e presume che tutti quelli che gli danno contro siano gentilisti sfegatati.
          Se poi però lo guardi all’opera, ti rendi conto che predica bene e razzola… non male: PEGGIO. Per cui, da un lato, i proprietari di cani vanno in confusione: e dall’altro i detrattori del metodo “tradizionale” (termine che continuo ad odiare ma anche ad usare, perché è l’unico che capiscono tutti) vanno a nozze nel dire “Ecco! vedete? Si comincia col parlare di dominanza e si finisce con calci nella pancia e collari elettrici!”
          Il che NON è assolutamente vero, ma questo è il messaggio che passa (e che i gentilisti aiutano – ma proprio a spintoni! – a passare).
          Quindi Millan fa dannI: a) ai cani; b) ai proprietari di cani (sulla mia pagina di FB c’è una fanciulla che dice di ammirare moltissimo Millan perché lei ha otto shiba e non riesce a gestirli in branco, perché è la “loro mamma” e non il loro leader: ma porca miseria, tra “mammina” e “macellaio” non si conoscono vie di mezzo???); c) agli addestratori convinti che esistano le gerarchie e che sia giusto applicarle, ma in modo rispettoso e non da “domatore di cani”.

          • Valeria dovresti aggiungere la voce “Domatore di cani” al “Novissimo Dizionario dell’educazione e dell’addestramento cinofilo”! 😉

          • Beh, non ho mai sentito Millan affermare che una persona debba essere la mamma, e non il leader! Io ho letto i libri che ha scritto Millan proprio per curiosità, visto che c’era un gran can-can 😀 intorno a questo personaggio. Poi ho visto i filmati. Non mi rivolgerei a lui per un problema di educazione nel mio branco. Io penso che ci siano diversi, troppi modi per massacrare un cane. E non sempre quello che appare più evidente e cruento è quello poi davvero peggiore. Mi fa male al cuore vedere certi filmati di Millan ma mi fa ancora più male vedere “apparenti” detrattori del metodo Millan che massacrano i loro cani o i cani dei loro clienti, nascondendosi dietro il “metodi gentile”. Non vedo proprio la coerenza.

        • Farò una domanda retorica: sei veramente, ma veramente, ma veramente certa che quello che hai visto (in TV, peraltro in spezzoni adeguatamente montati per un certo scopo) sia proprio *armonia*?

          • No, non ho la certezza di nulla. Ho la certezza di non aver visto nessun altro filmato (montato o no) con 40 cani tutti nel medesimo recinto…

          • @Donatella, scusami se “mi rispondo” ma non mi esce il tasto “rispondi” sul tuo commento! 🙂
            Secondo me inserire in un recinto 40 cani adulti, con problemi sociali e di aggressività alle spalle, senza avere fatto prima un EPOCALE programma di riabilitazione comportamentale (MOLTO serio!) con ognuno di loro, é semplicemente una follia, e l’UNICO modo perché non gli incidenti siano limitati é quello di schiacciarli con una pressione psicologica tale che nessuno osi fare nulla per timore delle conseguenze… è questo per me é un po’ diverso dal vivere in armonia, anche se mentre vengono filmati i cani non si stanno azzuffando (cosa che peraltro può benissimo essere successa prima o dopo).
            Se si leggono le espressioni dei cani in presenza di Millan è quasi sempre piuttosto palese, a un occhio allenato, il loro stato di disagio, di paura o di frustrazione… nonostante le telecamere cerchino di mascherare il più possibile la cosa.
            Al di là degli effetti a lungo termine che un comportamento violento può provocare su un individuo (stress accumulato che prima o poi deve sfogarsi, apprendimento di una modalità basata su “chi è il più forte vince”, per cui il cane appena si sente più forte di qualcuno potrebbe decidere di sopraffarlo, ecc.) secondo me bisogna anche considerare se il fine giustifica certi mezzi: per ottenere una “guerra fredda” (non la chiamo una pace) in cui nessuno si ammazza, é ragionevole tenere degli individui sotto costante pressione psicologica, costringendoli in pratica a una qualità di vita abbastanza misera?

          • Ok, Elena. Condivido il fatto che quando Millan entra nel recinto nessuno dei cani si “azzarda” a guardarlo in faccia. Non è quello che io voglio con i miei cani!!! I miei cani mi guardano, li guardo e mi auguro che quando chiedo loro qualcosa lo facciano, contenti di obbedirmi. Immagino che quando chiedo loro di lasciare una schifezza non siano così felici di obbedirmi ma lo fanno e non li ho mai picchiati! Certo è che io non avrei la capacità, l’abilità, la “forza” emotiva di salvare 40 cani adulti e problematici, metterli in un recinto insieme (non sono in grado di valutare quali percorsi abbiano fatto con Millan!!!) e “utilizzarli” per la riabilitazione di altri cani.

          • Appunto! 🙂
            Stiamo dicendo la stessa identica cosa… l’unica roba che aggiungo è che ho serissimi subbi sul fatto di “usare” dei cani problematici per risolvere i problemi di altri cani problematici… ma questo è un argomento *delicatisssssssimo* (e che mi interessa enormemente) per cui non vorrei affrontarlo così (a suon di commenti scritti), tranne che per dire che secondo me CM non è in grado di riabilitare (nel vero e migliore senso del termine) proprio nessuno. Magari ne parliamo davanti a un caffè quando ci incontriamo! 🙂

  17. McZook, sono d’accordo, io ho un branco di 6 molossi (quindi cani “non gentili” in branco) e ti assicuro che quando si scontrano per la scalata gerarchica tendono a dimostrare la superiorità fisica attraverso la resistenza e quella psicologica con il non arrendersi, a terra ci finiscono per loro scelta quando decidono di sottomettersi, ossia ne hanno abbastanza! là dove ci “vengono buttati” normalmente riportano ferite non da poco perchè la lotta è degenerata……sul fatto poi che la scaramuccia scaturisca tra cani di pari taglia/forza invece mi trovi in disaccordo, TUTTI i membri del mio branco hanno lottato per trovare il loro posto, all’interno del branco consolidato le giovani non hanno affrontato la mia alfa, a lei, da subito, hanno mostrato il massimo della deferenza,ma la mia Beta (femmina + “anziana” e + grossa) è stata sfidata + volte! In merito all’articolo aggiungerei un dato, i cani non sono stupidi e sanno benissimo che noi siamo una specie diversa! il riportare nel rapporto interspecifico “il loro linguaggio” è un ottimo sistema ponte, per spiegare a loro cosa vogliamo,ma pensare di interagire con il cane come se fossimo cani non solo è sbagliato,ma pericoloso, in primis per chè non tutti i cani si “spaventano o si sottomettono così facilmente”,il mio maschio di 65 kg è MOLTO combattivo, ponitici alla Millan, in maniera dominate e tutta la tua energia “calma ed assertiva” ti servirà tutta in attesa della visita del dottore di turno al pronto soccorso, sfidalo infatti e lui accetterà la sfida! inoltre il cane impara il nostro linguaggio e ad interagire fuori dai suoi schemi in un rapporto interspecifico, l’esempio + calzante è cane e gatto, dove quest’ultimo non ci prova MAI a fare il cane….eppure i due imparano a creare un rapporto basato sull’unione dei due linguaggi, “inventarsi” cani, usando un linguaggio maldestro , spesso incoerente ed incostante, crea danni e stress nè + e nè meno del trattare il nostro amico come una persona! lo manda solo in confusione! non basta conoscere la grammatica e qualche vocabolo di una lingua per parlarla correttamente ed essere comprensibili, ci sono mille modi di dire e termini”dialettali” che cambiano spesso significato ad uno stesso gesto.
    Sonia

  18. Il resto non lo commento perchè sono veramente stufa, ma una precisazione, o meglio un’aggiunta, la voglio proprio fare.
    La “nonmiricordoquale associazione veterinaria” che “ha preso netta posizione contro il sussurratore.” è l’ ANMVI; ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiana – a cui sono associati praticamente tutti i veterinari italiani, attraverso le varie federazioni FNOVI, per es. e società) e la SISCA (Società Italiana di Scienze Comportamentali Applicate – associazione che raggruppa tutti veterinar specializzati in comportamento di impostazione Cognitivo-zooantropologica). Oltre ad ASETRA, SIUA, CSEN e varie associazioni animaliste hanno preso posizione già nel 2009, anno di inizio trasmissioni in Italia.
    Tanto dovevo.

  19. Non sono d’accordo su una cosa 🙂

    Il ribaltamento non può essere considerato una punizione … Se ci pensi bene avviene solitamente in una disputa tra cani dopo che sono andati in presa, trascinando uno dei due contendenti a terra: e’ una vera aggressione, che ha superato la ritualizzazione e le prime fasi di ‘scaramuccia’ e di solito avviene tra cani di pari taglia/forza

    • @McZook: non saprei: le mamme ribaltano i cuccioli e per loro è indubbiamente una punizione.
      Tra adulti non ho mai visto “ribaltare” nessuno, ma semmai “cadere” qualcuno. Gli adulti io li vedo ribaltare (e lasciarsi ribaltare) solo quando giocano, mai quando litigano sul serio.

      • io i miei li vedo farlo… sono giochi per modo di dire, sono “ribadiamo chi comanda” leo prende gaia o lula per il collo e la tira a terra, e se non va giù tira tira finchè non si ribalta,o la rincorre spallandola per ribaltarla e quando è giù la prende per il collo con i denti ovviamente, senza stringere sul serio…e gaia ha 18 mesi lula 3 anni leo quai 9 anni, non parliamo più di cuccioli e mamma…

        • Daniela, e’ un gioco
          Bibliografia scientifica consolidata afferma che un cane senza inibizioni può sottomettere (leggi ‘ferire gravemente’) un essere umano in salute di 4 – 5 volte il suo peso.

          Ora dimmi come potresti ribaltare Leo se decidesse di resistere … A parte il fatto che dovresti levargli forza da un anteriore almeno, quindi -per differenze morfologiche tra te e lui- devi avvicinare il tuo volto alla sua bocca

          Il cane lo ribalti perché decide di farsi ribaltare: il giorno che si rompe la minchia ti manda a farti cucire … E negli ultimi mesi l’ho visto un paio di volte ed erano cani molto ben inseriti nel branco, quindi hanno dato solo un morso di frustrazione (ossia non hanno stretto)

          • allora, lula e gaia credimi non giocano tanto volentieri a quel gioco,scappano piangono cercanodi sottrarsi… alla fine si, certo, si ribaltano da sole ma se lui non insistesse così col piffero che si ribalterebbero, è che sono praticamente costrette…ci sono volte che giocano ed è palese,si vede da come si muovono ecc…e lo stesso leoa volte finicse sotto a panciainsù e sua figlia loprende per il collo… ci sono volte che leo dice sul serio e le ribalta e poi le prende per il collo. la linea che divide le cose è sottile ma credimi che non è proprio sepre “un gioco”.
            ma… non ho MAI scritto che IO lo ribalto.se vuoi provare a ribaltare tu leo… prima però mettiti una tuta da mondioring, non è proprio dell’idea di farlo se glie lo imponi con la forza e con la forza rischi che anche lui te lo faccia capire a te, che non gli va…
            o sennò chiamiamo millan a farlo, tanto ne ha girati anche dei pià grossi di lui… dovrebbe riuscire.

      • Ma se provi a farlo con il tuo cane:
        *) o si ribalta da solo … Mamma con cucciolo
        *) o lo trascini giù a forza … lotta

        io l’ho sempre visto fare con cani che resistono e si oppongono, e a volte hanno pure morsicato (o tentato di) il proprietario: a me sembra una cosa differente da quello che si vorrebbe fare

  20. Il metodo di Millan, se così si può chiamare, gli frutta 100000 di dollari all’anno.. quindi cos’è che muove questo sussurratore? L’amore e la passione per i cani? Sbagliato!In realtà egli è mosso da quello che muove tutti i ciarlatani..cioè i dindini e tanti!
    Il problema è che li fa sulle spalle, anzi sulle pancie visto che è solito calciarle, dei poveri cani che sevizia e soprattutto sulle menti di chi lo osserva dall’esterno e viene convinto da quello che vede! Perché io, che non sono da tanto nel mondo della cinofilia, ho constatato con mia grande sorpresa che esistono persone convinte che Millan sia un DIO del mondo della cinofilia..e non dimentichiamoci che tutto questo è reso possibile grazie anche al contributo incomprensibile di National Geographic, che continua a trasmettere le sue brutalità nonostante gli appelli di moltissime associazioni cinofile ed animaliste.. mi pare come al solito che sia una questione di Mafia (e qui l’italia non c’entra nulla!)..
    Per il resto come non esser d’accordo con le parole della fanciulla che ha fatto davvero una bella ricerca!

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