venerdì 29 Marzo 2024

Il VERO Standard dello… Yorkshire terrier

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

PREMESSONA SERISSIMA E IMPORTANTISSIMA: è già qualche settimana che metto le dita sulla tastiera per scrivere “il vero Standard dello Yorkshire terrier”…e poi mi fermo.
Perché mi chiedo: “Ma chi mai lo riconoscerà, il suo cane, nella descrizione di uno yorkie  “vero-ma vero-per davvero“?
Perché nella mia città, per esempio, ci saranno mille cani che i loro proprietari definiscono “yorkshire”: ma di yorkie vero-vero-per-davvero, insomma tipico, io ne vedo UNO.
Quasi tutti gli altri sono cagnolotti sui 6-8 chili, col pelo lungo, vabbe’  (almeno d’inverno, perché in estate vengono regolarmente tosati  “per farli stare più freschi”, convinzione tipica delle Sciuremarie)…ma con nient’altro che somigli alla razza a cui dovrebbero teoricamente appartenere.
Meno frequenti, ma ahimé in crescita esponenziale, i celeberrimi “yorkshire toy”, o “yorkshire teacup”: ovvero soggetti con tali e tanti problemi di nanismo che vien da piangere solo a guardarli (mentre i loro umani vanno orgogliosissimi di queste specie di topi dalle zampe storte, prognati e spelacchiati, che mostrano a tutti come “vere rarità” regolarmente pagate uno sproposito… quando un allevatore serio, nella malaugurata ipotesi che gli nascesse un cucciolo di tal fatta, probabilmente lo regalerebbe sperando che nessuno ne scopra mai la provenienza).

Presumo che questi siano più rari perché NON arrivano dai canifici esteri: già non si reggono in piedi da adulti, quindi credo che da cuccioli non sarebbero mai in grado di sopportare i lunghi viaggi  in condizioni precarie a cui vengono sottoposti i cagnolini sfornati dai “puppy mills”. Toy, mini toy, tea cup ed altre micro-pseudo-razze sono presumibilmente allevate in Italia, dai cagnari nostrani che ancora non hanno raggiunto le quote produttive dei canifici dell’Est: purtroppo, però, la produzione è destinata ad aumentare, perché i micro-cosi sono sempre più ricercati dalle Sciuremarie, che impazziscono all’idea di avere uno yorkie da un chilo, un chilo e mezzo al massimo. E le Sciuremarie escono di testa per i cani bonsai perché probabilmente non sanno – ma mo’ glielo dico io! – che andare sotto certi limiti è possibile solo se il cane è di peluche. Altrimenti bisogna fare i conti con i precisi paletti messi dalla natura, che NON prevede miniaturizzazioni.
In natura i cani sono tutti di taglia M: le taglie XXS e gli XXL sono opera dell’uomo, ma hanno dei limiti oltre i quali cominciano i problemi.
Per i troppo piccoli sono schiene ingobbite, gambe storte, rachitismo, epilessia e un sacco di altre piacevolezze del genere: se volete l’elenco completo lo trovate in  questo articolo  (da diffondere, possibilmente,  tra tutte le Sciuremarie raggiungibili).
Devo dire che io ammiro molto gli allevatori di “veri” yorkshire, perché non so come riescano ad andare in giro per  negozi, o dal veterinario, senza dare clamorose capocciate nel muro ogni volta che scoprono quanto è stato pagato uno di questi “mostrini” (o “mostroni”).
Da qui la necessaria premessa: io sto per parlarvi DELLO YORKIE, e non di qualcosa che gli somiglia (a volte solo vagamente).
Non ho nulla contro i simil-quasi-forse-yorkie, per carità: io non ho nulla contro nessun cane.
Un po’ ce l’ho, invece, con chi compra questi botolotti pelosi pagandoli come se fossero veri Yorkie: e ce l’ho moltissimo con chi li vende, perché – se li fa pagare come cani di razza pura – è un truffatore bello e buono.
Poi, per carità: a volte sono carinissimi e simpaticissimi (sempre se sopravvivono, perché dovrebbe essere arcinoto che la tratta di cuccioli dall’Est europeo fa uno sproposito di vittime)… però non sono yorkshire! E bisognerebbe che i loro umani se ne rendessero almeno conto.

Carini? Ma sì! Simpatici? Certamente! Ma NESSUNO di questi cani è uno yorkshire terrier.

Purtroppo, invece, in questa razza  succede qualcosa di totalmente assurdo: infatti chi acquista – che so – un Labrador o un Bassetthound proveniente da un canificio, prima o poi si accorge che c’è qualcosa che non va.
I “mostrini” si differenziano in modo talmente clamoroso dal resto dei cani della loro razza che bisognerebbe essere proprio cecati per non rendersene conto.
Nel caso dello Yorkie – caso unico al mondo, per quanto mi risulta – succede esattamente il contrario: sono i cani corretti, in Standard, insomma i cani BELLI… a sembrare “diversi”!

Il mondo delle Sciuremarie, infatti, concepisce (e compra, appestandone le città) solo due tipi di yorkie: quello “normale” (ovvero il mostrone da otto chili) e quello “toy” (ovvero il nano da un chilo e mezzo).
Il cane corretto, quello che pesa – come da Standard – tre chili circa, lo guardano con sospetto: troppo grosso per essere toy, troppo piccolo per essere uno yorkie “normale”.
Internet, ahimé, aiuta la confusione: tanto per cominciare, se cercate gli annunci di cuccioli Yorkshire, troverete uno sproposito di yorkie “nani”e di “toy” (provare per credere): e come è noto, una bugia raccontata cento volte diventa verità.
Vai a spiegare alla Sciuramaria che non esistono queste razze, se poi se le ritrova proposte in duemila salse da duemila siti diversi!

La tragedia totale, poi, arriva dalle foto.
Volete un piccolo assaggio?
Il cane sulla destra salta fuori su Internet cercando “Yorkshire”: ma ce ne vorrà di fantasia, dico io?!?

Anche il cane a sinistra viene presentato come Yorkshire: e questo, in effetti, è un bel soggetto, tipico e corretto…di Silky Terrier, però! E se è vero che una certa somiglianza tra le due razze esiste, è anche vero che le differenze dovrebbero saltare agli occhi.

Invece no: tanto che, incuriosita da questi equivoci, sono andata a cercare “silky terrier” su google…e mi è subito apparsa la foto a destra, che invece è di uno yorkie, e pure bello. Ole’!

Con tale e tanta confusione in giro, non c’è poi da stupirsi se la Sciuramaria non ci capisce più un accidenti, e se il campione di bellezza le sembra un cane malriuscito: forse ci sarebbe anche da ridere, se non fosse per il fatto che in questo modo si distruggono le razze: tant’è che  i veri Yorkshire, un tempo diffusissimi, oggi sono sempre meno allevati.
Non si vendono più facilmente anche per via del fatto che mostrini e mostroni – oltre ad essere tanto brutti all’occhio del cinofilo quanto appaiono stupendi alle loro mamme umane – hanno spesso un pessimo carattere: e ovviamente ne hanno sempre una, come tutti i cani male allevati.
A questo punto, ovviamente, le ex-mamme orgogliose di aver fatto un mutuo per comprarsi la mini-rarità diventano le prime sputtanatrici dei loro cani, parlando per mare e per terra di tutti i loro problemi e spiegando ad amici, parenti e conoscenti che “gli voglio tanto bene, povero amore mio, ma è un cane trooooppo delicato! E poi con questo caratterino…no, guarda: spero che viva cent’anni, per carità, tesoro della mamma… ma dopo questo, uno yorkshire, mai più’!”

E nessuno che spieghi  alla Sciuramaria che uno yorkshire, lei, NON L’HA MAI AVUTO! E che se l’avesse avuto, ovvero se fosse andata in un buon allevamento anziché comprare il cane in negozio o su Internet, quei problemi lì non li avrebbe mai incontrati.
Ma nessuno glielo spiega, perché nessuno lo sa (la Sciuramaria frequenta abitualmente molte altre Sciuremarie e molti cuggini, ma ben pochi cinofili): così la gente comune pensa che “lo yorkshire” (e non “il mostrino di provenienza cagnara“) sia un cane malaticcio, isterico, antipatico e così via. Così la razza continua a perdere consensi per colpa di cani che non le appartengono manco di striscio.
Un po’ come se domani, che so…a Messi o a Totti venissero le gambe storte, ma la gente decidesse di non giocare più a tennis, perché fa male alla salute. Come se la Mercedes facesse una macchina che capotta ad ogni curva, e la gente smettesse di comprare le Fiat. Un controsenso totale, di cui nessuno sembra rendersi conto.
Lo ripeto per l’ennesima volta: i cani di provenienza cagnara, italiana o estera che sia, NON sono mai degni rappresentanti della propria razza.
Perché non c’è selezione, non c’è studio, non c’è competenza: non c’è – attenzione – tutto quell’insieme di cose che giustificano il prezzo di un cucciolo.

Il cane non si vende a peso: neppure in senso inversamente proporzionale, ovvero “meno ce n’è e più caro costa”.
Il prezzo di un cane è legato alle spese sostenute dal suo allevatore per scegliere i genitori giusti, per controllare le patologie ereditarie, per girare il mondo (per fare la monta migliore o per  partecipare ad esposizioni  in cui si certifichi ufficialmente la tipicità, ovvero la bellezza cinotecnica del cane) e soprattutto per dare ai cuccioli le cure migliori, il cibo migliore, l’assistenza migliore. Il prezzo di un cane è determinato da tutto ciò che potete leggere in questo articolo (un altro che vorrei far leggere a tutte le Sciuremarie del mondo).
Finché la gente non si metterà in testa tutto questo, avremo sempre più mostrini antipatici e malatticci e sempre meno cani sani, equilibrati e morfologicamente corretti.
E non me ne frega nulla se queste cose le ho già dette e scritte un milione di volte: le  voglio ribadire ancora e invito tutti i miei lettori a fare lo stesso con chiunque, ogni volta che si parla di cani.
Piero Scanziani, in un suo libro, scrisse, a proposito del mastino napoletano, che poteva accadere di  “trovarsi davanti settanta cani e sentire di averli inventati”.
I cagnari che producono e vendono simil-yorkie malriusciti, se mai andassero ad un’esposizione (ma non ci vanno) e vedessero che ci sono iscritti quattro yorkie in croce, potrebbero pensare di “trovarsi davanti quattro cani e sentire di averli distrutti”.
Loro non lo pensano: non gliene frega nulla. Però, almeno noi cinofili, non diamogli una mano: e alle Sciuremarie col micro- o col maxi- simil-forse-vagamente-yorkie, anche a costo di farci qualche nemica, diciamo la verità.

***

Campionessa mondiale di bellezza (pregasi paragonare con gli pseudo-yorkie e dire se vi sembra la stessa cosa)

ASPETTO GENERALE:  cane a pelo lungo – dice lo Standard – Il pelo ricade perfettamente diritto lungo i lati del corpo e in modo uguale da ciascuna parte, diviso da una scriminatura che va dal tartufo alla punta della coda.
Molto compatto, dalle linee nette, con un portamento eretto che gli da’ un’aria importante. Nel suo insieme da’ l’impressione di un corpo vigoroso e ben proporzionato.

…e che sia un cane a pelo lungo, forse si era vagamente notato. Il modo in cui ricade dipende dall’abilità di chi lo toeletta, ma questo è di secondaria importanza. Quella che conta davvero, invece, è la seconda parte: quella che parla di un cane compatto, con l’aria di chi se la tira un tot, dotato di un corpo vigoroso. Capito? NON fragile statuina che potrebbe rompersi solo guardandola, ma cane dal corpo vi-go-ro-so!
Perché lo yorkie è piccolo, sì, ma tosto e robusto  (a differenza dei micro-mini-toy-bonsai-teacup, che invece si scassano davvero).

E’ un cane che può correre, saltare (entro certi limiti, ovvio), giocare anche con amici più grandi di lui (sempre entro certi limiti, ma più che altro badando al carattere e all’esperienza dell’altro cane: non è tanto una questione di taglia, quanto di savoir faire. Un cagnone di cinquanta chili, adulto e già abituato ai cani piccoli, potrà giocare per ore senza fare il minimo danno allo yorkie: un cucciolone imbranato di dieci chili potrebbe fargli male, perché non sa regolarsi).
In ogni caso, care le mie Sciuremarie, lo yorkie NON è un giocattolino da tenere in borsa, né costantemente in braccio: è un cane a tutti gli effetti, che va trattato e rispettato come tale. Se volete un peluche, andate in un negozio di giocattoli.

VARIETA’: il più diffuso è sicuramente il Rosciai (Rosciai Terrier, quando la Sciuramaria è particolarmente acculturata: Rosciai Toy quando la Sciuramaria è andata a farsi bidonare in negozio).
Ho però sentito parlare anche di Yosci, Yosciai,  Yucca e Yocca terrier (giuro), Hulksciai (e per quelli da otto chili ci sta…), Sciosciai, Rottsciai (misterioso incrocio con un rottweiler?), Losai terrier (e invece non lo sai, come si chiama il tuo cane!) Ronsciai (cane che fa le fusa?) e financo un inaspettato ma pregevolissimo Yorkiller, che dev’essere la varietà illustrata nella foto sotto.

SESSO: esattamente come lo Shih-tzu  (v. “Il Vero Standard dello Shih-tzu”) gli yorkie sono tutte femmine, perché hanno il fiocchetto in testa. A chi scrive non è dato di sapere come si riproducano: per info, chiedere alle Sciuremarie che di fronte al maschione più maschione del mondo, proprio con scritto in fronte “MACHO DOG”, si fiondano a strillare: “Maccheccarinaaaaaaaaaaaa!”.

Yorkiller

CARATTERE ED ATTITUDINI: secondo lo Standard “è un Terrier da compagnia attivo e intelligente, dotato di grande vitalità, brioso ed equilibrato”.
In realtà lo yorkie ha di buono il fatto che pesa tre chili: altrimenti sarebbe già finito in tutte le liste nere del mondo.
Sì, proprio quelle dei “cani pericolosi”!
Non perché lo sia, ovviamente (i cani pericolosi NON ESISTONO! Esistono, al massimo, gli umani pericolosi), ma perché in quelle liste sono sempre finiti i cani reattivi, impavidi, che non hanno paura di niente e che sanno difendere i loro umani a costo della vita.
Insomma, cani dotati di immensi pregi caratteriali, che soltanto i politici idioti possono ritenere difetti: e  lo yorkie li ha tutti, forse anche qualcuno in più.
Purtroppo (o per fortuna, dipende dai punti di vista) gli manca le phisique du rol: ma intanto lui non lo sa. Non è al corrente.
Nato come intrepido cacciatore di topi (e non si pensi al topolino di campagna, perché quelli che appestavano le case dei minatori inglesi nel 7-800 erano rattazzi grossi quasi quanto il cane), lui si sente davvero uno “Yorkiller” quando deve difendere persone e cose che ama: quindi non si fa il minimo scrupolo ad attaccare qualsiasi cosa ritenga pericolosa per sè o per i suoi umani. Se gli diceste di attaccare un rinoceronte, lui partirebbe a testa bassa senza pensarci su un momento.

Ne deriva l’assoluta di necessità di socializzare il più possibile questi cagnolini dal cuor-di-leone inserito in un topo-fisico: perché se diventano cani rissosi, ovviamente, rischiano la vita ogni volta che si incontrano-scontrano con un cane più grande (e cioè, quasi tutti).
Ovviamente la Sciuramaria non ci pensa proprio e lo tiene costantemente in braccio (perché altrimenti, poverinooooo!!! i brutti cagnacci grossi potrebbero fargli male), evitandogli fin da piccolo qualsiasi incontro con i suoi simili, in modo che lui diventi effettivamente rissoso.
Anni fa, quando abitavo in Valbormida, nel mio quartiere c’era una signora pluri-simil-yorkie-munita: non sono ben sicura se ne avesse quattro o cinque (di solito usciva con un paio alla volta e non ero capace di distinguerli), ma so che erano TUTTI brutti, nevrotici e rissosi.
Io avevo invece la mia  pasta di cagna, la mia meticciona che avrebbe giocato davvero anche con l’incredibile Hulk…e ogni santa volta che ci incontravano per strada almeno uno dei suoi cani (a volte entrambi) cominciavano a tirare come pazzi sul guinzaglio per venire ad attaccarla. Al che, ogni santa volta o quasi, la sciura mollava il guinzaglio (perché si sa, un cane di tre chili che tira è incontenibile!), e quello/quelli arrivavano a trecento all’ora e cominciavano a mordere le zampe della mia cagna con vera perfidia, mentre la sciura cominciava a lanciare urletti tipo “Vieni via, che ti mangia!”, facendomi venire ovviamente una gran voglia di mangiarmi LEI.

La Snow, invece, attendeva con calma zen che la sciura arrivasse a recuperare i suoi tesorini (come in: “Tesorinoooo…lo sai che non devi giocare con questi cagnacci!“)… fino alla volta in cui il tesorino, che non “giocava” affatto ma che attaccava come un coccodrillo, dovette farle proprio male, perché lei fece, in rapida successione, CAIN! e poi CHOMP.
La mia cagna pesava 28 chili, non è che fosse un alano: ma lo yorkie le sparì completamente in bocca.
Io urlai immediatamente “SPUTA!”, lei lo mollò senza avergli torto un pelo…e la Sciuramaria me ne disse di tutti i colori perché “la mia cagnaccia aveva sbavato tutto il suo tesorino”.
Ma ancora grazie che te l’ha risputato intero, o immensa pirla!
Ecco, in quei casi lì uno pensa subito a come potrebbe essere uno yorkie al forno con le patatine: ma i cani, poveri, non hanno nessuna colpa. Se non vengono socializzati e non hanno modo di incontrare, annusare, giocare con i loro simili, li vedranno sempre e solo come mostri pericolosissimi, da attaccare ed uccidere (vabbe’… diciamo che ci si prova…): inutile dire che, se non trovano il cane zen, rischiano di finire uccisi loro. Come purtroppo accade, talvolta. E poi i giornali titolano: “Rottweiler (o pit bull, o dobermann, o quel che l’è) sbrana povero cagnolino innocente“.
Ma con tutto l’amore e il rispetto per i cagnolini, se permettete…innocente un corno!  Lui se l’è cercata, anche se i veri colpevoli sono gli umani che l’hanno messo in condizione di non sapersi rapportare civilmente con gli altri cani.

Molte Sciuremarie, poi, allargano il tiro rendendo i loro cani isterici anche verso le persone, perché non li socializzano neppure con loro e li arraffano tirandoseli in braccio ad ogni uomo, donna o bambino che tenta di accarezzarli.
Purtroppo c’è da dire che, in questo caso, tutti i torti non li hanno, perché – rovescio della medaglia – gli umani hanno la disdicevolissima abitudine di fiondarsi sui cani piccoli con la grazia di un elefante, pacioccandoli impunemente, prendendoli in braccio sollevandoli per i gomiti (che così si scollano, e non solo nei cagnolini: anche nei cagnoni, anzi di più!), stropicciandogli per benino il pelo anche quando ci abbiamo messo du’ ore a pettinarlo (specie in expo, dove mi meraviglia che gli espositori di Yorkie non girino col kalashnikov).
E non si fa, santapupazza! Un cane piccolo NON è un cane che si può pacioccare random, perché “tanto non morde, e se per caso morde non fa male”. Un po’ di rispetto, ce lo vogliamo mettere?
Che poi non è neanche vero che non fa male: provare per credere (e sappiate che personalmente ho provato, avendo osato entrare in casa di un temibilissimo cane da guardia da tre chili che mi ha beccato una caviglia prima che potessi accorgermi che c’era, perché era tanto piccolo che manco l’avevo visto).
Lo Yorkie ha dentini robusti e di tutto rispetto… quindi tenete le vostre zampe a posto, please. E almeno, prima di pacioccare, chiedete il permesso.

Detto tutto questo…che carattere ha uno Yorkshire bene allevato e successivamente ben gestito? Ha un carattere splendido!
E quando si ha la fortuna di incontrarne uno, si resta ammirati e commossi da un miscuglio incredibile di caparbietà, coraggio e tenerezza.
Lo Yorkie vive per i suoi umani (specialmente per uno: è una di quelle razze che sceglie un umano del cuore, pur amando anche il resto della famiglia), si butterebbe nel fuoco per loro ed è sicuramente molto più “cane da compagnia” di molti altri terrier, perché adora prendere e dare coccole. Però non può vivere SOLO di coccole, perché è anche un cane dinamico, a cui piace fare sport (ci sono yorkie bravissimi in agility: una di essi, Nadila dei Fiocchi Rossi, ha corso in terzo livello conquistandosi anche due CAC!), che ama le passeggiate e anche le vere e proprie escursioni, perché è dotato di notevole resistenza.
Insomma, non posso che ribadire: è un CANE. A tutti gli effetti, e con tutte le caratteristiche di un cane “vero”.

TESTA: per lo Standard è piuttosto piccola e piatta, con cranio non troppo prominente e arrotondato, muso non troppo lungo, tartufo nero.
Vogliamo magari aggiungere che è di una caparbietà mostruosa? Che quando vuole una cosa farà l’impossibile per ottenerla? E che di solito ci riesce, convincendosi così che in casa comanda lui?
Si fa un gran parlare, di questi tempi, di cani dominanti: specie da quando circola in TV quello scemo di Cesar Millan, secondo cui i cani problematici sono tutti dominanti e vanno quindi “messi sotto” con metodi uno più discutibile dell’altro. Ma di solito si parla di pastori tedeschi, rottweiler, malamute…dimenticando che i cani davvero capaci di assumere posizioni gerarchicamente elevate in famiglia sono quasi sempre i microcani dal carattere tosto. E lo Yorkie, tra questi, è in prima linea.

Fin da cucciolo, con quel faccino tenero e indifeso, quella barbetta e quei baffetti irresistibili, ottiene tutto quello che gli pare e piace: il che lo trasforma, una volta diventato adulto, nel despota assoluto della famiglia. Che non diventa aggressivo, per carità: con i suoi familiari lui è sempre tenerissimo. Ma può diventare un rompiballe indicibile. Uno di quei cani che, se vogliono giocare, non è che vengano a darti una musatina speranzosa e poi rinuncino se tu hai altro da fare: no, loro sono più del tipo “Giochiamo? Giochiamo? Eddai, giochiamo? Ma perché non giochiamo? A me sembra che dovremmo giocare. Vero che mi fai giocare?” e intanto ti danno la musatina, e la zampatina, e fanno un’abbaiatina, e poi ti danno un’altra musatina, e poi ti mollano la pallina su un piede, e poi fanno un’altra abbaiatina. E andrebbero avanti per i secoli dei secoli, se non fosse che l’umano, normalmente, cede dopo due minuti. Così come cede quando il cane vuole mangiare (“Ehi, ho fame! Ho fame! Ho detto che ho fame! Mi dai da mangiare? Ho fameeee!”), uscire (“Apri questa porta, apri questa porta, coraggio, apri la porta, usciamo, andiamo, andiamo, usciamo, apri questa porta”) e così via.
Dandogli sempre ascolto, ovviamente, si diventa gli schiavetti del proprio cane: condizione che ho riscontrato in almeno 90 famiglie yorkiemunite su cento.

Il rimedio? Come nella pubblicità, smettere di fare gli yes men ed imparare a dire “NO”. Senza bisogno di essere crudeli e/o violenti col tesoriiiinoooo: basta essere fermi e coerenti. Dopodiché lo yorkie metterà i musi un paio di volte (è bravissimo nel mettere i musi e nel fare la faccia da cane-più-infelice-del-mondo): ma siccome è un cane intelligentissimo, capirà rapidamente l’antifona ed imparerà a contenersi…dopodiché sarà l’amico più simpatico, dolce ed affascinante che possiamo sognare.

OCCHI: per lo Standard sono  “di media dimensione, scuri, scintillanti; esprimono una viva intelligenza; sono posti in modo da guardare diritto in avanti. Non sono sporgenti. Le rime palpebrali sono scure“.
Forse “scintillanti” è l’aggettivo che meglio li descrive in assoluto. Lo yorkie ha davvero gli occhi che brillano, come piccole gemme incastonate in un’adorabile faccia da schiaffi. Sarebbe forse il caso di aggiungere che le gemme che sporgono fuori dalle orbite non sono altrettanto carine da vedere, quindi attenzione a quanto si tira il pelo quando si fa il ciuffetto al cane!

ORECCHIE:  piccole, a forma di V, portate erette, non troppo distanti l’una dall’altra; coperte da un pelo corto.
In realtà non sono mica poi così piccole: se rapportate al resto del cane, sono delle discrete padelline. E comunque sono capaci di sentire il frrrrussssccc di un sacchetto che si apre a sessanta metri di distanza (Ciboooo???? SI mangiaaaaa?)

MANTELLO: lo Standard ne parla molto a lungo e in modo molto particolareggiato: “sul corpo il pelo è di lunghezza moderata, perfettamente dritto (e non ondulato), lucente, di tessitura fine e setosa, e non lanoso. Sulla testa il pelo è lungo, di un colore rossiccio dorato intenso, più sostenuto ai lati della testa, alla base delle orecchie e sul muso, dove il pelo è anche molto lungo. Il colore rossiccio intenso della testa non deve estendersi sul collo. Nessun pelo scuro o carbonato deve mischiarsi al pelo rossiccio.
Colore: blu acciaio scuro (non blu argentato) che si estende dall’occipite all’attaccatura della coda, mai mescolato a peli rossicci, scuri, o color bronzo. Sul petto il pelo è di un rossiccio intenso e brillante. Tutti i peli rossicci sono più scuri alla radice rispetto alla loro metà e diventano ancora più chiari all’estremità”.
L’ho riportato tutto per un motivo molto semplice: se uno avesse la decenza di leggersi lo Standard prima di comprarsi il cane, eviterebbe automaticamente l’acquisto di uno delle MIGLIAIA di simil-yorkie che non hanno nè il colore, né la tessitura, né la lunghezza, né un accidenti di niente di quanto lo Standard prescrive. Vero è che non si possono vedere tutte queste cose in un cucciolo, ma non si dovrebbe MAI E POI MAI acquistare alcun cucciolo senza aver prima visto i genitori (almeno la madre, toh!): quindi, almeno, uno saprebbe subito se sta comprando il figlio di due yorkie o di due vattelapesca. E potrebbe almeno pagarlo di conseguenza (chiunque è liberissimo di prendersi una ciofechina, se non gli interessano expo né riproduzione: ma almeno che la paghi per quel che vale! Pagarla come cane di razza pura è una follia).

Detto questo, è meglio passare a cose ben più pratiche a proposito del mantello: che SI’, è lungo, lunghissimo (continua a crescere per tutta la vita) ed ha bisogno di cure costanti. Inutile stare a raccontare che “con una spazzolata al giorno si tiene in ordine”; perché non è vero. E’ vero, ovviamente, che il cane da show ha bisogno di cure immensamente più lunghe e particoleggiate del cane da compagnia: ma anche quest’ultimo va seguito, va pettinato anche più di una volta al giorno e – se vogliamo che abbia il mantello di uno yorkie – va anche “impacchettato” per evitare che si immerdi clamorosamente di fango, di cibo (ammesso che non venga direttamente mangiato insieme al cibo) e di tutto quanto si può raccogliere da terra, NULLA escluso.
Ma poveriiiiinooooooooooooo, chissà che fastidioooo?”
No, assolutamente no: non più di quanto non dia fastidio a noi umane una coda di cavallo, per esempio (io ho i capelli lunghi, e giuro che mi dà molto più fastidio trovarmeli sugli occhi) o una treccia.

In realtà il cane impacchettato è un cane che si sente molto più libero di correre (perché non inciampa nel pelo), di giocare e di fare “il cane” a tutti gli effetti: quindi il buonismo e le botte di “poveriiiino!” sono del tutto fuori luogo.
Certo, impacchettare il cane (e mettere su ogni ciocca l’olio, il condizionatore e tutto ciò che serve a tenere il mantello in splendida forma) è una rottura di scatole: ma signore mie, non ve l’ha mica ordinato il medico di prendere uno yorkie.
Se si ama un certo tipo di cane, bisogna amarlo per quello che è, compresi i lati meno “comodi”: in alternativa ci sono altre 341 razze disponibili.
Ovviamente il pelo, per i cani non da show, si può anche regolare in modo che sia lungo senza essere “infinito”: ma personalmente non riesco proprio a capire chi sceglie lo yorkie perché si è innamorato del suo aspetto….e poi lo tosa a zero o quasi. Se fossi un cane, io un umano così lo morderei.

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73 Commenti

  1. Io sono una ragazza giovane e la proprietaria di una cagnetta di 2,5 kg, venduta come “Yorkshire Terrier” non con pedigree. Sono abituata a vedere la razza dello Yorkshire con un musetto piccolo e leggermente schiacciato, mentre lei lo ha più allungato e meno peli sulle orecchie, più simile ad un Silky Terrier. La questione che volevo sollevare non era questa, quanto la presenza di parole come “mostrini” (che reputo offensivo, anche per un cane! Presumo che se dessero della mostrina all’autrice di questo articolo, non la prenderebbe bene) o “quasi-simil-forse-yorkshire”. Io, come tanti altri, credo, siamo a conoscenza di non avere un cane di razza pura e per semplicità quando viene chiesta la razza, diciamo “Yorkshire”. Provai a dire “Silky Terrier” e mi guardarono come se stessi parlando un’altra lingua ed è sicuramente più breve ed immediato identificarlo con una razza simile piuttosto che “Yorkshire incrociato con maltese, ma con parenti Silky” e via dicendo. Fatto sta, comprendo le altre caratteristiche e la descrizione caratteriale mi ha fatto sorridere, ma l’ho vista un po’ come un “arruffianiamoci dopo aver dato delle incompetenti a molte persone che acquistano questo tipo di cane”. Inoltre, capisco le cure, capisco tutto, ma ritengo che l’aggettivo “giocattolino” si addica maggiormente a quei poveri cani che fanno una vita tremenda tra immense cure e perenne repressione che subiscono per le esposizioni (e non ditemi di no perchè ne ho conosciuti), piuttosto che l’essere presi in braccio. Sono sempre stata favorevole alla socializzazione sia con umani che con altri cani (lei poi scodinzola e vuole giocare anche con i gatti, quindi è pure troppo piaciona) e lo trovo un comportamento adeguato. Fatto tutto questo papiro, arrivo alla conclusione: A noi, fondamentalmente, non importa avere la razza perfetta o l’esemplare perfetto, è sempre un cagnolino, un compagno di vita e di avventure a cui non diciamo “no” perchè hai il pelo un pochino più fragile o perchè non sei un degno rappresentate, li amiamo e basta.

  2. Bello questo articolo, uno dei miei cani, un purissimo meticcio di circa 12 kg, per la gran parte delle persone è uno Yorkshire gigante (si perché nell’immaginario collettivo oltre al “normale” e al “toy” c’è anche il “gigante”), quando spiego che è un meticcio, ci rimangono male, quasi come se volessi sminuire il mio cane, ma non ha nulla dello Yorkshire. Altra taglia, altro pelo, si lungo, ma non lunghissimo e soprattutto duro, non le orecchie, che sono basse, non la coda, alta e curva e soprattutto non il carattere. È il cane più pigro e insicuro che abbia mai avuto. Siccome somiglia moltissimo al segugio della Bosnia ma è più piccolo, anziché spiegare che è un meticcio e che gli voglio benissimo così come è, a chi i dice che è uno Yorkshire gigante, rispondo che è un segugio della Bosnia nano e le sciare marie sono contente 🙂
    Sarà sbagliato, ma in alcuni casi non si può fare altro che arrendersi….

  3. Ma nella parte iniziale non si diceva che lo Yorkie dovesse pesare sugli 8 kg o nel caso di toy meno di 2? E che quindi uno Yorkie da 3 kg dovrebbe destare sospetto. Poi nella descrizione del carattere è presentato come un cane da 3 kg. Mi sembra che anche qui si incrementi la confusione intorno a questa razza. (O forse è stata solo una mia non attenta lettura dell’articolo).

  4. Forse sono “in ritardo” perché questo bellissimo articolo ha ormai 5 anni, io sono proprietaria di una Yorkshire, una vera, ma veravera, eppure, forse colpa del cibo, non so, è cresciuta “troppo” e pur essendo proporzionatissima pesa il doppio di quanto dovrebbe… Ma dove ho sbagliato?
    Ha un grandioso pedigree, molti campioni e nomi altisonanti, eppure…

  5. Mi è piaciuto tantissimo l’articolo io mi ritrovo lo Yorkshire peso 2,8 kg perché i primi padroni non lo sapevono tenere dormiva nella sporcizia gli davano cibo da gatti e lo rasavano con il rasoio da barba il giorno che me lo hanno dato anzi me lo sono preso lo volevano buttare via come spazzatura aveva 5 anni era pieno di dermatite e pulci ripeto il pelo rasato con il rasoio ci ho messo più di un anno a farlo sistemare e sanarlo dalla dermatite ora ha 13 anni purtroppo ha problemi di reni perché gli davano cibo per gatti lo amo tantissimo sotto la foto con il suo piccolo è diventato papà due mesi fa almeno avrò un ricordo se un giorno non ci sarà più

  6. Ho avuto uno Yorkshire vero – Camilla – che ha cresciuto un rottweiler- ghost- da piegarsi dalle risate , e il cagnolone tir simile era innamorato…esperienza fantastica !!!!!

  7. mai avrei detto che avrei preso uno yorkshire in vita mia, ebbene l’ho preso. Poe e’una cucciola che ora ha un anno e mezzo e io sono perdutamente incantata da questo esserino di 3 chili. da subito e giornalmente l’ho fatta socializzare con tanti cani di varie misure liberi e dentro ad un campo recintato, ho un’altro cane, una jecchina di 3 anni e mezzo che solo due volte l’ha tenuta sotto controllo con gli altri cani, ma ben presto ha capito che la yorkie era più’ che autosufficiente. da qualche mese le porto a scorrazzare tra i boschi. poe e’molto intelligente, ubbidiente, attenta, instancabile, curiosa, tenace, coraggiosa come pure di una dolcezza infinita. non la tengo mai in braccio perché’ sono dell’idea che sia offensivo farlo con i cani, lascio che si avvicini e conosca tutti, cagnoni compresi. non abbaia mai, se non qualche accenno in caso di “pericolo”. il pelo glielo tengo medio corto perché’ e’ più’ facile per me, ma in particolare, e’ più’ facile per lei scorrazzare tra i rovi, pozzanghere e quant’altro. adoro i jack russell, ma gli yorckshire forse sono ancora più’ fantastici!

  8. d accordo su tutto..ho uno york di quasi tre chili..quindi presumo nella media..l ho lasciato socializzare fin da piccolino cn persone e altri animali
    e ora che ha un anno e mezzo fa le feste a qualunque essere umano gli sia confidenza e cn gli altri animali cerca sempre di socializzare e giocare(anche troppo perché nn si rende conto del pericolo a volte..)..abbaia solo se sente arrivare qualcuno al cancello di casa per avvisarmi…nn ha mai abbaiato a nessuno durante le sue passeggiate..confermo anche che se vuole una cosa diventa insistente e pesante e può continuare per ore…finke nn lo sgridi e va nella sua cuccia cn quel suo musetto lungo da cane bastonato..attenzione però è solo una tattica..se andate a fargli una sola carezza é la fine…torna più rompi scatole di prima…detto ciò confermo é il padrone che fa il carattere di un cane..certo ognuno di loro ha i suoi pregi e difetti ma sta a noi aiutarli a migliorare..

  9. Ciao scusate, dopo avermi letto tutto guardato sono più confusa di prima, ho cercato altri cani yorkshire come la mia, ma sinceramente senza un buon esito, erano tutti più grandi di lei forse di tre centimetri anche più. è la mia che è diversa o sono loro? non è la razza minuscola, ma neanche quella normale, è nel mezzo tra quello piccolissimo, e quello normale. quando lo hanno comprato hanno detto che era pura come razza, non saprei dirlo!

  10. Rock shire puro in strada a Napoli avrà sui 3 anni e vive in strada rischia di morire tutti i giorni forza troviamogli una famiglia …

    — TROVATA OGGI SU FB, GIURO E’ VERA…

  11. Però Valeria, io sulla cosa del pelo non sono d’accordo: scusa la smielaggine ma lo Yorkie è un cane sì bello fuori ma bellissimo dentro!
    Non è mica come coi capelli di Sansone 😀
    A parte che personalmente col pelo corto “sbarazzino” (quei taglietti un po’ alla westie, diciamo) lo trovo stupendo ma è un mio gusto personale quindi opinabile, ma ciò che non è opinabile che sotto al pelo lungo o corto che sia abbia tempra e carattere da vendere vista la stazza… Poi è un cane sveglio, dolce, simpatico, compagnone, insomma il suo “charme” non sta certo tutto nel pelo 🙂

    PS: Mi spiace vedere che molti abbiano ancora pregiudizi sulla razza, non posso che pensare che gli Yorkie che avete incontrato siano i preziosissimi Yorkshire Teacup Toy comprati in negozio dalla Sciura, che sono sull’orlo di una crisi di nervi (anzi, in piena crisi di nervi) perché la Sciura in questione li tiene in borsetta/in braccio 24h/giorno e vengono trattati come dei completi rimbambiti 😀

  12. Ciao Mia, come ho già scritto sopra e se pur non sono un’estimatrice di questa razza il tuo intervento mi è piaciuto molto poichè le esperienze di chi vive con animali è per me comunque motivo di piacevole apprendimento:-)))

    P.S.: Sono forse OT ma colgo l’occasione; in effetti non compare più nel mio computer la barra dx che indicava gli ultimi interventi di qualsiasi argomento. Secondo me era utile anche per poter intervinire su argomenti ai quali originariamente non si era intervenuti e che quindi non inviano notifica. Non so se sono stata chiara boh!…..

      • Ok Redazione, grazie mille.

        No perché io sono del tipo che va a guardare dietro il computer per accertarmi che non sia caduta ……ihhhhh ;-)))))))

  13. Nonostante quest’articolo sia vecchio di alcuni anni e quindi probabilmente il mio commento non verrà visualizzato da nessuno, da grande amante dello Yorkie sento la necessità di aggiungere qualche parola alla descrizione della sig.ra Valeria.
    Non che non sia accurata, anzi! Però sento davvero che ci sia ancora molto da dire su questa razza.
    Io non ho grandi titoli per parlare: non sono né allevatrice, né educatrice, né grande esperta cinofila. Sono un po’ sciura diciamolo, ma ahimé nella vita mi occupo di tutt’altro e non posso dedicarmi alla cinofilia quanto vorrei. Tuttavia vorrei condividere la mia visione dello Yorkshire, in base alle mie personali e concrete esperienze.

    Per prima cosa vorrei davvero cercare di sfatare la visione che la gente ha dello Yorkshire come cagnaccio stupido, isterico e mordace.
    Per molte persone i cani piccoli sono meno intelligenti di quelli grandi: cranio piccolo = cervello piccolo, non fa una grinza. Peccato che raramente abbia visto uno Yorkshire tordo (forse un simil-yorkie), mentre di cani grossi tonti come dei montoni, ebbene, devo dire che ogni tanto ne vedo.

    Per quanto riguarda l’isteria e la mordacità, oltre al fatto che spesso non si tratta di Yorkishire terrier, ma come dice giustamente Valeria di ratti ingobbiti comprati dal cagnaro, faccio presente che spesso il cane di piccola taglia tende a non ricevere mai un’educazione adeguata a casa.
    Perché qualsiasi cosa faccia, lui è così piccoliiiiiiiiiiiiiiino, e cariiiiiiiiiiiiiiiiiiiino, e belliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiino! come fai a dirgli qualcosa? Ma chi se ne freeeega, vieni a dormire sul cuscino! Abbaia pure al figlio dei vicini! Tanto è piccolino!
    Però se hai un cucciolo di pastore tedesco/rottwelier/altra razza grande che da cucciolo mostra segni di aggressività o comunque fa cose che poi fatte da grande diventerebbero un problema, allora vedi che inizi a pensarci da subito a dargli una raddrizzata, perché sai che se poi ti trovi in casa una belva di 30 chili che non ti lascia più coricare sul tuo letto sono guai.

    E questa è la mia opinabile e sciuramarìesca idea sul perché spesso ci troviamo di fronte a piccoli Attila.

    In secondo luogo vorrei parlare di un argomento che non è stato trattato nell’articolo, ossia la relativa facilità di addestramento dello Yorkie.
    Lo Yorkie tendenzialmente desidera compiacere il suo padrone. Tu gli dici, lui fa. Per lui, il suo umano diventa il centro dei suoi interessi. E’ sempre attentissimo a ogni cosa egli faccia o dica (o mangi…): lo esamina, lo ascolta, lo fissa, gli sta sempre dietro.
    E’ importante far capire al cane cosa si vuole da lui, stabilire che questo è buona cosa, quello no. Una volta stabilito tutto, lui fa.
    Scendi dal mio letto: scende. Sputa quella lisca di pesce che hai rubato dalla spazzatura e per te è il più grande tesoro del mondo: la sputa. Fermati, lo so che dall’altra parte della strada c’è la cagnolina più bella del mondo, ma non ci andrai: si ferma.
    L’unica cosache secondo me è assolutamente vietata con lo Yorkie è l’essere aggressivi se si comporta male. A lui non importa chi sei, anche se sei il suo umano adorato, la luce dei suoi occhi, sii aggressivo e lo vedrai sfoderarti in faccia tutti i suoi denti.
    Lascia perdere, non è una tecnica che attecchisce. La lite finirà col cane offesissimo (è bravissimo nel fare il muso) che fisserà per ore un punto a caso della stanza (l’opposto a dove stai tu), e tu arrabbiato perché ti sei preso una ringhiata dal tuo piccoliiiiiiiiiiiino e alla fine non ne hai cavato un ragno dal buco.

    Lo Yorkie è un cane che sa capire lo stato d’animo del suo padrone, è un cane che sa capire al volo che aria tira, è molto empatico col suo umano, spesso basta un’occhiata per fargli capire cosa vuoi.
    E’ un cane che ti prende il cuore, so che è un po’ sdolcinata come cosa, ma è così. E conquisterà la tua famiglia, e tutti i tuoi amici, anche quelli che fino a due giorni prima erano i più convinti sostenitori del “Quelli non sono cani! Sono topiragno! E per di più sono isterici, sono antipaticissimi, quello di mia cugina non potevi toccarlo che ti staccava un dito!”

    Lo ammetto, ci vuole un po’ di polso all’inizio, ma se fai le cose per bene scopri davvero il cane di non aver mai immaginato di avere.

  14. Che bell’articolo!
    mi ricorda tantissimo la mia Peggy, Yorky con pedigree e nonni campioni, presa già adulta perché la sua padrona non avrebbe potuto più occuparsene per motivi di salute… Il cane più dolce e intelligente che abbia mai conosciuto! E anch’io, come molti altri, ero rimasta “sconcertata” da tanti simil-yorkshire nevotici e antipatici. Invece lei era l’opposto! Furbissima e capace di conquistarci con uno sguardo, è arrivata in casa nel lontano 1999 e ci è rimasta fino a questa estate, quando ce l’ha portata via un tumore, lasciandoci Sissi, sua figlia non proprio pura (il padre non era uno yorky al 100%) ma molto energica e quasi “selvatica” (probabibilmente si sarebbe trovata benissimo a dar la caccia ai ratti nelle miniere inglesi dell’800 😉 ) e simpaticissima!

  15. Non ne so una cicca di York ma mi introduco in questo argomento per testimoniare quanta poco maturità e superficialità possa ancora esistere nell’acquisto di una qualsiasi razza di cane e quanta distanza mentale posso io avvertire tra le mie conoscenze.

    Una mia collega di lavoro ha scelto questa razza poiché il suo interesse principale è applicare il fiocchetto al ciuffetto di peli in testa.

    Buon 25 dicembre a tutti

  16. lo standard non dice che lo yorkshire terrier deve avere un limite minimo, ma specifica il limite massimo, per cui anche se non andrebbero usate le femmine per ovvi problemi di riproduzione non sono fuori standard soggetti di 1,5 kg anzi ce ne sono pure di belli specialmente i maschi a volte si trovano soggetti che non presentano problemi di nanismo ,sono solo ridotti .

  17. Per la serie “oggi in ufficio non c’è proprio niente da fare”, dopo aver letto (e riso tantissimo) lo standard del Rottweiler, razza che adoro, non potevo che cercare quello sulla razza che accompagna tutte le mie giornate da oltre 11 anni.
    Devo dire che l’hai descritta proprio bene, soprattutto le “sciuremarie” che solitamente l’accompagnano! Io, e spero di non peccare di presunzione, non sono una di quelle.
    Sono della tua stessa idea sul fatto che il cane va trattato da cane, a prescindere dalla sua taglia.

    La mia piccola ombra pelosa (ben 3,2 kg di pelo, amore e coraggio) è sempre stato trattato come tale.
    Tutti quelli che lo incontrano per la prima volta mi dicono “ma che buono questo cane, ma non abbaia mai?” È stato abituato fin da piccolo a stare in mezzo alle persone e agli altri cani, con cui non ha nessun problema, piccoli o grandi che siano, altri maschi o femmine non importa, lasciando a lui il compito di valutare con quali può giocare e quali invece è meglio evitare (con la dovuta supervisione, è ovvio). Dà il benservito a cani di 40 kg senza la minima paura, come un piccolo D’Artagnan, e gioca con pelosi di tutte le dimensioni.
    Ha scalato con me le montagne, in senso letterale, sempre senza nessun problema, ed è stato sdraiato sul materassino in mezzo al mare a farsi dondolare dalle onde. Altro che “cane da salotto”!
    Sì, è vero che il suo pelo va curato, ma niente di più di quello che si fa con un’altra qualsiasi razza, se non si partecipa a concorsi di bellezza.
    E dopo aver avuto altri cani nella mia vita, dal piccolo meticcio al pastore tedesco, posso dire con sicurezza che non ne ho mai avuto uno così affettuoso, dolce e al contempo impavido come lui. Così attaccato e bisognoso di contatto fisico da diventare persino petulante. Ma non potrei immaginarmi senza di lui.
    Vi vorrei dimostrare che non sono così fragili come si possa pensare (certo non vanno trattati come si farebbe con un mastino, quello no) allegando la sua foto di quando, tutto scarmigliato, ha giocato nella neve per ore senza il minimo problema… ma non so come si fa.
    Bhè sì, poi ha voluto dormire in braccio dentro il mio cappotto per tutto il viaggio di ritorno, ma quella è un’altra storia 😉

  18. Salve io ho adottato un cucciolotto datomi per Yorkshire,diciamo che ha tutte le caratteristiche fisiche che deve avere uno Yorkshire però invece di avere sfumature scure è biondissimo e sul dorso del corpo è color argento ,le orecchie se la coda sono nella norma indicata solo che hanno la sfumatura ramata e non rossa,è identico agli Yorkshire puri pubblicati ma con i colori oro e argento anche per quanto riguarda il tartufo ,gli occhi e il musetto mentre il contorno occhi e chiarissimo,non abbaia quasi mai,se non quando gioca con il nostro micetto,ma ripeto ha tutte le caratteristiche che avete elencato,colui che lo ha abbandonato,il quale mi ha contattato ad adozione avvenuta ottenendo penso il mio numero telefonico dal responsabile del posto in cui lo aveva abbandonato 1 anno e mezzo prima, dice che il mio Furby possiede il Pedigree ma ancora non me lo ha fatto pervenire.di conseguenza non posso appurare se è un vero Yorkshire o un’imitazione,comunque sia lo amiamo tantissimo e mai rinunceremmo a lui,però mi farebbe piacere sapere la verità sulla sua provenienza,come posso fare per ottenere delle risposte?Il cucciolo arriva dall’Umbria ,io sono in Emilia Romagna quindi non posso fare ricerche presso gli uffici in cui dovrei andare,mi sapete dare un consiglio sul come fare?
    Grazie Mille

  19. Io possiedo un simil york shire,ha il pedigree ma il pelo non le è mai cresciuto oltre una certa lunghezza,quindi suppongo di essere stata truffata.Ad ogni modo,è un cane di un’intelligenza unica e non ha mai mostrato comportamenti particolarmente aggressivi ( tranne abbaiare qua e la agli sconosciuti,ma senza mordere) ne ha mai avuto problemi di salute.È molto più sana e sveglia dei barboncini assolutamente di razza di mia sorella,che soffrono di necrosi del femore a soli due anni.Ha un temperamento davvero eccezionale e francamente non la
    Cambierei con nessun vero york shire.Ho avuto la sfortuna di conoscerne uno (vero),ed era qualcosa di improponibile,sembrava posseduto,oltre al fatto che è morto precocemente per un tumore ai testicoli.Con questo non voglio direi che i bastardini siano meglio degli york,ne criticare questa razza,ma trovo offensivo il tuo riferirti ai simil york shire come mostriciattoli.Non stiamo parlando della sotto marca di un prodotto commerciale o di copie mal riuscite di borse firmate,stiamo parlando di animali,che ci amano esattamente come i loro cugini di razza e che meritano esattamente lo stesso rispetto e trattamento.Per concludere,vorrei aprire una piccola parentesi sul discorso genetica.Faccio equitazione e anche quello è un settore dove l’albero genealogico conta molto ma non è un fattore preponderante.Puó capitare di comprare il figlio di un campione e ritrovarsi con un brocco o viceversa,di comprare un cavallino qualsiasi che vince tutte le competizioni.Quindi,io credo che lo stesso discorso valga anche per i cani e che non è detto che un bastardino debba necessariamente soffrire di malattie o avere un caratteraccio mentre il vero york shire è immune da tutto questo.Anche perché,se può essere relativamente semplice controllare l’espressione fenotipica dei caratteri prettamente fisici,il discorso diventa già più difficile da un punto di vista caratteriale,visto che lo sviluppo psichico è dato per lo più dall’ambiente e dal modo in cui viene cresciuto il cane e,solo in minima parte da fattori biologici.Per le malattie è lo stesso,si può ridurre il rischio,anche di molto,ma per buona parte di queste,non si può fare nulla.

  20. Ciao , premesso che questo articolo mi é piaciuto moltissimo e lo trovo anche molto veritiero; ho appena preso una cucciola di Yorkshire, non so se Toy o Mini o Nana, poco mi interessa, la mamma era un paio di kg, vivace, sana e dolcissima, per questo l’ho scelta:-)!
    Mi piacerebbe pero’ ricevere qualche consiglio in piu’ su come crescere ed educare un cucciolo di Yorkie senza cadere negli errori delle Sciure, ma rendendola libera di esprimere quello che é e facendola diventare un cane felice , sano e capace di rapportarsi ad altri animali e persone .
    Credo che la mia cucciola abbia tutte le qualità per diventare un Cane a tutti gli effetti al di là del suo peso e delle sue dimensioni. Anche se attorno a noi tutti quelli che vedono un cane cosi’ piccolo quasi lo sminuiscono e questo personalmente questo mi da molto fastidio !
    Grazie per i consigli che saprai darmi!

    firmato : una spero non futura Sciuramaria 😉

  21. Ciao ho una York toy di 1,2 kg molto dolce e affettuosa ha già 3 anni ma ancora non riesco a sapere quanto cibo debbo dargli giornalmente, forse la abbiamo abituata male senza saperlo spesso le do qualche cosa che so le piace del mio pasto tipo un po’ di pollo arrosto magro un pezzetto di wiuster lesso ecc. spero di non sbagliare troppo. Mi date qualche informazione sui cibi e sulle dosi che può mangiare giornalmente?
    Grazie giacomo

  22. Buongiorno ho perso la mia amatissima yorky in luglio e dopo qualche mese abbiamo deciso di prenderne un’altra di tre mesi e messo, dopo una settimana che l’abbiamo una notte ha avuto una cristi correva per la stanza e andava a sbattere contro il muro piangeva dopo tre notti e successo ancora una volta ancora più forti con salivazione abbondante agitazione continuava a piangere e correva agitata andando a sbattere ovunque , la abbbiamo portata di notte dal veterinario mi ha consigliato di riportarla in allevamento pensando ad una malattina di nome shut o simile ho fatto male cosa devo fare?

  23. io e mio marito e nostra figlia abbiamo appena accolto nella nostra famiglia una splendida cucciola simil yorkie ( la mamma lo è di sicuro ma il papà diciamo che ha un patrimonio genetico molto vasto ). All’inizio ero moooolto perplessa perchè se devo essere onesta non era la mia razza preferita e se devo dire la verità mi stava pure un pochino antipatica .Poi la mia piccola ha fatto il miracolo …socievole fino ad essere a volte imbarazzante ,attenta a tutti i comandi …straordinaria in casa e fuori . se qualcuno pensa di adottare uno yorkie …beh …è veramente una razza che , se ben gestita (come tutte le razze poi ) può dare enormi soddisfazioni …ho scoperto che non esistono solo i labrador!!

  24. Complimenti per questo articolo, mi è piaciuto tantissimo e devo ammettere che nella descrizione ritrovo il mio yorkino in pieno, ha otto anni, è molto socializzato, e io dico sempre che è l’unico yorki in giro a tutte le ore del giorno (ama moltissimo andare a spasso), forse lo standard del peso non è proprio quello (pesa 4,200) perchè oltre ad essere una buona …ciotola e molto goloso e io lo ammetto lo sono quanto lui e dunque…
    E’ legatissimo a tutti i componenti la famiglia ed in particolare a me, e lo dico senza essere fraintesa ma noi ci capiamo benissimo, e capisce i miei stati d’animo.Esagero? Comunque è “aggressivo” solo quando ritiene che qualcuno che lui ama possa essere in pericolo, abbaia solo se deve avvisare che “qualcosa” sta succedendo o “qualcuno” di sconosciuto si sta avvicinando alla casa.
    Calza alla perfezione il fatto che quando decida di fare qualcosa….non c’è assolutamente verso di fargli cambiare idea: ti rompe le scatole finchè non cedi, se lo sgridi per una marachella (solitamente la fa per dispetto) si nasconde sotto il letto e ti sbircia, come aspettasse che passi il malumore…furbissimo e allo stesso tempo dolcissimo! Ottimo amico di vita!

  25. Buongiorno e morta la mia yory dopo 14 anni era meravigliosa e ha fatto un libro le sue foto da cucciolo era o pubblicato su questo libro, e a sei mesi ha vinto titolo di bellezza per far i capire che era veramente bella il suo manto sulla schiena era blue tan ma ora sono disperata non so dove trovarne un altra così bella l,allevamento dove ero andata da qualche anno ha smesso mi date qualche nome non la voglio grigio chiaro e mi sembrano tutti mostri curatoli in giro sono nel nord Italia ma sono disposta andare anche fino a Firenze attendò vs cortese risposta. Grazie

    • Perché questo messaggio non mi commuove per nulla? 🙁
      Non facciamo nomi di allevamenti, per politica di questo sito…comunque sono sicura che con un po’ di ricerche trovrà sicuramente un allevatore di yorkie super-titolati e super-campioni, in grado di darle un altro cucciolo bello come la sua.

    • Ma come ha fatto a sei mesi a vincere un titolo di bellezza??? La giov promessa ENCI si può fare dai 9 ai 18 mesi il CH italiano intern ecc dai 15 in su in classe Intermedia fino ai 24 e poi open class….

  26. Buongiorno….anche io necessito di suggerimenti per l’acquisto di un cucciolo …nornmale di yorkshire terrier. Io hao vuto duecani di questa razza estremamentedifferenti nel primo caso l’acquisto era stato fatto presso un negozio di animali che mi ha fornito tanto di pedigree e albero del cane … Vanessa è rimasta con noi 18 anni. Nel escondo caso l’acquisto è stato effettuato presso un allevamento nel nord italia… avevo visto i genitori… lo yorkshire però che ne è derivato è stato il mio amore…vivace allegro, musino meraviglioso e come dite voi simpatico ma sembravo um cane con il pelo ricoperto di borotalco… infatti era chiarissimo e molto chimiamolo “lugo” di corpo.
    Attendo suggerimenti …via mai privata
    grazie mille

  27. La mia bellissima yorkina e morta un mese fa dopo tredici anni passati insieme. Non sono una Sciuramaria . Ginny pesava da adulta due chili e tre ed è sempre stata sanissima fino ai dodici anni. Poi ha avuto problemi alla trachea. L’ ho acquistata perché mi piaceva tantissimo edera di razza pura e conoscevo i genitori. Sento terribilmente la sua mancanza e vorrei averne una sorellina. Mi potreste dare il nome di un allevamento serio dove cercarla? Ho letto tra le vostre righe ” I fiocchi rossi “?….magari non troppo lontano da Roma. Mi potreste rispondere, per cortesia, sulla mia e-mail? Spero in una risposta visto che ho mandato i miei dati che naturalmente non saranno pubblicati. Grazie per la cortesia.

  28. io dopo circa mezz’ora di lettura, ho capito solo che a chi l’ha scritto piace prendersela con le signore di mezza età con yorkshire, non ho capito cosa appartiene o no alla razza, nonostante cercassi informazioni precise.
    la lettura mi ha aiutato esattamente quanto mi aiuta discutere con le persone per strada che dicono “il mio york color miele è il vero yorkshire, gli altri sono meticci”, si è ripetuto allo stremo che è chiarissimo che quello nella foto non sia uno york, mentre l’altro sì. Da perfetta ignorante su questa razza, non trovavo differenze prima e non le trovo dopo questa lettura.

    Piuttosto mi piacerebbe molto sapere, cosa è realmente fuori standard e cosa no, questa è una lettura divertente per chi ne ha già uno e vuole fare un po’ d’ironia.

    • “questa è una lettura divertente per chi ne ha già uno e vuole fare un po’ d’ironia.”

      Ovvero ciò che probabilmente l’articolo si proponeva di fare, dato che si trova nella categoria “Umorismo”…

    • scusa Elena, ma esistono (anche in rete) degli scritti denominati “standard di razza”, che per quanto oscuri ai profani descrivono lo standard delle razze canine. per decifrarli la Santa Redazione ha scritto una serie di articoli, denominati “lo standard spiegato alla sciuramaria” se non erro. Che vuoi di più dalla vita? possiamo mica star qui a portarti l’acqua con le orecchie! 🙂

  29. Io avevo uno York”bull” il mio “piccino” ha: provato a fare l’attaccabrighe con un sanbernardo e l’ho ricucito un paio di volte perchè aveva fatto a botte con un cane… mitico Alvin <3
    oltretutto non aveva il pelo lungo nonostante il pedigree e cotanto albero genealogico con nomi improponibili
    lui se n'è sempre fregato altamente.
    ho provato a mettergli un povero fiocchettino più di una volta, il risultato è stata una scena da povero martire, se arrivava mio padre non ne parliamo, diventava un contorsionista per toglierlo. grande razza! Dopo lui sono diventata una gattara grazie ad una mamma gatta troppo giovane per fare la madre :p

  30. Veramente si capisce che a nessuno di voi piace questa razza, mi permetto di dirvi che io ne ho uno vero, sebbene sia vero quello che dici sui mostriciatoli nanetti non e vero quel che si dice sulla agresivita e tutto quanto, io ho una vera compagna di vita, sana di mente, non abbaia quasi mai, dolce come nessuno, fa le feste a tutti, dipende di come lo si tratta, non dalla razza.
    E poi , la pronuncia come hanno detto prima dipende dell’acento e sono valide tutte e due

  31. Oggi mentre ero a fare spese, ho sentito una signora che si lamentava perche avvea le braccia tutte graffiate dal suo cane….e con una punta d’orgoglio la signora ha affermato di essere la proprietaria della nobile varietà di Yorkshire bolognese!!! X ki non lo sapesse Bologna è 1 provincia dello yorkshire!!!:)) Io vorrei tanto avere un Akita bergamasco avro’ fortuna???:-P

  32. All’elenco dei nomi improbabili aggiungo quello proferito da 1 aspirante sciuramaria, entrata in un negozio di animali chiedendo se avevano Volpini e visto che non cen’erano era “disposta” a prendere per i figlioletti un Rocksciai!!!
    Inutile dire che la preoccupazione della signora era se il cane”cresceva”..il resto carattere,attitudini,esigenze non le interressava…

  33. Divertentissima quanto verissima descrizione degli york che avevo incontrato fin’ora:iene spelacchiate,abbaioni malefici da evitare assolutamente…MAI UNO YORK!!!E invece sono “incappata” proprio in una piccola ed esuberantissima yorkina dagli occhietti vispi e impertinenti che con i suoi mille baci fa sciogliere tutti (MAI UNO YORK SCIURAMARIA-STYLE)
    Devo ammettere che sottovalutavo del tutto che fossero,ebbene si,ESSERI INTELLIGENTI!!!Animata da non pochi pregiudizi quindi mi sono documentata un sacco (ma non è mai abbastanza) sul cucciolo e sulla razza in generale.Morale della favola, la sto sottoponendo alle situazioni piu’ svariate per farla “socilizzare” adeguatamente sperando vivamnente che non diventi una nevrotica e fastidiosa cane-topa.Al momento è una socievolissima e simpaticissima sbaciucchiomane molto recettiva e desiderosa di imparare…sono soddisfattissima!

  34. Credo sia sfuggito il Rock-shair… soggetto cui ama il genere musicale indicato.. ehehehehhe
    E’quello che più in assoluto ho sentito pronunciare dalle sciuramaria… 😀

  35. ok, adesso sto diventando rompi. Ma come fa a andar d’accordo il meraviglioso pelo del cane da show con l’agility (non correrà mica con i bigodini?)- e andando ancora più indietro, all’origine della razza, i ratti li catturava attorcigliandoli nel proprio pelo (a mò di pipistrelli nei capelli? Forse bisogna ammettere dove c’è più manipolazione umana del necessario…
    Scuusa…
    Adesso smetto di leggere così non mi impiccio più di cose (e razze) che fondamentalmente non conosco.
    Saluti!

    • il pelo dello yorky va curato oliato e bigodinato dopo si levano i pacchettini si lava e si stira con la piastra …se uno non usa il cane per fare le expo è inutile che gli tiene il pelo lungo semplicemente lo accorcia ed il cane puo’ fare tutto anche agility …

  36. Cara Valeria perchè parli di mini agility per gli Yorkies?
    La nostra Nadila dei Fiocchi Rossi,(classe 2000), poco più di tre Kg, correva fino all’anno scorso in terzo nelle gare Enci, categoria small e ha anche preso due CAC.
    Mi piacerebbe che l’agility non fosse considerato lo sport dei border e dei Jack R. ma che si sapesse che anche gli yorkies, se hanno una buona struttura fisica, questo sport lo possono fare, anche con buoni risultati.

    • Donatella, io avevo visto gli yorkie solo in mini: lieta di sapere che concorrono addirittura in terzo livello! Anzi, ora correggo anche l’articolo 🙂

  37. Memorabile la mia esperienza con un branco di ” Iors-air” ( questa la corretta pronuncia).
    Anni fa ero all’internazionale di Verona, e presentavo due dei miei Leonberger come coppia.
    Prima delle coppie c’erano i gruppi, il solito casino ovviamente, così mentre entravano le coppie, uscivano i gruppi.
    Esce una signora con cinque “Iors-air” che si avventano inferociti senza alcun motivo, al collo del mio Benny.
    Benny era perplesso : mi scrollo uno dei nani dal collo, oppure provo a liberare le zampe da sti guinzaglietti da topo domestico?
    Ha liberato prima le zampe e poi mi guardava, sempre con lo ” iors-air” appeso al pelo del collo ( si, solo al pelo..)e mi guardava come per chiedermi “Ma adesso come devo fare?”
    La padrona che continuava a dirmi isterica LO TENGA !! LO TENGA, LO FERMI !! e io ridevo perchè non capivo “chi” dovesse tenere “chi”, poi alla fine lo Iors-air si è accorto che FORSE non avrebbe sconfitto il grande cane con tanto pelo, e ha mollato la presa ma non ha smesso di ringhiare un solo secondo.
    Certe Sciuremarie ci sono anche alle esposizioni sai Vale…mica le trovi solo al mercato del mercoledì in paese !

    • Lucia, più onnipresente della Sciuramaria c’è solo Dio, per chi ci crede. Essendo io atea, resto convinta che non la batta nessuno.

  38. Avendo conosciuto solamente simil yorkshire ho sempre creduto questa razza (come altre razze piccole) fragili, schizzate ed aggressive (tanto che ho sempre pensato che se questo carattere avesse corpo in un cane ‘più consistente’ forse la gente ci penserebbe un attimo prima di viziarli al punto da farli diventare i padroni di casa) ma leggendo questo tuo articolo mi sono piacevolmente ricreduta!

  39. Lo yorkshire, o meglio un similyorkshire di una mia zia Sciuramaria D.O.C. è stato l’unico cane che mi abbia mai morsa in tutta la vita! Ovviamente mi ha fatto solo un buchino in un dito…ma mi ha colta alla sprovvista forse perchè ero molto piccola. Bellissimo articolo as usual!

  40. ahaha sempre bellissima!! anch’io non so se ho mai visto un vero Yorkshire (leggi “shir”) in giro.. tra i cuccioli finti razza comprati in negozio dalle Sciuremarie, e quegli adorabili meticcetti presi in canile ma che ci somigliano..

    ma.. a quando lo Standard del mio amatissimo Basenji???? (gusti difficili io…)

  41. Magnifico articolo!
    Come al solito, del resto.
    Lo Yorkie mi è sempre piaciuto molto, ma dopo aver letto il tuo pezzo penso proprio che non sarà il mio prossimo cane.
    Simona

      • Non demonizzi certo le razze, semplicemente con ironia metti in risalto le caratteristiche… positive e negative. Io aspetto con ansia il vero standard del cocker spaniel, o cocker spagna come è stato chiamato da una vera Sciuramaria 🙂
        PS Ma il cocker ‘spagna’ è fatto di pan di spagna?

      • No, no, per carità! E’ che mi sono tagliata i capelli per poterli acconciare il meno possibile… non ce la farei proprio a spazzolarlo tre volte al giorno! Ecco, tutto qui :0) Rimarrà un bel sogno nel cassetto… intanto continuo ad arare l’asfalto con la mia boxerotta :0)

  42. In linea di massima sono daccordo con l’articolo ma, seguire lo standard non sempre basta, forse può bastare se si parla di estetica, ma se si parla di salute ci sono altri fattori che concorrono a far di uno yorkshire un cane sano e robusto, che non dipendono dalla genetica. Non è che un cane con un ottimo pedigree sia immune da malattie e parassiti!!
    Come viene cresciuto, le esperienze che il cucciolo fa sin dai primi mesi, molti cinofili ne hanno talmente tanti che a volte non si accorgono nemmeno che magari il più piccolo, o quello più timido, mangia meno, quindi ha uno sviluppo inferiore agli altri, diventa più debole…siamo umani e siamo noi che creiamo la razza e anche all’occhio più attento certe cose possono sfuggire! E non è vero che al cinofilo non capita mai il cucciolo che supera i 3 chili o che non raggiunge nemmeno il chilo e mezzo! Sarebbe un mago!

    • uno yorky selezionato bene sarà un buon soggetto privo di malattie ,prima di acquistarlo chiedete le lastre della rotula e altri esami ,basta non fare cose a cazzo e non si avranno risultati a cazzo

  43. Senti, ma se uno vuole un essere da 1 kg/1 kg e mezzo… non può prendersi un coniglio? (anche se persino i conigli è difficile trovarli da 1 kg, colpa dei conigliari…) -___-

    Comunque, ti dirò… Quanti ne ho viste di padrone convinte di avere lo Yorkshire! Ma a questo mi chiedo se sappiano cosa vuol dire “essere appartenenti di una razza”…

    Ah, toglimi una curiosità: yorkscir o yorksciair? 🙂

      • Anche io ho cominciato a dire yorkscir quando ho ragionato su come pronunciano lo “shir” nei luoghi… Ma consoliamoci, questo non è tanto grave, c’è chi lo westy lo chiama westHIGlend (sisi, con la G).

      • Dipende dall’accento del britannico che lo dice. A seconda dell’accento dicono “scir” o “sciair”, cambia da zona a zona. Quindi linguisticamente parlando sono corrette entrambe le versioni.

  44. Stessa scena a cui tu hai assistito con la tua Snow io l’ho vista fare al mastino napoletano di un mio amico: lo yorky o pseudo tale (perché dopo il tuo standard credo di non aver MAI visto un vero yorkshire) è arrivato pancia a terra ai 300 all’ora verso Caligola. Ha inchiodato. Ha abbaiato come un forsennato saltellando e poi ha deciso di mozzicarlo vicino al collo (Caligola era sdraiato a terra) e Caligola non ha fatto nemmeno CAIN! Si è girato e ha prodotto un suono tipo SHLUP e si è voltato a guardare il suo padrone con il fondoschiena e le zampe posteriori dello yorky che gli uscivano dalla bocca.
    La padrona è arrivata isterica come non mai urlando ASSASSINOOOOO ASSASSINOOOOO ASSASSINOOOOO. Caligola era perplesso, il suo padrone ed io sdraiati sulla panchina ridevamo come pazzi. Poi il mio amico si è finalmente deciso a dire al suo cane SPUTA. Caligola ha posato il botolo sbavato per terra e il mio amico, non contento gli ha detto “Caligola, pulisci” e il buon mastino ha provveduto a leccare lo yorky dalla testa ai piedi rendendolo ancora più bavoso.
    Scene così non hanno prezzo.

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