giovedì 28 Marzo 2024

Pet Photography: fotografiamo il nostro cane al meglio

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di ALESSANDRO MUSICORIO – Chi di noi non ha mai scattato una foto al suo migliore amico? Nessuno, penso.
Tra l’altro con qualsiasi cosa: cellulare, compatta, reflex, webcam…
Ecco, con questo articolo cercherò di darvi dei consigli affinchè le vostre foto non siano più le solite foto scattate “al volo” ma qualcosa di più curato e apprezzabile.
Ma andiamo per gradi.

Dove, come, quando

Questi sono fattori che non si prendono spesso in considerazione: invece sono fondamentali. Spesso si sottovalutano questi aspetti e si sopravvaluta il fattore “fotocamera”: si pensa che con reflex costose ed all’ultimo grido una foto sia sempre bella. Sicuramente avere una buona attrezzatura aiuta, ma è il fotografo che inquadra e scatta, non la fotocamera!

Dove (esterni)
Importantissima la scelta del luogo, che varia con il passare delle stagioni e dell’ora del giorno. Ogni luogo poi si adatta ad un diverso tipo di cane, sia per peculiarità della razza, sia per il mantello del cane. Ad esempio, un labrador mi piacerebbe fotografarlo dove ci siano acqua e colori caldi autunnali, un husky invece sarebbe perfetto sulla neve. Ovviamente tutto in base al proprio tempo e possibilità! In ogni caso scegliete un luogo che piace da matti al vostro amico, lui vi ricompenserà esprimendosi al meglio!

Dove (interni)
“Casa” è sicuramente il posto dove i nostri amici si trovano maggiormente a loro agio. E’ importante tenere a mente cose che possono cambiare l’aspetto della fotografia. Oggetti presenti nel momento della composizione possono “disturbare” e distogliere lo sguardo dal soggetto della foto, quindi abbiate cura di spostarli dall’inquadratura o di posizionarli nel migliore dei modi se pensate che possano arricchire la composizione.
Giocate con la luce naturale della vostra casa: socchiudendo le persiane, porte, tende, si creano giochi di luce interessanti che possono valorizzare la scena.

Come
L’inquadratura
Di solito tendiamo sempre ad inquadrare il cane senza sforzarci di capire come risulterà l’immagine finale: quante foto avete scattato al vostro amico dall’alto in basso? Probabilmente parecchie!
La prima cosa da fare invece e mettersi al livello degli occhi del cane, in questo modo avremo dei grossi miglioramenti: l’immagine non sarà schiacciata, potremo curare meglio lo sfondo e dare l’impressione di “entrare nella scena” a chi guarda la foto.
Per “curare lo sfondo” intendo cercare un posto “pulito”, omogeneo, che non distrarrà lo sguardo dal soggetto. Girate con la fotocamera intorno al cane e guardate dietro il soggetto. Quando troverete uno sfondo pulito, scattate.
Ci sono foto però che vengono bene dall’alto verso il basso, ma in questo caso l’attrezzatura è essenziale: un obiettivo “fisso” da 35mm o 50mm f/1.8 è l’ideale: questi obiettivi permettono di mettere a fuoco un particolare e lasciare sfuocato il resto. E tra l’altro sono anche poco costosi!
Per chi possiede una compatta, si può provare a scattare in modalità macro o ritratto, a seconda della distanza dal soggetto.

Tecnica
Per le foto “d’azione” occorrono tempi di scatto brevi, in modo da poter congelare l’immagine senza rischiare il mosso del soggetto. Vi consiglio di utilizzare tempi da 1/800 in su. Dipende anche dalla velocità del soggetto in movimento e/o da quello che sta facendo: una bella sgrullata dall’acqua del mare richiede tempi brevissimi per fermare le gocce! con 1/4000 di secondo si ottengono risultati simili a questo.
Sempre per i possessori di compatte, l’impostazione adeguata è quella “Sport”, che predilige tempi rapidi regolando diaframma ed ISO.
Per quanto riguarda l’apertura del diaframma ( l’ f/ – che può variare da obiettivo a obiettivo, partendo da un minimo di f/1.4 per arrivare a f/22) dipende dalla lente che si sta usando. Con un teleobiettivo da 300mm un f/8 può andare già bene, ma se volete che lo sfocato dietro sia maggiore, abbassate fin che potete.
Gli obiettivi citati prima (35mm e 50mm) a f/1.8 sono già ottimi, ma per ottenere uno sfondo bello sfuocato occorre essere vicini al soggetto.

Quando

Parlavamo poco sopra della luce, o meglio dei giochi di luce che si possono ottenere socchiudendo persiane o tende. Ora invece trattiamo della luce migliore, ossia quando, appunto, la luce diventa morbida, ideale per le fotografie.
Due momenti della giornata sono adatti a questo: l’alba ed il tramonto. La prima è una luce leggermente più fredda della seconda, ma entrambe sono molto morbide, ossia non appiattiscono i dettagli ed esaltano il contrasto dei soggetti, nel nostro caso i cani.
Evitate di scattare foto in estate a mezzogiorno: il sole è verticale e la luce è dura, il che vuol dire che appiattisce i dettagli, fornendo poco contrasto alla foto.
Un altro tipo di luce è quella del cielo velato: la luce filtrando attraverso le nuvole si irradia con più morbidezza rispetto ad un cielo terso. Il problema che si riscontra in questa situazione è che per ottenere tempi di scatto brevi occorre alzare gli ISO, perdendo di nitidezza.

Attirare l’attenzione

Per i possessori di due o più cani è relativamente facile fare foto “scalmanate”: li avremmo visti decine e decine di volte giocare insieme come dei pazzi! Quindi se avete due o più amici… Portateli al parco, in spiaggia o nel posto che preferiscono e… ACCOVACCIATEVI e scattate!
Io ADORO lasciarli fare e scatto a raffica: ogni volta si colgono espressioni impercettibili all’occhio umano, per non parlare delle acrobazie che fanno quando si azzuffano! Eccone un piccolo esempio:

Potete usare giochi, bocconi.. quello che volete.. basta che il cane sia stimolato!
Ci sono momenti però che sono fantastici… quando dormono o si sono appena svegliati. Ecco, avvicinatevi piano piano… non fate troppo rumore.. e scattate!

Occhi

Gli occhi sono, secondo me, il 70% di una buona foto, almeno nei primi piani. Metteteli bene a fuoco e fate in modo che il cane guardi nell’obiettivo! Questo farà si che si crei una bella interazione tra soggetto della foto e spettatore.
Siate pazienti… Il momento perfetto arriverà!

Ora non vi resta che allenarvi con il vostro amato/a. Sperimentate le varie impostazioni della fotocamera, le varie aperture del diaframma… e divertitevi!

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19 Commenti

  1. Grazie Alessandro, e grazie anche alla redazione per i complimenti! Il fatto è che gli animali m’ispirano come nient’altro può, per questo fotografia naturalistica e pet photography (per quanto moooolto diverse tra loro, comunque)sono generici fotografici che mi viene spontaneo e naturale seguire. Per quanto riguarda le ottiche sto per procurarmi un 100-400 (quindi, a breve, ti capirò in fatto di distanza), e poi mi dedicherò ai pets di amici e parenti 🙂 Ancora complimenti e magari in futuro ti disturbo per qualche consiglio!

  2. Ciao Alessandro, sono una fotografa amatoriale e mi piacerebbe concentrarmi sulla fotografia dei pets. Ho appena visto il tuo sito, le tue foto mi piacciono tanto! Ho letto nella descrizione della sessione che utilizzi bocconcini per associare a questo il click della fotocamera, ma mi chiedo… il cane così non si avvicina troppo? E quando devi scattarlo in distanza? Come riesci a farli stare buoni e tranquilli mentre posano? Se ti va di dare un occhiata qui qualche mio scatto di gatti (e in giro per il resto del sito un paio di canuzzi): http://www.flickr.com/photos/meetblackmamba/sets/72157626966485312/

    • prima di tutto complimenti perché alcune tue foto mi piacciono.. e di mio (soprattutto con me stesso) sono molto critico.. quindi complimenti!

      per quanto riguarda il fatto dello scatto associato con il bocconcino è una cosa iniziale, per far prendere confidenza con la fotocamera: già il fatto di essere uno sconosciuto può causare problemi, per di più ti vedono con un affare che fa click click click davanti al viso.. per nn contare il fatto che per fotografarli dall’alto ti devi chinare sul cane, e questo non piace a nessun cane.. quindi meglio destare prima curiosità con i bocconcini.

      altro fatto: io non chiedo mai di posare per uno scatto, tranne con cani educati per bene, e cmq lo faccio raramente.. preferisco vedere i cani mentre scrutano il mondo a modo loro. li lascio fare. poi magari li richiamo con un suono attraente in modo da farli guardare nell’obiettivo.

      in ogni caso da distante non mi sentono: sono MOLTO distante! utilizzo un sigma 150-500 quindi posso rimanere nascosto senza disturbare il cane 🙂

  3. grazie per i consigli! E per le foto in expo? c’è qualche accorgimento? noi da dilettanti al chiuso abbiamo sempre problemi, soprattutto con soggetti neri… in questo le reflex non sono di grande aiuto 😉

    • beh le foto in ambienti chiusi e con luce artificiale (quindi il 90% delle expo) sono sempre un po’ ostici..

      per quanto riguarda la difficoltà per la poca luce hai tre opzioni:

      – un obiettivo luminoso (f/1.8 o 2.8) ma è una soluzione costosa in quanto gli zoom luminosi costano parecchio

      – alzare gli iso per abbassare i tempi di scatto (altrimenti rischi il mosso)

      – acquistare un flash da montare sulla slitta della fotocamera (ma la soluzione nn mi piace molto, e dipende anche dalla distanza del soggetto)

      per quanto riguarda i cani neri (rognosissimi per chi è alle prime armi!) bisogna prima capire come “ragiona” l’esposimetro delle fotocamere digitali. tenterò di riassumere brevemente.

      l’esposimetro non lavora con il bianco e il nero per l’esposizione, ma con il grigio 50%, il cosiddetto grigio neutro, quindi quando vede un colore nero pensa “ehy! un grigio medio sottoesposto!” e sovraespone (infatti le foto di cani neri sono tutte sovraesposte se ci pensi..).

      quando vede un bianco il sensore pensa “ehy! un grigio medio sovraesposto!” e sottoespone.

      capito questo, si può agire in due maniere: o si acquista a poco prezzo un pannello grigio medio 50% (ne esistono anche double face, con l’altro lato che funziona da pannello riflettente, vedi link del fotografo citato da danilo), si punta la fotocamera verso pannello, si regola manualmente l’esposizione e si mantiene quella. in questa maniera il ragionamento simulato dell’esposimetro sarà “ehy! un grigio medio 50%! YEAH!” ed espone correttamente 😉

      oppure, conoscendo sempre il ragionamento “errato” del sensore, sottoesponi tu, abbassando di almeno 2/3 di stop regolando con gli appositi pulsanti vicino le ghiere della reflex.

      io uso impostare un ISO abbastanza alto (dipende dalla luminosità dell’ambiente cmq..), sui 640 o più, e scatto in modalità priorità diaframma (azionabile sulle ghiere). questo non basta, quindi vado a sottoesporre come descritto sopra. bisogna fare due tre scatti di prova per capire quanto sottoesporre.

      una cosa ESSENZIALE: impostare l’esposimetro della reflex su “spot” oppure “pesata al centro” perché la modalità “matrix” (che misura TUTTA la luminosità della scena inganna l’esposimetro)

      maggiori info le puoi trovare qua
      http://www.clickblog.it/post/2193/capire-le-modalita-di-misurazione-delle-reflex

      ma magari faccio un articolo approfondito se volte 😉

  4. ci ho provato a sdraiarmi a terra per fotografare il mio cucciolo di jack russell,ma sono immediatamente diventato la sua preda…su 100 scatti ne salvo 2,3…comunque bell’articolo e ottimi consigli,grazie.

  5. Grazie per l’interessantissimo articolo, mi è sempre piaciuta la fotografia e spero di riuscire a migliorare i miei scatti grazie agli utili consigli!!
    Grazie Alessandro

  6. Magari i miei stessero tranquilli mentre creo uno sfondo pulito!! Se volessi scattare una foto mentre dormono, per non muovere la fotocamera tratterrei il respiro e si sveglierebbero TUTTI.
    C’è chi può e chi non può. Io, evidentemente, non può…e meno male, sennò a sto mondo farei tutto io! ;-D

  7. Mi permetto di linkare il sito di un mio amico grande appassionato di fotografia, che ha impiegato qualche ora per deliziarci con delle foto splendide ai nostri cani.
    Ha messo online una guida un po’ più tecnica con alcuni consigli per fotografare al meglio i nostri amici a quattro zampe.

    Sul suo sito ne ha messe soltanto alcune, comunque l’indirizzo è questo: http://www.stefanotealdi.com/2011/collie 😉

    • il sito lo conosco, è conosciuto per la guida del “lampista”!

      diciamo che gli articoli sono entrambi tecnici, ma in due settori differenti: stefano si è occupato dell’illuminazione della scena (bellissima!) e sulla focale che lui predilige (135mm f/2 è una gran bella lente!).

  8. Da appassionata di fotografia e cani non posso che ringraziare per l’articolo! 😀 Lasciamo perdere il fatto che il mio cane (razza samoiedo, che dovrebbe perfino mettersi spontaneamente in posa per le foto) metta sempre in mostra il “lato B” proprio nel momento dello scatto…

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