giovedì 28 Marzo 2024

Malasanità animale: una testimonianza agghiacciante

Dello stesso autore...

Riceviamo e pubblichiamo, con rabbia e disgusto, la lettera di questa lettrice:

Mondovì – Martedì 10 aprile ho visto un gatto trascinarsi a terra per arrivare dall’altro lato della strada. Ho visto le auto fermarsi per lasciarlo passare e poi andare via.
La gente si dimentica, o forse non sa, che l’omissione di soccorso su un animale è REATO.
Mi sono fermata e con non poche difficoltà sono riuscita a prendere il gatto, sanguinante e probabilmente con qualche frattura agli arti posteriori. Poi, essendo a conoscenza dell’esistenza di un servizio di emergenza veterinaria, ho chiamato il 118, che mi ha messo in contatto con il servizio veterinario Asl di Mondovì.
Qui avrebbe dovuto esserci un veterinario reperibile, che avrebbe dovuto prestare un primo soccorso all’animale ferito per poi condurlo in un ambulatorio convenzionato per effettuare le cure del caso.
Trattandosi probabilmente di un randagio, la regola dice che il Comune si deve accollare le spese delle cure e della castrazione e successivamente liberarlo in prossimità della zona in cui è stato trovato.
Avendo una cugina veterinaria ed essendomi informata, so bene che questa è la prassi: ma qui casca l’asino.
Su invito dell’operatrice telefonica, infatti, ho portato in macchina il gatto all’Asl: il veterinario reperibile c’era (tra l’altro prende dei bei soldini per questo), ma ha dato in escandescenze alzando la voce e dicendo che, non avendo farmaci a disposizione, al massimo al gatto avrebbe potuto accendere un cero.
Premesso il fatto che ci sono i tagli in corso e che probabilmente purtroppo è vero che non esiste un kit di primo soccorso veterinario, pur essendoci un servizio attivo (e di per sè questo è già vergognoso, perché coloro che dovrebbero intervenire vengono messi in realtà nell’impossibilità di farlo), con quelle parole il veterinario in questione se ne è andato non degnando nemmeno di uno sguardo la povera bestia sanguinante e sofferente che avevo in macchina.
Se mi fossi comportata come loro, avrei lasciato il gatto in mezzo al cortile e me ne sarei andata: ma siccome a me hanno insegnato il rispetto per la vita e i diritti che ogni essere vivente possiede, ho iniziato a cercare il numero di telefono del mio veterinario di fiducia.
In quel momento è arrivata una dipendente Asl con un minuscolo trasportino, dicendo di avere pazienza e che si sarebbero preoccupati di portare il gatto nell’ambulatorio convenzionato.
Ho pensato che se avessi aspettato il ritorno del veterinario fuggito, la povera bestia avrebbe avuto il tempo di morire, quindi mi sono offerta di portarlo personalmente.
Non l’avessi mai fatto: all’arrivo in ambulatorio un veterinario della zona, molto conosciuto e molto infastidito, ha eseguito una visita alquanto sommaria e mi ha fatto capire di togliermi dalle scatole; alla mia telefonata nel tardo pomeriggio per avere notizie del gatto, non era ancora stata prestata alcuna cura e sono stata liquidata con l’affermazione che il primo giorno bisognava lasciarlo lì tranquillo senza fare niente e che le lastre sarebbero state fatte il giorno dopo.
Io non sono veterinaria, ma non sono neanche stupida: avendo molti amici e una cugina che invece sono veterinari, ho nozioni di primo soccorso e su quel gatto non è stato fatto NIENTE. Niente reidratazione, niente antidolorifici né antinfiammatori, niente di niente.
Mi chiedo però se i soldi per le cure del caso il suddetto veterinario poi in realtà dal Comune li prenda buoni.
Ovviamente questa è solo una mia supposizione, ma non mi stupirei se fosse davvero così…
Ed ora il colmo: il giorno dopo ho richiamato sempre per avere notizie del gatto… e indovinate un po’? Sono stata presa a pesci in faccia, con l’affermazione – in tono altamente offensivo – che il gatto era ormai di proprietà del Comune e che non mi avrebbero dato più notizie per una questione di privacy!!!
Certamente il Comune ci tiene a proteggere la privacy del suo gatto, almeno finchè non lo faranno firmare per il trattamento dei suoi dati personali, che ne so: dove caccia i topi, dove va a sporcare…
Questa è Mondovì: l’ennesimo servizio che non funziona, l’ennesimo animale che viene trattato come un pezzo di legno marcio perché non ha un padrone a cui spillare soldi, l’ennesimo caso di soldi presi a sbafo.
Ci si inventa pure la privacy del gatto… e intanto la povera bestia è ancora in quell’ambulatorio, in attesa che qualcuno abbia pietà di lui. Io sono così stanca di essere presa in giro, non so voi…

Lettera firmata

Ogni commento sembrerebbe superfluo… ma qualcosa diciamo lo stesso, invitando intanto la lettrice a rivolgersi a qualche associazione locale (Enpa, LAV o chi per esse) affinché si possa andare a fondo alla cosa, superando il ridicolo scoglio della presunta privacy del gatto: anche perché, nel caso risulti che il gatto non sia stato curato, probabilmente ci sarebbero anche gli estremi per una denuncia per omissione di soccorso.
Se qualcun altro ha vissuto esperienze simili, e se conosce le soluzioni, è pregato di farcelo sapere: perché il gatto, almeno in teoria, è ancora là… ed è veramente pazzesco che non se ne possa conoscere la sorte.

Nella stessa categoria...

23 Commenti

  1. non vi racconto la mia storia perchè non ho la forza di rivivere il tutto ,ho portato il mio più grande amico per una sciocchezza e me lo hanno ridato a pezzi parlavano solo di soldi non sapevo più se avevo a che fare con dei veterinari oppure dei delinquenti senza scrupoli,poi quando ho trovato un poco di forza ho telefonato ad una grande associazione animalista per punire quegli esseri senza scrupoli e impietosi,ed ecco subito il nome di un grande avvocato animalista,volete sapere come è andata? mi ha sfottuto dall’inizio alla fine ,mi sono fatta un viaggio lunghissimo sotto una bufera di neve ,una bella polmonite ,loro impuniti,ed io non mi do pace per non aver salvato il mio grande amore peloso ,spero che mi perdoni.

    • Non credo che tu abbia niente da farti perdonare…comunque, coraggio, per il prossimo grande amore peloso (perchè sono certa che ci sarà) ascolta ogni campana possibile ; io per trovare una veterinaria decente ne ho passati quattro. Il primo mi aveva giurato che Sif non sarebbe vissuto più di una settimana “perchè aveva il cimurro”, il secondo mi aveva già predisposto un’operazione – costosissima – per “correggere il prognatismo”, e gli studi degli altri due ricordavano i set dei film dell’orrore. Fidati, prima o poi questa gente si punisce da sola.

  2. da ragazza abitavo vicino ad una statale, dove incidenti e abbandoni di animali si sprecavano: avendo io dei gatti, mio marito un pastore tedesco con gravi problemi già da cucciolo e vari parenti cane muniti tutti clienti dello stesso veterinario, questi non si faceva molti problemi quando gli portavamo animali incidentati da curare o sopprimere, nel senso che spesso noi pagavamo nulla o una spesa minima e ci accollavamo la degenza dell’animale e la successiva collocazione presso qualche famiglia del quartiere, gli abitanti del quale, se decidevano di adottare un cane o un gatto non dovevano far altro che spargere la voce e l’animale arrivava nel giro di uno o qualche mese.
    Ma credo che fossimo una realtà particolare.

  3. a me è successa una cosa simile ma essendo volontaria di un canile in cui è presente una clinica (aperta 24h su 24) me lo sono caricato in macchina e l’ho portato lì.. Il veterinario, appena saputo che era un gatto randagio, ha fatto una smorfia dicendo che non essendo di “nessuno” si sarebbero dovuti accollare loro le spese e che probabilmente,viste le lesioni riportate (lesione vertebra,frattura zampa) probabilmente non ce l’avrebbe fatta… a quel punto capita la situazione ho deciso (mio malgrado) di lasciargli “un’offerta” di 100 euro (di cui mi è stata fatta una fattura) per far resuscitare quella povera creatura. Volete sapere qual’è stato il finale?bè Leo (questo è il nome che ho deciso di dargli) ora sta benone si è ripreso alla grande,come tutti i gatti sanno fare, nonostante le brutte ferite e vive felice in una casetta! Io ora mi chiedo:ma se non avessi deciso di pagare il servizio che mi è stato fatto Leo sarebbe ancora vivo?

  4. La soluzione è sempre la stessa. Il cittadino, il privato, il volontario che trova un animale ferito, lo prende e lo porta a sue spese dal primo veterinario privato che trova. Paga le cure, o l’eventuale soppressione, paga dai 50 euro in sù per lo smaltimento e se ne va. Se il gatto sopravvive invece il solerte veterinario privato che non sa dove metterlo, lo affida al cittadino!

    Le mie esperienze sono queste: soccorro un animale e pago di tasca mia.

    A Roma tranne rari casi eccezionali per i cani nessun ente Usl o Comune soccorre gli animali feriti e piuttosto che perdere ore al telefono per tentare di chiamare i numeri a disposizione PAGO DI TASCA MIA.
    L’ultima volta che sono riuscita a parlare con la Usl dopo innumerevoli fax di denuncia per un presunto canile abusivo mi hanno risposto “ah!signò ma chi le ha dato sto numero? ” ed io ho risposto che era sul loro sito come Tutela e Ambiente.

    p.s. i miei gatti di casa sono microchippati.

  5. I soldi vengono stanziati, ed i signori vet dell’ASL vengono pagati anche bene. Purtroppo siamo di fronte al solito magna-magna ed il menefreghismo colossale abbinato al posto fisso statale finché morte non vi separi, naturalmente ereditato o donato.
    .
    Comunque, simile esperienza nel vicinato, con esito fatale. Un randagino malconcio (ma non troppo) salvato dalla strada e dato in cura agli organi “competenti” per controllo e cura vet e per qualche giorno di stallo finché non si trovasse stallo o adozione, finito all’orbitorio in circostanze molto strane e sospette. Prima niente dichiarazioni, dopo 2 gg ancora non visitato, la vicina messa a tacere al telefono, per 2 settimane poi non hanno preso il telefono, e alla fine, dopo aver telefonato con un’altro numero, la notizia shock che il piccolo fu trasferito contro gli accordi nel canile di Acireale (ben noto a Striscia), che non sapevano che aveva (bei vet che sono) e che era morto in canile per cause non definite (e te pareva).
    .
    Non commento oltre che é meglio.

  6. Purtroppo la nostra sezione è impotente di fronte a cotanta prepotenza, ho sollecitato sia il vet in questione, sia l’addetto alle problematiche animali del comune, a dare info alla ragazza che ha trovato il micio ferito e a dare a lei la possibilità di andarlo a liberare ( dato che ha individuato la gattara che alimenta la colonia da dove proviene)ma ho ottenuto come risposta un laconico “vedremo”, dopo che da vent’anni ci accolliamo spese di sterilizz. e gattini abbandonati…ce ne ricorderemo a breve, andando al voto…

    • Laura, non basta ricordarsene (anche se è importante): bisogna informare questi signori che i voti di tot persone saranno fortemente influenzati da questo tipo di comportamenti. Magari con una bella lettera a un giornale importante. Un po’ di pepe sul sederino bisogna farglielo sentire, altrimenti lo strapotere dilaga e le persone per bene continuano a sentirsi prese per il naso. Addirittura pare che alla ragazza abbiano vagamente fatto intuire che pensavano che il gatto fosse il suo e che lei volesse approfittare della “carità pubblica” per curarlo gratis…può anche darsi che siano successi casi simili, ma non mi sembra il caso di essere così in malafede già in partenza.
      (P.S.: comunque, un’anagrafe felina quando mai verrà istituita? Un microchip eliminerebbe questo tipo di dubbi, no?)

  7. Vorrei entrare in contatto con chi ha scritto questa lettera. Sono di Mondovì e ho ben capito chi e’ il noto veterinario in questione. Credo che questo caso vada portato all’attenzione dei candidati a sindaco (siamo in pre-elezioni), del sindaco attuale e soprattutto dell’assessorato sanita’ della regione (in cui lavorano diverse persone sensibili alle questioni animaliste). Vorrei poterle dare una mano ma non so come contattarla…

  8. Il veterinario ben noto abbiamo capito benissimo chi e’, noi che siamo di mondovi’. Direi che la tua lettera va inviata all’assessorato sanità della regione e al sindaco, x chiedere delucidazioni. Sei d’accordo?

  9. non c’è molto da fare purtroppo, una volta mio cugino e la sua fidanzata trovarono un randagio ferito e furono costretti ad accollarsi le spese….

  10. Da non credere, e si fanno anche chiamare veterinari. Ci vogliono leggi dure per questi “dottori” da quattro soldi. Vergognatevi, il vostro mestiere deve servire a salvare vite amando e rispettando gli animali, non solo a far guadagnare dei soldi tra l’altro non meritati. E continuiamo a chiamarli animali…ma è 1000 volte più umano il mio cane di quel veterinario frustrato!!!!!!! Che capiti anche a te al pronto soccorso di essere trattato così…poi vedremo i tuoi commenti. Ah ma è vero, tu puoi parlare, purtroppo sei stato dotato di questo dono…ma per piacere!!!!

  11. Bè, se non altro questi medici pagati dal servizio pubblico dimostrano coerenza, lo stesso tipo di malasanità per uomini e animali, mancanza di un minimo di rispetto e menefreghismo assoluto per chi soffre e per la vita!!!!!!!!
    La vera bestia chi è?

  12. Questa storia è davvero terribile… spero tanto che si possa fare qualcosa, se non altro perchè non si ripeta. Forse in questi casi è meglio portare l’animale ferito in una clinica veterinaria!
    Approfitto però di quest’articolo per chiedere una cosa: come si “cattura” un animale che sta camminando per strada, se è spaventato? Io ho avuto un’esperienza bruttissima tempo fa. Avevo trovato un cane che camminava spaesato per strada, quindi mi ero fermata per prenderlo e portarlo in canile. Solo che, appena sono scesa dall’auto, è scappato via terrorizzato, finendo sotto un’altra macchina… sinceramente dopo quella volta, non mi sono più fermata molto spesso a soccorrere i cani, perchè ho paura che succeda la stessa cosa….

  13. Io queste storie non le capirò mai. Insomma, il veterinario dovrebbe essere una specie di vocazione! Insomma, non è un lavoro con cui ci si arricchisce, e non è nemmeno un “ripiego” (non riesco a trovare il lavoro che piace a me: mi accontento di questo) perchè per esercitare questa professione devi farti un mazzo così sui libri. Quindi come si spiega una simile insensibilità?
    Io non vorrei portare sfiga, ma secondo me ti hanno dato queste risposte ridicole perchè quel gatto non ce l’ha fatta.

  14. Io più che altro mi chiedo se esistono ancora veterinari che scelgono di fare questo lavoro per un certo e vero tipo d’amore verso gli animali. Boh.

  15. credo si possa segnalare il veterinario per non aver prestato servizio quando in realtà viene pagato per essere reperibile ed efficente, ma solitamente non si va oltre…sicuramente sparirà tutto sotto millemila scuse
    le grandi associazioni purtroppo si muovono poco anche loro, servono prove, foto, dimostrazione, non un singolo caso e un po di scalpore per farle muovere… quelle volte che è capitato a me di dover denunciare qualcosa mi è sempre stato risposto “eh ma sa in campagna funziona così, non è come nelle grandi città” , l’unica cosa che funziona è trovare persone di buon cuore, un veterinario che ha voglia di sbattersi nonostante tutto, un carabiniere che educatamente ti consiglia come risolvere situazioni fastidiose, e purtroppo, nella maggior parte dei casi, persone che si accollano le spese per le bestiole ritrovate malconcie… altrimenti piccole associazioni fatte di poche persone che non perdono tempo nel bisticciare per l’organizzazione e non si perdono dietro a dogmi fissi ma che letteralmente si svenano per fare qualcosa… che sia giusto beh quello neanche un po, a quanto pare le istituzioni non servono a nulla…

  16. Prendo fiato… e sì concordo pienamente col suggerimento: rivolgersi alla LAV, all’ENPA perché se si muovono loro, forse…. almeno un po’ di giustizia… E poi, volendo e tappandosi il naso perché spesso fanno vedere solo quello che vogliono, ma una lettera anche a Striscia.
    Non so quanto servirà al povero gattino (e qui scusatemi tanto ma io sono più pessimista di voi) ma forse si riuscirà, creando baccano intorno a questa vicenda, ad evitare simili comportamenti vergognosi in futuro.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Ultimi articoli

Scarica la nostra app!

E' gratuita e potrai rimanere facilmente aggiornato su tutti i nostri contenuti!

Scarica l'app per sistemi Android
Scarica l'app per sistemi Apple

Ti presento il cane
Condividi con un amico