domenica 17 Marzo 2024

La carne cruda e l'”odore del sangue”

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – Oggi è giornata di “cugginate”: dopo il museo degli orrori dei cani tosati, ecco che sul mio profilo FB trovo anche la segnalazione della ragazza che chiede se la carne cruda “Può far male al suo barboncino” e del commento del cuggino che spiega come “non si debba dare la carne cruda ai molossi per non fargli conoscere l’odore del sangue“.
Purtroppo questa panzana è ancora molto diffusa (la si sente spessissimo) e dovrebbe solo far ridere… ma c’è un ma: c’è il fatto che questa gente, evidentemente, al cane dà esclusivamente carne cotta (a meno che non lo alimenti a crocchette industriali, nel qual caso il problema non si pone). E la carne cotta subisce un brusco degrado delle proteine, soprattutto se viene bollita (se invece viene arrostita le proteine si denaturano e producono sostanze tossiche e potenzialmente cancerogene, come il benzopirene). La cosa vale anche per gli umani, tant’è che il movimento vegetariano/vegan non fa che ripetere come la carne possa causare il cancro: e sicuramente non fa bene neppure a noi l’abuso, l’eccesso… ma noi possiamo valutare pro e contro e decidere se eliminare la carne dalla nostra dieta, se limitarla o se farne scorpacciate correndo tutti i rischi del caso.
Il cane, invece, mangia quello che gli rifiliamo noi: senza possibilità di scelta. E dargli carne cotta significa alimentarlo male, mentre dargliela cruda significa rispondere alle sue esigenze naturali di carnivoro ex predatore, certo… ma ancora dotato dell’apparato digerente di un predatore puro.
Quanto all'”odore del sangue”… ma per favore. Allora chiunque si faccia un taglietto a un dito dovrebbe ritrovarsi il giorno dopo con un killer a quattro zampe per casa?

carnecruda2I cani non sono galline, dice Luca Carli; ma non sono neppure pecore (vedi articolo di oggi sulla tosatura) e neppure tigri del Bengala, a cui l”‘odore del sangue” può far venire voglia di mangiarsi qualcuno.
Ma mi sembra inutile continuare a rispondere ad una tale baggianata: la carne cruda è l’alimentazione più naturale per il cane, quindi non può nè “far male”, né tantomeno trasformarlo da dottor Jeckyll a Mr. Hyde.  Su quella cotta, invece, c’è da sapere quanto riportato sopra: ed è per questo che mi è sembrato il caso di scrivere queste righe.
Ultima cosa: molte persone cuociono la carne non per evitare che il loro cane diventi una tigre del Bengala, ma perché la cottura spesso elimina batteri, parassiti ed altri elementi patogeni che possono insidiarsi nella carne cruda. Questo è vero, ma vale solo se si mangia (o si fa mangiare al cane) cane non controllata a monte: fortunatamente i controlli sanitari nel nostro Paese sono severissimi, quindi basta acquistare carne per uso umano (o anche scarti della stessa) per eliminare il problema senza essere costretti a bollirla.
In ogni caso ricordiamo anche che il cane è ben protetto contro l’azione dei batteri: la sua saliva contiene il lisozima (un enzima che li distrugge); il suo tratto digerente è così breve che il cibo (compresi eventuali agenti patogeni) passa velocemente e i batteri non hanno il tempo materiale per proliferare; a questo concorre anche il fatto che l’ambiente nel tratto digestivo del cane è molto acido (mentre nel nostro no): quindi il cane è immensamente più adatto di noi al consumo di qualsiasi carne cruda. Se poi gli diamo quella per uso umano (e quindi controllata per i nostri standard di “animali più facilmente attaccabili”), ogni timore può essere superato.

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46 Commenti

  1. vorrei sapere se avete avuto esperienze di acquisto di carne on line per cani… ho acquistato da poco 25 kg dal sito barf specialista ma ora leggo che potrebbe contenere molti batteri se non e’ controllata alla fonte.Mi sa mi convien cucinarla.

  2. però il grado di acidità dello stomaco umano varia tra 1 e 2, quello dei cani come fa a esser molto piu acido dato che non mi pare esista neppure il grado “zero” ?

  3. Interessante, e sicuramente argomento principe dei cuggini… La carne cruda (che somministro occasionalmente) non ha mai provocato reazioni anomale nei miei quattro pelosi (se non un vorticoso scodinzolio) … magari la diceria dipende dall’antica convinzione dei contadini, che se i loro cani avessero assaggiato del pollo crudo, poi avrebbero provato a procurarsene da soli, razziando l’aia… Comunque, per unirmi alla conversazione, credo che l’alimentazione migliore sia quella più varia, con pochi carboidrati, verdure e frutta, e proteine di ogni origine – escludendo i cibi complessi, i formaggi stagionati, tutti i metodi di cottura non particolarmente sani e i pochi alimenti vietati. Variando bene la dieta, i cani sono anche contenti di scoprire cosa c’è per cena (o pranzo), lucidano la ciotola e si abituano a digerire tutti gli alimenti.

  4. Nell’estate 2003, anno di allarme pizzbull, sono riuscita a far scappare a gambe levate una signora da un negozio. La signora dopo un balzo di tre metri mi fa: ‘il CANECATTIVO! lLO TENGAAAAA!’ io mi giro, la guardo e le dico: ‘signora è buono’ e lei Nooo io li conosco questi cani!!!!’ e fugge via… il cane è ancora vivo, al tempo aveva 5 mesi e pesava forse 5kg ma la faccia da carlino spaventa eh! io ancora ci rido ma mi spiace veramente per chi ha il cane di razza cattivo, ammiro la vostra taaaanta pazienza!!

  5. Visto che io stessa sono grande consumatrice di carne cruda per il mio cane applico il principio: io la mangerei cruda o cotta pochissimo? in pratica quindi anche lui mangia manzo crudo ma non pollame e maiale crudo

    • Il rischio di salmonella per il pollame è solo teorico, ci sono fior fior di studi “scientifici” che sostengono che i cani contraggono la salmonella con la carne cruda, ma guarda caso, tutti questi studi sono sponsorizzati da note marche di mangimi industriali, quindi… francamente, lasciano il tempo che trovano. Nel gruppo di FB a cui mi sono scritta siamo più di 7.000 scritti, anche se solo metà di loro seguisse la dieta Barf sarebbero 3.500 persone, tutte con uno o più cani o gatti che mangiano regolarmente delle carcasse di pollo e, casi di salmonella non abbiamo ancora visti e questo è solo uno gruppo fra tanti altri di barfisti, quindi delle due una, o siamo più un milioni di pazzi totali che si diverte a intossicare, avvelenare, strozzare, insomma, ammazzare il proprio cane con metodi particolarmente cruenti come una perforazione intestinale, oppure è una dieta sicura e di cui vediamo gli ottimi risultati. A voi la scelta. P.S. Il maiale invece è controverso, ci sono alcuni che lo usano, altri no, io per mia scelta preferisco di no.

    • Una cosa in più… ci sono molto vet contrari alla dieta Barf, perché? Perché è più semplice prescrivere delle crocche, se non vanno bene si passa a un’altra marca e comunque vada sarà sempre e esclusivamente solo responsabilità del produttore se non fa bene al nostro cane, se prescrivessero la Barf, apriti cielo, quanto lavoro avrebbero da fare in più? Dovrebbero studiare, seguire i proprietari, istruire, rispondere ai loro dubbi, responsabilizzarsi anche dalle eventuali ca..ate fatte dai proprietari che magari non hanno capito bene come funziona e danno le cose sbagliate… fortunatamente alcuni veterinari, quelli meno pigri e appassionati si stanno “convertendo” e loro stessi ammettono che nella facoltà di veterinaria la parte dedicata alla nutrizione è molto limitata, quindi anche il sistema da per scontato che si useranno le crocche e non ci si preoccupa più. E proprio perché è una dieta tanto “demonizzata” spesso diventa anche causa di qualsiasi male abbia il cane, come detto prima, l’otite, che può avere innumerevoli cause, ma dal momento in cui dici: il mio cane mangia carne cruda, allora è quello di sicuro! Se uno dice: mangia le crocche, ah allora può essere una spiga, può essere un batterio, può essere dell’acqua che ci è rimasta dentro…

  6. A Iris le ossa causano stitichezza. Le lascio solo quelle con molta cartilagine e un po’ di carne ma quando le ha belle pulite di solito gliele tolgo ( anche perché tende a nasconderle tra i cuscini del divano!)
    A proposito di cugginate, una coppia di conoscenti, proprietari di un terranova, quando ho raccontato che Iris adora venire con me dal macellaio perché lui e suo figlio la imboccano sempre di macinato e rifilature di bistecche, sono inorriditi. Sostengono che la carne cruda abbia causato l’otite al loro cane! Ne avevo sentite tante sulla carne cruda, ma l’otite mi mancava.

  7. Il mio pt ha mangiato fino a 16 mesi crocchette, cambiando almeno tre qualità/tipologie…tutte da 50€ al sacco!
    complice sicuramente anche una leggera insufficienza pancreatica….le feci erano molli con un odore che abbatteva una vacca ad un metro e mezza.

    allora mi sono deciso e anch’io come @disqus_WpMOqGWa1h:disqus compro carne macinata e la congelo.
    La zuppa/pasto classico è riso soffiato, pasta precotta, carne macinata, una mela tagliata a pezzetti, a volte verdura un filo d’oilo di semi, a volte un uovo, a volte formaggio a volte (quando il suo padrone riesce a prenderle) una trota ecc…

    la mangia di gusto, le feci non sono prefette (vedi insuff pancreatica) ma migliori di prima, sono dimezzate nella quantità, l’odore è quantomeno accettabile, lui ha preso peso e io sono contento.

    Già che ne parliamo, che dosi utilizzate voi?
    io ho un pt di 36kg che ha una vita abbatsanza movimentata, il minimo sindacale è passeggiata nel bosco di mezz’ora tutti i giorni, passeggiate di un ora e passa nel weekend…+ rincorsa a uccelli macchine ecc durante il giorno….

    premesso questo do due pasti al giorni che contengono ognuno 170g di carne;
    può andare? sui carboidrati mi so regolare meglio perchè lo vedo ingrassare/dimagrire nel giro di pochi giorni, quindi so come regolarmi, ma sulle proteine ho più difficoltà….

    • Tra quelli che conosco c’e’ una grande variabilita’ in funzione del peso del cane considerandolo in forma, dell’eta’, dell’attivita’ che svolge e anche della stagione.

      Tra quelli che conosco che siano cani attivi, giovani, ben piazzati ma asciutti, direi che consumano al giorno tra il 1,5 e il 2 perc. del loro peso in carne in funzione della stagione (d’estate col caldo molto meno) e dell’eta’ (i cuccioloni richiedono la cessione del rene per pagare il conto del macellaio).

      • @Nerofumo Scusa la domanda, ma come può essere che, con mezzo kg di tritata al giorno (di più in inverno), si spende meno rispetto alle crocchette di marca?

        • Sorry, ho visto solo ora.

          Dipende dalla carne (piu’ o meno grassa e con piu’ o meno collagene) e da dove la si compra. Io riesco a sfruttare le offerte di qualche supermercato o qualche macelleria di grosso spaccio che serve prevalentemente strutture dedicate al catering. C’e’ molta variabilita’ nel prezzo, ovviamente, ma se da un lato si rischiano i nove euro al chilo nella vaschettina praticamente monodose, dall’altra, industriandosi un po’, si riesce anche a scendere di un pelo sotto i tre euro al chilo.

          Per esempio, attualmente il dosaggio di carne e’ sceso molto perche’ fa caldo, ci si muove molto meno e anche il mio pt che gode di un ottimo appetito e non si capisce dove la metta tutta quella roba, e’ sceso intorno ai 300 grammi di carne piu’ 120 (a occhio) di mangime complementare per integrare quello che manca alla carne. L’equivalente secondo le tabelle di una nota marca coronata, costerebbe tra 1.8 e 2 euro; io spendo, a seconda del prezzo minimo o massimo a cui di solito pago la carne tra 1.4 e 2.2 euro. Pero’ l senso del “persino piu’ economico” cosi’ come l’ho scrito non e’ tanto quello di suggerire un possibile risparmio, quanto indicare come, al contrario di quanto si possa pensare, costi e impegno non sono poi cosi’ distanti tanto che, paradossalmente, si “rischia” addirittura di spendere meno. Ma questa era una battuta, anche se molte volte e’ vero.

  8. Noi facciamo la pappa in casa e congeliamo il tutto ma dopo aver cotto riso con verdure e pesce o sardine fresche o ventresca e merluzzo precongelato, ogni tanto del macinato scottato ma i miei non lo tollerano troppo bene a lungo, in più a crudo l’aggiunta di formaggi tipo ricotta e uova alla coque.
    Ho sempre avuto paura di provare la carne e pesce crudi per loro solo per quanto riguarda i batteri, il carpaccio il carlino l’ha mangiato anche da cucciolo e la reazione è stata… che ne voleva ancora!
    Proverò il macinato dopo averlo congelato, vediamo se gli fa intolleranza, potrebbe essere la svolta della dieta!

  9. Io di abitudine porto ossa di grosse dimensioni ai miei “rosci”. Con la femmina iniziammo presto ma dovemmo smettere perché andava in diarrea….forse era ancora troppo piccola…Adesso tutti e due vanno alla grande e non hanno problemi….specie il maschio ( 9 mesi ) che sono sicura nella vita precedente fosse un inceneritore………

  10. Io invece non mi trovo d’accordo. Il congelamento non abbassa la carica microbica mentre la cottura seppur superficiale sì..e dare carne cruda con ossa polpose o tutto il resto ha una tasso in carboidrati squilibrato in un animale come il cane che non è strettamente carnivoro. A conferma della mia tesi c’è uno studio della canadian veterinary juornal dove si dimostra il possibile rischio di agenti patogeni trasmissimibili con questa dieta. A questo punto conviene continuare con le crocchette che non mi faranno risparmiare ma sono microbiologicamente e nutrizionalmente più sicure o preparare una dieta casalinga accuratamente bilanciata e controllata da un veterinario nutrizionista..poi ovvio che ognuno è libero di fare come vuole 😉

  11. Carne cruda:benissimo. I miei integrano spesso con carne”da umani” le crocchette industriali (quelle valide ormai costano come un pranzo al”Cambio”). Ricordare solo che va congelata per almeno 24 ore ,più che per i batteri che di solito non muoiono, proprio per i parassiti e loro uova,dai protozoi ai vermi,tra cui trichine ed echinococchi,e pure l’anisachis che oltre l’uomo può infettare il cane

    • vero, ma stiamo tranquilli, l’anisakis è un parassita di pesci e mammiferi marini, il pesce per il consumo umano subisce per legge il processo di “abbattimento”, ossia congelamento a temperatura di -20° C per parecchie ore. Altrimenti addio sushi!! 🙂 Per le carni il pericolo maggiore deriva dall’alimentazione dei cani con visceri di animali da reddito macellati a livello “domestico”. Per fortuna la cosa è sempre meno diffusa…gli alimenti per il consumo umano devono superare severi controlli ispettivi al macello, per cui trichinella, echinococcus, e amici difficilissimamente riusciranno a raggiungere le ciotole dei nostri animali.. (batteri poi che vivono felici e sereni a pH gastrico di un cane ce ne sono pochini, per cui c’è davvero poco di cui preoccuparsi)

      • Non vorrei sbagliarmi (e confesso di non aver voglia di cercare…) ma secondo me sono obbligati all’abbattimento solo una volta giunti al livello “ristorazione” e non “pescheria”. Altrimenti non esisterebbe più il pesce fresco (congelabile in casa) ma sarebbe tutto decongelato

        • confermo perché a lungo mi sono informata, ho cercato, ho parlato con pescherie e banchi del supermercato perchè volevo gustarmi un bel sashimi a casa e nessuno di loro faceva l’abbattimento nei loro stabilimenti, se volevo fare, lo facevo a casa mia e la responsabilità era mia.

  12. Mah, il mio pt mangia prevalentemente carne cruda mischiata con un fioccato ed e’ sano e felice come una Pasqua. Alla fine non e’ neanche impegnativo e con un po’ di accortezza e’ persino piu’ economico che non un mangime industriale tra quelli giudicati mediamente di buona qualita’. Basta sfruttare le offerte di confezioni per il catering, porzionarle nel classico sacchetto da congelatore e fare una passata (direi di circa 2 giorni) appunto in congelatore. In questo modo, prendendo il giro e scongelando quello che serve per il pasto successivo, in un paio di minuti e’ tutto fatto, il congelamento provoca l’inattivazione della carica microbica in modo da essere ragionevolmente sicuri (oltre alla conservazione) e il trasporto delle porzioni da un luogo all’altro quando per esempio ci si sposta per il weekend.

    Pero’ capita abbastanza spesso di trovarsi davanti alla “cugginata” della carne cruda; di solito l’argomento viene toccato quando le signore col cane si raccontano al parco le loro vicissitudini con questa o quella particolare marca di di mangime, ognuna racconta la ricetta magina fornita dal proprio veterinario, ognuna si lamenta della propria ed e’ ben disposta a provare quella dell’altra. Di solito, entro dieci minuti arriva la domanda: “Ma il tuo, cosa mangia?”…

    …e il commento; “Carne cruda? Ma non e’ che poi se si abitua all’odore del sangue diventa feroce? Con tutti quei denti!”

    • quindi tu prendi carne cruda e fresca, congeli per abbattere la carica microbica e poi scongeli senza cucinare nulla, sai se è sicuro anche per il pesce? (cos’è il fioccato?)

      • Io non e’ che abbia una gran competenza da questo punto di vista e quindi per il pesce non saprei rispondere. Il fioccato invece e’ un insieme di fiocchi di mais e frumento + verdure disidratate, erbe e un po’ di vitamine e minerali. Il prodotto viene distribuito al dettaglio con un marchio che si trova comunemente sui siti di vendita online (basta cercare tra i cibi secchi in fiocchi), non credo che sia l’unico ma e’ sicuramente il piu’ diffuso.

        L’uso e’ molto semplice: trattandosi di un cibo complementare, va aggiunto alla carne calcolando in grammi due parti di carne e una parte di fioccato, si aggiunge acqua calda e si mescola il tutto.

        • D’accordissimo su tutto tranne una cosa:io sapevo (come mi disse il mio vet)che i cani,se vivessero in natura,non mangerebbero i cereali…quindi alla mia non glieli do. Per il resto va alla grande:pelo lucido,forma perfetta e occhio vispissimo quando è l’ora della pappa!!! (con le crocche invece compariva il fumetto che diceva:”Ma ancora non l’hai capito che le mangio per disperazione?!?”)

          • Io mi sono formato un po’ la convinzione che si tenda un po’ tutti estremizzare i concetti e che le spiegazioni – o meglio ancora le motivazioni – che diamo per cio’ che vogliamo sostenere siano semplificazioni un po’ estreme, a volte cosi’ estreme da diventare molto improbabili.

            Quella del cane “in natura” e’ un po’ il cavallo di battaglia di tutti, dall’allevatore al veterinario e ognuno la usa a suo piacimento.

            A pensarci bene, pero’, un conto e’ dire che qualcosa va bene perche’ in natura sarebbe comunque cosi’, ma da cio’ non deriva affatto il contrario, cioe’ che cio’ che non avrebbe riscontro in natura debba per forza andare male. Se cosi’ fosse, sarebbe doveroso escludere qualunque cosa non faccia parte di un ipotetico “stato naturale”, quindi niente lavorati, niente formaggi, niente gelato.

            Ora, se io posso farmene una ragione, chi e’ che va a spiegare al mio bestione che d’ora in avanti non si pulisce i denti con le croste di grana e non puo’ piu’ leccare il bicchierino del gelato?

          • in realtà i lupi, come i cani se vivessero in natura, mangiano erbivori che razzolano liberi e quindi gli stomaci sono pieni di cereali, oltre questo non è inusuale vedere un cane pulirsi lo stomaco mangiando erba. non si deve esagerare con i cereali e devono essere stracotti ma nella dieta possono entrarci.

          • Molti quelli che seguono la dieta Barf infatti somministrano la trippa verde, che sarebbe la trippa non lavata e con ancora dentro il contenuto vegetale e batteriologico dell’animale. É considerato un buon probiotico.

      • il pesce per il consumo umano viene abbattuto (procedura di congelamento a T° e tempo controllati) per legge, per cui è sicuro (a meno che non l’abbia pescato tu!)

        • attenzione, l’obbligo dell’abbattimento è solo per il pesce da crudo, e deve essere specificato, in pochissimi abbattono il pesce fresco di regola, bisogna stare attenti e specificare sempre se noi uomini vogliamo mangiare crudo il pesce. Dove vado io a prendere il salmone o tonno da crudo lo devo ordinare apposta 48 ore prima così me lo abbatte.
          Volevo sapere se per i cani, che avendo un apparato digestivo più fiko del nostro, poteva bastare congelare il pesce nel freezer di casa… nel frattempo continuerò a cucinare il pesce per i rugosi…

          • puoi informarti su uno dei tanti siti sulla dieta barf, ma comunque il pesce fresco, se consumato crudo, deve essere congelato per almeno 96 ore, altrimenti c’è il rischio di un parassita, l’anisachis se ricordo bene il nome. Inoltre non bisogna eccedere nelle dosi, il 5% del totale che mangia il cane (es: se al giorno mangia 500 gr. quindi a settimana 3.500 vuol dire che darai poco meno di 200 gr. a settimana di pesce) questo per un discorso di tiaminasi. Ma è meglio comunque informarsi e …studiare la barf, e ti assicuro, sembra difficile agli inizi ma poi è l cosa più semplice del mondo e i cani ne traggono davvero notevoli vantaggi!

      • Per il pesce si seguono le normali procedure come per il consumo umano del pesce crudo, o pesce abbattuto in appositi frigoriferi, oppure congelamento di minimo 96 ore in un congelatore a tre stelle o più per evitare il rischio dell’anisakis che non è un batterio, ma un parassita, ma pericolosissimo per il cane come per noi umani

  13. Interessante articolo che capita proprio in un periodo in cui si sta parlando spesso di “dieta barf”. Sono d’accordo sul fatto che la carne cruda non sia così pericolosa per il cane ma una dieta esclusivamente a base di carne cruda può definirsi equilibrata?!

    • Posso rispondere perché da più di due anni i miei cani seguono questa dieta e sono a diretto contatto con altre persone che la seguono da anni, anche allevatori di cani di diverse razze che nutrono i loro cani esclusivamente con la Barf. Come è giusta la tua domanda, rispondo che si, esclusivamente la carne crudo non è equilibrata, ma nella Barf fatta come si deve si oltre a carne di diverse fonti: pollo, anatra, quaglia, agnello, manzo, selvaggina, cavallo, coniglio si aggiungono ossa polpose (cioè le ossa con della carne attaccata, MAI ossa nude o portanti di animali di grossa taglia), verdure, organi vari, olii di diverse tipologie, pesce e anche alcune spezie consentite, tipo l’aglio, la curcuma, lo zenzero, tutto comunque rispettando le giuste proporzioni. Se ti interessa ci sono gruppi su FB molto competenti in materia.

        • Perché le ossa nude, senza la carne attaccata è molto meno digeribile e difficile da ingoiare, la carne oltre a fare da cuscinetto e “legante” fra i pezzi di ossa, fa anche da “lubrificante” se si può dire così.
          Le ossa portanti di animali di grande taglia sono troppo dure, si scheggiano in pezzi molto grossi, possono rompere un dente al nostro cane, se vengono ingerite in grande quantità possono provocare ostruzioni intestinali perché si compattano e formano un tapo che impedisce la sua espulsione.

          • In genere i miei cani spolpano l’osso grande ma mai lo hanno frantumato….ci si divertono rosicchiandolo ma in genere il giorno dopo lo faccio sparire perché comincia a fare un brutto odore…..però vedere la loro gioia mentre lo tengono fermo con le zampe è unica!!!

          • Infatti il mio precedente cane che mangiava tutto subito da morto di fame non ha mai avuto problemi con le ossa, Iris invece, che mangia con calma, a rate: prima la carne, poi pianta tutto e torna più tardi a raschiare la cartilagine e le ossa se le nasconde perchè non si sa mai. Ha rischiato un ostruzione una volta che ha deciso riesumare un paio di ossa per passatempo e da allora la tengo d’occhio e quando le ha pulite le butto.

        • Le ossa portanti di animali di grande taglia sono troppo dure, si scheggiano in pezzi molto grossi, possono rompere un dente al nostro cane, se vengono ingerite in grande quantità possono provocare ostruzioni intestinali perché si compattano e formano un tapo che impedisce la sua espulsione.

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