venerdì 29 Marzo 2024

Le razze più diffuse in Italia

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Fabiana Buoncuore
Fabiana Buoncuore
Fabiana Buoncuore è la sciurallevatrice per eccellenza. Nasce a Carmagnola da suo padre e sua madre (ma più da sua madre) il 17/09/1987, da allora il 17 settembre è anche noto come "San Morbidino". Appassionata di tutte le razze canine e indicativamente di tutti gli animali esistenti sul pianeta, ha una particolare predilezione per il rottweiler, che ha le sue stesse esigenze primarie: mangiare, dormire, muovere poco le chiappe. Collabora ormai da alcuni anni con "Ti presento il cane" con le sue storie di vita vissuta tra allevamento e morbidinosità.

di FABIANA BUONCUORE – Come ogni anno, l’ENCI ha reso pubblici i dati delle nuove iscrizioni relative al 2016, per cui anche quest’anno eccoci a presentarvi un sunto delle razze canine che hanno conquistato il cuore degli italiani.

Innanzitutto il podio assoluto, con gli inossidabili tre primatisti che difficilmente verranno spodestati a breve: stiamo parlando del Pastore Tedesco, con la bellezza di 16386 iscrizioni, del Setter Inglese, che ha avuto ben 13966 nuovi soggetti iscritti, e del Labrador Retriever, con 10326 iscrizioni. Questi tre grandi rappresentanti dei gusti cinofili della popolazione italiana (che peraltro ottengono altrettanto successo in tutto il mondo) staccano di diverse migliaia le altre razze, delle quali nessuna ha raggiunto le 7000 iscrizioni nel 2016.

Ma analizziamo gruppo per gruppo: abbiamo deciso di presentarvi quest’anno tutte le razze che hanno superato le 1000 iscrizioni, con una sola eccezione: il gruppo 10, i levrieri, di cui abbiamo allestito il podio con le razze più diffuse ma che, ahimè, non raggiungono il traguardo dei mille soggetti.

GRUPPO 1 – CANI DA PASTORE E BOVARI (ESCLUSI BOVARI SVIZZERI): totale 27786 soggetti

Dopo il supercampione Pastore Tedesco, seguono Border Collie (3276 soggetti), Australian Shepherd (2038), Cane Lupo Cecoslovacco (1498), Pastore Maremmano-Abruzzese (1136) e Pastore Belga, nelle quattro varietà (1027). Prosegue dunque il boom del CLC, un cane sempre più desiderato ma decisamente per pochi; anche l’aussie è una razza riscoperta dai non addetti ai lavori da alcuni anni e che ha scalato in fretta le classifiche.

GRUPPO 2 – CANI DI TIPO PINSCHER E SCHNAUZER – MOLOSSOIDI E CANI BOVARI SVIZZERI: totale 27874 soggetti

Qui, quasi a pari merito, abbiamo il Rottweiler, cuore di mamma (4253 soggetti) ed il Cane corso, orgoglio italiano (4203). Seguono Boxer (3610), Bulldog Inglese (2221), Bovaro del Bernese (1770), Dobermann (1565), Dogo Argentino (1441) ed Alano (1263). In costante ripresa il caro doby, crollato ai tempi del divieto di otectomia, problema ampiamente bypassato da innumerevoli veterinari che continuano a giustificare i tagli per “motivi terapeutici” producendo certificati di dubbia veridicità, ma impossibili da contestare in assenza di prova contraria. E mentre purtroppo molti acquirenti si preoccupano soltanto di come riuscire ad amputare il proprio cucciolo eludendo le regole, la cardiomiopatia dilatativa mette in pericolo la razza da dietro le quinte. Ma torniamo a noi, che è meglio.

GRUPPO 3 – TERRIER: totale 15378 soggetti

L’amatissimo Jack Russell Terrier qui la fa da padrone, complice la diffusissima convinzione che si tratti di una razza da compagnia (siamo a 5369 iscritti). Dopotutto è piccolo, grazioso, bianco a macchie. Il prototipo del cane da divano, no? Sempre sulla cresta dell’onda anche il delizioso American Staffordshire Terrier (4946 soggetti), ed al terzo posto la sua versione tascabile, lo Staffordshire Bull Terrier. I terrier di tipo bull stanno conquistando indubbiamente il grande pubblico: checché ne dicano i giornali, la massa pare essersi resa conto delle grandissime qualità di queste razze così amanti della famiglia. Tutti gli altri terrier sono, purtroppo, nettamente meno diffusi.

GRUPPO 4 – BASOTTI: totale 3147 soggetti

E qui, ok, è una razza sola, ma fa ugualmente dei bei numeri: quest’anno il nostro Bassotto, nelle diverse varietà di pelo e taglia, ha superato, appunto, le tremila iscrizioni, una diffusione di tutto rispetto che denota una certa intramontabilità della razza.

GRUPPO 5 – CANI TIPO SPITZ E TIPO PRIMITIVO: totale 7220 soggetti

Hachiko ha colpito di brutto: continua la diffusione dell’Akita, altro cane che decisamente non è per tutti, ma che rimane al primo posto del gruppo 5 (1708 soggetti); seguono gli Spitz Tedeschi nelle diverse varietà (1202), anche se la maggior parte di questi sono Spitz tedeschi nani o Volpini di Pomerania, apprezzatissimi come cani da compagnia; al terzo posto il Siberian Husky (1086), sempre nel cuore di chi gradisce il fascino del lupo.

GRUPPO 6 – SEGUGI E CANI PER PISTA DI SANGUE: totale 14939 soggetti

Ed ecco un gruppo i cui componenti, in Italia, vengono meno soggetti a mode, ma vengono scelti soprattutto in base alla funzionalità nel loro lavoro; infatti le prime due razze in ordine di diffusione sono nientepopodimeno che due razze italiane: il Segugio Italiano a Pelo Raso (3842 soggetti), molto più diffuso del suo gemello a pelo forte (959), ed il Segugio Maremmano, una razza di recentissimo riconoscimento ma che sta già facendo scintille (3312 soggetti). Al terzo posto il Beagle (1570), sempre amatissimo come cane da famiglia. Purtroppo questo segugio ha la sola colpa di essere esteticamente irresistibile, per cui spesso viene scelto anche da chi cacciatore non è, con suo immenso dispiacere.

GRUPPO 7 – CANI DA FERMA: totale 26902 soggetti

Anche qui l’abilità nella ferma viene prima della moda, e dopo il già citato Setter Inglese troviamo l’Épagneul Breton (3002 soggetti) ed il Pointer Inglese (2289). Al quarto posto ed in costante ascesa il Weimaraner (1576), anche lui sempre più spesso scelto, purtroppo, per motivi estetici come cane da famiglia.

GRUPPO 8 – CANI DA RIPORTO – CANI DA CERCA – CANI DA ACQUA: totale 23927 soggetti

Il Labrador Retriever, come scritto ad inizio articolo, è il più diffuso del gruppo, seguito dal Golden Retriever (6826 soggetti): queste due razze sono, nell’immaginario collettivo, l’icona del cane buono e gentile, pertanto, ancor più di Beagle e Weimaraner, li ritroviamo quasi esclusivamente nelle case e nei giardini delle famigliole, e ben più raramente a svolgere il loro lavoro. Seguono il Cocker Spaniel Inglese (2244 soggetti), il Lagotto Romagnolo, altra razza italiana (2194), e lo Springer Spaniel Inglese (1879).

GRUPPO 9 – CANI DA COMPAGNIA: totale 18235 soggetti

Un abbondante terzo di tutte le razze da compagnia è coperto dal Chihuahua nelle due varietà di pelo (con i suoi 6676 soggetti); vanno bene anche i Barboni (2374), nelle varie taglie (ma le più richieste restano la nana e la toy. Sì, il barbone toy esiste. Il chihuahua o lo yorkshire toy NO).
Seguono immediatamente il Bouledogue Francese (2204), il Maltese (2085 cani, e anche qui una razza italiana si fa sentire) e poco più indietro il Cavalier King Charles Spaniel (1543).

GRUPPO 10 – LEVRIERI: totale 1194 soggetti

Sempre un po’ soggetti all’effetto “povero cane, sembra denutrito”, detto anche “effetto sciuramaria”, i levrieri, tutti insieme, superano di poco le mille unità; un altro motivo per cui sono poco scelti dalle famiglie è che “poverini, hanno bisogno di tanto tanto movimento, io abito in appartamento”. E poi, zac, prendono il beagle. Ma torniamo a noi: vi presentiamo, come anticipato, le tre più diffuse: al primo posto il Whippet, il levriero per antonomasia (494 soggetti), al secondo il Piccolo Levriero Italiano (260) ed al terzo il Levriero Afgano (123).

Nel caso qualcuno lo avesse vagamente notato, sì, sono un po’ polemica riguardo la scelta di alcune razze: questo è dovuto al fatto che sempre più spesso vedo persone infelici con al guinzaglio cani altrettanto infelici, perché hanno scelto la propria razza del cuore sfogliando un catalogo e guardando le figure, preoccupandosi ben poco delle reali esigenze del cane e della famiglia; anche nel mio piccolo, con la razza che allevo, ho visto giungere a casa mia persone totalmente impreparate che volevano il rottweiler “perché è troppo figo”, senza la più pallida idea di cosa fosse il cane che volevano mettersi in casa. Naturalmente queste persone non hanno mai ottenuto cani da me, però da qualche altra parte magari sì, proprio come succede a molti altri interessati a razze che richiederebbero una certa preparazione. Altro che “non comprare, adotta”: a molta gente direi “non comprare e non adottare. Studia.”

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4 Commenti

  1. Per completezza, bisogna dire che la “razza non ENCI” in assoluto più diffusa, almeno ai giardinetti di Milano (soprattutto in periferia) è il pitbull con tutte le sue derivazioni simil-pitbull.. cioè è una vera invasione, ogni 10 cani, 8 sono pitbull!

  2. Già, i cecoslovacchi sono in crescita costante ed è un danno secondo me, sia per le caratteristiche di razza (che secondo me verranno via via meno rendendoli molto meno lupi e molto più pastori tedeschi con la schiena dritta) sia per le difficoltà di gestione che effettivamente questo cane comporta (e lo so sulla mia pelle pur avendo studiato più di due anni per decidere se eravamo in grado di dargli una vita adeguata).
    Nel dubbio stiamo cominciando a studiare i Saarloos per capire e sapere se quando tra un annetto il clc sarà adulto sia possibile prenderne uno. A proposito… arrivano a 20 iscritti nel 2016?

  3. Il samoiedo non è nemmeno nominato in classifica, vedo. Ed in effetti da quando ho la mia candida amica pelosa, ne avremo incontrati non più di quattro in tre anni. però pure di akita da queste parti non ne vedo tanti, non più di tre o quattro pure di quelli, mentre si sprecano i Pomeranian spitz. La mia collega oramai è abbonata alla razza, e, appena uno se ne va, subito ne prende un altro.

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