sabato 7 Giugno 2025

Il VERO standard del… Bovaro del Bernese

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

ASPETTO GENERALE: cane a pelo lungo, tricolore, di taglia medio-grande, robusto ed agile, con arti vigorosi, armonico e ben proporzionato.
Nooooo! NON è un San Bernardo, come in: “Che bello, un San Bernardo!” (classico e scontato), ma anche in: “Che bel cagnone, di che razza è?”
“E’ un bovaro del Bernese, una razza svizzera…”
“Ahhhhh, sì!!! Un San Bernardo!”.
Ora… primo: non è che basti essere svizzeri per essere automaticamente San Bernardo. Secondo voi, tutte le ragazze svizzere sono Michelle Hunziker?
Secondo:  se uno ti dice nome e cognome della razza… credici, no? Lo saprà pure, ‘sto poveraccio, cos’è che porta al guinzaglio!
Invece no: il Bovaro del Bernese è sempre e solo un San Bernardo, anche se gli metti il cartellino col nome appeso al collo. Pensano che sia un San Bernardo il cui umano gli ha dato lo spiritoso nome di “Bovarodelbernese”: un po’ come quel tizio che ha chiamato il suo cane “Comesichiama” per poter rispondere alla domanda “Bello, come si chiama?” con la battutona “Comesichiama!” (tipo “chi gioca in prima base?”. Giuro che è vero, o per lo meno è vero che l’ho letto. Qui c’è la fonte).
L’unica occasione in cui i cinofili stradali sembrano ricordarsi che esiste il Bernese è quando incontrano (raramente) un Grande Bovaro Svizzero o un Bovaro dell’Appenzel (per entrambi “Ma guarda, un Bernese a pelo corto!”) o – ancor più raramente, in sporadiche esposizioni speciali  – un Bovaro dell’Entlebuch  (“Ohhh, che carino, un Bernese nano!”).

PROPORZIONI IMPORTANTI: secondo lo Standard, il rapporto tra altezza al garrese e lunghezza del corpo dev’essere di  9:10, quindi il cane è  “piuttosto compatto che lungo”.
Secondo chi vive con un Bernese, il cane è altissimo, lunghissimo e purissimo.
Levissimo mai, tantomeno quando si si spalma in braccio o ti cammina sui piedi (cioè sempre).

CARATTERE ED ATTITUDINI: dice lo Standard: “all’origine cane da guardia, traino e conduzione di bestiame nelle fattorie del Cantone di Berna, oggi anche cane di utilità polivalente e cane da famiglia”.
Mo’, sul cane da famiglia siamo perfettamente d’accordo.
Ogni altra forma di  utilità, sinceramente, ci sfugge.
Per questo la domanda più infingarda che si possa fare a un proprietario di Bernese è: “Bello, ma a cosa serve?”
Perché in realtà non serve a un beatissimo tubo, se non a renderti felice.
E non sarebbe cosa da poco…se non fosse che la gente normale non ti capisce.
Se gli dai quella risposta lì, ti guardano strano e obiettano: “Ma per quello non bastava un batuffolino da compagnia ? Perché ti sei messo in casa 80 kg di cane?” (mica vero, eh: il peso di un Bernese maschio arriva al massimo intorno ai 57-58 kg. Ma per il cinofilo stradale son sempre 80 o 90).
La risposta è di tale difficoltà che il malcapitato comincia a sciorinare lo Standard alla voce “carattere”: “Be’, ma questo è un cane equilibrato, attento, vigile e senza paura nelle situazioni quotidiane, buono ed affettuoso con le persone familiari, sicuro di sé e pacifico con gli estranei…di temperamento medio…docile…” e man mano che va avanti la voce gli si affievolisce, perché si rende conto che le stesse identiche cose si potrebbero dire di un barbone medio.
Allora, in un sussulto di orgoglio, rialza la voce e spiega: “Ma lo sai che l’FCI ha catalogato i Bovari Svizzeri in una sezione speciale, riservata solo a loro? Non sono mescolati con gli altri cani da utilità, che sono tutti troppo specializzati: perché questi sono polivalenti. Possono fare di tutto!”.
E se il cinofilo stradale non ne ha mai conosciuto uno, fa “ah, ecco!”, prende per buono e se ne va.
Il cinofilo “vero”, invece, quello che un po’ i cani li conosce, rischia di chiederti (specie se è un sadico bastardo): “Ah, sì? PER ESEMPIO?”
E lì sei finito.

Perché la guardia…be’, BAU (a volte)  lo fa, questo sì (ma anche il barboncino).
Ma… mordere qualcuno?  No, dai, per favore: con quella faccia lì e quegli occhi lì? Basta guardarlo in faccia per capire che patatone che è. Forse può arrivare a morderti se fai qualcosa di drammatico al cento per cento, tipo, che so, strappargli via dalle zampe il bambino di casa che lui sta coccolando: ma solo perché entri in casa sua? Naaaahh.
La difesa…embe’,  più o meno vedi sopra.
Lo sport e le applicazioni utilitaristiche? E’ troppo pesante per le discipline schizzatissime, troppo patatone per UD e affini, un po’ troppo lento nei movimenti per l’Obedience (anche se qualcuno ci prova), troppo grosso per tutte le discipline che comportino spostamenti in elicottero e simili (se entra lui, esce il pilota). Saprebbe fare benissimo il bovaro, questo sì, visto che lo è: ma ci vorrebbe una mandria di mucche in giardino, che non è proprio cosa da tutti. Va bene anche per trainare i carretti con i bidoni del latte, cosa che fa sempre in Svizzera:  ma solo nelle feste folcroristiche, visto che i bidoni di latte ormai viaggiano sui TIR.
Insomma, sta di fatto che i Bovari svizzeri stanno sì, in una sezione staccata rispetto agli altri molossoidi: ma la frase chiave non è “sezione 3.
La frase chiave è:  “senza prova di lavoro”.  Chiediamoci come mai (però non diciamolo a nessuno, tanto nessun cinofilo stradale sa cosa vuol dire).

La nuda e cruda verità è che un Bernese  “serve” soprattutto a dare e prendere coccole.
In questo è bravissimo, forse anche più del barboncino. Però suonerebbe effettivamente strano che qualcuno voglia 60 kg di cane da compagnia…se non fosse per un’altra cosetta, che lui ha e gli altri no.
E’ che ogni volta che lo guardi, anche se stai in centro a Milano, tu ti vedi una specie di ologramma con un meraviglioso paesaggio, tante montagne col cucuzzolo bianco, tanti prati e tanti fiori meravigliosi: e ti senti come se stessi davvero lì, in mezzo a una natura non inquinata e non  contaminata, in pace con te stesso e con il mondo.
Questa cosa ti fa stare da dio, ed è il motivo principale per cui sei felice di avere un Bernese: ma come fai a spiegare gli ologrammi a uno che confonde un Bovaro con un San Bernardo?
(Scherzi  a parte: il Bernese è uno spettacolare cane da pet therapy, perché ha il carattere ideale. Ed è molto bravo anche nel soccorso nautico, anche se gli viene sempre preferito il Terranova solo perché  è più  “specializzato” in questo tipo di soccorso. La fregatura di essere “polivalenti” è che ti passano sempre davanti i “monovalenti”).

TESTA: robusta. La grandezza è in armonia con la figura, non troppo massiccia.
Vabbe’, bisogna vedere cosa si intende per “massiccia”, eh. Perché il Bernese ha una capoccia tanta.
Anche tanto bella, tanto patatosa, tanto coccolosa: ma decisamente TANTA. Quando te la appoggia delicatamente sulla gamba, guardandoti di sotto in su con occhi che definirli “umani” sarebbe un’offesa grave, perché nessun umano al mondo ha uno sguardo così dolce, l’effetto idilliaco è un filino rovinato dal fatto che in venti secondi netti ti si paralizza la gamba.
Quando ti si struscia contro con la testolina tipo gattino, ti capotta. Quando si appoggia alla portiera della macchina, ci fa un borlo.
Però, secondo lui, sta facendo piano, pianissimo. Ci sta anche attento, a non demolire niente. Purtroppo la capoccia è di tali dimensioni che non sempre la cosa gli riesce.
Quello che gli riesce splendidamente è lavarti tutta la faccia (fronte retro, come le fotocopiatrici, con uno SLAP singolo), guardarti con gli occhioni da Bambi, commuoverti con un solo sguardo dopo che ti ha distrutto il vaso di cristallo, dono di nozze della zia che ogni volta che viene a trovarti ti dice minacciosa: “Non è che il tuo MOSTRO prima o poi lo faccia cadere e lo rompa?”, e tu rispondi immancabilmente: “Ma no, è buonissimo, tranquillissimo, attentissimo a come si muove”.
La stessa cosa la zia te la chiede quando vede tuo figlio abbracciato al Bernese: ma quello non lo rompe mai, e per giustificare  la scomparsa del vaso ci sono innumerevoli scuse da trovare.
Sta di fatto che il Bernese è uno dei pochi cani che funzionano al contrario. Con gli altri cani, quando rompi qualcosa tu, dai la colpa a loro; se LUI rompe qualcosa, ti autoaccusi tu  perché non vorresti mai che qualcuno lo sgridasse, povero amore  (ovviamente il cane lo sa e ci marcia spudoratamente: perché è buono, sì. Ma mica scemo).


OCCHI: marrone scuro, a mandorla, da spudorato ruffiano. Ti guarda come se pensasse “dio come ti amo, sei l’unico amore della mia vita, non c’è nessuno al mondo come te”, anche quando in realtà sta pensando “quando si mangia?”.
In realtà non è un cane fissato col cibo, anzi è piuttosto parco, non abbuffone (cuccioli esclusi) e anche un filino schizzinoso.
Gli occhi dei cuccioli sono irresistibili, da “ne-voglio-assolutamente-uno-SUBITO”.  In realtà tutto il cucciolo nell’insieme è irresistibile.

Poi uno dice: “Eh, la gente guarda solo il pelo, insomma, anche gli altri Bovari svizzeri sono cani meravigliosi, chissà perché vogliono tutti e solo il Bernese”.
Fate un po’ voi.
A sinistra, cucciolata di Bernesi: a destra, cucciolata di Grande Bovaro svizzero. Amori di zia, sono tenerissimi pure loro, eh: però sembrano Pluto. E tu vai a spiegare al signore-che-vuole-un-cucciolo che alla fine avrebbe in casa lo stesso cane o quasi, lo stesso carattere, le stesse qualità. Quello magari ci crederebbe pure, ma il fatto è che non sente una parola, innamorato perso degli meravigliosi orsacchiotti che non ti guardano MAI con l’aria da poverocuccioloabbandonato, ma piuttosto con l’aria di: “E tu chi minchia sei?” (cit. da Aldo Giovanni e Giacomo). Il cucciolo di Bernese è spudorato, sfrontato, perfino impertinente: l’aria da dolce patatone, strano ma vero, ce l’hanno MOLTO di più gli adulti.
Il fatto è che sono talmente belli che ti innamori lo stesso, anche quando ti guardano dall’alto in basso e/o ti considerano un divertente giocattolo usa-e-getta.
Entrare in un allevamento di Bernesi e uscirne senza cucciolo in braccio è un’impresa titanica, che riesce a pochi eroi al mondo: siete avvisati.

LINGUA: fuori. Praticamente sempre. Grosso e nero e peloso com’è, il Bernese soffre moltissimo il caldo: e non è che proprio “sbavi”, escluse rare occasioni. Però sgocciola.
Date le dimensioni, lo sgocciolamento è paragonabile ad una piccola cascata delle Marmore casalinga.

ORECCHIE: di media grandezza, attaccate alte, di forma triangolare e sempre pronte a raccattare qualsiasi porcheria decida di infilarcisi dentro, forasacchi in testa, ma non solo. Quando il cane, correndo felice e bucolico nei prati, si è infilato una porcheria in un orecchio, fortunatamente non puoi non accorgertene perché comincia a scrollare il capoccione con effetto terremoto.
Allora correrai dal veterinario, che dopo aver risolto il problema ti prescriverà le gocce da mettere nell’orecchio nei giorni successivi, cosicché il cane potrà scrollare il capoccione spargendo liquido per i due chilometri circostanti, con effetto tsunami.

TRONCO: tendente all’infinito, ma con una grande fortuna: il cane adulto solitamente tende a mantenerlo svaccato per terra, con le zampe anteriori incrociate in perfetto stile “rilassiamoci un po'”.
Da cosa si rilassa, non è dato di saperlo, visto che non fa un cazzo tutto il giorno: però, quando si rilassa, ha l’aria molto aristocratica.
Il cucciolo e il cucciolone, al contrario, NON si rilassano mai.
Hanno due posizioni: ON e OFF. Quando sono in posizione ON saltano, corrono, ti fanno le feste (e il cucciolo ancora no, ma il cucciolone già ti stende), vogliono giocare, fare il tiramolla, fare casino.
Poi, di colpo, l’interruttore scatta in OFF: e allora si schiantano al suolo. Secchi, morti, schiattati… fino al prossimo scatto dell’interruttore. Se la vita con un Bernese adulto è serena e rilassante, quella con un cucciolo – ma soprattutto come un cucciolone – è schizofrenica. Alterni momenti in cui ti sembra di non avere nessun cane ad altri in cui ti sembra di averne dodici.
Però il tutto è anche molto divertente: specie perché dura solo pochi mesi, che maledici caldamente mentre li stai vivendo e che rimpiangi, ridendo fino alle lacrime ai vari ricordi, per i dieci anni successivi.

ARTI: con ossatura robusta, diritti e paralleli, sembra che abbiano l’avvertenza “usare con moderazione, specie quando fa caldo”: infatti il Bernese, normalmente, trotterella un po’ , annusa qua e là e poi si svacca. A meno che non abbia visto qualcosa di interessante (e possibilmente proibito), nel qual caso diventa una sorta di ghepardo che fila a centoventi all’ora e non si ferma MAI (vi ho già detto che il Bernese è docile e obbedientissimo, ma solo quando pare a lui? Be’, ve lo dico adesso).


NOTA seria: il Bovaro del Bernese, come molti molossoidi (diciamo pure tutti, va’…) è ad alto rischio di displasia dell’anca e del gomito. E’ assolutamente fondamentale acquistare sempre e solo cuccioli i cui genitori, nonni e bisnonni – e più indietro si va, meglio è – siano stati testati e siano risultati esenti.
Anche articolazioni, legamenti e affini sono particolarmente delicati nei cagnoni: un buon modo per far sì che non si “disfino” ad ogni pie’ sospinto è cercare di limitare al massimo l’esercizio fisico di cuccioli e cuccioloni, evitando ogni occasione di traumi. Questo non significa che bisogna tenerli tipo cane imbalsamato, ma che bisogna stare attenti, sorvegliarli sempre e bloccarli quando si vede che esagerano.
Da adulti, invece, possono fare quasi tutto quello che gli pare (tanto gli parrà soprattutto di stare svaccati nell’erba a zampe incrociate).

CODA: ben fornita di pelo, lunga almeno fino ai garretti, in riposo pendente, in movimento ondeggia, portata all’altezza della linea dorsale o leggermente al di sopra.
Commento allo Standard: col cavolo che ondeggia soltanto in movimento! Ondeggia anche – e devasta – quando il cane è contento, quando stai preparandogli la pappa, quando spera che gli prepari la pappa, quando vuole che lo porti fuori eccetera eccetera eccetera.

ANDATURA: secondo lo Standard, “movimento coprente molto terreno, agile e regolare a qualsiasi andatura; passo in avanti sciolto e ampio con buona spinta del posteriore, al trotto, visti sia da davanti sia da dietro, gli arti devono essere condotti diritti”.
In pratica il Bernese caracolla  come un giocoso orsacchiotto, sculettando contemporaneamente come un’adolescente arrapata.
Fondamentale insegnargli ad andare correttamente al guinzaglio, altrimenti rischi di fare sci da asfalto per strada e soprattutto sci da ring in expo, il che è divertentissimo per chi sta a vedere, un po’ meno per chi sta lì a farsi trainare.
Riguardarsi le foto del carretto del latte per capire che al Bernese PIACE moltissimo trainare qualcosa. E se non c’è il carretto, si accontenta anche di te.

MANTELLO: pelo lungo, brillante, liscio o leggermente ondulato. Sottopelo che vien via a carrettate (tanto il carretto ce l’hai in giardino, vero?), ma solo nel periodo della muta. Per tutto il resto dell’anno te la cavi con un sacco della spazzatura (condominiale) da riempire ogni giorno.

COLORE: il Bernese è sempre e solo tricolore. Fondo nero intenso, focature marrone-rosso su guance, occhi, zampe e petto, disegni bianchi sulla testa, sul naso, sulla gola e sul petto.
Avete mai visto un San Bernardo tricolore? NO!
Perché non esiste.
E invece, per il cinofilo stradale, esiste eccome: ce l’ha suocuggino, che l’ha comprato in Svizzera e mangia dieci chili di carne al giorno (il cane, non il cugino).
Ovviamente il cane del cugino è un Bovaro del Bernese, ma tu vai a farglielo capire.

P. S.: il Bernese NON mangia dieci chili di carne al giorno, così come NON pesa 80 kg. e non è alto un metro e venti.
Ma se lo dici al cinofilo stradale, lui ti guarda con compassione e decreta  “si vede che non hai mai visto quello di miocuggino”.

 

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Autore

  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

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79 Commenti

  1. Ciao,
    io vorrei tantissimo un Bovaro del Bernese. Vivo in un appartamento di circa 90 metri quadri e ho una terrazza piuttosto grande. Potrei portarlo a passeggio circa un’ora e mezzo al.giorno divisa in tre momenti perché lavoro dalle 8 all’una e mezza circa. I miei ritmi di vita e i miei spazi sarebbero compatibili con un Bovaro? Potrei farlo addestrare da un ragazzo che conosco e stimo e lo fa di.professione.
    Grazie

  2. Ciao Valeria, Complimenti, bell’articolo, da veramente voglia di prendere un bovaro!! Io avrei una domanda. Noi abbiamo 2 bambini di 6 e 2 anni. Il piccolo soprattutto impazzisce per i cani e stiamo seriamente pensando di prendere un bovaro bernese. L’unico problema è che sia io che mia moglie lavoriamo, quindi il cane resterebbe solo a casa dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17 a volte fino alle 19.30. Io per pranzo spesso rientro a casa, quindi almeno per un’oretta vedrebbe qualcuno a mezzogiorno. Tu che ne pensi ? Soffrirebbe tanto la solitudine ? Per noi sarebbe il primo cane, può sembrare una domanda stupida per chi è abituato, ma come si fa ad educarlo in modo che rispetti i membri della famiglia e soprattutto i bambini ?

    Un’altra cosa: hai parlato dei problemi all’anca e del fatto che quando sono cuccioli bisogna evitare i traumi ? Che cosa vuol dire con esattezza ? Bisogna evitare che corrano troppo ?
    Grazie per la tua disponibilità!

    Fabio

  3. Ciao! ormai è quasi un anno che mi documento e leggo tutto quello che trovo riguardo al bovaro del bernese. a gennaio sarà finalmente il momento di andare a visitare gli allevamenti e prenotare il MIO cucciolo! sono già emozionata all’idea :’) (ho 25 anni, sto sistemando la mia futura casa, per ora vivo con i miei che mi hanno tassativamente proibito il cucciolone in casa loro)

    Vivo in Valtellina, in mezzo alle montagne, sono fortunata perché per questa razza ci sono alcuni allevamenti molto vicini, (uno proprio a 10 minuti da casa mia, un altro paio verso livigno, sembrano tutti buoni allevamenti) ma non ho nessun problema a fare km per il mio cucciolo… qualcuno conosce qualche allevamento serio, ha avuto esperienze positive-negative?

    Grazie!
    Claudia

  4. Ciao, mi vorrebbero regalare un bernese di circa un anno che vorrei tenere libero in un’azienda agricola di 15 ettari.
    Pensi che fargli passare solo la notte in un recinto con un laghetto e molti alberi di circa 100m per 50, insieme a qualche gallina ed alcune oche sia una buona idea?
    Come pastore dovrebbe convivere bene con gli animali da cortile, sopravviverà la notte senza la mia presenza? Avete detto che è molto attaccato al suo amico umano.
    Quanto sarà forte per lui il trauma di un cambio famiglia?
    Grazie per la risposta.

  5. Ciao! Ho letto L’articolo e tutti i commenti. Sono una ragazzina con una grande casa e il nostro grande giardino non é mai rimasto senza un cane. Il bovaro é sempre stato il cane dei miei sogni per il suo aspetto, carattere e tutto il resto. Ora a casa nostra c’è Valeri.. Una dolce cagnolina di pastore tedesco di un anno. Sto cercando di convincere mio padre a comprare un cucciolo di bovaro.. Consigli?! Che riscontri può avere su Valeri? Come fare? Help!!!

  6. …da 2 giorni fà ero il compleMese. Un mese che abbiamo in casa la nostra magnifica Kira inutile dire un Bernese , ma devo dire femmina di 3 mesi.
    Mi ricordo perfettamente quando abbiamo con mia moglie abbiamo iniziato a scegliere un amico a 4 zampe, io ero l’unico in famiglia che voleva un cane con la C maiuscola , non che quelli piccoli non siano Cani ma , scusatemi , mi sembrano soprammobili. A mia moglie piacevano i Labrador , poi non se sia giusto o no abbiamo iniziato a chiedere consigli ad amici, e mi hanno consigliato “tipresentoilcane”…appena ho letto gli articoli sul bovaro , un pugno nello stomaco …avete presente quando ci si innamora?
    ti senti vuoto manca qualcosa che si può riempire solo con quella determinata presenza.
    Dopo vari tentativi per riuscire a convincere anche mia moglie abbiamo deciso di prendere lo stesso il Bovarino in quanto ( so che è brutto dirlo ) era un regalo per mia figlia di 10 anni ( sapevo gia a cosa andavo incontro).
    Ora dopo più di un mese , mia moglie continua a dirmi ” mi piace molto il Labrador , ma non conoscevo ancora questa razza….”e corre subito ad accarezzarla , baciarla e parlargli …si perché comunque capisce tutto quello che gli si dice e anche se non capisce magari perfettamente in quanto sono parole da SciurLuca e SciuraMoglie il senso lo capisce perfettamente e questo è …. non trovo la parola adatta , d’altronde nn sono uno scrittore ne un giornalista.
    Posso comunque affermare con estrema sicurezza un paio di cosettine.
    Noi siamo fortunati in quanto siamo la sua famiglia.
    Noi siamo fortunati perché è un cane speciale in quanto, come dice l’articolo, sembra un distributore automatico di: baci, leccate, zampate, morsetti, occhiate, grugniti.
    Si piazza sempre a fianco del lettone per dormire , alla porta di casa quando vuole uscire , appena qualcuno di noi rientra dal lavoro/scuola, viene letteralmente assediato
    e con quegli occhioni ti chiede solo coccole.
    Noi siamo fortunati perché quando girovaghiamo per il parco di cui facciamo parte, abbiamo commenti della serie” che bella cos’è?, ma che San Bernardo strano! Che belle zampotte! ma quanto diventa grande, chissà che giardino avete ( e io rispondo con un gesto abbastanza significativo allargando le braccia come per significare tutto il parco delle Cave di Milano).
    Noi siamo fortunati perché quando ci svegliamo , anzi quando ci sveglia alle 5 della mattina, ci riempie di leccate ( quando riesce a salire sul letto)ed è la cosa più bella per svegliarsi.
    Noi siamo fortunati perché … beh ci rende felici allegri e contenti e ci fa anche ridere ….
    Noi siamo fortunati perché come ho letto non mi ricordo dove , quando Dio ha finito le ali , ha iniziato a distribuire code , noi siamo i felici “genitori” di una di esse.
    …Insomma ci reputimao molto più che fortunati.

  7. Ho un meraviglioso bovaro di 4 mesi. Inutile dire che è il più coccolato e fotografato di tutti quando siamo in strada. Tra le ipotesi e le domande: “È un San Bernardo?” ( oppure c’è chi non lo chiede affatto, ma afferma in maniera convinta: “Guarda che bello, un cucciolo di San Bernardo!” e io lascio fare…. la domanda più carina e originale finora è stata: “ Ma è un panda?” Certo, perché di solito in città a Roma se ne vedono parecchi al guinzaglio in effetti…..
    Il mondo è bello perché è vario… e io mi diverto tantissimo col mio Oliver…

  8. ..Carissima Valeria

    Bovaro dipendente un cucciolotto di 4.5 mesi cuccioloso come non mai , appena arrivo a casa mi guarda con i sue bellissimi occhioni e mi dice
    ” allora cosa aspetti a farmi le coccole?”

  9. Io ho un bovaro femmina di 4 anni e mezzo di nome Heidi! D’accordo su tutto tranne che serve solo a fare coccole! Vi assicuro che la guardia la fa eccome, quando si avvicina al cancello qualche sconosciuto lei rimane ferma sdraiata dove sta di solito sotto il portico e ha la visuale dell’entrata, bene non si alza nemmeno lo segue con lo sguardo iniziando a ringhiare fino a che l’intruso va via, se invece suona al campanello allora abbaia con vigore per avvisarmi; in quel caso se è una persona che io conosco e la faccio entrare lei è tranquillissima e si fa coccolare! Dirti che come carattere è stupenda, però mi premeva precisare che il bovaro non è solo un grosso peluche!

    • buongiorno a tutti,
      il Bernese è una razza speciale non solo per l’amore, l’affetto e tutto il bene che dona, ma anche per la generosità, un cuore altruista sempre pronto ad intervenire quando necessario.
      La nostra ha 3 anni e al nostro cancello non si avvicina nessuno. Quando qualcuno suona il campanello lei avvisa con tono deciso, poi gli atteggiamenti possono essere diversi se la persona che ha suonato è nota oppure sconosciuta. Per gli sconosciuti i segnali sono molto decisi e senza fraintendimenti. Con i conoscenti baci&abbracci.
      Quando siamo per strada non da confidenza agli sconosciuti, accetta e bacia solo i bambini. I figli dei nostri vicini gli salgono in groppa e lei non si muove o se lo fa è per leccarli con generosi baci.
      Non sopporta le liti tra cani, i cani abbaioni vengono semplicemente ignorati, ma se c’è da difendere mia moglie o me non si tira indietro nemmeno contro maschi di labrador, Golden o peggio ancora cani pastori incontrati spesso nelle malghe di montagna durante lunghi trekking.
      Non sopporta i pastori tedeschi e qualsiasi cane che gli si rivolge anche solo con un ringhio sommesso…è finita, è pronta a “dire la sua” senza pensarci.
      In mezzo alle malghe, è attratta dalle mucche e quando bisogna passare tra loro è necessario tenerla perché l’istinto bovaro emerge superando ogni altro.
      Quando sente il fischio delle marmotte le cerca con lo sguardo ed una volta individuate… una corsa a perdifiato fino alla tana.
      Con i famigliari e gli amici si vende per coccole e cibo… cosa aggiungere, ci rendiamo conto che non tutti i bovari bernesi sono così anche se usciti dallo stesso allevamento…è tutto racchiuso nel carattere, ma certo è che questi esseri sono unici e la loro sensibilità lascia tutti a bocca aperta.
      Non è tanto la quantità del tempo che gli dedicate quanto la QUALITA’ dal momento che si rientra a casa ogni cosa che si fa la si deve condividere allora si instaura un linguaggio fatto di sguardi che nessuno può comprendere al di fuori di chi gli sta accanto e loro sapranno rapirvi il cuore istante dopo istante.
      fate quello che il cuore vi dice e ogni tanto non fatevi sopraffare dagli sguardi languidi che inducono in tentazioni…è difficile, ma a volte indispensabile.
      dimenticavo… fuori casa, in alberghi o ristoranti si comporta meglio che in casa 🙂
      Auguro a tutti di provare questa meravigliosa e forte emozione, quella di condividere la vita con un esemplare di Berner sennenhund.

  10. 800€ è tanto da un privato che ha comunque i genitori visibili, microchip, garanzia di esenza displasia, microchip? Ma senza pedigree.

  11. Da poco è mancata la mia Paquita….uno splendido esemplare di Bovaro del Bernese. In casa ho avuto diversi cani, di varie razze e anche bastardini, ma reputo Paquita il cane perfetto per antonomasia. Un triplo tumore me l’ha portata via in solo 1 mese all’età di 8 anni. VORREI CHE INSERISTE NELLA SCHEDA QUESTO: Spesso gli allevatori nel caso del Bovaro del Bernese per mantenere inalterate le caratteristiche standard di razza non esitano a incroci tra consanguinei che provocano proprio l ‘ aumento vorticoso della percentuale di casi che muoio tra 8 e 9 anni proprio di tumori a fegato, pancreas, reni. Sono stato contattato dalla sezione veterinaria del Ministero della Salute che si occupa proprio di questo, per rilasciare la mia dichiarazione per uno studio volto a obbligare gli allevatori a dichiarare di non aver effettuato incroci rischiosi, con pene severe!
    Che dire di altro….la scheda è completa…il Bernese è cane dolcissimo, coccoloso, e molto molto legato al padrone e alla famiglia, spesso un vero e proprio mammo. Il carattere è agli estremi, molto timoroso o estremamente socievole.

  12. Ci sono centinaia di motivi per non prendere un Bovaro del Bernese ma se vuoi un cane che ti rapisce allora altra razza non c’è

  13. “La nuda e cruda verità è che un Bernese “serve” soprattutto a dare e prendere coccole.
    In questo è bravissimo, forse anche più del barboncino. Però suonerebbe effettivamente strano che qualcuno voglia 60 kg di cane da compagnia…se non fosse per un’altra cosetta, che lui ha e gli altri no.
    E’ che ogni volta che lo guardi, anche se stai in centro a Milano, tu ti vedi una specie di ologramma con un meraviglioso paesaggio, tante montagne col cucuzzolo bianco, tanti prati e tanti fiori meravigliosi: e ti senti come se stessi davvero lì, in mezzo a una natura non inquinata e non contaminata, in pace con te stesso e con il mondo.”
    Oltre per la sua bellezza, la sua storia ecc ecc ti giuro che ho scelto il Bovaro principalmente per questo che hai scritto tu!!! ottimo articolo!! 😀

  14. Cara Valeria io e la mia famiglia vorremmo adottare un bovaro del bernese…sarà il nostro primo cane! Siamo un po’ emozionati e preoccupati di come scegliere il cucciolo , ci potresti consigliare un allevamento fidato? Grazie mille Miriam

  15. Un’altra caratteristica dei bernesi, almento di tutti quelli che ho conosciuto e della mia in particolare e’ il “tunnel”: Si pianta con il muso fra le gambe del padrone e spinge come un trattore scodinzolando per farsi fare le coccole dietro le orecchie cosa che stra adora e che come effetto collaterale le causa dei “rasta” inistricabili del pelo dietro le orecchie. Che cane adorabile… la mia ha 9 anni e credo che quando verra’ il momento vorro’ esserci io al suo posto 🙁

    • Hihihihi! Vero! E così facendo generano spesso autentico terrore (soprattutto negli uomini) o sincera perplessità negli astanti ce non capiscono cosa cavolo vogliano fare infilando il muso tra le gambe e spingendo lieti..

  16. Ho avuto molti pelosi in vita mia, pastori tedeschi, labrador, golden ma i Bernesi sono speciali. Mi sono innamorata di loro…ne ho due, un maschio e una femmina e sono, a dir poco, adorabili. Sarà che sembra abbiano le sopracilia, sono molto espressivi. Coccoloni??? All’esaurimento!!! Vivono la famiglia, devono vivere la famiglia. Purtroppo hanno due “difetti”: l’età media di vita (breve confronto ad altre razze) e la torsione dello stomaco. Il maschio proprio recentemente ha avuto la torsione dello stomaco, è stato operato d’urgenza senza compromissione di altri organi. Insomma, ce ne siamo accorti in tempo…sono pelosi metodici, abitudinari e, quando si comportano diversamente dal solito, scatta l’allarme…meglio una visita in più a vuoto che attendere che il peloso ritorni quello che si è abituati ad avere vicino. Per noi è stato così, si allontanava se si cercava di accarezzarlo, era irrequieto, si nascondeva in posti dove non andava mai…lo abbiamo portato al 24 ore e lì ha iniziato ad avere i conati di vomito a vuoto. Lo hanno sedato subito e lo hanno operato. La femmina, a casa, ha pianto per almeno un’ora…non capiva perchè il suo compagno fosse stato portato via. Poi si è calmata e per i giorni in cui lui è rimasto in clinica è stata la mia ombra. Non mi abbandonava un attimo. La sensibilità di questi pelosi è stupefacente! Quando è tornato dalla clinica, lei gli stava vicina ma non lo chiamava per giocare con lei…aveva capito che non stava bene. FANTASTICI pelosotti, dei Trudy di 60 Kg tutto coccole e dolcezze. Li adoro!

  17. ecco,è la terza volta che rileggo questo articolo, e lo dichiaro: mi sono perdutamente innamorata del bernese! quindi redazione, se hai un buon allevamento da consigliarmi (io sono di roma) ti scrivo in privato…perchè questo sarà il mio prossimo cane! dovessi anche uccidere il marito, che mi fa resistenza, avrò un bernese!

  18. Posso aggiungere una cosa? Il bernese è tipo trattore/caterpillar, non si stanca mai… Se ne va in passeggiata per ore e macina chilometri a passo sostenuto, senza scatti brucianti, con costanza svizzera e alla fine chi lo conduce si trova a farsi trainare con mezzo metro di lingua che pulisce il marciapiede… la lingua del conduttore, non del cane!
    Le mie passeggiate sono così: si parte con me in testa e i cani che seguono, si ritorna con il bernese davanti e il guinzaglio dell’altro cane allacciato al collare del bernese, io dietro che arranco…

  19. ciao Valeria! 🙂 come tutti i tuoi veri standard, anche questo è veramente ben scritto! ho due domande sul bernese: perché il bernese, come anche gli altri bovari svizzeri, non sono sottoposti a prova di lavoro come il bovaro delle ardenne e delle fiandre? il lavoro di bovaro non è sempre lo stesso? quindi di conseguenza se i bovari svizzeri non hanno la prova di lavoro non si rischia di perdere le sue attitudini di bovaro nella selezione?

  20. mi associo a Mari ed imploro lo standard del Terranova… noi ne abbiamo due, le mie bellissime Molly e Grace 🙂
    mio “cuggino” invece ha un bovaro del bernese che, appunto, fa il cugino patatone delle mie ciccione. 🙂

  21. margherita… una volta c’era una su answer che si chiamava come te e ha risposto a una mi adomanda sul san bernardo… sei tu? io sono “memi”. oltre a quello del san bernardo quando farai il terranova???

  22. Io ne ho una e mi è stato chiesto da un gentile, nordico, signore se fosse un bovaro “del macellaio” o “del lattaio”. Io l’ho guardato con espressione idiota ed ho biascicato qualcosa.
    Che mi sfugga qualcosa?

    • in genere con il “cane da macellaio” era inteso il rottweiler… diciamo che il bernese in effetti potrebbe essere definito “il cane del lattaio” visto che portava in giro i carretti con latte e formaggi XD

  23. ecco mio figlio Alessandro l´ha tradotto per i nostri amici spagnoli spero ti faccia piacere qui la traduzione :

    EL VERDADERO ESTANDARD del BOYERO de BERNA
    ASPECTO GENERAL:

    Perro de pelo largo, tricolor, de talla media-grande, robusto y ágil, vigoroso, armónico y bien proporcionado. ¡No! ¡NO se trata de un San Bernardo! A todos nos ha pasado. Paseando por la calle, cuando de repente… ¡Mira, qué bonito! ¡Un SAN BERNARDO! – también presente en forma de,
    – ¡Qué perrazo más chulo! ¿Qué raza es?
    – Es un Boyero de Berna, una raza suiza…
    – ¡Ah! ¡Claro! ¡Un San Bernardo!
    Bueno, a ver… En primer lugar. No es que el ser suizo conlleve ser automáticamente un San Bernardo. ¿Es que acaso todas las chicas suizas son Michelle Hunziker?
    Y segundo: si alguien te dice nombre y apellidos de la raza… créele, ¿no?
    Pero no. El Boyero de Berna es y será siempre un San Bernardo, aunque le pongas un letrero.
    Creen que se trata de un San Bernardo cuyo humano ha tenido la magnífica idea de llamarle “boyerodeberna”, parecido al tío que llama a su perro “cómosellama”, para así poder contestar a la pregunta “¡Qué bonico! ¿Cómo se llama?” con un rotundo “¡Cómosellama!”.

    La única ocasión en la que el pobre cinófilo de la calle parece acordarse de que existe el Boyero es cuando encuentran, muy de vez en cuando, un Gran Boyero Suizo o un Boyero de Appenzell – en ambas ocasiones, con un “¡Mira! ¡Un boyero con el pelo corto!”– o aún más raramente, un Boyero de Entlebuch – ¡Oh! ¡Qué cosita! ¡Es un boyero enano!–.

    Proporciones importantes: Según el Standard, “la relación entre altura a la cruz y largo debe ser de 9:10, así que el perro debe ser “más bien compacto que largo”.
    Según quién tiene la suerte de vivir con un Boyero, el perro siempre será altísimo, larguísimo y purísimo. Nunca ligerísimo, ni muchísimo menos cuando se sube en brazos o camina sobre tus pies, esto es… siempre.

    Carácter y aptitudes: Según el Standard: “en sus orígenes se trataba de un perro guardián, de tiro y de trabajo en las granjas del Cantón de Berna, hoy perro de utilidad polivalente y perro familiar”.
    Bueno… sobre el calificativo “familiar” estamos todos de acuerdo. Cualquier otra forma de utilidad… sinceramente, se nos escapa.
    Por eso la pregunta más incómoda que se le pueda hacer al propietario de un Boyero es el “¡Qué pasada! ¿Para qué sirve?” porque en realidad no sirve para absolutamente nada más que para hacerte feliz.
    Y ello es más que suficiente si no fuera por que la gente normal no te entiende.

    Si les das esa respuesta, te mirarán raro y objetarán con un “¿Pero para ello no bastaba con un Bichon? ¿Por qué has metido en casa 80kg de perro? – algo que jamás será cierto: el peso de un Boyero macho alcanza los 60 KG como mucho –. Pero para el cinófilo de la calle serán siempre 80 ¡ o incluso 90!

    La respuesta es tan enrevesada que el pobre empieza a hurgar en el Standard bajo la voz “carácter”: “éste es un perro equilibrado, atento, guardián y sin miedo alguno en las situaciones cotidianas, bueno y afectuoso con las personas familiares, seguro de sí mismo y pacífico con los extraños, dócil…” y a medida que va recitando las bondades de nuestro can, la voz empieza a temblar y se percata de que son adjetivos sujetos a ser atribuidos a un Bichón.

    Es entonces, cuando en un rallo de orgullo, levanta la voz y explica: “¿Sabías que el FCI ha clasificado al Boyero de Berna en una sección especial, reservada solo a ellos?
    No se mezclan con los otros perros de trabajo, ya que los otros son demasiado especializados; y ellos, polivalentes.

    Si el cinófilo de la calle nunca ha conocido un Boyero con anterioridad exclama “¡Ah! ¡Vale” toma la respuesta por buena y se va.
    En cambio, si es un cinófilo de verdad, uno de aquellos que conoce bien los perros, corre el riesgo de preguntarte – especialmente si se trata de un sádico bastardo – “¿Polivalentes…? ¡Wow! ¿POR EJEMPLO…?
    Y ahí estás acabado.

    Seamos sinceros: como perro guardián… bueno, hace “¡GUAU!” de vez en cuando, eso sí. Pero claro, el Bichón también. Pero… ¿Morder a alguien? ¡Venga ya! ¡Por favor! ¿Con esa cara y esos ojitos…? Una sola mirada basta para saber cuán bonachón es.
    Puede que llegue a morderte si haces algo dramático al cien por cien, del estilo… no sé… arrancarle de las patas al niño de la casa que está vigilando. No obstante, ¿solo por entrar en su casa? Nah.

    ¿Deporte y aplicaciones de utilidad? Demasiado pesado para las disciplinas más locas, demasiado grande para todas aquellas disciplinas que comporten desplazamientos en helicóptero y afines (si él entra, el piloto sale). Sabría hacer de pastor estupendamente, puesto que lo es, pero para ello necesitamos un buen puñado de vacas en el jardín.

    Bueno, en fin, está claro que el Boyero de Berna tiene una sección solo para ellos respecto a otros molosos, pero la frase clave no es “Sección 3”. La frase clave es “sin prueba de trabajo”. Preguntémonos porqué, pero no se lo digáis a nadie: total, el cinófilo de la calle no sabe qué demonios quiere decir.

    La dura y cruda realidad es que el Boyero sirve sobre todo para dar y recibir cariño. Mimos. Abrazos. Besos. Cabezazos. Dar la pata. En esto es buenísimo, muchísimo más que un Bichon. Así es: suena un poco raro que alguien quiera 60kg de perros solo por su compañía… si no fuera por otra cosa. Algo que él tiene y los otros no.

    Y es que cada vez que lo miras, aunque estés en el centro de Madrid, ves una especie de holograma con un paisaje maravilloso, rodeado por montañas de picos nevados, prados infinitos llenos de flores; y es como si estuvieras ahí con él, en medio de una naturaleza no contaminada, en paz con el mundo y contigo mismo.

    Esto hará que te sientas de puta madre, y es el motivo principal por el que te sientes afortunado de convivir con un Boyero.
    Pero claro… ¿cómo explicarle lo del holograma a alguien que lo confunde con un San Bernardo? ;-).
    Bromas a parte, los Boyeros son perros espectaculares para terapia, ya que tienen el carácter ideal. También es muy bueno en el rescate náutico, aunque siempre prefieran el Terranova, únicamente por ser más especializado en este tipo de rescates. ¡Es lo que tiene ser polivalentes!

    CABEZA:“Robusta. El tamaño está en armonía con la figura, no demasiado maciza”.
    Bueno, deberíamos concretar qué se entiende por “maciza”, ¿eh?. Porque el Boyero tiene un cabezón muy grande. Sí, muy bonita, estrujable, adorable y abrazable. Y para que así sea necesita tener un tamaño considerable. ¡Es lo que hay!

    Cuando te la apoya sobre la pierna con toda la delicadeza del mundo, mirándote desde abajo con sus ojitos que, la verdad, definirlos como “humanos” sería una ofensa grave… ya que ningún humano en el mundo tiene una mirada tan dulce, aunque este momento idílico se trunca a los veinte segundos por que ya no te sientes la pierna. Cuando estruja la cabecita como un gatito, te tira. Cuando se apoya en la puerta del coche, la aboya. Pero él lo hace con toda la delicadeza y el amor del mundo, y pone mucho esmero en no demoler nada. Por desgracia la cabecita es tan grande que no siempre lo consigue.

    Lo que sí consigue espléndidamente es lavarte toda la cara, mirarte con ojazos de Bambi, emocionarte con una sola mirada tras haber destrozado el jarrón de cristal, regalo de bodas de la tía que cada vez que viene de visita te suelta, amenazante “¿No será que tu MONSTRUO tarde o temprano lo hará caer, destrozándolo?” y tú contestas “¡Cómo! ¡No! ¡Pero si es buenísimo, tranquilísimo, y está súper atento cuando se mueve!”.
    Lo que está claro es que el Boyero es uno de esos perros que funciona al contrario del resto. Con los otros, cuando rompe algo, das la culpa a ellos. Pero si ÉL rompe algo, te autoculpas por que nunca querrías que nadie lo regañara, ¡Pobre angelito! Evidentemente, el perro lo sabe y abandona el interrogatorio sin molestarse: porque sí, es bueno. Pero de tonto, no tiene ni un pelo.

    OJOS: Marrón oscuro, almendrados, de rufián. Te mira como si pensara “Dios mío cuánto te amo, eres el único amor de mi vida, no hay nadie en el mundo como tú”, aunque si en realidad está pensando “¿Cuándo diablos se come?. En realidad no está obsesionado con la comida, antes al contrario: son un poco tiquismiquis con ella.

    De cachorros, tienen unos ojitos irresistibles, que parece que digan “QUIERO_AHORA”.
    En realidad, todo el cachorro en sí resulta irresistible. El cachorro de Boyero no tiene vergüenza alguna, son hasta entrometidos.
    Es cierto: tienen mucho más aire de patatón de mayores que de chiquititos. Sea como fuere, son tan bonitos que resulta imposible no adorarlos hasta el fin, aún cuando te miran de arriba a abajo considerándote un vulgar humano de usar y tirar.

    Entrar en un criadero de Boyeros y salir sin un cachorro en brazos es un reto titánico. Avisados estáis.

    LENGUA: Fuera. Siempre. Grandote y peludo como es, el Boyero se muere de calor con facilidad. No babea en exceso, pero sí “gotea”. Dado el tamaño del ejemplar, el “goteo” se compara con facilidad a una versión casera de las cataratas de Iguazú.

    OREJAS: De tamaño mediano y forma triangular, siempre listas a recoger cualquier porquería que decida enzarzarse dentro. Cuando el perro, corriendo feliz y bucólico por el campo ha tenido la desdicha de recoger una espina en su interior, no puedes más que darte cuenta de ello por que empieza a frotarse con efecto terremoto. Entonces, correrás al veterinario, que después de haber resuelto el problema te prescribirá la gotas que toquen, para que así nuestro Boyero pueda centrifugar su cabezota, esta vez con efecto tsunami.

    TRONCO:Tendiendo a infinito, pero el dueño del Boyero puede sentirse afortunado: el ejemplar adulto tenderá única y exclusivamente a tenerlo estirado en el suelo, con las patorras anteriores cruzadas en plan “hmmm… relajémonos un rato…”. Conocer el motivo por el cual está tan estresado sigue siendo un misterio, ya que no mueve un dedo en todo el día… pero cuando se relaja tiene un aire muy aristocrático.

    ARTICULACIONES: De huesos robustos, rectos y paralelos, parece que tengan la advertencia “usar con moderación, especialmente durante el calor”. Y así es. El Boyero trota un poquito, olisquea aquí y allá y al poco se espachurra.
    A no ser que haya visto algo interesante (y posiblemente prohibido)… en ese caso se convierte en una especie de guepardo súper-sónico y que no tiene intención de parar hasta que alcanza su objetivo – ¿Os he comentado ya que el Boyero es dócil y obediente, pero solo cuando le interesa…? ¿No? Bueno, pues os lo digo ahora :P.

    COLA: Según el Standard: “bien fornida de pelo, larga hasta los garretes, colgando en reposo. En movimiento, ondea ligeramente a la altura de la dorsal o levente por encima”.****

    ****¡¡¡Y un cuerno que “ondea ligeramente”!!! Ondea y devasta cuando el perro está contento, cuando le preparas la cena, cuando espera a que le preparas la cena, cuando quiere que lo pasees un ratito – “¡que ya ha venido el fresco!” –, o sea, s-i-e-m-p-r-e.

    MANTO: Largo, brillante, liso o ligeramente ondulado.

    COLOR: El Boyero es tricolor. Siempre. Fondo negro intenso, acentos en marrón-rojo fuego en mofletes, ojos, patas y pecho. Blanco en la cabeza, nariz, garganta y pecho.

    ¿Alguna vez habéis visto un San Bernardo tricolor? No. Porque-no-existe.
    Y en cambio, para el cinófilo de la calle, por supuesto que sí. Lo tiene su primo, que lo ha comprado en Suiza y come 10 Kg de carne al día (el perro, no el primo).
    Evidentemente, el perro del primo es un Boyero hecho y derecho; pero ten paciencia si quieres hacérselo entender. Evidentemente el Boyero NO come 10 Kg de carne al día, así como no pesa 80 Kg. Y no mide 1’20 de alto. Pero si se lo dices al cinófilo de la calle, te mirará con compasión y decretará “¡Claro! ¡Por que no has visto al de mi primo!”.

    De: Il VERO standard del… Bovaro del Bernese
    Escrito por Valeria Rossi On 21 giugno 2011 @ 17:04 In I “veri” standard,Razze,Umorismo

    Traducido por Alessandro Ulivieri Klein el 29/4/2012ª las 20:30

    https://www.tipresentoilcane.com/2011/06/21/il-vero-standard-del-bovaro-del-bernese/

  24. Complimenti articolo STUPENDO….
    cercheró di tradurlo in spagnolo perche é una delle migliori descrizioni di questa fantastica razza che abbia mai letto, e mi piacerebbe molto che anche i nostri amici spañoli potessero leggerlo.
    Siamo italiani ma viviamo a Barcellona da piú di 20 anni con Baloo il nostro bernese di 15 mesi.
    Grazie

  25. Valeria, i tuoi articoli sono fenomenali; prima di tutto perchè possono essere letti anche da chi, come il sottoscritto, non sono degli “espertoni” ma dei sciurmario…e poi per l’umorismo…da scoppià dalle risate!!!
    Ho passato molte ore a leggere i vari articoli, praticamente “bevendomeli” come si fa solo con un libro che ti entusiasma.
    Last but not least, il tuo amore per i cani che “trasuda” dai tutti i “pori” della rete.
    A questo punto direi che i complimenti sono diventati quasi eccessivi e quindi vediamo di parlare di cose serie.
    Vorrei allargare la famiglia, composta da George, Mildred (non mi ricordo come si scrive e che ormai sono sulla quarantina) e da una bimba di quasi 6 anni. Prima di tutto il ns stile di vita: entrambi lavoriamo fuori casa, ma io ho la fortuna di rientrare quasi tutti i giorni per pranzo (però in futuro le cose potrebbero anche cambiare e non essere così fortunato). Un paio di mattine a settimana c’è sempre qualcuno che bazzica in casa. Viviamo in un appartamento, ma non in un monolocale (> 150 mq), in Brianza dove il verde non manca proprio; amiamo, ovviamente a parte la piccola peste, fare lunghe passeggiate, meglio se in montagna, così come anche correre e lo facciamo quasi sempre separati (altrimenti dovremmo sempre chiedere aiuto ai nonni…e poi perchè è il miglior elisir di lunga vita per il matrimonio…no, non lo sport, il vedersi poco…).
    Quando ero bambino io, in giardino avevamo un paio di pastori tedeschi, mentre mia moglie è cresciuta con una barboncina che ha condiviso con mia figlia, per i primi due anni di vita di Ludo,il panino (un pezzo a me e un pezzo a te); è grazie a ciò sono convinto che Ludo si sia fatta dei grandi anticorpi, perchè non si ammala mai!
    Non mi interessano show o altro, almeno di ciò penso di esserne convinto.
    Ma allora, potresti chiedermi, perchè vorresti un cane? Semplicemente per tutto l’amore che queste splendide creature sanno darti, perchè NON voglio prendere un cane solo perchè fa “chic e non impegna” (sul fatto che non impegna ci sarebbero molte cose da dire…); perchè sono convinto che un cane sia la miglior cura per il “benessere psicofisico” di grandi e piccoli. Insomma, perchè quando sto con un cane, anche solo di amici, la vita ha tutto un altro sapore e vorrei che mia figlia, che adora i cani, crescesse al fianco di queste splendide creature.
    Ma ora veniamo al dubbio amletico: quale cane? A parte le razze “nane”, che non rientrano nei miei gusti (ovviamente il bulldog di Boss Hog non rientra in questa categoria), ce ne sono migliaia che mi interessano. Pensavo che leggendo i tuoi articoli tu mi potessi illuminare, ma devo dire che qui ti devo un po’ riprendere; in base a quanto e come scrivi, dovrei prendere quasi tutte le razze presenti sul pianeta terra.
    Un bernese? Come si fa a non innamorarsene? I bulldog non mi hanno mai attirato, ma dopo averlo conosciuto di più grazie ai tuoi articoli, non lo disdegnerei; un borde collie? Perchè no. Un pastore belga, se può ffà.
    Mi piacerebbe un cane longevo, si soffre troppo quando vengono a mancare, e con pochi problemi di salute…proprio come ci auguriamo per i ns. cari.
    Sono convinto che tu mi possa indirizzare sulla razza giusta, in modo da poter approfondire la sua conoscenza leggendo delle monografie.
    Un’ultima cosa; certo che l’ignoranza è proprio brutta…e sui cani ce n’è a quintalate.
    Forse sono stato un po’ troppo serio, ma quando si tratta di aggiungere un componente alla famiglia lo si deve essere, soprattutto per non rischiare di far soffrire il nuovo membro a causa ns o del ns stile di vita.

    • Caro Marco-George, a parte la composizione familiare e le dimensioni della casa, non è che tu mi abbia dato troppe informazioni, eh! 🙂
      Quindi, per prima cosa, vorrei sape’: cosa ti aspetti dal cane? Perché di razze (e non-razze) longeve e tendenzialmente sane è pieno il mondo.
      Che non ti interessino gli show è un dato di fatto, ma non aiuta nella scelta (al massimo, se TI interessassero, ti potrei dire: “non prenderti un meticcio…ma così…): ma con sto cane, che ci vuoi fa’?
      Se vuoi solo un cane come amico e come apportatore di benessere psicofisico, la mia prima risposta è: “vai al canile e scegli”.
      Se invece vuoi qualcosa di diverso, allora me lo dovresti dire, altrimenti posso risponderti solo “evita il bulldog ed evita tutte le razze giganti” (perché non sono longeve). Ma ne restano altre millemila..

    • @Marco:

      x scegliere un cane devi chiederti cosa vuoi da un cane e cosa sei disposto a fare x il tuo cane (poi che tu abbia la casa di 40 o dio 150mq cambia poco).

      Non vuoi cani soggetti a problemi o poco longevi quindi si eliminano tutte le razze nane (sotto i 4-5kg) giganti( sopra i 50/60kg o anche 40), tutte quelle a muso troppo corto (bulldog in primis), quelle “bassotte”, i “cani nudi” e in generale qualsiasi cane che devi troppo dal “cane medio” (contando che i cani spesso + forti e + longevi sono i meticci di piccola taglia a zampa lunga e muso lungo fra i 10 e i 15kg che appaiono in forma sin da cuccioli: ami in una cucciolata scegliere il + piccolo il + macilento il + timido/pauroso o il + apatico o un soggetto ferito se si vuole il cane potenzialmente + longevo e sano da tutti i punti di vista)..

      x quanto ho capito non ti piacciono i cani piccoli (salvo are eccezioni nemmeno a me: il mio cane ideale pesa fra i 16 e i 34kg, e in particolare fra i 18 e i 25kg circa: abbastanza grosso da sentirlo “canoso e spupazzabile” e non troppo grande da sentirlo non controllabile, nonostante con il mio 1,50 di altezza controlli una pitbulla da 25kg e passa perchè alla fine il ca e si controlla con la testa e non con la forza), quindi escludiamo tutte le razze al di sotto dei 15/20kg circa (e x quanto ho capito preferiresti un cane di razza, sennò di meticci di media taglia adatti alla famiglia sono pieni i canili, soprattutto se non escludi cani che molti x pregiudizio non prendono tipo tanti simil-pitbull invece favolosi con i bambini: basta solo trovarne uno che abbia familiarità con i bambini e sia docile e si ha un ottimo cane di casa però spesso inadatto a essere mollato insieme a cani che non conosce ad es in un parchetto x cani).

      X capire che razza è adatta devi farti anche domande banali: ad es, hai voglia di pettinarlo ogni giorno o dopo ogni uscita? se NO allora ESCLUDI TUTTI i cani a pelo lungo o duro o semilungo (se lo porti in campagna, se lo porti in città escludi solo quelli a pelo lungo).
      Poi chiediti che rapporto vuoi con un cane: se sei un tipo riservato e non espansivo allora un levriero ad es è ok (ma coin bambini scalmanati non me lo vedo molto..), se vuoi un cane riservatoo allora vannio bene certe razze, mentre se vuoi un cane affettuosissimo che ti segue sempre in cerca di coccole allora meglio optare x altre razze, come se vuoi un cane che sia affettuoso solo con la famiglia certe razze sono OK mentre se vuoi un cane che adori il genere umano ne dovrai scegliere di diverse….
      Poi se vuoi un cane che adori le persone ma non ti interessa che adori gli altri cani (i parchi x cani non ti piacciono) allora ok x un terrier di tipo bull, ma se invece vuoi un cane da portare al parchetto cvo i bambini allora meglio un labrador o un golden…

      Se vuoi un cane “fracobollo” esclusivo un doberman va bene, ma probabilmente non amerà gente conosciuta ce interagisce con te in modo scomposto mentre un amstaff la tollererà meglio…però un amstaff magari farà il matto se vede un cane dello stesso sesso e tu sei distratto, ma un golden retriver potrebbe ignorarlo, però un golden non ti proteggerà se una persona ti importuna ecc…

      questo x fare alcuni esempi…

      poi ci sono le attitudini del cane che scegli: un labrador adora nuotare, un amstaff non è adatto a camminare sulla neve senza incappottarlo e proteggergli le zampe, un malinois sarà portato x la difesa personale (e se non indirizzato potrai avere problemi di gestione come x l’amstaff non socializzato con i cani o con il labrador annoiato che o diventa obeso o ti mordicchia la casa intera…), un border o gli fai seguire e radunare pecore o gli fai fare agility o qualcosa d’altro o impazzisce se SOLO lo porti anche x 4 ore al giorno a camminare e correre dietro palline e basta, se scegli un Cane Lupo Cecoslovacco devi sapere esattamente COME crescerlo sennò avari un cane assai poco genstibile, se prendi un Pastore del caucaso avrai un cane che difende la tua casa e la tua famiglia ma che se non assolutamnte ben socializzato sarà dufficile da portare in centro città o da tenere in sala se arrivano ospiti inattesi e anche se ben tenuto sopporterà poco le smancerie degli estranei anzi potrebbe non sopportarle affatto..se prendi un terrier non pensare che sarà facile fargli far Obidience, se prendi un labrador non pensare di fargli fare agility, se prendi un doberman è raro che avrai un buon cane da soccorso nautico ecc… SE vuoi un cane di casa che si accontenti di un ora di passeggiata al giorno meglio NON scegliere una razza che esige il lavoro come un border o un malinois ad es…
      Inoltrespesso cani come grandi molossi (purtroppo non molto longevi) sono assai + pigri di cani molto + piccoli ed energici come un terrier, quindi NOn basarti sulla mole quando pensi all’impegno che darà un cane, ma basati su COSA faceva tale razza e x cosa è adatta e contatta persone con quella razza oltre a leggere libri e articoli in rete x sapere come è realmente (e pensa sempre a prendere il cane da un ottimo allevamento perchè prenderlo da uno pessimo si spende poco meno ma si ha un cane spesso malato e che somiglia solo vagamente alla razza sia di aspetto che di CARATTERE, e allora meglio andare in canile e salvare un meticcio che somigli al cane che ci piace, meglio se adulto così valutiamo già il carattere)…

      Soprattutto fai una scelta MOLTO OCULATA visto che il cane e lo prendi cucciolo (deve avere almeno 60 giorni) vivrà fra i 12 e i 18 anni, quindi devi prenderlo pensando non solo a ciò che vuoi o PUOI fare oggi ma anche a ciò che vorrai e POTRAI fare fra 5-10-15 anni e oltre! Sembra una raccomandazione stupida ma ho visto troppa gente dare via il cane di 2-7 anni perchè non aveva pensato quando lo prese che dopo tot anni avrebbe finito ad es l’università o gli sarebbero nati dei figli impegnandolo, o avrebbe divorziato, o avrebbe cambiato lavoro avendo turni + lunghi, o altre cose anche stupide che però fanno abbandonare molti cani…

      anche io quando penso a che cane prenderò in futuro penso a 100 razze, o a un cane di canile…poi si vedrà, ma so che è certo è che dovrà essere un cane adatto a me e che potrò tenere x il resto della sua vita salvo tragiche fatalità tipo un piano a coda che mi cade in testa…

      Comuqnue se non hai particolari esigenze di utilità, puoi trovare un buon meticcio che ti piaccia esteticamente e sia adatto a te alla tua famigolia e al tuo stile di vita: se pensi a razze tanto diverse non vuoi un cane di preciuso, x questo dico che probabilmente x te va bene un meticcio di taglia media di buon carattere che sia gradevole di aspetto x i tuoi standard personali (ad ex a me piacciono i cani di taglia media con ventre levrettato pelo raso e orecchie a rosa e coda non alta in generale e come carattere non li voglio attivissimi ma mi piace che siano molto affettuosi con il proprietario e che amino le coccole e starmi appiccicati ma che non siano troppo passivi e che siano giocosi e non pensando di avere figli non mi interessa troppo che siano abituati ai bambini e mi piace che amino il gioco pesante e che non abbiano una tempra troppo molle e che non siano particolarmente gerarchici e che non pensino mai di potermi ringhiare contro x alcun motivo..x questo ma mia pitbulla è ok x le mie aspettative, certo se amasse di + gli estranei e gli altri cani e i gatti alcune cose sarebbero + facili, ma x i mieoi standard canini ha un carattere con cui mi trovo molto a mio agio, mentre ad es la sua sorellastra molto + facile da gestire non ha un carattere adatto a me, è troppo passiva, non abbastanza giocosa, non abbastanza affamata di coccole e contatto umano mio anche se adora ogni essere umano che vede e buona parte dei cani..questo x dire che serve scegliere un cane dal carattere migliore x NOI, quello con cui sentiamo anche + feeling: io la mia l’ho vista nascere e l’ho quasi cresciuta giorno x giorno conoscendo la madre e già quando aveva 15 giorni sapevo che era quella ce volevo fra 8 cuccioli anche se era la + testa di cavolo della cucciolata ma io la adoravo come la adoro oggi…)…

      La scelta di un cane è una questione MOLTO IMPORTANTE: va fatta dopo essersi impegnati a studiare al meglio e facendo scelte razionali, ma senza trascurare anche il feeling che ci da un particolare cucciolo quando abbiamo individuato la cucciolata adatta a noi (feeling, NON una scelta secondo l’aspetto di quel cucciolo perchè ad es ha una macchietta carina sul muso: ho visto gente fare ste scelte e poi dare via il cane dopo alcuni anni travagliati perchè inadatto a loro!!! Bisogna osservare a lungo i cuccioli x capire quale è adatto a noi e anche farci consigliare da qualcuno con + esperienza ma sapendo dire di no se ci consiglia un animale con cui non sentiamo il giusto legame, però sapendo accettare il consiglio se ci dicono che un certo cucciolo è inadatto alle nostre capacità: ci sono tantissimi cani sia cuccioli che adulti, se si ha pazienza si può trovare il cane perfetto o quasi x noi, ma se si ha fretta si rischia di rovinare la propria vita e quella del povero cane, perchè un cane inadatto non ci rende del tutto felici ed è infelice lui stesso! vedi ad es un border tenuto come cane da salotto: diventa nevrotico, fa impazzire il proprietario e sklera il border….nessuno è felice, ma in una fattoria con pecore o in mano ad una persona molto attiva che ama fare cose con il cane e x il cane un border può essere felicissimo! Esattamente come un Pastore del Caucaso in mano ad una famiglia che ama dare feste e portare il cane in centro x farlo pacioccare NON sarà felice, e se no pizzicherà nessuno sarà comunque molto stressato e inibito…mentre in mano ad una famiglia un po’ burbera che non ama ospiti e vive un po’ isolata il Caucaso sarà molto sereno e si sentirà utile quando scaccerà un’intruso o intimidirà un postino…).

      X questo bisogna assolutamente scegliere un cane non solo che ci piaccia fisicamente, ma che sia soprattutto caratterialmente adatto alla vita che facciamo e che faremo nei 15 anni successivi (se prendiamo un cucciolo, se prendiamo un adulto contiamo che comunque vivrà fra i 12 e i 16 anni circa): ad es io trovo bellissimo il Cane Lupo Cecoslovacco e mi piacerebbe andare in giro con un CLC e da bambina il mio animale preferito era il lupo…ma so che come carattere un CLC è totalmente inadatto a ME e a ciò che mi aspetto da un cane, quindi almeno x ora so che un CLC non è adatto a me e NON sarà il mio prossimo cane a meno che qualcuno non mi molli una cesta con un CLC cucciolo davanti alla porta di casa (in quel caso l’istinto materno prenderebbe il sopravvento anche se si trattasse di uova di T-Rex)…
      Ad un CLC preferisco 100 volte un pitbull o un altro terrier di tipo bull (animali non facilissimi x via del potente istinto di lotta verso i cani estranei dello stesso sesso e che danno problemi x via dei pregiudizi della gente, ma + adatti al mio carattere e alle mie aspettative)!

      • intendevo MAI in una cucciolata scegliere il cucciolo + piccolo o malato o timido ecc se si vuole il cane potenzialmente + longevo e sano sia fisicamente che caratterialmente (meglio prediligere animali energici ma non esagitati, attivi ma non iperattivi e che non presentino difetti o tare evidenti…)…

        • wow.. io se prenderò una sorellona (assolutamente ONA nonostante anche i MIEI 150 cm d altezza) al mio canetto andrò in canile o magari lo conoscerò piano piano facendo la volontaria…. Ma ho letto questo commento tutto d’un fiato e complimenti davvero! Molto istruttivo 🙂 se mai volessi un cane di razza penso che oltre a leggere i vari fantastici articoli su questo sito cercherò anche questo commento! 😛

  26. “Entrare in un allevamento di Bernesi e uscirne senza cucciolo in braccio è un’impresa titanica, che riesce a pochi eroi al mondo: siete avvisati.”
    Sono un’eroina, allora! Ma lo sono ancora di più perché sono quasi giunta a patti con il mal di cuore che mi ha lasciato. Tutto sommato, avrei preferito non fare la parte dell’eroe xD

  27. ieri girellando con due dei miei bovarotti (un bernese e un grande bovaro svizzero) ho incroociato una “sciuramaria”. e fin qui niente di strano. Ma alla sparata “toh, ma guarda che bel BOVARO DEL BERNINA” mi sono davvero ribaltata dal ridere XD ps: prossimamente in paese comparirà anche il carretto… se non del latte quantomeno della pubblicità dell’azienda agricola XD

      • Gogo, mi sa che potrai aspetta’… perché di GBS ne ho conosciuto ben UNO. L’appenzel lo conosco un pochino di più, ma non abbastanza per un “vero standard”, ahimé 🙁
        Un articolo “normale” magari sì 🙂

        • beh, per l’appenzeller basta che ti ispiri a un mulo….
          ha la stessa forza, resistenza e capoccia tanta !!!
          tanto per capirci, visto il bellissimo “standard” che hai dedicato al lupo cecoslovacco… ma secondo te è tanto più complicato di un appenzeller maschio intero da 30 kg ?

          • “Più complicato” sicuramente no: ma dipende da cosa si intende per complicato!
            Uno è un cane-cane, l’altro è decisamente più lupo che cane. Per quel che ho potuto vedere, l’appenzel a me ricorda moltissimo il rottweiler: iper-tosto, di buona tempra (l’appenzel PIU’ del rott!), con cui puoi anche essere un po’ rude (il che non significa “violento”!), che non succede niente. Un CLC, se gli tiri un urlaccio, è capace di tirarti una sgagnata o di scappare a cento chilometri da te: e poi ci metti sei mesi a recuperare il rapporto… quindi non so dirti cosa sia più complicato da gestire. Sicuramente sono due cose completamente diverse!

          • beh… l’appenn è uno zuccone, egocentrico, casinaro e soprattutto APPICCICOSISSIMO. non ti si scolla di dosso. Nemmeno un attimo. Nemmeno quando vuoi andare in bagno. Appena può ti sta così vicino che ti fa inciampare nei tuoi stessi piedi. E ha una faccia che vien voglia di prenderla a schiaffi (nel senso buono). Lingua generalmente troppo lunga per stare tutta in bocca, specie quando il cane è mooooooooooooooooolto contento 😀 http://www.badongo.com/pic/13890227 guardare per credere XD

  28. Scusate la domanda da sciuramaria, ma tale sono (bé… insomma, qual’è l’equivalente maschile? sorbeppe?): ho letto tempo fa in un libretto dedicato alle varie razze di cani che questa razza è particolarmente poco longeva, diceva aspettativa di vita media 6-8 anni… 🙁 è vero?

    • falso. come tutte le razze di taglia grande hanno in effetti una vita più corta rispetto alle taglie piccole, ma mediamente la loro vita è di 10-12 anni. certo, se il cane viene “sfruttato” come fattrice (2 cucciolate all’anno etc) allora la vita si accorcia… ma come “cane di casa” ti si svacca sulle gambe per almeno 10 anni, di norma 😀

    • Sciurmario, Federico, Sciurmario 🙂
      No, una vita media di 6-8 anni è decisamente troooooppo limitativa: diciamo che la media è di 10-12, che un tempo era la media del “cane” in generale. Ora la media-media si è alzata parecchio (i cani che arrivano a 16 e anche 18 sono quasi all’ordine del giorno), quindi il Bernese è sempre “poco longevo” in questa ottica. Però non è neanche un cane che ti schiatta dopo due giorni!

    • togli pure il condizionale !!
      RICHIEDE !! RICHIEDE !!
      e anche lui alla sera si smazza almeno una decina di km in bici (oltre alla passeggiata mattutina di 45-50 min)…

        • siamo appena rientrati da un giro di 19,9 km alla media dei 13 secchi !!!!
          e nella pausa a metà tracciato mi tirava verso la bici per riprendere….
          ha 22 mesi, che faccio, comincio a disperare ? hahahaha

  29. Bellissimo cane!! ne sono innamorata! ne vorrei prendere uno come questo, sarebbe il mio primo cane però non avendo il giardino questa cosa mi trattiene dall’adottarne uno, si dice che è un cane da famiglia ma non avendo il giardino ho l’idea che soffra a stare sempre in appartamento (a parte le passeggiate fuori in strada). Voi cosa mi consigliate? E poi vorrei sapere se c’è differenza di carattere e grandezza tra maschi e femmine di questa razza? grazie, ciao!

    • @Michi: “eh no, eh! Perché non ho il giardino!” va bene come tormentone di Aldo, Giovanni e Giacomo, ma NON va affatto bene nella realtà. Anche avendo un giardino (a meno che non si tratti del parco di una Villa Reale o giù di lì) un cane va portato a correre, lavorare (se appartiene a una razza da lavoro) eccetera. E per il resto del tempo deve stare con la sua famiglia.
      Insomma, il giardino è comodissimo per fare pipì e cacca, ma non serve praticamente ad altro!

      • Va bene, grazie mille per la risposta! 🙂 Allora ci faccio veramente un pensierino su per adottarne uno, questi cagnoni patatoni li adoro davvero un sacco!! 😉 ciao!

    • io ho in casa (appartamento di medie dimensioni) una meticcia di 35kg… la sua attività preferita è stare spaparanzata sul pavimento (o in inverno nella cuccia vicino al calorifero) per tutto il giorno. La sera andiamo a farci una bella girata in bicicletta per almeno 1 ora, poi torna a svaccarsi nella cuccia… in allevamento i nostri bernesi hanno si parecchio spazio (la proprietaria non ha voluto i recinti classici monocane ma ha dato lo spazio di 3 recinti normali a testa), si fanno la loro uscita tutti i giorni per 10 minuti in cui ne fanno di tutti i colori e poi rientrano loro a svaccarsi nelle cucce prima della cena… non è il giardino che conta, ma il tempo che passi con loro 🙂

  30. Vivo con un bernese da oltre sette anni e con un gordon setter da tre.
    Ho trovato assolutamente condivisibile la scheda di standard di Valeria, aggiungo lo sport preferito di Gea (il bernese) è quello di starmi attaccata ai sandali o, in alternativa, spalmata nella zona più fresca della casa.

  31. Bellissimo!!!! Comunque devo fare una precisazione, non è vero che i bernesi serve solo per le coccole è utilissimo per non far entrare (od uscire) nessuno di casa se ha deciso di sdraiarsi dietro alla porta e, nelle giornate di forte vento, ti mantiene ancorato a terra perchè ADORA sedersi sui tuoi piedi…Comunque è vero Dusia, ad un bovaro adulto non può fregargliene de meno del giardino, ma se hai un condizionatore preferirà molto di più quel metro quadro sotto il bocchettone che un giardino di 1000 metri quadri.
    Comunque grazie mille Valeria mi hai fatto ricordare il mio Buddy che mi ha riempito non solo la casa ma anche il cuore!

    • hihihi ed a peli come eri messa? 🙂 l’unica cosa che mi trattiene probabilmente è questa… Ne perde molto di più di ad esempio un golden?

      • Vivo con 2 bernesi e di peli devo purtroppo dire che ne perdono tantissimi e in continuazione, però ho scoperto che spazzolarli mi piace e mi rilassa e per la casa esistono ottimi aspirapolveri.

        • io l’ho raccolto tutto questa primavera (fino al mese scorso in realtà, visto che sono alla prima muta della loro comoda vita) e l’ho portato alle ragazze del gruppo storico di cui faccio parte da filare 😀 mi hanno già fatto 44 gomitoli di sofficissima e finissima lana… che ovviamente darò alla nonna per farmi fare un bel maglioncino XD

    • hai proprio ragione Silvia io ho avuto una Bovara di nome Buba era tenerissima a vissuto con me 11 anni e mezzo era attentissima e super guadiana era sempre appicicata a me e nussuno poteva toccarmi, cosi con la casa e tutti gli oggetti che considerava suoi , si é una razza testona ma bisogna imparare a conoscerli e saperli prendere dal lato giusto e fanno tutto quello che gli chiedi, ma se cerchi di obbligarli a fare una cosa ai giá perso in partenza , e una volta che si intestardiscono non che niente che gli faccia cambiare idea, adesso ho un golden , Rex anche lui fantastico , ma lo stesso non arriva a essere tanto particolare e tanto polivalente come la bovara Buba ……
      un ciao a tutti e amate gli animali da loro possiamo imparare tantissime cose . Patrick

        • ti posso assicurare che non e’ vero , se ti prendono in malo modo non accettano niente, a me e’ successo alla scuola di addestramento una maestra penso con poca esperienzia in bovari,( perche’ dopo oltretutto e’ stata ripresa da un altro istruttore )cercava di obbligare alla mia Bovara a fare un esercizio che quel giorno non voleva fare . Questa maestra non si e’ piu’ potuta avvicinare alla BUBA ha provato di tutto anche con una salciccia ma niente gli girava la testa e non eccettava niente da mangiare da questa persona

  32. Mia cugina ne ha avuto uno per sette anni, con entrambe le protesi all’anca ed e’ vissuta benissimo in un appartamento….era una femminona di nome Gina….dolcissima e molto baby sitter….con una scodinzolata ha rotto un’anfora di mia madre alta un metro e mezzo e a forza di sbatterla quella coda, se l’e rotta e l’hanno dovuta tagliare……Gina e’ volata sul ponte sei mesi fa per un tumore….un mese fa e’ arrivata a casa Gina 2…..che ve lo dico a fare……..Valeria, il tuo standard e’ perfetto!!!!!!!!

  33. In momenti come questo rimpiango si non avere un giardino grande… Il bernese è una delle mie razze preferite, assieme al bulldog, al golden e al boxer >___<

    • il bernese non sa cosa farsene di un giardino “grande”. E’ vero che il suo ideale sarebbe una “fattoria”, ma in seconda istanza ha bisogno di una “famiglia”. Poi se il giardino è piccolo, poco importa perché di fatto lui lo userebbe solo come WC e quindi gli basta lo spazio di un’aiuola e un albero.

      • grazie della precisazione, di solito si associa cane grande=giardino grande, così faccio sempre io… Penso quindi che io ora abbia una nuova razza tra le possibili da scegliere come mio cane 🙂

        • pienamente daccordo con quanto scritto sopra, ci ritroviamo spessissimo in allevamento gente che ci dice “eh, ma non ho molto giardino per tenercelo”. Vagli a spiegare tutte le volte che il bernese (come anche il GBS) non necessita di ampi spazi ma della presenza dei “suoi” umani da sbausciare e coccolare il più possibile! anche perchè come appunto scrivi, non è che ami molto “fare sport” XD

  34. “vi ho già detto che il Bernese è docile e obbedientissimo, ma solo quando pare a lui?”
    Ho l’impressione che questo lo dici descrivendo ogni razza 🙂

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