domenica 22 Giugno 2025

“Di razza, ma senza pedigree”? Purtroppo è una contraddizione in termini

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – Dài, era un po’ che non mi facevo maledire da nessuno: sentendone la mancanza, approfitto di una discussione su FB a cui ho appena partecipato (almeno la decima su questo tema, in pochi giorni…) per rimediare subito con questo articolo.
Vero è che l’argomento l’avevo già affrontato altre volte, ma solo di passaggio: adesso provo a dire qualcosa di oggettivo (non opinabile, non discutibile, non “a mio avviso”: oggettivo e basta) sull’argomento.
E cioé: il cane “di razza, ma senza pedigree” non esiste e non può esistere.
Punto.
Infatti il DM n. 22383 del 03/06/2003, che regolamenta le figure di allevatore e proprietario regolamenta le iscrizioni al Registro degli allevatori e così via, sostiene che “è considerato cane di razza pura quel soggetto di genealogia conosciuta in possesso di un certificato che ne attesti l’identità”.
E’ un decreto ministeriale. Insomma, è legge, almeno per questo Paese. Il cane di razza pura deve avere la carta d’identità (ovvero il pedigree) per poter essere definito tale, così come un cittadino italiano deve avere la carta d’identità per essere definito tale.
Ecco perché non può esistere il cane “di razza, ma senza pedigree”: perché è il pedigree a decretare la razza.
E questo è un dato di fatto sul quale non si può discutere: è così “perché sì”, come sempre quando si tratta di regole e di leggi vigenti in un Paese democratico.
D’altro canto, non è neppure vero che il cane definito “di razza, ma senza pedigree” sia un meticcio.
Perché un meticcio è, almeno tecnicamente, l’incrocio di due razze diverse.
Un cane senza pedigree, che però somiglia ad una tipologia ben precisa e non mostra alcun segno di meticciamento con altre razze, non è un meticcio, né un bastardino, né un cane fantasia o comunque lo si voglia definire: credo che la cosa migliore – in assenza di un termine più appropriato che però bisognerebbe inventare da zero, perché al momento non c’è – sarebbe definirlo “cane tipo collie”, o “tipo cocker”, o “tipo pastore tedesco”.  Così si capisce che è fatto come quella razza lì, però non possiamo sapere nulla sulla sua ascendenza e quindi non possiamo dire che è di razza pura.

Detto questo… la discussione di cui parlavo all’inizio verteva su cani “tipo border collie” che una signora fa riprodurre regolarmente (e fa pagare un po’ meno di un cane di razza pura, ma non poi tanto meno), sostenendo che sono bellissimi e sanissimi e che nessuno può permettersi di chiamarli “meticci”.
Vero: ma neppure lei può permettersi di chiamarli “border collie puri ma senza pedigree”, perché questa è una contraddizione in termini.
E’ come dire “vendo televisore in 3D che però si vede a due dimensioni”. Oppure “vendo macchina fotografica digitale in cui però bisogna mettere il rullino”. O ancora (anzi, questo forse è l’esempio più pertinente): “Cerco lavoro come medico, però senza laurea”.
Non si può dire, non si può fare. E’ abuso di titolo. Solo che, se lo fa il “tipo medico”, va in galera: se lo fa l’allevatore, al massimo litiga su Facebook. Questo non significa che non abbia ugualmente torto marcio.
Il caso della signora, poi, è al limite del paradosso, tanto che ancora non ho ben capito se ci sia o ci faccia: perché le spara talmente grosse da far pensare o ad una vera ignoranza crassa, o ad una verve umoristica di primissimo piano, con la quale sta prendendo per i fondelli tutto il gruppo che ospita la discussione.
Certe affermazioni che fa, però, sono davvero curiose. Tipo: “Non accoppio mai in consanguineità”.
Ma cosa ne sai?
Se i tuoi cani non hanno pedigree, come fai  a sapere che non sono fratelli pieni, o padri e figlie, o madri e figli?
Il pedigree serve esattamente a questo: a permetterti di selezionare conoscendo nomi e cognomi (ovvero affissi) di genitori, nonni, bisnonni e quindi, con qualche ricerca, anche di fratelli, sorelle, “cugini” e così via.
Ti permette di sapere se tra i figli del cane X ci sono stati, che so, dieci casi noti di displasia dell’anca: e di decidere che  il cane X preferisci non usarlo perché hai seri dubbi che sia un portatore.
In altri casi, però, ti permette di conoscere anche il rovescio della medaglia: in un articolo di qualche giorno fa si parlava dell’esame per la spondilosi nel boxer, che ci permette di conoscere i cani miglioratori della razza da questo punto di vista.
La signora sostiene che i suoi cani siano “sanissimi”. Può darsi, anzi mi auguro che lo siano: ma del loro corredo genetico, cosa può sapere? Ovviamente nulla, perché non sa da dove arrivino e quindi non può sapere neanche dove vadano.
Ci sono alcune patologie particolarmente subdole che si presentano solo in casi particolari: per esempio quando si accoppiano due individui portatori sani di un carattere recessivo. Loro sono sanissimi, non vedi nulla, non sai nulla: ma se sbagli l’accoppiamento, zacchete, ti salta fuori la magagna.
A quel punto lì, se non hai in mano nulla che possa aiutarti a capire chi, come e perché  l’abbia causata, sei in balia delle onde.
Certo, puoi sperare che non succeda più. Puoi evitare di ripetere lo stesso accoppiamento e sperare che un partner diverso non dia lo stesso problema. Ma tra “sperare” e “sapere” c’è un abisso di differenza.
E uno di quei cuccioli in cui si “spera” che non esista un certo problema, sinceramente, io non me lo prenderei neanche regalato: figuriamoci a pagamento.

Insomma, tra “accoppiare cani” e “allevare” in modo selettivo (che non significa fare i nazisti, come qualcuno crede, ma soltanto cercare di scegliere i partner giusti per dare alla luce solo cuccioli sani, tipici e di buon carattere), c’è – di nuovo – un abisso di differenza.
E sarebbe molto utile che oltre alla figura del cane “tipo razza X” si cominciasse a parlare anche di “accoppiatori” (o altro termine equivalente), anziché di “allevatori”, quando si parla di persone che appunto si limitano a mettere insieme un maschio e una femmina e a sperare in bene.
Non è neppure detto che “accoppiatore” sia per forza sinonimo di “cagnaro”, sia chiaro!
Perché il cagnaro, per definizione, è colui che alleva solo a scopo di lucro, infischiandosene altamente del benessere degli animali: l’accoppiatore può essere anche una persona che i suoi cuccioli li cura, li coccola, li segue meglio che può… magari seleziona perfino le famiglie a cui darli.
Però l’ allevatore rimane una figura diversa: una figura che dispone di scienza e coscienza, nonché di tutte le nozioni (e della passione, e della volontà) necessarie a fare selezione e quindi a cercare di migliorare il patrimonio genetico delle razze canine esistenti, cercando di eliminare (o almeno di ridurre il più possibile) le patologie genetiche.
E ovviamente… “I have a dream“:  mi piacerebbe che fosse proprio l’ENCI a concedere il titolo di “allevatore”, e quindi l’affisso e il suo riconoscimento, soltanto a queste figure qua.
Gli accoppiatori potrebbero continuare a fare i loro cuccioli, ovviamente… però si darebbe un nome alle cose.
Un nome chiaro, ben definito e comprensibile a tutti, che permetterebbe a chiunque di identificare al primo colpo le varie figure, sia umane che canine.
Non ci vorrebbe mica tanto: e tutta la confusione che regna oggi in cinofilia verrebbe sostituita, gradualmente, da un po’ di chiarezza.
Ma immagino che resterà un sogno, perché finora l’ENCI ha fatto un percorso diametralmente opposto: ha istituito il famoso (si fa per dire) “Registro degli allevatori e proprietari”, nel quale l'”allevatore” è colui che iscrive almeno due cucciolate ogni tre anni, mentre il “privato” è “la persona fisica o giuridica proprietaria di soggetti iscritti al libro genealogico” (in pratica chiunque abbia cani con pedigree…e paghi la tessera, naturalmente!).

Qualcuno di voi (allevatori esclusi, ovvio) sapeva dell’esistenza di questo registro? Immagino di no, perchè queste informazioni (e in generale tutto quello che fa l’ENCI) le sanno solo gli strettissimi addetti ai lavori. Di comunicazione con il grande pubblico non si parla mai, nessuno se ne interessa, a nessuno frega nulla.
E così continuiamo in eterno a sentir parlare di “cani di razza senza pedigree”, di “allevatori amatoriali” che in realtà sono cagnari della peggior specie, di “criminali sfruttatori” che invece sono persone che adorano i loro cani e li amano più di se stessi, o quasi.
Già…sarebbe molto semplice, fare un po’ di chiarezza e aiutare anche la gente “normale” a capirci qualcosa: ma l’ENCI le cose semplici non le fa mai e preferisce comportarsi come una casta ristretta, una elite settaria che si sente superiore al resto del mondo… mentre il resto del mondo, un po’ alla volta, le sfugge di mano e va allo sbaraglio senza nessuno che sappia spiegargli neppure l’ABC.
Ma se questo significa “tutelare il cane di razza e la cinofila”, allora io sto scrivendo davvero la Divina Commedia.

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  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

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427 Commenti

  1. Ciao a tutti, vorrei dire la mia sull’argomento pedigree.
    I motivi per cui il pedigree è importantissimo sono:
    1 Cane sano ed equilibrato
    2 partecipare alle discipline cinofile

    Se si acquista un cane con pedigree puoi vedere tutto l’albero genealogico, quindi conoscere l’ananmesi clinica di quel soggetto.
    Gli allevatori seri dichiarano tutto.
    Quindi,una volta che si ha la certezza di tutto ciò, si può iniziare con i vari percorsi formativi ed ottenere i vari brevetti che dimostrano la stabilità e l’equilibrio psichico del cane.
    Non vi lamentate se avete preso il cane senza e non date dei nazisti a chi seleziona seriamente,

  2. quindi: se dal cane vuoi spremere soldi, importantissimo è il pedigree. Se ti accontenti di volergli bene, non serve. Capito.

    • No, “capito” direi proprio che non è il termine adatto da utilizzare nel tuo commento, magari la prossima volta riprova a leggere l’articolo attivando prima i neuroni, dovrebbe riuscir meglio 🙂

  3. Salve, ringrazio anticipatamente chi potrà rispondermi.
    Possiedo una bellissima Tibetan Spaniel con tanto di pedigree.
    Non sono ancora riuscito a farla accoppiare con un maschio con pedigree, ma ho ricevuto tante richieste da chi non lo ha.
    Risponde a verità il fatto che una volta accoppiata con un cane senza pedigree anche quelli generati da accoppiamenti con cani puri non otterranno il documento?

    • Confermo, un cane nato da un cane con pedigree e un altro senza non potrà avere il pedigree, questo perché non si ha la certezza che i suoi antenati siano cani di razza e non meticci

      • Ciao Martina, ti ringrazio per la risposta, ma la mia domanda è diversa, sono a conoscenza che non sarà possibile avere il pedigree per questa cucciolata. La mia domanda è se faccio accoppiare la cagnetta con un puro con pedigree avrò problemi per questa seconda cucciolata visto che precedentemente si è accoppiata con uno senza? Un saluto

  4. Ma perche la gente non vuol capire? Chisse ne frega se avete un meticcio che vi ha donato tanto ammmore. L articolo dice tutt altro. Si parla di cosa dice la legge al riguardo e quindi come potete tutelarvi dai truffatori. Ma invece di imparare qualcosa si fa di tutto per rimanere nell ignoranza. Poi lamentatevi se il cagnaro di turno vi ha venduto chissa cosa a 600€. Si tratta di tutti quegli eventi per cui è richiesto un pedigree. Se non vi interessa imparare qlc di nuovo e non vi tocca l argomento cosa commentate a fare???

  5. Sono d’accordissimo sul discorso dell’attestazione all’allevatore, io aggiungerei “all’allevatore che dimostra di fare selezione genetica contro le malattie ereditarie”, anche perchè è praticamente l’unica cosa che un allevatore dovrebbe fare. Basterebbe fare un registro dei cani riproduttori (anche meticci, perchè no) e permettere solo a quelli di accoppiarsi, come avviene per tanti altri animali, tipo i cavalli. Sarebbe anche una bella lotta al randagismo e si tutelerebbero gli allevatori seri. Ma come al solito, allo Stato che gliene frega???

  6. Salve io sono un allevatore, e volevo sapere se è possibile annullare un pedigree,già messo a nome dell’acquirente ma nn è stato ancora ritirato dagli uffici dell’enci…
    Il motivo dell’annullamento è perché il cucciolo dato in buona fede nn mi è stato mai pagato..
    .vi ringrazio anticipatamente…

  7. Salve, io su quello che lei ha scritto non ho nulla da dire e o combattere, ma….
    E si ora tiro fuori Un ma…. se il mio cane, nato da un allevamento è stato.. COMPRATO da persone poco intelligenti a cui non è interessato avere pedigree è men che meno il microcip, è stato in seguito lasciato o meglio abbandonato dal vetrinario, dopo avergli accidentalmente fatto del male, e io l ho ADDOTTATO da un canile, perché devo togliergli la possibilità di poter avere un pezzo di carta, sia per accoppiamento che per evventuali mostre, il mio non è un meticcio, non è un quasi pastore, o in quasi cane di razza, lui lo è ha solo avuto la brutta esperienza di gente stupida, perché deve pagare lui, per la stupidità umana… infatti il microcip ho dovuto metterlo io… ora nessuno mi può dire il suo cane non è di razza perché non ha un pezzo di carta, perché lui non ce lo ha a causa di esseri bipedi stupidi

  8. Provo a porre una domanda anche se l’articolo è un po’ datato: ho acquistato un cane presso un allevamento riconosciuto ENCI, ma a distanza di quasi un anno non ho ancora il pedigree del cane. Sono mesi che l’allevatore si giustifica dicendo che ha avuto delle problematiche con l’ENCI, ma che intende risolvere la cosa e che a breve inizierà le pratiche… intanto il tempo passa e queste cominciano e sembrarmi tutte scuse. Visto che l’acquisto è stato formalizzato con un contratto in cui mi viene venduto un cane di razza XXX, credete sia possibile rivolgersi ad un avvocato contestando che il prezzo pattuito si riferisce ad un cane di razza, mentre un cane senza pedigree non può definirsi tale? l’ENCI può nulla in questi casi? grazie mille

  9. Ma… per me non fe differenza tra quello con il pedigree o senza c’è ci saranno anche le leggi che dicono la sua per cani senza pedigree ma comunque sono sempre i nostri migliori amici e ognuno di noi so che vuole solo il meglio per il proprio amico a quattro zampe che sia con o senza pedigree e quindi non stiamo qui a parlare dell’ empa ENCI e altre cagate del genere.quindi che sia di razza o meno e sempre lui che ci sta di fianco a farci sentire bene,a farci ridere,a proteggerci e per noi è sempre il nostro fidato cane o vorrei dire Amico che ci sta sempre accanto e per noi importa solo questo.

    • Daccordo, ma in questi caso stiamo parlando nello specifico di cani di razza, poi che uno voglia un meticcio qualsiasi o un cane di una razza precisa è un altro discorso.
      Questo articolo è indirizzato a quelle persone che vogliono un cane di razza, per guidarli nella scelta dell’allevatore senza rischiare di alimentare il “lavoro” di persone incompetenti e di farsi fregare soldi.

  10. Buon giorno mi sono imbattuta nella vostra discussione e volevo sapere una cosa.
    Qualche mese fa ho aquistato un aussie la madre ha pedigree ma il padre no perchè al proprietario non interessava a suo tempo quando lo ha preso sta di fatto che non ho il pedigree.
    Ora io volevo portare il mio cucciolo alle mostre….lo accetterebbero nei raggruppamenti della sua razza?
    attendo risposta
    Ciao ciao

  11. Ciao Valeria spero che riesci a rispondermi visto che questo articolo l’hai scritto nel 2012..
    Faccio parte di un gruppo su Facebook di una determinata razza di cani e ogni 2 per 3 si discute del cane senza o con pedigree, poco prima di Natale in un negozio di giardinaggio e mino zoo della provincia di Milano c’era in vendita (ci sono sempre) cani definiti di razza senza pedigree in vendita a 900 euro da li si è smosso un via bai di messaggi su faceboom e chiamate da parte mia a tutti gli enti(enci, asl veterinaria, guardie zoofile,ecc)per capire se era possibile o no questo tipo di ve dendita ah sono a conoscenza della legge 529 del 2002 tutti mi hanno risposto che era legale la vendita di cuccioli.. solo un’avvocato ha detto che non si poteva. Ora una volta per tutte è possibile o no? E se si ripresenta il problema cosa di dovrebbe fare?
    Grazie.

  12. Buonasera a tutti, sono un nuovo utente. Posseggo un Cucciolo di “Pastore Tedesco” di 2 mesi. È figlio di due pastori tedeschi entrambi senza pedigree. È possibile crearne uno per il mio? Sono stato dal veterinario che mi ha confermato la sua razza al 100% facendomi anche i complimenti per l’esemplare.
    Potete darmi qualche consiglio? Ovviamente non è fondamentale, il bene che gli vogliamo prescinde da qualunque documento, è solo che se si può perche non averlo?

    Grazie in anticipo

    Francesco e Claudia

    • Perché purtroppo non si può. Se i genitori non hanno pedigree è impossibile far registrare il cucciolo come capostipite, perché nel pastore tedesco il libro riconosciuti è chiuso da molti anni.
      Oddio… volendo sarebbe possibile fare un pedigree con una delle varie associazioni – che stanno nascendo come funghi – che ammollano “pezzi di carta” teoricamente considerabili come pedigree di prima generazione: ma non c’è dietro nulla. Nessuna selezione, nessun controllo, nessun ascendente noto: è solo un pezzo di carta, appunto, che dal punto di vista zootecnico vale zero. E siccome il pedigree dovrebbe avere un significato zootecnico, i questi li considero “pezzi di carta” e non pedigree. Ma se uno per sfizio vuole farselo… oggi si può.

  13. Il Cane da Pastore Fonnese è entrato a far parte dell’E.N.C.I. circa un anno fa… ora, vorrei sapere se prima che entrasse a far parte di questa associazione del cavolo il Cane da Pastore Fonnese poteva considerarsi tale, ovvero di razza pura (dato che il nome in questione rispecchia una razza canina)? Oppure, improvvisamente è diventato di razza pura, mentre prima “Cane da P.F.” era solo un nome che si perdeva nel vento? Considerate il fatto che la maggior parte (se non tutti) degli esemplari sono ancora sprovvisti di pedigree e stanno ancora scegliendo i capostipiti della razza.

    Gradirei una risposta direttamente da Valeria Rossi, se non pretendo troppo.

    • Il pastore fonnese “sta diventando” una razza riconosciuta, dal punto di vista burocratico: infatti ha ottenuto il riconoscimento ENCI ma non ancora quello della FCI. Era una razza anche prima? Be’, più o meno sì: ma “Più o meno”, appunto. Perché se per “razza” intendiamo una tipologia abbastanza definita, ovviamente lo era: se invece intendiamo quello che si intende in cinofilia, e cioè un insieme di cani veramente omogeneo, allora non lo era. Era solo una “tipologia” canina. Ma in realtà lo è ancora adesso, eh… perché si è fatto solo il primo passo per ottenere l’omogeneità sufficiente a creare una vera e propria razza (sempre intesa in senso cinotecnico). Prima di parlare di “razza pura” ci vuole tanto tempo (e tanto lavoro di selezione): non è facile ottenere tutti esemplari che rispondono a un certo Standard, ed è per questo che la creazione di nuove razze (così come il recupero di razze semi-estinte, o la fissazione di tipologie autoctone, come in questo caso) non si può fare dall’oggi al domani,

      • Ok, grazie della risposta.
        Dato che hai fatto riferimento allo Standard: converrai con me che lo Standard è dettato dall’E.N.C.I., o meglio, da certi allevatori…
        Lo Standard del P.T. è stato dettato, a suo tempo, dal creatore della razza (non vorrei scrivere stupidaggini). Il “creatore” del Cane da Pastore Fonnese mi pare che non lo si conosca, ma, in compenso, si conoscono nomi di rinomati allevatori fonnesi (che ormai non ci sono più), da cui discendono ottime “linee di sangue”.
        Se discendenti di questi rinomati allevatori hanno “passato” all’E.N.C.I. quello che definiscono “Standard di razza”, va bene, forse andiamo sul sicuro, in caso contrario, dello Standard dettato dall’E.N.C.I. mi riguarderei.

  14. Scusate ma qualcuno è in grado di chiarire questo pezzo dell’articolo?

    “E cioé: il cane “di razza, ma senza pedigree” non esiste e non può esistere. Punto.
    Infatti il DM n. 22383 del 03/06/2003, che regolamenta le figure di allevatore e proprietario regolamenta le iscrizioni al Registro degli allevatori e così via, sostiene che “è considerato cane di razza pura quel soggetto di genealogia conosciuta in possesso di un certificato che ne attesti l’identità”.
    E’ un decreto ministeriale. Insomma, è legge, almeno per questo Paese.”

    Io ho letto e riletto il D.M. 22383 (scaricabile sal sito dell’ENCI http://www.enci.it/documenti/disciplinare.php?id=22 ) ma non riesco proprio a vedere questa definizione. Evidentemente la fornte normativa è un’altra. Non certo questo D.M..

    • Nessuno è in grado di chiarire e indicare le fonti reali?

      Questo articolo nasce da un presupposto normativo che NON ESISTE visto che il D.M. citato NON sostiene quanto affermato ( “è considerato cane di razza pura quel soggetto di genealogia conosciuta in possesso di un certificato che ne attesti l’identità” ).

      Questa definizione da dove è tratta?

        • Quella fonte la conoscevo già, ma non è “normativa” e non è legge….è più che altro una specie di “tesi universitaria” , una relazione, redatta dall’Avv. Maria Grazia Poli.

          Per inciso, l’avv. Poli lavora anche all’ENCI (fa parte della Commissione di Disciplina)

          In realtà, per essere precisi, non esiste alcuna fonte “di legge” che definisce il cane di “razza” , nè il cane di “pura razza”.
          E sempre per essere precisi, la vera e unica differenza, sottile ma fondamentale” è proprio questa: parlare di “cane di razza x” o di “cane di pura razza x” .

  15. signore e signori senza offesa alcuna e rispettando, pur non condividendo il vostro pensiero, vorrei dirvi che avete ragione se affermate che pedigree non voglia dire garanzia di bellezza, di conformità allo standard e di salute MA quando si compra un cane bisogna sempre sincerarsi che l’allevatore abbia fatto le cose per bene, che abbia depositato il DNA dei propri cani, che li abbia testati per le malattie ereditarie e lastrati, che li abbia registrati seguendo le normative e che abbia lavorato anche per il carattere e le attitudini proprie della razza. e’ questo quello che si paga non il pezzo di carta. non esiste il proporre un cucciolo con pedigree a 1000 euro e senza a 500. che senso ha?? dico davvero, che motivo avrebbe un allevatore di fare queste distinzioni?? il discorso del cane in standard sotto l’aspetto estetico ma senza registrazione non dovrebbe nemmeno esistere. registrare un pedigree costa poche decine di euro per ogni cucciolo ed ora si puo’ controllare presso gli istituti di genetica dove sono depositati i dna che il nostro cucciolo sia davvero figlio di tali fattrice e stallone c’e’ poco da falsificare. sono dell’idea anche che si conceda un pedigree ad un soggetto giudicato in standard da un esperto giudice a patto che gli sia fatto anche il test del dna che possa confermare se il cane e’ appartenete a quella razza e in che percentuale e fissare un limite/criterio. se a voi non piace il termine “meticcio” per un cane senza documenti e senza possibilita’ di tracciare il suo lignaggio e la sua discendenza si potrebbe dire figlio di N.N. ma io non credo che voi vogliate discutere di semantica.

    • Aquila pensiero :I cani prima di tutto devono funzionare se un cane vince a molte mostre ma è solo discutibilmente bello ma non funziona è un bastardo meticcione che non serve a niente, le razze devono lavorare per la funzione per le quali sono state costruite(se in bolognese non fa il cane da compagnia bene non è un bolognese chiaro il concetto)e anche se poi vengono dotati di pezzi di carta ma non lavorano bene sono dei bastardoni meticci, se invece il cane risponde in pieno alla sue caratteristiche di razza allora è un cane di razza,se poi è anche accompagnato da un pezzo di carta che comprova il tutto va ancora meglio!! ma prima di tutto deve fiunzionare perche alla fine è questo che conta ciao a tutti Aquila della notte

      • Gli standard descrivono anche il lato caratteriale di un cane, e un “bolognese che non fa il cane da compagnia” pur se ha un pedigree e’ comunque un cane fuori standard.
        Che non andrebbe fatto accoppiare. Cosi come un cane di una razza da pastore ma che non e’ in grado di svolgere la sua funzione pur avendo il pedigree sarebbe un esemplare fuori standard.
        Per esempio del P-M/A lo standard dice testualmente:
        “La sua funzione precipua di cane da guardia e difesa del gregge e delle proprietà in genere si
        evidenzia nello svolgimento di questo compito che assolve sempre con perspicacia, coraggio e
        decisione. Il suo carattere anche se fiero e alieno alla sottomissione, sa anche esprimersi in un
        devoto attaccamento al padrone e a ciò che lo circonda.”
        E se un Pastore Maremmano Abruzzese non rispetta questo allora e’ fuori standard, come se fosse troppo alto o troppo basso o nero…

        • Ciao Eros come tu dici giustamente lo standar deve descrivere sia la morfologia che il carattere di un cane,allevarlo poi in base alla funzione per il quale è stato redato lo standar è un pochino più difficile, e diventare un buon allevatore è un traguardo fra i più complicati da ottenere,e giustamente un pezzo di carta (pedigree) lo qualifica sia il cane che l’allevatore che si da tanto da fare e poi sapere le linee di sangue egli avi del cane che si compra e una sicurezza oltre che una serietà ,che poi sia emesso dal’ENCI o da un altro ente ha poca importanza,ma ti posso assicurare che i vecchi(e oggi anche i nuovi) Mastini abruzzesi allevati dai pastori in montagna vengono veramente allevati solo sulla funzione,se tu per caso porti un cucciolo ad un pastore proveniente da un buon allevamento con un pedigree altisonante,lui tu guarderà stupito in quanto tutto queste per lui sono cose prive di significato,il pastore metterà il cucciolo con le pecore e se con il tempo non vedra la vera attitudine a difendere le pecore e soppratutto a non abbandonalrle nei momenti di pericolo considererà il cucciolo una vera chiavica e lo abbandonerà con o senza pedigree,questo per farti capire che quando si alleva cani prima di tutto si deve considerare la razza in base alla funzione(e se fuzionano bene vengono anche belli come morfologia) e poi dopo avere fatto questo ben venga il pedigree,solo cosi un cane può essere considerato di razza,invece chi alleva solo in base alla mofologia da esposizione per vincere gare di bellezza alla fine produce dei bastardoni con il pedigree ,ciao a sentirci Aquila della notte

          • le due cose viaggiano parallelamente ma su binari ben distinti.
            primo: e’ giusto che ci sia il dubbio sull’autenticita’ e sull’appartenenza alla razza di un cane di cui non e’ dimostrabile la provenienza, (la parola dello zio, del cugino o del vicino di casa che giura di si, come gia’ detto in precedenza vale ZERO) e questo che vi piaccia o no e’ indiscutibile.
            Secondo: c’e’ poi chi nel corso delle generazioni (e con i cani si fa in fretta ad avere nonni bisnonni e trisnonni tutti insieme che corrono allegramente del giardino) ha snaturato i proprio cani solo in funzione dell’apparenza, del essere belli secondo i capricci dei giudici allrounder che ne sanno meno degli allevatori stessi e che si “fidano” in un certo qualmodo del lavoro fatto dall’ allevatore rinomato che gli propone certi modelli.
            facendo il punto della situazione e’ sbagliato snaturare i cani di discendenza certa e comprovata tanto quanto produrre cani di cui e’ impossibile risalire ai genitori nonni ecc.. adesso con il dna non si scappa piu’. non ci si potra’ piu’ nascondere raccontando la storiella di non aver fatto in tempo a registrare la cucciolata. 25 giorni piu’ 60 circa dalla data della monta sono quasi tre mesi. e in tre mesi da quando hai fatto coprire la fattrice hai tutto il tempo di organizzarti per consegnare il modulo A che poi e’ uno solo per tutta la cucciolata.

      • non e’ proprio cosi’ come dici tu, un bambino siciliano biondo e con gli occhi chiari a cui si insegnano fin da piccolo le tradizioni la storia e a parlare in tedesco non e’ Tedesco.

        • @Marco in linea di massima sono d’accordo con te circa il discorso sul pedigree.
          Però l’esempio del piccolo siciliano biondo cresciuto in ambiente teutonico su suolo tedesco sarà culturalmente (e quindi in toto) tedesco.
          Per noi umani l’ambiente in cui cresciamo conta molto più del dna a livello cultural-identitario.
          Sennò baffetto avrebbe avuto ragione con la cacchiata dell’arianesimo…

          • Ci mancava solo l’accenno al “baffetto” e alla razza ariana, in un contesto come questo.
            Più volte mi son trovato tentato di fare “accenni” del genere, poi ho preferito lasciar perdere…

            In questo momento ho una forte tentazione di fare una battuta inerente al discorso sopraccennato, però devo trattenermi, perché so che la Redazione mi bannerebbe subito dalla discussione.

          • Claudio il tuo ultimo post non brilla per chiarezza.
            A parte che rispondevo a Marco e non a te, l’esempio si riferiva agli esseri umani e non ai canidi. Per i quali il discorso è totalmente diverso.
            Mi sembra, inoltre, che tu stesso abbia tirato in mezzo l’umanità per avallare tue ipotesi, come quella del tipo sprovvisto di documenti.
            A proposito esistono gli apolidi, persone prive di cittadinanza, anche se italianissime, o giapponesissime o americanissime, o… Lo sapevi?

          • Lo so che il tuo commento non era rivolto a me, la prossima volta ti chiederò il permesso prima di commentarti in un blog pubblico.

            Se lo sapevo, mi domandi? Scherzi?! Secondo te, principessa, un ignorante come me può sapere questo genere di cose? Certo che no!

            “Persone italianissime prive di cittadinanza italiana”, per me sono e restano italiane. Io la vedo così, non so tu. Sono un tipo pratico e diretto, non giro intorno alla pura realtà per dar corda a questioni burocratiche che ritengo superficiali, per quanto possano essere importanti da un punto di vista prettamente legale.

          • Claudio secondo me tu sei solo un attaccabrighe. Da tastiera, eh, perché nella vita reale le probabilità che come minimo ti mandino a quel paese le vedo piuttosto alte.

            Non ho intenzione di perder altro tempo con te. Vai a trollare altrove.

          • Per vostra sfortuna, non sto trollando. Sono anche fin troppo serio, visto il contesto in cui faccio attività.

  16. ho comprato un aspirapolvere folletto da 1050 euro e ho sostituito il motore originale con quello di una colombina delonghi da 60 euro. lo vendo come folletto originale a 700 euro. chi lo vuole? mettendolo vicino ad un altro folletto non si distingue l’uno dall’altro.

  17. la mia e’ una provocazione, un paradosso.
    io sono fisicamente uguale a piersilvio berlusconi. e siccome e’ noto che suo padre e’ stato un donnaiolo io posso andare a reclamare la mia fetta di eredita’ perche’ manifesto i caratteri somatici di piersilvio. portemmo essere scambiati per gemelli. quindi non importa che io abbia un patrimonio genetico, l’importante e’ somigliare all’originale.

    • Non sono una di quelle persone che crede che da qualche parte nel mondo ognuno di noi abbia un sosia.
      Saresti fisicamente e caratterialmente uguale ad un’altra persona solo se fossi il clone di questa (attualmente, è fantascienza, o almeno questo è ciò che ci è dato sapere). Saresti uguale, o molto simile fisicamente e, probabilmente, caratterialmente, ad un’altra persona, se foste gemelli monozigoti.
      Il resto sono buffonate, menzogne e storielle inverosimili.

      • quindi non esistono i sosia? c’e’ gente che dell’essere sosia ne ha fatta professione e ci mantiene la famiglia. sia i sosia che gli imitatori

        • Per come li intendi tu, no (riguardo l’esempio che hai fatto nel tuo commento precedente).
          Il sosia dovrebbe essere una persona perfettamente uguale (quindi, identica) morfologicamente (NON CARATTERIALMENTE, tra l’altro) ad un’altra.
          A mio parere, non esistono.
          I sosia delle celebrità, ad esempio, non sono identici ad esse, ma molto simili…contando che la maggior parte viene adattata alla celebrità da “sostituire/imitare”, anche truccando il loro viso per renderli ancora più simili, al punto da essere quasi irriconoscibili alla massa.

          Comunque, è quasi ammirevole come voi poveri stolti vi sosteniate a suon di “Mi piace”.
          Se ci fosse l’opzione “Non mi piace”, i miei commenti ne sarebbero pieni.

      • signore e signori senza offesa alcuna e rispettando, pur non condividendo il vostro pensiero, vorrei dirvi che avete assolutamente ragione se affermate che pedigree non voglia dire garanzia di bellezza, di conformità allo standard e di salute. quando si compra un cane bisogna sempre sincerarsi che l’allevatore abbia fatto le cose per bene, che abbia depositato il DNA dei propri cani, che li abbia testati per le malattie ereditarie e lastrati, che li abbia registrati seguendo le normative e che abbia lavorato anche per il carattere e le attitudini proprie della razza. e’ questo quello che si paga non il pezzo di carta. non esiste il proporre un cucciolo con pedigree a 100 euro e senza a 500. che senso ha?? dico davvero, che motivo avrebbe un allevatore di fare queste distinzioni?? il discorso del cane in standard sotto l’aspetto estetico ma senza registrazione non dovrebbe nemmeno esistere. registrare un pedigree costa poche decine di euro per ogni cucciolo ed ora si puo’ controllare presso gli istituti di genetica dove sono depositati i dna che il nostro cucciolo sia davvero figlio di tali fattrice e stallone c’e’ poco da falsificare. sono dell’idea anche che si conceda un pedigree ad un soggetto giudicato in standard da un esperto giudice a patto che gli sia fatto anche il test del dna che possa confermare se il cane e’ appartenete a quella razza e in che percentuale e fissare un limite/criterio. se a voi non piace il termine “meticcio” per un cane senza documenti e senza possibilita’ di tracciare il suo lignaggio e la sua discendenza si potrebbe dire figlio di N.N. ma io non credo che voi vogliate discutere di semantica.

        • “sono dell’idea anche che si conceda un pedigree ad un soggetto giudicato in standard da un esperto giudice a patto che gli sia fatto anche il test del dna che possa confermare se il cane e’ appartenete a quella razza e in che percentuale e fissare un limite/criterio.”
          Concordo con ciò che hai scritto, anche se non mi è del tutto chiaro cosa intendi con “percentuale”, insomma, o risulta appartenente a quella determinata razza, oppure no, non c’è la via di mezzo.

  18. Quattro anni fa comprai il mio maschio di maltese con pedigree pagandolo 700 euro, l’anno dopo acquistai una femmina senza pedigree a 400 euro IDENTICA alla madre e IDENTICA al mio maschio tanto chi li vede insieme la prima volta non li distingue. Ero anch’io dell’avviso che il pedigree a questo punto fosse inutile. pochi mesi fa li feci accoppiare e successe una cosa inpensabile, naquero dei cuccioli due bianchi come i genotori e due neri a pelo corto. Il mio veterinario mi disse che era possibile effettuare un esame sul dna della femmina e pagando glielo feci fare, il risultato fu che la mia maltese e’ in realta’ un meticcio di tipo maltese/pinsher. I cuccioli li ho regalati come meticci. Avrei potuto vendere i due che erano perfettamente in standard come “di razza senza pedigree” ma non me la sono sentita di imbrogliare altre persone proprio come hanno fatto con me. Voglio pensare che chi mi ha rifilato la maltesina avesse anche dei pinscher e che sia stato fortuito che sia il maltese che un pinscher abbiano montato la stessa femmina (il vet. mi ha spiegato che e’ possibile) Ora credo che il pedigree assieme al deposito del dna sia fondamentale per evitare pasticci del genere. La conclusione di questa vicenda e’ che apparire non e’ essere.

    • Mi vien difficile credere che il tuo Maltese incrociato con un Pincher sia IDENTICO (in tutto e per tutto) a quello puro, perché c’è sempre qualche caratteristica “fuori posto”, non so se mi spiego… Magari, superficialmente, quindi, ad un occhio inesperto, poteva sembrare IDENTICO.
      Una mia vicina di casa ha una femmina di Jack Russell Terrier con tanto di pedigree: due anni fa, prima di acquistare il mio attuale cane, pensavo di prendere uno dei cuccioli che avrebbe partorito la sua cagna dopo che l’avrebbe fatta accoppiare con un maschio di proprietà di un suo amico; uno me l’avrebbe REGALATO. Sfortunatamente, quella cagna scappò di casa per una giornata intera e, poco tempo dopo, la proprietaria comunicò a mia madre che (la cagna) era in cinta…ma non del cane con cui avrebbe dovuto farla accoppiare. Qualche mese dopo si videro i risultati, altroché se si videro: EVIDENTISSIMI METICCI!
      Sono consapevole che non in tutti i casi c’è tanta evidenza, anzi, a volte sembra non essercene proprio, però, un esperto cinofilo o allevatore, noterebbe facilmente la differenza, in ogni caso.

      Comunque, hai scritto una cosa che condivido: deposito del DNA!

      A quanto pare, gran parte di voi non ha idea di quanti allevatori, anche riconosciuti E.N.C.I. (ma più raramente rispetto a quelli non riconosciuti dall’ente precitata), falsificano i pedigree. Alcuni lo fanno solo per risparmiare qualche soldo (a conti fatti, non si tratta proprio di QUALCHE soldo), è un’azione a dir poco vergognosa.

    • invece viene difficile credere …che fra due cani bianchi che realtà dovrebbe essere un fulo e recessivo… posso uscire un cane non bianco a meno che uno dei due cani non sia di un bianco diverso da quell’altro. come mi viene anche difficile credere che da un pinscher e un maltese nascano cani bianchi… l’ipotesi della fuitina è molto più probabile con la tua cagna che non con la madre della tua.
      ad ogni modo come già detto avere un pedigree non significa che siano veramente puri. se l’incidente ….diciamo che sia possibile… della maltesina fosse successo con cani con pedigree… avrebbero fatto lo stesso i pedigree dei cuccioli… con lo stesso risultato ma con un documento in più. il pedigree ragazze serve per sapere chi e cosa state accoppiando. per non rischiare di accoppiare la madre con figlio la sorella con fratello.ecc… purtroppo poi ci sono i disonesti che fanno questi pasticcini ma in realtà il pedigree non è inutile…

    • Ma non diciamo cavolate su! un maltese con sangue di Pinscher lo si vede lontano un km uno ha il pelo raso e l’altro lungo ne viene fuori un carciofetto che non assomiglia a nessuno dei due, e anche chi di cani non se ne intende per niente lo vedrebbe,per quanto riguarda i pedigree tempo fa in una linea di cani corsi da esposizione capitava sempre di vedere nei pedigree il nome di un maschio famoso che aveva vinto un sacco, mentre chiunque degli addetti ai lavori sapeva benissimo che quel soggetto era sterile e non è mai stato in grado di ingravidare una femmina,ma intanto si vendevano cani con pedigree ENCI con il nome di quel maschio ed erano figli di campione ,questo a dimostrare che Enci non è tutta questa qualità,e va bene che queste cose possono capitare in qualunque associazione ,ma dire che i cani non ENCI sono dei meticci e un eresia,sarebbe come dire che i lupi sono dei meticci perche non hanno il pedigree ENCI,cazzata! cani allevati sulla funzione con caratteristiche morfologiche che li accomunano con pedigree scritti da chi li alleva e facente parte di un associazione atta alla salvaguardia della razza, sono di razza punto finito!! ciao a tutti Aquila della notte

      • Un esempio riguardante i lupi l’ho fatto io (anche in modo piuttosto dettagliato), prima che tu scrivessi questo commento.
        Ora devi dirmi, sinceramente, se hai scritto la tua frase prendendo spunto da ciò che avevo già scritto io, oppure, se ti è venuta spontanea; se si tratta di quest’ultimo caso, significa che siamo sulla stessa lunghezza d’onda e siamo soli contro tutti…ma meglio due uniti di uno “solitario”! XD

        • No non ho preso spunto da nessun scritto(non lo ho nemmeno letto) è che avendo a che fare ogni tanto con cani da protezione pecore(vedi M.abruzzesi)con i lupi ho un certo da fare e ho imparato a conoscerli e rispettarli molto bene, forse meglio di tanti studiosetti che riempono tanti blog con le loro presunte esperienze, ma questo è un altro discorso che non c’entra niente con il seminato di questa discusione,per il resto il mio discorso è che si vanno bene i pedigreee ENCI ma si deve dire che sono di razza anche altri cani dotati di albero genealogico dettagliato forse più di quelli Enci, ciao dal Rapace Nptturno

  19. Qui si sta facendo una gran insalata,certo che i cani con Pedigree valgono di più,cavolo la selezione è stata fatta dal’uomo fi dai tempi più antichi e le razze esistono, quello che è il concetto sbagliato e dire che solo i pedigree del’ENCI sono quelli validi,che forse un cane di razza con una genealogia tramandata e scritta per bene da un altro ENTE è meno di razza di un salamone con pedigree ENCI? che l’ENCI sia il solo organo uficiale riconosciuto è una gran cazzata,forse i pedigree dei levrieri dei beduini del deserto che sono tramandati fino dal 1200 D.c in pergamnene di papiro non valgono niente perche non sono ENCI? ma non diciamo cazzate, i cani di razza lo sono in quanto la razza è stata allevata in base della funzione dagli uomini fin dai tempi antichi, e molte volte i signori allevatori di razze da lavoro che vanno alle mostre di bellezza ENCI per rinsanguare i loro cani vengano a cercare cani senza pedigree ENCI (sta capitando con il volpino italiano) ma come mischiano il loro sangue con dai meticci? ufficialmente fai lo snob e poi di nascosto vieni a chiedere il cane? questo modo di pensare e di agire e da ipocriti, le razze esistono prima del’ENCI e ci saranno quando l’ENCI non ci sara più e i cani con una buona discendenza scritta hanno lo stesso valore o forse più dei meticcioni ENCI e il resto sono solo parole e fumo ciao dal Rapace notturno

    • @Aquila della Notte: è più o meno ciò che ho scritto nei miei commenti, solo esposto in modo differente.
      Qui tutti sembrano non voler capire, secondo me lo fanno di proposito.
      In un cane vedono un pezzo di carta. Se scoprissero che il pedigree del loro cane è falso (semplice esempio), probabilmente cercherebbero di sbarazzarsi di colui che poco tempo prima definivano “il mio migliore amico”.
      L’amore e LA PASSIONE per i cani (di razza o meticci che siano, dotati di pedigree e non) è ben altra cosa, va molto oltre il pezzo di carta.
      L’autrice di questo blog, per quel che mi riguarda, può anche essere la più grande esperta cinofila d’Italia, ciò non toglie che ragiona in modo a dir poco disgustoso e materialista.

      Sono curioso di vedere SE e COSA ti risponde.

      • Ciao Claudio io non è che sto qui a difendere i meticci o i cani di irazza voglio solo fare chiarezza su un modo di pensare, cioè che non bisogna dare per oro colato il fatto che valgano solo i Pedigree ENCI , valgono anche i pedigree fatti da altri enti o associazioni,essendo dentro la cinofilia da un bel pò ti posso assicurare che molti pedigree vengono falsati(ma questo può accadere in qualsiasi associazione)e i cani di razza lo sono tutti quelli allevati per una funzione e che hanno delle caratteristiche morfologiche che li accomunano,se poi un qualsiasi politico(dicasi Parruccone) ENCI dica che è un meticcio perche non ha il loro pedigree lo si manda a cagare tranquillamente,perche come ho gia spiegato in un post sopra quello stesso soggetto poi in incognito ti viene a leccare il c…. per avere un soggetto rustico da lavoro per rinsanguare i suoi cani,e se questa non è ipocrisia ditemi voi come chimarla? per quanto riguarda Valeria Rossi ha il mio massimo rispetto sia come cinofila che come addestratrice,se poi pensa che siano di razza solo i cani con pedigree ENCI avra i suoi buoni motivi,ma non per questo penso che abbia una mentalità contorta ,è solo un po troppo impulsiva , ma in tutto quello che fa è una pura e lo fa convinta senza malizia, e per questo la rispetto, ma la verita sui cani di razza è questa che ho descritto, e come ho gia scritto sopra con quello che pensa l’ENCI ci facciamo il brodo con il dado ciao a tutti dal Rapace notturno

        • Concordo pienamente con tutto ciò che hai scritto. Mi fa piacere aver trovato un altro utente, qui dentro, che condivida i miei punti di vista.

  20. Non per qualcosa, ma se due cani con relativi pedigree fanno una cucciolata e per qualsiasi motivo il padrone/allevatore non presenta il mod A entro i 25 giorni dalla nascita il pedigree lo puoi scordare. A questo punto avremo cuccioli di razza pura, nati da genitori con pedigree. Questi cuccioli pur non avendo il pedigree saranno di razza pura.

    • Non è vero che il pedigree te lo puoi scordare: ormai si può fare anche in ritardo, previo esame del DNA. Ovviamente costa molto di più che farlo nei tempi regolari… però si può fare.

  21. ma hai lupi il Pedigree chi lo fa? allora sono dei meticcioni sfuggiti al controllo Enci anche loro cacchio!io non ho niente contro i Pedigree ma se valgono quelli dei parrucconi ENCI devono valere anche quelli degli altri di pedigree che diamine mica è un ente statale l’ENCI è solo una combricola di privati e come valgono le loro di regole valgono pure quelle degli altri e il resto è solo noia ciao!

  22. Caro Eros,
    io sono pienamente d’accordo con quello che dici, anzi ben venga il pedigree per sapere tutto e di più…
    e per evitare eventuali malattie ed altro.
    Ma questo non deve far distinzione se il tuo cane è un Tipo Border Collie o Border Collie… Lo è punto!!!
    E quindi cari miei allevatori, ENCI o non ENCI pedigree o non Pedigree dovete ammettere che quel cane è di razza.
    E quindi smetterla di fare i vostri giochini nelle gare per favorire certi tipi di allevatori pittosto che altri.
    Della serie caro Eros… se io seguo il tuo discorso, dovrei ammazzare tutti gli essere umani che hanno problemi genetici di tumori, e magari in queste persone non che esseri umani e non tipo esseri umani, ci sono dei geni che potrebbero salvare il mondo, o di una bellezza strabiliante… ma se io dovessi seguire il tuo discorso sarebbero da scartare!!!
    Ricordiamoci che la scelta di un cane è in base alle sue caratteristiche fisiche e comportamentali, e ogni razza è ben distinta in questo, e non solo perchè esiste un foglio di carta a dirlo. Quanti sono i pastori che hanno dei Border Collie da lavoro pazzeschi, che geneticamente sono perfetti, resistono a tutto e di più, lavorano come pazzi a tenere il gregge, razza veramente pura… maaaaa… azzzz quel povero pastore che li alleva da anni… si è dimenticato di registrare l’albero genealogico… caspita… che peccato… ha dei Tipo Border Collie.
    Allora la vogliamo smettere di ingrassare le tasche di certe associazioni e Enti??? Ben venga il pedigree per carità, ma non facciamo una discriminazione rispetto a chi non ce l’ha!!!.
    E per chiudere il discorso sui laureati… io non sono laureato semplicemente perchè nel mio campo non esisteva quel tipo di laurea… ma sapete quanti anch eusciti con 110 e Lode devo pigliare a calci nel culo perchè non capiscono un cazzo del mio lavoro!!!! Allora… Vero che ci sono alcune Lauree specifiche che assolutamente sono importanti avere. Ma in altri settori… lasciamo perdere va.
    DOMANDA MOLTO IMPORTANTE A QUESTO PUNTO.
    MA IO POSSO PORTARE LA MIA CUCCIOLOTTA BELLISSIMA DI JACK RUSSEL CON TUTTA LA CONFORMAZIONE FISICA PERFETTA IN BASE ALLE RICHIESTE DI STANDARD DELLA RAZZA AI CONCORSI DI BELLEZZA??? OPPURE VISTO CHE NON HO IL PEDIGREE NON HO UN JACK RUSSEL MA UN TIPO DI JACK RUSSEL???

    • Il discorso dei Border Collie, vale anche per il Pastore Maremmano-Abruzzese. Inutile negarlo, i più funzionali ce li hanno i pastori e, ovviamente, sono tutti senza pedigree.
      A mio parere, chi acquista questa razza in un allevamento, magari, spendendo una cifra non indifferente, è un emerito imbecille. Non so dalle vostre parti, ma dalle mie, questa razza è diffusissima (non solo tra i pastori).

      Eros, peccato che tanto tempo fa, i cani non erano malandati come quelli attuali, quindi, questa tanto acclamata selezione, potrebbe essere un’arma a doppio taglio.
      L’E.N.C.I. e la F.C.I. sarebbero da spazzare via senza pietà, altro che supportarle.
      È triste sapere che c’è così tanta gente che in un cane vede un pedigree.
      Dimmi, sinceramente: per cosa utilizzi il tuo cane? Svolge qualche attività in particolare? Mansione? Sport? Te lo domando, perché, se è semplicemente un compagno (quindi, ti limiti ad uscirci, fare scampagnate, “addestrarlo” in modo non specifico, etc…), col pedigree ti ci puoi pulire il culo (scusa il termine).

      • Balrog non svolge nessun compito specifico; abbiamo fatto una expo internazionale ma solo per fare un’ esperienza, un po di gare di agility o obbedienza amatoriali (aperte anche a meticci), andiamo tutte le domeniche ad un campo di addestramento ma alla fine si e’ un cane di casa il cui scopo principale e’ la compagnia. E il pedigree non lo ha, avendolo io preso da persone che con i cani ci lavorano (il mastino spagnolo e’ un cane da lavoro usato per proteggere il bestiame). Ha il CT perche io lo ho portato a farlo esaminare ed essendo risultato aderente allo standard e’ stato registrato nel RSR. E si, con il CT mi ci potrei tranquilamente “pulire il culo”; ma se fosse un pedigree mi sarebbe molto piu utile perche mi permetterebbe di sapere chi sono i genitori, nonni, bisnonni… mi permetterebbe di sapere che malattie ha avuto in familia, mi permetterebbe di non farlo riprodurre in consanguineita (se decidessi di farlo riprodurre).
        E da quello che ho capito questi pastori-allevatori hanno un loro sistema di “pedigree orali” insomma sanno quali cani sono sani e quali no, stanno attenti a quali far accoppiare, escludono dalla riproduzione quelli non adatti, hanno un registro orale delle consanguineita… E poi non sono ipocriti (come tanta altra gente); a quelli seri non interessa se i loro cani vengono definiti, meticci, pastori, simil… o quello che sia; per loro interessa che siano in grado di compiere la funzione. E se per legge non possono essere definiti “pastore maremmano-abruzzese”… ai pastori seri non interessa piu di tanto, basta che facciano bene il loro lavoro.

  23. Credo sia un bellissimo articolo,
    a parte qualche comparazione tecnologica assolutamente fuori luogo,
    faccio riferimento a:
    “vendo televisore in 3D che però si vede a due dimensioni”. Oppure “vendo macchina fotografica digitale in cui però bisogna mettere il rullino”.
    ne capite molto di cani ma non di tecnologia, quindi, consiglio evitate se non sapete, proprio nello stesso modo in cui fate rif. ai famosi ” cani di razza senza pedigree ”
    Credo purtroppo però che dietro a tutto questo ci gira un Business non indifferente per gli allevatori,
    e credo sia più corretto dire… difendiamo il lavoro degli allevatori, ne sono assolutamente d’accordo,
    ma allo stesso tempo non facciamo discriminazioni sulle razze. Un border Collie o lo è o non lo è,
    ci sono le caratteristiche fisiche ben precise che confermano se quel cane è di razza o no e non un pezzo di carta oggi giorno falsificabile alla stra grande!
    Esempio semplice… se io trovassi per strada uno splendido esemplare di Border Collie abbandonato… non posso dire che è di razza pura solo perchè non sappiamo la provenienza?? e magari perchè chi l’ha abbandonato gli ha strappato il microchip per non risalire al padrone? ma stiamo scherzando!!!!
    Poi non vorrei entrare in merito su come… e ripeto… come certi allevatori creano le famose razze pure!!!!
    le razze col pedigree, vogiamo parlare di quanti cuccioli vengano uccisi? o le madri ammazzate perchè non più in grado di garantire una cucciolata perfetta!!! E’ ma per il bene del Pedigree si fa questo e altro giusto??
    Il pedigree deve servire a bloccare l’infiltrazioni di cuccioli dai paesi non controllati, dove c’è il mercato nero, dove i cuccioli vengono venduti e maltrattati solo per puro business, e non per dire se è un Tipo o non Tipo di Border Collie. Io ho avuto in regalo un Bellissimo cucciolo di Jack russel, e ripeto Jack Russel e non ” Tipo di Jack Russel “, semplicemente perchè i padroni non hanno mai realizzato un albero genealogico delle varie generazioni, non vuol dire che non è di razza Pura!!!! E soprattuto per non aver regalato soldi all’ENCI.
    Se poi vogliamo attaccarci a delle leggi nazionali solo per far fare soldi agli allevatori…

    • Finalmente, sotto questo argomento, leggo un commento intelligente.

      Secondo il ragionamento di questo genere di persone, QUALSIASI cane sprovvisto di pedigree, è un meticcio, quindi, se ho un Pastore Tedesco con pedigree e domani glielo brucio, diventa, improvvisamente, meticcio.
      La genetica è scienza, un pezzo di carta, no (qualunque esso sia). Non sopporto i FINTI amanti dei cani che valutano un cane in base alla presenza o assenza del pezzo di carta, come non sopporto chi si limita a valutare una persona in base al tipo di titolo di studio che possiede, anziché per le sue reali caratteristiche e qualità.

      • E se io domani brucio il mio passaporte allora divento apolide… il pedigree in quanto tale e’ solo u carta, e se ne possono anche richiedere duplicati. Certo che se oltre a bruciare il pedigree ssi il chp dal tuo cane, lo riuscissi a cancellare dalla base dati Enci, distruggessi i pedigree dei genitori e il certificato di monta e di nascita, cancellassi dalle basi dati Enci i pedigree dei genitori e le tracce di monta e nascita del tuo cane, facessi sparire i campioni depositati di Dna dei genitori (magari uccidendo pure i due genitori per evitare che possano essere presi altri campioni)… allora si, il tuo cane sarebbe ufficialmente meticcio. Ma questo semplicemente per l’ impossibilita di dimostrarne ufficialmente l’ appartenenza ad una razza.
        Tornando all’ esempio del passaporto; se io bruciassi il mio sarebbe comunque possibile richiederne un duplicato (come si fa in caso di furto o smarrimento); potrei comunque essere identificato tramite impronte digitali, rimarrebbero tracce di me all’ anagrafe, rimarrebbe registrata la mia nascita…
        e lo stesso vale per i cani. Il pedigree non e’ limitato al pezzo di carta, ma va oltre. C’e’ la registrazione all’ Enci, i certificati di monta e di nascita, il pedigree stesso puo essere rifatto se andato perso o distrutto…
        Il “pezzo di carta” non ha un valore fine a se stesso (come credono alcuni) ma e’ la dimostrazione di tutto cio che c’e’ dietro (studio, lavoro, selezione…)

        • Se esistono finti laureati che ancora non sono stati scoperti, mentre quelli scoperti se la sono goduta per anni (prima di essere scoperti), direi che si può falsificare tutto ciò che concerne il pedigree.
          Comunque, il discorso “genetica” proprio non volete considerarlo.
          Ahò, ci sono truffatori che si rifanno una vita (anzi, quante ne vogliono) falsificando i propri documenti e c’è ancora chi crede che non sia possibile spacciare un esemplare di cane per un altro, falsificando la documentazione! Siete sicuri che non sia mai stato fatto? Davvero sicuri? Magari, con la complicità di un veterinario…e non solo.
          Non capisco: se vi piace un cane per quello che è, cazzo vi frega se ha il pedigree o no? Cosa vi frega se mette al mondo cani senza pedigree (che poi basterebbe non farlo riprodurre), nuocciono a qualcuno? Alla purezza della razza? Ma per favore! Sono sempre i soliti discorsi da qualunquisti o di persone viziate che non escono di casa se non indossano le mutande firmate.
          Per salvaguardare la purezza della razza ci sono già gli allevatori, anche se molti di essi salvaguardano, prima di tutto, il peso del loro portafoglio…e qui si torna al discorso “pedigree falsificabile”, etc…

          • Vedo con piacere che non leggi cio che ti si responde, ma che semplicemente insisti sul fatto di avere ragione… L’ esistenza di tanti falsi laureati non ancora scoperti o scoperti dopo anni solo dimostra superficialita (la stessa che stai mostrando tu rispetto ai pedigree). E’ “facile” falsificare un “pezzo di carta”, sia esso laurea o pedigree, pero’ non e’ cosi facile immettere dati falsi nelle banche dati di una universita, falsificare tutti i registri e verbali degli esami (a cui gli studenti non hanno nemmeno acceso), e non e’ facile nemmeno creare una matricola falsa (che risulti vera ad un controllo). Il problema e’ che troppi credono che il “pezzo di carta” finisca li, mentre in realta e’ la chiave per controllare. Quanti falsi laureati sarebbero stati smascherati da súbito se fossero stati fatti i dovuti controlli? E parlo di controlli approfonditi presso le universita. Ugualmente possono essere smascherati i falsi pedigree, quelli stampati in proprio. C’e’ una banca dati in línea che permette di controllare i numeri di pedigree (e uno falso sicuramente non darebbe corrispondenza), esistono registri ufficiali che possono essere consultati, esistono mostre di dna per fare confronti e verificare se un cane e’ veramente figlio di…
            Poi tu stesso dici: “se vi piace un cane per quello che è, cazzo vi frega se ha il pedigree o no?” e quindi alargando il concetto “se vi piace un cane per quello che e’, cazzo vi frega se e’ di razza o no?”. Non va bene? Che cambia? Non ti interessa il pedigree? Allora non ti dovrebbe interessare nemmeno il poter definire “di razza” un cane. Altro che scomodare la genética…
            Anche perche attaccare il pedigree, e poi esigere il diritto di definire di razza il proprio cane che non lo ha mi sa tanto di rosicone… infatti nel mondo oltre a quelli che “non escono di casa se non indossano le mutande firmate” ci sono quelli che rosicano perche le mutande firmate non se le possono permettere.

        • Rispondo qui all’altro tuo commento, perché nel riquadro in cui l’hai scritto non è presente il tasto per rispondere:
          a parte il fatto che sborsando tanti soldi si riesce ad ottenere anche un percorso di studio (in realtà mai avvenuto), ma, appunto, bisogna avere davvero tanti soldi da spendere, per riuscire ad ottenere una cosa del genere, considerando che esistono persone non corrompibili (poche, ma ce ne sono), quindi, su questo ti do ragione. Ad un privato, in genere, gli si mostra il pedigree e finisce lì, non consulta proprio nulla. Se il pedigree è falso? Rimane fregato, in un certo senso.
          Come ho già detto, reputo un cane di razza se ne ho le certezze (e pretendo che sia definito tale), che non per forza dà solo il pedigree. Se non ho certezze, quell’esemplare lo reputerò “similP.T.”, “similRottweiler”, “similBoxer” e così via.
          Per quanto riguarda la fiducia: sono una persona piuttosto diffidente, però, tra un allevatore napoletano (non voglio cadere nei luoghi comuni…che tanto comuni non sono 😀 )che mi sventola un pedigree in faccia e un allevatore (anche amatoriale, anzi, meglio) fonnese che mi vende un Cane da Pastore Fonnese sprovvisto di pedigree (ESATTAMENTE COME LO ERANO SINO A POCHI MESI FA, DATO CHE LA RAZZA, PURTROPPO, È STATA RECENTEMENTE RICONOSCIUTA UFFICIALMENTE…EPPURE, ADESSO CHE HANNO IL PEDIGREE, SONO ESATTAMENTE COME PRIMA DI AVERLO 😀 ANZI, PUR DI INCREMENTARE IL BUSINESS, C’È RISCHIO CHE ROVININO LA RAZZA COME HANNO FATTO CON TANTE ALTRE) e mi dà la sua parola, inerente alla purezza dell’esemplare, con tanto di stretta di mano, bé, sai, credo che mi fiderei più di quest’ultimo, soprattutto conoscendo la mentalità tipica degli abitanti della zona.
          Questo era solo un esempio, non sono proprietario di Cani da Pastore Fonnese.
          Il mio discorso può sembrare un’arrampicata sugli specchi, forse, in parte lo è, ma voglio esporre il discorso da varie angolazioni.

          • Ma quella che tu definisci “la sua parola, inerente alla purezza dell’esemplare, con tanto di stretta di mano” e’ una forma rudimentale di pedigree; insomma il tizio fonnese in questione ti fornirebbe tutti i dati presenti in un pedigree, solo che certificati per lui invece che per un ente ufficiale. Mio nonno mi parlava di persone la cui parola valeva piu di un certificato notarile (peccato la categoría si stia estinguendo) e se sia ha la fortuna di incontrarne una allora le si puo credere, ma nel mondo attuale io senza pezzi di carta non mi fiderei della parola di nessuno (e fortuna che dici che il difidente sei tu…). Insomma avere un ente ufficiale (obviamente serio) che confermasse la parola dell’ allevatore amatoriale fonnese non mi dispiacerebbe.
            Poi io ho gia scritto in passato di essere favorevole all’ apertura del RSR per tutte le razze (e la FCI lo permette, essendo la pratica presente in altri paesi). Io vorrei che il maggior numero possibile di cani fossero registrati e per ragioni sanitarie (l’ anamnesi familiare gia menzionata in altro commento) io creerei un registro genealógico obligatorio per i meticci.

        • Infatti bisogna basarsi sulla razza, un P.T. è diverso da un Labrador Retriever. Credo che non ci stiamo capendo.
          Forse ti riferisci alle linee di sangue? Alla genealogia? Alla genetica, insomma.
          Per conoscere tutte le linee di sangue e l’intera genealogia, ho scritto che credo ci sia bisogno del pedigree (in questo caso, torna utile), o comunque di tutti i dati dell’esemplare. Non l’hai letto? Non ho voglia di riscrivere tutta la parte.
          Per sapere se ha la displasia dell’anca non è necessario il pedigree.
          Nel caso del P.T. (tanto per fare un esempio):
          -se l’esemplare (il cucciolo) rimane molto basso di bacino sarà poco adatto alla pratica dello sport.
          -la testa/muso molossoide (considerata non tipica e poco apprezzata dai veri amanti della razza) lo si nota sin da cucciolo, a patto che non abbia pochi giorni d’età, mi pare ovvio (ma non si dovrebbero prendere cuccioli così piccoli). Questi sono solo due dei tanti punti.
          Molti difetti morfologici e alcuni caratteriali, si notano già dai due mesi d’età (vale per qualsiasi razza canina).
          I cani da caccia, si nota se sono idonei a svolgere tale mansione, sin da cuccioli.

          A cos’altro ti riferisci, altrimenti?
          Non so più come spiegarmi, a questo punto, che ognuno si tenga le proprie convinzioni. Alla fine è tutta una questione di punti di vista. Per me un cane è un animale, non un pezzo di carta, una manciata di dati anagrafici e tanto business, e ciò che diverrà non è scritto in nessun pezzo di carta, forse nemmeno nei suoi geni.

          • AGGIUNGO: i cani da caccia e, se non erro, anche quelli da tartufo (come il Lagotto Romagnolo).

          • Allora perche i medici ci chiederebbero di dirgli che malattie hanno i nostri genitori, fratelli, nonni…? Magari per sapere quali analisi sia piu utile ed urgente fare? Se io vado dal dottore e gli dico che mia madre e’ sopravvissuta a un tumore, che mio nonno e’ morto di tumore e che anche uno dei miei bisnonni, cosa credi che mi direbbe il dottore? Di farmi delle analisi periodiche per i tumori oppure un elettroencefalogramma? E se gli dicessi che ho un alta percentuale di parenti morti di infarto, da che specialista mi manderebbe? Da un cardiólogo o da un urólogo? Per i cani vale lo stesso discorso; se sappiamo che tra gli zii e fratellastri del nostro cane c’e’ una incidenza del 20% di un malattia X il veterinario sapra cosa cercare senza doverci arrivare per caso o pasando per decine di analisi. E’ vero che ci sono malattie evidenti, ma ce ne sono anche altre piu difficili da vedere. O malattie rare che pochi tengono in considerazione. E in questi casi sapere chi erano i nonni e che malattie avevano puo velocizzare di molto il lavoro del veterinario.
            Insomma la cosiddetta ANAMNESI FAMILIARE e’ utile sia che si parli di umani che di cani; e quella dei cani si ricostruisce tramite pedigree.
            Poi e’ ovvio che il pedigree e’ fondamentale se si vuole far riprodurre un cane (per evitare o controllare la consanguineita).
            Io ho un mastino spagnolo con Certificato di Tipicita, quindi iscritto come capostipite al RSR; ebbene mi piacerebbe sapere chi sono i suoi genitori, nonni, bisnonni… cosi, tanto per sapere se erano sani o malati, di cosa sono morti, a che eta, di cosa, quali malattie erano presenti nella sua familia, se avevano qualche alergia…
            Mia moglie ha una meticcia di quattro anni e mezzo e abbiamo rischiato di perderla per la sterilizzazione, motivo? Rigetto della sutura, la ferita le si e’ aperta e le viscere le hanno iniziato a salire; per fortuna era di giorno ed eravamo in casa, se fosse successo di notte o mentre eravamo fuori si sarebbe potuta dissanguare. Se avessimo saputo che nella sua familia c’ erano precedenti del genere il veterinario avrebbe potuto prendere le dovute precauzioni (adesso non so se sia ereditaria ma lo uso come esempio).

  24. Scusatemi tanto, ma vorrei porre un quesito. Mi sono stati regalati dei cuccioli: un maschio (figlio dei campioni con un difetto estetico: madre inesperta lo ha ferito ed è rimasta cicatrice sporgente sulla pelle del cragno a motivo della quale nessuno lo voleva nemmeno regalato) per il quale non ho richiesto il pedigree, non mi interessava allora) ed una femminuccia della stessa razza provegnente da un altro allevamento (anche per lei non ho richiesto il pedigree). Da tener presente, che i genitori dei miei cuccioli erano forniti di un pedigree. Se io adesso volessi acoppiarli, diventerei anch’io una “cagnara”?
    Grazie per la risposta.

    • Sì. Anche perché, se entrambi i genitori di entrambi i cani hanno il pedigree, basta fare un esame del DNA e si possono ottenere i documenti di tutti e due i cani.

      • Meno male che qualcun altro (oltre a me), si degna di considerare, almeno in minima parte, l’utilità del DNA.
        Anch’io ho una domanda da porre (puramente a scopo informativo): nel caso il proprietario dei genitori non concedesse di fare il test del DNA ai suoi cani, in che altro modo si potrebbe risolvere?

        Comunque, questo è il significato del termine “cagnara”: http://www.grandidizionari.it/Dizionario_Italiano/parola/c/cagnara.aspx?query=cagnara
        Da quel che potete leggere, l’allevare cani sprovvisti di pedigree, non è menzionato nei significati del termine.
        Se qualcuno trova un altro dizionario in cui il termine “cagnara” rispecchia ciò che intendono gli italioti che non fanno altro che svalutare i cani sprovvisti di pedigree e chi li vende, o regala, per favore, riportatelo qui.
        Il termine “cagnara” (“cagnaro” e “cagnari”, a quanto pare, nemmeno esistono nella Lingua Italiana ufficiale) mal utilizzato (spesso, consapevolmente…ma, altrettanto spesso, proprio mal interpretato), poiché attribuito ad un contesto (e persone) ben lontano dal suo reale significato, quindi, come lo intendono certi presunti esperti cinofili ed allevatori, quasi come forma di disprezzo nei confronti di chi, semplicemente, fa accoppiare due cani (che magari solo colui che gli accoppia ha la certezza che siano di razza pura, o meno, se non gli è stato fatto il pedigree).
        Mi astengo dal commentare la riprovevole azione di non accettare un cane (soprattutto se bello nel suo insieme) nemmeno regalato, solo perché ha una cicatrice visibile.

        Spero che un giorno questo modo “deviato” di vedere le cose, cambi completamente: cominciando dall’errore (commesso dalla società in generale, ma, prevalentemente, dai datori di lavoro) di valutare una persona in base al titolo di studio che possiede, anziché dalle sue reali capacità, qualità e conoscenze (poi, è ovvio e scontato che per svolgere legalmente determinati lavori -come il dottore, ad esempio- occorra obbligatoriamente possedere un certo tipo di titolo di studio ed esperienza), finendo col dare meno valore al pedigree dei cani.
        Purtroppo, in Italia, diamo ancora troppa importanza all’apparenza, sono poche le persone che formano l’eccezione.

        Sono consapevole che fare un discorso del genere in questo blog popolato da “menti eccelse” (spero che il pizzico d’ironia inerente alle due parole scritte tra virgolette, sia abbastanza comprensibile) è più o meno come farlo ad un ammasso di pietre, con la differenza che, fortunatamente, le pietre non hanno la capacità di comunicare, di conseguenza, non leggo né sento fesserie.

        Tengo a precisare che, nonostante reputi ignoranti, ottusi e mentalmente limitati, gran parte dei commentatori degli articoli scritti da Valeria Rossi, rispetto i loro (vostri) punti di vista… cioè, precisamente: con grande ipocrisia, fingo di rispettare i loro miserabili pareri, ecco… (ma a chi voglio darla a bere?!). 😀

        • E come si farebbe a “valutare una persona dalle sue reali capacità, qualità e conoscenze invece che dal titolo di studio”? Quanto dovrebbe durare un coloquio di lavoro? Oppure si dovrebbe fare tramite periodi di prova? Provando e riprovando fino a trovare l’ impiegato adatto? Il “titolo di studio” evita perdite di tempo inutili per una azienda; chi ha una laurea in medicina debe avere certe conoscenze, chi ha una laurea in legge ne debe avere certe altre… e se la cosa non corresponde a realta allora bisogna migliorare il sistema di attribuzione delle lauree, non eliminare l’ universita come istituzione.
          E tornando ai cani, vale lo stesso discorso. Se io cerco un cane con determinate caratteristiche (fisiche o caratteriali) perche sono le piu compatibili con il mio stile di vita che devo fare? Cercare un cane di una certa razza che mi garantisca che quel cane abbia le caratteristiche che cerco o iniziare a prendere cani a casaccio sperando nella fortuna? E nel caso io non me la senta di “rischiare” come dovrei procederé? Fidandomi di un tizio che mi giura che il suo cane e’ di razza, oppure andare sul sicuro e cercare “pezzi di carta”? Va bene che siamo nell’ era dell’ autocertificazione, ma io i pezzi di carta preferisco vederli

          • Secondo me si prende più un cane a casaccio, se si guarda solo alla razza, che prenderne uno valutandolo per bene, compiti specializzati a parte

          • Non fraintendere ciò che ho scritto, è ovvio che un non laureato in medicina non è il caso che faccia il lavoro del medico e così via…
            Però, ci sono settori, diciamo “meno delicati”, nei quali la selezione potrebbe essere molto più ampia; mi riferisco a quel genere di lavori che potrebbe svolgere una persona col solo diploma di scuola media inferiore -a patto che dimostri di esserne capace- ma che invece, oggi giorno, IN ITALIA (specifichiamo), viene data l’opportunità di svolgerli solo a chi possiede almeno il diploma di scuola media superiore. In passato era diverso, oggi giorno sono molto più fissati con queste piccolezze…sarà per avere una scelta di assunzione più facile, a causa dei tanti italiani perennemente in cerca di lavoro; sarà per la mentalità italiana che, anziché progredire, regredisce, non lo so con certezza, fatto sta che all’estero funziona diversamente. In molti (se non in tutti) Stati nord europei, ad esempio, per fare il postino non occorre il diploma di scuola media superiore, in Italia invece sì (almeno, dalle mie parti è così, ma credo valga per tutta Italia). Spero di essermi spiegato in modo abbastanza esplicito, non vorrei dover scendere ancora più nei dettagli.
            Mi domandi in che modo debba svolgersi tale selezione…bé, sai com’è, se una persona è idonea per svolgere un determinato lavoro, dovrebbe notarsi dal primo giorno, al massimo dal secondo. Insomma, se una persona le cose le sa fare, è così e basta, dovrebbe essere valutata pienamente.
            Esiste la cosiddetta “gavetta” (che qui in Italia, spesso, dura sino alla pensione, quindi, più che “gavetta”, è un lavoro in cui non passerai mai di livello e, di conseguenza, la paga sarà sempre la stessa, spesso, bassa).
            Davvero, non capisco bene come ragioni.
            Ho conosciuto gente, appassionata, capace di utilizzare il pc (sia la parte software che hardware) ad un livello superiore a quello di alcuni tecnici informatici di mia conoscenza.
            Uno di questi “cervelloni” del pc, quando ha iniziato ad appassionarsi e studiare l’informatica sia nella sua forma generale che in certi campi specifici, aveva circa 40 anni d’età e non aveva mai avuto un pc prima di allora! Questo mi fa riflettere. Certo, magari, non conosceva tutti i Linguaggi Informatici (forse, non i più complessi) e forse nemmeno gli interessava conoscerli tutti alla perfezione, ma, per essere un quarantenne che non aveva mai maneggiato un pc, ciò che ha fatto è veramente tanto. È diventato un esperto informatico, o quasi (in certi campi aveva poche competenze), studiando e praticando da autodidatta. Inoltre, lavorava (anzi, lavora ancora) almeno 8 ore al giorno come barista (in un bar di sua proprietà) e ha famiglia, quindi, non disponeva di tanto tempo per dedicarsi al mondo dell’informatica. Evidentemente, ha un talento per questo genere di studio e un’elevata rapidità di apprendimento.
            Allontanandoci dal discorso “lavoro” e tornando al discorso “cani”, rispondo a ciò che hai affermato riguardo le determinate caratteristiche cercate in un cane: un conto è prendere un meticcio dal canile o da un privato (un meticcio insomma, cioè palese incrocio di varie razze canine, il cosiddetto “bastardino”), senza avere la più vaga idea di come diventerà morfologicamente e caratterialmente, un altro è prendere un P.T., un Rottweiler o un Jack Russell Terrier, da un allevamento, o da un privato di cui conosci bene la reputazione e via discorrendo (una persona di cui sai che ti puoi fidare, o almeno così credi), non ti rilascia il pedigree per il semplice fatto che non ha avuto voglia di registrare la cucciolata all’E.N.C.I., non ha voluto spendere soldi e bla bla bla… (solitamente, lo fanno i privati, più che gli allevatori), oppure, te lo rilascia e dopo un po’ di tempo lo perdi, lo bruci, lo butti, o qualunque cosa tu voglia farci (ipoteticamente parlando, s’intende). Il cane che hai acquistato (o ti hanno regalato), anche se non ha più il pedigree, è sempre lo stesso cane, inoltre, un P.T. è pur sempre un P.T., a prescindere dall’uso che ne vuoi fare. Il P.T. ha determinate caratteristiche, con o senza pedigree. Stesso discorso vale per le altre razze canine. Ti riferivi alla tipicità? Alla distinzione tra linea da lavoro e da bellezza? (premettendo che, a volte, a seconda delle linee di sangue da lavoro e da bellezza che si paragonano, la differenza morfologica e caratteriale tra le due non è abissale; lo stesso discorso vale per quel che concerne l’utilità.)
            Non è necessario possedere il pedigree, per saper riconoscere queste caratteristiche; un esperto cinofilo che si rispetti ne è capace. Un allevatore degno di essere definito tale, dovrebbe esserne capace. Se poi t’interessa l’intera geneaologia, allora sì, credo ti occorra obbligatoriamente il pedigree, o consultare i dati del cane presenti nel database dell’E.N.C.I.
            Il punto è: se non sei un allevatore, che ti frega di conoscere l’intera genealogia del tuo cane? A volte la gente si attacca a cosa futili. Io mi interesserei più alla salute del mio cane e a non fargli mancare niente.
            Vuoi un P.T. “da finanza”, o “da polizia”, perché fa figo? Va bene, recati in un allevamento apposito e acquista uno degli esemplari scartati (quelli accettati, perché reputati idonei a svolgere tali mansioni, ovviamente vanno alle Forze dell’Ordine, non so se un privato cittadino può acquistarli). Un mio conoscente ne ha acquistati due (una coppia), gli utilizza, esclusivamente, per fare la guardia alla sua falegnameria; li ha acquistati sprovvisti di pedigree e solo dopo un anno ha deciso di richiederlo (tanto per averlo), ma non so se l’abbia fatto.
            Secondo te, quei cani non sono puri?
            Secondo me, lo sono, forse anche più di tanti altri provvisti di pedigree.

          • E come lo “valuti per bene” un cane prescindendo dalla razza? Soprattutto un cucciolo. Come fai a capire se un cucciolo sara’ piu o meno atlético, piu o meno indipendente, piu o meno… se non ti basi sulla razza?

          • Claudio, sai quale e’ il problema nel tuo ragionamento? Che puo valere per una generazione (o due), ma poi si ritorna ad avere bisogno del pedigree. Va bene, mettiamo che io prendo un PT senza pedigree da un privato di cui mi fido, a questo punto il problema e’ da dove abbia preso lui i suoi cani. Anche lui da un privato di cui si fida? Anzi da due per evitare consanguineita. E questi quattro cani da dove verrebbero? Da altri privati? E come si farebbe a sapere di non stare incrociando in consanguineita?
            Un discorso e’ prendere un cucciolo figlio di due cani con pedigree a cui pero’ il pedigree non e’ stato fatto (poi perche? Visto che non costano molto), un altra cosa e’ prendere un cucciolo di cui non si sa chi siano i nonni (e spesso neanche il padre, visto che il privato che fa la cucciolata parecchie volte ha solo la madre). Insomma in questo senso il punto e’ “non puoi garantirmi che sia di razza. Allora non me lo dare allo stesso prezzo”; insomma le ricerche fatte sull’ albero genealógico per scegliere l’ incrocio da fare rapprsentano tempo, lavoro, sforzo… e meritano di essere riconosciute e ricompensate.
            E devo ribadire che il pedigree non si puo “perdere”, un cane che lo ha lo avra’ per tutta la vita. Se si perde il pezzo di carta si puo andare all’ Enci e richiederne un duplicato. E in caso di eliminazione del chip il problema non e’ la perdita del pedigree, ma l’ impossibilita (o difficolta) di associare tale cane con il pedigree corrispondente. Ma se per esempio tu depositassi il dna del tuo cane (come si fa con i riproduttori), questi anche perdendo il pedigree originale (pezzo di carta) o ritrovandosi (per qualunque ragione) senza microchip potrebbero comunque veder riposto il loro pedigree.
            Non bisogna confondere il pedigree cartaceo con il pedigree come registro della genealogía del cane; se io perdessi l’ originale della mia laurea non smetterei di essere laureato, solo dovrei andaré all’ universita e richiedere di emettere un certificato sostitutivo. Altro discorso sarebbe se io non fossi in grado di dimostrare chi sono; rimarrebbe sempre e comunque registrato un Eros M. nato il… a … laureato in … all’ universita… nell’ anno … e cosi per i pedigree. Tu puoi distruggere l’ originale e tutte le copie che vuoi, pero il cane xxx piglio di yyy e zzz nipote di aaa, bbb, ccc e ddd rimarrebbe comunque registrato con il suo pedigree disponibile per il giorno in cui fosse richiesto.
            E mi dispiace dirti che il pedigrre e’ utile anche per la salute del cane; sapere che un nonno fosse portatore sano di una certa malattia, che tra i fratelli tale altra malattia ha una incidenza del xx% e tra i cugini del yy%, sapere di cosa sono morti i suoi nonni (o zii) sicuramente aiuta. In fondo anche a noi umani i dottori chiedono quali malattie siano presenti in familia.

          • Devo ammettere che il tuo discorso non fa una piega (mi riferisco a quello in cui parli delle generazioni, etc…), però, mi domando: quando le razze canine ancora non avevano il pedigree, quindi, ancora non erano eccessivamente lavorate dagli uomini (di conseguenza non ne esistevano di certo tante come quelle attuali), come facevano?
            Le razze canine antiche non sono state create dall’uomo, erano selvagge (come il lupo), solo in un secondo momento l’uomo cominciò ad addomesticarle e allevarle. Il pedigree, è nato tanto tempo dopo, eppure, erano pur sempre razze.
            Simile a questo, è l’esempio riguardo il Cane da Pastore Fonnese, che ho fatto in uno dei miei commenti precedenti.
            Certi allevatori non fanno il pedigree ai loro cuccioli, per pigrizia e per risparmiare soldi (è una cosa che fanno, perlopiù, gli allevatori amatoriali).
            Concordo che un cane senza pedigree non dev’essere venduto a un prezzo elevato.

          • Un tempo non si facevano tanti problema nell’ accoppiare in consanguineita, anzi ignoravano le leggi della genética (Mendel e’ nato nel 1822). E per quanto ne ho capito, allora piu che di “razze” nel senso moderno del termine si parlava di “funzione” dei cani (da pastore, da riporto, da caccia in tana, da riporto in acqua, da guardia…). E l’ Enci fu fondata nel 1882, quando lo stesso Mendel era ancora in vita. E un tempo i cani erano sacrificabili se non compivano con la funzione, anzi le selezioni erano spesso fatte in questo modo cruento (tra gli stessi lupi sopravvivono solo i piu adatti). A un lupo cosa gli interesserebbe sapere di cosa mori suo nonno? Loro non avevano medici a disposizione… ma i nostri cani si, e noi non siamo disposti a sacrificarli se non sono piu in grado di “lavorare” (anche perche in gran percentuale il loro lavoro e’ semplicemte lo stare con noi e farsi compagnia). E i medici veterinari moderni traggono vantaggio dal conoscere la storia clínica della familia del nostro cane.
            Tornando ai cani da lavoro (ma anche da expo); adesso si ha la possibilita di esaminare gli alberi genealogici per fissare certe caratteristiche in modo piu scientifico rispetto a quanto possibile 100 anni fa (ma anche meno). E gli allevatori ne approfittano per far nascere cani con le caratteristiche che cercano (o almeno ci provano). Per il bene dei cani? Si spera di si, anche perche un cucciolo sano e equilibrato caratterialmente ha piu probabilita di vivere bene.

          • @ Eros
            quanti hanno preso un cucciolo di Golden “peffaterapì” per poi ritrovarsi con un adulto attaccabrighe stronzo?

          • @uollera, ma tu lo sai cosa e’ un pedigree? E cosa e’ una razza canina? Perche dovrebbe essere chiaro per tutti che il pedigree attesta solo l’ appartenenza di un cane ad una certa razza e riporta il suo albero genealógico. Ma non garantisce la tipicita del cane stesso, ne físicamente ne caratterialmente. Il pedigree ti dice chi erano i genitori, nonni, bisnonni… del cane che hai di fronte; pero’ bisogna saperlo leggere. Se i due genitori fossere entrambi esemplari con problema caratteriali, cosa ci si potrebbe aspettare dai cuccioli? O se si trattasse di accoppiamenti in consanguineita fatti alla leggera, o se fossero esemlari non testati per malattie genetiche, o se…
            Il pedigree ci da le basi per valutare, ma poi sta a noi farlo; se pur avendo gli strumenti per valutare e non lo facciamo, se ci facciamo impressionare dalla semplice presenza del pedigree ma non siamo in grado di utilizzarlo nel modo corretto (ne di leggerlo), se non sappiamo distinguere un allevamento serio da un cagnaro, se… la “colpa” non e’ ne della razza ne del pedigree; stiamo pagando la nostra ingenuita e superficialita. Di fronte ai mille euro di spesa per un cane con pedigree e ai 10 anni di impegno che ci stiamo prendendo sarebbe il caso di informarci un po per agire in piena consapevolezza; chi agisce troppo alla leggere poi soffre le conseguenze.

          • quindi concordi che non basta ne un pedigree, e neanche un esemplare di razza , conta soprattutto l’osservazione, facile farla in un esemplare di razza adulto, meno facile se si ha di fronte un cucciolo meticcio, però ogni cane fa storia a se, potremmo avere dei retriever migliori nella ricerca al tartufo che 100 lagotti, o un meticcio migliore nell’utilissimo riporto.

          • Ovvio che non basta il semplice “avere un pedigree” o la semplice “appartenenza ad una razza”; e’ ovvio che se vogliamo un esemplare che rispetti lo standard di razza (sia físicamente che caratterialmente) bisogna andare oltre. Il pedigree e’ la base da cui iniziare, uno strumento che aiuta a capire come sara’ un determinato cane. Ma obviamente non basta.
            Pero’ aiuta molto; sapendo “leggere” un pedigree si possono trarre molte conclusioni, impossibili da ottenere semplicemente vedendo un cucciolo di meticcio. Gia sapendo chi erano i genitori, chi erano i nonni, come sono i fratelli delle precedenti cucciolate… avendo gia visto cuccioli di quella razza (che poi siano diventati adulti tipici) per poter fare un confronto… allora ci si puo fare una idea abastanza seria su come diventera’ il cucciolo che abbiamo davanti.
            Invece capire come diventera’ un meticcio… gia e’ difficile capire la taglia adulta (soprattutto se non si conoscono i genitori); e anche conoscendoli e’ difficile dire a chi dei due assomigliera di piu (ci sono casi di cuccioli nella stessa cucciolata completamente diversi tra loro). Figurarsi predire il carattere… veramente ci vorrebbe la sfera di cristallo.

      • Grazie mille per la spiegazione. Sapreste dirmi, se quell’esame e molto costoso e a chi mi devo rivolgere per farlo? Grazie in anticipo per la risposta.

  25. Mi permetto di contraddirti: la cosiddetta “purezza della razza” (che poi è tutto un programma…) è data dalla genetica (e si conosce, innanzitutto, tramite essa), non da un pezzo di carta (tra l’altro, non tanto difficile da falsificare), o dalla Legge, come affermi tu.

    A mio parere, non è da persone sagge e consapevoli, parteggiare per l’E.N.C.I., famigerata associazione rovina razze canine, alla quale interessa esclusivamente (o quasi) incrementare il business, accontentando gli innumerevoli ed ignoranti “modaioli” (basta anche solo pensare a come ha contribuito alla rovina del Pastore Tedesco, cane a dir poco eccezionale sotto ogni aspetto).
    Trovo più “salutare” affidarsi ad un allevamento amatoriale rustico e, contestualmente, professionale nel modo di allevare e trattare la razza.

    • Aggiungo: più o meno lo stesso discorso inerente all’E.N.C.I. vale per la F.C.I.

      Per favore, che nessuno mi venga a dire che gli allevatori riconosciuti ufficialmente danno sempre GARANZIE (perché tale affermazione è parecchio distante dalla realtà dei fatti).

    • Visto che il concetto di “purezza della razza” e’ un qualcosa di burocratico, allora sarebbe il caso di usare leggi per regolamentarla; mi sembra talmnte ovvio che non capisco come qualcuno possa non arrivarci…
      Se io incrociassi un mastino napoletano con un mastino inglese (tanto per dire) il risultato che sarebbe? Sicuramente un molosso con caratteristiche tipiche del grupo 2; e perche non sarebbe un “cane di razza”? Chi lo deciderebbe? Le regole ci vogliono e la sola soluzione lógica sarebbe di migliorare gli enti preposti a farle e ad applicarle, non il cadere nell’ anarchia.

      • È data dalla burocrazia solo a livello teorico, inoltre, io potrei avere un concetto di “purezza della razza” differente dal tuo.
        Non ci si può sempre basare su ciò che è dettato dalle Leggi (tanto meno se sono italiane), esse dicono tante cose, spesso contrastanti l’un l’altra (quest’ultimo è un discorso generale).
        Forse sei tu che hai frainteso me, io ho capito cosa intende comunicare l’autrice di questo articolo, scritto in breve: “la Legge è incontestabile”. Questo stesso concetto, invece, è molto contestabile; insomma, un conto è rispettare la Legge, un altro è darle ragione assoluta rinunciando a ragione con la propria testa. Se la Legge affermasse che un senegalese puro ha la pelle bianca e chiunque affermi il contrario è punibile con una sanzione, ovvio che una persona responsabile rispetterebbe tale Legge, ma ciò non significherebbe che sia sensata.

        Comunque, non è mia intenzione farne una polemica, ognuno la pensi come meglio crede.

        • Concetto di purezza della razza diferente dal mio? Se la purezza della razza e’ soggettiva (nonostante il fatto che le razze provengano da selezione umana e che siano state codificate per mezzo di standard, che non sono altro che “leggi”) allora sono soggettive anche le razze; quindi quello che per lo standard, il pedigree (e la legge) e’ dichiarato un mastino napoletano per te potrebbe essere un labrador e per me un alano? O cosa intendi tu con “purezza della razza”? Sei consapevole che si trata di una convenzione umana? E che come tale e’ una legge. Restando al tuo esempio del “senegalese puro”, ma il Senegal esisteva in natura o e’ nato da una legge che ne ha stabilito i confini? Quindi il concetto stesso di “senegalese” non deriva forse da una legge?
          Noi possiamo discutere sul numero di generazioni necessarie per definiré “di razza” un cane, sull’ eventuale apertura del RSR per tutte le razze, sul fatto che alcune caratteristiche richieste da alcuni standard siano o meno dannose per la salute dei cani… ma il concetto di razza e’ artificiale e quindi debe essere definito da una legge. In realta un mastino napoletano (per fare l’ esempio di una razza) cosa e’? E’ un cane che compie con certe caratteristiche fisiche (standard)e del quale si ha la certeza (tramite documenti, il pedigree) che anche i suoi genitori compivano cn tali caratteristiche (per essere sicuri che il suo aspetto non sia frutto di semplice casualita). O tu come lo definiresti?

          • Dato che hai accennato allo standard di razza, ti faccio presente che quello di alcune (o forse parecchie, non lo so con precisione) razze canine è diverso da quello esistente mezzo secolo fa (delle medesime razze), o anche meno, a seconda della razza. Quindi, questi “Standard/Leggi”, come da te definiti, non mi sembrano molto stabili e attendibili.
            Il Pastore Tedesco ne è un esempio lampante: tale razza canine, in origine, possedeva uno standard non poco differente da quello attuale, dettato dall’E.N.C.I., F.C.I. e via discorrendo…

            Per quel che concerne l’esempio dei senegalesi, ero palesemente riferito al colore della pelle, non ai confini (non fraintendetemi: non sto assolutamente facendo razzismo, non c’entra niente con l’argomento trattato. Si legga l’esempio presente nel mio commento precedente, per capire e non fraintendere).
            Riporto qui il mio esempio:
            “un conto è rispettare la Legge, un altro è darle ragione assoluta rinunciando a ragionare con la propria testa. Se la Legge affermasse che un senegalese puro ha la pelle bianca e chiunque affermi il contrario è punibile con una sanzione, è ovvio che una persona responsabile rispetterebbe tale Legge, ma ciò non significherebbe che sia sensata.”.

          • Gli standard cambiano, si adeguano, cosi come si adeguano le leggi. Quando sono stati scritti i primi standard l’ Italia era ancora un regno e invece della Costituzione c’era lo Statuto Albertino; e ancora si promulgavano regii decreti. E il fatto che gli standard cambino con il tempo e’ la dimostrazione che il concetto stesso di razza e’ da questo punto di vista “artificiale” e che quindi va preso come tale. 70 anni fa chi nasceva nella penisola di Istria era italiano, adesso e’ croato; eppure parliamo della stessa penisola e magari anche della stessa familia. Cosa cambia? Cambia che hanno spostato il confine (concetto artificiale). E nello stesso modo possono cambiare uno standard di razza (artificiale anche questo).
            Sul fatto che parecchi standard si sono spostati verso un ipertipo (peggiorando la razza) non si puo che riconoscerlo, sul fatto che alcuni standard andrebbero cambiati per il bene dei cani stessi, anche qui e’ palese; ma essendo gli standard una convenzione non si puo far altro che attenersi a quelli (magari lottando per farli migliorare, ma non ignorandoli). Scrivendo mi e’ venuto in mente un altro esempio, quello della maggiore eta’ (altra convenzione stabilita per legge); un tempo in Italia si diventava maggiorenni a 21 anni, adesso a 18; ma fisiológicamente un diciottenne era ed e’ un diciottenne e un diciannovenne continua ad essere quello che era (anche se adesso legalmente maggiorenne e un tempo invece ancora considerato minorenne)

          • Capisco cosa intendi e concordo più o meno con tutto ciò che hai scritto, però, ci sono dei punti che sarebbero da rivedere:
            tu stesso hai affermato che gli standard sono “artificiali” e vengono riadattati. Allora, questi standard “non definitivi”, come farebbero a definire in modo sicuro la morfologia e il carattere di una razza canina? Come dovrebbe essere la razza canina interessata? Come dovrebbe essere l’esemplare?
            Quando si modifica uno standard, di conseguenza si cercherà di modificare parte del cane stesso. Il cane non è un’automobile, una casa, o un robot, che può essere riadattato a seconda di ciò che passa nella mente di chi sta a capo delle associazioni che dovrebbero tutelare la purezza della razza.
            Prendiamo ancora come esempio il Pastore Tedesco: a mio parere, anzi, a parere di molti, l’unico vero standard di questa razza canina è quello imposto dal suo “fondatore” Friedrich Emil Max von Stephanitz. Sarebbe lo standard originale. Eppure, i P.T. attuali, molti dei quali abbastanza differenti da com’era in origine, sono pur sempre P.T. Standard diverso (ovviamente, non sotto tutti gli aspetti, altrimenti sarebbe proprio una razza differente, dato che ci sarebbero delle totali modifiche genetiche e la razza verrebbe stravolta), ma stessa razza.
            Poi, per dirla tutta, i cosiddetti “cani di razza pura”, altro non sono che meticci nati da selezioni volute e seguite dall’uomo (dagli allevatori); si potrebbero definire “selezioni meccaniche”. Al contrario, i cani che oggi definiamo “meticci”, o “bastardini”, sono frutto di incroci avvenuti in modo naturale, spontaneo.
            Detto ciò, per risalire all’origine di una razza canina, non solo si dovrebbero conoscere gli incroci dai quali deriva, ma si dovrebbe scavare ancora più affondo per scoprire quali esemplari abbiano dato origine a quelle stesse razze (solitamente, antiche) dalle quali deriva la razza attuale…e così via…
            Così facendo, si tornerebbe talmente indietro nel tempo, che il concetto, anzi, forse anche solo l’idea di “pedigree” e associazioni cinofile, nemmeno scorreva nei pensieri degli Esseri Umani dell’epoca.
            Esistono molte razze canine che hanno origini antichissime. La cosiddetta “purezza” è una cosa che perfino la genetica avrebbe difficoltà a stabilire con totale certezza. Diverso discorso è se per “purezza” s’intendono, esclusivamente, le selezioni più “recenti”, riportate nel pedigree.
            Prima di concludere il mio discorso, ti faccio un altro piccolo esempio: immagina che, nonostante all’anagrafe risulti figlio di Lucia e Roberto (nomi inventati ora), dopo accurate analisi del tuo DNA e di quello di coloro che hai sempre creduto tuoi genitori, scopri di non essere realmente loro figlio, perché il tuo DNA non combacia con il loro, è troppo diverso; oppure che il tuo vero genitore è solo uno dei due. Crederesti più a ciò che risulta all’anagrafe, o ciò che dicono i test del DNA? Su cosa ti baseresti?

        • Correggo: *RAGIONARE (la prima volta ho scritto “ragione” -si è trattato di una svista- poi, nel copia-incolla, l’ho riportato scritto correttamente).

  26. ma quali nazisti e nazisti… ma la vuoi finire? incattivita e acida che non sei altro. come si puo’ definire di razza pura un cane di cui non si conoscono genitori nonni e via dicendo? solo perche soniglia a un cane di razza?? allora tutti i bambini del mondo che assomiglian a mio figlno anche loro figli miei? siete dei poveretti

  27. Volete ridere? Quan hanno iscritto Balrog al RSR messicano dovevano scrivere qualcosa alla voce “allevatore” e quindi ci hanno messo il mio nome. Quindi adesso io per la FCI sono ufficialmente un allevatore (di mastini spagnoli), nonostante io abbia un solo cane (con certificato di tipicita, iscritto al RSR ma senza pedigree) e non abbia mai avuto nessuna cucciolata (visto che Balrog e’ maschio e perdipiu non si e’ mai accoppiato).

  28. lupi lupi lupi 🙂
    verissimo anche quello che dici tu, so’ di tendini incisi chirurgicamente per far tenere giu’ la coda, di cani monorchidi operati ed utilizzati comunque per la riproduzione ecc.. ecc.. il nostro paese e’ proprio lo staterello delle banane e’ vero. ma non e’ tutto cosi’, non e’ sempre e per forza cosi’. da quando mi sono avvicinato al meraviglioso mondo della cinofilia ho conosciuto nel tempo tantissime persone oneste, serie e soprattutto amanti della razza a cui sono sentimentalmente legate. persone che lavorano incessantemente alla ricerca del miglioramento continuo, persone che non assecondano le mode del momento,o il giudice tal dei tali e che si accontentano di arrivare secondi ma con onesta’, persone che come me non cercano di “migliorare” le lastre ecc.. persone che come me sottopongono i propri cani a lastre ufficiali, test genetici prove di lavoro e via dicendo e che faranno figliare solo i cani migliori sotto tutti gli aspetti, morfologia carattere salute e attitudine al lavoro, nel rispetto dello standard di razza del paese d’origine dei propri cani. persone che non mettono le loro cagne a riprodursi in batteria come i conigli e che quella volta che decidono di fare una cucciolata la seguono come se fossero figli propri. mi sono permesso di dissentire da cio’ che hai scritto riguardo ai pastori tedeschi che non deambulano perche’ dalle persone come e me non nascono e non nasceranno mai soggetti storpi, perche’ se disgraziatamente un mio/loro cane risultasse affetto sarebbe bandito dalla riproduzione. se pur essendoci un ente a tutela delle razze ecc ecc ci sono comunque dei furbi che fanno del male alla cinofilia per il mero guadagno tu pensa se non ci fosse nemmeno un’organizzazione come l’enci che caos ci sarebbe. per ogni “furbo”, io personalmente li definirei criminali ma vabbe’.., dicevo che per ogni furbo c’e’ per compensazione una o piu’ persone oneste e soprattutto amanti della razza che chiunque desideri acquistare un cane dovrebbe cercare. io personalmente conosco persone che se non sono sicure che i loro cuccioli vadano in mano alle persone giuste piuttosto se li tengono. e chi ragiona cosi’ non mette in circolazione cani che tarati..

  29. gentile Sig.Rossi
    Girovagando nel suo sito mi sono imbattuto in questo articolo di più di un anno fa’…tutto molto interessante,fino a quando non è arrivata a dire quale sarebbe il suo sogno.
    Avrei giusto qualcosa da obbiettare sull’ENCI in quanto registro!
    Ad istituire la figura di allevatore non dovrebbe esseri l’ENCI,ente privato a cui il nostro staterello delle banane ha dato poteri che non dovrebbe avere,ma dovrebbe essere il nostro stato a dare la possibilità a più enti cinofili di poter registrare i cani di razza,cosa che avviene già in altri stati europei.
    L’ENCI e la FCI sono due organizzazioni private che hanno fallito miseramente nella difesa e nella selezione dei cani di razza,creando in pochi decenni il declino di parecchie di esse..pastori tedeschi che deambulano a fatica,labrador che sembran dei mastini/maialini,bulldog inglesi che faticano a fare 100 metri sotto il sole,cani corso che sembran dei boxer ecc..e potrei continuare all’infinito!

    cordialmente
    Alessandro

    • Ale, anch’io vorrei che l’allevamento fosse gestito da un altro ente. Purtroppo questo abbiamo…ed ha appunto poteri che gli ha dato lo Stato e non certo io. Quindi, scegliendo la soluzione “meno peggio”…almeno l’ENCI facesse bene quello che è stato incaricato di fare!

      • Eccoli quì, altri due scenziati! l’enci e l’fci non sono colpevoli di cio che scrivete, per ogni razza viene chiesto di rispettare lo standard del paese di origine. caro saputello che parli di “pastori tedeschi che non deambulano” invrce di riempirti la bocca di paroloni studia e informati bene! se ci sono pastori tedeschi sani belli forti e robusti lo si deve proprio agli allevatori seri che li selezionano scrupolosamente, sottoponendo fattrici e stalloni a tutte le visite e ai test necessari per sincerasi.

        • marco… non ha tutti i torti eh… perchè mai la gente dovrebbe spendere 1000 e passa euro per un cane ? che garanzie in più ha che se ne prende uno dal vicino nato per sbaglio?
          purtroppo in mezzo a qualche bravo ci sono tanti cagnari… e enci non controlla niente, niente di niente. almeno in altri stati è obbligatorio avere la licenza ai riproduttori per cucciolare…
          poi ok abbiamo i club di razza… però… anche li… a starci in mezzo un poco si capisce “come funziona”. poi tu ti fai il mazzo per allevare bene, perdi dei soldi per un riproduttore non usabile, lo cedi gratis dopo averci investito un tot perchè ci tieni alal razza e a far le cose per bene, e poi vieni a sapere che altri accoppiano cani displasici, figli di cani displasici… e gli faranno il pedigree… e via!
          davvero, fra “il cane” e “Il pedigree” c’è tanto in mezzo… ma spesso purtroppo non è nulla si buono
          a volte, a chi davvero interessa “il cane”, averlo viverci insieme al di la di gare coppette e soldi, il pedigree serve relativamente, basta la sostanza e che sia buona.
          questo sebbene continuo a provarci… a far finta di credere nella cinofilia ufficiale…ma è dura, davvero dura quando l’uomo pensa solo ai soldi agli interessio alla fama… e passa sopra tutto per questo.

        • Che non abbisno delle tare geneticje e dei difetti ereditariamente trasmissibili.tutte cose che inveve non fanno i privati che comprano un/a cucciolo/a e danno il via ad allevamenti improbabili di cani che successivamente non verranno mai controllati e che a lora voltra produrranno cuccioli che a loro volta faranno la stessa fine. in sei anni possono far nascere 3/4 generazioni figuriamoci in venti/trenta o addirittura in cinquanta che disatri si possono fare. l’enci e l’fci hanno solo il compito di iscriversi ai registri perche’ sono figli di cani registrati a loro volta. ma se sono brutti malati e fuori standard non e’ certo colpa sua. infatti quei cani non parteciperanno mai a prove di lavoro o ad expo.

          • marco marco marco…
            stai parlando con un allevatore e consigliere del club di razza…
            so bene. so bene tutto !
            so bene che in expo ci vanno anche i cani aggressivi e paurosi, cioè da squalifica ma fanno il cac lostesso specie se sono “di tizio”
            so bene che se hanno una tara non tutti li fermano, non tutti lo dicono
            so bene che se le lastre non sono perfette “c’è modo di miglirarle”
            so bene che a volte il papa non è proprio quello dichiarato
            e so bene che IN ITALIA un cane marcio di salute te lo lasciao usare lostesso in riproduzione mentre ad es in svizzera devono fare verifiche morfocaratteriali e svariati test di salute obbligartoriamente per riprodurre, e fare il dna ai cuccioli ad es in svizzera, per provare che sia davvero loro figlio, da noi li fanno solo se qualcuno ha dubbi e lo richiede…
            e così via
            non è così semplice e la colpa non è “dei privati”, come se… davvero, ci fosse tutta sta gente che ha voglia di cucciolare “così”

        • Scienziato?!
          Su non esageriamo,giusto appassionato!
          Se volessi un pastore tedesco serio non lo prenderei mai da uno che li porta agli show di bellezza,ma andrei a cercarli tra quelli usati nelle forze di polizia,usati per il lavoro per cui andrebbero selezionati,anzi molto probabilmente prenderei altro.
          Che i pastori tedeschi deambulano a fatica lo puoi guardare tranquillamente in qualsiasi show,c’è giusto il documentario della BBC “pedigree dog exposed”dagli un occhio!
          I cani che non lavorano sono solo dei soprammobili,hai voglia a fargli esami e lastre,servon poco a nulla se la base genetica è tarata!
          Vi lascio volentieri l’ENCI,la FCI e tutti i registri che tanto agognano alla coccarda,e spero che stian sempre lontani anni luce dagl’ultimi cani che ancora lavorano!

          • Ale, pia illusione quella delle forze di polizia… un tempo sì, allevavano cani in proprio. Ora li prendono dagli allevatori, ma spesso (per spender meno, presumo… visti i continui tagli) “raccattano” letteralmente cani adulti scartati da altri, o si affidano a veri e propri cagnari.
            Gli allevatori seri di pastori tedeschi esistono ancora, ma…le forze dell’ordine, poveracce, si arrangiano come possono.
            P.S.: il documentario della BBC è da prendere con un po’ di spirito critico: sia in generale che in particolare. Tanto per cominciare, è inglese e riflette solo la situazione inglese, che è realmente drammatica: ma noi stiamo un po’ meno peggio. E comunque i pastori tedeschi in Inghilterra non li hanno MAI saputi allevare (e neanche in USA, se è per questo). Sono sempre stati delle caricature di pastore tedesco. Quelli italiani non sono AFFATTO conciati così!

  30. per ottenere il pedigree di un cucciolo e’ necessario avere i pedigree di entrambi i genitori e spendere pochissime decine di euro. la domanda che dovete farvi e’ questa: se legalmente non si possono ammettere alla riproduzioni soggetti che non sono in possesso di certificati genealogici e allo stesso modo e’ vietato venderne i cuccioli PERCHE’ CI SONO IN GIRO UN SACCO DI CANI “DI RAZZA MA SENZA PEDIGREE”????? D LGS 529/92. L’enci ha istituito il registro degli allevatori e dei proprietari dove sono iscritti tutti gli allevatori sia amatoriali che professionali e tutti i proprietari dei cuccioli di loro provenienza. D.M. 22383 del 3-6-2003. che garanzie avete che il vostro cane sia di razza pura?? solamente perche’ VISIVAMENTE secondo il vostro giudizio e’ tale e quale? allora tutti i bambini che assomigliano a mio figlio sono figli miei? paradossi a parte ho un amico che si chiama Gianpiero che tre anni fa ha comprato una maltesina di razza ma senza pedigree.(Gianpy se leggi non te la prendere 🙂 ) in tutto e per tutto somigliante allo standard di razza pagandola poco e risparmiando a suo avviso perche’ “il pedigree non mi serve, tanto non devo portarla alle mostre, e poi il proprietario mi ha chiesto se volevo o non il pedigree e ho scelto di non averlo” cmq questa primavera e’ stata fatta accoppiare con il maltese di razza senza pedigree del suo vicino di casa. sono nati 3 cuccioli,uno bianco e due grigi/marroncini molto molto simili a degli yorkshire terrier. potrebbe cederli come yorky senza pedigree che a loro volta potranno fare figli tutti bianchi. questo e’ l’esempio reale e lampante dei pasticci che possono succere. se lui pero’ non avesse fatto riprodurre la sua chicca non avrebbe mai scoperto la dura realta’ e sarebbe stato uno di quelli che possiede a tutti gli effetti un cane di razza pura ma senza pedigree. sorry gianpy..

  31. A questo punto mi viene una domanda forse troppo cavillosa. Balrog e’ iscritto al RSR messicano (comunque riconosciuto dalla FCI a cui e’ affiliata la FCM, equivalente nostrana dell’ Enci) e ha il Certificato di Tipicita, che qui si chiama CPR. Venendo in Italia sarei legalmente autorizzato a dire che e’ un mastino spagnolo?
    E come si fa la conversione del Certificato di Tipicita di un altro paese? Visto tra l’ altro che il mastino spagnolo e’ una delle razze per le quali il RSR italiano e’ aperto.

  32. Articolo pessimo. Se un cane è figlio di due cani di razza è anch’esso un cane di quella razza, non serve un biologo per affermarlo. Inoltre “perché sì” e “perché no” sono argomentazioni alquanto infantili. Che poi, dal punto di vista legale, non si possa affermare che essi siano di razza pura sono d’accordo. Che sia sbagliato farli riprodurre e venderli, sono d’accordo.

    Saluti

    • Se i genitori di un cane sono di razza pura devono avere il pedigree: quindi lo avrà anche il figlio.
      Se non ce l’hanno, sono cani “simili” alla razza X, e nessuno può provare che siano veramente “di razza”, perché l’appartenenza a una razza è decretata esclusivamente dal fatto che si possa dimostrare che per almeno tre generazioni non ci siano state ibridazioni. E senza documenti non lo puoi dimostrare, quindi al massimo avrai cani che “somigliano” a una razza. L’appartenenza non è questione di biologia, ma di documenti di identità.

      • Il pedigree non è conseguenza fisica del parto: uno può anche decidere di non farlo. Certo nessuno può pretendere di dimostrare che un cucciolo sia di razza senza avere il pedigree, ma questo non implica che non sia di razza pura. La razza è unicamente nei geni, il pedigree è un documento necessario per poterla dimostrare facilmente e inequivocabilmente. Ma queste sono nozioni elementari che chiunque sa, mi sento anche stupido a ribadirle.

        • Effettivamente stai dicendo delle banalità… ma proprio perché sembri non aver afferrato questo concetto: “razza pura” è un termine burocratico, non genetico!

        • E’ ovvio che se uno fa accoppiare due cani “di razza” i loro cuccioli saranno “genéticamente” della stessa razza dei genitori (che essi vengano registrati o meno). Ma se io incontro un cane senza documenti non posso essere sicuro che sia effettivamente “di razza”, neanche se físicamente perfettamente in standard.
          E’ esattamente come avviene per noi umani, abbiamo carte di identita, certificati di nascita, passaporti… per dimostrare esattamente chi siamo, cosi come il pedigree dei cani; non e’ che io sono Eros Mammoliti, figlio di… nato a Roma il… residente a… solo perche lo dico io. Ho dei ducumenti che lo provano. E se alla mia nascita i miei genitori mi avessero abbandonato invece di “registrarmi”, adesso io sarei “figlio di ignoti” e con un cognome inventato. Anche se genéticamente sarei esattamente lo stesso
          Io sarei favorevole a fare un documento genealógico obligatorio anche per i meticci, cosi come una dichiarazione di monta, in modo da poder tenere effettivamente sotto controllo la popolazione canina.
          Facendo un altro esempio personale; Balrog il mio cucciolone (11 mesi) di mastino spagnolo ha il Certificato di Tipicita ed e’ iscritto al RSR messicano, essendo gia stato esaminato da due giudici della federazione che lo hanno trovato in standard. Ebbene, nonostante questo nessuno potrebbe essere sicuro che accoppiandosi i suoi figli possano essere anche loro mastini spagnoli in standard, visto che non si puo essere sicuri di quali geni abbia veramente.
          Se accoppiato con una femmina con pedigree o CT, tutti i cuccioli in standard avrebbero diritto al Ct di seconda generazione (secondo le regole messicane), mentre quelli non in standard verrebbero esclusi dal RSR. Poi facendo riprodurre i figli “tipici” si darebbe il CT di terza generazione solo ai nipoti anche loro in standard. E solo alla quarta generazione di tipicita si avrebbe diritto al pedigree. Ingiustizia? Assolutamente no. Piuttosto e’ un modo di tutelare la razza.
          E poi se e’ vero che in teoría “uno può anche decidere di non farlo (il pedigree)”, in pratica una scelta del genere non ha senso. La dichiarazione di avvenuta monta e la seguente dichiarazione di nascita con richiesta di pedigree comportano una spesa (sia económica che a livello di tempo) minima rispetto a quelle necessarie per una gravidanza, parto, allattamento, svezzamento, prima socializzazione…

  33. Perche’ si screditano anche quelle poche leggi a tutela di un allevamento serio che ci sono? allora a chi non sta bene la legge sui limiti di velocita’ puo’ andare a 200 km/h in citta’ e se mette in pericolo i vostri figli!?! lo so, l’esempio e’ estremo e paradossale ma le leggi vanno rispettate

  34. Se esistono i cani di similrazza senza pedigree e senza garanzie sulla salute, sulle malattie ereditare, sulla consanguineita’ ecc.. E se esistono cagnoline spremute in continuazione senza tener conto dell’eta’ a cui gli comincia a far fare cuccioli e senza controllo su quante cucciolate fara’ nella sua vita e’ proprio per colpa di persone ottuse bigotte e ignoranti che pensano che il pedigree non serva.che pensano secondo loro a risparmiare poche centinaia di euro .. Siete voi che alimentate il mercato illegale dei cani di preudorazza. Allevare secondo il codice etico dell’allevatore enci ha dei vincoli.per ottenere il pedigree per i propri cuccioli figli di genitori con pedigree bisogna: non ammettere alla riproduzione fattrici che abbiano meno di due anni e comunque non prima del terzo calore. che i genitori siano testati per garantire l’esenzione da tutte le pissibili patologie trasmissibili ai cuccioli. non incrociare soggetti consaguinei, non far fare piu’ una cucciolata all’anno e non piu’ di cinque cucciolate in tutta la sua vita. Care teste di legno tutte queste cose si possono verificare grazie a quel famoso pezzo di carta chiamato pedigree (che tra l’altro costa poche decine di euro)! il prezzo del cucciolo non lo fa il pedigree in se stesso ma il lavoro fatto dall’allevatore prima dell’accoppiamento. Prima di riempirvi la bocca di paroloni di cui non conoscete il significato studiate e documentatevi e forse per voici sara’ la possibilita’ che capiate..

  35. Purtroppo tutto quanto scritto è la verità… noi tutti siamo vittime del consumismo, abbiamo perso interesse all’informazione, vogliamo tutto e subito appena lo decidiamo, facciamo carte false pur di avere quello che vogliamo quando decidiamo di averlo … di disinformazione ce ne è tanta e nessuno allevatori compresi si vuole impegnare a farci capire le varie differenze.
    Non possiamo considerare il lavoro dell’allevatore come il lavoro di un negoziante, vado…lo vedo…lo compro….e se non me lo dà vado da un altro tanto c’è il negozio di via tali e quali che mi ha detto che me lo procura ad un prezzo inferiore…. senza sapere nulla …..
    Personalmente ho impiegato 26 anni per decidermi di fare il cane che ho sempre sognato …. ho rotto le scatole a tutti, ho letto, curiosato, cercato notizie storiche, e comunque non mi decidevo a prenderlo, il cane come dico sempre ai miei ragazzi non è un oggetto o un peluches, esso è un animale e come tale và rispettato, certo non sempre la nostra vita và come cerchiamo di pianificarcela, ma comunque provare a comportarsi in maniera responsabile è un nostro dovere nel momento in cui ci avviciniamo ad un quattro zampe.
    Ma torniamo al nostro discorso… e spezziamo una lancia in favore di chi lavora seriamente in questo settore… quanti tra di noi sanno quanto costi crescere un cane per 2 anni prima di avviarlo ad una ipotetica riproduzione, quanti sanno che caratteristiche legali e quale struttura deve avere una persona prima di definirsi legalmente un allevatore?? quanti si sono posti la domanda ma se l’allevatore non riesce a vendere tutti i cuccioli nell’arco di 3/4 mesi essi poi che fine fanno??chi gli dà da mangiare??
    Tutti vogliono il cane da cucciolo… ma esso è un periodo che per alcune razze dura ben poco
    Pertanto certo quando ci si rivolge a suddetti professionisti non si deve guardare il prezzo del cucciolo, ma tutto il servizio che suddetto ci stà dando….difficilmente un allevatore degno di questo nome vi lascerà da soli ad affrontare un qualsiasi problema che potrà insorgere, difficilmente un allevatore abbandonerà un cucciolo affidatovi, ma sarà sempre lì ad aiutarvi a trovare una soluzione.
    Però a mio avviso c’è il classico rovescio della medaglia e sarebbe che molte persone tutto questo non possono permetterselo e devo cercare di raggiungere un compromesso tra la loro tasca ed il loro desiderio e lì si diventa prede di sporchi cagnari e traffichini del mestiere che fanno tutto di più pur di vendere…
    Personalmente non me la sento di criticare questi ultimi …. La Società ci ha dimostrato fino a qualche tempo fà che volendo possiamo soddisfare qualsiasi nostro desiderio, “quindi x quale motivo io non posso avere lo stesso cane del mio vicino??? lo voglio… lo voglio… lo voglio….” e da quì nascono discussioni forum polemiche etcc…..
    Alla fine chi ci rimette??? solo il povero cane
    Personalmente (e da quì sono certo che sarò oggetto di polemica) metterei per legge che prima di procedere al possesso di un cane di fare dei corsi, corsi che farebbero capire come comportarsi con loro, corsi che spiegherebbero l? A B C del cane, corsi che alla fine rilascerebbero tipo un patentino ….visto che ad oggi molte persone non sanno neanche come accarezzare un cane o che si illudono di riuscire a gestire cani da “carattere irruento”….
    E’ facile dire lo voglio… ma ricordatevi sempre che stiamo parlando di un impegno di 12/16 anni ….

  36. Forse una soluzione sarebbe quella di aprire la lista dei capostipite (quella dei certificati di tipicita) per tutte le razze in modo che i cani che rispettino lo standard di una determinata razza (ho scelto le parole e volutamente non ho scritto “di razza”) ma che non hanno il pedigree possano esservi iscritti. Ovviamente dopo essere stati esaminati da un giudice della federazione e non perche sembrano di razza al vicino di casa, al tizio del parchetto o al cugino del propietario.
    E a quel punto non ci sarebbero piu scuse. Se uno avesse un cane “secondo lui di razza” ma senza pedigree basterebbe portarlo a farlo esaminare. Rendendo impossibile definire poi “di razza” un cane che non ha passato l’ esame o che non si e’ voluto far esaminare.
    La cosa e’ sicuramente fattibile (a livello teorico) e accettata dalla FCI; lo so perche e’ cosi che funciona il regolamento della FCM (federación Canofila Mexicana), l’ omologo messicano dell’ ENCI che e’ anche essa affiliata alla FCI.
    Poi non so se sia applicabile in Italia, anche perche io conozco la situazione messicana, vivendo in Messico ed essendo socio della FCM

    • Ciao Eros sono d’accordo con te,
      secondo me sarebbe anche un ulteriore modo per “schedare” più cani possibili e controllarli ulteriormente mettendoli in sicurezza.
      Si consegna un documento che rispecchia che ha le tipicità e che a tutti quelli “di razza” accertata non toglie niente…….ma non si potrà dire meticcio.
      meticcio= cane nato da genitori di 2 razz4e diverse.
      Quindi quando uno è proprio identico ad un esemplare di “razza”( e sfido chiunque se vado per strada con 2 belli esemplari IDENTICI uno pedigree e l’altro no a riconoscerli)…….non me la sento di definirlo meticcio senza togliere a que metticcioni belli e fieri.

  37. Quoto Eros in tutto e per tutto.

    Il Magrolino, non tutto ciò che viene permesso per legge è necessariamente valido e giusto.
    Queste sono leggi fatte per quegli allevatori che se ne fregano del benessere degli animali.
    La selezione deve essere fatta per salute ed un cane, pure se sordo solo parzialmente, non è un cane sano.
    E se per te va bene farlo riprodurre, ti commenti da solo.
    E sappi pure che PER LEGGE gli animali di razza devono essere corredati di pedigree, altrimenti non lo sono e basta, altro che unregistered!!! GLi allevatori che cedono senza pedigree, vanno RADIATI dalle Associazioni!!!
    Il cucciolo, a prescindere dal costo o se da compagnia o meno, DEVE avere il pedigree, ma sapete leggere!!!

    E se viene ceduto da compagnia a 400 euro, DEVE avere ugualmente il pedigree, come quello da riproduzione a 1000!!!
    In ogni modo io sono assolutamente in disaccordo con una differenza economica del genere, un cucciolo cibato e cresciuto degnamente non potrà mai avere una richiesta di 400 euro. Chi ha queste richieste è perchè non si prende degnamente cura di queste creature. E le persone intelligenti si guardano bene dal prendere animali da questa gentaglia.

    L’unico documento che attesta la razza è il pedigree, ed attesta le ASCENDENZE e non le discendenze.
    Senza quello il cane o il gatto non sono di razza e non ci sono se o ma.
    Ci sono solo dei delinquenti che truffano la gente, spacciando per di razza ciò che non lo è ed ammollando ben spesso dei cuccioli malati. Dal veterinario strapagherete la differenza tra un cucciolo preso senza garanzie ed uno preso da un valido allevatore.
    Ma la gente, ha ragione Eros, non sa più aspettare, vuole tutto e subito. E chissenefrega delle conseguenze.
    Il discorso è molto ampio, purtroppo.
    In questi casi, chi ci rimette, sono solo gli animali.

    • Come non quotare..
      Tra l’altro una delle parti più belle prima dell’acquisto è studiarsi tutte le linee di sangue, i brevetti conseguiti, andare alla ricerca di foto e video tentando di spingersi alla generazione più vecchia. Senza contare l’emozione di scegliere il cucciolo, capire il carattere di tutti e scegliere quello più congeniale.
      Boh avrò idee diverse io, ma a mio parere saper scegliere il cucciolo giusto è importante tanto quanto l’educazione impartitegli successivamente.

    • Sulla tua affermazione “E se viene ceduto da compagnia a 400 euro, DEVE avere ugualmente il pedigree, come quello da riproduzione a 1000!!!” mi sento di aggiungere una cosa; come gia proposto alcune volte da Valeria sarebbe il caso di introdurre un pedigree con dicitura “escluso dalla riproduzione” per quegli esemplari che sono appunto solo da compagnia.
      Anche se credo che nella discussione di questo articolo ho (abbiamo) proposto tante modifiche che stravolgerebbero completamente la cinofilia
      -apertura del RSR per tutte le razze
      -pedigree “escluso dalla riproduzione”
      -dichiarazione obbligatoria degli accoppiamenti tra meticci
      -certificato genealógico obligatorio per meticci

  38. Un cane corrispondente fisicamente (struttura, caratteristiche, genetica ecc.) ad una specifica razza de facto appartiene a quella razza. L’assenza di un pedigree (per cui ci possono essere diversi motivi) non fa di un cane di razza X un simil/meticcio/chissachealtrocisivogliainventare. Il pedigree certifica (almeno dovrebbe) le discendenze, permette l’esibizione in expò dei rispettivi club, e permette all’allevatore interessato e serio accoppiamenti responsabili e/o specifici in termini di linee di sangue di quella razza X. L’AKC, prendendo come esempio il maggiore kennel club mondiale accanto all’FCI (che in realtà non é un singolo club ma un’associazione-tetto), nel caso di cani di razza non pedigreeati parla di unregistered o unpedigreed purebred, e non di mixed breed o simile. Inoltre, finora nessun Allevatore di riguardo internazionale (con la A maiuscola, tra i quali anche allevatori di fama mondiale) ha dato del meticcio al mio o altri collie da canile/adottati, anzi. Questi discorsetti li sento invece spesso da allevatori un po’, ehm, provinciali (pardon) del Bel Paese. Lo so, lo so, in Italia é definito per legge (se non erro riguardo ad allevamenti), ma come ben sappiamo, ne abbiamo tante di quelle leggi in Italia…
    .
    Andiamo un passo avanti e concentriamoci sul (rough) collie che a parte il pastore tedesco (su quello poi stendiamo un velo pietoso) é un bell’esempio di come si può distruggere una razza, in modo che il termine “razza” diventi molto relativo. Se da amante oggigiorno in Italia vuoi comprarti un Collie che assomiglia ancora ad un Collie (aka Lassie) come stabilito nello standard UK del 1881(poi modificato leggermente nel 1920), che, notabene, é praticamente identico allo standard AKC (definito nel 1886 se ricordo bene), con qualche piccola eccezione di taglia e quantità del pelo, ma sempre basandosi sull’originale… se vuoi avere un simile Collie (con la C maiuscola), o ne adotti uno da un canile (senza carte), o ne compri uno da una cucciolata privata (solitamente senza carte), o fai i salti mortali per importarne uno da un allevamento di collie standard americano estero (di solito Germania o naturalmente USA/Canadà). Perché se vuoi comprarti un collie pedigreeato italiano, oggigiorno ricevi di tutto, dal neoclassico di chi ha cercato di rimediare reimportando collie dagli USA e mischiandoli alle proprie frittate, all’euro moderno-francesino stazza pelouche da salotto con stop pronunciato, pelo a gogò e occhi orientali, ma ancora considerabile un, beh, simil-collie, al Chow-/Spitz-/Samo-Collie Made in France D.O.C. stile Louis XIV cotton fioc, muso/coda/zampe mozze, stop da Eiger Nordwand, espressione da drogato sotto effetto LSD ed una stazza da poterlo comodamente portare a spasso in borsetta griffata Louis Vuitton… un cane che necessità categoricamente di un pedigree, per sapere che razza hai di fronte. Manca solo quel collie che cerchi te, quel Lassie, quella razza definita attorno al 1900. Oh, si, ricevi chilometri di pedigree con tanti bei titoli e campioni e campioncini di allevamenti blasonati, ma ti chiedi come son riusciti ad arrivare ad un prodotto che dell’originale é lontano come una 2CV da un Aston Martin. Magari ti chiedi anche come mai certi allevamenti francesi che producono Chowcollie in contemporanea allevano anche Chow-Chow… chissà che qualche ape abbia scambiato qualche fiorellino? Anche se la risposta fosse più banale e che é (come ufficialmente spiegato) solo frutto di concentramento su certe caratteristiche (difettose, come dicono certuni)… non c’é il pericolo di inbreeding? Se si definisce meticcio un collie in tutti gli effetti solo perché mancante di pedigree, e si definisce collie un cane che non ha più nulla a che fare con lo standard della razza, solo perché ha delle carte di provenienza (sempre che siano esatte), allora mi sa che é ora di redefinire la parola “razza”…
    .
    Last but not least… di solito si sente un figo chi si compra un pedigree allegato di cane, possibilmente con buone probabilità di vincere qualche coppetta da mostrare agli amici. Se il cane allegato poi assomiglia o meno alla razza definita, frega meno, basta che é en vogue e piace ai giudici per far più bottino possibile. Un vero amante di una specifica razza ha altre priorità, e se é veramente un amante e vede il suo cane da sogno finito in un canile o abbandonato per strada, si muove e lo salva, alla faccia del pezzo di carta e di qualche commento idiota.
    .
    Si, avete indovinato. Ho due collie, pardon, meticci (o simil?, boh), scartati, per precisione una salvata da strada ed uno preso da un canile italiano (che per legge – vedi sopra – dovrebbe essere a 5 stelle). Un tri factored sable con un manto nero pece ed una linea ed espressione da favola, grande e fiero, pelo medio che da risalto alla linea, muso lungo e sfilato a linee parallele muso-cranio e occhi a mandorla, come dev’essere. Insomma, un bel pastorone che ha raccolto bei complimentoni anche da allevatori di fama (ed é stato disprezzato da certi allevatori di pelouche tricolori). L’unico “handicap” (a parte le carte): orecchie dritte. La femminuccia é più piccola ed un batuffolo di pelo, amorevole e collie in tutti gli effetti. Ambedue con carattere tipico della razza. Ma udite, udite… me ne son appena comprato un terzo. In Germania, da un’allevamento amatoriale di collie americani, con regolare pedigree, genitori esenti da problemi genetici e lui appena testato MDR +/+. Per una ragione: é un classico Lassie-type americanone bianco con entrambi gli occhi azzurri (no, non double diluted), un mio sogno, e questi… non li trovi in canile (in Italia). Ma nemmeno in allevamenti italiani. Come vedete, c’é gente che i soldi li spende, se riceve in cambio quel che cerca.

  39. la legge dice che il cane nato da genitori con pedegree se rispetta standard e non è totalmente sordo, ripeto totalmente sordo e non parzialmente, può avere il pedegree e se rientra tra quelli autorizzati alla riproduzione si può riprodurre, non lo deve decidere un allevatore, con le sue teorie o falsi moralismi.. perchè se da 400 glielo pago 1200, sapete benissimo che vi danno anche il pedegree.. perchè per 400 non deve essere figlio dei suoi campioni, ma per 1200/1400 lo può essere!!!! … è il discorso all’ordine del giorno che avviene nell’acquisto di un cane.. voi giustamente la vedete dal vostro punto di vista gli acquirenti dall’altro.. ma il problema è che la gran parte di allevatori, ho detto la gran parte e non tutti, non ti dicono che te lo danno a 400 perchè è da compagnia.. ma tolgono 3000 scuse… sarebbe più serio come dice giustamente manuela di precisare che è da compagnia, per questo motivo per quest’altro etc.. etc… ma ciò non avviene. poi esistono tanti errori di valutazioni di allevatori che scartano per la presunta esperienza soggetti che sembrano non rispettare il suo standard dei genitori, ma anche loro sbagliano… il discorso come ho detto fa acqua da tutte le parti a favore e contro ogni singola persona che si cimenta nel discorso. ma una cosa è chiara, se la legge permette la riproduzione (non totalmente sordo e rispetta lo standard), la riproduzione deve essere consentita e non lo deve decidere l’allevatore.
    per il resto io se decido di far accoppiare il mio cucciolone con un’altra cucciolona, non lo faccio per vendere cuccioli, perchè non è il mio lavoro, ma lo faccio per regalare un cane all’amico e magari per tenermene uno per me….solo per il piacere di avere un figlio del mio paperotto… e se la padrona della femmina dovesse venderli mi preoccuperei di farli vedere ad un professionista prima di farglieli vendere…

    • “se rientra tra quelli autorizzati alla riproduzione si può riprodurre, non lo deve decidere un allevatore, con le sue teorie o falsi moralismi”? Siamo al limite del paradosso… intanto se reputo che un allevatore abbia “falsi moralismi” io per coerenza non dovrei mai compare un cane da lui. Anche perche questi “falsi moralismi” influiscono sicuramente sul suo modo di tenere le fattrici, sul modo di scegliere i cani da far riprodurre e sull’ educazione base che ricevono i cuccioli nei due mesi che passano all’ allevamento.
      Quin di solo un ipocrita sceglierebbe di prendere un cane in un dato allevamento per poi dire che l’ allevatore ha “falsi moralismi”; a meno che uno con l’ allevatore non ci abbia mai parlato, rendendosi colpevole (il compratore) di leggerezza. Io decido di prendere un cane, visito un allevamento, dubito del moralismo dell’ allevatore? Approfondisco e se i dubbi continuano vado da un’ altra parte; non e’ che me ne frego, il cane lo prendo uguale e poi accuso l’ allevatore perche non fa le cose a modo mio.
      Il “falso moralismo” lo ha piuttosto chi prende un cane da un allevamento sui cui metodi non concorda, ma per pigrizia (o cose simili) non ne va a cercare un altro.
      Poi “se la legge permette la riproduzione (non totalmente sordo e rispetta lo standard), la riproduzione deve essere consentita e non lo deve decidere l’allevatore”? Intanto chi metterebbe in riproduzione un cane parcialmente sordo essendo consapevole del problema? Con il serio rischio di far nascere cuccioli con lo stesso problema… Solo un perfetto cagnaro. E si ritorna al punto precedente; se non ti stanno bene le condizioni a cui un allevatore ti venderebbe uno specifico cane tu sei liberissimo di non prenderlo. Puoi prendere un altro cane dallo stesso allevamento, andare in un altro allevamento… ma no; tu hai deciso che vuoi quel cane e che lo vuoi con tutti i documenti necessari per farlo riprodurre. E l’ allevatore debe fare quello che tu gli ordini. Io allevatore ti risponderei che il mio cucciolo io te lo do solo alle mie condizioni e che se non lo vuoi sei libero di non prenderlo. E qui interviene la coerenza dei compratori, che se non sono d’accordo con i termini della vendita devono alzarsi e andare da un’ altra parte.
      Ma purtroppo questo “andare da un’ altra parte” viene fatto solo in negativo; infatti troppi ritengono restrittive le condizioni poste da allevatori seri e decidono di andaré da cagnari che vendono alle condizioni scelte dal compratore, ma pochi fanno il percorso inverso.

  40. Allora, io sono buona e cara, ma quando sento delle “amenità”, per non usare altri termini, mi arrabbio per davvero.
    La selezione di un animale di razza va fatta per salute, Carattere e Standard.
    Se un cane o un gatto è sordo, non si deve riprodurre, punto e basta.
    E’ etico generare cuccioli sordi, con un handicap? Ma proprio no.
    E non facciamo del falso moralismo, tirando in causa gli esseri umani.
    Che non dico si dovrebbe fare eugenetica pure loro, ma non trasportiamo usi e costumi umani sulla selezione degli animali di razza.
    Se un animale ha dei difetti non si deve riprodurre.
    A volte anche animali senza difetti, ma non validi per la riproduzione per motivi che solo il valido allevatore sa e che lo portano a questa decisione, vengono ceduti solo da compagnia.
    E le decisioni allevatoriali vanno rispettate.
    Se si desidera un animale, cane o gatto, da poter fare riprodurre si pattuiscono adeguati accordi con l’allevatore e si paga per un cucciolo da riproduzione.
    Non facciamo i furbetti della domenica, che si comprano il cane a costo minimale perchè è sordo e poi però, perchè pare brutto non dare discendenza anche a lui, lo si vuole far riprodurre con scuse patetiche.
    Sono cose che fanno girare le scatole a me, che allevo gatti, figurarsi all’allevatore che ha ceduto il cane.
    Ma non scherziamo proprio.
    Ma certo che è lecito fare passaggio di proprietà e consegnare i documenti ad avvenuta sterilizzazione, perchè in giro c’è gente che vuole fare la furba e fare come gli pare.
    In ogni modo sarebbe pessimo pure fare accoppiare un cane sordo, recuperato al rifugio o per strada.
    Ma la coscienza dove sta?
    Far nascere cani o gatti con problemi.
    Già schifo gli allevatori che lo fanno, perchè “ci lavorano su”, che vergogna.

    E poi si, chi compra un cane o un gatto a 1200 euro senza pedigree(quando pure a meno si trovano con pedigree e garanzie), è un demente e gli sta pure bene.
    Siamo nel mondo di internet, ad informarsi su come fare la cosa giusta, ci vuole poco.
    Ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
    Davvero.

    • Cito Manuela “Siamo nel mondo di internet, ad informarsi su come fare la cosa giusta, ci vuole poco”.
      E invece purtroppo c’e’ in giro troppa gente pigra, saccente, superba… che non si vuole informare. Ricordo un vecchio proverbio del tipo “chiudere la stalla dopo che sono scappati i buoi”, e purtroppo e’ quello che troppo spesso si fa. Io frequento abastanza YahooAnswers (che e’ uno spaccato realístico della nostra societa) e si vedono tantissime domande del tipo “ho preso un cane di razza xxxxx che devo sapere?”, “ho un cucciolo di tot mesi, come insegnargli a non sporcare in casa?”, “la mia cagnolina sta per partorire, che faccio?” come se non fosse piu lógico informarsi bene prima di prendere il cane invece di cercare di correré ai ripari dopo (e pure in modo improvvisato, chiedendo consigli a chi capita).
      Restando a YA, il 90% di chi fa domande non fa nemmeno lo sforzo di usare il tasto “cerca” per vedere se qualcuno aveva gia fatto la stessa domanda, allora io mi chiedo come si prendono cura del loro cane . Cosa che richiede mille volte piu impegno rispetto ad una ricerca su internet…
      Di fronte a persone che non sanno nemmeno scrivere correttamente la razza del proprio cane (esistono, e sono pure tante) io mi chiedo se ne hanno mai letto lo standard, ed essendo sicuro che non lo hanno mai fatto allora mi nasce il dubio riguardo a su csa si sono basati per scegliere quella razza piuttosto che un’ altra…
      E sui due ragazzi con il simil-carlino (suppongo che proveniente da negozio) pagato 1200 euro senza pedigree e malato… anche io sono d’accordo che se la sono cercata; ma chi, sano di mente (a parte i miliardari), spenderebbe una cifra del genere senza informarsi prima su cosa sta per prendere? Diciamo dedicare un paio di giorni (un finesettimana completo per fare un esempio) a fare una ricerca seria su internet (obviamente non su Facebook, YA o simili, ma cercando fórum specifici sulle razze che si stanno considerando); poi visitare almeno 3-4 allevamenti (tanto il tempo a disposizione c’e visto che nessun allevamento serio ha i cuccioli in pronta consegna); magari visitare pure una expo; e leggere una decina di volte lo standard. Chiedo troppo? Io dico di no; in fondo si trata di una decisione che ci cambia la vita per una decina di anni (e pure di piu), oltre alla spesa sicuramente non indiferente.
      Invece come scelgono il cane tanti?
      Ci sono quelli che lo vogliono esattamente per il compleanno/aniversario/onomástico/promozione/festavaria e che non sono disposti ad aspettare la cucciolata dell’ allevamento. Tipica mentalita da negozio; entro, scelgo, pago, lo porto a casa. E infatti queste sono le persone che il cane lo prendono in negozio. e del pedigree ne sentono lo stesso bisogno che sentono del libretto di istruzioni della fotocamera; un pezzo di carta inutile perche loro le cose le capiscono ad intuito, e se non le capiscono loro hanno un cuggino che gliele spiega senza bisogno di pezzi di carta (che comunque il cuggino non saprebbe interpretare).
      So che il paragone che sto per fare potrebbe risultare ofensivo per alcuni ma chiedo scusa in anticipo. Io sono fotógrafo e spesso mi chiedono consigli su come scegliere la macchina fotográfica; e tra quasi un migliaio di modelli di fotocamere presenti sul mercato capisco che la scelta puo essere difficile. Infatti io consiglio per prima cosa di fare un elenco delle proprie esigenze (lasciando perdere in questo caso il fattore prezzo perche le fotocamere hanno dei listini e le razze di cani no). E poi leggendo le schede tecniche cercare la fotocamera che piu si avvicina alla lista di esigenze. Ebbene io suppongo che chi decide di spendere 500 o piu euro per una macchina fotográfica decida di leggere prima qualche recenzione (e non solo le pubblicita) per non comprare alla leggera un oggetto che non riuscirebbe a usare. Lo fanno? Quasi nessuno. Perche? Pigrizia.
      E per quanto riguarda i cani troppo spesso sucede la stessa cosa, con l’ agravante che in questo caso ci va di mezzo lavita di un altro individuo (il cane stesso).
      La causa del problema? Forse la stessa modernita; io ricordo che da bambino vivevo con i nonni contadini maremmani e che loro sapevano aspettare; aspettare la stagione della vendemmia, aspettare la stagione delle fragole, aspettare che maturassero le albicocche, aspettare che il melo desse i suoi frutti… e quando si raccoglieva l’ ultima mela si sapeva che bisognava aspettare l’ anno successivo per averne altre. E si aspettava, senza farsi problemi. Invece adesso… adesso sembra (ci vogliono far sembrare) che non si debba piu aspettare, che non si debba perdere tempo. Mio figlio compie gli anni il 3 di marzo? Io “voglio” un chihuahua (magari scritto ciwawa perche tanto non e’ importante) esattamente quel giorno. e senza perderé tempo a cercarlo. E non mi importa se all’ allevamento mi hanno detto che la cagna va in calore a giugno, non mi importano i due mesi che il cucciolo debe passare con la mamma, non mi importa… io voglio un cane di quella razza per quel giorno e lo avro’ (obviamente dal cagnaro di turno che e’ bravissimo ad approfittarsi di ingenui e superbi)
      Credo che mi sono dilungato troppo, ma avevo bisogno di sfogarmi un po.

  41. riconoscerli è molto difficile, io il mio cucciolone lo ho preso da un signore che non lo voleva più e ho approffondito successivamente la sua storia per sola curiosità.. e perchè tutti mi chiedevano da dove provenisse per il fatto che è un bellissimo esemplare… .. ma non sono per niente d’accordo che se il cucciolo può avere il pedegree lo si rilasci al proprietario una volta sterilizzato.. perchè secondo l’allevatore deve tenere la sua genealogia…
    se la legge dice che lo può avere bisogna darglielo punto e basta.. altrimenti tutta questa discussione non ha modo di essere.. perche la discussione è: “Di razza, ma senza pedigree? Purtroppo è una contraddizione in termini”, pertanto o è di razza anche senza pedegree perchè rispetta lo standard o il pedegree è nullo… è una valutazione troppo a convenienza… se la legge dice che dal 2013 il mio alano merle può riprodursi perchè mezzo sordo e non totalmente sordo, non vedo dove sia il problema… oppuredobbiamo tornare alla selezione della razza perfetta… quindi se ho un figlio sordo sicome ci sono grosse probabilità che mio nipote nasca soro gli vieto di procreare… dai….se una legge lo permette (con il pedegree) lo si fa se no nulla… penso che sia la cosa più corretta…altrimenti ognuno segue la propria legge..

  42. La cosa che mi fa sorridere, o meglio ridere, é che solo quando si scrive su forum sono tutti allevatori seri, ma in realtà é pieno di finti seri… questo non vuol dire però che non c’è ne siano seri..ma é difficile riconoscerli…. soprattutto per un acquirente ignorante che si affida ad un presunto professionista…pertanto é sbagliato chiamarlo demente…..

    • Ma e’ anche a questo che servono fórum come quello dove siamo; per imparare a riconoscere un allevatore serio (tra le altre cose). Adesso sai che un allevatore serio denuncia tutti i suoi cuccioli, adesso sai che un allevatore serio…

  43. Il pedigree DEVE essere fatto a tutti i soggetti , da compagnia o meno. E’ la sua carta di identità, dove si attesta la razza, la provenienza, sia in termini genealogici, che allevatoriali.
    E senza questo “pezzo di carta”, anche se il vostro cane viene sterilizzato, ma si ammala perchè ceduto malato o perchè sviluppa patologie ereditarie, l’allevatore, paraculo e infame, non ne risponde e se ne frega.
    Il problema non è sulle future generazioni eventuali, ma sul cane o gatto che vi arriva a casa senza garanzie e per il quale avete PAGATO!!!
    Ok pagare, ma si deve pretendere il pedigree e tutte le garanzie, altrimenti si avalla un commercio ai danni degli animali e fatto sulla sofferenza delle persone!!!
    Dal veterinario tempo fa ho incontrato una coppia di ragazzi, avevano pagato 1200 euro per un carlino senza pedigree, decisamente idioti ed incoscenti. Il cane stava malissimo e la conformazione ossea era già preoccupante da cucciolo.
    E l’allevatore?
    Se ne è fregato altamente, lasciandoli nella disperazione!!!
    Complimenti ad entrambi, all’uno per l’infamia e agli altri per la demenza.

  44. Il punto è che TUTTI i cuccioli di una cucciolata di razza, cane o gatto che sia, belli obrutti, attinenti o meno allo standard, pure se avessero solo 3 zampe, DEVONO ESSERE REGISTRATI e quindi emesso per loro il pedigree. Poi piuttosto si fa un contratto in cui si stabilisce che il cucciolo a tempo debito, dovrà essere sterilizzato, perchè ceduto solo compagnia.
    Questo malcostume vergognoso di selezionare pure nel registrare le cucciolate, ovvero vendita “con o senza pedigree”, va letteralmente vomitare e questa gente, grande o piccolo nome che abbia, è indegna di allevare.
    E lo dico da allevatrice.
    Bisogna assumersi la responsabilità di ogni singolo cucciolo.
    Inoltre per i cani è pure obbligatoria per legge la registrazione presso le ASL, non solo alle associazioni che emettono il pedigree.
    In ogni modo fare il pedigree ad ogni cucciolo di razza è obbligatorio.
    Chi cede animali a pagamento e li spaccia per “di razza”, senza che venga emesso il pedigree, è un truffatore!
    Non comprate MAI animali senza pedigree!!!
    Spesso sono pure cani o gatti con gravi difetti genetici e malati, di cui il pessimo allevatore si “disfa” senza doverne rispondere, all’ignaro compratore che, allettato da un prezzo minore, si ritroverà a spendere in veterinario ed a versare spesso calde lacrime, perchè non sempre il cucciolo sopravvive.
    E se sopravvive, deve pure pregare che abbia un buon carattere e che non sia aggressivo!!!
    Ma ci vuole tanto a capirlo?
    O dal valido allevatore che da pedigree e garanzie (scritte) o regalato da amici, conoscenti o preso al rifugio!!!

  45. sono intervenuto in questa discussione precedentemente…. condivido ogni discorso da entrambe le visioni.. ma sia uno che l’altro fanno acqua da tutte le parti… da una parte per il giusto discorso che la selezione dovrebbe portare a una limitazione di “difetti” genetici o comportamentali.. dall’altra è che sono in pochi gli allevatori che che seguono in maniera totalmente professionale la legge e le procedure.. e mettono in circolo dei cani di razza “scartati” per interesse o per loro motivi personali… e come è successo a me lo hanno constatato tantissime persone.. io ho un alano light white merle parzialmente albino.. dico parzialmente perchè è un’arrangiamento di parole, perchè non è albino perchè ha le chiazze sul corpo (e ne ha tante) ma non ha totalmente le pigmentazioni nel naso e ha gli occhi di ghiaccio, parzialmente sordo, nato da una cucciolata di due alani di altissima genalogia di un allevatore molto riconosciuto, siccome sino a poco tempo fa il mio cucciolone non era riconosciuto per la riproduzione e neanche per expo, l’allevatore “professionista”, invece di denunciare 9 cuccioli ne ha denunciati 8. questo per continuare la sua selezione, andando contro la legge, poichè non era totalmente sorso, non era albino pertanto poteva alvere almeno il pedegree per il riconoscimento della razza.. ma comunque anche se avesse avuto il pedegree avrebbe avuto dei problemi evvidenti.. ma scusate sarebbe stato comunque di “razza”… ecco il controsenso di tutta la discussione… perchè sarebbe stato di razza ma con “difetti”… ma l’allevatore ha risolto il problema… non lo ha denunciato e non è il “suo”.. pertanto è un metticio, che dopo essere stato visto da due persone esperte, uno un veterinario che li conosce benissimo e l’altro una persona dell’enci, che lo hanno giudicato strutturalmente “bellissimo” escluse le orecchie piccole (che lo rendono comunque curiosissimo), perchè (come si diceva una volta) naturalmente predisposte per essere tagliate.. che io logicamente non ho tagliato..
    ecco il rovescio della medaglia…. chiunque lo vede in giro, esperti, veterinari, presidenti enci vari, allevatori, possessori di alani con pedegree, mi fanno i complimenti e mi chiedono dove lo ho comprato…. c’è qualcosa che non torna…
    ecco che infatti anche le federazioni nazionali e non, iniziano anche a modificare i regolamenti e tra poco anche lui “il mio povero metticio sfigato”, vista l’impossibilità di eliminare la nascita di un merle nell’accopiamento verrà riconosciuto come “alano puro”… e probabilmente anche in prima generazione… non sarà, che i regolamenti stanno cambiando perchè, come ho detto prima, tutto questo discorso fa acqua da tutte le parti, e porta a una visione distorta da entrambe le parti?…

    • limito il mio intervento a quando scritto da ilmagrolino in merito al suo alano senza ped, pur figlio di cani noti.
      il problema nasce dal fatto che, in italia almeno, non esistono i ped *NOt For Breed* (ovvero NON adatto alla riproduzione/allevamento) .
      molti allevatori preferiscono non fare i pedigree ai cani che, a loro parere, non sono adatti all’allevamento.

      altri, invece (tra cui io) li fanno lo stesso MA inseriscono una clausola nel contratto di cessione che suona, all’incirca così: “il tuo cane lo hai pagato la metà (a volte anche meno) rispetto ad un soggetto adatto alla riproduzione perchè ha questo, quello e quell’altro (che sò, denti, colore, testicoli etc non conformi). Il cane è figlio di tizio e caia, MA il pedigree resta A ME sino a quando non verrai a trovarmi con il cane sterilizzato. A quel punto ti darò il pedigree. ”

      questo, purtroppo, non salva al 100% dal NOn far riprodurre il cane in questione – vista la quantità abnorme di cani ‘di razza senza pedigree’ ma almeno, se mai dovessero nascere dei cuccioli da *quel* cane, non potranno essere riconosciuti.

      Mettere in riproduzione un soggetto che ha dei difetti morfologici/caratteriali evidenti, già presenti dall’infanzia è, a mio pensiero, NON fare un favore alla razza in questione.

      • scusa ma evvidentemente non conosci la normativa… alano merle, titolato ad avere il pedegree ma non alla riproduzione, poichè il manto è riconosciuto ma non è nello standard per la riproduzione… solo l’ultima normativa sta inserendo tale mantello come standard anche nella riproduzione, ediscutono anche se a quelli esclusi per colpa del mantello avranno la possibilità di prendere un pedegree di prima generazione.

  46. Mi spiegate il motivo x cui vi rode tanto che una dica ciò che pensa??
    io personalmente ho post come la penso e come la vedo ….
    Possiamo stare a scrivere all’infinito ma nessun pedigree eviterà mai a nessun cane di nascere privo di determinate malattie o completamente al sicuro che non gliene venga… potrei citare centinaia di cani con tanto di pedigree blasonati dai tempi dei tempi con nomi di allevatori più che illustri che però hanno avuto problemi di malattie sia genetiche che non….
    Certo sapendo quali sono i suoi avi c’è un minimo di sicurezza in più ma mai la certezza totale….
    Se sostenete il contrario allora quando vendete un cane che fate gli date un certificato di garanzia a vita che in caso di malattia l’acquirente ne ha diritto ad un altro??’ non credo
    e comunque l’italiano è una bella lingua e non leggete solo quello che volete…. nel post precendente ho precisato che non possiamo fare come è stato fatto un paragone alla razza umana perchè se lo fate allora vale il discorso del razzismo….non prendiamo dai discorsi solo quello che ci conviene… o tutto o niente…
    Non mi sembra di avere toccato il discorso denaro o di avere consigliato alle persone di andare a prendersi il loro futuro amico peloso dai cagnari, ho solo sostenuto che per i nostri amici non è importante se hanno o no il pedigree e che comunque non condivido chi pur di averlo farebbe carte false.
    E comunque per tutto il resto vale il post precedente.
    Ora continuate pure a ritenervi offesi ma a mio giudizio inutilmente perchè il lavoro dell’allevatore è un lavoro serio e non facile ma non per questo si ha l’esclusività di una razza.
    E comunque al posto di pensare a scannarci per queste cretinate cerchiamo realmente di fare qualcosa che aiuti tutti i nostri amici pelosi, anche quelli che non hanno avuto la fortuna di nascere di razza.
    Concludo dicendovi che personalmente la penso così, potete polemizzare quanto volete ma le chiacchere restano chiacchere e penso che oggi come oggi avremmo bisogno di più fatti…e non solo di burocrazie

    • Come supponevo… non c’e’ piu sordo di chi non vuole sentire.
      Tu stai aggirando (spero non volutamente) il problema vero. Il pedigree da un certo punto di vista non serve tanto ai cani gia nati (che meritano amore a prescindere) ma piuttosto a quelli che devono ancora nascere, in modo da permettere di prendere tutte le precauzioni possibili per farli nascere sani.
      Un cane gia in vita e’ gia quello che e’, con o senza le sue eventuali malattie ereditarie e la cosa non la cambia ne un pedigree ne il definirlo di razza ne un certificato speciale firmato dal presidente della FCI in persona. Ma se un dobbiamo far riprodurre due cani allora si che il pedigree serve, per RIDURRE i rischi di malattie ereditarie
      Infatti quello che tu dici “nessun pedigree eviterà mai a nessun cane di nascere privo di determinate malattie o completamente al sicuro che non gliene venga” e’ una affermazione inutile, superflua, una ovvieta fuori luogo… tutti sappiamo benissimo che i cani sono esseri viventi e che l’ allevamento non e’ una scienza esatta; pero’ RIDURRE la percentuale di cani malati e’ gia di per se un grande trionfo. E il fatto che il pedigree riduca il rischio di malattie invece di eliminarlo… fosse poco!
      E poi (tanto per aggiungere una ovvieta anche io) a nulla serve avere a disposizione tutte le genealogie e le analisi del mondo se ci sono pseudoallevatori che le ignorano per ragioni econoniche.
      Vogliamo continuare nell’ ovvio? E’ ovvio che al cane di casa, sterilizzato, il pedigree non serve assolutamente a nulla (che neanche e’ vero, perche se tramite pedigree io sapessi che malattie hanno avuto i suoi genitori, fratelli, nonni e zii potrei cercare di evitarglierle o quantomeno di essere preparato quando si manifestino) ; e anche se domani venisse il presidente dell’ Enci ad offrirmi un pedigree per la meticcia strerilizzata di mia moglie sarebbe solo un pezzo di carta da incorniciare e lasciare li. Invece mi sarebbe utilissimo sapere chi sono i genitori, i nonni, i bisnonni… del mio cucciolo nel caso avessi voglia di farlo accoppiare.
      Anzi sarebbe piuttosto il caso di rendere obligatorio un documento tipo pedigree per i meticci, in modo da conoscere la loro genealogía e sapere quali malattie ereditarie potrebbero avere; lo so che e’ una provocazione, ma visto che non si riesce ad impedire che i meticci vengano fatti accoppiare, allora tanto vale controllare la cosa.

      • Eros non è vero che faccio il sordo, sul tuo ultimo post condivido perfettamente il tutto.
        Forse mi sono spiegato male nei miei post precedenti o forse ho messo il dito nella piaga a chi lavorando seriamente si vede surclassare da incompetenti affaristi.
        Personalmente avevo lasciato il primo post spinto dai post che avevo letto e volevo far notare che comunque qualsiasi cosa riguardante i cani comunque non è mai paragonabile all’essere umano, esempi che avevo letto più volte,e non per denigrare il lavoro di seri professionisti.
        Personalmente ho perso il conto di quanti cani meticci ho raccolto dalla strada e o cresciuti e diventati miei compagni per tutta la loro vita o sistemati da amici, attualmente ho sia due meticci oramai anzianotte e sia 2 cani di razza con i relativi pedigree, ma questi ultimi li ho presi con suddetta certificazione perchè amante di quelle razze e comunque per non volere alimentare il mercato già fiorente di cani provenienti dai vari paesi venduti da negozianti senza scrupoli (cosa già accadutami in passato e accortomi solo dopo quando i tanto decantati pedigree non mi vennero consegnati) e non certo per farmi il fighetto in giro che ho un cane figlio di campioni etcc……
        Nei post precedenti qualcuno mi ha accusato di non voler spendere e di voler denigrare il serio lavoro dell’allevatore… non c’è nulla di più errato ma comunque il mio ragionamento era che quando gli standard di una razza ci sono a tutti gli effetti anche dopo i dovuti controlli sanguinei, per quale motivo non si può attestare che suddetto cane appartenga a quella razza??? sopratutto anche perchè come ben sapete mai nessun allevatore userebbe per i propri accoppiamenti cani senza uno storico decente, sarebbe solo dare il giusto riconoscimento al cane.
        Questa mia è ben lungi dal volere fare polemiche o da sollevarne era solo per amor di causa e ciò che ho post l’ho fatto spinto dall’amore che nutro verso i cani e non di certo per retoriche animaliste e anche se a prima vista può sembrare fuori luogo dal titolo originale dell’argomento in effetti non lo è dato che sono intervenuto su commenti già fatti a lungo negli anni da diversi altri utenti.
        Con queste mie precisazioni interrompo qualsiasi altra sterile discussione che non servirebbe a nulla.
        Auguro un sincero buon lavoro a tutti quelli che si adoperano con passione quotidianamente alla crescita dei nostri amici

  47. Da quello che leggo, sono tutti così “magnanimi” che noi non abbiamo più problemi di randagismo: tutti adottano, tutti vanno in canile a prestare soccorso agli sfortunati meticcetti e soprattutto TUTTI hanno un meticcio magari preso dalla strada che considerano il loro supermegacompagno! Popolo di bigotti: allora perchè c’è ancora gente che spaccia incroci aberranti di chissacosa come Labrador, tanto per dirne una? Volete sapere la mia? Così come si va al mercatino per comprare l’imitazione della borsa Chanel perchè ci si vuol fare i belli con gli amici, si va dal privatuccio senza esperienza che ti rifila un cane senza pedigree a forma di Labrador per potersi vantare di avere il cane di razza. Eccola, la realtà! Non permetto a nessuno di infangare il duro lavoro del selezionatore (quello serio, che prima di fare una cucciolata ci pensa MILIONI di volte, studia, passa notti insonni a cercare informazioni complete e dettagliate sulla genealogia di due cani che, FORSE, saranno accoppiati, si ammazza per cercare di offrire il proprio meglio, evitando le malattie congenite ed ereditarie più disparate, paga per partecipare a corsi di aggiornamento cinofilo, paga per confrontarsi in esposizione con altri pur di veder “valutato” il proprio lavoro, paga per offrire a chi desidera un cane di razza il MEGLIO del proprio operato). E’ un’offesa bella e buona alla selezione, alla cinofilia, lo spacciare un cane senza documenti come “puro” solo per il fatto di essere figlio di due cani “a forma di”… E’ irrispettoso giudicare l’allevatore come Nazista. Le razze canine esistono come sussidio all’uomo nelle varie attività, dal lavoro al supporto terapeutico, alla ricerca di persone, alla compagnia di un anziano. La selezione delle razze canine nasce per questo, insieme al tentativo disperato di rendere i nostri compagni il meno predisposti possibile a tare genetiche. Caro signor Piramide in 3D, lei semplicemente non sa cosa dire, e preferisce omologarsi al luogo comune del “buon samaritano animalista” piuttosto che guardare in faccia l’amara realtà: la selezione è l’unico modo che abbiamo per evitarci tutte le grane per le quali la signora Vanda, pur di vendere cani, preferisce farli senza documenti e prendere in giro la gente con le scuse che “gli allevatori le hanno rifilato solamente delle SOLE”, forse perchè hanno capito che la Signora, sui propri cani, non seleziona, ma LUCRA. Non volete pagare per un cane fatto con tutti i santi crismi? Allora, invece di pagare per un suo surrogato, perchè non andate in CANILE? E’ come la volpe che non arriva all’uva: dite che è acerba! E’ una vergogna!

  48. Salve, non ho potuto fare a meno leggendo i vari post di sorridere, leggendo i vari commenti si capisce tale e quale quali sono i commenti di allevatori che logicamente per poter tutelare e fare il loro lavoro si attaccano ad ogni cavillo di legge ed ogni forma burocratica vigente e i commenti di persone che sebbene amanti di una determinata razza non possono permettersi di affrontare la spesa iniziale di acquisto di un cane da allevamento e si affidano ad amici e conoscenti per avere in maniera gratuita o con un minimo di spesa il loro cucciolo adorato e dopo cercano di potere ottenere il riconoscimento adeguato al loro amato.
    Ho letto commenti di persone che pur di dare un senso ad un pezzo di carta chiamato pedigree lo hanno paragonato ad una carta d’identità…
    mi viene da porvi a tutti voi una domanda…..
    Ma vi rendete conto dei discorsi che fate??’ vi rendete conto che se riportiamo i discorsi che si fanno sui cani… e cioè pedigree…razze pure etc…. a livello umano come da voi paragonato siete tutti dei razzisti e della peggiore specie dato che siete paragonabili ai nazisti?? e sareste da mandare tutti in galera??
    Vi rendete conto che oggi parlate di razze pure quando in effetti tutte e dico assolutamente tutte le razze esistenti oggigiorno sono frutto nei secoli di incroci tra le varie razze??
    Svegliatevi ma fatelo seriamente…..
    Chi ama gli animali e penso che noi tutti li amiamo non possiamo fare delle discriminazioni …. certo è impensabile fare accoppiare un bassotto con un pastore ….certo in certi casi si parla per forza di meticci ma quando un cane da adulto rispecchia in maniera totale le caratteristiche di una razza non possiamo parlare di cane meticcio ma di cane di razza anche senza pedigree.
    Sò benissimo che questo mio discorso è inaccettabile da chi lavora nel settore che pur di ricavarsi una nicchia di lavoro spara a zero su tutto.
    Ma prima di tutto deve esserci un amore verso i nostri amici, amore che molte volte non vedo e non sento…
    Quanti allevatori pur di mantenere gli standard di “qualità” della razza hanno soppresso cuccioli solo perchè il loro mantel non corrispondeva agli standard??
    Incominciamo a pensare veramente al bene dei nostri amici pelosi lasciando perdere le cxxxte delle razze pure pedigree etcc…. o meglio lasciamo queste cose puramente burocratiche a chi che pur di lavorare cerca di dare più valore ad un pezzo di carta che non ad un cane.
    Ricordatevi un cane è un amico fedele non conosce cosè il pedigree e sopratutto non chiede al proprio padrone di mostrarne il suo, visto che anche noi umani possiamo mostrargli una carta d’Identità ma tutti i miscugli di razze che ci sono state nella nostra evoluzione ci rendono a noi stessi dei meticci o rimanendo in tema…. razza umana ma meticcia.
    Le associazioni d’elite continuassero pure il loro lavoro senza denigrare i nostri amici pelosi …. un cane di razza con pedigree è affettuoso ed affidabile come un cane di razza senza pedigree e comunque ambedue possono essere soggetti a malattie genetiche e non.
    Chiedo scusa di avere offeso la sensibilità di alcuni ma non sopporto quando le leggi create dall’uomo ed usate per fini economici danneggiano dei poveri esseri indifesi.

    • Mi dispiace Piramide ma ti sbagli, e di grosso!!! Io non sono un’allevatrice o una che “lavora nel settore che pur di ricavarsi una nicchia di lavoro spara a zero su tutto”. Ho fatto solo una cucciolata nella mia vita ed esclusivamente perchè volevo una figlia della mia border (e vista la faticaccia non credo ne farò più!), però questa cucciolata l’ho fatta con cuore, sudore e soprattutto CRITERIO! Ho studiato i pedigree dei vari maschi alla ricerca di eventuali problemi di salute nella linea di sangue, ho cercato il carattere giusto e solo dopo aver controllato e ricontrollato ho fatto la mia scelta! Ed è a questo che serve il pedigree!! Sapere che quello che ti viene dato è un cucciolo nato con criterio e con l’obiettivo (fin dove umanamente possibile) di dare un cane in salute ed equilibrato. se un cane non ha il pedigree tu non puoi sapere prima di tutto CHI siano i genitori/nonni/bisnonni e, cosa ancora più importante, se soggetti o meno a malattie ereditarie!
      Non ti interessa il pedigree? e allora non dovrebbe neanche interessarti dire che il cane che hai e che “assomiglia” in tutto e per tutto ad una determinata razza, SIA EFFETTIVAMENTE di quella razza! E se lo fai sei tu il primo ad essere un razzista e pure “rosicone”!
      Se non ti interessa il cane di razza, ma vuoi semplicemente un compagno di vita, allora questo non dovrebbe essere assolutamente un problema per te, o no?

    • Credevo che l’ utilita del pedigree fosse facile da capire, eppure…
      Vediamo se facendo un esempio ci si riesce. Io ho un cucciolo (o cucciolone), Balrog che sabato compira’ 9 mesi. Lui non ha un pedigree e quando lo ho preso era presente la mamma (mastino spagnolo), ma riguardo al padre mi hanno fatto vedere una foto di un mastino napoletano dicendomi che era lui. Ebbene Balrog físicamente non ha nulla del mastino napoletano, anzi e’ (físicamente) un mastino spagnolo e sarebbe facile far credere che sia di razza. Per me non e’ un problema perche non sono un allevatore e non devo fare expo, pero’ ci sono altri “contro”. Per esempio non ho la minima idea se i suoi genitori siano displasici o no (visto che non ho nemmeno idea di chi sia il padre); non ho idea se rischi eventuali malattie genetiche (stessa ragione); se decidessi di farlo riprodurre comunque (visto che ho gia ricevuto varie richieste nonostante non sia di razza) sarebbe un problema perche non sapendo chi sia suo padre rischierei di fare un accoppiamento in inbreeding non voluto (con tutte le conseguenze del caso)…
      In Messico (dove io vivo) e’ previsto il CT (certificato di tipicita) per tutte le razze e chi pensa di avere un cane di razza (senza pedigree) puo portarlo a far esaminare per stabilire se rispetta o no lo standard della razza in questione. Ma anche se un cane supere la prova per il CT non cambia nulla; si continua ad ignorare chi siano i suoi genitori e i suoi nonni, si continua ad ignorare se avessero eventuali malattie genetiche, si continuano a correre rischi facendolo accoppiare perche non si sa da chi discenda esattamente…
      Pero’ existe uno strumento che permette di esaminare le linee di sangue per far nascer i cuccioli piu sani possibile, un pezzo di carta dove compaiono i genitori, nonni e bisnonni del cane che vorremmo far riprodurre, e ci sono dei registri che permettono cosi di tornare indietro per decine di generazioni. Ma secondo te chi li usa e’ un nazista che dovrebbe andare in galera… va bene, allora da oggi accoppiamo i cani a casaccio, fregandocene di malattie genetiche, consanguineita… e speriamo che nascano cuccioli sani.
      Io ci ho provato, anche se parlare con uno che dice che cercare di evitare di far nascere cuccioli malati equivale a “danneggiare dei poveri esseri indifesi” e’ facile che sia solo tempo perso

  49. c’e’ ancora chi crede alla storiella del cane senza pedigree che e’ razza pura e figlio di campioni e bla bla ma che per le piu’ svariate e fantasiose teorie non viene registrato e bla bla..
    Invece di accusare il sistema dovreste far fare il test del dnaper scoprire in che percentuale appartiene alla razza al vostro cane di razza ma senza pedigree.. avreste amare sorprese.
    se un labrador bianco copre una rottweiler lei partorira il 25% dei cuccioli identici a lei che potrebbero tranquillamente essere spacciati per rotw. puri poi pero’ lo stesso rotw. da adulto anche se accoppiato ad un alteo rotw. dara’ alla luce cuccioli bianchi come il padre.

  50. Visto che molti ribattono che ” Tipo ” non piace, allora non ce altro che definirli ” Meticci ” punto e basta, se non ha pedigree, non si conosce il suo albero genealogico, nessuno può confermare, un eventuale incrocio con altre razze, tenendo presente, che Razza è solo un riferimento a un tale Tipo di animale, se fossero incroci tra animali di differente specie, cosa improbabile se non impossibile, sarebbe un’altro discorso, ma anche i meticci, in fondo in fondo sono Razze, certo razze sconosciute, non catalogate, indefinite, ma sempre Di Razza si tratta. Quello che invece è da combattere, e la truffa, nel vendere cani, dichiarando che sono di Razza Pura, di tal Tipo, mentre non è vero, ed a questo punto, esiste solo il Pedigree che può certificare questo. Quindi ce poco da discutere o lamentarsi, e pretenderlo sempre quando si acquista un cane di tal Razza, altrimenti si tratterà sempre di un Meticcio simil ” tipo “. 🙂

    • Roby mi sa che fai un po’ di confusione per quanto riguarda il significato di alcuni termini 😉 Il cane ( Canis familiaris), è un sottospecie del lupo (Canis lupus). Per poter distinguere i diversi gruppi nel sottospecie, i cani (come anche i bovini o i cavalli ecc.), sono catalogati in diverse razze. Le razze differenziano da altri gruppi della stessa specie per uno o più caratteri ereditari sia nell’aspetto morfologico che in quello caratteriale. Ovvio che i meticci in questi termini non si possano definire razza.

      • Penso che la confusione sia generale. Come Tu hai detto, i Cani sono una sottospecie del Lupo, quindi, il Lupo è la Razza, ma poi con vari modi, che non voglio star qui adesso a giudicare, siamo arrivati ad avere sottospecie diverse, ma alla fine, sono tutti dei meticci, certo meticci selezionati, con certe caratteristiche, naturali o imposte (dall’uomo), ma come sempre succede in natura, che è la padrona, può avvenire qualche stranezza, e il cane può perdere certe caratteristiche, ma se questo avviene in un allevamento, dove allevano cani, cosiddetti di Razza, allora, sono di Razza, con Pedigree, ma al di fuori di tali ambienti, non vengono accettati, secondo questi, non è possibile. Qui il problema del Pedigree. il problema si potrebbe aggirare, differenziando e applicando alcune regole, come l’assicurazione, la garanzia del controllo avvenuto, alle specie da allevamento, il Pedigree, non deve essere basato sulla presunta specie, e ripeto, presunta, visto che nell’albero genealogico del cane, potrebbero esservi stai incroci, anzi sicuramente ci sono stati, da invalidare qualsiasi dichiarazione di Razza pura, e nessuno può garantire il contrario, nessuno nasce dal nulla, che poi come detto prima, e come hai confermato con le tue parole, l’unica razza pura è il Lupo, anche se credo che di razze di Lupo ve ne siano alcune, e le abbiano proprio usate per farne incroci ed arrivare alle varie specie di Cani di oggi.

  51. Io non sono allevatrice nè cagnara, ma posso portare la mia esperienza: la mia rottweiler non ha il pedigree ma è figlia di due rott (maschio blasonato) provenienti da allevamenti riconosciuti che i miei amici non hanno separato in tempo, ritrovandosi 12 cuccioli da dare via. Poi la femmina è stata sterilizzata e il cucciolo mi è stato praticamente regalato, ho pagato una somma simbolica perchè era già vaccinata e sverminata e perchè, anche se non ha pedigree, so che gli amici hanno speso fior di soldi per tenere in salute perfetta madre e cuccioli. Tecnicamente sono certa al 100% che si tratti di una rott perchè i pedigree dei genitori sono autentici, e non è figlia di consanguinei neanche alla lontana, sta il fatto che a 9 mesi è andata in calore e l’ho sterilizzata. Amici e vicini la volevano per incrociarla con i loro cani e mi avrebbero dato la pena di morte per averla sterilizzata perchè è un esemplare magnifico, perfetto e soprattutto sano. Però è la mia bimba, non una macchina da reddito sforna-cuccioli.
    L’altra è una femmina di bovaro del bernese acquistata in un ottimo allevamento, con un pedigree di tutto rispetto… sana, esente da ogni tipo di malattia genetica, e siccome è il mio peluscione da salotto sterilizzata a 13 mesi!

    Comprare il cane in un allevamento non significa avere in casa un riproduttore da sfruttare, significa pagare (a volte anche parecchio…) il lavoro fatto da professionisti che lavorano da generazioni per migliorare la razza, sia nella perfezione dello standard ma soprattutto nella salute. Ok, la genetica non è matematica e in un cane che abbia 4 generazioni di avi sanissimi si può avere la sfortuna di imbattersi in displasie o altro, quindi a maggior ragione il privato pinco palla seppur in possesso di cane con pedigree dovrebbe astenersi dal farlo riprodurre, se non recandosi dall’allevatore che glielo ha venduto che è l’unico (secondo me…) che possa far accoppiare il cane o indirizzare da qualcuno (un professionista) che abbia una degna controparte con cui avere dei cuccioli di razza.

    E’ vero anche che molti allevatori se la tirano parecchio e, con gli umani, hanno un atteggiamento di superiorità e di ‘sotuttoio’ parecchio discutibile soprattutto quando guardano i potenziali acquirienti dall’alto in basso come se fossero delle divinità in possesso del nettare degli dei… Non farebbe male un po’ di umiltà e umanità, questa è la mia modestissima opinione personale.

  52. Cercavo l’articolo giusto, e come sempre l’ho trovato… perchè oggi (forse ieri, dato l’orario) non solamente mi sono imbattuta nell’ennesimo ebete spastico che tenta di nobilitare il suo “figlia di NN labradoricchia” dicendo che i genitori hanno il pedigree ma lei no, perchè lui è animalista, lui è amante di tutti i cani, lui non sterilizzerà la cagna perchè tanto somiglia ad un labrador e allora è un papabile utero utilizzabile…
    ma mi sono pure trovata in una situazione che ha dell’assurdo… sfogo libero qui?
    Ebbene, tengo disperatamente controllati tutti i miei cuccioli (non è facile, visto che allevo da più di 12 anni, ma tant’è che ho prodotto così poche cucciolate che potrei permettermi di farlo ancora – sono arrivata alla lettera Q del primo alfabeto! tanto “scucciolo”…) e questo tizio, che peraltro mi aveva contattata piangendo come un Caino seduto alla Croce perchè non aveva soldi, era cassintegrato, povero in canna che quasi m’aveva fatto pena, mi dice che ha preso “in regalo da un gentile brav’uomo compassionevole” questa cucciola a suo dire FIGLIA DI DUE MIEI CANI… a parte che non ci credo nemmeno se m’incorna un toro in autostrada e mi chiede scusa, ma giustamente dubbiosa corro a fare i miei soliti “controlli incrociati”, si sa mai qualche deficiente m’avesse fregata… come da conferma, nulla è cambiato nei miei rapporti con i miei serissimi proprietari che scelgo manco fossi Adolf Hitler per pignoleria… e dico all’omino proprietario della labradoricchia che, per sfizio mio, avrei proceduto a mie spese al controllo parentale con un semplice sputacchio del suo cane (visto che tutti i miei soggetti hanno DNA depositato, proprio per eccesso di zelo)… così da sottolineargli il fatto che spaccia una “cosa NN” per una cucciola per la quale a casa mia avrebbe fatto bava… come la Volpe che non arriva all’uva… solo che questo dice che ha preso la mia stessa uva al mercatino! BAH.
    Il bello è che il tizio quando gli ho fatto questa proposta mi ha risposto: “tutti i veri animalisti le farebbero sequestrare i suoi cagnolini di razza pura!”
    Tutta ‘sta prosopopea per arrivare dove? Gli allevatori sono trattati con i piedi, in Italia, come bruti aguzzini estremisti e razzisti, come puristi schifosi e senza cuore… quando finirà questo scempio?
    Grazie per aver accolto il mio sfogo!

    • “piangendo come un Caino seduto alla Croce” ma sopratutto “non ci credo nemmeno se m’incorna un toro in autostrada e mi chiede scusa” sono BELLISSIME…. XD

    • informati meglio tu. per alcune razze è ancora aperto l’rsr…fra le quali una è la mia.
      e di certo lo è per tutte le razze italiane dove anche un rsr di prima può, al contrario di RSR di razze estere, diventare campione italiano di bellezza e in tal caso passare di diritto al ROI (ex LOI)

  53. C’è una imprecisione per alcune razze è ancora aperta l’iscrizione al LIR in prima generazione e dopo essersi sottoposti ad un giudizio in esposizione ENCI pùo ottenetre il pedigree. Quindi pur non conoscendo nessuno dei suoi antenati il cane avendo avuto il pedigree lir di prima generazioneè automaticamente un cane di razza senza se e senza ma.

  54. esatto MARCO pertanto in se stesso l accoppiamento deve essere eseguito SEGUENDO un criterio indicato come da articolo (in possesso di requisiti fondamentali) ma in ogni modo dettato dal BUON SENSO….poichè parlando di genetica e malattie ereditarie NON vi è comunque un esenzione totale del soggetto allevato in età inferiore almeno all anno di età….ma solo dei genitori (e i nonni, bisnonni, zii ecc???) ovviamente sono importanti diversi fattori…. non è il pezzo di carta che ti assicura l esenzione (la prevenzione conoscendone un minimo la genetica) ma si sa che maggiore è in controllo maggiore è la prevenzione !
    Faccio un es:
    io desidero un cucciolo Labrador, cerco allevamenti, ne trovo alcuni che giustamente offrono cuccioli con GENITORI ESENTI DA DISPLASIA, con pedigrèe, un costo – altra ricerca trovo un cucciolo stesse condizioni però genitori SENZA PEDIGREE ma lastrati ed esenti displasia, un costo.

    Ho scelto la 1°: Ora mi trovo un labrador con pedigrèe e con displasia grave anche se lo avevo scelto a titolo cane d affezione, castrato per compagnia! Ma l ho pur sempre pagato pensando di essere piu tutelato??!!
    L altro magari senza pedigrèe NESSUNA DISPLASIA.

    Ora come te la vendono è: CANE CON PEDIGREE = GARANZIA
    A me la domanda nasce spontanea: ma come?ha il pedigrèe… e non ha requisiti da SELEZIONE DI RAZZA pur seguendo un criterio da allevamento. E l ho pagato anche una certa somma….

    Conclusione: il pedigrèe, senza piu altre menate ed articoli che confondono solo i pensieri….. dobvrebbero rilasciarlo (sempore seguendo ovviamente la genetica e selezione dall inizio) al compimento del 12 mese di età a seguito verifiche mirate ESTETICHE E PROBLEMATICHE LEGATE ALLA RAZZA per il conseguimento dello stesso!
    Questo vorrebbe dire: SAPERE QUALI E QUANTI SOGGETTI da tot genitori SONO TIPICI DI RAZZA E IN ASSENZA DI PATOLOGIE GRAVI.

    Verrebbe fuori un “macello” …

    Questo esula comunque dal discorso articolo ( e ovviamente ce ne sarebbero di cose da dire ehehhehehehe )!!!

  55. ATTENZIONE
    in riferimento a titolo: “Di razza, ma senza pedigree”? Purtroppo è una contraddizione in termini”
    e relativi articoli in internet con tale citazione: ” Lo sapevate che vendere cani e gatti senza pedigree è addirittura illegale?

    IN RIFERIMENTO A CANI E GATTI:
    Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 529.
    Attuazione della direttiva 91/174/CEE relativa alle condizioni zootecniche e genealogiche che disciplinano la commercializzazione DEGLI ANIMALI DI RAZZA !!!!!

    ART 1
    a. e b. ATTENZIONE LEGGERE BENE POICHè PARLANO DELLA SEGUENTE LEGGE legge 15 gennaio 1991, n. 30 NELLA QUALE VIENE INDICATA LA SIGLA ENCI PARLANDO IN SPECIFICO NELLA FATTISPECIE DI BESTIAME E CAVALLI (Ente nazionale cavallo italiano) !!!!!!

    E’ STATO SUCCESSIVAMENTE APPROVATO IL NUOVO TESTO DELLE NORME TECNICHE DEL LIBRO GENEALOGICO DEL CANE DI RAZZA (di n. 14 art,) RIGUARDANTI LE DISPOSIZIONI ……. ATTENZIONE PERO’ …….
    per le norme tecniche legate SOLO ALLA STESSA ASSOCIAZIONE IN ESSERE DENOMINATA ENCI !

    L ENCI è UN ASSOCIAZIONE NON OBBLIGATORIA IN PARTECIPAZIONE la quale dispone di direttive e ordinamenti sulla gestione della stessa.

    MA AI FINI DI LEGGE E’ LA DIRETTIVA EUROPEA CHE REGOLAMENTA LE CONDIZIONI ZOOTECNICHE E GENEALOGICHE PER LA CORRETTEZZA SULLA COMMERCIALIZZAZIONE E ALLEVAMENTO DEGLI ANIMALI DI RAZZA INCLUSO IL CANE ED IL GATTO:
    BEN CHIARITA NELLO STESSO DECRETO ALL ART. 5

    CONCLUSIONE:
    SI DEVE INEQUIVOCABILMENTE APPRENDERE E PRENDERE IN CONSIDERAZIONE COME LEGITTIMITA’ E CORRETTA ACQUISIZIONE D’INFORMAZIONE QUANTO INDICATO PER LEGGE SUL ! decreto legislativo 529/92 del 30/12/1992 !
    IN SINTESI E SENZA SPROLOQUI (OPINIONI E PENSIERI PROPRI QUI NON DEVONO ESSERE ESPRESSI POICHè LA LEGGE PARLA CHIARO….. E NON SI DEVE IMPRIMERE NELLE MENTI INFORMAZIONI IMPRECISE) CHE:

    ART. 5.
    1 . È CONSENTITA LA COMMERCIALIZZAZIONE DI ANIMALI DI RAZZA DI ORIGINE
    NAZIONALE E COMUNITARIA, NONCHÉ DELLO SPERMA, DEGLI OVULI E DEGLI
    EMBRIONI DEI MEDESIMI, ESCLUSIVAMENTE CON RIFERIMENTO A SOGGETTI
    ISCRITTI AI LIBRI GENEALOGICI O REGISTRI ANAGRAFICI, DI CUI AL PRECEDENTE
    ART. 1, COMMA 1, LETTERE A) E B), E CHE RISULTINO ACCOMPAGNATI DA
    APPOSITA CERTIFICAZIONE GENEALOGICA, RILASCIATA DALL’ASSOCIAZIONE
    DEGLI ALLEVATORI CHE DETIENE IL RELATIVO LIBRO GENEALOGICO O IL
    REGISTRO ANAGRAFICO.

    REGISTRI ANAGRAFICI= BANCA DATI NAZIONALE ANAGRAFE ANIMALI D AFFEZIONE !!!!

    = LA VENDITA NON è VIETATA NE E’ ILLEGALE SOLO SE AVVIENE CON ENTRAMBI O CON UNO DEI SEGUENTI REQUISITI:
    CANE ISCRITTO CON PEDIGREE ENCI/FCI
    CANE ISCRITTO IN BANCA DATI NAZIONALE

    NB: Non si parla di allevamento selezionato o meno selezionato (amatoriale/cagnaro), serietà o poca serietà, affisso o no, controllo genitoriale o meno, enci o meno … ecc…. poichè cmq è tutto opinabile e va oltre a quello che deve essere l informazione relativa al concetto !

    Pertanto il mio commento è SOLO per chiarire e dare corretta informazione su quanto la legge (per il nostro Paese) ci chiede di eseguire e seguire !!!
    (QUANTO SOPRA RIPORTATO è CONFERMATO DA AVVOCATO PENALISTA E CIVILISTA) !!!
    Un saluto a tutti gli amanti degli animali.

    • mi permetto di aggiungere cheil decreto legislativo 529/92 al punto 3 dice che e’ vietato anche farli riprodurre gli animali in violazione di quanto scritto ai punti 1 e 2

  56. Ho risposto ad un annuncio di un allevatore che alleva e vende cani di razza xxx (non lo scrivo per non dare informazioni che per via della privacy non posso scrivere); e ho chiesto se i suoi cuccioli erano in possesso di regolare pedigree guardate cosa mi ha risposto.. ne avevo 4 ma sono stati prenotati al prezzo di euro 2700 uno perche esemplari da expo e sicuri vincitori!
    chiaramente tutte le miei fattrici e stalloni lo possiedono..ma non tutte le cucciolate si fa il pedegree proprio
    per contenere i costi del cliente.diciamo che coloro che investono somme elevate sono una cerchia di clienti ristretta
    e solitamente girano il mondo per expo canine che rappresenta un club d elite…che io odio tra l’altro—
    detto questo…ascolta il tuo istinti e fai la scelta giusta e spero per te che non capiterai tra cagnari o pseudo allevamenti-
    ogni bene
    ……….
    sono comunque stupendi e invece di pagarlo dai 2500 sino a 4500
    lo si adotta con euro 1200 a salire

  57. si ma non basta il pedigree per avere un cane sano e tipico.anche se un allevatore ha l’affisso e lo fa per mestiere, enci non obbliga a fare i controlli, a nessuno, per rilasciare i pedigree.è buon senso di chi alleva. uno può aver preso 2 cani col pedigree e accoppiarli e fare cani col pedigree senza far controlli ne verifiche su carattere e morfologia e fare cuccioli con questi cani, per cui oltre al pedigree è sempre bene controllare che almeno la mamma sia visibile in allevamento, che vi facciano vedere i pedigree anche del padre in modo da controllare se questi sono sani e tipici, chiedete le prove che le verifiche siano state fatte, diffidate da chi non vi fa vedere la mamma coi cuccioli, o se appunto vi propongono uno sconto dandovelo senza pedigree.è sempre bene prima di rivolgersi ad un allevatore, vedere un po cosa c’è in giro, contattare gente che ne ha, o meglio ancora è iscritto al club di razza e vive la vita della razza in modo che possa darvi delle dritte su cosa scegliere e cosa evitare perchè purtroppo cani col pedigree malati poco tipici o dal cattivo carattere ce ne sono tantissimi, controllate anche che sia un allevamento etico, che non accoppi le fattrici almeno prima dei 18 mesi ma sarebbe meglio 2 anni, che non faccia far cuccioli ogni calore ma ne salti almeno uno, che non faccia più di 5 cucciolate con una fattrice. cose che dice il codice etico ma che non tutti rispettano.
    sul sito enci c’è un servizio online di pedigree che viconsente di cercare i cani e vedere quei genitori se hanno già riprodotto, e se hanno riprodotto eventualmente come sono venuti i figli precedenti nel caso siano stati fatti i controlli della salute sugli stessi. e vedere se la fattrice è stata troppo sfruttata o meno.
    purtroppo, pedigree non basta!

    • ciao lupi. si sono assolutamente d’accordo con te. infatti se rileggi il mio commento ti accorgerai che ho scritto che il pedigree e’ il documento di identita’ del cane ma che non e’ implicito che il soggetto in questione sia sano. ho espressamento detto che per avere certi riscontri servono tutta una serie di visite e di riscontri.

  58. Nella cinofilia s’intende per originale solo il cane provvisto di pedigree. Chi non lo possiede è classificato come meticcio! Può essere anche il cane più tipico in assoluto, ma senza pedigree verrà comunque catalogato come meticcio. In generale intendiamo che il meticcio molto somigliante alla razza X da cui deriva (attenzione deriva, non che lo sia) lo si chiama simile alla razza X

  59. aprite gli occhi! non comprate cani nei negozi di animali. chiedete sempre il pedigre. non e’ vero che costa centinaia di euro in piu’. balle colossali.
    ricordate che il cane senza pedigree e’ da considerare a tutti gli effetti non di razza. punto e basta. e’ cosi’ che ci piaccia oppure no.
    pedigree non e’ sinonimo di tipicita’ o di buona salute, e’ un documento che certifica che il cucciolo in questione e’di razza perche’ figlio a sua volta di soggetti di razza.. perche’ a loro volta figli di ecc.. ecc.. ecc.. a dimostrare che il cane non e’ portatore di tutta una serie di malattie ereditare e che si presenti in buona salute si eseguono tutti i controlli veterinari del caso. con test sul dna radiografie ecc.. ecc..
    poi ci sono soggetti con pedigree che sottoposti al giudizio di giudici esperti provenienti da tutto il mondo vengono valutati e giudicati “ECCELLENTI” o “MOLTO BUONI” e via discorrendo. posso anche essere ritenuti “non giudicabili” quindi insufficienti.
    un cane insuffiiciente e’ un cane di razza(perche’ ha il pedigree) ma che si allontana dalllo standard. cani con difetti di vario genere che agli occhi della maggior parte delle persone che non se ne intende sembrano perfetti e bellissimi in realta’ sono soggetti “difettosi” perdonatemi il termine.
    chi ha un cane senza pedigree ad esempio una femmina di labrador tanto per dirne uno e lo ha comprato senza pedigree perche’ risparmiava 100 o piu’ euro e ora che la sua femmina e’ adulta e l’ha fatta accoppiare con un maschio scelto allo stesso modo (quindi senza pedigree per risparmiare)che garanzie vi potra’ mai offrire sulla salute dei cuccioli. vi fidate del suo giudizio? vi basta che vi dica “il mio sta bene guardatelo?” ricordatevi che potrebbe essere portatore sano di una miriade di patologie. poi comprate da lui a 400 al posto di 800 e dopo un sei mesi spendete 2000 in interventi perche’ il cucciolo a cui ormai vi siete affezionati cammina male perche’ ha le articolazioni che non sono a posto.
    perche’ vuoi un cane di una determinata razza? perche’ ti piace l’aspetto e soprattutto perche’ sai che a tale razza corrispondo determinate caratteristiche fisiche, comportamentali e determinate abilita’ e capacita’.
    e questo lo si deve a chi ha fatto selezione prima di voi. a chi ha lavorato per mantenere alti gli standard di razza.
    a chi ha accoppiato cani sempre migliori per ottenere cuccioli sempre migliori. questo ha un valore.. quale allevatore non registra i suoi cuccioli dopo tutta la fatica la dedizione e il lavoro svolto con passione per avere cani sempre piu’ sani equilibrati e belli secondo gli standard? un allevatore che vuole farvi risparmiare puo’ benissimo vendervi i suoi cuccioli a meno senza per questo rinunciare al suo docummento di identita’ (pedigree). per darvi cuccioli senza pedigree a meta’ prezzo potrebbe anche farli arrivare dall’ungheria e pagarli 80 euro e poi spacciarli per cuccioli nati da lui ma senza pedigree. e ci tengo a precisare che “allevatore e’ chiunque abbia una femmina che produca cuccioli” non d’evessere per forza un allevatore professionale con decenni di esperienza alle spalle e la partita iva.

  60. come non c’entra col discorso.. la discussione è: “Di razza, ma senza pedigree”? Purtroppo è una contraddizione in termini”… pertanto il mio cane è di razza..ma non lo posso chimare così… ma non lo accetta nessuno alla riprodduzione, sia con pedegree che non.. pur essendo nato da genitori di “razza”… sul discorso della carta d’identità dell’allevatore.. sono d’accordo con te.. infatti se fossi andato io il giorno ad acquistarlo glielo avrei fatto fare lo stesso.. ma purtroppo moltissimi allevatori che allevano l’arlecchino, appena intravedono sfaccettature di merle lo eliminano… infatti ripeto moltissimi neanche lo denunciano nella cucciolata.. da quello che ho capito è irregolare.. ma purtroppo lo fanno… non chiamare di razza un cane senza pedegree è soggetto a troppe interpretazioni personali… poichè se il giorno riesco a prenderne uno di prima generazione (non nel caso dell’alano) ecco che è diventato di razza.. ma il cane è sempre lo stesso.. poi possono nsacere anche interpretazioni personali.. perchè se tra gli esseri umani nascesse da una coppia italiana un bambino muto, siccome non parla non è “italiano”.. purtroppo questo perchè le leggi italiane, sono lasciate all’interpretazione e con la possibilità di usarle a convenienza dalle parti..

  61. Vorrei dire che chiamarlo tipo è una buffalata.. bisogna anche considerare la normativa ridicola.. io ho un alano nato da una cucciolata di un noto allevatore, che, siccome è nato per sua scelta di tipologia di accoppiamento, “merle”, non lo ha dichiarato, pertanto non ha il pedegree.. anche se lo avrebbe avuto, ma non valido per l’accoppiamento.. pertanto il vs discorso del pedegree come indice di genealogia, carta di identità, non ha senso… perchè è nato comunque da due campioni…ma se anche avesse avuto il pedegree non me ne avrei fatto niente, questo perchè sarebbe stato vietato l’accoppiamento, sempre per la normativa..l’allevatore se lo ha venduto comunque.. coma “Alano senza pedegree”, e così fanno tantissimi allevatori… giudicato perfetto e bellissimo esemplare da gli esperti della zona (presidente enci compreso), non si può accoppiare, solo con qualche femmina che non ha il pedegree o qualcuno che rinuncia alla cucciolata “perfetta”… ricordo inoltre che l’alano non può prendere il pedegree di prima generazione.. perchè è l’appollo dei cani.. è una legge che non è uguale per tutti.. nonostante nei tribunali c’è scritto “La legge è uguale per tutti”.. ciao

    • Sul fatto che la normativa per quanto riguarda gli alani merle sia ridicola, non posso che darti ragione. E’ una cavolata, visto che si tratta di un mantello indesiderato SOLO per motivi estetici e che i cani sono perfettamente sani. Però tutto questo non c’entra un tubo con il concetto di “cane di razza senza pedigree”, visto che il concetto di “razza” ha un senso solo se applicato alla riproduzione: se il tuo cane non lo fai riprodurre, perché non puoi o non vuoi, che sia bello o brutto, di razza o meticcio, è ininfluente.
      Nei panni del tuo allevatore io avrei comunque fatto la “carta d’identità” al cane: almeno per avere la soddisfazione di dire “questo cane non può riprodursi perché c’è un regolamento cretino, però avrebbe tutte le carte in regola per farlo”. Nel momento in cui non c’è il pedigree, il cane non è più ufficialmente un alano: neppure se Dio scende in terra a dichiarare che è un esemplare tipicissimo.

    • comunque sia fare un merle con un merle è pericoloso nascono i lethal white (25% di possibilità) e sia i porcellana che gli arlecchini bianchi classici sono merle… e ne conosco di alani nati merle…
      i porcellana sono bellissimi e non ha senso discriminarli… ma non bisognerebbe mai fare accoppiare fra loro 2 soggetti scelti a caso fr aarlecchini classici e porcellana, fra loro.

      • volevo dire alani antu lethal white…una mia amica ne ha uno ha avuto millemila problemi da cucciolo ci ha speso una follia e tuttora non è che sia sanissimo.

        • Certo che non si deve fare merle x merle…ma non si deve fare neppure nei border, negli aussie, nei collie: eppure il mantello merle è riconosciutissimo per tutte queste razze! Perché per l’alano no?

    • Scusami tanto ma mi sembra che tu sia un po’confuso su alcune cosette. Primo: anche il cuccioli merle potevano essere dichiarate, ma è vero che circa fino ad un paio di anni fa non potevano avere il pedigree. Ora invece sì, ma non si possono mettere in riproduzione ne presentarli in expo. Mi correggo si possono ma vengono squalificati visto che questo colore non è accettato dallo standard.
      ( Vero è una cosa assurda, ma il paese d’origine della razza cioè i tedeschi non vogliono sentir ragione, e fin’che secondo lo standard il colore merle rimane un difetto da squalifica,già possiamo essere contenti che sono stati riconosciuti come di razza pura, cioè possono ricevere il pedigree )
      Questo poi non so davvero da dove l’hai tirato fuori ” ricordo inoltre che l’alano non può prendere il pedigree di prima generazione.. perchè è l’Appollo dei cani.. ” questa un’affermazione senza senso. Cosa significa? In quale senso di prima generazione? Tutti gli alani come qualunque altra razza,nati da genitori iscritti a libro genealogico lo possono avere, anzi devono avere.E poi che centra se sono o non sono l’Apollo dei cani?
      Il fatto e che un alano merle oggi è un cane di razza pura, semplicemente non è adatto alla riproduzione. Come ce ne sono tanti altri cani di razza che non lo sono. Qui hai almeno la certezza che quello che prendi è di razza pura ma “solo” un cane da compagnia. In breve puoi avere un bel cane con tutte le caratteristiche che richiede lo standard( ovviamente se sei fortunato 😉 ), spendendo relativamente poco.

      • suppongo che con “pedigree di prima generazione” intenda il certificato di tipicita per l’ iscrizione come capostipite; che da quanto ho capito, in italia e’ permesso solo per alcune razze

  62. Piu’ leggo dei pedigree e piu’ mi viene lo schifo di chi, esattamente come i nazisti, vuole che nascano soltanto esseri “sani, tipici e di buon carattere”.

    Evviva la mia stupenda cucciola meticcia orgogliosamente meta’ labrador e meta’ maremmano!

    Disgusto totale.

    • Mi auguro che la tua stupenda cucciola meticcia non abbia mai problemi di salute: altrimenti forse capiresti l’importanza della selezione. Disgusto infinito per chi ritiene che l'”ammmore” sia più importante del benessere dei cani.

    • hai ragione facciamoli nascere malati e col carattere di merda… ci mancherebbe… poi te li tieni tutti tu vero? io mi auguro che tu abbia almeno le competenze minime per socializzare e imprintare bene i cuccioli. e che comunque prima di farla tu abbia testato i genitori per le malattie tipiche delle rispettive razze in modo che non le passino ai figli, anche se meticci.
      sia chiaro io non grido allo scandalo per una cucciolata meticcia, ma non mi scandalizzo nemmeno per chi vuole selezionare una razza con determinate caratteristiche per uno specifico lavoro e cercando di evitare che nascano malati. poi si sa i cagnari ci sono anche fra quelli che allevano i cani di razza ma lo scopo sarebbe un altro…i cangari sono come i truffatori in qualsiasi altro settore… non è così che chi ama una razza si comporta

  63. Ciao a tutti!
    Ebbene si, io sono una di quelle ignorantissime persone che ha appena comprato un cane in un negozio!
    Mi hanno venduto un Bolognese, io ho avuto altri cani nella mia vita, ma non mi sono mai preoccupata di documenti o pedigree (l’ultimo era uno splendido meticcio), mi hanno dato il libretto sanitario internazionale con tutte le cose scritte e i vaccini fatti e le sverminature. Nella mia ignoranza ho visto che c’erano i nomi del padre e della madre e il microchip e pensavo di avere tutto! poi leggendo qua e là nel web scopro che se mi vendono un Bolognese DEVE avere il suo pedigree….e ora che faccio? il mio cucciolo è nato al Girasole, la mamma è del Girasole e il papà è della Guapparia! ho visto che entrambi gli allevamenti sono registrati all’ENCI…perchè il mio cane non è registrato ENCI? Come faccio a sapere se i genitori lo sono? Premetto che non è il fatto di averlo di razza pura o no che mi preoccupa, ma, con tutte le cose che succedono con l’est, la sua salute prima di tutto e il fatto che in teoria mi hanno truffata! Che faccio? Telefono agli allevamenti e chiedo loro? purtroppo il mio cucciolo compie 3 mesi al 30 settembre…
    Aiutatemi per piacere. Francesca

    • Francesca, è un po’ tardi per poterti aiutare, purtroppo. Ormai il cucciolo l’hai preso. Il fatto che ci siano in giro canifici con affisso ENCI è una delle cose che mi hanno indotto a strappare la tessera ormai molti anni fa… però, se non altro, il tuo cucciolo è vivo e sta bene. Considerati già fortunata, visto che sempre di canifici si tratta, ma che i cuccioli di quelli italiani, se non altro, non hanno l’aggravante dei lunghi viaggi in condizioni disastrose.

      • Grazie per la tempestiva risposta, grazie. Si il cucciolo sta bene, ho appena fatto un vaccino con visita e il veterinario dice che sta benissimo e che rientra perfettamente nei parametri del Bolognese. Ho in ogni caso scritto all’allevamento dov’è nato chiedendo informazioni sui genitori e spiegando le mie perplessità….vedremo…

      • Non solo quel canificio è dotato di affisso Enci (lo trovo disgustoso), ma addirittura è ampiamente sponsorizzato da mamma Enci stessa nelle pagine di OGNI MENSILE “NOSTRI CANI”.
        Fanno pubblicità a questo schifo praticamente in ogni pagina, per come minimo una dozzina di razze, tutte con affisso.
        Ci abito relativamente vicino e so storie che farebbero rizzare i capelli, ma loro continuano a vendere, la gente continua a comprare.
        Non li fermeranno mai, mettetevelo (e mettiamocelo, noi allevatori onesti) bene in testa.
        Per la signora che ha scritto al canificio (non lo chiami mai più allevamento, per carità…), si aspetti una risposta del tipo…..se il cane non le va bene, se si ammala, se muore, gliene diamo un altro col pedigree e non dovrà pagare nulla.
        Verrà rassicurata su tutte le sue perplessità e le proporranno uno sconto su un altro cucciolo.
        Meno rogne hanno ( e ne hanno PACCHI, di rogne) e meglio stanno.
        Quelli che piantano rogne vanno addolciti, non attaccati.

  64. Un qualsiasi cane o gatto, pure se figlio di genitori con pedigree, ma per il quale non è stato emesso pedigree è di fatto considerabile un meticcio. Figurarsi per quelli che non hanno nemmeno ascendenti illustri!!!
    Vendere animali di razza senza certificazione è reato, acquistarli senza pedigree può essere considerato come incauto acquisto.
    Per “certificazione genealogica” si intende il pedigree.

    La vendita di animali di razza senza pedigree e’ “TRUFFA ” allego la legge in modo che sia ben chiara : La vendita di animali di razza senza pedigree è vietata per legge. Siamo un’associazione allevatori che si occupa delle denuncie di illeciti. Ci è stato segnalato questo annuncio come annuncio passibile di denuncia. Vi preghiamo pertanto di rimuoverlo prima che scatti la denuncia a vostro nome come da seguente decreto legge.

    DLG 529/1992: ART. 51. É consentita la commercializzazione di animali di razza di origine nazionale e comunitaria, nonché dello sperma, degli ovuli e degli embrioni dei medesimi, esclusivamente con riferimento a soggetti iscritti ai libri genealogici o registri anagrafici, di cui al precedente art. 1, comma 1, lettere a) e b),e che risultino accompagnati da apposita certificazione genealogica, rilasciata dall’associazione degli allevatori che detiene il relativo libro genealogico o il registro anagrafico.2. É ammessa, altresì, la commercializzazione di animali di razza originari dei Paesi terzi, per i quali il Ministro dell’agricoltura e delle foreste abbia con proprio provvedimento accertato l’esistenza di una normativa almeno equivalente a quella nazionale. Alle stesse condizioni è ammessa la commercializzazione dello sperma, degli ovuli e degli embrioni provenienti dai detti animali originari dei Paesi terzi. Non sono ammesse condizioni più favorevoli di quelle riservate agli animali di razza originari dei Paesi comunitari.3. Salvo che il fatto costituisca reato, chiunque commercializza gli animali indicati nei commi 1 e 2 in violazione delle prescrizioni ivi contenute è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da L. 10.000.000 a L. 60.000.000.

    https://www.tipresentoilcane.com/2012/09/21/lo-sapevate-che-vendere-cani-e-gatti-senza-pedigree-e-addirittura-illegale/

  65. Cane senza pedigree uguale a meticcio.
    Possiamo stare qui a parlare per ore ma il risultato non cambierà mai.
    Allevare seriamente esclude a priori l’ipotesi che esista la variante con o senza documenti.
    Può esserci il cane meno bello (meno aderente allo standard di razza) o più bello (tipico) ma tutte e due devono avere i documenti in regola

    • @Chicco: credevo di essere italiano, ma dopo che mi hanno rubato tutti i documenti e dopo che, misteriosamente, mi sono stati cancellati tutti i dati personali presenti all’anagrafe (e non solo), mi son dovuto ricredere.
      Ora vago solitario e senza meta, in questa terra a me sconosciuta.
      Non so più chi sono, da dove vengo e figlio di chi sono… una vaga idea ce l’ho, ma non oso pronunciarmi, dato che non ho i documenti per dimostrare ciò che affermo; insomma, lo so solo io, ma questo poco conta.

      • Va bene, sei italiano anche se non hai i documenti e non lo puoi dimostrare.
        Ma perche gli altri ti dovrebbero credere? Allora io potrei dire di essere spagnolo (tanto parlo la lingua a livello madrelingua). Le cose bisogna anche dimostrarle, se vuoi che gli altri ti credano. Se invece ti basti, puoi crederti cio che ti pare e convincerti che con essere convinto tu sia suficiente.

        • Stiamo arrivando ad un punto d’incontro:
          in pratica sono italiano, ma, in teoria non lo si può sapere, perché non posso dimostrarlo in modo concreto, quindi, la certezza non c’è.
          Infatti, difficilmente qualcuno mi crederebbe sulla parola, tanto meno in un Paese come l’Italia dove gli imbrogli sono il pane quotidiano dell’italiano medio, però, se si conoscessero almeno i miei genitori, tramite test del DNA si potrebbe garantire che la mia affermazione corrisponde a verità.
          Il problema è che non considerate minimamente il discorso “genetica”, insomma, anche se un cane è figlio di due campioni italiani, selezionatissimi, etc… dal momento che al cucciolo non viene fatto il pedigree presso l’E.N.C.I. è di conseguenza un meticcio, ovvero, misto di “razze”. Infondo, chi cavolo è l’E.N.C.I.? Siete voi che date così tanta importanza a questa Associazione mangia soldi e rovina razze canine. Se essa un giorno riconoscesse come “cane di razza pura” un barboncino incrociato con una capra (con tanto di standard, ovviamente), voi la prendereste in seria considerazione e, magari, spendereste un mucchio di soldi per acquistare l’esemplare sopracitato. Più o meno lo stesso discorso si potrebbe fare se un giorno chi ne sta a capo si svegliasse e cambiasse completamente lo standard di razza di vari cani (cosa assai improbabile, dato che ogni razza ha determinate caratteristiche… determinate non dall’E.N.C.I. ma dalla natura).
          Se poi volete continuare a basarvi, esclusivamente, su ciò che afferma la “Legge”: buona fortuna.

          • “però, se si conoscessero almeno i miei genitori, tramite test del DNA si potrebbe garantire che la mia affermazione corrisponde a verità!”…
            Si, obviamente e magari usarlo come base per ridarti la tua identita legale; ma fino a quel momento tu saresti ufficialmente un senza nome, senza domicilio e senza titoli di studio
            E lo stesso discorso vale per i cani. Anzi, per i cani il tramite e’ pure piu facile perche molti allevatori hanno il DNA depositato in modo da stabilire i genitori di un dato cane xy.
            E una volta fatto il test il cane in analisi vede riconosciuta la sua identita.
            Ma se non si fanno ricerche, non si fa niente, allora il cucciolo rimane meticcio (o fantasia) e tu rimani apolide senza nome.
            Le cose vanno dimostrate, non si puo vivere “fidandosi della parola” sempre e comunque. Sarebbe pura anarchia.

            E sul fatto che “ogni razza ha determinate caratteristiche… determinate non dall’E.N.C.I. ma dalla natura)”… posso solo sorridere. Le razze canine sono frutto di una selezione umana. Prima venivano fatte solo in base alla funzione e poi gli si e’ iniziato a dare un nome e a codificarle. Altro che selezione fatta “dalla natura”, anche perche in natura i cani non esistono…

          • Cani selvatici? Mai sentiti, ma se tu li conosci avanti dicci dove trovare informazioni. E obviamente non parlo di cani rinselvatichiti ne dei loro discendenti. Ne di altri canidi selvatici. Veri cani selvatici non ne ho mai sentiti menzionare. E non credo che ci sia un complotto mondiale per nascondere la loro esistenza.

        • Eros, perché rispondi alle mie domande ponendomi domande?
          Di un po’: il “Mi piace” ai tuoi commenti lo clicchi tu stesso, o c’è davvero qualche cretino che condivide ciò che scrivi? Ahahah! XD

          Per caso ho affermato che le moderne razze canine nascono in natura? Non mi pare.

          Rispondi alla domanda che ti ho posto precedentemente, senza girarci attorno: come hanno avuto origine i Canis lupus familiaris? Credi siano stati plasmati dalla terra per mano dell’Uomo? Insomma, per creare queste benedette razze canine l’uomo avrà avuto una “base”, no?
          Certe caratteristiche di questa “base” saranno rimaste intatte negli attuali cani (in alcuni più che in altri), no?

          • Il CRETINO sei tu, e tutti quelli che condividono le tue di idee.
            Hai appena dimostrato la tua pochezza, in mancanza di argomenti, essendo incapace di sostenere un dialogo riesci solo ad insultare.

        • Utilizzando il termine “cretino”, non voglio insultarvi, ma descrivervi nel modo più breve, e allo stesso tempo esplicito, possibile.

          Ancora una volta non hai risposto alla mia domanda… pazienza.

          • Sono stata via tre giorni, ho dato una breve scorsa ai commenti e ho trovato due “cretini” e un “fessi” indirizzati a chi ritiene che conoscere l’albero genealogico di un cane sia di vitale importanza quando si pensa a un accoppiamento.
            Allora, molto succintamente: al prossimo insulto ti caccio fuori dal sito.

  66. io non sono del tutto d’accordo;
    sei mesi fa ho comprato in allevamento un cucciolo di razza beagle, un bellissimo e sanissimo cane che non era però “figlio di campioni” ma a me la cosa non interessava in quanto volevo un CANE non un “modello” per expo.. il prezzo era di 700 euro con pedigree oppure 500 senza.. l’ho comprato senza però ciò non compromette il fatto che lo si debba definire di razza Beagle, perchè lo è! Andrea

    • Andrea, scusa la franchezza, ma tu non sei andato in un allevamento: sei andato da un cagnaro. In allevamento non ESISTE proprio che ti propongano un cane con o senza pedigree, a scelta…e tantomeno esiste la truffa bella e buona di chiedere 200 euro in più per il pedigree, che ne costa 20.

  67. Salve a tutti, ottimo articolo, eccetto che per la definizione : “allevatori amatoriali” che in realtà sono cagnari della peggior specie.
    La differenza tra l’allevatore amatoriale e quello professionale è data dalla rilevanza fiscale o dalla presenza di Partita Iva, NON certo dal modo di allevare.
    Un allevatore è degno quando si preoccupa della salute dei suoi animali, di selezionare quindi con criteri di salute, carattere ed attinenza allo standard, estetici. In questo ordine.
    Per il resto quoto in pieno Ilenia!!!
    Manuela

  68. Ma non è il pedigree che costa di più… è il lavoro di selezione che sta scritto sul pedigree che costa… la gente la deve smettere di volere un animale di razza e elemosinare per averlo. Che lo paghi se lo vuole il rpezzo che è richiesto in base alle linee che ci stanno dietro e al lavoro che è stato fatto dietro a quelle linee!
    E diamine ci sono tanti trovatelli in giro che hanno bisogno di essere addottati, se uno non vuole spendere!

  69. Non ho letto tutta la discussione perchè è lunghissima. Io allevo gatti persiani, e sono stufa della gente che vuole un animale di razza e non è disposto a pagare il prezzo del lavoro che ci sta dietro e elemosina… magari chiedendo senza pedigree… MA VERGOGNATEVI! Un animale di razza va pagato e preso con pedigree!

  70. Buonasera a tutti,
    ho visto il suo articolo e non sono d’accordo
    su alcuni punti:
    1) Le razze dei cani si sono formate selezionando
    dei cani che rispettano alcune caratteristiche fisiche.
    Io personalmente darei il pedigree solo ad alcuni cani se
    rispettano, appunto, lo standard di una razza.
    Quindi ad esempio non lo darei ad alcuni cuccioli che possono
    nascere da allevatori ma che non rispettano tutte le caratteristiche.
    E’ vero che molti di questi cani vengono selezionati dagli allevatori
    come non produttori ma in alcuni casi vengono dati a privati che
    poi li riproducono e magari i futuri figli portano standard per cui
    a mio parere non sono più esemplari di una data razza.
    Così come ci può essere il caso di un cane senza pedigree che rispecchia
    a pieno le caratteristiche di una razza, ma non potendo partecipare a gare
    non può dimostrarlo.
    Quello che sto dicendo è che l’uomo da millenni seleziona prendendo i cani
    con determinate caratteristiche e allora perchè secondo te non è giusto farlo
    al tempo d’oggi?
    Perchè alcune razze sono precluse dal rsr ed altre no?
    2) E’ ovvio che un cane senza pedigree non è un cane di razza secondo l’enci
    ma certe volte le persone prendono un cane non perchè deve essere di razza,
    non perchè deve fare delle mostre ma semplicemente perchè vuole un amico a
    quattro zampe e magari prende un cane che ha qualche caratteristica che gli piace
    di più, un simil alano, un simil border collie, un simil labrador, etc… etc…
    In base ai propri gusti di bellezza
    3) Purtroppo non tutti gli allevatori sono leali al 100 % io ad esempio ne conosco uno che ha
    acquistato da un privato un cane della sua stessa razza perchè avevea un colore particolare e
    lo ha denunciato come uno dei suoi cuccioli per avere il pedigree.
    Mi sembra altamente scorretto!
    A mio parere la classe degli allevatori deve prima essere controllata al cento per cento,
    insomma l’enci ci deve dare delle garanzie perchè noi ci possiamo fidare a pieno degli
    allevatori.
    4) Ritengo che il prezzo di un cane non è la spesa iniziale ma la spesa che ogni privato
    fa giorno dopo giorno dandogli cibo, cure e tempo, quindi non penso che 400 euro iniziali
    siano una grande differenza, quindi non penso che le decisioni di acquistare un cane senza
    pedigree siano sempre legate a questioni monetarie…
    La ringrazio in anticipo per la sua attenzione e spero che in una sua risposta,
    Cordiali saluti,
    Francesca

    • Cara Francesca, vado anch’io per numeri:
      1 – non è affatto vero che le razze sono state selezionate in base alla morfologia: è l’esatto contrario! Sono state selezionate partendo dalla funzione, e solo in seguito si sono redatti gli standard di razza, dopo aver assodato quali caratteristiche morfologiche erano più adatte alla funzione che doveva svolgere quella razza di cane. Sul fatto di dare il pedigree (almeno quello valido per la riproduzione) solo ai soggetti in standard sono d’accordissimo con te: infatti da sempre vado predicando che dovremmo fare come in Francia, dove i cani per ottenere l’abilitazione alla riproduzione devono fare la “confirmation” in expo. Purtroppo siamo in Italia e dobbiamo adattarci alle regole “nostrane”.
      2 – perché alcune razze sono precluse al RSR non lo devi chiedere a me, ma all’ENCI! 😀
      3 – d’accordissimo sul fatto che il mondo sia pieno di cagnari e che non ci siano sufficienti controlli. Ma siccome lo predico da vent’anni almeno… perché sostieni che non sei d’accordo con me?
      4 – le persone che vogliono “un cane per amico” fanno benissimo a prendersi similcolle, quasilabrador, circaalani eccetera… basta che non dicano che sono di razza pura! A me può piacere anche il meticcio più meticciato del mondo, che magari per il resto del mondo è un mostrino e per me è stupendo: ma se mi ostino a dire che è un border, un labrador o un alano di razza, allora sono scema!
      5 – verissimo: non sono certo i 400 euro iniziali a fare la differenza. Però la gente questa differenza ce la vede. Non che cambi molto, comunque, visto che chi fa credere ai clienti che un pedigree costi 400 euro (quando ne costa 25) è un truffatore, quindi è altamente probabile che l’eventuale pedigree comprato a quel prezzo assurdo sia pure falso.

      • Si mi trovo d’accordo con te su tutti i punti!
        Anche secondo me sono non di razza i cani senza
        pedigree e non penso di offendere nessuno dicendo
        questo!
        Non sapevo dei francesi ma concordo che in questo
        sono un grande paese!
        Concludo facendo notare che ritengo giusto che le uniche gare
        a cui i cani non di razza possono partecipare sono le dog agility,
        in cui viene richiesta appunto l’agilità e l’obbedienza, a prescindere
        dalla razza mentre non possono partecipare alle mostre in quanto non
        rappresentanti di una specifica raza.
        Buona serata,
        Francesca

  71. Articolo davvero interessante, direi che però ha dimenticato di menzionare allevatori o cagnari che purtroppo accoppiano cani con petegree ma che hanno anche dei problemi (displasia, cea o simili…), o addirittura consanguinei perchè vogliono proprio una discendenza da quel cane specifico…. malato. Risposta? Tanto poi li regalo se hanno problemi… A sì, così risolviamo tutto !!!

    • Serena, dire “allevatori o cagnari” non va mica bene: quelli che accoppiano ad capocchiam sono sempre e SOLO cagnari (anche se a volte hanno un affisso ENCI, e non maledirò mai abbastanza l’ENCI perché a questi signori non strappa l’affisso e la tessera facendone coriandolini).
      E’ vero che qui non ho parlato di cagnari…ma solo perché l’ho fatto in altro millemilaventitrè articoli :-). Il problema ce l’ho ben presente…eccome!

  72. Gentile Sig.ra Sony, mi sembra di capire che l’italiano non sia la sua lingua madre quindi forse è anche questo che non le ha permesso di capire esattamente il senso dell’articolo (che poi, scusi, ma se non sa chi sia la Sig.ra Rossi come ci è finita su questo sito e soprattutto su questo articolo? ma lasciamo correre, questi sono i misteri della vita). Quello che la Sig.ra Rossi ha semplicemente voluto sottolineare è che se ami i cani e li conosci non li sfrutti. Hai un simil-border collie che non ha il pedigree ma che è puro? Bhè, mi dispiace ma stai, volontariamente o meno, mentendo! Chi mi dici che il cane di razza ma senza pedigree è “puro” se non so chi sono i genitori/nonni/bisnonni? Chi mi dice che la bisnonna non sia frutto di un accoppiamento tra un cane “puro” ed un meticcio simpaticissimo/bellissimo/sanissimo/buonissimo ma METICCIO? Ora, se io me ne fregassi di avere un cane “puro” ma mi bastasse la somiglianza allora chissene! Ma perchè dovrei pagare quel cane puro-ma non puro 600/800/1000€!?!?!?! Perchè questo è quello che succede con i CAGNARI! Che poi lei ami appassionatamente i suoi cuccioli nessuno lo mette in dubbio! ma quei cuccioli poi li vende o li regala?

    • Purtroppo, in Paesi come l’Italia, la gente è molto diffidente (per ovvi motivi), quindi, non basta la parola data, ma si ha bisogno di “prove concrete”.
      È comprensibile.

      • E in quale paese invece basta la parola senza avere bisogno di pezzi di carta? Perche se davvero esistesse un posto del genere sarebbe facilissimo andare li e diventare ricchi. Io di posti dove nessuno mente e ci si puo sempre fidare della parola di chiunque ne ho sentito nominare solo uno ed era in un romanzo di fantascienza. In una societa complessa e’ ovvio che i “pezzi di carta” ci vogliono.
        E non solo per quanto riguarda i cani. Noi umani abbiamo la carta di identita e il passaporto per dimostrare la nostra identita, certificati di domicilio, stato civile, stato di familia, titoli di studio, códice fiscale, titoli di proprieta di immobili e automobili, patenti di guida… ed e’ normale in un mondo dove hai cosi tanta gente che e’ impossibile conoscere tutti. Il tuo discorso avrebbe funzionato in un paesino di 100o abitanti isolato dall’ esterno dove tutti si conoscono e ognuno sa chi ha davanti senza bisogno di documenti. Ma gia in una citta questo e’ impossibile.

  73. fore è meglio che ti fai un giro sul dizionario cosa vuol dire poco intelligente e cosa vuol dire ignorante forse è meglio fb per me è per persone che non hanno più voglia del contatto con la gente ed è una perdita di tempo questa è e ribadisco è una mia opinione io per fortuna ho un lavoro oggi ci sono per puro caso ma mi rendo conto che ho fatto un grosso sbaglio perchè la conversazione è proprio a un livello molto basso e non sono proprio il tipo non so chi sei ma non ci tengo neanche a saperlo ho di meglio da fare anzi ho i miei cuccioli che mi aspettano addio a tutti e se posso dare un consiglio da ignorante (che non è un offesa come ribadio vai a vedere sul dizionario) salite di qualità non offendete la gente e rispettate le idee altrui e rispettate il prossimo non fate ad altri quello che non vorreste fosse fatto a voi sono cose banali per qualcuno ma io vivo su questi principi con i miei pregi e difetti adios

    • EBBASTA!! Quello di due ore fa non era l’ultimo commento? Ma vattenneeeeeee!!!(anche perché se continui così ti banno io).

  74. Guarda Valeria nn ha bisogno di difensori sa difendersi bene da sola…nn deve dimostrare niente a nessuno…sei tu che hai esordito con la frase >questa è l’ultima volta che scrivo perchè non mi sembra una persona intelligente e obiettiva< giustamente nn si sa quando mai hai scritto (oppure sei davvero Vanda e nn ti sei accorta che srcivendo così ti abbiamo sgamto) e poi sei tu maleducata dicendo che Valeria e poco intelligente (a casa mia poco intelligente=ignorante) da qui il fatto che ti abbiamo risposto (malamente) ma ripeto se vuoi un confronto vieni nel gruppo di FB
    ti aspettiamo…

  75. chi sei? ma chi ti ha detto che sono come si chiama Vanda? ma tu questa signora Valeria Rossi la conosci di persona?sai chi è ? non vuol dire che uno che lavora da 20 anni nella meccanica sia un bravo meccanico,chi lavora nella carpenteria sia un bravo carpentiere quindi non vantiamoci troppo e pensiamoci bene prima di dire o scrivere certe cose vediamo di stare su un tono di cortesia ed educazione visto che mi sembra manchi parecchio.

  76. Vanda nn essere timida ti abbiamo sgamato anche qui, ma come ti viene in mente di dubitare che Valeria Rossi abbia lavorato con i cani ? Ma cosa ti succede sei in crisi di astinenza da tartufo ?
    Il vero problema è che non hai argomentazioni su questo argomento e allora ti butti sul personale…
    Vieni sul gruppo a sostenere le tue idee e confrantati con centinaia di amanti di cani di razza e non…non sono tutti maleducati come vuoi far sembrare…

  77. mi dispiace di non poter avere un faccia a faccia con lei so solo che risponde in modo maleducato non ha proprio rispetto per le persone mi sembra strano che abbia lavorato con i cani anche in tanti commenti che ho letto è molto sgarbata lei non tollera e non rispetta le opinioni altrui comunque contenta lei good bye

    • Ripeto (per l’ultima volta) : qui non si tratta di opinioni, ma di FATTI. E su questi non ci può essere discussione, né educata né maleducata. I fatti sono fatti. La saluto.

      • @Redazione: i fatti ai quali ti riferisci e credi fermamente, sono dettati da un’associazione rovina razze canine. Bell’affare.

        • Sono dettati dall’unica associazione che abbiamo. Non ti piace? Neppure a me entusiasma: ma a criticare si fa presto, a far di meglio non tanto. Non vogliamo più l’ENCI? Creiamo qualcosa di alternativo, di più valido, che funzioni a dovere e non “rovini le razze”: facciamoci riconoscere dallo Stato…e POI potremo parlare. Perché l’alternativa all’ENCI non può essere l’anarchia cinofila o il menefreghismo verso le genealogie: dev’essere qualcosa che sia migliore dell’ENCI.
          E dove sta? La vuoi creare tu? Se la crei, e se davvero sarai capace di fare meglio dell’ENCI, sarò la prima a prendere la tessera.
          Ma per ora, l’unica alternativa apparsa è stata quella di un’associazione che promette di darti un pedigree guardando la fotografia del cane…

          • Ma non diciamo cavolate, basta non dargli il peso ,va bene che è la sola che esiste(e basta e avanza) ma da qui a dire che i soli cani di razza sono quellli con il Pedigree ENCI e una cazzata, come ho gia scritto le razze sono sempre esistite prima e dopo l”ENCI ,vedo che molti allevatori in incognito vengono a prendere cani senza pedigree per rinsanguare le loro linee di sangue e quando vengono chiamano i cani senza pedigree rinsanguatori i purosangue! perciò si ai cani con pedigree sia ENCI che di altre associazioni ma non bisogna dire che gli altri sono meticci,bisogna dire che l’ENCI li considera meticci,ma bisogna anche dire che di quello che dice l’ENCI ci si può fare anche il brodo meglio se di dado, saluti dal Rapace notturno

          • Ancora una volta concordo con Aquila della Notte, sembra essere l’unica ad aver capito come stanno le cose.

            Redazione, sono contrario all’ “anarchia cinofila” come lo sono per il “nazismo cinofilo”. In casi come questi, la cosiddetta “via di mezzo”, sarebbe la soluzione più appropriata.
            Come al solito c’è sempre qualcosa, qualche “fronzolo” che fa litigare la gente e separa le masse, qualcosa che crea rabbia e antipatia; non è il caso di aizzare le fiamme.

            Nello Stato italiano, la cinofilia sta sotto il marchio E.N.C.I., quindi, in un certo senso, ciò che essa afferma è Legge… va bene, l’abbiamo capito tutti, ciò non toglie che la stessa Legge italiana è piena zeppa di contraddizioni, stupidaggini ed ingiustizie. Vogliamo prendere tutto per buono? Non cedo sia il caso.

  78. Valeria te lo dico io chi è quella che scrive…è la sig.VANDA BERTELLA che gli rode il culo perchè l’abbiamo sbranata su fb per le cazzate che ha detto riguardo questo argomento, colei da vera “cagnara” che è nn ha + il coraggio di controbattere…

    • Gentilissimo anteater,Con gente come te non c’e’ da avere argomenti.Te sei un grande.Prima o poi ci troviamo,scommetti?Ti vengo a ciulare la coccarda,con i miei cani.Con infinita ammirazione.

      • Ma nn ci posso credere sei ancora viva ? Sai con tutte le maledizioni che ti hanno mandato…io ti prego ancora una volta ritorna su fb …abbiamo tante cose di cui parlare se solo fossi un po + modesta…non capisco cosa hai da perdere…discutiamo non è che per forza dobbiamo litigare…dai proviamo…

        • Gentilissimo Perche’ maledizioni?Da signori come voi? non ci posso credere!Io non ho nessun motivo di modestia,siete voi che avete dei cani meno belli dei miei.

          • Scusate… posso chiedervi anch’io di trasferire la vostra privatissima discussione su FB? Perché qua, sinceramente, non interessa più a nessuno. Evidentemente avete un problema da risolvere tra voi due: se lo fate altrove mi fate un grande piacere, perché qui preferirei che si parlasse di argomenti che possono interessare più persone. Grazie.

          • Certamente hai perfettamente ragione ! Da parte mia non ci sarà altre repliche…l’invito l’ho fatto quindi se Vanda vorra replicare ha questa possibilità.
            Grazie e chiudo qui…

  79. buongiorno questa è l’ultima volta che scrivo perchè non mi sembra una persona intelligente e obiettiva.Tante cose che dice sono delle castronerie.Non so se se ne intende di cinofilia o va solo per sentito dire o legge articoli su questo argomento.Io mi sento molto offesa da lei perchè non si può permettere di dare giudizi su persone così in generale cagnaro lo va a dire a… e mi fermo qui io ho due cani che sono 2 SIGNORI e non approfitto certo di loro per guadagnare se lo volevo fare li sfruttavo come fanno tanti allevatori dove la principale fonte di reddito sono i cani,io per fortuna ho un lavoro così mio marito non campo con i miei cuccioli le faccio un esempio ci siamo presi le ferie per stare dietro ai cuccioli ho dormito per 1 mese e mezzo sul divano per accudirli non so lo fa un allevatore? lo fa uno che non ama i suoi cani? se mi dice che ci sono delle eccezioni siamo d’accordo ma non faccia di un erba un fascio perchè al mondo c’è ancora della brava gente e siamo in Italia dove per fortuna c’è libertà di parola (senza dare offese)e di pensiero con questo concludo distinti saluti

    • A) questa è l’ultima volta che scrive: e la prima qual è stata? Non vedo altri commenti col nick “Sony”, quindi fatico a capire a cosa si riferisca; B) essendo questo commento scollegato da tutti gli altri, non so neppure se stia rispondendo all’articolo o a qualche commento precedente…ma presumo che ce l’abbia con me e quindi le rispondo io C) “intendersi di cinofilia” è un concetto un po’ vago. Se la intendiamo come “amore per il cane”, non è questione di intendersene, è questione di sentimenti. Io amo i cani, quindi sì, direi che “me ne intendo”. Se la intendiamo in senso tecnico, allora sì, me ne intendo senza “direi”: ho allevato per 25 anni, ho un affisso ENCI, sono sempre e solo vissuta in mezzo ai cani, ho studiato tutto lo studiabile in merito (o quasi, suvvia). D) siccome non so chi lei sia né cosa faccia, non mi sogno di darle della “cagnara” (almeno fino a prova contraria): scusi, ma chi la conosce?
      Io posso solo parlare in generale e ribadire che: a) chiunque è liberissimo di tenere, amare, anche allevare cani senza pedigree. E’ una scelta sua, condivisibile o meno, ma scelta sua. b) se questi cani li alleva, è tenuto a cederli gratuitamente o per un rimborso spese “reale” (esattamente la cifra che ha speso per mantenerli): in questo caso è una persona onesta. Se li vende allo stesso prezzo di un cane di razza pura, è un cagnaro e pure un truffatore, perché un cane senza pedigree NON è e non può essere definito “cane di razza pura” e non ha, né può avere un valore commerciale. E siccome si sono regole ben precise in merito, non è questione di opinioni, né di intelligenza, né di obiettività. E’ così “perché sì”: perché questa è la legge.
      Se poi a qualcuno prende fuoco la coda di paglia, non è certo un problema mio.
      Distinti saluti a lei, chiunque lei sia.

    • Sony, ma non e’ un problema di quanto si amano i propri cuccioli o quanto bene si trattano i propri cani, e’ una questione di ammettere la realta’!
      Anch’io amo moltissimo i miei cani, che sono una tigrata e bianca, una blu-merle: se io dicessi che sono completamente nere, tu faresti finta di niente perche’ voglio loro un sacco di bene, le porto fuori 2/3 ore al giorno e gioco spessissimo con loro? Non penseresti che lo stabilire il colore dei miei cani sia indipendente da quanto li amo? Con la razza e’ lo stesso: non e’ che possiamo decidere se un cane e’ di razza o meno, e quindi vendibile come cane di razza o meno, basandoci sull’amore dell’allevatore per i suoi cani!
      Se invece facciamo cosi’, allora devi anche accettare che domani la Sciuramaria tua vicina di casa trovi due cani bianco-neri per strada, li faccia accoppiare e venda i cuccioli come border collie di pura razza, pretendendo che nessuno si permetta di obiettare sul fatto che siano di razza o meno perche’ lei, che i cani li fa dormire sul letto e non in box come gli allevatori e che gioca tutto il giorno coi suoi cuccioli, dice che sono di razza.

  80. invito la sig. valeria rossi e tutti gli interessati ad iscriversi in questo gruppo di FB … “Tutto sulla genetica dei nostri amici a 4 zampe…” PS. finalmente!!! condivido a pieno ce ne fosse di gente come lei!

    • @capricididama: Valeria Rossi e i suoi sostenitori non prendono in considerazione la genetica, per quel che concerne la purezza della razza, ma solo un pezzo di carta.

      • Claudio, cosa dovremmo fare allora secondo te? Quale esame gentico permette di sapere se un cane appartenga o no ad una determinata razza? Dove si puo fare? Non mi nominare quelli che ogni tanto vengono pubblicizzati su internet perche la loro affidabilita fa ridere. Quali analisi gentiche sistono per deteminare la razza in modo esatto? E non mi dire che potrebbe esistere un esame del genere; perche allora che si dovrebbe fare mentre aspettiamo che venga inventato? Su cosa ci dovremmo basare allo stato attuale delle cose? Non mi dire di basarci sull’ aspetto físico perche tutti sappiamo che esistono genotipo e fenotipo e che non necessariamente corrispondono

        • Innanzitutto, dovreste essere un po’ meno materialisti.
          Non conosco i test genetici pubblicizzati su internet, ai quali ti riferisci.
          Il mio discorso riguardava, principalmente, quei cuccioli aventi genitori, nonni, etc… selezionati (quindi, una completa genealogia), ai quali, per un motivo o per un altro (i motivi potrebbero essere svariati, anche per pura e semplice pigrizia dell’allevatore/proprietario), non li è stato fatto il pedigree (dunque, non dovrebbero risultare nemmeno nel database dell’E.N.C.I.): non riesco a capacitarmi del fatto che questi esemplari debbano essere definiti “meticci” e che non dovrebbero accoppiarsi, quando sono meno meticci di tanti col pedigree. Non tollero questa ingiustizia.
          Volete ad ogni costo associare il pedigree ad ogni esemplare di razza? Va bene, liberissimi di farlo, ma non azzardatevi a svalutare o denigrare cani senza pedigree e i loro proprietari. Siete degli estremisti.
          Lo stesso ragionamento si potrebbe fare per quei cuccioli che hanno un solo genitore (ad esempio, il padre) in possesso di pedigree e l’altro no (la madre), però, in compenso, i genitori di questa (quindi, i nonni materni dei cuccioli in questione) sono entrambi in possesso di pedigree.
          Credevo fosse sottinteso che non mi riferivo a quei cuccioli con genitori, nonni e parenti in generale, ignoti, presi dal primo tizio conosciuto al bar che non dà la minima garanzia.
          Passo al discorso “genetica”, ripetendo, nauseato, cose che ho scritto più volte in questo stesso forum; inizio con un esempio: prendi un lupo (Canis Lupus)…come faresti a scoprire se si tratta di un vero lupo e non di un “simil lupo”? I lupi non hanno il pedigree.
          Riesci a scoprire che si tratta di un lupo, ok, ora non ti resta che scoprire a che specie, anzi, sottospecie (attenzione a non confondere questo termine con “razza” -termine che indica un’appartenenza più specifica- anche se da un certo punto di vista un paragone ci potrebbe stare) appartiene, come fai? Pedigree? No, niente da fare. Genetica? Credo sia la soluzione migliore. Rivolgersi ad uno zoologo? Scelta appropriata.
          I test del DNA, sono molto precisi. Ogni razza, specie e sottospecie animale (così come l’Essere Umano), possiede determinate caratteristiche morfologiche e, nel caso degli animali, sono ben evidenti e distinte anche quelle caratteriali/comportamentali/abitudinali. Le caratteristiche che contraddistinguono un italiano da un asiatico, non sono poche, così come non sono poche quelle che contraddistinguono il Canis Lupus Italicus dal Canis Lupus Lycaon.
          Se un cinese acquisisce la cittadinanza italiana, legalmente è italiano, ma, in realtà, tutti sappiamo che è e resterà cinese sino all’ultimo dei suoi giorni, anche se la Legge afferma il contrario (stesso discorso vale per l’italiano con cittadinanza cinese, sia chiaro che non sto facendo razzismo). La Legge non può cambiare le origini di nessuno.
          Insomma, il C. L. Italicus è geneticamente diverso dal Lycaon, sia per genotipo che fenotipo, nonostante abbiano caratteristiche in comune, dato che sono entrambi lupi (stessa cosa vale per le varie razze canine).
          Uno zoologo non dovrebbe aver bisogno di fare il test del DNA per riuscire a distinguerli.
          Se prendi due o più lupi appartenenti alla stessa sottospecie e li sottoponi ai test del DNA, verrà fuori che hanno le stesse caratteristiche. Non qualche caratteristica in comune, ma le stesse.
          Vuoi sapere a che razza appartiene tale cane senza pedigree? È complesso, ma possibile. Vuoi sapere se è veramente figlio di tizia e caio? Tramite test del DNA è possibile.
          Il discorso è complicato e piuttosto lungo, io non sono un genetista e non mi addentro oltre… non sono un esperto di genoma, etc… ma preferisco affidarmi a ciò che dimostra la scienza, anziché prendere per verità assoluta ciò che afferma un ente mangiasoldi.

          Forse molti di voi non lo sanno, ma ci sono cacciatori che pagano fior di quattrini per avere cani da caccia meticci, e col termine “meticcio” non intendo semplicemente cani senza pedigree, ma veri e propri incroci di più razze, però non casuali, ma “selezionati” dall’uomo (spesso si tratta di cacciatori stessi). Il motivo? Molto semplice: avere meno cani, ma più funzionali, nel senso che sono improntati a svolgere più mansioni, per quel che concerne la caccia. Ci sono cani da caccia col pedigree che hanno paura dello sparo…ma per favore! Fate ridere!
          La rusticità di molte razze sta scomparendo proprio a causa delle svariate selezioni, sempre più estreme.

          • Io ho un mastino spagnolo iscritto al RSR come capostipite, voglio essere sicuro che sia veramente di razza. Dove posso fare il test del DNA? Perche se tu lo difendi in modo cosi acceso allora devi conoscerlo bene.
            Altrimenti saresti solo un ingenuotto che si fida del sentito dire.

            Poi i cani da caccia… con quello che scrivi dimostri di non sapere cosa sia un pedigree; infatti anche i cani da caccia di cui tu parli hanno un registro genealógico ben tenuto. A volte con lo stesso livello di precisione di quelli dell’ Enci; pero’ visto che non sono gestiti da un ente ufficiale e tenuti a voce per te stanno bene. Quanta ipocrisia… A meno che tu veramente non sappia cosa e’ un pedigree. Com inizio a credere dopo quello che hai scritto in un altro commento.
            Quando dici :”In un cane vedono un pezzo di carta. Se scoprissero che il pedigree del loro cane è falso (semplice esempio), probabilmente cercherebbero di sbarazzarsi di colui che poco tempo prima definivano “il mio migliore amico”.”… Quelli di cui tu parli sarebbero dei sempliciotti che andavano in cerca di fregature, o gente come te che confonde il pedigree con il pezzo di carta. Il pezzo di carta e’ solo un certificato, ma il pedigree va ben oltre. Ci sono registri di razza (internazionali), ci sono campioni di DNA depositati, c’e’ un lungo lavoro di selezione… Ma se uno vede come te solo un pezzo di carta facile da falsificare… allora non ha nemmeno capito cosa e’ un pedigree.
            E tornando ai cani da caccia; il pedigree serve anche per capire se un cane fa o no al caso tuo. Se tu cerchi un cane con determinate caratteristiche che fai? Aspetti che sia adulto per poterlo valutare? Prendi un cucciolo e speri nella sorte? Ti fidi di chi te lo da sulla parola? Fai lo sborone e ti vanti di poter vedere un cucciolo di due mesi e saper dire come sara’ il suo carattere e che malattie genetiche possa avere? Oppure ti informi su chi sono genitori e nonni? E se leggendo il pedigree vedi che i suoi nonni sono tutti e 4 cani inadatti a cio che avevi in mente che fai? Cerchi un altra línea di sangue con caratteristiche piu adatte alle tue necesita? Fai lo scemo e inizi a dire che i pedigree sono inutili (anche quando e’ grazie ad un pedigree che hai evitato di prendere un cane inadatto a te)?
            Io inizio a dubitare della tua coerenza; perche un pedigree orale ti affascina mentre disprezzi quelli scritti? Quindi se i cacciatori per comodita iniziassero a mettere per iscritto gli accoppiamenti fatti e fondassero una organizzazione incaricata di tenere i registri tu automáticamente inizieresti a disprezzare anche quella? Solo per il fatto di aver regolamentato e registrato?

        • Dei pedigree “orali” riguardanti i cani da caccia meticci, non ne sapevo niente. Lo stai affermando tu. Se è vero ciò che affermi, non ero al corrente di questo fatto.

          Comunque, qui tutti rispondono solo a ciò che più li fa comodo. Io scrivo tanto, ma gran parte dei miei discorsi viene tralasciata volontariamente.
          Pongo domande alle quali nessuno risponde, altre alle quali ricevo le solite risposte.
          Ancora nessuno mi ha spiegato perché un cucciolo avente genitori con pedigree, che per un motivo o per un altro a lui non è stato fatto, dovrebbe essere definito “meticcio”, quando, in realtà, meticcio non è.
          In questo modo si sta mandando a quel paese ciò che conta realmente, la realtà dei fatti, la genetica e tutto ciò che riguarda le origini del cucciolo in questione, per far spazio alle stronzate dettate da degli ignoranti rovina razze che stanno a capo di un’ente.

          • Un cane viene definito meticcio (o fantasia, o simil…) finche non si dimostra che appartiene ad una determinata razza. E per dimostrarlo non basta ne la parola mia, ne la tua ne un autoproclamato esperto. Ci vogliono pezzi di carta.
            Io potrei sapere tutto di medicina, ma senza laurea non mi potrei definire medico. nemmeno se avessi salvato la vita a cento malati terminali. Sarei comunque un autodidatta bravissimo, ma non un medico.
            Tu chiedi “perché un cucciolo avente genitori con pedigree, che per un motivo o per un altro a lui non è stato fatto, dovrebbe essere definito “meticcio”, quando, in realtà, meticcio non è.” Se tu dimostri che il cucciolo in questione e’ veramente figlio di quei due genitori con pedigree allora puoi definirlo di razza. Ma non basta che lo dica il propietario dei genitori o che tuo zio sia pronto a giurarlo o che io vada a testimoniare che ero presente durante la monta. Dimostra che il cucciolo e’ veramente figlio di quei due e non ci saranno problema a definilo “di razza”; ma esigere che venge definito tale senza prove…
            Ti ho risposto
            E sui “pedigree orali” dei cani da caccia. Tu come li chiameresti? Tutti sanno che pastori e cacciatori non fanno incroci a caso (quelli seri) ma che tengono un loro registro orale di quali cani erano adatti al loro lavoro, sanno quali accoppiamenti hanno dato buoni cuccioli e quali no, sanno ogni cane di chi e’ figlio e nipote… Solo che non tengono registri scritti e non hanno una associazione che rilasci certificati. Ma anche i pastori quando prendono un cucciolo si informano di chi e’ figlio, come lavorano i genitori, come sono i fratellastri, gli zii e i nonni… anche perche essendo gente pratica non ha voglia di prendere cuccioli alla cieca, magari solo vedendoli e dovendosi fidare di una semplice impressione quando hanno due mesi.

  81. Vanda Bertella ti preghiamo in ginocchio torna nel gruppo di Facebook ci manchi tu e tuoi tartufi lo sai ti vogliamo tanto tanto bene ! Ci stavamo divertendo e adesso una noia ! Ritorna Ritorna !

  82. Carissima Vanda, voglio essere duro e cattivo…:)
    Se i tuoi cani non hanno pedigree sono meticci punto e basta parla racconta cerca spiegazioni ma 1 + 1 non farà mai 3

  83. secondo me l’autrice è una sciuramaria e non sa nulla di allevamento.
    Allevare sta per riprodurre.
    Selezionare vuol dire studiare gli accoppiamenti in base ad un obbiettivo preciso.
    Tutta la filippica su “allevatori” e “accoppiatori” è una pura castroneria.

    non c’è limite all’ignoranza

    • Ah, be’, Michele…se preferisci metterla così, a me sta benissimo: basta che l’ENCI, per esempio, conceda l’affisso di “Selezionatore” e crei dei “Selezionatori riconosciuti”, un “Registro Selezionatori” e così via. Basta, insomma, che ci sia una bella, netta, decisa distinzione – apprezzabile ed identificabile anche dalle sciuremarie come me – tra persone che sanno quello che fanno e persone che accoppiano Fufi e Bubi… una cosa che balzi proprio agli occhi, un po’ come la differenza tra un commento civile e costruttivo e uno cafone. Non so se hai presente.

  84. Hai perfettamente ragione, trasparenza e rispetto delle regole sono una base imprescindibile dell’allevamento.

    Quanto da me citato non è cinofilia, sono solo tecniche di difesa di una posizione di vantaggio acquisita sul mercato…

    p.s.
    purtroppo i cagnari (mascherati o no da “Allevatori”) si evolvono e si ingegnano, sempre pronti a trovare falle nel sistema delle regole… 🙁

  85. cane senza pedigree = meticcio
    cane senza pedigree bello = bel meticcio
    cane senza pedigree brutto = brutto meticcio
    cane con pedigree = cane di razza
    cane con pedigree bello = bel cane di razza
    cane con pedigree brutto = brutto cane di razza
    non ci sono alternative queste sono le uniche combinazioni possibili chi cerca di affermare il contrario non sa di cosa si stia parlando

    P.s restando sempre nell’ambito di Veri Allevatori

    • Non so se hai già letto quello che ho scritto qualche riga più su…

      Ma mi è capitato di vedere bei cani di razza (figli di cani titolati) senza pedigree perchè l’allevatore (scorretto a mio modo di vedere…) non vuole dare tracciabilità o visibilità ai suoi prodotti prima di farli riprodurre; tra l’altro eludendo anche i controlli ENCI sulle cucciolate…

      Questo per dire che un “bel meticcio” può (modelli A e B tardivi + riconoscimento parentale “ad orologeria”) diventare un “bel cane di razza” a discrezione dell’allevatore. 🙁

      • per me uno che ragiona cosi rientra a pieno titolo nei cagnari, se sei sicuro di quel che fai e se sei sicuro dei tuoi cani non hai nessun problema a registrare tutti e subito, poi non è detto che tutti nascan campioni, ma senza ombra di dubbio tutti devono nascere con i documenti in regola
        p.s ma che gente frequentate…..

    • mmmh… resta da vedere con quale canoni dici brutto.
      Un border collie col pelo come un samoiedo e con la coda arrotolata sul dorso lo dovresti per forza definire “brutto”.
      Un meticcio morfologicamente lontano dal border non lo definisci “brutto” se ha un pelo da samoiedo o per la coda arrotolata… anzi.
      Paradossalmente i meticci sono quasi sempre belli. Perché nessuno li valuta per “come dovrebbero essere”. Sono brutto solo e hanno un occhio solo, le gambe stortissime, pelo a chiazze…. cose simili. Io comunque penso che il pedigree è il documento che “ufficializza” l’appartenenza alla razza. Mentre la razza è quello che è il cane in realtà… prendi due sorelle (tra l’altro conosco un caso reale simile). Prendi due sorelle identiche come i gemelli del Topexan. Le accoppi con lo stesso maschio. Una ha un proprietario competente che fa tutto corretamente, consegna i modelli all’enci per tempo, fa tutte le pratiche burocratiche del caso. L’altra è in mano al singnor Gino che quando i cuccioli hanno sei mesi telefona al proprietario dello stallone e dice…”senta ma adesso con questo foglio che mi aveva firmato, dov’è che lo devo spedire per avere il pittigri’?”.
      I primi sono cani di razza a tutti gli effetti, gli altri sono cani di razza senza certificato. Il primo è uno che ha la laurea in lingue, il secondo uno che sa parlare inlgese. Se c’è un concorso pubblico che richiede questo titolo il primo lo può fare il secondo no. Mentre lo può fare chi la laurea ce l’ha pur non sapendo parlare inglese. Non dovrebbe succedere ma succede per questo questo e questo motivo. Cosi’ come succede che ci siano border collie con la coda arrotolata sul dorso e il pelo da samoiedo che hanno il pedigree.

      • Denis, tendenzialmente io sarei anarchica, eh… però sono anche dell’idea che quando dall’anarchia intesa come libertà si passa all’anarchia intesa come Gran Casino, qualche paletto bisogna metterlo. A vent’anni speravo ancora che l’essere umano fosse in grado di essere libero: ora non è che mi auguri le dittature, per carità…però voglio leggi e regole, perché già quando ci sono ognuno tenta di aggirarle a piacer suo, e figuriamoci se non ci fossero.
        Se il signore che sa parlare inglese non può fare il concorso e il laureato sì, è perché il laureato a) dovrebbe saper parlare inglese (e se non lo sa parlare, andiamo a vedere come mai e cambiamo il tipo di scuola e di insegnamento, non la regola); b) dovrebbe avere un contorno di cultura generale, per esempio, che signore non laureato magari ha, ma magari no. E se non ce l’ha, magari poi se ne sente la mancanza.
        Lo stesso vale per i cani: c’è una regola che dice che il cane di razza pura deve avere i documenti.
        Non ce l’ha ed è bellissimo lo stesso? Buon per lui, però non accede ai “posti di lavoro” che richiedono i documenti.Anche perché magari è bellissimo, ma gli manca qualcos’altro (la salute, il carattere, quello che ti pare).
        I cani con documenti possono essere dei cessi malati? Come nel caso del laureato che non parla inglese, chiediamoci perché.
        E una volta identificati i motivi (che conosciamo benissimo, peraltro) andiamo a riparare QUELLE falle, e non a liberalizzare qualsiasi accoppiamento e qualsiasi accoppiatore selvaggio. Altrimenti sarà sempre più un Gran Casino.

        • oh…ma mica ho detto che i documenti non servono a niente e che è lo stesso non averli. Sono importantissimi, cosi’ come è importante l’aderenza allo standard. Ho solo detto che assenza di documenti non è sinonimo di meticcio. Un cane senza documenti potrebbe anche essere perfettamente in standard… nella normalità non succede spesso.
          Il cane senza documenti è come il chiurgo senza laurea… Io non mi ci affiderei mai, pur sapendo che ci sono chirurghi con lauree fasulle, comprate, regalate per scambio di favori….e che è possibilissimo che ci sia un non laureato bravo. Se magari il chiurgo non laureato fosse mio padre e sapessi tutta la storie del perché e del percome potrei decidermi di fidarmi. Ma non direi mai a mio figlio “non laurearti che tanto è più importante la pratica della grammatica”. Gli consiglierei di laurearsi, cosi come se facessi cuccioli li farei con i documenti. E come qualcuno ha fatto notar sopra… non è che ci voglia poi tanto. Posso però capire che qualcuno che si ritrova per un qualche motivo ad avere un cane senza documenti di cui riconosce il lavoro possa preferire il proprio cane a tanti altri, non solo perchè “ogni scarrafone …” ma perché può benissimo essere oggettivamente cosi’. Solo che non puoi pretendere che gli altri si fidino, se non ti conoscono.

      • P.S. I meticci sono considerati così “belli” che restano a marcire nei canili per tutta la vita, mentre il similcane di razza, anche quando è davvero oggettivamente “brutto” rispetto al suo Standard, viene quasi sempre adottato.
        Come mai?

        • beh questo perché la stupidità dilaga. In generale comunque perché mescolando le razze a caso prevale un tipo “medio” e c’è una grande prevalenza di tanti cani molto simili tra loro. Sembrano dutti diversi solo per i colori e pochi dettagli… ma sono quasi tutti di taglia medio-scarsa con pelo o lungo o corto. Le esigenze (o meglio i gusti) delle persone sono invece distribuiti con un raggio piu’ ampio di tipologie. Se i canili anziché di meticci fossero pieni di segugi dell’appennino, o di pinscher medi, o di spaniel tedeschi col certificato, non ci sarebbe la fila per adottarli…. cioè a un certo punto si esaurirebbe, perché c’è chi comunque cerca il cane grosso da guardia, chi quello piccolo da borsetta, chi quello che non perde il pelo, chi quello che abbaia poco. E per quanto riguarda i similcani di razza brutti c’è il discorso “moda”…. essendo cani dei negozi sono quasi sempre cani di moda, perché chi vuole vendere prende razze trendy non cani che non vuole nessuno. Ma questo non perché siano “oggettivamente belli”… Perchè un border collie non è piu’ bello di uno spaniel tedesco, e un pinscher medio non è piu’ brutto di un beagle. Tant’è che tren’anni fa il border collie non se lo filava nessuno… in questo caso la spiegazione è solamente la dilagante stupidità umana. Solo quello.

        • Posso esprimere la mia opinione? Io trovo che i meticci siano tutti belli (non dal punto di vista cinotecinco-arti non in appiombo ce ne sono-ma dal punto di vista personale) e tutti hanno persone a cui sembrano bellissimi, e persone che li trovano orribili, quindi come piu’ o meno tutte le razze. Inoltre molte persone hanno cani che pure loro considerano oggettivamente brutti, ma li adorano per il loro carattere.
          Pero’, una persona che vuole prendere un cane, e’ circondata, in tv, ma anche su riviste, su internet, annunci ecc. da presentazioni del cane di razza sempre come eccezionale, bellissimo, pieno di qualita’, se e’ in vendita e’ sempre figlio di campioni; e da presentazioni del meticcio come abbandonato, seviziato, nessuno lo vuole, si non e’ bellissimo ma vuole dare tanto amore, e’ tanto spaventato, ecc. Inoltre, le foto di cani di razza sono sempre splendide, mentre i meticci sono sempre “terrorizzati dietro una rete”, e mentre i cani di razza nei negozi vengono messi a tutti i costi in una gabbia colorata, col fiocchetto, riempiti di medicine per farli stare allegri (sia chiato, non che approvi la pratica) per essere piu’ accattivanti, i cani in canile non ci si cura nemmeno che, come minimo, siano in forma e muscolosi invece che obesi e incapaci di camminare. Ovvio che nessuni prende un meticcio, con queste premesse, per quanto di buon cuore, se non altro perche’ teme di non essere in grado di recuperare un cane pauroso, o di permettersi le medicine per uno malato, senza sapere che la maggior parte dei meticci e’ assolutamente normale

    • nella categoria dei cani potenzialmente belli o bellocci, con pedigree “mica da ridere”, allevati da persone che ormai hanno un certo nome, si hanno le seguenti sottocategorie:

      -cane che sembra venir su proprio proprio bello e/o cmq mooolto promettente con pedigree in linebreeding = cane che l’allevatore tiene o affida.Si sa mai.

      -cane meno bello,promettente, sempre in linebreeding = cane che l’allevatore vende caro (come se fosse un bel cane mooolto promettente) a chi è discretamente o ben informato sulla razza ma non proprio un esperto.

      -cane bellino ma non un granché, sempre in linebreeding = cane che l’allevatore vende piuttosto caro(come se fosse proprio un bel cane) a chi è abbastanza informato ma decisamente non esperto, o a chi compra il cane sulla base del nome dell’allevatore e mastica qualcosina-ina-ina di accoppiamenti e genetica.

      cani in outcross: l’allevatore li vende a chi glieli chiede e dà garanzie di tenerli bene o benino. Se ce n’è uno che per…come dire…botta di culo (spesso conditio sine qua non dell’outcross) viene proprio ma proprio bene e con caratteristiche “a fagiuolo”, l’allevatore lo tiene o lo affida, e cerca in un accoppiamento futuro di sfruttare il sangue nuovo, con alterne fortune.

  86. Ancora una cosa,io ,non comprerei MAi un cane in allevamento,ho gia’ dato:14 anni fa’ho comprato una Boxer con tante stelline sul documento,Abbiamo visitato tutti i gironi dell’inferno,andata e ritorno,io,mio marito ed i miei figli,un’estate da scordare.Ho tutta la documentazione ancora,Thelma no,sono 6/7 anni che finalmente riposa in pace sotto il fagus pendula.Vanda.

    • Vanda: mi spiace per la tua boxer, tuttavia, senza voler tenere le parti di nessuno, se tu hai mai avuto dei cuccioli (e da cosa scrivi direi proprio di si) che ti nasca un cucciolo ‘sfigato’ pur con tutte le attenzioni del mondo è fisiologico! questo nn significa che l’allevatore sia uno str.. ! anche in umana, pur con tutte le attenzioni del mondo, esami pre gestazione, durante la gestazione, parti super seguiti dal punto di vista medico, con medici preparati e scrupolosi, nascono bimbi con problemi. Vorrei capire per quale motivo NON si riesca ad accettare che anche tra i cani (o i gatti, altro animale da compagnia di cui parliamo poco qui, ma molto presente nelle ns case) possano capitare le sfighe. . . e quando capitano, si da addosso a chi ha allevato quel cucciolo. Ma santapupazzavergine! esistono gli accoppiatori ed i cagnari e gli inesperti etc etc etc, ma quando uno fa le cose a modino e per bene, ma possibile che nn si riesca a comprendere che esiste ANCHE la sfiga-DOCG ?

  87. Vi voglio tediare fino in fondo,ho dovuto interrompere e non vi avevo salutati,buona sera avoi tutti e grazie di cuore alla sis Rossi,alla quale ho domandato un parere 10 12 gg orsono per una mia cagnotta che non lavora ed e’ stata estromessa dal gruppo:me la sono portata a casa e’ molto allegra,rilassata passa dal divano al tappeto con disinvoltura,e non tiene piu’ la coda tra le gambe,e’ solo preoccupata quando deve uscire per i bisogni,ma si ringalluzzisce subito,appena vede che non deve tornare dalle altre bestiacce.Ora pero’ le devo insegnare a non ciularmi le cose commestibili.Grazie.buona sera Vanda Bertella

  88. Buonasera,sono la carogna cagnara,vorrei dire a coloro i quali avessero la bonta’ di voler leggere un paio di cose,sono stata processata e condannata e sconto la pena,domando umilmente scusa a tutti quelli che ho danneggiato chiamando superbamente i miei cani border collie di pura razza,non hanno il pedigree e quelli che ho senza non li chiamero’ mai piu’ in questo modo,domando scusa.I miei cani sono dei bellissimi pastori,pari pari a quelli che da secoli governano le greggi inglesi,sono piu’bravi perche’ i miei lavorano sulle capre che NON sono animali gregari e il cane lo temono veramente poco,ho sempre specificato la non iscrizione ENCI e non ci sono mai stati equivoci di sorta.Il 31 dicembre i proprietari delle mie ex bestiole mi hanno scaricato 2 batterie telefoniche per farmi gli auguri e per parlarmi dei miei ex cagnotti,per ora non ho MAI avuto lamentele,ho ricevuto una volta una telefonata alle 6 AM era morto un mio ex cucciolo.Era passato da poco il camion della spazzatura e l’aveva schiacciato,era ancora caldo mi diceva piangendo il proprietario,e sapete perche’ lo diceva a ME?per vedere se ne avessi avuto ancora uno,300 km,il giorno dopo era Qui che comprava un’altro cucciolo.Da la’ a qua ci sono almeno 30 fattrici del tipo della mia,aprendo E BAY trovo almeno 200 cuccioli simili ai miei da la’ a qua’ e chi mi conosce sa’che anche se non sono blasonati io non li regalo.Io sono in stretto contatto con TUTTI quelli che hanno bestiole nate qui,almeno la meta’ sono venuti a trovarmi una volta,quelli vicini piu’ volte,(sabato e’ arrivato Blu’ vive qui vicino,ha riconosciuto subito il posto e poi ME,mi e’ VOLATO in braccio e mi ha scompisciata dalla cintola in giu’,temo sia ammalato,cosi’giovane e’ gia’ incontinente!)e qui ricamate pure sulla salute dei miei cuccioli.Io non sono una persona modesta,quando le persone arrivano qui chiedo loro di guardare i miei cani obbiettivamente,di prendersi tutto il tempo che vogliono,poi di collegarsi in rete e vedere tutti i cani che ci sono,sempre nel contesto dello standard con meticci,bastardi,con pedigree,liberamente,e poi domando:vero che i miei sono MOLTO sopra la media,la risposta e’ sempre stata SI.Chiamateli come vi pare,io ho solo dei cani bellissimi.Dal punto di vista genetico,ho comprato tutti i miei cani in luoghi diversi,da gente che mi piaceva,nessuno che conoscesse quell’altro.Quella che e’ arrivata da non so chi non la riprodurro’ mai.Ed ora una riflessione,sicuro sbagliata perche’io sono solo una contadina:i documenti sono importantissimi,anche la nostra carta d’identita’ lo e’ma ad un esame obiettivo il 15 percento delle persone E’UN FIGLIO ILLEGITTIMO o no?

    • ti capisco benissimo… ho vissuto una situazione simile alla tua. Il mio consiglio è di passare oltre. L’importante è che non fai del male a nessuno, che tratti male i cani e che non imbrogli le persone come fanno tanti espertoni con affisso…. e poi alla fine la verità salta sempre fuori e sarà la gente a parlare di te. Se i tuoi clienti sono soddisfatti come lo sono stati i miei… lascia che la gente parli. Sai, qui sopra questi forum fanno massa e sembrano tanti… ma la gente, quella comune, quella genuina la pensa come noi.

      • I miei pastoribianco neri ed il mio Border Collie Blue Merle vivono benissimoo con me ed io con loro E questo e’ fondamentale.

      • Ben detto, la penso come voi.
        Qui siamo in minoranza perché la maggioranza condivide le cagate scritte in questo blog, come se i cani venissero partoriti da pezzi di carta timbrati E.N.C.I.
        Fuori da qui, la maggioranza sono quelli che la pensano come noi, quelli che non hanno bisogno di leggere il pedigree per accorgersi se un cane è di razza pura o perfettamente in standard, quelli che si basano sulle caratteristiche morfologiche e caratteriali del cane, non su un pezzo di carta in cui c’è scritto di chi è figlio (alla maggior parte dei proprietari nemmeno interessa, in realtà li interessa poter affermare di avere il pezzo di carta per vantarsi ulteriormente, ahahah!).

        Molte di queste persone paragonano il pedigree alla nostra carta d’identità… bé, non so a loro, ma, a me la carta d’identità rappresenta in modo molto superficiale (nome, cognome e pochi altri dati), la maggior parte delle cose le faccio senza utilizzarla.
        Inoltre, non è tanto difficile falsificare un pedigree, quindi, non capisco dove cavolo prendono tutta la loro CONVINZIONE, queste persone arroganti e qualunquiste.

        • “Fuori da qui, la maggioranza sono quelli… …che non hanno bisogno di leggere il pedigree per accorgersi se un cane è di razza pura o perfettamente in standard” Azz! Io tutti sti esperti cnofili non li ho mai visti… piuttosto fuori da qui il mondo e’ pieno di “persone arroganti e qualunquiste” che credono di sapere tutto ma non sanno niente. Ma dai, si serio; dove starebbe tutta questa gente in grado di esaminare se un cane e’ o non in standard? Ma se la maggiorparte della gente non e’ nemmeno capace di leggerlo uno standard, altro che applicarlo…
          Per la gente “fuori da qui” un cane viene definito “di razza” se somiglia a qualche cane famoso (senza importare se il modelo di paragone sia o meno in standard); e molte volte queste persone non sanno nemmeno come si scrive il nome di una razza, altro che analizzare il rispetto di uno standard.
          Poi basta con la storia dei pedigree fácili da falsificare; e’ facile falsificare il “pezzo di carta”, ma non e’ cosi facile manomettere il registro in línea del’ Enci, non e’ cosi facile flsificare i campioni di DNA depositati, non e’ cosi facile far apparire falsi genitori nonni e fratelli per un cane dal pedigree falso… E quelli facili da imbrogliare sono quelli che danno importanza al pezzo di carta piuttosto che a quello che c’e’ dietro; ma troppa arroganza annebbia il cervello e impedisce di capire come stanno veramente le cose. Come dimostra il paragone con la carta di identita… dai, lo sanno tutti che la carta di identita e’ la chiave per sapere chi e’ uno e non la descrizione dettagliata. La carta di identita permette di risalire al domicilio, permette di scoprire che tipo di studi ha fatto, permette di sapere di chi e’ figlio… come? Cercando nei vari archivi una volta ce sappiamo chi abbiamo di fronte.
          E se ci sono tanti che fanno un uso sbagliato del pedigree (quelli che descrivi: “in realtà li interessa poter affermare di avere il pezzo di carta per vantarsi ulteriormente, ahahah”) questo non dimostra l’ inutilita del pedigree, ma la necesita di spiegare cosa e’ veramente. E questo non lo fai tu diffondendo inesattezze. Insomma visto che molti non lo sanno usare che facciamo? Ne spieghiamo l’ uso corretto? O cerchiamo di farlo eliminare?

          • Su molti punti non posso darti torto.
            Io sono un tipo pratico (come tanta altra gente che si pone dubbi e problemi inutili): se conosco una fattrice e uno “stallone” (una coppia, intendo) senza pedigree, che hanno sempre dato alla luce cani puri, in standard, tipici (sia a livello caratteriale che morfologico), questi cuccioli li definisco “di razza pura” e li chiamo col nome della razza, senza aggiungerci termini come “simil” o “di tipo”, tanto meno li definisco “meticci”, dato che per me i meticci sono ben altri. Definisco “meticci” solo i cani palesemente frutto di incroci (i cosiddetti “bastardini”) e di cui non si conoscono nemmeno i genitori.

          • “questi cuccioli li definisco “di razza pura” e li chiamo col nome della razza”… che aggiungere…
            Quindi tu sei il sommo esperto, tutti dovremmo fidarci del tuo giudizio, conosci alla perfezione gli standard di tutte le razze, non hai bisogno di pezzi di carta…
            Io invece vivo nel mondo reale, dove i pezzi di carta ci vogliono. E in questo mondo dove (come tu ripeti sempre) sarebbe facile falsificare un pedigree (inteso come pezzo di carta) rimarremmo senza nessuna garanzia se ci togliessero anche quello; e se permettessero a ognuno di noi di autoproclamarsi esperto e di poter definire di razza ogni cane che ci sembra tale.
            Se non e’ anarchia questa… oppure mi dirai che solo gli esperti possono dire se un cane e’ di razza o no. E chi certifica che uno e’ esperto? Suocuggino? O un ente statale?

          • Correggo una svista avuta scrivendo una frase presente nel mio commento precedente: “come tanta altra gente che *NON* si pone dubbi e problemi inutili”.

            Un esperto cinofilo è tale per via degli studi svolti ed esperienze sul campo…in genere è certificato, sì.

            In un commento precedente hai scritto che il pedigree non è solo il pezzo di carta, ma anche dati anagrafici virtuali (custoditi nel database dell’E.N.C.I.) e a volte c’è anche il deposito del DNA, ebbene: facciamo finta che hai un cane di razza pura con tanto di pedigree e vuoi farlo accoppiare. Visto come sei, presumo che chiederesti il pedigree cartaceo al proprietario dell’altro cane, ma costui ti rifila un pedigree fasullo…tu non puoi saperlo.
            Non mi dirai che per avere ulteriori certezze vai in un punto E.N.C.I. ad “indagare” sul cane!?
            Presumo che la maggioranza si limiti a guardare il pedigree.
            Scritto ciò, una volta per tutte vorrei sapere quali sono le garanzie che la massa dei fissati col pedigree tiene in stretta considerazione.

            L’accenno alle certificazioni, mi ha ricordato un amico di mia sorella che era convinto di praticare il miglior Kung Fu dal miglior Maestro d’Italia, solo perché stava sotto una federazione molto importante (forse fondata da lui stesso, non ricordo bene)… bé, che aggiungere? Questo “Maestro” (le virgolette sono d’obbligo) è un ciarlatano che degli stili che insegna sa poco e insegna male. Ha titoli e se non sbaglio anche coppe, ma chissà che tutto c’è dietro! Business e corruzione, immagino.

          • Veramente da non crederci… con te bisogna iniziare veramente dall’ ABC della cinofilia…
            “facciamo finta che ho un cane di razza pura con tanto di pedigree e voglio farlo accoppiare”… essendo Balrog iscritto al RSR non stiamo facendo troppo finta, comunque…
            No, nel suo caso non avrei bisogno di chiedere pedigree ne niente. Balrog e’ maschio e io mi potrei far pagare la monta e fine. Le preoccupazioni di questo tipo solitamente le ha chi ha una femmina.
            E chi ha una femmina si “indaga”; vediamo di fare chiarezza. Una femmina si dovrebbe far accoppiare dai 2 anni di eta, al massimo una volta all’ anno e fino ai 6-7 anni di eta. Totale quante monte in tutta la sua vita? Diciamo 5, massimo 6. E visto l’ impegno che ognuna di queste comporta, sia a livello di tempo che económico, chi fa le cose seriamente si “indaga” sull’ autenticita del pedigree del maschio.
            Quelli che non indagano sono coloro che scelgono il maschio al parchetto, o fanno l’ accoppiamento con il maschio del vicino o dello zio. Ma nel loro caso l’ autenticita del pedigree non e’ neanche il problema principale visto che accoppiano senza esaminare linee di sangue, senza preoccuparsi della tipicita dei soggetti, quasi sempre senza fare analisi per le malattie genetiche…
            Ma chi fa le cose seriamente fa anche i controlli sull’ autentcita del pedigree del maschio. E come ti ripeto questi controlli li fa sempre il propietario della femmina perche e’ su di lu che ricade il 99% dell’ impegno di gravidanza, allattamento, svezzamento, cura dei cuccioli, sistemazione dei cuccioli… Chi ha un maschio normalmente fa meno controlli, normalmente solo per evitare che il proprio cane finsca nel pedigree di cuccioli atipici.
            E di fronte a studio delle linee di sangue, analisi per le malattie genetiche (tipo displasia), spesa per la monta, veterinario che segue la gravidanza, mangime speciale per gravidanza ed allattamento, ecografie, appoggio veterinario per parto, allattamento e svezzamento, primi vaccini, microchip de cuccioli, collocamento dei cuccioli… controllare tramite Enci l’ autenticita del pedigree del maschio prescelto e’ veramente una sciocchezza.
            Poi se uno fa tutto alla leggera… niente analisi, maschio scelto a cazzo, niente appoggio veterinario, niente ecografie, mangime normale durante gravidanza e allattamento, cuccioli venduti su internet a chi capita… questa e’ gente che non sa nemmeno cosa sia un pedigree e cosa ci debe essere scritto. E che veramente crede che il pedigree sia il “pezzo di carta”

            E visto che come tu dici “Un esperto cinofilo è tale per via degli studi svolti ed esperienze sul campo…in genere è certificato, sì”, chi certificherebbe che uno e’ un esperto cinofilo? Quale qualifica rende uno capace di identificare razze canine? Di sicuro non la laurea in veterinaria, perche loro imparano a curare i cani, non a giudicarne la tipicita. Senza dubio nessun corso come educatore-addestratore. Allora quale qualifica (teorico-pratica) certifica che uno sa riconoscere una razza e stabilirne la tipicita? Insomma quale certificato tu ritieni valido per poter parlare di tipicita con cognizione di causa?

            Poi l’ amico di tua sorella… non mi dire che adesso sei anche un sommo esperto di kung-fu… tanto da poter definire ciarlatano un tizio che ha vinto “titoli e coppe”… In base a cosa lo definisci ciarlatano? Come fai a stabilire che “degli stili che insegna sa poco”?

            Se tu non lo sapessi viviamo nell’ era di internet e “investigare” e’ diventato veramente facile. Quindi se uno ritiene che qualcosa sia importante lo puo fare senza problema; che si tratti del cane con cui far accoppiare la propia femmina, che si tratti della scelta della palestra, che si tratti di comprare un frigorífero…

          • Tu sei troppo convinto, credi che la maggior parte dei proprietari dei cani facciano come hai scritto. Secondo me, tu fai parte di una minoranza.
            Vuoi fare tanto il precisino, poi, magari, tutte le indagini alla C.S.I. non le fai nemmeno se ti pagano.
            Insomma, il problema non è più avere cani senza pedigree, ma anche i cani con pedigree fatti accoppiare da gente che non è un allevatore. Anche i figli di questi cani sono il problema… Questo discorso non è sbagliato, però, lo poni in un modo estremo. Sembra che tu sia convinto che i cani presi in allevamento con un superpedigree e figli di tizia e caio, siano obbligatoriamente migliori di quelli comprati da privati, o allevatori amatoriali. Va bene il discorso di rispettare le linee di sangue, etc… ma se mi va di far accoppiare il mio cane con quello di un mio amico (valutando le linee di sangue), non devi venire tu e criticare la mia scelta e dire che mi improvviso allevatore, etc… altrimenti, se un giorno deciderai di avere un figlio, verrò da te, ti farò la predica su quanto sia difficile fare il padre e per finire ti farò conti in tasca. Dubito che ti piacerà.
            Sei noioso.
            Rimango dello stesso parere: quelli come te non dovrebbero avere cani, perché non li sanno apprezzare.
            Se un giorno scoprisse che il pedigree del vostro cane è falso, cosa fareste? Tu cosa faresti? No, anzi, non rispondere, tanto non credo che saresti sincero.

            Va bè, lascia perdere il discorso inerente al Maestro di Kung Fu, quella è tutta un’altra questione…e ciò che ho scritto al riguardo, non lo penso solo io, proprio su ciò che ho affermato ci sono prove che più reali di così non si può (poi, i fessi che credono a ciò che insegna, ci sono sempre e non son pochi…anche se gran parte di essi si ricredono dopo poco tempo).

          • “tutte le indagini alla CSI”… Questa e’ la prova definitiva che di cinofilia e cinotecnica non ne sai veramente nulla. Ma chi butterebbe migliaia di euro senza informarsi? Solo un superficialotto.
            Uno che ha un cane femmina con pedigree e di buona línea di sangue la dovrebbe far accoppiare con il primo venuto senza sincerarsi se e’ veramente di razza e senza analisi? Solo a casa tua e nei canifici possono pensare una cosa del genere. Chiamare “indagini alla CSi” il controllare all’ ENCI l’ autenticita di un pedigree e fare delle analisi mediche dimostra solo incompetenza. Anche perche come ho gia scritto queste cose sono piccolezze rispetto alle difficolta di affrontare bene una gravidanza (ecografie, veterinario, parto, allattamento, svezzamento, vaccini, microchip…)
            E che io sia “convinto che i cani presi in allevamento con un superpedigree e figli di tizia e caio, siano obbligatoriamente migliori di quelli comprati da privati” lo hai sognato di notte; trovami un privato che fa le cose con la meticolosita di un allevatore serio e lo considerero’ allo stesso livello dell’ allevatore piu serio. Pero’ ho visto troppi privati (e anche pseudoallevatori) che sono convinti che basti che il loro cane abbia il pedigree per sentrsi in dovere di farlo riprodurre. Perche e’ gente che non sa distinguere il pedigree inteso come pezzo di carta da quello che c’e’ dietro. Ma da dove credi che vengano fuori gli allevamenti improvvisati di razze di moda? I loro cani hanno il pedigree; ma sono i cani meno tipici delle varie cucciolate, quelli fuori standard sia físicamente che caratterialmente, quei cani che gli allevatori suggeriscono di non far riprodurre nemmeno per sbaglio perche non apporterebbero nulla alla razza… pero’ poi la razza diventa di moda e il superficialotto di turno che fa? Ha un cane di razza (e di una razza di moda) vede in giro tanti disposti a pagare anche mille euro per un cucciolo di quella razza, il suo vicino (cugino, collega, amico) ha un maschio (anche lui con pedigree ma atípico); i due si mettono d’ accordo fanno la cucciolata senza analisi e senza spese, registrano i cuccioli per avere il pedigree (che non e’ altro che l’ albero genealógico) e li mettono in vendita. &-7 cuccioli fanno un guadagno netto di almeno 5mila euro che i due si dividono e si sentono felici. ma se ne fregano di aver messo al mondo cuccioli probablmente (molto probabilmente) atipici sia físicamente che caratterialmente. E se ne fregano se poi alcuni di questi cuccioli finiscono in canile, o se ci finiscono i loro figli (ancora piu atipici dei genitori).
            E quello che non merita di avere un cane sei tu, visto quanto sei superficiale.
            Poi NOIOSO e NON SINCERO lo sei tu (e tua madre che a quanto pare non ti ha insegnato l’ educazione).
            E se sei un uomo ti devi scusare di aver paragonato la possibilita che io abbia un figlio con l’ accoppiare un cane.

    • Vanda, libero spazio a libero sfogo, per carità: però “carogna cagnara” non mi pare che ti abbia definito nessuno.
      Se tu allevi i tuoi “bellissimi pastori” e li chiami così, nessuno ti accusa neanche di nulla. Se li chiami Border collie, dici una cosa inesatta. Io continuo a ripetere: mettiamoci d’accordo e troviamo una definizione che identifichi i cuccioli da cani che fisicamente ricordano (o che sono quasi identici, o anche identici del tutto) ad una razza, e vivremo tutti felici e contenti.
      L’importante è che non si confonda il cane di razza (ovvero quello con regolari documenti) dal cane che di razza non può essere, perché non ha documenti che lo provano.
      Quanto al fatto che tu non intenda più acquistare un cane di razza perchè ne hai comprato uno ed è andata male…embe’, anch’io al mio primo matrimonio non mi sono trovata troppo bene. Ma non per questo ho smesso di prendere in considerazione gli uomini.
      Evidentemente avevo sbagliato il soggetto: mea culpa.
      Forse la stessa cosa faresti bene a pensarla anche tu…che non hai sbagliato cane, ovviamente, ma allevatore. O forse hai avuto solo sfiga. Ma non puoi generalizzare così, perché è una cavolata e sono certissima che tu lo sappia.

      • Io non penso che siano tutti come quella brava persona che mi ha venduto Thelma no assolutamenyte,ho cani con il pedigree,ne comprero’ ancora,da privati,da gente che sopratutto con i pastori abbia un rapporto umano _canino,io sono ignorante,ma i miei cani hanno i loro spazi,giocano da cani,ora ho qui sotto la sdia La Kirill,ma quando la faro’ uscire si dirigera’ al proprio posto con un bel sospiro,di sollievo,qui ho 20 gradi,e per lei sono tanti,ho il televisore acceso e a lei da’ solo fastidio,non ci sono i miei nipoti,se ci fossero avrebbe gia’ implorato per sendere.Del resto anche a me starebbe stretta la sua cuccia,la Ayla che vaga e rompe le scatole a tutti, Rochy che parte dalla sua cuccia per venire a dormire con me come faceva da piccolo snza sapere che oramai e’20 kg.le cucce dei miei cani il venerdi hanno il matterasso nuovo,ma io non ambisco di andarci a dormire…io amo abbraccio,curo i miei cani,ma voglio che tali restino,di umani piu’ o meno graditi ne ho tanti.

      • Su FB ci sono scritti tutti i titoli che ho ricevuto,io ho comprato ancora cani di razza dopo THELMA,3 Border Collie,uno per me,ed altri due per pagarmi due debiti.NON comprero’Mai piu’ da un ALLEVATORE.perche’ anche se fosse onesto,non ha sicuro un border collie per me,io compro solo se il cane e’ bello,bellissimo,la persona che lo propone deve propormi un cane,che possa dormire nelle cuccia fuori casa,che possa mangiarsi un’ osso,che non scappi inseguendo un ragazzino qualunque giusto perche’ha una pallina,non deve farmi finire a gambe all’aria perche’butto via un bastone.Io non denigro nessuno,io voglio un cane.Io NON ho ambizioni ne di coppe ne di coccarde aldila’delle diverse stelline sul pedigree la AYLA e’il cane che volevo,e’ arrivata,si e’ aggregata alla Zara,ha assimilato tutto cio’ che Zara fa,in breve tempo,dove l’insegnamento non era corretto l’ho richiamata, poche volte per il vero,e’ li comanda il gruppo cani,pascola le capre,adora TUTTI noi,Arriva da un privato,e’ il mio border collie,e cio non toglie che se trovassi qualcuno disposto a cotonarla un po’e portarla su di una passerella la manderei,sicuro,giusto per rovinare una giornata a coloro i quali….

          • ah beh vorrei vedere come fai… a farlo se non cel’hanno i genitori. era solo per sapere…
            ma quindi se i genitori cel’hanno il oedigree (entrambi ovviamente) glie lo fai?

          • Scusa vanda… Ma accoppiando due cani senza pedigree, quindi senza conoscere nonni e fratelli dei due cani, come fai a sapere se stai per far nascere cuccioli molto probabilmente sani o molto probabilmente non sani? Perche’ non basta sapere se la mamma e il papa’ sono o meno malati, potrebbero essere portatori sani! Per esempio, se ti basi sulla vista solo dei miei genitori, ti sembrerebbe scontato che i loro figli dovessero avere un ottima vista, perche’ loro hanno quasi 60 anni e ancora poco meno di 10 decimi da lontano: bene,io e mio fratello siamo miopi. Perche’? Perche’ mia nonna paterna e’ miope: mio padre e’ portatore sano, ma ha passato il difetto ai suoi figli. Non pensi che ci sia il rischio anche per te di accoppiare due cani che risultano esenti da, per esempio, atrofia progressiva della retina, e poi trovarti con figli che ce l’hanno in forma grave, perche’ non sapevi che uno dei nonni era malato?

          • @alice,
            questo problema però non te lo risolve il pedigree. A parte il fatto che mi piacerebbe sapere tra quelli che accoppiano cani di razza e che solo per questo si sentono tanto migliori di Vanda e legittimati a criticarla, quanti poi di fatto conoscono i nonni e i bisnonni dei loro cani blasonati, li hanno visti e sanno che problemi avevano, e quanti invece conoscono solo il nome. Se il cane non lo si è nemmeno visto…. il nome è solo un nome. Che cosa ti interessa sapere se il nonno si chiama Fido o Rolf? A parte questo, i geni recessivi possono essere portati avanti dai portatori per generazioni e generazioni…. e l’unico modo per sapere se il tuo cane può portare problemi è fare un test genetico. Non serve il pedigree…. anche perché il tuo cane potrebbe essere portatore di un problema e suo fratello, con il medesimo pedigree, no esserlo affatto. Da questo punto di vista un ipotetico accoppiatore di meticci che fa test genetici risulterebbe migliore di chi alleva cani con pedigree senza farli. Comunque i test genetici non ci sono per tutte le malattie e non si può nemmeno pernsare di farli tutti per tutte. Si fanno quando ci sono dei sospetti e delle motivazioni… come per gli umani.

          • @denis: be’, certo, perche’ il pedigree sia un utile strumento per allevare con cognizione di causa DEVI USARLO! Ovvio che se lo tieni in un cassetto e accoppi a caso rischi cani malati o atipici lo stesso, ma e’ colpa della tua idozia, non significa che il pedigree in se sia inutile!
            Pero’, resta il fatto che se allevi cani col pedigree ci sono i database di razza, c’e’ quello dell’ENCI (che per una volta si rende utile) in cui puoi inserire i dati dei parenti del tuo cane, sapere che risultati hanno ottenuto e che test hanno fatto; o se non altro, sapere il nome dell’allevatore a cui chiedere la mail del padrone del fratello/padre/zio del tuo cane per richiedere di fare un certo test, di inviartene i risultati, ecc.
            Puoi, insomma, fare delle statistiche, conoscere pregi e difetti portati dalle varie linee di sangue, e poter quindi programmare i futuri accoppiamenti sempre meglio e rischiando sempre meno.
            Certo vale sempre la possibilita’ del test genetico, pero’ come dici anche tu non puoi farlo per ogni malattia, e inoltre costa un sacco e dubito che si possano vendere cani che “costano di piu’ perche’ NON hanno il pedigree”… Quindi sia che rinunci del tutto, sia che lo fai ma magari solo con un riproduttore su 20 e solo per una malattia, rischi un sacco, mentre col pedigree potevi dedurre, a basso costo, il rischio di avere cuccioli malati o meno basandoti su un analisi dello stato di salute e sui risultati degli accoppiamenti dei parenti: ovviamente puoi ancora sbagliare, pero’ piuttosto che un salto nel buio…

  89. Purtroppo ci sono tanti ignoranti che vogliono avere il cane, ma non vogliono spendere (salvarne uno da un canile sarebbe la cosa più giusta) e una bella fregatura se la meritano. Poi ci sono persone che in certe situazioni ci finiscono per caso, sempre ignoranti ma un po’ giustificati.
    Andando al parco tutti i giorni col cane ho sentito parecchie storie assurde.
    Signora va in allevamento di barboncini, si ritrova in un allevamento lager, vede una fattrice ormai anziana e sfruttata al massimo chiusa al buio in una gabbia (ormai cieca) e, invece di andarsene, al posto di un cucciolo compra (a prezzo quasi pieno) la femmina per portarla via da quel posto.
    La mia amica (che ha preso il cavalier) va in un negozio per acquistare prodotti per i suoi cani, sente rumore, alza un telo e sotto vede un cucciolo che piange chiuso in gabbia (ecco come da noi si raggira il divieto di esporre animali) e torna a casa con un cane in più…consapevole di aver alimentato il traffico dall’est.
    Un ragazzo, dopo aver passato due anni ad osservare il vicino maltrattare il suo PT (nonostante varie segnalazioni), lo compra a prezzo pieno tanto il vicino si era stufato. L’aveva preso per la figlia, ma ormai era cresciuto e non era più un giocattolino.
    Io cerco su internet, vedo un sito di un allevamento interessante, vado a vedere di persona. Allevamento bello, cani belli, allevatore serio…scelgo il cane (non chiedo del pedigree perché lo do per scontato e non chiedo il prezzo perché non mi interessa) e mi viene detto che quella cucciolata è senza pedigree! Allevatore cagnaro che fa accoppiare i suoi maschi con femmine di privati senza pedigree, giustamente saluto e me ne vado. Il giorno dopo chiamo e prenoto il cucciolo, ormai l’avevo visto e non riuscivo a toglierlo dalla testa.
    Potrei andare avanti con altre storie, ma la fine è sempre la stessa…nel mio caso addirittura dell’allevatore su internet ne parlano bene. Probabilmente c’è gente felice di risparmiare 200 euro…e spenderne 800 per niente…

  90. Senza voler creare alcuna polemica, mi permetto di introdurre un’obiezione, raccontando un’esperienza concreta e verificabile (che personalmente non approvo).

    Un allevatore X registra una cucciolata (entrambi i genitori con pedigree) “a scaglioni” nel tempo, generando quindi, prima delle singole registrazioni, una situazione di fatto di “cani in quiescenza di razza”…

    La tecnica utilizzata è la seguente: poco prima di far riprodurre (presso sè o a casa di clienti compiacenti) una delle ex cucciole (ad esempio a due anni di vita), l’allevatore X provvede alla presentazione del modello B di quel cane specifico (espletando l’iter del riconoscimento parentale attraverso DNA etc.):
    in tal modo quel “cane tipo beagle” o ufficialmente “non di razza” (ma di fatto un “cane in quiescenza di razza”) diventerà “di razza” e potrà generare a sua volta altri cani potenzialmente “di razza” (o in “quiescenza di razza” a loro volta).

    Questo per evitare controlli ENCI entro i 60 giorni o la “tracciabilità” dei discendenti, per controllare la riproduzione dei cani venduti o per chissà quali altre ragioni, più o meno condivisibili…

    D’altro lato potremmo anche avere un cane con pedigree RSR di prima generazione emesso dall’ENCI, ma “non di razza” secondo il DM n. 22383 del 2003 (“…soggetto di genealogia conosciuta…”).

    Tutto questo per dire che demerito dell’ENCI è anche quello di permettere tali “sfumature definitorie” o pratiche (purtroppo) ufficialmente regolari.

    p.s.
    geniale la definizione della categoria degli “accoppiatori”, grande Valeria! 😀

    • premetto che nn son sicura di aver capito proprio tutto-tutto, mi resta la domanda:
      visto che fare il DNA a padre/madre/figli costa UN PATRIMONIO! mentre un ped costa 20 euro, ma perchè questa pratica?!?!?

  91. E quando a tirare sul prezzo è gente “del settore” che di quella razza ne ha già 3 allora come la mettiamo!?!?! Pazzesco! Io ho fatto 1 sola cucciolata perchè volevo una figlia della mia, ma sono stata talmente traumatizzata che non credo ne farò mai altre! Il solo pensiero di dover ricominciare la ricerca dei padroni giusti e di trovarmi davanti gente del genere mi fa venire l’angoscia!

  92. Lupi: ma mica te lo vengono a dire che fanno il tricchete tracchete con i pedigree !!!!!!!!!!
    Tu sei convintissimo che il tuo cane è un canetto DOC, di selezione ( tanto chi compra in negozio non capisce na mazza di nulla), e invece hai un meticcio dell’est o di qualche canificio locale (sapessi quanti anche dalle mie parti!) che però ha recuperato un pedigree da qualche parte.

    • lucia un conto è che ti dicono “senza” tot con “tot” (e in alcuni casi aè pure vero se lo fanno, non in negozio chiaro ma sappiamo insomma che molti a richiesta non fanno il pedigree) ma se ti dicono “se vuole lo troviamo”… ma cosa mi trovi? un peidgree a caso? insomma… non penso ci voglia un genio a capire che “trovare un pedigree” non è detto che corrisponda al cane che comperi… sono cose che ho sentito anceh io di qualcuno che magari ha un cane che vorrebbe “Infilare” nelal razza ma che non ha i documeni per cui se ne raccatta uno qualunaque pur di appioppargliene uno… comunque sia il 99% tanto il pediogree non lo vuole,neanche dagli alelvatori. a me uno su due mi chiede il pedigree non mi interessa mi fai lo sconto. ho addirittura sentito più di uno, giuro… dire NON L’HO VOLUTO perchè sono contrario… ma davvero eh…

      • Lupi, il problema è che secondo me molti degli “ignoranti” che comprano il cane in negozio o cmq da “cagnari” vari, spesso e volentieri pensano che il pedigree sia solo il pezzo di carta che dice che il cane è di razza e non ne capiscono il vero significato ne tantomeno il valore! E purtroppo ho avuto esperienza personale di una signora che era venuta a vedere la mia cucciolata con il figlio e si è messa a contrattare sul prezzo del cucciolo dicendo che lei ha visto annunci dove i border collie li vendevano a 300/400€ a seconda se con o senza pedigree!!! A parte il fatto che io le ho detto che i miei i pedigree li avevano che lei lo volesse o no, le ho anche detto che, visto che non era interessata ad avere un cane curato, sano e di sicura provenienza allora poteva tranquillamente andare a comprare quelli a 300€! lasciamo poi stare che c’era lì il figlio che continuava a dire che la sua razza preferita era l’Husky e la madre diceva che no, l’husky no, preferiva il border così poi il figlio andava a fare agility e perdeva peso (ho detto che il poveretto era alto 1.70 e pesava intorno ai 120kg?)…… Ma che razza di gente giraaaaaaaa!?!?!?!?!

        • e lo dici a me? se ti dico che almeno uno su due a parte chiedere solo “quanto costa” che già ti girano li… poi ti dicono “ma lui li vende a meno” e allora vai da lui… se per te l’unica differenza fra i miei e i suoi è il prezzo…
          e poi ti dicono a me il pedigree non interessa mi fai lo sconto? e io spiego sempre che il pedigree costa 30 euro che non ha senso non farlo che è un loro diritto averlo e che comunque NON do via i cani senza…
          che già… chi contratta sul prezzo lo odio… se ti dico costa N ma perchè ca..o devi sempre provare a tirare.ma perchè… lo devo sempre maggiorare per far contenta la gente facendogli pensare che gli faccio lo sconto. io non ragiono così se cosa X pago X bona…

  93. Tu non stai scrivendo la Divina Commedia.
    Tu stai scrivendo di FANTASCIENZA.
    Forse non lo sai, ma ci sono “Signori Allevatori Con Affisso Enci Molto Stimati e Tutto il Cucuzzaro” che hanno una marea di cucciolate all’anno, e proprio LORO offrono cuccioli a due prezzi : con e senza pedigree.
    Ma spudoratamente, su “subito.it”, “E Bay”, e una quantità di siti mercatino-offerta offertona.
    Ma chissà che fine faranno mai questi pedigree rifiutati e/o avanzati…ehhh ???
    Continuiamo con la fantascienza ok ? Mi appassiona.
    Facciamo che in una cucciolata di 12 cuccioli, ne muoiano 4….nel modello A e B ci metto dentro anche i nati morti, ET VOILAAAAAA’ !!!!!!!
    Ecco come avere i famosi ” pedigree che ti avanzano” e un bel po’ di eurozzi in tasca.
    E poi che ci fai con questi pedigree che non servono a nessuno?
    Li proponi ai negozi, non molto tempo fa un negozio fuori regione mi ha offerto 150 euro per ogni pedigree, sempre SE avevo dei pedigree “in avanzo”, di qualche cucciolo denunciato e magari morto poco dopo…..o magari neanche mai nati, solo denunciati e basta….tanto hai una probabilità su cento che vengano a controllarti la cucciolata.
    Come dici ? Microchip ? Ah si, facciamo che se molli un 100 euro al veterinario giusto, chiude un occhio e anche tutti e due, ti mette un microchip al pesce rosso e vai con Dio.
    EEEEHHHH ??? CHE BEL ROMANZO DI FANTASCIENZA EHH!!!!
    Altro che Asimov !!!!!!!!!!!
    Ma forse i pedigree avanzati finiscono nello Stargate SG e finiscono in una dimensione parallela dove tutti sono onesti e corretti.
    Proprio un’altra galassia, molto lontana dalla nostra.

    • Verissimo, una mia amica ha comprato un cavalier in un negozio e le hanno detto che, se voleva, con le conoscenze giuste si trovava il pedigree.

      • e… a cosa serve avere un edigree in sto modo di grazia?nel senso… non dico a te michela ma non capisco che me ne faccio di un pedigree che non ha i dati del mio cane ma di chissaquale cane…

        • Hai perfettamente ragione, difatti la mia amica non l’ha preso! Volevo solo dire che chi offre pedigree falsi purtroppo esiste realmente

          • E i pedigree falsi verranno offerti sempre, visto che troppi non sanno cosa siano e a cosa servano. Troppa gente crede che il pedigree serva a rendere “piu di valore” il cane, che serva a renderlo piu prestigioso… Ma pochi vedono la cosa piu importante in un pedigree. Il pedigree contiene l’ albero genealógico del nostro cane, permettendoci di sapere chi erano i genitori, chi erano i nonni, chi erano i bisnonni, ci permette di sapere quali malattie fossero diffuse nella sua familia (compresi fratelli, fratellastri e zii) e quali no, ci permette di scoprire le cause di norte piu frequenti nella sua familia, ci permette di sapere come erano caratterialmente i suoi progenitori e per cosa erano portati… Ma i superficialotti vedono nel pedigree solo il pezzo di carta e non gli danno la giusta importanza. E per questo si fanno rifilare pedigree falsi (o di altri cani) pur di averne uno

  94. Bell’articolo, che merita di esser letto più volte, perché alla prima ognuno ci legge quello che gli pare e a seconda del personale punto di vista ne deduce una difesa del cane acquistato dall'”accoppiatore” o una sua autorevole e definitiva condanna.

    Quello che invece ho deciso io essere il mio pensiero, dopo aver (ri)letto articolo e commenti, è che un cane possa essere definito (a) “di razza” se e solo se ha il pedigree, (b) “aderente allo standard di razza” se e solo se è, appunto, tipico. Ma una cosa non include l’altra e dovrebbe esser fatto riprodurre se e solo se possiede entrambe le caratteristiche (e più sia sano).

    Alla luce di questo, però, chi ha un cane del solo tipo (a) (cioè “di razza” ma non “aderente allo standard di razza”) secondo me ha preso una “fregatura” più grande di chi ha un cane di tipo solo (b) (cioè bello, ma senza pedigree), perché ha un cane che oltre a non esser adatto alla riproduzione oltretutto è oggettivamente brutto (dove brutto non ha significato estetico, ma solo brutto in relazione a quello che lo standard della razza definisce essere bello). Ovviamente tutto ciò al netto di problemi di salute: se prendere un cane dall’accoppiatore significasse avere un soggetto malato, allora il discorso sarebbe bell’e finito e comunque nel valeriarossi-slang quelli che producono cani malati senza preoccuparsene sono definiti in altro modo, cagnari.

    Questo concetto io l’ho ben presente, visto che nel 2008 quando abbiamo deciso di prendere il nostro primo cane e abbiamo deciso che volevamo un Collie (ebbene si, sempre lì si va a finire…), con ben impresse nella mente le immagini dei vari Lassie che dal 1943 al 2006 sono passati in TV o al cinema siamo andati a vedere i Collie degli allevatori italiani, ma con nostra grande delusione non abbiamo trovato quello che cercavamo… non so se i cani che ho visto aderivano allo standard europeo del Rough Collie, ma di certo non aderivano allo standard che avevamo in mente noi. 🙁

    Da qui ho approfondito il discorso ed ho scoperto della diatriba tra standard europeo e standard americano, bell’appunto qui in Maremma ho trovato un privato (o accoppiatore che dir si voglia) che aveva Collie di tipo americano e cuccioli disponibili, sono andato, ho visto i genitori, ho visto i cuccioli e vabbé… ormai ero fatto, mi sono portato Brenda a casa.

    Ora, io nel 2008 ero la perfetta Sciuramaria, per me il pedigree serviva solo per fare le mostre, noi non ne avevamo intenzione per cui il fatto che non ci fosse non mi ha destato problemi. Adesso ne so un po’ di più (anche grazie a questo sito) e posso dire di aver avuto fortuna: Brenda è venuta esattamente come ce la sognavamo noi quando cercavamo il nostro Collie nell’aspetto e nel carattere e non ha problemi di salute di sorta (e qui mi tocco). Ma poteva andarci anche malissimo e adesso ne siamo consapevoli. Al punto che mentre all’inizio eravamo convintissimi di farle fare almeno una cucciolata, l’anno scorso l’abbiamo sterilizzata.

    Ora, la domanda “se tornassi indietro la riprenderei dove l’ho presa?” sarebbe illogica, è chiaro che non baratterei la mia cagnolona con nessun altro cane al mondo, fosse anche il campione dell’universo. Mentre ha senso magari chiedersi cosa farò quando un giorno dovrò cercare un altro Collie. La risposta è che non lo so ancora (spero di avere ancora diversi lustri per pensarci :)). Di “tipo Collie” provenienti dal privato di cui sopra ne ho conosciuti una decina, tutti belli e tutti sani, però… forse andrò a cercarlo all’estero, in Svizzera o Germania dove ci sono allevatori che utilizzano linee di sangue americano (anche più a nord in Europa, ma diventa impegnativo).

    PS: chi volesse dare un occhio a Brenda, è il benvenuto 🙂 : http://www.facebook.com/BrendaTheCollie

  95. ” mane una figura diversa: una figura che dispone di scienza e coscienza, nonché di tutte le nozioni (e della passione, e della volontà) necessarie a fare selezione e quindi a cercare di migliorare il patrimonio genetico delle razze canine esistenti, cercando di eliminare (o almeno di ridurre il più possibile) le patologie genetiche”

    Non mi pare ci stia riuscendo, anzi..

    • Ok…in base a cosa lo dici?
      Hai i dati delle displasie, delle osteocondriti, delle spondilosi, delle patologie oculari prima e dopo l’inizio dei controlli, razza per razza?
      Se sì, producili, grazie.
      Se no…si può sapere di cosa stai parlando? E su quali basi fai affermazioni di questo genere?

    • Ecco questa figura si chiama ALLEVATORE ovvero la persona che alleva selezionando la razza canina cercando di eliminare le patologie genetiche e migliore la razza.Il CAGNARO/ACCOPPIATORE pensa solo business,perchè non può fare una cucciolata di due miticci e SPERARE di far nascere una razza.Tra due miticci o tipo o simil o quasi uguale a razza X senza pedigree non uscirebbe MAI nulla!
      Questo si chiama INGUAIARE LA CINOFILIA e riempire sempre di piu i canili!Visto che tutti i cuccioli alla nascita si assomigliano e sono bellissimi e possono (come spesso accade) essere passati per qualsiasi “razza”.
      Quante volte mi è capitato incontrare delle persone che avevano acquistato a fior di quatrini un cucciolo di chihuahua ( con la premessa che il pedigree sarebbe arrivato un giorno oppure SI SI STIA TRANQUILLO CHE IL PEDIGREE I SUOI GENITORI CE L’HANNO) che poi a 1 anno di età,quando il padorne si affeziona al cane acquistato vede crescere qualcosa di 10 kg e 60 cm di altezza che non assomiglia vagamente ad un chihuahua! Purtroppo questi casi ce ne sono tanti e proprio per questo che bisogna combattere contro questi CAGNARI che fanno riprodurre i meticci o bastardini o come li volete chiamare voi i cani senza pedigree che ne attesta che entrambi i suoi genitori e i suoi nonni e tutti i suoi parenti avessere a loro volta il pedigree che ci dice che il cucciolo che sto comprando potrebbe si uscire fuori dallo standart con i denti 6×4 o chiusura non a forbice o 1 orecchio moscio o 1 macchietta bianca ecc…ma NON DIVENTERA’ MAI QUALCHE ALTRA “SIMIL RAZZA”!IL PEDIGREE E’ UNA GARANZIA A VIIIITAAAA sulla provenienza del cane.
      Poi la salute è un’altra cosa ( come diceva qualcuno sopra…),tutti i cani con e senza pedigree possono ammalarsi.Nessuno ha mai parlato di cani con pedigree che nn si ammalano!Sia chiaro! però con pedigree in mano ( ripeto di nuovo) si possono prevenire tante malattie patologche!

  96. Parlo da aspirante allevatore, o forse dovrei dire ex aspirante allevatore, e mi trovo perfettamente d’accordo con l’articolo.
    Ho 6 cani tutti della stessa razza, per mia “sfortuna” o pessimo tempismo, questa razza è molto di moda da una decina d’anni…..e sta subendo moltissimi “maltrattamenti” per quanto riguarda l’allevamento e la selezione. Ho visto nascere decine di “allevamenti amatoriali” e molte persone improvvisarsi allevatori, con cani “tipo razza” e senza documenti, e anche tanti veri cagnari. Cucciolate su cucciolate vendute come “di razza ma senza pedigree”, a cifre esagerate. Io in 5 anni ho fatto 2 cucciolate, con la femmina che ha avuto i migliori risultati in esposizione, documenti in regola e tantissime cure e tempo. Non mi sono mai definito allevatore, e non lo farò finchè non avrò dei risultati adeguati e finchè non avrò un affisso.
    Ma, sinceramente, da alcuni mesi sono molto scoraggiato da quello che ho potuto vedere in questi anni, dall’esperienza diretta, dalle esperienze raccolte sul campo, dalle esperienze fatte nei ring (come espositore e come commissario di ring). Sono scoraggiato e deluso dal pessimo e degradato panorama cinofilo che ho visto.
    Quello che non riesco a capire in tutto ciò, è il ruolo dell’Enci, personalmente sono arrivato alla conclusione che si preoccupi solo delle entrate, tra tessere, tariffe varie, piatti di porcellana da regalare ai giudici……e che della “tutela del cane di razza” gliene freghi tanto quanto, tranne quando tira fuori delle nuove regole o modifiche a standard e regolamenti per il proprio tornaconto, cose che a volte passano pure inosservate e quindi approvate per silenzio degli interessati.
    Ora come ora, penso di godermi i miei cani e per il sogno di diventare allevatore……si vedrà….forse.
    Buona serata a tutti.

    • Raphael, però se le persone che vorrebbero una cinofilia migliore si lasciano scoraggiare…restiamo in mano ai peggiori!

        • raphael… tu offri un prodotto d’elite diciamo… se uno cerca un buon cane viene da uno come te…chi lo vuole perchè è di moda (e manco si informa se è il cane adatto a lui) andrà da quelli … il punto è quando passerà la moda cosa resta della tua amata razza se ti arrendi così? comunque sia… molto meglio li vendano senza pedigree…almeno vendono metici che non danno fastidio a nessuno…o per lo meno non rovinano la razza “vera” mischiandovici…comunque sia… io non capisco certa gente. del resto non sono ricca e mai lo sarò. ma già non riesco a truffare la gente, figuriamoci truffarla… sulla pelle di altri esseri viventi…se esite un karma…perima o poi tutti i nodi verranno al pettine spero

          • Invece lasci trapelare fastidio, nonché disprezzo, per quelli che definisci “meticci”, forse perché sei consapevole che non si tratta di meticci, ma, cani di razza pura.

            Il vostro razzismo fa quasi paura.

    • raphael… benvenuto nel club.
      Io mi sono lasciato scoraggiare… vai avanti tu anche da parte mia. Abbiamo praticamente lo stesso curriculum 😉

  97. Mi chiedo una cosa soltanto, probabilmente da inesperta o ignorante, ma un uomo senza carta di identità vale meno di un uomo con la carta di identità? O meglio mi spiego… se tizio ha un cane molto aderente allo standard, bellissimo in questo senso, e dal buon carattere sempre conforme allo standard questo cane deve essere definito “tipo qualcosa”, a dispetto di un altro cane magari “brutto” (parlo in termini di standard non di giudizio estetico, ovvero che dovrebbe avere le orecchie così il muso colà e non ce l’ha), o con un comportamento opposto a quello previsto dallo standard(io sto parlando di un esagerazione ovviamente, ma magari ha solo qualche particolare fisico diverso da come dovrebbe essere secondo lo standard) ma che ha il pedigree e quindi quello si è di razza? Sono d’accordo se parliamo di riproduttori che DEVONO avere il pedigree, perchè se vuoi portare avanti una razza devi farlo secondo i giusti criteri di salute prima di tutto ma anche di bellezza e carattere e per fare ciò è indispensabile il pedigree(inutile parlarne, l’hai spiegato più volte tu molto chiaramente e dettagliatamente)… però secondo me un cane può essere di razza anche senza pedigree molto più di cani venduti con il pedigree da cagnari se non si parla di riproduttori.. vedi casi di cani che venivano venduti a un prezzo senza pedigree e ad un prezzo ben più alto con il pedigree per ricavarci qualcosa in più, per guadagnarci, perchè io non ho mai sentito che il pedigree costi 200-300 anche 400 euro! (Senza dubbio non si tratta di allevatori seri, spesso si parla di privati). Poi questo è solo il mio parere 🙂 insomma credo sia giusto il pedigree, ma secondo me non è quello a determinare se un cane è di razza o meno!

    • Secondo me invece così non funziona.
      Perché per dire che un cane è di razza devi sapere (senza nessuna ombra di dubbio) che i suoi genitori, i suoi nonni, e via fino a tutte le generazioni che vuoi erano di quella razza li.
      Magari il discendente è una ciofeca, e allora non farà il riproduttore (al pari del bellissimo senza pedigree) perché non avrà niente di ‘bello’, (standard di razza parlando) da trasmettere ai figli.
      Ma se hai un cane senza documenti, anche se assomiglia tantissimo ed aderentissimo ad uno standard non sai che geni ‘nascosti’ possiede, e quindi non sai se è davvero discendete di quella razza o per una botta di fondoschiena colossale sembra un bellissimo e di razzissimo cane.. 😉

    • Na, come ho detto nell’articolo: “è” quello a determinare, legalmente, se il cane è di razza o meno. Il che non c’entra nulla col valore affettivo: la mia ultima cagna era una meticcia assolutamente DOC e per me valeva più di qualsiasi altro cane al mondo.
      Il valore economico, al contrario, deriva da diverse componenti: una di queste è il fatto di essere o meno di pura razza (e questo lo dice il pedigree). La seconda è quella di essere tipico, sano e di buon carattere (e questo lo dice lo Standard). Altri fattori possono essere le vittorie ottenute, o i risultati come riproduttore: un cane che ha dato alla luce tre campioni vale di più (economicamente parlando) di un cane che non ha dato niente di importante, anche se lui magari era un cane bellissimo che ha stravinto ovunque.
      In realtà, però, tutto ciò che concerne il valore economico ruota proprio intorno alla riproduzione: perchè se il cane non lo fai riprodurre…allora zootecnicamente non conta nulla, e conta solo il valore affettivo, che non può certamente essere inficiato né dai documenti,né dalla bellezza, né dalle vittorie.
      Non si dovrebbero mescolare le due cose: il figlio di cani zootecnicamente privi di valore (perché senza pedigree) si dovrebbero sempre e solo cedere in cambio di un rimborso spese. D’altro canto, per il cane a cui si attribuisce un valore zootecnico (che è anche l’unico riconosciuto dalla legge, ovvero “quantificabile” al di là dell’aspetto affettivo), si dovrebbe sempre poter dimostrare che il suo prezzo è motivato da fattori ben precisi. Chi vende cani con pedigree, ma accoppiati ad capocchiam, effettivamente non è molto diverso da chi accoppia due cani a caso.
      In entrambi i casi, però, il cliente dovrebbe pensare: “400 euro? E perché, se vale zero?”, anziché fiondarcisi sopra pensando di aver fatto l'”affarone”, perché l’allevatore serio – che gli dava precise garanzie di qualità che qui invece si sogna – gliene ha chiesti 800.
      In altre parole: se vai dal cagnaro e pensi pure di essere furbo, meriti la fregatura che (quasi immancabilmente) ti pigli.

      • Se ho capito male e il commento sulla fregatura da 800 euro non era rivolto a me chiedo scusa, in caso contrario invito a rileggere il mio commento. Non ho scelto il cucciolo per risparmiare (altrimenti avrei preso uno dei tanti cuccioli a 250 euro su internet), sono andata in un allevamento e l’ho scelto prima che l’allevatore parlasse di prezzi e pedigree. Solo dopo mi ha detto che il padre era dell’allevamento, ma la madre no. Il proprietario l’aveva lasciata lì per la monta e la gravidanza. Avrei potuto scegliere un cucciolo dell’altra cucciolata (200 euro in più non mi cambiavano la vita) ma volevo quello. Non mi interessava un riproduttore o un cane da show perché queste cose le lascio agli allevatori. Il PT che abbiamo ora ha il pedigree per i motivi che ho già scritto. Con Pepe ho rischiato (ripeto consapevole), ma è andata bene. Oltre ad essere sano ed equilibrato aggiungo che è anche bello (non l’avevo scritto prima perché per me non è la cosa più importante). Mi è stato richiesto più di una volta per le monte e ho sempre rifiutato, ma lo avrei fatto anche se avesse avuto il pedigree, perché credo che ognuno debba fare il proprio mestiere e il mio non è l’allevatore!

        • Michela, hai letto malissimo, non male: il mio “se compri un cane dal cagnaro…” era assolutamente rivolto a un “tu” generico!

  98. Ciao Barbara,io credo di si.Si perchè se alla nascità si vedono già i difetti ( ogni razza pura ha i suoi) è inutile che faccia il pedigree che poi gli permetta a questo cucciolo di accoppiarsi perchè sarebbe meglio non farlo accoppiare per non tramandare i difetti ai suoi successori ( di solito si parla di sterilizzazione,ma io sono contro).Correggetemi se sbaglio

    • ma magariiiii ! i difetti si vedessero già alla nascita; alcuni, si, quelli + macroscopici, ma gli altri magari li vedi quando il cane ha 6 mesi, o anche 16 mesi … per questo PRIMA di mettere un cane in riproduzione – a mio parere – va fatto visionare da un esperto di razza = expo con raduno o speciale di razza

        • “E LI ALLORA TI STRAPPI I CAPELLI” sai quando succede?succede quando fai accoppiare 2 cani “tipo di razza X” (magari anche piu belli di due cani con pedigree senza dubbio e sempre a occhio)non sapendo chi erano i suoi genitori,nonni,bisnonni ecc..di conseguenza non sai che difetti o malattie avevano e che cosa potrebbero trasmettere! Se hai in mano i pedigree di entrambi i sessi non ti puoi sbagliare e non ti usciranno dobermann da due chihuahua 😉

  99. Scusate, giusto per capire, un allevatore iscritto enci, può vendere cuccioli senza pedigree? anche a me, nell’odissea di telefonate fatte alla ricerca del mio cane (bolognese), è capitato che alcuni mi chiedessero: “lo vuole con o senza pedigree?”

    • Può venderli come gli pare, con o senza pedigree.
      Il che, però, non è automaticamente segno di cagnaresimo!
      Attenzione. Uno può anche decidere di non “dare” il pedigree perché quel cane, per esempio, non lo ritiene adatto alla riproduzione, per esempio perchè ha un difetto. Allora puoi dire al cliente: o sterilizzi il cane e io ti do il pedigree, oppure lo lasci intero, ma se lo accoppi (cosa che ti sconsiglio caldamente), il mio nome sul pedigree di quei cuccioli io non ce lo voglio vede’. Quindi resta nel mio cassetto (però non è che lo “appiccichi” a qualcun altro! Resta lì e lì muore).
      Ovviamente, in questo caso, il cane costerà meno di un cane perfetto: ma non perché sia “senza pedigree”, bensì proprio perché non è un cane perfetto e non è logico che te lo venda allo stesso prezzo di un cane perfetto.
      Se invece la differenza che ti propongono è “stesso cane, con pedigree tot, senza pedigree tot meno X”…allora è cagnaresimo puro e semplice, anzi è proprio una truffa! Perché si cerca di far credere che un pedigree valga 2-3-400 euro, quando in realtà ne costa 20.

      • Era quello che volevo dire,ma tu lo hai spiegato molto meglio 🙂
        L’unica cosa che volevo aggiungere è… non è il costo del pedigree 20 euro ( anche se alla fine facendo i conti viene un pò di piu’ se calcoliamo il costo del modello A e B,microchip ,libretto sanitario ,iscrizione all’angrafe canina e il tempo che ci vuole per arrivare 2 volte alla delegazione,dal veterinario e alla asl),ma è tutto l’insieme appunto di cose per fare un Pedigree.

        • Il costo del microchip e l’iscrizione all’anagrafe canina sono cose che uno dovrebbe fare comunque a prescindere da ENCI o da pedigree perchè lo prevede la legge

          • Dissento:io contadina,cagnara e carogna dissento:io i miei cucciuli di cane senza possibilita’ di pedigree li ho sempre ceduti muniti di:svermatura,vaccinazione,accurato controllo sanitario e MICROCIP inserito e registrato entro il 60° giorno.Mi pare che sia la prassi normale,il pedigree e’ tutt’altro percorso.sono stata accusata anche di questo,ma credete che solo quelli che hanno il pedigree siano coretti? io non sono sola ,conosco un mucchio di altri proprietari di cani da lavoro tutti quelli con cui io spartisco il mio tempo fanno l’iter corretto.Qualcuno che da via i cuccioli allavalachetivabene ci sara’ di certo,ma non e’ persona gradita,da parte mia i cuccioli escono con la cartellina:libretto sanitario,fotocopia di avvenuto inserimento del microcip,foglio con le istruzioni per l’uso(del cucciolo)e copia dell’autocertificazione di cessione.Sara’ corretto? BOh a questo punto attendo sermoni.

        • Microchip, libretto, iscrizione all’anagrafe si devono (dovrebbero) fare per tutti i cani, quindi non vanno mica calcolati…

          • Certo vallo a dire ai “cagnari” che vendono i cani a 30 giorni di vita e poi a 35 il cucciolo magari muore di interite,ma il padrone è contento all’acquisto perchè ha risparmiato ben 400 euro di pedigree! ma va va !!!
            Si che è obbligatorio microchip e iscrizione all’anagrafe e vanno caolcolati eccome,quando si devono microchippare 8/9 cuccioli alla volta!

          • vicky non vanno calcolati nel costo del pedigree perchè primo vaccino sverminazione e chip vanno fatti a prescindere razza o non razza metici o non meticci pedigree o no pedigree PER LEGGE. che poi anche allevatori con affisso NON lo facciano, lo facciano fare al cliente e si facciano mandare la fustella del chip per poi fare il modello B e fare comunque il pedigree è cosa diffusissima… io… invece anche per i cuccioli meticci che ho adesso, 10… ho fatto sverminazione vaccino chip iscrizione all’anagrafe e regolare passaggio, consegnati a partire dai 2 mesi… come è gisuto che sia e come prevede la legge

      • @Redazione: quindi, in questo caso specifico (mi riferisco all’esempio che hai scritto), anche se al cane non è stato fatto il pedigree è ugualmente di razza pura?
        Se hai intenzione di darmi una risposta, sforzati almeno di essere coerente col resto delle assurdità che hai affermato (anche a costo di mentire).

  100. Bellissimo e sopratutto utilissimo articolo!Lo metto assolutamente tra i preferiti perchè sono stanca di cercare di spiegare alla gente la differenza di un cane con pedigree o uno senza.Tutti pensano che l’unica differenza è quella di poter partecipare alle expo o meno!! Dio santo come mi danno fastidio quelle persone ” accoppiatori” o ” cagnari” che si credono “allevatori” e vendono i loro cuccioli ( nn si sa manco chi sono i genitori) a prezzi assurdi ( certe volte,anzi molto spesso,a prezzi piu alti di cuccioli con pedigree!!!Assurdo! Speriamo che con questi tempi moderni e tanto di internet che ci permette di informarsi su questi piccoli accorgimenti , grazie ai quali la gente non butterà via i soldi per un cucciolo “tipo” che vale 0 euro!e sopratutto acquisterà un cucciolo sano e con garanzia sulla salute!

  101. Controdomandina per dare un po’ d’allegria alla caccia alla denominazione di origine controllata all’italiana: come la mettiamo con quelle creazioni stile Louis XIV, palle di pelo con permanente da scossa di 220 V, senza zampe e/o collo, muso nano con stop da Rocky Mountains, occhietti cinesini, risata da Joker e stazza cagnetto da borsetta firmata Prada? Qualche suggerimento? Magari purosangue Chowcollie o Colspitz D.O.C. o Sacolljede de Paris, o… molto più banale… pelouche pedigreeato similcollie?

    • La mettiamo su un altro piano, Fiore’…ovvero, da un lato sta la domanda: “A cosa serve il pedigree”? , a cui ho cercato di rispondere con questo articolo.
      Poi c’è l’altra domanda: “Una volta assodato che il cane è di pura razza (attraverso il pedigree), a cosa serve lo Standard”?… la cui risposta è, in du’ parole: “A identificare il cane morfologicamente più adatto alla propria funzione, e quindi “più bello”.
      Dopodiché, la mettiamo così: tutti i paciughi che si combinano per rendere un cane esteticamente più bello sono:
      a) utili e graditi, se migliorano anche la funzione;
      b) inutili ma sopportabili, se “fanno scena” ma lasciano inalterata la funzione;
      c) inutili e dannosi, se peggiorano la funzione.
      E se i giudici in expo giudicassero con questo semplice metro (che è poi la cinotecnica pura e semplice), vedresti sparire tutte le cose che hai elencato tu.

      • Mi concedi una domanda un po’ cattiva? Come mai, stranamente, i collie non pedigreeati e di conseguenza “non di pura razza” e “possibilmente incrociati con chissaché” esteticamente (e anche di carattere) sono identici (eccetto solitamente le orecchie dritte, perché non ci si prende cura di giocherellare con colla, pesi o chewing gum) al pastore scozzese originario anni 1870 – 1970 e dei Collie generalmente allevati CKC e AKC (stile classico / standard originale, non i “musoni” o i mix con Europei) e giapponesi e viavai, mentre dall’altra parte in Europa ti spacciano per collie ufficializzati e pedigreeati FCI quelle creazioni da me menzionate, che di fatto non hanno più nulla a vedere con il pastore scozzese? Talvolta mi domando che cosa combinano per arrivare nell’arco di 30-40 anni ad un cambiamento fisico così vistoso…. e – adesso son ancora più cattivo – come mai certi allevamenti francesi di chowcollie allevano in parallelo anche chow-chow?

        Intendiamoci bene, non nego l’aspetto positivo del pedigree, condanno i cagnari (di qualsiasi specie essi siano, allevatori ufficiali di massa compresi) e non denigro il ruolo importante degli allevatori (quelli seri). Quello che non mi va giù é l’arroganza ed il disprezzo che purtroppo segue come l’ombra ogni discorso sulla razza di un cane. Dispiace, ma di fatto e di genetica, un Collie é e rimane un Collie, pedigreeato o non. Come una tigre rimane una tigre ed un’europeo non diventa magicamente un’africano (e un Collie venduto da un’allevatore ufficiale senza pedigree per via di qualche difetto non diventa un meticcio). Sulla carta si può pensare come si vuole, i fatti reali con cambiano.

        • Fiorenzo, ma se io faccio piu’ corsi di medicina e imparo piu’ di tutti i medici del mondo, nella realta’ sono sicuramente brava, pero’ per esercitare mi servono delle certificazioni. Eh, certo, magari io facendo da privatista sono molto piu’ brava di tutti i laureati del mondo, ma il motivo per cui serve un certificato e’ che se si potesse esercitare senza certificazioni che attestino le conoscenze, per uno davvero bravo e onesto si rischia che ce ne siano cento che ti dicono “si si, fidati, sono bravo” poi magari sa appena qual’e’ il dito indice e quale l’anulare. Lo stesso coi cani. Come fai a fidarti “a occhio” o “a parole”, considerato che dietro l’allevamento ci sono interessi economici? Incrociando certe razze (mi viene in mente malinoisXborder collie tricolore, o pastore tedesco linea lavoroXbearded collie) si possono ottenere cani molto simili, sia per temperamento, aspetto e attitudini ai collie senza pedigree che citi tu: solo che accoppiandoli con un collie, risalterebbero fuori alcuni tratti che non hanno nulla a che fare. A questo serve il pedigree: a essere certi che se accoppio due cani otterro’ cuccioli simili, perche’ sono certo che tutti gli antenati erano di qulla razza. Poi, ovviamente, sono d’accordo che la selezione attuale di moltissime razze sia andata a quel paese perche allevati solo per show; ma non dipende dal pedigree.

          • Alice, per essere sincero, con la malasanità, il menefreghismo ed il clientelismo che vige in Italia, io personalmente preferirei essere curato da un druido medievale che sa il fatto suo, ha esperienza e che si prende la briga di dedicarsi a te, che dal dottorino tutto snob e annoiato di turno con i muri tappezzati di diplomi e lauree che chissà come ha ricevuto e che ti chiedi come diavolo gli é venuto in mente di darsi alla medicina. Discorso ancora peggio riguardo ai vet – mi ci son voluti ben due anni ed un gatto persiano morto per negligenza e menefreghismo del stimato medico veterinario con redditizio posto alla ASL finché morte non vi separi (peraltro con una fifa matta dei cani), finché per puro caso non trovai la mia vet attuale, capace, disponibile e amante degli animali, e guarda caso non attaccata alla sottana di ASL & Co.. Meno male che i miei due collie erano cani sani, altrimenti altro che morte di vecchiaia a 14 e 15 anni. La certificazione – almeno in Italia – de facto non vale un’accidente come garanzia.
            .
            I fori son pieni di gente con cani acquistati a fior di quattrini in allevamenti ufficiali con km di pedigree malati gravi, con vari difetti o morti prematuramente. N.B. non sto difendendo i cagnari e maledicendo gli allevatori. Voglio solo dire che le mele marce son dappertutto e non é certo il pedigree a evitarti brutte sorprese. Più del pedigree conta la serietà dell’allevatore: come tiene i suoi cani, come li tratta, come é il posto, cosa fa dei cani anziani non venduti, cosa fa coi cuccioli nati “difettosi” (eh si…), quante cucciolate “produce” all’anno…

            Naturalmente un pedigree ti da una certa sicurezza elencando gli antenati, ma non avendo un pedigree, un collie di razza é sempre un collie. Su questo scrivo un piccolo post separato.

        • Fiorenzo, ricordandomi di te e dei tuoi cani, purtroppo, posso risponderti solo che – in tutta sincerità e senza traccia di cattiveria né (giuro) di arroganza…che i tuoi cani non sono per NULLA identici né ai soggetti anni ’70, né ai Collie americani in standard. Mi dispiace dirtelo (ma neanche tanto, perchè so già che mi taccerai di stronzaggine e/o miopia e che non ti sentirai minimamente toccato dalle mie parole), ma se tu non riesci a vedere le differenze non puoi pretendere che nessun altro le veda.

          • A parte che non parlo dei miei collie, ma in generale:
            .
            Ricordi male Valeria, i cani da te messi in mostra come brutti esempi di cagnari (uno dei quali da allevamento e pedigreeato a dovere – ops, e quello spelacchiato, beh, quello é diventato un bel principino) non erano i miei. I miei due hanno perso il prezioso predicato collie solo per mancante pedigree (genitori ambedue “in regola”, e avrei potuto benissimo richiederlo, se avessi voluto). Naturalmente può esser anche stato un’attacco di political correctness, ma vabbuò, per citare il gran Schettino, esperto affondatore di navi da crociera su mare limpido a qualche metro da terra ferma…
            .
            Hai ragione, non mi sento minimamente toccato, non perché ti ritengo miope o campionessa di stronzaggine (cosa che non farei mai, perché ho letto diversi tuoi articoli, e se ti piaccia o no, a parte queste discussioni su razza o no, abbiamo ragionamenti molto simili), ma per il semplice motivo che…
            a) so che cani ho avuto,
            b) conosco un bel po’ di allevatori ed anche i loro giudizi (accompagnavo spesso amici a mostre, naturalmente portandomi dietro i due bastardini) e
            c) posso riempire un libro di foto di collie da allevamenti ufficiali di mezzo mondo (tranne l’Europa post anni 70 – con qualche eccezione -, che noi siam sempre un po’ speciali) che potrebbero essere gemelli dell’uno o dell’altro.
            .
            Ricordi ancora quello scambio di parole riguardo al fatto che se ti mettessi a disposizione un tot d’immagini di collie con e senza pedigree non riusciresti a distinguerli? Beh, ultimamente in Germania hanno fatto un bel test facendo gustare alla cieca vini di diversi prezzi e marchi a sommeliers e amanti, col risultato che non sempre (anzi…) vince l’etichetta D.O.C….
            .
            Detto questo ammetto con sincerità che preferisco adottare similcollie con orecchioni da asino e stazza da pony piuttosto che acquistare dei collie-pelouche da salotto. Ma per farti contenta, uno sfizio me lo concederò, anche se mi verrà a costare un’occhio della testa: un bel bianco candido CKC/AKC, naturalmente munito di pedigree da portarmi dietro come carta d’identità da sventolare davanti al naso di certi esperti per chiarire che quell’animale accanto a me non é un’orso polare…
            .
            Nottuccia e grazie per il confronto… stavo morendo di noia (detesto le giornate di diluvio universale)

          • Fiorenzo, liberissimo di adottare simil collie… Il motivo per cui trovo e’ importante il pedigree e’ che penso “senza documenti ufficiali, quanto ci vorra prima che qualcuno che sa che a te piacciono i collie aspetto anni 70, ti rifili il prodotto della scappatella tra il suo border collie e il malinois dell’amico(o qualcunque altra razza)?

  102. Pero’, secondo me non dovrebbero esistere nemmeno gli “accoppiatori”.Perche’ e’ vero che si, magari i cuccioli sono vaccinati, sverminati e nutriti bene, ma per me non basta: uno non puo’ dire di voler bene ai cani accoppiandoli a caso, perche’ la genetica, almeno di base, e’ una scienza nota e SI SA (o si puo’ sapere, perche’ nel 2012 le informazioni le puoi trovare ovunque) che le malattie genetiche sono le peggiori, spesso incurabili, mentre molte delle malattie per cui c’e’ il vaccino sono curabili in qualche modo. Per me chi accoppia senza controlli e cura NON puo’ definirsi una persona che ama i cani: perche’ e’ un incosciente, ne’ piu’ ne’ meno di chi tiene il cane obeso “perche’ gli piace di piu'” ben sapendo di metterne a rischio il sistema circolatorio e le articolazioni, di chi lascia i cani liberi di girare in strada sapendo che e’ una strada molto trafficata. Personalmente non accetto che uno venda cuccioli allevati a caso e definiti “di razza senza pedigree”, perche’ secondo me e’ solo una truffa, come chi i famosi “sedicenti medici” denunciati regolarmente da striscia o le iene.

  103. cara Valeria tu mi conosci da tanto tempo e sono a darti parziale ragione! D’accordissimo sul comportamento Dell enci
    E anche sui terribili cagnari. Ma su quelli che tu chiami accoppiatori
    No! Io ho cari amici che fanno magari una cucciolata nella vita dei loro cani allevano i cuccioli con amore infinito forse eccessivo e prendono
    Ogni precauzione per sistemarli al meglio e li vendono
    A
    Volte a
    Prezzi
    Talmente bassi
    Da rimettere io
    Gli
    Darei un altro nome per rispetto

    • Lyuba, trova un nome adatto e io lo…adotto! (Va’ che bel gioco di parole). Ho scritto “accoppiatori” perché il primo che mi è venuto in mente, ma si può trovare sicuramente di meglio. L’importante è che si differenzi l’Allevatore da chi fa cucciolate “qualsiasi”.
      Ovviamente, però, non mi riferisco a quello che fa “una” cucciolata nella vita: questo è un privato, punto e basta. Può essere bravissimo oppure incapacissimo, ma ha già una sua precisa definizione come privato, appunto.
      No, io con “accoppiatori” intendo coloro che di cucciolate ne fanno tante, senza però prendere mai un affisso, a volte senza neppure fare i pedigree…insomma, intendo quelli che spesso di autodefiniscono “allevatori amatoriali”, cosa che però non sono affatto, perché un AMATORE non accoppia ad capocchiam!
      Troviamo un nome che identifica questi signori, please…e cominciamo ad usarlo. Se è diventata un tormentone la Sciuramaria, forse si potrebbe far diventare di uso comune (e soprattutto di comprensione comune) anche questo termine!

      • anche il termine “privato” invece non dà una definizione cosi’ “precisa”. Perché come dice Lyuba c’è anche chi si documenta, fa tutte le cose in regola, dà un sacco di cure e attenzioni concentrate su un unica cucciolata e dà una qualità a volte superiore a quella di tanti esperti con affisso. E la dicitura “privato” lo mette sullo stesso piano di chi prende un cane di qualità mediocre e l’accoppia col cane qualsiasi del vicino di casa senza conoscere neanche lo standard, senza avere tante nozioni di zootecnia… tanto la mamma in un qualche modo i cuccioli li tira su. E’ lo stesso discorso del già citato “allevatore amatoriale” che per qualcuno può significare ho poche femmine, vivono in famiglia, non lo faccio di mestiere ci metto tutta la passione e l’impegno e la competenza che posso… per qualcun altro significa, non faccio expo, non ho cani titolati, ho dei semplici cani senza lode senza infamia, ho sei recinti dietro l’orto solo per arrotondare un po’… non pretendo di fare campioni, i cuccioli ti metto a poco. E allevatore (non amatoriale) per qualcuno significa “lo faccio di mestiere”. Il che non ha niente a che vedere con la qualità dei cani… c’è veramente tanta confusione in queste classificazioni che si vogliono fare a tutti i costi, mentre…. forse non è neanche possibile farlo perché tra una tipologia perché non è mai tutto bianco o tutto nero, ma in mezzo ci sono infinite sfumature di… marrone 🙂

      • Ciao, volevo porti una domanda: mi piacerebbe acquistare una chihuahua (spero di averlo scritto correttamente), e mi sono recata in un negozio di animali, in altà ci sono passata davanti e mi sono innamorata di lei. una bellissima cucciola bianca di 5 mesi. il negoziante mi ha subito detto che non ha il pedigree ma che suo padre è un campione bla bla bla ecc… io non sono un esperta, ma nemmeno una scema… ho detto che ci avrei pensato.
        partendo dal fatto che il cane costava 1500€ poi scontato a 1000 poi scontato a 900 ecc. due giorni fa ripasso davanti la negozio ( sono passati 4 mesi) e sento che dice a una ragazza che era interessata che il cane è super scontato e costa 400€. Ora io mi chiedo, da quello che ho letto un cane senza pedigree non è di razza quindi non sarebbe giusto venderlo a 1000 e passa euro nemmeno se figlio di un campione. ilmio problema è che io desidero avere una cagnolina di questa razza, ma non ho tutta questa disponibilità economica da poter andare a prenderla in allevamento, a questo punto un’amica mi ha suggerito di fare questa spesa iniziale ( chiedendo a vari allevamenti il costo è di circa 1000-1200) per poi farle fare una cucciolata per rimediare alla spesa iniziale. premetto che io non voglio un cane di razza per guadagnarci, ma voglio un cane della razza che mi piace e che sia in salute e viva il più a lungo possibile. ho avuto altri cani con il pedigree ma non ho mai fatto fare cucciolate perchè non ne avevo bisogno. quindi se lo facessi sarei considerata una cagnara che vuole un cane di razza solo per guadagnarci?

      • Ciao, volevo porti una domanda: mi piacerebbe acquistare una chihuahua (spero di averlo scritto correttamente), e mi sono recata in un negozio di animali, in altà ci sono passata davanti e mi sono innamorata di lei. una bellissima cucciola bianca di 5 mesi. il negoziante mi ha subito detto che non ha il pedigree ma che suo padre è un campione bla bla bla ecc… io non sono un esperta, ma nemmeno una scema… ho detto che ci avrei pensato.
        partendo dal fatto che il cane costava 1500€ poi scontato a 1000 poi scontato a 900 ecc. due giorni fa ripasso davanti la negozio ( sono passati 4 mesi) e sento che dice a una ragazza che era interessata che il cane è super scontato e costa 400€. Ora io mi chiedo, da quello che ho letto un cane senza pedigree non è di razza quindi non sarebbe giusto venderlo a 1000 e passa euro nemmeno se figlio di un campione. ilmio problema è che io desidero avere una cagnolina di questa razza, ma non ho tutta questa disponibilità economica da poter andare a prenderla in allevamento, a questo punto un’amica mi ha suggerito di fare questa spesa iniziale ( chiedendo a vari allevamenti il costo è di circa 1000-1200) per poi farle fare una cucciolata per rimediare alla spesa iniziale. premetto che io non voglio un cane di razza per guadagnarci, ma voglio un cane della razza che mi piace e che sia in salute e viva il più a lungo possibile. ho avuto altri cani con il pedigree ma non ho mai fatto fare cucciolate perchè non ne avevo bisogno. quindi se lo facessi sarei considerata una cagnara che vuole un cane di razza solo per guadagnarci?premetto che li tratterei coi guanti e farei tutti i controlli e vaccini ecc…

        • Filo… tanto per cominciare, che il figlio di un campione non abbia pedigree è quasi impossibile. I negozi di animali, nove volte su dieci, vendono cuccioli dell’Est di dubbissima genealogia e con sicuri problemi di salute carattere, quindi levati dalla testa quella cagnolina e metti via i soldini per comprare un cucciolo da un buon allevamento.
          Fare una cucciolata non è certo vietato e neppure eticamente condannabile: semmai lo è fare cucciolate a ripetizione e a scopo di lucro, ma UNA si può anche fare. Solo che il motivo mi sembra… un po’ tropppo arzigogolato.
          Voglio dire: se dici di non avere i soldi per l’acquisto di un buon cucciolo, come fai a portarti a casa la cagnina? E se non la porti prima a casa, ‘sta cucciolata come gliela fai fare?
          Tra il momento della spesa iniziale e quella del “rientro” economico dovrà passare almeno un anno e mezzo/due: anche dal mero punto di vista “commerciale”, il discorso non reggerebbe… figuriamoci da quello umano. Un cane non è un investimento: è un membro della famiglia.
          Se lo prendi vedendoci invece una fonte di guadagno, poi diventa difficile fermarsi: una cucciolata… e perché non due? O magari tre?
          La tentazione diventa forte… e l’ombra del cagnaresimo si fa sempre più vicina…

          • Volevo prenderla in allevamento appunto per evitare un cane dell’est. ho contattato alcuni allevamenti che accettano la rateizzazione, e il mio compagno mi aiuterebbe con la spesa ( viviamo insieme). in realtà io ho sempre fatto sterilizzare i miei cani femmina, di razza o no. non mi interessa guadagnare sul cane, io amo quella razza, come amo in generale gli animali, ho fatto sterilizzare la mia gatta (persiana) e non le ho mai fatto fare una cucciolata. era solo una curiosità. non sono interessata a fare “soldi”. tutti i miei animali sono componenti della famiglia, vengono anche prima di me, e li porto sempre con me in vacanza.
            il problema non è il tempo, io posso aspettare anche un anno e mezzo, era solo per recuperare una parte della spesa, ma non voglio essere considerata una “cagnara” quindi lascerò stare. al massimo farò una rateizzazione più lunga.
            Grazie per l’aiuto!

          • una alternativa possibile sarebbe un affido… se trovi qualche allevatore serio che cerc aun affidatario per una sua femmina, sei a posto. In genere tra l’altro un chiuaua costa più sui 2000 euro che sui 1000…
            l’affido in genere funziona che l’allevatore ti da la cagna gratis, ma si tiene il diritto di fare, sempre di norma, due cucciolate, dopodichè il cane diventa tuo a tutti gli effetti e sei libera da vincoli.
            Fai così, prova a proporti come affidataria…

  104. Anni fa mi sono innamorata degli spitz tedeschi. Non conoscendo la razza (sono nata e cresciuta con PT) ho passato un paio di mesi ad informarmi su internet, poi ho fatto un salto in un allevamento che dal sito mi sembrava valido. Ho visitato l’allevamento, ho visto tutti i cani e l’impressione è stata buona. C’erano due cucciolate e quattro cuccioli disponibili così ne ho scelto uno. A quel punto l’impressione che mi ero fatta sull’allevamento è cambiata. L’allevatore mi ha risposto che quel cucciolo era senza pedigree perché il padre era suo, ma la madre era di un privato. Se volevo il pedigree dovevo scegliere un cucciolo dell’altra cucciolata. Non avrei mai preso un PT senza pedigree per la displasia e, soprattutto, perché eventuali tare comportamentali in un cane di 40 kg sono pericolose. Davanti a quel batuffolo invece ho fatto la figura dell’asino, non per il costo (variava poco 1000 euro con pedigree, 800 senza), ma perchè volevo quel cucciolo. Anche se aveva 26 giorni ed era identico agli altri per me era già speciale! L’allevatore me l’ha consegnato quando ha compiuto due mesi, con microchip, vaccinazione, sverminazione ed iscrizione all’anagrafe canina. Sono passati tre anni, Pepe per fortuna è sano ed equilibrato, io lo chiamo la mia piccola fregatura, perché sono consapevole di aver speso 800 euro per un cane che per me ha un valore immenso, ma in realtà non vale nulla. Naturalmente non lo farò mai accoppiare.
    Ne approfitto per farle i complimenti per il libro, l’ho letto tutto d’un fiato!
    Spero di poter leggere un giorno anche il vero standard dello spitz tedesco. Con quello sul PT in famiglia siamo morti dal ridere.
    Michela

  105. MI fa ridere x Non piangere la tesi della sciura in questione soprattutto avendo un meticcio ke se volessi potrei far passare al 90% delle sciure come un tipo border ma ke di questa razza non ha niente di niente, tanto da aver litigato con una giudice ad una amatoriale che sosteneva avessi un border fuori standard invece ke un meticcio… fa perfino obedience! bene allora anke io potrei farla riprodurre con un maschio border e guadagnarci dicendo ke i cuccioli sono cani di razza pura senza pedigree… per fortuna non sono una tale pazza e l’ho sterilizzata cosi da non mettere nemmeno in giro altri meticci da canile e cercando di risparmiare inconvenienti di salute alla mia cucciola…

  106. Proprio ieri ho partecipato ad una discussione su un gruppo di FB iniziata da un mio post in cui consigliavo ai neofiti della razza di non rivolgersi,per l’acquisto di un cucciolo,a negozianti e privati inesperti; e a proposito avevo usato “privati inesperti” perchè al momento ero a conoscenza di 2 persone che avevano una cucciolata (senza pedigree) e che alcuni stavano per acquistare questi cuccioli ad un prezzo relativamente alto rispetto al valore reale dei cuccioli. Il primo commento è arrivato proprio da una di queste persone sostenendo che aveva i migliori cuccioli del mondo e che il fatto che non avessero pedigree era soltanto perchè se lo avessero avuto il prezzo doveva raddoppiare e nessuno li avrebbe comprati;sono iniziati i commenti sui cuccioli della scorsa cucciolata (nata solo 6 mesi fa)e ognuno elencava tutti i problemi di salute di questi cuccioli (gravi displasie di anche e gomiti, dermatiti, rogna rossa ecc), la risposta è stata :” ma se spendi poco che pretendi??? Quei cuccioli mi son serviti per acquistare cani buoni!!”. Ho risposto che il cane di razza senza pedigree non esiste e che nessun Allevatore, come sosteneva lui, inizia con cani malati per arrivare ad acquistare cani sani giocando sulla vita di poveri cuccioli che di certo non hanno chiesto di nascere. Le risposte ve le lascio immaginare. La cosa che mi ha colpito però è che i proprietari che rispondevano erano si arrabbiati per aver avuto un cucciolo malato ma difendevano il fatto che il pedigree non serve a niente e che anche senza i loro cani erano dei perfetti rappresentanti della razza che avevano tutto il diritto di accoppiarsi!una persona ha scritto chiaramente “ma come la mia …. è stata pagata …€ e non deve accoppiarsi??? ” e il fatto che la cagna non ha pedigree e dello standard ha solo il colore del mantello questo non importa, è più importante che fa 6 cuccioli alla volta.Ecco questa è la cinofilia, anzi l’altra metà della cinofilia, dove si criticano gli Allevatori “perchè quelli vogliono arricchirsi” ma si accetta che nascano cuccioli di simil-razza, a volte malati, che vengono pagati (secondo me un’enormità rispetto al loro valore e alle spese che sono state sostenute per loro) a persone che non spendono nulla ma incassano tanto: chi dei due dopo la cucciolata si fa una bella vacanza? L’Allevatore non credo propio, il privato con il “vizio” della cucciolata a caso (magari a ripetizione) penso di si.

    • Cioé ti sei messa a discutere con dei completi deficienti! Scusate eh… ma queste cose mi risvegliano un forte istinto omicida.

      • Ebbene si,ho discusso…e non sono pentita di averlo fatto perchè il gruppo in questione si rivolge ad una realtà regionale in particolare e ritengo doveroso,anche se spesso inutile,cercare di dare chiarimenti a chi per inesperienza e perchè ha sempre visto intorno a se solo cani senza pedigree cercare di spiegare l’importanza di questo; sopratutto quando poi vieni a sapere che per vendere questi cuccioli dicono che discendono dall’Allevamento ……..(Allevamento realmente esistente da 30 anni che ha fatto lo sbaglio di vendere un cucciolo ad una persona che lo ha usato per monte con femmine senza pedigree)e questo mi ha davvero fatto sentire male.Un risultato quel post lo ha avuto: 2 persone hanno scritto che non faranno più accoppiare i propri cani. Meglio di niente,da qualche parte si deve pur cominciare!

        • Ma io non capisco…2 anni fa ho fatto “amatorialmente” accoppiare la mia border perchè volevo una sua figlia. Faccio agility quindi ho avuto modo di conoscere molti cani e soprattutto i padroni, ho trovato il “binomio” che mi piaceva, ho chiesto alla mia istruttrice che conosceva il cane, se secondo lei poteva andare bene per l’accoppiamento (linee di sangue ecc) e lei mi ha detto che non c’erano problemi (i controlli, nonostante lo conoscesse, li abbiamo fatti con i 2 pedigree alla mano). Il maschio era (annzi è) super controllato e ne sono venuti fuori 6 cuccioli sanissimi. Non sapendo esattamente come funzionasse tutta la trafila per la registrazione della cucciolata, mi sono fatta aiutare da chi ne sapesse più di me e 15 gg dopo aver dato via i cuccioli (a 60gg)avevo già i pedigree che, se non ricordo male, mi sono costati forse una 30 di euro o poco più….insomma…..tutto questo sbrodolamento di parole è stato per dire….come cavolo fanno ad affermare che un cane con il pedigree costa il doppio!?!?!? me lo potete spiegare?

          • Vale, c’è anche chi vende la torre di Pisa, o le schegge dell’unica e vera Arca di Noè. Laddove c’è l’ingenuo che compra, c’è anche il furbo che vende (o che fa prezzi di fantasia, come nel caso del pedigree).
            Se a tutti quelli che provano a fare i furbi dicendo “col pedigree costa il doppio”, la gente sapesse rispondere: “Ma cosa dici, cretino? Un pedigree costa al massimo 30 euro!”, questa storia dei doppi prezzi sarebbe finita da un pezzo.
            Però, se la gente non si informa, è assolutamente scontato che qualcuno se ne approfitti: succede sempre, in ogni ambiente.

          • E’ tutta una sequela di errori e di disinformazione, e purtroppo anche imbrogli veri e propri. Intanto, spesso si parte già male quando una persona cerca un cucciolo e per quel dato cucciolo (spesso già scelto) viene chiesto: “lo volete con il pedigree o senza?” e già questa domanda puzza da km perchè: 1-un cucciolo già nato e magari anche cresciuto, se definito di razza i documenti dovrebbe averli e basta; 2-il “venditore” sta cercando di guadagnarci, dicendoti che se vuoi il pedigree lo paghi 200-400 euro in più….salvo poi rifilare un pedigree falso (magari di un cane deceduto, o proprio falso di sana pianta) oppure al contrario sta cercando di spaventare l’acquirente magari anche con discorsi denigratori sul pedigree, perchè il documento non ce l’ha e non potrà farlo…..a volte in questi casi, se l’acquirente chiede ugualmente il documento, il cucciolo “sparisce” in qualche modo (si ammala, era già stato prenotato,viene sostituito….). Purtroppo moltissime persone non hanno le capacità per capire tutte queste “sottigliezze” così macroscopiche agli occhi di chi un minimo ne sa…….moltissime persone cercano un cucciolo di una data razza e poco gli importa del “pezzo di carta” perciò ben venga questa persona così gentile che gli fa “risparmiare” centinaia di euro!!! E’ un serpente che si morde la coda, la disinformazione insegue l’imbroglio, e l’imbroglio insegue l’approfittarsi, in un circolo continuo…..in tutto questo ci rimettono soprattutto i cani e le persone in buona fede.

          • Raphael, capisco (ma certo non giustifico) quando questa “truffa” la fanno nei negozi, soprattutto quelli che hanno preso tanto piede nei centri commerciali, perchè tu che vuoi comprare un cane di “razza” e vai a prenderlo in un negozio qualsiasi ad occhi chiusi in un certo senso te le cerchi le fregature, ma il problema è che spesso questo discorso te lo fanno i cosiddetti “allevatori” (cagnari nel peggior senso della parola)! Insomma, se ti sei preso la briga di cercare l’allevamento possibile che non ti informi anche del resto? O che non ti fai venire dubbi? Possibile che ci siano tanti stupidi in giro? perchè mi dispiace ma non saprei come altro definirli! Se proprio non vai li preparato, allora prenditi un giorno di tempo e informati se è normale! Salvo poi innamorarsi disperatamente del cucciolo che hai appena visto e allora non te ne frega nulla di pedigree ecc e bene così, ma non puoi pretendere di comportarti da idiota e poi avere pure ragione!!! Non sai quante volte mi viene voglia di entrare in uno di quei negozi che appendono cartelli “cani di razza con o senza pedigree” (si, perchè lo scrivono proprio!) e mettere su una piazzata! Ma possibile non si possa fare nulla?

          • Infatti la differenza di prezzo non DEVE esistere, ogni cucciolo di razza deve avere il suo pedigree indipendendemente da quanto viene pagato.Nel caso in questione questa persona affermava che poichè nella sua regione le persone non vogliono spendere molto per un cucciolo lui vende cuccioli senza pedigree (spacciandoli per cani di razza pura sanissimi)dicendo che il prezzo molto basso è dovuto semplicemente alla mancanza del documento e non alla provenienza incerta dei genitori e alla totale mancanza di controlli sanitari.Purtroppo questa è una realtà e finquando ci saranno persone che non riconoscono il valore di un pedigree e dei nomi che ci sono scritti tutto questo continuerà.

          • Vale, quello che hai scritto è la realtà, nella mia razza ho visto prendere il cucciolo e POI informarsi sulle caratteristiche e sul carattere….anche persone che volevano quella data razza…..il concetto pare essere “un cane è un cane” senza tenere conto che invece le razze sono state create e selezionate per uno scopo preciso e che quindi rispondono a determinate caratteristiche. Molti scelgono solo per estetica o per dimensioni del cane, come se questo bastasse ad assicurare una serena ed appagante convivenza…..cosa che dovrebbe essere vera sia per l’umano sia per il cane!

        • Ma scusate e le persone solo se sono di razza ariana si possono accoppiare?Ma non diciamo abominevoli fesserie sul vostro amore per gli animali,siete dei nazisti leghisti,vergogna!!!!!!!!

    • Tu fai di tutta l’erba un fascio.
      Non tutti i cani senza pedigree sono come gli hai descritti, come non tutti gli allevatori che li vendono e i privati che li comprano sono dei bastardi imbroglioni ed ignoranti.

  107. Proposta: possiamo chiamarli “genere …. ” e la razza prevalente (per quanto riguarderà l’ASRI saranno “genere Australian Shepherd”).
    Direi che è un buon compromesso, non è offensivo e suggerisce esattamente l’idea di quello che stiamo dicendo.
    In ogni caso a livello personale non trovo disdicevole che vengano chiamati meticci (anche perchè se nulla si sa del passato se non un vago racconto orale sugli avi, chissà, magari qualche generazione fa un cane di altra “razza” è comunque entrato nella genealogia), non è una cosa che riesce ad offendermi come quando li chiamano “bastardini” … ma guardati tu, essere umano, che se un’accozzaglia alla bell’emmeglio e senza alcun controllo genetico! Bastardo a chi, scusa? 😉

    • Ma “meticcio” non è offensivo, almeno a mio avviso. Il fatto è che non è tecnicamente corretto, perché significa “incrocio di due o più razze diverse”. E nel caso dei cani “tipo boxer” o “genere Aussie” non è proprio così: hanno una morfologia da boxer o da aussie, non da incroci…quindi dire “meticci” è fuorviante. A ‘sto punto sarebbe più corretto chiamarli “bastardi”, se non suonasse, questo sì, offensivo (per me i bastardi son quelli a due zampe e basta. E non parlo dei polli).
      Finirà che li chiameremo “boxer figlio di N.N.”, come si faceva con gli umani (o forse si fa ancora, non lo so).

      • La mia proposta,per cio’ che puo’ valere,essendo io solo una contadina e per giunta ignorante:da ora in poi,parlo per me ,naturalmente,se avro’ e ne avro’ ancora,cuccioli dei miei Pastori Di Capre della Valle del Malone,non mi sbagliero’:li chiamero’ semplicemente per nome,perche’ io nel giro di 2 giorni dalla nascita metto un nome ai miei cuccioli,a tutti,persino i tacchini hanno un nome,sono di purarazzabastarda,ma hanno un nome,anche tutte le capre hanno un nome.A saperlo l’ultima cucciolata l’avrei gia’ presentata cosi’:Aida,Catrina,Dylan,Luna e Tosca.Gli ultimi tre hanno conservato il nome che ho scelto io.TRE su cinque.

        • È incredibile come una contadina abbia un’intelligenza smisuratamente più grande di chi pensa di sapere.Perché i contadini da quando mondo è mondo sanno come gli animali si accoppiano,amano le bestie anche se le mangiano e trovano inutili queste convenzioni per screditare un essere vivente rispetto a un’altro.Complimenti alla genuinità.

      • Figlio di NN Ahahahahaha anche questo potrebbe andare, visto che in effetti questo sono.
        Sulla definizione di meticcio e bastardo siamo assolutamente d’accordo 😉
        In ogni caso da oggi in poi, qualora ci capitasse un Aussie senza pedigree, ci sforzeremo di chiamarlo “genere Australian” (già immagino le valanghe di domande che ciò porterà).
        Per evitare, invece, di chiamarli meticci (che per qualche bipede risulta offensivo) già da tempo li chiamiamo mix.

  108. “ma se sbagli l’accoppiamento, zacchete, ti salta fuori la magnagna”
    Magnagna è stupendo… rende ancora meglio l’idea.
    Se poi è voluto…. allora chapeau… 😉
    Parole condivisibili, come sempre, quelle espresse dall’autrice. Almeno per quel che mi riguarda. E, ogni articolo, imparo qualcosa e mi diverto oltretutto.
    Direi che sto venendo su educata (addestrata) a modino… ;D

  109. Cara Valeria,
    Lei ha ragione da un punto di vista giuridico. Ma le pongo un quesito: è possibile fare il pedegree al proprio cane, trascorsi i 60 gg. giorni dalla nascita come prevede la legge? In altre parole, esiste un modo per segnalare il cane all’ENCI e quindi ottenere una sorta di certificazione della razza?
    Risponda al mio indirizzo mail se può.
    Distinti Saluti,
    Paolo Viscò

    • Rispondo anche qua, visto che la domanda può essere di interesse generale: a) i giorni sono 90 e non 60 per il modello B (per il modello A sono 25); b) sì, si può. Dal sito dell’ENCI: “l’iscrizione al Libro genealogico nei casi in cui il Modelli A e/o il Modello B siano presentati in ritardo rispetto alla tempistica prevista è subordinata ai seguenti obblighi: – acquisizione dell’avvenuto controllo parentale (DNA fattrice, stallone, cuccioli) da effettuarsi presso uno dei Laboratori riconosciuti dall’ENCI; – applicazione della maggiorazione, come previsto dalle tariffe in vigore.

      • Tutto questo però solo se i genitori del cucciolo hanno a loro volta il pedigree, giusto?
        Non posso accoppiare due cani ‘tipo boxer’ e poi fare il pedigree ai cuccioli.

        Tranne i casi -molto rari- in cui ci siano nuove razze in via di definizione, ne esitono ancora?

        • Eh, no. I figli di due cani senza pedigree non possono averlo per nessun motivo al mondo…a meno che non appartengano ad una delle (pochissime, ormai) razze per cui è ancora aperto il RSR (Registro supplementare riconosciuti): che esiste soprattutto per le razze nuove, poco rappresentate o per le razze in via di “recupero” dopo il rischio di estinzione. In questi casi si può iscrivere un cane come capostipite, dopo aver passato un esame morfologico in expo e (se la razza lo richiede) una prova di lavoro: dopo quattro generazioni i nipoti di questo cane avranno un normale pedigree ROI.

          • Ciao Valeria,
            ho una domanda in merito;cosa ne pensi se un cane tipo(boxer,pastore tedesco,ecc..) senza pedigree procrea e i suoi cuccioli vengon regalati (accertato il fatto che son tutti sani,almeno i genitori)?mi piacerebbe sapere la tua opinione.
            un saluto e buon lavoro Sara B.

          • Se vengono regalati, non ho nessunissima preclusione. E’ venderli che rappresenta una truffa, ma regalarli è del tutto lecito (fermo restando che non vedo molti buoni motivi per utilizzare questi cani in riproduzione, visto che i canili sono già stracolmi di cani “tipo qualcosa”: ma questo è un altro discorso).

  110. Non sono d’accordo sulla defizione “TIPO”, sai meglio di me che ci sono (tanto per fare un esempio) border dai 14 ai 25Kg con pedigree, linee di sangue da lavoro, cani bellezzari che con quelli da lavoro non c’entrano nulla, e via dicendo.
    Sarei più propenso ad un “cane standard boxer” o “standard border collie”, piuttosto che “tipo”. Che vedo come “che assomiglia vagamente a”.

    • Sì, ma “standard boxer” è un’altra contraddizione, direi: perché lo Standard è qualcosa che si applica ai cani di razza pura. E poi fa pensare a un cane perfettamente in standard…che nel caso dei cani senza pedigree, nove volte su dieci, è pia illusione!
      Si può trovare un’altra definizione, comunque: è vero che “tipo” per la Sciuramaria media può far pensare a “che somiglia vagamente a”. Facciamoci venire un’idea migliore.

      • Ciao a tutti, la parola “tipo” non mi piace proprio!
        Anche perchè in tanti casi la differenza non c’è.
        Non si potrebbe pensare di far partecipare dentro ad una expò ENCI in una categoria a sè
        tutti questi “tipi” e quelli che i giudici reputeranno vicinissimi allo standard rilasciare il SOLO
        CERTIFICATO DI TIPICITA’.
        Sarebbero contenti i “tipi” di non essere più considerati meticci,non togliendo nulla ai cani di razza pura e potrebbero partecipare alle “tutte” le expò…grazie

    • Però, Stefano… il fatto che ci siano cani con pedigree fuori standard non c’entra nulla con questo discorso. Il pedigree non serve a dire che sei bello, che sei in tipo o che sei in standard: serve a dire che sei figlio di Tizio e Caia, nipote di Sempronio e così via.
      Non è che gli umani muniti di carta d’identità siano, per questo, tutti fighi! Magari son dei cessi: però si sa di chi son figli. Ed è a questo che servono i documenti.

      • Ehno, cara la mia redazione 🙂 qui mi permetto di correggerti io. Lo standard non è la “carta d’identità” del cane, semmai quello è il pedigree, tant’è che ci sono fior di cessi con le zampe muniti di pedigree, al pari di umani muniti di C.I.
        Ma se un umano è di carnagione bianca, con certe proporzioni, una certa morfologia, certi tratti somatici ben definiti E’ caucasico, o amerindio o giapponese, anche se non ha la carta d’identità, o sulla medesima c’è scritto “residente a brisighella”.
        Allo stesso modo, un cane con una certa morfologia, un certo carattere, certe atitudini e blah blah blah, può benissimo essere PERFETTAMENTE aderente allo standard di una determinata razza, anche se non può essere legalmente definito “di razza”.
        Io sfido chiunque a dire che la Susanna non era perfettamente aderente allo standard del boxer, anche se di fatto non aveva il pedigree e quindi “legalmente” non era un boxer.
        Lo standard rappresenta una lista di “specifiche” a cui un cane di razza dovrebbe aderire. Potrebbe anche aderirci in maniera perfetta ed assoluta senza pedigree no? Non mi stupirei se ci fossero “bastardi” che messi a fianco dei più blasonati campioni li farebbero assomigliare a dei rottami. (E con questo non dico che sia automatico, ma semplicemente che potrebbe succedere e sarebbe sciocco stupirsene)

        • Con questo ragionamento stai punto e da capo! Non esiste la definizione “legalmente di razza” e ” legamente non di razza”!!! Il tuo ” tipo boxer” può essere perfettamente aderente a tutti gli standart che vuoi tu ma se non ha il PEDIGREE CHE NE ATTESTA LA SUA PURA RAZZA DI BOXER non saprai mai da dove e da chi proviene quel cane e non potrai mai avere dei cuccioli da quel cane ( o almeno non iscritti al registro enci e quindi meticci anche loro e quindi cani da non far accoppiare mai se non vuoi che poi vadano al canile.Poi far accoppiare un cane con la geneologia sconosciuta…..no comment).Stessa cosa vale per le expo,potrai farlo partecipare solo esclusivamente alle amatoriali alle quali potrai prendere al massimo molto tipico, da cui arriva la sua defizione “tipo boxer” 😀

          • col cavolo che non esiste, puoi definire “di razza” SOLO il cane che abbia pedigree. E infatti io non lo definisco “di razza” lo definisco “aderente allo standard della razza”. E’ una sottigliezza (ma nemmeno tanto) lessicale, ma visto qual’era l’oggetto della discussione, direi che è fondamentale. Poi “tipo pastore tedesco” sono il 95% dei bastardoni a orecchie dritte che ci sono in giro, ma di quelli non puoi dire che siano aderenti allo standard, se non forse per le orecchie dritte 😀

          • Ma chi se ne importa di partecipare a quelle inutili gare primo,poi solo perché non hanno quel pedigree non vuol dire che saranno abbandonati al canile,anzi.Infine ripeto se un cane è uguale agli standard di quella razza è di razza,punto,che lo vogliate o no.

        • Ma dove hai letto che lo standard è la carta d’identità?!? Il PEDIGREE è la carta d’identità! Lo sto dicendo in tutte le salse!

          • sulla mia carta d’identità non c’è scritto come si chiamavano i miei nonni e neanche se erano belli o erano testati per malattie genetiche. Valgo meno di un cane.

          • Sulla tua carta d’identità c’è un cognome, non sei figlia/o di nessuno e non potresti masi sposarti con tua sorella anche se non c’è il nome di tuo nonno e tua nonna…

            in ogni caso per come ragioni, si vali meno di un cane!

        • Stefano se un cane non ha il pedigree non è di razza punto. Può essere aderente allo standard ma chissà cosa ti da in riproduzione. In ogni caso il pedigree rappresenta oltrechè la certezza che il cane sia di razza anche una garanzia per chi acquista perchè se dovesse accorgersi che il cane in accoppiamento non da quello che ci si aspetta munito di pedigree può far valere i suoi diritti e ottenere un risarcimento. Chi acquista senza pedigree ama il rischio e cerca le fregature e sotto sotto non è una persona corretta. Perchè vuole l’animale di razza, ma non è disposto a pagare il prezzo del lavoro che ci sta dietro.
          E’ una contraddizione volere un animale di razza e acquistarlo senza pedigree.

          • Se un cane non ha pedigree,non è perché non è di razza!!E’ anche possibile che non sia stato registrato alla nascita,quindi sarebbe di razza non riconosciuto???Un esperto è in grado di riconoscere un cane di razza da un meticcio!!a volte sono più meticci e malati con brutto carattere i cani con carta di identità!!!ma fatemi il piacere…esperti di che!!Che fine ha fatto il registro soggetti riconosciuti che ormai è chiuso per quasi tutte le razze??provate a riaprirlo,o non siete in grado di riconoscere un cane di razza da un meticcio?????????????????
            saluti a tutti.

          • È una vergogna che un allevatore faccia pagare così tanto un animale,il bastardo è lui.Chi acquista un cane di razza e sottolineo di razza e senza pedigree è perché cerca quelle caratteristiche e non gli importa delle vostre definizioni assurde.Basta portare avanti queste promozioni degli allevatori per eliminare la concorrenza dei privati,siete voi dei cagnari che li trattate come merci.

          • grazie Valeria Rossi per questi articoli che condivido sempre con immenso piacere per divulgare un pizzico di cultura cinofila che ahimè scarseggia …

      • ma secondo me sono molto furbi gli allevatori, perchè non mettono salvo rare eccezzioni il pedigree che va indietro di 20 generazioni, ma solo il limite consentito

  111. cara Valeria, ci vorrebbe una vera e propria riforma: ci vorrebbe una regolamentazione per l’accoppiamento in generale..bisognerebbe fare il miracolo di far capire alla gente che i meticci non dovrebbero accoppiarsi (e qui mi prenderò tutte le parolacce del web) e che per allevare una cucciolata sana bisogna avere delle capaità che la gente che nella vita non lavora con i cani non può avere…ma è tutta un’utopia!

    • C’e’ gia’ da 20 anni una legge chee regolamenta la riproduzione e la vendita. il decreto legislativo 529/92 del 30/12/1992 all’articolo 3 dice che e’ vietato far riprodurre cani senza pedigree pena la sanzione amministrativa da 5000 a 30000 euro . all’articolo 5 dice che e’ vietato vendere i cuccioli senza pedigree pena la sanzione come sopra

    • Mi chiedo come ci permettiamo noi esseri umani ad arrogarci il diritto di decidere che animali si possono accoppiare, inoltre è risaputo che i cani di razza come li definite voi hanno più malattie genetiche perché non sono frutto di una selezione naturale.Il microchip è già uno strumento per non abbandonare i cani,unica cosa importante,tutto il resto è lucro.Dico a tutti gli allevatori che si dovrebbero vergognare,che non amano gli animali e che non devono permettersi di vendere un cane a meno soldi perché più brutto,o a definirne uno senza pedigree meticcio,quando corrispondente perfettamente alla razza,non ce ne frega niente dei vostri fogli e attestazioni,vergognatevi e non accoppiatevi voi che fate un favore all’umanità intera.

      • Questa sbroccata mi ricorda tanto – nel tono, se non nei contenuti – le farneticazioni dei terroristi quando vengono presi e arrestati.
        Un misto di odio, disprezzo per gli altri (e meno male che siete animalisti! Guardate che anche noi umani siamo animali,quindi dovreste rispettare e proteggere anche noi!) e, ovviamente, cazzate a raffica.
        I cani di razza hanno più malattie? Cazzata numero uno. Nei cani di razza le malattie vengono controllate, ed è per questo che si sa quante ce ne sono e si lavora per eliminarle o almeno ridurle: nei meticci no. Quando un meticcio muore, “poverino, è stato sfigato”: fine. In realtà le malattie genetiche interessano in identica parte cani di razza e non.
        Il microchip è un strumento anti-abbandono? Cazzata numero due. Una miriade di cani non l’ha mai avuto, a molti lo strappano prima dell’abbandono: e anche quando c’è, se il cane viene ritrovato in una regione diversa da quella in cui è stato abbandonato può non ritrovare mai la sua famiglia. Se non sai queste cose, perché parli? E se le sai, perché sei così ipocrita da fingere di ignorarle?
        Infine, il cane senza pedigree non è di razza pura per convenzione: così come un uomo senza un certificato di residenza è un apolide, e uno senza documenti è un vagabondo. Però qualche regola, in una società, deve esistere per forza: e le regole di QUESTA società dicono che per essere definiti “di pura razza” occorrono documenti che lo attestino.
        Non te ne frega niente dei fogli? E allora non dovrebbe neppure fregartene del fatto che il tuo cane sia un meticcio. Cos’è?!? Non ti importa dell’allevamento, ti fa schifo il lucro, ma vuoi che il tuo cane senza documenti sia di razza?
        Un po’ contraddittorio, non credi?

        • Mi sembrano piuttosto le vostre delle sbroccare naziste,se la società nazista impone delle leggi razziali allora le accettiamo come tali,andiamo!Questo é l’atteggiamento ipocrita del nazista durante il processo post bellico,caso mai. Inoltre se le linee di sangue dei vostri cani con pedigree sono sempre quelle da decenni,i cani finiscono per accoppiarsi tra parenti e tutti sanno che come nell’uomo c’è un più alto rischio di malattie genetiche,che tra l’altro non possono comunque essere previste da uno scienziato-allevatore. Poi il microchip non è di certo la soluzione all’abbandono,ma un passo,dovrebbe piuttosto esserci un codice deontologico o delle leggi per una maggiore tutela,non di certo,e mi scusi,l’estremista è lei,una sterilizzazione di tutti i cani senza pedigree.Infine le ricordo che sono gli animalisti dei canili che promulgano la sterilizzazione assoluta,quindi è chiaro che è forse lei che non sa,non crede?Ah ripeto che il mio cane non è né meticcio né bastardo e questo vorrei che fosse chiaro e non si permetta visto che non sa né che cane ho né se ce l’ho,ossequi.

          • No, non so che cane ha: ma non ci vuole un genio per capire che ha un cane “di razza, ma senza pedigree”. In caso contrario non sarebbe mai venuta a sbroccare in calce a questo articolo. Sono abbastanza vecchia da aver imparato che ci si scalda moooolto di più quando la cosa ci interessa personalmente.
            P.S.: la storia dei nazisti è tanto ritrita quanto sciocca. Secondo lei sono tutti nazisti quelli che hanno scoperto e che mettono in atto le prevenzioni contro le malattie genetiche umane? Trova “nazista” che oggi sia possibile fare test preventivi per evitarle?
            Guardi che è questo che fanno gli allevatori seri: cercano di mettere al mondo cuccioli sani, oltre che belli e di buon carattere. Se è una colpa, allora sono felice di confessarmi colpevole.

          • Lol Valeria lascia stare, non sprecare il tuo tempo..
            In questi casi si che qualche Benzo ed SSRI sarebbe da dare 🙂

          • nazista è chi cerca la razza pura e scarta il resto, che poi lo uccida (c’è ancora chi lo fa) o che lo metta in un angolo (anche i nazisti, ma non per sparargli)…

        • “I cani di razza hanno più malattie? Cazzata numero uno. Nei cani di razza le malattie vengono controllate, ed è per questo che si sa quante ce ne sono e si lavora per eliminarle o almeno ridurle: nei meticci no. ”

          sui meticci non girano soldi e non c’è interesse
          Nei cani di razza vengono controllate le malattie ma chiediti il perchè a determinate razze corrispondono determinate malattie , infatti i veterinari fanno controlli ai cuccioli in base alla razza, chiediti e dicci una buona volta il perchè, levandoti il prosciutto dagli occhi

          “Quando un meticcio muore, “poverino, è stato sfigato”: fine. In realtà le malattie genetiche interessano in identica parte cani di razza e non.”

          il meticcio incrocio di due razze ha due vie, o prende le sfighe di tutte e due le razze, o l’incrocio fa si che se ne allontani

          “Non te ne frega niente dei fogli? E allora non dovrebbe neppure fregartene del fatto che il tuo cane sia un meticcio. Cos’è?!? Non ti importa dell’allevamento, ti fa schifo il lucro, ma vuoi che il tuo cane senza documenti sia di razza?
          Un po’ contraddittorio, non credi?”

          quoto, hai ragione

          • Che “sui meticci non girino soldi e non ci sia interesse” è mooooooolto discutibile: sul randagismo e sugli abbandoni c’è un business di gran lunga superiore a quello che interessa i cani di razza. Agli allevatori nessuna vecchietta di buon cuore lascerà mai la casa…alle associazioni animaliste sì (tant’è vero che l’ex presidente della più famosa di queste è stato arrestato perché le case se le intestava lui…e non erano poche).
            Gli allevatori non raccolgono fondi “per salvare”, “per riabilitare”, “per portare alle loro nuove famiglie” i cani dei canili: e hai presente la cifre che girano? Ovviamente no, perché i bilanci non li vede mai nessuno.
            Io sono profondamente convinta che tutta la diatriba tra allevatori e volontari, tra cani di razza e meticci eccetera eccetera abbia SEMPRE E SOLO i soldi, come spinta principale. Così come sono convinta che nessuno voglia davvero la fine degli abbandoni e del randagismo (almeno nelle “alte sfere”, perché i volontari, poveracci, sono davvero persone di buon cuore che si illudono di fare il bene dei cani. Ma i loro dirigenti? Ho seri dubbi).
            Per il resto:
            a) non è vero che “a determinate razze corrispondano determinate malattie”: le malattie quelle sono, e possono colpire qualsiasi cane. E’ vero che ci sono razze più predisposte ad ammalarsi di una certa malattia, soprattutto per la conformazione fisica: per esempio, la torsione di stomaco interessa maggiormente i cani di grande taglia e quelli con torace stretto e profondo. Ma un meticcio con quella conformazione avrà le stesse identiche probabilità di beccarsela di un cane di razza pura con la stessa conformazione.
            La displasia dell’anca è un altro esempio eclatante: colpisce uno sproposito di cani, di razza e non (in uguale percentuale, o quasi), però si pensa che colpisca soprattutto il pastore tedesco, solo perché la SAS (il club di razza) è stata la prima a parlarne e la prima a rendere obbligatorio il controllo radiografico. In realtà i pastori tedeschi displasici sono pochissimi rispetto ai labrador, ai san bernardo… e a un numero veramente impressionante di meticci. Solo che nei meticci la scopri solo quando sopraggiunge l’artrosi (e neanche sempre), perché nessuno fa controlli preventivi: quindi il cane displasico marcio ha magari messo al mondo cinque o sei cucciolate prima che ci si renda conto che lo è. E se è un cane intero che va in giro libero, non è neppure detto che venga fermato DOPO che si è scoperta la malattia, perché il privato medio non sa neppure di cosa si tratti.
            b) il cosiddetto “vigore ibrido” non è mai stato dimostrato nel cane. E’ dimostrato l’impoverimento genetico dovuto a un pool troppo ristretto, ma che l’incrocio “allontani le malattie”, proprio no. E NON è la stessa cosa.

          • Non sapete nemmeno mettervi d’accordo tra voi nazisti,quindi mi congedo da questo blog o quello che è,di boria personale e di gergo in codice infantile.Io per chiudere la vostra superbia ho un cane con pedigree preso in uno dei migliori allevamenti,esente da qualsiasi cosa,che ha dovuto subire interventi,e altri come lui da altri serissimi allevamenti.E poi ho un meticcio che ringrazio di non aver trovato persone come voi che non l’avrebbero fatto nascere,perché mi dà la stessa gioia e lo stesso amore,quindi spero vi facciate un esame di coscienza.

          • patrizia nessuno ha detto che i meticci diano/abbiamo diritto a meno amore… ma solo che
            PER DIRE CHE UN CANE E’ DI RAZZA E’ NECESSARIO UN DOCUMENTO CHE LO ATTESTI
            nessuno è razzista. nessuno è mazista o altro.
            se io voglio un cane che svolga un determinato compito per avere un minimo di certezza che il cane sia idoneo lo prendo di razza. la selezione si fa per quello non per un vezzo di qualcuno che odia quelli con la pelle scura…
            e anche il meticcio in canile, si cerca di “inquadrarlo” in una tipologia di cane per meglio accasarlo perchè ci sono profonde differenze fra una tipologia di cane e un altro che fanno si che non a tutti stiano bene tutti.
            non basta solo l’ammmore…
            perchè l’amore finisce in fretta se non si va daccordo
            perchè non tutti “sopportano” cose che danno loro fastidio per il fatto di aver preso “il tipo di cane non adatto a loro”
            in poche parole, posso scegliermi il partner o devo accattarmi il primo uomo che incontro quando esco?e se non ci vado daccorod ormai cel’ho e me lo tengo?
            ecco, se io vado su una tipologia di cane che “fa per me” difficilmente il cane che prendo finirà in canile… quindi mi pare che ciò sia meglio e non peggio, per qusnto riguarda la sorte dei cani.

        • Ho trendadue anni e sono stata adottata a due anni da due genitori italiani, io sono nata a Vicenza ho origini americane ma non sò chi siano i miei genitori biologici, secondo lei mi posso considerare meticcia, mulatta, europea o bastarda?!! Non conosco il mio d n a non sono a conoscenza delle malattie genetiche che hanno ‘colpito’ la mia famiglia, eppure vivo lo stesso. L’uomo non può controllare la sua natura e pensa di poter controllare quella degli altri esseri viventi. Quanti genitori portatori di tumore generano figli?! ..fatevi due domande, e datevi una risposta si può controllare la genetica?! Fiera di essere una bastarda mulatta..in tutti i sensi

          • In America esiste un servizio per il controllo DNA.
            Se hai origini americane, rivolgiti all’ambasciata americana e chiedi di far analizzare iol tuo dna per vedere se nei loro database esiste qualcuno che ti è parente.
            Anche se non ti interessa sapere chi sono i tuoi genitori biologici, potrai scoprire se sei portatrice di qualche malattia genetica che potresti trasmettere ai tuoi figli.

        • Buongiorno,

          ca…..eggiando su internet mi sono imbattuto nell’articolo e nei commenti ma credo che non sia stata detta una cosa fondamentale:un cane si può definire di razza pur senza pedigree se rispecchia in pieno morfologicamente lo standard fissato per quella data razza.

          Quindi il pezzo di carta conta certamente(anche perchè per pochi euro anche un privato se ha cani con pedigree può iscrivere la cucciolata all’ENCI e perchè non farlo?)ma se per qualche motivo è venuto a mancare(vedi ad esempio cani con pedigree ma esteri come il caso del mio cane,per i quali è prevista una lunga e costosa procedura di conversione dei loro pedigree e test del dna)comunque ritengo che il cane che rispecchi in pieno lo standard possa definirsi non TIPO COLLIE ma COLLIE punto e basta.

          sulla selezione genetica riferita alle malattie che possa mancare in un incrocio amatoriale di privati o di pesudo allevatori non abilitati per legge è inutile disquisire perchè seppur argomento correlato esula dalla trattazione iniziale ovvero sul fatto che un cane senza pedigree possa essere definito di una certa razza.

          d’altronde l’ENCI da la possibilità per un certo elenco di razze di presentare il cane senza pedigree ad una esposizione nazionale,farlo giudicare,e se rispecchia lo standard appieno rilasciargli un pedigree dal quale partirà una nuova genealogia nel momento in cui sarà fatto riprodurre con altro cane con pedegree.

          la contraddizione sta anche nel fatto che quando si identificano i meticci si dice incrocio labrador/pastore incrocio pit-bull/labrador…ma sulla base di cosa si mette in atto questa identificazione?sui criteri morfologici che appunto fanno ricondurre il cane ad un determinato standard cui si avvicina più o meno(nel caso dei meticci non sarà uno standard pieno ma caratteristiche morfologiche di diversi cani).

          esiste solo un modo certo che viene utilizzato negli stati uniti per ogni cane che transita nei canili municipali oppure semplicemente per chi voglia conoscere le razze del proprio meticcio:il test del DNA…con quello riescono ad identificare quasi esattamente quali cani ci sono dentro a quell’incrocio.

          visivamente e morfologicamente è molto aleatorio per un incrocio,non si può dire lo stesso di un cane cui manca solo il pedigree ma che è in standard pieno.

          cordiali saluti a tutti

        • Credimi da tutto quello che ho letto deduco che tu abbia seri problemi mentali,di un cane non conta la carta che attesta che sia di razza,l’amore verso un animale non ha razza,quindi secondo la tua mentalità contorta oltre che malata si dovrebbero accoppiare solo cani di razza?io dico solo una cosa e vado via,l’unica cosa buona che i tuoi genitori bastardi dovevano fare era abortire una razza umana inutile come te,l’unico errore che hanno fatto è stato quello di farti nascere perché sicuramente tu non sei né di razza né meticcio ma una cosa è certa provieni dalle fognature,infatti quella baldracca di tua madre quando ti ha messo al mondo ti ha fatto uscire dal culo cagandoti in un cesso,ma si era scordata di tirare la catinella!!Buone cose testa di cazzo inutile

      • concordo patrizia e sostengo che loro e chi ha emanato tale decreto sono dei grandi imbecilli!razza pura …. mmmh vediamo … per me dovrebbe esserlo se i levrieri odierni hanno la stessa linea di sangue dei primi … stesso dicasi per tutte le razze .. il pedigree attesta solo l’assenza di patologie nella discendenza ( genealogia ) … e non la razza idioti!!!!pensate a quanti husky in siberia sono senza pedigree e sono più puri delle vostre accozzaglie made in Friuli che vendete a peso d’oro grazie a un pezzo di carta del cazzo. imbecilli che non siete altro megalomani . dico cavolo il levriero ha origini millenarie ma cosa cazzo potete sapere se sono in linea con i primi nati!!!!ma siete imbecilli o ci fate ? la razza pura era quella d’origine non gli incroci che ha creato qualche allevatore menomati mentali!!!!

    • Fortunatamente, molte persone non vedono la purezza della razza in un banale pezzo di carta, ma, ancor più fortunatamente, molte persone apprezzano i cani meticci (col termine “meticci” mi riferisco a veri e propri incroci di razze canine, non cani di razza pura ai quali non è stato fatto il predigree).

      La cosiddetta “purezza della razza” (che poi è tutto un programma), è data dalla genetica, non dall’anagrafe canina (quest’ultima è solo un fattore superficiale).
      IL CANE NON È UN PEZZO DI CARTA!

      Ho espresso il mio parere più dettagliatamente nei miei commenti precedenti, scritti alcuni mesi fa.

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