giovedì 16 Gennaio 2025

Cani e bambini aggrediti: perché? Come lo si può impedire?

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – La domenica, di solito, Ti presento il cane “riposa”: insomma, riposo io… o meglio, mi dedico un po’ di più al mio cane e ai miei gatti e colgo l’occasione per de-stallizzare un po’ casa mia, che non è MAI la casetta di Mastralinda…ma se almeno la domenica non dò una vaga ripulita qua e là, finisce che ci crescono i funghi.
Oggi, però, è una domenica particolare, che impone di scrivere due righe.
E’ una domenica particolare perché segue un sabato in cui si sono verificati due episodi di aggressioni canine che hanno fatto – purtroppo – la gioia dei giornalisti sensazionalisti: specialmente il primo caso, in cui un rottweiler ha ucciso un cagnolino di piccola taglia in un’area cani.  E qui, già dal titolo (“Rottweiler sbrana un cagnolino – Orrore nel parco dei bambini” – questo il link) si capisce perfettamente l’intento del cronista, che punta alla consueta demonizzazione del cane grande in generale e della razza in particolare.
Il secondo caso, indubbiamente molto più grave visto che la vittima è una neonata umana, è stato affrontato in modo molto meno splatter dai giornali… solo perché il cane aggressore è stato un siberian husky, razza che non permette di lanciare i soliti allarmismi idioti sui “cani pericolosi” perché decisamente non rientra tra quelle “da prima pagina”.
Anzi – e ve lo dice una che li ha allevati per venticinque anni – sono decisamente tra i cani più paciosi, miti e festaioli che si conoscano.
Così, in questo caso, il titolo è: “Bimba di due mesi azzannata alla testa dal cane di casa: grave” (questo il link).

Sì, mi rendo conto che mettersi a fare le pulci ai titoli in casi drammatici come questi può sembrare cinico: ma vi prego ugualmente di notare come le notizie vengano presentate in modo drasticamente diverso a seconda della razza implicata.
Nel primo episodio (una “normale” rissa tra cani, nella quale – per ovvi motivi di dimensioni – il più piccolo ci ha lasciato le penne) si dipinge il tutto a tinte oscure, si parla di “sbranamenti”, si conclude con “…e poteva finire pure peggio” (peggio di così?!? Il cagnolino è morto, cosa poteva esserci di peggio? Evidentemente il cronista vuol dare a intendere che il rottweiler avrebbe potuto aggredire anche qualche umano, mentre dal racconto appare evidente che si è lasciato mettere perfino le mani in bocca da una sconosciuta, la proprietaria del cagnolino che ha tentato, purtroppo invano, di salvarlo: e non le ha fatto nulla. Questo sarebbe un cane pericoloso?!?); nel secondo episodio il cane è semplicemente “il cane di casa”.
Pensate per un attimo a come sarebbe stato questo titolo se il cane fosse stato un rottweiler o un pit bull…

Perché insisto tanto su queste discrepanze?
Semplice: perché i giornalisti (e spesso anche i lettori, almeno a giudicare dai commenti) continuano a focalizzarsi sulla razza, anziché cercare di capire cosa sia successo realmente e magari anche a dare qualche indicazione valida perché cose come queste non accadano più.
Si pensa sempre e solo a criminalizzare in qualche modo i cani e si sorvola allegramente sugli errori umani che stanno SEMPRE alla base di questo genere di episodi… tanto che, a volte, mi chiedo se i media lo facciano apposta a non dare mai informazioni utili.
Così almeno succederà ancora, ancora e ancora, dando loro materiale per i loro articoli.
Siccome noi facciamo un tipo di giornalismo un po’ diverso, proviamo invece ad analizzare i due casi, partendo da un presupposto importante: NON ci fidiamo dei resoconti giornalistici, che per lunghissima esperienza risultano spesso molto falsati e quasi mai del tutto veritieri. Quindi andiamo assolutamente per ipotesi, basandoci su ciò che è stato scritto ma senza credere proprio ad ogni parola.

EPISODIO DELL’AREA CANI – Stando al racconto del giornalista, un rottweiler sarebbe stato lasciato libero nell’area in compagnia del proprietario – che pare l’avesse adottato in canile – e di una misteriosa figura femminile che viene descritta come “una dog sitter. Un’addestratrice”, come se le due cose fossero sinonimi…il che già la dice lunga sulla cultura cinofila di chi ha redatto l’articolo e ci invita a leggere anche tutto il resto concedendo ampio beneficio di inventario.
Comunque pare che il rottweiler, ad un certo punto, abbia “puntato” un cagnolino tenuto al guinzaglio dalla proprietaria, che aveva un altro cane in braccio e una bambina per mano. E qui il resoconto si fa decisamente truce: “All’inizio si limita ad annusarlo, poi affonda i denti e lo frulla come fosse un peluche”.
E questo, sinceramente, non sta in piedi.
Perché sarebbe stato possibile (è successo anche nel mio allevamento) che il rott non riconoscesse nell’altro un suo conspecifico e lo attaccasse scambiandolo per una preda, nel qual caso sarebbe stato normale che lo “frullasse” (le prede si uccidono scuotendole, proprio allo scopo di spezzare loro la spina dorsale); ma questo non ha senso quando si parla di un cane al guinzaglio.
Può succedere se il cagnolino fugge correndo (per lo stesso motivo, a volte, vengono attaccati anche i bambini), può succedere se il predatore scatta senza aver avuto il tempo di annusare l’altro cane… ma se “l’ha annusato” come scrive il cronista, non esiste proprio che l’abbia scambiato per una preda.
Un qualsiasi cane che ne annusi un altro SA per certo che si tratta di un cane: non c’è possibilità di equivoco. Tanto più un cane che proviene da un canile, e che quindi ha sicuramente avuto modo di vedere e annusare suoi simili di qualsiasi tipo, taglia e forma.
A giudicare dal racconto, quindi, si direbbe che il rottweiler abbia avvicinato il cagnolino con intenzioni amichevoli o quantomeno non bellicose… e che poi sia successo qualcosa che l’ha indotto a cambiare idea e ad attaccare.
Che cosa? Lo sa Dio: ma è altamente probabile che c’entri il comportamento del cagnolino, che in qualche modo potrebbe aver provocato/sfidato il più grande.
Non credo che la proprietaria se ne sia potuta rendere conto, anche perché queste cose solitamente succedono in un tempo così rapido che non si ha modo di seguire esattamente la sequenza degli avvenimenti: ma sarei disposta a scommettere sul fatto che sia stato proprio il cagnolino a dare il via a quella che, tra cani di pari taglia, sarebbe stata una “normalissima” scazzottata. Solo che la scazzottata di un microcane contro un cane di taglia grande può avere effetti tragici, come è avvenuto in questo caso e – purtroppo  – in mille altri casi che sui giornali non ci finiscono solo perché l’aggressore non è un rottweiler e quindi “non fa notizia”.
Personalmente, solo nell’ultimo mese, sono venuta a conoscenza di due casi molto simili nella mia città: nel primo un labrador ha fatto quasi fuori un similpinscher (salvato per miracolo e comunque assai malconcio), mentre nel secondo si è trattato di meticcione nero vs meticcino color panna.
Quest’ultimo – che è il cane del mio tabaccaio – non è, fortunatamente,  troppo più piccolo dell’altro e quindi se l’è cavata meglio…ma è stato comunque ricucito da cima a fondo come una salamella (il che non gli sta minimamente impedendo di continuare a sfidare tutti i maschi che incontra).
Qualsiasi cosa sia successa, qual è l’insegnamento da trarre, e magari da diffondere?
Innanzitutto questo: NON si mollano insieme, né in un’area cani né altrove, cani che non si conoscono l’un l’altro e che abbiano vistose differenze di taglia e peso.
Perché può succedere, perchè è assolutamente normale che succeda, che due cani litighino: ma se due cani di pari taglia  devono al massimo ricorrere al veterinario per una ricuciturina, quando c’è un tale abisso di differenza può succedere che il più piccolo ci lasci la pelle.
In questo caso c’è un’aggravante a cui pochissimi hanno fatto caso: il piccoletto era legato, l’altro libero.
Se fossero stati liberi entrambi, forse il più piccolo avrebbe potuto scegliere la fuga e non sarebbe successo nulla: così, invece, ritengo altamente probabile che sia stato lui il primo ad avere una reazione aggressiva, vedendosi arrivare contro un cagnone sciolto.
E il risultato, ahimé, si è visto.
Tra i vari commenti all’articolo si è letto un po’ di tutto: da chi chiede di “chiudere le aree cani” (ma perché!?!? Già i cani cittadini hanno una possibilità limitatissima di essere sciolti dal guinzaglio… se leviamo pure quelle li costringeremo tutti a una vita letteralmente “legata”!) a chi, in un modo o nell’altro, attacca la presunta “addestratrice” o parla di “vietare l’addestramento nelle aree cani”.
Di nuovo: ma per quale caspita di motivo?!?
Ma MAGARI il rottweiler fosse stato correttamente addestrato! In quel caso avrebbe probabilmente obbedito al richiamo (ammesso che ce ne sia stato davvero uno), o avrebbe potuto mollare immediatamente il cagnolino all’ordine LASCIA!
Questo atteggiamento di alcuni lettori probabilmente deriva dalla vergognosa campagna di sputtanamento che educatori & cinofilosofi vari hanno fatto nei confronti dei termini “addestramento/addestratore”, che vengono ormai visti come forme di costrizione, coercizione, ammaestramento tipo circo.
Scommetto che se invece di dog sitter/addestratrice il cronista avesse scritto “dog sitter/educatrice”, i commenti avrebbero preso una piega diversa e nessuno avrebbe attaccato questa fantomatica ragazza.
Tutto questo è, ovviamente, ridicolo. SE davvero il rottweiler fosse stato addestrato, non sarebbe mai successa una simile tragedia.
Altrettanto ridicolo è attaccare le aree cani o pretendere che i cani ci entrino con la museruola.
Ma santiddio, basta un minimo di comune buon senso per non mescolare cani incompatibili, o a rischio di incidenti!
Questa signora con un cane in braccio, uno al guinzaglio e una bambina dall’altra parte, si è accorta o no che c’erano altri cani nell’area, e che erano dieci volte più grandi dei suoi? E se sì, perché è entrata lo stesso?
In realtà io mi meraviglio che il primo ad essere attaccato non sia stato il cane tenuto in braccio (provate a entrare in una qualsiasi area con un canetto il braccio e vedrete quanto impiegano gli altri a saltarvi addosso tentando di acchiapparlo)!
Insomma, una pessima gestione dei cani (tutti) e dell’area stessa sta alla base di questa tragedia, nella quale i cani hanno semplicemente “fatto i cani” … perché – ripeto, tripeto e quadripeto – è NOR-MA-LIS-SI-MO che due cani possano litigare! L’unica cosa che può impedirlo è il corretto controllo da parte degli umani, e questo controllo deriva proprio, guarda un po’, dall’addestramento.
Non c’entrano le razze, non c’entra la presunta “maggior aggressività” dell’uno o dell’altro: c’entra il fatto che non ci si è resi conto che i cani NON vivono a Disneyland, che NON vanno sempre e solo d’accordo, che le risse possono capitare e che NON bisogna permettere che coinvolgano un cane di cinque chili e uno di cinquanta: altrimenti, purtroppo, è normale che quello di cinque chili rischi la pelle.

EPISODIO DELLA NEONATA – Mio figlio, in un allevamento di Siberian husky, c’è nato e cresciuto. Ha imparato a gattonare in mezzo ai cuccioli, ha imparato a camminare reggendosi al collo dei cani. Nessunissimo cane (né gli husky né i pastori tedeschi, perché al tempo avevo entrambe le razze) si è mai lontanamente permesso di rivolgergli anche un solo ringhio.
Perché? Forse perché io ero il feroce capobranco che teneva tutti in riga?
Ma per carità. Mio figlio passava decisamente più tempo con i cani che con me, a volte anche senza il minimo controllo (tant’è che, come ho raccontato in altre occasioni, scambiava regolarmente il suo biberon con i cani e ogni tanto si mangiava pure qualche crocchetta).
Però, quando è arrivato a casa, a due giorni di vita, strillante e rosso come un peperone, è stato adeguatamente presentato a TUTTI i miei cani, uno per uno: l’hanno visto, annusato, sono stati bloccati all’istante quando tentavano di prenderlo in bocca  (e qualcuno ci ha provato), sono stati “informati” dalle mie parole e dai miei comandi, ma soprattutto dal linguaggio del mio corpo, che quello era il mio cucciolo, e come tale sacro e intoccabile.
Dopodiché, via libera… anche se sempre sotto controllo, almeno per i primi due anni.
Dopo il secondo anno erano i cani che controllavano che non fossimo noi umani a fare del male al cucciolo (una mia zia, che si è azzardata a sgridarlo con eccessiva veemenza, si è trovata di fronte un pastore tedesco che le spianava 42 denti in faccia), quindi non c’è più stato bisogno di eccessiva sorveglianza… anche perché, nel frattempo, il bambino aveva cominciato a capire le regole e aveva imparato ad approcciare i cani in modo corretto.
Cosa può succedere, invece, se in casa arriva un neonato e se nessuno si preoccupa di “istruire” i cani in merito?
Purtroppo possono succedere diverse cose, tutte sgradevoli: per esempio (e credo che questo sia stato il caso in oggetto) il cane può pensare che il piccolo sia un giocattolo.
Uno di quelli con cui magari è stato abituato a giocare sbatacchiandoli a destra e a manca, rosicchiandoli e masticandoli a suo piacimento.
Come pensate che faccia, un cane, a distinguere tra un neonato e – che so – un pollo di gomma, se nessuno glielo spiega?
Per lui sono entrambi oggetti che fanno rumore, belli mordibi, in cui affondare allegramente i denti per portarseli a spasso.
E possiamo presumere che proprio questo sia accaduto: l’husky ha pensato bene di prendere il bambolotto che stava sul letto e di portarselo via per giocarci… solo che quando un cane di media taglia afferra con i denti il cranio di un neonato, fa danni seri.
Altra possibilità: il cane, sempre senza sapere cosa fosse un neonato, può aver pensato “pappa!”.
E perché no? Il cane è un carnivoro predatore: non un peluche, non un personaggio disneyano (vedi sopra), non un pappagallino che si nutre di semi. Se non conosce i bambini appena nati come “cuccioli umani”, a lui quello può sembrare un piccolo animaletto tenero e gustoso, da ammazzare e poi consumare con calma.
Ulteriore possibilità (anche se è quella che mi convince meno, in questo caso): il cane può avere avuto un attacco di “gelosia”, che chiamiamo così per comodità anche se in realtà non si tratta esattamente dello stesso sentimento umano. Però un cane, vedendosi entrare in casa un intruso che riceve enormi attenzioni e cure da parte dei suoi umani (attenzioni che magari vengono sottratte a lui) può reagire pensando che quell’intruso intenda scalzare la sua posizione gerarchica all’interno del branco. Quindi cerca di liberarsene.
In questo caso lo trovo abbastanza improbabile (anche se non impossibile) soprattutto per il modo in cui si sono svolti i fatti: il cane, infatti, ha aspettato che l ‘umana lasciasse la piccola sul letto per andare a chiudere una finestra, e solo allora ha attaccato.
Di solito le crisi di “gelosia” avvengono invece proprio quando gli umani stanno dedicando attenzioni al pupo: quindi in questo caso mi sembra più probabile, in base ai pochissimi elementi forniti dai giornali, che il cane si sia comportato esattamente come fanno i cani quando qualcuno lascia incustodita una bistecca sul tavolo.
Aspettano che tu ti giri, e provano a fregarsela.

Questo significa forse che i cani siano sempre dei potenziali assassini di neonati?
Sì e no.
SI, perché dobbiamo capire – una buona volta – che i cani sono CANI. Ovvero, ribadisco, carnivori predatori per i quali una preda viva è ancor più appetibile di una bistecca. Quindi è nostro DOVERE assoluto spiegare loro la differenza che passa tra un cucciolo umano e una preda.
NO, perché i cani sono esseri intelligentissimi, che questa spiegazione la capiscono facilmente e in modo definitivo: l’importante è che gli umani di casa si ricordino di dargliela, senza dare per scontato qualcosa che scontato assolutamente non è,  e cioè che il cane sappia cos’è un bambino.
Non lo sa! Non può saperlo e non ha alcun modo di capirlo da solo! Mettiamocelo bene in mente!
Il cane ci considera suoi conspecifici (o, se preferite, membri del suo stesso gruppo sociale) solo per via dell’impregnazione, che si fa sui cuccioli a pochi giorni di vita: ma il cane si impregna SOLO sugli esseri che vede in quel preciso periodo, e che sono quasi immancabilmente adulti. Solo se la cucciolata nasce in una famiglia con bambini potrà comprendere anche questi ultimi nella sua cognizione di “umani”… ma non succede praticamente MAI che un neonato venga “utilizzato” per impregnare dei cuccioli.
Può succedere con bambini di tre-cinque anni, ma non con un neonato di due mesi.
Allora, che succede? Che per il cane sono amici, parenti, compagni di vita eccetera solo gli umani che ha imparato a conoscere: ma il neonato NO. Il neonato non ha lo stesso aspetto, né lo stesso odore, né lo stesso comportamento di un umano adulto: come fa un cane a sognarsi che appartiene alla stessa specie?
Provate a mettervi nei suoi panni: immaginate di essere stati trasportati su un pianeta alieno, e di aver imparato a conoscere gli abitanti adulti di quel pianeta, che sono – che so – verdi a pallini gialli, con le antenne e i tentacoli. Avete capito che questi alieni sono amichevoli e che non intendono farvi del male… ma un bel giorno vi vedete arrivare un coso completamente diverso dagli altri, più piccolo, viola a strisce gialle, tracagnotto, senza antenne e senza tentacoli, ma magari con una bocca larga due metri e irta di denti.
Cosa fate, se questo vi viene contro? Non provereste l’impulso di colpirlo prima che sia lui ad attaccare voi?
E se poi si scoprisse che il  “coso” che avete aggredito era in realtà un bambino alieno, non vi verrebbe spontaneo urlare: “Ma come facevo a saperlo?!?”?
Ecco, per il cane è la stessa identica cosa. Un neonato (ma anche un bambino più grandicello) è troppo diverso dagli adulti perché lui possa riconoscerlo da solo come appartenente alla specie degli umani.
Bisogna assolutamente insegnarglielo, spiegarglielo, informarlo (si chiama “socializzazione”, che è cosa diversa e successiva all’impregnazione). Dopodiché il bambino non correrà più il minimo rischio.
Se invece non si compie questo passaggio fondamentale, potrà succedere di tutto:  dal “tutto tranquillo”, con i cani che comunque approcciano in modo amichevole qualsiasi essere vivente (anche se non sanno di cosa si tratta), alla tragedia totale, col cane che attacca e magari uccide il bambino. Ma la razza del cane, ancora una volta, NON C’ENTRA NULLA. Stavolta è successo con un husky, anni fa sono stati  due bassotti ad uccidere un neonato, in Francia.
La razza non c’entra. C’entra la specie “cane”, ovvero (forse l’ho già detto?)  carnivoro predatore e non trudino:  ma c’entra soprattutto chi, per leggerezza o per mancata conoscenza dell’etologia del cane, non ha provveduto ad erudirlo.
Perché la differenza tra un killer e il “migliore amico dell’uomo” sta TUTTA, solo ed esclusivamente nella nostra capacità di conoscere il cane, di capirne l’etogramma e il comportamento e di fare tutto ciò che è in nostro potere (e DOVERE) per renderlo un animale amichevole, ben socializzato e non pericoloso per nessuno.
Se non lo facciamo, qualsiasi piccolo o grande dramma successivo avviene solo per colpa nostra.

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  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

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118 Commenti

  1. Possiedo un rottweiler e un dobermann entrambi maschi ………..io preferisco prevenire e quindi NON RISCHIARE imbecillissimamente come tanti che per superficialita’ si accorgono del loro cane dopo che il fattaccio è accaduto !
    RESPONSABILITA’ altrimenti ………….labrador per TUTTI ! (con tutto il rispetto per i labrador )

  2. Graziella hai fatto una rappresentazione MAGISTRALE di quella che è la realta’ “cinofila” nei luoghi pubblici !
    Non potrei aggiungere altro 😉

  3. P.S. Ovviamente sono d’ accordo con Sara quando parla dell ‘ area cani . Io con i miei entrò solo se mi dicono che gli altri non sono aggressivi, ma a volte c’ e’ qualcuno che ” bara” . Ovviamente, dopo che il suo cerca di attaccare i miei e vede i denti di un San Bernardo esposti a 360 gradi smette di fare lo spiritoso e si ritira con il cane in buon ordine . Ma se il mio non fosse più grosso del suo?

  4. Leggo ora questo articolo, e tutti i commenti, dopo che un bambino e’ appena stato ucciso da due simil pastori tedeschi. Sono proprietaria di una mansueta San Bernarda, socializzata, educata, che viene con me dappertutto, dolcissima con tutti. Nonostante ciò’ prendo sempre e dico sempre delle precauzioni in situazioni potenzialmente critiche. Perché ha ragione chi dice che i cani di grossa taglia non sono per tutti, e anche il quadrupede più buono, se di grosse dimensioni, può fare danni. Grossi. La mia non ha mai morso nessuno, non ha alcun istinto predatorio, se le dico ferma, resta, si ferma all’ istante. Ma in un parco giochi non la lascerei mai libera, con bambini e cani sconosciuti intorno. Non la lascio avvicinare ad un cane piccolo al guinzaglio, perché i cani sono imprevedibili, come i bambini. Dare la colpa, nel caso del cagnetto azzannato, alla signora che lo teneva al guinzaglio mi sembra di una superficialità’ inaudita. Il proprietario di un rottwailer deve essere in grado di farmare il suo cane prima, o di metterlo in sicurezza. Altrimenti deve andare in galera. Non tutti i rottwailer, o i pastori tedeschi, e’ vero, sono aggressivi, ma ne ho visti alcuni in azione, attaccare la mia San, e se lei non fosse stata più grossa e saggia ( si è’ limitata a mettersi di fianco a me e a dare segni di avvertimento agli altri di non avvicinarsi) , il tutto sarebbe sfociato in una tragedia. La favola che rott pastori tedeschi pittbull e chi più ne ha più ne metta basta educarli e tutto si risolve e’ solo una favola. Le situazioni a rischio vanno sempre prevenute, anche. Quanto al siberian husky mi sembra sia una razza definita ” primitiva” e, per quanto io ami i cani ( i miei due sono per me come figli) non terrei mai un siberian a stretto contatto con un neonato, farei passare molti mesi di ” conoscenza” reciproca prima di rischiare. Con buona pace di chi porta il piccolo a casa, lo fa annusare e… tutto risolto . Io a due anni, dopo una settimana che mia madre e’ tornata a casa con il nuovo fratello poiché piangeva e mi infastidiva ho tentato di buttarlo giù dal terrazzo ( abitavamo al quinto piano) . Così come si sorvegliano i bambini vanno sorvegliati i cani, l’ educazione e’ fondamentale , ma anche che i proprietari ( e smettiamo la di chiamarli padroni ) sappiano usare il cervello.

  5. verissimo Cinzia è morbosamente bisognoso di contatto fisico e coccole , ed è proprio quando lo si trascura relegandolo in giardino che iniziano i “guai” .
    un grande abbraccio ciao .

  6. Si, chi si prende il disturbo di guardare al di là dell’aspetto fisico incontrerà due occhi allo stesso tempo attenti e dolcissimi che non tutti i cani possono vantare, oltretutto se pensiamo allo scopo per cui furono creati va da sè che siano cani affidabili e educabili essendo anche molto bisognosi di collaborare,MA NON SONO CANI PER TUTTI, chiaro che quando un cane della sua mole attacca lascia il segno ma, obiettivamente, quanti episodi abbiamo sentito, non sono certo molti, inoltre, quello sopra citato riporta di una lite tra cani (normalissima). L’altra metà del mio meticcio di PT è senza dubbio un ROTT a giudicare dall’andatura tipo “me la sono fatta addosso” dalla testa quadrata dalla mascella larga e potente e dal carattere estremamente vigile e reattivo ma, la parte che più identifica il suo sangue ROTT è un bisogno infinito e costante di contatto fisico e coccole coccole coccole, ed è quello di lui che mi fà impazzire…

  7. Io però un pò d’accordo con Luigi lo sono, il nome suona piuttosto duro ( come quasi tutti i termini tedeschi) e, associato all’aspetto del cane, fiero,imponente,maestoso e spropositatamente bello per gli amanti dei cani compresa me (è la mia razza preferita),agli occhi dei profani può apparire terrificante. Io sono convintissima che la cinofilia debba diventare materia didattica nelle scuole se vogliamo risolvere qualcosa e,secondo me,risolverebbe (almeno in parte) anche il problema degli abbandoni. Voglio raccontarvi questa per sottolineare ancora una volta come siamo poco pratici nell’approccio ai cani, io ho un meticcio di PT e ho fatto, con il mio gruppo di addestramento, delle esibizioni a livello amatoriale, in questo gruppo c’era un PT grigio dall’aspetto molto imponente ma un cane equilibratissimo, il mio non essendo puro ha gli orecchi abbassati e questo gli dà un’aria da pacioccone, cosa che è davvero però, è un cane leggermente timoroso del nuovo ed estremamente reattivo per carattere (grazie a Dio è mooooolto curioso e questo lo salva rendendolo molto socievole), questo fa si che se avvicinato da estranei in modo troppo deciso vada in autodifesa, ebbene, le persone che incontravamo alle esibizioni correvano a pastrugnare il mio ma si guardavano bene dall’avvicinarsi al grigione, chi si intende di cani invece avrebbe subito notato che, se un morso c’era da prendero, l’avrebbe dato il mio e non l’altro.

    • Grazie infinite Cinzia era quello che volevo intendere e tu hai colto alla perfezione cio’ che io forse non sono stato in grado di espletare ………in quanto al rott anche per me è la mia razza prediletta ma mi permetto solo do dire che a parte il nome e ci siamo capiti benissimo , nonstante la sua maestosa prestanza e prestanza fisica è forse tra i grandi molossi quello che ha lo sguardo piu’ meno cattivo .
      Credo che data la passione condivisa te ne sia accora anche tu , sara’ anche per le sua oracchie piccoline e pendenti ma ha gli occhi da BUONO , la diffidenza diffusissima tra i tanti la si deve solo alla ignobile campagna terroristico-diffamatoria di quello che è un grande cane in tutti i sensi con un’affettuosita’ e una nobilta’ d’animo COMMOVENTI …………con chi reputa amico e con chi lo ha sempre rispettato .
      Mai come in altre razze la parola D’OBBLIGO è socializzazione a 360 gradi sin da cucciolo deve conoscere tutto quello che da adulto potrebbe avvicinarlo in modo tale che data la sua memoria sviluppatissima e la sua innata propensione all’apprendimento da adulto risulti equilibrato e non riservi spiacevoli e sgradevoli sorprese .
      Grazie ancora Cinzia e un cordiale saluto a tutti cari AMICI .
      ……..UN CANE è PER SEMPRE ……….un diamante è solo una pietra …….inerte .
      😉

  8. QUESTA VOLTA’ SARO’ BREVE ,
    AL ROTTWEILER è PROPRIO IL NOME DELLA RAZZA CHE LO FREGA !
    è TROPPO MEDIATICAMENTE ASSONANTE CON KILLER O ASSASSINO DA CRONACA NERISSIMA !
    SE SOLO SI FOSSE CHIAMATO BOVARO ALEMANNO sono sicuro che i gornalETTIsti non avrebbero apprezzato piu’ di tanto non potendo dare libero sfogo a tutti i FILM HORROR che attanagliano la loro mente DISTORTA !
    SALUTI .(POSIEDO ROTTWEILER DA ANNI …….MAI AVUTO PROBLEMI ma io ci metto attenzione sono comunque cani potenzialmente pericolosi se considerati solo oggetti di compagnia e se mal educati ).

    • Luigi, Rottweil è il nome di una città. Mi spieghi come fa ad essere così “killeresco”?
      E’ come se un cane si chiamasse “Milanese”, o “Romano”. Mica fanno paura, ‘sti nomi!
      L’assonanza gliel’hanno data i giornalisti, non certo il nome! Tant’è che il Dobermann ha il cognome del suo creatore ed ha avuto, ai suoi tempi, lo stesso problema di essere considerato un killer (ora un po’ meno…ma neanche tanto meno).

      • ero gia’ da tempo a conoscenza dell’etimologia della parola rottweiler dato che insieme a corso e dobermann sono i miei preferiti ma le garantisco che spesso il nome è gia’ predisponente alla campagna mediatica terroristica ……….spesso inutilmente infamante ……….mettiamo caso che il bolognese fosse un cane massiccio , tosto e con una presa notevole ……..non le pare ridicolo un titolo cosi’: feroce bolognese sbrana i suoi proprietari ……..credo che la differenza ci sia e come ……..
        con IMMENSA STIMA cordiali saluti EGREGISSIMA VALERIA ROSSI 😉
        GRAZIE PER TUTTO .

  9. Mi sono imbattuto in questo post cercando informazioni su episodi di attacchi improvvisi di cani verso le persone. Spiego brevemente: sono il felice padrone di un meticcio di taglia media (circa 35kg) con marcate caratteristiche di pastore tedesco in evidenza (dal muso al manto alla territorialità, per fortuna non alle zampe posteriori). Non conosco le sue origini, perché si tratta di un trovatello, cresciuto con me e la mia compagna fin dall’età presunta di un mese e mezzo (era già svezzato).
    Il cane è abituato alle persone, ha sempre frequentato posti con estranei, ha soggiornato in luoghi diversi ed è abituato ad approcciare le persone estranee: magari dapprima abbaia (devo dire solo se si trova in posti che riconosce come miei territori: casa mia, la mia auto, la casa dei miei genitori o dei genitori di lei, ecc.), poi, una volta che son state fatte annusare e gli è stato fatto capire che non sono un pericolo, spesso arriva da loro col pupazzetto per giocare o si butta a terra a zampe all’aria.
    Tuttavia, raramente, ma in sette anni quasi otto è successo tre-quattro volte, senza alcun apparente motivo pianta un morso ad un estraneo e poi si rimette quieto. Altre volte (sempre molto raramente) ha morso, ma solo quando era stato infastidito. Una volta sola ha morso pure me se è per questo, perché non voleva uscire da sotto il letto per fare i bisogni fuori e mi ero avvicinato per mettergli il collare.
    Quel che mi preoccupa sono questi morsi improvvisi. La situazione è sempre più o meno la stessa: innanzitutto non eravamo a casa, lui si trovava sempre vicino a me o alla mia compagna o disteso o seduto. Una persona passa o si avvicina e lui -zac- senza ringhiare o abbaiare. Una persona che era presente già da abbondante tempo prima nello stesso luogo e verso cui non aveva manifestato alcun tipo di antipatia facendosi avvicinare. Fai il conto che l’ultima volta ha morso la segretaria di mio cugino mentre eravamo nel suo ufficio e con lui discutevamo di lavoro, mentre il mio cane era sdraiato sotto la sedia. La segretaria (che aveva già visto e annusato prima senza apparenti problemi) era entrata nell’ufficio per portare il caffè: il cane non aveva detto pio. Mentre passava per fare il giro del tavolo, la sentiamo lanciare un grido. Ci giriamo io e mio cugino e mentre lei diceva “mi ha morso” il cane era tornato nella sua precedente posizione come se nulla fosse.
    Come dovrei interpretare simili reazioni? Come dovrei comportarmi e in cosa sbaglio?
    Considera che tra qualche tempo io e la mia compagna vorremmo dei bambini. E la cosa mi preoccupa, come dovrei presentarglieli correttamente? E, scusa se ti faccio mille domande, come devo comportarmi se arrivano altri bambini in casa per una visita? Non ha mai detto nulla ai bambini (esperienza fatta con i miei nipoti), anche se, devo dire, che o io o la mia compagna siamo sempre stati presenti e sempre vicini nel suo approccio con qualsiasi bambino a cui viene sempre spiegato che non ci si avvicina al cane correndo, dandogli pacche a mani levate e carezzandolo avvicinando la mano col palmo verso l’alto per non farlo intendere come una minaccia.
    Lui non è mai stato addestrato, Spesso rimprovero alla mia compagna di comportarsi in maniera troppo affettiva nei suoi confronti (le dico spesso che un cane e non un bambino e che lui non capisce le differenze in certi casi). È un evento assai raro che gli rifili un ceffone (forse una decina di volte in sette anni), ma basta quasi sempre il tono secco della voce per i rimproveri o i comandi a cui si adegua quasi sempre, tranne quando si trova davanti una cagna in calore o quando suonano il campanello di casa. È molto intelligente, so che cpaisce le cose ma che fa finta di non capire alle volte, tendenzialmente se vuole ottenere una cosa mi prende in giro (classico esempio: rientro a casa, lo faccio uscire e lui mi ringhia tutta una serie di rimproveri – io li interpreto come tali per averlo lasciato a casa – e se gli dico vai a fare pipì, lui parte, si avvicina ad un albero, alza la zampa senza fare nulla, e torna indietro per continuare i rimproveri. Poi magari, due minuti dopo ne fa un litro), ama giocare e farsi coccolare, l’abbiamo portato ovunque con noi, anche viaggi lunghi in auto e, come ho già detto, è abituato alla gente e pure alla confusione. Insomma, un cane normalissimo… Spero di averti dato tutte le informazioni necessarie.
    Grazie per le riposte.

    • Ciao Michele, a me sembra che siamo in presenza di un cane tendenzialmente equilibrato, che probabilmente non ha ricevuto alcuna direttiva sull’inibizione del morso, né da cucciolo (preso a un mese e mezzo, non ha sicuramente imparato nulla in materia da madre e fratelli, quindi c’è una carenza di base), né – presumo – da adulto. Quindi, quando gli sembra il caso di mordere, lui morde (o meglio, direi che “pizzica”: il morso aggressivo è ben altra cosa). Il fatto che lo faccia sempre (almeno a giudicare dal tuo racconto) quando si trova “sotto qualcosa” (sotto il letto con te, sotto la sedia con la segretaria) mi fa pensare che abbia un senso molto forte delle distanze sociali (prossemica) che vuole che siano rispettate. Quindi lavorerei molto su questo, abituandolo a lasciar avvicinare persone (che NON devono toccarlo o infastidirlo in alcun modo, altrimenti avrebbe ragione lui!) a distanze più ravvicinate di quelle che lui ritiene lecite. E’ un lavoro abbastanza semplice da fare con un cane che, dalla tua descrizione, mi pare sostanzialmente “buono”: lui difende solo il suo spazio vitale quando viene invaso senza preavviso. Non credo che il futuro figlio corra comunque alcun rischio, se li verrà appunto “presentato” in modo corretto e senza far insorgere conflitti (gelosia): di solito i cani, con i “loro” bambini, sono iper-tolleranti. Ovviamente il bimbo andrà educato, quando sarà il momento… però, a conti fatti, c’è anche da dire che prima che il bimbo nasca e cresca abbastanza da poter girare in modo indipendente per casa, andando eventualmente a rompere le scatole al cane, passeranno almeno 4-5 anni: e se il tuo cane ne ha già otto… embe’, speriamo che sia ancora tra noi, ma di sicuro sarà anzianotto assai.

      • Mille grazie per la risposta.
        Avevo intuito che si trattasse un problema di approccio e di territorialità.
        Ma, sai com’è, il conforto di una persona esperta apre gli occhi anche su aspetti che non vengono considerati.
        Mi era comunque sorto il dubbio perché, per esempio, se io intervengo sulla sua ciotola emntre mangia, non mi dice nulla. Neppure se gli togliessi l’osso dalla bocca mentre se lo rosicchia beato. Mi guarda, aspetta che gli restituisca la ciotola o l’osso, ma non reagisce: si mette solo ad attendere pazientemente oppure, se si tratta dell’osso, pensa che abbia voglia di giocare e vuole che glielo lanci. Però in effetti, quando si mette sotto il letto non sente ragioni e quando gli viene detto di uscire, prima fa finta di non sentire, poi brontola e mostra la dentiera e poi esce tra mille proteste. Una volta uscito da sotto il letto smette all’istante e magari mi cerca il guinzaglio. Idem in macchina: finché sta dentro tutti gli estranei che passano si beccano una bella dose di spavento, ma se apro lo sportello, smette all’istante. Evidentemente è un discorso di spazio vitale come dici tu. Strano che con la ciotola non faccia lo stesso: me lo sarei aspettato. Ma, forse, dato che è abituato a farsela preparare da persone diverse anche da me e dalla mia compagna, non dice nulla per questo.
        Grazie ancora per la risposta e, sì, sarà vecchietto, ma spero che sia un vecchietto arzillo. 🙂

  10. Veleria su una sola cosa non sono d’accordo: nelle aree cani non ci devono stare i cani potenzialmente pericolosi con problemi di socializzazione, punto, senza se e senza ma e questa è esclusiva responsabilità del proprietario perche solo lui conosce il proprio cane; io-che ho un cane piccolo e tranquillo che si fa i fatti propri-non posso chiedermi se ogni cane che incontro in area cani è socievole, non pericoloso ecc ec…non posso preoccuparmi io dell’educazione degli altri cani, e non è giusto che io non possa usufruire dell’area di sgambamento solo perchè ci sono gli incoscienti che ci portano loro cani non socializzati.
    Del resto, se guardi i regolamenti della varie bau beach, è letteralmente scritto: vietato l’accesso ai cani aggressivi (potenzialmente pericolosi o altro) e mi pare una cosa sacrosanta. I proprietari di questi cani dovrebbero recarsi presso un educatore e cercare di risolvere i loro problemi piuttosto che mettere a rischio altri cani nelle aree di sgambamento

    • Sinceramente nell’area cani dove vado io ci vanno anche cani che non vanno d’accordo con tutti, che magari hanno problemi con cani di un certo tipo (per esempio con i cuccioli, non tutti i cani li sopportano volentieri, o di sesso opposto, anche se non ci si dovrebbe fidare sempre e solo di questo principio). Quindi, prima di entrare, si chiede il “permesso”, ovvero si chiede ai padroni all’interno il carattere del cane, se è socievole o se ha qualche problema. Molto spesso facciamo i turni. Se c’è un gruppetto di cani che vanno d’accordo tra loro, ma con magari uno o più elementi che sappiamo non andare d’accordo con altri, si fa una passeggiata e al ritorno quello esce e noi entriamo. Sinceramente mi pare impensabile entrare con il cane senza chiedere nè chi nè dove nè come. Certamente i padroni con cani problematici dovrebbero occuparsene, ma anch’io ho avuto un cane che aveva paura dei suo simili (boccato più e più volte da altri cani) e, anche se non attaccava gli altri, dovevo tenerlo comunque lontano, eppure in area cani ci andavo (anche se magari al mattino presto e alla sera tardi, quando non avrei incontrato nessuno)…

    • Ahahahah!!! Me lo sono chiesta anch’io, quando ho letto l’articolo: ma poi mi è venuta in mente una Sciuramaria che conosco e che circola regolarmente con due bassotti e due bambini, alternativamente in braccio e per mano/al guinzaglio. Alla mano con cui tiene il pupo il braccio è attaccato, con so come (presumo con la maniglia, che però non si vede perché resta sotto il sedere del pupo) un guinzaglio, a volte anche tutti e due. Ci si ingegna come si può… non oso pensare a cosa succederebbe in caso di necessità di intervento urgente, però devo dire che nel suo caso sia i cani che i pupi sembrano sotto controllo 🙂

  11. Signora Silvia.
    Citando l’evento avvenuto a Mantova Lei commette un errore grossolano.
    Non si tratta di articolo sensazionalista.Le cose si sono svolte esattamente come descritte.
    E mente sapendo di mentire dicendo “si capisce perfettamente l’intento del cronista, che punta alla consueta demonizzazione del cane grande in generale e della razza in particolare.”
    Ero presente al fatto,e come cita Testualmente il cronista da lei liquidato come sensazionalista,”Una cosa è certa, custodia e responsabilità pendono sulla testa dei “conduttori”, i padroni insomma.”
    Mi scusi Signora ma Lei si contraddice in modo palese quando alla fine del suo scritto dice
    “Se non lo facciamo, qualsiasi piccolo o grande dramma successivo avviene solo per colpa nostra.” Le faccio notare che è lo stesso concetto del cronista.
    Stia un attimino più attenta e legga gli articoli per intero,non limitandosi ai titoli.

    Un appassionato amico degli animali ma anche del genere umano.

    • Certo che invece lei gli articoli li legge con molta attenzione… visto che sbaglia anche il nome dell’autore! Non mi chiamo Silvia, ma Valeria…ma questo poco importa, mi ha dato solo l’occasione per la battutina di cui sopra.
      Per quanto riguarda l’articolo, invece, temo che lei non abbia capito il senso di quanto scritto: il sensazionalismo non sta in un’ipotetico stravolgimenti dei fatti, ma nel modo in cui questi vengono narrati e nei termini utilizzati (fin dal titolo: “orrore nel parco dei bambini”! Non era un’area cani? Scritto così, a chi dovesse – appunto – leggere solo il titolo potrebbe sembrare che un mostro a quattro zampe avesse gettato il panico tra i bimbi aggredendo loro, e non litigando con un altro cane). Altro esempio di sensazionalismo, la conclusione: “poteva finire pure peggio”. Perché? Anche qui si vuole palesemente insinuare che il cane avrebbe potuto mordere un bambino… visto che per il cagnolino non riesco ad intravvedere finali peggiori di quello che c’è stato!
      E ancora: “il rottweiler va alla carica del cagnolino al guinzaglio. All’inizio si limita ad annusarlo…”
      Quindi non è affatto “andato alla carica”: si è avvicinato al cagnolino, poi per qualche motivo è scattata la rissa e il più piccolo ci ha rimesso purtroppo la pelle.
      Il cronista, per tutto l’articolo, demonizza il rottweiler e il suo proprietario, limitandosi al termine di “una mamma” (tenero tenero) per la signora che, colpevolissimamente, si è infilata in un’area cani con un cane al guinzaglio, uno in braccio e una bambina per mano.
      Mi dispiace, ma i trucchetti e i mezzucci del giornalismo tesi ad indirizzare in un certo modo l’opinione pubblica li conosco da qualche anno, e questo articolo ne è veramente zeppo, pur riportando probabilmente i fatti così come sono avvenuti.
      Infine, io non arrivo assolutamente alle stesse conclusioni del signor Cipollina: lui infatti pensa solo alle responsabilità del proprietario del rottweiler, mentre io ritengo gravemente e fortemente responsabile ANCHE la proprietaria del cagnolino. Quindi, come vede, non c’è alcuna contraddizione. E mi perdoni se concludo dicendole che, più che amico del genere umano, lei mi sembra molto amico del cronista!

      • Gentile Signora Valeria (giusto?).
        Premetto che non sono amico del cronista e nemmeno lo conosco di persona,quindi non le perdono di essere arrivata ancora a facili o utili conclusioni.
        Detto questo,credo che le continuino a sfuggire dei particolari.
        Il primo.
        Il l’area cani è all’interno di un parco per bambini.
        Il secondo.
        La signora col cane piccolo stava attraversando detto parco col suo cane a guinzaglio.
        Il terzo.
        Nessuno e dico nessuno ha fatto in tempo ad intervenire,nemmeno il proprietario,nè l’addestratrice.
        Il quarto.
        L’annusamento è durato due secondi,poi con una furia cieca (si,proprio così Signora) il grosso cane ha voluto “finire” il cane piccolo,lo ha preso per la schiena e spostando la testa a dx e sx ,ripeto, con furia cieca.
        Il tutto è durato pochi secondi.
        Riguardo all’orrore tra la gente ed i bambini,se questo le sembra strano,beh allora è tutto un problema suo.
        La razza in questione,se mal gestita come lo è stata in questo caso,tra l’altro particolare,in quanto detto cane non ha avuto una vita facile,è pericolosa,punto.
        Discutiamo pure sul taglio dell’articolo quanto vuole,ma non ironizzi sull’orrore puro,visto coi miei occhi in quelli dei bambini.
        Credo che nessuno di quei bambini amerà mai un Rottweiler.
        Concludo dicendole il mio pensiero.
        In questo episodio ci sono state più vittime.
        Il cagnolino,la signora proprietaria,i bambini(alcuni non dormono la notte per paura di fare un brutto sogno…..lascio immaginare a Lei quale)
        ed infine,ma non ultimo,il Rottweiler ,vittima dell’ignoranza e della superficialità nei rapporti con gli animali,anche di alcuni cosi detti esperti.
        Tentando,come fa Lei,di sviare l’attenzione,su cose meno importanti quali l’impostazione del cronista,credo si facciano più danni che altro.
        Si deve porre l’attenzione su chi e come gestisce certe razze di cani.
        A coronamento del mio ragionamento,la porto a conoscenza di un episodio mai apparso sul giornale.
        Il figlio di un mio collega è stato morso al petto da un Pitbull lo scorso Agosto.
        Dovrà fare varie plastiche ricostruttive.L’aggressione è avvenuta senza un motivo.
        Il ragazzo era amico e ospite del proprietario.Il quale ha commesso una leggerezza,autorizzando il ragazzo ad entrare nel recinto del cane dicendo,è buono,non fa nulla.
        Vede Signora dove si dovrebbe,e so che Lei lo ha fatto,continuare a battere il chiodo.
        Non si può dare certe razze canine in mano a degli incompetenti.
        Qui chiudo sennò le rubo tempo prezioso.

        Un amico degli animali,ma anche del genere umano.

        • Giusto :-): stavolta il nome l’ha azzeccato.
          Veniamo al resto:
          a) l’area cani è all’interno di un parco per bambini, ma presumo sia divisa dall’area giochi per i bambini: almeno, così è nella totalità delle città che conosco io. Se sbaglio me lo dica… ma non posso credere che esista al mondo un sindaco che costruisce un’area unica cani+bambini : metà popolazione lo crocifiggerebbe.
          Quindi deduco che la signora con il cagnolino stesse attraversando l’area CANI, e non “il parco” in generale: e ribadisco che non si entra – né si attraversa – un’area cani con animali legati o tenuti in braccio, perché la cosa è ad alto rischio;
          b) non ho dubbi sulla rapidità con cui è avvenuta la tragedia: ho, invece, qualche dubbio su chi l’abbia scatenata. Le spiego: un cane che parte per ucciderne un altro non lo annusa neppure per due secondi: si avventa e stop. Il fatto che qui ci sia stata un’annusata mi fa pensare che il cane grande abbia approcciato il cane piccolo con l’intento di “fare conoscenza” e che il piccolo (magari spaventato) abbia reagito con un gesto di sfida/aggressività. Proprio per questo NON si devono far interagire cani di stazza così diversa: perché loro si capiscono al volo (mentre noi magari ci mettiamo un po’ di più a capire i segnali). E se un cane piccolo lancia il messaggio “voglio litigare”, può bastare un secondo perché venga ucciso;
          c) non dubito minimamente che i presenti siano stati choccati dall’episodio: lo sarei stata anch’io! Figuriamoci un bambino. Il punto è che questi episodi accadono solo quando c’è superficialità e leggerezza da parte degli umani. TUTTI, però!
          d) non è pericolosa la razza in questione, se gestita con superficialità e leggerezza: è pericolosa la specie “cane”. E’ di oggi la notizia di una bambina di due anni sfigurata da un labrador, che è stato abbattuto, poveraccio…eppure ha semplicemente reagito con un morso al fatto che la bambina gli avesse toccato un orecchio che gli faceva male.
          Colpa del cane? Certo che no: chiunque abbia avuto un’otite può capire il dolore che si prova…e un cane è un cane, quindi non è che stia lì tanto a pensare prima di rigirarsi. Colpa della bambina? No di sicuro, povera piccola: che ne sapeva lei? Colpa del proprietario? Ovviamente sì, perché non ha vigilato sul suo cane.
          E come vede, non è questione di razza: un cane è un cane. La certezza del “cane buono al 100%” non può esistere: è responsabilità degli umani far sì che non si verifichino condizioni a rischio.
          Quello che io contesto al cronista è di aver enfatizzato il discorso “razza” e tutta la parte “horror-splatter” della vicenda, anziché dire – come avrebbe potuto e DOVUTO scrivere, se intendeva fare informazione corretta – che in questa storia c’erano diverse vittime, ma anche diversi colpevoli: e che tutto questo si sarebbe potuto evitare con un po’ di semplice e normale buon senso.
          Lo stesso buon senso che avrebbe dovuto usare il proprietario del pit bull di cui mi parla, NON permettendo a un estraneo di entrare nel territorio di un cane, per quanto “buono”. Perché il cane, tra le altre cose, è anche un animale territoriale.
          Basterebbe qualche consiglio spicciolo, invece del solito “dagli al rottweiler”, o “dagli al pit bull”, per aiutare le persone a vivere meglio con i cani. Anche perché poi finisce che gli incidenti succedono con gli husky e con i labrador…e la gente è del tutto impreparata, abituata com’è a considerare “pericolosi” solo certi cani.

        • La leggerezza l’ha commessa anche lei con la storia del suo amico. E’ davvero sicuro che l’ha azzannato senza motivo? Il proprietario ha permesso a un ragazzo semisconosciuto di entrare nel recinto di PROPRIETA’ di un cane da GUARDIA e DIFESA senza accompagnarlo!!! Magari se lo stesso cane un giorno avesse fatto entrare i ladri il proprietario si sarebbe lamentato che il suo cane non è un buon guardiano…Io ho un meticcio di PT e molto probabilmente ROTT, è un angelo fuori e in casa se ci sono io ma, non entrate da soli…

  12. i miei figli (4) sono cresciuti tutti con i cani, l’ultimo ha 6 anni ed è cresciuto con un dobermann, 2 boxer appena nato ora con 2 labrador, una maremmana e una microba pulcetta… beh l’unica che si è fatta rodere è stata la piccola… che pesa 6 kg… la stuzzicava troppo, lei dormiva e dopo anni di pazienza senza fine gli si è rigirata.. ma il suo morso è stato solo un “falla finita” un piccolo buchetto…eppure lui sa perfettamente gestire i cani di famiglia… appena nato l ho presentato al dobermann e al boxer… loro sono stati i migliori baby sitter che esistano, se lui cadeva col triciclo il dobermann lo aiutava ad alzarsi e lo consolava con i bacini. Certe situazioni servono acreare il panico e la gente poi come gli sta per arrivare un bambino abbandonano i cani nei canili.. o peggio ancora per la strada. I bambini che crescono con i cani hanno una marcia in più !!!

  13. un po’ di tempo fa, mi è venuto in mente ora, è successa una cosa del genere, mi sembra vicino al mio paese, cheuna bimba piccola, di tipo cinque o sei anni, è stat aggredita dall’ husky di famiglia, nello stesso modo. questo mi è sembrato più strano perchè la bimba era già più grande. in più, il proprietario ha fatto un “gesto di nobiltà”, dicendo che invece di far sopprimere il cane l’ avevano portato in canile. cosa davvero stupida: siamo realisti, chi adotterà mai un husky che ha aggredito una bimba in modo grave? forse, sottolineo forse, un addestratore cinofilo, e non che dalle mie parti ne sia pieno. insomma, è stato davvero stupido. cmq, la bimba si è ripresa piuttosto in fretta.

  14. Ma, a parte che uno/a che entra coi cagnetti piccoli IN BRACCIO ed al guinzaglio nell’area cani, vedendo intorno a sè cani dieci volte più grandi dei suoi, decisamente non ha capito dove si trova..

    Ma poi…E’ palese che in questo caso la colpa è dei proprietari.
    Sia dei cani piccoli, che del rottweiler.

    E ci sono quelli che demonizzano gli addestratori ed educatori?! Caxxate!
    Il cane è addestrato. = non attacca.
    Poi, per carità..Ogni cane ha suo un istinto predatorio o è più “forte” come carattere rispetto ad altre razze…Crto, ci sta che capitino delle zuffe.
    Però, dio bono, se il cane fosse addestrato e tenuto correttamente, questi problemi non si presenterebbero.

    Cavolo, possibilie che di tutti -TUTTI- i cani che ho incontrato in giro, i più mansueti sono stati nell ordine:
    Un Dobermann, un Pit bull, Una bull terrier ed un rottweiler?
    Ma cos’è successo? Tutti i proprietari li avevano addestrati, EDUCATI e socializzati a puntino.
    E cos’è successo? NULLA.
    Sono i cani più mansueti che io abbia mai incontrato fin’ora.

    Sarò io sfigata, ma possibile che invece tutti i cani che hanno effettivamente sfidato -alcuni proprio attaccato- il mio, erano SEMPRE cagnetti mignon e simili, sollevati a mò di bilanceri dalle proprietarie??

    Poi questo accanimento sulle razze…”ROTTWEILER SBRANA PERSONE!”
    Dai, cacchio siamo nel 2012..E’ ridicolo!
    Possibile che esistano ancora ‘sti pregiudizi idioti?
    Non ha senso.
    Il mio cane non ha la forma del cranio così tanto diversa rispetto a quella di un dobermann e di sicuro non ha nemmeno meno denti.
    Però Lassie non uccide la gente! Eh, no!..E’ chiaro..L’han visto tutti in TV!
    Eppure sono certa che se il mio cane dovesse mordere qualcuno -ipotesi da scartare- per ragioni X, non farebbe certo meno danni rispetto al suo “collega da guardia”.
    La questione non è che i cani da guardia/difesa sono TUTTI killercattivimammamiachepaurafanno.
    La questione è che lo diventano, se vengono lasciati in mano a dei pirla.

    (Scusate lo sfogo, ma queste cose mi fanno girare le balle.)

  15. Secondo me una delle scene più belle di “Io e Marley” è proprio quella in cui il neonato viene presentato al cane.
    Comunque io non sono del tutto d’accordo sul fatto che tutte le razze abbiano la stessa pericolosità, e non parlo della taglia!
    Ho avuto diversi cani di diverse razze (tutti di taglia grande/gigante), ovviamente allevati ed educati dalle stesse persone nello stesso modo, e ho visto grandi differenze caratteriali, comunque tipiche della razza. L’educazione smorza e reprime certi istinti e attitudini, ma comunque non speriscono.
    Con la maremmana, che era in ogni caso dolcissima, sarei stata super attenta a controllare la situazione ogni momento con la neonata. Con i Riesenschauzer mi sarei fidata totalmente dopo qualche tempo. Alla Labrador le farei proprio fare la babysitter…

    Per la questione area-cani: io sono una padrona super-apprensiva con la mia labradorina perché lei è super (troppo!) amichevole e non sa minimamente cosa significhi l’aggressività (come dovrebbero essere tutti i Lab bene allevati!!!). Ho quindi sempre il terrore, nonstante i suoi 35 kg di peso,che qualche altro cane possa farle del male, per cui questo è un argomento che mi sta particolarmente a cuore. In un’area cani mi aspetto che i padroni, che dovrebbero conoscere bene i propri pelosi, tengano al guinzaglio e cmq controllino da vicino quelli tendenti all’aggressività o troppo dominanti. Purtroppo molto spesso non è così.
    Anche chi ha un cagnolino piccolo dovrebbe poter passeggiare nell’area cani in tranquillità!!! Ma la colpa di quello che è successo non è del rott, ma del padrone che avrebbe dovuto tenerlo al guinzaglio.

    • No, scusa, non esiste. In un’area recintata e dedicata ai cani non si entra mai con i cani al guinzaglio. Chi ha il cane mordace o problematico non ci deve (dovrebbe) proprio entrare. Entrare col cane legato significa scatenare il casino. E non mi sembra difficile da capire… Non ti voglio dire cosa penso di una che entra con un cane legato, uno in braccio e il pupo per mano. Ma penso la stessa cosa di quelli che liberano il cane e poi sono terrorizzati che gli succeda qualcosa. Controllare è un conto: provocare è un altro. E l’atteggiamento di certi padroni fa più danni di un terremoto.

      • Si, ok, capisco che un cane al guinzaglio circondato da cani liberi POSSA diventare un problema, ma non si puó sguinzagliare un cane potenzialmente aggressivo come niente.
        E cmq non so (e non mi importa) quello che pensi ma io amo il mio cane e ho sempre paura che le possa accadere qualunque cosa. Ovviamente la lascio sempre libera in area cani ma se entra un dominante la richiamo finchè la situazione non è del tutto calma. E cmq non deve succedere che un cane grande ne uccida un altro perchè “non l’ha fatto apposta”. Un cane cosí non lo porto in area cani punto e basta.

        • Molti cani sono “potenzialmente aggressivi”. Dipende dalle circostanze, anche dagli incontri. Siccome gira voce che i golden “sono buoni” (come i labrador no?) ti dico che ho visto un golden sgagnare malamente un rhodesian e un labrador corcare di botte un alano. Eppure, chi conosce questi due cani, può tranquillamente dire che sono i più mansueti della terra, non li definiresti mai “dominanti”. E forse non lo sono. Se invece tu riesci a riconoscere un dominante sei molto brava…

        • (Scusa l’intromissione..XD)
          Ma certamente, se uno ha un cane aggressivo o potenzialmente aggressivo è suo preciso dovere tenerlo d’occhio da molto vicino o al guinzaglio..Non esiste che lo lasci libero di mangiare gli altri cani in un’area apposita.
          Se il cane è VERAMENTE aggressivo, però.

          Io credo -MIA TEORIA- che nel caso del rottweiler che ha ucciso il cagnetto, probabilmente la reazione aggressiva sia stata scatenata dal cagnetto stesso.
          Perchè?
          Perchè era a guinzaglio. In un’area cani in cui tutti erano liberi tranne lui.

          Immagina:
          Si è visto arrivare un gigante davanti che ha iniziato a snasarlo e probabilmente, siccome non poteva scappare perchè legato, ha lanciato qualche “segnale di guerra” che il rottweiler ha interpretato come “Mi sta sfidando” e lo ha attaccato.
          La differenza di taglia, purtroppo ha fatto il resto.

          Certo, è solo una mia teoria ma secondo me ci può stare..

          Come diceva “Nico”, dipende dalle circostanze.

          Poi nessuno mette in dubbio che tu non voglia bene al tuo cane..Per carità! XD
          Giustissimo che uno lo richiami, se pensa che la situazione sia un po’ troppo “caotica” o turbolenta..
          Solo occhio a stare troppo in ansia per..lei (femmina, giusto? ) perchè a volte si peggiorano le cose.
          So per certo che a volte l’essere troppo ansiosi in questo senso alimenta queste situazioni..

  16. non sono d’accordo sul fatto che tutte le razze sono uguali in termini di pericolosità: perchè un bassotto, uno shitzu o un chiuaua al letto dove dorme un neonato non ci arrivano nemmeno e, anche se ci arrivano, non fanno comunque gli stessi danni di un cane di più grossa taglia.
    E allora la domanda sta a monte: perchè uno si compra un cane di un certo tipo e stazza (con un neonato in casa), se lo tiene in camera da letto e in aggiunta nemmeno lo sa gestire in termini educativi? Perchè è la somma di piu fattori che crea la tragedia; uno di questi fattori, anzi quello che è all’origine di tutta la questione, è la scelta della razza idonea al proprio contesto ambientale e familiare, tenendo conto delle proprie competenze in materia educativa…e non credo proprio che l’husky sia per tutti

    • in una certa misura si, ma quando uno prende un cane non è che possa prevedere se avrà un bambino o meno quando il cane sarà ancora in vita. In fondo non si sarebbe mai detto nemmeno che mia sorella si sarebbe sposata, e invece… 😉 è un problema di cultura cinofila, tutti dovrebbero sapere come gestire un cane e un neonato in casa! comunque guarda che un cane piccolo normalmente riesce perfettamente ad arrivare a un letto, fidati… e con un neonato può fare danni gravi anche un cane piccolo, ma in ogni caso, male fa male! anche senza che il bimbo rischi la vita, è da evitare assolutamente!

    • Irene, qualsiasi cane riesce a saltare su un letto. E ribadisco che l’esempio più famoso di neonato aggredito dai cani da casa è sempre stato quello del neonato francese (che venne ucciso da due bassotti).
      Tra l’altro, in questo caso, avendo la bambina due mesi ed essendo i cani adulti, presumo che ci fossero prima loro: quindi non sono stati presi con un neonato in casa, ma il neonato è arrivato dove c’erano già due cani. E temo che i cani non siano stati adeguatamente preparati ad accoglierlo/accettarlo 🙁

  17. Vedi Nadia, mi scuso se sono un po’ tranchant, ma, pur senza togliere valore a quella che è stata la vostra (bellissima) esperienza con la vostra boxer, non la estenderei a regola generale. Così come non darei per scontato che la cana avesse realizzato che mancasse un cucciolo che doveva esserci. Può darsi, ma può anche darsi di no. E’ un errore che si fa sovente, estrapolare UNA SINGOLA esperienza a regola generale. Credo che Valeria, che dell’osservazione dei suoi husky aveva fatto un simil lavoro (e ringraziamo il maltempo ligure – oòltre al probabile disordine cronico della suddetta Valeria 🙂 – per non averci permesso di vedere il frutto delle sue osservazioni) sia più attendibile dell’osservazione di UN cane di casa. Peraltro di una razza DIVERSA da quella protagonista del fatto. Se vogliamo che la cultura cinofila cresca un po’, dobbiamo cominciare ad esercitarci noi ad essere obbiettivi e un po’ più scientifici…

  18. Mi scuso con Lei, che da quanto ho letto è un’esperta in materia, ma nn concordo con la teoria del cane che possa scambiare un neonato con un giocattolo di gomma o con un pasto extra! I boxer hanno sempre fatto parte della mia famiglia,sono sempre stati trattati come figli e per questo hanno sempre avuto un rapporto di fratellanza con i miei bambini. Quando il mio primo figlio è nato la mia Judy aveva già 6 anni, quindi un cane adulto che aveva avuto solo rapporti occasionali con i bambini. Essendo nato prematuro sono arrivata a casa dopo il parto senza il piccolo:dopo le feste di rito, Judy ha iniziato ad annusarmi freneticamente il ventre ed il seno e poi si è messa disperatamente a cercare per casa…aveva capito che avevo partorito e voleva trovare il bimbo!Se il bambino fosse stato con me, nn penso proprio che avrebbe potuto scambiarlo per un giocattolo…. Quando finalmente il bambino è arrivato, Judy ha avuto modo di annusarlo, leccarlo, appoggiare il suo testone insieme al bimbo sul mio grembo ed essere baciata ed accarezzata come sempre. Vivevamo in un piccolo appartamento, la cuccia di Judy era nella nostra camera e nn è stata spostata anche quando abbiamo dovuto mettere la culla di nostro figlio. Valerio ha imparato a camminare aggrappandosi a Judy, si è addormentato spesso accanto a lei, ha diviso con lei bocconi di pane e ciuccio e (per i più schizzinosi!)da piccolo nn si è mai ammalato. La mia teoria di fronte all’aggressività ingiustificata? La GELOSIA solo quella! Se il cane nn viene reso partecipe del nuovo evento, se lo si sgrida, nn lo si fa avvicinare, gli si riservano meno attenzioni, è normale che si scateni nel suo animo ferito astio,gelosia, desiderio di vendetta…. Molti nn sanno o nn hanno ancora capito che il cane,e molti altri animali,hanno gli stessi sentimenti umani: amore, fedeltà, amicizia….ma anche odio, rabbia, gelosia, rancore per i torti subiti.

    • Io parlo di cani, lei di boxer…non sono mica la stessa cosa! 😀
      Scherzi a parte, è assodato che i boxer sono cani con una sensibilità tutta particolare nei confronti dei bambini e quindi non stento a credere che la sua cagnina abbia avuto un bellissimo rapporto con il neonato… però le è stato comunque presentato! Lei dice che ha avuto modo di annusarlo, leccarlo eccetera: ed è proprio questo che bisogna fare con i cani.
      Molte mamme, invece, tengono i cani lontani dai neonati per paura che li lecchino (l’igieneee!!! uhhh!!!) o che possano far loro male con una zampata…quindi nel cane cresce la curiosità, e la prima volta che beccano il piccolo incustodito ci si fiondano sopra. Dopodiché può succedere che si limitino ad annusare e a scoprire…oppure può succedere – e purtroppo le assicuro che succede – che cerchino di afferrarlo, o per gioco o perché pensano che possa essere qualcosa di commestibile. Ovviamente basta il gesto di “afferrare” (senza bisogno che ci sia alcun intento di attaccare o ferire) perché un neonato se la veda molto brutta 🙁
      La gelosia è anche una causa possibile, però, come ho detto nell’articolo, non credo che sia questo il caso: da quanto si può intuire dai resoconti dei giornali, infatti, il cane non ha affatto attaccato la neonata. L’ha solo “presa in bocca”, probabilmente per tirarla giù dal letto.
      In realtà cosa sia successo davvero non lo sapremo mai, temo: le possibilità possono essere tante.

  19. ma io nn ho attaccato la mamma puo capitare nn siamo perfetti ho solo detto quale secondo me puo essere stata una causa nn so se quella giusta ma puo darsi i cani spostano i loro cuccioli in una situazione di pericolo ma come sappiamo la testa dei neonati e fragile e un cane nn sapra mai dosare la forza anche se nn ce nulla di pericoloso per noi ma per loro magari si lo fanno anche i gatti e i grandi felini comunicano con la I3occa e nn accuso questa mamma nn mi permetterei e stato un momento di distrazione quello che dispiace e che quel cane verra messo al patiI3olo senza neanche spiegarsi il motivo di un gesto come quello come e sempre stato fatto per tutti i cani ….ma spesso l’errore è umano e nn loro solo che siamo egoisti e preferiamo incolpare loro

    • Oramai mi sembra ovvio che non possiamo sapere davvero cosa sia successo e quale tipo di educazione-diseducazione abbia portato il cane a compiere questi gesti.

      Credo che sia piuttosto importante spiegare alla gente che ci sono modi per evitare questo tipo di problemi e che non sono di certo metodi tout court…ma veri e propri percorsi di formazione insieme al cane!

      Una qualsiasi mamma che ha un cane non può e non deve vivere appiccicata al figlio nel terrore che il cane lo morda, capisco il non lasciare i due da soli in una stanza, ma alzarsi per allontanarsi di quanto..due, tre metri???
      Una persona deve insegnare al cane a rapportarsi col bambino in meniera corretta e misurata all’età del bambino stesso.
      Di certo questo non è avvenuto correttamente, ma la colpa non è da imputarsi al cane o al bambino o alla mamma, sennò non ne usciamo più!

      Se vogliamo indagare a fondo la vera colpa è della nostra dis-cultura cinofila dilagante.
      E’ pieno di mamme che allontanano i cani nel timore che feriscano i bambini, rarissime invece sono ancora le classi di “educazione pre parto”.
      La maggior parte dei cani che vengono portati ad addestrare ci vanno perchè hanno già avuto dei problemi oppure perchè appartengono ad una cerchia di razze “pericolose” per le quali di solito i proprietari si informano.
      Di gente che educa il cane da subito (soprattutto se di una razza “tranquilla”) ce n’è poca.

      E ancora peggio, troppi pensano che addestrare (ovvero un grande calderone unico nel quale non si distingue tra educazione base, addestramento base e addestramento a fini utili o sportivi) sia una crudeltà nei confronti del cane…

      Se tira al guinzaglio “è perchè si sente un piccolo husky”, se salta addosso a tutti “fa le feste”, se litiga con gli altri cani “è coraggiosissimo”, se non ascolta il richiamo “è uno spirito libero”.
      Troppa gente la pensa così, salvo poi dire che è un mostro se morde qualcuno.

      Bisogna iniziare a diffondere concetti giusti… e farli arrivare ovunque, e forse questi eventi di cronaca sarebbero quelli giusti per iniziare una diffusione consapevole di questa cultura.

      • in una cosa in quello che hai scritto nn mi trovo daccordo se ti sposti di 2 metri il cane lo controlli almeno io ci riesco se mi allontano metre cucino e ce della carne in giro i cani diventano matti e ci provano a prenderla ma stanno sotto il mio controllo anche se mi allontano nn credo siano stati 2 metri senno nulla di tutto questo saree successo

        • Oddio, i due metri sono relativi… se il cane non è educato a rispettare certe regole e a rispettarti basta che parli al telefono guardando dall’altra e te la fa sporca… se invece è educato e ti rispetta è molto più difficile che te la faccia sotto al naso!

          Con la carne non ti so dire perchè non ne ho mai lasciata in giro incustodita (più che altro per l’igiene…), ma ad esempio i miei all’inizio hanno puntato subito la roba sopra al tavolino davanti al divano.
          Con un po’ di educazione (ora sono entrambi più alti dl tavolino stesso) non ci sono mai saliti sopra e non rubano nulla che vi si trovi appoggiato, anche se magari sopra ci sono fazzoletti di carta (che adorano…) o vasetti vuoti di yoghurt (che la sottoscritta dimentica sempre e che loro adorano più dei fazzoletti).
          Hanno capito che lì non si mette il muso, sia che io sia presente, sia che io non lo sia… e lo hanno capito così bene che ci lasciamo semre i puzzle in via di “realizzazione” (giuro, mai perso un tassello!)

          Stessa cosa con la tartarughiera (che è appoggiata a 45cm da terra, quindi se volessero potrebbero mangiarsi brodo di tartarughe tutti i giorni), un paio di sgridate e maggiore controllo nei primi mesi, tartarughe sane e superstiti dopo tre anni di coesistenza col cane.
          Eppure mi è già capitato di sentire terribili storie di tartarughe masticate dal cucciolo di casa nella frazione di secondo in cui il proprietario ha distolto l’attenzione quindi davvero, è solo una questione di educazione!

  20. nn per dire nulla ma io nn lascerei mai una creatura cosi piccola neanche per un secondo da sola e nn sto dicendo che sia colpa di nessuno nn mi permetterei mai pero pensiamoci un attimo pensiamo piu che altro perche il cane si sia comportato cosi si lo puo aver scai3miato per un gioco pero puo esserci enche un altro di motivo e se il cane a sentito qualcosa che per lui fosse pericoloso …..in quel caso il cane lo prende e lo sposta ma come puo sapere un cane che forza usare su un i3ami3ino di 2 mesi ??

    • Sara, non possiamo attaccare questa mamma che, dopotutto, si è allontanata dalla bimba solo per aprire (o chiudere, non ricordo) una finestra. Non si può dire che l’abbia “lasciata sola”. Purtroppo non era minimamente preparata al fatto che i cani potessero rappresentare un pericolo, e questo significa che non si è neppure preoccupata di “presentare” loro la neonata, probabilmente basandosi proprio sul fatto che si trattasse di cani dolcissimi come gli husky.
      Per questo è importante far capire alle persone che un cane NON PUO’ capire da solo che un neonato è un umanino: bisogna spiegarglielo. Altrimenti anche il cane più adorabile e coccolone del mondo può far danni seri, senza saperlo e senza volerlo.

  21. Una domanda, non prendetevela: così come non ci piace che giornalisti e pseudo-tali si buttino nella notizia del cane sbranatore e sanguinario, perché vi prendete la briga di dare la croce addosso ai genitori della bimba che hanno sbagliato questo e quell’altro, sapendo alla fine solo quello che hanno scritto i giornalisti di cui sopra? Magari avete anche ragione, ma non lo possiamo certo sapere dalle informazioni che abbiamo in mano.

    Oltretutto che il torto (se c’è) degli adulti qui, non è di quelli grandi: ora capisco quando fate vedere il video dei genitori che si divertano a filmare il bimbo che tortura il (grosso) cane di casa, che quello sia un fulgido esempio di cosa da non fare. Ma questa povera donna aveva la bimba sul letto e il cane in terra, non è che ha messo la bimba nella cuccia del cane e se n’è andata a fare la spesa! Non dite che è normale che un cane salti sul letto e prenda la bimba per la capoccia per giocarci, non lo è, altrimenti succederebbe ogni giorno, più volte al giorno.

    Che poi si debba far qualcosa per evitare anche che succeda quella volta su un milione, sono più che d’accordo. Bazzico queste pagine (e altre su web) apposta perché sono al mio primo cane e voglio sapere tutto ciò che è possibile sapere su come funzionano questi esseri (per me) sin qui misteriosi.

    Ma non balzate subito alla giugulare dei padroni, dandogli degli incompetenti, non avete le informazioni per sapere se sia veramente così, alla fine l’unica cosa che si sa è che vivevano in una casa all’interno di un’azienda agricola spersa nel bosco, per cui a me viene da immaginare che magari un po’ di animali ne sappiano.

    • Beh. il fatto che vivano in campagna non significa che ne sappiano qualcosa di animali, intanto perché saperne di cani e completamente diverso da saperne di galline o mucche o cavalli: sono animali diversissimi; e poi se lavori in un azienda agricola sai come è fatto un cane, sai che insegue le galline quindi devi tenercelo lontano, sai che abbaia se entra un altro cane, e lo sai per esperienza: ma l’esperienza si ferma a queste cose qui, se non studi l’etologia, non osservi i cani per lungo tempo, non discuti con esperti non saprai mai, per esempio, come in questo caso, che il cane deve essere abituato ai bambini piccoli prima che nasca tuo figlio!

      IL motivo per cui si biasima il padrone è che la responsabilità finale è sua, indipendentemente da come si siano svolti i fatti! Il cane è tuo, l’hai preso su tua scelta, ovvio che se provoca problemi il responsabile sei tu. Se il cane ha fatto quello che ha fatto c’è un motivo, e questo motivo è sempre intrinseco alla natura del cane: se hai un cane devi conoscerne la natura, sapere per esempio che come predatore c’è il rischio che scambi un bimbo per preda, o che è un animale che conosce le cose tramite la bocca e se trova qualcosa di nuovo è normale che cerchi di usare quella per conoscerlo! Hai ragione se dici che non è il caso di fare congetture su ciò che è successo senza sapere per bene i fatti, ma in ogni caso, qualunque siano state le modalità, la responsabilità non può che essere del padrone.
      Poi ovvio che può capitare l’errore, il non pensarci… per esempio io, quando avevo appena preso il mio primo cane, non ho certo pensato che potesse voler giocare col tappeto e non l’ho tolto di mezzo, sicché un giorno l’ho trovata che correva in giro col tappetino in bocca: ovvio che non l’ho fatto apposta, ovvio che non avrei mai pensato che un cane vada a giocare proprio col tappeto, però ciò non toglie che sia colpa mia lo stesso se il tappeto è stato rovinato!

  22. Per chi aveva chiesto cosa succede adesso ai cani “aggressori”, qui il seguito riguardante il Rott nell’area cani: http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2012/09/16/news/cucciolo-sbranato-nel-parco-la-padrona-ora-chiede-i-danni-1.5709310?fb_action_ids=4519571597610&fb_action_types=og.recommends&fb_ref=s%3DshowShareBarUI%3Ap%3Dfacebook-like&fb_source=other_multiline&action_object_map={%224519571597610%22%3A444139678965750}&action_type_map={%224519571597610%22%3A%22og.recommends%22}&action_ref_map={%224519571597610%22%3A%22s%3DshowShareBarUI%3Ap%3Dfacebook-like%22}

    • di male in peggio… 🙁 Dove vuole arrivare il giornalista con quelle mezze frasette demagogiche buttate li’? E se passa uno e ti dà una coltellata? E se invece di mettere sotto un riccio in macchina mettevi sotto la figlia di Obama? … non si riesce a capire dove vuole arrivare, che soluzione propone.

  23. Onestamente quando ho sentito la nostizia alla radio (frequenza disturbata) non ho sentito la razza del cane che ha morso la bambina, ma ho subito pensato “accidenti, se è un rott ricominciano la manfrina della razza cattiva da bandire”.
    Ho sempre paura di questo sensazionalismo sciocco, e dopo aver seguito il caso di Lennox in tv ho sempre il timore che l’ennesimo proprietario scellerato scateni una guerra alle razze “cattive”.
    Quando su internet ho letto che si trattava di un Husky ammetto che ero un po’ “sollevata”, difatti almeno nell’articolo che ho trovato io, non c’era alcun accenno alla presunta aggressività della razza.
    Senza voler assolutamente sdrammatizzare la gravità dell’incidente, leggere che, almeno stavolta, non hanno scritto “cattivissimo rottweiler” o “pittbull impazzito”, mi ha dato una sensazione di mediocre onestà del cronista.

    Poi ho trovato questa immagine su facebook
    http://sphotos-c.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-snc6/10566_4650339935336_1735157635_n.jpg

    “Giustamente”, notizia di bambina azzannata da un cane, immagine di un rottweiler.

    Come al solito hanno trovato un bel modo di mostruosizzare le solite razze, come al solito hanno sfruttato un incidente drammatico per fare propaganda anti-cane.
    E’ vergognoso.

  24. Un parere…all’articolo sul rottweiler mangia cani ho commentato:
    “Esimio cronista..dog sitter e addestratrice sono due figure distinte e separate!”

    Adesso noto sulla mia bakeka:

    Francesco Polidori a volte l’ironia è proprio fuori luogo !!!
    5 ore fa · Mi piace

    Ma l’ironia ‘ndo sta???

  25. Sono inorridita per la bimba attaccata dal cane, ma allo stesso tempo mi rendo conto che l’ignoranza non può regnare così sovrana: che un bambino vada fatto conoscere al cane è una cosa che dovrebbero sapere TUTTI, come si sa che bisogna coprire le prese elettriche per evitare che i bimbi ci mettano le dita o impedire al bambino di fare il bagno in mare subito dopo mangiato! Non è accettabile secondo me che per mancanza di cultura cinofila una bimba debba rischiare la vita… E mi permetto di fare una considerazione: se cinofilosofi e addestratori in questi ultimi tempi, si fossero preoccupati di fare un oretta alla settimana nelle scuole, rivolti anche agli adulti ( magari serali ) in cui si insegnano queste cose si base ( perché per quanto si possa essere in disaccordo su tutto, non si può negare che il cane debba poter conoscere un neonato che arriva in famiglia… ), invece che passarle a litigare su facebook su “collare o pettorina” quanti episodi di aggressioni si sarebbero evitati? Ma forse pensano che la passeggiata del cane sia un argomento molto più grave e importante della vita di un neonato…

    • aggiungerei che anche i bimbi vanno fatti socializzare con i cani,istruiti sul comportamento + adatto da tenere in ogni circostanza in presenza di cani.Prima di prendere il cane, ho educato mia figlia al giusto approccio,tanto che un paio di mesi fa (ora ha 5 cinue anni)mentre eravamo in un’area cani libera e non recintata,un pitt-bull ha fatto incursione,ha litigato con due cani che erano la e si è poi diretto verso di lei che stava mangiando un biscotto in piedi in mezzo all’erba,io non ho mosso un muscolo ma le ho ordinato di gettare il biscotto,lei non ha obbedito(chissà forse ha fatto pure bene) ma è rimasta immobile come una statua,e lui le ha dato giusto un ‘annusatina ed è andato via.Bravo il cane,ma pessimo padrone che è arrivato a scenetta finita.Il cane è un cane,è l’essere umano che dovrebbe elevarsi.

  26. Grazie mille….ho letto tutto l articolo e i commenti…bello,istruttivo per i consigli, e quindi anche rassicurante!….grazie ancora…

  27. Solo per commentare la seconda situazione, il cane dei vicini credo non abbia mai nemmeno annusato pacificamente i nuovi cuccioli umani nati in quella casa (nuovi, per modo di dire, hanno quasi due anni). Per ai genitori va bene perchè hanno due entrate e non devono necessariamente passare dal giardino. Ma il cane quando li vede alla finestra gli ringhia contro, e da questo è chiaro che non li considera certo del “branco”, e i bambini ne hanno il terrore… E quando usciranno a giocare in giardino?

    • Ciao..non so’ se e’ la conversazione giusta per scrivere quello che sto’ scrivendo, ma non sono una frequentatrice di bolg e quant altro e ritrovandomi per caso a leggere questo articolo,ho sentito il bisogno di scrivere..mi piacerebbe capire come far capire al cane che il neonato e’ un nostro cucciolo in pratica.. ho un problema con le mie 2 canine…o meglio con una che poi ha condizionato un po’ anche l altra…quella che mostra piu’ problemi (la piu’ grande) adesso ha 2 anni e mezzo…quando l abbiamo presa era terrorizzata da tutto e tutti..adesso riesce a gestire molto meglio le sue fobie in presenza di persone,ma non in presenza di bambini,in famiglia non ne abbiamo, ma in compenso ce ne sono molti sotto casa soprattutto di questa stagione a giocare ed e’ davvero un problema portarla fuori..adesso noi vorremmo avere un bimbo nostro e io personalmente un po’ di paura ce l ho!!…in questi 2 anni ne abbiamo provate di tutte,da centri cinofili a educatori a sport come l agility, la piscina e il t tauch per vedere se riusciva a rilassarsi…non abbiamo provato con psicofarmaci perche’ siamo contrari e siamo convinti che risolverebbero (forse) il sintomo ma non la causa…io mi sono pure fatta un corso per educatore per capirci di piu’ e non nego che per molti versi e’ servito..ma questo aspetto per me principale non ha avuti miglioramenti,o almeno non come avremmo voluto e sperato…sono un po’ delusa dalle tante “figure esperte ” che ho incontrato, che sembrano molto bravi a lavorare solo con cani che non hanno alcun problema,ma su chi ne ha ne capiscono anche meno di me che non ne so’ nulla!!..Anzi mi e’ capitato anche chi mi ha fatto piu’ danno ed ho dovuto ricominciare tutto d accapo..ci tengo a dire che comunque non ha mai avuti gesti aggressivi….ma questo non mi fa essere tranquilla…so’ che magari potrebbe addirittura stupirmi al momento che questo neonato ci sara’, tanto da farmi sentire in colpa per non averle dato fiducia..ma il “tentar” in questo caso potrebbe nuocere!..Avete consigli??

  28. non sono d’ accordo solo sul fatto che la tizia con il cagnolino non avrebbe dovuto entrare: insomma, è la tizia con il cagnone che, se il cane non è bravo, NON lo libera. è vero che è un cane e come tale può avere reazioni imprevedibili, ma non un cane equilibrato come lo sono i rotty ben socializzati. insomma, un cane libero (grande o piccolo) dev’ essere un cane addestrato bene dal padrone, perchè se no è ovvio che succedono episodi del genere. quindi, o il cane era aggressivo con gli altri cani e non andava liberato, o a pensato che il cagnolino fosse un “gioco”, ma non dopo averlo annusato, o dopo averlo sentito strillare.

    • io di persone che ti lanciano il cane piccolo dentro mentre ce ne sono 10 grandi ne ho viste a centinaia, che ti chiedono solo: “machio? femmina?” e alla risposta lo mollano, senza pensare a nulla. é il motivo per cui io nelle aree cani non la porto più la mia, perchè è un litigio continuo.

      Inoltre ne ho vissute un paio di ste scene, tra cui una decisamente truculenta: il cane, anzi la cana, uno pseudo pittbull, super buono e super amico della mia, super educato ed attento ai richiami, socializzato, mai fatto nemmeno un ringhi a nessuno. Arriva tipa mai vista prima, non chiede nulla, entra con un chiuaua. Il cagnolino si spaventa, scappa guaendo, e tutti gli corrono dietro, mia compresa, e purtroppo ha fatto una brutta bruttissima fine. ed è solo un caso non sia stata la mia ad addentarlo, o un altro cane, ma proprio la pittbull.

      La mia una volta si è messa a correre dietro ad un chihuaua, il cui tipo è entrato dentro senza chiedere niente a nessuno, tenendolo al guinzagli, ed assieme ad un altro cane meticcio di taglia grande. Il piccolino si è messo a giocare, saltellando e correndo, la mia ha cominciato a dargli retta, per fortuna solo seguendolo mentre correva intorno al padrone (ribadisco, legato, perciò metri di flexi attorno alle gambe dell’idiota), e chiamandolo al gioco, ma non toccandolo minimamente, anche perchè il piccoletto era tranquillo e zompettante, non impaurito, e probabilmente abituato a cani di taglia più grande della sua. Io mi sono avvicinata all’istante per controllare. Invece all’istante il padrone si è spaventato, e ha dato un calcio alla mia dicendo che stava attaccando il suo cane. Io mi sono avvicinata di più, e ho dato un calcio a lui… immaginate la scena, ed immaginate gli insulti che mi sono presa da tutti, IO ovviamente, non tu deficente che lo butti nella fossa dei leoni, e perdipiù ti spaventi te e te la prendi te con i cani?

      insomma, di idioti ne è pieno il mondo. L’unica domanda prima di entrare è: “è maschio o femmina?”. ma cavolo, basta viverci con il proprio cane per capire che il tutto non si riduce assolutamente a questo.

      • … la domanda “maschio o femmina” è meglio che niente… anche perché fortunatamente per molti cani questo fattore da solo è sufficiente da ridimensionare i rischi in modo molto forte. Per il resto hai descritto scene molto tipiche e all’ordine del giorno che credo molti frequentatori delle aree cani hanno vissuto…. le ho vissute anch’io prima di decidere di abbandonare o almeno ridurre drasticamente le frequentazioni di queste aree. Anche a me è capitato di essere “dalla parte del torto” in una situazione quasi analoga al fattaccio di cronaca. Nel senso che il mio cane è arrivato a “pinzare” un pinscherino…. fortunatamente senza epilogo cosi’ drammatico perché, io a differenza della signora, forse perché proprietario dell’aggressore, sono riuscito a staccarlo subito e perché il mio non è un rottweiler ma erano undici chili contro tre. Ma c’è stata anche da parte mia l’incompetenza di non prevedere le reazioni di un cane preso da pochissimo al canile… l’avevo da un mese, forse meno.
        Ho notato che spesso i momenti critici sono l’ingresso e l’uscita di nuovi arrivati, e che molto spesso c’è di mezzo la faccenda guinzaglio…. proprio pochi giorni fa, prima di questo fattaccio, avevo postato in un forum cinofilo un intervento in cui notavo come per molti cani, abituati alla vista di conspecifici al guinzaglio con i quali non possono interagire, la sola associazione “guinzaglio” faccia salire l’adrenalina a mille…. copincollo l’intervento completamente perché penso evidenzi cosucce su cui riflettere:

        [autoCIT]
        Voglio raccontarvi una cosa strana che mi è capitata in questi due
        giorni. Ho una bambina di 3 anni e mezzo che ha appena iniziato la
        scuola dell’infanzia. Come stratagemma per farla andare volentieri e
        superare un reinserimento difficile con un cambio di maestra che non
        ha ancora bene accettato, ho assecondato il suo desiderio di andare a
        scuola “da sola” con la sua bici… Cioè invece di caricarla sul
        seggiolino, viene con la sua biciclettina e pedala lei. A parte un
        attraversamento di una strada trafficata ii percorso è su strade
        interne, frequentate solo dai residenti… che però a quell’ora escono
        in macchina per andare al lavoro. Per rendere la cosa piu’ sicura e
        per aiutarla un po’ nel superamento di piccole salitine e ostacoli ho
        pensato di agganciare la biciclettina al guinzaglio di Amedeo per
        controllarla, tenermela vicina e nel caso poterla fermare se non
        obbedisce ai comandi. La cosa ha divertito molto tutti i vicini e le
        persone incontrate… pur abituati ai miei exploit in fatto trasporto di
        comitive di bimbi e cani su mezzi inusuali… mentre ha destabilizzato
        moltissimo tanti cani incontrati. Inizialmente non ci avevo fatto
        caso… poi ho iniziato a chiedermi del perché tanti cani ce l’avessero
        con mia figlia che apparentemente non faceva niente di strano. Abbiamo
        incontrato tantissimi cani che in passeggiata abbaiavano furiosi,
        denti in fuori, come avessero visto chissà che pericolo… Roba che se
        ne scappa uno la morde davvero. Poi ho capito… a scatenare la reazione
        era il guinzaglio. Questi stressatissimi cani di città sono abituati a
        vedere altri cani al capo del guinzaglio… Cani con cui solitamente non
        entrano in contatto, limitandosi a sbraitare e minacciare,
        atteggiandosi a leader indiscussi del quartiere. Questo strano cane
        cosi’ veloce e dall’aspetto cosi’ insoliti li ha fatti andare giù di
        testa. Per proteggerla dal traffico l’ho messa a rischio aggressione
        dal primo che trova il cancello aperto… Vedrò di comprare l’attacco a
        barra rigida da decathlon…. Pensavo anche che dietro un aggressione del genere …chissà chi avrebbe capito il motivo scatenante. “Passano bambini tutti i giorni, non ha mai fatto niente d simile… forse la bambina gli ha fatto qualche cosa in passato… dei cani non ci si può mai fidare.. e i soliti chilometri di inchiostro. […]

        • certo che chiedere “maschi o femmina” è meglio di niente, ma non basta, ed è il preludio, di solito, all’ignoranza fatta persona di chi te lo chiede.

          Il problema grande è che come facciamo a far capire a chi non ha cani “cosa sono” i cani, se primi fra tutti a fare cagate sono quelli che i cani ce l’hanno? Come spieghi alla gente che tu le raccogli le cacche se poi anche tu quando cammini ne pesti cento?

          E faccior iferimento a maschio-femmina perchè per esempio, la mia, proprio se ne frega che il cane sia maschio o femmina, anzi fa proprio il contrario, è più facile se la prenda con i maschi che con le femmine, o meglio: se la prende con i cani che io chiamo “fastidiosi”, cioè che non la lasciano in pace odorandola ossessivamente, che cercano di montarla, che le abbaiano isterici in faccia. E non so per quale strana ragione (se la sapete, spiegatemela!) con i labrador, chiari, maschio o femmina poco le importa. per questo dico: prima bisognerebbe essere super sicuri di conoscere il proprio cane, e anche quando lo si è, ci vogliono centomilamilioni di occhi e attenzioni. Qualche volta io le guardo i denti, e penso che, se solo volesse, o ci fosse chissà qualo occasione, con un morso me la staccherebbe una mano. Questo, forse, bisognerebbe ricordarselo anche se il proprio cane è il più pacioso del mondo.

          • non si capisce tanto, volevo dire che data la forza del morso, ed i super dentoni che ha, se davvero mordesse farebbe danni enormi.
            per fortuna fino ad ora oltre ad un abbaino quando si infastidisce con gli altri cani non fa, non si è mai girata “malamente”, e poche ringhiate viste nella sua ancora piccola vita, e purtroppo tutte al portinaio cinese del palazzo accanto al mio.. spiegatemi pure questa!!!

  29. A proposito di “giornalisti”, ricordate la povera badante aggredita dai due rottweiler vicino Roma: http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_settembre_16/azzannata-roma-muore-dopo-2-mesi-2111840277488.shtml

    Stupefacente la chiusura dell’articolo: “Il commerciante aveva spiegato ai carabinieri che i due rottweiler, un maschio e una femmina di circa 60 chili, erano registrati regolarmente”. Voglio sottolineare i 60 (sessanta) chili l’uno soprattutto la femmina, praticamente due tirannosauri rex! BAH…

  30. “basta!!!!!!!!!! basta con cani di quel tipo in giro…….la legge deve operare come se il gesto lo avesse compiuto il proprietario e basta!!!!!!!…………Sono cani da vietare per legge sono brutti e aggressivi e chi li tiene lo fa solo per prepotenza e arroganza”

    Premesso ke i Rottw. nn mi fanno impazzire ma quando leggo commenti d questo tipo infantili (vedi brutti e cattivi,apocalittici m asoprattutto con la conclusione qualuncuistica d a”popolino”..non so a voi ma a me girano di brutto!

    • Me lo sentvo, Valeria, che oggi avresti battuto un colpo. Io credo che alla base di tutto ci ritroviamo un altopiano di beata ignoranza.E su questa base ci si butti a pesce sulle razze di cani che hanno più potenzialità da carrarmato, così ci si mette in bella evidenza davanti al mondo… le aree cani diventano pericolosisime per i cani stessi, beninteso (la sottoscritta tiene legata almeno per la prima mezz’ora la bastardina di casa, nove chili scarsi con un caratteraccio fenomenale che fa da innesco perfetto alla trudi, cecoslovacca patatona ma con un potenziale letale di velocità, forza e boccaccia ultradentuta!) Come sia andata nel caso della neonata, si può forse dedurre dalle poche notizie. Qui non sono d’accordo con te dato che la bimba era sul letto dei genitori, certo non in corsa essendo neonata, ma adagiata nella “cuccia reale” estranea perché da troppo poco tempo a casa e presumibilmente non presentata ai cani in modo adeguato. Propendo per la gelosia, in questo caso, ma santiddio, con due cani in casa, nove mesi di tempo per informarsi su come far loro accettare il neonato…Poi può capitare il cane pazzo. Io ho sessant’anni e ne ho visto uno solo.

  31. Dunque la razza non c’entra.
    Intendo dire non è determinante in questo genere di “incidenti”.
    Dunque è corretto affermare che un rott ed un labrador rappresentano lo stesso rischio in questi casi?

      • Eh si in effetti i giornali sono pieni di articoli dove un Labrador ha ucciso o ferito neonati o esseri umani in genere….o altri cani.
        Ma diamine non demonizziamo le razze ma cerchiamo di non dire eresie per favore….

        • Ade, guarda che i giornali non sono pieni di articoli di questo genere solo perché, se è un labrador ad uccidere un altro cane, sul giornale non ci finisce proprio! Se è un rottweiler, invece, ci si fanno i titoloni.
          Se ad essere aggredito è un bambino, purtroppo sul giornale ci finisce… come è appena successo. Ma siccome il cane era un husky, niente aggettivi sensazionalistici.

          • Mi dispiace ma non mi hai proprio convinta, purtroppo certe razze di cani sono armi innescate e avrebbero bisogno di padroni no esperti di più…… e 99 volte su cento invece sono solo fanatici che vogliono il cane “grosso” da guardia. Questa è la realtà e pur amando pazzamente i cani non bisognerebbe dimenticarla.

          • Non è la realtà: è una piccola parte della realtà. I cretini, purtroppo, ci sono in qualsiasi campo: i machoman che cercano gratificazioni esterne per la propria pochezza ci sono ovunque. Tra questi c’è chi si sballa con la droga o con l’alcol, chi si compra la pistola, chi si compra il cane grosso: è indubbiamente vero, ma non è assolutamente vero che chi ama i cani grossi sia automaticamente un cretino o un frustrato. Conosco centinaia di persone che hanno rottweiler, pit bull, dogo e che non corrispondono neanche di striscio a questa immagine che tu vorresti darne.

        • Quali eresie?
          Se davvero alcune razze fossero geneticamente killer ci sarebbero aggressioni tutti i giorni, invece il mondo è pieno di dolcissimi e felicissimi rottweiler che sanno vivere tra gli esseri umani senza aggredire nessuno (per non parlare del numero enorme di husky, pastori di grande taglia e pitbull…)

          Qui il concetto che si vuole e si deve far passare è che il cane va educato, che sia un rottweiler o uno yorkshire, entrambi vanno gestiti con la stessa coscienziosità.

  32. Valeria hai ragionissima in tutto. Solo mi chiedo se la voglia di uccidere un qualsiasi essere vivente nei cani possa un giorno scomparire da una parte con delle selezioni mirate e dall’altra con leggi che inpongano un adeguata educazione. Tutto questo tra l’altro aprirebbe la strada ad alcuni diritti dei cani

    • Voglia di uccidere mi sembra un termine azzardato,oltre che antropomorfico ..stiamo parlando di cani, oltre che di predatori non prede!Quindi se il cane scambia il “topastro” della situazione, che magari x l’occasione è stato profumato dalla “mammina” sciuramaria, è “normale” che venga addentato come se fosse una qualsiasi altra preda…eliminare del tutto l’istinto di “uccidere” in un carnivoro mi sembra oltre che utopistico anche “crudele” se vogliamo, perche’ significherebbe snaturare l’animale…sono d’accordo invece su delle leggi che impongano almeno un minimo di educazione cinofila!

      • L’animale è gia ampiamente snaturato se non riproduce tutta la sequenza di caccia, se ha le orecchie pendenti, etc.
        Se non la vuoi chiamare voglia di uccidere ma impulso è comunque la stessa cosa.. Il cane non sta fermo.. Parte e uccide

        • ehi, stiamo parlando di CANI, non di lupi. Il cane non è snaturato se non riproduce tutta la sequenza di caccia ma riporta la preda, o aiuta con le pecore, o se ha le orecchie pendenti.

  33. Vorrei conoscere le tecniche di socializzazione, ovvero il COME PRESENTARE al cane il neonato o il bambino che arriva in famiglia, cosiccome un “nuovo” adulto; questo anche nel caso il cane non sia più giovane…..avete qualche testo da consigliarmi?
    Grazie in anticipo.
    Susi

  34. Splendido articolo.
    Mi permetto di focalizzare l’attenzione su queste quattro righe:

    “quando è arrivato a casa, a due giorni di vita, strillante e rosso come un peperone, è stato adeguatamente presentato a TUTTI i miei cani, uno per uno: l’hanno visto, annusato, sono stati bloccati all’istante quando tentavano di prenderlo in bocca (e qualcuno ci ha provato), sono stati “informati” dalle mie parole e dai miei comandi, ma soprattutto dal linguaggio del mio corpo, che quello era il mio cucciolo, e come tale sacro e intoccabile.”

  35. Quale sarebbe il modo migliore per approcciare un bambino ad un cane? Non ho ben chiaro come si fa capire al cane che il bambino è “intoccabile”. Vorrei capire soprattutto come un bambino piccolo va avvicinato ad un cucciolo, che magari giocando anche con un morsetto leggerissimo potrebbe fargli abbastanza male.
    Il cucciolo in questione è una cucciolina di pit bull (di 5 mesi) che in questi giorni starà a casa mia e giocando mordicchia tantissimo, senza far male, ma ha sempre la bocca aperta appena si agita un po’. Finora ho provato con il cain solo quando iniziava a farmi male ed ha funzionato perfettamente, ma in quest’ultima settimana ha iniziato a mordere di più (potrebbe dipendere dal cambio dei denti?) ed anche se non fa male è veramente fastidioso essere morsicchiati in continuazione. Adesso sto provando a smettere di toccarla appena vedo che si inizia ad agitare troppo e dopo un po’ sposto la sua attenzione su qualche gioco (altrimenti lei passa alla mobilia). Ma non sono molto convinto di quello che sto facendo, che dici, sto sbagliando qualcosa?

      • Ci saranno “cani che uccidono” finché ci saranno cani.
        Ma i bebè moriranno solo finché ci saranno umani che ignorano cos’è un cane e cosa bisogna fare per farlo convivere bene con bambini, altri animali eccetera eccetera.

        • e gli umani così ci saranno sempre, anche se si imponesse educazione ai cani, umani che mai farebbero del male a una mosca ma con bambini mangiati dai loro cani.
          Mi faccio tre domande e mi dò tre risposte, ma lascio spazio per riflettere tra domanda e risposta:

          1: con i criteri di allevamento di oggi, si può trasmutare l’indole di un cane che so un segugio a un altra che so da pastore?

          no perchè selezionando si è levato/cancellato, quindi visto le azioni del pastore sono susseguenti a quelle della ricerca per fiuto, ormai quello che è fatto è fatto. Ci vorrebbero migliaia se non milioni di anni per invertire il processo

          2: con i criteri di allevamento di oggi, è possibile partendo da una razza che ha tutti i comportamenti della caccia selezionarne un ramo come hanno fatto gli antichi, che o fiuta solo, o raduna, o riporta?

          no perchè tra standard di razza che si impone, il districarsi contro le malattie, la fretta di far figliare o la bancarotta, il fatto che i cani non servano più allo scopo, non è possibile.
          Gli allevatori non saprebbero da che parte iniziare!
          Di comportamento oggi, oltre a qualche retaggio del passato che rimane, ma solo perchè è duro a morire, si seleziona solo la docilità. Che poi ho visto qualche cane campione col carattere migliore di altri, ma partivano con un carattere non tanto buono e solo dopo qualche expo li ho visti cambiati in meglio. Forse un po di disciplina da expo in qualche modo aiuta, perchè su una decina di presunti campioni, solo quei 4 che hanno iniziato le sfilate hanno migliorato il carattere

          3: visto che con i criteri di allevamento di oggi non pare possibile far si che tutte le razze non uccidano mai nessun essere vivente, sarebbe possibile farlo con i criteri di una volta?

          IMHO si. Selezionando per carattere. Bisognerebbe allargare le maglie della selezione, partire selezionando cani che non hanno mai morso seriamente. Forse i cani regolatori che forse sono in tutte le razze hanno caratteristiche trasmissibili, e comunque i loro geni male non farebbero. Seleziona che seleziona quello che non morde mai seriamente, fallo figliare ed educare i figli, vuoi vedere che questa cosa si fissa?
          Si puù farlo oggi? forse un pochino? Lo farebbe mai qualcuno? no perchè gli standard di oggi non lo richiedono e sono troppo esigenti in altri aspetti

          • Giampi, mannaggia, per risponderti devo sempre recuperarti dall'”hidden” in cui ogni volta riesci a farti infilare! Ma non ti sorge mai il dubbio di spararle grosse?
            I criteri di allevamento non sono “di oggi” o “di ieri”: il criterio di allevamento è sempre stato lo stesso, e cioè la selezione dei caratteri che interessano e il tentativo di eliminare quelli che non piacciono/non interessano.
            Quindi, SI, sarebbe possibile tutto, se a qualcuno interessasse farlo.. fermo restando che ovviamente si parla di “tendenze” caratteriali, perché un cane è sempre un cane per intero. Non è che si selezioni un cane che “annusa e basta”, ma si seleziona un cane “più bravo degli altri” nel lavoro di fiuto…e così via. Il cane che riporta non è un cane che non si mangerebbe mai una preda: diciamo che è “più facile” abituarlo e non mangiarsela e a riportarla…ma se non lo addestri, quello se la porta nella tana sua e se la fa fuori come qualsiasi altro cane.
            Quindi già parti da un concetto che non è del tutto corretto: quello del cane “che fa una cosa sola”, e che in realtà non esiste.
            Poi trai le tue personali conclusioni, come al solito slegatissime dalla realtà: perché se fosse come dici tu non esisterebbero husky da agility o da protezione civile (che invece ci sono), pit bull da pet therapy (che invece ci sono) e perfino rottweiler da conduzione del gregge (e ce n’è almeno uno, c’è il video su youtube).
            Quindi “quel che è fatto è fatto” una beata fava: in OGNI cane c’è potenzialmente “tutto” il cane (grazie al cielo: altrimenti avremmo fatto davvero un lavoro di merda), solo che alcune cose gli riescono meglio di altre e gli piacciono di più di altre.
            Se però tu prendi un barboncino e lo allevi/addestri come un cane da difesa, lui farà il cane da difesa: ovviamente entro i suoi limiti fisici, ma lo farà perché è un cane e sa fare tutto ciò che può fare un cane.
            La tua seconda domanda è assurda: perché mai bisognerebbe selezionare un cane che “fiuta e basta”, o che “riporta e basta”?
            Ma MENO MALE che non si può! E grazie a Dio, meno male che a nessuno interessa farlo!
            Sarebbe come allevare, che so, bambini che sanno SOLO suonare il pianoforte o fare equazioni matematiche: ma che orrore!
            Infine: far sì che tutte le razze non uccidano nessun essere vivente?!? Ma sei fuori?
            Il cane è un predatore, santiddio!
            In che cosa vorresti trasformarlo? In un pesce rosso? In una scimmia frugivora?
            Ma che razza di ragionamento è? Che razza di rispetto hai per i cani?
            Il cane che non uccide nessuno esiste già: si chiama PELUCHE.
            Chi non è in grado di gestire il proprio cane , se ne prenda uno di quelli e non dovrà aver paura di nulla. Gli altri imparino a rispettare il cane per ciò che E’, a gestirlo e ad educarlo come si è sempre fatto da che mondo è mondo.

  36. brava: i cani sono cani sono cani e sono cani! In un prossimo articolo ci insegni come si ‘presenta’ un neonato ad un cane? In ufficio conviviamo bellamente 4 umane 2 maschi umani e 2 maschi cani (grossi). Una delle umane è ‘pregna’ e dopo il dovuto periodo di riposo si porterà il pupo al lavoro. Cosa dobbiamo fare?

  37. Sono quasi completamente d’accordo con tutto l’articolo, tranne il fatto che non si può parlare di ‘specie’ cane come predatore; la maggior parte dei cani da appartamento nemmeno sanno più cosa sia la predazione vera; non vedo uno shi tzu, un cocker, un pointer o un bulldog (e potrei citarne molte altre) in quel contesto. Ormai le razze canine che effettivamente mantengono tutta la sequenza sono molto poche: levrieri e nordici; l’husky, essendo un nordico, è sicuramente fra quelli.
    Riporto anche l’articolo/intervista a Claudio Mangini sull’episodio
    http://www.facebook.com/nadia.daddi/info#!/photo.php?fbid=4147709382847&set=o.394561030557562&type=1&theater

    • Non si può parlare di predatori puri (tipo lupo), ma l’impulso predatorio ti assicuro che ce l’hanno ancora tutti…o quasi. Forse manca giusto ai cani da compagnia, nei quali è stato inibito…ma pastori, cani nordici, la stragrande maggioranza dei molossoidi, terrier, levrieri e tutti i cani da caccia ce l’hanno bello sano e integro, te lo posso assicura’! (altrimenti col cavolo che potremmo addestrare i cani da difesa giocando…)
      Insomma, ce l’hanno nove gruppi su dieci…

      • Io non parlavo di ‘impulso predatorio’, ma di sequenza predatoria, che è quella serie di comportamenti che un predatore attua nei confronti di una preda. Poi, posso essere anche d’accordo sul fatto che uno Yorkshire (un terrier, giusto?) abbia l’impulso di rincorrere una pallina o un passero e un collie di correre dietro ad un ciclista. Altrimenti che farei recupero comportamentale a fare? 😉

        • Vero, gli antichi sono stati bravissimi a creare cani da pastore che riproducono una parte della sequenza della caccia, segugio che ne riproducono un altra… Ora questi comportamenti non servono quasi poi a niente, perché i bravissimi (per chi non mi conosce sono ironico) allevatori di oggi con i mezzi e le conoscenze che hanno non riescono, non a fare cani bambirinco, quello gli riesce benissimo come effetto collaterale, ma cani che non uccidono? Forse appassionando cani regolatori, che hanno un gran senso del giudizio e grandi competenze ma non mordono mai…

        • se avessi visto la mia far fuori la nutria ti renderesti conto che cel’ha ancora eccome
          vista della preda da lontano
          passo del giaguaro per avvicinarsi, passi lenti, tutta abbassata e posa di zampa anteriore al posto dell aposteriore (che in un piazzale non ti vede nessuno ma vabbè)
          a poca distanza dalla preda scatto, afferrata preda dalla collottola, sbatacchiata un po e poi tenuta sempre per la collottola giù a terra finchè non smetteva di muoversi
          stava cominciando anche a pensare di assaggiiare ma gliel’ho tirata via…
          meticcio di pastore tedesco…

          • noi abbiamo rimborsato al vicino un bel po’ di galline… tutto per colpa di uno yorkshire che riusciva a passare sotto la recinzione e andava a caccia.
            E le galline mica ce le portava! no, il signorino al massimo ci faceva trovare qualche pezzetto e le piume, riuscivamo a capire che le aveva divrate solo dalle cacche!

            Ciononostante è un cane infinitamente da compagnia, davvero dolce e coccoloso… (ed è anche più facile apprezzarlo ora che invecchiato e fermato da una nuova recinzione non si impiastriccia di cadaveri!)

          • Il mio bassotto Liv si è beatamente fatto fuori UN POLLAIO intero (quello del vicino): eravamo tutti sicuri che fosse stato uno dei miei husky, che però erano tutti nei recinti…stavamo cercando di risolvere il mistero quando lo sciagurato (bassotto nano, precisiamo) è apparso tutto fiero, interamente coperto di sangue (altrui) e con una piuma che ancora gli spuntava dalla bocca.
            Conta della tragedia: dodici (mi pare) galline ammazzate, due mangiate (però ha lasciato le zampe e la testa), il gallo sopravissuto (probabilmente si è difeso con ogni mezzo) ma completamente SPIUMATO: sembrava un pollo pronto per essere messo in forno, a parte il fatto che era vivo e incazzatissimo.

      • azzardo una risposta:io ho una barboncina, razza classificata come “da compagnia”, ma secondo me è “da caccia” e a mio avviso l’impulso predatorio ce l’ha, solamente che lo riversa sui giochi, sulla pignetta al parco.è stato detto che il cane ha l’occhio del predatore, quindi, secondo me, anche lo shitzu ha l’impulso predatorio nel momento in cui rincorre la pallina.
        a me non viene da correre dietro ad una cosa che si muove, ai cani invece viene spontaneo.

    • le razze che in genere mantengono tuta la frequenza:cerca-scova-insegue-cattura uccide,sono le razze non specializzate..cioè segugi(e qua includo anche il bassotto..vedere un bassotto alle prese con un rato…finisce sempre con l’uccisione,se lo si lascia fare)i levrieri primitivi,quelli che di solito cacciano in muta e i guardiani degli armenti(cani da pastore tipo maremmano)..correggetemi se sbaglio…da non confondere con l’istinto predatorio..che c’è sicuramente anche nel piccolo cocker…

      • Andy, la sequenza predatoria completa include anche la consumazione del pasto. Siamo sicuri che, a parte i levrieri (non solo i primitivi, tutti i levrieri) ed i nordici gli altri cani da te citati consumino il pasto?
        Ad esempio, mi pare che nei segugi questo ultimo comportamento sia stato soppresso per selezione. Ma magari mi sbaglio io. 😉

        • allora..ti dico che la mia bassotta…ti parlo di anni fa…se non riuscivo a bloccarla..si mangiava il topo da campagna 🙂 su quello che mi è stato insegnato sul famoso mantenimento di tutta la frequenza…sui segugi ci sarebbe da dire xò:che all’interno di questo gruppo,una razza può essere più adatta di un’altra a seconda del terreno,della preda e del cacciatore…cosa cambia dai segugi ai bracchi? x dare un esempio,nei bracchi e cani da punta,la sequenza predatoria è stata modificata in modo da estinguere le fasi di agguato-inseguimento e il morso diventa riporto.

          • la sequenza predatoria può essere rivolta nei confronti di un giocattolo/bastone? arrivando anche alla distruzione dello stesso?

          • Certo Laura. Questo è un problema presente fra i levrieri che fanno coursing o racing sportivo ai quali viene impedito di distruggere lo zimbello perché portano una museruola. Questo in Italia.
            In Francia, ad esempio, i levrieri corrono senza museruola perché fin da piccoli gli viene insegnato a ‘mollare l’osso’ e ad avere il morso controllato attraverso un paio di esercizi. Io avevo fatto la stessa cosa col mio whippet senza saperlo; unico in tutta Italia che avrebbe potuto correre senza alcuna museruola.

        • I sarei abbastanza sicuro che oltre i levrieri, tutti i cani del gruppo 5 mangiano anche la preda, e so per certo di una mix breton che cacciava conigli per rigurgitarli ai suoi figli. Non ha gran valore statistico, ma è l’unico cane che conosco che eseguiva tutta la sequenza predatoria. E credo che non sia solo una questione di razza, ma anche di insegnamenti ricevuti.

          • Sì, questo è giusto. La sequenza completa è comunque latente in tutte le razze e credo sia possibile invertire il processo, anche se magari con una certa fatica e non con tutte (considerando che alcune hanno i limiti fisici che non lo permettono).
            Del resto non si spiegherebbe il motivo per cui razze adibite a certe ‘mansioni’ (ad esempio i labrador che sono dei cani da riporto) possano essere allenati fin da piccoli a svolgere compiti diversi (ad esempio U.D.).

      • La mia maremmana era del tutto priva di istinto predatorio e andava d’accordissimo con qualunque essere vivente (tranne con un unico cane che l’aveva minacciata quando era cucciola e che non si è più scordata fino alla morte).
        Io sapevo che i cani da pastore VERI, cioè quelli che ancora davvero fanno questo mestiere, come il maremmano appunto (il pastore tedesco non viene più usato per le greggi)sono privi di istinto predatorio… il che ci sta per ovvie ragioni…
        Correggetemi se mi sbaglio.

  38. sono mamma di tre…e la prima cosa che facevo quando tornavo casa dall’ospedale con la bimba/o…era di presentarlo ai cani..non me ne fregava un bel cacchio di tutte le dicerie che il bimbo si ammala se il cane lo tocca….assolutamente…se lo leccava? si lavava,se lo annusava..(amavano la parte pannolino 🙂 )si lavava…amen..ho preso un cane tg xxl…3 mesi dopo che è nata l’ultima..e l’ho vista gattonare tra le zampe di un alano di 50-60 kg…ed era un cane giovane..ma lui si metteva in posa da “cavallo che dorme” con una zampotta all’aria finchè la bimba passava sotto…
    da mamma mi fa un male tremendo leggere queste notizie..ma fanno male anche da proprietaria di 3 cani e nello stesso tempo mamma…..come fa un cane a capire che quel esserino strillante tutto imbottito…è un umano,il cucciolo,se no lo spieghi??? e non a parole…
    stesso da mamma dico:far crescere i figli insieme a dei animali è la cosa più meravigliosa al mondo….

    • sono mamma anch’io,e quando sento queste notizie mi si attorcigliano le budella.Però,purtroppo,e lo dico col cuore in mano,alla fine,le responsabilità è sempre e solo dei padroni dei cani.Se dopo due mesi che hai portato un neonato in casa il cane non ha ancora capito,evidentemente non gli è stato spiegato bene,o per niente.Se invece del bambino avessere portato a casa un cucciolo di gatto,scommetto che avrebbero impiegato la prima settimana a far socializzare bene le due specie,magari tenedoli in ambienti separati quando non vigilati,fin quando non avessero mostrato di essere in grado di convivere serenamente anche senza l’umano.Forse han pensato che non essendo una razza aggressiva non avrebbero avuto problemi..peccato che l’Husky sia ladro di natura(infatti ha atteso di non essere visto,e con un forte istinto predatorio.

  39. Ma si sa che fine hanno fatto questi cani? dove si trovano in questo momento? I giornalisti non hanno speso neanche una parola in merito. Ho trovato molta superficialità e pochissima chiarezza nei due articoli, ma tanto, si sa, quando si tratta di cani basta il titolo a creare terrore e “caccia alle streghe”.

  40. riflettendo sui comportamenti dei cani liberi insieme al parco, mi è tornato alla memoria un episodio: la mia cana piccola al parco ha incontrato una segugia rescue e si sono annusate, la mia ha mostrato la pancia (come sempre)e l’altra ha continuato ad annusarla per benino… arrivata alla pelle della gola, l’ha presa tra i denti e ha cominciato a sbatacchiarla come un peluche! per fortuna la pelle era tanta e la differenza di taglia poca, si è risolto tutto con un pò di sangue e tanto spavento

  41. Mi sorge un dubbio: si critica tanto l’utilizzo della mano di plastica per determinare la possessività di un cane riguardo al cibo “perchè il cane sa benissimo che quella non è una mano vera, perchè puzza di plastica e perchè i cani non sono scemi” mentre in questo caso è giustificabile scambiare un neonato per un oggetto?
    Non è un controsenso?

    • No, perché una mano di plastica non ha l’odore di una mano umana: ma neanche un neonato ha lo stesso odore di un umano adulto (ce ne rendiamo conto perfino noi, con i nostri nasi da quattro soldi: infatti parliamo proprio di “odore di neonato”).
      Quindi, così come il cane distingue tra mano finta e mano vera (e può attaccare la prima, ma rispettare la seconda), così distingue tra umani che conosce e con i quali è socializzato (che rispetta) e neonati che non conosce (e che può – in alcuni casi, non certo in tutti…ma in alcuni sì) anche pensare di attaccare. I cani non sono scemi, e infatti imparano perfettamente quello che gli insegnamo: ma non sono neanche dotati di poteri sovrannaturali, capaci di fargli capire – per chissà quale miracolo – che un neonato è un piccolo umano.

      • No, Irene, forse sei tu che non hai letto attentamente. Io ho ipotizzato (più di questo non si può fare, con notizie così frammentarie e riportate da un giornalista che magari le ha tratte da un’agenzia…) che il cane protagonista di questo episodio abbia scambiato la neonata per un giocattolo, o – meno probabile – per una bistecchina lasciata incustodita.
        In questo caso NON può esserci stata predazione, visto che la piccola era ferma nel letto. La predazione può scattare quando il bambino scappa strillando, cosa che ovviamente non può fare un neonato.

  42. Questo episodio mi fa male, da mamma e da allevatore di Husky, sono ad un bivio, da mamma rimango inorridita davanti all’immagine che deve aver visto quella mamma… da huskista so benissimo che quello che tu hai scritto è maledettamente vero… sono anche io certa che lo ha scambiato per un gioco

    • Se ti puo’ far stare meglio….io ho visto le immagini in un telegiornale,ammesso che fossero veritiere, il cane in questione al massimo si poteva definire un incrocio con vagamente le fattezze di un husky.

      Come scommetto che il famoso Rotweiller al massimo era il solito “incrocio da canile che ricorda un rott”.

      • Che il cane fosse di razza o un meticcio non cambia la sua natura e cioè che non è un essere umano o un personaggio delle favole ma un carnivoro predatore come l’autrice dell’articolo giustamente sottolineava. Secondo me è proprio questo che devono ficcarsi bene in testa i signori umani. Alla base di tutte queste tragedie c’è sempre e solo l’ignoranza dell’uomo e, oserei dire, il mancato rispetto e considerazione verso un animale, il cane appunto, che ha una mente profondamente diversa dalla nostra e che soprattutto non opera scelte in direzione del “bene” o del “male” come le intendiamo noi esseri umani. Magari la signora che incautamente è entrata nell’area dog con un cane in braccio, una bambina e addirittura un altro cane al guinzaglio, avrà pensato erroneamente ed incautamente. “C’è un cane grande…cosa mai può fare? I miei sono cani piccoli….il bestione capirà e non farà nulla”. Stesso discorso quando qualcuno definisce il proprio cane “buono” o “cattivo” senza rendersi conto che solo l’essere umano può essere fare scelte etiche e morali.

    • grazie per questi tuoi articoli sempre interessanti. Vorrei parlare della mia esperienza con educatori cinofili. ho avuto 3 pastori tedeschi in vita mia,e con l’ultimo ho frequentato 2 centri che usavano 2 metodi molto diversi di approcciare al cane per fare obbedienza e socializzazione; bene il risultato è che non l’ho più portato ad educare; il primo mi era sembrato migliore perchè per socializzazione intendeva socializzazione con cani e persone e quindi creava queste situazioni e per l’obbedienza invece utilizzava un sistema con corda; essendo lontano da casa e difficoltoso per me continuare da questo educatore ho iniziato da un altro che ha riconosciuto non valido il sistema del collega: sostiene che il cane deve ubbidire al padrone deve stare sempre come in adorazione del padrone, la sua attenzione deve essere solo per il suo padrone; sicchè la socializzazione secondo me non c’era anche se il corso era socializzazione e obbedienza; ho notato però la sua attitudine a spingere verso il corso di difesa e ho notato come gran parte della gente che era presente nel centro era molto centrata sulle esposizioni, gare…insomma quei soggetti che vivono dei riconoscimenti del loro cane, cosa che a me non piace…con questo vorrei dire che è difficile trovare un ambiente giusto e per il padrone è difficile capire il metodo giusto quando anche gli educatori cinofili screditano il sistema dell’uno e dell’altro! E’ utile l’educazione del cane, perchè serve al padrone per imparare a conoscere il proprio cane e a saperlo gestire ma purtroppo non è facile trovare l’ambiente adattato (troppi educatori spingono per la competizione e l’agonismo che io reputo solo una cosa accessoria, l’importante è già capire come farsi ubbidire dal proprio cane e capirne i segnali).

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