giovedì 16 Gennaio 2025

La Sciura… Maria De Filippi

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

defilipp2di VALERIA ROSSI – Si sa che i cani fanno audience, purtroppo. Piazza un cane simpatico in una qualsiasi trasmissione che va avanti da un po’ troppi anni e che magari vede calare un po’ lo share, e stai pur certo che gli ascolti risaliranno.
Non so se sia stato questo il motivo per cui hanno infilato due cani in “C’è posta per te” (fosse stato per me, lo share di questo programma sarebbe rimasto immobile dalla terza puntata della prima stagione, perché ho guardato giusto le prime due puntate e poi mai più: ma sembra che abbia un successone e quindi io non faccio testo): sta di fatto che i cani scelti per fare la loro apparizione subito prima dei titoli di coda sono una femmina di Weimaraner e uno Staffordshire bull terrier maschio, entrambi blu (colore normalissimo per il Weim, decisamente più insolito per lo staffy).

defilipp3Che fanno, ‘sti due cani? Portano messaggi a Maria De Filippi, che (nomen omen…) si muove come una perfetta Sciuramaria cercando di ottenere qualche esercizio di obbedienza e premiando i cani in modo da far vedere al suo pubblico come si può riuscire a farsi mordere una mano o la faccia. Porgere il premio al cane e poi tirarlo indietro è il modo perfetto per creare un incidente involontario: forse ci salva il fatto che “C’è posta per te” finisca piuttosto tardi, altrimenti sarei in grandissima apprensione pensando a tutti i bambini che potrebbero provare a porgere al cane il biscottino tenuto nella propria bocca. Ci vorrebbe il disclaimer “Dont’ try this at home”…
Comunque, il video lo trovate qui: www.video.mediaset.it/video/cepostaperte/puntata/434836/una-fidanzata-per-saki.html, quindi non c’è bisogno che continui a fare le pulci alla Sciuramariadefilippi per come si muove e per tutto quello che riesce a sbagliare in tre minuti netti. D’altronde non si sta parlando di addestramento e nemmeno di educazione: è solo un siparietto allegro, che sicuramente non sarebbe altrettanto divertente se la De Filippi (e i cani stessi) si comportassero in modo impeccabile.
Purtroppo le pulci devo invece farle agli autori: a) per la scelta delle razze; b) per la clamorosa VACCATA contenuta nell’ultimo messaggio di Saki, che a sua volta voleva essere una spiritosaggine (era: “P.S.: mi trovi una fidanzata?“), ma che mi ha fatto venire la pelle d’oca perché penso a tutte le Sciuremarie d’Italia che traggono le loro aberranti conclusioni.
Me le vedo che strillocchiano nelle orecchie del marito: “Eccoooo!!! Lo vediii? Anche Saki cerca una fidanzata! Perché i maschietti hanno bisogno di accoppiarsi! E tu che invece non vuoi che cerchi una bella cagnetta per Ulisse!”
E mi viene da piangere.

defilipp4Ma torniamo alle razze. La scelta dello Staffy, da un lato, mi fa piacere, perché vedere un terrier di tipo bull che va a sbaciucchiarsi tutto lo studio e che alla fine esce in braccio a Maria può aiutare a cambiare l’immagine negativa che, come ben sappiamo, queste razze hanno agli occhi del grande pubblico.
Magari sarebbe stato anche il caso di spiegare qualcosa su questa razza (se non altro perché una Sciuramaria, dal fruttivendolo, ha già detto alla Bisturi: “Ahhhh! Tu sei un prizzbull nano come quello di “C’è Posta per te!”), mentre pare che i cani siano apparsi in trasmissione senza che nessuno si prendesse neppure la briga di dire che cos’erano. Ma va bene, dài: lo staffy lo passiamo per buono. Se diventa di moda, ci saranno i soliti danni cinofili (allevatori improvvisati, cani dell’Est a gogò, controlli sanitari sottozero eccetera eccetera), ma i cani saranno cani felici anche in mano alle Sciuremarie, perché il loro scopo primario nella vita è quello di prender coccole, giocare, mangiare e riprender coccole.

Ma il Weimaraner… il Weimaraner mi fa salire spontanea dal cuore una singola domanda:

PERCHE’???

defilipp1Voglio dire… questo è un bracco.
E’ un cane da caccia. E’ un cane che ha bisogno di fare millemila chilometri al giorno, che se è costretto a stare in casa schizza peggio di un border collie, che vuole assolutamente lavorare, che ha una capacità di stare buono e rilassato pari a quella di un candelotto di dinamite.
E’ tutto quello di cui ho parlato nel “vero standard” di questa razza… e contrariamente al solito, quando l’ho descritto, sono stata fin troppo buona.
Come si fa a rischiare di far diventare di moda un cane così?
Che oltretutto piace moltissimo anche esteticamente, e quindi potrebbe davvero invadere le case degli italiani, e dopo un paio d’anni riempire invece i canili?

willyUna sola volta sono stata davvero felice di vedere un cane in TV: quando Enzo Iachetti ha portato il suo cane Willy a “Striscia la notizia”. Almeno quello era un simpatico meticcione preso al canile, e l’unico desiderio che avrebbe potuto ispirare agli italiani sarebbe stato quello di andarsene ad adottare uno anche loro.Gli autori televisivi (e pure chi fa cinema, o spot pubblicitari) dovrebbero sapere perfettamente quale po’ po’ di responsabilità si assumono mandando una razza canina sotto i riflettori: è assolutamente la regola che quei cani diventino popolari… e quando si tratta di razze per pochi eletti, di cani non facilissimi da gestire, il rischio di vederne finire un gran numero in canile è elevatissimo.
Ma allora, perché non utilizzare cani che in canile ci stanno già?
Non serve chissà quale selezione per addestrare un allegro meticciotto a fare quelle quattro cavolate che si vedono in  “C’è posta per te”: qualsiasi cane può impararle nel giro di una settimana (e anche meno, se l’addestratore è bravo).
La cultura cinofila potrebbe (dovrebbe…) passare anche attraverso la grande comunicazione di massa, se solo chi se ne occupa pensasse per qualche secondo ai danni che può fare. E non mi si dica che in canile non si trovano cani belli come Ether e Saki: in canile ci sono cani di una bellezza strepitosa e dalle doti caratteriali altrettanto elevate. A volte ci sono cani molto più “scenografici” di qualsiasi cane di razza.
Dunque, che ci vorrebbe ad evitare di far danni e a passare, invece, un messaggio positivo come quello di adottare cani abbandonati?
Basterebbe pensarci: ma a giudicare da ciò che ci propinano ogni sera, forse “pensiero” e “autore televisivo” faticano a stare nella stessa frase.

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  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

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54 Commenti

  1. L ignoranza di chi legge BRACCO di Weimar, ed è convinto che sia un cane da caccia, senza sapere che è un cane che rischiava l’estinzione propio per l’incapacità di andare a caccia, e per la sua attitudine e preferenza allo stare in casa più che fuori. Non siate ignoranti e parlate di ciò che conoscete ve prego.

  2. Hahaha lo staffy che corre a salutare il pubblico tutto scodinzoloso è troppo bello (e la defilippi che non riesce neanche a fargli fare un miserrimo “terra” altrettanto)! Ma…come ha detto anche qualcuno più su…è incredibile come i bocconcini che gli vengono dati somiglino a dei pavesini! Inquietante!

  3. Penso che in TV niente o quasi è casuale, anche la caduta di un foglio dalle mani del conduttore ha un suo “sublime” scopo…..
    Non seguo la trasmissione ma forse qualche input dall’alto nell’ospitare cani e nello scegliere determinate razze è stata imposta.

  4. La mia TV è guasta da anni. Ma ne prenderei subito una nuova se trasmettessero un programma di cultura cinofila scritto e condotto dalla sig.ra Valeria Rossi. Un pensierino no?

  5. Ho molto apprezzato iltuo intervento , dai dalmata all’akita inu sappiamo che le mode impazzano per qualche idiota che crede che tutte le razze siano uguali , poi finiscono tutte nellomstesso modo , purtroppo

  6. E… parlando di cani sul grande schermo e le mode conseguenti, prepariamoci..sta per uscire un film su Belle e Sebastien!!! Cani da montagna a tutto spiano?….Aiuto?….! 🙂

  7. é già tardi Valeria, il 2013 ha prodotto 7-8 volte il numero dei Weimaraner nati nel 2006. Il 2013 ha anche prodotto un rescue Weimaraner, che lavora a pieno ritmo…. E non abbiamo ancora passato il guado, anzi siamo in piena bufera….

  8. Vogliamo parlare di ora che uscirà al cinema “Belle & Sebastien” ?
    Punteranno o Al Mastino dei Pirenei o al Pastore Maremmano…prevedo stragi

  9. Purtroppo trovo che il weimar sia già un cane si moda….e il rescue infatti ne ha parecchi da dare in adozione giovani e poco…gestibili… cavolo ma come si dice nell articolo ci va tanto a fare come striscia la notizia che mette cani del canile?!

    • Ciao Alessia. Scusami se ti rispondo ma perché pensi si metta sempre un cuccioletto sul bancone di striscia??? Per far finta di occuparsi dei cani di canile… Nulla di più purtroppo. Se fossero davvero interessati a quello e considerassero veramente il potenziale che hanno in mano perché diavolo non mettono un BELBRUTTO METICCIO ADULTO???
      Semplicemente perché quello servirebbe meno per i loro scopi. Non trovi???

  10. Sebbene, devo dire, a me non dispiaccia Maria De Filippi (Non C’è posta per te, quello mi ha stufata), devo dare ragione a Valeria. L’articolo non è allarmistico, è veritiero. E non ci sarebbe bisogno di articoli così, se la gente che dice di amare i cani si informasse un pochino di più, se fosse consapevole che anche un barboncino va educato, perché, diversamente, potrebbe fare danni. Se la gente ragionasse e realizzasse che, a maggior ragione, cani come i bull, i molossi, necessitano di particolare attenzione e accorgimenti (premetto che ho 5 cani, fra cui un’amstaff, buonissima, su cui abbiamo lavorato fin da cucciola). Attenzioni che, puntualmente, non vengono prestate per cui, altrettanto puntualmente, si presenta il problema, quando si è fortunati. Se non lo si è, o meglio, se il cane non è fortunato e ha trovato un padrone pirla, arriva la tragedia. Dal momento che, invece, c’è moltissima disinformazione, pregiudizi e altrettanto pressappochismo, specie riguardo determinate razze, sarebbe bene che i personaggi pubblici che vogliono portare i cani in tv, che siano di loro proprietà o meno non fa differenza, facessero della giusta informazione o, quantomeno, invitassero ad adottare consapevolmente, ossia a conoscere PRIMA le caratteristiche del cane che si vuole adottare. Tutto ciò serve anche a scongiurare abbandoni, soprattutto di cani particolari, di cui sono pieni i canili, purtroppo.

  11. Ti ringrazio di cuore per questo articolo, la weim non è della De Filippi ma di Perla. Noi, molti che hanno weim, non gradiscono queste apparizioni senza spiegare la razza. Purtroppo ora molti weim vengono abbandonati.( ovviamente non do’ la colpa al programma ma penso che abbia influito anche questo) In molti siamo anche un po’ alterati dalla pubblicità di segugio magari potresti anche fare un’articolo per questa pubblicità.

  12. per non parlare della imminente moda dei barboncini alla dudù portati rigorosamente in braccio. io a chi porta in braccio un cane come fosse una borsetta darei 3 anni di galera senza condizionale e poi l’obbligo di adottare un cucciolo di leone da tenere in casa e portarsi in giro rigorosamente sotto braccia.

  13. alla prima apparizione son stata felice di vedere lo staffy pensando “oh almeno forse la gente smette di lanciarsi in mezzo alla strada se ne passa uno” o la smettono di chiamarli killer, cani cattivi..però ho inorridito alla scena del biscotto in bocca <.<

  14. Bello forse perché sono un appassionato di terrier tipo bull….però sono sicuro che queste apparizioni in TV non gioverà alla razza .diventerà la moda dello staffordshire bull terrier gente che avrà al guinzaglio un cane dalle potenzialità psicofisiche come un terrier deve avere pseudo allevatori o cagnari sfruttando il momento metteranno al mondo dei soggetti con patologie fisiche e comportamentali che sicuramente non gioveranno alla razza.alcuni esempi dobermann. rottweiler.siberian husky douge de bordeaux ecc ecc.speriamo che questa meravigliosa razza non per tutti non abbia gli stessi riscontri negativi che hanno avuto le razze sopra citate

  15. Premesso che trasmissioni del genere le scanso come la peste,
    secondo me non ci hanno neanche pensato alle eventuali implicazioni
    del far passare in TV una razza di cane invece di un’altra.
    Visitando il sito di un famoso allevamento di pt del nord italia,
    tempo fa vidi la foto della sig.ra De Filippi con in braccio un cucciolo.Pare che sia una cliente fissa…..
    Mi sono chiesto se invece fosse solo pubblicità,ma volendo essere buoni,
    forse, come parzialissima scusante della sig.ra De Filippi,
    bisogna dire che magari è veramente un’amante dei cani,
    almeno di quelli di super-razza….
    Resta il fatto che il sig. Enzo Iachetti in questo caso batte la De Filippi 10 a 0 e palla al centro.

    • Direi che questo c’entra bene poco. Pratico muay thai e sono volontaria in canile. Qual è il problema? Amore per uno sport da combattimento e amore per gli animali sono due cose che possono benissimo coesistere. Mi sembra di dover rispondere a una sciuramaria che pensa che per fare questi sport occorre essere montati e schizofrenici.. Ah, ho un pizbull anche io, per la precisione un american staffordshire terrier!

  16. Completamente d’accordo. Sia per quanto riguarda il fatto che si potrebbe dare più visibilità ai cani carcerati nei canili sia per il fatto delle mode del momento. Prepariamoci ad un’ invasione di montagna dei Pirenei dopo l’uscita del film Belle e Sebastian..

  17. *Ehm* Vi prego, qualcuno mi dica che la mia cecità ha colpito ancora e che quelli che ha dato a Saki NON sono dei Pavesini. Ne va della mia salute mentale.

  18. Non è il primo anno che ci son quei cani a c’è posta per te, è da diversi anni anzi che fanno le loro comparse..almeno per il weimaraner son sicura.

  19. questo presentatore francese (Christophe Dechavanne) è sempre accompaganto dal suo cagnolino in tv – il cane è libero e scorrazza nello studio dove e quando vuole…non è certo protagonista, è che il suo padrone non lo lascia mai solo!

    • Saki è il Cane di Alessio Sakara, ex Unico rappresentante italiano nell UFC.
      Purtroppo ha dovuto abbandonare la federazione qualche mese fa, ma non la Lotta fortunatamente 🙂
      Grande SAki

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