mercoledì 11 Giugno 2025

Datevi fuoco, allevatori di m…!

Dello stesso autore...

Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – Il delicato invito che trovate nel titolo se l’è trovato un’amica sotto un post che, su Facebook, mostrava le foto di una sua cucciolata di Labrador.
Ma vi riporto interamente il suo messaggio, così capite meglio:

Volevo condividere una “simpatica” esperienza cibernetica che mi è capitata oggi: sotto un mio post con le foto di alcuni miei cuccioli di Labrador, un simpatico ragazzo ha scritto: “Datevi fuoco, allevatori di merda! Che mettete al mondo altri cani mentre nel mondo a migliaia muoiono di fame! Mi fate cagare! Vi auguro il peggio!
Carino vero? Allora gli ho scritto in privato perchè volevo capire che cavolo avesse in testa… e la sua spiegazione è stata che secondo lui, laureato in biologia, facciamo un lavoro orribile e dannoso all’ambiente perchè oltre a produrre altri cani, mandiamo avanti razze create solo per il diletto dell’uomo e del CAPITALISMO. Quando gli ho detto che è proprio il cane domestico che è stato creato dall’uomo mi ha risposto che “il cane è una razza di lupo”.
Parole sue. Il biologo.
Avrei potuto rispondergli che allora noi siamo “una razza di scimmia”, ma la risposta mi è venuta dopo! Alla fine il simpaticone mi ha chiesto scusa per avermi offeso (dice di scusarlo perchè è giovane e appassionato… ahahah!). Almeno questo, l’ho ottenuto. Anche se resta convinto delle sue “idee”.

Ma non finisce mica qui. Il proseguo della discussione ha visto anche l’intervento di una signorina che ha scritto di essere proprio contraria al fatto che esista il cane domestico, perché comunque “è una forzatura dell’uomo antropocentrico che lo ha creato solo per soddisfare un suo gusto e quindi non sarebbe mai dovuto esistere”.

animalisti_fanOra, la domanda che sorge spontanea è: ma che cos’hanno nella testa, queste persone?
Come possono sentirsi pervasi da sacro fuoco animalista e poi mandare caldi accidenti (caldissimi, in questo caso: addirittura “infuocati”!) alle uniche persone che cercano di mettere al mondo cani sani e di buon carattere, sforzandosi poi di affidarli alle famiglie giuste in modo che non finiscano mai in canile (o peggio)?
Lasciamo per un attimo da parte la tragicomica contraddizione tra l’amore universale professato e gli auguri di morte, ben evidenziati dalla vignetta a sinistra; lasciamo da parte anche la palese disinformazione, o meglio la vera e propria crassa ignoranza (il primo cane domestico di cui si abbia un reperto è il cane di Goyet, vissuto 36.000 anni fa: siamo nel paleolitico superiore. L’uomo dell’epoca è l’Homo sapiens – e non l’Homo sapiens sapiens, ovvero quello attuale -, ha da poco scoperto il fuoco e utilizza ancora utensili di pietra. Ce lo vedete a preoccuparsi del “gusto cinofilo”?).
Il punto è che questo folle fanatismo, sempre più generalizzato, non può certamente nascere da solo.
Uno può anche essere convinto che il cane sia “una razza di lupo” (mamma mia), ma non si capisce per quale motivo dovrebbe scagliarsi contro chi cerca di far nascere i cuccioli di questa “razza di lupo” nelle migliori condizioni possibili… e magari appoggiare caldamente le Sciuremarie che accoppiano a caso meticci mai controllati dal punto di vista sanitario, che poi rifilano ad amici, parenti e conoscenti al solo scopo di levarseli dai piedi, perché in casa stanno diventando un problema. Però li regalano, quindi “non speculano sulla pelle degli animali”: bravissimi! Peccato che i canili siano strapieni di questi “figli dell’amore libero e gratuito”, mentre per trovarci un cane proveniente da un Allevamento con la A maiuscola bisogna girare per mesi o anni.
“I canili sono pieni anche di cani di razza!”, tuonano loro.
Balle: sono pieni di cani che “somigliano” – più o meno vagamente – a una razza: ma ovviamente l’ulteriore ignoranza cinofila, dopo quella antropologica, fa sì che questi assatanati non riescano a capire la differenza. Così come non capiscono quella tra Allevatore e cagnaro, commerciante, importatore e così via.

allevatori_fuocoCerto che, confondendo l’Allevatore con un cagnaro che importa cuccioli dell’Est, non possono che augurargli di schiattare: in tutta sincerità (e in tutto cinismo), se prende fuoco un cagnaro non mi metto a piangere neanch’io.
Ma perché li confondono? Questa è la domanda chiave e la risposta, a mio avviso, può essere una sola: li confondono perché qualcuno fa loro un vero e proprio lavaggio del cervello, convincendoli che gli allevatori siano tutti cagnari, speculatori, esseri sub-umani che se ne infischiano del benessere dei cani e pensano solo ai soldi.
Ora, visto che siamo nell’era di Internet, a me sembra proprio strano (per non dire impossibile) che i sommi leader dell’animalismo (quelli che fanno proseliti e che li rintronano di questo genere di chiacchiere) siano così disinformati.
Ieri ho pubblicato la storia di un cucciolo dell’Est morto di cimurro e il suo proprietario è stato attaccato quasi come se fosse tutta colpa sua, “perché non poteva non sapere”, perché c’è Internet, perché ormai l’informazione sui cani dell’Est è diffusissima e alla portata di tutti.
Ma per lo stesso motivo, neppure i leader animalisti “possono non sapere” che un Allevatore è una persona che vive per i suoi cani, che spende una fortuna per tirar su una cucciolata soprattutto SANA (e che solo per questo si fa pagare i cani: non perché pensi che “le vite si comprino e si vendano), che non sa cosa sia un giorno di ferie, che passa notti insonni ad attendere un parto o a seguire il decorso di una malattia.
Quando vedo le facce stravolte di amici Allevatori che sembrano reduci da un conflitto nucleare, e mi raccontano che hanno quella faccia lì perché non dormono da una settimana per stare attenti che una mamma non schiacci i cuccioli, io ogni volta mi domando: “Ma queste cose, gli animalisti, non le sanno?”.
Io penso che le dovrebbero sapere: anzi, che sia quasi impossibile non saperle, perché anche gli Allevatori scrivono su Facebook o su Twitter; perché le loro vite le raccontano.  Perché le loro foto le postano.

animalisti_fan2Quindi, se ancora dobbiamo sentire questi pipponi sull’allevatore-bieco speculatore e sul suo cliente bastardo all’ennesima potenza, perché fa “morire solo e abbandonato” un cane del canile (come se l’avesse abbandonato lui: ma scherziamo?!?), è perché a qualcuno fa gioco che la si pensi così.
E mi dispiace dirlo, ma gli unici – proprio gli UNICI – a cui fa gioco mandare gli Allevatori al macero sono coloro che sul randagismo ci mangiano a quattro palmenti.
Associazioni sedicenti “protezionistiche” che raccolgono milioni di euro in donazioni; organizzazioni criminali che speculano (loro sì) sulla gestione di canili e rifugi (lo sapevate che il randagismo, soprattutto al Sud ma non solo, è quasi tutto in mano alle mafie locali, e che frutta quasi quanto il traffico di droga?); e magari perfino persone comuni che nella vita non hanno mai trovato uno straccio di gratificazione, e che dedicandosi alle battaglie animaliste (o ritenute tali) si sentono, per la prima volta, importanti. O solo un po’ meno inutili.
Il randagismo, in Italia, non scompare perché a troppa gente fa comodo che rimanga: questa è un’innegabile verità. E siccome l’unica VERA alternativa al randagismo sarebbe proprio l’Allevamento con la A maiuscola, visto che è un dato di fatto che i cani provenienti da lì non finiscano praticamente mai in canile, ecco che conviene combatterlo e cercare di farlo fuori. Perché il vero cinofilo, inteso in senso letterale come qualcuno che ama i cani, è un nemico pericoloso per chi, sui cani, vuole specularci davvero.
Forse sarebbe bene che biologi arrapati e animalisti infoiati ci facessero un pensierino, prima di “augurare il peggio” a chi si sbatte davvero per il bene dei cani prima, anziché darsi tanto da fare quando il cane è già stato maltrattato e abbandonato.
Cari fanatici, siete vittime di un raggiro colossale che sfrutta la vostra buona fede affinché il randagismo non finisca mai: cercate di aprire gli occhi e di capirlo, o continuerete ad essere complici deegli stessi crimini che pensate di combattere.

Autore

  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

    Visualizza tutti gli articoli

Nella stessa categoria...

249 Commenti

  1. Che il soggetto abbia torto è indubbio, ma che esistano allevatori che sfilano nei principali ring italiani ed internazionali che fanno ripetutamente accoppiare cani portatori di malattie genetiche “selezionando” (non voglio disquisire sul come) i cani non malati e utilizzandoli poi per le sfilate al fine di venderne a caro prezzo i cuccioli (a loro volta malati (in questo caso “te lo cambiano”) o portatori), è una realtà indiscutibile di cui ho prove dirette. Quindi eccesso sicuramente quell’epiteto, ma che alcuni (e non pochi) allevatori si comportino male (non voglio usare il termine del nostro) è altrettanto indubbio . Maurizio

  2. Più volte mi sono trovata a concordare con articoli apparsi su questa testata, ma questa volta ho diversi punti di disaccordo; ovviamente non accetto i toni accesi e surreali dell’ipotetico animalista, ma, mi spiace, dato che per motivi professionali ho spesso a che fare con il mondo degli allevatori e l’ambiente cinofilo in generale, devo dire che parlare genericamente di “allevatori”, difendendo a spada tratta, senza distinguo, i loro comportamenti, non è realistico, perché, sinceramente, di allevatori, riconosciuti, anche “noti”, ma che non mostrano tutto quell’amore e sensibilità verso i propri cani che si illustra in questo articolo, ne ho visti parecchi (non posso e non voglio entrare nei particolari, ma tali da dover essere oggetto di sanzioni o prescrizioni o denunce da parte dell’autorità competente, cosa che non ha però fatto sì che perdessero i loro suffissi o ripensassero ai fini della loro professione). Certo, conosco anch’io allevatori coscienziosi, corretti e mossi da vero amore per le specie canine, ma se dovessi fare una statistica personale (quindi opinabile, per carità), non credo che sarebbero la maggioranza. E non concordo neppure sul fatto che nei canili non ci sia abbondanza di cani di razza (anche razze rare e molto costose), ne ho visti di tutti i colori (certo non hanno il pedigree, di solito, perché vengono abbandonati per strada o davanti alla porta del canile, ma qualche volta vengono anche portati con tutta la documentazione …), persino cuccioli da centinaia di euro, di cui ci si è stufati dopo pochi mesi (c’è la crisi, forse se ne compreranno di meno, ma di gente stupida e ignorante ce n’è in giro ancora un sacco) oppure cani da caccia (in questo periodo è il “must”; ripeto, senza pedigree, ma evidentemente ben rispondenti agli standard di certe razze). E per ultimo, ne vogliamo parlare di quelle fattrici, sfatte, rovinate da decine di parti, mal nutrite, malate, tenute in condizioni irripetibili, che, a fine carriera, vengono comprate da volontari per pochi soldi (a volte neanche proprio pochi) per poterle recuperare o, addirittura, quando proprio sono inutilizzabili, persino portate dagli stessi allevatori in canile? Credo che gli allevatori seri di cui voi parlate e che sicuramente siete, dovrebbero muoversi con forza contro una certa qual noncuranza del vostro mondo che consente a questa gente di potersi comunque fregiare del titolo di “allevatori” , questo sì che, alla fine fa sì che molta gente abbia una bassa opinione genericamente della categoria (e non un ipotetico lavaggio del cervello alla “Grande fratello” di Orwell, mi creda) .

  3. Frinoya, la questione mi pare semplice. L’uomo ha la cultura per autodeterminarsi, il cane no. Non ritengo che si possa parlare di autodeterminazione negli animali. Poi, in tutte le cose bisogna fare parallelismi con molta cautela. Non basta inferire dall’uomo agli animali. L’uomo è evolutivamente “superiore” perché ha qualcosa che gli animali non hanno. La capacità di astrazione, di porsi domande sull’aldilà, di modificare l’ambiente anziché adattarvisi, l’atto sessuale separato dalla riproduzione, .. ec. ecc. Ritengo che tu faccia commistione fra scienze sociali e scienze biologiche. Per quanto riguarda la domesticazione ( altra cosa da addomesticamento ) fai di tutta l’erba un fascio. Gli animali domestici sono meno degli animali addomesticati e ogni processo ha circostanze diverse l’uno dall’altro. Il cane è domestico, l’elefante è addomesticato per es.. La forma selvatica di elefante ed elefante addomesticato sono praticamente la stessa sia nella morfologia che nei moduli comportamentali. Il patrimonio genetico del cane si presta a essere manipolato e non per questo si fa violenza. Il cane è come un pezzo di argilla, l’elefante e il gatto no.
    Si può discutere a non finire sul “dover essere” ma i fatti biologi sono lì e ostinarsi a non vedere è una posizione ideologica.

  4. Ciao!

    Innanzitutto, breve presentazione: cani, gatti (ma anche uccellini e ricci) che mi hanno accompagnata nella mia vita (e che mi accompagnano) sono stati tutti rigorosamente trovati (da me, peraltro ….)

    Il problema è che mi piacciono tutti (ma tutti!) e non riesco a dire che una razza mi colpisce più dell’altra! Belli, brutti, inteligenti o tontoloni … Insomma … un unico elemento in comune … la sfiga (pre incontro).

    Ma questa sono io. Ho amici decisamente innamorati di specifiche razze (chi il corso, chi il pastore tedesco, chi il belga, chi il pit), persone splendide che amano tutti gli animali!

    Ho imparato a conoscere anche allevatori (mettiamola così …. neanche parlo del “fare soldi con i cani” è che io proprio non potrei …. mi affeziono (innamoro?) di ogni peloso … rischierei di essere un’allevatrice in fallimento alla prima cucciolata: con N bocche da sfamare, perché non ne lascerei neanche uno (ma se anni fa adottai anche un coniglio perché mi capitò in giardino!!! ovviamente da allora non ho più mangiato coniglio …)

    Allevatori splendidi, persone innamorate del proprio lavoro e dei propri cani, che seguono i cuccioli per anni dopo l’adozione … persone che fanno tanti sacrifici. Persone che stimo e apprezzo.

    Chi stimo e apprezzo un po’ di meno sono le sciure del parchetto: quelle che hanno il Mimmi, il Cocò o la Candy … “che sono di razza pura, ma sai, senza pedigree perché non mi serve!”. E che annualmente si fanno una o due cucciolate “di razza pura – ma senza pedigree”, senza alcun controllo, e magari col dentino storto, o l’orecchio piegato o un problemino alla zampina, che piacciono tanto alle sciure che vogliono quella “marca” di cane (perché a questo livello non me la sento neanche di parlare di razze, ma di vere e proprie “marche”, farlocche, “ma guarda, lo stemma è lo stesso, non si vede neanche che è un falso, e io ho il mio status symbol e ho anche fatto l’affare!”).

    Sarà che amo troppo i cani e i gatti per trattarli da mero status symbol … ma persone così mi fanno veramente prudere le mani!

  5. Io però non ho capito una cosa: un “animalista” o gli “animalisti” in genere inveiscono contro gli allevatori, detestano che vengano fatti nascere cani quando ci sono migliaia e migliaia di cani, anche cuccioli dentro le gabbie e quindi gli “animalisti” sono fomentati, non dicono nulla sulle cucciolate fatte a casaccio dagli amici del parchetto e sono violenti e matti.
    Invece ci sono allevatori bravi che si impegnano e allevatori che fanno schifo, cagnari e mostri di vario genere, però la distinzione è sempre ben chiara..
    Io adoro questo sito e adoro chi scrive, davvero, ma quando si parla di “animalisti” (e continuerò a mettere le virgolette perché il termine secondo me è da rivedere in quanto comprende persone con mentalità molto molto diverse tra loro) vengono descritti il più delle volte come dei fomentati, come se fossero TUTTI così. Si ok, magari poi viene spiegato che QUALCUNO si salva…
    Come in ogni ambito ci sono le persone equilibrate e quelle che non lo sono. Non viene in mente a nessuno, quindi, che come gli “ANIMALISTI” vengono visti come dei pazzi fomentati (TUTTI, a parte “qualcuno”) allora anche gli allevatori vengano visti male?
    Mi spiego meglio: in questo caso, e in tanti altri, si schifa (giustamente) il fatto che questa gente veda tutti gli allevatori allo stesso modo, queste persone che insultano e augurano le peggio cose…. ma io, che vengo definita “animalista” (e mi da fastidio,visto che anche i media associano questo termine al pazzo fomentato) non mi sento così, mi da anche abbastanza fastidio. Come è giusto che venga dato risalto agli allevatori VERI allora sarebbe giusto anche fare la distinzione tra “animalisti ” veri e non.
    Il biologo che insulta è un maleducato ignorante. Punto. Io lo chiamerei “il maleducato” che si definisce animalista.

    Bisognerebbe fare una sorta di scambio culturale 🙂 difficile eh.. ma con internet tutto si può: chi si occupa di randagi potrebbe imparare qualcosa sull’allevamento vero, che io ho visto in piccola parte grazie a questo sito e sto apprezzando, tanto che se qualcuno mi dice che vuole un cane di razza non mi indigno (ammetto però che mi dispiace) e gli spiego come distinguere un buon posto dove prendere un cane da uno pessimo.
    Sarebbe bello vedere com’è un vero allevamento, come si lavora, quanto amore viene dato ai cani e quante attenzioni.
    Però gli allevatori dovrebbero vedere come funziona sul serio un canile, quanta ansia c’è negli operatori e nei volontari che si prendono cura di cani che non vedono altro che la gabbia, quanto è brutto quando un cane si ammala e di notte, tu sei nel tuo letto e lui è li, magari a prendersi la pioggia perché tenere un cane negli uffici al caldo per le autorità è “maltrattamento” e quindi devi per forza tenerlo in gabbia (e in un inverno ne sono morti due. Ufficio pulito e al caldo–> multa e denuncia di maltrattamento. Gabbia all’aperto al gelo e cani anziani–> buono. Perché anche le autorità di certo non aiutano)
    Fa rabbia vedere dei cuccioli bellissimi dentro una gabbia e sapere che, se ce ne sta uno nero o uno tigrato allora potrebbe crescere la dentro, perché alla gente piacciono di meno, e vedere magari la foto di un cucciolo di terranova cresciutello che cerca casa inondato di richieste di adozione.
    Insomma.. generalizzare fa male sempre, secondo me non basta dire “vabè ma non sono tutti così” perché allora chiunque può sparare a zero su una categoria pensando che sia rappresentata sempre dagli esemplari peggiori, giustificandosi con “si vabè ci sarà pure qualche allevatore serio, uno o due..”
    Ahh poi chi ama davvero i cani di canile detesta dal profondo chi fa accoppiare il proprio canuccio con l’amico del parchetto, probabilmente (quasi sicuramente anzi) molto ma molto di più dell’allevatore che cerca con attenzione gli esemplari da far accoppiare. Anzi io apprezzo davvero quest’ultima categoria.

    • Ehm, dove l’avresti visto che tutti gli animalisti vengano descritti come fomentati ? Guarda che ad esempio proprio Valeria Rossi (l’autrice dell’articolo) collabora con l’associazione Cani Sciolti Onlus ed è stata in più occasioni al canile di Avola (se cerchi nel sito trovi gli articoli a riguardo, con il racconto dell’esperienza), quindi non è certo che su questo sito ci sia una posizione “anti-animalista”, hai proprio sbagliato mira direi…

      • Ho premesso che apprezzo tantissimo Valeria Rossi, ho letto diversi articoli che parlano di animalisti fanatici e purtroppo questa è la visione che viene data un pò ovunque, sono sicura che Valeria Rossi conosca il lato vero e sincero dell’animalismo ma purtroppo viene messo in secondo piano (dai media soprattutto) rispetto al pazzo che augura la morte agli altri. Il cagnaro non è allevatore e il fomentato pazzo non è animalista, tutto qua.

        • Mi pare abbastanza inevitabile, visto che commenti che se non sono del tenore di “datevi fuoco allevatori di m…” ce ne sono a bizzeffe su siti, pagine, forum & c delle varie associazioni animaliste, che solitamente non stanno a distaccarsi o a limitare tali messaggi.
          Ovvio che non siano “tutti così”, ma l’immagine “principale” che ne viene data, quando l’atteggiamento predominante è quello, ed è comunque appoggiato o quanto meno non “malvisto” anche dalle associazioni più note (ENPA & affini ci marciano mica poco sul “non comprare un cane, adottalo” o sul “le razze sono il male”)

          • Vabè ma è ovvio che un associazione animalista lanci il messaggio di tirar fuori un cane da una gabbia 🙂
            Io nel mio piccolo cerco di parlare di cosa sono gli allevamenti (anche se sono abbastanza ignorante in materia) rispetto al negozio o al privato che fa accoppiare il cane con quello dell’amico, senza controlli…
            Mi rode tanto per questa visione degli animalisti, davvero.. E mi fa rabbia che in effetti come dici tu ce ne siano parecchi di estremisti

          • Alt, sul messaggio di tirare fuori il cane da una gabbia penso che nessuno avrebbe nulla da ridire, il problema è che loro marciano su “gli allevatori sono cattivoni”, “i cani di razza sono solo per chi vuole il cane di moda”, “i cani di razza sono come le borsette firmate”, etc: loro non puntano sui “pro” dell’adottare il cane in canile, ma puntano sul “nemico” sbagliando su tutta la linea…un po’ perché normalmente il “target” di chi cerca il cane in allevamento e chi lo cerca in canile è diverso (non che non possa essere la stessa persona, tanto che molti hanno sia l’uno che l’altro o comunque hanno avuto l’uno e l’altro nella propria vita, ma proprio sono due “situazioni” diverse), un po’ perchè appunto buttandola sul cercare il “nemico”, danno origine poi ai fanatismi eccessivi…è un po’ come molte campagne vegan (e non è un esempio a caso, ma proprio perchè molti degli animalisti fanatici sono anche vegani fanatici :D) che invece di puntare su quali sarebbero i vantaggi nel diventare vegani la buttano sul “le tue mani grondano sangue”, “mangi cadaveri”, etc, e poi si stupiscono che qualcuno li mandi allegramente a stendere 😀

            Poi chiaramente è anche più difficile fare distinzione dato che il termine “animalisti” comunque viene usato per descrivere una fascia piuttosto ampia, da chi va a liberare gli animali dei laboratori sfasciando tutto a chi porta un sacco di cibo al canile, però se la parte meno “estremista” prendesse le distanze dai “fanatici” magari ci sarebbe anche meno generalizzazione, invece come dicevo prima i fanatismi spesso sono tollerati anche dalla parte più “sana” e dalle associazioni più note (che spesso sane invece non sono, come dimostrano anche diversi episodi :(, però sono considerate comunque punti di riferimento)

          • Sono convinta anche io che non tutti gli “animalisti” siano fanatici. Io amo tutti gli animali e mi definisco “amante degli animali”. Purtroppo però molte associazioni si comportano male sui social facendo tanta cattiva informazione. Recentemente sulla pagina fb di una di queste associazioni di cui non faccio il nome, c’era la foto di una yorkshire ridotta malissimo con sotto la scritta “ecco come negli allevamenti di cani di razza vengono ridotte le povere fattrici! Non comprate animali!” Mi sono infuriata, ho provato a parlare civilmente con loro, spiegando il grosso errore che stavano facendo e sono stata insultata! Vi sembra giusto? E lo fanno continuamente, tempo fa un altro post con foto di un allevamento intensivo di cani sicuramente dell’Est con gabbie e gabbie di cani ammassati che veniva presentato come “ecco cos’è l’allevamento”. Mi dispiace ma non ci sto.

    • Clo, concordo con te nel dire NO ad ogni tipo di estremismo….. ma purtroppo TROPPI animalisti sono TROPPPPPO talebani, e fanno solo del male alle idee (meglio ad alcune idee SANE), alle ideologie.
      E come sempre idee ed ideologie restano BUONE se le persone che le fanno proprie, che le “usano” promuovono ciò che di bene vi è inside…
      Per capire meglio, guarda lo spettacolo di Marco Paolini “Ausmerzen”…. Tutto è cominciato con un “fine nobile”, ma è finito un po’ male….
      Quanto poi agli animalisti, a volte, le loro “lotte” e le loro battaglie hanno un finale che non si capisce… o meglio si capisce fin troppo bene: i cani devono andare in canile…
      Prova a leggere questo articolo di un annetto fa https://www.tipresentoilcane.com/2013/04/12/maltrattamenti-alla-scuola-di-sleddog-del-moncenisio-ma-anche-no/
      Il tutto era stato promosso, sbandierato ed animato da un’associazione, ma davvero non si vedeva da nessuna parte il maltrattamento dell’allevatore.
      Si vedeva SOLO quanto gli “animalisti” erano pieni di se’, sicuri di “aver capito”, di “sapere”…. scordandosi che il vero sapere è nella ricerca dello stesso, ed il suo possesso non è sapere…
      Pistolotti a parte, togliamoci le etichette ed analizziamo i problemi, cercando di restare oggettivi e realistici: non si può tornare all’epoca primitiva, siamo in questo mondo con questi problemi, con questi nonsense, con le nostre disarmonicità…. Accettiamole, accettiamoci, e poi forse, insieme, si può fare qualcosa per cercare un livello in più di armonia.
      E i roghi e le crociate lasciamole nel medioevo, che tanto non hanno mai fatto nulla di buono….!

      • P.S. Altro spettacolo di Paolini che consiglio è “Ballata di uomini e cani” – dedicata a Jack London…
        Parlano i cani…

  6. l’altro giorno a faenza è morto il cane più vecchio tra i cani dei canili dell’emilia-romagna, aveva 23 anni. 23 anni passati in canile: perchè?
    mi vien da dire senza troppe filosofie al seguito che evidentemente ci son troppi cani e troppe poche persone che se ne vogliono prendere cura. conseguentemente mi vien da dire perchè metterne al mondo altri? questo rigurda sia gli allevatori che gli “accoppiatori domestici” della domenica supportati spesso da teorie (a volte anche mediche) prese ad hoc dall’abbondante cesto delle teorie scientifiche/etologiche.
    poi, addirittura giustificare l’allevamento di cani in base al fatto che saprai sicuramente che tipo di orientamento caratteriale/comportamentale avrà il cane mi sembra veramente nascondersi dietro ad un dito. egoismo. io VOGLIO, e siccome sono a immagine e somiglianza di dio, manipolo cambio intervengo storpio ricreo rovino e GENERO nuove combinazioni stabili perchè io VOGLIO.
    al cane di ste storie non glienefregauncazzo, sono problemi (o seghe mentali nostre) che vanno a pesare però su altri (come sempre d’altronde).
    per quanto mi sforzo non riesco a vedere la selezione delle razze una cosa “buona” in quanto porta il cane ad essere visto come strumento funzionale ad un certo tipo di impiego, sia ludico che di lavoro, in base alle caratteristiche peculiari della razza di provenienza.
    non riesco a vedere un cane come uno strumento…
    di conseguenza, almeno per me, il cane è un problema da gestire in quanto esiste ma probabilmente stava meglio prima dell’addomesticazione…come tutti gli animali addomesticati del resto…
    se ad un certo punto ci fossero così tanti bambini che per riuscire a gestire la situazione si arrivasse a costruire strutture dove ospitarli in attesa di adozione cosa penseresti di chi sforna 10 figli quando a due passi ce ne sono 200 che strillano abbandonati?(probabilmente è già così…)
    si lo so quest’ultima è ambigua era per evidenziare la diversità di considerazione della gravità della cosa: per me non cambia nulla, la sofferenza di un’individuo è sempre sofferenza, che l’individuo sia poi cane gatto persona topo etc…. dovrebbe importare molto poco. la situazione dei cani è TRAGICA, se nella stessa situazione ci fossero persone succederebbe il finimondo (almeno mi auguro, almeno per quello…), per i cani è la normalità. è così e purtroppo sempre sarà vista l’aria che tira.
    adios
    a.

    • Peccato che se ti sta così sulle scatole il concetto del cane “creato in base al fatto che saprai sicuramente che tipo di orientamento caratteriale/comportamentale avrà”, allora non dovrebbe di fatto andarti bene NESSUN cane, dato che la specie canina è nata proprio con lo scopo di “aiutare” l’uomo.
      POI sono anche state selezionate razze principalmente da compagnia, ma il cane come scopo iniziale aveva quello di essere “utile”, quindi non vedere la selezione delle razze come una cosa “buona”, di fatto vuol dire negare l’origine stessa del cane. Il cane prima della domesticazione, semplicemente, non c’era.

      • guarda che se leggi bene ho scritto che “stava meglio lupo”.
        Lo dico appunto perchè la domesticazione è un processo che implica per forza sopruso in quanto è un rapporto di utilità: tu sei utile a me per questo scopo. vedere il soggetto come strumento per…toglie dignità al soggeto stesso in quanto per forza di cose da una vita autodeterminata passerà ad una vita di passività, nel senso che saranno altri a decidere per lui i tempi, modi, condizioni in cui vivrà la sua esistenza.
        da ciò capirai meglio perchè non ci vedo niente di particolarmente buono nella selezione delle razze.
        non hai letto bene ciò che ho scritto

        • “per quanto mi sforzo non riesco a vedere la selezione delle razze una cosa “buona” in quanto porta il cane ad essere visto come strumento funzionale ad un certo tipo di impiego, sia ludico che di lavoro, in base alle caratteristiche peculiari della razza di provenienza.
          non riesco a vedere un cane come uno strumento…
          di conseguenza, almeno per me, il cane è un problema da gestire in quanto esiste ma probabilmente stava meglio prima dell’addomesticazione…come tutti gli animali addomesticati del resto…”

          Vedi un po’ te dove avresti scritto che stava meglio lupo…hai scritto che “il cane stava meglio prima dell’addomesticazione”, solo che di fatto il cane prima di diventare domestica NON era un cane…(del resto non per niente si chiama canis lupus familiaris…). Quindi con il tuo ragionamento tu non vedi qualcosa di male nella selezione delle razze, vedi qualcosa di male nel cane.

          • questa è retorica amigo…
            “ma probabilmente stava meglio prima ” chi vuol capire…

        • Guarda se immagini che la domesticazione sia avvenuta con un’orda di uomini che andava coi lacci e i retini ad accalappiare i cani, sei fuori strada. La domesticazione è avvenuta in maniera incruenta e spontaneamente. Poi, dopo, l’uomo ha sfruttato il periodo dell’imprintig/impregnazione per rendersi amico il cane. E attraverso le successive generazioni ha selezionato il comportamento più adatto alla convivenza interspecifica, comportamento innato nel cane, perché con il gatto l’uomo non ci è riuscito. Secondo me il lupo, a vedere la carriera che ha fatto il suo cugino domestico, si è mangiato le mani. Il cane fa ciò che è scritto nel suo corredo genetico: non lo puoi forzare a cacciare, a tirare la slitta ecc. ecc. se il cane non è d’accordo. E non è che tirandolo per le orecchie lo convincerai a collaborare. La collaborazione fa parte dell’etogramma del cane: dove sta la violenza e la forzatura?? basta sciocchezze per favore! siete comici!

          • hai detto tutto te Piero D’Angela…forti delle vostre certezze non mettetevi in discussione.
            diciamoci una cosa: tu non c’eri, io non c’ero…sono ipotesi e una per me vale l’altra.di certo non mi immagino orde di predoni a caccia di “cani” da addomesticare se è questa la tua preoccupazione.
            dico solo che, al di là delle modalità con cui è avvenuta, l’addomesticamento è una perdita di libertà per chi lo subisce.
            poi se volete farvi le pippe perchè qualcuno vi ha detto che che il cane è seguace naturale dell’uomo fate voi, però non annunciate le cose come dato di fatto per favore perchè state solo ripentendo cose che avete letto qua e la e non sapete ne come e perchè nè chi le ha scritte.

        • @frinoya, da quello che scrivi mi pare di capire che non sai NIENTE di come è avvenuta l’evoluzione da lupo a cane. Nessun sopruso, nessuna violenza. Alcuni lupi, i meno diffidenti, si sono avvicinati spontaneamente perchè ne ricavavano dei vantaggi, e da lì è partita la lunga storia. L’utilità è stata sicuramente reciproca. Uomini e cani si sono coevoluti, il cane non è una mucca o una pecora che l’uomo ha addomesticato a partire dal corrispondente selvatico. Dai numeri di lupi e cani direi proprio che sia stata una strategia vincente, che ne dici? Le razze sono state create per le diverse funzioni, selezionando e amplificando le diverse MOTIVAZIONI presenti nel cane, non obbligandoli a tirare l’aratro o a portare il basto. Il fatto che tu non sappia queste cose, e non riesca a distinguere, la dice lunga sul livello medio di disinformazione circolante tra i cosiddetti animalisti. Credo che per criticare qualcosa sia necessario prima di tutto conoscerla a fondo.

          • bah non so, a me sembra che pochi sappiano effettivamente leggere e capire quello che scrivo e mi sembra anche che molti abbiano la classica cosa di paglia perchè altrimenti non risponderebbero ai miei commenti con cose che non c’entrano nulla e che nemmeno ho scritto…
            stessa risposta di sopra.

          • @frinoya, il dubbio che magari sia TU a scrivere inesattezze o quantomeno a spiegarti decisamente male, no eh? Ma no, sono tutti incapaci a leggere a capire cosa scrivi, ovvio…uguale uguale al protagonista della barzellette del pazzo contromano in autostrada.

            Quelle che tu chiami “ipotesi per cui una vale l’altra” sono basate su studi, non è che da un giorno all’altro un tale si è svegliato e ha detto “toh, ora mi invento la storia del cane”, altrimenti domani uno può iniziare a raccontare che i cani sono stati mandati sulla terra da una razza aliena, tanto sarebbe “un’ipotesi che vale l’altra”, visto che non c’era nessuno…

            Ma tanto, inutile discutere oltre, siamo tutti un branco di cattivoni con la coda di paglia che o non sanno leggere o non vogliono capire cosa intendessi dire…

        • Mi riallaccio a questo commento per porre un’altra questione importante: esattamente come te un’altra ragazza mi ha detto di essere proprio contraria al concetto del cane domestico, della selezione delle razze, del cane come “strumento” che aiuta l’uomo antropocentrico etc.. Bene, dietro questi discorsi che sembrano così tanto “avanti”, c’è in realtà una grande superficialità di fondo o semplicemente non conoscenza. Prendo spunto da un bellissimo passo di Piero Scanziani che ne “Il cane utile” ci racconta di come l’uomo primitivo abbia potuto evolversi grazie all’indispensabile aiuto del cane. “Senza cane, niente uomo”. L’uomo che non dormiva sonni tranquilli perchè costantemente braccato dai predatori ha addomesticato il cane che per lui faceva la guardia e così ha cominciato a dormire tranquillo, a potersi dedicare al focolare e alla famiglia mentre fuori il suo amico fidato faceva la guardia. E lui in cambio lo nutriva. Oppure il pastore che addomesticando il cane ha potuto cominciare a controllare non solo 3 pecore ma interi greggi e iniziare la pastorizia e così via… Possiamo oggi metterci per un attimo (noi, uomini che vivono nelle comodità dei nostri tempi) nei panni di un uomo primitivo che doveva affrontare una vita così dura e difficile e condannarlo perchè “usava” altri esseri viventi come strumenti? Non credo proprio, sarebbe troppo facile parlare dal calduccio delle nostre case. L’uomo e il cane strinsero un patto di aiuto reciproco ed è anche da questo bellissimo connubio che siamo arrivati a quello che siamo oggi. Esattamente come è successo con il cavallo. E’ da quel momento che, con il tempo, si sono cominciati a selezionare cani e razze per diversi scopi e attitudini. Possiamo biasimare gli uomini di quei tempi? Non credo. Ma veniamo ad oggi: mi direte che “non c’è più quella necessità per chi vive nelle città” ma anche qui sbagliate. Punto primo: le razze ormai esistono da secoli e fanno parte di un immenso patrimonio storico, per cui è doveroso mantenerle nel miglior modo. Punto secondo: moltissime razze hanno delle attitudini eccezionali per il lavoro, per cui mi chiedo, se la smettessimo di allevare, cosa farebbe il fanatico di turno che “è contro le razze” se finisse sepolto sotto una valanga? Non sarebbe felice di veder arrivare un bel San Bernardo con la borraccia, che è stato selezionato proprio per questo, in suo soccorso? O se fosse rimasto incastrato sotto le macerie di un terremoto? Non sarebbe felice di sapere che un Labrador sicuramente lo sentirà e lo troverà prima rispetto ad un umano? Cosa farebbe se stesse annegando? Non sarebbe felice di veder arrivare un Terranova in suo soccorso? E ancora perchè non andiamo a dirlo ai non vedenti di “abolire le razze”? O a chi fa pet teraphy? Perchè non si riflette un attimo sulla vera importanza della selezione delle razze prima di parlare? Si è vero c’è anche un discorso di gusto dell’uomo. Ma le razze sono nate per scopi nobilissimi. E non possiamo dire che non concepiamo l’idea del cane come strumento dell’uomo, perchè sono sicura che chiunque dovesse trovarsi in difficoltà sarebbe felice di essere salvato da un cane che è stato selezionato anche per questo. E ciò non significa che sia uno “strumento”, dell’uomo, ma un suo compagno e amico con cui lavora e condivide la vita.

          • No, no frinoya non è così mi dispiace, il tuo ragionamento non si può proprio applicare al mio discorso! Se il San Bernardo ti salva dalla valanga sei contento perchè visto che questo mondo fa tanto schifo almeno prendi quel po’ di buono che c’è per bilanciare, anche se sei contro l’allevamento? Assurdo!!! Vabbè ma basta così… ti saluto e buona giornata 🙂

        • Nessuno riesce a capire quello che scrivi, evidentemente siamo una massa di deficienti. Oppure, come ha espresso bene Davide, tu sei contromano in autostrada.
          Ogni parola che hai scritto negli ultimi post avremmo potuto scriverla a TE. Solo che noi ci riferiamo ai riscontri di studiosi che sono arrivati a determinate conclusioni confrontando dati biomolecolari, archeologici e paleoantropologici. Non sono “qualcuno”. Non c’ero neanche quando è vissuto Carlo Magno, ma tendo a fidarmi di chi (più d’uno) me lo racconta. E ovviamente, non è detto che la verità sia definitiva. Quello che è certo è che nessuno ha catturato dei lupi, chiusi in un recinto e costretti a diventare cani. E nel cane non c’è nessun concetto di passività, come invece pensi tu, e come c’è indubbiamente negli animali da reddito, che producono uova, latte, lana e carne anche se non vogliono. No, francamente nel cane non c’è niente di tutto questo, ma hai talmente il cervello foderato di pregiudizi (forse davvero un brutto allevatore cattivo ti compariva nei sogni da piccola) che non riesci proprio a ragionare, e nemmeno ad informarti decentemente.
          PS: chi diavolo è Piero D’Angela??? 😀
          PPS: la dote naturale che spinge il cane a riconoscere l’uomo come suo leader esiste, non è una teoria di “qualcuno”, si è selezionata nei millenni e si chiama DOCILITA’. Studia, frinoya, studia…(almeno un pochino, dai. Ti farebbe bene).

          • DISCLAIMER: QUESTO POST NON CONTIENE VERITA’ MA SOLO OPINIONI DELLA PERSONA CHE LO SCRIVE

            spero così sia più chiaro il mio intento.
            la faccio breve a costo di essere un pò criptico.
            Lo stesso tipo di logica che sottende alla selezione di razze canine sta dietro a molti altri comportamenti aberranti dell’essere umano. per usare un termine a tutti noto lo definirei antropocentrismo.
            il fatto che l’essere umano si sia autoelevato al disopra di ogni altro essere vivente ha fatto sì che tutto fosse visto al servizio suo e ad esso disponibile in tutte le forme e modalità dovute.
            il fatto che in alcune situazioni (lupo/cane) questo percorso di appropriazionoe sia avvenuto in maniera meno violenta e crudele che in altri casi è solo dovuto alla casualità delle cose, in altre situazione dove la spontaneità/collaborazione non era così marcata si è semplicemente forzato la mano fino ad ad arrivare al risultato voluto con ogni mezzo possibile.
            ciò non toglie che questo approccio abbia causato una serie spaventevoli di soprusi rispetto a tutto ciò che un tempo circondava l’essere umano: la terra è stata stuprata e trasformata in magazzino risorse e conseguenemente in pattumiera. per gli interessi umani si giustificano ecocidi, stravolgimenti di interi habitat.
            le persone stesse sono trattate come risorse (risorse umane è un termine aberrante ma di uso comune oggigiorno) mere servitrici di macchine, appendici di quest’ultime e quindi sacrificabili in favore di esse.
            la salute dell’intero ecosistema viene valutato in funzione della sopravivvenza umana, poco importa se per vivere così stravolgiamo tutto l’assetto naturale delle cose.
            però alla natura ci teniamo.
            si creano parchi naturali e riserve che, pur essendo ora l’unico modo per salvaguardare dalla distruzione alcune zone ancora non totalmente compromesse, assomigliano però a musei della natura dove all’interno si cerca di preservare ma all’esterno succede il finimondo. questo (ovviamente non solo questo ma non finiremmo più) serve per dare una riverniciata un pò green ad un dominio sempre più dilagante e intimo (nanotecnologie, biotecnologie vanno nell’initimo e manipolano in modo artificiale e invasivo il vivente). secondo me assomigliano di più alle riserve dove sono stati segregati i nativi americani.
            basta guardare fuori dalla finestra per rendersene conto. abbiamo un rapporto conflittuale con la natura tutta, le abbiamo mosso guerra per costringerla a darci tutto quello che vogliamo.
            credo che, scavando a forndo, molti problemi abbiano matrici comuni, si presentano solo sotto forma di sintomi differenti però la genesi è la medesima.
            nella selezione delle razze si è eseguito il medesimo criterio: ci si è presi il diritto di manipolare solo per il proprio diletto e utilizzo. si è badato esclusivamente alle proprie necessità e per quanto lo si veda spesso come una cosa incruenta, giusta e naturale non sono dello stesso avviso. è intrinsecamente violenta in quanto costrittiva ed egoista. non si è selezionato razze di cani perchè purini altrimenti stavano male, lo si è fatto perchè a noi tornava utile.
            non lo si è fatto per altruismo (cosa che peraltro comporta comunque una visione antropocentrica da buon pastore), ma per egoismo puro.
            per questo non mi piace l’allevamento (non solo di cani), perchè toglie dignità a chi ti sta di fronte, lo snatura e lo manipola secondo esigenze che sono solo nostre e non della controparte in questione.
            probabilmente non si capisce molto ma c’ho provato altrimenti sarebbe una cosa eterna e inaffrontabile con queste modalità.
            queste sono considerazioni per stimolare un dibattito sotto un punto di vista diverso, può anche essere non condivisibile, ma nemmeno snobbato spero.

          • Io non ti snobbo e ti rispondo :-).
            Dunque, partiamo dalla natura: qual è il suo scopo? La sopravvivenza delle specie. E spero che fin qui siamo d’accordo tutti. Madre Natura se ne infischia beatamente del singolo, ma mira a conservare e a migliorare le specie: siccome noi siamo una delle tante specie animali, anche noi (in perfetto accordo con la natura) abbiamo fatto il possibile per sopravvivere e per evolverci migliorando. Quindi siamo scesi dagli alberi, abbiamo imparato a camminare eretti, abbiamo sviluppato un cervello più funzionale di quello di altri, abbiamo cominciato ad usare le armi non perché fossimo “cattivi”, ma perché cominciavamo ad essere tantini e quindi passare da un’alimentazione esclusivamente fruttariana ad una onnivora ci dava maggiori possibilità di sopravvivenza. A un certo punto gli ex-lupi, o protocani che dir si voglia, hanno cominciato ad avvicinarsi a noi: anche loro per opportunismo, perché ravanare tra i nostri rifiuti era più comodo che cacciare prede agili e veloci, che non stavano beatamente lì a farsi ammazzare (pure loro cercando di sopravvivere, come tutti).
            Ora, tu dici: siamo antropocentrici. Verissimo. Siamo antropòs e quindi siamo antropocentrici. Ma nello stesso modo il lupo è lupocentrico, il cane è cinocentrico, il gatto è gattocentrico! Ognuno tira meglio che può l’acqua al proprio mulino. Come avviene per tutte le specie viventi, in natura ognuno fa del suo meglio per collaborare (quando può) o per sfruttare (quando la cooperazione è impossibile). Esistono i parassiti, ma esistono anche le simbiosi. Il nostro, nei confronti del cane, direi che è più una simbiosi che un parassitismo: la cooperazione fa comodo a entrambi. Noi “usiamo” il cane per la caccia, per la guardia, per lo sport, e lui si trova la pappa fatta anziché doversela faticosamente cacciare.
            Direi che questo rapporto è estremamente “naturale”, così come è naturale che l’uomo sia antropocentrico. Che poi talora si esageri, è un dato di fatto: ma combattere le esagerazioni non significa negare lo specismo in assoluto, perché è la natura stessa ad essere specista. Non è che una zanzara si ponga il problema di succhiare il sangue all'”essere superiore”, quando ci pizzica di notte: succhia e ciao. E’ zanzarocentrica 🙂

          • @frinoya
            Ah beh, detta così mi butterei da un ponte! Spero tu non veda il mondo tutto nero… condivido che l’allevamento (quello intensivo specialmente) a volte faccia davvero schifo, ma nel caso di cani si tratta di “mutualismo”, non certo di “casualità”. Noi siamo comodi a loro, loro sono comodi a noi per questo cani e umani hanno unito le forze, non per caso.
            Facci caso alle somiglianze cani-umani: cacciatori, sociali, amanti delle comodità e delle scorciatoie, il branco/famiglia si prende cura della prole… e tante altre.
            Per questo viviamo assieme, perché siamo incredibilmente simili, ci siamo evoluti insieme.

          • pessimista lo sono, questo mi pare trapelare tranquillamente, ma ad essere ottimisti, in sto mondo ci vuole un bel coraggio.
            http://www.inventati.org/anarkids/nave.html
            è un pò lunghino ma carino, per chi ha voglia.
            per quel che vedo è un mutualismo a senso unico: noi abbiamo cambiato gli animali secondo la nostra esigenza, non ci siamo adattati per nulla a considerarli come soggetto vivente alla. i cani li abbiamo cambiati (selezionati) in base a quello che volevamo ottenere da loro partendo dalle caratteristiche base che potevano essere incentivate, sviluppate e messe al nostro servizio.
            mutualismo vuol dire collaborazione spontanea reciproca. questo richiede un grande rispetto dell’altro.
            la casualità era riferita al fatto che, al contrario per esempio del visone (mai addomesticato, solo rinchiuso), l’addomesticamento è stato più dolce rispetto ad altre specie ma avrebbe potuto benissimo non esserlo. un caso specie specifico.

          • Rispondo a Frinoya: probabilmente non hai letto il mio post che ho scritto un po’ sopra. Mi chiedo: possiamo davvero permetterci di dire che l’uomo di secoli e secoli fa, costretto a una vita durissima e violenta, sia stato solo un egoista “addomesticando” il cane per usufruire del suo aiuto? Noi che oggi viviamo nella comodità del mondo occidentale? Potremmo parlare ore ed ore di tutto quello che di brutto fa l’uomo alla sua terra, purtroppo. Ma il discorso sull’addomesticazione del cane mi dispiace ma non c’entra proprio nulla, sei fuori strada. Ci vivevi tu in quei tempi? Quando gli uomini dovevano vivere per cacciare, costantemente in pericolo, senza una casa calda dove stare? Troppo facile giudicare l’uomo “antropocentrico” che si è permesso di sfruttare il cane a proprio vantaggio, da dietro la tastiera di un pc, in casa al calduccio. La vita a quei tempi era dura, molto dura. Per l’uomo e per il cane stesso. Così il cane si è avvicinato all’uomo che ha cominciato a nutrirlo e l’uomo a sua volta ha cominciato ad affidargli dei compiti di aiuto. La guardia, la difesa, il controllo dei greggi etc… Si sono divisi i compiti come in una società. Perchè, ripeto, la vita all’epoca era molto difficile. Ti sembra una forzatura questa? E se avessi vissuto tu in quei tempi, cosa avresti fatto? Non avresti “sfruttato” l’aiuto di un animale che si lascia addomesticare? Io credo che l’avrebbe fatto chiunque. Si chiama sopravvivenza. Il cane che si è lasciato addomesticare stava bene con l’uomo e lo aiutava. Non è una forzatura ma un naturale corso degli eventi. Poi sei contrario all’allevamento delle razze? Perchè sono anche queste una forzatura dell’uomo antropocentrico? Allora, mi ripeto, ma voglio sottolineare la cosa: lo sai che i cani da soccorso arrivano prima degli uomini a salvare i dispersi sulla neve, sotto le macerie etc… saresti disposto a rinunciare a questo? Cosa c’è di male se un Labrador selezionato dall’uomo va a salvare chi rimane sepolto sotto le macerie? Se sei così convinto delle tue opinioni dovresti avere il coraggio di rifiutare l’aiuto di un cane selezionato dall’uomo anche se ti trovassi in grande difficoltà. Saresti capace di farlo? Credo che nessuno lo farebbe. Perchè, di nuovo, si chiama sopravvivenza. L’uomo, ripeto, è vero, fa tante cose orribili al suo mondo. Ma l’aver addomesticato il cane, che come molti altri hanno già spiegato sopra si è trattato non di un processo violento, ma di un reciproco e naturale scambio, è stata invece una delle cose più belle e importanti che abbia mai fatto.

          • Voglio aggiungermi al commento di Silvia (mia omonima ;))
            Vogliamo privarci del “senso del pericolo” che hanno alcune razze come ad esempio il S. Bernardo, che sembra addirittura “prevedere” le valanghe? L’uomo non ha fatto solo male nella selezione, nemmeno tutto bene eh… ma alcune caratteristiche selezionate sono eccezionali, irripetibile e imperdibili.

          • Giusto Ivy (mia omonima :))! E’ la storia del bellissimo connubio che è nato tra uomo e cane! Poi senza dubbio nella selezione l’uomo ha anche sbagliato in più occasioni. Ma ha fatto anche tante cose eccezionali. Quello che può fare oggi è correre ai ripari li dove ha commesso errori e migliorare con lo studio e l’esperienza quelle caratteristiche che ha creato e che si sono dimostrate sbagliate. Non si deve estinguere il Bulldog, perchè respira male, si deve migliorare la razza da questo punto di vista. Perchè il Bulldog per chi ha avuto modo di conoscerlo è un cane meraviglioso e non deve estinguersi per nessun motivo al mondo!!!

          • @REDAZIONE:
            sono d’accordo che gli animali pensano a loro stessi e quindi sono “centrici” di essi stessi (perdonate l’obrobrio linguistico) ma questo fa parte dell’esistere: quello che a noi sembra crudele e minaccioso nella natura è semplicemente la vita come lo è sempre stata. però si ferma alle necessità fisiologiche.
            credo che l’antropocentrismo sia qualcosa di più cosciente, tant’è che in diverse culture e religioni ci sono giustificazioni specifiche a riguardo, che va oltre il mero sopravvivere. è l’invadenza oltre ogni limite, in questo momento assolutamente palese ed indiscutibile, che da qualche parte avrà avuto origine, anche in maniera non perfettamente conscia a livello di pensiero, ma in maniera pratica.
            non metterei sullo stesso piano l’individualismo di specie e il comportamento “centrico” dell’essere umano.
            probabilmente al cane faceva comodo l’umano perchè ruscava gli avanzi delle carcasse, ci stà, all’umano non faceva schifo perchè gli faceva da sentinella, ci stà, è quel passo successivo di utilizzo che modifica l’approccio alla questione in maniera radicale: lo uso per scopi specifici, non mi accontento di questa situazione spontanea, vado oltre.
            per me questa piccola cosa ha un significato enorme perchè, anche se forse di prima non premeditata o cosciente, ripeto cambia di molto la prospettiva di pensiero rispetto all’esistente.

            @Silvia
            ovviamente non so cos’avrei fatto, a posteriori posso permettermi di valutare e non condividere.
            per il resto è chiaro che, come tutti, mi porto appresso delle contraddizioni:uso il pc, la macchina etc…sono figlio anch’io di questo mondo.
            ciò non toglie che io veda, anche nel mio modo di vivere, delle cose sbagliate che, per motivi che sono molto lunghi a spiegarsi, purtroppo non ho i mezzi e le conoscenze per farne a meno (anch’io come essere socializzato sono stato spinto ad integrarmi, non ad astrarmi dal sistema e quandoi te ne rendi conto ti trovi in braghe di tela perchè hai strumenti e conoscenze assolutamente inutuli per una vita diversa). la vita è una tendenza a migliorare secondo le proprie convinzioni e credo che avere ben presenti le proprie contraddizioni sia importante per poter migliorare anche se sono cose di cui si è fortemente permeati quindi si fa fatica a scrodtartele di dosso: un esempio su tutti la tosicodipendenza da corrente elettrica.
            però ci sto lavorando.
            per il san bernardo se non ci fosse non ne sentirei la mancanza…so che è una risposta incomprensibile ma ci vorrebbe veramente un trattato per rispondere alla tua osservazione in maniera comprensibile quindi pardon.

          • Alla tossicodipendenza da corrente elettrica forse non stai lavorando troppo bene, visto che presumo che tu abbia scritto questo commento da un PC 🙂 … ma, scherzi a parte… siamo perfettamente d’accordo sugli eccessi e gli abusi (in tutti i campi), ma non puoi bollare come “infausto” qualsiasi progresso. Perché allora Michelangelo era afflitto da “tossicodipendenza da arte troppo elevata” e avrebbe dovuto continuare a fare i graffiti nelle grotte… e così via, potrei farti millemila esempi per assurdo ma mi fermo qui. E ti chiedo: ma sei davvero convinto di ciò che dici, o ti diverti a vestire i panni dell’ “un filino fanatico” sperando che, sparandole grosse, tu riesca a invitare qualcuno a riflettere almeno sulle cose “più piccole”? 🙂

          • grosse o non grosse è così che la vedo, se vi fa comodo chiamarmi fanatico fate, è un pò offensivo ma che ci posso fare.
            se pongo critiche radicali è perchè il mio disagio rispetto all’esistente è molto grande e credo che per un cambiamento vero e proprio, cioè non dentro lo status quo che è altamente insufficiente, bisogna andare alla radice dei problemi. questo è quel che penso.
            il progresso è semplicemente andare a vanti per la propria strada senza mai voler rinunciare a nulla, non lo vedo come qualcosa di intrinsecamente (si scrive così?)positivo. se questo è il mondo che ci ha portato il progresso ne faccio volentieri anche a meno.
            ps: non vesto i panni di nessuno, è semplicemente come la penso, poi se qualcuno ci vuol riflettere bene, se, visto che non sono molto bravo a spiegarmi vuole cercare altre fonti di ispirazione tanto meglio.

          • E quindi scusami @frinoya se insisto e mi impunto ma fammi capire: se ti trovassi in difficoltà sotto una valanga rifiuteresti l’aiuto di un San Bernardo per portare avanti le tue idee? O saresti felice del suo arrivo? Secondo me al di la di tutti i discorsi più filosofici del mondo questa è la realtà dei fatti. Se mi dici di essere sicuro che in qualsiasi circostanza saresti pronto a rifiutare il soccorso o l’aiuto di un cane, allora complimenti. Ma tra il dire e il fare… 🙂

          • guadra mi sembra una domanda un pò faziosa tipo: ma tu che sei vegetariano/vegano se un leone ti attacca non lo uccidi e ti lasci mangiare?
            provo comunque a rispondere senza essere lunghissimo.
            ovvio che sì, sarei felice se un cane mi tirasse fuori da una valanga, che domanda.
            ma non è questo il punto: come dicevo prima non si tratta di una gara di coerenza. tu tutto quello che pensi sia sbagliato lo eviti?
            sei a favore della guerra? immagino di no, però nel tuo quotidiano benefici degli effetti di queste (materia prima basso costo, immagino farai anche benzina…)
            ripeto: è difficile muoversi coerentemente in questo mondo, per chiunque sia scontento di qualcosa. se qualcuno si reputa una persona coerente o pecca di superbia o non ha ben chiaro quanto tutto sia interconnesso oppure è l’amministratore delegato di shell. 🙂

          • No @frinoya non è come dici tu perchè è ovvio che nessuno a questo mondo può condurre una vita coerente al 100% ma c’è una bella differenza fra il discorso sul vegetariano e il leone e il discorso sull’essere o meno d’accordo sul concetto della selezione delle razze. Io non direi mai a un vegetariano una cosa simile, perchè è OVVIO che se fosse attaccato da un leone lo ucciderebbe (a meno che non abbia tendenze suicide). Si chiama SOPRAVVIVENZA. E nemmeno il discorso sulla guerra c’azzecca qualcosa, perchè tutti viviamo a questo mondo che è pieno zeppo di cose che non vanno ma non possiamo far qualcosa per tutto e dobbiamo pur continuare a vivere. Altro discorso è professarsi contro la selezione del cane di razza e quindi contro il lavoro di persone oneste. Perchè se sono consapevole che sarei felice dell’aiuto di un San Bernardo, non mi posso permettere di essere contro l’allevamento del San Bernardo. Anzi, devo essere felice che esista chi lo alleva e se ne occupa. Non posso “boicottare” il lavoro di persone oneste, se so che anche a me potrebbe tornare utile in una situazione in cui si necessita dell’aiuto di un cane. Tutto qui, è molto semplice il discorso! 🙂

          • io non ho mica tuonato contro gli allevatori dicendo che son persone orribili.come in tutto ci sarà gente in gamba e gente di merda (vedi i reincrociatori di lupo cecolovacco VS lupo selvatico). non è questo il punto.

            “E nemmeno il discorso sulla guerra c’azzecca qualcosa, perchè tutti viviamo a questo mondo che è pieno zeppo di cose che non vanno ma non possiamo far qualcosa per tutto e dobbiamo pur continuare a vivere.”

            vedi che siamo d’accordo? cambia l’individualità delle cose che si reputano boune o meno. a me l’allevamento non piace, non ti verrò a dire il contrario solo perchè c’è qualcuno (o la maggior parte, fate voi) che fa il suo lavoro onestamente.

            poi scusa. seguo il tuo ragionamento:

            “Perchè se sono consapevole che sarei felice dell’aiuto di un San Bernardo, non mi posso permettere di essere contro l’allevamento del San Bernardo”

            a me verrebbe più da dire: visto che questo mondo mi fa più soffrire che gioire, se ogni tanto mi può tornare comodo per qualcosa di pratico ne approfitto per bilanciare un pò il conto. come dicevo più su sono figlio di questo mondo anch’io.
            non credo di essere stato chiaro ma oggi va così.

          • No, no frinoya non è così mi dispiace, il tuo ragionamento non si può proprio applicare al mio discorso! Se il San Bernardo ti salva dalla valanga sei contento perchè visto che questo mondo fa tanto schifo almeno prendi quel po’ di buono che c’è per bilanciare, anche se sei contro l’allevamento? Assurdo!!! Vabbè ma basta così… ti saluto e buona giornata 🙂

        • Se pensi che gli animali non umani, per quanto evoluti, sappiano autodeterminarsi questo dà conto della tua ignoranza. Poi parli di perdita della libertà ma a quale libertà ti riferisci? puoi anche mischiare la politica alle scienze naturali ma fallo consapevolmente. Poi ti faccio un appunto di tipo pratico: come si fa a cancellare, secondo un diktat di stampo animalista, di punto in bianco una storia che dura da 12.000-15.000 anni, trovandoci del marcio? limitando l’attività della casta degli allevatori? bella illusione! aspetta e spera! liberando i cani dalla schiavitù dell’uomo ( linguaggio preferito dai manifesti animalisti )? non c’era un disegno politico nella domesticazione del cane, chiedi troppo all’evoluzione; è avvenuto un incontro tra due specie diverse da cui entrambe le parti hanno ricavato un vantaggio in termini evolutivi. Due specie diverse hanno unito le loro forze per assicurarsi un vantaggio riproduttivo. Sostieni che oggi non c’è mutualismo: in effetti il cane da compagnia sta sul divano a poltrire mentre io vado a lavorare per procurargli la pappa!

          • @Tommaso
            “Se pensi che gli animali non umani, per quanto evoluti, sappiano autodeterminarsi questo dà conto della tua ignoranza.”
            ma cosa stai dicendo? qui sei tu che pecchi di superbia e di ignoranza. pensi che la tua vita sia più autoderminata di quella di un animale selvatico?
            tu che hai scelto un percorso preconfezionato tra altri, percorso binari già scelti, sei andato a scuola, hai forse fatto l’università scegliendo tra un ventaglio di possibilità che, per quanto ampio ti possa sembrare, è comunque limitato e ora forse lavori o che ne so. cos’hai determinato nella tua vita? il modo per integrarsi in questo mondo con felicità? se per te questa è libertà, nulla da dire però preferirei la chiamassi con un nome diverso.conformarsi.
            al massimo ti puoi muovere all’interno di limiti prestabiliti che non mettano in discussione lo status quo ma non è libertà.
            non sei libero e non sai nemmeno di esserlo.
            a questo proposito aveva ragione gunther anders, grande pessimista, ma forse più pratico di molti altri. sei stato conformato ma non sai di esserlo stato, non sei libero nemmeno di sapere che non sei libero.
            non ho soluzioni, siamo ad un punto di non ritorno per quel che mi riguarda. se uno muove una critica radicale sa benissimo che più è profonda la critica più è difficile trovare una soluzione. le uniche due soluzioni che vedo sono o una presa di coscienza improvvisa o la catastrofe verso cui stiamo andando. ma siccome, come diceva qualcuno “Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana. Della prima non sono sicuro.”, propenderei più per la seconda.
            forse bisognerebbe farsi più domande e aver meno fretta di darsi delle risposte.
            io, purtroppo o per fortuna, risposte non ne ho. ho un sacco di domande

          • ma allora, frinoya, siamo autodeterminati (e quindi responsabili) oppure no? perchè ti contraddici, te ne stai rendendo conto?
            e comunque, credo che per riflettere filosoficamente sul mondo e sui suoi destini sia necessario essere davvero TANTO consapevoli, e per essere tanto consapevoli, sia necessario essere TANTO informati… non credo ai filosofi che basano le proprie considerazioni su luoghi comuni o concetti imparati su google o wikipedia.

          • forse non sono stato chiaro: non mi sembra di aver detto nulla di contraddittorio a ruguardo.
            le persone fanno molta fatica ad autodeterminarsi per cause sociali (pressione sociale, conformismo etc…) e “strutturali” (puoi muoverti entro certi limiti, non puoi fare ciò che vuoi, solo ciò che ti viene permesso).
            anche quando cerchi di scrollarti un pò di dosso questa situazione, spesso si incontrano difficoltà dovute al fatto di andare “controcorrente” (passatemi il termine che fa schifo).
            gli animali selvatici, avendo meno problemi a riguardo se non i limiti territoriali che gli si impone con l’antropizzazione dilagante dei territori, vivono la loro vita più o meno liberamente seguendo le loro pulsioni e tendenze. noi questo l’abbiamo perso nel corso della civilizzazione per portarlo all’estremo nella modernità.
            spero sia più chiaro così.

          • “non credo ai filosofi che basano le proprie considerazioni su luoghi comuni o concetti imparati su google o wikipedia.”
            mi sembri abbastanza offensivo.
            non mi conosci, non mi giudicare. se ti sembrano luoghi comuni forse hai dei pregiudizi.
            grazie.

    • Niente di più triste ed ingiusto di un cane che passa tutta la sua vita in canile.
      Perchè questi animali vivono x essere amati,per avere una famiglia,una carezza
      e io sono profondamente convinto che in modo semplice ma sono in grado di pensare,
      anche di riflettere.Lo vedo tutti i giorni con i miei.
      Certo non faranno le equazioni,ma si vede lontano un chilometro di che umore sono
      e cosa gli passa per la testa.
      Peeeeerò…..
      Sparare a zero sulla selezione delle razze per me è un errore.
      I cani da millenni collaborano con l’uomo e quando sono trattati bene e nel modo giusto,
      collaborare è la cosa che li rende + felici al mondo.
      Guarda la “faccia” di un malin con il suo conduttore sul ring,
      o quella del setter che va a caccia con il suo umano,
      o quella del border collie con il suo gregge e potrei continuare all’infinito.
      E’ felicità pura e questa collaborazione,questa interazione con l’uomo,
      il cane la dà in modo diverso a seconda di come è stato selezionato x secoli se non per millenni.
      A volte non deve necessariamente lavorare,la sua caratteristica peculiare può essere quella
      di fare semplicemente compagnia,ma anche questo è un….lavoro importantissimo.
      Il mondo dei cani è meraviglioso proprio per la sua incredibile diversità.
      Noi siamo molto fortunati,possiamo goderne come preferiamo,
      possiamo scegliere il Terranova o il Pincher,a seconda delle nostre esigenze,
      l’importante è che dobbiamo avere la consapevolezza che quando prendiamo un cane è x la vita,
      che abbiamo a che fare con un fantastico essere vivente,che non ha poi tante necessità,
      lui vuole affetto,educazione,giustizia,buon cibo,cure veterinarie,di solito tanto moto,
      un angolino al caldo dentro casa,coerenza,
      ma soprattutto vuole partecipare alla nostra vita con tutto se stesso.
      Sul fatto poi che un cane sarebbe stato meglio allo stato selvaggio….
      certamente quello prigioniero nel canile sì,ma quelli che sono trattati nel modo giusto certamente no.
      La vita,”la fuori”,quella che vivono per es i lupi,è dura,ma dura….
      Quindi in conclusione,direi che questa situazione tremenda è da imputare come al solito
      alla cattiveria e all’egoismo dell’uomo,che sia un allevatore senza scrupoli o anche un animalista fanatico,
      per non parlare degli interessi economici/politici che ci sono dietro alle leggi non emanate o agi stessi canili.
      Di sicuro per chi ama veramente i cani ed ha la consapevolezza di quanto ci possono dare e di quanto dobbiamo dar loro, è una grande fortuna sapere cosa quella determinata razza ci potrà dare.
      Per esempio io ho bisogno di cani che mi possano seguire ovunque,che siano collaborativi al massimo,
      che imparino in fretta,coraggiosi,che facciano la guardia,instancabili,affettuosi,che siano portati anche alla difesa,equlibrati,che non si allontanino mai durante i trekking ecc.
      Posso anche “beccare” il meticcio perfetto,ma guardia caso,come x magia,
      se prendo x esempio un Beauceron,o un Hovi,come x incanto mi ritrovo un cane proprio così,
      e sarà un cane che non resterà mai a casa e con il quale potrò dividere tanto ma tanto tempo ovunque.
      Proprio quello che lui desidera di più….
      Non gettiamo tutto alle ortiche…

      • quando tu parli dei cani che sono soddisfatti se fanno qualcosa insieme agli umani ti dò ragionissima, infatti dicevo che il cane è da gestire in quanto esiste. per quanto poi certe cose che si fanno con i cani preferirei non venissero fatte, (per esempio la caccia: il segugio si diverte come un bambino, che poi il suo divertimento finisca in mattanza è un problema che non si fa e nemmeno deve.), è un problema che non riguarda il cane.
        per quanto risuarda la selezione delle razze vale ciò di cui sopra: abbiamo il vizio di pastrocchiare troppo con la natura…creiamo problemi e di solito per risolverne uno ne creiamo altri 10 e così via fino ad infognarsi al punto che ogni cosa che fai è sbagliata.
        ora siamo in questo momento storico.

        • E’ vero,a volte per compiacere certi ns “capricci”
          si è pastrocchiato, come dici te,
          con eccessive caratterizzazioni della razze,al punto da creare cani che sono semplicemente degli eccessi.E questo x me è crudele.
          D’accordo anche per la caccia,io la limiterei a…
          scattare una foto al fagiano che vola via!!!
          Però come x tutte le cose,non bisogna generalizzare,ci sono tanti esempi di cani che hanno caratteristiche meravigliose proprio grazie alla selezione.
          Come dire,ormai i cani “esistono”e per fortuna!!!
          Secondo me sono una della cose più belle e irrinunciabili della nostra vita,
          xchè in ogni istante ce l’arricchiscono e ce la completano,
          ci regalano esempi di lealtà ed amore incondizionato,
          e se per assurdo,chiedessi ai miei 4 cani,se si sentono sfruttati,alienati e se in definitiva avrebbero preferito una vita da randagi….
          se potessero capire….
          sgranerebbero gli occhi e…..
          mi prenderebbero per matto!!
          Io me li tengo stretti così,”addomesticati”,educati,
          ognuno con il suo carettere e le sue attitudini dati da secoli di selezione.
          L’unica paura che ho a volte,è di non ricambiarli abbastanza.

          Ma mi impegno eh….

    • Tu non stai bene frinoya …..
      ma che ragionamenti fai ?

      Non è giustificare l’allevamento di cani dire che ogni razza ha il proprio carattere, taglia, intelligenza etc ( E’ SOLO LA REALTA’ DEI FATTI )
      prendendo il meticcio del canile non so che taglia raggiungerà e meno ancora che carattere avrà.
      se voglio un cane antidroga, guardia etc mi prenderò il pastore tedesco, se voglio un cane da gregge mi prenderò un border collie, per il lavoro in acqua mi prenderò un labrador e così via.

      poi ovviamente come tutti gli animalisti fai anche te il solito paragone dei poveri bambini in orfanotrofio
      ( MA SMETTETELA )

      • “poi ovviamente come tutti gli animalisti fai anche te il solito paragone dei poveri bambini in orfanotrofio”
        purino…
        invece di ragionare per luoghi comuni cerca di capire cosa volevo intendere con quello che ho scritto.

        ma da piccoli vi raccontavano favole orribili dove l’animalista nero vi veniva a tirare in piedi nel letto mentre dormivate?
        com’è sta fobia? com’è che ogni cosa che necessita una piccola rimessa in discussione delle “proprie”(che in verità son poi spesso di altri e prese come oro colato) certezze vi crea così disagio da scartarla come “animalista talebano”.
        che poi se proprio siete affezionati alle etichette mi sembrava un discorso contro la civilizzazione che ne strettamente animalista comunque fa nulla.

        • Guarda, io credo di avere capito il tuo punto precedente quello de “il cane stava meglio quando era lupo”.
          Guardandolo dal lato della libertà di sicuro..Ma dal punto della qualità della vita..Non saprei..
          Voglio dire..Anche l’uomo probabilmente stava meglio quando ancora penzolava dagli alberi…Ma la vita non era il massimo..
          Oramai le razze le abbiamo, poi..Criminalizzare allevamenti ecc mi pare inutile. Vorrebbe dire fare estinguere di proposito una data razza di animali.

      • “Non è giustificare l’allevamento di cani dire che ogni razza ha il proprio carattere, taglia, intelligenza etc ( E’ SOLO LA REALTA’ DEI FATTI )
        prendendo il meticcio del canile non so che taglia raggiungerà e meno ancora che carattere avrà.”

        non ho mai detto il contrario…

        ma scrivo davvero così male o leggete 3 parole, non vi piacciono e vi buttate all’attaco a caso?

  7. No @paola, non hai capito niente: il succo è che chi spende un sacco di soldi a rischio continuo di rimetterceli (già, perchè mica è detto che in una cucciolata nascano in 8, no? Possono nascere 2 cuccioli, 3 o anche 1 solo), che bene che vada va in pari o guadagna ben poco (parlo di allevatori SERI, ovviamente, non sfornacuccioli che li danno a cani e porci), persone così, dicevo, certo non fanno finire i loro cani in canile. Anzi spesso se vengono a sapere che uno dei loro ex cuccioli ci finiscono corrono a prenderlo e gli cercano una nuova casa. Quanto ai rescue di razza, certo: alimentati da quei cogl@@@i che prendono il cane di moda e dopo qualche mese o qualche anno si rendono conto di non saperlo gestire e se ne disfano (oltre al fatto che i rescue gestiscono anche i mix di razza: evidentemente i proprietari non sapevano gestire in senso lato…). Qual è la percentuale rispetto agl ospiti dei canili? 1/1.000.000? Anche perchè i bravi animalisti “l’amore-non-si-compra” fanno a botte per avere un cane di razza. Gratis. Perchè gli allevatori possono pure darsi fuoco, però se prima hanno selezionato un bel weimaraner, CLC o rottweiler, be’, intanto io me lo acchiappo e lascio in canile il meticcio bruttissimo, qualcun altro ci penserà.

  8. Come si fa a sostenere che gli allevatori incrementano la popolazione nei canili? non c’è alcun nesso tra chi fa i cuccioli e chi li abbandona.. ovvero chi produce ( l’allevatore ) e chi abbandona ( tutti gli altri ) non sono lo stesso soggetto. A detta degli animalisti, gli allevatori sarebbero responsabili di produrre cani, ma è chi li abbandona a riempire i canili a ciclo continuo. Che c’entrano gli allevatori? La seconda questione è che un modo di accoppiarsi i cani lo trovano, è così da sempre, è la spinta della specie ( se no non esisterebbero da così tanto tempo a fronte delle pratiche, un tempo diffusissime e ricorrenti, di controllo demografico quali castrazione, soppressione selettiva dei cuccioli in fase neonatale ed eliminazione di massa dei soggetti adulti quando giudicati nocivi e in sovrannumero. Le volte che succedeva questo olocausto canino i cani non sono mai spariti dalla faccia della terra, segno che l’uomo s’illude di controllare totalmente la riproduzione canina, piuttosto sono i cani che riescono a “fregare” l’uomo, a dimostrazione della loro stupefacente adattabilità ); considerato inoltre il numero dei cani nel mondo, circa 500.000.000 ( solo quelli censiti, possibile? io ritengo di sì, ma forse sono addirittura di più! ), questo dà l’idea di quale portata può assumere il randagismo, con o senza la compartecipazione dell’associazione a delinquere degli allevatori mondiali riuniti, sigla A.a.D.d.A.M.R, ( la cui produzione – è bene sottolinearlo- rappresenta una cifra infinitesimale del numero globale dei cuccioli sia in Italia che nel resto del mondo: i meticci sono in numero tanto maggiore dei cani di razza sia in Italia che nel resto del mondo). Il numero dei cuccioli che nascono ogni anno rappresenta delle cifre tali da soverchiare gli sforzi degli allevatori che, messi tutti insieme, non sono in grado in alcun modo di rovesciare. Se qualcuno mi dimostra che: a) gli allevatori producono più cuccioli di quanto faccia la specie cane da sola con in più l’aiuto dei privati che hanno la smania di fare le cucciolate pensando di fare selezione; b) i cani di razza sono in numero maggiore rispetto ai meticci; c) gli allevatori abbandonano i cuccioli quanto e più del resto della popolazione italiana, datemi un fiammifero che gli dò fuoco perché in tal caso gli animalisti avrebbero ragione delle loro tesi.

  9. Grande articolo, avevo in mente di scriverne uno sulla tematica, ma direi che questo oltre a raccontare in modo chiaro e limpido molte verità lo fa con lo fa con un sarcasmo che invita alla lettura! Mi dispiace solo che il soggetto animalista si definisca biologo: ho laurea ed esame di stato e posso dire che costui non appartiene alla categoria.
    Appartiene invece a quella categoria di animalisti invasati che hanno purtroppo qualche mente in alto che diffonde un tale pensiero. Purtroppo ho letto questi stessi concetti anche sulla rivista di Legambiente che per le tematiche strettamente ambientali fornisce informazioni corrette su queste scivola pesantemente.

    Visto che c’è tanta ignoranza sull’origine del cane consiglio la lettura di questi articoli

  10. Ho scritto trè commenti,non ne avete pubblicato uno,se pubblicate solo quello che vi fà comodo cambiate mestiere.

    • Il primo commento di un nuovo utente dev’essere approvato (i seguenti sono “liberi”, ma il primo no, anche per evitare spam, troll facili e affini); tu hai i scritto i tuoi commenti alle 21:30, alle 3:20, alle 3:55 e quest’ultimo alle 6:03.

      Fatti due conti e penso tu possa arrivare da solo al motivo per cui i tuoi commenti non erano ancora stati pubblicati, prima di fare la povera vittima della censura.

      Quello che ha fatto una figura barbina con questo atteggiamento da povera vittima a cui non vengono approvati i commenti mi pare inutile sottolineare chi sia stato…se poi ci aggiungiamo che questo articolo non è certo contro l’allevamento e tu nel tuo primo commento sei a favore degli allevatori…non è che hai commentato dopo aver letto solo il titolo ?
      Infine, evito di infierire sulla grammatica dei tuoi commenti.
      Però a dover cambiare mestiere siamo noi, e va beh…

  11. Io sono daccordo con Lola,tranne che per la sterilizzazione,l’uomo è in grado di gestire,sempre che lu voglia, la situazione. Se tutti i cani,per legge devono avere il microcip,chi trovato senza ammenda di diecimila euro,chi fà acoppiare due cani ha tempo 48 ore a denunciare per raccomandata il fatto all’enci,chi non lo fàammenda €10000 ,dopo il parto tempo 48 ore adenunciare all’enci il numero dei cuccioli e il sesso,chi non lo fà ammenda € 10000,l’allevatore ha tempo trè mesi a far microcippare i cuccioli,chi non lo fà ammenda €10000.A questo punto tutti i cani hanno un responsabile,chi da via un cuciolo,o lo intesta al nuovo proprietario,o ne rimane lui il responsabile,chi si stufa e porta il cane al canile,paga una diaria di€10 al giorno fino che il cane viene adottato,quando un cane muore, deve essere visto dal veterinario condotto,che rilascerà un certificato che giustifica il decesso,questo perchè qualche furbetto per sbarassarsi del cane lo sopprima,a questo punto il randagismo è finito,ma cuesto non soccederà mai perchè quelli che adesso si riempiono le tasche,poi gli resterebbero vuote.

    • E chi farebbe tutti i controlli????
      E chi pagherebbe chi dovrebbe fare i controlli????
      Boh…. certo che per dar aria ai denti…..

    • Si, veramente idee fantastiche….
      “dopo il parto tempo 48 ore adenunciare all’enci il numero dei cuccioli e il sesso,chi non lo fà ammenda € 10000” e e un cucciolo ha dei problema di salute e ha bisogno della presenza constante del proprietario penalizziamolo invitando cosi a sopprimere i cuccioli troppo deboli
      “chi si stufa e porta il cane al canile,paga una diaria di€10 al giorno fino che il cane viene adottato” quindi 300 euro al mese. Ese uno fosse obblgato a portare il proprio cane al canile per problemi economici cosa dovrebbe fare? A cos lo spingerebbero questi 300 euro al mese? A tenerlo quano non lo puo mantenere? O ad abbandonarlo? O a sopprimerlo?
      “quando un cane muore, deve essere visto dal veterinario condotto,che rilascerà un certificato che giustifica il decesso,questo perchè qualche furbetto per sbarassarsi del cane lo sopprima”… idea del secolo! E come farebbe il veterinario condotto a sapere se un cane moro avvelenao sia stato avvelenato dal suo steso propietario o per medio delle famigerate polpette che ogni tanto si trovano in giro? E come farebbe a capire se uno sparo sia intenzionale o dovuto ad un incidente di caccia (nei quali muoiono anche vari umani)? Facciamo indagare la scientifica su ogni cane morto? E chi pagherebbe?
      Poi i diecimila euro di ammenda per chi viene trovato con il cane senza microchip sono al limite della follia, ma il concetto di “proporzionalita” ti e’ noto? Ma se un pensionato a pensione minima venisse trovato con il cane senza microchip allora lo si dovrebbe lasciare un anno intero senza ricevere la pensione? Manco se avesse ammazzato qualcuno…

        • La risposta piu che per il troll era per gli utenti di passaggio; in modo che anche i piu inesperti possano capire l’ assurdita di certe proposte. Purtroppo se si responde si alimenta il troll, ma se non si smentisce si rischia che gente legge e gli creda.

    • Ciao! Bhe, ti ringrazio se ti sei trovato d’accordo con me nonostante le mie fossero idee -purtroppo temo- utopistiche.
      E’ il governo che dovrebbe fare approvare certe leggi.
      Ma già se ne fregano degli umani, figuriamoci se gliene frega qualcosa degli animali..

      Circa le sterilizzazzioni…Guarda, io per questo resto convinta della mia idea. Considerami pure brutale/barbara/anti-cristo-nazi degli animali, ma secondo me, se si ha un cane o una cagna (o gatto e gatta) che non si ha intenzione di far riprodurre, la sterilizzazzione dovrebbe essere d’obbligo. Specialmente per i gatti.

      A parte che così facendo si risolverebbero diversi problemi..Tipo di aggressività tra conspecifici (cani/gatti che si azzuffano perchè sentono l’odore delle femmine in estro), fughe da casa, stress, malattie (ed io lo so bene..Purtroppo il mio gatto maschio ora castrato, si è beccato la FIV azzuffandosi con un qualche atro gatto infetto..Questo perchè a casa mia c’era gente che si opponeva tassativamente alla castrazione, perchè “poveretto, non è naturale”. Vedo i risultati..Ora il mio gatto è un portatore di questa malattia e se non lo teniamo d’occhio costantemente, rischia di darsele con un altro gatto e di infettarlo a sua volta. -La malattia si trasmette SOLO AI GATTI attraverso saliva, sangue ed urina e NON E’ CURABILE.- Vedi te.)

      Poi..E’ vero che l’uomo -quello responsabile- sa gestire certe cose. Ma -sempre secondo me, che son pessimista- la percentuale di persone davvero responsabili, disposte a gestire la cosa, ora come ora è VERAMENTE bassa.

      Oggigiorno è più facile prendere una cucciolata di cuccioli o gattini, (Nati perchè: Sterilizzare? PFFT! Fatica e soldi spesi!) ficcarli in uno scatolone e piazzarli davanti al cancello di un canile. (Questo, quando non li sbattono direttamente in un cassonetto o in un fiume a morire. O quando non vine riservato lo stesso trattamento direttamente alla madre incinta. Che mi domando con che palle uno possa fare una cosa simile. O quando non vengono regalati a fava a gente che non sa manco che gli animali domestici vanno nutriti.)
      Per cui mi capirai, quando dubito della responsabilità e capacità di gestione degli umani..

      Per questo motivo sostengo che i cani e gatti domestici, che non si ha intenzione di far riprodurre, andrebbero sterilizzati per legge.
      Non lo dico perchè son crudele o senza cuore..
      (Personalmente mi riempirei la casa di gattini trovatelli..ADORO i gatti e li abbiamo sempre adottati. Ma poi chi li mantiene? Preferisco tenerne uno -malato- e dargli una vita dignitosa, che 20 ai quali non posso neanche fare le vaccinazioni base.)
      Purtroppo sappiamo tutti che gli esseri umani tendono a fregarsene di questi argomenti. E per ogni cane/cucciolo o gatto/gattino che viene portato via da un canile/rifugio, ce ne sono altri 14 che entrano, per il motivo da me citato sopra.
      Io credo che un obbligo PER LEGGE di sterilizzazzione -e magari anche un obbligo che vieta la vendita di cuccioli nei negozi, che non guasterebbe manco quello..-, aiuterebbe un po’ tutti. Sia i canili che gli allevatori, che vengono spesso e volentieri accusati di cose per le quali non hanno colpa.

  12. Se scrivo un commento e non lo pubblicate,è innutile che mi chiedete un commento.Io sono per i cani di razza con pedegree,e contrario all’allevamento di meticci,è normale che i canili siano pieni di cani,ma solo meticvi,nei canili non esiste un solo cane con pedegree,il cane di razza ha nel dna un orientamento,dacaccia,da pastore,da guardia o da difesa,io ho due pitbul,bravissime,fuori dal cancello metto la mano sul fuoco che non fanno male a nessuno,a meno che mi aggredisca e io gridi aiuto,in questo caso lo sbrannano,perchè così le ho addestrate,se avessi preso due meticci al canile sarei riuscito in questo?,nel cortile di casa non entra nessuno,se non sono io a farlo entrare.Possiedo anche due Epagneul Bretton,per la caccia,fermano e riportano la slvagina abattuta,se prendete un meticcio al canile fà altretanto?Ovvio che se vi serve un cane da compagnia,tutti i cani vanno bene,di razza e non,per questo motivo vi dico allevate solo cani di razza,e icanili si svuoteranno,ma come diceva una signora,questo non interessa,a chi con la scusa dei cani randagi,trammite donazioni e sovvensioni si riempie le tasche,e i cani sono tenuti come nei lagher,e poi i barbari li fanno sterillizzare,così ci guadagnano i veterinari,e chi ci rimette?i poveri cani menomati.

    • Evidentemente non bazzichi i canili, anche quelli con pedigree finiscono in canile, nel nostro abbiamo 2 pitbull, 1 amstaff, 1 san bernardo perfino. Tutti con regolare pedigree… ma mollati in canile lo stesso.
      Nessuno dice che i cani di canile fanno esattamente quello che fanno quelli selezionati, altrimenti sarebbe un controsenso selezionare…

  13. Il punto di vista di quel biologo non lo condivido, ma lo rispetto. Almeno è coerente. Gli animalisti estremisti invece in maggioranza non sono per l’estinzione del cane, perché in fondo amano avere cani. Forse non sono nemmeno per l’estinzione del randagismo che è la loro ragione di vita.

  14. Davvero un ottimo articolo, che naturalmente condivido.
    A lettura ultimata mi viene da domandarmi se questo sacro zelo del GIOVANE biologo non sia parzialmente da imputarsi anche all’attuale degrado degli atenei.
    Aggiungerei che la tastiera favorisce il proliferare di scempiaggini, il dilagare dell’ignoranza più becera, uno stile di lettura che definire superficiale è magnanimo.
    Le “stronzate”, perdonate il francesismo, di cui pullula la rete sono il prodotto dei tempi.
    Non è disinformazione (nello specifico cinofila) quanto, piuttosto e purtroppo, fenomeno sociologico.

  15. Io credo che la “colpa” stia nel mezzo. Nasce tutto da ignoranza e superficialità.

    Spesso -MOOOOLTO spesso- e volentieri in canile ci finiscono cani che “Eh, ho fatto accoppiare Bubi con Fufilda, che montava la mia gamba..Vuol dire che aveva proprio bisogno di una fidanzata..Ma ora mi trovo con 14 cuccioli in casa..Via al canile..” o in strada quando va peggio.

    Così come ci finiscono cani di razza che “Ohhh! Tesoro, hai visto che bello e di moda il cagnone bianco di Belle e Sebastian? Come? Ne vuoi uno assolutissimamente perchè tutti ne hanno uno? Ma certo! Subito!” e poi il suddetto cagnone finisce in canile perchè diventa un bisonte ingestibile da dei principianti..(Nel canile vicino casa mia, non è la prima volta che sento di cani strapagati e con pedigree, che poi vengono mollati per diverse ragioni.)

    La verità è una.
    Gli umani sono imbecilli e superficiali.
    Credono che tutto sia facile,ma quando vedono che la cosa diventa un problema, non tutti hanno intenzione di andare fino in fondo. Per cui si limitano a sbarazzarsi del “problema”.

    La colpa non è nè degli animalisti (Ed io intendo quelli veri. Quelli che amano TUTTI gli animali a prescindere dal pedigree o meno. Animalisti che voglio ben distinguere dagli sciroccati fanatici. Vedi il biologo cretino del post.) nè degli allevatori (Quelli veri. Che si fanno il mazzo, che rispettano i loro cani o gatti e che certificano e controllano genitori, cuccioli e futuri adottanti fino alla nausea.)

    Diciamoci la verità..La colpa è delle persone che prendono il cane o il gatto, così per leggerezza.
    Non sanno nulla, ma lo fanno perchè hanno “voglia di cucciolo generico/cucciolo di razza kattiva/ alla moda” e pensano sia SEMPRE una passeggiata gestirlo.
    Bhe, sorpresa! Non è così.

    Non è colpa di un allevatore se un meticcio “muore solo in una gabbia”. No.
    E’ colpa di chi il meticcio non lo sterilizza/castra e lo lascia accoppiare a fava. Poi i cuccioli si arrangeranno.
    E’ colpa di chi, il suddetto meticcio, lo ha sbattuto in mezzo alla strada. Eh, è diventato troppo grande/casinista/mordace/scappava sempre.
    Scuse, scuse, scuse..Di gente ignorante e superficiale.
    Io dubito che un qualunque allevatore serio, possa centrare con tutto ciò.

    Non è colpa di un animalista se si cerca di promuovere più adozioni possibili. I canili sono stracolmi d’altronde…(E ad alcuni fa comodo che sia così.)
    E’ colpa di chi vuole fare lo zarro e si prende un cane che ha pessima fama e che poi, una volta adulto, non sarà in grado di gestire più.
    E dove finisce poi sto cane? In canile. Chiaro.
    E’ anche colpa di chi, con la scusa del cane alla moda, improvvisa allevamenti ed incrementa il numero dei cani candidati alla vita in canile, allevandoli col cu*o e poi li vende comunque, semplicemente abbassando i prezzi dei cani in questione.
    E comunque -che io sappia- nessun’ente fa mai nulla a riguardo o quasi, contro queste persone.
    E la gente -che vuole il cane di razza ma a basso prezzo- compra e poi abbandona. Perchè “non si aspettava che..bla bla bla..”
    Sempre scuse, scuse e scuse.

    Io credo che: se anzichè scannarsi ed insultarsi su internet e Facebook, animalisti ed Allevatori seri si “unissero” per provare a cambiare le cose, forse qualcosa si otterrebbe davvero. (Patentino OBBLIGATORIO per possedere un qualunque cane?, Corso di addestramento OBBLIGATORIO se hai un qualunque cane? OBBLIGO di sterilizzazzione in caso non si voglia far riprodurre i cani/gatti o si abbia un allevamento?)
    Io credo che se ci fossero degli OBBLIGHI -obblighi veri. Pena multe salatissime-, alcuni ci penserebbero due volte, prima di prendersi un cane, o di farne riprodurre a caso…E questo aiuterebbe sia a diminuire gli abbandoni, che gli allevamenti dei cagnari..
    Animalisti ed allevatori sono tante persone..Insieme potrebbero cambiare le cose.

    So che suona tanto come una “rivoluzione disneyana”, ma è come la penso io. E secondo me funzionerebbe..

  16. I fantomatici “animalisti fanatici” questi sì che fanno girare le pelotas anche a chi animalista lo è davvero senza fanatismi ma con tanta e tanta informazione,e purtroppo l’Italia ne è piena!
    Va beh,la mia cucciolona mix Labrador (ma col muso molto lupino e il petto da molossa:solo le orecchie sono molto ma molto simili allo standard di una delle razze più famose al mondo!) adottata in canile e con un evidentissimo “bavaglino” bianco sul petto (che la rende una bellissima cucciola di pura razza fantasia!) quando siamo in giro (almeno due volte al giorno!) veniamo fermate dai non cinofobi ma sciurimarieschi CONVINTISSIMI che lei sia un Labrador DOCG (…evidentemente nessuno di loro ha MAI visto un Labrador!Anche se comportalmente parlando,lei rosicchia veramente qualsiasi cosa come sottolineava Valeria nel “vero standard” 😀 ) e ci rimangono pure male quando dico loro che arriva da un rifugio ed è stata salvata dalle strade siciliane e portata al nord in cerca di fortuna. (certo,poi quando racconto loro la sua storia da brave sciuremarie si sciolgono come burro al sole!) PS:A ME è andata benone,Medea è veramente sana come un pesce da quando l’ho adottata,tranne per un piccolo problema alla coda che aveva a causa di un gioco troppo irruento col suo compagno di “stanza” al rifugio.
    Ho avuto anche cani di razza,presi da Allevamenti e Allevatori seri,ma stavolta ho scelto di adottarne una ben consapevole a cosa avremmo potuto imbatterci…. 🙂

  17. Io sono per i cani di razza, e contro l’allevamento di cani meticci,io ho quattro cagne,due pitbul e due epagneul bretton,non li abbandonerei mai,e non potrei neanche venderle perchè non esiste uno che habbia suficente denaro per comperarle,anche se trè su quattro le ho comperate e una allevata da una mia cucciolata.Le pitbul mi servono per due cose,la guardia visto che abito in una villetta isolata,eper la difesa, fuori dal cancello metto la mano sul fuoco che non fanno niente a nessuno,però se uno dovesse aggredirmi e grido aiuto lo sbrannano, prchè così le ho addestrate,se avessi preso dei meticci al canile mi garantivano questo servizio?.quando sono con loro ci gioco e le coccolo come qualsiasi altro cane.Le bretton ci vado a caccia una è bravina ma ha undici anni,l’altra quattro,ma sembra iscritta al wwf,quando siamo a caccia serietà zero,pensa solo a giocare,ma non l’ho ne venduta ne abbandonata,l’allevatore che me l’ha venduta mi ha detto,portamela indietro,te la cambio con un’altra,gl ho risposto neanche se me li dai tutti,però spetto che maturi,e poi sarà un buon cane da caccia come tutti gli altri,se avessi preso un meticcio al canile,non sarebbe stato capacene da giovane ne da vecchio.Poi circa venti anni fà,andai al canile per prendere un cane per la guardia da casa dei miei genitori,ottantenni,perchè c’erano in giro della gente che rubava agli anziani,mi diedero un cane simil dobbermann,bravo afettuoso,dopo una settimana mio padre ha messo in moto la motosega,a momenti se lo mangia,io vado a trovare i miei col motorino mi è saltato addosso,mi ha buttato a terra assieme al motorino,l’ho riportato, ndietro, non lo rivolevano,una animalista mi ha detto ma lei non può stare senza motosega e motorino?

    • “Le pitbul mi servono per due cose,la guardia visto che abito in una villetta isolata,eper la difesa”… Roberto ti hanno fregato. Anzi “se avessi preso dei meticci al canile” ti difenderebbero ancora meglio rispetto a dei pitbull.
      Tu hai preso una razza selezionata specificamente eliminando l’ aggressivita verso l’ uomo, questo perche i cani da combattimento non dovevano mordere gli umani, nemmeno quando questi li stavano separando per farli smettere di combattere. Insomma, o ti hanno dato cani caratterialmente fuori standard (e quindi non pitbull autentici al 100%) oppure non ti servono a niente per la difesa. Ma in entrambi i casi complimenti per esserti informato al momento di scegliere il cane.
      E il simildobermann di 20 anni fa… esperienza tipica di chi sceglie il cane per l’ apparenza física invece che per il carattere.

  18. “Non si capisce per quale motivo dovrebbe scagliarsi contro chi cerca di far nascere i cuccioli di questa “razza di lupo” nelle migliori condizioni possibili… e magari appoggiare caldamente le Sciuremarie che accoppiano a caso meticci mai controllati dal punto di vista sanitario” (?!??) Se gli animalisti non conoscono i veri allevatori, come dici tu, tu proprio non conosci i veri animalisti: non sarebbero mai contenti di vedere le sciuremarie far accoppiare i loro cani liberamente. E non sono solo i veri allevatori a non chiudere occhio per assistere i propri cani, anche i veri animalisti non chiudono occhio quando devono allattare per giorni intere cucciolate trovate nei cassonetti. Per di più, contrariamente agli allevatori, però, non ne ricavano un soldo. Pensa un po’…

  19. Posso portare ad esempio come piccola testimonianza,il ns tentativo di prendere un cale al canile.
    Circa 2 anni e mezzo fa è morta in circostanze tragiche la cagnolina della mia compagna.
    Lei aveva sempre avuto cani “trovati” e superato il primo periodo di dolore atroce,
    si è messa subito in moto per trovarsi un altro cane tutto suo.
    Dico così xchè in casa già erano presenti i miei 3 cani che le si sono subito affezionati tantissimo.
    Quindi grandi ricerche su internet con decine di foto di cani “prigionieri” nei vari canili.
    Finalmente trova un cucciolo di simil pastore,davvero bella,subito battezzata Matilda,
    è in un canile vicino a Roma,noi siamo di Firenze.
    Si mette in contatto e dopo pochi giorni arriva una ragazza,molto carina, per il colloquio.
    Domande su domande e tutto ok,del resto bastava guardare come erano felici e ben tenuti i miei di cani.
    Passano i giorni e si avvicina il tanto sospirato momento dell’arrivo di Matilda,ma….
    Pare che si sia improvvisamente ammalata,una malattia gravissima,addirittura invalidante,
    nel senso che se anche ce la dovesse fare,può poi rimasnifestarsi con problemi cardiaci eportare ad una morte precoce…
    (purtroppo non mi ricordo quale fosse).
    -Ma non posso venire a vederla?Non la posso curare io?-Chiese la Paola,x lei la Matilda era già il suo cane a tutti gli effetti.
    -No!! Il cane sta qua finchè non è guarito e non è possibile vederlo-
    Seguirono giorni di telefonate,di risposte sempre + evasive,anzi indisponenti e stizzite.
    -Ma mi mandi almeno una foto,ma come sta??-
    Niente,su questo cane alla fine calò un silenzio totale.
    Quando alla fine la Paola gli disse che non se la sentiva + di continuare così,
    giuro che non ci dormiva la notte,la trattarono prima malissimo e poi la congedarono velocemente.
    Ma dico,la loro priorità non dovrebbe essere il bene del cane?
    La Paola sarebbe andata a prenderla…in ambulanza se fosse stato necessario!!!
    Mah,a me questa cosa non mi ha mai convinto…
    Così,le chiesi:
    -ma lo vuoi un cane buonissimo,ubbidiente,bello come pochi altri,liscio come la seta,con delle orecchie di velluto,facilissimo da educare,con gli occhi di un cucciolo di foca,
    che ti seguirà come un ombra ovunque,di una dolcezza infinita,che se lo tieni bene allenato sarà instancabile,
    che non si allontanerà mai in passeggiata,che ti parlerà con gli occhi e con…la coda,insomma un cane praticamente perfetto???Ci hanno lavorato x secoli,è il Labrador e ti ho già trovato dove andare a prenderlo-
    -Un cane comprato??Con tutti quelli che ci sono al canile???-
    -Dai andiamo a vederlo e se è tutto a posto,poi decidi,ma ricordati che il Labrador non è quello della pubblicità,è un cane da caccia,dovrai portarlo(lo porteremo) a fare tanto moto e tanto nuoto e lo dovrai tenere a dieta ferrea-
    Allevamento piccolo,ENCI,cani da lavoro,tutti visibili subito,molto belli e con un ottimo carattere,
    documenti sanitari dei genitori a regola d’arte,veterinario del posto ecc ecc
    E così è arrivata la Nora,il ns meravigliosissimo Labrador.
    Quando a volte discutiamo,lei mi fa:
    -oh,ma vuoi sempre avere ragione te!Solo una volta hai avuto ragione,
    quando mi hai cosigliato di prendere la Nora…-
    Ne siamo perdutamente innamorati,ci rimane solo un filo di tristezza x la sorte di Matilda.
    Chissà che fine ha veramente fatto,spero che comunque,in modo o nell’altro abbia lasciato quel canile.

  20. la triste verità è che gli allevatori seri sono una minoranza rispetto ai tanti cialtroni, e gli animalisti seri sono la minoranza tra i moltissimi invasati…..la tristezza sta nel fatto che, in ambedue gli schieramenti, molte volte, per quieto vivere o per non tirarsi addosso l’ira di persone che si conoscono magari da vicino, si tace….e si lascia correre……

  21. Buongiorno a tutti, innanzitutto..
    Mi permetto di dire che di bruciare non si augura a nessuno, animalisti, allevatori, cani di razza superselezionati o meticci frutto dell’amore..
    Ognuno ha il proprio bagaglio di esperienze che filtrano e condizionano le proprie convinzioni ed idee.
    Ben vengano gli allevatori seri e auguro a loro un buon lavoro e che perseverino nel farlo nonostante le immense difficoltà.. Per fortuna Valeria ci dice che ce ne sono e io stessa ho toccato con mano un allevamento di Mastini Spagnoli e Tibetan Mastiff in Nord Italia veramente serio ( ho frequentato quel posto per lungo tempo anche se mi chiedo cosa si provi ad essere cani di 110 kg che non riescono nemmeno più a riprodursi autonomamente ma solo artificialmente – Trumler docet – ma questa è giusto una mia curiosità, lungi da me essere polemica)..
    Rispetto e sostengo il buono e onesto lavoro.
    D’altro canto sono una persona che non ha mai potuto permettersi di spendere soldi per comprarsi un cane e tanto meno ora che il mio compagno è disoccupato con tanto di laurea.. I miei soldi li uso per mantenere la mia famiglia. Non mi vergogno a dire che questi soldi non li ho.. Però ho sempre avuto un cane.. Ora ne ho due (meticci ovviamente) presi al canile, un maschio che ora ha 9 anni e una femmina di due.. Il primo l’ho preso che aveva un anno.. Uno sciroccato con seri problemi comportamentali recuperato con due anni di fatica e pazienza titanica, l’altra presa cucciola a tre mesi.. Un angelo..
    La selezione aiuta ad avere cani sani e “prevedibili”, il trovatello è un’incognita..
    Per ora non posso ancora permettermi di comprare un cane, quando potrò lo farò sicuramente.. Penso, per ora, che continuero’ con la politica dell’adozione e il prossimo sarà un levriero galgo salvato dai cacciatori spagnoli, a mio rischio e pericolo, ma di questo già sono consapevole, anche se già sapere che è un levriero mi mette piuttosto al sicuro..
    Non mi sento stupida, non mi sento animalista, non mi sento estremista, non sono fanatica.. Mi sento cinofila e civile, rispettosa delle convinzioni altrui, del duro lavoro altrui e delle buone intenzioni senza dipingere o etichettare chicchessia e non sono meno cinofila di chi si può permettere di spendere 1500€ se va bene, per un Cane o più cinofila perché “salvo gli angeli del canile”… Amo i cani, punto. Siano facili o difficili ( difficile può essere assistere all’abbaio forsennato per 2 ore filate del tuo cane che si ferma solo per vomitare tanta è la fatica e lo stress e che così è andato avanti per circa 8 mesi, faticoso può essere svegliarsi per 4 mesi alle 3 di mattina e non dormire più perché il tuo cane si è svegliato e vuole andare a caccia, faticoso è schivare i tentativi di avvelenamento dei vicini, faticoso è conquistare attenzione da un cane che non sapeva giocare.. Faticoso è stato non averlo rispedito a chi me lo aveva affidato – non l’ho fatto e ora è, a parte qualche sciocchezza, un cane praticamente normale)..
    Se in Italia c’è chi specula sull’esistenza di esseri indifesi è perché abbiamo una classe politica incapace.. De Gaulle disse che agli italiani basta dare un piatto di pasta e l’automobile, per tenerli buoni… Su questo rifletterei un pochino..

  22. Concordo assolutamente quando si dice che certe associazioni speculano e vivono sul randagismo e sull’ “animalismo ” e condanno fortemente certe persone estremiste che insultano allevatori o chi che sia che la pensi no diversamente da loro ; ma permettetemi di dire però…che in 20 anni che faccio volontariato e che lavoro con canili, associazioni e rifugi di vario tipo, non sono assolutamente d’accordo sul fatto che in questi posti non si trovino cani di razza…..perchè solo l’altr’anno nel rifugio dove lavoro abbiamo accolto fior fiori di cani blasonati , alcuni anche in possesso di medaglie vinte….abbiamo accolto labrador, doberman , collie , pincer , alani , maremmani…e la lista sarebbe ancora lunga..lunghissima, e preciso che io sono in una regione (il friuli venezia giulia ) dove il randagismo è pressochè inesistente..ma l’abbandono no purtroppo ! Da qui nasce il mio parere personale che ognuno è libero di prendere i cani dove vuole e di fare ciò che vuole….ma non si può dire che un’allevatore ha tante spese x far stare bene i cuccioli e che chiede una cifra solo come rimborso….perchè allora basterebbe non far fare cuccioli e risparmierebbe spese e sofferenze alla mamma….perchè vi siete mai chiesti se voi sareste felici di partorire con sofferenza e che poi vi portassero via i figli ???? anche nel volontariato ci sono persone che come me non ci speculano…e che pagano di tasca proria x accudire i cani blasonati e no che poi la gente abbandona…..se una persona è mossa veramente dall’amore x gli animali ..sarebbe opportuno che prima di pagare un cane facesse un giretto in un canile…se vuol dare amore ad un animale li ne troverà tantissimi…anche di razza…e sono gratis…perchè nelle associazioni di volontariato come la mia o nei rifugi seri non si paga…inutile puntare il dito sulle associazioni che raccolgono fondi x sopravvivere e mantenere anche 30 cani che la gente ha rifiutato…oppure animali d”difettosi ” che certi allevatori ci portano perchè invendibili…tipo con un testicolo…oppure albini..oppure non vedenti….perchè di certo chi li alleva npon lo fa senza scopo di lucro !

    • Come tutti gli animalisti fate finta di partire bene e poi già alla terza riga ( se non prima ) cominciate i vostri vaneggiamenti con la storia che nei canili ci sono i cani di razza e pure pluricampioni, ma sapete almeno quanto costa far diventare un cane un campione ? e secondo voi uno dopo averci speso dietro migliaia di euro lo porta in canile ??????????????????? HAHAHAHAHAHAHAHA

      al massimo in canile ci sono i cani che assomigliano a una certa razza e sono cani venuti fuori dagli accoppiamenti degli ( AMICI DEL PARCO ) che in poche parole sono sciuramarii/e che fanno cucciolare i loro cani alla cazz…… di cane.

      Un allevatore ha molte spese ( anche se gli animalisti non ci credono ) perchè la selezione della razza ha un prezzo che ovviamente gli animalisti non capiscono perchè loro al massimo vedono le cucciolate in canile, rifugio etc che sono allevate con pane, latte e radames e quindi non sanno nulla di VERE spese, ( quelle spese che alla mattina ti fanno andar fuori col portafogli pieno e alla sera lo hai vuoto nel vero senso della parola.

      ti faccio 2 veloci calcoli ….

      costo femmina 2.000 €
      costo lastre displasia 260 €
      costo Addetramento + expo + brevetti + selezione = 8.000 € circa

      solo fino a qui mi sembra di essere arrivato a 12.000 €

      adesso mettiamoci la cucciolata ….

      costo progesteroni 100 €
      costo monta 1.200 €
      costo mangime madre per fase gestazione e alattamento = 200 €
      costo eco , rx etc 150 €
      costo possibile cesareo 300 €

      ora sono nati 8 cuccioli

      2 – 3 sverminazioni 25 €
      2 vaccinazioni = 40 €
      microchip = 25 €
      mangime vario = 60 €
      pedigree = 30 €

      in tutto fa 180 € che devi molteplicare x 8 cuccioli = 1440

      in tutto una cucciolata ci costa = 3390 € , se ci aggiungiamo anche i 12.000 euro di spese per selezionare la femmina etc arriviamo a 15.390 €

      senza aggiungerci poi le bollette di luce etc ( ehhsi le lampade riscaldanti etc non vanno con la grazia dello spirio santo ma con l’ENEL. )

      alla fine ad un Allevatore non penso proprio rimanga molto in tasca se non l’augurio di morire bruciato auguratogli da qualche animalista fuori di testa.
      bel ringraziamento.

      e con queto chiudo.

      Ciao

      • Quindi il succo è che un cane campione secondo te non viene abbandonato perché è costato troppo e farlo sarebbe un investimento perso. Il discorso fila, è logico, ma è anche il discorso che solo un allevatore-commerciante può fare. Ed è un discorso disgustoso. Ci dovrebbero essere ben altre motivazioni per non abbandonare un cane e comunque di cani di razza abbandonati il mondo è pieno e i vari rescue di razza che fioccano a destra e a manca lo dimostrano.

        • E le proporzioni tra cani di razza nei rescue cani meticci nei canili quali sono? Un cane nei rescue di razza ogni cento o mille meticci in canile? E chi ha piu probabilita di essere adottato? Un cane d razza in un rescue o un meticcio in canile? E tutti i cani dei rescue sono veramente esemplari di razza ben selezionati, o sono di derivazione cagnara? Perche anche i cagnari vendono cani di razza (cioe con pedigree); basta prendere un maschio e 2-3 femmine con pedigree, e accoppiarle ad ogni calore, registrare le cucciolate ed e’ fatta. Senza analisi, fregandosene se le linee di sangue sono compatibili… E cosi facendo nascono cani (di razza) selzionati malissmo e con probabili problema sia fisici che caratteriali; ossia ottimi canditi a finire in canile o in un rescue di razza. Ma quanti cani di allevamento (parlo di quelli seri) ci finiscono?

          • Solo una irrisoria percentuale di cani finisce al canile perchè ha dei reali problemi comportamentali. E questo vale sia per meticci che per cani di razza, di derivazione cagnara o con tanto di pedegree. Lo dimostra il fatto che i cani di razza una volta riadottati da una famiglia consapevole non manifestano nessuno dei fantomatici problemi caratteriali che avevano indotto i precedenti proprietari a “cederli” al canile o all’associazione rescue. Inoltre ci sono individui che per i cani, come per i figli, fanno una scelta a monte e si dicono che se anche dovesse essere problematico lo si tiene cercando di aiutarlo. Altra attitudine ha invece chi ha delle aspettative precise che, a volte, vengono disattese. E questa è la differenza tra un compratore e un (buon) adottante.

          • Mi dispiace contraddirti, ma un’altissima percentuale di cani finisce in canile perché il proprietario ritiene che abbia problemi comportamentali. Poi magari non ha assolutamente nulla (tipo “il cane abbaia troppo”, e magari abbaia solo perché si annoia, perché non esce mai… con un altro proprietario che lo fa uscire e correre e sfogarsi, il problema scompare). So che c’è questo smodato desiderio dei volontari di pensare che il mondo sia fatto di grandissimi pezzi di merda (esclusi loro, che sono gli unici santi): ma in realtà, molto ma MOLTO spesso, le famiglie rinunciano al cane proprio perché convinte che sia problematico. Magari solo perché non lo sanno gestire e pensano che sia colpa del cane: però è davvero raro (se non in alcune zone d’Italia in cui il cane è ancora considerato “Una bestia” di nessun valore affettivo) che si abbandonino cani che non danno alcun problema.
            E a volte (spesso, diciamolo) tornano indietro anche cani dati in adozione ad capocchiam (dagli stessi volontari che poi accusano di bastardaggine le stesse persone a cui LORO hanno dato il cane. Ma come mai non se ne sono accorti prima, che quell’abbinamento non andava bene?)

          • Scusa PaOlà, perchè se Eros ti ha domandato “che ore sono?” gli hai risposto “mele e banane” ? Eros ti ha chiesto quali sarebbero le proporzioni tra cani meticci e cani di razza abbandonati, visto che in vari commenti si parla di millemila cani di razza pura finiti nei canili, per sostenere la tesi secondo cui anche i cani di allevamento finiscono in canile. Eros chiedeva dei dati, invece che solo chiacchiere, citando una percentuale o un rapporto tra le due tipologie. Cosa caspita c’entra la tua risposta ?

          • Rispondo a Davide che mi chiama in causa: la mia risposta è indirettamente pertinente. Non credo Eros mi chiedesse dati statistici per amore della matematica ma per dimostrare che sono di più i cani meticci rispetto a quelli di razza ad essere abbandonati, e perchè, secondo lui, i meteticci sarebbero più predisposti ad avere problemi caratteriali. Ebbene la risposta è che : in canile ci sono si più cani meticci che cani di razza. Ma i cani portati al canile lo sono per motivi raramente legati a problemi caratteriali, quindi essere meticcio non è più “predisponente” per motivi caratteriali ad essere abbandonato dell’essere di razza. Forse in giro in generale ci sono più cani meticci che di razza e quindi statisticamente anche in canile. Ma se volete dati precisi datemeli voi: io non li ho, ma il punto è davvero questo? Se anche al canile ci fossero 100 meticci e 40 di razza di cui 10 da allevatori certificati e seri questo dato dimostrerebbe-da solo- l’utilità dell’allevamento?

          • LOL, cioè piuttosto che dire “non è possibile avere un dato statistico di quel genere” (con buona pace quindi di tutte le teoria secondo cui tantissimi cani di allevamento – serio – sarebbero finiti in canile) ti sei fatta tutto un film su quello che Eros avrebbe voluto dire ?
            La domanda di Eros a me pareva piuttosto chiara: quanti sono in percentuale i cani di razza pura che si trovano in canile? Quanti di questi sono provenienti da allevamenti seri e quanti invece da cagnari ?

            Perché mai dobbiamo portarli noi questi dati? Siete “voi” che citate sempre miriadi di cani di razza in canile, per dimostrare che uno dei problemi del randagismo e degli abbandoni non sono gli accoppiamenti fatti a capocchia, spetta a voi portare le prove di quanto affermate.

            Per quanto riguarda il tuo esempio finale…praticamente nel caso che poni in canile ci sarebbero 10 cani invece di 150, e poi chiedi se questo dato dimostrerebbe l’utilità dell’allevamento, vedi un po’ te…ma del resto te abbini sempre “allevatore” a “commerciante”, quindi su questo aspetto è inutile discutere, parti in maniera evidentemente prevenuta, quindi inutile perder tempo.

          • Paola, ma dove cavolo lo avrei scritto che “i meteticci sarebbero più predisposti ad avere problemi caratteriali”? Rileggi e vedrai che ho detto “nascono cani (di razza) selzionati malissmo e con probabili problema sia fisici che caratteriali; ossia ottimi canditi a finire in canile”.
            O non ti piace il termine “problemi caratteriali”? Se preferisci puoi sostituirlo con “caratterialmente fuori standard”, se nell’ altro caso non puoi fare a meno di immaginare cani fobici, aggressivi…
            Hai mai sentito (non “sentito dire dal cugino di un amico”, parlo in modo concreto) di un cane che abbia partecipato a expo internazionali e poi sia finito in canile?

          • Davide, mi dai del voi? Stai parlando con me non con la tua immaginaria idea dell'”animalista”. A me non interessano i dati statistici per un solo motivo: sono i presupposti di base che ci rendono diversi. E non sono stata irretita nell’ideologia animalista visto che già da piccola, ben prima di sapere cosa fosse questa ideologia, mi sembrava assurdo che gli animali si potessero vendere e comprare. E’ una questione di sensibilità personale. Oggi ho 42 anni e la penso ancora così. Che posso farci? Poi non ho mai pensato che gli allevatori fossero i responsabili diretti degli abbandoni, ma alcuni (non gli unici è evidente) dei responsabili delle mancate adozioni in canile. Lo si può negare? Io darei la precedenza ai cani già viventi e reclusi, nel mio mondo sognato e perfetto, addirittura con dei piani legislativi che obblighino gli allevatori a uno stop nelle nascite per qualche anno e contemporaneamente che incentivino la adozioni dei cani di canile. Fantascienza? Temo di si. Sarebbe bello collaborare su questo fronte invece che scornarsi. E se gli allevatori veri amano i cani, come andate affermando, dovrebbero essere ben contenti anche loro di collaborare ad un piano comune di svuotamento dei canili. Per rispondere ad Eros: se ti ho frainteso scusa, però di nuovo non ci troviamo daccordo: è vero che io personalmente non conosco cani campioni ceduti, ma un cane che non viene ceduto perchè da expò rimane un cane che non viene ceduto perché da expò, non necessariamente perchè è amato. (destino che auguro ad ogni essere vivente, storpio o bellissimo che sia). In compenso so di diverse fattrici cedute a fine carriera. Questo vale come esempio della logica commerciale che intravedo nell’allevamento?

          • No Paola, non ti do del “voi”, infatti ho risposto a TE e ai tuoi allucinanti abbinamenti denigranti di “allevatori-commercianti”, dopo di che ti ho inserito in un generico “voi” dato che in ogni tuo commento sciorini il perfetto manuale dell’animalista-fanatico (gli animali non si comprano, i canili sono pieni di cani di razza, o il fatto che hai preferito farti tutta una tua ipotesi piuttosto che rispondere direttamente alla domanda di Eros, etc. etc. etc.).

            Quando smetterai di prendere le tue frasi direttamente dal decalogo dall’animalista-fanatico-disinformato magari non ti metterò più in quel “voi”, finora in ogni tuo commento ti sei guadagnata l’appartenenza a tale categoria, altro che “immaginaria idea”! Anche in questo ultimo tuo commento continui a tirarti la zappa sui piedi con i tuoi esempi: prima fai un esempio dove da 150 cani in canile se ne avrebbero solo 10 prendendo in considerazione i cani allevati bene, ora tiri fuori il discorso delle fattrici: se ci fosse solo una mera logica commerciale come dici, le fattrici verrebbero sfruttate fino allo sfinimento (come infatti succede di solito tra cagnari e canifici vari) non verrebbero certo cedute a fine carriera; solitamente oltretutto vengono cedute (appunto cedute, e non vendute) a persone di fiducia proprio perché in quanto a fine carriera l’allevatore può dedicare loro meno tempo, e proprio siccome non le vede come un mero “strumento” offre loro la possibilità di andare con una persona o una famiglia che gli possa dedicare più tempo, quindi è la soluzione migliore adottata per il cane, non certo per “logica commerciale”.
            Quindi no, direi che proprio come esempio di “logica commerciale” hai scelto decisamente male: ritenta, magari sarai più fortunata.

          • Anche la Bisturi e’ una fattrice ceduta a fine carriera, ma e’ stata affidata a Valeria Rossi, non mandata in canile, e di differenza mi sembra che ce ne sia abastanza…
            Poi sul cane da expo “che non viene ceduto perché da expò” tu stai facendo un proceso alle intenzioni; perche mai “non necessariamente perchè è amato”? Adesso essendo obbligata a riconoscere che non ci sono cani da expo in canile devi comunque denigrare chi ne ha uno dicendo che e’ vero che non li abbandonano, pero’ non li amano?
            E anche il tuo “se ti ho frainteso scusa”… la differenza tra la frase che ho scritto io e quella che mi hai attribuito tu e’ tale che il “se” fa sorridere (come minimo); ma e’ cosi difficile riconoscere quando si sbaglia?

          • Davide, se mi hai messo in quel “voi” non posso far nulla per tirarmici fuori. Ma non sono solo io dunque ad avere pregiudizi. Poi ti posso dire che continui a leggere le mie risposte alterandole faziosamente a piacimento. Ma non entro nel dettaglio se no non se ne esce. Infine, temo siamo come 2 rette parallele: per me il fatto che le fattrici vengano cedute dimostra eccome la logica commerciale: gli allevatori dovrebbero gestire solo il numero di animali che possono tenere a vita come i loro animali di affezione. Trovo aberrante sfruttarli e poi darli via. Che li si regali o li venda. Se puoi si vuol difendere l’allevamento lo si faccia pure, ma con argomentazioni più mirate e meno basse dello gettar fango su chi il randagismo lo combatte con ben altri mezzi che vendere cani di razza. (Motivo per cui ho inserito il primo commento in risposta all’articolo).
            Non ti spregare a rispondermi perché esco dalla discussione: sono stufa delle sciorinate tipiche dell’anti-animalista standard: finirei anche io per darti del “voi”.

          • Ma ROTFL! Cioè tu sei quella che ha risposto a Eros facendosi tutta la SUA ipotesi su quello che Eros voleva dire, e io sarei quello che interpreta faziosamente le risposte? Fantastico 😀

            Io non sono in nessun anti-animalista standard, mi spiace per te: sono contro gli animalisti fanatici che “l’amore non si compra”, “non comprare un cane, adottalo” che non capiscono (o fingono di non voler capire) che quello che vai a comprare in un allevamento è il lavoro fatto fino a quel punto e che piuttosto che ammettere che una delle principali cause del randagismo sono gli accoppiamenti fatti a capocchia tra Bubi e Fufi si impiccherebbero.
            Come dice giustamente @mc, ci sono quelli che prendono il cane di moda e poi non lo sanno gestire, ma normalmente gira che ti rigira siamo sempre li: se è gente che punta al “cane di moda” senza manco preoccuparsi delle caratteristiche di quella razza (dimostrandosi quindi già di base “ignorante” dal punto di vista cinofilo), le possibilità che finisca a comprare il cucciolo in negozio o dal cagnaro di turno sono piuttosto alte, di conseguenza è ben più probabile che si trovi poi un cane più difficile da gestire rispetto ad uno allevato seriamente.
            Un’altra causa di abbandoni, credo sia lampante, sono i cani regalati a capocchia…e torniamo sempre li: dove è più facile che uno “ignorante” in cinofilia vada a “comprare il regalo per l’amico” ? Sempre al negozio o dal cagnaro di turno, che ovviamente ha la cucciolata sempre pronta per Natale, per Pasqua, per Capodanno, per il compleanno dell’amico…e non sono esclusi neppure i canili da questo problema, eh, perchè uno magari va li così prende il regalo per l’amico e lo prende pure gratis (mica va da quei bruttiallevatoricattivichespeculanosuglianimali, che diamine!), solo che poi magari l’amico non è in grado di gestire il cane, e lo riporta indietro (o ora vuoi venirmi a dire che nessuno porta mai indietro il cane preso in canile?).
            MC poi ha toccato un altro punto corretto: guarda un po’ quando c’è stato il sequestro dei cani di Green Hill, in quanti si sono proposti per averli…perchè c’era la possibilità del “cane di razza gratis”. Liberissimi eh, per carità, però vorrei sapere quanti di loro fino al giorno prima erano giust’appunto a dare contro a quei cattivoni degli allevatori.

            La differenza tra le sciorinate dell’anti-animalista standard con cui stai provando ad arrampicarti sugli specchi, carissima, sono motivate da dati e fatti che si vedono tutti i giorni, tu sulle tue considerazioni allucinanti sugli allevatori non sei stata in grado di fornire un dato o un esempio (quella degli animali “sfruttati e poi venduti o ceduti” è una stronzata galattica che dimostra per l’ennesima volta come non sai distinguere un allevatore serio da un cagnaro, scommetto che se dovessimo chiederti quali sono le differenze tra queste due categorie non sapresti da che parte cominciare).

            Mi sono sprecato a risponderti giusto per farti notare che stai un po’ scivolando dallo specchio, visto che ti lamenti di essere messa in un “voi” a cui anche in quest’ultimo stesso commento continui a dimostrare di stare benissimo…

          • Vabbè provo comunque a rispondere io, nella nostra piccola realtà su 30 cani, 4 hanno il pedigree. I cani finiscono in canile per molte ragioni, non fate di tutta l’erba un fascio.
            Ci sono i cani con problemi reali, cani che “non sanno andare a caccia”, cani che non possono più essere tenuti per ragioni più o meno valide.
            Cani salvati da situazioni pessime, o ereditati senza volerli, o trovati per strada senza microchip.
            Valeria, non so se l’hai già fatto ma potresti scrivere un articolo sulle ragioni per cui i cani finiscono in canile, a puro titolo informativo 🙂

        • Beh, se in 42 anni non hai ancora capito nulla penso proprio non ci siano più speranze per te, anzi ( puoi solo peggiorare ).
          gli allevatori non sono ASSOLUTAMENTE i corresponsabili delle mancate adozioni in canile, se una persona vuole il cane di razza e ama una certa razza di sicuro non prende il meticcio del canile, anzi se non se lo può permettere preferisce stare senza cane e aspettare quando ha i soldi.
          quindi non direi proprio che gli allevatori sono corresponsabili delle mancate adozioni in canile.

          piani legislativi che obblighino gli allevatori a uno stop nelle nascite per qualche anno e contemporaneamente che incentivino la adozioni dei cani di canile ????????????????????????????

          HAHAHAHAHAHAHAHA qui veramente stiamo veneggiando alla grande.
          e facendo così chi manterrebbe i 15-20 cani in allevamento ????? TU LI MANTERRAI ????

          facendo così la gente non si rivolgerebbe più agli allevatori ma bensi ai negozianti, cagnari etc E NON CAMBIEREBBE PROPRIO NULLA e i soli a perderci sarebbero gli Allevatori.

          Ricordati che anche se gli allevatori si fermassero i meticci continuerebbero a nascere e i cani ad essere abbandoati e quindi non cambierebbe proprio nulla.

          per 1 cucciolo di razza che nasce ci sono altri 50 meticci che nello stesso momento nascono ma a differenza di quello di razza loro nel giro di 24h si trovano già dentro a una scatola davanti al canile quindi alla fine di chi è colpa se i canili son pieni ? dell’allevatore o del cog.lione che non sterilizza la propria cagna e la fa cucciolare alla grande ( TANTO DOPO LI PORTA IN CANILE ) ?

          Le fattrici vengono cedute in media quando hanno 7-8 anni e vegono cedute perchè ovviamente per problemi logistici gli allevatori non possono tenere 10 o più fattrici anziane in allevamento perchè oltre al costo di mantenimanto non avrebbero molto tempo da dedicargli e quindi preferiscono cederle GRATUITAMENTE a famiglie che le faranno vivere amate etc fino alla fine dei loro giorni.

          • Bellissima l’ affermazione di Paola “Io darei la precedenza ai cani già viventi e reclusi, nel mio mondo sognato e perfetto, addirittura con dei piani legislativi che obblighino gli allevatori a uno stop nelle nascite per qualche anno e contemporaneamente che incentivino la adozioni dei cani di canile.”… quindi io dovrei essere obbligato per legge a prendere il cane che vuole lei e a non potermerne scegliere uno con le carateristiche che voglio io? Ma se io volessi un cane taglia gigante chi mi garantirebbe che il cane che mi stanno dando lo diventi? E che non mi dicano che lo posso prendere gia adulto; perche credo che in un paese libero sia mio diritto scegliere di prendere un cucciolo. Cosi come e’ mio diritto sceglere se prendere un cane maschio o una femmina.
            Io non ho mai fatto cucciolate in casa, nonostante abbia gia ricevuto parecchie offerte per far accoppiare il mio cane (e per cifre non da poco); la femmina meticcia che abbiamo la abbiamo fatta sterilizzare; non ho mai abbandonato nessun animale; ho anche raccolto una gattina abbandonata in strada quando aveva pochi giorni… eppure adesso devo sentire una estremista fanatica che mi vorrbbe vietare di scegliere il mio prossimo cane. Inizierebbe vietandoci di scegliere il cane e vietando di allevare; poi che segue? Obbligo di adozione? Ti portano un cane a casa e te lo devi tenere per legge anche non lo vuoi? E poi la dittatura?

          • Scusi signora PaOlà, ma non avrebbe più senso convincere tutti i proprietari di cani non di razza a non far fare loro cucciolare, in modo da incentivare le adozioni al canile? Perché finché vai dal vicino di casa col cane che ha fatto la cucciolata e non ti interessa la razza non andrai MAI in canile a cercarlo…no?

      • Al di la delle statistiche credo sia importante capire il motivo di questa diffamazione di questi ultras animalisti nei confronti dei cani di razza.
        Come allevatore amatoriale sono il primo a consigliare di rivolgersi ad un canile municipale a chi non vuole spendere soldi per un cane o a chi semplicemente non è sufficientemente motivato dal prendere il cane della razza che allevo.

        Credo che se si guardasse più alla soddisfazione finale di chi abbiamo di fronte le adozioni sarebbero maggiormente finalizzate. Così come credo che ci sia urgenza di lavorare ancora tanto sull’educazione cinofila in genere e per gli addetti ai lavori cercando il più possibile di evitare inutili battibecchi.

        Ho letto tanti commenti sensati e corretti – evitare acquisto nei negozi, evitare aquisti di cuccioli importati clandestinamente… va benissimo, ma allora perchè in tanti si rivolgono ancora a questi per avere un cane … (lo sanno?) che sarà il loro compagno e amico di vita per più di 10 anni?

        • Il “problema” e’ che molti vogliono “tutto e súbito”. Aspettare la seguente cucciolata? Quattro mesi? Piu altri due mesi dopo che nascono??? Quindi il cucciolo me lo daresti tra sei mesi? E visto che sono il sesto nella lista di attesa mi dovrei prendere quello che rimane dopo che gli altri hanno scelto? Oppure aspettare la cucciolata successiva tra un anno per poter scegliere per primo? E nonostante questo vuoi mille euro? Allora sai che faccio? Io me ne vado al negozio del centro commerciale che il cucciolo me lo da tra una settimana e me lo fa pure scegliere. E chissenefrega di analisi strane, di CAC, Cacib, Ipo… Anche i loro cuccioli sono sani, si vede chiaramente; e poi lo dice anche quel veterinario tanto simpático che ha lo studio li accanto. Magari perche il cucciolo lo voglino proprio per Natale, compleanno del figlio, aniversario di matrimonio, San Valentino, festa della mamma, festa della donna… e obviamente l’ allevamento non lavoa in pronta consegna su quelle date. La classica mentalita da negozio; lo vedo, m piace, lo pago e me lo porto a casa. E se non lo hai in magazzino del colore che voglio io vado in un altro negozio.

      • Marco hai fatto un errore di calcolo; intanto le spese per la femmina che tu hai elencato sommano un totale di 10.260 euro e non di 12 mila. Poi si fanno una volta sola e vanno divise tra tutte le cucciolate che fa la femmina in questione. Quindi dividendo i 10260 per 5-6 cucciolate ci ritroveremmo una cifra di 1700-2000 euro per cucciolata. Che sommati ai 3400 che hai calcolato a parte ci ritroveemmo con una spesa totale di 5100-5400 euro per una cucciolata di 8 cuccioli. Quindi sui 650 euro di spese a cucciolo .
        E non quasi 2mila come sembrava venire fuori dai tuoi calcoli.

        • errore di battitura, volevo scrivere 10.200, ai 200 delle lastre ci ho aggiunto i 60 di celemasche e quindi diventano 10.260, tutto torna.
          ho fatto delle variazioni mentre scrivevo e quindi mi sono scappati degli errori.

          6 cucciolate comunque è difficile che una cagna che fa expo , brevetti e selezione le faccia, ora che ha finito tutto ha già passato i 3 anni e non penso proprio che un Allevatore con la A maiuscola faccia riprodurre una cagna dopo i 7 anni, meno che meno a 9-10.

          non ho mai detto che un cucciolo ha di spese 2.000 euro e mi scuso se si è capito questo.
          in effetti se si fa 13.650 : 8 cuccioli viene fuori 1.700 € circa a cucciolo.

          comunque rimedio subito.

          10.260 : 4 cucciolate = 2.565 da aggiungere a ogni cucciolata.

          2.565 spese femmina + 3.390 di spese per ogni cucciolata = 5.955

          5.955 : 8 cuccioli = 744 € di spese a cucciolo.

          quindi se facciamo altri due calcoli

          se un allevatore vende a 1000 € un cucciolo alla fine ne guadagna solo 256 €

          256 x 8 cuccioli = 2.048 €

          2.048 x 4 cucciolate = 8.192 € di ricavato.

          Altro che i calcoli degli animalisti.

          tipico calcolo animalista ( 1000 x 8 cuccioli = 8.000 € ) 8.000 x 4 cucciolate = 32.000 tutti in tasca al crudele e sfruttatore Allevatore.
          peccato si dimentichino di togliere dai 32.000 € i ( 24.000 € di spese )

          DI 32.000 L’ALLEVATORE NE VEDE SOLO 8.000. diluiti in 4 anni quindi circa 2.000 euro annui.

          vi sembra ancora così grande il guadagno ?

    • “perchè vi siete mai chiesti se voi sareste felici di partorire con sofferenza e che poi vi portassero via i figli ????”

      Questa è bella, Daniela! Le mamme cagne hanno gli ormoni programmati per respingere a tempo debito i cuccioli e se i cuccioli sono testoni e non lo capiscono, gli ringhia pure contro. Non è che se li tiene fino al compimento della maggiore età. Ma se ho capito male, chiedo scusa. Alcune cagne possono partorire con sofferenza se hanno il canale del parto troppo stretto, non certo per le implicazioni emotive che attribuiamo noi a loro. Se diciamo scorrettezze, c’è gente che ci legge e che poi le riferisce ai suoi amici: da qui nascono le cugginate!

      • Pensa Tommaso che un giorno un’altra di queste gentili signore mi ha scritto “prova a vendere tua madre e tua sorella, inetta!”. Mi sono cascate le braccia!!! 🙂

      • Per non parlare del fatto che se madre e figlio, padre e figlia o fratello e sorella si incontrassero da adulti non avrebbero nessun problema ad accoppiarsi tra loro.
        Ma e’ tutto inutile quando si parla con gente che debe antroporfizzare per forza e che si sentirebbe male se non lo facesse…
        Quanti danni che fanno i film della Disney… loro umanizzano tutto e tutti e poi c sono orde di ingenuotti e superficialotti che si credono tutto…

      • Tommaso, quello che dici tu succede nel caso dei gatti, non dei cani, in natura i membri dei lupi o dei cani ferali si separano solo se il branco diventa troppo numeroso, la grandezza del branco può cambiare secondo alcuni fattori, come l’habitat, la personalità individuale dei lupi, o la quantità di cibo disponibile, ma in ogni caso i cuccioli in età adulta diventano membri del branco per un determinato periodo di tempo più o meno lungo, e non è detto che vengano cacciati, il più delle se ne vanno di loro volontà vagando solitariamente alla ricerca di un partner, fondare così un nuovo branco e rivendicare un nuovo territorio. Per tempo relativamente lungo un legame affettivo tra madre e cuccioli rimane. Quando si sottrae un cucciolo in fase di svezzamento c’è sempre sofferenza per entrambi, anche se viene superata abbastanza rapidamente…Gli allevatori in genere vendono cuccioli di 2 o 3 mesi, e quando questo avviene la madre continua a cercarli per un po’

        • http://risvegliodiunadea.altervista.org/?p=4591

          Il livello intellettivo e culturale del nostro troll lo potete ammirare seguendo il link (guardate nei commenti). Articolo dove la somatostatina viene definita “quella di Dibella” e non per quello che è, cioè la terapia speccifica per un tipo di tumore (neuroendocrino). Insomma uno di quei siti spazzatura che contribuiscono a creare ignoranza e disinformazione, e partecipano alla teoria del complotto globale, anzi del GOMBLODDO.
          D’altronde uno che dice “quando si sottrae un cucciolo in fase di svezzamento c’è sempre sofferenza per entrambi…” Ettecredo. Lo fanno i cagnari delle puppy mills. Che venga superata abbastanza rapidamente, poi è da vedersi. Nel cucciolo, lascia segni per tutta la vita. “Gli allevatori vendono cuccioli a 2 o 3 mesi e la madre continua a cercarli per un po'”. Forse non ha mai visto i sospiri di sollievo delle povere madri prosciugate e torturate dai denti dei cuccioli di quell’età. E state ancora a dargli seguito? MA BASTAAAA!!!

  23. E io mi chiedo: ma l’Enci ed i Club di razza da che parte stanno? Dovrebbero essere i primi a tutelare chi alleva con professionalità, invece questo benedetto pezzo di carta chiamato pedigree viene rilasciato con noncuranza ad ogni cucciolo nato da genitori con pedigree, senza pretendere controlli sanitari , morfologici e psicologici. Perchè non rendere questo documento un po’ più attendibile premiando chi tiene fa cucciolate ponderando bene su come accoppiare? Inoltre… Che io sappia è vietato dalla legge vendere cani senza pedigree ma il web è pieno di questi annunci. Perchè non denunciare e bloccare questo commercio che riempie in modo esponenziale i nostri canili? A me pare che non ci sia nessun interesse a fare tutto ciò ed i soldi come sempre stanno alla base di tutto. Una vergogna!

  24. Qualche settimana fa mi sono imbattuta nella foto di una cagna che cercava adozione: una cucciolona di 9 mesi, tigrata, spacciata per “incrocio boxer”, molto bella. A parer mio si trattava di una segugia maremmana, anche molto tipica. Niente prognatismo, orecchie perfette da segugio maremmano, un bel muso a parallelepipedo, carbonato. Ho fatto presente, scusandomi anche per l’intrusione, che si trattava probabilmente di un segugio maremmano (quanto più distante dal boxer si possa immaginare, caratterialmente parlando), e ho postato anche una foto della razza, per dimostrare la somiglianza. Questo perchè, se qualcuno l’avesse voluta adottare come boxer, probabilmente ne sarebbe rimasto deluso…sono stata presa a male parole, la volontaria (sono sempre donne…chissà perchè) ha CANCELLATO sia il mio intervento sia la foto, quando le ho chiesto perchè, ha risposto che “il cane è il cane, con sua individualità…”.
    Poco tempo prima, essendo venuta a conoscenza del fatto che c’era un briard al canile di BS, ho chiamato e ho detto alla volontaria che se mi dava il n. di microchip avrei rintracciato l’allevatore che probabilmente avrebbe provveduto a farsi carico di ricollocare il cane…immediato irrigidimento, resistenze a non finire, alla fine mi ha dato un n. di chip sbagliato (corrispondeva ad un cane di un’altra razza). Mi ha detto “tanto il cane viene castrato” (ma che c’entra? poi ho capito: pensava che l’allevatore volesse usarlo per la riproduziione. Ma non sanno che dietro al briard non c’è nessun business, casomai ci si perdono solo dei soldi? 51 nascite nel 2012… e gli allevatori hanno i loro stalloni senza ricorrere ad un povero derelitto…). Niente, gli allevatori sono carne del demonio. Ad oggi non so nemmeno se quella povera bestia abbia trovato casa.
    Alla larga da questi ignoranti.

    • Condivido le tue riflessioni… molto spesso vedo incroci tipo bull spacciati per incroci labrador… orecchie pendenti, color miele ed il gioco è fatto… e poi ci rimette il cane perché l’adottante non l’ha proprio capito, e pensava di avere tutt’altro in casa.

  25. Condivido l’articolo al 100%
    ma vorrei chiedere una precisazione/spiegazione:
    è così deprecabile che dei privati facciano cucciolate di cani di razza? Io la mia PT l’ho “comprata” da un amico pagandogli le spese mediche, svezzamento e pedigree, dopo essermi accertato che i genitori fossero esenti da displasia, non avessero parenti comuni sui pedigree, e avendo conosciuto entrambi i cani per valutarne il carattere…
    Io ora vorrei fare lo stesso, fargli fare una cucciolata (non per guadagnarci io ne per fare del bene al cane..perchè mi piacerebbe avere dei batuffoli in casa almeno una volta prima di sterilizzarla) ma non prima di avere l’esito delle lastre per la displasia, e di aver trovato un maschio con le medesime caratteristiche…
    Poi la mia PT è una fuoritaglia di brutto, 65 al garrese per 40 kg, quindi già io non l’ho presa per fare expo o altro ma solo come cane da famiglia e un po’ di addestramento base, e di conseguenza non cercherei un altro maschio gigante (ed evidentemente non cercherei una selezione x bellezza o lavoro, ma per avere dei cani equilibrati, da famiglia, insomma dei pastori tedeschi NORMALI come lei descrive nel vero standard del PT)…

    Vorrei solo una risposta argomentata se davvero pensa che non sia auspicabile che io faccia fare una cucciolata, siccome trovo che sia una persona intelligente, con esperienza, disponibile al confronto e mi fido del suo giudizio..

    Grazie

    • Con queste premesse (a parte il fatto che un cane fuori taglia io non lo farei accoppiare… ma vabbe’, io ho una mentalità zootecnica e non è detto che debbano pensarla tutti come me), no, non è deprecabile. Inutile, forse: perché non fa né il bene del cane, né quello della razza. Ma deprecabile, proprio no. L’unico dubbio è: lei ha idea di cose significhi avere 10 o 15 “batuffoli” per casa che pisciano, cagano, rosicchiano tutto e si ficcano costantemente nei guai?
      Se sì, allora ha la mia benedizione. Se no… allora ci pensi bene, perché i “batuffoli” (leggi: una via di mezzo tra un’armata Brancaleone e un esercito di cavallette) dovrà tenerseli ALMENO fino ai 60 giorni (altrimenti perdono preziosi insegnamenti da parte della loro famiglia canina). E cominciano a far casino a 30 giorni circa. Un mese può sembrare poco, ma… se non ha strutture adeguate (giardino, recinti sicuri eccetera), scoprirà sulla sua pelle tutti i lati meno romantici dell’allevamento 🙂

      • Si ho presente cosa vuol dire perchè quando avevo 9 anni mi è stata regalata la prima meticcia di taglia piccola, proveniente da canile, che ha successivamente dato alla luce 21 cuccioli totali in 3 cucciolate…uno l’abbiamo tenuto, gli altri hanno trovato altri padroni…ora ho 25 anni, la cagnolina di cui sopra ne ha 16 e suo figlio 14, e siccome la casa non sembra ancora abbastanza uno zoo (con 1-2 gatti fissi e 3-4 in pensione temporanea) ho deciso di prendere il mio primo cane “tutto mio” di taglia grande, di razza, addestrabile, una PT che ora ha 11 mesi e come ho scritto è diventata un fuori taglia (ma si vedeva già dalla cucciolata che era il doppio degli altri)…e penserei, tra un annetto, a fare una cucciolata e poi sterilizzarla come ho fatto con la ormai vecchietta (che però ne ha fatte 3 non una sola)…
        Non voglio fare concorrenza agli allevatori seri, che rispetto enormemente, condividendo tutti i suoi distinguo tra allevatori e cagnari, per questo ho chiesto a lei per non fare/diventare un sciurmario o un cagnaro a mia volta…

  26. E come la mettiamo coi problemi respiratori dei bulldog, i problemi cardiaci degli alani, i problemi alla spina dorsale dei bassotti, e tutte le altre patologie canine causate da- ops… da allevamenti di razze sempre più “PERFETTE”…. ma di questo non ci si preoccupa, dico bene?

    • E come la mettiamo con i due cani della buonanima di mia suocera, figli del “Libero amore” campagnolo, di cui la femmina era epilettica e il maschio camminava sui gomiti? E con tutti gli altri meticci displasici, cardiopatici, precocemente ciechi o sordi di cui sento parlare ogni giorno?
      La “razza ariana”, perfetta e pura, non esiste né negli umani, né nei cani: le malattie esistono perché esistono gli esseri viventi, che sono “imperfetti” per definizione.
      L’allevatore serio ha il compito e la responsabilità di selezionare cani il più possibile sani, ed è per questo che controlla e seleziona accuratamente i riproduttori. “Lasciando fare alla natura” si vede ben di peggio… o meglio, non sempre si vede, perché questi cani muoiono precocemente e quindi una reale conoscenza dell’incidenza di malattie nei randagi non ce l’avremo mai.
      Le malattie NON sono causate dall’allevamento: sono una cosa naturale, purtroppo.
      Fanno eccezione alcune (pochissime, in verità) razze, come il bulldog, in cui è stata veramente “colpa” dell’uomo se si è arrivati ad eccessi morfologici che hanno comportato maggiori incidenze di malattie. Ma su 345 razze riconosciute, quelle davvero “rovinate” dall’uomo saranno sì e no una decina: ed è ridicolo che si parli sempre e solo di queste.
      P.S.: i problemi dorsali dei bassotti non sono frutto della selezione umana: la condrodistrofia esiste in natura ed è compatibilissima con la vita, quindi i cani a zampe corte nascono anche da accoppiamenti casuali… e hanno gli stessi problemi di schiena dei bassotti.
      P.P.S.: un buon allevatore si preoccupa anche di limitare al minimo i problemi nelle razze in cui essi esistono “costituzionalmente”… e tutti Club di razza stanno correndo ai ripari (anche quello del Bulldog inglese) invitando gli allevatori a fare un passo indietro e a lasciar perdere l’ipertipo, per tornare a un tipo più “naturale”.

      • Lasciando fare alla natura” si vede ben di peggio… tutti Club di razza stanno correndo ai ripari (anche quello del Bulldog inglese) invitando gli allevatori a fare un passo indietro e a lasciar perdere l’ipertipo, per tornare a un tipo più “naturale”

        Ah, ok 🙂

        • E quindi scusa Giampi che facciamo, siccome il Bulldog ha problemi respiratori per colpa dell’uomo lo facciamo estinguere? Il Bulldog è un cane eccezionale e si, è vero, quando è stato creato, la colpa dei suoi problemi è stata di una forzatura da parte dell’uomo. Ma ormai c’è e che facciamo? Come ha scritto Valeria, facciamo di tutto per mandare avanti questa eccezionale razza, lavorando il più possibile per risolvere i problemi che si porta dietro e migliorarla.

          • ValVeg85: scusa ma chi te l’ha detta questa cosa? Se migliori la razza perdi il Pedegree??? Esattamente come è successo per il Boxer, in cui l’iper-tipo, che crea problemi di respirazione e salute, è penalizzato anche nelle esposizioni, così pure per il Bulldog. Alleviamo Boxer e Labrador da una vita e per il Boxer, che senza dubbio è un cane più delicato, da sempre facciamo un lavoro di selezione per salvaguardare prima di tutto la loro salute. Quindi niente iper-tipo e molta attenzione alle patologie cardiache e displasia. I nostri Boxer rientrano perfettamente nello standard, tanto da partecipare alle esposizioni, hanno il Pedegree ma non sono iper-tipici con problemi respiratori. Questo fa l’allevatore serio. E come noi ci sono tantissimi altri colleghi che si comportano così (poi ci sono i disonesti che non sono allevatori). Lo stesso vale per il Bulldog, dove ci sono stati e ci sono ancora problemi, ma dove lo standard ha richiesto un cambiamento tanto che si vedono soggetti più sani, perchè meno tipici, ma ugualmente belli e con Pedegree. In tutto ciò ci saranno anche delle resistenze da alcuni club di razze, ma non per questo si deve fare di tutta l’erba un fascio. Ma soprattutto anche delle razze più delicate esistono allevamenti ottimi che selezionano esemplari sani e conformi allo standard!

          • Con il Boxer hai citato solo l’eccezione che conferma la regola, il passo indietro che hanno fatto con lui per quanto riguarda la brachicefalia non è vero che l’hanno fatto per cani tipo il bulldog inglese, dimmi quale bulldog inglese non fa fatica a respirare…leggi qua http://www.clinicaveterinariaparabiago.it/clinica-veterinaria/6x6_Sindrome-respiratoria-del-Cane-Brachicefalo.html Quando un bulldog inglese respira bene vuol dire semplicemente che non può essere un bulldog inglese puro.. Se quelli del Kennel Club si svegliano la mattina e dicono che una razza deve avere le zampe storte, gli allevatori “serissimi” selezionano cani con le zampe storte per adeguarsi allo standard estetico stabilito dalle organizzazioni…e se migliori la razza quindi, perdi il pedegree 🙂

          • SciurValVeg85, prima di tutto si chiama pedIgree e non pedEgree. Poi cosa caspita vuol dire che se migliori la razza lo perdi? È da un po’ che ripeti quest’informazione inquietante con assoluta sicurezza…ce la spieghi? Perchè credo siamo in molti che non riusciamo a capirla.

          • Era una battuta/provocazione.. Se lo standard ha avuto un miglioramento per la razza boxer (citato da silvia) almeno per quanto riguarda il livello di brachicefalia, così non è per tante altre razze; se un allevatore vuole vendere cani con pedigree che attesti la purezza della razza, deve attenersi allo standard stabilito, l’allevatore quindi ha le mani legate, non può fare come gli pare; parlate di “migliorare la razza”, ma penso che questo lo si possa fare fino a un certo punto, se è lo standard stesso a essere problematico l’allevatore può fare ben poco, infatti ad es TUTTI i bulldog inglese fanno fatica a respirare, perchè lo standard li vuole con il muso così schiacciato; se un allevatore decidesse di fare una selezione per risolvere questo problema, come prima cosa diminuirebbe il livello di brachicefalia che perseguita la razza (com’è accaduto con il boxer), selezionando quindi i soggetti con il muso meno schiacciato, ma a quel punto sarebbe considerato un VERO bulldog inglese? NO…miglioramenti di una razza li si potrebbero fare ad es per quanto riguarda i problemi congeniti del Dalmata, difetti che con una buona selezione magari si potrebbero anche debellare almeno parzialmente, ma se parliamo di malformazioni derivanti da un mero gusto estetico stabilito dal kennel club l’allevatore ha le mani legate

          • @ValVeg85 credo tu ti sia confusa un attimino… ok che esiste una diciamo “legge di mercato” che premia troppo spesso l’ipertipicità, e per questo A VOLTE, ALCUNI allevatori cercano l’ipertipo, ma se il cane ha un cm di muso in più non è che non gli danno il pedigree perché non è aderente allo standard… Il cane aderisce perfettamente allo standard, poi che arrivi il genio di compratore di turno e dica “no quello ha il muso troppo lungo non mi piace” è un’altra faccenda. Ovviamente non è semplice fare il passo indietro per gli allevatori, ma dovrebbero farlo tutti. Anche i compratori, che se amano la razza non dovrebbero privilegiare i soggetti troppo spinti.

          • Scusa ma allora mi chiedo come possa essere un soggetto “troppo spinto” di bulldog inglese

          • @ valveg, secondo me hai le idee poco chiare su cosa sia e come si ottenga un pedigree. Innanzitutto il pedigree no attesta che il cane sia in standard, il pedigree in se’ attesta solo la genealogia e quindi la discendenza da cani della stessa razza. Ma se io metto insieme la femmina più brutta e fuori standard con il maschio della stessa razza più brutto e fuori standard, entrambi forniti di regolare pedigree, i cuccioli che nascessero da questo accoppiamento avrebbero tutti diritto al loro pedigree, anche se fossero tutti la somma della bruttezza dei genitori o se nascesero completamente deformi, senza zampe, senza coda e con 3 teste.
            Il pedigree ha valore, per chi lo sa leggere, e non sono in molti, nella misura in cui sono riportati i risultati dei test per le malattie più frequenti della razza (per esempio la displasia per il pt, così puoi vedere se il cane discende da linee pulite, cosa importante anche per pianificare gli acoppiamenti ed evitare di mettere insieme due cani che magari portino in grave misura il problema) e le eventuali prove caratteriali o di selezione superate (io parlo per il pt). Se la Rosina e l’Adelina mettono insieme i loro due pt con pedigree, mai testati per la displasia, mai testati caratterialmente, mai giudicati morfologicamente per capire se sono o meno in standard, avreanno comunque diritto al pedigree per i cuccioli, ma chi poi se li porta a casa, a parte il nome di genitori, nonni, bisnonni e trisavoli non saprà nulla di più. E il nome da solo, anche se seguito da un affisso importante, non vuol dire nulla. Per quanto riguarda gli standard FCI e i giudizi nelle expo, intanto gli standard sono scritti da persone e possono cambiare (sono molti gli standard che hanno subito variazioni, e molti continuano a subirne), in secondo luogo, anche il giudice dell’expo che giudica il cane è una persona, e pur rispettando lo standard c’è quello che può privilegiare alcuni aspeto e chi ne privilegia altri. Il pt è famoso fra i suoi detrattori per avere il culo a terra, ebbene se le selezioni e i raduni sas privilegiano ancora questo aspetto (cominciando comunque a darsi una regolata, si spera), nelle expo ENCI è facile trovare giudici che hanno prioprio cambiato metro di giudizio. Un esempio pratico: l mio pt in standard, bei colori, bella tessitura di pelo, bella testa, altezza giusta, bel movimento, è solo poco angolato, per cui la groppa non fa la famosa curva che abbassa il sedere. Suo fratello (stessa cucciolata) è invece molto più angolato (non all’eccesso, ha la giusta angolatura), il movimento è più elegante ma meno sicuro, colori un pò più chiari, tessiura un pò meno folta. Due bei cani, entrambi in standard, entrami con qualche difetto ma nulla di grave. Alle stesse manifestazioni il mio cane supera sempre il fratello se siamo di fronte ad un giudice ENCI, quando invece siamo di fronte ad un giudice SAS le parti si invertono. E sono sempre gli stessi cani ed è sempre lo steso standard. Cosa cambia? Ma solo la persona che li giudica, ala fine.
            Eviterei quindi di parlare di standard, pedigree e giudizi morfologici se non so esattamente di cosa sto parlando.
            Per inciso, per i detrattori del pt perchè hanno tutti il culo basso (che non prediligo nemmeno, invero, ma non condanno a priori, se non è eccessivo) e la displasia, il mio pt, poco angolato e con un posteriore più alto, ha purtroppo un grado C di dislpasia alle anche (ancora ammesso, ma tranquillo i malpensanti, non sono allevatrice e non mi interessa farlo accoppiare), mentre il fratello, con angoli corretti e posteriore più basso, è completamente esente. Ah, questi allevatori che deformano senza pensare alla salute!

          • chiedo perdono per le sgrammaticature, potete accusarmi di vilipendio alla lingua italiana

          • @alice Scusa ma la puntualizzazione sul pedigree potevi risparmiartela, so benissimo che potrei richiedere un pedigree pure per me e la mia famiglia, ma in cinofilia serve per dimostrare la purezza di una razza,ma di che stiamo parlando? Possiamo fare i pignoli o no ma quando si dice che il cane ha il pedigree si sottointende che è di razza pura. Io poi per quanto riguarda lo standard mi limito a vedere i fatti concreti di OGGI, cioè che contrariamente al passato lo standard ha spesso, o almeno troppe volte, più un fine estetico, e la conseguenza inevitabile è stata che la salute e la robustezza dei soggetti è andata calando. Spero poi che in futuro non sia più così, ma per il momento la piega che ha preso il kennel club e tutte le altre organizzazioni è quella

          • Valveg, allora tu puoi risparmiarci inutili frecciatine tipo se migliori la razza perdi il pedigree. La cinofilia e’ fatta di persone, per cui sempre imperfetta e perfettibile. Tu puoi ostinarti a dire che i bulldog e altre razze brachicefale sono per loro natura non sane, eppure nessuno standard di razza, neanche di razze brachicefale, sacrifica la salute del cane a qualche perverso fine estetico. In tutti gli standard, quando siamo di fronte a qualche caratteristica fisica particolare, e’ sempre specificato che non deve essere tale da impedire la normale vita al cane. Ad esempio, lo standard del basset hound dice chiaramente che, pur dovendo la pancia essere ovviamente vicino al suo suolo, lo spazio tra questa e il suolo stesso dev’essere tale da non impedire un movimento fluido e agile al cane, anche in caso di corsa, essendo un cane da caccia. Che poi ad un certo punto qualche essere umano cretino abbia deciso di iperticipikzzare il basset hound facendo arrivare le pance rasoterra, questo non e’ colpa ne’ dello standard, ne’ di chi ha originariamente selezionato la razza. E’ colpa, semmai, del fatto che molte razze non siano più impiegate per gli scopi per cui erano nate, per cui si crea il solito circolo vizioso che, che non si sa mai bene dove inizi, giudice premia ipertipicita’-allevatore accontenta il giudice-cliente che guarda solo l’aspetto estetico del cane predilige ciò che viene premiato in expo. Finché però rimane qualche santa anima che, di quella specifica razza, oltre all’aspetto estetico ammira soprattutto quello caratteriale, la sua storia e la sua funzionalità’, gli iperticipismi, come diventato di moda, ad un certo punto spariscono. Così, chi veramente ama il basset hound, e sa che è cane da caccia che ha la corsa nel sangue, ad una certo punto manderà anche a farsi benedire i giudici e i loro giudizi. Tu pensi che non sia così, ma guarda che i club di razza non sono piccoli stagni placidi. All’interno dei club di razza c’è l’1% di allevamenti super titolati, quelli con i cani che vincono tutto, che per una monta devi fare un’ipoteca sulla nonna, che vendono i cuccioli a cifre ben superiori a quelle che sono state descritte da altri per far capire quali sono i costi sostenuti da un allevatore serio per far nascere una cucciolata sana. Nei club di razza che contano tanti iscritti e’ anche facile che i loro cani vincano i super titoli più per il nome che per l’effettiva qualità. Che poi non vuol dire che vincano delle ciofeche solo perché hanno l’affisso giusto. Il neofita, però, che si fa abbindolare dal luccichio, può pensare che scegliere un loro cane sia garanzia di avere un super cane, quando magari avrebbero lo stesso cane da un allevatore meno titolato ma comunqu e serio, che gli farebbe pagare un prezzo più onesto. Perché, mettiamoci il cuore in pace, nessun allevatore vende i cani migliori al privato. I cani migliri rimangono in allevamento, o ceduti ad altri allevatori, o a privati che fanno però parte dell’entourage dell’allevatore, perché se il cucciolo crescendo conderma di essere un buon soggetto l’allevatore non vuole perdere l’opportunità di poterlo usare in riproduzione. Il privato che si appassiona ad una razza specifica e vuole prendere un cane in allevamento, quindi, anziché puntare ai cani e agli allevamento super titolati dovrebbe semplicemente puntare a quell’89% di allevamenti piccoli e medi che non hanno i super titoli ma raggiungono comunque i titoli necessari per dimostrare che hanno cani belli e sani, in standard sia morfologicamente sia caratterialmente. Anche se l’allevamento super titolato venisse premiato ovunque per i suoi cani ipertipici, quello è UN allevamento su quanti altri centinaia. La maggiore parte degli allevatori, quelli che sanno che è inutile puntare al super campione, scelgono di mantenere una via più moderata, per cui le expo sono importanti per ottenere un giudizio di tipicità, e a quello puntando. E quindi la maggior parte degli allevatori, in genere, punta a cani normalmente belli e sani. Il restante 10% e’ composto dai cagnari, che purtroppo non mancano nemmeno nei club di razza e nelle expo. Si, per molti sarà una percentuale ottimista, io però lo sono per natura. Dopotutto, nell’era mediatica in cui tutti hanno una verità assoluta da sbatterti in faccia, fa ancora più rumore un albero che cade anziché una foresta che cresce.

          • Non penso sia un problema di verità assoluta, ma semplicemente di esperienza personale e spesso anche di sensibilità, io continuo a ripetere di non essere contro le razze, alcune poi sono veramente antichissime, io sono contro la logica di allevare determinate razze sapendo che le richiedono con quelle DETERMINATE caratteristiche, non è il caso del basset hound che hai preso come esempio, perchè non è particolarmente problematico, ma anche in questo caso abbiamo comunque delle caratteristiche dettate da standard estetici insensati che richiedono quella lassità della pelle che causa congiuntiviti croniche, per non parlare dei problemi alla schiena per i quali sono comunque troppo predisposti a parer mio, basta infatti un sovrappeso di qualche chilo per incrementare l’incidenza di danni irreversibili alla spina dorsale…mentre per altre razze non c’è “serietà” che tenga secondo me, è vero che magari sono la minor parte, come dice Valeria, ma sono spesso le più richieste, quelle più “di moda”, andare contro lo standard, e quindi contrastare i problemi congeniti, sarebbe come perdere il pedigree (inteso come documento che attesti la purezza dei soggetti). Questo fatto è aggravato da un contesto in cui ci sono cani sani, che non paghi, chiusi in gabbie…E’ così insensato ciò che dico? Ripeto, è un problema di esperienza personale e di sensibilità, la verità c’entra poco

          • “Non penso sia un problema di verità assoluta, ma semplicemente di esperienza personale e spesso anche di sensibilità”

            “Ripeto, è un problema di esperienza personale e di sensibilità, la verità c’entra poco”

            ROTFL, quindi non è un problema di verità assoluta, però se uno non da ragione alle tue strampalaggini, nella migliore delle ipotesi è inesperto, oppure è un insensibile. Interessante, come concetto 😀

          • hai ragione, è questione di esperienza personale e sensibilità, solo che l’esperienza personale e la sensibilità hanno a che fare con la vita reale, quella in cui ti sporchi le mani, parli con le persone e ti confronti e confronti fra loro i cani veri. E sono direttamente proprorzionali al numero di persone e cani che incontri ed esperienze che fai. E più l’esprienza personale è ampia meno riesci a ragionare per assoluti e più per gradazioni.
            Ma allora mi spieghi, visto che tu ne hai da vendere, perchè ragioni per assoluti e teorici standard?
            Nella realtà ti rendi conto che oltre ai pochi allevatori che puntano all’iperticipicità ce ne sono molti disposti a perdere qualche punto per puntare su cani meno appariscenti ma più sani, sapendo che nel lungo periodo saranno premiati, magari vedendo ritoccare lo standard verso una maggiore attenzione ai problemi di salute. Questo può succedere anche dopo molti anni di cavolate, perchè l’uomo a volte è lento a capire, ma quando la strada è quella giusta in genere succede. Lo so, il mio è un discorso genericamente ottimista, d’altronde IO ammetto di non aver a che fare con tutte le razze, quindi non so con precisione in quale stato di salute generale versino attualmente alcune, però parlando con la gente sento che il senso critico è ben presente, non c’è razza della quale non si sia consapevoli delle specifiche problematiche, e quando parli con qualcuno che su quella razza è ferrato viene sempre fuori che c’è qualcuno che va controcorrente e pensa prima di tutto al bene dei suoi cani, anzichè ad un generico prestigio sulla carta.

          • @Davide non è che è una lotta per avere ragione, mica stiamo all’asilo, la si può anche semplicemente pensare in maniera diversa, ma penso che sia OVVIO che chi ha lavorato nei canili è più probabile che abbia maturato più sensibilità verso i cani chiusi in gabbia, e la pensa magari più come me…ma certo se vado a leggere panzane del tipo “il Chihuahua è una razza molto robusta e longeva” allora qui è negare l’evidenza, quando prendi un cucciolo di questa razza molti allevatori “seri” ti danno garanzia di 8 giorni per portarlo dal veterinario, e in caso di problemi “lo cambi”, queste cose mi fanno ribrezzo è più forte di me

            @Alice avevo già scritto che la “buona volontà” degli allevatori per determinate razze, la minor parte magari ma spesso le più richieste, secondo me non può bastare, poi siete un po’ fissati con questo concetto di ipertipicità, sicuramente fa la differenza, ma riformulo la domanda anche a te, un bulldog inglese ipertipico com’è? Mi vengono i brividi solo a pensarci, visto che quello comune ha già i suoi problemi…con un’incidenza di malattie congenite così alta, per razze come il Cavalier King, il Chihuahua, Bulldog Inglese, Carlino ecc..tu allevatore puoi anche impegnarti al massimo per far nascere soggetti sani, ma sai già in anticipo che il dato statistico di incidenza di problemi non mente, molto più per un cane di razza che per un meticcio..vere e proprie deformità sono addirittura richieste dallo standard quindi di che vogliamo parlare? Per favore indicatemi un allevamento di Chihuahua che fa nascere senza cesareo le cucciolate…Evidentemente per te il gioco vale la candela, per me no, quindi possiamo anche continuare all’infinito ma cambierebbe poco

          • Ma quali deformità imposte dall’uomo? Ci sono razze brachicefale molto più antiche di altre “normali”, il pt, così cane fatto a cane, e’ una razza molto più giovane ad esempio del mastino napoletano o degli stessi carlini o chihuahua che tu tanto aborri. Fra l’altro queste sono tutte razze nate quando le expo non esistevano proprio nemmeno nelle menti delle persone, non esisteva un concetto di selezione e allevamento ferreo come lo intendiamo ora, e l’aspetto del cane veniva sempre valutato in base alla sua funzionalità. E doveva per forze di cose essere compatibile con la vita, perché non esistevano veterinari che tenevano in vita i cani per miracolo e che facevano tagli cesarei a go-go per far nascere cuccioli. In epoche simili se una razza fosse stata incompatibile per sua natura con la vita c’avrebbe pensato madre natura a farla sparire senza tanti complimenti. Che al giorno d’oggi ci siano eccessi e’ fuor di dubbio, ma dire che un’intera razza, per com’è fatta, e’ incompatibile con la vita, significa non conoscere davvero la razza di cui si sparla, la sua storia e quello che stanno facendo gli allevatori seri per preservarla

          • Il chihuahua: “molti allevatori “seri” ti danno garanzia di 8 giorni per portarlo dal veterinario, e in caso di problemi lo cambi”.
            Internet è un mezzo potentissimo. Gente che in passato sarebbe stata seduta su una sedia nell’aia a sgranar pannocchie, ora può imperversare con le proprie corbellerie e trovare anche una platea che sta a sentire e risponde a tono.

          • @alice anche se la brachicefalia in sè non è una malattia, diventa deformità quando raggiunge determinati livelli, assolutamente incompatibili con la vita in natura, motivo per cui tra branchi di cani ferali non potrai mai trovare soggetti con un muso come quello di un carlino…hai proprio centrato il punto, un tempo la razza era funzionale quasi esclusivamente alla mansione da svolgere, adesso più a fini estetici, ma infatti è da tempi relativamente recenti che sono insorti i primi gravi problemi sistematici legati alla razza

    • Forse non hai letto bene l’articolo e più in generale il sito, che pullula di articoli che precisano come lavorano gli allevatori seri. Di come le patologie andrebbero testate e dei problemi che l’iper-tipicità ha creato in alcune razze.
      Quindi la risposta è: si ci si preoccupa, noi lettori e la redazione almeno, ce ne preoccupiamo.

      • Preoccuparsene non basta, bulldog che non fanno fatica a respirare infatti non esistono, perchè per adesso lo standard li vuole con quel muso

        • Ebbasta con ‘sta storia! Ho conosciuto un bulldog (di allevamento prestigiosissimo e serissimo) che faceva AGILITY.
          Conosco svariati bulldog che hanno superato i 10 e anche i 12 anni. I bulldog allevati bene respirano senza fatica alcuna, e lo Standard (mi pareva di avertelo già riportato) dice chiaro e tondo: “Cani che mostrano difficoltà respiratorie sono altamente indesiderabili”.
          Se poi ignori anche lo Standard ufficiale e vai avanti dritta con quello che hai in testa tu… allora mi arrendo.

          • Sorry per il femminile (non mi ricordo se ti ci ho chiamato, ma ti pensavo cmq femmina 🙂 ). Il tripode chemminchia c’entra? Un cane tripode può fare agility perché respira benissimo… come un bulldog ben allevato!

          • Intendevo dire che tutti i cani,o quasi, possono fare agility nonostante i problemi che hanno…io personalmente un bulldog inglese che respira “benissimo” non l’ho mai incontrato, e ne ho visti diversi

          • Ergo, la razza la definisci in base ai “diversi” cani che hai visto tu. E se magari hai incontrato solo cani dell’Est, allevati ad capocchiam e venduti in negozio… non fa niente, per te la razza è quella. Okay.

          • Ma quale curriculum…. vediamo se indovino. Animalista autoproclamato, volontario in canile (o in qualche associazione), rigorosamente vegano…
            Ma niente che ti renda esperto di cani quanto tu credi di essere

        • ValVeg85
          “ma certo se vado a leggere panzane del tipo “il Chihuahua è una razza molto robusta e longeva” allora qui è negare l’evidenza, quando prendi un cucciolo di questa razza molti allevatori “seri” ti danno garanzia di 8 giorni per portarlo dal veterinario, e in caso di problemi “lo cambi”, queste cose mi fanno ribrezzo è più forte di me”

          Allora, ribadisco che tu parli per luoghi comuni. I chihuahua sono cani robusti e longevi. Se tu per chihuahua intendi quei topi rachitici che vendono nei negozi ti do ragione, se non muoiono di malattie virali se ne vanno di ipoglicemia, di ipotermia o chissà di che altro. Ma sono cani che lo standard non lo vedono manco di sfuggita, sono cani che fanno pena per quanto riguarda lo standard, ma soprattutto la SALUTE, sono cani che non escono da ALLEVAMENTI. I negozianti si gloriano di avere e di vendere cani che pesano 3-400 grammi a 3 mesi, i miei cani ed i cani di tanta gente che conosco pesano 1,200 grammi a 3 mesi, se non di più.. Direi che non è la stessa cosa. I miei cani vengono con me sulla neve, al mare, ovunque… e molti maschi (lo puoi vedere anche tu sul sito enci) si accoppiano tranquillamente a 10 anni. Che poi non sia tutto rose e fiori è vero, i chihuahua possono avere problemi, soprattutto nel parto, ma da qui ad insinuare che possano essere cagnolini fragili e che campano poco è veramente tendenzioso e stupido. Dovresti avere chiara la differenza tra i cani che vengono allevati da seri allevatori, e quelli in mano a privati e cagnari. In una razza così “di moda” la differenza tra cani selezionati e cani nati da fufi e bubi è abissale, e credimi solo secondariamente in termini di estetica, ma non vedo perchè a causa di questo debbano girare voci su una presunta fragilità generale della razza. Queste voci non aiutano a combattere il cagnaresimo, perchè è chiaro come il sole che se passa il messaggio che tanto, che tu lo prenda da allevatore, da negoziante o da cagnaro, il chihuahua ha comunque un filo di vita, il privato preferisce prenderlo dove paga meno sperando nella buona sorte. N.B. la storia della garanzia di pochi giorni, e soprattutto dell’invito a portare il cane entro 8 gg dal vet così se ha problemi lo cambi, è riferibile ai negozianti, anche se è buona norma, quando si prende un cane da CHIUNQUE, portarlo dal veterinario per un controllo generale prima di farlo entrare in contatto con i propri cani.Ma si fa di prassi, non perchè il cane potrebbe avere problemi!

          • Francesca mi hai preceduto…
            Valveg, per favore si serio: “ma certo se vado a leggere panzane del tipo “il Chihuahua è una razza molto robusta e longeva” allora qui è negare l’evidenza”??? Ma che sei in gara per la cazata del giorno? Ma un Chihuahua tu lo hai mai visto? Uno vero obviamente e non una di quelle deformita messe in giro da cagnari o importatori del’ est.
            Io sono socio della FCM (la Federazione Cinofila Mexicana) e di chihuahua ne ho visti veramente tanti, e sono cani sani e in grado di vivere come cani; non ridicoli accessori da borsetta.
            Anche se la tua frase: “penso che sia OVVIO che chi ha lavorato nei canili è più probabile che abbia maturato più sensibilità verso i cani chiusi in gabbia, e la pensa magari più come me” fa capire quale sia la tua formazione (assolutamente non cinotecnica). Se una razza non la conosci (e non avr mai visto esemplari tipici significa non conoscerla) fai meio a non nominarla perche eviti figuracce.

          • Non cercate di mettermi in bocca cose che non ho mai detto, non metto assolutamente sullo stesso piano cagnari con allevatori o soggetti di negozio con soggetti di allevamento, dico semplicemente che, se devo entrare nei dettagli nel caso specifico delle razze nane, così dette “toy”, c’è troppa predisposizione a disturbi legati al parallelo ridursi del diametro dei vasi sanguigni nutritizi, necrosi asettica della testa del femore, indebolimento generale dei sistemi di sostegno (predisposizione a fratture), displasia del ginocchio e soprattutto IDROCEFALO, il dato statistico relativo all’incidenza di una o più di queste patologie prima o poi viene fuori, molto più per i toy che per altre razze o meticci, ci sono sempre inevitabili effetti fisiologici e patologici legati alla variabilità dimensionale, sia in un senso (toy) che nell’altro (giganti)…su queste cose c’è la Dott.ssa Barbara Gallicchio (penso sappiate chi sia) che fa molti seminari interessanti, vi consiglio di seguirli o almeno di leggere il suo libro

          • Le razze toy e quelle giganti sono maggiormente a rischio riguardo d lcune patologie. Hai scoperto l’ acqua calda.
            E sai cosa si debe fare per far fronte a questo problema? Lasciare che solo gli allevatori preparati acoppino questotpo di razze. Perche se le cose vengono fatte bene anche cani d un chilo o di 120 possono essere sanissimi.
            Ma questa e’ utopia, perche con la moda dei minicani da borsetta proliferano i cagnari che dello standard e della salute se ne fregano.
            E la soluzione e’ diffondere cultura, non alarmismo (come stai facendo tu). Poi sul “metterti in bocca cose che non hai mai detto”… e’ difficile visto che ho copincollato virgolettando.
            Ti ripeto che un chihuahua in standard, ben allevato e ben selezionato, e’ un cane sano, robusto e longevo. L’ alto fattore di rischio per alcune malattie dovrebbe essere preso per quello che e’, ossia un invito a fare le cose con la massima attenzione e precauzione perche se uno le fa alla leggera e’ facile sbagliare (e nello specifico sfornare cani malaticci).

          • Sull’acqua calda ci stiamo discutendo da una settimana però, visto che ti piacciono i copia incolla, ti rispondo con un copia incolla “il dato statistico relativo all’incidenza di una o più di queste patologie prima o poi viene fuori, molto più per i toy che per altre razze o meticci” molti dei quali, e questo lo aggiungo, sono chiusi in gabbia, non vedo perchè alimentare il business di razze così problematiche, la loro compravendita (anche presso gli allevatori) andrebbe boicottata per far capire al kennel club e a tutte le altre organizzazioni cinofile, che prima viene la salute del cane, e poi tutto il resto

          • husdkhksdvn aujfuialje ajj uiarfhuia huiawhf awujhf auehui aweifhui apiwhfvuiao vkffgyuaf ksjdgyaiw aouwsfvhuia jbvasgvysv oisuefvyoa hsdfuovuaosvhuaolv usdvh svh uas us auifhv uasidh hav<vnans ufvioasv usasbvhjsz auysdfolvhn aoasiuvh8uo aoduvh sbh< ba<ub antani.

          • Ti rendi conto che dopo il tuo ultimo commento hai dimostrato di essere a dir poco infantile? Comunque ammetto che ho sbagliato anche io, perchè dopo quel “commento” non dovevo neanche risponderti, ma tranquillo non succederà ancora, mi dispiace solo per Valeria Rossi che nel suo blog si ritrova elementi del genere che penso facciano venir meno lo scopo del blog stesso, cioè quello di un confronto costruttivo. Saluti

          • “…elementi del genere che penso facciano venir meno lo scopo del blog stesso, cioè quello di un confronto costruttivo”, per caso ti riferisci all’ igorantone che ha scritto “Se migliori la razza, perde il pedigree”? Perche quello li si che fa solo danni passando una informazione completamente sbagliata e fuorviante. E pensa che ha pure avuto la facciatosta di non ammettere la falsita della sua affermazione; prima rifugiandosi dietro il fatto che “era una battuta/provocazione” (ma solo dopo essere stato smentito) e poi riprendere chi aveva ben pensato di chiarire cosa sia un pedigree dicendole “la puntualizzazione sul pedigree potevi risparmiartela”. Per poi concludere che “è un problema di esperienza personale e di sensibilità, la verità c’entra poco” evitando cosi di ammettere di avere scritto una cazata (perche se la verita c’entra poco, allora ognuno puo dire quello che vuole).
            Perche invece di criticare me non te la prendi con questo ignorantone la cui partecipazione alla discussione e’ servita solo a fare confusione su cosa sia realmente un pedigree? Dove starebbe la “costruttivita” del commento palesemente falso e fuorviante di tale individuo?

          • ma allora perchè continui ad alimentare questo troll, @eros? è assolutamente chiaro che spara ca@@@te a casaccio, e che ha un sacco di tempo da perdere…

          • @mc ma il commento suo l’hai visto? e io sarei quello che scrive cazzate a casaccio… se vuoi posso spiegarti da capo ogni singola parola che ho scritto se c’è qualcosa che non hai capito, ma a parte ciò che scrive eros che si commenta da solo, mi sembra che tu ti limiti a denigrare con saccenza e anche un pizzico di volgarità i commenti che non condividi, non solo qui ma anche in altri articoli, argomentando poco e accusando di essere un troll chi non la pensa come te. Complimenti continua così, farai molta strada

          • Io la strada l’ho già fatta, pirla. E chi PENSA diversamente da me è il benvenuto. Ma chi dà aria ai denti è inutile e fastidioso. Buonanotte.

          • Eros, mc lasciate perdere.
            Questa persona si alimenta di repliche.
            Non cerca il dialogo e il confronto ma il battibecco.

          • Ah giusto Anna, io cerco il battibecco, invece chi scrive cose insensate e chi offende personalmente dando del PIRLA cerca il confronto

          • Eh, chiaro, se vengono tolti dei commenti tutti a gridare allo scandalo “Volete censurami e scrivere solo quello che volete voi” se non vengono tolti “La redazione non deve lasciar correre queste cose”

          • Valveg85, ma tu hai esperienza diretta con i cani toy o giganti? Sul serio, ne hai allevati? hai avuto esperienza di gestione o di selezione? Quindi sai anche che un ALLEVATORE si informa sulla linea di sangue che usa, e se una linea porta casi di idrocefalia la elimina dalla selezione. Per quanto riguarda il blog, serve la redazione per parlare civilmente? come tante pecorelle che hanno bisogno del pastore.. ma anche no! Io sono dell’idea che il buon allevatore, di qualsiasi razza, debba cercare di eliminare direttamente alcuni difetti (tipo idrocefalie, lussazioni, dispasie) e in altri casi, diluirne molti altri fino ad eliminare anche quelli (problemi di denti, portatori di criptorchidismo, ecc), per selezionare animali più sani e belli possibile. Il cane che ha un problema esce fuori a tutti, ma se una persona vuole col tempo può fare un bel lavoro, che si tratti di chihuahua, carlini o bullmastiff. Nessuno mai inizia producendo cani perfetti e continuando a tirar fuori cani perfetti, sia perchè la perfezione non è di questo mondo, sia perchè nessuno è dio, sia perchè per selezionare ci vuole TEMPO. Però ti ripeto che un animale quanto più sano è quello a cui un allevatore mira ad arrivare, anche perchè, se la vogliamo mettere sul lato meramente economico, penso che allevare con cani pieni di difetti non sia una scelta saggia anche per la marea di spese in più che ci sarebbero… PS: per quel che riguarda lo standard del chihuahua i giudici incentivano cani oltre i 2 kg e non IPERTIPICI, ma TIPICI, cani sani, muscolosi e non topiformi, tradotto significa che chi alleva chihuahua che sembrano carlini, o chihuahua max 1 kg, non lo fa per la gloria espositiva, ma per vendere alle sciure che vogliono sempre l’iper… iper piccolo, ipertipico…

          • valveg, il signor “due pesi e due misure”… lui scrive cazzte galattiche come “Se migliori la razza, perde il pedigree” ma si arroga il dirtto di farlo dicendo che “era una battuta/provocazione”; io digito tasti a caso (provocoazione ancora piu ovvia) e lui inizia a fare i capricci come un bambinetto viziato. E parlando di far “venir meno lo scopo del blog stesso, cioè quello di un confronto costruttivo”, diffondere false informazioni sarebbe quindi costruttivo? Cosa ci sarebbe di costruttivo nello scrivere falsita che potrebbero indurre in errore lettori occasionali? Se il bimbetto avesse abastanza cervello da applicare lui quello che chiede agli altri…

          • @Francesca: Per parlare civilmente non c’è bisogno che intervenga la Redazione? ma a quanto pare alcuni ne hanno bisogno, visto che ci sono elementi che pur di avere l’ultima parola scrivono commenti insensati, infantili o insultano..un lettore deve accettare il fatto che il blog sia popolato da soggetti del genere? è abbastanza triste come cosa, posso ignorarli come ho deciso di fare, ma francamente se fossi io a gestire questo blog mi darebbe alquanto fastidio leggere certe cose…permettimi di dire però che la cosa peggiore sono le vostre arrampicate sugli specchi per giustificarli, perchè qui non si sta parlando di opinioni o modi di vedere le cose, di fronte l’insulto o l’infantilismo da bimbominchia l’opinione dovrebbe essere a senso unico, e non ci dovrebbe essere neanche bisogno di starne a discutere…..Detto questo, rispondo con piacere anche a te. Io non sono contrario alle razze, ma penso che ce ne siano alcune (la minor parte ma spesso le più richieste) i cui standard li ritengo insensati e soprattutto dannosi, sul fatto che un cagnaro non è un allevatore non ci piove, e un cane da allevamento non avrà mai i problemi di un cane da negozio proveniente dall’Est, non controbatto questo, ma se mi prendete ad esempio i casi di ipertipicità dite solamente che è sempre possibile peggiorare la situazione di una razza tendenzialmente già problematica, ma questo non vuol dire che il soggetto non ipertipico della razza in questione non sia problematico o portatore di problemi ereditari che potrebbero manifestarsi in altre generazioni…a parer mio certe razze, anche se selezionate con la massima serietà, hanno comunque una predisposizione troppo alta a patologie rispetto ad altre razze, e in ogni caso non giustifico nemmeno le deformità, come la brachicefalia dei bulldog inglesi, richieste dallo standard, anche se non ho esperienza nell’ambito dell’allevamento(almeno fino a un certo punto) queste cose le ho studiate e le studio tutt’ora…se è lo standard stesso ad essere il problema, c’è poco da fare, gli allevatori hanno le mani legate, e se decidessero di rinunciare, anche solo un po’, ai caratteri imposti dallo standard, per limitare sufficientemente l’insorgenza di certe problematiche, perderebbero il pedigree nel senso che la genealogia delle cucciolate non proverebbe più l’appartenenza alla razza in questione, questo discorso sul pedigree evidentemente per persone come eros era troppo difficile da capire, spero che a te sia chiaro…ripeto che non sono contro gli allevamenti, ma penso che il kennel club e altre organizzazioni debbano fare un passo indietro per alcune razze, perchè ancora troppo predisposte a problemi

          • Valveg85, come già tanti altri cinofili hanno tentato vanamente di spiegarti, il pedigree è un documento che certifica la discendenza del cucciolo da tale linea paterna e tale linea materna. Non attesta che il cucciolo è di qualità o che è in standard ( ci vorrebbe la palla di vetro per questo ). Però l’idea non ti piace e continui a sostenere che il pedigree può essere ritirato. Qualcun altro ti ha poi spiegato che in Italia il rilascio del pedigree non è subordinato ad una verifica di confirmation come in Francia o che so io. L’unica cosa che il pedigree non può assicurare al 100% è l’effettiva discendenza del cucciolo da tale padre e tale madre. La falsificazione di un documento genealogico è reato e alcuni club di razza richiedono il deposito del dna. Con tutta la buona volontà, che significa “perdere il pedigree”? è un concetto che dovresti provare ad abbandonare.. altrimenti o tutti gli altri sono impazziti o ti ritroverai a predicare da solo.

            Prendiamo il bulldog inglese, da te spesso citato come caso emblematico e lampante delle tue considerazioni. Se fai le affermazioni che fai, non hai mai letto lo standard del bulldog inglese. Puoi subito provvedere e correre ad aggiornarti, invece di mettere in circolazione informazioni non corrette. Il sito è quello dell’Enci, il ns ente ufficiale della cinofilia. I cagnari continueranno a fregarsene dello standard, dell’Enci e di tutto il resto, gli allevatori no, e sai perché? perché ci lavorano con lo standard, l’Enci e tutto il resto.

            Studiare va benissimo e ti fa onore ma quando i dati teorici non stanno al passo dei dati reali, buon senso vuole che si possa anche correggere il tiro delle proprie affermazioni.

          • Non ho parlato di pedigree ritirati, posso richiederlo pure per Ettore (il mio incrocio pit) ma nel suo caso non proverebbe l’appartenenza alla razza pitbull anche se al pitbull assomiglia moltissimo, ok che qui in Italia non c’è verifica di confirmation, ma se non viene usato per provare l’appartenenza ad una razza, tramite analisi della genealogia, allora che lo facciamo a fare? magari non basta solo quello come tu mi dici, ma pedigree a parte, il succo del mio discorso cmq è che gli allevatori hanno le mani legate nel senso che devono attenersi allo standard imposto, e lo standard imposto a parer mio predispone ancora a troppi problemi, per poche razze per fortuna, ma spesso quello più di “moda”.

            Per quanto riguarda il Bulldog stai dicendo che quello corrispondente allo standard ENCI non ha problemi respiratori?

          • Certo che puoi richiederlo il pedigree, ma mica te lo danno!!….. Sono pochissimi i registri ancora aperti ai capostipiti, e dubito che il pit sia fra questi…

          • Il pit bull NON è riconosciuto ENCI/FCI. E neppure dall’AKC. E’ riconosciuto dall’UKC e dall’ADBA, e puoi avere un pedigree solo da queste due associazioni, previo esame del DNA dei genitori qualora non sia stata iscritta la cucciolata a tempo debito.

          • ma qui siamo alla follia…il pitbull non è riconosciuto dalla FCI… ma il nostro troll dovrebbe saperlo visto che sa tutto il resto dell scibile umano…

          • Voi però lo alimentate il troll 🙁
            Ho dovuto cancellare gli avvisi per questo articolo, mi si riempie la casella di posta.

          • “Il pit bull NON è riconosciuto ENCI/FCI. E neppure dall’AKC. E’ riconosciuto dall’UKC e dall’ADBA”

            E quindi? Grazie per l’info, ma invece di fare i bacchettoni perchè voi della redazione non date una regolata ai bimbiminchia e ai cafoni che popolano il blog…? poi chiamano troll a me, ma cos’è questo blog una specie di loggia massonica degli allevatori? 😀

          • Non hai capito neppure dove ti trovi… questo NON è un blog. E’ un sito di cinofilia in cui i lettori sono liberi di commentare e di esprimere le proprie opinioni. Vengono (raramente) bannati soltanto i commentatori esagaratamente offensivi, polemici e/o provocatori: per questo credo che tu dovresti ringraziarci per averti permesso di dire tutte le cavolate che hai detto finora, anziché lamentarti per la presenza di “bimbiminka e cafoni”: perché il peggiore bimbominkia, fino a questo momento, mi sei sembrato proprio tu. Ti sto lasciando campo libero solo nella speranza che tu intravveda, qua e là, un po’ di luce, ovvero la possibilità di rivedere qualche tua posizione che poggia su dicerie, leggende meropolitane o semplice ignoranza… ma mi sembra che tu indossi occhiali da sole belli scuri…

          • Se leggessi TUTTO ciò che ho scritto ti accorgeresti che era solo per rispondere a Tommaso, in ogni caso non richiederei il pedigree per il mio cane semplicemente perchè nonmenepuòfregardimeno, ma non parlavamo di pedigree, almeno io non volevo parlarne, parlavo del fatto che gli allevatori hanno le mani legate nel senso che devono attenersi sempre allo standard imposto e, se così non dovessero fare, creando ad es una generazione frutto di incrocio tra un soggetto puro e uno no, perderebbero il pedigree nel senso che la genealogia della cucciolata, e mettiamoci anche l’esame del DNA così siete contenti, non proverebbero più l’appartenenza alla razza in questione

          • http://www.enci.it/documenti/standard/149.pdf
            Serve chiarezza sul bulldog. Non ci vuole molto sacrificio, basta consultare un documento che tutti possono vedere. Seguitando a non voler sapere si scelgono bersagli facili, purtroppo sbagliati, come il bulldog. Lo standard più recente è pieno zeppo di parole come “leggermente”, “non eccessivamente”, “moderatamente”, “relativamente”. Il documento è là, chiunque può leggerlo. Ma se non si ha voglia perché seminare informazioni non veritiere? I casi estremi esistono in ogni indagine statistica perché i cani non vengono fatti con lo stampino e non sono cloni.

            Le parti anatomiche incriminate sono: muso brachicefalico e torace. Lo standard dice: “Faccia relativamente corta, muso ampio, tronco rivolto leggermente
            all’insù, ma non in modo eccessivo. Cani che mostrano difficoltà respiratorie altamente
            indesiderabili.” significa che se seleziono cani che respirano bene, correggerò anche la lunghezza sfavorevole della canna nasale.

            “torace ampio, prominente e alto. Costole ben cerchiate verso il dietro. Sterno
            rotondo e molto disceso. Ben abbassato fra gli anteriori. Costole non
            piatte, ma ben arrotondate”. Sul torace non dice quanto mi piacerebbe leggere, però sulla valutazione dei difetti lo standard dice: “Ogni deviazione dalle caratteristiche citate deve essere considerata come difetto e la
            severità con cui il difetto va giudicato deve essere in proporzione alla sua gravità e sui
            suoi effetti sulla salute, e il benessere del cane.” In altre parole dice che il torace deve essere ampio e con le costole cerchiate ma non tali da non ruotare ed impedire l’espansione della cassa toracica.

            Se si ha un po’ di onestà intellettuale, ci si dispone a rivedere le proprie posizioni; altrimenti viene da pensare che si tratta di contorsionismo per il gusto di essere molesti. Ma spero di no.

            Non sono d’accordo sul “deliziosamente brutto” ma me ne farò una ragione.

          • “dovresti ringraziarci per averti permesso di dire tutte le cavolate che hai detto finora, anziché lamentarti per la presenza di “bimbiminka e cafoni”: perché il peggiore bimbominkia, fino a questo momento, mi sei sembrato proprio tu”

            Ah ecco mi fa piacere la cosa…io non penso di avere la verità assoluta in mano, e non ho la presunzione di credere di saperne più di voi, ma c’è chi discute e chi argomenta (dicendo o non dicendo cavolate), e c’è chi insulta e scrive infantilismi da bimbominchia pur di avere l’ultima parola, visto che a quanto pare tollerate più loro dimostrando di essere come minimo persone poco serie, a questo punto non vedo perchè continuare a cercare invano discussioni costruttive qui, visto che è quasi impossibile averne senza essere definito un troll o un pirla che spara cazzate, dico bene?

            Pensavo fosse uno dei siti dove si potesse trovare qualche punto di incontro per arricchirsi, ma a quanto pare avete solo dimostrato intolleranza e spesso anche volgarità, sotto la passività totale della Redazione che devo pure ringraziare per non avermi bannato (roba da matti)…Vorrà dire che farò il “troll” in altri siti più seri, saluti a tutti

          • valveg, e ci risiamo… solo un emerito imbecille riuscirebbe a scrivere nello stesso commento prima “ci sono elementi che pur di avere l’ultima parola scrivono commenti insensati, infantili o insultano” e poche righe dopo “per persone come eros era troppo difficile da capire”. Ti faccio notare che sei solo un poveraccio incoerente. Scendi con I piedi per terra. E se qui c’e’ uno per cui le cose sono “troppo difficili da capire” quello e’ il tonto che si fa chiamare valveg (cioe tu). Accendi il cervello e cerca di essere coerente (sempre che le tue limitate possibilita te lo permettano)

          • La differenza è che ciò che ho scritto io non è un insulto, come può esserlo “pirla” o “emerito imbecille”, ma una semplice constatazione.. ribadisco che evidentemente certe cose per te sono state troppo difficili da comprendere, gente più seria come Tommaso hanno risposto con un filo logico e mi hanno anche insegnato qualcosa, ma per quanto riguarda persone come te e mc che non sono state in grado di andare oltre l’insulto o l’infantilismo, posso pensare solo che siano abbastanza limitate. Se vuoi puoi anche continuare a strumentalizzare, tramite copia incolla, ciò che ho scritto “se migliori la razza perdi il pedigree” ma ho spiegato cosa intendevo, poi si può essere o no d’accordo senza insultare…Ma se faccio un copia incolla di ciò che hai scritto tu:

            husdkhksdvn aujfuialje ajj uiarfhuia huiawhf awujhf auehui aweifhui apiwhfvuiao vkffgyuaf ksjdgyaiw aouwsfvhuia jbvasgvysv oisuefvyoa hsdfuovuaosvhuaolv usdvh svh uas us auifhv uasidh hav<vnans ufvioasv usasbvhjsz auysdfolvhn aoasiuvh8uo aoduvh sbh< ba<ub antani.

            Allora gli altarini si scoprono, e per forza di cose una persona normale arriva a determinate conclusioni, ovvero, “ci sono elementi che pur di avere l’ultima parola scrivono commenti insensati, infantili o insultano”, e provo gran pena per loro. Saluti.

  27. Io auguro agli pseudo animalisti/moralisti e i cagnari di infuocare.
    Ho due cani di razza acquistati in Allenamenti con la A maiuscola, e pagati per il giusto prezzo.
    Non ho mai pensato che ci speculavano,perchè ho sempre pensato che dietro l amore, la dedizionr,il tempo e il costo delle cure deve essere ben ripagato.
    Ora piu che mai so i costi sostenuti dagli allevatori.
    Ho la femminuccia in calore e con il sostegno della mia allevatrice la sto facendo accoppiare.
    Per rendervi l idea ad oggi solo per gli esami preliminari ho speso 180 euro,a cui aggiungere l ecografia, e se necessario il parto cesario.e fino a quel momento ho fatto un preventivo che partiranno 1500,e poi vabbe cassa parto, lampada cura dei cuccioli e tuttp il resto.
    Questo per dire che i costi ci sono e i soldi che ho speso per acquistare i miei cani sono strametitati,perché sono santissimi e in standard.
    Scusate se mi sono dilungata e forse anche annoiato

  28. Grande Valeria! Articolo eccezionale che appoggio con tutta me stessa! Purtroppo sto partendo e posso solo scrivere due righe al volo, ma appena torno mi rileggo tutto con calma perchè mi interessa tantissimo partecipare alla discussione insieme a voi! Grazieeee 🙂

  29. Ben detto! Penso anche io che siano totalmente imbeccati da gente con veri interessi, non a caso gli animalisti sono anche vegan! Con profondo disprezzo verso le loro false attività rimpiango i tempi in cui non esistevano i social, quando loro non avevano voce in capitolo su internet, che era libero dalla loro ignoranza.
    nb sono felice anche io quando i randagini dei canili trovano famiglia grazie ai volontari, ma persone per bene fra di loro ce ne sono davvero poche, purtroppo.

    • Angel, quando leggo commenti come il tuo mi riempio di gioia, mi fanno venire in mente uno dei “3 stadi della verità” di Schopenhauer; a quanto pare siamo sulla buona strada

      • Io voglio cercare di capire perchè gli allevatori di chihuahua (e non chiuaua diobono!!) debbano per forza essere persone poco serie… i chihuahua ben allevati sono tra i cani più robusti e longevi, lo sapevi? e il cesareo capita, come capita anche per altre razze, ma non è di certo la regola. Mi piacerebbe che tu argomentassi le tue affermazioni, invece di insinuare stronzate su razze che probabilmente non conosci. La verità secondo me è che la “tuttologia” nuoce gravemente alla cinofilia, diffondendo a macchia d’olio luoghi comuni e qualunquismi. Nota bene che nessun allevatore degno di tale nome alleva sacrificando la salute all’estetica, semplicemente perchè poi con quei cani ci lavora, e lavorare con cani che presentano problemi di salute è svantaggioso sotto tutti i punti di vista, in primis per la sopravvivenza dell’allevamento stesso (se non vogliamo farne un discorso etico).

  30. Io capisco e condivido la critica, ma non le conclusioni. Non so se perché è un argomento che ti colpisce molto essendo stata tirata in ballo in più occasioni sia professionalmente che personalmente, ma noto qualche incongruenza rispetto alle varie realtà che ho avuto modo di conoscere: anzitutto non esiste una sola “corrente animalista” (quella infoiata e fanatica) come invece rischia di trasparire dall’articolo; non esistono poi (da che so io, almeno, ché le “correnti animaliste” volontariamente le sfioro appena perché 9 volte su 10 non rispecchiano il mio normale approccio metodologico ai problemi) dei “leader animalisti” che fanno i lavaggi del cervello ai proseliti – in realtà, a me pare che il cervello se lo lavino quasi sempre tra di loro, e io non ci sto a perdere lucidità in favore di qualsiasi causa. C’era anche un’altra cosa che mi ha fatto storcere il naso del discorso, purtroppo adesso a mente calda non riesco a ritrovarla, quindi mi prendo qualche ora e ci riprovo quando torno a casa 🙂

    Sperando di non essere stata inopportuna, dato che so che una critica, per quanto benevola, può essere facilmente fraintesa.

  31. I cani di razza non finiscono quasi mai in canile perché chi paga un cane vede alcune cose in modo diverso rispetto a chi lo adotta, e quando ci finiscono comunque sono i primi ad esser scelti, pedigree o meno, basta vedere gli annunci canileschi, i più seguiti, quelli dove fanno più domande, quelli dove si propongono in massa di adottare, sono quelli di cani di razza, alla faccia dell’amore a prescindere

    • Confermo che in canile si vedono pochi cani di razza e quei pochi che ci sono, sono pitbull e simili mal gestiti o salvati da brutte situazioni.
      Gli estremisti che odiano le razze non capiscono quante eccezionali capacità si perderebbero con gli incroci. Ormai le razze esistono, quindi vale la pena di mantenerle bene. E dico questo da volontaria di canile e adottante di 4 meticci.

      • Concordo con te, precisando che oltre ad avere cani di razza, ho adottato una bellissima cagnolina da un rifugio, non la cambierei con nessun altro cane! 🙂

        • Esatto, ho potuto sperimentare le caratteristiche dei San Bernardi, dei setter e dei meticci, ognuno le sue capacità! I cani da rifugio sanno dare molto, pagherebbero per una coccola, le mie S. Bernardo invece la esigevano! Ma la loro capacità di capire il linguaggio umano non è paragonabile ai cocciutissimi setter, che sono tuttavia più furbi.
          Si sono animalista ma anche cinofila, quando potrò prenderò un altro San Bernardo!

    • Grazie per averli definiti “pseudo-animalisti”, perché nemmeno a me piacciono, e io sono animalista, nonché volontaria in canile.
      In canile ho preso tutti i cani che ho avuto..tre gli altri, il primo è stato uno springer spaniel bellissimo, ma terrorizzato dagli spari, poi una meticcia setter, una setter malata terminale di tumori, una labrador che faceva per therapy, e infine una bassotta, sfruttata per anni come riproduttrice.
      Nella struttura dove operiamo ci sono educatori di varie scuole, tra cui SIUA, e a tutti i nuovi volontari viene richiesto di seguire corsi per operatori, prima di poter interagire con i cani.
      A chi viene per adottare i cani poniamo mille domande, eseguiamo controlli pre e post affido, NON diamo cani solo perchè a loro piacciono, ma cerchiamo di capire se esiste una “compatibilità!.
      Ci sono anche volontari che hanno preso cani da Allevatori, perché con i cani ci lavorano, perché fanno UD, perché sono in protezione civile o in ambiti in cui è utile avere un cane che porti delle garanzie; e ci sono anche quelli che “non comprerò MAI un cane”.
      Ci sono vegani, vegetariani e anche onnivori..non imponiamo filosofie di vita a nessuno.
      E nessuno si permetterebbe mai di offendere e augurare le peggio cose agli Allevatori…visto che abbiamo studiato anche come lavorano gli Allevatori, i costi che sostengono e come vivono con i loro cani..

      Oltretutto, non siamo in balìa di nessuno..anche se il canile dove operiamo è privato, noi ci andiamo tutti i giorni, ci facciamo il c**o per raccogliere soldi che gestiamo noi per curare, sfamare e garantire, per quanto possibile, il “meglio” ai cani nella nostra struttura, nella esistono ritorsioni mafiose né ricatti di alcun genere….

      Quindi…per favore…non facciamo di tutta l’erba un fascio..

      ed evitiamo di cadere nello stesso giochino di chi vuol farci passare tutti per malati di mente e armati di clava…

  32. Come al solito,articolo da condividere al 100×100.
    Io ho avuto tanti cani,adesso ne ho 4,tutti di razza.
    Ma ne ho avuti anche super-mix,provenienti da amici, conoscenti e…animalisti.
    Breve cronistoria.
    Primo cane,mix di maremmano/pastore tedesco/non si sa.Meraviglioso in tutto.Il migliore.
    Secondo:meticcio segugio/pincher/non si sa.Cane molto problematico,con istinto della caccia altissimo,impossibile da contenere,scappava sempre, è stato anche investito.
    Terzo:mix …di cosa non si sa,di piccola taglia,meraviglioso,con autonomia limitata nei trekking,ma adorabile.
    Quarto:NOTE DOLENTI….alla fiera di Borgo San Lorenzo,c’erano questi tipi di non ricordo quale
    associazione animalista che avevano una cucciolata di maremmani trovati abbandonati in Abruzzo.
    Ne presi uno.Lui e tutti i suoi fratelli sono morti di cimurro…MA COME SI FA???
    Da allora solo cani di razza,p.tedeschi,beauceron,labrador.
    Come diceva Valeria,fra tutti questi cani,se qualcuno in teoria ha rischiato di finire in canile,è da ricercare fra quelli NON di razza.Ovviamente prima di abbandonare un cane al canile mi…darei fuoco,tanto x rimanere in tema,ma x dire che se prendi un cane di razza da un allevamento serio,SAI cosa aspettarti,
    il p.t. fa il p.t.,il beauceron il beauceron ,per non parlare del labrador…
    Inoltre hai,in teoria,delle garanzie sulla sua salute.
    Io vorrei tanto salvare dei cani dal canile,ma pur non avendolo mai fatto,diciamo che ho…già dato.
    Con un cane ci vivi x anni e anni,magari dal canile prendi un cane meraviglioso,equilibrato
    e delle caretteristiche che vuoi,ma purtroppo il + delle volte vai ad occhi chiusi.
    E se hai sfotuna,o se sbagli è uno sbaglio che paghi x anni.
    Che c’entra,lo amerai comunque,ma potrai godertelo come vorresti.
    Per alcuni ,e li ammiro,vale la pena rischiare,ma io che vivo i miei cani in quasi ogni momento libero,
    che me li porto (a volte a turno,sono 4!!!) sempre dietro,comprese le vacanze,
    ho bisogno di sapere cosa mi aspetta.
    In questo la garanzia è data da migliaia di anni di selezione:ma xchè dovremmo buttare tutto alle ortiche???
    Un esempio:l’ultima arrivata è stata un Beauceron,leggetevi lo standard del suo carattere
    e avrete l’idea precisa del carattere della Morgana.
    Un cane tosto,affettuoso,coraggioso,equlibrato,pensatore,atletico,rustico,instancabile ecc ecc.
    che puoi portare dappertuttto con serenità.
    Ha un anno e mezzo,spero di godermela,è il caso di dirlo,ancora x tanti,tanti anni.

  33. Gli animalisti sono animalisti e porelli… ma ognuno tira acqua al proprio mulino “Peccato che i canili siano strapieni di questi “figli dell’amore libero e gratuito”, mentre per trovarci un cane proveniente da un Allevamento con la A maiuscola bisogna girare per mesi o anni.
    “I canili sono pieni anche di cani di razza!”, tuonano loro.
    Balle: sono pieni di cani che “somigliano” – più o meno vagamente – a una razza: ma ovviamente l’ulteriore ignoranza cinofila, dopo quella antropologica, fa sì che questi assatanati non riescano a capire la differenza. Così come non capiscono quella tra Allevatore e cagnaro, commerciante, importatore e così via.”

    Sicuramente molti cani di “razza” son i famosi cani da negozio senza standard, ma ci sono un sacco di cani di razza che cercano casa… anche perché parliamoci chiaro, anche se il cane è proveniente da un allevamento serio mica lo abbandonano col pedegree 😀
    La verità è sicuramente nel mezzo, ci sono allevatori che son dei porci e non importano cani dall’Est o cose simili… ma ci sono anche allevatori bravi e competenti che non pensan solo a fare cassa.
    Ma è anche vero che i canili son strapieni, c’è bisogno di farne nascere altri?! Sarebbe meglio che la gente invece di comprare cani o prendersi cuccioli regalati da pseudoallevatori, andassero in canile a scegliere il proprio amico e se proprio hanno dei 1000€ da spendere in cani, che ci comprino le crocchette per quelli in canile.

    • No, Insomma, non lo abbandonano col pedigree… ma neppure gli cambiano la fisionomia :-). E un cane selezionato ha una “faccia” ben precisa, perfettamente riconoscibile da chi di cani si intende davvero, che ti permette di capire a prima vista se si tratta del prodotto di un Allevamento o di quello di un cagnaro. E poi, come ha già scritto qualcun altro in un commento, è verissimo che l’Allevatore serio il cane, se non lo puoi tenere, se lo ripiglia: quindi non c’è BISOGNO di portarlo in canile, perché sai sempre dove portarlo.
      Per quanto riguarda il tuo secondo quesito, tecnicamente è ineccepibile… ma se si ragionasse così, allora nessuno dovrebbe più fare figli finché non si sarnno svuotati gli orfanotrofi. In realtà c’è una piccola percentuale di persone che hanno da dare “amore senza condizioni”… ma la stragrande maggioranza è fatta di gente che vuole il figlio “suo”, da crescere ed allevare ed educare secondo i suoi principi, la sua sensibilità e così via. E non gli puoi sparare per questo.
      Così come non puoi sparare a chi applica lo stesso criterio alla scelta di un cane.

      • Per il primo punto non c’è dubbio, ma ricordo che non esistono solo i canili dove prendere cani di razza abbandonati, c’è un gruppo italiano che salva i levrieri all’estero (non mi ricordo il nome di questo gruppo altrimenti lo linkerei) e li porta in Italia… e quelli sono tutti di razza, ma ripeto avre il cane di razza senza pedegree è comunque come non averlo di razza… ma bisogna porsi una domanda, quanta gente vuole realmente il cane di Razza, quasi tutti vogliono il cane che si chiami con il nome di quella determinata razza, ma non ne capisce assolutamente nulla di standard e selezione… Quindi!? Quindi ogni cane in canile che ricordi una razza, va bene per uno di questi personaggi che vorrebbe il cane di razza… e che quasi sicuramente lo comprerebbe in negozio arrivato dall’Est e non da un allevatore (più o meno serio che sia).

        Per il secondo punto, il cane di razza te lo compri e c’è un discorso di introito e allevamento/selezione (fatta probabilmente con passione, ma non è applicabile al discorso figli, non scegli quale tenerti in base a quanto è in standard HAHAHAHAAH), il figlio in teoria è solo amore… e dico in teoria perché a volte è solo stupidità o incoscienza…

        • Non è detto che per chi si intende mediamente di cani sia solo una questione estetica il fatto di volere un cane di razza.
          Innanzitutto un allevatore serio lavora perchè un cane sia sano, di costituzione e di testa. In secondo luogo valuta attentamente la persona che prenderà il suo cucciolo,con la competenza che senza nulla togliere alla lodevolissima dedizione dei volontari molto spesso questi ultimi non hanno.
          Io ho tre cani e sono tutti e tre bestioni portati fuori da canile. Uno dei tre ha delle fortissime fobie, che non sono attribuibili a nessuno se non al/ai deficiente/i che ha avuto il cane prima di farlo finire in canile. A me avevano detto che era un “cane equilibratissimo”. Eh. E’ con me da due anni, migliora sempre, ma ti assicuro che è un lavoro quotidiano rasserenarlo, e per quanto io ami anche questo cane, a volte è davvero triste vedere che invece di godersi la vita come gli altri due (presi cuccioli) ogni tanto vive nell’ansia di cose che non esistono. Tralasciando le speculazioni intorno al randagismo e certi fanatismi davvero surreali, trovo che i manifesti “Non comprare, adotta” NON siano per il bene dei cani. Il cane di cui ho parlato, prima di venire a casa con me, era GIA’ stato adottato (si, un’altra volta) e riportato al canile…chissà perchè: è equilibratissimo. E al cane di certo non ha fatto bene.
          Perciò, dato che in canile spesso ci sono persone con un grande, grandissimo cuore ma che non hanno competenze di valutazione nè dei cani nè degli adottanti (in senso di attitudini degli ultimi), lascerei che chi va a prendersi il cane in canile lo faccia per un impeto del cuore e chi preferisce per diletto o necessità un cane da allevamento vada a prendersi quello. Non è la guerra fra le parti la soluzione, ma l’informazione di cosa si trova davvero in un posto o nell’altro, sia questo canile, allevamento o cagnaro.

  34. Prima di incappare in questo sito non avevo una grande opinione degli allevatori e ne sapevo ben poco di razze e di selezione, avevo sentito voci ma non ne sapevo abbastanza da avere una opinione. E proprio per questo non mi sarei comunque MAI permessa IN OGNI CASO di augurare cose simili a persone che non conosco, non so come lavorano, non so chi sono. Non capisco come faccia questa gente a non avere un minimo di criterio o di educazione, e la faccia tosta di scrivere a perfetti sconosciuti cose simili…che poi vorrei vedere se i loro offesi se li ritrovassero a faccia a faccia che direbbero.
    Che poi…”scusarlo perché è giovane e appassionato”? Ma piglia pure per i fondelli? Non ha 12 anni, e già li i genitori dovrebbero rifilargli un paio di sberle…la maleducazione non ha età, e andrebbe trattata come merita in ogni circostanza. Specie se il maleducato ha l’età della ragione.

  35. Come vorrei che questo articolo diventasse verbo! Quante volte devo mordermi la lingua per non saltare negli occhi a questi fanatici ignoranti, quante volte devo ancora leggere di cani abbandonati o peggio maltrattati da questa cinofilosofia buonista che di naturale ed etologico non ha nulla… Ma la cosa che più di tutti mi fa sputare bile è la loro supponenza, la loro presunta infallibilità di giudizio, mentre sono solo marionette confusionarie ed incompetenti.

    Signora Rossi continui a lottare contro questa disinformazione, io e molti altri siamo con lei.

    Cari saluti

  36. Mi sono scontrata piu’ volte con biologi e anche con la forestale una volta con un etologo che lavorava su una rete locale. Con l’etologo della rete locale parlavamo di cani lupi e orsi (sono abruzzese) in paese abruzzese in quel periodo c era un orso che gironzolava nottetempo (con tanto di foto di mamma orso e orsetto tra la casetta e lo scivolo dei giochi di un bambino in un cortile privato) i turisti se l erano data a gambe levate. L etologo sosteneva che i cani erano molto piu’ pericolosi degli orsi perche’ in Italia ci sono molti casi di aggressione di cani ma non di orsi… Personalmente sono anni che mi scontro con la forestale circa la necessita’ di utilizza di cani sterilizzati e addestrati per l individuazione di bocconi avvelenati eindividuazione di fauna avvelenata, aiutare nei casi di bracconaggion ed eventualmente come barriera naturale alle passeggiate notturne dei selvatici nei paesi. Purtroppo molti biologi ed etologi considerano i cani una sorta di animale impuro, nei parchi abruzzesi a parte i maremmani il cane al guinzaglio sui sentieri equivale ad una salata multa, quando invece potrebbe coadiuvare la protezione della fauna. E’ un dato di fatto che non iano solo gran parte delle sciuremaria a considerare i cani dei poveri esserini frutto di un eccesso di selezione che li ha trasformati in esseri da divano e coccole, purtroppo anche molti biologi non si rendono conto delle potenzialita’ di questi animali e di quanto possano ancora essereb di aiuto agli uomini alla natura

    • Mamma mia.. Che orrore… adesso che rileggo.. Scusate l’orrore a partire dalla punteggiatura a seguire tutto il resto. Ho usato il telefonino… E’ Il bello del sito di Valeria. Cio’ che si scrive resta e fa’ storia

    • E’ come dire che in Italia ci sono più incidenti d’auto che incidenti di offshore, e dedurre quindi che l’automobile è più pericolosa di un’imbarcazione che va a 200 all’ora. Non che magari ci si chieda quante automobili e quanti motoscafi ci siano in giro, e che si faccia un minimo di raffronto statistico, eh?
      Lo sport più diffuso in Italia (e continuo a ripetere che in questo la politica degli ultimi anni è stata maestra) è cercare di difendere la propria posizione non sottolineandone la validità, ma cercando di sputtanare le posizioni degli altri. Così, con l’intento (benemerito) di difendere l’orso, si sputtanano i cani. ‘na figata, proprio 🙁

  37. Oh brava!!!! credo io possa fare un appunto su una tua dimenticanza….l’allevatore serio non fa finire i suoi cani in canile ; se un cliente non può più tenere un cane di allevamento e si rivolge all’allevatore che glielo ha ceduto , la maggior parte degli allevatori seri lo riprendono e cercano di trovargli un’altra casa oppure se lo tengono con loro ….se fosse per gli allevatori seri, i canili non esisterebbero.

    • Si e poi c’era la marmotta che confezionava la cioccolata….ma per favore! Non è che io sia contro gli allevamenti sempre e comunque, e di sicuro non condivido le offese scritte da quel ragazzo, però sono d’accordo sul fatto che al giorno d’oggi, con i canili pieni e il fenomeno del randagismo crescente, gli allevamenti debbano avere delle limitazioni, ad esempio a determinate razze che devono ricoprire mansioni specifiche, come accadeva un tempo…Ma se una famiglia vuole un cane solo per compagnia, perchè mai deve andare in allevamento quando potrebbero prendere un cane che soffre in canile??? E poi pensate che i volontari del canile diano i loro cani a chiunque? Quando ho preso Ettore ho fatto un colloquio e ho subìto controlli pre- e post-affido, sono stati molto severi, forse anche troppo, ma del resto è un incrocio pitbull…..e ci sarebbe da aprire anche un’altra parentesi, allevamenti di che cosa???ce lo siamo chiesti? La Signora Rossi non sa che alcune razze hanno vere e proprie MALFORMAZIONI richieste come standard ESTETICO?? Ma stiamo scherzando? Puoi essere serio quanto ti pare in quello che fai, ma se allevi bulldog inglesi rimani un amante degli animali abbastanza ipocrita…..Giusto una cosa solo a titolo informativo, e concludo, il cane è una “sottospecie” di lupo, Canis lupus familiaris, e non è vero che è stata creata dall’uomo, almeno non direttamente, la nascita del cane è stato un processo di selezione NATURALE, leggete “Lupi Travestiti” di Barbara Gallicchio, libro molto ben fatto e interessante.

      • Con questo ragionamento faresti fuori i cani da caccia e quindi il 70% delle razze canine. Tuo malgrado, faresti fuori anche i retrievers, cani da caccia ma anche formidabili cani da assistenza, cani guida per non vedenti. Terresti solo i pastori e i bovari in quanto ancora attuali in determinate realtà agricole… e forse i cani da tartufo. Dopo aver fatto piazza pulita, rimarrebbero solo i meticci ottimi cani da compagnia, come se i cani da lavoro passassero tutta la loro esistenza nei campi da addestramento e non fossero cani da compagnia nei restanti giorni della loro settimana. Senza considerare che gli incroci di cani da caccia ( formalmente meticci o no? ) possono anche essere più impegnativi per il neofita in quanto traumatizzati da un precedente abbandono e come cani da compagnia restano ancora un po’ turbolenti: così se un meticcio è mezzo pastore e mezzo cane da ferma e pure abbandonato ( guarda che sfiga ! ), ti ritrovi un cane mezzo pastore dalle energie inesauribili, mezzo cacciatore che annusa e va per i fatti suoi e pure diffidente con gli estranei in quanto cane ex abbandonato: un cane facilissimo! Io proverei a rivedere un po’ le tue convinzioni.. Se no, per comodità, attribuiamo agli allevatori anche le colpe della contingenza economica e pure dello spread.
        I meticci, a tuo parere, sono necessariamente tranquilli cani da compagnia? Per tenerli buoni qualcuno li porta a fare un po’ di addestramento nei campi da agility esattamente come i border collie e gli aussie forniti di pedigree. E durante la settimana se ne stanno finalmente buonini come…. ottimi cani da compagnia.

        • Scusa Tommaso ma tutte le sciocchezze che hai scritto te le sei inventate o semplicemente non hai capito il mio ragionamento? Non ho detto che un cane di razza, impiegato per una mansione in particolare, non sia un cane da compagnia. Ho detto che al giorno d’oggi, canili stracolmi e fenomeno del randagismo crescente, è saggio ed etico “limitare” le attività degli allevamenti, visto che la maggior parte delle persone cerca esclusivamente la compagnia da un cane, tanto vale cercarla da un soggetto che passa la sua esistenza chiuso in gabbia, non trovi? E poi però ho aperto una parentesi proprio sulle razze: il concetto stesso di razza adesso è limitato quasi esclusivamente a fini estetici, diversamente da quanto accadeva in passato…è a dir poco pazzesco che problemi come la brachicefalia, la displasia dell’anca o quella che chiamano “imbottitura”(pelle lassa) siano ricercati e selezionati, si chiama “maltrattamento genetico”…vogliamo aprlare degli allevatori “onesti” che ricercano e selezionano queste malformazioni perchè richieste dallo standard?? E’ grazie a loro che escono fuori tante belle razze costrette a nascere tramite cesareo e che magari finiscono in mezzo alla strada dopo aver fatto spendere i primi 500 euro dal veterinario…ci sono molte razze utilizzate per cose importanti, per le quali è meglio andare sul “sicuro”, alcune delle quali, guarda caso, non sono neanche riconosciute dal Kennel Club come il pastore tedesco “da lavoro”(il comune pastore tedesco è infatti displasico), o posso anche capire chi ha una semplice passione per un’attività in generale che presuppone determinate doti di una o più razze…ma chi alleva i carlini o i chiuaua, non può essere una persona seria, perchè in nome di un pedegree seleziona e consolida problemi fisici, e SA BENISSIMO di questo….quando voi parlate di allevatori seri, sembra che la serietà si attesti insieme alla licenza di allevatore, ma non è così, PRIMO perchè chiunque lo può diventare con fin troppa facilità, SECONDO perchè lo stesso Kennel Club o l’ENCI non sono organizzazioni serie, quindi non prendiamoci in giro

          • Scusa, ValVeg, ma da dove ti vengono fuori certe perle di saggezza? Se permetti, vorrei puntualizzare che:
            a) il “comune pastore tedesco” non esiste: esistono linee di sangue da bellezza e linee di sangue da lavoro, questo sì… ma in quelli “da bellezza” l’incidenza della displasia dell’anca oggi è attestata intorno al 20%… mentre i pochi dati in possesso dei ricercatori (pochi, perché pochissimi testano i meticci) dicono che nelle “razze fantasia” dovrebbe essere del 30%. E questi, chi li avrebbe “maltrattati geneticamente”? Te lo dico io: le Sciuremarie che accoppiano Bubi e Fufi senza badare minimamente alle patologie ereditarie.
            b) la brachicefalia non è una malattia! E non è neppure un problema. Significa solo che il cane ha il muso corto…ed è stata la selezione naturale, non quella umana, a creare i primi brachicefali, che si vedano già in dipinti e sculture di millenni fa (quando non penso proprio che ci fossero allevatori tutti tesi a vincere la coppetta in expo).
            Oggi, tra i brachicefali, ci sono per esempio, i boxer e molte altre razze che non solo vivono benissimo, ma brillano anche in diverse discipline sportive. Quello che danneggia le razze non è il tipo, ma l’ipertipo: che NESSUN allevatore serio rincorre.
            c) infine, la produzione dell’allevamento professionale “sforna” circa un ventesimo dei cani di razza (o presunti tali) che vivono nelle case italiane: lasciando pure perdere le sciagurate importazioni di cuccioli dai Paesi più poveri, tutto il resto è frutto degli accoppiamenti “da parchetto” fatti – è il caso di dirlo – alla c…o di cane dalle Sciuremarie di cui sopra. Non sarebbe meglio fermare la LORO riproduzione incontrollata e spesso fatta all’insegna della più gretta ignoranza, piuttosto che quella dei buoni allevatori? Anche perché c’è poco da dire e da fare: chi vuole un cane selezionato, in canile non ci va. Ci potrebbe andare, invece, chi vuole “un cane” e basta, senza particolari esigenze: ma non andrà mai in canile finché penserà di poter trovare il “cane di razza gratis” dall’accoppiamento fatto dalla vicina di casa!

          • La brachicefalia è una malattia…
            Quando leggo affermazioni così categoriche, e inq uesto articolo ce n’è a secchiate intere, mi cadono le braccia.
            Non dico che si debba prendere il Devoto-Oli dalla libreria (è pesante, si rischierebbe anche distorisione hai visto mai), però il banalissimo Wikipedia, o il Devoto-Oli per smartphone (costa poco) non credo sia una gran fatica consultarli.
            Sono monotona e ripetitiva, lo so e chiedo v enia, ma vedo ogni giorno di più che la stragrande maggioranza della gente anziché accendere il cervello e tentare di informarsi, assimila pedissequamente concetti spesso farlocchi purché espressi in modo reboante.
            Ovvero si lascia sedurre dalla parola “scognita” e dal suono esotico.
            Scusate lo sfogo ma rispetto agli esordi di questo eccezionale sito una discreta quota parte della fascia d’utenza si trova a un livello davvero basso e separare il grano dal loglio è divenuto faticoso.
            Ci fosse almeno un pizzico di originalità nei commenti talebani, almeno ci so potrebbe fare una risata: nemmeno per idea, cambiano i nick ma contenuto, tono e stile permangono invariati. Da fare concorrenza a una setta…

          • Rispondo a Redazione: Per pastore tedesco comune intendo quello i cui standard rispondono a quelli richiesti dal Kennel Club, poi evidentemente i dati in mio possesso non coincidono con i tuoi: il pastore tedesco da lavoro (ho avuto modo di vederne diversi allevati dalla protezione civile per la ricerca nelle macerie) non solo ha un’incidenza della displasia molto più bassa (è logica un cane displasico non può lavorare bene) ma non ha quell’incurvamento così accentuato della parte posteriore della colonna vertebrale tipico della razza, altro problema che penalizza la deambulazione nelle salite e che porta i soggetti più anziani a non mantenere bene erette le zampe posteriori…Il Kennel Club tollera i soggetti displasici e richiede esplicitamente l’incurvamento della colonna, questo vuol dire che se OGGI un allevatore vuole vendere cuccioli con pedigree, deve ricercare e consolidare queste caratteristiche rendendosi di fatto complice di questo schifo, spero che su questo siamo d’accordo….per quanto riguarda la brachicefalia, è vero che in sè non è una malattia, ma quando raggiunge certi livelli diventa una malformazione a tutti gli effetti che crea handicap alla termoregolazione dell’animale, da questo punto di vista hanno dovuto persino ridimensionare lo standard del Boxer, da te citato, a causa dei frequenti colpi di caldo, se osservi infatti i soggetti degli anni 90 hanno un muso molto più schiacciato rispetto a quelli di adesso, e i problemi respiratori soprattutto di altre razze brachicefale quali il carlino e il bulldog inglese penso siano noti a tutti, sicuramente i primi brachicefali sono stati generati dalla selezione naturale, anzi so che è la prima caratteristica fenotipica che ha distino il cane dal lupo, ma senza l’intevento umano non avrebbero mai raggiunto i livelli di “deformità” odierni…Sull’ultimo punto, relativo agli accoppiamenti da parchetto come li definisci, posso anche essere almeno in parte d’accordo, ciò non toglie che continuo a non capire come si possano ancora giustificare allevamenti di certe razze geneticamente maltrattate, quando ci sono cani sani in gabbia altrettanto belli che si possono avere gratis…Parliamoci chiaro, questa richiesta del cane selezionato il più delle volte è solo un capriccio

          • @Anna: Hai assolutamente ragione, la brachicefalia nel carlino, nel bulldog inglese o nello shitzu non comporta NESSUN PROBLEMA hai ragione xD

          • Però se continui ad argomentare così le discussioni alzo le mani e mi arrendo xD

          • ValVeg85, e parli agli altri di sciocchezze? Non sto a confutare le tue, l’ha già fatto Valeria, l’unica cosa che vorrei chiederti: ma chi ti ha detto che i pastori tedeschi da lavoro non siano riconosciuti dal Kennel Club? (Poi, che diavolo è il Kennel Club?)
            Di più non aggiungo, visto che tanto quelli come te (non per niente il tuo nick rivela anche l’orgogliosa appartenenza alla categoria dei giovani vegani) a mio avviso non hanno niente da invidiare ai talebani che hanno distrutto le statue dei Budda. Messi nel contesto giusto, potete dare il meglio.

          • Seguendo il tuo ragionamento…. visto che la maggior parte delle persone usa la macchina per andare a fare la spesa o andare al lavoro, perchè avere tanti modelli…. se ne fanno due, uno famigliare e uno per single/coppie e basta e avanza…
            E dato che il cellulare dovrebbe servire per telefonare (ti passo solo gli sms) perchè avere tutti sti smartphone, basta un solo modello e la finiamo lì. Poi mica è obbligatorio essere sempre connessi alla rete per dire che si è bevuto il caffè o fatto plinplin….
            E ancora… una carota è una carota, quindi perchè negozi bio e agricolture varie. Basta l’Esselunga, al massimo la Coop….
            Da ultimo, visto che gli orfanotrofi sono pieni, numero unico di figlio, se vuoi partorire il secondo prima devi adottarne uno….
            I ragionamenti, certi ragionamenti puoi spingerli fin dove vuoi…. e non portano nè lontano nè hanno alcun senso.
            Piuttosto analizziamo i problemi e cerchiamo delle soluzioni, perchè a furia di dire “i cani si prendono in canile” troveremo che i cagnari si sposteranno a rifornire canili, incrementando sempre di più il “mercato del cane” sulla pelle di cani…. e padroni….!
            Santa pupazza, ma connettere il cervello prima del pc o dello smartphone mai??!!???

          • Rispondo a Mardo (visto che Mc con quel commento ha solo dimostrato di essere a dir poco INDEGNO di risposta): i ragionamenti che si fanno con gli oggetti non si possono/devono fare con gli animali, questo per dirti che, senza troppi moralismi, il paragone con la macchina o gli smartphone non sta in piedi, per OVVI motivi che penso puoi capire, a meno che non vuoi continuare ad arrampicarti sugli specchi tirando in ballo altre stupidaggini demagogiche che ti fa comodo dire, tipo l’accostamento con gli orfanotrofi, come se una coppia che decide di avere un bimbo fosse paragonabile a un allevatore di chiuaua che vende cucciolate 3 volte l’anno, è a dir poco ridicolo…Io poi non ho mai detto di essere sempre CONTRO gli allevamenti, ho fatto un lungo discorso sulla questione allevamento, prima di tutto contestualizzandola alla situazione attuale, e poi ho aperto una lunga parentesi per quanto riguarda l’allevamento di determinate razze in particolare, portatrici di veri e propri handicap derivanti da caratteri selezionati in nome di un mero gusto estetico, e su questo discorso veramente non transigo; ma non mi va di ripetermi, quello che ho scritto sta ancora tutto lì, se lo capisci bene, altrimenti pensa al tuo di cervello 🙂

          • Rispondo a ValVeg85: è fuori discussione che l’uomo nella selezione abbia commesso errori anche solo per gusto estetico. Ma questo non significa che se ad oggi esiste il Carlino o il Bulldog si debba smettere di allevarli e di conseguenza farli estinguere. Sono entrambe razze eccezionali che si devono mantenere e devono continuare ad esistere proprio perchè fanno parte della storia della cinofilia, sono parte di un grandissimo patrimonio culturale che in quanto cinofili siamo tenuti a mantenere nel miglior modo possibile. Che vuoi fare li facciamo estinguere? Non la vedo una soluzione razionale anzi… mi lascia allibita! Quello che un allevatore serio deve fare è andare a migliorare quelle caratteristiche che i suoi predecessori hanno sbagliato nella selezione. Questo è lo studio che si deve fare per far evolvere il lavoro di selezione sulle razze. Poi, il problema delle limitazioni all’allevamento come dici tu è un discorso a parte: come dice Valeria non è l’allevamento serio che va limitato, anzi deve essere sostenuto proprio perchè manda avanti la storia della cinofilia. Quando ad essere limitati e combattutti devono essere i troppi accoppiamenti a cavolo fatti tanto per fare, gli importatori dall’Est e chi specula sul randagismo. Sta li il vero problema. Perchè deve poter esistere chi non ha interesse per alcuna razza e decide di adottare come chi, anche se vuole esclusivamente un cane per la compagnia, possa avere tranquillamente la possibilità di scegliere un Carlino o un Barboncino perchè ne è appassionato. O chi magari ne prende uno al canile e uno lo compra in un allevamento serio. Sono varie possibilità e scelte dove solo il buon senso può portarci verso la strada giusta. Ma ripeto anche chi alleva solo cani da compagnia e lo fa bene e onestamente deve continuare a farlo, affinchè tali razze non spariscano per sempre! Il problema del randagismo va combattuto partendo da tutt’altra strada, come ho scritto sopra e come ha spiegato molto bene anche Valeria nell’articolo!

          • A Silvia: e chi ha parlato di estinzione? Il punto è che un tempo le razze erano selezionate soprattutto in funzione della mansione per la quale erano impiegate, oggi quasi esclusivamente in funzione del gusto estetico, con relative conseguenze…se vedi il bulldog del XIX secolo non era come quello di oggi; da questo punto di vista bisognerebbe fare non uno, ma dieci passi indietro, come hanno fatto (in maniera ancora non sufficiente a parer mio) per correggere l’eccessiva brachicefalia del boxer, o la pelle dello sharpei che oggi ha infatti molte meno pieghe rispetto agli anni 90. L’allevatore non può migliorare determinate caratteristiche come dici, perchè se lo standard estetico è quello, deve rispettarlo se vuole vendere cuccioli con pedegree…Chi alleva i chiuaua sa già in partenza che le cucciolate nasceranno tramite cesareo a causa degli innumerevoli problemi che caratterizzano tutte, o almeno gran parte delle razze “toy”. Chi alleva il cavalier king sa già che molti moriranno giovani a causa di problemi neurologici..e potrei continuare..queste persone che, di fatto, selezionano deformità e malattie congenite, sono serie? Per me NO, se io fossi un allevatore di razze del genere sacrificherei il pedegree sul pezzo di carta pur di fare quei 10 passi indietro che andrebbero fatti, ma conosci qualcuno disposto a farlo?…Non voglio dire che tutte le razze siano problematiche, però ce ne sono troppe, e spesso sono le più richieste…Per quanto riguarda il fenomeno del randagismo, non penso sia un problema che abbia una sola causa, sono d’accordo su ciò che avete detto a riguardo tu e valeria, dico solo che indirizzare le persone più verso l’adozione che verso l’acquisto possa almeno AIUTARE la situazione nei canili, anche se sicuramente non risolve il problema alla radice. Le condizioni di salute che hanno determinate razze e relativi allevamenti, penso che siano una vergogna in un contesto(quello del randagismo e dei canili lager) già abbastanza vergognoso, chiamiamola ciliegina sulla torta…Quello che ho fatto è un discorso non riducibile semplicisticamente a pro- o contro-allevamento, ma quello che è certo per me è che tutta questa “serietà” così ostentata da voi e da valeria rossi, dovrebbe avere molti SE e molti MA

          • Una frase d valveg85 mi ha fatto capire il tipo di persona con cui stiamo cercando di dialogare: “…paragonabile a un allevatore di chiuaua che vende cucciolate 3 volte l’anno…” CHIUAUA!?!?! Cioe una persona che non sa nemmeno scrivere il nome delle razze che cita e che non si preocupa di documentars poi ci vuole spiegare etología, cinofilia… Per essere presi sul serio certi errori non vanno fatti; come si puo credere che una che scrive CHIUAUA ne possa capire di cani?

          • ValVeg85, a parte il sacrosanto commento di eros (uno che non conosce nemmeno IL NOME della razza su cui pontifica non è credibile), hai detto una montagna di min@@@ate. Un allevatore SERIO di Cavalier non vedrà nascere cani con problemi neurologici (e, a Dio piacendo, destinati a morire giovani) perchè avrà testato e selezionato i riproduttori. I cani toy (?) non sono afflitti da miriadi di problemi. Lo sharpei di oggi ha meno pieghe che negli anni 90? Boh. Fare 10 passi indietro costerebbe la perdita del pedigree? Ma in Italia non c’è, come in Francia, la confirmation…al massimo costerebbe la mancata vincita di qualche titolo di campionato di bellezza, cosa di cui IN GENERE gli acquirenti se ne fregano.
            Il tuo post è l’ennesima riprova che certa gente (in genere di una certa connotazione ideologica) parla senza sapere di cosa.

          • Questo è il mio ultimo commento, visto che quello che dovevo dire l’ho detto più volte, e chi vuol capire capisca: il vostro attaccarvi a come ho scritto il nome della razza(come se non sapere cosa sia il Kennel Club fosse meno grave poi) è solo indice del fatto che con certe persone è pressochè IMPOSSIBILE argomentare discussioni in maniera costruttiva, come se aveste aspettato in agguato l’errore di chi vi contraddice per gettare merda, è una cosa abbastanza ridicola che, a primo impatto mi ha anche fatto sorridere un po’….però è emblematica di una cosa che mi sono sempre chiesto, cioè per quale ragione la cinofilia debba sempre tirare fuori saccenza e presunzione da parte delle persone, fino a spingerle ad essere ridicole, come in questo caso. Finora reali confronti li ho avuti con Valeria Rossi, Silvia e forse qualcun altro…Tutti gli altri mi sembrano un gregge di pecore che segue il pastore, quando non si argomenta, ma si denigra, o si tirano in ballo le ideologie, date prova di essere nulla di più, e francamente provo un po’ pena per voi…saluti

          • Certo, facciamo estinguere le razze perchè gli animalisti hanno deciso che è la cosa migliore.
            Come se i canili fossero pieni di cani per colpa degli allevatori, e non per una legislazione in materia carente, non per il fatto che i cani non sono controllati ne tantomeno i padroni, non per il fatto che sul territorio i randagi non se li caga nessuno….

            Tutta colpa degli allevatori.

            Io sto per prendere un levriero, però è inutile a sentire te, dovrebbero smettere di allevarli, i canili so pieni di cani…

            Senza contare che gli allevatori sono lavoratori onesti, che non ci si arricchiscono…

            E che facciamo?
            Tutti a casa! Lo decidono GLI ANIMALISTI (ma quanto avete rotto le scatole) quali e quanti cani vanno allevati.

            Ma fatevi una vita va….

      • Mi dispiace ma non è così. Secondo il tuo ragionamento allora dovremmo far estinguere tutti i cani da compagnia. Come ad esempio il Barboncino che è provato essere una delle razze più intelligenti al mondo. Sarebbe una cosa terribile. Tutte le razze che esistono (da utilità, compagnia etc..) fanno parte di un grandissimo ed importantissimo patrimonio storico e culturale che deve continuare ad esistere. Se a una persona non interessa nulla di questo discorso può tranquillamente adottare, ma se invece si è appassionati di cultura cinofila è giusto che si contribuisca a mandarla avanti in modo serio ed onesto. Anche perchè come spiegato bene e ampiamente da Valeria nell’articolo, NON è COLPA DEL BARBONCINO se in canile ci sono migliaia di randagi. E il Barboncino deve continuare ad esistere e chi ne è appassionato deve avere la possibilità di allevarlo senza essere insultato.

      • i canili sono pieni di cani per i cagnari e non per chi li alleva.
        MAI e poi MAI prenderei un cane in canile, se dovessi predere un cane andrei sempre e comunque da un allevatore.
        I cani dei canili? che li sterilizzino TUTTI a priori e vietino ai cagnari di fare cucciolate e regalarli a destra e a manca con l’inevitabile conseguenza del randagismo e dei canili pieni.

        • Ecco, questo dev’essere proprio un tipico troll che getta benzina sperando di vedere una bella zuffa. In alternativa, è un talebano tanto quanto quelli che dicono l’opposto (a mio avviso)

          • No, non sterilizzano a priori, per le femmine viene richiesto al proprietario di farla sterilizzare (modulo da firmare) ma NON viene sterilizzata.
            Molti canili (per non dire la maggior parte) una volta dato via il cane e fatto 1 massimo 2 controlli (spesso nemmeno quelli) se ne infischia e il privato fa quel che gli pare del cane preso, ompresi cucciolate da regalare ai canili. Si regalare hai canili hai capito bene visto che il 99% dei cani nati da cagnari finiscono in canile, al contratio è gia tanto se 1% dei cani nati da allevatori finisce in canile.

            OBBIGO di comprare cani dagli allevatori e DIVIETO di adozioni, OBBLIGO di fare corsi prima di prendere il cane e ancor piu dopo averlo preso.
            OBBLIGO di guinzaglio con pene, non severe, di più per chi trasgredisce.
            Vorrei vedere se dopo che hai pagato un cane 1000 piu euro e hai dovuto fare dei corsi se lo sbologni al canile alla prima vacanza.

            RIPETO: divieto di adozioni. Divieto di cucciolate non registrate fatte da cagnari (come tutti quelli che prendono cani dai canili e spammano a destra e a manca che non vanno comprati ma presi ai canili.) fottetevi voi e i vostri pelosi da canile.

            Ripeto anche che MAI e poi MAI prendero un cane al canile. Per lui e per me. per che io a differenza di voi cagnari al cane ci tengo.

          • Chiara, perdonami, devo contraddirti: i cani nei canili (in alcuni, se lo desideri ti faccio anche il nome del canile) SI ACCOPPIANO E PARTORISCONO. Sono un Medico Veterinario libero professionista, oltre che allevatore. Posso garantirti che anche in canile nascono cucciolate. Ho assistito con i miei occhi a due accoppiamenti fra cani tenuti in promiscuità sessuale in un canile della zona in cui lavoro. E questo perchè: i Comuni stanziano dei fondi per circa 2-3 euro al giorno a bocchetta da sfamare alloggiata in canile… e allora se i cani sono 200 e le cagne 100 perchè non farli in breve diventare 700 (in un solo colpo), visto che 700 bocchette da sfamare (che poi non mangiano per svariati motivi e comunque ci sono i VOLONTARI che chiedono alla gente di fornire crocchette per i poveretti o donazioni varie) fruttano al gestore del canile circa 2100 euro puliti puliti al giorno??? Avete la minima idea di cosa vuol dire?

          • Infatti come testimonia Debora non sempre o non tutti i canili sterilizzano i loro ospiti. In tal caso solo alcuni gestori maggiormente giudiziosi o responsabili si impegnano a tenerli separati in base al sesso. Però nel caso la struttura di accoglienza non sia sufficientemente attrezzata per tali “necessità” gli incidenti non sono cosi infrequenti. Non si spiegherebbe neanche perché in molti casi si richieda all’adottante anche l’impegno alla sterilizzazione del cane scelto.

        • @MAI al canile io i cani dal canile li ho presi. Ma l’abilità con cui nascondono (non tutti, ci sono canili serissimi e con personale ottimo e seriamente preparato, ma svariati invece sì) varie magagne, minimizzimo i problemi, non considerino seriamente le caratteristiche del potenziale adottante e sottolineino l’importanza fondante dell’ammmmmmmore – e chissenefrega se il peloso ha problemi con i conspecifici, o gli umani, o trema a ogni refolo di vento, o è mordace perché ha paura di tutto e di tutti – è terrificante.
          Fosse per me prenderei loro per primi a calci nel didietro. Dargli fuoco no, sono pacifista.

        • @Mai In Canile Condivido per quanto riguarda i corsi, anche io sono del parere che bisognerebbe avere una sorta di “patentino” per avere diritto di vivere con un cane, già con questo forse hai risolto buona parte del problema, perchè se una persona non è idonea a tenere un cane, non glielo danno…non condivido il fatto che i cani non debbano essere adottati in canile, e soprattutto il fatto che limiti il voler tenere il cane a una questione di soldi, se vuoi vivere con un cane deve essere perchè mostri empatia nei suoi confronti, e perchè sei felice di convivrci, non semplicemente perchè l’hai pagato tanto…Sappi che l’abbandono non è l’unica conseguenza per i cani quando non sono più desiderati, e forse neanche la peggiore; c’è chi li tiene chiusi fuori al balcone tutto il giorno, chi li tiene legati, chi li maltratta e da loro da mangiare una tantum ecc…senza contare che c’è anche gente con i soldi, per la quale 1000 euro non sono granchè

        • credo che i canili siano pieni anche per chi come te non andrebbe mai in un canile a prendere un cane …..dimenticando che chi cerca un cane da amare e basta e non solo da ammirare in canile lo trova di sicuro
          p.s. Raya incrocio PT e Lois Labrador Retriver brevettate in ricerca persone in superficie in CRI con un ritrovamento quando una delle due era nei VVF 17/05/2006 ….entrambi esente da displasia …(un gomito leggermete nel PT) Tutte e due prese in canile….

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Ultimi articoli

Scarica la nostra app!

E' gratuita e potrai rimanere facilmente aggiornato su tutti i nostri contenuti!

Scarica l'app per sistemi Android
Scarica l'app per sistemi Apple

Ti presento il cane
Condividi con un amico