Ebbene sì, anche se sembra poco tempo che il piccolo (ora non più tanto piccolo…) tornado australiano è entrato a far parte della nostra famiglia, in realtà Mandriano è con noi da ormai una decina di mesi… e il 29 Dicembre ha compiuto il suo primo anno di vita.
Con molti cani, specialmente quando sono cuccioli, riassumere i primi mesi di convivenza è difficile perchè si vivono tanti cambiamenti, vuoi per la maturazione fisica e caratteriale, vuoi perchè ci si conosce reciprocamente meglio e si migliora l’intesa, vuoi perchè il cucciolo è spesso un po’ scapestrato ma poi un po’ cresce, un po’ apprende i primi rudimenti di educazione, le cose migliorano e ci sono grossi cambiamenti.
Ecco, tutto questo per Mandriano non vale.
A livello fisico è ovviamente cresciuto ma non ha vissuto quel “cambio di faccia” che c’è normalmente nel cucciolo, che da tenero batuffolo assume pian piano l’aspetto più adulto: lui ha sempre lo stesso set espressivo, che ha visto qualche aggiunta ma si basa ancora principalmente sull’espressione con o senza cappello, solo applicato su una corporatura più massiccia.
Il Cattledog poi sembra avere problemi nell’immagazzinare le informazioni, per cui se fa qualcosa di sbagliato, gli dici “no”, lui recepisce, smette… per circa 5 secondi, poi fa la stessa identica cosa.
Questo succede soprattutto quando interagisce con Destiny, che come vi abbiamo spesso raccontato già di suo non è propriamente entusiasta dell’esistenza degli altri cani, ma soprattutto con Mandriano non gradisce particolarmente la sua esuberanza (e la sua insana passione per il mordicchiarle la coda), quindi di solito la sequenza è:
– Mandriano zompetta felice intorno a Destiny
– Destiny gli fa vedere i denti per fargli capire che no, non ha voglia di giocare
– Mandriano non si rende conto e insiste
– Destiny ringhia per dare ulteriore enfasi al messaggio di “maancheno”
– Mandriano morde la punta della coda di Destiny con grande entusiasmo
– Destiny fa CHIARAMENTE capire a Mandriano che non gradisce, pinzando l’aria e andandoglii incontro
– Mandriano pensa “oh no” e fa tutto il repetorio di pacificazione (ogni tanto stampandosi in qualche mobile mentre “fugge” da Destiny)
– Destiny prova ad andarsene sperando che il messaggio sia stato chiaro
– Mandriano resetta le informazioni ricevute, ricomincia a zompettare felice intorno a Destiny e si riparte da capo
Insomma, è la versione canina di “Tom 10 secondi”.
Queste sue lievissime difficoltà mnemoniche comportano qualche piccola problematica anche nel non fargli ripetere azioni sgradite a noi umani, ma va detto che mediamente intorno alla 302esima ripetizione qualcosa comincia a entrargli in testa, quindi in realtà non ci possiamo lamentare troppo del suo comportamento.
Certo, continua imperterrito a essere molesto con un po’ tutti gli animali di casa (e a casa nostra sono tantini…), ma è normale che abbia quella curiosa esuberanza del cucciolone: è solo che vederlo con quell’espressione da vecchio dentr… ehm, seria, fa spesso dimenticare la sua effettiva età e che sia ancora in una fase di piena curiosità e voglia di esplorare.
Comunque convive con cani, gatti, coniglio, galline, bambina… insomma, animali di vario genere, e anche se ci abbiamo messo del nostro per cercare di far andar bene le cose (ad esempio facendogli conoscere le galline sin dal suo arrivo a casa, e ovviamente spiegando a Giada cosa fare e soprattutto non fare con lui, spiegazioni che Giada da buona bambina 5enne personalizza molto), lui fa la sua parte avendo sì un approccio un po’ molesto e molto fisico, ma – almeno nelle sue intenzioni – abbastanza delicato.
Il fatto che la delicatezza di un Cattledog non corrisponda all’ideale di delicatezza di cani, gatti, galline, conigli e bambini perché più affine alla delicatezza di un rinoceronte, non è colpa sua.
Strettamente correlato alla sua personale interpretazione della delicatezza abbiamo il fatto che, forse perchè australiano, si senta strettamente imparentato con il coccodrillo. Il suo uso della bocca è nettamente superiore agli altri cani che abbiamo avuto, la sua espressione principale oltre a “oh no” è “AAAAAAAAH”, inteso proprio come bocca spalancata e pronta a mordicchiare qualsiasi cosa. Poi più che mordicchiare lui in realtà ciuccia, ma se questo fa sì che ad esempio sulle nostre mani non sa assolutamente fastidioso, non evita che danneggi irrimediabilmente fondi dei mobili e soprattuto giocattoli.
Già, perchè la combo bambina (un po’ disordinata/distratta) e cucciolo non è il massimo, come già avevamo potuto sperimentare con i cani precedenti, ma se Aladino richiedeva almeno un po’ di tempo prima di fare danni e ha distrutto prevalentemente matite lasciate imprudentemente in giro (con però il bonus di essersi magnato pure 20 euro…) e Pasticcino pur essendo un rottweiler non era un accanito masticatore (rimarrà però a imperitura memoria la volta in cui ha ingoiato alcune palline colorate di un braccialetto, producendo poi una cacca molto creativa e alla moda…), Mandriano ha collezionato una discreta serie di giocattoli distrutti.
Ovviamente contribuisce non poco che Giada sia più autonoma rispetto a quando erano cuccioli Aladino e Pasticcino, quindi ha una maggior varietà di giochi, se li gestisce lei spostandoli spesso… e li lascia molto più in giro. Sì, abbiamo avuto anche qualche caso di gioco finito nelle mani di Giada e poi nelle fauci di Mandriano nell’arco di pochi minuti… fortunatamene di solito con le sorprese degli ovetti di cioccolato e non con giochi importanti.
“Dai Davide, a sentire te questo cane ha solo difetti!“, penserà a questo punto qualcuno di voi.
“Assolutamente sì!“, dico io.
Fortunatamente in questa famiglia c’è anche Fabiana, che invece adora Mandriano.
Del resto lei è molto più paziente e moooolto più “versatile” di me nell’adattarsi alle varie tipologie di cane.
Lascio quindi a lei la parola per parlare anche bene di Mandriano…
Ma sei un insensibile! Sai qual è il tuo problema? Che tu non consideri la memoria di razza di Mandriano.
Sì, perché lui è costruito per il suo lavoro di bovaro. E di proposito non ho scelto il termine “selezionato”: questo cane sembra letteralmente assemblato in fabbrica per avere già tutte le caratteristiche che servono per lavorare con la mandria.
A partire dalla sua innata tendenza a schivare qualsiasi movimento eseguito nella sua direzione: i passanti per strada provano ad accarezzarlo, lui appiattisce le orecchie e si acquatta e tutti vanno a pensare di conseguenza che sia un cane traumatizzato o ipersensibile.
Ma non è affatto così! Mandriano schiva, è vero. Decisamente oltre la media. Vi sfido a toccarlo senza che lui abbia deciso che potete farlo.
MA questo non significa che lo faccia con paura! Ce lo ha proprio scritto nel DNA: “evita i calci o muori”.
Ma sapete cos’altro ha scritto dentro? “Se però prima o poi il calcio lo pigli, devi rimanere impassibile e continuare a spingere sul bovino.” Ecco perché questo è un cane che non rischi di “spaccare” facilmente, come si dice in gergo addestrativo (significa, grossomodo, “traumatizzare il cane rovinandone l’addestramento pregresso e compromettendone quello futuro”).
Ecco perché viene tacciato di cocciutaggine ed indocilità. Ecco perché sembra non recepire le sgridate di Destiny o del proprietario. Perché il cattledog deve rialzarsi e ripartire alla carica, qualsiasi sia il danno subito.
Chiedete a Max Pezzali: lo dice anche lui che “i cowboy non mollano”.
Mandriano va compreso e la sua obbedienza va conquistata mostrandosi meritevoli della sua fiducia: ecco perché a me ascolta e a te no… 😛
Veniamo all’uso della bocca: beh, che ti aspetti? È il suo lavoro anche quello: mordere i garretti alle vacche per muoverle. Vorrai mica soffocare un talento innato, povero pulcino di mamma. È chiaro che un cane che non lavora coi bovini sente l’esigenza di sfogare il morso… E poi, diciamo le cose come stanno: ruba i giochi alla bambina perché non ha alternative, visto che Destiny li ruba tutti a lui. E che lui solitamente osserva la scena sconsolato accompagnando la sua espressione senza cappello con un immenso sospirone.
Comunque per il suo compleanno gli ho ricomprato il suo giocattolo preferito, ovvero l’unico che Destiny non ama molto e che quindi l’ultima volta è durato più di tre ore. Lo potete trovare qui: https://amzn.to/3G2zlMZ
E anche una pettorina nuova.
E una mantellina antipioggia, ciccino. Non vorrei gli venisse il raffreddore, in questa stagione.
QUALCUNO si lamenta dicendo che sono spudoratamente di parte e che tendo a coprire vergognosamente le pecche di questo gremlin.
IO dico che è solo un povero piccolo cucciolo e che bisogna comprenderlo e rispettare le sue caratteristiche individuali. Dopotutto, i cani non sono tutti uguali, no?
In ogni caso, Mandriano ha anche delle doti da paura che LO STESSO QUALCUNO DI PRIMA tende a non notare.
Innanzitutto, anche se ogni tanto assaggia qualche gallina, ha imparato a convivere coi polli. “Che c’è di strano? È un cane da fattoria!”, direte voi. Eh, no! Perché Mandriano non è un pastore, né un guardiania. È un bovaro. Un cane che lavora coi bovini mettendo in atto la sequenza di caccia del lupo tallonatore. E non ci dimentichiamo che lì dentro, nemmeno troppo in profondità, c’è ancora il dingo. E il dingo, ragazzi, si sente ancora tanto.
Si sente il dingo e si sente molto più di quanto immaginassi il bull terrier, razza di cui credevo contenesse giusto una spruzzatina. E invece, se vi apprestate ad approcciare questa razza, tenetelo bene a mente: c’è tanto terrier di tipo bull.
Non aspettatevi un pastore nella media: il dingo ci ha lasciato dentro malizia ed intraprendenza.
Il bull terrier idiozia e rozzezza.
Il risultato è un cane idiota ed intraprendente, rozzo e malizioso. Fatevi due conti.
Proseguendo con le doti del Cattledog (come, non lo avevate capito che quelli appena descritti erano complimenti?), abbiamo un cane che sa rapportarsi pressappoco con qualsiasi altro cane nel modo giusto. Anche quando non va d’accordo con qualche conspecifico, espone una notevole sfilza di segnali dando il tempo di correre ai ripari: grazie, dingo.
Inoltre ha sempre saputo sopportare unghiate di gatto, pizzicotti di border collie e chihuahua, sessioni di manicure e massaggi da parte di Giada, manipolazioni veterinarie e smanacciamenti di estranei senza mai dare il minimo segno di squilibrio. Grazie, bull terrier.
E il pastore di tipo collie? E il dalmata? Beh, il primo si evidenzia quando proprio non gli va giù che la famiglia si disperda. Anche in casa. Lui ci vorrebbe sempre tutti e tre nella stessa stanza, e quando questo non accade non è mai veramente sereno. Inoltre, nonostante tutto è un cane docile e che ama apprendere esercizi. Ti guarda sempre un po’ con quella faccia da “non ho capito”, ma alla fine ci arriva e rimane anche parecchio soddisfatto di se stesso. Ah, e va forte anche nei giochi di attivazione mentale.
Il dalmata… Boh. Io ci vedo giusto le macchie. Certo, scemo è scemo, ma non vorrei far arrabbiare i dalmatisti.
In ogni caso… ah, sì, gli auguri li facciamo anche ad Aladino.
In realtà lui gli anni li ha compiuti qualche giorno fa, il 17 Dicembre, ma visto che è un po’ che non vi parliamo di lui, spendiamo qualche riga anche per sua inutilità il Chihahua.
Chihuahua che, tocca ammetterlo, se da piccolo metteva a durissima prova la mia già poca pazienza soprattuto perchè è stato moooolto lento nell’imparare a sporcare solo fuori (vi ricordo che a lungo l’abbiamo chiamato Pisciolo), soprattutto ultimamente si è comportato piuttosto bene… ma non diciamolo troppo forte.
E’ molto paziente con Giada, è relativamente paziente con Mandriano, è stato in vacanza la scorsa estate con Giada, Fabiana e i suoceri raccogliendo anche da questi ultimi apprezzamenti per come si è comportato bene.
Insomma, ci ha messo solo 5 anni ma si comporta – quasi – da cane vero e avendo col tempo (molto, tempo) capito che se trova qualcosa di dimenticato sul letto o caduto per terra non deve per forza masticarlo, la convivenza con lui è persino quasi piacevole.
Certo, a patto che non trovi qualche matita: per quelle ha un’insana passione e non ha mai smesso di rosicchiarle, ma non si può avere tutto dalla vita e comunque Giada ha iniziato a stare un po’ più attenta ai suoi colori.
Va anche detto che un cane piccolo si fa apprezzare in molti casi: è sicuramente molto comodo portarlo con sè anche decidendo all’ultimo momento, è tendenzialmente più benvoluto in giro, per esempio se si deve entrare in qualche negozio, non si ha l’effetto divisione del mar Rosso come avviene ad esempio andando invece a passeggio con i rottweiler, ma nemmeno l’effetto oooohchestranocherazzè? che invece affontiamo con il Cattledog.
Poi vabbè, vivendo con Fabiana capita anche che per il cane piccolo vengano acquistati discutibili maglioncini e dintorni, ma questa è un’altra storia…
Sia chiaro, Aladino continua ad essere diversamente intelligente, sia mai che ne parliamo troppo bene e poi si monta la testa… già durante la già citata vacanza ha iniziato a ululare, è meglio non gli vengano altre strane idee.
Aladino ha avuto un rapporto burrascoso con me. È stato l’unico cane della mia vita che mi ha fatto pentire amaramente e credere di aver scelto malissimo la razza. Invece, appunto, aveva solo bisogno di maturare e trovare il proprio posto, perché adesso sono molto più orientata sul “cani da compagnia tutta la vita, ne avrò sempre almeno uno”.
I motivi pratici li ha già elencati Davide, per cui aggiungerò che è un cane addestrabilissimo. Non è esattamente una cima e non sempre capisce perché sta facendo quel che sta facendo, però docile lo è. È affettuoso ed empatico, come è fondamentale che sia un cane da compagnia per svolgere bene il proprio lavoro (ne avevo parlato qui: https://www.tipresentoilcane.com/2020/06/15/il-lavoro-del-cane-da-compagnia/)
E quando gli si permette di fare il cane, si scopre che ha tutte le competenze per farlo: non solo per quanto riguarda le escursioni in natura, ma anche sulle interazioni intraspecifiche. Personalmente, “uso” Aladino come comunicatore e disinnesco sui cani problematici proprio per le sue doti associate ad una taglia che rassicura anche il cliente più fobico.
Insomma, ringrazio l’allevatrice che era pronta a riaccogliere in casa il mio chihuahua quando ha percepito che rischiavamo di scornarci a vita (e la vita del chihuahua è luuuunga, purtr… EHM, PER FORTUNA), e forse proprio grazie al fatto di sapere che avevo pronta la soluzione di emergenza ho procrastinato e mi sono intestardita a tentare di cavar fuori qualcosa da questo piccolo mostro. Con l’aiuto di Davide e Giada abbiamo tutti messo qualcosa e ne è venuto fuori l’ottimo cane che gira per casa adesso baldo, fiero e sostanzialmente inconsapevole.
Se prendete un chihuahua, lavorate sodo, ma soprattutto dategli tempo. Non fate l’errore che ho fatto io, che pensavo: cane piccolo -> sviluppo rapido -> cane perfetto in un anno.
E adesso concludiamo, che come al solito mi è uscita una sfilza di lodi per questi due scarrafoni di mamma e i lettori saranno pure abbastanza tediati.
BUON COMPLEANNO ad Aladino, che è cresciuto con Giada e che adesso ha cinque anni come lei, e a Mandriano, che ha compiuto il suo primo anno di dann… EHM, di MERAVIGLIOSI MOMENTI PASSATI INSIEME, i cani che ci hanno messi alla prova cento volte di più dei rottweiler e della border collie, che a confronto sono dei peluche.
E grazie ai rispettivi allevatori che ci hanno reputati degni di fiducia e ci hanno consegnato soggetti sani ed equilibrat…
…
… vabbé.
Sani, però, sono sani.
Davide, Fabiana, sono un utente che si è da poco iscritto, sono molto interessato a questo sito e ai suoi preziosi articoli. Vorrei chiedervi se potreste, in un prossimo futuro, o quando ne avete la possibilità, di parlare del servizio di Tg2 post andato in onda questa sera 4 gennaio. Io l’ho guardato e personalmente non sono molto soddisfatto, potreste analizzarlo per spiegare ancora una volta (lo so che è un argomento trito e ritrito) la questione “i canili sono pieni di cani di razza”?
Vi ringrazio per l’ottimo servizio che svolgete,
Saluti da Francesco.
Buon anno a voi che ogni tanto ci fate ridere e ci insegnate qualcosa!!!! Belle le foto e divertente l’articolo!