venerdì 29 Marzo 2024

Il mio cane scodinzola: sì, ma “come”?

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – Nell’articolo di oggi sui recuperi comportamentali si vedono cani aggressivi e mordaci che, anche quando stanno minacciando qualcuno, scodinzolano: abbiamo commentato dicendo che il cane mordace è quasi sempre socievole, e qualcuno si è – giustamente – chiesto se lo scodinzolio sia sempre segno di socievolezza.
In realtà lo scodinzolio ha significati diversi: cambia a seconda dell’altezza a cui viene tenuta la coda (più è bassa e più il cane è insicuro, e viceversa), dal fatto che la si muova tutta o soltanto la punta (tutta=sicurezza/contentezza, solo la punta= timidezza/sottomissione/timore), dal fatto che venga tenuta più verso sinistra (insicurezza/aggressività) o verso destra (disposizione amichevole/tranquillità) e perfino dal tipo di movimento (per esempio, i bassotti hanno un modo tutto loro di girare la coda “a elica” quando sono eccitati).
In generale, comunque, un cane non socievole (ovvero non disponibile ad avere rapporti con l’uomo) raramente scodinzola, e se lo fa lo fa solo con la punta: infatti “socievole”non è sinonimo di “amichevole”, ma di “cane disposto ad accettare il rapporto con l’uomo” (il termine più corretto sarebbe “sociabile”, che però ormai è quasi completamente caduto in disuso).
Un cane non socievole,  ovvero un cane non impregnato/socializzato sull’uomo, non lo vede come membro del suo stesso gruppo sociale, ma come specie estranea alla sua: quindi può avere solo un atteggiamento di timore (e in questo caso terrà la coda tra le gambe o comunque bassa e ferma) oppure di aggressività di tipo territoriale (se l’uomo invade i suoi spazi) o predatorio (se l’uomo scappa, o se si tratta di un bambino che può essere scambiato proprio per una preda commestibile): in questo caso la coda sarà tenuta ferma e rigida nella fase di studio, bassa (con o senza movimenti lenti)  nella fase di predazione vera e propria.
Il cane che scodinzola sta comunicando con l’uomo, e in questo senso è sicuramente socievole: poi bisogna vedere “cosa” comunica!  Pensare che il cane scodinzolante “sia contento” è estremamente limitativo, anche se è ancora un ‘opinione molto diffusa (e spesso causa di clamorosi fraintendimenti).
In passato era però opinione comune anche nel mondo scientifico, tanto che ricordo un divertentissimo racconto di James Herriot in cui si parlava di un cane che ringhiava davanti e muoveva la coda di dietro, per cui il veterinario dichiarava che le sue intenzioni erano più o meno comprensibili a seconda della parte da cui lo si guardava.

Gli studi più recenti sono riusciti ad identificare i significati indicati sopra, ma probabilmente c’è ancora molto altro da scoprire: è poi evidente che, per quanto la coda di un cane non menta mai, non la si può osservare come un “oggetto a se stante”, staccato dal resto del cane. Per capire la predisposizione mentale di un cane verso il nostro approccio è fondamentale guardare anche la mimica facciale e quella corporea nell’insieme. Desmond Morris, nel suo libro “Il cane: tutti i perché” (che è del 1986) sollevò un putiferio sostenendo che il cane muoveva la coda perché si trovava in uno stato conflittuale: quindi, a suo avviso, il cane che rivedeva il suo umano, per esempio al suo rientro a casa, provava contemporaneamente gioia e paura, ed era questa alternanza di sensazioni a causare il suo scodinzolio.
Ovviamente le Sciuremarie dell’epoca insorsero: “Ma come?!? Il mio cane NON ha paura di me! Io non lo picchio mai, io lo amo, io lo tratto come un figlio!”
In realtà, se era probabilmente azzardato parlare di “paura”, dire che il movimento della coda sia legato ad uno stato emotivo conflittuale è corretto. Quando infatti il cane è “concentrato” su un unico stato emozionale, come la paura o la pulsione predatoria, la sua coda resta immobile.

Lo scodinzolio festoso e di saluto, però, è più probabilmente legato al fatto che il cane vuole riempire il suo umano di feromoni “gioiosi”: infatti questi vengono emessi in gran parte dalle ghiandole della zona perianale e genitale (questo è anche il motivo per cui i cani, per sapere in che disposizione di spirito è il loro “collega” incontrato per strada, gli annusano il sedere). Il movimento della coda serve a “spargere” nell’aria i  suoi feromoni di eccitazione-appagamento-felicità, che noi purtroppo non siamo in grado di annusare e di  riconoscere. Ma lui non lo sa.
Per rispondere alla domanda iniziale, comunque: sì, il cane che scondinzola è un cane socievole. Ma non bisogna confondere socievole (ovvero: disposto a comunicare con noi) con “amichevole”. Sono due cose molto diversi, perché il cane può anche comunicarci – scodinzolando – la sua intenzione di litigare con noi. In questi casi il tipo di movimento della coda può già darci qualche indicazione interessante, ma  ripeto – è fondamentale saper “leggere” e capire anche i messaggi che lui ci invia contemporaneamente con la mimica corporea e facciale. E ovviamente non sono da sottovalutare i segnali vocali: se il cane “scondinzola di dietro ma ringhia davanti”, come quello di Herriot, conviene decisamente dar retta al segnale che arriva dalla parte anteriore: anche perché è altamente probabile che lo scondizolio stia tentando (invano, data la pochezza del nostro olfatto) di farci arrivare feromoni difensivi o territoriali che ad un naso canino direbbero “stai alla larga! Non superare la distanza di sicurezza! Non avvicinarti!”
A volte penso che i poveri cani, dopo averci mandato tutta una serie di messaggi negativi di questo tipo, restino decisamente allibiti vedendo che noi li ignoriamo completamente.
E’ un po’ come se qualcuno, quando ci avviciniamo a casa sua, ci mostrasse una serie di cartelli con scritto “STOP!” “ALTOLA’!” o magari “CAMPO MINATO!”, e noi continuassimo ad avanzare allegramente. Il pensiero dell’altro umano sarebbe sicuramente: “Ma è scemo? Non sa leggere?!? Perché non si ferma?”
Ecco, probabilmente questo pensiero attraversa la mente di moltissimi cani che, avendo avuto una buona impregnazione/socializzazione sull’uomo, si sono illusi che noi possiamo davvero comunicare nella loro stessa lingua. Il fatto che il nostro naso sia una ciofeca, e che a noi manchi tutta la parte della comunicazione olfattiva (che per loro equivale proprio al “non saper leggere”), non sono in grado di capirlo, se non dopo una  lunga e (presumo) frustrante esperienza.
Spesso noi consideriamo il cane come una specie di sottosviluppato mentale: ma non dimentichiamo che noi, per lui, siamo dei sottosviluppati nasali.
Quindi, ogni tanto, proviamo a pensare che il cane sta tentando di parlare al nostro naso: e se questo non è in grado di recepire il messaggio, non è certo colpa del cane.

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27 Commenti

  1. Il mio cane Jolly, ex randagio, 5 anni simil labrador,con noi da giugno 2013, scodinzola molto poco. E’ però un coccolone che cerca le carezze mettendosi a pancia in su. Con gli altri cani è abbastanza ma non sempre socievole, dipende dai casi. Non ci ha accettato come padroni, rimpiange la sua vita di prima? Grazie per la risposta!

  2. Vorrei raccontarvi quello che fa il mio cucciolo di amstaff di 6 mesi molto spesso a me e mio marito: quando arriviamo ad esempio la mattina nella sua stanza, o veniamo giù dalle scale e lui è lì che ci aspetta, ci guarda in posizione di agguato, seduto e abbassando la testa ma sempre guardandoci, ci aspetta tipo, la coda a volte gli parte già un pochino, ma nel complesso sta tutto basso proprio da agguato…appena ci avviciniamo scatta l’ “agguato” vero e proprio e allora parte a scodinzolare a mille, quasi sculetta da quanto forte scodinzola, prende in bocca il primo gioco che gli capita (o osso) e ci fa mille feste. Però ecco, prima di questa festa moltissime volte c’è questa cosa strana dell’agguato. Noi abbiamo sempre interpretato come gioco questo comportamento, ma riflettendo bene non so se per lui possa essere un gioco…
    I vostri cani lo fanno? Chiedo eventualmente anche alla redazione se eventualmente mi sa dire qualcosa?
    Grazie!!

  3. qui con sedici cocker le code funzionano meglio dei ventilatori… purtroppo però tre di loro hanno solo il moncherino alla quarta vertebra (non sono più giovanissimi e me li hanno venduti così)… allora mi chiedo… come si interpretano i movimenti di una coda mozza!?!??!

  4. Esistono razze e individui più o meno scodinzoloni? Il mio scodinzola pochissimo (che invidia i cocker!). Se proprio si sente magnanimo mi muove la coda lentamente un paio di volte, ma di solito non lo fa: preferisce venirmi vicino e appoggiarmi la testa o appoggiarsi tutto sulle gambe.
    Esprime la sua contentezza molto più spesso leccandomi (me e tutti i componenti della famiglia e i cani suoi amici, che del resto lo ricambiano).
    È una caratteristica di razza (se di razza si può parlare in un bastardo), la renitenza allo scodinzolio o ha un significato?

    • Il mio shiba, Maro, a noi non scodinzola manco per niente! E neanche all`altro cane di famiglia, Yuki col quale per altro gioca e salta e fa sumo. Scodinzola solo se vede altri cani durante la passeggiata ma non e` detto che ci voglia giocare. Anche lui per dimostrare affetto viene con la testa vicino e si appoggia tutto, allora vuole essere coccolato. Yuki, incrocio hokkaido labrador scodinzola un casino invece, ci scodinzola quando torniamo a casa, scodinzola agli amici in visita appena entrano e quando lui entra in casa al ritorno dal “lavoro” (i cani vengono al ristorante con noi) scodinzola a se stesso sospetto!
      Il non scodinzolare potrebbe in parte essere legato alla razza perche` altri propietari di shiba mi hanno confermato un comportamento analogo pur avendo cani per altri versi affettuosi e giocherelloni.

      • Molti dei labrador che conosco scodinzolano leggermente anche quando camminano vicini al proprietario, senza persone né cani né stimoli particolari in vista…

    • Altroché! Ci sono notevolissime differenze tra una razza e l’altra (ma anche tra un soggetto e l’altro) per quanto riguarda l’attitudine “scodinzolesca”!

  5. Domanda da vera sciuramaria: ma se i cani riescono a parlare così bene coi feromoni, col naso, con la coda, con la mimica ecc…. perchè ogni tanto si fra intendono fra loro e scatta la rissa?

    • Forse perché non si fraintendono affatto e si trovano francamente antipatici. Forse sono entrambi un poco tamarri. I cani non sono tutti peace and love…

      • Non vi è mai capitato, però, di vedere un cane che si approccia in modo… diciamo “sottomesso”, e l’altro morderlo lo stesso? Inoltre, credo, i cani vogliono sopravvivere, quindi perchè litigano fra loro, rischiando la pelle?

        • Per alcuni cani il cenno di sottomissione (più che cenno molto spesso è molto esagerato) è un passepartout per poter poi fare gli asini. Mi sottometto così indico le mie intenzioni bonarie, poi via, maleducazione a manetta.
          Anche la sola sottomissione spinta prima della maleducazione, ho notato che innervosisce gli altri cani, forse è maleducazione anche quella

        • @Filia (marta):

          nei lupi le litigate sono fortemente ritualizzate proprio x minimizzare al massimo la probabilità di ferirsi a vicenda: se 2 lupi hanno una “questione gerarchica in sospeso” solitamente PRIMA di litigare cercano di intimodirsi l’un l’altro con atteggiamenti ritualizzati e se nessuno dei 2 cede si passa alla zuffa che però è ritualizzata e quindi raramente provoca ferite gravi, e soprattutto appena uno dei 2 contendenti si sottomette l’altro cessa l’attacco.

          Anche nei cani esiste il medesimo codice atto ad evitare inutili spargimenti di sangue, però da un lato le condizioni in cui teniamo i cani aumentano il numero di conflitti: anche in cani normali il semplice vivere in città li mette di fronte + volte al giorno con altri cani con cui devono condividere territorio e spazi di gioco, e ciò può esacerbare l’aggressività nei soggetti adulti in quanto un altro cane del medesimo sesso mel propripo territorio è un nemico ad es..poi se da un lato la selezione ha reso alcune razze + capaci di sopportare tali situazioni senza considerare nemici gli altri adulti con cui condivide il terrotorio, in altri casi alcune razze hanno una selezione opposta che le rende meno tolleranti con gli altri cani.

          Ancora parlando di razze tutte quelle da combattimento sono state selezionate mimimizzando la ritualizzazione dei conflitti, quindi in questi cani (+ in alcuni esemplari e meno in altroi, poi esiste anche l’educazione che può far tollerare ad un pitbul di passeggiare vicino a cani sconosciuti dello stesso sesso o perfino fargli ignorare un cane che lo sfida, perchè razza da combattimento NOn vuol dire canekiller o cane ingestibile o simili!) è possibile che una zuffa diventi una vera e propria rissa cruenta, come è gfacile che questi cani prioma di passare ale vie di fatto emettano meno segnali intimidatori rispetto ad altri cani.

          Comunque i cani da combattimento anche s4e hanno caratteristiche un po’ particvolari non sono mica gli unico a voler fare a brandelli gli altri cani dello stesso sesso: in realtà a parte le razze appositamente selezionate x essere socevoli PERFINO con i cani dello stesso sesso anche da adulti (cani da caccia in muta ad es: beagle, labrador ecc), la quasi totalità degli altri cani in media vorrebbe azzuffarsi con i cani sconosciuti dello stesso sesso che incontra durante una passeggiata in querllo che considera il PROPRIO TERRITORIO (che ha un’estensione varia a seconda del cane e della passeggiata tipo che gli facciamo fare, ad es x la mia il suo territorio è fino in fondo alla via dove abitp mentre dopo ignora gli altri cani se non viene sfidata pesantemente ed è una pitbull), e questo x il semplice fatto che l’istinto gli suggerisce di fare ciò che farebbero dei lupi nella medesoima situazione, ovvero mandare via un lupo sconosciuto che è penetrato abusivamente nel loro terrortorio (cacciando a sbafo).
          Infatti le risse fra cani, se non avvengono fra cani di casa che si conoscono e si considerano parte dello stesso branco (quindi non fra 2 cani che pur abitando sotto lo stesso tetto non si è mai potuti tenere nella stessa stanza), NON sono del tutto simili alla zuffa rtitualizzata fra 2 lupi dello stesso branco che si scontrano x fini gerarchici, ma sono + assimilabili alla lotta fra 2 lupi di cui uno difende il territorio del suo branco cercando di cacciare via il lupo abusivo.

          Questo spiega perchè i nostri cani adulti possano sembrare talvolta tanto “rissosi” quando da adulti abbaiano anche furiosamente (però questo comportamento può comunque essere ridotto con l’educazione in modo da non renderlo un ostacolo alle passeggiate in città) ad ogni cane del medesimo sesso non perfettamente conosciuto ed accettato (e la cosa oggi sembra a molti ancor + partologica perchè va di moda pensare che ogni cane debba comportari come un labrador che va d’accordo e gioca con tutti maschi e femmine anche da adulto e che magari ha istinto predatorio solo x la pammina da tennis: cosa normale x un labrador, ma anormale x un pitbull o anche x un Pastore Tedesco o un piccolo terrier..io temo il giorno in cui si selezioneranno tutte le razze con un carattere da labrador ma + calmo poichè è un carattere “comodo in città e nei parchi x cani”, e si cureranno come animali disfunzionali e patologici i cani che hanno il carattere giusto x la LORO RAZZA, e quel giorno sta arrivando: già adesso se hai un cane con un carattere non da labrador la gente ti guarda storto e in alcuni campi gestiti da educatori cinofili gentilisti ti trattano come se avessi un cane con turbe mentali e pericoloso quando non ti consigliano direttamente un vet comportamentalista che dia appunto “le goccine o la pillolina” al cane): non sono cani anormali, ma cani che si comportano da cane medio e quindi difendono il loro territorio da intrusi/competitori del medesimo sesso (poi appunto questo comportamnento può essere mitigato anche di molto con semplici accorgimenti e con l’educazione, ma un conto è mitigare un conto è pretendere che scompaia considerandolo patologico quando patologoico non è)..

          2 cani possono azzuffarsi x stabilire chi dei 2 è il + figo (se facessero parte dello stesso branco si potrebbe trattare di gerarchia, ma fra cani sconosciuti o che si vedono solo qualche ora al parchetto non si parla di gerarchia sociale in senso stretto, anche se il vincitore dopo potrà comportarsi in modo + dominante verso l’altro senza subire rappresaglie almeno a breve termine), o x il possesso di una risorsa come cibo, un giocattolo, una femmina magari in calore, o x il territorio…ma nell’ultimo caso solitamente la cosa non si risolverà visto che i 2 cani probabilmente sono in conflitto pèerchè abitano nello stesso quartiere e i loro territori si intersecano o sovrappongono parzialmente ed è raro che il proprietario del cane perdente decida di cambiare immediatamente casa o anche solo di cambiare la solita passeggiata che fa fare al cane (cambiare orari x non incontrare l’altro cane serve a poco: ientrambi i cani marcheranno urinando il territorio e quindi saranno sempre in conflitto anche se non si vedono di persona, comunque impedire le ecessive marcature fa diminuire l’aggressività territoriale), quindi i 2 cani ogni volta che si incontreranno al guinzaglio è assai probabile che si sfidino e facciano caciara (a meno che il cane battuto npon abbia riconosciuto l’indiscussa superiorità dell’altro e non decisa di cercare di evitare un ulteriore confronto, ma almeno fino a che sono al guinzaglio anche cani insicuri si comportano spesso da sboroni, un po’ come dietro un cancello dove un piccolo cagnetto magari anzianotto sfida ogni cane compreso un grosso alano incazzoso..).
          Ancora una volta è come facciamo vivere i cani noi umani soprattutto in epoca moderna che spesso estremizza certi comportamenti naturali come l’aggressività verso cani non membri del poroprio branco che invadono il territorio, o l’estremizzazione dell’abbaio d’allarme di un volpino che vive al primo piano di un appartamento in centro o il considerare “cattivi o patologici” normalissimi cani che non amano essere toccati sulla testa senza preavviso da sconosciuti e che magari reagiscono dandogli un pizzicotto e vengono x questo considerati “mordaci” ecc.

          …insomma, anche azzuffarsi fa parte della “caninità”, e non è assolutamente un comportamento illogico o patologico o assurdo (o un comportamento comntrario alla sopravvivenza della specie e del singolo, soprattutto contando che nella stragrande maggioranza dei casi si avrà una zuffa rituale senza gravi conseguenze, e ho visto anche pitbulls fare zuffe ritualizzare in cui si provocavano solo graffietti con l’altro cane), anzi proviene dal DNA lupino presewnte in ogni cane; poi certi cani sono + rissosi e altri meno, certi sono tendenzialmente + dominanti e altri meno, certi tendono a intimidire l’avversario con movenze e postura e raramente passano alla rissa e altri sono + propensi a passare alla rissa in breve tempo senza perdersi troppo in intimodazioni reciproche: dipende molto dal singolo cane, dall’educazione ricevuta e dalle esperienze che ha avuto, e molto anche dalla razza o mix di razze di cui ha le caratteristiche fisiche e comportamentali.

          • PS: poi c’è un’altra aggravante che può rendere le zuffe fra cani TALVOLTA molto + pericolose di queòllòe fra lupi:
            i cani sono stati selezionati in diverse taglie e “figge”, perciuò, soprattutto nei parchetti x cani” possiamo trovare a sfidarsi un Barboncino con un Pastore Tedesco, o un Pechinese con il suddetto barboncino ecc…e ciò rischia i fare oin modo xche il cane + grosso e dfisicamente prestante non solo vinmca la zuffa ma possa anche danneggiare pesantemente l’avversario anche se non intendeva assolutamente ferirlo in modo grave o tantomeno ucciderlo (in questo casi il danneggiamento è dovuto alla disparità di forse fra i 2 e molto rapido, quindi il cane ferito non ha nemmeno il tempo di sottomettersi prima di essetre dsanneggiato gravemente).
            Purtroppo la selezione artificiale ha creato cani di taglie e forme molto varie, ma non ha cambiato la mentaliutà e la pecezione di se dei cani, quindi spesso abbiamo bassotti che sfidano impavidi un pitbull credendo di poter vincere la sfida..e abbiamo mastini che accettano la sfida di un maltese perchè lo considerano comuqnue un cane e un un batuffolino di pelo di manco 5kg…

            Fra i lupi invece la taglia è simile fra i soggetti, e anche questo riduce il rischio durante le zuffe.

    • Molto spesso molti cani non sono ‘andati a scuola’ di segnali e comportamenti ‘sociali’ con altri cani. Questa scuola viene data loro dalla mamma (nei primi due mesi) e nei successivi due mesi (circa) dal papà o da un altro cane maschio adulto. E’ importantissimo che non vengano mai separati dai genitori (e dai fratelli di cucciolata) prima di… l’opinione comune dice alla fine dello svezzamento (due mesi), ma personalmente io direi anche tre o quattro. In un’enorme numero di cani con problemi comportamentali, specialmente con altri cani, una delle situazioni più frequenti che si riscontrano è la separazione prematura dai genitori e fratelli canini, anche perchè non sanno interpretare correttamente il linguaggio degli altri cani che nessuno gli ha insegnato o ha avuto il tempo di insegnargli.

      Il pinscher dei miei vicini è stato ‘portato via’ dai genitori dopo poco più di un mese ed infatti è un “disadattato sociale” (ma ho visto tanti altri esempi).

  6. ehm… un cane che, avvicinandosi agli altri cani, si abbassa telescopicamente sulle zampe (tipo gatto cacciatore che si predispone all’agguato) e si piazza infine a terra, muso poggiato sulle zampe, in attesa che l’altro cane termini il processo di avvicinamento, che cosa gli dice? io l’ho sempre interpretato come “vedi collega cane, io sono un canino tanto ammodino, scambiamoci i cellulari” ma magari sbaglio tutto…

    • Bisognerebbe vedere… per esempio nei border collies questa (soprattutto fermi come i gatti) è la posizione dell’agguato all’ovino che non va nella direzione voluta… 😉
      In generale, di solito è una posizione di attesa… poi bisogna vedere se è un’attesa vigile (testa alta, orecchie tese) o annoiata (orecchie all’indietro, sguardo al padrone stile cane Enpa con fumetto che dice “che barbaaaaa andiamo a casa?”) o ancora, con la testa poggiata sulle zampe che lentamente si appoggia di lato e chiude gli occhi… beh quello è un abbiocco 😉

      • (mi sa che sono io che ho schiacciato il pollicegiù per errore 😐 ) ora che mi ci fai pensare assume un po’ le movenze del border, il che è assolutamente ridicolo perchè è un boxer, diciamo che l’occhio ipnotico latita. una posizione di attesa, cui è sotteso un profondo fraintendimento della specie dell’altro cane? magari gli compro un paio di occhialetti 😉

        • Beh sì parrebbe una posizione di attesa… lascia l’iniziativa all’altro cane… credo ci sia anche un elemento di curiosità, tipo “osserviamo questo quadrupede un po’ chi è e cosa fa e cosa propone di fare” 🙂

        • pure la boxer dai miei genitori fa la stessa identica cosa e nemmeno io mi riesco a spiegare che significato abbia..sembra che li punti tipo prima di scattare su di una preda ma poi approccia in modo amichevole.
          ah muove pure la coda ad elicottero tipo bassotto quando è eccitata…crisi di identità razziale???
          he he he 😉

          • confermo: anche la mia boxer assume spesso una posizione che pare di agguato.. poi può o andare decisa dritto per dritto verso l altro cane, nel qual caso c’è da sperare che l altro comprenda il trotto amichevole tipico della razza, oppure aspetta in posizione di terra che l altro le si avvicini..

        • penso sia un modo di sfogare lo stress dell’incontro anche se con altri cani conosciuti, c’è chi rizza il pelo, chi corre, e chi riproduce l’agguato.

          Torno a segnalare un modo di usare la coda in un incontro canino, coda altissima e dritta, microscodinzolamenti veloci, spesso accompagnata da postura dritta, zampe tese testa alta e … faccia da scemotto. Cani che poi credono di poter fare quello che gli pare del prossimo, come fosse una cagna gonfiabile, ignorano completamente i messaggi dell’altro. Mi ricorda quei cretini che credono di avere delle chances con la barista figa solo perchè se la trovano davanti

      • Il mio border, a volte, fa l'”agguato” 😀 Lo fa soprattutto con cani amici, quando poi questi si avvicinano iniziano a correre insieme…

  7. Io aggiungere anche un:
    “cane che non scodinzola” non equivale necessariamente a “cane cattivo”.
    Il mio cane, quando vede un altro cane, tiene la coda dritta (eh, vabbè, è una westie) e immobile. Durante la conoscenza dell’altro cane (annusamenti di sedere vari), se decide che l’altro cane è simpatico e ci vuole giocare, inizia a scodinzolare. Se decide altrimenti, tiene la coda ferma e se ne va per la sua strada.
    Molti proprietari appena vedono che da lontano non scodinzola, non fanno nemmeno avvicinare il loro cane…
    (Una vecchietta, povera lei e il suo cane, una volta mi ha detto “il suo cane non scodinzola! E’ cattivo! Deve dargli le goccine!” -.-“)

  8. Grazie Valeria! Mi è servito a riflettere. Potrò mai capire il mio peloso? Mi sforzerò di farlo. Grazie anche per la bibliografia: la leggerò sicuramente!

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