di FABIANA BUONCUORE – Finisce sempre così. Ormai ne ho avuti un po’, di cani; non tantissimi, ma un po’. Prima di prenderli mi sembra di sapere tutto. Programmo la scaletta educativa, organizzo tempi e spazi che dedicherò all’educazione. Poi il cucciolo entra nel branco, io entro in una sorta di trance che dura alcuni mesi (quelli che impiega il cucciolo a crescere), dopodiché, non so come, mi ritrovo per le mani un cucciolone di un anno che, quasi sempre, fa quello che gli dico.
E non ho la più pallida idea di come io abbia fatto.
“Beh, l’hai educato, no?”, direte voi.
Ah ah ah! …no.
Innanzitutto, chiariamo una cosa. Il cinofilo educa. La sciurallevatrice addestra. Sempre. Come in “Macchebbravooo! Il tuo cane non ti salta addosso per farti le feste!”, a cui la risposta di una sciurallevatrice doc è sempre: “Eh, certo, l’ho addestrato!”
Per la sciurallevatrice, tutto ciò che sa fare il cane è addestramento. Dal non saltare sul divano a “dare bacino”.
Chiarito ciò, veniamo a come lavoro con i cani per mantenere maiuscola la “S” di “Sciurallevatrice”.
Il primo approccio
La prima lezione non si conta, innanzitutto. Detta anche “la lezione fantasma”, consiste nel prendere il cucciolo in questione, preparare i biscottini-premio ed il guinzaglio, isolare tutti gli altri cani, e poi… basta.
Perché, non appena rimaniamo soli, mi rendo conto che era proprio taaanto taaanto che non stavo un po’ sola con quel cucciolo lì, dato che i miei cani sono quasi sempre tutti liberi insieme. Allora inizio a pacioccarlo, sbaciucchiarlo, morbidinarlo, e alla fine passa un’ora senza che abbiamo combinato nulla.
Nel frattempo lui (o lei, ovviamente) ha perso la concentrazione, e ormai non si fa più nulla.
Il giorno dopo c’è la prima lezione. Tutti sanno che al cucciolo si insegna un comando per volta, andando per gradi.
Bah! Una vera Sciura non dà retta ai libri di questi addestratori cattivi che di certo hanno cani obbedienti perché usano il collare elettrico! Allora si fa un minestrone. Vieni qui, vai lì, seduto, terra, resta, dai la zampa, stai al passo, fai il salto mortale all’indietro. Il cucciolo dopo cinque minuti è spompo e ha la testa che ancora gli pulsa per il bombardamento di comandi tutti diversi, allora lo lascio andare a riflettere.
Poi rifletto anche io, mi rendo conto che forse sto esagerando, ed allora decido di partire con…
I comandi uno per uno
SEDUTO – Facile, no? Bocconcino sollevato sopra la testa, giù il sedere, via al premio. Bocconcino, sedere, premio. Bocconcino, sedere, premio. Bocc… SGNAM!!
… e se non si sta attenti, oltre al bocconcino partono anche le dita. Perché il cucciolo di rott, quando si siede, non sta imparando il comando. Sta prendendo le misure.
Una, due, tre volte si siede. Poi, finalmente, capisce: capisce che non c’è bisogno di aspettare, che tanto la mano della Sciura segue sempre quella traiettoria lì, e che quindi la si può agevolmente anticipare. Di conseguenza, non appena il bocconcino è a portata di salto, l’amabile batuffolo pensa bene di esibire tutta la selezione sugli attacchi alla manica che la sua razza si porta dietro. Naturalmente, proporzionata all’età.
E, casomai qualcuno ancora non lo sapesse, gli affilati dentini da latte del cucciolo di cane, inseriti nella tutt’altro che delicata mandibola di un cucciolo di rottweiler, possono attraversare la carne ed arrivare dritti dritti alle ossa delle falangi, con la facilità con cui si inserirebbe uno spillo in un budino.
Dopodiché io urlo per il dolore, ed il cucciolo si mette chiappe al vento e petto a terra e comincia ad abbaiare gaiamente, credendo che io voglia giocare, sputacchiandomi addosso i residui del bocconcino masticato.
TERRA – Prima o poi, per disperazione, do per appreso il comando seduto, e passo al terra.
Faccio partire il cucciolo da seduto. E’ un classico: bisogna attirare l’attenzione del cucciolo verso terra, finché non si sdraia, e a quel punto lo si premia. Devo dire che, che so, con un boxer, molto più vivace e dinamico, sarebbe meno facile: è talmente entusiasta della vita e del mondo che lo circonda, che il boxer cucciolo finisce per rialzarsi col sedere se gli mettiamo il giocattolo o il bocconcino a terra. Oppure dopo due secondi che non capisce come mai non glielo diamo da seduto, prende e se ne va a rincorrere le farfalle.
Il rottweiler no: è fondamentalmente pigro, gli pesano le chiappe. Se gli ordinate di andare a terra, gli fate quasi un favore. Peccato che, appunto, se si stende a terra, il cucciolo lo stia facendo proprio perché è pigro inside, e non perché gli stiate dando il comando. Una volta sceso, noterà la vostra mano (“Toh, una crocchetta!”) e afferrerà il bocconcino, illudendovi di aver capito l’esercizio.
Per questo io son sempre lì lì per brindare. Ma un istante dopo il cucciolo si svacca a terra su un fianco sbuffando, sbadiglia sonoramente, stiracchia tutti e quattro gli arti e bon, lo spettacolo è finito.
“Arrivederci e grazie, per oggi ho dato.”
PASSO – No, non mi convicerete mai ad usare il comando “piede”! Al primo cane che ho educato (pardon, addestrato) da sola ho insegnato “passo”, perché non frequentavo né conoscevo nessuno che sapesse portare il cane a passeggio senza fare stretching alle braccia, e che quindi mi dicesse quali fossero i comandi standard.
Fu insomma una mia iniziativa quella di dire “aspetta un attimo, forse non è che solo perché vedo per strada tutti i cani tirare al guinzaglio sia giusto così”, e insegnai quella parola lì al mio cane, per farlo camminare al fianco. Quindi da allora io ai miei cani insegno sempre gli stessi comandi. Che tanto, dicessimo anche al cane “carote”, non cambierebbe nulla per lui.
Di solito per insegnare il passo al cucciolo lo metto di fianco a me e cominciamo, e non ho quasi mai problemi di disciplina. Sono rott, insomma. Dei soldati. Nati per essere disciplinati. Do il comando “passo”, e si parte. I vicini mi guardano con ammirazione, il cucciolo dapprima magari è un po’ titubante, ma dopo pochi passi trotterella allegro al mio fianco. Fortunatamente, con questo portamento stiloso riusciamo per lo meno a superare le case dei vicini (circa 100 metri). Dopodiché, il cucciolo si siede. “Beh, basta, no? Abbiamo camminato. Ora sono stanco. Riportami indietro, please. In braccio, naturalmente. Ti giuro, non ce la posso fare a rifar tutta quella strada.”
Allora io tento di convincerlo a seguirmi almeno un altro po’ tirando il guinzaglio. POP! Si sfila il collare. Ah, già, non si fa così: devo allontanarmi, così il cucciolo sentendosi smarrito mi segue. Mi allontano di qualche passo. Niente. Mi guarda con aria vagamente annoiata. Mi allontano di dieci passi. Si svacca a terra, esausto. Decido di prendere e camminare lontano con passo deciso senza voltarmi indietro, in modo che capisca che lo sto proprio lasciando solo soletto. Fatto un centinaio di metri, sbircio il cucciolo. O, per lo meno, il posto in cui l’ho lasciato. Sì, perché non c’è più. Torno indietro, nel panico, correndo a perdifiato, e lo ritrovo dietro un muretto che sgranocchia un pezzo di letame misto a paglia. “Beh? Che hai da guardare? Visto che non ti decidevi a prendermi in braccio, mi sono messo all’ombra ad aspettarti. E fortuna che ho trovato anche la merenda, che se aspetto te va a finire che muoio di fame.”
RESTA – Questo al rott riesce be-nis-si-mo. Gli si chiede di star fermo in un posto, è il suo punto forte. Diciamo che, ehm… il cucciolo di questa razza interpreta il resta. Nel senso che una volta lasciato lì in una posizione, lui potrebbe ritenere che non è adatta ad un “resta” che duri più di cinque secondi, e così ne sceglie un’altra. Per esempio sul fianco. O a ranocchia. Ma restare, resta. Semmai, il problema è poi il…
VIENI – L’ho detto e lo ripeto, il rott è molto addestrabile. Il richiamo gli è innato. Da quando ai cuccioli si stappano le orecchie e cominciano a vedere qualcosa e a zampettare barcollando, istintivamente accorrono al richiamo della Sciurallevatrice. Sono dei talenti naturali. Un po’ meno innata è la capacità di frenare, purtroppo: così, il cucciolo si fionderà a duecento all’ora verso il padrone spinto dal grande amore che lo lega ad esso, e semplicemente attenderà che il fato lo colga. Nel senso che aspetta di schiantarsi contro le gambe del padrone per fermarsi. Così i primi tempi ridacchio vedendo questi tontoloni che mi si scatafasciano addosso ripiegandosi come fisarmoniche. Dopo qualche mese comincio a percepire, all’impatto, una certa spinta all’indietro, e devo fare attenzione a non cadere. Quando i cuccioli hanno otto mesi, prima di chiamarli per nome mi faccio prestare lo scudo da Capitan America.
RIPORTA – Questo è il più avanzato dei comandi dell’addestramento di base. Per insegnarlo, prima di tutto stimolo l’istinto predatorio del cucciolo lanciandogli il gioco in modo invitante. Dopo il primo tentativo, in cui il cucciolo guarda il mio braccio anziché la palla lanciata, ed il secondo, in cui il cucciolo si è buttato a capofitto ma ha raccolto l’oggetto sbagliato da terra, il terzo tentativo solitamente funziona, ed il cucciolo raggiunge e raccoglie finalmente il giocattolo.
Di solito per farlo tornare uso due metodi: o lo chiamo col “vieni”, e poco a poco glielo mescolo con “riporta”, finché non impara la parola nuova, oppure gli dico subito “riporta” e gli faccio capire col linguaggio del corpo che vuol dire “vieni”.
Sfortunatamente, come scritto poco sopra, il rottweiler è un cane che ama tornare al richiamo. E’ un cane da difesa, che ama il proprio padrone e vive solo per lui. Ma dovrebbe anche essere un cane con una buona possessività; eppure, questo i miei rottweiler non lo sanno. Fatto sta che, qualsiasi dei suddetti metodi io utilizzi, il cucciolo prende e scatta immediatamente verso di me. Senza il giocattolo, però. Perché quell’oggetto, di colpo, ha perso ogni attrattiva paragonato alla gioia di tornare dalla Sciurallevatrice.
Immagino che non serva specificare che il cucciolo ritorna sempre esattamente come sul “vieni”: lui non frena. Lui arriva. E “que serà, serà”.
DAI LA ZAMPA – Ecco, questo è un must per tutti i cani dello sciurallevamento. Ci sono gli allevatori, che non riproducono cani senza ZTP: e c’è la sciurallevatrice, che non riproduce cani che non sappiano dare la zampa a comando.
Insegnare al cucciolo a dare la zampa è più di un addestramento. È arte.
La vera Sciurallevatrice non ricorre a subdoli trucchetti come nascondere la crocchetta in pugno finché il cucciolo non prova a prenderla aprendo la mano con la zampetta. Quale meschinità. Il mio metodo consiste esclusivamente nell’attendere che il cucciolo mi dia, prima o poi, la zampa spontaneamente, e solo dopo premiarlo.
Dare la zampa non è un gesto così comune come sedersi o mettersi a terra o camminare. Possono passare mesi prima che il cucciolo finalmente esprima il suo talento. Ma io aspetto, prima o poi succede. Ed il giorno che succede, la sfida non è tanto premiarlo subito: è impossibile, non ho sempre dei bocconcini in tasca.
La sfida è capire cosa abbia stimolato il gesto, per poter ripetere la situazione, in modo che il cucciolo lo faccia di nuovo e solo allora premiarlo.
È interessante notare come per ogni cucciolo sia diverso lo stimolo. Di solito è qualcosa che lo infastidisce, per la quale lui “chiede scusa”, e con la zampa supplica di smetterla, esternando la propria sottomissione.
Il mio primo cane, trovatello, mi dava la zampetta quando gli avvicinavo il pugno chiuso vicino al muso, forse prendendolo per una minaccia. Rebecca quando le pestavo la zampa con le mie dita. Medusa quando le soffiavo negli occhi. Piccolo quando gli passavo rapidamente la mano davanti al muso, dandogli la sensazione di non riuscire a controllare questo movimento così veloce e ravvicinato. Tempesta doveva essere spintonata sul petto o sul naso. Tuonino… beh, Tuonino è stato l’unico che ha copiato dagli altri e poi imitato, senza troppe cerimonie.
Una volta beccato lo stimolo giusto, alla Sciurallevatrice fa troppa pena che il cucciolo impari a fare una cosa perché sta provando un disagio. Quindi si procura i wurstel più buonibuonini della terra e si piazza davanti al cane.
Stimolo negativo, reazione del cane, contemporaneamente comando a voce, immediato premio consolatorio + coccole. Stimolo, zampa e comando, premio. Stimolo, zampa e comando, premio. Poi solo comando, zampa, premio. Comando, zampa, premio. Zampa, premio. Zampa – ehi, aspetta un attimo- zampa. Zampa – ma io non ti ho ancora dato il com…- zampazampazampazampa. Tutte e due le zampe. Sulle gambe. Sulle spalle. In faccia. Tutte e quattro le zampe. Lingua in bocca. Bave ovunque. Mi cadono i wurstel, il cucciolo li arraffa e fugge oltre l’orizzonte.
Sigh.
Buonasera, in mio amico ha un Rott che ha addestrato (lui crede) con gli insegnamenti di quel signore che ha riempito you tube di video,. con metodi discutibili. Io ho un incrocio con un pitbull che ho educato semplicemente con i fantastici insegnamenti di Valeria Rossi. Conclusione il mio Pitt è socializzato con gli altri cani, gioca con tutti, si diede davanti ai bimbi, ma salta si Pet fare le feste. Tutto però lo amano perché è dolcissimo. Il Rott del mio amico invece non sa stare con gli altri cani e l’altro giorno ci siamo incontrati con tanto amici di infanzia Pet una dormita in tenda. Sia il Rott del mio amico che il mio Pitt che si chiama Spritz erano liberi. Spritz faceva feste a tutti e ha leccato il mio amico che ha cercato di applicare quei metodi aggressivi verso il mio cane che si è subito sottomesso. Alla mia frase il mio spritz e abituati a metodi dolci… Non ai tuoi il mio amico ha fatto meno il figo. Conclusione il suo Rott non socializzato ha pinzato spritz nel collo e ora mi ritrovo con il cane ferito. Tutto questo per dire che ringrazio Valeria Rossi e tutta la vostra redazione per gli aiuti che ci date ogni giorno. Grazie a voi mi trovo con un pitbull che al mio VIENI arriva alla prima,che è dolce e buono con tutti, mache dalla ancora per leccare la faccia di tutti. Il mio amico, con gli addestramenti di Cesar Milan si trova con un cane che non si faceva avvicinare ne dà adulti e bambini, e che alla prima occasione ha dato un bel morso al mio che non sa neanche mordere…. Vi ringrazio di cuore pecche grazie a voi ogni giorno posso dimostrare alla gente che non c’è un cattivo cane, ma un cattivo padrone.
Fabiana, complimenti, sei fantastica! ho Ancora le lacrime dal ridere!
Mia nipote, Maku, la Rott di mio fratello, e esattamente così! Tra i tuoi articoli, le avventure di Samba e mia nipote mi state tanto facendo venire voglia di addestrarmi un Rott come prossimo cane guida! più li conosco e più ci sta trovando Innumerevoli vantaggi ad essere accompagnata da un morbidino molosso focato rispetto ad un Labrador! Sai che ridere!
Buonasera, in mio amico ha un Rott che ha addestrato (lui crede) con gli insegnamenti di quel signore che ha riempito you tube di video,. con metodi discutibili. Io ho un incrocio con un pitbull che ho educato semplicemente con i fantastici insegnamenti di Valeria Rossi. Conclusione il mio Pitt è socializzato con gli altri cani, gioca con tutti, si diede davanti ai bimbi, ma salta si Pet fare le feste. Tutto però lo amano perché è dolcissimo. Il Rott del mio amico invece non sa stare con gli altri cani e l’altro giorno ci siamo incontrati con tanto amici di infanzia Pet una dormita in tenda. Sia il Rott del mio amico che il mio Pitt che si chiama Spritz erano liberi. Spritz faceva feste a tutti e ha leccato il mio amico che ha cercato di applicare quei metodi aggressivi verso il mio cane che si è subito sottomesso. Alla mia frase il mio spritz e abituati a metodi dolci… Non ai tuoi il mio amico ha fatto meno il figo. Conclusione il suo Rott non socializzato ha pinzato spritz nel collo e ora mi ritrovo con il cane ferito. Tutto questo per dire che ringrazio Valeria Rossi e tutta la vostra redazione per gli aiuti che ci date ogni giorno. Grazie a voi mi trovo con un pitbull che al mio VIENI arriva alla prima,che è dolce e buono con tutti, mache dalla ancora per leccare la faccia di tutti. Il mio amico, con gli addestramenti di Cesar Milan si trova con un cane che non si faceva avvicinare ne dà adulti e bambini, e che alla prima occasione ha dato un bel morso al mio che non sa neanche mordere…. Vi ringrazio di cuore pecche grazie a voi ogni giorno posso dimostrare alla gente che non c’è un cattivo cane, ma un cattivo padrone.
Ossignore Fabiana il carattere dei rott come tu li descrivi sembra essere quello di un San Bernardo! O almeno quello che io pensavo fosse del san Bernardo. Infatti ho preso una San Bernarda che invece è una peste (nel senso di furba e molto reattiva, anche se apparentemente tontolona, e assolutamente non pigra). Ovviamente ora ne sono perdutamente innamorata (di lei e di tutta la razza) e per me è IL CANE in assoluto, ma non è che i molossoidi grandi alla fine sono tutti un pò simili? Purtroppo non tutti gli allevatori sono seri come te, recentemente ho conosciuto un rott davvero molto aggressivo, portato dal suo proprietario (giovane, incosciente e impreparato) a far addestrare proprio dall’allevatore…
Per Collasso: davvero non capisco quelli che parlano di “cane da guardia”. Ora, posto che i malviventi si sono infurbiti e ogni tipo di cane, anche quello diventato feroce per mancanza di cervello di chi lo possiede, viene “gentilmente” (si fa per dire) sedato con spray appositi o simil pallottole sparate a distanza (e devi solo sperare che imbrocchino il dosaggio giusto o il cane te lo fanno fuori, vai a leggerti un pò di cronaca), qualunque cane fa la guardia, nel senso che cerca di proteggerti, anche il mio simil-papillon alto come un soldo di cacio (ma grande abbaiatore). Basta che ti voglia bene. E che tu sia talmente intelligente da tenerlo in casa con te, e non in giardino. Perchè in casa avverte (e tu fai in tempo a chiamare i carabinieri). In alternativa, ti consiglio un antifurto e una pistola. Scusate, ma con questa storia del cane da guardia mi fate troppo incazzare! In un mondo ideale proibirei il possesso di un cane a chi ragiona così.
Ciao Valeria a proposito di dott, ho un cucciolo di 6 mesi che abita con me in appartamento, a casa è uno spettacolo gioca con le sue cose non rosica niente che non sia il suo gioco, gioca a terra con me, mi fa le coccole, sta sempre ai miei piedi, ubbidisce a tutto quello che gli dico, penserai un amore di cane. Invece succede una cosa stranissima, quando usciamo fuori per passeggiare o al parco per farlo giocare, e mi fermo a parlare con delle persone lui mi comincia ad abbaiare quasi a sfidarmi provando anche a mordermi senza mai però farlo veramente, da dire che non gli faccio mai mancare attenzioni verso quando siamo con gli altri. Lo lascio sommerso di bambini e lui è beato ci giocano e lui atterra come un tappeto, ma come detto appena io parlo con qualcuno si innervosisce , con me e verso gli altri adulti con cui parlo. Non ti chiedo quale sia la ricetta, ma in linea di massima cosa credi possa essere la causa di tale atteggiamento ? Grazie anticipatamente
ovviamente è rott e no dott..maledetto t9 apple 🙂
Mi pare che stia gettando le basi per addestrare te 🙂 ma se dico una cavolata perdonatemi. Sono solo sciuramargherita io.
uummmh…
non prenderei,anzi siamo precisi,
non comprerei mai,
un cane che non abbia genitori/nonni ecc
che non risultino A-0.
in questo senso pare e sottolineo pare,
da quel che risulta dai documenti,
che i Bauceron siano una garanzia,forse xchè è una razza poco conosciuta ed apprezzata
e quindi meno sfruttata.
insomma la bellezza non è esattamente il loro forte,anche se a me piacciono molto.
vuoi mettere un bel pt o un rott…….
Dopo tutte le “magagne” con i pt,vorrei un cane che,
almeno in teoria, risulti quanto + sano possibile.
Intanto ho preso la femmina che x ora,ha 15 mesi, va come un treno.
speriamo bene…
certo,tanto x rimanere sui punteggi,
dato 11 al rott x la guardia,e a me i cani devono fare la guardia,
il bauceron,..x ora…,a essere buoni…vale un 7 scarso.
forse il maschio,chissà…..
Guarda che i rott muovono benissimo e non hanno nessun problema di deambulazione pure se hanno il grado b o c… vivono vite sanissime fino alla fine…
Grazie per le risate ed il buonumore! I rott sono davvero dei cani stupendi! Io sono rimasta affascinata quando ne ho visto uno partecipare ad una gara di dog dance… Ed erano stati davvero bravissimi, se non sbaglio erano arrivati secondi!
Urgh… dog dance? Spero senza troppi esercizi su due zampe, che non sono il massimo per questa razza…!
…..sei un mito! Leggo sempre super volentieri i tuoi articoli, con questo ti sei superata! Anche perché mi rivedo in tutto quello che fai, solo che la mia è una Siberian husky! La prima lezione è stata così anche per me! Complimenti, sia come sciurallevatrice doc che come scrittrice!
Mariateresa
Grazie! Non ti nascondo che ogni volta che scrivo un articolo lo rileggo e mi sembra sempre noiosissimo! E ogni volta sono indecisa se spedirlo o no a Valeria!
eh,eh,
meraviglioso articolo,andrebbe fatto leggere a chi ritiene che tutti i cani grossi e neri siano dei killer.
Non ho mai avuto un rott,solo pastori,devo dire che forse sono un pò + …reattivi,
ma ho sempre …sbavato x i rott e ne ho sempre sentito parlare bene,
da chi sa di cosa parla,ovvio.
Recentemente ho avuto una lunga chiaccherata con un allevatore di rott,
gli ho fatto il terzo grado e mi quasi convinto di andare a fare…una visitina all’allevamento.
Ma ho paura!!!Non dei cani,ovvio,anche se ho grande rispetto x tutti i cani
specie se sono grandi e…neri,
Ho paura di me stesso!!!!
Ho paura che vada a finire….male,e cioè che non sappia resistere.
Comunque grazie,me li hai fatti conoscere un pò di più.
Infatti non resisterai, è impossibile. Preparati! 🙂
volevo sentire anche il vs parere,
visto che qui sono presenti perfino degli allevatori di rott.
quando e se mai prenderò un rott, sarà maschio
e dovrà “sostituire”(brutta parola) il mio maschio di pt che adesso ha 8 anni
ma è molto acciaccato.(fino a quando c’è lui niente rott ovvio).
Del mio branco fanno parte anche 3 femmine,
1 pt(7anni) 1 bauceron(15 mesi) e 1 labrador(19 mesi).
Tutti vanno d’amore e d’accordo.
1)Un maschio di rott,normalmente,ha problemi a convivere liberamente con 3 femmine???
liberamente vuol dire che restano da soli in un grande giardino quando siamo assenti.
2)A me piace “vivere” i cani e ,con tutte le precauzioni possibili,me li porto anche in vacanza,
spesso in montagna dove ci seguono in camminate anche di 7-8 ore.
Ma questo cane ce la….fa???Non è che mi muore x la strada se c’è da fare una lunga salita sotto il sole??
3)A volte se non possiamo portare i cani (aereo) li lasciamo a casa.Lì hanno tutto,ombra,ripari dalla pioggia,acqua corrente e tanto spazio recintato a prova di evasione (3000 mq.)
In questi casi una volta al giorno passa mia sorella,che i cani adorano,
x vedere se tutto va bene.
Ora,un molosso,la fa entrare in mia assenza???O se la pappa???
x favore massima …..onestà nelle risposte
(ma non ne dubito)
grazie
1) Uhmm… direi che in linea di massima… N, nessun problema. Io ho addirittura due maschi che nonostante siano già grandicelli continuano a convivere pacificamente (uno di un anno e uno di due). Certo, non sono nata ieri: so bene che non durerà per sempre. Però, se si riesce ad ottenere una convivenza tra maschi ancora a due anni con un buon impegno del padrone, credo che non avrai problemi ad inserire un maschio in un gruppo di femmine.
2) Dipende tutto da te! Innanzitutto, il cucciolo non può e non deve finché è in crescita. Poi comunque devi tenerlo in forma (non cicciotto come ultimamente mi ha rimproverato Valeria di aver ridotto Piccolo :-D) ed allenarlo per gradi. Rebecca la porto a camminare anche dalla mattina alla sera senza problemi.
3) Dipende. Questa sorella deve essere moooolto presente per il rott, non deve vederla una volta l’anno. Deve riconoscerla come membro della famiglia e i due (sorella e rottinomorbidino) devono intendersi abbastanza. Poi deve anche sapersi approcciare lei per farsi riconoscere: io una volta ho badato per le vacanze al rott di un amico (e io ancora non avevo dei rott miei!) che sì mi conosceva, ma non certo come una di famiglia. Viveva in appartamento ed io prima di entrare lo chiamavo da fuori, poi socchiudevo la porta ed analizzavo il suo atteggiamento. E solo DOPO entravo, quando ero certa che mi facesse le feste!
Questa era la risposta della Sciurallevatrice, che per definizione è ancora molto Sciuramaria. Quindi per ora accontentati, ma aspetta anche giudizi più esperti!
grazie 1000,
ma…tanto x saperlo ma te dove hai l’allevamento???
se lo puoi scrivere.
io approfitto ehh……
di solito tollerano bene la macchina???
dato 10 allo sbavamento di un pt(nel senso che non sbavano),quanto gli daresti???
quanto ad obbedienza,ripetto a un pt,come vanno?
cioè,siamo fuori,lui è sciolto (in lande deserte),vede qulcosa di interessante
che NON deve masticare,tipo un altro cane,
se ben addestrato, si riesce a “recuperarlo” e “guinzagliarlo”???
dato 10 alla velocità di apprendimento di un pt ,quanto gli daresti?
dico x l’ABC,seduto,terra,resta,piede,guinzaglio,torna.
dato 10 alla salute di un bauceron,tu quanto gli daresti???
i tuoi cani immagino vengano tutti da genitori A-0 per la displasia.
l’ho detto,…..approfitto….
Allooora… sembra che tu non conosca granché la razza, se no sapresti che… il rott è un cane estremamente addestrabile!!! Io ho scelto questa razza esclusivamente in base alle caratteristiche che mi piacciono. Fra cui proprio la grande addestrabilità! Comunque rispondo a una domanda per volta.
Io ho il mio “allevamento” (tra virgolette perché non posso ancora considerarmi allevatrice professionista, sto imparando) in Piemonte, nel giardino di casa mia.
Nessuno dei miei rott patisce l’auto, anche se ogni tanto qualcuno che patisce un pochino capita. E’ anche questione di abitudine comunque. Bave? Almeno sei. Tollerabilissime.
Obbedienza no problem. Spesso riesco a fermare i miei cani anche se sono già lanciati al galoppo verso qualcosa. “Spesso”, sì. Qualche volta… bisogna passare dal “vieni” al “TIHODETTOVIENIQUIOTISTRAPPOLEORECCHIEEEE!!!”, ma solo perché il rott ha tanta tempra e talvolta ha bisogno di sentire il padrone più deciso. Comunque tutto sta a quanto tempo vuoi dedicare al tuo cane. La base è sicuramente un super cane, se poi sei sciurmario quanto io sono sciuramaria per forza di cose avrai un cane che a volte deve sentirti ruggire per ascoltare.
Direi 10 da cucciolo, 8 quando impara gli esercizi più avanzati da cucciolone. Non è il più rapido delle razze canine, ma una volta che ha appreso qualvosa non la scorda più. E attento che questa particolarità è un’arma a doppio taglio.
Direi 7. Troppo frequenti displasie, entropion e cardiopatie anche su figli e nipoti di cani sanissimi, per dare 10.
Ahaha!! A-0 è una rarità ormai. Molto più frequenti B e 1, e comunque vengono riprodotti fino a C e 2 i cani di questa razza (il Rottweiler Club Italia li considera non-displasia). Le displasie di anca e gomito sono la minaccia più frequente, non c’è UN rott che abbia solo A e 0 nel proprio pedigree. E per questa razza è normale.
Avrei urgente bisogno di far passare le paure al mio Border Collie, basta un fruscio di foglie caduteche è un nuovo rumore lui comincia a tirare il mio lui ha 9 mesi
Io invece devo comprare le patate al supermercato, ma non per questo lo vengo a scrivere qui! 😀
Articolo bellissimo. Chiamare dei rott “morbidini” (e lo sono, nonostante la stazza e la possanza,occavoli!) mi ha fatto venire gli occhi a cuoricino.
I tuoi articoli sono sempre uno spasso da leggere! Mi sto immaginando i rott adulti che ti corrono incontro tipo trattore senza freni XD
Sembra folle, ma non esagera per nulla!
La parte per me più difficile nell IPO è il richiamo e dipende solo da me!! Faccio una fatica folle a restare fermo vedendomi questa manza ipereccitata che inchioda all’ultimo secondo giusto giusto perchè è parecchio addestrata, le prime volte non tentava nemmeno di fermarsi, festeggiava il suo ritorno saltandomi volutamente addosso cappotandomi..
Ho un pastore tedesco (questo è il secondo) di oramai un anno…
Sono sempre stata fedele a questa razza (e l’articolo sul vero standard è il ritratto esatto O.O ) nonostante mi piacciano anche altre razze.
Ecco, questo racconto però, direi avvincente, veritiero nonché tragicomico, mi ha messo una curiosità sul Rottweiler tale da andare a studiarne meglio carattere e tipicità della razza e chissà, magari il quarto cane (perché il terzo, cascasse il mondo, sarà il grigione!) sarà proprio un bel Rottweiler!!
Marta occhio perché una volta che si ha a che fare con i rott è finita: te ne innamori perdutamente! 🙂
Basta prendere grigione e rott contemporaneamente. Grigione maschio e rott femmina. 🙂
Auauahauha… O entrambe femmine, così risolverei i problemi di rivalità maschile con Black!!!
Eh, no… rott femmina con altra femmina no. Soprattutto se pastore… Te la magna appena le fa girar le ovaie la prima volta. Morbidini sì, ma convivenza con lo stesso sesso… te le vai proprio a cercare…
in qualità di sciuraddestratrice soddisfatta…confermo tutto e faccio anche pubblica confessione: io me la tiro un saaaaacco quando, pubblicamente, il microvandalo esegue comandi basebase che però vengon vissuti dal (folto) pubblico come se ci si trovasse davanti ad un pinschernano rapidissimo nel risolvere equazioni trigonometriche…ad occhi chiusi!
ma perchè lo facciamo? ammettiamolo…ok ho avuto botta di cul…ehm fortuna… e la iena ha imparato in una settimana a far tutto, seduto, zampa, dammi il cinque (qui in genere scatta applauso e richiesta di bissss) e anche il giù…poi vabbè ti accorgi che il giù in terra lo schifizza ma sul soffice divano lo fa a meraviglia…poi ti accorgi che sì la zampa la offre sempre…alla fine usandola anche come richiesta (stok, zampa sulla tua mano che regge-va- il tablet che precipita in terra, stok, zampa su braccio mentre mangi un gelato ecc insomma per lui darti la zampa, in qualsiasi momento, significa aspettarsi un qualsiasi premietto in cambio…dalla tua attenzione al gelato che ti fa precipitar di mano…)
quando arriva l’illuminazione è ormai troppo tardi per rimediare…ma almeno capisci tutto: tu pensavi di educare il cane…intanto lui ha addestrato……..te!
Allora adesso devi smetterla…. io NON amo i molossi… i molossi sbavano….i lupoidi no e sono più belli…. ma perchè cappero mi sta venendo voglia di prendermi un rott porcapaletta??? Fabiana…sei passibile di denuncia per “procurato desiderio” occhio 🙂 🙂 🙂
Maria grazia, hai ragione, denunciamola! prima però ho bisogno di un rott. o magari 2. 🙂
…. RotTherapy… la nuova frontiera….): 🙂 🙂
Allora. Prima di tutto i molossoidi non sbavano. Loro esternano la propria fluidità interiore. Secondo, occhio, che se prendete il primo rott… non cambiate mai più razza…
Argh! Sciurallevatrice non tentarmi… Avrei proprio bisogno di una cana da affiancare al mio quasi-setter ( diciamo setter meno un quarter) fifacchione! Ma forse prima devo risolvere le sue paure, sennò mi ritrovo con un rott fifacchione, che non si può sentire 🙂
Mannnò, buttali insieme a caso e nella mischia tutto si risolve (non ti aspetterai un consiglio diverso da una Sciurallevatrice, spero)!
massì! e nella mischia ci sono 2 gatti di cui uno grosso più o meno come un rott e francamente psicotico e il mio cagnasso che ha paura degli umani maschi soprattutto se hanno scope, bastoni ecc in mano. così la piccola rott può diventare un killer di spazzini, muratori, idraulici…fantastico!!!! da provare subito! 🙂
Per i gatti no problem io ne ho due e convivono senza problemi. Per la paura dei bastoni… AHAHAHAHAH!!! E’ più probabile che la cucciola faccia passare la paura al setter!! 😀
Ah beh… se esprimono la loro viscosità…oops, scusate, fluidità interiore allora….è tutta un altra storia!
Quindi il mio mannaro, quando “sbauscia” seduto di fianco a me mentre mangio e guardandomi adorante in realtà sta fluidamente filosofeggiando su quale sia il più soddisfacente nutrimento per l’anima…passando ovviamente per il corpo…??? E l’appiccicosa pozzetta perpendicolare al muso (ovviamente la dimensione della pozzetta sarà inversamente proporzionale alla pulizia del pavimento= pavimento lurido 2 gocce, pavimento appena lavato: lago di Garda vischioso)è in realtà il “succo del discorso”?
Ok.
Vista così…
Resta comunque il fatto che i molossi esprimono tantotantotantotantotantotanto….sempresempresempresempresempre….
E i rott hanno pure il pelo corto che si infila a mò di spillo e devi levarlo con la pinzetta
E i rott sono…sono…sono…. PORCAPALETTA BELLI BELLI BELLI !!!!!!!!!!!!!! 🙂
Ti correggo, sono morbidinimorbidinimorbidini!! 🙂 a parte gli scherzi, non bisogna pensare che il rott sia una fabbrica di bave. Quando è tranquillo, non sbava, il problema sono quelle guanciotte sofficiotte, che essendo leggernente abbondanti si lasciano sfuggire roba quando il cane beve o ansima tanto. Ma il rott essendo pigro non è un cane che ansima sempre! Solo se fa caldo o se si muove molto (=cioè se lo COSTRINGI a muoversi molto, perché spontaneamente non lo farebbe mai). Ci sono molossoidi più sbavosi, ma dipende sempre tanto dalle guanciotte e dalla conformazione della mandibola (i prognati “perdono” di più).
Basta basta basta…. non devo più leggerti…. altrimenti finisce che ti vengo ad implorare in ginocchio di darmi uno dei tuoi morbidini…(anzi una morbidinA perchè a casa ho già un cinghiale mannaro di pura razza Truzzotamarro) che ovviamente terrei rigorosamente da difesa (del divano) da guardia (guarda me…guarda me…guarda me… non sono bellissima? Sì, te lo leggo negli occhi, eccoti il premietto) da attacco (alla ciotola piena di cibo); ovviamente a catena corta..(con quelle resistenti fatte apposta per legare le anime ed i cuori).
Scherzi a parte, se potessi… davvero, credo che sarei tentatissima… soprattutto perchè i tuoi rott hanno tutti il CTP…..Intendiamoci, non che pensi che i tuoi cani siano morbidini dentro e fuori… immagino che sappiano tutti fare il loro mestiere. E’ che leggendoti traspare tutto l’amore e il lavoro che ci metti con questi morbidini per farli diventare cani tranquilli e gestibili fin dai primi momenti della loro vita, cani affidabili, cani che potrebbero farsi spatusciare dal mondo ma guai a chi osasse solo pensare di torcere un capello ai loro umani.
Sembra che tu abbia fatto centro… 🙂
E che i rott abbiano fatto centro nel tuo cuore. Ahiahiahi… attenta che non si torna indietroooo! 😀
ciao ho bisogno di un consiglio il mio amatissimo Quiz un rott di 2 anni e 4 mesi, è con noi da quando aveva 2 mesi, l’abbiamo sempre portato ovunque, abbiamo frequentato un parchetto per cani e lui ha sempre socializzato ed è sempre andato d’accordo con tutti, l’anno scorso al parchetto c’erano dei bambini, lui si è fatto accarezzare tranquillamente, gli piacciono molto le coccole, il bambino si è messo a correre e Quiz gli è corso dietro prendendolo per la maglietta e lo tirava le persone sono corse e invece di prendere il cane tiravano il bambino, al bambino lui non ha fatto niente, iil mio compagno ha una bimba e nei we sta con noi quindi la conosce un giorno durante una nostra passeggiata dopo aver camminato tranquillamente lui le prende la giacca e lei perde l’equilibrio cadendo a quel punto lui la tira naturalmente sono intervenute le persone puoi immaginare sigh! avevo iniziato un percorso di educazione durato molte lezioni che purtroppo ho dovuto interrompere per motivi economici, quando è al guinzaglio e incrociamo altri cani abbastanza tranquillo nel momento in cui loro abbaiano lui tira e abbaia tirando,l’addestratore mi ha detto vhe è un cane equilibrato però io ora ho paura e non lo faccio avvicinare a nessun bambino, vedo tanti rott che sono tranquilli coi bambini sarei molto felice che lo fosse anche il mio, lui viveva con due gatti quando stavamo in un appartamento, e abbiamo ospitato anche un pincerino nano con cui giocava tranquillamente, non so che dire, mi piacerebbe conoscere la tua opinione ti ringrazio di cuore
Mah… la mia opinione è che il cane giochi (prende sempre e solo le magliette!) e che venga frainteso. Non so se sia stato socializzato abbastanza con i bambini, ma direi di sì visto che atteggiamenti aggressivi non ne manifesta. Ha forse un po’ troppo predatorio, che potrete insegnargli a regolare in modo che esageri.
Ahahahah!!! Meravigliosissima descrizione!!! 🙂
Anche se nulla supera il “portare i cani in expo per far vedere ai giudici quanto sono morbidini” dell’articolo precedente!
Prima o poi voglio verificare anch’io la morbidinosità dei tuoi bellissimi cagnolotti!
Le porte dello Sciurallevamento, previ accordi, sono sempre aperte a tutti!
ciao,
ottima scrittura… devo dire che mi ricorda parecchio il mio rott che ci ha lasciato 10 e più anni fa, ma si adatta perfettamente anche a quel cialtrone di mastino napoletano che adesso divide la sua vita con me… 🙂
anche lui dopo 100 metri sembra sul punto di morire, salvo fargli sentire il rumore di una qualsiasi busta di pastica per vederlo di colpo diventare un levriero… ha ancora 6 mesi, ma la zampa ha imparato subito a darla. ho il sospetto che lo faccia per non avere rotte le scatole… 😀