di VALERIA ROSSI – Il terrier nero russo, al suo arrivo in Italia intorno ai primi anni ’90, è stato a lungo oggetto grande interesse e argomento di dibattiti e ricerche. In seguito l’interesse è un po’ scemato e oggi la razza è in mano a pochi allevatori appassionati e professionali: il rischio di trovare un terrier nero russo di provenienza cagnara è davvero minimo… e questo basterebbe già a renderlo “appetibile”!
In realtà le sue doti vanno ben oltre, come vedremo parlando del carattere: è abbastanza strano che la razza non abbia trovato maggior diffusione (senza diventare di moda, per carità!), ma probabilmente la causa va ricercata nella sua toelettatura, piuttosto complessa (e costosa, perché va realizzata interamente a forbice).
ORIGINI E STORIA – Questa razza non può certo vantare antiche tradizioni: la sua storia è talmente recente da non lasciare spazio a supposizioni, perché tutto è, nei minimi dettagli, gelosamente custodito negli archivi di stato dell’allevamento “Stella Rossa” di Mosca (ai quali, in compenso, solo pochi eletti sono riusciti ad accedere).
Le notizie che ci sono giunte attraverso vari autori hanno tutte le stesse fonti ma, come sempre, esistono interpretazioni personali che si discostano di poco l’una dall’altra. La monografia più completa ed esauriente è ancora quella pubblicata nel 1996 da Marina Gerassimova e E. Lemcheva, due note allevatrici russe, appassionate studiose e profonde conoscitrici del Tchorny dal titolo “Russkij Chernyj Terrier”.
Com’è noto, tutte le razze autoctone dell’ex Unione Sovietica hanno sempre goduto di una buona attenzione da parte della cinofilia ufficiale e dello Stato.
Le ricerche debbono iniziare dall’ultimo dopoguerra, quando il popolo russo dovette subire – oltre a terribili sofferenze – anche un periodo in cui era, sì, in atto una ricostruzione, ma in cui si verificavano anche saccheggi, furti e razzie.
E’ questa la ragione per cui si rendeva necessaria la selezione di una razza di cani capaci di svolgere la guardia e la difesa alle strutture agricole, industriali e militari che si stavano ricreando.
Il Governo sovietico affidò, quindi, all’allevamento di Stato “Stella Rossa” il progetto di selezionare un cane dotato di particolare rusticità, robustezza, forza, sostanza, facile adattabilità alle condizioni climatiche così variegate in Russia e di facile addestrabilità (una cosetta da niente!).

Sul capostipite della razza non vi sono dubbi: da tutti è riconosciuto ufficialmente nel riesenschnauzer “Roj”.
Poiché dal documento di nascita risulta nato nel 1947, possiamo affermare che il nostro terrier ha origini ben datate.
Roj, accoppiato con femmine di razze diverse (pastore della russia meridionale, airedale, rottweiler e altre) dava sempre soggetti con mantello scuro, robusti, con teste lunghe e importanti.
La strada, dunque, era segnata: i discendenti migliori vennero incrociati per creare cani non finalizzati alla bellezza, ma piuttosto destinati al lavoro, per svolgere compiti di guardia e di difesa.
A causa della segretezza di cui sopra non si sa con precisione quali razze abbiano contribuito a fissare i caratteri del terrier nero russo: sicuramente l’airedale terrier, il riesenschnauzer nero e il rottweiler, ma anche alcune razze autoctone quali il terranova moscovita, il levriero, il laika, il pastore della russia meridionale ed alcuni meticci.
L’FCI riconobbe la razza nel 1984, catalogandola inizialmente tra i terrier: in seguito venne spostata nel gruppo 2 e classificata come “cane da lavoro, da sport, da guardia e da compagnia”.
Di lui si è detto di tutto: cane mordace e aggressivo, dalla forza mandibolare terribile e pericolosa, capace di stritolare con un solo morso un’anatra. E’ stato anche definito il “cane killer del KGB”. Si tratta di affermazioni folcloristiche ma decisamente lontane dalla realtà. Oggi del terrier nero di un tempo sono rimaste intatte le doti di lavoro, la fedeltà, la facilità all’addestramento, la resistenza climatica, l’equilibrio. E in più attraverso la selezione sulla razza già fissata, sono stati eliminati i difetti e l’aggressività che all’inizio erano presenti in parte dei soggetti allevati.
Il Tchorny è un cane forte, coraggioso, incorruttibile di particolare intelligenza, estremamente recettivo: però le cose gli devono essere spiegate, non imposte. E’ in grado di capire immediatamente ogni situazione e di adeguarsi ad essa senza alcuna difficoltà: la sua voglia di imparare e di eseguire le richieste del suo umano non sono mai dettate dalla paura di una punizione (che gli farebbe comunque fresco, vista la tempra molto dura), ma soltanto dal desiderio di assecondarlo.
Con lui le maniere forti sono sempre dannose; è un cane che non teme il proprietario, ma ha fiducia in lui e lo stima (se se lo merita, ovvio…): non esegue soltanto i comandi ma collabora per raggiungere un obiettivo comune.
Se viene rimproverato giustamente lo accetta: se viene sgridato ingiustamente si offende e può rifiutarsi di collaborare per giorni, se non addirittura settimane.
Il terrier nero ha una dote particolare, propria dei migliori cani da difesa: controlla e protegge in ogni momento la sua casa e i sui familiari. Questo comportamento non è frutto dell’addestramento, ma è una predisposizione naturale: ovviamente, se si pensa ad un utilizzo sportivo, l’addestramento diventa indispensabile (e in questo caso sarebbe bene rivolgersi a qualcuno che conosca la razza, perché addestrarlo come se fosse uno schnauzer non è la migliore idea di questo mondo. Hanno caratteri molto diversi).
E’ un cane docile e sensibile, anche se non esita a trasformarsi in un’arma micidiale se avverte un pericolo per i propri umani.
Un’altra caratteristica tipica della razza è la memoria prodigiosa.
Per il suo equilibrio e per la sua dolcezza è particolarmente adatto ai bambini, che protegge e difende da qualsivoglia intrusione.
Si adatta a qualsiasi situazione, anche a trascorrere la propria vita in appartamento, purchè accanto al suo umano: data la taglia, però, è preferibile che abbia a disposizione un giardino (o almeno un appartamento bello grande).
CURIOSITA’ IN PILLOLE:
• Il fiuto assai sviluppato lo rende ottimo per l’utilizzo in protezione civile.
• L’età media di sopravvivenza è, come per tutti i cani di grande mole, di 12-15 anni.
• La toelettatura deve essere eseguita unicamente a forbice ed il lavaggio preferibilmente con shampoo per peli duri e neri.
Nel 1957 alcuni soggetti furono impiegati per compiti bellici dalla DOSAAF, associazione cinofila sulla carta, ma in realtà gruppo paramilitare che addestrava cani da guerra. Fu proprio lo splendido mantello del Terrier nero russo a decretare la fine del suo impiego bellico, perché i cani si lasciavano avvicinare solo dal proprio conduttore e non si lasciavano toelettare da nessuno!
ORIGINE: Russia
DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD ORIGINALE VIGENTE: 13.10.2010
UTILIZZAZIONE: Cane da lavoro, da guardia, da sport e da compagnia
CLASSIFICAZIONE F.C.I . : Gruppo 2 – Cani di tipo Pinscher e Schnauzer Molossoidi, Cani bovari svizzeri – Sezione 1.4: Pinscher e Schnauzer
Prova di lavoro facoltativa
BREVE CENNO STORICO: IL Terrier Nero Russo fu creato in Russia tra la fine degli anni quaranta e gli inizi degli anni cinquanta, selezionando incroci fra razze come il Rottweiler, lo Schnauzer Gigante, l’Airedale Terrier e il Cane di Terranova. L’antenato principale della razza è considerato lo Schnauzer Gigante.
L’allevamento iniziale era supervisionato dalla Scuola Militare Cinologica, fuori Mosca, e i cani erano tenuti nei canili della “Stella Rossa”.
Lo scopo dei creatori della razza era quello di sviluppare un cane da lavoro grande, coraggioso, forte e facilmente gestibile, con pronunciato istinto alla guardia; un cane che avrebbe potuto essere usato per molti servizi e facilmente adattabile a diverse condizioni climatiche. La razza fu riconosciuta dalla FCI nel 1984.
ASPETTO GENERALE: il Terrier Nero Russo è un cane di grande mole, con un corpo leggermente lungo e struttura veramente atletica di un tipo robusto e costituzione vigorosa. La razza ha qualità come ossatura massiccia e muscolatura potente.
È simmetrico, con una grande testa, corpo compatto e un torace voluminoso e disceso. La differenza fra i due sessi deve essere nettamente definita.
PROPORZIONI IMPORTANTI: La lunghezza del corpo è leggermente superiore all’altezza al garrese; ciò può essere più marcato nelle femmine. L’altezza del torace non deve essere inferiore della metà dell’altezza al garrese. La lunghezza della testa non deve essere inferiore del 40% dell’altezza al garrese del cane. Il muso è leggermente più corto del cranio. COMPORTAMENTO – CARATTERE: un cane dignitoso e fiducioso, che si sa ben controllare in qualsiasi situazione; quando le circostanze lo richiedono, assume immediatamente una posizione di difesa attiva, che però scompare velocemente all’allontanarsi del pericolo.
Questa bella razza è amabile e ha grande resistenza; è sobria, intelligente e amichevole. Il T.N.R si adatta bene all’addestramento e alle varie condizioni climatiche, è un gran lavoratore ed è affidabile.
TESTA
REGIONE DEL CRANIO
la testa deve essere proporzionata al corpo, anche se grande, massiccia e lunga
Cranio: moderatamente ampio con fronte piatta. La linea superiore del cranio è parallela a quella del muso. Gli archi sopraccigliari e l’osso occipitale sono moderatamente pronunciati.
Stop: visibile ma non acuto.
REGIONE DEL MUSO
Tartufo: largo e nero
Muso: forte, ampio e leggermente più corto del cranio. Il muso è ampio alla base e si rastrema leggermente verso l’estremità del tartufo.
Baffi e barba di volume accentuato danno al muso un aspetto rettangolare e smussato.
Labbra: spesse, ben pigmentate e tese. Bordo labiale scuro.
Mascelle/denti: denti larghi e bianchi strettamente vicini l’uno all’altro, gli incisivi inferiori posizionati su di una linea. Dentatura completa (42 denti) chiusura a forbice.
Guance: ossa delle guance asciutte con guance arrotondate ma non pronunciate.
Occhi: di media misura, di forma ovale, posizionati diritti e ben separati, di colore scuro.
Rime palpebrali asciutte, tese e nere.
Orecchi: pendenti. Attaccati alti e simmetrici, di media misura, di forma triangolare Il bordo anteriore pende accostato alle guance. Il padiglione è spesso, senza pieghe.
COLLO
forte, asciutto e muscoloso. La lunghezza del collo è quasi uguale a quella della testa e forma un angolo di 45-50° rispetto all’orizzontale. La nuca è forte e ben sviluppata.
CORPO
solido, alto e voluminoso, ben proporzionato.
Linea superiore: leggermente discendente dal garrese alla radice della coda.
Garrese: alto e ben sviluppato, più pronunciato nei maschi che nella femmine
Dorso: forte, diritto e muscoloso. La lunghezza del dorso vero e proprio è uguale a metà della lunghezza misurata dal garrese alla base della coda.
Rene: ampio, corto, muscoloso e leggermente arcuato. La lunghezza è uguale alla metà della lunghezza del dorso effettivo. Groppa: ampia, muscolosa, leggermente discendente e di moderata lunghezza.
Torace: disceso, lungo e ampio con costole leggermente cerchiate. La forma del torace (in sezione trasversale) è ovale. Lo sterno è lungo e il petto è leggermente sporgente rispetto all’articolazione della spalla, ed è molto muscoloso.
Linea inferiore e ventre: sulla stessa linea dell’articolazione del gomito o leggermente al di sotto. Ventre moderatamente retratto. Fianchi solo leggermente sviluppati.
CODA
Spessa alla radice e inserita alta. In movimento la coda è portata in modo brioso, ma la radice della coda non deve inclinarsi sopra il dorso (coda da scoiattolo). Coda tradizionalmente tagliata nel Paese di origine. La lunghezza o la forma di una coda integra non ha influenza sulla valutazione del cane. La forma preferita di una coda integra è a sciabola o a falcetto.
ARTI ANTERIORI
Aspetto generale: gli arti anteriori, visti dal davanti sono diritti e paralleli. La distanza dal gomito al terreno è uguale al 50-52% dell’altezza al garrese del cane.
Spalla: lunga, ampia e ben adagiata all’indietro. L’angolo tra la scapola e il braccio è di circa 100°
Braccio: muscoloso e non più corto della scapola.
Gomito: aderente al corpo
Avambraccio: diritto, spesso, dall’ossatura rotonda. Verticale se visto sia dal davanti che di lato.
Metacarpo: corto, massiccio e leggermente obliquo se visto di lato. Piedi anteriori: larghi, compatti e di forma rotonda. Le unghie e i cuscinetti sono neri.
POSTERIORI
Aspetto generale: se visti da dietro, sono diritti e paralleli, posizionati più distanziati degli anteriori. Se visti di lato, sono piazzati leggermente dietro il cane.
Coscia: moderatamente lunga, leggermente obliqua, ampia con voluminosi muscoli ben sviluppati.
Ginocchio: ben angolato
Gamba: non più corta della coscia
Metatarso: forte, basso e posizionato verticalmente. Senza speroni.
Piedi posteriori: leggermente più piccoli di quelli anteriori e tendenti alla forma ovale. Unghie e cuscinetti sono neri.
MOVIMENTO
Sciolto e ben equilibrato, con giunture flesse elasticamente. Il movimento tipico è un trotto energico con lunghi passi, derivante da una potente spinta del posteriore e significativo allungo degli anteriori. La linea dorsale rimane ferma.
PELLE:
tesa, ben adagiata senza pieghe o rilassamenti, sempre elastica. Pigmentata in modo uniforme.
MANTELLO:
PELO: doppio pelo ruvido e spesso. Formato da un pelo esterno duro, spesso, leggermente ondulato, e un sottopelo morbido, corto e fitto. Il pelo esterno ricopre tutto il corpo. La lunghezza del pelo naturale e non strippato è fra i 5 – 15 cm. Quello della testa è molto ben sviluppato e forma abbondati sopracciglia, baffi e barba. Gli arti sono ricoperti di pelo lungo e fitto. È richiesta una toelettatura nella forma corretta.
Il pelo tagliato dovrebbe enfatizzare il carattere di un cane forte e sicuro di sé, e in nessun modo essere eccessivamente decorativo. Il pelo è lasciato più lungo sulle gambe ed attorno al muso. Il taglio dovrebbe accentuare la testa massiccia con fronte piatta, orecchi ben pendenti, collo forte e corpo forte, e ben costruito.
COLORE: nero; è permesso il nero con trascurabile mescolanza di pelo grigio (questa mescolanza di pelo grigio non deve coprire più di ⅓ dell’intero corpo).
TAGLIA E PESO:
Altezza al garrese desiderata: Maschi 72 – 76 cm, ma non meno di 70 cm e non più di 78 cm
Femmine 68 – 72 cm ma non meno di 66 cm e non più di 74 cm
Soggetti leggermente più alti sono tollerati qualora siano proporzionati e di eccellente tipicità.
Peso: Maschi 50 – 60 Kg. Femmine 45 – 50 Kg
DIFETTI
Qualsiasi deviazione dai punti di cui sopra dovrebbe essere considerata difetto, e la severità con cui questo difetto sarà penalizzato deve essere proporzionata alla sua gravità, ai suoi effetti sulla salute e sul benessere del cane e alla capacità di svolgere il suo tradizionale lavoro.
Cranio arrotondato
Parziale mancanza di pigmento sulle labbra
Incisivi non in linea nella mascella inferiore. Incisivi piccoli
Occhi rotondi; leggermente chiari; inseriti obliquamente o vicini
Collo troppo corto e non abbastanza muscoloso
Garrese non pronunciato
Dorso insellato o stretto
Rene troppo lungo; stretto, non abbastanza muscoloso
Spalle troppo diritte
Avambraccio troppo corto
Gomiti deviati in dentro o in fuori
Piedi deviati in dentro o in fuori
Garretti deviati in dentro, fuori o a falcetto
Trotto inframmezzato di ambio
Pelo di copertura morbido o liscio
Ombreggiature ruggini nel pelo di copertura
Mancanza di sottopelo.
DIFETTI GRAVI:
Deviazione dalla tipicità del sesso
Comportamento timido o sovraeccitato
Testa corta o leggera
Terza palpebra visibile, occhi chiari
Groppa orizzontale o troppo avvallata
Torace poco profondo o corto
Coda di scoiattolo
Anteriori arcuati
Movimento ristretto, lento o pesante
Pelo di copertura serico
DIFETTI ELIMINATORI:
Cane aggressivo o eccessivamente timido. Qualsiasi cane che presenti anormalità dì ordine fisico o comportamentale, sarà squalificato.
Deviazioni verso le razze ancestrali
Tartufo di colore diverso dal nero
Occhio gazzuolo o di diverso colore l’uno dall’altro
Deviazione dalla chiusura a forbice, o mancanza di denti
Mantello esterno liscio e pelo mancante sulla testa, torace e arti
Qualsiasi colore diverso da quello descritto
Segni o macchie bianche
Macchie di pelo grigio nettamente definite
N.B . I maschi devono avere due testicoli apparentemente normali, completamente discesi nello scroto
scrivete che • L’età media di sopravvivenza è, come per tutti i cani di grande mole, di 12-15 anni.
sicuri? Un alano anche è di grande mole ad esempio seppur più grande ancora, e vive la metà… un terrier nero russo vive così tanto? grazie mille
Salve, mi sto seriamente appassionando e documentando su questa razza, chi mi sa dire più o meno il prezzo e un allevamento al nord Italia? Grazie!
Non ho idea dei prezzi. L’unico allevamento (serissimo) che conosco è l’allevamento Menaluna, ma non so se faccia ancore cucciolate.
“perché addestrarlo come se fosse uno schnauzer non è la migliore idea di questo mondo. Hanno caratteri molto diversi”
In cosa si differenziano i caratteri delle 2 razze?
Ciao Valeria,leggo con piacere che il terrier nero russo è sempre nei tuoi pensieri ! D qualche tempo l’allevamento di menaluma ė assopito ma penso che potrá in prossino futuro riassumere il suo antico splendore. La razza, purtroppo , in Italia da quando non frequento i ring, ha avuto un notevole calo di immagine, per cui sarebbe necessario riaccendere l’interesse per questa splendida razza! Ci sentiamo per un colloquio a voce ? Ti saluto cordialmente Francesco Mutti
Certo, volentieri… chiamami quando vuoi, il mio numero lo trovi nella pagina dei contatti 🙂
Ciao, bell’articolo!
Sono un’appassionata della razza, mio papà ha terrier neri da una vita…e una foto è di una nostra cagnetta!!!! (Sonja, la prima arrivata direttamente dalla Russia)
Ora ne abbiamo io uno (in appartamento, è vero che possono stare ovunque) e lui 3 ma non sono mai abbastanza 🙂
Ciao!
Ma sei la figlia di Menaluna? 🙂 Se sì, salutami tuo papà!
Cagnetta!!?! Splendida definizione per queste meraviglie grandissime!
Ho avuto il piacere di incontrarne uno e li trovo veramente dei bellissimi cani. Complimenti