venerdì 26 Settembre 2025

Non esistono gli Spitz “toy”!

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – Ennesimo articolo sui microcani?
Ehhhh sì! Perché continuo a vedere in giro cose che mi fanno arricciare le orecchie: in particolare, in questi ultimi tempi, c’è una vera invasione di offerte di Spitz tedeschi nani (o volpini di Pomerania che dir si voglia) definiti “teacup”, “toy” e addirittura “minitoy”.
L’interesse per questa razza, che non ha mai avuto particolare successo e forse per questo era sempre rimasta in mano a veri amatori, è esploso di colpo grazie a una sciagurata concomitanza di fattori “modaioli”: il cane Boo, star di Internet (è un Pomeranian tosato, ma siccome sembra un peluche ha fatto innamorare millemila sciuremarie) e uno spot pubblicitario della Scottex.

canedifacebookstarAcceso l’interesse, c’è voluto pochissimo perché i cagnari partissero all’attacco: e ben conoscendo l’infame passionaccia delle Sciuremarie per i microcani, hanno cominciato a pubblicizzare a tutto spiano i “volpini di Pomerania toy”, gli “Spitz minitoy”, i “Volpini teacup” e tutto il solito cucuzzaro delle presunte razze mignon, che anche in questo caso NON E-SI-STO-NO!
Lo spitz nano è uno e uno solo: è già piccolo di suo (da Standard: 20 cm di altezza, con una tolleranza di due centimetri in più o in meno) e non ha bisogno di miniaturizzazioni che, come sempre, significano problemi di salute (nanismo e patologie varie ad esso correlate).
Anzi, lo Standard precisa proprio che “i soggetti sotto i 18 cm. non sono desiderabili“.
E’ vero che in alcuni Paesi lo Spitz nano viene definito “Spitz toy”; ma non in Europa.
Qui si chiama “Spitz tedesco nano”, oppure “Volpino di Pomerania”. Niente toy, niente mini, niente teacup.
Di tutto questo, alle Sciuremarie non importa evidentemente una beatissima cippa, tant’è che troviamo perle come quella apparsa tempo fa su Yahoo answer, dove un’utente chiede:
Lo Spitz volpino di pomerania mini toy resta piccolo anche da adulto?”
Ma no, tesoro! Un cane che viene definito “mini toy” diventa quasi immancabilmente grosso come un San Bernardo incrociato con un alano! Che domande fai?!?
Niente male, tra le risposte, quella data da un’allevatrice.
La trascrivo integralmente, perchè dice proprio tutto quello che c’è da dire:

Oh Signur, li ho sentiti chiamare in mille modi i miei cagnetti eh… “spitz di pomeraniaN, SPLITZ, volpini nani, volpini SPRITZ (giuro! “Salve… parlo con l’allevamento degli SPRITZ?” “No, signora, abbiamo solo Campari al momento…”) ma Spitz volpino di pomerania mini e pure toy mi mancava!
Lo SPITZ TEDESCO NANO o VOLPINO DI POMERANIA o POMERANIAN è il più piccolo della famiglia degli spitz. Lo standard è: 18-22 cm di altezza al garrese da adulto, entro i 3 kg di peso.
Non esistono toy. Non esistono mini.
Al di sotto dei 18 cm non sono neanche accettati alle mostre, in quanto non possono essere in possesso di pedigree perché non rientrano nello standard. Ti faccio notare che un cagnolino di 22 cm (e prendo l’altezza massima) è veramente minuscolo: io non so cosa tu intenda per piccolo, ma a 22 cm si parla veramente di cani piccoli, ma piccoli piccoli piccoli. Quindi, più di così… “mini toy” come dovrebbe essere sta povera creatura? Come un criceto?

volpinopomerania
Aggiungo solo un paio di cosette, con toni  meno diplomatici di quelli usati dall’allevatrice:

1 – Lo Standard non è una cosa fatta tanto per passare il tempo: lo Standard descrive il cane più funzionale possibile, e quindi, automaticamente, anche il più sano possibile. Se ne deduce che un cane sotto i 18 cm ha altissime possibilità di essere un cane malato;

pomeranian578c2 – Per quale stracavolo di motivo vorreste un cane grosso come un criceto (cit.), nonostante abbia forti possibilità di vivere poco e male?
Lo volete perché così non si fa fatica a prenderlo in braccio? Ma i cani NON amano stare in braccio… tantomeno gli spitz, che non sono neppure cani da compagnia selezionati come tali (infatti stanno nel gruppo 5 e non nel gruppo 9): anzi, sono cani di tipo primitivo, molto dignitosi, equilibrati e robusti (anche nella versione nana).
Lo volete perché pensate di farlo pisciare in casa, nella cassetta come i gatti o sulla traversina? O peggio ancora, di mettergli il pannolone? Ma questo è incompatibile con le caratteristiche etologiche del cane, quindi per la legge italiana è un maltrattamento fatto e finito. E lo so bene che non vi beccheranno mai, se il cane non mette mai il muso fuori di casa… ma voi non vi vergognate almeno un pochino?
Lo volete perché pensate che abbia meno esigenze di un cane grande? Sbagliato: i cani, enormi o piccoletti che siano, hanno tutti bisogno di cure, di attenzioni, di educazione e così via. Allora vorreste anche un figlio alto un metro e cinquanta, perché pensate che “dia meno fastidio” di uno alto uno e ottanta?
Lo volete perché avete visto la star di turno col cagnolino minitoyteacup? E allora sappiate che la star di turno è un’imbecille, se ne ha comprato uno: ma se alla star di turno il cagnolino muore dopo due anni, la star mediamente pensa “oh, che peccato” e va a comprarsene un altro.
Se muore a voi, ci fate una malattia.
E allora, per favore, pensateci PRIMA e comprate solo cani perfettamente in Standard: piccoli, sì, ma almeno visibili ad occhi nudo.

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  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

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8 Commenti

  1. Guardate, di sciocchezze se ne dicono un’infinità. L’articolo descrive molto bene lo Spitz Tedesco Nano. Purtroppo intorno a questa magnifica razza, ruotano diecimila mini aggettivi: toy, minitoy, teacup, supermini….ecc. Tutte parole che non significano assolutamente nulla, inerentemente alla razza, ma che vogliono indicare che il cane deve essere piccolo. Ma lo spitz tedesco nano è piccolo! E’ uno dei cani più piccoli al mondo! Quanto dovrebbe essere piccolo un esserino vivente? Deve pure avere: la testa che contenga il cervello, un corpo che contenga gli organi interni, una coda, ecc. Purtroppo intorno alle parole su citate, ruotano soldi, i soldi che la gente malefica vuole realizzare. Inoltre c’è una confusione enorme su questa razza che è divisa in 5 taglie e la taglia dopo, in altezza al garrese, è quella dello spitz tedesco piccolo. Per cui, diventa difficile usare il termine PICCOLO quando si sta parlando dello Spitz Tedesco NANO. Lo spitz tedesco nano, come tutte le razze riconosciute, ha uno standard di razza. Prima di comprare un cane, basta leggere lo standard e soprattutto documentarsi. Questo, serve anche a non farsi raggirare ed ad evitare le tante, tante truffe! Ci sono allevatori seri, che selezionano la razza con amore e che vi sapranno dare consigli e vi spiegheranno ogni cosa vogliate conoscere sulla razza specifica.

  2. scusatemi se non ci capisco una mazza (fin’ora) e perdonatemi se io sono una di quelle persone che pensava di volere un pomerania nano e si è resa conto che non sapeva una emerita mazza di questa razza… e pensare che credevo che il toy di pomerania esistesse davvero!!! motivo per cui era desiderato da me e dai miei figli; chiedo perdono per la mia ignoranza… Un’altra cosa: è peccato dire di voler essere una mamma di un cane o c’è da vergognarsi pure di questo?

  3. Mi permetto di dissentire su un punto: “i cani NON amano stare in braccio”… non é detto, almeno non tutti. Io ho un’alanina che ADORA stare in braccio, piange pur di farsi prendere e se non la si accontenta comunque sale sa sola sulla sedia e ci si raggomitola come un gatto…
    Forse quando crescerà tutto ciò diventerà un problema ma lei è la mia bimba, che pesi 15 o 70 kg ♡
    Bellissimi i volpini di pomerania… Magari un giorno ci faró un pensiero per salvarli dalle sciuremaria che, come se non bastasse tenerli in borsetta, li tingongono pure di rosa o di azzurro (moda lanciata da paris hilton: imperdibili tinte per cani)

  4. Io vorrei solo capire una cosa. Come si
    possa trovare “bello” ed a desiderare a tutti i costi di avere un
    top… ehm, un cane come quelli che tu citi.

    Io sono una che di solito sbava davanti
    a qualunque cucciolo, anche il più sgraziato che esista ma quando ho
    visto per la prima volta il cane di una signora che conosco, proprio
    uno di questi mini-mini-mini che più mini non si può mi è mancata
    completamente la saliva ed anche la parola.

    Visto che lei continuava a fissarmi
    tutta orgogliosa con un sorriso pieno di denti ho cercato qualche
    frase che potesse descrivere quel cucciolo senza contare palle e ….
    senza offenderla.

    L’unica cosa che sono riuscita a dire è
    stato “ma non hai paura di calpestarlo?!?!”

    In realtà pensavo con tristezza che
    era un mostro deforme e che sarebbe morto presto!

    Ora ha raggiunto l’anno di età ed è
    leggermente, ma solo leggermente, meno orribile e comunque so che
    sono sempre dal veterinario per tanti e tanti motivi.

    Io continuo a chiedermi “ma perché”,
    sarò anche una vigliacca ma non oso dirle niente. Sigh!

    Esteticamente sono uno uno scherzo
    della natura, della salute non se ne può neanche parlare, utilità
    nessuna.

    Quindi mi domando ancora una volta cosa
    spinge molte persone a cercare un cane non cane?!

  5. Peccato che oltre al pelo su internet di questa razza ci siano davvero poche informazioni riguardanti il carattere . Sarebbe bello leggere ” Il vero standard del Pomerania ” .

    • Concordo in pieno con Francesca. Sono una lettrice di “Ti presento il cane” da circa un anno, ossia da quando è arrivato nella mia vita Rossanino (volpino spitz tedesco per l’appunto) e ho cominciato a consultare il sito solo per potermi prendere al meglio cura di lui, visto che è il mio primo cane. Ho sempre sperato che Valeria scrivesse uno dei suoi standard su questi meravigliosi cani, che a dispetto della fama di “peluches” appioppata loro dalle sciuremarie, sanno essere incredibilmente tosti e pieni di regale dignità. Perciò mi associo a gran voce a questa richiesta. Scusate l’eccessiva lunghezza del commento ma è la prima volta che lo faccio. Grazie.

  6. Imbecille. Appunto.
    In realtà, credo che questa moda degli spitz “toy”, la abbia lanciata la madama Paris Hilton, che, non contenta di avere (avere avuto?) un chihuahua microbo, perennemente in borsetta, si è appena comperata da una sedicente allevatrice, uno spitz “toy”, per l’appunto.
    Inutile dire che l’allevatrice sta avendo un casino di successo nel paese della Libertà e che ora la moda si sia diffusa pure qui.
    Che culo, eh?

  7. A me fa già girare le balle la parola “toy”… Quando becco le Sciure squittenti che saltellano intorno a Sif e ti fanno “Ohh, ma è un giocattolino!!” …e lui le guarda tipo “Ma quelle dieci dita lì ti servono proprio tutte, o…”

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