di DILETTA BETTACCINI – Il momento più difficile è forse quello del risveglio, quando la luce riverbera debole sulla sottile patina bianca adagiatasi sul prato durante la notte. Mi srotolo lentamente, con metodo, mentre sento il tepore disperdersi. C’è questa zampa che fa le bizze da un po’, anche se la lecco tutti i giorni.
L’inverno è così, ma a me piace. Gli umani che sono qui ci portano sempre tante coperte e bastano due corse in cortile per scaldarsi. Certo, dove stavo prima c’era il divano ed un fuoco sempre acceso. Era piacevole, ma tant’è. Adesso mi accuccio sempre nello stesso angolo, quello dove il pavimento è crepato e sono uscite tante erbette gustose, così che quando il sole sorge lo sento subito sul muso. È proprio una bella sensazione.
Mentre mi stiracchio, una delle umane più mattiniere viene ad aprire il mio box. Porta i guanti ed un buffo cappello calcato sulle orecchie.
“Hai visto, Nene, che bel bianco che c’è fuori?”
Ma questa è neve! Fredda, croccante, divertentissima neve! E chi se ne frega della zampa che protesta, mi lancio a perdifiato e corro e mi rotolo finché il pelo non è zuppo. Sento gli altri abbaiare, qualcuno viene liberato ed è tutto un tripudio di nuvolette di fiato e code che si muovono all’impazzata. L’euforia spezza la morsa del gelo.
Non mi accorgo nemmeno che altri umani sono arrivati e mi guardano sorridendo.
“Nene, Nene, vieni qua! È piena di energie anche se non è più giovanissima”
Mi avvicino circospetta, non riconosco il loro odore. Do una scrollata veloce per asciugarmi ed uno di loro ride facendo un passo indietro. Inclino la testa mentre mi porge la mano per farsi annusare, lascio che mi gratti sotto l’orecchio.
“D’inverno, con l’accenno di artrite che ha, questo non è il posto migliore per lei… Vero Nene? Sei contenta di andare con questi signori?”.
Osservo i volti gentili, la delicatezza dei gesti, la titubanza fiduciosa di chi si appresta ad affrontare al meglio una situazione sconosciuta.
Sì, sono contenta, penso mentre mi faccio accarezzare un altro po’.
Spero solo che anche nella nuova casa ci sia un bel fuoco.
Perché se l’inverno è bello, poter passare qualche momento insieme, al caldo, lo rende davvero irresistibile.
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