giovedì 11 Settembre 2025

Freddo cane – Racconto N. 18 – Kyra

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di KYRA – Mi sveglio dal lungo viaggio. Mi stiracchio e scendo dalla macchina.
Brrrr… freddo. Mi guardo intorno, annuso l’aria e cerco un bel posto per la mia pipì.
E’ pieno di neve ed è bello, a me piace la neve. Ma fa freddo. E allora corro. Corro da un umano all’altro a prendere le mie coccole. Oggi non siamo sole, stranamente, ma la cosa che un po’ mi indispettisce è che ci sono altri 2 cani. Non so ancora se mi piacciono, lo vedremo poi, per adesso fa troppo freddo.
Mamy si sta mettendo gli scarponi e poi le “ciaspole”; lei chiama cosi quelle cose che mette sotto i piedi. Dice che la tengono su sulla neve. A me però pare che spesso cada lo stesso ma non si discute mai quello che dice la mamma umana.
Poi si mette la casa sulle spalle. E’ enorme e io gliel’ho detto mille volte che è troppo per lei, che poi fa fatica a salire. Però una volta mi ha “minacciato” di metterne una anche a me con dentro la mia acqua e la mia pappa… ok ok, non te lo dico più. Però è enorme.
A dire il vero anche gli altri umani hanno una casa sulle spalle: saranno mica chiocciole?

Si parte, per fortuna perchè stavo iniziando davvero ad avere freddo e le mie zampe iniziavano a gelare.
Noi cani siamo tutti e tre legati. Ma fa freddo e gli umani vanno piano. Come fanno a non capire che per scaldarsi devono andare di corsa? Ah già, la casa che portano sulla schiena.
Ma lasciarci liberi no? No, dicono che c’è gente che scia e poi noi gli corriamo dietro. Mica è colpa nostra se quelli vanno veloci e a noi ci mettono paura.
Per fortuna il tratto dura poco e poi via! Liberi finalmente di correre!
Siamo in mezzo al bosco bianco. Con il freddo gli odori si sentono di meno ma ce ne sono tanti lo stesso.
Adoro la neve, l’ho già detto? Ah, scusate, ma è proprio bella! Se non fosse…
Io ho un pelo bellissimo, lo dice anche la mia mamma, però ha un piccolissimo difetto: ci si attacca tanta neve.
E spesso mi devo fermare per pulirmi le zampe, la pancia, l’interno delle cosce… e cosi mi lasciano indietro.
E allora corro a raggiungere il mio branco. Anche perchè fa freddo.
Poi però non riesco più a camminare e mi devo fermare di nuovo. Finalmente la mamma si rende conto che sono in difficoltà e si ferma ad aiutarmi.

Riprendiamo la passeggiata sempre cosi, io corro ma poi mi devo fermare. Corro e poi mi devo fermare.
Man mano che saliamo gli umani del mio branco odierno diminuiscono. Ma perchè non stanno nel branco? Sono un po’ stupita ma io non mi schiodo dalla mia mamma. Ora siamo due umane e due cani e intorno neve. Tanta neve bianca. Un corridoio ci permette di andare avanti ma come fare a non lasciarlo per correre nelle neve fresca?
E cosi o corro ma poi mi devo fermare. Corro e poi mi devo fermare. La solita storia.
Ora è arrivato il sole ma non scalda più di tanto.
Le umane si fermano ma solo con i piedi, la bocca va avanti e chiacchierano senza smetterla mai… che avranno poi da raccontarsi ste due?
Un’asse di legno… UN ASSE DI LEGNO??? MIA! Mamma: guarda le mie zampe… vorrai mica che mi sieda ancora sulla neve, vero?
Le due umane intanto guardano lassù, un canale e un colle. Il canale è bello ripido! Si si, dai, andiamo!
Cavolo, non si può, abbiamo appuntamento al rifugio.
Al rifugio? Ma noi non ci andiamo mai in rifugio! Ecco, lo sapevo che dovevamo andare da sole…

Torniamo. Ora sono calda, finalmente. Non tanto sulle zampe ma ho corso tanto e mi sono scaldata per bene.
E per fortuna perchè non ci hanno fatto entrare nel rifugio.
La mamma è contrariata. E ci credo… mi lascia qui fuori nella neve e con un sacco di gente che gira intorno?
Lei borbotta che se i cani non possono entrare che almeno facciano qualcosa per poterli legare!
Niente, l’unico posto dove possono legarci è qui vicino alla porta con la gente che va e che viene.
Mamma sempre più contrariata. Anche io sono preoccupata. Gli altri miei simili non mi sono tanto simpatici e gli umani… boh, non è detto. Sono legata… e se devo scappare? Meglio attaccare che essere attaccati, no?
E poi il freddo… seduti sulla neve, le zampe sul ghiaccio… che male avremmo mai fatto seduti sotto la tavola?
Mamma esce spesso e mi riempie di coccole. Devo dire che anche gli altri umani non mi fanno troppa paura. Alcuni mi fanno addirittura le coccole!
Finalmente il mio branco esce e si torna a correre nella neve. Tanta corsa che mi sono ghiacciata a stare li ad aspettarvi!
Sai mamma, preferisco quando andiamo da sole. Anche tu? Bene! Ne sono contenta.
Si torna. L’ultimo pezzo lo devo fare legata per la stessa storia: quelli corrono, a me fanno paura, gli abbaio e li rincorrerei volentieri. Fate voi se è giusto essere legata!
Macchina.
Dopo un po’ si scalda. Mi acciambello e dormo.
Il sonno dei giusti… e degli infreddoliti.

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