di MICOL BRUNNER – Da quando ci sono nella mia vita Margot e Gioveto devo dire soffro spesso di freddo cane… non sono le passeggiate mattinutine o le uscite nel cuore della notte che mi fanno sentire così: il freddo cane mi viene quando penso di non essere all’altezza delle necessità dei miei cani.
Avere due malamutes e non portarli in montagna é da delinquenti?
Il tempo che dedico loro per il gioco é abbastanza?
Non riuscire a pettinarli ogni giorno quando é periodo di muta e farli andare in giro come dei cani rasta é non essere dei bravi compagni di vita?
Il freddo cane per me é una brutta faccenda: è la voce della coscienza che solleva lo scoramento di non essere abbastanza per i miei cani e che forse con qualcuno “più” di me sarebbero stati più felici e soddisfatti.
L’unica nevicata di quest’anno nella mia regione io ho avuto il coraggio di ammalarmi, vi rendete conto?!?!?!
I pelosi si sono dovuti accontentare della neve del giardino rispetto a tutte le meraviglie della campagna intorno a casa…
Ecco la mia confessione! Ma mentro invoco perdono, mi rivolgo a loro… bellamente accoccolati sul divano e che ronfano della grossa.
Mi si scalda il cuore nemmeno fossi alle Maldive e sorrido beata.
Anche stavolta il freddo cane é stato messo a cuccia!
Vuoi partecipare anche tu al “quasi-concorso” natalizio “Freddo cane”? Invia il tuo scritto a tipresentoilcane@gmail.com!