Personaggi:
– La Sciurallevatrice, che sarei io;
– Rebecca, la matriarca dell’allevamento, una specie di mucca più che una cagna;
– Medusa, sua figlia e futura fattrice, detta “il cane cozza” perché appiccica da morire;
– Piccolo Principe, fratello di Medusa, maschio mutilato (ovvero senza un dito alla zampa posteriore sinistra), storpio (per una frattura mal saldata procuratosi da neonato), zoppo (per via dei suddetti problemini), e follemente innamorato della sciurallevatrice;
– Tuono, cucciolo maschio di 5 mesi dell’ultima cucciolata rimasto in allevamento per tentare di farne un futuro stallone;
– Tempesta, sorella di Tuono, rimasta in allevamento nonostante l’età perché nessuno l’ha mai considerata di striscio, perché meno incline a correre incontro agli estranei a far loro le feste, e si sa, si sceglie sempre “il primo che ti viene incontro”.
Verso le otto e mezza del mattino, la Sciurallevatrice deve far uscire i cani dai box.
DEVE.
In caso contrario, alle otto e trentuno minuti, cinque cani nero focati, con la pioggia battente o con il sole bollente, si piazzano davanti alle porte dei box seduti, con espressione affranta e con i tartufi spinti fuori dalle maglie della rete, per sottolineare il senso di prigionia e sofferenza interiore che stanno provando.
Quando la Sciurallevatrice si avvicina, il primo ad uscire è Piccolo. Questo perché, se mai capitasse di fargli sospettare anche solo remotamente di non essere il grande amore della vita della Sciura, Piccolo esibirebbe tutta una compilation di espressioni che vanno dall’offeso al rammaricato al disgustato all’inviperito.
Il passo successivo sarebbe vederlo andare a sedersi in fondo al box girato verso la parete e determinato a non voltarsi più, perché tradito ed umiliato.
A questo c’è sempre un rimedio, naturalmente, che consiste nell’andare a sedersi vicino a lui, e, anche se lui volta la testa dalla parte opposta, parlargli.
In genere, se proprio va male male, un biscottino risolve tutto.
In ogni caso, la Sciurallevatrice preferisce evitare il tutto e liberarlo per primo.

La prima cosa che fa Piccolo è andare a strusciarsi contro la Sciurallevatrice, per poi accasciarsi a peso morto per terra alla seconda carezza, col pisello al vento e la testa riversa all’indietro, con le labbra e la pelle che, attirate dalla forza di gravità, scoprono i denti ed il bianco degli occhi, col risultato di far sembrare il cane un pazzo furioso, mentre lui è convinto di avere un’espressione tenera.
Dopo avergli accarezzato il petto ed avergli detto che è il suo grande amore, il suo bambino, il suo fidanzato, la sua guardia del corpo e chi più ne ha più ne metta, la Sciurallevatrice lo congeda: solo allora Piccolo si sente appagato e pronto ad affrontare una nuova giornata, cominciando col rotolarsi nell’erba ringhiando ai fiori e saltellare su e giù con la sua andatura tutta scoordinata dovuta alla zampetta mutilata e storpiata alla nascita.
Il passo successivo è far uscire Rebecca, che non appena vede la porta aprirsi si scapicolla all’esterno come un toro infuriato senza neanche guardare la Sciurallevatrice un istante, per poi mettersi a rincorrere la sua palla preferita, dal diametro di circa venti cm, che non si sa come ma riesce anche a prendere in bocca.
Essendo l’unica che ci riesce, la Sciurallevatrice sospetta che Rebecca sia in realtà in grado di slogarsi la mandibola come i boa.
Poi esce Medusa, che può avere due comportamenti differenti: può scegliere di seguire la madre e mettersi a correre su e giù per il giardino come un’invasata abbaiando a tutto ciò che vede, uccellini compresi, per sfogare le energie represse (tutta la notte in box, d’altronde, è una situazione al limite del maltrattamento per lei) o decidere che quel giorno ha la coccolite e andare a buttarsi di schiena per terra esattamente di fronte alla Sciurallevatrice, pretendendo che si faccia “la Medusa al forno”.
La Medusa al forno è una sequenza di gesti da fare con impeccabile precisione e minuzia, perché in caso la Sciurallevatrice sbagliasse qualcosa dovrebbe ricominciare da capo, pena il ritrovarsi la cagna che aspetta a pancia all’aria ancora ore dopo, in attesa di concludere il cerimoniale.
Ed ecco come si fa la Medusa al forno (i passaggi vengono elencati rigorosamente a voce alta, se no la cagna non resta soddisfatta e considera nullo il procedimento): “si prende la Medusina” (la Sciurallevatrice sistema la cagna bene sulla schiena senza far toccare il fianco a terra, deve appoggiare solo sul centro del dorso), “si taglia” (la Sciurallevatrice simula con le dita un paio di forbici che percorrono il ventre della cagna partendo dal centro del petto e scendendo tra i due cordoni mammari, e la cagna comincia a socchiudere gli occhi), “si mette il ripieno” (la sciura finge di introdurre nel taglio immaginario un gustoso ripieno, massaggiando la pancia della cagna, che ha già chiuso gli occhi), “si richiude” (la sciura muove su e giù le dita a slalom sul taglio immaginario, mimando il gesto di ricucirlo, e la cagna comincia a tirare fuori la punta della lingua in evidente visibilio), “si spalma la salsa” (la sciura passa tutte e due le mani su e giù per la pancia disordinatamente come se spalmasse una salsa, mentre la cagna entra in modalità “fai di me ciò che vuoi”), “poi si mette in forno per trenta minuti” (la sciura cambia posizione e si prepara a colpire), “ed è pronto!” (la sciura da’ una pacca sui quarti posteriori della cagna, la quale, se soddisfatta, si rialza e comincia a giocare).

Finito con la Medusa al forno, nel frattempo è cominciato il concerto in Tuono maggiore: bisogna sapere, infatti, che Tuono arriva all’ora dei pasti in grave pericolo di vita, perché a quanto pare se aspetta cinque minuti di troppo rischia la morte per inedia.
Per questo motivo, già quando inizio a liberare i grandi, lui mi ricorda di sbrigarmi perché potrebbe rimetterci la pelle, emettendo pressappoco questi suoni: “Uuuhff. Awwuuuhff. Auaua! Auauarrrrr!! AuuuhYAAAAAAWN!” (questo perché dall’eccitazione sbadiglia mentre fa casino, col risultato di imitare alla perfezione il raglio di un asino).
Contemporaneamente Tempesta, che condivide il box con Tuono, comincia a saltellare dappertutto stile canguro, possibilmente mettendo, dopo un po’ di tentativi, le zampe su Tuono, il quale, vedendo interrotto il proprio concerto, si infuria e la assale, così scoppia la rissa.
La Sciurallevatrice apre così il box, ma i cuccioli impiegano circa trenta secondi ad accorgersene, perché stanno volando botte da orbi. Alla fine Tuono realizza che la porta è aperta e si catapulta ad indicare alla sciura la via per il deposito mangimi, casomai si fosse dimenticata che lui sta morendo di fame: poi si rende conto che sono ore che non espelle urina e così se ne libera proprio davanti alla porta per accedere alle crocchette, di modo che la Sciurallevatrice debba per forza aggiungere alla suola delle proprie scarpe un tocco di odore campagnolo, se vuole andare a riempire le ciotole.
E non può rifiutarsi, avendo un cucciolo che sta lottando con la morte. Tempesta invece si finge indifferente fino all’ultimo, facendosi i fatti suoi finché non arriva la ciotola, salvo poi trasformarsi in un diavolo della Tasmania se solo il fratello prova ad avvicinarsi.
Dopo il primo pasto, la sciura chiude tutti nel recinto grande, lasciando che i cani comincino a digerire il piccolo primo pasto, per poi portare fuori, più tardi, un cane o due per volta, per farli giocare e portarli a passeggio.
Inutile dire che il primo a pretendere di uscire è Piccolo, perché la sciurallevatrice non deve mai e poi mai permettere a chicchessia di passargli davanti, in quanto questo significherebbe che lui ha perso la qualifica di “fidanzato” e comporterebbe il protocollo di offesa di cui sopra.

I giochi che ama Piccolo non sono proprio dei giochi classici.
Innanzitutto, come a tutti i cani, gli piace rincorrere la palla, ma non è che abbia un gran bisogno della Sciurallevatrice, in quanto questa si limita a lanciargliela solo la prima volta, dopodiché Piccolo la va a riprendere con uno scatto che sembrerebbe anche elegante se non inchiodasse all’improvviso quando raggiunge la pallina, provocando un’impennata del proprio sederone e prendendo la pallina rimanendo per un attimo in equilibrio sulle zampe anteriori.
Da quel momento in poi, la sciura può anche andare a fare merenda, perché tanto Piccolo si intrattiene da solo lanciandosi la pallina in autonomia, o fingendo che gli sia caduta per poi riprenderla di scatto con l’aria da “Credevi di fregarmi, eh?! Ma io sono troppo furbo per te!”, o giocandoci con le zampe anteriori come un baldo gattino.
Un altro “gioco” che gli piace è “la faccia cattiva”. La Sciurallevatrice deve avvicinarglisi con l’espressione da cattiva, possibilmente ringhiando, e a questo punto Piccolo comincia a fare di tutto. Ma proprio di tutto.
Può andare a nascondersi dietro un cespuglio, rotolarsi per terra ringhiando, andare a prendere la palla ed ucciderla senza pietà davanti alla sciura, saltellare su e giù scodinzolando a mille, correre in cerchio tutt’intorno o fare l’inchino abbaiando.
Ogni volta reagisce con immensa gioia alla “faccia cattiva”, ma la sua reazione è sempre imprevedibile.
Un altro dei suoi giochi preferiti è “trova il biscottino”. La Sciurallevatrice gli nasconde un biscottino sotto uno di tre bicchieri posti davanti a lui, che hanno un buchino sulla cima per facilitare la diffusione degli odori. Piccolo deve trovare il bicchiere giusto ed ottenere il biscotto. Svolgimento: Piccolo annusa tutti e tre, poi si sofferma su quello giusto. Lo annusa e riannusa, e quando è sicuro di averlo azzeccato fissa la Sciurallevatrice con occhi malinconici, come per dire “Vuoi mica farmi fare una cosa così complicata, vero? Non credo che potrei sopportarlo. Lo sai che sono storpio. Se sollevassi ora quel bicchiere, il mio corpo potrebbe non reggere.”
A quel punto, la Sciurallevatrice gli solleva il bicchiere, lui prende il biscottino e poi le ride in faccia soddisfatto: “Povera stupida, ci caschi sempre!”
Segue la passeggiata, durante la quale ogni tre passi circa Piccolo controlla che la sua amata lo ami sempre come tre passi prima, che sia a meno di 50 cm di distanza e che gli dica sempre e comunque che è proprio bravobravino.
Prima di prendere qualsiasi iniziativa chiede il permesso alla Sciurallevatrice; se lei si ferma, lui si ferma, se lui sta defecando e lei fa un passo, interrompe tutto, che si sa mai, potrebbe perderla di vista, e continua quando lei si ferma di nuovo (consumo sacchetti: 5 o 6 per passeggiata).
Al ritorno, al momento di farlo entrare nel recinto per tirar fuori qualcun altro, inizia una fase depressiva in cui Piccolo deve sopportare nuovamente la dolorosissima separazione dalla sua amata Sciurallevatrice, attenuabile soltanto con l’elargizione di un biscottino a forma di cuore.
E’ poi il turno di Medusa e Rebecca, che preferiscono una passeggiata a briglie sciolte nei campi, casomai trovassero qualche snack di letame per arrotondare la razione; la Sciurallevatrice porta sempre il salamotto con sè, perché si tratta in assoluto del loro gioco preferito.
Di solito la Sciurallevatrice si procura anche qualche buco alla mano, perché per risparmiare compra il salamotto piccolo e le due principessine lo introducono in bocca praticamente per intero.
In alternativa al salamotto si gioca al “disboscamento invasivo”, che consiste nel dire “attacca!” indicando qualche arbusto selvatico e facendolo eradicare da una delle due, che poi se lo porta a spasso come un trofeo con infinita soddisfazione. Solitamente l’altra, gelosa perché non chiamata in causa, si trova una sua pianta da distruggere, rigorosamente spinosa, come un rovo o una gaggia, e la sciura inizia a gridarle contro, ma la cagna in questione non fa che eccitarsi ancora di più ed accanirsi maggiormente (ah ah! “acCANIrsi”, l’avete capita?! … ehm, lasciamo stare).
Giocato ed esplorato il territorio, comunque, le signorine non scordano mai di portare alla Sciurallevatrice un souvenir prima del rientro, che consiste in un pezzo di sterco, un osso, una carogna o simili bocconi invitanti che gentilmente intendono condividere con lei.
Infine tocca ai due monelli, Tuono e Tempesta, i due cuccioli dal nome connesso, rimasti insieme per ironia della sorte.
Le passeggiate, per loro, sono principalmente educative, e così la sciurallevatrice lavora sulla condotta al guinzaglio. Questo significa che entrambi i cuccioli camminano al suo fianco per tutta la passeggiata, come se stessero sempre gareggiando come coppia a un’internazionale.
Ci siete cascati, eh?
No, non succede affatto così. Ma cosa credete? Si tratta di una SCIURAllevatrice, non di un’allevatrice seria.
I cuccioli, porelli, fanno del loro meglio. Sanno perfettamente come ci si comporta al guinzaglio.
Peeeeerò… ci sono delle regole. Così loro cammineranno sempre al fianco e rispetteranno le fermate della Sciurallevatrice, a meno che la situazione non richieda che debbano attenersi al seguente rigoroso codice:
– Le foglie secche sono nemici da uccidere. Tutte.
– I fazzoletti usati vanno minuziosamente analizzati.
– I pacchetti vuoti di patatine vanno leccati almeno una volta, anche se questo dovesse costare una sculacciata.
– Se c’è un’odore interessante dall’altra parte della strada, si attraversa senza esitazioni.
– Ogni oggetto ingombrante dalla forma strana (il cartello dei lavori in corso, un sacchetto di plastica in mezzo al prato, un copertone abbandonato) va immediatamente segnalato con vocalizzi minacciosi ed ininterrotti.
Al ritorno, entrambi i cuccioli fanno qualche esercizio di obbedienza con la Sciurallevatrice, che per ora sono solo “seduto”, “terra”, “resta”, “passo” (al posto di “piede”, per mantenere la tradizione del primo cane della sciura, che imparò questo comando), e gli immancabili “dai la zampa”, “dai bacino annonna”, e, per richiamarli all’attenzione, “chi vuole il bomboooo?” (altrimenti, che Sciurallevatrice sarebbe?).
Ed eccone l’esecuzione:
TERRA – Tuono: si mette a terra correttamente, poi decide che è troppo faticoso e mentre la sciura gli dice “bravoooo!” lui si svacca: così, immancabilmente recepisce che il complimento è riferito allo svaccamento. Tempesta: con prato bagnato si rifiuta di bagnarsi il pancino, mentre a pavimento asciutto si rassegna anche, ma con l’espressione da cane sotto tortura, per far sentire la Sciurallevatrice in colpa.
RESTA – Tuono: guarda la Sciurallevatrice preoccupatissimo mentre si allontana di due metri, arrivando talvolta anche a piangere per la solitudine. Tempesta: se ha di meglio da fare, se ne va. PASSO – Tuono e Tempesta: impeccabile se con biscottino pronto per premiarli, passibile di eccezioni nel caso stabilissero che la sessione di addestramento può anche finire lì perché non ci sono biscottini.
DAI LA ZAMPA – Tuono: nel 90% dei casi, dopo averla data, si sbilancia e cade per terra. Tempesta: guarda la sciura con l’aria da “non mi abbasserò mai a fare una cosa così umiliante”.
DAI BACINO ANNONNA – Tuono: lecca e stralecca la Sciurallevatrice fino a consumarle la faccia. Tempesta: se proprio la sciura insiste tanto ma tantotantotanto, allora tira fuori mezzo centimetro di lingua e le tocca la guancia, per poi chiudere i battenti e dichiarare “prossimo spettacolo domani”.
CHI VUOLE IL BOMBOOOO? – Tuono e Tempesta: mollano qualsiasi cosa, qualsiasi cosa stiano facendo, e si scapicollano dalla Sciurallevatrice.

Finite le sessioni semi-individuali, la sciurallevatrice va ad integrarsi nel branco, chiudendosi per qualche ora nel recinto insieme ai cani, con qualsiasi clima.
Di solito, Rebecca è così contenta del suo ingresso che inizia a correre su e giù con la sua pallona gigante in bocca, invitandola a tirargliela.
Medusa-cozza le si appiccica addosso con la sua espressione tipica, che resa in linguaggio umano sarebbe un “coccolami”.
Ma non un “coccolami” tipo orsetto di peluche, bensì un “coccolami o ti stacco una mano”, all’incirca.

Piccolo, in questa fase, ha due comportamenti fondamentali: è geloso degli altri, oppure è molto geloso degli altri.
Nel primo caso si prende la pallina e se ne va in un angolo mentre tutti gli altri circondano la Sciurallevatrice, facendo l’offeso e pensando ai fatti suoi, perché non può tollerare di condividere la SUA Sciurallevatrice con altri cani.
Nel secondo caso prende a spallate tutti gli altri finché non riesce ad inserirsi ed appiccicarsi alla sua amata, guardandola con occhi adoranti per averla riconquistata.
Tuono, solitamente, si piazza in un punto con l’espressione da saggio della montagna e sorveglia il branco. Per lo meno, lui è convinto di avere l’espressione saggia.
Rimane lì a giocare al maschio alpha finché Medusa non va a bullarsi mordicchiandolo senza apparente motivo (il suo passatempo preferito quando ci sono dei cuccioli, per sfogare la frustrazione di dover subire da Rebecca le stesse angherie): a quel punto lui si dimentica di fare la faccia da saggio e corre piagnucolando dalla Sciurallevatrice, che, in quanto tale, inizia immediatamente a consolarlo: “Cosacccèèèèèèè ammoredinonna? Cosa ti fa la Medusina? E’ prepotente? E’ tanto tanto prepotente? Adesso nonna la sculaccia! Sì, amore mio, nonna la sculaccia subito! Povero morbidone della nonna!”
Medusa allora si avvicina ed infila la testa sotto il braccio della Sciurallevatrice, per chiedere umilmente perdono.
Mentre succede tutto questo, Tempesta, che solitamente se ne sta per i fatti suoi, sente odore di coccole e, anche se non c’entra niente, si inserisce nella mischia per ottenere carezze gratuite.
Di conseguenza arrivano anche Rebecca e Piccolo, si sfonda la cassetta della frutta su cui si era seduta la Sciurallevatrice, e, già che si è per terra, si decide tutti insieme di fare una bella rissa nel fango.
noi futuri genitori di un rott vorremmo assolutissimissimamente sapere come poterti contattare e conoscere te e la tua morbidisa famiglia…complimentissimi x l’articolo,si percepisce che li ami davvero follemente,abbiamo riso davvero tantissimo io e mia moglie! abbiamo due bimbi;uno di 4 anni e l’altro di 2 mesi vorremmo seriamente sapere da una persona esperta quanto ci consigli di aspettare x prendere il nostro primo ed attesissimo rott… grazie e ancora tantissimi complimenti!!
Basta premere sul mio nome e verrete reindirizzati al mio sito web!
Complimenti per i tuoi cani, sono splendidi.
la “Medusa al forno” mi ha fatto tornare in mente un giochetto che faceva una mia ex collega con il suo pit bull. Lei diceva “facciamo l’altalena?” e Ralph cappottava pancia all’aria e si faceva prendere per le zampe dalla padrona e suo marito che lo dondolavano. Ralph adorava l’altalena (le sue articolazioni non saprei!) e quando lo mettevano giù restava lì a zampe tese come a dire “ma come, già finito??? Ancora!!”
leggendo l’articolo ho avuto un flashback (nel caso ce ne fosse stato bisogno): Piccolo ha lo stesso comportamento che aveva il mio Max. Ho condiviso la mia vita con molti cani, monorazza e multirazza, e li ho amati tutti, ma il Rott è stato davvero speciale: vuoi perchè è cresciuto insieme a mio figlio, vuoi perchè con lui ho superato anni difficili ma soprattutto perchè questa razza ha delle caratteristiche veramente affascinanti. Leggendo ” il vero standard del Rott ” avevo già rivissuto le mia esperienza con Max e ringrazio Valeria Rossi per questo e per avermi reso un pò meno ignorante. A Fabiana faccio i complimenti per le sue creature e per il suo articolo veramente carino e tantissimi auguri
Grazie infinite!
Anche per me il rottweiler… “è tutto”, proprio come dice Valeria nel suo vero standard.
no, per carità, non sottovaluterei mai un morbidino! il mio primo cane comunque era uno sfigatissimo san bernardo, a cui ho insegnato tutto da sola…ovviamente prendendo svariati spunti da questo sito..e devo dire che era un cucciolone molto educato (oltre ad essere l’amore mio, mai dimenticato e che piango ancora, a 8 mesi dalla sua morte).
quindi credi che una sciuramaria con figlio di 7 anni potrebbe gestire e far stare bene una piccola rott? sono cani che adoro, ma mi resta sempre un dubbio: sono alla loro altezza???? cmq ti contatterò via e-mail per parlarne meglio.. grazie mille Fabiana!
Io sono convinta che l’importante sia non sottovalutare la situazione, e decisamente non è il tuo caso, e soprattutto fare tutto il possibile per conoscere le nozioni di base per crescere al meglio un morbidino di 50 kg.
MA dici che Tempesta e` troppo grande ormai perche` te la vuoi tenere tu vero? non posso credere che ad appena 5 mesi sia gia` fuori gioco per una famiglia nuova…da come la descrivi ha un carattere bellissimo, riservato ma giocoso, non si sda` ma ama le coccole…come fa la gente non vedere una simile meraviglia? Secondo me quando venivano i signori interessati tu la nascondevi per tenertela tutta per te (come avrei fatto io) ^o^
Confessa…
Teoricamente a 5 mesi è ancora appetibilissima, è che la gente vuole il cucciolino piccolo (scopro con orrore sempre più spesso che tanti tentano di ottenere dall’allevatore il cucciolo appena svezzato… Per giocare alla mamma allattandolo col biberon… ditemi che senso ha, si comprino un bambolotto!) e spesso mi contattano persone che vogliono la cucciolona per farne una fattrice… E finora non mi è piaciuto nessuno di loro, tutti interessati solo a farne una macchina sforna-cuccioli. Poi non è che mi stia sforzando di farle pubblicità…. Comincio a far fatica a pensare di darla via, e così, se capita la persona giusta, bene, se no… “aggiungi un posto a tavola!”
ma io la prenderei anche subito…solo che sarebbe il mio secondo cane (e il primo ahimè è morto a sei mesi) e non credo di avere l’esperienza sufficiente per una piccola rott! però certo che quel musotto mi fa impazzire….quanto sono belli i tuoi cani!!!! tienici aggiornati sulle vostre avventure!
Cara mia, Rebecca è stata il mio secondo cane, da qualche parte bisogna pur cominciare, no? Secondo me non devi preoccuparti di questo, io seguo sempre meglio che posso i padroni dei miei cuccioli e li aiuto con l’educazione, e con un buon corso di addestramento di base non avresti problemi. L’importante è studiare! Comunque non voglio sfruttare il blog di Valeria, che cortesemente mi ospita, per motivi economici, quindi ti invito a cliccare sul mio nome sopra al mio commento per venire direttamente reindirizzata al mio sito, dove troverai e-mail, telefono, indirizzo e tutto ciò che vuoi per contattarmi.
Invidio chi potra` fare la nanna e giocare con Tempesta…
Che poi sono matti. Io ho avuto un cucciolo di 27 giorni, prenderlo o vederlo buttato nella spazzatura, e` stato un incubo, voleva dormire SOTTO la pancia e io mi facevo le notti in bianco per paura di schiacciarlo e poi ogni mi pare 4 ore il biberon con le dosi che cambiavano ogni settimana e poi la cacca da controllare sempre e poi la nanna con la ninnananna e poi giustamente voleva stare sempre insieme e come dirgli di no? In natura sarebbe stato insieme alla mamma e ai fratellini, me lo portavo dietro in un grembiule cucito a tasca…e infine fino ai tre mesi una paura folle che stesse male cosi` piccolo piccolo e io inadeguata come mamma!
Provincia di Torino? Perfetto, così adesso saprò dove andare se mai un giorno intendessi prendere un Rott; oppure dove indirizzare se qualcuno mi dovesse chiedere se so di un allevatore serio a due passi da casa..
🙂 Sempre prima verificare di persona! Potrei aver scritto baggianate per farmi pubblicità, no? Comunque non c’è fretta, per un po’ niente cucciolate, devo trovarmi un lavoro per mantenere i miei cani, dato che il ricavato delle cucciolate non basta… (Sarà che compro mangimi di alta qualità, un gioco o due a settimana perché li rompono tutti, biscottini, premietti, guinzaglietti colorati, libri e libri sui cani che ormai posso anche saltare certi capitoli perché alla fine son sempre le stesse cose, e via dicendo?!)
Ci sarebbe ancora Tempesta che cerca casa, ma… 🙂 Non so se riuscirò più a darla via dopo averla tenuta cinque mesi!
Verificare ho già verificato….
Se non fossi più che coi controfiocchi non credo saresti stata pubblicata qui (e non solo 1 volta). Come “referenza” a me basta e avanza.
Comunque tranquilla, al momento il Rott non è nel mio futuro (al momento….) ma magari potrebbe capitarmi di aver notizia di qualcuno che cerca un buon allevamento…
a Fabiana:
visto che la mia pitbulla è una “distruggi-giochi di professione (lo sono pure il padre e la madre, quindi me lo aspettavo) pian piano ho imparato quali giochi valga la pena di comprare (facendo il rapporto “costo-durata”) e quali siano si graditi ai cani ma inutili in quanto di durata troppo breve (tipo 15 secondo o meno dei “que-que”, molto amati dal mio cane, ma distrutti talmente in fretta da essere antieconomici nonostante il loro prezzo basso).
Un rott probabilmente è ancor + distruttivo sui giocattoli rispetto ad un pitbull, e la taglia maggiore impone giochi mediamente + grossi e quindi ancor + costosi, però il principio di scelta credo sia simile..
i giochi di corda sono abbastanza duraturi (quelli + lunghi sono adatti al tiro alla fune fra umano e cane o fra cane e cane e sostituiscono i salamotti in quanto sono in media + duraturi, ma si deteriorano se lasciati in prato sporchi x giorni; quelli + piccoli sono adatti anche a essere tirati ma comunque nel fango si lordano terribilmente e si deteriorano e lavarli non è così pratico), ma devono essere assolutamente scelti senza parti in plastica (che si rompono presto rovinando il giocattolo e possono pure diventare taglienti, io uso i modello a “corda annodata” di varie lunghezze che sostituisco al classico salamotto x il tiro alla fune, visto che la mia i salamotti li distrugge in tempo record, forse ne esistono di + solidi, ma x ora non ne ho trovati mentre il gioco di corda pur danneggiato regge x molti mesi e io ne uso uno come “giocattolo di emergenza” x fissare un richiamo funzionale in “momenti critici”, ovvero il richiamo con il fischietto che so di usare solo io e deve essere il + funzionale e rapido possibile x sicura, mentre il VIENi magari lo usano anche parenti e amici rovinando il lavoro e lo fanno anche se gli spieghi attentamente cosa fare e non fare e perchè); i kong modello “extreme” (quelli neri) di misura adeguata x taglia e tipo di cane (tanto c’è una tabella con pesi e razze di cani x fare la scelta giusta, io non li uso mai riempiti di cibo, visto che mi ridurrebbero la casa ad un letamaio e al mio cane non servono, ma solo come giocattoli da lancio e da “rosicchio”) che sono assai + resistenti di qualsiasi pallina o altro giocattolo “da lancio” e la forma strana li fa rimbalzare in modo imprevedibile (i kong costano tanto, ma se il cane li fa a pezzi entro 30 giorni te li sostituiscono, e in media durano assai + di qualasiasi gioco simile mai provato da me, però hanno uno strano odore che ai cani non dispiace ma in casa almeno x il primo mese è fastidioso ed essendo pesanti se lanciandoli becchi il cane in testa non è il massimo…poi se si hanno cuccioli e adulti i cuccioli possono taòlvolta incastrare la mascella nel buco del kong x loro troppo grosso, idem se abbiamo cani di taglie diverse, mentre prendendo kong + piccoli essi possono essere distrutti + rapidamente dai soggetti + grossi); gli pneumatici di motorino ben lavati sono molto amati dai cani soprattutto se fatti rotolare facendone delle “prede” (così si insegna al cane ad aspettare prima di lanciarsi all’inseguimento visto che o aspetta o placca lo pneumatico dopo 30cm di corsa levandosi il divertimento in buona parte), e il cane può anche farci il tiro alla fune con fino ad altri 3 cani o “sbranarli” progressivamente (e anche se sottoposti a sbranamento hanno una buona durata e dal gommista non costano nulla, la rottura è lavarli ma se usati in esterno possono essere lavarti un po’ meno accuratamente che se devono stare in casa; poi li si può anche appendere a corde x trascinarli o appenderli x farci appendere il cane con la bocca, possono essere trainati dal cane, ecc..insomma, hanno mille usi sono economici e duraturi e divertono i cani “distruttivi” con poca spesa ed alta resa..)..
x il gioco del “distruggi tutto” gli scatoloni di cartone formato maxy dei supermercati sono adatti e a costo zero: alla mia piace farli a coriandoli di non + di un cm x ogni pezetto, come a suo padre (lo fa pure con i rotoli di cartone di scottex e carta igienica, ma le durano veramente poco mentre uno scatolone da + soddisfazione anche se pulire subito dopo è imperativo).
Alla mia piace non solo rosicchiare ma anche giocare x mesi o anni a rosicchiare e rincorrere ossi di ossobuco che rosicchia fino quasi a sterilizzarli rendendoli pulitissimi e inodori e li consuma pian piano: in casa se li auto-lancia e li insegue e poi lo porta sul divano x rosicchiarli, ne ha alcuni che hanno vari anni e sono ancora abbastanza integri nonostante i profondi segni di rosicchiamento, ma un cane + grosso se tende ad ingoiare ossa intere potrebbe farseli andare di traverso e strozzarsi, quindi meglio darli con cautela e stando a vedere il cane x le prime volte, soprattutto se è grosso..
scarti di potatura (sempre a costo zero, basta andare dove hanno potato da poco gli alberi o chiedere a chi li pota di lasciarci qualche tronchetto di scelta) sottoforma di “tronchetti da rosicchio e/o da lancio”, a seconda della lunghezza del diametro e del peso, che devono essere di diametro abbastanza ampio da non spezzarsi se rosicchiati e di legno che anche una volta seccato non da schegge (e di legno proveniente da alberi non tossici e non trattati con pesticidi o almeno adeguatamente lavati x lavare via eventuali pesticidi/erbicidi come se si trattasse di verdura x il consumo umano): io x botta di culo, svariati anni da, ho trovato un tronchetto di rosmarino selvatico appena tagliato spesso come un polso umano (non credevo che esistessero piante di rosmarino tanto spesse) che viene rosicchiato da anni dal mio cane e quando lo rosicchia le viene pure un buon alito e spamnde in giro un gradevole odore di rosmarino, poi posso pure lanciarglielo come un normale bastone da riporto sia in casa (con attenzione visto che pesa abbastanza pur on essendo molto lungo) sia in esterno.
ogni tanto mi lascio tentare dal prenderle qualche pallina da tennis e gioco di gomma piena di varie fogge x cani, ma durano sempre talmente poco da non compensare il prezzo, mentre i “que” ogni tanto li prende mia madre al supermercato, ma durano non + di 15 secondi quindi secondo me sono soldi buttati nonostante x qualche decina di secondi il cane vada in visibilio al loro suono da “preda agonizzante e terrorizzata”..
magari fai già queste scelte, ho scritto il post solo x dare qualche spunto dovuto alla mia breve ,ma “intensa” esperienza con un “cane-tritagiochi”, e se x caso può essere utile a qualcuno ben venga, altrimenti amen…
ciano e complimenti x i tenerissimi pelosoni (poi i cani con labbroni quando sono capottati anche se sono strambi sono tenerissimi all’ennesima potenza! la mia a pancia all’aria sembra una strana versione del dio egizio dei morti “Anubis in versione neonato” x via del pancino glabro e rosa e del muso da dingo/sciacallo che le viene quando capottandosi le orecchie si drizzano x la gravità…poi però la mia è specializzata pure in “allargamento esponenziale occhioni, tipo gatto con gli stivali di Shreck”: è un mistero come possa far diventare gli occhi di 2 o + volte + grandi e languidi (e si mette pure apposta in “pose tenerelle acchiappacoccole” muovendo perfino la “punta coda” x apparire ancor + tenera…e così facendo chi resiste a pacioccarla? nessuno dotato di un cuore battente nel petto…e LEI LO SA! ..e se ne approfitta biecamente x avere + coccole: è un “cane da coccole”, mica un “cane da combattimento”…)..
Ancora complimenti x i tuoi morbidoni tenerelli!
Se vorrò un rott verrò da te visto che mi interessano animali equilibrati e ben allevati in un clima il + possibile “casalingo”, ma attento alle loro esigenze psichiche e fisiche! ..e trovo i rott adorabili come aspetto e come carattere. ;-))
Ma li vedo tutti i giorni dal treno possibile?
Provincia di Torino?
Comunque troppo bello il racconto.
Ciao
Eh, già, sono proprio loro, i cani che si vedono dal treno che va da Bra (CN) a Carmagnola (TO) e viceversa!
Mio papà faceva con me e mia sorella l’equivalente del vostro “medusa al forno” XD
Hihihi!!!
Ehi, chi vuole vedere Piccolo Principe che “fa il morto”? 🙂
ussignur… che sagoma!!!
Ohmmmmammmmmamia!!!!!!
Insieme al Piccolo (eufemismo..) Principe mi sto capottando anch’io!!!
Dài che aspettiamo la prossima puntata…
Che so?
– Lo stupidario dell’acquirente del roZZwailer… oppure “come NON farsi vendere un cane”
– L’ansia da separazione dal punto di vista della Sciurallevatrice.. (ma mi sa che questo richiederebbe scorte di kleenex e sarebbe da leggere SOLO in una giornata particolarmente radiosa…se no si rischia la depressione…)
Parentesi molto seria:
Grande, grandissima Fabiana.
Tu hai reso tutto molto divertente… ma che impegno e fatica!!
Anche se credo ampiamente ripagato dai tuoi “morbidini” …
Beh, per lo stupidario, basta sfogliare la nota facebook di Daniela Ladani Marchesa Maffei (https://www.facebook.com/notes/daniela-ladani-marchesa-maffei/stupidario-raccontate-la-vostra-d/10150277740486085) in cui ho dato un consistente contributo con le “perle” sentite ultimamente!
A quanto pare, la selezione del futuro padrone e la cessione dei cuccioli sono argomenti desiderati. Dovrò prendere il coraggio a due mani e cominciare a scriverne…
non lo vedo!!! Lo schermo resta tutto nero, non c`e` un link per favore? voglio capottarmi anche io ^o^
Vai su youtube e cerca “Piccolo Principe BANG”
L`ho visto! ASSASSINA!!!! ^o^
Grazie per questa ventata di buon umore e SACROSANTO CINOAMMMORE!!
Bell’articolo, leggo e mi sembra di essere lì a vedere le scene.
Bacioni sui capoccioni dei cuccioloni…oni..oni..oni..oni..
Grazie a te per il complimento! I miei “morbidini”, come li chiamo sempre, vanno matti per questo stile di vita!
Che bello poter ridere fino alle lacrime!!!
Questa è l’allevatrice che piace a me: sciura fino al midollo.
Fantastico e coinvolgente lo stile del racconto.
Non vedo l’ora di leggere il seguito.
Bravissima!!!
Grazie, per me l’allevatore dovrebbe essere sempre prima di tutto un normale padrone di cani, e così cerco di fare. Riguardo ad un eventuale seguito, invito anche te a suggerirmi un argomento da trattare!
Posso suggerirti io?
Mi piacerebbe leggere molto su come scegli i futuri proprietari dei piccoli(!?) e come superi il distacco da loro.
Grazie
Ahia, ma vuoi un articolo piacevole o vuoi piangere lacrime amare? No, perché il distacco dai cuccioli è la sofferenza più grande che deve affrontare l’allevatore, dopo la morte di un cane… La scelta dei proprietari è più carina invece, potrei parlarne nel prossimo raccontino.
Mi piacerebbe leggere comunque anche se dovro’ prosciugare la mia scorta di fazzolettini.
Se non vuoi far piangere tutto il tpic ti posso lasciare la mia mail….
Ecco magari un lungo racconto su come scegli i proprietari di cani e due righe sul distacco dai cuccioli che poi piangiamo come vitelli…
Sono curiosa anche io perche` ho avuto sempre il sospetto che a me abbiano dato cani e gatti per la sola ragione che li avrei presi volentiri, li avrei tenuti con amore, avrebbero mangiato il meglio che potessi permettermi e dormito sul letto. Mai nessuno si e` minimamente preoccupato della mia inesistente preparazione cinofile per esempio. Pero` devo dire che la maggior parte di cani e gatti vissuti in casa mia sono arrivati per conto loro, senza intermediario e si sono piazzati e non sono piu` schiodati. L`ultimo in ordine cronologico Yukita, cagnonemix hokkaido labrdor (forse)che l`nno scorso il 3 gennaio e` arrivato al seguito di Maro a mio marito che erano andati a fare una passeggiata. Magari gli chiedo un articolo su quali basi i cani si scelgono la famiglia…cosi` per par condicio ^o^ Ora c`e` una volpina che si sta avvicinando sempre di piu`..se non fosse per i cani verrebbe a mangiare in cucina…
magari se hai avuto un cucciolo a cui ti sei “particolarmente” affezionata e come hai fatto a darlo via…
o come segui le vicissitudini dei cuccioli che hai “piazzato”, sai in fondo le storie allegre fanno sempre bene all’anima, ma anche versare qualche lacrimuccia… beh, a volte non guasta…
Grazie Signora Valeria, mi hai rasserenato la giornata! Mi rispecchio un pò in quello che fai perchè anch’io amo comportarmi così col mio cagnotto ogni pensiero negativo sparisce, si sta bene! Complimenti per i tuoi amici pelosoni, sono proprio dei dolci patatoni!
Ehm, io mi chiamo Fabiana… 🙂 Ma che cosa cambia, dopotutto? I complimenti fanno sempre piacere. Grazie mille!
Uhhhh, leggo solo ora!!!!!!!!!!!!!! Scusaaaa, sono rinco, mooolto rinco!
Fantastico! 😀 Ho letto tutto di un fiato e non sono riuscita a smettere di ridere ed immaginare le facce buffe dei tuoi cani.. ahhahaha 😀
Ti assicuro che anche io rido moooolto spesso in mezzo a questi pagliacci! Vivere con loro è per me grande fonte di gioia e, di conseguenza, di benessere fisico.
AHAHAHAHAHAAHAH! Non respiroooooooooo! Lacrimeeeeeeeeee! AHAHAHAHAHAHAHAHAH! Muoiooooooooooo!
(non esattemente un commento decisivo, ma che altro si potrebbe dire?) 😉
… E io che temevo risultasse noioso! 😀
Grazie per il racconto! Mi e` piaciuto tantissimo! Trovo tutti carini e Tempesta una fanciulla molto dignitosa ^o^ Ma e` possibile che abbia visto una foto di Medusa bellissima da cucciola nella dog war?
Possibilissimo, dato che è arrivata seconda alla competizione organizzata!
Tempesta è dolce come il miele, è solo molto intelligente e quindi anche indipendente, ma veramente una cagna speciale e meravigliosa! Mi fa piacere che tu abbia gradito il racconto 😉
Ah dunque e` lei…ricordo che guardavo la foto, le facevo le carezzine al video ed elucubravo piani su come riuscire ad averla…ho due maschi e non ci sarebbero stati problemi…ma abito nel nord del Giappone e quello forse sarebbe stato un problema. Ora saputo che Medusa fara` la riproduttrice spero che ci farai vedere le foto dei cuccioli almeno!!! Ma metti la foto di Tempesta in giro, raccontala e vedrai quanti vorranno adottarla!!!! Che poi io sarei felice anche di avere Piccolo, la gente vuole sempre tutto perfetto ma e` una sciocchezza, ho avuto un amore di gattino con la cerebellite e un cagnolino che poteva muoversi solo con le rotelle eppure sono sicura che abbiano avuto entrambi una vita dignitosa felice con me e io on loro. Ma Piccolo e` il tuo fidanzato quindi giro alla larga ^o^
^o^ ^o^ DAvvero spero di vedere presto un tuo altro articolo e tante foto dei tuoi bellissimi bau!
ciao ciao
ESATTO! IL MIO PICCOLO NON SI TOCCA!!! E’ il mio fidanzato e niente al mondo potrà mai separarci! 🙂 Medusa non sono certa che farà la riproduttrice, a lastre preventive è risultato quello che pare un lieviiiiiisssimo accenno di displasia dell’anca… E se così fosse, per quanto bella ed eccezionale caratterialmente… Niente cuccioli! La salute prima di tutto! Comunque è ancora tutto da accertare. Abiti in giappone?! Che figata, mi piacerebbe vederlo un giorno, mi ha sempre incuriosita dato che pratico il ju-jitsu (sì, lo so… sarebbe più corretto dire “ju-jutsu”) da ormai dodici anni. Ma allora hai due akita? 🙂 Evviva i luoghi comuni! 🙂
Ciao si abito in Giappone, mio marito e` giapponese. Ma non ho due Akita, ho uno shiba nero e un mix hokkaido labrador. Entrambi trovatelli. Lo shiba, Maro, arriva da Yokohama dove abitavo prima, ora sto a Sapporo nel nord e il mix, Yukita, e` un cagnone bianco che l`anno scorso ai primi dell`anno ha seguito Maro e mio marito durante la passeggiata mattutina e` venuto in casa ha mangiato, si e` paizzato sul divano e non si e` schiodato piu`. Maro e Yukita sono molto amici、giocano mangiano e dormono insieme a noi nel lettone!
Se vieni in Giappone al nord fammelo sapere ne!!!! Sono su Facebook come 亀七
Carinissimo l’articolo!!!!
Grazie!
Se devo scegliere fra i Superdog dei RIng di IPO e menate varie questo modo di intendere la cinofilia è piu vicino al mio modo di intendere il rapporto uomo cane, e sono convinto che dopo avere passato una giornata con i suoi cani la sciura allevatrice si senta rilassata e appagata, e sono sicuro che al momento del bisogno quei cani faranno il loro dovere, mai sottovalutare un Rotty quando il suo umano è in pericolo ,da coccolone è capace di diventare una tigre del bengala, ciao a tutti dal Rapace notturno
Beh, tutti i miei cani comunque frequentano anche le expo e lavorano, ma è qualcosa che facciamo saltuariamente e senza impazzire se per una volta decidiamo di rinunciare ad un’internazionale a due passi da casa a favore di una domenica passata tutti insieme a passeggio per i campi, cosa che i miei cani gradiscono immensamente di più. E posso confermare che in caso di necessità i miei cani ricordano perfettamente tutti i comandi, è capitato proprio di recente che la situazione richiedesse un cane preparato, e Rebecca, da muccona spensierata e pacifica, è stata perfettamente in grado di fare onore alla propria razza trasformandosi in un validissimo cane-poliziotto.
^_^ il nostro branco misto di Australian, Meticci,MastinMaremmaNani, Umani e Mastini dei Pirenei si riconosce molto moltissimo in questo articolo! 🙂
Apperò! E un elefante non lo avete? 🙂
Sei fantastica!! Voglio fare anche io l’allevatrice e leggere queste tue esperienze mi rende piena di gioia!! Non vedo l’ora di poter raccontare cose simili anche io 🙂
Scrivi di più, ti prego xD
Eh, calma calma, se vuoi fare l’allevatrice pensaci moooooooooooooooooooolto bene!! E’ dura! Ma molto! Hai letto i miei articoli sulle cucciolate? Te la senti di affrontare qualcosa del genere? Senza considerare che soldi non se ne fanno… Se tutto questo non ti spaventa, allora ti auguro di riuscire, perché i momenti di gioia sono veramente tanti e ogni giorno ringrazi di avere al tuo fianco i tuoi meravigliosi cani e sei felice di aver dato ad altri, con i tuoi cuccioli, la possibilità di provare la stessa gioia.
Scriverò volentieri ancora, se Valeria vorrà pubblicarmi, perché non mi suggerisci un argomento? Ho sempre paura di annoiare i lettori di TPIC, rovinando il blog a Valeria…
Ho letto diciamo 3 volte ognuno dei tuoi articoli sui cuccioli… mi sono fatta un’idea di quanto siano impegnative e di tutto ciò che serve a sopravvivere in quei momenti.. e sono riuscita quindi a capire che Prima finisco la triennale, DOPO faccio la cucciolata xD
I cani sono letteralmente la mia vita, ho iniziato a programmarmi tutto per riuscire ad avere lo spazio per tenermi altri animali… il mio giardino, purtroppo, non è molto grande, e una Hovawart basta e avanza per questo xD
Per i soldi non mi spavento, qualche lavoro part time può andar bene di accompagnamento, inoltre volgio fare anche educazione… si, direi che psicologicamente sono pronta xD
Non annoi decisamente, anzi!! Direi che è bellissimo avere esperienze di altri scritte, dal momento che non esistono manuali per la gestione perfetta di cucciolate, allevamenti e cani in generale.. e poi i cani ne combinano sempre di certe da ridere!! Per argomenti da suggerirti… non saprei, le expo? La vita quotidiana? Gli incontri con altri cani? Hai decisamente un bel branco!! 🙂 Buona fortuna per il futuro!!
Bellissimissimo racconto!
Vi ho visto nel recinto, in giro a passeggio e ho visto i comandi a cui obbedisce tuono.
Ho un debole per lui! Perche’ io sono convinta che lui e’ convinto di fare le cose per benino!
Grazie mille, ma ci conosciamo? 🙂
Intendevo che dal tuo raccoto cosi’ ben articolato, vi ho visto nella mia mente fare tutte queste cose….
Fantastico!
Ah, ecco! Mi sembrava strano che nella mia zona ci fosse qualcuno che si sforza di farsi una cultura cinofila visitando questo blog! Nel mio quartiere, quasi tutti hanno i cani, e nessuno li porta a passeggio…. 🙁
E come lo so!! Non è solo il quartiere, è proprio il paese!! Ti leggo oggi per la prima volta, complimenti per i cani e per le parole! E dire che una volta mi hanno detto “Ma c’è una come te dalla stazione”.. perplessa io… “Ma si, una che porta a spasso i cani!!” e alla fine eri tu! 🙂 Ciao!!
Nooooooo è già finita la giornata tipo??! Non può essere, dev’esserci un seguito. DEVE! Le avventure delle tue simpaticissime creature sono divertentissime e poi tu hai un modo di raccontarle davvero bello, è un piacere leggerti 🙂
Onestamente non credevo potessero esserci differenze così grandi fra cani della stessa razza e appartenenti allo stesso branco-famiglia.
Certo che non finisce qui la mia giornata, però le cose da scrivere sarebbero tante tante, e così ho tentato di riassumere i momenti salienti della giornata… Evitando, per esempio, di raccontare quando raccolgo taaaanta cacca… Che puntualmente i miei cani pestano un nanosecondo prima che io possa raccogliere. E di quando, mentre raccolgo le successive, i cuccioli si danno subito da fare per rubare i sacchetti con le prime, rompendoli e sparpagliandone ovunque il contenuto. E grazie per i complimenti, mi piace molto scrivere!
Beh, i miei cani hanno tanti caratteri diversi perché… Sono una sciurallevatrice! Teoricamente un buon allevatore deve saper dare anche una buona impronta caratteriale ai suoi soggetti… Comunque, per lo meno, il fatto che siano tutti buoni ed equilibrati me lo confermano i proprietari dei cuccioli venduti che sento spesso.
Bellissimo quest’articolo!! Troppa tenerezza!!
Grazie, ho cercato di rendere la tenerezza reale in cui annego ogni giorno!
Magistralmente sublime ! Ho riso fino alle lacrime !
Grazie mille! 🙂