giovedì 2 Ottobre 2025

Piccolo (grande) sfogo sui cani lasciati liberi in città

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di VALERIA MARUGGI – Da luglio scorso è entrato a far parte della mia vita un bellissimo meticcio di nome Syd. Da quando c’è lui, tutto è cambiato, sono cambiata anch’io, da molti punti di vista in meglio, ma sono anche diventata ancora più allergica all’inciviltà e al menefreghismo della gente. Premetto che sono una sciuramaria e non voglio insegnare niente a nessuno, semplicemente cerco di essere una persona responsabile e civile.

Una delle cose che davvero non sopporto è l’abitudine di molti proprietari di lasciar libero il proprio cane in luoghi inappropriati (vedi centro città), adducendo come scusa: “ma tanto è buono/a!”. Questa è la risposta indignata che ricevo ogni volta che faccio notare al proprietario di turno (quando il proprietario c’è e non è a 10 km di distanza dal cane, badate bene) che non sarebbe il caso di lasciare il suo cane libero in centro città/paese…come se io volessi insinuare che non può stare libero perché è cattivo! Ecco, invece non è questo che intendo e non è questo l’unico motivo per cui secondo me i cani non dovrebbero essere lasciati senza guinzaglio (e spesso anche senza supervisione) in luoghi non adatti.

Comunque, innanzitutto, bisogna vedere cosa si intende per buono: magari il tuo cane è buono con le persone, con i cani del sesso opposto, con i cuccioli…ma odia i cani del suo stesso sesso!
Come ho detto, però non è neanche questo il punto. Supponiamo che il cane in questione sia davvero buono con tutti, nemmeno in questo caso secondo me sarebbe una buona idea lasciarlo senza guinzaglio, per vari motivi che provo ad elencare a grandi linee:

1.    il tuo cane buonissimo può essere aggredito da un altro cane che buonissimo non è e che magari è pure lui senza guinzaglio
2.    Può essere investito da una macchina
3.    Può causare incidenti di vario tipo di cui tu, caro proprietario, saresti penalmente responsabile
4.    Ci sono persone che hanno paura dei cani e dobbiamo rispettare anche loro

A questo punto vorrei aggiungere qualche aneddoto personale per spiegare perché quest’abitudine proprio non la sopporto.
Io vengo da una piccola città del sud, dove abitavo fino a poco tempo fa. Abitavo, precisamente, nel centro storico e mi è capitato più di una volta di incontrare cani liberi mentre ero in giro con il mio Syd. Ci tengo a precisare che non sto parlando di cani randagi. Sì, al sud ce li abbiamo purtroppo, ma qui si aprirebbe un altro discorso altrettanto vasto.
A volte si trattava di cani “buoni” (ma, ripeto, non sono d’accordo comunque), altre volte di cani che non lo erano per niente. In particolare, incontravo spesso un giovane pastore tedesco femmina, il cui proprietario era un vecchietto ultra-ottantenne che camminava svariati metri indietro, fregandosene del fatto che il suo cane purtroppo era pure incazzoso (ho scoperto poi che il povero cane veniva tenuto legato in casa, ecco spiegato probabilmente il caratteraccio). Il primo incontro risale a quando Syd aveva 3 mesi e questo cane provò ad aggredirlo, per fortuna il proprietario era almeno nei paraggi e decise che forse, ma forse eh, era meglio mettergli il guinzaglio almeno in quell’occasione. Ora, io capisco che tu vecchietto non ce la fai a portare al guinzaglio un cane grande e pure giovane, quindi decidi che costa meno fatica lasciarlo camminare libero…ma tagliare la testa al toro e prendersi un cane più piccolo e più gestibile no???? Ma pensarci un attimo prima di prendere un cane che ovviamente non è adatto a te no??? No, tanto degli altri e dei cani degli altri chi se ne frega.

Aneddoto numero due: ora vivo, temporaneamente, in un piccolissimo paesino del Lazio e devo dire che pure qui le brutte abitudini sono dure a morire.
Da quando sto qui (pochissimo tempo), ho incontrato un bel po’ di cani liberi. Nessuno randagio. Di nuovo, alcuni davvero amichevoli. Uno, invece, proprio aggressivo, che si è messo a ringhiare a Syd senza essere stato provocato in nessun modo. Per fortuna il mio non è un attaccabrighe e io prontamente mi sono messa in mezzo tra i due cercando di allontanarlo. E per fortuna questo cane era abbastanza piccolo. Il proprietario, nel frattempo, si faceva i fatti suoi chissà dove (solo dopo ho capito chi era). Ora, se io mi beccavo un morso, magari ci andava di mezzo il cane, che colpe non ne ha. Io in questi casi chiederei piuttosto la soppressione del proprietario. Scusate eh, ma queste cose mi fanno venire istinti omicidi. Aggiungo pure che il cane era anche ridotto male, ho visto randagi messi molto meglio. Per la serie…ma che te lo prendi a fare un cane se poi lo devi tenere in modo così irresponsabile e poco dignitoso?

E’ chiaro che i cani non possano vivere costantemente al guinzaglio ma lasciarli liberi in città/centri abitati non è una soluzione. Ci sono altri luoghi e modi.
Basterebbe, come sempre, qualche neurone in più.

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61 Commenti

  1. Spero venga il giorno in cui i cani verranno innanzitutto educati ed addestrati e lasciati senza guinzaglio (e supervisionati dal conduttore) se dimostrano di essere comunque sotto controllo, e magari previo superamento di test idonei.

    Spero che al posto delle infinite polemiche su pettorina/collare o peggio ci sia anche qualcuno che finalmemte riconosca che neppure i delinquenti e gli schiavi vengono legati in questo modo.

  2. Non parliamone…in giro col mio Shiba ho rischiato più volte di ritrovarmelo bucherellato da altri cani, perchè il mio se minacciato reagisce…e male. E più di una volta ho rischiato di venir bucherellata io da qualche dente. Il bello è che lui di suo è pure tranquillo, se non provocato. Ma un cane che corre a tutta velocità contro il mio abbaiando non è cosa che gradisce.
    Ora non mi faccio più scrupoli e urlo al proprietario di turno di metterlo al guinzaglio. La mia risposta al “ma è buono”? “Il mio no. Vuole mezzo cm di buco nel collo del suo?” Brutale ma funziona. Certo, passo per la scema col kanekattivo, ma a questo punto, che lo pensino. Almeno mi stanno lontani.

  3. Questo articolo non fa una piega, il pensiero di Valeria Maruggi è lo stesso di tutte le persone EDUCATE, civili e rispettose delle regole.
    Chi l’ha criticato (nascondendosi dietro alla debolissima giustificazione del rapporto solido e meraviglioso che ha col proprio cane) mi ricorda tanto quel tipo di persona che si lamenta (giustamente, per carità) delle troppe tasse che lo stato pretende…..e quindi smette semplicemente di pagarle.
    Signori miei, la società non funziona così. Se non vi sta bene guardate che di boschi sperduti sulle montagne e isole deserte ancora ce ne sono tanti.
    P.S. i miei cani (taglie grandi, passato problematico e bla bla bla….) camminano accanto a me, hanno un solido richiamo, si siedono e aspettano se glielo chiedo, sono rispettosi ed educati e, nonostante questo, io MAI mi sognerei di portarli in giro senza guinzaglio e PRETENDO lo stesso comportamento da chi condivide gli spazi pubblici con me, pur essendo io persona socievole ed estremamente amante degli animali, a tal punto da avergli dedicato vita e professione.

    • visto che sono l’unico ad aver criticato l’articolo di Valeria, ti riferivi a me!!!

      Mi dispiace dover constatare che, nonostante i miei toni pacati, il mio sforzo nel far comprendere un punto di vista diverso, che poi assomiglia a quello di tutti coloro che conducono un cane libero con “sale in zucca”, non come tutti gli altri che una volta staccato il guinzaglio spengono il cervello, nonostante il rispetto delle idee di tutti, l’umiltà con cui sottopongo le mie di idee al giudizio di tutti, per il fatto di non condividere questo articolo, sia paragonato a un maleducato, incivile, irrispettoso delle regole, vigliacco (“…nascondendosi…”), superficiale (…”debolissima giustificazione…”) e, udite udite, pure evasore fiscale!!!.
      Ovviamente tutto in maniera indiretta, perché almeno si può dire che non ci si riferiva a me, ma che il riferimento era generale) (però io sono paragonabile a un vigliacco!!!)
      Rifletti, se tu fossi un cane e fossi socievole, come ti definisci in chiusura, e usassi un atteggiamento di questo tipo mentre incontri un altro cane socievole, finireste in rissa e questo solo per colpa tua, perché i cani non se la mandano a dire come stiamo facendo noi ora. Un cane veramente socievole non mostra il benché minimo segnale negativo, neanche indiretto. Invece qui di segnali ce ne sono molti e, come per i cani, è fondamentale saperli leggere per adeguare la giusta azione/reazione. A proposito di reazione, se avessi letto tutte le mie risposte prima di giudicare, ti saresti resa conto che non parlo di rapporto e basta (non starò qui a ripetermi, vattele a leggere) ma sostengo che chiunque abbia un cane lo debba conoscere come conosce se stesso (non lo dico direttamente ma il senso è quello) (ovviamente parlo delle persone che si conoscono veramente non come quelle che pensano di essere socievoli e poi sono le prime ad attaccare briga) e debba costruire metodi per relazionarsi correttamente come binomio, trinomio ecc. anche con il guinzaglio (ma visto che stiamo commentando un articolo sui cani sciolti) e bisogna saper valutare bene quando è il caso di liberare e quando no, fermo restando che il guinzaglio negli incontri E’ un’interferenza.
      Io critico questo articolo perché, al di la di chi l’ha scritto che poteva essere animato dalle migliori intenzioni, offre “tra le sue pieghe” un nascondiglio sicuro (ma non ero io a nascondermi?) per tutti coloro che (qui mi ripeto) con guinzaglio al collo e bustine in tasca si sentono apposto, senza aver neanche tentato di capire chi c’è all’altro capo della corda. Per questo non c’è una legge formale che lo disciplini ma se ci fosse si eviterebbero un sacco di problemi.
      Quando si decide di adottare un cane bisogna essere consapevoli che non è un peluche, che la tua vita è già cambiata e che da quel momento hai il dovere (solo morale purtroppo) di conoscere lui e il mondo cinofilo nel quale ti stai inconsapevolmente affacciando (questa me la chiami debolissima giustificazione?). E io come dovrei definire chi non condivide questa impostazione, nascondendosi esclusivamente, ribadisco esclusivamente, dietro una norma? Ipocrita? Boh!
      Vedi, io non dico che chi come te scioglie i cani solo in luoghi che valuta appropriati sbaglia, dico che un guinzaglio da solo non risolve i problemi dell’ignoranza. Anche io valuto quando sciogliere i miei cani e quando tenerli legati, diciamo che i miei parametri di valutazione sono diversi, più giusti? nel mio caso forse si, non è detto che siano parametri ripetibili per chiunque. Resta comunque il fatto che non sapere chi c’è all’altro capo del guinzaglio è imperdonabile, come è imperdonabile non liberare mai in nessun caso il cane.
      Capisco che quelli come me dovrebbero essere emarginati e andare a fare gli eremiti nei boschi o su isole deserte. Alla faccia della tolleranza!!! Però, scusa se ti faccio notare la contraddizione, non sono luoghi pubblici anche quelli? Capisco! Li le regole non contano perché sto da solo, vero? Ti faccio notare che proprio li avrei qualche difficoltà a liberare i miei cani, perché purtroppo, o per fortuna, sono diventati animali domestici e la flora e la fauna locali possono rappresentare dei rischi per la loro salute, che ne io ne loro siamo abituati a valutare.
      Non pretendo che tu capisca, figuriamoci che condivida, ho risposto per farti vedere quanto so essere maleducato, incivile, disonesto e vigliacco quando mi ci metto.
      Ti saluto
      P.s mentre rispondevo ho dato una ricontrollata alla dichiarazione dei redditi e al mod. F24 perchè mi hai fatto venire qualche dubbio. Ti ringrazio perché ora sono certo di aver indicato tutto e di aver pagato tutto quello che devo al fisco.

  4. Trovo l’articolo assolutamente interessante, e chi pensa che si stia facendo una tragedia per niente evidentemente non sa di cosa parla. A parte il fatto che, per legge, il cane va tenuto al guinzaglio in luoghi pubblici (che si ritenga giusta o meno), molti proprietari si dimostrano decisamente ignoranti in termini di comportamento canino, senza alcuna offesa, sia chiaro. Anche io fino a 2 anni fa non ne sapevo assolutamente, ma da quando ho la mia labrador mi sono informata al riguardo e confrontata con tante altre persone. Probabilmente è un’abitudine più diffusa nei paesi e nei quartieri periferici delle grandi città, perché si pensa che tanto c’è poco traffico, c’è poca gente, non si da fastidio a nessuno, fatto sta che portare un cane sciolto per strada è pericoloso sotto tanti punti di vista, e sinceramente lo trovo anche un segno di maleducazione rispetto a chi il proprio cane lo tiene al guinzaglio, rispettando le regole. Bisogna rendersi conto che non tutti i cani sono uguali, non tutti hanno la stessa reazione e che, anche se si conosce bene il proprio cane, non si può mai sapere se un giorno o l’altro ha una reazione diversa dal solito, chissà per quale motivo. Io personalmente anche quando entro in un’area cani, sto attenta a chi c’è, e questo non significa essere esagerati (come qualcuno qui vuole farci intendere) ma significa essere consapevoli del fatto che un cane è un essere vivente (e non un giocattolo), con i suoi istinti e la sua personalità, e bisogna rispettarlo e fare di tutto per garantire il suo equilibrio psico-fisico. E se c’è qualcuno che storce il muso a sentire questi discorsi (perché magari pensa che è solo un cane e non abbia sentimenti e sensazioni), gli consiglio di non prendere un cane ma magari un peluche, almeno farà meno danni.

    • e tu pensi di rispettare un cane e garantirne l’equilibrio psico-fisico tenendolo a guinzaglio?!?! Ti rispondo sintetizzando la risposta che ho dato a Donatella.
      Occorre conoscenza, educazione, addestramento sperimentazione, consapevolezza … per poter costruire un rapporto che ti permetta di godere del tuo cane in ogni situazione anche critica, con o senza guinzaglio.
      Leggo che hai una labrador di 2 anni, beh! sei fortunata perché costruendo un buon rapporto con una buona educazione e un po’ di addestramento, quando avrà 4 anni avrai al tuo fianco un “angelo con la coda”. Per quelli che come me hanno scelto altri cani il percorso è un po’ più complesso.

      • Forse c’è un equivoco di fondo: un conto è tenere un cane SEMPRE legato e un altro è tenerlo sempre libero. I cani al guinzaglio non dovrebbe interagire da vicino (se non in casi particolari o nel caso in cui si conoscono)..si può insegnare loro ad ignorare i cani quando sono legati, a “gestire” insieme (rapporto proprietario cane-uomo) l’arrivo di un cane legato sul marciapiede con l’obbedienza (stai al piede, ti siedi e poi riparti)….io ho un cane molto obbediente, ma in città lo terrei legato anche se non ci fosse una legge ad imporlo…
        anche gestire la passeggiata da legati è un lavoro non da poco.

  5. Mai letto un articolo pieno di pressappochismo cinofilo come questo. Le regole ci sono ed è responsabilità di ognuno rispettarle, ma non è detto che siano effettivamente giuste. La regola del cane al guinzaglio è una regola da umani per umani. Intendiamoci non voglio dire che non conduco i miei cani al guinzaglio, lo faccio quando è il momento di farlo, ma che c’è modo e modo di condurli liberi. Un conto è lasciarli liberi disinteressandosi completamente a quello che fanno, una cosa diversa è passeggiare insieme legati indissolubilmente dalla piacevole voglia di fare cose insieme, uniti come un solo essere a sei zampe. E con questa intesa attraversare parchi, boschi, strade, centri commerciali, assembramenti di persone e cani… A proposito di questo, dal basso della mia piccola esperienza ho capito una cosa: i cani al guinzaglio non dovrebbero incontrarsi, non dovrebbero nemmeno incrociare il loro sguardo. Se vogliamo che socializzino devono poterlo fare da cani liberi di esprimersi con le loro innumerevoli sfumature e, come per magia, potremmo scoprire che sono capaci di gestire le situazioni conflittuali meglio di noi. Certo, sto parlando di cani equilibrati, di cani che hanno ben chiaro il ruolo che hanno nel branco, che sono liberi di socializzare senza i vincoli di un legaccio al petto o al collo, che sono abituati a farlo. Questo non significa che in questo modo si evitano tutte le risse, quelle non necessarie si potrebbero evitare e fidatevi che sono più quelle che generiamo noi con il nostro comportamento che quelle realmente volute da loro. Ritengo che chiunque adotti un cane abbia il dovere di provare a pensare da cane per costruire empaticamente giorno dopo giorno un rapporto di stima e fiducia, un percorso che non deve mai avere fine. Chi ritiene che sia una cosa semplice e limitata nel tempo è completamente fuori strada. Chiedo scusa per la paternale ma inizio ad avere una certa intolleranza verso quei canari che credono che con il guinzaglio al collo del cane e le bustine al seguito (che quasi mai usano!) sono apposto. Che usano il guinzaglio per strattonare il malcapitato peloso se prende direzioni non desiderate, che prendono in braccio il cucciolo o il toy per paura che l’enorme famelica bestia feroce che hanno di fronte li possa mangiare vivi, che usano la pettorina per sollevare il cane come se fosse una valigia senza rotelle e portarlo il più lontano possibile da altri cani solo perché ad aver paura dei cani sono loro, che quando li incontri, prima di avvicinarsi con il loro maschio, ti chiedono se il tuo cane è un maschio e a volte capita pure che ti chiedano di fare attenzione perché il loro cane è super-ultra-iper-mega dominante. Ecco, a tutte queste persone chiederei: ma perché avete deciso di adottare un cane? Se lo avete fatto per toglierlo dalla strada, da un canile o da chi lo maltrattava, vi stimo, ma adesso dovete assumervi tutte le responsabilità verso il vostro amico peloso. Non basta una cuccia comoda, un pasto prelibato, giochi a volontà, coccole a profusione, guinzaglio e bustine da usare per le uscite. L’essere vivente che avete al vostro fianco ha bisogno anche di altro per essere felice (= equilibrato) e sono fermamente convinto che solo liberandolo dal guinzaglio, inizierete a conoscerlo e a percorre la lunga, affascinante, strada per capire i suoi bisogni di cane.
    Saluti a tutti.

    • Io sono d’accordo su molti concetti ma per chi invoca (come me) il cane legato in città e l’importanza di richiamarlo, se libero, in campagna/bosco/altro all’occorrenza non penso non contempli situazioni di svago senza guinzaglio di mezzo o le dovute interazioni da liberi (con cani compatibili), anzi.
      Ritenere che due cani sciolti se la sbrighino con successo senza conseguenze (la maggior parte delle volte) sia una favoletta poco attinente con la realtà…il rispetto delle esigenze del cane passa anche attraverso una scelta dei cani con cui interagire….

    • Ciao Sandro, innanzitutto il “pressapochismo cinofilo” che mi attribuisce credo che sia esagerato, anche perché, come ho premesso all’inizio dell’articolo, io non sono una cinofila, faccio altro nella vita, ma ho un cane che adoro e cerco di essere una persona civile. Il tuo discorso è molto bello e poetico ma purtroppo non si vive di poesia, si vive in un mondo dove non è tutta aperta campagna e dove i cani lasciati liberi rischiano grosso. Non è questione di fare tragedie. È che purtroppo proprio le tragedie possono succedere se ci si comporta in modo irresponsabile. Il mio è un cane estremamente socievole con gli altri cani, non é un mini cane, non lo prendo in braccio, pesa 12 kg! É un cane che reagisce solo se provocato, quindi non è che io non o lasci libero perché ho paura che vada a cercar risse. Come ho spiegato, ci sono tanti altri motivi. Tenere i cani al guinzaglio non vuol dire che non siano socializzati o che a me piaccia non poterlo far camminare libero. Purtroppo però questo non è un mondo ideale e ci sono regole che se osservate permettono a tutti di vivere più tranquilli. Ah, per chi ha detto che si fa di un’eccezione la regola…beh, io sono tornata dalla passeggiata con syd non da molto e su 4 cani incontrati 2 erano liberi…

      • Valeria, potrei concordare con te che abbia esagerato, ma la mia “poesia” si chiama Roma centro e non faccio il cinofilo di professione ma solo un fortunato compagno di tre meravigliosi pelosi. Quello che ho scritto è frutto di esperienza personale diretta, perché era difficile sopportare lo stress delle uscite e perché non trovavo gusto doverlo sopportare. E’ stato difficile cambiare modo di pensare ma per amore loro l’ho fatto. Oggi le uscite sono tutta un’alta cosa. Ho letto, frequentato corsi e seminari e ho sperimentato, tanto, prima di iniziare a capire qualche cosa di ognuno di loro. E’ capitato di aver sbagliato, come sono sicuro che mi capiterà ancora. E’ capitato anche a loro di sbagliare, non sono stati dei santi con la coda, anzi, ma è legittimo che anche loro imparino dagli errori commessi senza interferenze umane. Il guinzaglio crea una interferenza (in realtà a volte anche soltanto il collare). Io credo che si possa vivere tranquilli, basta essere consapevoli e accettare che al nostro fianco abbiamo esseri viventi di una specie diversa e che quando andiamo in giro con loro tutti dovremmo adeguare il nostro modo di vedere le cose adottando un punto di vista “a sei zampe”, guinzaglio o senza.

        • Sandro, forse ti sfugge una ovvietà: prima di sguinzagliare i tuoi cani hai letto, ti sei informato, hai partecipato a seminari e stage, quindi hai costruito un rapporto, hai preparato te stesso ed i tuoi cani, ed è questo che fa la differenza e funziona, non il mollare i cani alla speraindio , come fanno quelli di cui ci stiamo lamentando in questo articolo e nei commenti.. Infine, il discorso che liberi i cani non fanno rissa è vero fino ad un certo punto… Dipende dai soggetti, dalle razze , da chi incontri e mille altre cose, non pensiamo sempre che la nostra esperienza valga per tutti… La mia corsosi deve ambientare prima di ess re liberata, altrimenti va subito in protezione e scaccia gli intrusi, se invece la tengo inizialmente, lei si fa un quadro della situazione e poi la posso lasciare libera ovunque, la rott ormai torna indietro da sola per farsi mettere il guinzaglio se incrociamo un cane con cui farebbe rissa se libera, la jagd terrier se la mollo in mezzo a cani estranei non si calma finché non li ha morsi tutti… Col tempo e con tanto lavoro la maggior parte d i cani diventa gestibile in ogni situazione, ma non facciamo passare il messaggio che libero è sempre la soluzione migliore, perché non è vero, ed è pericoloso!

    • Quando sono in campagna o a pescare con la famiglia il mio cane lo lascio libero. Ma se sono in un giardino vicino alla scuola e ad una strada dove passano auto, il cane lo tengo al guinzaglio anche per il suo bene e la sua sicurezza. Tanto più se non sono in grado di richiamarlo adeguatamente. Io non ho paura dei cani, ma se il cane che voleva tanto giocare fosse saltato addosso ad un’altra persona o ad un bambino? Per portare un cane senza guinzaglio in città bisogna avere la certezza che sia in grado 1 – di ubbidire al richiamo in qualsiasi momento 2- non vada ad importunare altri cani. Inoltre l’obbligo del guinzaglio è previsto dalla legge, quindi è come dire sì c’è il limite deii 50 km/h ma vado ai 100 perchè la strada intanto è vuota!

      • Ecco, questa è secondo me capacità di distinguere tra luogo e situazione adatti o meno!! Ripeto che spesso quando questa differenza invece non è chiara ad andarci di mezzo sono i cani!

    • l’unica cosa sulla quale sono d’accordo è che c’è modo e modo di lasciarli liberi. Provo piacere ed una punta di invidia quando vedo sei piedi e una coda che camminano assieme senza bisogno del guinzaglio. Dire però: “io so condurre il mio cane senza guinzaglio quindi lo posso fare”, mi dispiace ma non è corretto. Il limite di velocità c’è per tutti, non solo per chi ha la patente da pochi mesi..

      • Concordo sulla metafora automobilistica e infatti dico (mi cito da solo) :”Le regole ci sono ed è responsabilità di ognuno rispettarle”. Mi assumo sempre la responsabilità delle regole che scelgo di non rispettare e ci mancherebbe altro! Ma dico anche che spesso le regole per come sono poste andrebbero riviste per essere davvero giuste. In fondo erano regole anche quelle che non attribuivano alle donne il diritto di voto, quelle che impedivano l’aborto o quelle che non consentivano alle persone con la pelle di colore nero di godere di diritti civili.
        Vado in giro senza guinzaglio valutando quando è il caso che possa essere tolto ben sapendo che non potrei farlo. Solo dopo aver valutato la situazione e il cane decido di liberarlo. Quanto spesso? Dipende dal rapporto che si è instaurato, da come ci stiamo relazionando in quel momento, dall’ambiente che ci circonda e spesso anche dalla voglia di capire qualcosa di più l’uno dell’altro. E’ un percorso di conoscenza.

        • Non trovo giusto il tuo discorso, perchè portare un cane sciolto in mezzo alla città significa che comunque sarete necessariamente in relazione con altre persone/animali. Che tu non conosci, di cui non puoi valutare nè la reazione e neppure la reazione del tuo cane in quel specifico e unico contesto. Prenderti la responsabilità, che significa cosa, non scappare (come è invece successo a me di un padrone dopo l’aggressione al mio cane da parte del suo) non serve a molto. E le conseguenze per gli altri, spavento e future paure, come le puoi gestire? Le regole e non le discriminazioni come hai citato, del vivere civile servono per tutelare tutti e tutte le situazioni. Che TU non le ritenga adatte alla tua etica poco conta, devi seguirle per il bene comune.

          • Donatella, capisco il tuo punto di vista ma dimentichi due fattori essenziali: l’educazione e l’addestramento !!!
            Riguardo alla responsabilità, mi riferivo solo alla responsabilità per aver violato una norma.
            Riguardo a specifiche situazioni critiche, se incontro una persona che non conosco con il suo cane, se non posso evitarla, la prima cosa che faccio e proprio liberare i miei cani. Chiedo loro di stare seduti tranquilli (educazione) e nella maggior parte dei casi non succede nulla. Se, invece, i segnali non sono rassicuranti uso uno dei tanti modi che esistono per attirare la loro attenzione, quello che ho progettato e strutturato in modo tale che con loro funzioni in certe situazioni critiche (addestramento appunto).
            Se invece non dovesse funzionare neanche quello, non è mai successo, sono sempre pronto all’intervento istantaneo.
            E non sarà il guinzaglio ad impedire un’aggressione anzi potrebbe alimentare le paure (con la connessa aggressività) per la presenza di un vincolo alla propria libertà di agire/reagire.
            E’ un circolo vizioso che si autoalimenta.
            Dobbiamo insegnargli che siamo noi a gestire gli incontri (in realtà dovremmo imparare noi a gestirli prima di insegnarlo a loro). Come pensi che questo possa essere fatto? In un centro cinofilo che ha nulla a che vedere con la strada? Li puoi capire qualcosa ma il resto lo devi fare te per strada. Difficile? Sicuro. Rischioso? Anche. Ne vale la pena? Assolutamente SI!
            Non chiedo a nessuno di pensarla come me, ma non mi si venga a dire che le regole servono a tutelare tutti e in tutte le situazioni, forse in altre situazioni, ma in questo caso io e i miei cani non siamo tutelati affatto.

    • Io aggiungerei (è il mio punto di vista, ovviamente) cani non solo equilibrati, ma anche di razze con una aggressività intraspecifica bassissima, che non hanno (tendenzialmente) problemi con cani dello stesso sesso, della stessa taglia, cani che non hanno mai affrontato una situazione spiacevole, cani che non vivono in un branco di più di due cani, cani con un istinto predatorio nullo, cani con molto pelo (e magari sottopelo), cani che non si fanno influenzare da nessuno stimolo esterno (nemmeno un abbaio da lontano…), cani che si sottomettono a tutto e tutti, cani che non si mettono a giocare da nessuna parte, cani che non marcano da nessuna parte, cani femmina che non vanno in calore, cani maschi che non ne percepiscono la presenza….non so, mi pare un’utopia….

      • Legittimo punto di vista e infatti fai bene a tenere il tuo cane legato. Se mai ti andasse di provare a cambiare prospettiva vai in un luogo tranquillo frequentato da altri cani liberi che non conosci, liberalo e fermati ad osservarlo, potrebbero esserci problemi o forse no, comunque lasciagli gestire da solo la sua libertà, sono cani e devono relazionarsi a modo loro non a modo nostro e questo in qualche caso include la baruffa. E’ nella loro natura misurarsi specie se sono maschi. Cosa pretendiamo, di annullare i loro istinti, già peraltro abbastanza sopiti dalla vita domestica?

        • Il tuo discorso va bene se i cani avessero tutti le stesse dimensioni, ma se scatta una baruffa tra un cane di due Kg e uno di 30 Kg quale sarebbe il risultato? Quindi io che ho un cane piccolo dovrei lasciarlo andare liberamente tra cani di cui non so nulla per vedere come si relaziona, sperando che che vada d’accordo con i più grossi?

        • Il punto è che, con la mia breve esperienza, a fare una cosa del genere (slegare il cane in presenza di altri liberi non richiamati), la mia ci ha quasi rimesso le penne (io ho una bassotta di circa 5 kg, quindi un morso su un cane così piccolo può essere deleterio, figuriamoci un cane che va in presa come potrebbe ridurla). In due casi è tornata a casa ferita (in uno è un miracolo che sia ancora con me, operazione, traumi, spavento immenso) e ha sviluppato antipatie e paura verso le due razze (generalizzando…) dei due cani morsicatori….in altri casi la fortuna ha giocato la sua parte, in altri ancora un reale pericolo non c’era (ma come si fa a valutarlo prima?).
          Il mio cane sa comunicare molto bene (l’educatore, già quando aveva sei mesi, aveva inquadrato la sua tendenza a “trasmettere calma”), ha i suoi amici rodati, nuove conoscenze li farà di sicuro (ma con accortezza), le sue scorribande nel verde (ora, prima per un periodo sì) non le mancano, ma con criterio (posti isolati, con visibilità). Io trovo pericoloso e innaturale buttare cani a casaccio che non si conoscono tutti nello stesso posto (recintato o meno che sia…)
          le dinamiche che si possono creare sono moltissime
          …io trovo che socialità e necessità di muoversi liberi possano essere esigenze soddisfatte in momenti diversi…entrambe in “sicurezza”.
          Non sottovalutiamo l’istinto predatorio di alcune razze e l’enorme quantitativo di cani mal socializzati, irruenti, non gestiti, non educati, senza il richiamo…
          Potrei anche permettermi di slegare il cane in caso di incontro non evitabile, ma non se pesa 5 kg e l’altro 83…..non più, almeno…

          • p.s. ti faccio un esempio: alcuni mesi fa ho portato a passeggio per alcuni giorni una meticciona stupenda, dalle capacità comunicative formidabili con gli altri cani – e se me ne sono accorta io, alla prima esperienza, vuol dire che sono eccellenti)…ho provato a slegarla nel mio giardino con la mia bassotta
            Hanno iniziato a giocare e a rincorrersi…ad un certo punto è scattato qualcosa, la meticciona ha cambiato espressione (io, memore di un fatto simile che mi aveva riguardata da vicino, me ne sono accorta immediatamente, per fortuna ero vicino ai cani, mi sono buttata con un ginocchio in mezzo e ho detto. :”No”….un attimo e sarebbe finita male (malissimo non si sa…), il tutto in due secondi di tempo: l’istinto predatorio della cagnolona era fortissimo, avrei dovuto pensarci prima (la colpa di eventuali conseguenze sarebbe stata solo mia…).
            L’unico modo per rendere un’interazione tra cani di taglie molto diverse tra loro sicura è conoscere l’altro cane a dovere, avere gli strumenti per poterlo fare o comunque riporre fiducia nelle parole del suo proprietario….impossibile se non si conoscono..

    • dura lex, sed lex. La legge prevede che i cani vadano portati al guinzaglio e così andrebbe fatto. Ma il problema è che nessuno fa rispettare le leggi e così la gente fa quello che le pare! E’ sbagliato! Se c’è la convinzione che la legge sia sbagliata…proporre alle opportune sedi.Poi a livello di opinioni personali, io credo sia una legge giusta.

  6. Nella mia iignoranza direi che il cane sciolto in luogo urbano è contro la legge, qualsiasi cosa possiamo pensare noi proprietari; ma valli a denunciare…non li becchi nemmeno, spariscono meglio di Houdini…

  7. Io sto a Milano e devo dire che gli imbecilli si trovano anche qui. non stupiamoci più di tanto, quando ci sono persone che nemmeno nell’area cani sanno cos’è educazione e rispetto. A me tutto questo spiace perchè va a finire che prima o poi ci rimettiamo tutti, ma sono d’accordo anche con Barbara e Rocco: i cretini si trovano ovunque, con o senza cane, non esageriamo però altrimenti uscire col cane diventa uno stress 😉

  8. E vogliam parlare della rabbia che ti sale quando questi proprietari osano pure dire: ” eh ma hai solo da spostarti un pò più in là..” in una via larga 4mt, con loro parcheggiati al centro e il cane che gli vagabondeggia attorno! Ma che preferisci arrampicarti sui muri perchè sei troppo educato per ricoprirli di insulti…

    • Anche a me un contadino un giorno mi ha suggerito di cambiare strada….motivo? Non ha il cancello nel suo terreno recintato in campagna…io credevo scherzasse e invece non può chiuderlo perchè non esiste…..violenza privata (reato)…una bella lettera di diffida (costo a parte…) secondo me può essere sufficiente per rimettere a posto qualche incivile…un bel filmato col cellulare per avere le prove (sia mai…) e se ne discute in ambito stragiudiziale….oppure si contatta quel tifoso…come dire…sopra le righe (meglio non fare nomi)…. 🙂

      • A me è capitata la stessa cosa, solo che al posto del contadino ci fu direttamente il cane xD non sucesse poi nulla è stato facile scacciarlo però il casolare era comunque davanti ad una strada trafficata, se il cane non si fosse attaccato con altri sarebbe potuto finire sotto ad una macchina…povero

    • credo anche io. Sicuramente ci saranno casi di maleducazione, ma tutta questa abbondanza di cani liberi io non l’ho mai notata. E si che viaggio molto. Forse si sta un poco perdendo la misura e spesso mi ritrovo a constatare che la mancanza di socializzazione è più dei padroni che dei cani.

      • Credo che queste persone si trovino più nei paesi che nelle grandi città, o nelle zone più tranquille e poco trafficate…. ma non vuol dire che non ce ne siano o ce ne siano poche. Io abito ad Aosta, e per quanto sia piccola se ne vedono di tutti i colori

        • non credo sia una questione di luogo. Temo che a volti si noti un eccezione e la si ponga a regola. Io non ho mai notato tutti questi branchi di cani liberi. Invece noto spesso degli “umani” che hanno smesso di essere persone per entrare in una sorta di simbiosi con il loro cane. La canilizzazione di certi padroni è persino peggio dell’antropizzazione del cane. Lasciate che i cani siano cani e date una possibilità in più alle persone e, soprattutto, prendetevi meno sul serio!

          • beh, scusa Rocco, se uno in auto non rispetta la precedenza, ti fa un danno e non ha l’assicurazione non credo che ti metti a inneggiare al prendersi meno sul serio…Laddove ci sono norme e regole queste devono venir rispettate. I cani non possono andare senza guinzaglio, punto.

          • Vorrei far notare che la differenza di taglia tra cani può portare ad una tragedia anche per una semplicissima discussione gerarchica….figuriamoci in casa si rissa “seria” o di “aggressione” (indipendentemente da chi ha iniziato)…i danni che un cane può subire da costanti approcci errati possono portare a minare il suo equilibrio e la sua capacità relazionale verso i suoi simili (e tanto altro ancora)….oltre a perdere la vita, se morsicato o scrollato nel punto giusto…
            Vicende personali a parte (che possono incidere sulla mia visione al riguardo), in che senso si intende “lasciate che i cani siano cani”? Solo per capire… 🙂
            Purtroppo però i luoghi adatti (che di per sè, legge a parte, potrebbero anche esserlo, per slegare i cani – bosco, prato, campagna) lo sono finchè non si incontra qualcun altro….e lì richiamare il cane diventa ancora più importante, secondo me….

          • che purtroppo ci sono padroni che abbaiano al posto del cane. E che quindi notano un’eccezione e la fanno diventare una regola, e quindi sembra che viviamo in un mondo di branchi di cani liberi e padroni indolenti. Curioso come nell’errore siano sempre gli altri e si sottovaluti di controllare (e ritarare) il proprio senso della misura. L’amore per un cane è bellissimo, ma se diventa totalizzante sfocia nel patologico.

          • Io penso che ognuno parli della propria situazione (vissuta, soprattutto). Se tanti devono affrontare lo stesso problema (più o meno quotidianamente) forse l’inciviltà di molti proprietari è caratteristica diffusa…con tutte le conseguenze (anche serie) che ne possono derivare…
            L’errore, secondo me, sta in un dato oggettivo: cane non condotto al guinzaglio, a cui non è stato insegnato il richiamo, che si avvicina verso uno al guinzaglio (quindi impossibilitato, anche se lo volesse – casi sociali a parte….esempio: proprietario trascinato per terra da uno strattone dato dal proprio cane…)….
            Il senso della misura starebbe nel considerare il numero di cani sciolti che si incontrano ogni giorno o nelle intenzioni del cane sciolto? (fermo restando che costringere un cane legato ad incontrarne uno slegato è già di per sè una forma di violenza (intesa come costrizione) psicologica….inoltre costringere una persona a cambiare strada perchè il proprio cane è slegato potrebbe integrare gli estremi del reato di violenza privata…..

          • p.s. quello che intendo dire è: se io incontro, come minimo, una decina di cani liberi al giorno e dico che ne incontro 100 sto esagerando. se ne incontro 100 e ne dichiaro 100 il senso della misura (se inteso in questo modo) non l’ho perso…

          • p.s. aggiungo che, secondo me, le circostanze di tempo e luogo sono molto importanti, per parlare di statistica, ma non solo: esempio: se nel mio paese prendo ad esempio la mattina di un giorno feriale posso dire che di cani in circolazione ve ne sono ben pochi, perchè in molti lavorano in quel periodo di tempo. Se prendo in considerazione lo stesso luogo ma in un orario differente (pomeriggio) posso dire che di cani ne circolano parecchi (e tra questi una parte è, solitamente, slegata).
            Inoltre penso siano da considerare molti altri fattori (numero di cani per proprietario, la loro distribuzione per quartieri e via così…)…
            Anche viaggiando molto non penso si possa tenere sotto controllo tutti i posti del mondo (paesi sperduti sulle montagne incluse)…quel che cerco di dire (ovviamente è la mia opinione) è che, come tu non vedi molti cani liberi in giro, altri ne vedono parecchi…penso che siano vere entrambe le constatazioni…

          • chi lascia d’abitudine i propri cani liberi tende a “non notare” il gran numero di cani liberi altrui…chissà perchè.

          • Beh leggendo gli altri commenti non sembrarebbe un’eccezione…anzi… e il fatto dei cani tenuti liberi è un grosso problema da non sottovalutare, è sempre meglio prevenire che curare, o piangere direttamente sul cane versato a terra! Io ad esempio in queste situazioni sono vincolata a cambiare strada, perchè se un cane libero viene a DOMINARE i miei, i miei reagiscono! e quando attaccano vanno in presa tutti e due insieme! E, apparte riuscire a staccarli, a chi ricaderebbe la colpa? Agli innoqui barboncini, bassotti, maltesi LIBERI oppure hai tremendi pitbull LEGATI A GUINZAGLIO CORTO? Ovviamente ai pitbull perchè l’ignoranza delle persone supera la forza di legge, e quindi perchè io devo poi risarcire le spese veterinarie, esser costretta a metter la museruola ai miei cani perchè segnalati come morsicatori e infangare con articoli sull’accaduto il buon nome dell’American Pitbull Terrier, quando tu puoi benissimo tenerti il cane legato ed evitare tutta ‘sta tragedia? (Dato che A: Io non so che carattere abbia il tuo cane e B: tu non sai che carattere abbiano i miei)

          • Dove nel centro città? Vai nei boschi se abiti nei paesi, se hai macchina e tempo, e coi cani al guinzaglio fuori dalla stagione di caccia. Quindi non è che ci sia tutta sta libertà… porta 3 volte al giorno i cani a Pila ( ecco i tuoi ettari di bosco) e vediamo se ti passa la voglia, perchè gli altri sono tutti in prossimità di strade (senza recinzione)

          • Sono andato per anni sul Buthier ai tiri quando abitavo in centro.
            Oppure lungo il Ru che da regione consolata arriva a Quart, ad andare e a tornare ci van 4 ore e si e no si incrociano tre o quattro strade.
            Mai avuto problemi di sorta.
            Dal centro a piedi ci va a dir tanto 10 minuti.

            Questo a piedi, se si ha l’auto basta guidare A CASO per non piu di 10 minuti e si arriva in mezzo ai boschi.
            Esempio, a nord est sorreley e 8 KM di poderale che va a valpelline. A sud da Plan felinaz ci son mille sentieri che salgono a pila.
            A nord due curve e si è sulla strada di Excenex.

            Abitassimo in centro a Torino capisco, ma Aosta suvvia… 30mila abitanti in 3 km quadrati e poi la Valle d’aosta intorno.

            Per la maggioranza delle cose in questa vita basta un po’ di voglia.

            Per il resto in città e in tutti gli spazi pubblici ,ergo ovunque che non sia un’area cani (in cui comunque non vado) o il giardino di un amico il cane sta al guinzaglio anche se pesa 5 kg perchè cosi dice la legge e perchè , slegandolo, volente o nolente passo dalla parte del torto.

          • A Saumont mettevano bocconi avvelenati e anche li tengono tutti i cani liberi, Quota BP e dintorni idem, bocconi avvelenati! Se non hai la macchina sei vincolato, e anche se ce l’hai non in tutti i posti puoi portare i cani, quando andai al Villair di Quart uno so lamentò perchè avevano appema sparso il letame e l’erba doveva crescere (in un campo libero eh, in quelli privati non mi sono mai permessa), mi sono allora spostata sul sentiero panoramico ed era più corto di viale Conte Crotti! Metà delle aree sono private e non comunali quindi, se mai ti dovessero beccare, sarebbe violazione di proprietà privata, anche quando non ci sono le mucche al pascolo. Il lungo Dora è TUTTO ad uso esclusivo dei cani e dei cavalli (eccetto dicembre gennaio e febbraio se non sbaglio e a ore ben stabilite) e li io me ne sbatto, ci vado comunque ma se mai mi dovessero beccare o qualcuno si dovesse lamentare io mi becco una multa, magari facendo gli occhioni dolci da finta-tonta me la scampo ma rischio! Quindi più che voglia io parlarei di possibilità. E ripeto: IO NON DEVO ANDARE IN CAPO AL MONDO PERCHÈ C’È GENTE MALEDUCATA IN GIRO, anzi visto che hanno tutta sta voglia di tenere il cane libero sempre e comunque perchè non se ne vanno loro in braccio ai monti, senza complicare la vita agli altri, che magari una passeggiatina tranquilla in Via se la vogliono anche fare 😉

          • Di saumont e quota BP non lo sapevo, triste cosa ma non ci vado piu da anni.
            Sui campi essendo TUTTI privati in vda si puo entrare liberamente solo dal 1 novembre al 31 marzo.
            Ma è pieno di sentieri ovunque e se io vado su per il sentiero col cane libero nessuno puo dirmi nulla (ovviamente il cane DEVE avere un ottimo richiamo e non buttare a terra tutti quelli che vede “perchè vuol giocare”.
            Sul lungo dora non vado perchè odio camminare sui sassi.
            Sul fatto che non si deve andare in capo al mondo se c’è gente maleducata in giro hai ragionissima ma ti ripeto, appena fuori dalla città è pieno di sentieri praticamente deserti tutto l’anno in cui andare col cane, se abiti a sud ci son quelli che da plan felinaz salgono a pila (han le cartine alla pro loco) e a nord quelli sopra via delle betulle.
            Sopra conte crotti per dire c’è un sentiero che parte dalla zona dell’istitut agricole e arriva sulla via dei salassi.
            Al villair di quart c’è il sentiero che dal castello va a Trois villes (con la bassotta facciamo il giro in 3 ore giuste) oppure che fa il mezza costa fino a sopra villefranche, oppure il Ru che arriva sopra roisan e si conguinge al ru pompillard di porossan. Sono decine e decine di km..
            Per il resto, ripeto, in città o luoghi pubblici sempre cane al guinzaglio. Al limite corro un po’ e il cane mi segue.

      • Bene, allora vieni a Torino, quartiere Parella, parchi Pellerina o Tesoriera; rapporto cani sciolti / al guinzaglio: 10 a 1. Pure sui corsi alberati con pista ciclabile non si scherza. Su quattro uscite al giorno incontro una media di 10/15 cani slegati, anche nella mia via che è un po’ isolata e dunque intesa come cesso della zona specie se piove o di sera. Io la ritengo una percentuale altissima. E se il mio cane che in canile ha preso morsi e ne porta i segni non ama si invadano i suoi spazi, direi che obbligarlo a confrontarsi con gli altri sia una forma di violenza. Oltre che fuori legge….

      • prova a passare dal parco fluviale di Teramo durante uno dei tuoi viaggi. O dalle frazioni del Bolognese. O dal paesello in provincia di Firenze. Anch’io viaggio molto.

    • io credo che chi la pensa così è spesso quello che lascia il proprio cane libero fregandosene bellamente di mettere in difficoltà qualcun altro, di infrangere la legge, di lasciare scagazzate in giro eccetera

    • Condivido il tuo breve iniziale commento.
      Il problema non sono i cani liberi, che nella maggior parte delle volte, essendo liberi, sono meno rissosi.
      Il problema principale è il menefreghismo e ignoranza di certi padroni che se ne fregano se il proprio cane abbaia e ringhia in maniera insensata verso altri simili senza alcun motivo. Questi padroni cosa fanno? Niente!!! Al massimo gli dicono un leggero “noooo..” sotto voce dopo una buona mezz’ora. Eh sì, così sì che il cane starà zitto la prossima volta!

  9. purtroppo nel mio quartiere a Roma è diventata una pratica abbastanza diffusa, io con la mia boxer, mi trovo spesso in difficolta, anche perchè lei di solito ignora gli altri cani , ma se le vanno a rompere le scatole non è molto tenera, il problema e che poi sembra sempre che sia colpa tua che hai un cane ”cattivo” …..questa mattina al parco ho assistito ad una quasi tragedia.. amstaff al guinzaglio tranquillissimo attaccato da un jack russell libero, per fortuna il padrone dell’amstaff è riuscito a gestire la situazione fino all’arrivo del propr
    ietario del jack che se la prendeva con tutta calma…

    • Stesso problema con la mia boxer…si fa i fatti suoi ma tieniti a distanza e immancabilmente la pitt “baciotutti” libera taaaanto buona con tutti e carinissima che DEVE per forza baciarla a tutti i costi. Alla mia non sta affatto simpatica (nemmeno a me a dire il vero) e dopo che l’avvisa una, due, tre volte parte. Ovviamente l’opinione comune e’ che la mia e’ la rissosa

  10. Leggere questo articolo, e i commenti, mi ridà un briciolo di fiducia nell’umanità! La rabbia che si prova di fronte all’ignoranza, all’arroganza e alla stupidità umana è indescrivibile…

  11. L’altro giorno stavo andando a prendere i bambini con il nostro quasi chihuahua al guinzaglio, quando dai giardini che sono proprio di fianco alla scuola arriva in modalità valanga un cucciolone tipo pitbull, il quale decide di voler giocare a tutti i costi con il mio, prendendolo a zampate…ovviamente Denny, che normalmente non è un attaccabrighe e si fa tranquillamente i fatti suoi, quando si è preso una zampata da un cane 10 volte più grande di lui ha cercato di mangiarsi l’altro cane. Per cercare di calmare la situazione mi sono messa di fronte all’altro cane, che nella foga del gioco ha cominciato a prendere a zampate me. Alla fine è arrivato il proprietario scusandosi e dicendo che lo lascia libero perchè il cane è “ancora un cucciolo e vuole solo giocare”. Ho provato spiegargli che, nonostante le dimesioni, il mio non era un cucciolo e che avrebbe potuto moderlo, e magari fargli male (perchè anche se piccolo i denti ce li ha buoni) e scatenare anche un rissa. La sua risposta “ah, ma è già stato morso da altri cani e purtroppo non ha imparato la lezione…”. Giusto, perchè il suo cane deve essere educato dagli altri cani, mica dal padrone…

  12. Finalmente qualcuno indignato come me.. Abito in un quartiere di Torino fortunatamente servito da un parco enorme e altri più piccoli, con aree cani. Eppure queste sono spesso frequentate da pochissimi cani, mentre tutto il resto del parco è in balia di padroni che si siedono con telefoni, tablet e quant’altro lasciando scorazzare i loro cani liberi e lontani. Altrettanto dicasi per viali alberati e persino marciapiedi. Oltre che essere stata aggredita insieme al mio meticcio da altri maschi, a cui il mio Bobby preso quattro anni fa dal canile non lancia certo segnali amichevoli, ma è al guinzaglio perennemente, ho subito ingiurie, minacce e quant’altro facendo notare la cosa agli umani che li accompagnavano (?) o almeno avrebbero dovuto…. ho segnalato ai vigili urbani, polizia, carabinieri di zona ma la palla se la rimbalzano e a tutt’oggi andare in passeggiata è uno stress inaudito.

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