mercoledì 20 Agosto 2025

La cinofilia è femmina (e pure single)?

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI –  Dagli “insights” della pagina di Facebook di “Ti presento il cane”: donne, 80%. Uomini, 19%.
Tra le donne, il 24% si colloca nella fascia tra i 25 e i 34 anni, il 26% in quella tra i 35 e i 44. Le bimbe sono una minoranza quasi inesistente (13-17 anni: 0, 53%), le ragazze dai 18 ai 24 sono un 9,3 %, le signore dai 45 a 54 rappresentano un ancora corposo 16%, la fascia d’età “tardone & befane” (cioè la mia: over 55) è nuovamente poco rappresentata (4,3%).
Tra quei quattro gatti di uomini che visitano la pagina, la stragrande maggioranza (12,5% sul 19% totale) sta nella fascia 25-44.
E’ già un dato piuttosto indicativo, ma ancor più indicativi sono i risultati di stage, seminari, incontri cinofili (specie se di stampo gentilista): qui la presenza femminile è letteralmente strabordante. Non ho ovviamente dati precisi, ma tra quelli a cui mi è capitato di partecipare e quelli di cui sento parlare è praticamente tutto un fiorire di “C’era la Chiara?” “Sìsì, e c’erano anche la Vale e la Lucy…invece stavolta la Mary non è potuta venire, però viene a quello del mese prossimo…”
Di Paolo, Mario o Luciano non si sente mai parlare. E se per caso si nomina un Andrea, poi si scopre che era un’Andrea. Femmina.
Finito? No.
Andate un po’ a vedere i gruppi di FB che parlano di cinofilia: perfino quelli creati da uomini, tempo un mesetto, si riempiono di Elise, Anne, Cinzie.
Qualche maschietto lo trovi ancora nei gruppi che parlano di cinofilia venatoria… ma solo finché i post trattano di sparaqui, sparalà, usi il beeper o spari nel culo al cane se non torna?
Se solo appare un argomento diverso,  tipo allevamento, cucciolate, cani da show…ecco che pure lì fioriscono le Margherite e le Rose.

Mah.
Se ripenso ai miei inizi (sì, ok, lo so: parliamo dei tempi in cui Rex non era un pastore tedesco, ma un tirannosauro…), resto davvero un po’ perplessa: allora, infatti, quella strana ero io.
Non solo in campo addestrativo, dove le donne si contavano sulle dita di mezza mano (e quelle che c’erano, mediamente, somigliavano a un incrocio tra la Schiavone e l’incredibile Hulk): ma anche in expo, di donne, ce n’erano relativamente poche.
Forse un 35-40%, quasi tutte Sciuremarie col canetto da compagnia. Nelle razze dalla media taglia in su, l’espositore tipo era maschio e l’allevatore era sempre maschio (tant’è che ricordo mitiche risse a bordo ring dei pastori tedeschi, con immani marcantoni che se le suonavano di santa ragione: presumo che succedesse anche altrove, ma io quelli allevavo e quindi quelli vedevo).
Anche quando passai ai siberian husky, tolte un paio di signore, l’allevatore-espositore medio era maschio & macho (spesso vestito in modo tale che ti chiedevi se fosse arrivato direttamente con la slitta fino ai padiglioni dell’expo, anche a ferragosto).
La logica conseguenza di tutto ciò era che, intanto che si programmavano accoppiamenti canini a bordo ring (di esposizione o prova di lavoro che fosse), nascevano anche gli accoppiamenti umani.
Un po’ come avviene in tutti i campi, ovviamente. Quando si passa la maggior parte del proprio tempo nell’ambito di un certo ambiente o di un certo sport, i partner si trovano quasi sempre “in loco”. Gli sportivi si accoppiano con le sportive (o al massimo con il fighettume che gravita intorno all’ambiente, dalla cheerleader di terza categoria, per i più sfigati, alla velina o alla modella per i campioni famosi), i medici si accoppiano con le infermiere, gli avvocati con le avvocate e così via.
E le cinofile?
Scusate la battuta infame e pure volgare:  ma se andiamo avanti così, a ‘ste povere anime resteranno giusto i cani!

No, perché i cinofili maschi sono evaporati come neve al sole (non fatevi ingannare dalle apparenze: qualche soggetto apparentemente maschile, intorno ai ring delle esposizioni, si vede ancora. Ma prova ad accarezzare il cane che sta toelettando, e ti sentirai dire: “Noooo! L’ho appena pettinato, se me lo tocchi ti graffio!”); mentre i non cinofili, poracci, faticano un attimino a provare attrazione verso la fanciulla che magari hanno incontrato in discoteca l’unica sera all’anno in cui si è concessa di mettersi in tiro…ma che poi, la prima volta che lui le telefona, dice cose tipo: “Stasera? Sì, spetta, vediamo… verso le sette faccio il giro dei box, tolgo le merde, poi passo in sala parto e metto il termometro nel culo alla cagna. Se la temperatura non è scesa significa che per stasera non entra in parto e quindi per le otto-otto e mezza posso uscire”.
Qualche temerario ci prova, per carità (specie nel caso che la cinofila sia strafiga): ma raramente dura.
Perché anche, una volta che si sono abituati all’idea che la fidanzata-moglie viva vestita da homeless, abbia una macchina coperta di pelo e bava, ti apparecchi una tavola dalla quale sono appena stati tolti una bilancia pesacuccioli, una poltiglia puzzolente (pappa da svezzamento) e magari un paio di campioni di feci (per tacer di quando tu allunghi la manina per toccarle il sedere, e da dietro il suddetto sedere esce il muso di un rottweiler che ti ringhia “Cosa fai? Giù le zampe”)… poi ci sono anche i problemi logistici.

Tipo: “Sabato sera andiamo al cinema?”
“Sei scemo? Mi devo alzare alle quattro per andare all’expo di… (località a caso, ma sempre e solo ad almeno cinquecento chilometri da casa)”.
Oppure, nel letto: “Amore, sei sveglia…?” (con manina che si allunga verso la tua tetta)
E tu (saltando giù dal letto):  “Son sveglia sì, madonna, è già tardi, se non mi sbrigo non riesco a tracciare la pista prima che si alzi il sole. Hai per caso visto i miei stivali di gomma?”
Rovescio della medaglia: “Amore… bacinoooo!”
“Epporcacc… io il bacino te lo darei pure, ma prima ti laveresti gentilmente la faccia, che te l’ha appena slinguazzata tutta il cane?”
Ovvio che a quel punto il romanticismo se ne va anche un po’ a quel paese, eh.

Personalmente, sapendo quello che sarebbe toccato in sorte a mio marito, me ne ero scelta uno a cui i cani piacevano – pur non essendo né allevatore né espositore e non facendosi quindi alcuna para per il mancato BOB o perché il cane non aveva mollato la manica – ma soprattutto uno a cui non fregava un accidenti di andare da nessuna parte (se non a giocare a bocce) e al quale era possibile dire, qualche volta: “Ciao, stanotte dormo in sala parto con la cagna” senza che piantasse un casino per il mancato trombaggio.
Purtroppo, però, a lungo andare la non-corrispondenza di interessi si fa sentire.
Tu cominci a sbadigliare al racconto dell’ennesima “ferma al posto” (laddove si parla di bocce e non di setter), lui non si scolla dalla TV quando i cani hanno l’attacco di cagotto e ci sono tutti i box da pulire con la massima urgenza.
Quando poi gli racconti di quello stronzo di giudice che ti ha messo davanti un cane mancino, e lui risponde “Ma che problema c’è, se scrive con la sinistra?”, allora divorzi.
Il ri-marito me lo sono trovato quando ormai avevo smesso di allevare e di esporre: questo me lo sono scelto con ben due interessi in comune (rally e musica) e quindi ci sto da diciotto anni. Però non vale, perché di cani, con lui, ne ho avuti al massimo un paio, come le persone normali.
Invece leggo su un gruppo di FB questo post: “Donne coi cani (tanti cani) = uomini zero. Sarà per il temperamento, sarà per la vita incasinata e sempre dietro a qualche rogna…difficile che ci si accasi decentemente. Ci vuole, appunto uno dell’ambiente, ma pure loro essendo trafficati altrettanto… alla fine le relazioni sono talmente evanescenti che entrambi preferiscono dormire coi cani. Ne conosco di donne di cani, e la problematica sentimentale è sempre lì, a meno che l’uomo di casa non ci fosse prima dei tanti cani e/o ne condivida la passione“.
E sotto, duecentotrentacinque commenti!!!
Quasi tutti (tuttE) che concordano, quotano, mettono i “like”: e quando appare la fanciulla che dice: “Maddai, io allevo… epperò l’omino l’ho trovato caruccio, stiamo bene insieme, mi ha pure portato a vedere il tramonto a Venezia solo perché avevo detto che mi sarebbe piaciuto”… manca poco che le altre le scatenino addosso i cani.

Diciamolo: la cinofila (con tanti cani) felicemente accoppiata è diventata una rarità.
Sullo stesso gruppo di FB, un’allevatrice dà questa spiegazione: “Il fatto è che noi non abbiamo bisogno di un uomo, e questo ovviamente attira un grosso gruppo di ometti con problemuzzi vari, tipo edipi irrisolti, uomini che odiano le donne etc, quindi comunque poco piacevoli, mentre l’uomo più “classico” ci sta alla larga, troppo pauroso per potersi confrontare su un piano che ritiene esclusivamente suo. Restano i trombamici, per fortuna almeno la parte divertente ci rimane…”
E un’altra, tristemente, aggiunge: “Il mio ex mi disse “Tu finirai come XXX (nome di allevatrice)”. Una che… 50 anni suonati, single o accompagnata per un po’ e poi torna single, niente figli. Quattro o cinque cani in casa, qualcuno in affido, due o tre cucciolate l’anno, fa lezioni di etologia a domicilio e vende qualche gadget per cani per arrotondare. Più passa il tempo e più mi rendo conto di quanto dicesse il vero… e lo sapevo anche allora…solo che fai fatica ad accettarlo”.
La cosa peggiore, forse, è stata che leggendo queste parole il mio primo pensiero è stato: “Embe’? Cosa c’è di sbagliato in questo tipo di vita?”
Perché per un po’ l’ho fatta anch’io, tra un marito e l’altro, con qualche variante (invece di vendere gadget scrivevo articoli, ma per il resto siamo lì). L’unica differenza sta nel fatto che il figlio io ce l’avevo: e forse è stato proprio questo uno dei motivi per cui mi son rimessa a guardami attorno (perché un bambino di sei anni, senza una figura paterna, boh, mah…). Altrimenti penso che me ne sarei rimasta beatamente single, magari con qualche trombamico di passaggio, ma senza re-infilarmi in cose a lunga durata.

La domanda, a questo punto, sorge spontanea: sarà mica che i cani ci danno già la maggior parte delle cose che normalmente si vanno cercando in un uomo (lato sessuale escluso, ma a quello si rimedia appunto coi trombamici)?
Perché i cani: a) cinofili lo sono per forza. Non si scappa; b) economicamente indipendenti no, non lo sono: però non è che neppure che ci sfruttino. Anzi, si accontentano di pochissimo. Semmai siamo noi a voler spendere patrimoni per loro, ma non sono certo loro a chiederlo; c) rompicoglioni non lo sono MAI. Gli va bene tutto, ci adorano anche con il rotolo di ciccia qua e la cellulite là, ci trovano splendide-splendenti anche appena alzate la mattina; quando emergiamo dal giro di pulizia-box puzzolenti di cane-cacca-disinfettante ci sniffano e socchiudono gli occhi come se avessero appena sentito il profumo del paradiso.
In più: d) ci fanno ridere un sacco (Jessica Rabbit docet); e) ci fanno sentire amate senza riserve e senza gelosie (semmai i gelosi sono loro: ma a noi non verrà MAI il dubbio che ci mettano le corna); f) ci accettano come siamo, senza riserve, vizi & difetti compresi.  Nessun cane al mondo mi ha mai detto che fumo troppo, né ha mai sarcasticamente commentato che se parcheggiavo ancora un po’ più storta riuscivo ad occupare tre posti anziché i due che stavo occupando adesso con la Panda.  Quando mi perdevo  (cioè, sempre) e ripassavo per la terza volta davanti alla stessa chiesa (bestemmiando tutti i santi a cui era intitolata e anche qualcuno aggiuntivo), nessun cane mi ha mai chiesto se avevo migliorato il tempo sul giro.
I cani, diciamolo, sono immensamente più rilassanti, più simpatici e più teneri dei maschi bipedi.
Ciononostante, ahimè, molte di noi il bipede finiscono per volerlo ugualmente (il motivo sinceramente mi sfugge, ma essendomene presa uno anch’io devo confessare di rientrare nel novero di quelle che preferiscono averne uno). E a questo punto la scelta più logica sarebbe proprio quella di cercarlo cinofilo, quindi – se non proprio cane al cento per cento – almeno affine ai cani.
Solo che non ce ne sono più.
Il mercato si è drammaticamente sguarnito e la cinofilia è diventata un’accozzaglia di femmine che lottano con le unghie e con i denti per accaparrarsi quel poco, pochissimo materiale ancora disponibile (spesso dovendo pure lottare con gli apparentemente maschi, ma in realtà sessualmente attratti dallo stesso materiale).

Mappecché?!? Per quale misterioso motivo è successo tutto questo?
Ora qualcuno dirà che sono fissata e che me la prendo sempre con loro: ma la colpa, per me, almeno in parte è di quella cinofilia postmoderna, cinofilosofa, animalista e iperbuonista che ha fatto incetta di cuori teneri (e quindi femminili o gay).
Se sia stata o meno una precisa scelta dei vari Guru (che in realtà sono attorniati da stormi di fanciulle adoranti, non so poi con quali risvolti perché sono affaracci loro di cui non mi occupo: ma intanto, adorare adorano), non saprei dirlo.
Sta di fatto che una cinofilia fatta di “checcariiiino”, di “povero angelo che si lascerà morire se non troverà qualcuno capace di dargli tanto amooooore”, di cuoricini a raffica (su FB) e di frasi come “il cane ha solo bisogno di amoooore” (aridaje), ha per forza un target prevalentemente femminile.
Non si scappa.
Siccome questa è la cinofilia che – ci piaccia o meno – ha preso clamorosamente piede negli ultimi anni, ecco che il mondo sportivo, quello espositivo e quello cinotecnico sono stati oggetto di questa specie di invasione delle ultracorpesse che invece di uscire dai baccelloni escono dai corsi per educatore cinofilo.
Poi si lanciano a capofitto in una pratica nella quale accettano quasi esclusivamente i cagnolini-amorini-tesorucci delle Sciuremarie (perché gli altri nessuno ha insegnato loro a gestirli) e quindi si fanno una vasta clientela femminile. Poi vanno allo stage tenuto dalla furbetta (femmina) che ha inventato la cinotelepatia o la cinoseduta spiritica (prego notare che esistono entrambe), laddove scoprono che tutte le iscritte allo stage sono donne.
Poi arrivano a un certo punto in cui si guardano intorno e pensano: “ARGH!!! E adesso con chi esco, sabato sera?”
Perché il Guru è impegnato, eh. C’è la coda.
E tutto il resto è drammaticamente, inesorabilmente, ineluttabilmente tinto di rosa.

Meno male che ormai son vecchia e pure accasata (anzi, ri-accasata) – penso, ogni tanto. Perché la situazione sarà anche rosa, sì, ma è tutt’altro che rosea.
A volte, come tutte le tardone, mi lascio andare ai ricordi e ripenso a un vecchio amico allevatore di husky, caruccio, ovviamente cinofilo, economicamente ben messo, che una sera mi confessò tristemente che non riusciva a batter chiodo (in realtà si chiedeva perchè, a quel tempo, a fare strage di cuori fosse un marcantonio alto due metri con i capelloni bianchi e la barba bianca, dal vocione roboante, che girava con un eskimo profumato di Canel N.5 e al quale morivano tutte dietro).
Alla fine il mio amico cominciò a girovagare intorno ai ring di una razza da compagnia (non dico quale) e dopo qualche mese, finalmente, trovò l’anima gemella. Ma facendo una fatica boia.
Poveraccio, aveva sbagliato epoca.
Si presentasse oggi in esposizione, gli salterebbe addosso un buon tre quarti della cinofilia italiana.

 

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  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

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87 Commenti

  1. Sinceramente anche io inizio a vedere situazioni del genere; per esempio domenica al campo gli unici uomini presenti eravamo io e l’ addestratore (entrambi sposati) e per il resto tutte donne. E per l’ occasione era presente anche mia moglie con la sua cagnolina al seguito; visto che finalmente sono riuscito a convincerla a portare anche Luna al campo per iniziare l’ addestramento (ha 4 anni e mezzo ma meglio tardi che mai). Comunque da quando mia moglie ha fatto amicizia con la moglie dell’ addestratore le cose sono diventate piu facili (parlando di cani)

  2. Ragazzi,se pensate che la cinofilia sia femmina frequentate le gare SAS e le prove di UD dei Pastori Tedeschi,la maggior parte dei figuranti e degli allevatori di pt che conosco sono dei maschi… 😉

  3. E` vero che a volte anche solo con uno o due cani puoi avere problemi col partner. Comunque c`e` una regola base alla quale bisognerebbe attenersi per vivere felici: se il tuo partner non piace al tuo cane cambialo! Basta osservarli attentamente e si vede che tipo di relazone hanno. Io l`ho fatto, due volte, e non me ne sono mai pentita. Poi ho avuto questa incredibile fortuna di trovare il canaro in pectore vergine ^o^ uno che da piccolo voleva il cane ma la mamma no, poi da grande voleva il cane ma la la moglie no. Il primo cane della famiglia l`ho trovato io il secondo lui e anche se non ha la piu` pallida idea di cosa farci li adora ed e` disposto a imparare, a dormire storto nel letto per fare spazio a loro, a fare le vacanze solo in posti in cui possano venire anche loro e se succede che vomitino o abbiano mal di pancia collabora a ripulire e poi li porta dal veterinario. Il piccolo ristorante italiano che abbiamo e` aperto ai cani anche se per fare questo abbiamo dovuto affittare un locale grande che costa un occhio ma abbiamo moltissimi clienti canemuniti in un paese (il Giappone) dove di solito non li possono portare da nessuna parte, solo nei dog cafe` e non nei ristoranti normali. Per altre cose questo marito a volte e` un grandissimo rompicoglioni ma date queste sue qualita`…mi sa che me lo tengo! ..e chissa` che fra un po` non si aggiunga una femminuccia alla famiglia!

  4. secondo me il motivo è tutto nella fisiologia umana. Il fatto una donna uno “scopamico” lo trova come e quando vuole. Basta “darla” e qualcuno che la prende c’è sempre… è una questione ormonale. Invece un uomo la “scopamica” non la trova cosi’ facilmente… e se la trova spesso ha latente il desiderio di diventare “qualcosa di piu'”. Quindi piu’ facilmente gli uomini quando sentono il richiamo della..foresta, finiscono per scendere a compromessi e a rinunciare al sogno cinofilo perchè la moglie non vuole andare a vivere nella casa in campagna lontano dai servizi senza il supermercato sottocasa, perché vuole fare vita sociale, perché non vuole rinunciare alle vacanze… vacanze insieme, tutta la famiglia se non non sono vacanze, o al weekend… perché non si può andare sempre in expo o a prove di lavoro quando i suoi colleghi vanno a sciare, al saggio di danza della figlia maggiore, alla festa degli aquiloni, al salone dell’informatica… perché ti devi occupare della famiglia ecc. ecc. L’uomo mediamente finisce per rinunciare alla cinofilie perché rinunciare alla moglie significherebbe essere “veramente” singlaiolo. La donna invece…. anche se rimane single è single è davvero single per scelta. Non per scelta altrui. E per le “non single”, mediamente i mariti sono meno esigenti… nel senso che magari non rinunciano alle vacanze se non possono andare con la moglie o trovano il modo di uscire lo stesso se la moglie è a casa alle prese con una cucciolata. L’alternativa potrebbe essere quella di trovare un partner con la stessa passione… ma la cosa non è necessariamente meglio. Perché poi i cani si sommano… se la passione non è per la stessa razza o c’è un desiderio di individualità può anche succedere che i cani della moglie (o del marito) portano via il posto a quelli che si potrebbero volere per sé. Se poi ci si mettono anche i figli…. se domani mio figlio mi pianta un capriccio che trova un cane abbandonato e lo vuole prendere a tutti i costi, posso io dire di no? Se mia figlia si appassiona allo sheepdog e vuole prendere un pastore australiano posso dirle di no? E questi cani però prendono il posto ad altrettanti cani che avrei potuto volre per me. Prenderli lo stesso…oltre un certo numero ne risente la loro qualità della vita.

  5. E fu così che accanto a “Agamennone cerca moglie per cuccioli doc” nei siti di annunci iniziarono a comparire annunci tipo “Giovane cinofila di vent’anni cerca cinofilo con pedigree. Astenersi perditempo e germofobi”…

    • Ciò in parte è fisiologico: quasi tuttio noi parliamo il bambinese con i cani e i cani sono animali neotenici, ma purtroppo tra le sciuremarie ciò è molto frequente anche a livelli estremi in cui il cane è trattato in tutto come un bambino stupido che non può parlare (con le nevrosi del caso da ambo le parti, e se lo si fa in cani piccoli non socializzati e levati dalla mamma a 40 giorni scarsi magari provenientoi dall’est…abbiamo quei tanti cagnini isterici che sklerano appenna vedono un cane e rischiano pure di farsi azzannare provocando cagnoni senza motivo)…

      Poi una società come la nostra in cui i percorsi di studio suiallungano sempre + e valgono sempre meno, la disoccupazione e il precariato ad oltranza e la diffiocoltà a trovare casa rende sempre + difficile farsi una famiglia e posticipa la maternità sino anche oltre i 35 anni (cosa assolutamente non fisiologica x le donne) o eliminadirettamente la possibilità di una gravidanza o la scoraggia fortemente (oltre ai problmi sopra citati ormai se lavori e hai un bambino trovare un asilo è un caos e le nonne ormai troppo spesso devono lavorare pure loro, poi trovare lavoro se si è sposate o peggio si hanno figli è ancor + difficile e ormai se non si lavora in 2 una casa non la si può mantenere) risulta qyuasi fisiologico che molte donne proiettino su cani e gatti il loro istinto materno frustrato…

  6. è una tragedia a suo modo essere una donna cinofila…il mio boyfrend è uno stress continuo,”i tuoi cani sbavano e zozzano””il TUO cane ha vomitato,sbrigati a pulire che puzza””che palle ste bestie” etc etc etc…è una fatica vivere cosi…non vi dico da quando ho preso pure la gatta…
    io in expo non rimorchio molto anche se nel nostro giro(cani corso)i maschi sono ancora parecchi(e anche decisamente provoloni e con una certa “autostima maschia” perchè loro c’hanno i cani grossi)…solo che divento di un aggressività bestia,per le già citate problematiche di razza,e non calcolo nessuno che abbia cani a mio parere degni…:D hihhi…sono notoriamente acida diciamo…(ma se c’avete i cani brutti che volete da me?!:D)
    si rimorchia mooolto di piu andando in giro coi cani in città…ma solo truzzoni bestiali che ti guadano e fanno”ohhh ma come è grosso non te se porta in giro un cane cosi…!” e io”ti sembra che mi porti in giro?!a me no,è un cane educato!”
    è dura la vita x noi ragazze “canare”!!!

  7. visto il tema del bell’articolo …
    a.a.a giovine braccofilo dal cuore infranto,cerca appassionata cinofila con attack 🙂
    (non ho il beeper )

    • qui mancan dati, e mica pochi! 😀
      intanto giovin quanto? meno di 20? meno di 30? meno di 60? ..
      e poi: appassionata cinofila con attack inteso come con cani-colla, oppure con cani che sanno cosa significa ‘attack!’ oppure ancora donna-appiccicosa? …

  8. Allora,
    Ho imparato che:
    -Le donne si fanno dipingere le tette a forma di cane.
    -Le statistiche sono una scienza.
    -Gli uomini etero sono una rarità e sono più rompiballe dei cani.
    -Le donne etero sono più rompiballe dei cani. Ma meno, sembra…
    -Che il Guru ha la coda. Di donne.
    Il che mi fa pensare al detto: Tira più un pelo di cane… 🙂
    -Che è meglio non frequentare le esposizioni. A rischio i miei 231 anni di felice matrimonio.

    Quasi quasi mi sento un pò in colpa…

    Articolo delizioso !

  9. Di Paolo, Mario o Luciano non si sente mai parlare.

    mi ritengo offeso 🙂
    Ma ti riferisci solo agli show ? Perchè mi pare che in altri ambiti cinofilo sportivi sia 50-50 ( con eccezioni a seconda della disciplina in Ipo difficilmente trovi una donna ed in dog dance difficilmente trovi un uomo )

    • Veramente mi riferivo soprattutto alla cinofilia online, Facebook & dintorni, e al settore “educazione-educatori”. Però anche negli show le donne sono in netta maggioranza, ormai. Nello sport penso che..dipenda dallo sport, appunto. Però le donne in IPO ci sono, gli uomini in dog dance sono più rari (anche se ci sono e sono pure bravi & famosi) 🙂

    • poi qui si parlava anceh di chi di cani non ne ha uno o due ma ha la casa monopolizzata dai cani e dalla loro prole…il che significa sempre impegnati a badarli ecc ecc con conseguente poco tempo per il parnet A MENO CHE non si occupi di cani anche lui… non basta… avere uno o due cani e farci attività… o almeno sarebbe già diverso ecco…

    • @luc:

      in effetti forse la “mossa” migliore x le cinofile scompagnate che cerchino un compagno “glabro” (diverso dfa un cane nudo messicano) è coiminciare a frequrntare campi in cui si fanno discipline da morso (ad es se puntano verso i figuranti è raro che trovino dionne in %, x una pura questione fisica)…quindi alle cinodile scompagnate che hanno voglia di accompagnarsi bisogna consigliare come prossimo cane un malinois o un PT da lavoro o un altro cane da difesa che gli permetta un’ assidua frequentazione di tali campi non solo a scopo cinofilo (peccato che se a una piace fare expo o agility fare qualcosa di totalmente diverso o viceversa potrebbe risultare veramente pesante e far venire voglia di portare il cane solo a trotterellare in centro o al parchetto: io quando andavo a cavallo sono stata costretta a fare salto ad ostacoli quando adoravo il dressage in cui ero anche molto + brava e alla fine ho quasi odiato l’equitazione e ho poi smesso di andare a cavallo quando non ho + nemmeno potuto dedicarmi al riaddestramento dei cavalli altrui che come una scema facevo gratis nonostante i rischi e nonostante i risultati, ma ero una ragazzina e quindi non avevo molta voce in capitolo e in + i maneggi vicino a casa che tenessero i cavalli all’aperto di giorno si contavano sulle dita di mezza mano e gran parte non aveva nemmeno un recinto rudimentale in cui fare qualcosa con il cavallo)…

  10. Zitella non ancora (solo 20 anni) ma alla domanda “usciamo stasera?” da quando c’è tex rispondo “sì, ma solo tra le sette e le nove o tra le dieci e mezzanotte perchè il bambino deve uscire” quando sono a casa indosso tutto ciò che è comodo…per uscire col cane: largo a jeans stravecchi, felpe e tute che non solo nascondono tutto il guardabile ma che mi aggiungono almeno 3 taglie. sui fianchi. Se passo davanti ad un negozio di animali DEVO entrarci, sia mai che c’è in promozione tale marca e riesco a tirare su qualche euro sul prossimo mese di crocche e i we sono in giro per i campi o in giardino a fare esercizio. E se il cane sta male? Le uniche parole che voglio sentire sono “vuoi che ti porto qualcosa da mangiare?”

    • @Lucia:
      concordo..e poi niente trucco che tanto il cane te lo lava via (op almeno la mia fa così e non le’ho mai sgridata perchè è una simostrazione d’affetto che non mi dispiace), sempre scarpe basse sennò portare il cane è meno sicuro (soprattutto se pesi 50kg con un cane di 25 che potezialmente avrebbe la forza di uno di 70 anche se non la usa)..e le lamentele quando ad un’uscita mi porto il cane e dicoo di non andare nelm posto tal dei tali che è troppo affollato e il cane si stressa (con l’immancabile frase dell’accompagnatore che dice “il cane del tizio tal dei tali non rompeva così tanto” o roba simile, riciclata anche quando il cane in casa vuole farsi a tutti i costi pacioccare dall’accompagnatore o sederglisi appiccicato facendogli rimpiangere le prime settimane in cui lo scortava ovunque guardandolo in cagnesco, che fatto da un pitbull fa paura a molti..e io che dicevo “ignora il cane, fa solo scena, fa come se fosse invisibile”…)…
      Perchi non ama smodatamente i cani mettersi anche solo con una “canemunita con tendenze cinofile” può essere un incubo…figurati con un’allevatrice o un educatrice o simili!

      Però pretendere che si rinunci anche solo dell’1% all’amore x i nostri pelosi è da folli e ci renderebbe solo perennemente infelici e scontrose (e quindi inadatte ad ogni relazione interpersonaledi qualsiasi genere se non con cani e/o altri animali): alla fine poreferiamo sole con cane che accompagnate con uno che ci tarpa nel nostro amore verso i cani e la “caninità”…
      Poi se pure si trovasse un lui cinofilo ci sarebbe il possibile problema di “se i nostri cani non vanno d’accordo?”..il che a meno di non appianare la situiazxione facendo amare a loro volta i cani rende èraticamente impossibile un rapporto duraturo..
      In pratica abbiamo tutte le carte peggiori, ma abbiamo i nostri pelosi, quind mal che vada non saremo mai sole e saremo sempre amate + del 99% di qualsiasi essere umano (in senso platonico e affettivo)…poi ad alcune adrà magari + di culo e troveranno uno con la loro stessa passione e con un cane che va d’accordo con i propri (in questo le pitbullmunite sono molto svantaggiate mente le labradormunite sono + avvantaggiate x fare 2 esempi estremi).

  11. Bellissimo articolo, come sempre!!!! sono d’accordo con Daniele, è una cosa che vale in motissimi altri campi, escluso la politica ad alti livelli dove si guadagna tantissimo!Ho 50 anni il mio primo marito usciva con il mio cane cucciolo per rimorchiare….l’ho lasciato. Il mio secondo marito è abituato che quando i miei animali partoriscono io dormo al piano di sotto al fianco della sala parto e non si è mai lamentato (una gatta ha voluto partorire sul mio letto a tutti i costi…..e lui dormiva) quindi non mi posso lamentare! Ma mio figlio mi dice spesso – mamma tu vuoi più bene ai cani che a me! – Poverino….

  12. Io sono andata in controtendenza sposando un..gattaro.

    Un gattaro etero e virile (lo so è una categoria mitologica come i coccodrilli albini delle fogne e gli unicorni).
    Uno che dopo qualche mese in cui (aimè) i gatti in casa sono “solo” 3 già rivendica fiero il quarto al suono di “Non vuoi o malvagia, un miciolino che possa fare compagnia al cane?!”

    Così io mi godo l’amore sbavoso e totalizzante del cane ma ho imparato ad apprezzare quegli snobbissimi esseri che muovono la coda quando sono nervosi e smontano le incazzature altrui facendoti, ruffiani, le fusa.

    Lui ha scoperto che “quei bestioni così dipendenti dall’uomo” si possono portare in giro quando si va in montagna, sono obbedienti e ti danno un sacco di soddisfazioni e finora viviamo felici e contenti.
    Ora liberate i cani 😛

  13. Fortunatissimamente io il moroso cinofilo ce l’ho, anche se la sua era cinofilia latente, venuta fuori grazie all’ amore per me, cosi come io sto scoprendo, inquietantemente, che iniziano a piacermi i macchinoni americani come camaro, shelby e altre auto che lo deliziano. E invece che pensare a quanti bambini avremo, a dove abiteremo, ci siamo “solo” fatti una bella listona dei cani che vorremo in casa (se mai riusciremo ad averne una, e se mai saremo sicuri di poter offrire ai nostri compagnoni uno stile di vita decente), cercando anche fra le razze più strane, pur sapendo che la cosa più probabile sarà vederci andare al canile dove abbiamo fatto volontariato, e pescare il più adorabile bastardone (“one” perchè sia io che lui non siamo certo “ini”, e quindi ci vuole qualcosa, all’altro lato del guinzaglio, di non troppo leggero! xD) che ci faccia gli occhi languidi. Fortunatamente quindi, le nostre giornate ci vedono si orbitare attorno ai cani (lui ha un incrocio pastore tedesco), ma sempre assieme, anche se quella più scapestrata, in questo, rimango io, cosi come lui fa i freni a mano in macchina e io è già tanto se so parcheggiare!

    • anche io ero messa così claudia.quando ci siamo messi insieme avevo “solo” un cane. poi è morto quadno ho comprato casa e pian piano sono diventati 6… nel frattempo lui non c’è più e trovare uno quando hai un cane o quando ne hai 6… fai gare axpo cucciolate ecc… beh… non è più così facile… tientelo stretto valà…prima che qualcuna di noi cino-zitelle te lo rubiamo!

      • intendevo… quadno ho cambiato casa il cane è morto.nbe ho subito preso un altro e pian piano sono diventati 6… più un gatto chiaramente. non ci facciamo mancare niente

      • Hahaha si, credo che me lo terrò moooolto stretto, e mica solo perchè ama gli animali (a casa ha anche una gatta tripode che le suona a tutti i gatti del vicinato, e ha avuto anche criceti), ma anche perchè stare con me, senza necessariamente contare la mia vena cinofila, è un parto, perchè SO di essere rompicoglioni! Uno cosi, che verrebbe volentieri anche alle expo più lontane (tanto gli piace guidare, a lui!), e non vedrebbe neanche l’ora di assistere ad un parto canino, se fosse possibile, dove lo trovo? Nono, so di essere stata oggetto di un colpo di..fattore “C” enorme a trovare lui, e di certo non lo mollo 🙂

  14. riflettendo, e considerando la popolazione gay (maschile) sempre + in crescita, mi chiedo quante sono le donne gay… potrebbe essere un’esperienza da prendere in considerazione? ….. mah ! ai posteri la sentenza 😀

  15. secondo me il problema non riguarda la cinofilia, ma il mondo del lavoro in generale, anzi, il mondo in generale sotto tutti i suoi aspetti. La nostra realizzazione personale si combina sempre meno con le nostre relazioni, di qualsiasi natura. In piu’, a mio avviso, nel settore cinofilia e’ piu’ facile cedere sul lato relazionale-umano piuttosto che su quello professionale perche’ e’ indubbio che ci si rapporta a creature splendide. Il mio punto di vista e’ che il cane non soddisfa nessun bisogno umano, cosa che non emerge chiaramente dall’articolo ne’ dai commenti, alpiu’ integra in una maniera unica i nostri bisogni di relazione.

  16. Il problema secondo me si estende non solo alle donne che nella cinofilia hanno trovato un mestiere gratificante e che quindi hanno tutti gli impegni ben descritti nell’articolo.
    Quando è arrivato il mio borderino la mia vita ha cominciato inesorabilmente a girare intorno a lui: corsi base per imparare ad educarlo, corsi di agility, corsi di obedience, sempre di più nei miei discorsi era presente l’argomento ma quello è il meno. Furiose litigate nascevano per motivi a cui le coppie non sono geneticamente preparate, ad esempio se il mio lui allungava un pezzo di pane dalla tavola erano discussioni violente perchè la prima volta gli spiegavi il motivo per cui non doveva farlo e alla decima volta la sua risposta tipo era “sono tutte stronzate che ti insegnano a quei corsi!! Io ho avuto cani per 30 anni e SO come si fa”. Poi i fine settimana (e soprattutto le vacanze) li dovevi programmare in base alle esigenze del cane e non della coppia. Se il cagnolino stava male e riempiva il pavimento di feci decisamente poco gradevoli nel cuore della notte, non solo non si alzava per chiedere se avevo bisogno di una mano, ma passava quei 15 minuti a coprirti di insulti perchè il TUO cane aveva appestato la casa di puzza. E via altre mille e mille discussioni tutte legate al cane finchè un bel giorno mi sono trovata un bell’appartamento in affitto e me ne sono andata, io con il mio compagno (quello più peloso ovviamente). A quel punto le circostanze mi hanno portata quasi per forza a frequentare un istruttore cinofilo… peggio che mai!!! Se già gli uomini pensano di saperne sempre più di te su ogni argomento figuriamoci un istruttore alle prese col cane (il MIO cane!!). Sembrava non ne facessi una giusta, era un continuo litigare su ogni piccola decisione, una situazione insostenibile!
    Quando poi mi sono rassegnata a restare da sola ho trovato il mitico trombamico, salvo poi beccarlo a sgridare il mio cane per non si sa bene quale motivo (forse per affermare la sua supremazia e mascolinità??)
    Tutto questo per UN SOLO CANE!
    Alla fine ne ho preso un altro (di cane), adesso siamo in 3 e fra le mura di casa mia le litigate furiose non esistono più!! Evviva!!

      • secondo me ancora moltissimi uomini delegano completamente alla compagna la gestione dei figli… e poi i figli li accettano in tutti gli alberghi del mondo… i cani no! Paradossalmente per certi versi è più semplice la gestione di un figlio che quella di un cane

  17. Io una che decide di passare la notte in sala parto con la cagna me la speserei domani mattina… anche perchè in sala parto ci troverebbe me con quattro sigarette in bocca come se stesse nascendo mio figlio 🙂
    Scherzi a parte, credo che non ci sia niente di più frustrante di avere una VERA passione (non una mania passeggera) e non riuscire a trasmetterla al proprio partner. Specialmente se il partner si sente trascurato\a da questa passione (e magari te lo rinfaccia con la velata minaccia “se continui così ti mollo”). Eppure per quanto riguarda la cinofilia è una cosa assurda: come è possibile non farsi coinvolgere? Non stiamo parlando dell’uomo che passa le sue giornate a parlare di calcio con gli amici (con relativa voglia di omicidio della sua donna), o della donna che passa le sue giornate davanti le vetrine dei negozi griffati (in questo caso l’aspirante omicida è l’uomo): stiamo parlando di una passione che in teoria dovrebbe essere assolutamente gratificante per la vita di coppia!

    • @dario:

      concordo..
      poi i cani sono ESSERI VIVENTI E SENZIENTI, quindi battono x forza di cose ogni passione x sport giocati da perfetti sconosciuti i TV o x vestiti o scarpe griffate o simili!
      Come caspita si potrebbe dividere la vita con qualcuno che non si preoccupa se i “cani di famiglia” (anche se si ha un allevamento se si è allevatori veri suppongo che TUTTI i propri cani siano “i cani di famiglia” che se non stanno tutti in casa è solo x “motivi logistici”) non stanno bene o se è in arrivo un evento importante (che sia una gara un expo o ancor + una cucciolata)!

      Io non potrei mai satare con una persona a cui non piaccia il mio cane e/o che non piaccia al mio cane o che non sia interessato al benessere del mio cane e che non capisca l’affetto che provo x quell’essere peloso; si finirebbe x litigare di continuo x motivi + o meno futili, o x rinfacciarsi ad es che “se non avessi un pitbull andare qui e la sarebbe + facile” mentre io magari rinfaccerei che “se capisse i cani non gli peserebbe andare a passeggio non sul lungomare di sabato ma x vie meno affollate” ecc…e sarebbe un inferno x entrambi e pure x il cane che si angoscia se sente litigare o anche solo se sente che alzo un minimola voce con qualcuno (anche solo x dire “metti il sottobicchiere quando posi la birra sul tavolo di legno” detto ad una mia amica che mai imparerà ad usarli; non sono assolutamente una maniaca dell’ordine, anzi..ma avendo cabaret, tovagliette americane e sottobicchieri x tutta casa mi da sui nervi se non vengono usati magari posando il bicchiere a 3cm da essi).

      …le relazioni possono anche essere (almeno all’inizio e almeno in parte) questioni di chimica ormoni e ferormoni (sembra che i ferormoni ctendano a guidarci nella scelta di un parthner con il corredo genetico + dissiimele dal nostro x aumentare la varietà genetica della prole e forse x diminuire la possibilità di omozigosi di geni recessivi portatori di qualche malattia: quando vivevamo in gruppi quasi chiusi formato da 20-100 persone o poco + questo meccanismo doveva essere essenziale, oggi un po’ meno fra spostamenti e medicina preventiva), ma non credo possano durare ed essere sane se non si condividono almeno un buon numero di interessi con il proprio parthner e soprattutto se non si condivide l’interesse primario del parthner (magari non alla stessa maniera ma almeno condividendolo: ad es un allevatore con una canemunita o un agilista con una che fa expo, uno che fa UD con una che fa protezione civile, o ancora meglio un’allevatrice di border con un allevatore di pecore ecc)…

  18. Ora qui voglio nomi e cognomi di cinofili gay carucci e disponibili!!! 😉 Perché checchè si dica neanche per noi è poi così facile, neanche per me che sono ancora gggggiòòòvane e carino :oltre ai numeri che hai citato prima per cui sono molte piu le donne degli uomini in cinofilia, la “normale” (meglio dire comune, o “non cinofila”) popolazione gaya ci guarda con stupore, a volte con disgusto e ogni tanto con compassione noi cinogay! 😉 Non è affatto facile trovare l’anima gemella in questo campo, piu nella cinofilia sportiva( il mio caso) che in quella espositiva( dove ormai a differenza dello sport trovi molti piu maschietti che si tirano i capelli tra di loro rispetto alle donne).

    • E mannaggia, Happy, hai scelto il settore sbagliato! Nella cinofilia sportiva abbonda il truzzotamarro, in quella espositiva abbonda il gay caruccio e tenerone. Oh, poi magari tra i truzzitamarri ci sono anche un sacco di gay, nin zo: non appartenendo alla categoria, non ci faccio proprio caso (oddio, di solito non è che mi accorga neppure dei carucciteneri. Quand’ero ragazzina me ne accorgevo quando ci provavo e scoprivo che non c’era trippa per gatte; oggi che ho raggiunto la pace dei sensi me ne accorgo quando me lo dice qualcuno. Insomma, a meno che non siano proprio evidenti certi atteggiamenti, io non mi accorgo mai di niente perché parlo sempre e solo di cani!).
      Però ho l’impressione che con qualche esposizione in più – e magari con la razza giusta – potresti acchiappare un sacco. Nello sport…mah!

      • no no valeria ce ne sono anche nell’agiltiy di sicuro. in alrti campi non so…comunque chiaro la % è più bassa rispetto agli etero… in tutti i campi per cui è fatica…

          • non so che intendi ma sono donna… e mi piacciono gli uomini…
            però posso dirti che sono parte del gruppo delle cinofile single zitelle acide piene di cani e senza ometti…
            e che sono una alle quali valeria s’è ispirata per scrivere st’articolo!
            se intendi invece se sono del parito degli agilisti.. anche… si ho anche quel vizio lì…oltre a collezionare cani e loro cucciolame vario.

          • Ahahah perdonami mi sono spiegato male io, intendevo se anche tu(pensandoti uomo) sei gay! Ma hai già risposto a tutto con il tuo commento e mi sto vergognando un sacco per la gaffe in questo momento! Comunque hai proprio ragione è fatica per tutti, tempo di crisi! 😉

          • ma figurati… conm un nick così non si può capire. poi qualche abituè sa chi sono ma se uno non sa chi sono… può pensare di tutto. il nick è asessuato…lo so perchè facendo agiltiy SO che ci sono sia gay che lesbiche, come è ovvio, come ci sono in tutti i contesti…essendo una variante della sessualità che esiste da sempre…

    • Ahahahah! è verissimo Happydent! 😀 conosco parecchi ragazzi gay che alla vista di un cane fuggono innoriditi! XD la maggior parte preferisce i gatti…

  19. Tu sei stata la precorritrice di noi cinofile in rosa 🙂 una delle prime che ha aperto un mondo che prima era decisamente maschile!
    Mi ritrovo molto in questo articolo che è davvero simpatico e molto vero,e mi piace pensare di far parte della cerchia rosa!
    Per il resto…decisamente il compagno bipede non lo cerco XD (al massimo potrei cercare la compagna bipede…e neanche tanto!) preferisco la mia piccola quadrupede,e anzi, se potessi mi ritirerei volentieri in campagna e mi circonderei di bestie…che si sà,sono meglio di tante persone!

  20. Ammetetelo su che la prima foto è un subdolo tentativo di attirare quanti più masculi possibili su questo articolo.. 🙂

    Io aggiungerei, comunque, che le donne allevatrici che ho conosciuto io (nella mia razza, il cecoslovacco) sono, e devono essere, toste.
    Questo diminuisce decisamente il numero di masculi appetibili: si salvano solamente quelli ancor più tosti (e andateli a trovare), quelli mollaccioni e quelli masochisti.

    Un pò come la storia della lupa Brita e la nascita del cecoslovacco: leggenda vuole che i primi pastori tedeschi che le abbiano offerto per l’accoppiamento fossero troppo docili e lei li abbia riconsegnati malconci o peggio.
    Qualcosa mi dice che una vita passata dev’essere stata un’allevatrice di cani di razza.

  21. Perché non andate a passeggio: ecco perché…
    Prendete il cane più bello che avete, quello più ruffiano, e fateci una passeggiata in centro all’ora dell’aperitivo. In meno di un mese conoscete un sacco di gente. Se nessuno è interessante, cambiate zona.
    Consigliati cani grandi per conoscere maschi e cani piccoli per conoscere ragazze.

  22. Presente!
    Maschio, cinofilo, NON guru, stra-appassionato di cani in tutte la forme ma con il cuore che batte un pochino di più per il PT!

    Cara Valeria, guarda che anche per i poveri maschietti è difficile trovare compagnia… la macchina è piena di peli & sbavate, l’aroma medio (nonostante docce varie) non è esattamente di Chanel 5, gli homeless sono strafighi a nostro confronto, il primo pensiero alla mattina è per il nostro cane (e la signora di turno se la prende solo un pochino e ti pianta il muso per 27 giorni di fila), l’ultimo pensiero la sera prima di andare a dormire è per il nostro cane (altro muso umano per ulteriori 27 giorni), se il cane (o i cani) sta male siamo intrattabili, nervosi, preoccupati… quando il cane sta bene siamo simpatici, allegri, di compagnia.
    Insomma… mica c’è poi questa gran differenza! 😉

    • sai qual’è poi il problema? a te piacciono i pt? pure a me… io ne ho 3 o 4 tu pure…e se ci mettiamo assieme, come famo coi cani? i miei vannod accordo con i tuoi? e da 4-5 a testa (se non di più) raddoppiano, dove li si mette tutti? è un po’ come se una mamma separata con 3 figli si mettesse con un papa con i figli a carico e che anceh lui ne ha 3 o 4…ovvero tiservirebbe cinofilo/a, ma non troppo… insomma

  23. Valeria, quando hai scritto “Ora qualcuno dirà che sono fissata e che me la prendo sempre con loro: ma la colpa, per me, almeno in parte è…” mi aspettavo un bel “DELL’ENCI”! Ah ah stavo già ridendo!!

  24. Ciao Valeria, da uomo cinofilo posso dirti che ciò che hai scritto (escluso il mondo expo che personalmente non conosco ne frequento) vale anche a parti inverse…..e forse anche noi uomini troviamo in un peloso tutto ciò che ci serve ( a parte la parte sessuale ovviamente) del resto i pelosi come tu stessa hai detto non ti giuducano,sono sempre pieni di gioia e soprtattutto non rompono i coglioni!
    Quindi a mio parere l’articolo è valido anche per noi maschietti 🙂
    Ciao!!!

    • Luca, non dubito che la tesi “i cani rompono meno” possa valere da entrambe le parti: che pure noi, a rompicoglionaggine, mica scherziamo.
      Sono le percentuali,però, ad essere diverse! 🙂

  25. bene.eccolo! zitella sommersa dai cani presente!
    Quindi… spiegato il problema possiamo inserire qui per i pochi uomini cinofili e disponibili, i nostri annunci? potresti fare la sezione cuori (pelosi) solitari… magari con annunci a pagamento… chissà che non diventi una cosa di successo.
    sui canonici meetic & simili…fatica individuarne uno/a…
    è un’idea no?

      • perchè no?quale miglior luogo che questo per incontrare virtualmente prima e magari fisicamente poi, dei pari requisiti e pari necessità? del resto se fai bubblicità agli allevamenti potresti far pubblicità pure all’allevatore…che magari trova casa anche lui, no?

          • no sono annunci… come sono annunci quelli dell’allevamento. embè? ovviamente in una sezione apposita eh… mica fra un articolo sul collare elettrico e uno su come punire il cane mi ci metti vecchia zitella acida con 40 cani cerca fidanzato, anche usato… che discorsi…

            ovviamente scherzo… però l’idea non è male dai.

          • Si ma dell’allevatore bisogna mostrare genealogia e stato di salute se no qua si alleva e si accoppia a membro di segugio e gli allevatorini ti escono fuori isterici e pieni di patologie (cagnarismo, multirazzalismo, sindrome del cucciolo consegnato col corriere,..)

          • Si secondo me fa parte della cultura cinofila se per cultura si intende l`amore lo studio e la diffusione di qualcosa . Una mia amica per anni non ha potuto avere un cane per colpa di un marito scemo, ora ha divorziato e ne ha tre ma insomma…e` importante conoscere persone che hanno gli stessi nobili interessi, se l`interesse sono i bau allora …e` cultura cinofila eccome!

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