venerdì 12 Settembre 2025

Come addestrare una Sciura… mamma

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – Mi scrivono molti giovani/giovanissimi alle prese con mamme Sciuremarie, sì, ma appartenenti a specie particolarmente nocive: qualcuna di loro è proprio cinofoba, qualcun’altra è una bambinizzatrice coatta, altre ancora (le peggiori, temo) sono passate dal ruolo a) al ruolo b) quando hanno accettato obtorto collo di prendere un cane in casa (“purché sia piccolo!” “Purché te ne  occupi tu!” “Purché non mi chiedi di toccarlo!”) e poi, come quasi sempre avviene, se ne sono perdutamente innamorate. Solo che ormai si sentono Cinofile DOC, e alla dipartita del primo cane (effettivamente piccolo, stracoccolato e strabambinizzato) decidono che sono prontissime per gestire il rottweiler o il dogo argentino.
E’ ovviamente allarme rosso… ma se il figlio o la figlia, per quanto giovani e dipendenti dai genitori, hanno un po’ di cultura cinofila, i danni peggiori a volte possono essere evitati con un minimo di psicologia spicciola.
Vediamo, comunque, caso per caso.

mamme2La mamma cinofoba che non vuole as-so-lu-tis-si-ma-men-te un cane

a) Vale lo stesso principio che si utilizza per i retrievier che non vogliono entrare in acqua: non forzatela.
Fatele capitare invece “casualmente” incontri con cani dolcissimi, possibilmente anzianotti (mai cuccioli/cuccioloni che saltino addosso per farle le feste), tranquilloni… insomma, i classici cani “che sembra di non avere”.
Una volta che gliel’avrete fatto incontrare fuori di casa, fate in modo che entri dentro casa, accampando scuse degne della peggiore sceneggiata napoletana (tipo: “la madre della mia amica è dovuta andare in Brasile ad assistere la sorella in fin di vita, suo padre è all’estero per lavoro, il cane poverino non mangia e non beve da quando loro sono partiti, lei DEVE assolutamente venire a studiare qui da me perché stiamo preparando l’esame insieme e non può restare indietro, quindi se non si porta il cane c’è il rischio che lui si lasci morire”. Se la mamma è così cinica da non commuoversi e da chiedervi perché non andate voi a casa dell’amica, inventate  clamorose panzane su vicini di casa che fanno le jam session in salotto, impedendovi di concentrarvi. Insomma, sbrigliate la fantasia).
Una volta entrato in casa il cane (che deve assolutamente avere l’aria vagamente infelice: un bassethound sarebbe il massimo) dite alla mamma cinofoba che forse – forse, eh! – un paio di carezze da una persona adulta – proprio come i suoi padroni che gli mancano taaaanto – potrebbe aiutarlo a ritrovare un po’ di gioia di vivere e magari ad accettare un bocconcino.
Neppure la mamma più cinofoba del mondo può avere il cuore così duro da resistere all’impulso epimeletico (dopotutto è una mamma, perdiana!) di tentare di salvare il cucciolone disperato. Ovviamente, se accetta di porgere un bocconcino al bassethound, questi non ci penserà su mezzo secondo e se lo sbaferà di gusto: a quel punto voi e la vostra amica salterete in piedi urlando di gioia. “L’hai salvato! Mangia! E’ tutto merito tuo!”
Bon, la sceneggiata deve concludersi qui.
Per tutto il mese successivo non parlate più di cani (sarà la mamma, probabilmente, ad informarsi sulla sorte del bassethound). Dopo un mesetto, provate a tornare all’attacco con la vostra richiesta.

b) Non ditele che sarete sempre e solo voi ad occuparvi del cane, tanto lei sa benissimo che non lo farete.
E il brutto è che lo sapete anche voi.
Parlatele piuttosto di divisione dei compiti: lei penserà alla pappa (che non richiede neppure di andare troppo vicino al cane), voi alle passeggiate (però fatelo: non siate bastardi). Lei si occuperà di pulire e troverà qualche pelo in più (pochi, perché il cane che avete in mente  è a pelo raso: e qui potete essere, invece, abbondantemente bastardi e non farle sapere che i peli rasi sono infidi e vigliacchi e si infilano ovunque),  ma voi le  regalerete il robottino aspirapeli che desidera da anni. E così via.

c) Visitate insieme canili e rifugi.
NON dicendole – mai, per nessun motivo al mondo! – che avete intenzione di prendere un cane, ma solo che, essendo lei cinofoba e voi cinofile, per avere il piacere di stare con i cani senza imporgliene la presenza in casa vi piacerebbe fare volontariato (parola magica che normalmente intenerisce tutte le mamme).
Ditele che, essendo voi siete giovani e ingenui, vorreste il suo consiglio su quale canile/rifugio sia più adatto (“volere il suo consiglio” è una parola doppiamente magica: specie quando sono almeno dieci anni che dei suoi consigli ve ne stracatafottete).
Aggiungete che i cani intanto sono tutti chiusi in gabbia e non potranno avvicinarsi a lei in alcun modo (è vero, ma l’effetto strappalacrime ci sarà comunque. E anche l’abituazione alla presenza dei cani. Tecnicamente si chiama “flooding”: sui cani è meglio farne uso con estrema parsimonia, ma con le mamme ci si può andar giù pesanti).
Avvertenza: scegliete canili MOLTO puliti, dove non ci sia puzza e sporco, altrimenti potreste ottenere l’effetto contrario.

d) mettete una PW all’accesso a “Ti presento il cane”, cosicché non possa capitare neppure per sbaglio che la mamma legga questo articolo.

mamme1La mamma cinofila, ma Sciuramaria inside

 a) Se avete una mamma bambinizzatrice, NON portatevi a casa un cane di grossa taglia, tantomeno uno selezionato per l’elevata aggressività (almeno finché non avrete acculturato un po’ la mamma);

b) Non cercate di spiegarle direttamente ciò che vorreste che capisse: nessuna madre accetterà mai di vedere il proprio figlio nelle vesti di maestrino dalla penna rossa. Dev’essere LEI ad insegnare a voi: l’ipotesi contraria la irrita (anche perché “è” francamente irritante) e la fa sentire decrepita (doppio, triplo, quadruplo effetto negativo).
Chiedete invece alla mamma, per favore-per piacere-per pietà, di accompagnarvi a sentire un convegno o una conferenza cinofila (se non avete ancora la patente, la scusa è bell’e pronta; se ce l’avete, fingete di averla dimenticata a casa di un’amica che abita a duecento chilometri), o di venire una volta con voi al campo che vorreste frequentare per avere un suo consiglio (vedi sopra) sull’istruttore che le sembra più bravo. E’ cinofila, dopotutto: quindi verrà.
In questo modo, le cose che vorreste spiegarle le sentirà da qualcun altro: possibilmente suo coetaneo o più grande di lei, abbastanza noto, abbastanza autorevole, ma soprattutto che non sia suo figlio.

c) Fate ampio uso di psicologia inversa.
Tipo: “Ho sempre letto che ingolfare il cane di bocconcini dal tavolo gli fa malissimo, che gli rovina il carattere e la salute… ma dopotutto, dài, che male c’è? Secondo me fai benissimo a darglieli, quegli espertoni cinofili esagerano”.
Se la mamma non vi chiede subito “Dov’è che hai letto ‘sta roba?”, e non si precipita ad informarsi, mi mangio il monitor.

d) Non provate MAI a dirle “Ecco, hai visto? Quella lì straviziava il cane esattamente come fai tu, ed è stata morsa”. Sarebbe come dirle “Ecco, hai visto? Quella lì ha educato il figlio proprio come te, e lui è finito in galera”.
Si offenderebbe a morte (una mamma può reggere a qualsiasi insulto, ma non a quello di essere stata incapace di educare il figlio.  O  il cane), si autoconvincerebbe di aver fatto cose diversissime da quell’altra tizia (anche se le ha fatte esattamente identiche), resterebbe incazzata con voi per mesi e in quei mesi si sfogherebbe riversando sul cane tutto il suo ammmmmore (tradito), bambinizzandolo a oltranza.
Gli unici episodi di cronaca che è consentito citare sono quelli in cui gli umani viziatori hanno causato un morso rivolto al bambino di casa: questi farebbero meditare la mamma Sciuramaria, sempre terrorizzata all’idea che i suoi, di bambini (anche se hanno trent’anni, per lei bambini restano) possano subire un’ingiuria.
Però ho usato il condizionale, perché questi episodi farebbero – appunto – meditare le mamme, se solo i giornalisti fossero capaci di spiegare i motivi che hanno spinto il cane a mordere. Invece, quasi immancabilmente, parleranno di “cane impazzito” e questo rovinerà completamente l’effetto.
Quindi i giornali, dopotutto, è meglio lasciarli perdere. Piuttosto…

d) NON mettete PW a “Ti presento il cane”, anzi lasciate spesso il PC collegato proprio a questo sito e in particolare agli articoli che parlano dei rischi del sciuramariesimo e della bambinizzazione.
Nessuna mamma resiste alla tentazione di sbirciare ciò che i figli leggono su Internet (di solito alla ricerca di turpi siti che nascondano pericolose insidie): leggerà… e magari qualcosa farà breccia.
Vabbe’, dài: mi illudo che possa succedere.

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  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

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32 Commenti

  1. Io ho un problema un po diferente; per ragioni personali a febbraio cambieremo casa e da Citta del Messico ci trasferiremo a Civitavecchia. Abbiamo (era gia mia quando vivevo in Italia) una villa con giardino a 15 minuti di automobile dalla casa dei miei genitori e quindi inizieremo a convivere con loro. Ebbene parlando con loro ho scoperto che mia madre e’ cinofoba (o comunque ha paura dei cani, per teléfono e’ difficile capire se e’ fobia o semplice paura); mentre noi arriveremo con due cani al seguito, tra cui un mastino spagnolo maschio (Balrog) che in quel momento avra’ gia 17 mesi. Mia madre dice che non ci verrebbe a trovare e che dovremmo andaré noi a casa sua (senza cani) a visitarla, come faccio per farle accettare i cani? Mi piacerebbe che anche lei ci venisse a trovare a noi; inoltre Balrog e’ perfettamente socializzato, abituato a stare in mezzo alla gente e a stare accanto a me (sdraiato a lato del tavolo) quando abbiamo visite.

  2. Un consiglio: se avete una mamma crocerossina (come la mia) portatela in canile e il gioco e’ fatto! Vedere i cani di persona ha risvegliato i suoi istinti di “poverinooo ha bisogno proprio di me” e cosi’ non solo l’ho convinta a prendere il cane, ma ora lo ama alla follia. Dico solo che e’ l’unico membro della famiglia che chiama amore/patato/tesoro. In compenso ho parenti con la pulizite che si rifiutano nella maniera piu’ assoluta di entrare in casa mia da quando ho il cane (oltretutto un cane di una ventna di kg per cui niente di particolarmente ingombrante). Come risultato ho smesso di invitare i parenti!

  3. a me terrorizzano di più le mamme-mastrolindo, quelle che amano i cani ma ad ogni pipì (canina) si fiondano con straccio e disinfettante, ululano disperate se il cane frena sul parquet e fanno la faccia luttuosa quando vedono il cucciolo annusare il giornale sul pavimento e poi correre a farla a 1 metro di distanza.
    In fatto di mamme sciura-mamma ne ho conosciuta una che amava talmente tanto e talmente mammescamente il proprio cane che non voleva più vaccinarlo…..raccontandomi questa sua decisione l’ha motivata con “a lui non piace”…..ovvio che “lui” è il cane.

  4. La mia, che non abita con noi, è riuscita a dare il vizio di chiedere a tavola ai miei 3 golden… con mio marito eravamo riusciti ad educarli ma è bastata lei a pranzo per 2 domeniche che adesso, quando abbiamo ospiti, vengono tutti a mendicare.
    Poi si lamenta “ah, ma vedi come mi guardano?! non riesco a mangiare nulla che son già qui a chiedermi, come faccio a dire di no???”
    …NO COMMENT!
    l’unica cosa che riesce a capire è “se continui a foraggiarli, li tengo a digiuno!”

  5. Riprovo a chiedere gentilmente, dato che la mia 1ª richiesta di stamattina non compare più in questo blog, se i 2 indirizzi e-mail forniti dal sito di Ti Presento Il Cane sono validi: avrei piacere di ricevere una vostra risposta… vitale per me!
    Grazie!

  6. Perché non condizionare le mamme?
    Si porterà gradualmente la mamma ad associare il cane ad una cosa positiva, tipo il cioccolato 😀
    Appena pronuncia la parola cane in un contesto cinofilo adeguato, appena fa un apprezzamento ad una razza in particolare, appena sorride alla vista di un peloso si parte di:
    <>.
    Detto fatto! Avrete una mamma che smanierà per parlare e vedere cani tutto il giorno, magari con qualche kilo in più ma non fa niente 😀

  7. Diciamo che mia mamma fortunatamente non ha nessuno di questi “problemi”! Anzi, sono riuscita a farmi portare al rifugio/canile e lei, quando vedeva un cane (anche di grossa taglia) diceva “Ciaooooo bello!” anche se il cane abbaiava furiosamente e correva verso di lei (dentro la gabbia)… 🙂 Quindi non è per niente cinofoba, per mia fortuna! (e comunque al rifugio ha anche portato al guinzaglio un cucciolone di taglia grande, e si è pure divertita: ora vuole tornarci)
    Il mio è il problema inverso: è mio padre che di cani non ne vuole sapere!!
    Non è cinofobo nè sciurmario sia chiaro, ma nemmeno uno molto informato. Il problemino è che… lui i cani li ama (vabbè non esageriamo: diciamo solo che li gradisce) e li odia allo stesso tempo…! Strano eh?
    Ormai ci sono abituata! 😀
    Che dire, per avere il mio primo cane aspetterò la maggiore età (sempre però continuando ad informarmi sul mondo cinofilo!)!! 🙂

  8. Con mia mamma penso che dovresti mangiarti il monitor 😉
    Lei ama i cani, tutti, indistintamente, di ogni taglia, razza e colore. Però dimostra loro il suo affetto nello stesso modo in cui lo dimostra agli umani: nutrendoli.
    Mia mamma non ha cani, ma in macchina ha sempre una confezione di biscotti per cani da elargire ai pelosi delle sue amiche. Sgattaiola di soppiatto verso la ciotola dei cani da caccia di mio zio per allungargli prelibatezze che altrimenti si sognerebbero.
    Se qualche cane viene ospite a casa nostra, lei non resiste dall’allungargli un pezzo di cibo dal piatto perché “poverino, non vedi come gli piace?”
    Se usassi con lei la psicologia inversa non funzionerebbe perché mi direbbe “si, hai ragione, cosa vuoi che ci sia di male?”. D’altra parte, la nostra terranova ha vissuto tutta la sua vita mangiando quello che le preparava mia mamma senza soffrirne particolarmente, quindi perché cambiare?
    Il fatto è che io e mio marito stiamo pensando di prendere un cane in futuro, ma una delle cose che mi frena è proprio questa sua tendenza a fare un po’ come le pare: già mi immagino il cane che rifiuta le crocchette perché la “nonna” il giorno prima gli ha allungato un pezzo di pancetta avanzato dalla grigliata della domenica…
    Non esiste una terapia d’urto per quelle recidive come lei? 🙂

    • E che problema c’è con la pancetta??? Ai cani la carne gustosa e succosa piace da morire…
      Ma chi l’ha detto che l’alimentazione industriale è quella migliore e più adatta ai cani?
      Ma le vedete le cacche dei cani da crocchette?? Non si disfano neanche a morì… scusate, ma a me la cacca che resta immota e ad imperitura memoria fa pensare… sarà che la cacca del Truzzotamarro dopo un paio di giorni è sparita nel terreno…
      Mah io preferisco dargli la pancetta… sarà che il lupone è di canile ma lui sta meglio quando mangia da cane…

      • Oddio… scusate, ho riletto… mi sembra un intervento scritto da una Sciurafanatica barf-diet….
        Non voglio dire che il cane debba mangiare solo avanzi da tavola eh??
        Ovvio che deve mangiare alimenti poco conditi, e non destinati allo stomaco umano.
        Peeeeròòò…. Anche noi dovremmo star lontani dai fritti, dai sughi e intingoli vari e praticamente da tutto ciò che è saporito (legale e morale….) , ma lo strappo alla regola lo facciamo tutti (in assenza di patologie ovvio).
        ….sarà che io lo sguardo da cane Enpa non lo reggo… anche perchè se ignorato, il canide mette in scena tutto un repertorio teatrale da far apparire Vittorio Gassman un incapace… E mi fa ridere!! E se qualcuno o qualcosa mi fa ridere, scusate, ma io un pò di riconoscenza gliela devo!

        • Quello della pancetta era un banale esempio, lungi da me sostenere che un tipo di alimentazione sia meglio di un’altro, anche perché al momento non avendo cani non mi sono ancora informata a fondo su questa questione 🙂
          Il mio era un argomento più generale, mi chiedevo solo se c’è un modo per tenere a bada la “nonna” che se ne infischia delle regole che noi cerchiamo faticosamente di dare ai cuccioli… insomma, un po’ quello che immagino succeda per i nipoti a due zampe, solo che io al momento non ho figli quindi non posso basarmi neppure su quella esperienza! 😉

          • Eehh ma le nonne esistono per viziare….
            E poi se la vostra terranova è vissuta benissimo che problema c’è??
            E comunque, io di esperienza ne ho proprio poca… ma se c’è una cosa che so è che il cane è estremamente opportunista…e furbacchione… e se sa che da “nonna” si mangiano robe appetitose, quando va da “nonna” farà il morto di fame, mentre a casa saprà che bisogna rigare dritto e se ne farà una ragione…
            Bisognerà solo convincere nonna che il cane NON sta morendo di inedia, ma che sta approfittando del suo buon cuore… 🙂

          • x ogni vizio che la nonna cerca d dare,agire di conseguenza: cibo? nonna obbligata a mangiare la crocchetta. coccole nn idonee, bacchettate alla nonna, e via così 😀

  9. La psicologia inversa non funziona mica con mia madre. E nemmeno farle vedere il sito. (Una volta l’ho proprio trascinata di peso davanti al monitor a leggere degli articoli.)
    L’unica cosa che mi si dice (e questo mi viene detto da madre, padre e pure dalla sorella..) quando si fanno mangiare porcate al cane, di solito è: “E sta cosa dove l’hai letta? Sarà qualche cagata su internet di sicuro…Son tutte idiozie quelle lì.”
    Son senza speranze. XD

  10. La mia adora i cani, ma solo quelli degli altri, perchè oltre alla pulizite si trincera dietro al fatto che prima o poi si ammalano e muoiono e si soffre troppo. E su questo non ho trovato ancora argomenti per convincerla del contrario ….

      • Scusa Dani.. ma non mi sembra la risposta migliore per convincere qualcuno…Un cane vive ben che vada 12/15 anni… un figlio ci si augura viva moooolto di più… ci si augura che un figlio venga al TUO di funerale, non che tu debba andare al suo… Un marito in teoria dovrebbe accompagnarci per tutta la nostra vita (vabbè, a volte le strade si dividono, ma penso nessuno si sposi pensando che tanto tra qualche anno sarà separato/a, nessuno sano di mente intendo..) che si augura essere un pò più lunghetta di quella del cane…. i parenti te li ritrovi, i genitori ci sono già quando si arriva in questo mondo, e perderli è una grande sofferenza, ti sembra impossibile che tu possa continuare il tuo cammino di vita senza quelle persone che nella tua vita ci sono state da che hai memoria… perdere i genitori a 10/15 anni può capitare, ma diciamo che nello “status” generale delle cose, i genitori si dovrebbero perdere un pò più in là. Il cane no. Il cane sai che lo perderai comunque presto. Avverrà. Lo sai. La sua aspettativa di vita è quella.
        Quindi scusa, ma non puoi paragonare il cane nè ad un figlio nè ad un marito nè ad un parente o genitore.

        • certo che noi abbiamo un’aspettativa di vita più lunga del cane…. ma Moriamo pure noi eh ! quindi il discorso ‘poi muore’ NON sta in piedi e basta 🙂 🙂 è su quello che va incentrato il dibattito, nn sulla lunghezza della vita.
          poi, detto tra noi… i miei parenti sono i miei cani…

          • Certo, solo che, a differenza del figlio, marito (lasciamo stare i parenti) il cane lo sai già a priori che lo vedrai morire; a meno che tu non sia molto vicino al secolo e ti prenda un cane….allora forse è lui che vedrà morire te…:)
            Ovvio che non può essere questo il motivo basilare per cui non prenderne uno. Ma il discorso fila.
            E al “ricordati che devi morire”… al massimo uno ti risponde “Sì sì…mò me lo segno…”, ma il cane non lo prende lo stesso…
            Poi, sarà che, sempre detto tra noi, io oltre al cane ho la fortuna di avere anche figlio, marito e parenti…ed analizzando le cose, continuo a pensare che il discorso del tutti moriamo non possa essere associato.:):)

      • a eva: utilizza la sua sensibilità contro dio lei: non vuole un cane perchè starebbe troppo male a vederlo morire, ma potrebbe forse lasciare un povero cane sfortunato dal’aspetto dolce al sui destino, sapendo che afd es il suo padrone è morto e se non viene adottato entro poche settimane finirà in un freddo canile dal quale non uscirà +.
        Falle pensare che sta regalando ad un cane (l’ideale sono cani di canile dall’aspetto dolce e un po’ triste, magari non + giovanissimi e abbandonati x morte del proprietario o simili o adottati da storie tristi, in questi casi, cani x cui lei pensi che o li prendete voi o avranno una vita infelice soli al canile al freddo e senza affetto sino alla morte…in modo che lei NON pensi + a quanto starà male quando muore il cane ma a quanto può far passare bene questi anni ad un povero cane che ha tanto bisogno di una casa e che sta già affrontando il lutto x il proprietario) ani di vita felice e serena che non avrebbe mai potuto avere senza di lei, e che se anche vivesse solo 6 mesi almeno li passerebbe felici e non in un freddo box di canile…

        Di sicuro accetterà di aiutare il povero animaletto triste x donargli qualche anno di felicità in famiglia senza + pensare a quanto si starà male quando morirà (anzi pensando che DEVE aiutare il cane a superare il trauma della morte del proprietario su sentirà probabilmente in dovere di aiutarlo, soprattutto se trovi un cane dall’aria dolce e triste che combaci con il suo gusto in fatto di cani e che abbia esigenze facilmente soddisfabili da voi ad es a livello di movimento)..e purtroppo d.i cani a cui è morto il proprietario x anzianità e che i figli non vogliono, ce ne sono tamnissimi e di tutti i tipi

  11. ecco…. ancora una volta nata nel momento sbagliato ! se nel millenovecento(e basta) ci fosse stato TPIC, avrei avuto qualche chance x il cane. ed invece ho avuto un fratello (che nn ho mai chiesto, per altro, ma è un’altra storia) .
    ora mi ritrovo con un certo numero di anni alle spalle, e la vita passata fuori dalla casa natia con i cani. E, purtroppo, una mamma che ha paura dei cani. No, nn è cinofoba. ha proprio paura. Comincia ad avere un’età (la mamma) e si pensa che un giorno nn potrà + restar sola, l’alternativa è venire a vivere con me, nel suo personale appartamento.. ora, come le faccio passare la paura? ma anche la pulizite? .. dite che è troooooppo troppissimo tardi ?

  12. le mamme sono inaddestrabili, in quanto mamme e in quanto donne sono troppo furbe/sfrontate per poter essere addestrate. la mia signora mamma, al millesimo bocconcino dato nonostante i miei rimproveri, che si sono trasformati progressivamente in incazzatura, mi ha risposto: “ormai glielo avevo promesso, e ogni promessa e’ debito!”. Cosa rispondere ad un’affermazione di questo tipo?

    • “Io gli avevo promesso una vita sana e un’educazione corretta: ora come la mettiamo, che per mantenere la tua promessa mi fai tradire la mia?”

      • ….e io gli avevo promesso che sarebbe stato felice..!! Ti sembra felice un cane con quello sguardo lì?? eh?? Dimmelo!! E secondo te… io dovrei lasciarlo morire di fame davanti al mio tavolo???

        …Risposta della Sciuramammacinocatastrofica….

        🙂

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